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IL DRAMMA COME SISTEMA DI REGOLE

ha il dramma una forma specifica tale da poter essere rappresentata in un modello computazionale?
Vediamo le caratteristiche Generali del dramma scollegandoci dal singolo medium

esiste una struttura condivisa che possa essere sintetizzata in criteri formali? Individuare elementi
che siano validi in diversi ambiti(sottratti alle regole dello specifico medium). Concentrarsi su
elementi strutturali. Attuare una FORMALIZZAZIONE del Dramma, un modello alla base di ogni
sistema che intenda produrre manifestazioni drammatiche.

Messe a fuoco le Qualità Specifiche della rappresentazione drammatica: LE INFORMAZIONI e IL


MODO in cui sono PROCESSATE:

IL DRAMMA
in ambito anglofono Drama ha valore di opera scritta per il palcoscenico e situazione in cui esiste
un conflitto. Conserva come in greco ed italiano il significato di FARE ed AGIRE
Considerato una sequenza di azioni strutturato da un insieme dato di connessioni

Szondi definisce il dramma come un azione al tempo presenteche è agita direttamente dai
personaggi. La storia è l’insieme di tutti gli eventi della narrazione(presentati esplicitamente e
dedotti)
Il contenuto(la Storia) può essere enunciato in forme diverse(compresa il dramma)
distinzione tra Fabula(Mythos) e Soggetto(la specifica rappresentazione degli eventi così come sono
presentati,comunicati e combinati nell’opera)
In Teatro la STORIA è la struttura dinamica, il soggetto è la struttura della DISPOSIZIONE
STRATEGICA.
IL DRAMMA è quindi considerabile come coincidente con tutti gli eventi enunciati.
Tentativo degli strutturalisti è di ridurre la struttura degli eventi narrati ad una GRAMMATICA DI
BASE.

Differenza tra teatro(L’evento) che non può essere completamente codificato perchè prevede la
partecipazione umana e Dramma(escludendo la rappresentazione in tempo reale), che diventa
centrale nella PROSPETTIVA COMPUTAZIONALE.

Confusione su idea di Dramma come una doppia funzione, lettearia e teatrale, idea di incompletezza
senza messa in scena;

per una DESCRIZIONE COMPUTAZIONALE è necessario che il DRAMMA abbia una sua
autonomia Formale. Descriverlo senza ricorrere a codici specifici: errore usare la Messa in scena
per definirlo.

Se si riprende RYAN(la narrativa come rappresentazione cognitiva transmediale e transdisciplinare)


possiamo supporre che la differenza tra ROMANZO e dramma stia nella diversa PERCEZIONE nel
senso che producono differenti RAPPRESENTZIONI COGNITIVE.
ARISTOTELE diceva che esiste peculiarità della scrittura drammatica in se stessa.

UN TESTO POSSIEDE QUALITÀ DRAMMATICHE CHE NON CORRISPONDONO SOLO


CON LE SUE POTENZIALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE.UN TESTO NON È DRAMMATICO
PERCHÈ DEVE ESSERE RAPPRESENTATO, MA PERC LA SUA PECULIARE IMITAZIONE
DEL MONDO, PER IL MODO IN CUI SUSCITA EMOZIONI E STRUTTURA LE AZIONI E
GLI EVENTI, AFFINCHÈ UN ADEGUATO PROCESSO COGNITIVO NE POSSA COGLIERE
L’ORDINE PROFONDO
Brooks: Il dramma è un comportamento,un azione riferita ad un personaggio
Spencer:l’azione drammatica non è far qualcosa, non è un attività fisica, non è il personaggio che si
muove sul palco,l’azione è CIÒ CHE IL PERSONAGGIO VUOLE. Non è letteratura il dramma
perchè le azioni non devono essere ridotte alla mera descrizione di un movimento ma MOSTRARE
INTENZIONALITÀ. l’azione deve scaturire da una Motivazione interna e fornire info sugli
obbiettivi e deve esserci il maggior numero di CONFLITTI.

