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IDLES
IL SUONO DELLA NUOVA INGHILTERRA
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMM A 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N.8 ANNO 2020
The New Album 21 / 8 / 2020
CD / 2LP / Digital
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FIRST ALBUM
IN 35 YEARS
FEATURING
THE ORIGINAL
4 MEMBERS
AVAILABLE
AUGUST 21ST
EDI TOR I ALE
25 anni or sono, un quarto di secolo esatto fa, ai Un provino, in pratica. Mai portato a termine perché
primi di settembre del 1995, accadde qualcosa di la produzione del film - senza avvertirli - aveva chiesto
rilevante alla musica. Alcuni fra i più importanti la stessa cosa agli Skunk Anansie. Fu proprio il brano
musicisti inglesi dell’epoca (e di un passato poi tra- di Skin e compagnia a essere scelto e incluso nella pel-
ghettatosi nel futuro) si recarono in 20 diversi studi licola. Così, con quello “scarto”, i Portishead decisero
di registrazione. Lo scopo era quello di incidere un di aderire alla compilation, forzando la loro creatività:
album benefico a favore dei ragazzi bosniaci vittima solitamente lenti come tartarughe, i tre di Bristol riu-
della guerra che da tempo stava imperversando. Il scirono in un solo giorno a trasformare quel provino
massacro di Srebrenica si era appena consumato e in un pezzo fatto, finito, prodotto e mixato. Convincere
la popolazione locale era evidentemente allo stremo. band dalla spiccata coscienza politica come Massive
Da qui l’idea di Tony Crean, boss della Go! Discs. Al Attack e Manic Street Preachers non fu certo difficile,
risveglio dopo un’influenza micidiale si rende conto così come coinvolgere gente all’epoca già famosa come
di cosa sta accadendo in Europa e decide di fare qual- Charlatans e Suede; oppure future icone della musica
cosa. Allora gli viene in mente un evento discografico rock planetaria come i Radiohead, anagraficamente fi-
fuori dall’ordinario: anni prima i giamaicani Toots & glie del Live Aid quindi sensibili a progetti del genere.
The Maytals avevano registrato un concerto tenuto il
sabato trasformandolo in un disco sugli scaffali già il Ma i Blur? Gli Oasis? E soprattutto, Macca? Misero da
lunedì successivo. Per puro caso entra in contatto con parte le differenze di ogni tipo (per l’unica volta nella
il PR responsabile di quel progetto, così Crean si con- loro vita, specifica Noel Gallagher) e abbracciarono
vince: registrare un album collettivo e benefico in un l’idea. Così i Blur parteciparono per conto loro, men-
giorno e renderlo disponibile entro una settimana. tre Noel e Weller crearono una super band chiamata
The Smokin’ Mojo Filters. In quel gruppo al basso c’è
Comincia il giro di telefonate e, benché tutti gli amici McCartney. Abbey Road: Il giorno della registrazione,
lo sconsiglino (non ce la farai mai, i dischi benefit dato il nervosismo, Weller si ferisce da solo una mano.
sono album di rara bruttezza etc.) Crean mette a Gallagher gli passa una chitarra e in quel momento
fuoco prima di tutto un elemento: la cronaca mu- Weller si rende conto di non aver mai suonato Come
sicale in quei mesi parlava solo della (presunta) Together. Veloce ripasso su accordi e tonalità. Il brano
rivalità tra Blur e Oasis. Quindi, se lui fosse riuscito viene inciso e l’antologia è pronta per andare in stam-
a includere sullo stesso supporto entrambe le band, pa. Si chiama però The Help Album e non Come To-
forse la cronaca e il pubblico si sarebbero interessati gether. Con 70mila copie smerciate in un solo giorno
al progetto. Un grafico di MTV butta giù il logo della rimane il benefit più venduto della storia britannica,
compilation in un pub di Camden, nel frattempo forte di circa un milione e mezzo di euro raccolti per
Crean accende la radio, da cui proviene Come To- la causa, ossia aiutare le famiglie bosniache colpite
gether dei Beatles. Decide allora di telefonare a Paul dalla guerra. Brian Eno, Chemical Brothers, Stone
