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La Globalizzazione

La globalizzazione è un processo di integrazione e


interconnessione degli Stati dal punto di vista economico, politico,
sociale e culturale.
Il suo effetto principale è una decisa convergenza economica e
culturale tra i Paesi del mondo.
Il termine globalizzazione è stato utilizzato a partire dal 1971,
quando l’ex presidente americano Richard Nixon decreta la fine
della convertibilità del dollaro in oro. Questa parola viene utilizzata
per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni
fra popoli e grandi aziende. Il fenomeno invece va inquadrato anche
nel contesto dei cambiamenti sociali, culturali e politici.
Sebbene molti preferiscano considerare l’origine di questo
fenomeno solo a partire dalla fine del XX secolo, gli storici parlano
di globalizzazione anche nei secoli passati, il cosiddetto
“commercio triangolare”. Ma erano tempi diversi in cui la
globalizzazione consisteva solo nell'internazionalizzazione delle
attività di produzione e degli scambi commerciali.

I Fattori della globalizzazione


La forte accelerazione del processo di globalizzazione è stata
favorita da diversi fattori, tra cui possiamo trovare:
1. La riduzione dei tempi e costi del trasporto di merci, grazie
all’invenzione dei container, che eliminano l’immagazzinaggio;
2. Numerose innovazioni nel campo delle telecomunicazioni;
3. Il crollo dell’URSS, che ha portato ad una trasformazione delle
economie di tipo socialista dei paesi dell’est Europa in
economie di tipo capitalista come l’Europa occidentale;
4. Il lungo e pianificato passaggio durato 20 anni della Cina ad
una economia di tipo capitalista.

I Soggetti della globalizzazione


Il processo di globalizzazione è stato guidato soprattutto da 3
istituzioni economiche principali, elencate di seguito:
Banca Mondiale: finanzia programmi d’aiuto per i Paesi poveri;
Fondo Monetario Internazionale (FMI): concede prestiti agli Stati;
Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO): opera per la
riduzione delle barriere doganali, prima veniva definito con la sigla
GATT. Nel 1995 con la rinomina in WTO, ha acquisito il potere di
sanzionare i Paesi che non rispettano le leggi da lui dettate sul
commercio.
Un altro soggetto della globalizzazione sono le multinazionali:
aziende di grandi dimensioni, vengono definite le protagoniste della
globalizzazione grazie al loro elevato fatturato, che può superare il
PIL di diversi Paesi. Hanno una sede centrale in uno Stato che ne
definisce la nazionalità e numerose filiali produttive nei Paesi esteri,
solitamente in via di sviluppo. Questi decentramenti si definiscono
con il termine “Delocalizzazione” e sono molto diffusi poiché
forniscono vantaggi economici alle multinazionali che li effettuano,
come ad esempio:
1. Il basso costo della manodopera (stipendi molto ridotti);
2. Mancanza di sindacati per i diritti dei lavoratori;
3. Politiche Ambientali permissive (emissioni gas industriali).

Pro Della Globalizzazione


Con la globalizzazione sono aumentati considerevolmente gli
scambi internazionali, ha permesso una migliore diffusione delle
telecomunicazioni tra milioni di persone, ha favorito la crescita delle
economie dei Paesi avanzati e ha permesso una rapida
industrializzazione nei Paesi in via di sviluppo.

Contro Della Globalizzazione

Allo stesso tempo gli effetti negativi riscontrati sono: la perdita del
lavoro nei Paesi avanzati a causa della delocalizzazione, i crescenti
problemi ambientali dovuti alla produzione di merci e alla poca
salvaguardia dell’ambiente.
Globalizzazione Culturale

Per globalizzazione culturale si intende la diffusione mondiale di un


certo tipo di cultura (prevalentemente quella degli USA) e della
conseguente “colonizzazione” di quella dei paesi più poveri che non
riescono ad imporsi. La diffusione di questa cultura è favorita
dall’abbondanza di mezzi di comunicazione e può portare a diversi
fenomeni, per esempio:
1. Rischio estinzioni di lingue e tradizioni;
2. Crescita di movimenti Fondamentalisti e integralisti
(Jihadismo) che nascono per difendere la loro tradizione
religiosa;
3. Ripresa dei nazionalismi e populismi;
4. Diffusione di xenofobia e razzismo.
I colossi dell’economia mondiale, cioè i paesi più ricchi e sviluppati
come Europa, USA e Giappone, hanno acquistato quasi tutto il
controllo delle telecomunicazioni.

Globalizzazione Sociale

La globalizzazione sociale è un processo attraverso il quale tutte le


persone del mondo mirano a ricevere lo stesso riconoscimento dei
propri diritti, indipendentemente dal loro luogo di origine, strato
economico o altra caratteristica.
La globalizzazione sociale si riferisce quindi all'universalizzazione
nel modo in cui gli esseri umani sono trattati, specialmente dai loro
governi. Un altro aspetto su cui incide anche la globalizzazione
sociale è nei diversi diritti del lavoro. Ad esempio, per quanto
riguarda il tempo della giornata lavorativa di otto ore, un salario
minimo, un risarcimento in caso di licenziamento, tra gli altri.
Il principale vantaggio della globalizzazione sociale è che consente
la più ampia portata dei diritti umani. Questo, attraverso il suo
principale promotore, che sono le Nazioni Unite (ONU), o un altro
ente sovranazionale.
Tuttavia, questo ha una contropartita perché, quando firmano
accordi internazionali, le nazioni rinunciano volontariamente a parte
della loro sovranità.

Globalizzazione Politica
La globalizzazione politica è il processo mediante il quale vengono
create le normative che raggiungono la portata globale. Così, gran
parte dei paesi del mondo si impegna a seguire determinate leggi.
Questo porta ad una riduzione del ruolo degli Stati e ad una ripresa
delle forze politiche che si ispira al nazionalismo.

Globalizzazione Ambientale

In questi anni si sta verificando un fenomeno di inquinamento a


livello globale, cioè che interessa tutti i paesi del mondo.
Il problema ecologico consiste principalmente nel fatto che
l’ambiente, non essendo direttamente legato alla logica del profitto,
non viene sottoposto ad alcun controllo che si opponga alla sua
distruzione.
La concorrenza e il mercato per fornire all’umanità il cibo nelle
migliori condizioni di vita causano gravi danni all’ambiente.
I paesi sviluppati, pur comprendendo un quarto della popolazione,
consumano l’80% dei beni del mondo, utilizzandone più di quanto
l’ambiente possa produrre.
Lo sviluppo sostenibile è un importante indicatore per una possibile
strategia ambientale; esso tiene conto dei paesi in via di sviluppo e
delle necessità delle generazioni future.
Gli effetti ambientali della globalizzazione sono:
1. Aumento del consumo di risorse;
2. Aumento dell’inquinamento dell’aria;
3. Riscaldamento globale;
4. Cambiamenti climatici;
5. Deforestazione;
6. Desertificazione;
7. Consumo del suolo;
8. Perdita di biodiversità.

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