AZIONE,OBBIETTIVO,CONFLITTO sono parole chiave in una prospettiva


COMPUTAZIONALE perchè possono essere ricondotte ad un PUNTO DI VISTA AZIONALE; la
CENTRALITÀ DELL?AZIONE come RAPPRESENTZIONE DI COMPORTAMENTI(azioni al
tempo presente)

1. AZIONE
Dramma feconda nozione in ambito computazionale perchè fornisce un MODELLO DI AZIONI
SIGNIFICATIVE o meglio il modo in cui ORGANIZZARLE al fine di una rappresentazione
coerente e comprensibile dalla quale emergano EFFETTI EMOZIONALI

GEORGE POLTI ha definito 36 SITUAZIONI DRAMMATICHE come un set di


COMBINAZIONI o MANIERA DI RAGGIUNGERE specifici GOAL: elenca una serie di
situazioni e per ciscuna indica il numero e il tipo di ELEMENTI DINAMICI(agenti) fondamentali;
IL METODO per definire le gradazioni è ispirato ad un PRINCIPIO COMBINATORIO: si
definiscono I TIPI DI AGENTI mediante le loro azioni, I TIPI DI RELAZIONE ED AFFINITÀ Tra
agenti, le loro CREDENZE ED OBBIETTIVI e poi si definisce IL RISULTAZTO DELLE LORO
AZIONI IN TERMINI DI RISULTATI SUL MONDO; un altro modo per VARIARE LE
SITUAZIONI è l’energia posseduta dagli atti che risultano da esse(un omicidio può essere ridotto a
ferita)

approccio dalla LIMPIDA LOGICA STRUTTURALE


interessa:IL METODO consiste nell’INDIVIDUZIONE degli ELEMENTI DINAMICI, dei
VALORI di cui sono portatori,Dei CONTRASTI o opposte volontà, delle COMPONENTI
EMOTIVE, e del risultato nello stato del mondo.ORGANIZZARE AZIONI E CARICARLE DI
UNO STATO EMOTIVO
AZIONE E AGIRE indicano quindi COMPORTAMENTI DELIBERATI,
RAZIONALI,FINALIZZATI AD UNO SCOPO. La composizione dei fatti è frutto di Necessità.

Se l’agente ha in vista il fine X, si interrogherà(delibererà) sul modo di ottenerlo e scoprirà cosa


sarà necessario per ottenerlo(ad esempio avere ottenuto prima Y, e per aver ottenuto Y serve aver
ottenuto Z, fino a giungere a quell’elemento N già in suo possesso).

Polti parte da questo assunto RAZIONALE e DELIBERATIVO, le sue situazioni sono


INTERAZIONE TRA AGENTI DOTATI DI OBBIETTIVI,PROCESSI DI DELIBERAZIONE E
STATI EMOTIVI.

Le SITUAZIONI DRAMMATICHE sono pensate per scatenare emozioni e dalla


COMBINAZIONE di queste possono nascere un gran numero di Plot. Le emozioni sono il motore
della vicenda, si generano o dal passare da un assenza a presenza di una situazione o passando da
una ad un altra situazione

Conoscendo elementi necessari(Agenti) possiamo ipotizzare una serie di azioni drammatiche che
scaturiscono da retorica degli opposti;
SVILUPPARE PROSPETTIVA AZIONALE
1. Il Dramma nasce da composizionbe di diverse SITUAZIONI DRAMMATICHE;
2. le situazioni sono drammatiche se rispettano alcune condizioni dialettiche tra agenti
3. le relazioni rispettano un principio di logica razionale
4. le azioni sono sempre connesse a stati emotivi

CONFLITTO
le attività svolte dagli ELEMENTI DINAMICI(agenti), formano un INSIEME DI
COMPORTAMENTI detti AZIONI DRAMMATICHE: una delle caratteristiche principali è la
presenza di TENSIONE, una RICONOSCIBILE OPPOSIZIONE, un CONFLITTO.

