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Capitolo XVII: Dal Regime alla Disfatta

Nel corso del 1925, il “regime” prese alcune decisioni finalizzate al totale
controllo della società italiana. Tra esse va ricordata:

- Quella del 2 ottobre, il Patto di palazzo Vidoni, in base alla quale i


sindacati fascisti rimasero gli unici ad essere riconosciuti dagli
imprenditori, mentre la CGL venne privata della propria autorità per poi
scomparire definitivamente nel 1927.
- Il 4 novembre,un ex deputato socialista, Tito Zaniboni, fu arrestato
con l’accusa di aver progettato un attentato contro Mussolini e così il
regime decise di introdurre delle reggi repressive e altre leggi ancora
più restrittive vennero emanate nel 1926 e vengono definite
“fascistissime”.
- Il 24 dicembre 1925, furono introdotte delle modifiche allo Statuto
Albertino: venne creata la figura del Capo del Governo in sostituzione
del Presidente del Consiglio attribuendogli il potere di nominare e
revocare i Ministri, non più responsabili di fronte alle Camere.

Era sempre più evidente che si andasse verso un regime a partito unico e
uomo solo al comando.

- Nel febbraio 1926 vennero abolite le amministrazioni locali elettive,


sostituendo il Sindaco con il Podestà di nomina prefettizia.
- Nel novembre saranno sciolti tutti i partiti di opposizione ed istituito il
confine di polizia per gli avversari del regime . Saranno creati:
 L’OVRA(opera vigilanza repressione antifascista): una speciale
polizia politica;
 Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato
 Sarà ripristinata la pena di morte.

Sempre nel 1926, la Camera dei deputati proclamerà la decadenza dei


deputati che avevano aderito alla “secessione dell’Aventino”.

- Il primo e importante atto di politica internazionale fu con i Patti


Lateranensi nell’11 febbraio 1929. Era un trattato che regolava le
questioni fra i due Stati che si trascinavano dalla Breccia di Porta Pia ,
20 settembre 1870, con il quale si costituiva la Città del Vaticano con
piena sovranità, la quale riconosceva il Regno d’Italia con Roma
capitale.

L’aspetto religioso veniva regolato dal Concordato che:

 Garantiva la presenza e la posizione della Chiesa in Italia;


 Riconosceva la religione cattolica come unica religione dello Stato;
 Sanciva gli effetti civili del matrimonio religioso.
- Il 5 maggio 1936 , la capitale Addiss Abeba fu conquistata ed il 9
maggio fu proclamata la sovranità italiana sull’Etiopia. Era nato l’Impero
italiano. Questa fu l’unica impresa militare dell’Italia fascista.
- La situazione di instabilità politica fu aggravata dalle varie consultazioni
elettorali tenute tra il 1928 ed il 1932: furono proprio quegli anni che
segnarono la fine della democrazia in Germania, poiché si rafforzava
sempre di più l’esigenza di consolidare il potere esecutivo.
- Il 30 gennaio 1933, il Presidente della Repubblica, Paul Ludwing
Hindenburg, nominò Hitler cancelliere (capo del governo) della
Germania. Successivamente il 1 febbraio fu sciolto il Reichstag e il 4
febbraio furono limitate le libertà di stampa e di opinione.

Il 5 marzo si tennero le nuove elezioni nelle quali il Partito


Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori ottenne il 44% dei voti ed
assicurargli la maggioranza fu sufficiente l’appoggio del gruppo
conservatore dei Tedeschi nazionali che aveva ottenuto l’8% alle elezioni.

Il 23 marzo il Parlamento votò la legge delega, che concedeva 4 anni di


pieni poteri al Governo, in base alla quale verrà eliminata ogni forma di
opposizione al regime. Fra aprile e maggio furono sciolte tutte le
organizzazioni democratiche ed i partiti politici: l’unico riconosciuto
ufficialmente fu quello nazista dichiarato legale il 14 luglio e nello stesso
mese fu concluso il Concordato con la Chiesa cattolica, che si incrinerà nel
1937 a seguito dell’emanazione delle leggi razziali.

La prima manifestazione del nuovo corso consistette nella visita effettuata


da Mussolini in Germania nel 1937. In questa occasione il Duce constatò la
forza e la potenza del Reich, rendendosi conto sia che la guerra sarebbe
stata inevitabile, sia che sarebbe stata vinta dallo stesso: per non restare
spiazzata sarebbe stato utile all’Italia allineare la politica estera a quella
della Germania.
La prima decisione fu l’uscita,11 dicembre 1937, dalla Società delle
Nazioni. Il 12 marzo 1938, le truppe tedesche invasero l’Austria. Nel luglio
del 1938 alcuni scienziati italiani misero a punto e sottoscrissero il
“Manifesto della razza” e si articolava il 10 punti:

1) Le razze umane esistono;


2) Esistono grandi razze e piccole razze;
3) Il concetto di razza è un concetto puramente biologico;
4) La popolazione dell’Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e
la sua civiltà è ariana;
5) È leggenda l’apporto di masse ingenti di uomini in tempi storici;
6) Esiste ormai una pura “razza italiana”;
7) È tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti;
8) È necessario fare una netta distinzione fra mediterranei
d’Europa,occidentali, da una parte e gli orientali e gli africani dall’altra;
9) Gli ebrei non appartengono alla razza italiana;
10) I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli italiani non
devono essere alterati in nessun modo.

Il Manifesto fu alla base della successiva legislazione emanata dal regime


nell’autunno del 1938, contro gli ebrei, che saranno esclusi da tutte le cariche
pubbliche e dagli impieghi statali di ogni ordine e grado, mentre ai giovani
sarà vietato frequentare le scuole statali pubbliche.

Il 7 aprile 1939 le truppe italiane sbarcarono in Albania ed il 12 aprile la


Corona albanese fu offerta a Vittorio Emanuele III. Il 1 settembre 1939 Hitler
ordinò alle sue truppe di varcare il confine della Polonia. Era l’inizio della
tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

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