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CARTA DI BELGRADO

Uno schema mondiale per


l’educazione ambientale
CARTA DI BELGRADO
Uno schema mondiale per
l’educazione ambientale
Belgrado, ottobre 1975
Carta di Belgrado. Uno schema mondiale per
l’educazione ambientale. Belgrado, ottobre 1975
Il seminario internazionale sull’educazione ambientale – te-
nutosi a Belgrado, Jugoslavia, nell’ottobre del 1975 – elaborò
la Carta di Belgrado in cui si delinearono finalità, principi e
metodi dell’educazione ambientale in cui l’educazione am-
bientale vuole: formare una popolazione mondiale coscien-
te e preoccupata dell’ambiente e dei problemi connessi, una
popolazione che possieda le conoscenze, le competenze, lo
stato d’animo, le motivazioni e il senso del dovere che le per-
mettano di operare individualmente e collettivamente alla so-
luzione dei problemi attuali e di impedire che se ne creino di
nuovi.
CARTA DI li in modo frammentario non è in alcun
modo adeguato alla situazione.
È assolutamente vitale che tutti gli uo-
BELGRADO mini lottino affinché vengano prese mi-
sure a favore di un sistema di crescita
Uno schema mondiale per economica che non abbia ripercussioni
nefaste sulle popolazioni e che non rechi
l’educazione ambientale alcun danno al loro territorio e alle loro
condizioni di vita.
Bisogna trovare il modo di garantire
A. SITUAZIONE DELLE che nessuna nazione cresca e si sviluppi
PROBLEMATICHE AMBIENTALI a spese di altre, che nessun individuo au-
menti il suo consumo a spese di altri in-
La nostra generazione è stata testi- dividui. Le risorse della Terra dovrebbero
mone di una crescita e di un progresso essere valorizzate in modo da giovare
tecnico senza precedenti che, pur river- all’umanità intera e in modo da fornire il
sando benefici su numerosi Paesi, han- potenziale che permetterà di migliorare
no entrambi avuto ripercussioni nefaste la qualità della vita di ciascuno.
sulla società e sull’ambiente. Si accresce Abbiamo bisogno, dunque, di una
l’ineguaglianza tra poveri e ricchi, tra na- nuova etica universale, un’etica degli in-
zioni e persino all’interno di ciascuna na- dividui e delle società corrispondente al
zione ed è noto che, riguardo a certi pun- posto dell’uomo nella biosfera; un’etica
ti, l’ambiente naturale va deteriorandosi che riconosca e risenta profondamente i
sempre più su scala mondiale. Questa rapporti complessi, ed in continua evolu-
situazione, benché riferita in particolar zione, dell’uomo con il suo simile e con
modo ad un numero relativamente esi- la natura. Per assicurare il modello di cre-
guo di Paesi, colpisce tutta l’umanità. scita razionale dettato da questo nuovo
La recente Dichiarazione delle Na- ideale mondiale dovranno riprodursi im-
zioni Unite a favore di un nuovo ordina- portanti trasformazioni nel mondo intero,
mento economico internazionale richie- trasformazioni basate su una ripartizione
de una concezione nuova della crescita, equa delle risorse mondiali e su una più
una concezione che prenda in conside- corretta soddisfazione dei bisogni di tutti
razione la soddisfazione dei fabbisogni i popoli. Questo nuovo modello di cre-
e delle aspirazioni di tutti i cittadini indi- scita esigerà anche di ridurre al minimo
stintamente, nonché il pluralismo della i danni arrecati all’ambiente, di utilizzare
società, l’equilibrio e l’armonia tra l’uomo i rifiuti per scopi produttivi e di elabora-
e l’ambiente. È necessario, a questo pun- re tecnologie volte a raggiungere questi
to, estirpare le cause fondamentali della obiettivi. Soprattutto, esigerà la garanzia
miseria, della fame, dell’analfabetismo, di una pace duratura, grazie alla coesi-
dell’inquinamento, dello sfruttamento e stenza ed alla cooperazione tra nazioni
della dominazione. Trattare, come si fa- che hanno sistemi sociali diversi. Si pos-
ceva una volta, questi problemi crucia- sono reperire enormi somme da distri-

