CLASSE 5^A
APPROFONDIMENTO PERSONALE
Considerazioni personali
La mia scelta d'approfondimento personale, volendomi concentrare su di un
argomento insolito ed originale, è ricaduta sull'opera “Alice nel paese delle
meraviglie”; essendo da sempre attratta dalla creatività e dalla fantasia, due
componenti che, a mio parere, debbano essere preservate dall'individuo di
ogni età, credo che questa, sia una delle opere che ne contiene maggiormente.
Anche se inizialmente può sembrare una “storiella per bambini”, al suo
interno si trovano tematiche interessanti come la fuga dalla realtà,
l'immaginazione, la difficoltà di comunicazione tra individui, l'inconscio, il
sogno e l'assurdità.
Questa favola mi affascina perché il personaggio per sfuggire alla realtà si
rifugia in un candido mondo creato dalla fantasia di una bambina; cosa, a
parer mio, di gran lunga migliore rispetto ai personaggi di altri artisti che,
rifiutando la quotidianità, finiscono per isolarsi, ammalarsi ed uccidersi.
Attraverso varie ricerche ho potuto constatare quante svariate riletture ne
siano state fatte nel corso della storia che va dalla sua nascita ai giorni nostri.
Infatti la storia può essere considerata un’ attenta satira della società
vittoriana, basata su una rigida morale, oppure può procedere secondo una
lettura psicoanalitica ispirata al filosofo Freud, il quale diede la sua prima
prima interpretazione sui sogni.
L’infanzia infatti rappresenta l’unico periodo della vita in cui l’uomo rimane
senza parole nella contemplazione del mondo e in cui si ha una vera e propria
libertà che permette di affidare, senza alcun limite, se stesso alla fantasia, al
sogno e all’illusione. La storia indica un viaggio interiore che prende luogo nei
sogni di Alice, da cui emergerà più matura e consapevole.
Nell'approfondimento, per quanto riguarda la materia di lingua inglese
parlerò della trama del romanzo “Alice's Adventures in Wonderland”, del suo
autore Lewis Carroll e dell'epoca in cui visse, “The Victorian Age”.
“Non ci si accorge di sognare fino a quando non ci si sveglia” , cosa che accade
ad Alice, la quale vive la sua avventura all'interno di un sogno; perciò in
filosofia approfondirò Sigmund Freud, filosofo che sconvolse la cultura del
XIX secolo e più si dedicò allo studio del sogno, con la relativa
interpretazione; esporrò inoltre le innovazioni da lui portate.
Di storia assocerò la figura della Regina di Cuori con uno dei regimi totalitari:
il fascismo con particolare attenzione al modo di porsi del dittatore
Mussolini.
Ogni personaggio è una proiezione di una parte di Alice stessa, ella è costretta
ad inossare tante maschere quanti sono i luoghi, le situazioni e i personaggi
che incontra; per questo nella materia di italiano affronterò l’ autore Luigi
Pirandello e parlerò di una delle sue opere: “il Fu Mattia Pascal.”
“ E tu chi sei? ” domandò il Bruco. Non era promettente come apertura di
dialogo. Intimidita Alice rispose: “ io a questo punto quasi non lo so più, o
meglio, so chi ero stamattina quando mi sono alzata, ma da allora credo di
essere stata cambiata più di una volta”.
Latino: -Apuleio
-la Curiositas
Greco: - La favola
English
Lewis Carroll
One summer afternoon, Alice, a little girl in Victorian England, starts to drift
off to sleep while sitting under a tree with her sister. She notices a White
Rabbit looking at his watch and talking to himself. She follows the Rabbit
down a very deep rabbit hole and ends up far beneath the ground in a hall
with a tiny locked door that leads to a beautiful garden.
She eats and drinks things that make her change in size, but she is still unable
to get through the door into the garden.
When she becomes huge, she cries in frustration and after she becomes small
and swims around in a pool made of her own tears; Alice manages to get out
of the pool and dries off; then she comes across a
Caterpillar smoking, he irritates Alice and asks her to
recite poetry, which she cannot do properly.
Alice comes to a house in the woods, where a Duchess, her
ugly baby, her hostile Cook, and her Cheshire Cat reside.
The Cheshire Cat appears, and recommends that she visits
the Mad Hatter or the March Hare; so she goes to the
March Hare's house, where she finds a tea-party. Alice sits
down at the table with strange characters, she finds them
rude and becomes annoyed with them, so she leaves. She
goes through a door in a tree and again finds the room with the tiny door
leading to the garden.
