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Ungaretti

Giuseppe Ungaretti, figlio di genitori toscani, nasce nel 1888 ad Alessandria


d’Egitto dove trascorre gli anni della giovinezza. Nel 1912 si trasferisce a
Parigi e nel 1914 torna in Italia, partecipa attivamente alla campagna
interventista e allo scoppio della guerra si arruola volontario e combatte sul
fronte del Carso, ma ben presto si rende conto dei veri valori della solidarietà
e della vita umana. Nel 1935 si trasferisce in Brasile, insegna letteratura
all’università, qui muore il figlio di nove anni. Nel 1942 ritorna da insegnare a
Roma e muore a Milano nel 1970.

L’ Ermetismo→ Movimento poetico, sviluppato in Italia

↓ tra gli anni 20 e 30 del 900

Struttura:

 Linguaggio oscuro, enigmatico ed di difficile comprensione


 Esprime solitudine, angoscia e la negatività della vita
 Ricco di metafore sinestesie e analogie
 Versi liberi e assenza di punteggiatura
 Semplificazione della sintassi
 Testo stringato e breve
 Da importanza al titolo
 Poesia pura → Senza nessuna finalità celebrativa
Esprime mancanza di certezze e disperata solitudine
Fratelli

Mariano(1) il 15 luglio 1916

Di che reggimento (2) siete


fratelli?

Parola tremante nella notte

Foglia appena nata

Nell'aria spasimante (3)


involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità

Fratelli

Parafrasi

Ungaretti si accorge che oltre alle divise diverse gli uomini che combattono
sono tutti uguali e con gli stessi problemi.

A quale reggimento appartenete


fratelli?

La parola fratelli trema


nella notte

Come una foglia appena nata

Nell’aria della notte, lacerata da scoppi e lamenti,


c’è un’involontaria rivolta
dell’uomo, consapevole della propria
fragilità

Fratelli

Note

(1)→ Località del Carso

(2)→ Unità dell’esercito

(3)→Colma di dolore e di tormento

Veglia

Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata (1)
volta al plenilunio (2)
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore

Non sono mai stato


tanto
attaccato alla vita
Cima Quattro il 23 dicembre 1915

Parafrasi

Ho passato una notte intera


sdraiato vicino a un compagno ucciso,
la bocca contratta dalla morte
rivolta verso la luna piena
il rossore e il gonfiore delle sue mani
che penetrano nel mio intimo
proprio in quel momento ho scritto
lettere piene d’amore.
Non mi sono mai sentito
così tanto attaccato alla vita.

In questa poesia l’atmosfera è creata dalla presenza della luna, la sofferenza


di un soldato che è vicino a lui è data dai denti digrignati e dalle mani rosse e
gonfie, gli occhi rivolti alla luna quasi a domandare: Perché la morte, perché
la sofferenza.

Intanto Ungaretti è lì, accanto al corpo, che veglia il compagno e vede da


vicino la morte: violenta, mostruosa, brutale, permanente. Proprio in quel
momento emergono sentimenti positivi nel poeta, in contrasto con la morte
che vede lì, palese; la bellezza della vita spinge Ungaretti a cantarne le gioie
scrivendole.

Note

(1)→ Bocca spalancata che lascia vedere i denti

(2)→ Rivolta alla luna piena 4


Dannazione

Chiuso fra cose mortali

(Anche il cielo stellato finirà)

Perché bramo dio?

Parafrasi

Ungaretti ci fa capire la tristissima consapevolezza dei limiti dell’umo, della


fragilità di ogni cosa esistente, ma contemporaneamente il desiderio che
l’uomo ha di superare questi limiti e di giungere all’assoluto , al perfetto o
forse a Dio.

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