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buire per rispondere ai bisogni umani come uno degli elementi più decisivi per
riducendo i bilanci militari e limitando la poter affrontare seriamente la crisi mon-
corsa agli armamenti. Il disarmo dovreb- diale dell’ambiente.
be essere lo scopo ultimo. Questa nuova educazione ambientale
Simili nuove concezioni della crescita deve essere saldamente basata e fissata
e del risanamento dell’ambiente richie- sui principi fondamentali definiti nella Di-
dono una riorganizzazione delle priorità chiarazione delle Nazioni Unite sul “Nuo-
nazionali e regionali. Bisogna rimettere vo ordinamento economico nazionale”.
in discussione quelle politiche che mi- È in questo contesto che occorre fis-
rano ad intensificare al massimo la pro- sare le basi di un programma mondiale
duzione economica, senza preoccuparsi di educazione ambientale, il programma
delle conseguenze sulla società e sulla permetterà di sviluppare conoscenze
quantità delle risorse disponibili per mi- e competenze, valori ed atteggiamen-
gliorare la qualità della vita. ti nuovi, tutti elementi essenziali di un
Prima che si possa rivedere questo movimento verso una migliore qualità
ordine di priorità, milioni di individui do- dell’ambiente e, di fatto, verso una mi-
vranno essi stessi rivedere le loro scelte, gliore qualità della vita delle generazioni
accettare consapevolmente e manife- odierne e future.
stare, nel loro comportamento globale,
un impegno a favore del miglioramento
della qualità dell’ambiente e della vita di
B. SCOPO DELL’AZIONE
tutti i popoli.
La riforma dei processi e dei sistemi CONSACRATA ALL’AMBIENTE
educativi è essenziale al formarsi di
questa nuova etica della crescita e Lo scopo dell’azione consacrata
dell’ordinamento economico mondiale. all’ambiente è di:
I governi ed i responsabili politici
possono ordinare cambiamenti, e nuove 1. Per ogni nazione, precisare – secondo
concezioni della crescita possono la propria cultura ed a proprio uso – il si-
avviare il processo di miglioramento della gnificato di concetti di base quali la “qua-
situazione mondiale, ma si tratta solo di lità della vita” e la “felicità umana”, nel con-
soluzioni a breve termine, se la gioventù testo dell’ambiente globale, sforzandosi
mondiale non riceverà un’educazione di anche di precisare ed apprezzare queste
nuovo tipo. Ciò richiederà l’instaurarsi nozioni così come si esprimono nelle al-
di rapporti nuovi e fruttuosi tra alunni tre culture, fuori delle frontiere nazionali.
e insegnanti, tra scuola e comunità ed
anche tra il sistema educativo e la società 2. Determinare le misure che garantiran-
nel suo insieme. no la preservazione ed il miglioramento
La raccomandazione 96 della Con- del potenziale dell’umanità e che favori-
ferenza di Stoccolma sull’ambiente ha ranno il benessere sociale ed individua-
chiesto un maggior sviluppo dell’educa- le in armonia con l’ambiente bio-fisico e
zione in materia ambientale, considerata con l’ambiente creato dall’uomo.

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C. SCOPO DELL’EDUCAZIONE lori sociali, un vivo interesse per l’am-
biente, una motivazione così forte da
AMBIENTALE voler partecipare attivamente alla pro-
tezione e al risanamento del territorio.
Lo scopo dell’educazione ambientale
è di:
4. Le competenze: aiutare gli indi-
vidui e i gruppi sociali ad acquisire
Formare una popolazione mondiale
le competenze necessarie alla so-
cosciente e preoccupata dell’ambiente e
luzione dei problemi dell’ambiente.
dei problemi connessi, una popolazione
che possieda le conoscenze, le
5. La capacità di valutazione: aiutare
competenze, lo stato d’animo, le
gli individui e i gruppi sociali a
motivazioni e il senso del dovere che le
valutare le misure e i programmi
permettano di operare individualmente
didattici in materia di ambiente, in
e collettivamente alla soluzione dei
funzione di fattori ecologici, politici,
problemi attuali e di impedire che se ne
economici, sociali, estetici ed educativi.
creino di nuovi.
6. La partecipazione: aiutare gli individui
e i gruppi sociali a sviluppare il loro sen-
D. OBIETTIVI DELL’EDUCAZIONE so di responsabilità ed i loro sentimenti di
AMBIENTALE emergenza di fronte ai problemi ambien-
tali, affinché garantiscano l’attuazione di
Gli obiettivi dell’educazione ambienta- misure atte a risolvere questi problemi.
le sono i seguenti:

1. La presa di coscienza: aiutare gli in- E. DESTINATARI


dividui e i gruppi sociali a prendere co-
scienza dell’ambiente nel suo insieme Il pubblico principale al quale si rivol-
e delle problematiche connesse, aiu- ge l’educazione in materia di ambiente è
tarli a sensibilizzarsi su questi problemi. il grande pubblico. In questo quadro ge-
nerale, le categorie più importanti sono
2. Le conoscenze: aiutare gli individui le seguenti:
e i gruppi sociali ad acquistare
una comprensione fondamentale 1. Settore del sistema scolastico: alun-
dell’ambiente nel suo insieme, delle ni della fascia prescolare elementa-
problematiche connesse, della re, media, superiore, nonché gli inse-
presenza dell’uomo in questo ambiente, gnanti e gli specialisti durante la loro
dell’importante responsabilità e formazione e il loro aggiornamento.
del ruolo critico che gli incombono.
2. Settore dell’istruzione extra-scolasti-
3. L’atteggiamento: aiutare gli individui ca: giovani ed adulti, presi individual-
ed i gruppi sociale ad acquisire dei va- mente e collettivamente in tutti li strati

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della popolazione, come le famiglie, i la-
voratori, i quadri superiori e coloro che
hanno potere decisionale in campi colle-
gati o meno con l’ambiente.

F. LINEE DIRETTRICI DEI


PROGRAMMI DIDATTICI
RELATIVI ALL’AMBIENTE

I principi ispiratori dell’educazione am-


bientale sono i seguenti:

1. L’educazione ambientale dovrebbe


considerare nella sua globalità l’am-
biente naturale e creato dall’uomo,
ecologico, economico, tecnologico, so-
ciale, legislativo, culturale ed estetico.

2. L’educazione ambientale do-


vrebbe essere un processo con-
tinuo, esteso alla vita intera, tan-
to scolastica quanto extrascolastica.

3. L’educazione ambientale dovrebbe


adottare un metodo interdisciplinare.

4. L’educazione ambientale dovrebbe


sottolineare l’importanza di una parteci-
pazione attiva alla prevenzione e alla so-
luzione dei problemi posti dall’ambiente.

5. L’educazione ambientale dovrebbe


esaminare le principali problematiche
ambientali in una prospettiva mondiale,
pur rispettando le differenze regionali.

6. L’educazione ambientale dovrebbe


basarsi sulla reale situazione attuale e
futura dell’ambiente. n

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Monte Kosmaj,
Belgrado, Serbia.
Foto di Valentin Salja.

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