1. DIDEROT: nei DISCORSI SULLA POESIA DRAMMATICA del 1758


sostiene l’idea non di conflitto tra caratteri ma idea di CARATTERI DIVERSI(2 uomini con
interessi e passioni differenti)
il contrasto nasce dal confronto tra obbiettivi, che li metta a disagio,che metta in discussione
il nucleo problematico del personaggio;no come aspra e assoluta opposizione

2. LESSLING nella “Drammaturgia d’Amburgo, interessato alle teorie di Diderot, concorda


nel preferire conflitti come risultato di confronto tra personaggi e situazioni in cui sono
posti, che siano fondati sulla DIVERSITÀ e non sull’aspra opposizione dei contrari;
l’effetto drammatico sarà più forte se I partecipanti siano guidati da principi diversi(conflitto
interiore) Il CONFLITTO può arricchirsi di una DINAMICA INTERIORE tale da evitare
STATICITÀ e RIPETITIVITÀ. DISEGNANDO UNA complessità delle motivazioni e dei
sentimenti dando vita ad una tensione emotiva da energie proprie, non attivata da forze
esterne.Ancora attratto da scontro netto:il conflitto deve virare verso l’IMPOSSIBILITÀ DI
RICONCILIAZIONE e aumenta il senso tragico.IL CONFLITTO NASCE DALLA
REAZIONE TRA VALORI E LA SITUAZIONE. QUESTI VALORI DEVONO ESSERE
ESSENZIALI. IL CONFLITTO COME QUALITÀ DELL’AZIONE DRAMMATICA
DEVE APPARIRE NEL PRESENTE E NELLA DIRETTA INTERAZIONE.

