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Introduzione
1972 Club di Roma – rapporto sui limiti dello sviluppo;
crescita infinita è incompatibile con un pianeta finito
2007 – si sono succeduti molti rapporti scettici e “catastrofisti” riguardo la crescita
Bisogna rimettere in discussione la logica della crescita. Come?
1. Misurare la portata della crescita attuale
2. PROPORRE L’UTOPIA DELLA DECRESCITA
3. Capire quali strumenti usare per decrescere
La tossicodipendenza da crescita
Il welfare state e gli stati democratici, per funzionare, presuppongono l’aumento costante del PIL
La società dei consumi poggia su: pubblicità, credito, obsolescenza programmata
= istigazioni a delinquere
* Con la pubblicità “La domanda si sposta dai beni di grande utilità ai beni di grande futilità.”
* Il credito è necessario per far consumare chi non ha reddito sufficiente
terrorismo dell’interesse composto
cost killing – tramite l’outsourcing in paesi con manodopera a basso costo
i costi ricadranno sui dipendenti, sulle generazioni future
* Con l’obsolescenza programmata – consumismo = stile di vita
riparare costa più che sostituire
“drogati da supermercato” – workaholism
beni di consolazione (antidepressivi, droghe)
Smantellamento dello stato assistenziale + tagli al bilancio = nuova gestione pubblica e sociale tramite
associazioni e volontariato +
razionalizzazione della gestione
Bisognerebbe riconvertire alla svelta tutto l’apparato industriale (tipo economia di guerra con
razionamenti ma non proprio)
questo garantirebbe da subito felicità, tempo libero e vita sana
(Una cosa che non pensi è che il localismo estremo porterebbe ad una tensione internazionale abominevole per
l’ottenimento dei territori con più risorse, in una sorta di situazione ante-guerra, che potrebbe sfociare in conflitti
difficilmente risolvibili da piccole municipalità, soprattutto dato il tipo di armamenti in possesso di certi territori; tra
l’altro un ritorno a piccole municipalità in Europa, con tutte le teorie destre e sinistre che le propinano, porterebbe
soltanto a tensioni tra le tre superpotenze moderne, che mai si piegherebbero ad una cosa del genere)
3) Rilocalizzare le attività
bisogna rivedere gli spostamenti di uomini e merci sul pianeta
4) Restaurare l’agricoltura contadina
eliminando pesticidi, sostanze tossiche, ogm (macchinari?)
5) Trasformare gli aumenti di produttività in riduzione del tempo di lavoro e in creazione di posti
oggi siamo iper-produttivi in un’ora di lavoro – dividere questa produttività tra più persone
6) Stimolare la produzione di beni relazionali
amicizie e conoscenze, perché la conoscenza è un bene collettivo e può essere consumata da
tutti senza togliere nulla a nessuno
7) Ridurre lo spreco energetico
8) Penalizzare le spese pubblicitarie
per limitare il condizionamento al consumo
9) Decretare una moratoria sull’innovazione tecnico-scientifica
espansione libera del sapere ma dettata dalla phronesis (saggezza nell’atto decisionale)
es: chimica verde, medicina ambientale, agrobiologia vs ricerche per l’agroindustria
no grandi progetti infrastrutturali (TAV)
Per un programma più dettagliato leggere Hulot
ricostruire il ceto contadino, finanziare attraverso forti prelievi fiscali una politica del tempo
liberamente scelto
Progetti di Attac
- fiscalità finanziaria (tasse sulla Borsa)
- tassa sui profitti delle multinazionali
- tassa mondiale sul patrimonio + soppressione del segreto bancario
- tassa su emissioni di CO2
- tassa sulle scorie nucleari
Protezione ambientale a livello globale – l’i. non conosce frontiere
- bisogna prendersi la responsabilità dei danni ecologici causati agli altri
Tutte queste tasse fornirebbero introiti per effettuare le riconversioni e politiche di assistenza
es: sviluppare i trasporti pubblici e aiutare i più poveri che non se li possono permettere
(quindi capisci da te che questa tua politica rende più poveri i poveri e più ricchi i già ricchi…
Come la nuova politica di FB e Twitter sugli annunci pubblicitari politici: non ne accettano
più, ma gli attori già affermati ne hanno beneficiato ed hanno più visibilità delle nuove
proposte. Questo crea elitarismo e più disuguaglianza)
internalizzazione dei costi dei danni ecologici
imprese che si prendono l’onere dell’istruzione e della sicurezza, pagando le ecotasse
Così tutti dovrebbero tener conto degli effetti sociali ed ecologici delle proprie decisioni
molte attività (aviazione civile e trasporto individuale) potrebbero sparire per l’aumento dei costi
Chi vuole cambiare le cose viene ucciso oppure gli tagliano i fondi