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Il De Vulgari Eloquentia, scritto durante l'esilio, (tra il 1303 ed il 1305), è un trattato di retorica che ha
lo scopo di fissare le norme per l’uso della lingua volgare.

(retorica = l’arte del parlare e dello scrivere bene)

Con questa opera si può ritenere concluso il processo di affermazione del volgare come lingua
letteraria o della cultura

Scritta in latino l’opera doveva comprendere 4 libri : solo il primo e parte del secondo furono portati
a termine; la scelta del latino indica che era destinata esclusivamente ai dotti del suo tempo.

Nel medioevo, a secondo della materia trattata, esisteva 3 stili:

1. stile sublime (o tragico)


2. stile mezzano (o comico)
3. stile umile

Il volgare da utilizzare in letteratura doveva corrispondere allo stile più alto e viene quindi definito:
ILLUSTRE(adatto a trattare argomenti elevati ed importanti)

Inoltre il volgare illustre doveva essere:

 CARDINALE = cardine intorno a cui devono ruotare tutti i volgari (il riferimento è al
perno/cardine della porta)
 AULICO = dal latino AULA, cioè reggia. Lingue adatta al palazzo reale se in Italia vi fosse un
sovrano
 CURIALE = dal latino CURIA, cioè corte. Adatto alla corte luogo in cui si riuniscono uomini di
cultura.

L'opera si apre proclamando la supremazia del volgare, lingua naturale che si impara fin
dall'infanzia, sul latino, ritenuto da Dante una lingua artificiale inventata dai dotti, che si apprende
solo con lo studio; disegna poi un percorso storico che parte dalla lingua ebraica donata da Dio ad
Adamo, per giungere all'episodio biblico della torre di Babele, causa della differenziazione linguistica.

Tra le lingue parlate al suo tempo, Dante si sofferma sul volgare del si, usato in Italia, e ne passa in
rassegna 14 varietà regionali: nessuna di esse offre un linguaggio letterario degno di trattare
argomenti elevati ed utilizzabile in ogni parte della penisola.

Dante afferma :

 occorre creare un volgare illustre, attraverso la cooperazione dei più validi letterati delle
varie parti d'Italia, superando i particolarismi delle parlate locali, sull'esempio di quanto hanno
iniziato a realizzare i poeti siciliani e stilnovisti.
 la forma poetica più adatta al volgare illustre è la canzone
 in volgare illustre oltre ai temi dell’amore, si possono trattare gli argomenti delle armi (epico-
guerreschi) e morali (della virtù)

Il De Vulgari Eloquentia costituisce il primo 'capitolo' della storia della questione della lingua in Italia.

L’opera venne interrotta a partire dal 1307 anno in cui Dante inizia a comporre la Divina Commedia
per la quale dovendo parlare di tutte le sfaccettature della realtà (dalle cose basse dell’inferno ai temi
alti del paradiso) l’autore sceglie di utilizzare lo stile mezzano a cui affiancherà nel paradiso quello più
elevato.

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