In the garden she comes across three gardeners painting white roses red; she
meets a Queen that invites her to play croquet.
The Duchess is brought from prison, Alice also goes back to court ; the Knave
of Hearts is on trial for stealing the Queen's tarts. Alice is impertinent and the
King orders her to leave the court, but she refuses. She is outraged by the
unfairness of the court's proceedings and provokes the Queen to order her
execution. Then Alice wakes up and discovers that it was only a dream and
sometimes a nightmare.
Filosofia
Innovazioni portate da Freud
Sigmund Freud è uno dei nomi più noti nella nostra cultura e indubbiamente
una delle personalità che più l'ha influenzata; ciò è dimostrato anche dal fatto
che a distanza di poco più di mezzo secolo dalla sua
morte, il dibattito sulla psicoanalisi è ancora fervente e
fecondo.
Durante il XIX secolo la tendenza dominante nel pensiero
occidentale era il positivismo, che credeva nella capacità
degli individui di poter controllare la conoscenza reale di
se stessi e del mondo esterno ed esercitare un controllo
razionale su entrambi. Freud, invece, suggerì che questa
pretesa di controllo fosse in realtà un' illusione; persino
ciò che pensiamo sfugge al totale controllo e alla
comprensione, inoltre le ragioni dei nostri
comportamenti spesso non hanno niente a che fare con i nostri pensieri
coscienti.
Freud apportò numerose novità:
L'Es, l'Ego e il Super-Ego
Freud divide l'apparato psichico in: Es, Ego e Super-Ego.
L'Es è l'insieme degli impulsi inconsci, è l'inconscio amorale ed egoistico.
( raffigura la parte inconscia irrazionale del Cappellaio Matto)
L'Ego è il rappresentante conscio, la consapevolezza che abbiamo di noi
stessi.
II Super-Ego, che si forma verso il quinto anno di età, è la sede della coscienza
morale e del senso di colpa. Questo nasce con l'interiorizzazione dell'autorità
familiare e si sviluppa successivamente come interiorizzazione di altre
autorità, di ideali, di valori, modi di comportamento proposti dalla società. ( il
Bianconiglio raffigura la parte guidata dalla coscienza: il Superio).
L’Ego si trova a “commerciare” tra l'Es e il Super-Ego, tra le pulsioni dell'Es,
aggressive ed egoiste, che tendono ad una soddisfazione irrefrenabile e totale,
e le proibizioni del Super-Ego, che impone tutte le restrizioni e le limitazioni
della morale e della civiltà.
La rimozione
La psicoanalisi ha inizio nella prima parte dei suoi studi quando, come
metodo per indagare la mente, Freud usa l'ipnotismo (sostituito più tardi
dalla tecnica delle associazioni libere); con questo riusciva a “riportare a
galla” fatti ed esperienze che il soggetto ricordava solo se ipnotizzato.Tutte le
cose dimenticate erano state dolorose e vergognose; quindi Freud elaborò la
teoria della rimozione, secondo la quale la parte conscia della mente tende a
cancellare degli avvenimenti che hanno portato sofferenza all'individuo.
Freud analizza fenomeni come lapsus, sbadataggini, associazioni immediate
di idee, smarrimento o rottura di oggetti, amnesie, mai presi sul serio dalla
scienza e dietro ai quali Freud mostra l'azione di "forze" che la rimozione ha
respinto dalla coscienza e nascosto nell'inconscio, senza però essere riuscita a
distruggerle. L'inconscio sta dietro le nostre libere fantasie, genera le nostre
dimenticanze, cancella dalla nostra coscienza nomi, persone, eventi.
Il complesso di Edipo
Il complesso edipico consiste in un attaccamento verso il genitore di sesso
opposto e in un atteggiamento ambivalente (con componenti positive di
affettuosità e tendenza all’identificazione, e componenti negative di ostilità
e di gelosia verso il genitore di egual sesso); tale complesso si sviluppa fra
i tre e i cinque anni.
Esso esercita un' attività importante e duratura nel mondo dell'inconscio.
Nell'impossibilità di soddisfare il suo desiderio, il bimbo si assoggetta al
genitore di cui è geloso; e con l'interiorizzazione di un censore la crisi edipica
passa, ma intanto si è instaurato il Super-Ego, e con esso la morale.
