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ACQUISIRE LE CONOSCENZE
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L’ …………………….. è l’impatto che ognuno di noi ha sull’ ……………. Attraverso questo particolare
……………. di misura dello stato degli ……………., gli studiosi sono in grado di calcolare
approssimativamente la quantità di …………….…. necessaria per fornire a ogni essere umano l’…………….
e le risorse materiali che consuma e per assorbire i ……………. che produce. È così emerso che il nostro
attuale ……………. comporta l’impiego di ……………. in quantità di gran lunga ……………. a quelli
disponibili. Le avvisaglie di un irreversibile disastro ……………. hanno imposto la necessità di un
cambiamento di rotta: da uno ……………. incontrollato a uno ……………., in grado cioè di garantire il
……………. delle condizioni di vita dell’umanità senza intaccare l’equità ……………., e senza ……………. i
sistemi naturali.
punti: / su 15
a. L’uomo è l’unico organismo vivente che produce rifiuti non smaltibili in natura.
b. Alcuni rifiuti possono essere abbandonati nell’ambiente perchè hanno tempi di degradazione molto
brevi.
c. In base alla regola delle 4 R, ridurre significa scegliere prodotti con imballaggio poco ingombrante o
assente come, ad esempio, i detersivi sfusi o con ecoricariche.
d. La raccolta differenziata consiste nella separazione dei rifiuti a seconda del materiale che li compone.
e. Al termine del ciclo di uso e riuso di un prodotto non è più possibile recuperare energia.
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lasciare accesi gli apparecchi elettronici – non sprecare acqua – utilizzare fonti di energia non rinnovabili – usare carta
da cucina anziché spugne – buttare i fogli di carta se ne hai utilizzato una sola facciata – comprare prodotti
impacchettati con la plastica – prediligere prodotti a km 0 – spostarsi a piedi o in bicicletta – separare i rifiuti –
comprare prodotti conservati – “condividere” l’auto con altre persone – mangiare molta carne – usare fonti di energia
rinnovabili – mangiare molta frutta e verdura – tener acceso il riscaldamento anche quando fa caldo
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Lessico
5. Completa i seguenti periodi inserendo i termini mancanti:
ecologia, ecosistema, biodiversità, riciclaggio, agricoltura biologica.
a. La disciplina che studia le relazioni degli esseri viventi tra loro e con l’ambiente in cui vivono è detta .
……………………. .
b. Un ……………………… è l’insieme costituito dagli esseri viventi (piante, animali e altri organismi) che
interagiscono tra loro in un determinato ambiente.
c. La varietà delle forme viventi, animali e vegetali che abitano ciascun ambiente è definita …………………
d. Il metodo di smaltimento dei rifiuti, attraverso il quale il materiale viene recuperato, lavorato nuovamente e
preparato per un nuovo uso è chiamato ………………………..
e. L’…………………………………. è un sistema di produzione agricola che non utilizza prodotti chimici di sintesi
(fertilizzanti, diserbanti, insetticidi) per la concimazione dei terreni, per la lotta alle piante infestanti, ai parassiti
animali e alle malattie delle piante; inoltre vieta l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM).
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Totale punti: / su 100 (punteggio soglia 60)
ATTIVARE LE COMPETENZE
Comprensione e interpretazione
Secondo l’ultima analisi dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita ecosostenibile, più di 8
milioni di persone, nel nostro Paese, scelgono il turismo sostenibile, una modalità di vacanza
rispettosa degli ambienti, delle persone e delle economie locali. L’European Enviroment Agency,
infatti, stima che nel nostro continente il turismo praticato nel modo tradizionale sia tra le prime
cause di inquinamento. Un dato su tutti, e piuttosto significativo: il consumo di acqua al giorno di
un turista sarebbe 3 o 4 volte superiore a quello di un residente.
Vivere e viaggiare a impatto zero, o quantomeno limitando il più possibile gli sprechi, è una
esigenza che ormai in tanti avvertono, nella consapevolezza che non è più possibile consumare le
risorse del nostro pianeta senza pensare alle conseguenze, di cui abbiamo già evidenti riprove.
Nell’ottica del “less is more”, meno è meglio, anche la scelta delle mete e delle modalità per il
relax è oggetto di attenta riflessione, per chi vuole ridurre la propria impronta ecologica. Non si
tratta necessariamente di cambi radicali, ma di adottare una serie di abitudini che, nel complesso,
possono fare la differenza, come preferire i prodotti alimentari locali, anche quando si è in
vacanza.
Secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO),
il turismo sostenibile tiene “pienamente conto delle conseguenze economiche, sociali e ambientali
attuali e future, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle
comunità di accoglienza”. Si tratta, quindi, di un modo di viaggiare che rispetta sia i territori che i
suoi abitanti, non soltanto nell’immediato, ma anche in prospettiva, e che rientra, come sottolinea
l’AITR, Associazione italiana del turismo responsabile, tra le pratiche del turismo responsabile,
ovvero un “turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto
dell’ambiente e delle culture”.
Lo studio “The carbon footprint of global tourism” dell’Università di Sidney (2018) è attualmente
il documento più completo sull’impronta ecologica delle attività turistiche a livello mondiale, con
dati raccolti in 189 Paesi. Il dato più preoccupante è relativo alle emissioni di gas serra, che per il
turismo raggiungono circa l’8% di quelle globali: sono i viaggi in aereo a incidere su questi numeri
(12% delle emissioni totali del settore), ma anche gli spostamenti, le infrastrutture e la loro
manutenzione, così come quella delle strutture alberghiere, il cibo e i souvenir fanno la loro
parte. In vacanza, infatti, come abbiamo ricordato prima accennando ai litri d’acqua utilizzati pro
capite, si consuma di più. È evidente che occorre un’inversione di rotta, perché l’industria turistica
è un business da svariati trilioni di dollari e a questo ritmo consumerà sempre più risorse.
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Produzione scritta
7. “Credo che abbiamo il dovere di lottare per la vita sulla Terra e non solo a nostro beneficio, ma di tutti quelli, umani
o meno, che ci hanno preceduto e ai quali siamo legati, così come coloro che, se siamo abbastanza saggi, arriveranno
più tardi. Non c'è una causa più urgente, né più giusta, del proteggere il futuro della nostra specie”.
La tutela del’ambiente non riguarda solo l’uomo contemporaneo, ma anche le generazioni future. Rifletti sulla citazione
proposta ed esponi le tue opinioni in un elaborato scritto.
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Riflettere e argomentare
8. Pensa alla città in cui vivi e fai un confronto tra le aree verdi in essa presenti e le aree commerciali. Quali, secondo te,
portano maggiori benefici alla comunità e perché? Stila un elenco di argomentazioni a favore della tua tesi, poi
sviluppale in un testo argomentativo.
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Operare confronti
9. A metà del secolo scorso nel nostro Paese una persona produceva mediamente circa 75 kg di rifiuti all’anno. Nel
2019 ogni abitante ne ha prodotti circa 500 kg. Che cosa è cambiato? Fai un confronto tra passato e presente, riflettendo
sui fattori che hanno determinato l’aumento della produzione di rifiuti. Puoi aiutarti eventualmente con i libri di testo e
con Internet.
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