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Frankenstein 

o il moderno Prometeo di Mary Shelley è


un romanzo gotico pubblicato tra il 1816 e il 1818. La versione
originale dell'opera è stata completata dall'autrice all'età di 19 anni e
sarà Mary Shelley stessa a spiegare che l'intuizione per il romanzo la
ebbe dopo un incubo notturno.  In Frankenstein di Mary
Shelley confluiscono influenze dell'epoca e suggestioni che derivano
direttamente dalle sue esperienze personali. In Frankenstein l'autrice
cerca inoltre di ricreare quel terrore e quella paura che lei stessa ha
vissuto durante un incubo notturno in cui ha sognato uno studente che
assembla una creatura che, a un certo punto, comincia a mostrare segni
di vita. Da qui nasce il mito gotico di Frankenstein, reso immortale
dalla pubblicazione del libro Frankenstein o il moderno
Prometeo.  Il romanzo Frankenstein inizia con il signor Walton,
impegnato nei preparativi per affrontare un viaggio fino al Polo Nord,
viaggio che avrebbe documentato nelle lettere spedite alla sorella
Margherita. Il signor Walton, insieme a una compagnia di coraggiosi
marinai, avevano raggiunto la parte più a Nord della Russia quando si
imbatterono in un curioso quanto gigantesco essere che guidava una
slitta. Il signor Walton e la compagnia non si insospettirono della
curiosa presenza ma, proseguendo nel loro viaggio, si imbatterono in un
uomo in punto di morte che cercava qualcuno o meglio, qualcosa. Il
personaggio incontrato dal signor Walton era Victor Frankenstein e
stava seguendo una creatura mostruosa. I primi giorni di
permanenza con la flotta Frankenstein si dimostra silenzioso ma poi
decide di confidare la storia della sua vita al signor Walton, che trascrive
fedelmente il racconto nelle lettere indirizzate alla sorella Margherita.
Victor Frankenstein era nato in una buona famiglia a Ginevra con i
suoi due fratelli e una nipote adottata dopo la perdita della madre.
Elizabeth, questo il nome della nipote adottata dalla famiglia
Frankenstein, si prendeva cura di tutta la famiglia con dedizione,
insieme alla domestica Giustina. Victor Frankenstein aveva un caro
amico con il quale condivideva parte delle sue giornate, Henry
Clerval. La vita di Victor Frankenstein assume un'altra piega quando,
a causa della scarlattina, perde la madre. In quel momento, pur essendo
sempre stato appassionato di chimica e scienza, inizia a studiare filosofia
naturale e si appassiona alla materia, assimilando anche diverse
conoscenze mediche. Ancora scosso dalla perdita della madre, decide di
voler provare a dare vita a un essere inanimato. Comincia così a visitare i
cimiteri, aprire le tombe e studiare la decomposizione dei cadaveri. Forte
delle conoscenze acquisite, si dedica all'assemblaggio di un essere che di
umano ha poco: la creatura a cui dà la vita è mostruosa, deforme. Scappa
durante la notte e Frankenstein la abbandona al proprio destino.
Traumatizzato dall'esperienza, Frankenstein ritorna a Ginevra e
scopre che il fratello minore è stato assassinato. I sospetti ricadono sulla
domestica del fratello ma successivamente Frankenstein scopre che ad
aver ammazzato il fratello è stato proprio il mostro a cui lui stesso ha
dato i natali. Dopo aver confidato il senso di inadeguatezza
a Frankenstein, il mostro fa una richiesta al dottore: quella di
assemblare una donna come lui in modo da non soffrire la solitudine e
avere qualcuno con cui condividere la vita. Frankenstein decide di
accontentare il mostro, parte per le Orcadi e si mette subito a lavoro.
Durante l'assemblamento però Frankenstein ci ripensa e, prima di
concludere il secondo mostro, distrugge tutto il suo lavoro. Il mostro è
furioso e Frankenstein tenta la fuga ma viene arrestato con l'accusa di
aver ucciso il suo amico Henry Cleval, ucciso in realtà dal
mostro. Dopo l'arresto viene rilasciato e, finalmente
libero, Frankenstein decide di convolare a nozze con Elizabeth ma,
come il mostro aveva promesso, la sua amata verrà assassinata dalla
creatura proprio la notte delle nozze. La perdita di Elizabeth mette a
dura prova il padre di Frankenstein che muore poco dopo. Il giovane
scienziato decide quindi di vendicarsi del mostro, seguendolo fino al
Polo Nord, dove incontra il signor Walton e, poco dopo, muore. Il
signor Walton finisce di raccontare l'intera vicenda alla sorella,
riferendo che dopo la morte di Frankenstein il mostro si è piegato, in
lacrime, sulla salma del suo creatore. Nel sentirsi accusare di terribili
omicidi dal signor Walton, il mostro chiarisce che lui è solo un prodotto
del disprezzo che gli esseri umani, fin dalla sua creazione, hanno a lui
riservato. Il mostro si toglie quindi la vita, dandosi fuoco per evitare che
qualcun altro possa creare un essere come lui. 
Personaggi
 
I personaggi principali sono dunque:
 Frankenstein: lo scienziato ossessionato dall’idea di dare vita alla
materia inanimata;
 Il mostro: creato dallo scienziato con parti di cadaveri scovati nel
cimitero;
 Robert Walton: capitano che una volta incontrato Frankenstein,
attraverso delle lettere, racconta la vicenda a sua sorella;
 Justine Moritz: governate accusata ingiustamente della morte del
fratello dello scienziato;
 Elizabeth: donna amata da Frankenstein che verrà uccisa dal
mostro.

Analisi:
La storia è ambientata tra il Regno Unito e il Polo Nord a metà
dell’Ottocento. Il sottotitolo del romanzo "o il Prometeo
moderno" è un elemento cruciale per la comprensione del significato
dell’opera. Prometeo è un personaggio della mitologia classica: egli è
un Titano che restituisce agli uomini il fuoco che Zeus, per vendetta, ha
sottratto loro.
A causa di questa disubbidienza, Prometeo si trova a subire l’ira del
padre degli dei e viene incatenato da una rupe. Nella versione del mito
raccontata da Platone, inoltre, Prometeo è anche il creatore degli
uomini. Mary Shelley fa confluire nella figura di Victor
Frankenstein entrambi i miti: Victor Frankenstein è un creatore
ma anche un individuo che viola i comandi divini. Per la sua
ambizione Victor Frankenstein può essere accostato a Faust di
Goethe, che vende l’anima al diavolo in cambio di una conoscenza
infinita. Il doppio è un altro tema fondamentale: Victor
Frankenstein è legato al suo mostro e sono uno lo specchio
dell’altro. Mary Shelley in Frankenstein si interroga sui limiti
della scienza moderna e dell’uomo.

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