3. DRAMMA ROMANTICO: cambiamento nozione conflitto;interesse da intreccio a


personaggio:il conflitto con il fato lascia spazio alla dimensione umana,individuale,al
conflitto tra eroe e mondo assoluto si sostituisce conflitto TRA INDIVIDUI
HEGEL:è il nuovo punto di partenza con “LEZIONI DI ESTETICA”;La Poesia drammatica
come descrizione di una storia attraverso le AZIONI E SENTIMENTI degli
individui:NARRAZIONE MEDIANTE AZIONI DI AGENTI IN TEMPO PRESENTE con
il personaggio come medium principale, la cui vita artistica si svolge in una serie di
CONFLITTI.L’agire drammatico non si basa sull’effettuazione semplice e senza
PETRURBAMENTI di un fine; ma si fonda su CIRCOSTANZE,PASSIONI E CARATTERI
IN COLLISIONE E CONDUCE AD AZIONI E REAZIONI CHE A LORO VOLTA
NECESSITANO DI UN APPIANAMENTO DELLA LOTTA. Il conflitto tra le passioni dei
personaggi è il MOTORE DELL?AZIONE, la forza che plasma l’andamento della vicenda.
l’azione deve sperimentare OSTACOLI da parte di altri individui in azione, cdendo in
opposizioni e complicazioni che frapponcono ostacoli alla riuscita e all’effettuazione.
IL DRAMMA SCATURISCE SEMPRE DALL’INTERNO DEI PERSONAGGI e mai per
motivi meramente esterni.l’accadere non sorge da circostanze esterne ma dal volere
ecarattere interno; acquista valore drammatico solo attraverso ad un RIFERIMENTIO AI
FINI e alle PASSIONI SOGGETTIVE.
LA NATURA DELLA POESIA DRAMMATICA È DEFINITA DALLA PRESENZA E
QUALITÀ DELLE COLLISIONI.
La QUALITÀ DRAMMATICA DELLE AZIONI,non si spiega solo nell’asserzione del
conflitto in se ma in un PROCESSO IN CUI LA DELIBERAZIONE DI UN SOGGETTO
PROVOCA IN ALTRI INDIVIDUIALTRI FINI E PASSIONI OPPOSTE.
l’azione drammatica si basa quindi su AZIONI CHE PORTANO A
COLLISIONI;CENTRALITÀ concetto di INDIVIDUO.
La Poesia drammatica ha al suo centro I conflitti tra fini e caratteri e ricava il suo principio
da RAPPORTO IN CUI SI TROVANO GLI INDIVIDUI CON IL LORO FINE E IL SUO
CONTENUTO
4. BRUNETTIERE regola è la presenza di un conflitto tra la volontà e un ostacolo al suo
realizzarsi
5. ARCHER:il conflitto di volontà non solo peculiare del dramma epropone come essenziale
l’arte del dramma la nozione di CRISI:il conflitto maggiormente definito nella TENSIONE
che provoca e nella FORMA; quindi la semplice opposizione si arricchisce di una più
grande TENSIONE EMOTIVA e dal MODO IN CUI È COSTRUITA. Sviluppo da Tensione
minore a maggiore; Il conflitto non solo come scontro di Volontà e ambiente ma articolato in
un ANDAMENTO le cui caratteristiche sono CONCENTRAZIONE E INTENSITÀ.
6. LUKACS:Il dramma moderno è il dramma borgese(mis julie, dipingere in modo
naturalistico la complessità della persona): centrale la nozione di CONFLITTO
INTERPERSONALE:l’essenza dell’uomo si manifesta con vigore in volontà e azioni:il
personaggio moderno è un UNICO IRRIPETIBILE.
l’apparizione di un personaggio vacillante e scomposto è base per costruire intrecci in cui I
conflitti sono interni e quasi privi di azione
7. HENRY ARTHUR JONES:concilia Brunetiere e Archer; la reazione di una persona ad uno
ostacolo è più sensazionalequando l’ostacolo prende forma di volontà di un altro umano,in
un conflitto bilanciato.
8. EGRI:l’efficacia drammatica è la capacità dell’opera di agganciare le componenti emotive
del pubblico; il Dramma ha come compito quello di suscitare un determinato insieme di
reazioni nel pubblico; per scrivere la storia si devono SCRIVERE I PERSOANGGI(non
descrivere, ma AGIRE) questa azione è disegnata eslusivamente dai CONFLITTI e il
personaggio vive grazie ai propri CAMBIAMENTI NEL TEMPO:si riferiscono alla SFERA
EMOTIVA e a quella dei VALORI del PERSONAGGIO, che deve NEGOZIARLI
CONTINUAMENTE con quelli dei personaggi della storia e con l’ambiente:CONFRONTO
DIALETTICO con ciò che è altro da se, il personaggio modifica o aumenta il proprio
insieme di valori o emozioni da subire una CRESCITA,come LOGICA CONSEGUENZA
DELLA SITUAZIONE. PROSPETTIVA PROCEDURALE che sottolinea natura del
dramma comePROGETTAZIONE DI EVENTI,PROCEDURA PER LA CREAZIONE DI
COMPORTAMENTI.
IL PERSONAGGIO è quindi un insieme di VALORI. Che spinti da qualche desiderio
devono essere RINEGOZIATI mediante PROCESSI DELIBERATIVI
EVENTO drammatico è un PROCESSO DI TRASFORMAZIONE che ASSUME IN INGRESSO
UN SET DI VALORI E CHE PRODUCE UN RISULTATO IN CUI QUESTI VALORI SONO
AGGIORNATI;
EGRI sostiene che tutto parte da una DECISIONE(PROCESSO DELIBERATIVO) del
personaggio. Conta poi L’organizzazione dei personaggi,dei set di valori,e dell’ambiente;IL
PERSONAGGIO È UNA FUNZIONE DRAMMATICA che partecipa alla creazione della
storia:DEFINIRE IL SET DI VALORI che definiscono il personaggio e il TIPO DI RELAZIONI
che lo legano ad altri.

• LAVANDIER:il conflitto nasce contrapponendo obbiettivo ed ostacolo, questo genera


conflitto ed emozione.
• MCKEE:L’INTRECCIO DRAMMATICO è continua reazione dell’eroe ad ostacoli che si
frappongono al raggiungimento di obbiettivi: di natura
INTERIORE,INTERPERSONALE(con altri) e EXTRA PERSONALE(ambiente) per
modellare intreccio:
1. elaborare personaggi
2. orchestrarne I conflitti,le relazioni il modo in cui si EVOLVONO NEL TEMPO con
elementi come:ATTRAZIONE,CONFLITTO,CONTRASTO,TRASFORMAZIONE

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