La libido
Alcune pulsioni vengono respinte perché sono desideri in contrasto con i
valori e le esigenze etiche dell'individuo cosciente. Per cui, quando c'è
incompatibilità tra l'io cosciente (i suoi valori, i suoi ideali, i suoi punti di
riferimento, ecc.) e certe pulsioni, entra in azione una sorta di "repressione"
che strappa queste pulsioni alla coscienza e le trascina nell'inconscio,
cercando di non farle riaffiorare alla vita cosciente.
Freud riconduce la vita dell'uomo ad una originaria libido, cioè ad una
energia psichica scaturita dall'istinto sessuale, paragonabile all'istinto della
fame. Ma mentre desideri, come la fame o la sete, non sono in contrasto etico
e non vengono rimossi, le pulsioni sessuali vengono rimosse, per poi
riapparire nei sogni e nelle nevrosi.
Il sogno
Il sogno riveste una grande importanza per la psicoanalisi, nel sogno
l'inconscio può esprimersi, grazie ad un allentamento della censura
diurna normalmente esercitata dalla coscienza; gli elementi che
normalmente vengono ritenuti immorali riescono a trovare uno sfogo, ma la
censura non allenta completamente le sue maglie ed ecco allora che i
contenuti indesiderati si rivelano velati e deformati simbolicamente.
Freud dice che:
- Il sogno è l'appagamento di un desiderio inconscio su cui opera la censura;
- La spinta pulsionale del sogno è rappresentata dalla sessualità infantile;
- Il sogno è la lingua dell'inconscio e funziona attraverso le leggi che regolano
e strutturano il linguaggio stesso.
L'interpretazione dei sogni
"Fornirò la prova dell'esistenza di una tecnica psicologica che permette di
interpretare i sogni e dimostrerò che utilizzando questo metodo ogni sogno si
rivela essere una formazione psichica dotata di senso che può essere inserita
in un luogo ben preciso dell'attività psichica della veglia". Così Freud apre
quello che sarà l'opera più famosa ed importante da lui pubblicata:
“L'interpretazione dei sogni” (1899)(intitolato originariamente, “Die
Traumdeutung”), con la quale getterà i fondamenti dello studio
dell'incredibile fenomeno psichico quale è l'attività onirica, di coglierne
l'importanza, di capire, come dirà lui in seguito, che "il sogno è la via regia che
conduce alla conoscenza dell'inconscio" e la quale conoscenza è dunque
imprescindibile.
II risultato fu che nel sogno c'è un "contenuto manifesto" (quello che si vive
nel sogno e si ricorda quando ci si sveglia) e un "contenuto latente",
quest'ultimo contiene il vero significato del sogno stesso, mentre il contenuto
manifesto non è altro che una maschera. Nel contenuto latente troviamo
impulsi rimossi che il sogno, data la diminuita vigilanza esercitata dall'io
cosciente durante il sonno, cerca di soddisfare, il sogno costituisce quindi, la
realizzazione di un desiderio, magari nemmeno ipotizzabile nella realtà; ecco
perché il sogno è ritenuto tanto importante nell'ottica psicanalitica:
rappresenta cioè una via d'accesso facilitata all'inconscio e ai suoi misteri.
Tuttavia, non c'è da credere che l'azione rimovente dell'io cessi del tutto
durante il sonno: una parte di essa rimane attiva, come censura onirica, e
proibisce al desiderio incosciente di manifestarsi nella forma che gli è propria.
A motivo della severità della censura onirica, i contenuti latenti vengono
sottoporsi a modifiche e ad attenuazioni, che rendono irriconoscibile il
significato reale del sogno. La tecnica psicanalitica, per mezzo di libere
associazioni, permette di cogliere i segreti dell’Es.
Storia
Il fascismo, Mussolini
Lo Stato fascista
La mancanza d’accordo tra le forze democratiche e gli appoggi di cui
godeva il fascismo finirono per rinforzare Mussolini che con il discorso
del 3 gennaio 1925, Mussolini si assunse la responsabilità morale
dell’omicidio di Matteotti, dando inizio ad una vera e propria dittatura,
che si realizzò nelle leggi “fascistissime” del 1925 – 1926 con le quali:
• il Parlamento fu privato di ogni sua funzione e il potere venne dato in
mano al Governo e al Gran Consiglio del Fascismo, il capo del Governo
doveva rendere conto delle proprie azioni solo al re.
• Aumentò il controllo della polizia e istituì la censura,
• l’OVRA, e un Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato;
• vennero vietati lo sciopero e la serrata.
• L’iscrizione al partito divenne obbligatoria per i dipendenti pubblici e
divenne il requisito fondamentale per ottenere promozioni e impieghi;
• il partito controllava le diverse organizzazioni di massa istituite dal
regime per educare la gioventù ai valori fascisti: “I figli della lupa”,
“Balilla” per inquadrare i diversi strati della società.
Il fascismo operò anche cambiamenti nei riguardi della scuola, con la
riforma Gentile del 1923. Essa si basò su due principi: la supremazia
della cultura umanistica , e il carattere fortemente selettivo del sistema
scolastico.
La politica interna
Il regime eliminò le libere associazioni sindacali con il codice Rocco, e le
sostituì con le corporazioni, organi statali fascisti che raggruppavano
lavoratori e datori di lavoro delle diverse categorie produttive; pubblicò
inoltre la carta del lavoro ispirata all’ideologia corporativa che si basava
sulla collaborazioni fra le classi sociali in contrapposizione sia
all’individualismo liberale che alla lotta di classe di ispirazione socialista.
In campo economico il fascismo sosteneva l’autarchia, cioè l’
autosufficienza della produzione nazionale , la riduzione delle
importazioni e la valorizzazione delle risorse interne. Nell’ambito
dell’autarchia rientrano le iniziative di sviluppo del fascismo definite
“battaglie” come la battaglia del grano, della palude e demografica.
L’economia autarchica ebbe effetti negativi sul livello di vita dei
cittadini, anche se contribuì, ma solo in parte, a potenziare l’industria
nazionale.
La politica economica
Dopo una fase iniziale di liberismo, si passò al protezionismo dove lo
stato intervenne nell’economia introducendo un’imposta sulla
circolazione dei beni di consumo e dei divieti di importazione. Inoltre ci
fu la rivalutazione della lira, che Mussolini difese con ogni mezzo e
venne portata a “quota 90” per rinvigorire il mercato, che comportò il
ristagno economico cioè un rallentamento della produzione, un aumento
dei costi, un calo delle esportazioni, disoccupazione e fallimento di
imprese e impoverimento dei ceti più deboli. Per fronteggiare la crisi il
regime puntò a far diventare l’ Italia uno stato imprenditore allargando
l’intervento diretto dello stato in campo economico creando l’IMI
(istituto mobiliare italiano) nella quale lo stato concede dei fondi a
favore di industrie con rischio di fallimento; l’IRI (istituto per la
ricostruzione industriale) dove lo stato acquista una parte del pacchetto
azionario delle industrie più importanti e in fine banche a partecipazione
statale nella quale le banche sono sottoposte al controllo dello stato. Ciò
determinò un cambiamento nella struttura dello Stato liberale.
La Chiesa e il Fascismo
Pur ostile ai cattolici Mussolini capì che per consolidare il regime aveva
bisogno di un accordo con la Chiesa. Si giunse così ai Patti Lateranensi
nella quale i il pontefice Pio XI riconosceva Roma come capitale del
regno d’Italia, mentre il governo italiano ammetteva la religione
cattolica come unica religione dello stato e riconosceva al papa la
sovranità sul nuovo stato della Città del Vaticano.
La politica estera
In politica estera, in una prima fase, la politica internazionale del regime
si basava sulla ricerca di stabilità interna e di consenso estero, e si limitò
ad assicurare la pace e a migliorare l’immagine dell’Italia in Europa.
Nello stesso tempo però le mire espansionistiche di cui Mussolini si
faceva interprete lo spinsero a chiedere la revisione dei trattati di pace
considerati ingiusti, e a cercare buoni rapporti soprattutto con
l’Inghilterra. In una seconda fase il regime ritenne di potersi affermare
anche oltre confine, migliorando i rapporti anche con la Francia e la
Iugoslavia. Infine una terza fase dove Mussolini divenne ministro degli
esteri e quindi si occupò personalmente della politica estera, affermando
con ogni mezzo l’ideologia fascista, affinché l’Italia assumesse il ruolo
chiaro in Europa.
Italiano
Luigi Pirandello
POETICA
Il Fu Mattia Pascal
Ciò che avvicina Il fu Mattia Pascal ad altri romanzi del Novecento è il
fatto che, di fronte a una storia che revoca ogni possibile certezza
esistenziale, viene posta in dubbio l’affidabilità stessa del narratore che
racconta la propria avventura. Nel Fu Mattia Pascal, Pirandello affronta
il tema dell’insussistenza di un’identità composta, inequivocabile e fissa
dell’uomo; tema che si rivela in tutta la sua forza nel finale, in cui al
protagonista non resta che essere, appunto, il fu Mattia Pascal, dopo
avere assecondato la notizia della propria morte ed avere simulato quella
di Adriano Meis, il personaggio attraverso il quale aveva cercato di
vivere una nuova e più libera esistenza. A un primo livello di analisi va
da sé che dal punto di vista della macchina romanzesca la scelta
dell’autore cada su un narratore privo di un punto di vista saldo,
organico e omnicomprensivo. La voce narrante de Il fu Mattia Pascal
condivide dunque i caratteri di provvisorietà, precarietà, instabilità
propri della realtà raccontata. È in fin dei conti una storia di equivoci,
simulazioni, falsità, menzogne quella di Mattia e del suo “strano caso”.
La Metamorfosi
Le Metamorfosi sono un’opera in undici libri di Apuleio (125-170 ca. d.C.) e,
per quanto riguarda la letteratura latina classica e tardoantica, rappresenta
uno dei rarissimi casi di romanzo, insieme al Satyricon di Petronio (I secolo
d.C.). Le Metamorfosi, note anche come L’asino d’oro, raccontano le peripezie
del giovane Lucio, che viene trasformato in asino. Lucio vive così diverse
avventure, al termine delle quali riesce a recuperare le proprie fattezze umane
grazie ad un rito misterico collegato alla dea Iside.
Quella di Lucio-asino è però solo la fabula principale, a cui si collegano altre
vicende e altre avventure di personaggi secondari, che costituiscono di volta
in volta delle digressioni rispetto alla trama principale, tra cui quella
celeberrima di Amore e Psiche. Il romanzo di Apuleio, conosciuto fin dal
Medioevo anche con il titolo Asinus aureus, è rimasto un testo fondamentale
per gli autori successivi: le sue tracce si trovano ad esempio nelle novelle del
Decameron (anche per l’utilizzo dello stratagemma narrativo della “cornice”),
in larga parte del Medioevo, nei romanzi barocchi secenteschi.
Riassunto
Lucio si reca a Hypata in Tessaglia e trova ospitalità presso Milone, la
cui moglie Panfila è una maga.
Conquista il favore della servetta Fotide e la convince a farlo assistere a
qualche incantesimo della padrona.
Lucio vede Panfila per virtù di un unguento trasformarsi in gufo e chiede
di potersi trasformare in gufo anche lui. Ma Fotide sbaglia unguento e
Lucio diventa asino, pur conservando sentimenti e coscienza umani.
Apprende che riacquisterà forma umana solo mangiando un cespo di
rose. Rapito durante la notte da alcuni briganti entrati in casa di Milone,
Lucio è condotto nella loro caverna, dove si trova in ostaggio una
fanciulla, alla quale per distrarla una vecchia racconta la favola di Amore
e Psiche (un re e una regina avevano tre figlie. Della bellissima Psiche
s'innamora Amore che la fa condurre da Zefiro nel suo palazzo. Ogni
notte, al buio per non essere visto, il dio va a trovarla. Psiche non resiste
alla curiosità e con una lucerna illumina il volto di Amore, che fugge.
Psiche tenta in ogni modo di riaverlo, finché Amore le viene in aiuto e
ottiene per lei da Giove l'immortalità).
Sconfitti i briganti dal fidanzato della fanciulla, Lucio cambia molti
padroni, affronta molte disavventure e pericoli, è testimone dei più
abietti vizi umani.
Alla fine trova riparo nella appartata spiaggia di Cencrea, dove si
addormenta. Avvertito in sogno da Iside interviene alla processione in
onore della dea e mangia le rose che un sacerdote porta in mano.
Riacquista così forma umana.
Il giovane riconoscente si fa iniziare al culto di Iside e Osiride e ne
diviene sacerdote.
Greco
L'etimologia della parola "favola" è relativamente complessa, in quanto è
la fusione di vari termini appartenenti a differenti lingue antiche: il
vocabolo attuale deriva dalla voce latina "fabula-ae", che a sua volta si
lega a due verbi, "fari" in latino, e "jemi" in greco, entrambi col
significato di "dire, parlare". Tutti questi termini, infine, derivano
dall'antichissima radice indoeuropea *bha, che però ha un significato
puramente teorico.L’etimologia, dunque, ci dimostra in maniera
convincente quanto sia antica questa forma letteraria, e si può ben
immaginare la grandissima importanza che essa ha avuto nel tempo.
La tradizione favolistica dell'antichità è assai ricca, ma i nomi
universalmente noti sono del Greco Esopo (VII secolo a. C.) e del latino
Fedro (I secolo d. C.).
In questo panorama generale si colloca la favola greca che entra nella
letteratura con Esiodo e in seguito compare soprattutto nei poeti
giambici come Archiloco e Simonide, in Aristofane, Erodoto, Platon ,
Aristotele ed altri ancora, fino a quando, intorno al 300 a.C., Demetrio
Falereo curò la prima raccolta di favole.
Il padre della favola greca è senza dubbio Esopo. La sua figura, dal punto
di vista storico è un po’ confusa, pare sia nato in Tracia e da schiavo sia
diventato in seguito un uomo libero ad Atene, dove imparò la lingua
greca. Le favole esopiche in nostro possesso sono circa 400, compilate in
età medievale. Purtroppo oggi non possiamo leggere le favole così come
le scrisse Esopo poiché furono soggette a rielaborazioni successive. Tutte
queste favole comunque, per il fatto che come oggi furono usate a scopo
educativo, non caddero nel dimenticatoio grazie al contenuto etico, al
sottile umorismo ed all’immortalità dei fatti narrati, sempre attuali.
Nella letteratura greca la favola comparve sempre come esempio,
animale o no, volto a descrivere, spesso criticandola, la realtà del mondo
e a dare consigli di comportamento al lettore. La favola animale o
vegetale si utilizzava come esempio alla stessa stregua del mito e
dell'aneddoto e, in realtà, gli stessi termini (ainos, logos ... ) designavano
tutti questi generi: né, come si è detto, vi erano confini chiari a separarli
dal proverbio animale, dalle similitudini come quelle omeriche, da
narrazioni di eventi naturali ecc.
Uno dei principali favolisti Greci fu poi Esiodo; nativo della Boezia, vi
trascorse tutta la sua vita coltivando il podere ereditato dal padre. La sua
figura è avvolta dalla leggenda; la tradizione lo vorrebbe vincitore in una
gara poetica perfino su Omero, al quale fu sicuramente posteriore. Oltre
a un numerose opere di dubbia autenticità, fra cui Lo scudo, in cui
descrive il favoloso scudo d’ Achille, sotto il suo nome ci sono giunti due
grande poemi: la Teogonia, e Le Opere e i Giorni.
Sull’origine e sullo sviluppo del genere favolistico si è a lungo discusso,
se la favola greca provenisse dall' India o viceversa. Sebbene il fatto che
conosciamo la favola greca dall'VIII secolo a.C. e quella indiana da epoca
assai posteriore, renda la seconda ipotesi difficile da accettare, mentre la
prima risulta indimostrabile.
In realtà, pur non negando ciò che vi è di originale nei testi favolistici
Greci, oggi si può affermare con sicurezza che su di essi esercitò la sua
influenza la favola mesopotamica; e, con ogni probabilità, un'influenza
analoga dovette esercitare quella indiana.
C'è inoltre uno stretto parallelismo nell'uso della favola, ad esempio, in
Esiodo e nei suoi continuatori, ed anche nel Mahabbarata indiano.
Primo tra tutti i poeti dell’antichità Fedro concentrò nella favola tutta la
propria attività poetica, ma riuscì nel complesso più moralista che poeta;
e per quanto dichiari nel proemio del I libro di derivare gli argomenti
dall'antico Esopo, introduce, a cominciare specialmente dal secondo dei
suoi cinque libri, tra le favole di soggetto animalesco, apologhi e anche
aneddoti storici e di vita contemporanea e persino spunti novellistici di
avventura greca.
Bibliografia
Storia: https://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo
Testo: Millenium 3
Greco: https://it.wikipedia.org/wiki/Favola_latina#Origini_greche