Weller per dirgli: se chiamassimo Come Together Roses e Sinead O’Connor sono solo alcuni fra i tanti
la raccolta, che ne diresti di incidere una cover del nomi coinvolti. Ma il ricordo di tutta questa storia
pezzo insieme a Paul McCartney? Lo yes di Weller non esisterebbe se non fosse esistito un mensile chia-
dura quanto una quaresima, e quest’ultimo aggiunge: mato “Q”. Nel silenzio dell’estate appena trascorsa ha
ma solo se ci riporti ad Abbey Road! Più tardi Weller cessato le pubblicazioni dopo 34 anni di ininterrotta
confesserà di averla sparata grossa e di aver detto di esistenza. Tutta la vicenda riassunta sopra l’ha scrit-
sì solo perché si trattava del suo sogno più irrealiz- ta Dorian Lynskey sul penultimo numero andato in
zabile e desiderato da ragazzino, da fan dei Beatles, edicola. Dorian - fra i più bravi scrittori musicali in
pienamente conscio del fatto che Macca non avrebbe circolazione - non farà di certo fatica a trovare una si-
mai acconsentito. stemazione. Ma noi tutti rimaniamo orfani di un gior-
nale che ha raccontato un mondo musicale – a cavallo
Il reclutamento continua e Crean racconta l’idea a tra cultura pop e indipendente – in un modo unico e
Geoff Barrow dei Portishead. Barrow gli spiega che identitario. A livello (icono)grafico e di scrittura. Tra
la band ha un pezzo (Mourning Air) inciso per la gli effetti incalcolabili della pandemia c’è stato anche
colonna sonora di Strange Days di Kathryn Bigelow. questo, e ora siamo tutti un po’ più poveri.
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344CO N T E N U T I
26
COV E R S TO R Y
IDLES
26 Idles D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
40 Territori londinesi D I M AU R O F E N O G L I O
PR OG ET TO G R AF I CO
E I MPAG I NAZI ONE Sericraft Lab snc
56 Disco Del Mese 110 Letture Finito di stampare nel mese di Agosto 2020
78 Treecolore 112 Fumetti
80 Radici 113 Poster-i
82 In Italia 114 Banda Larga
86 Singolare
K AT E T E M P E S T S WA N S E N N I O M O R R I C O N E S O N G H OY B LU E S P E T E R G R E E N
SWANS BRIAN ENO SUN RA ARKESTRA THE BL ACK MADONNA KING TUBBY
I DIARI DI ENO
Trattamento deluxe per New THE BLACK MADONNA E KATE TEMPEST CAMBIANO NOME
York di Lou Reed. Lo storico
album del 1989 esce alla fine
del mese su Rhino in versio-
ne 3CD/DVD/2LP. Il disco on ragioni e modalità di Kae Tempest, dichiarandosi non
non era mai stato rimasteriz- differenti The Black binaria (non riconoscendosi né nel genere
zato precedentemente, e la
scaletta comprende 26 brani
C Madonna e Kate Tempest femminile né in quello maschile) e dicendo
hanno deciso di cambiare che d’ora in avanti avrebbe abbandonato
tra tracce live e registrazioni nome. La producer l’uso dei pronomi di genere”she/her”
inedite in studio. Il DVD
newyochese, chiamata in utilizzando invece “they/them”. In un tweet
contiene il film concerto – da
causa da alcuni fan che le chiedevano di ha spiegato dettagliatamente la scelta: “È
tempo fuori catalogo – The
New York Album, registrato cambiare il nome – considerato offensivo, una parola dell’antico inglese che indica
all’epoca al Theatre St. Denis un atto di appropriazione culturale - la ghiandaia, uccello associato ai concetti
di Montreal, e, oltre a musi- attraverso una petizione online, ha deciso di comunicazione, curiosità, adattamento
ca e immagini. Il box include che d’ora in avanti firmerà i suoi lavori con e CORAGGIO, che è il nome del gioco in
un libro con interventi, tra lo pseudonimo di The Blessed Madonna. questo momento”.
gli altri, di Laurie Anderson, L’artista britannica, invece, ha annunciato
Don Fleming e lo scomparso che d’ora in poi utilizzerà lo pseudonimo
Hal Willner, oltre a liner
8 | RUMOREMAG.COM
notes a cura dello specialista
David Fricke.
FACCIAMO I CONTI
LIBRO SU ROBERT WYATT
E ALFREDA BENGE
2
SETTIMANE: QUELLE TRASCORSE DA UNA
GIOVANE L AURA MARLING AGLI STUDI Side By Side è il titolo del
DELLA REAL WORLD CAMBIARONO PER libro illustrato incentrato
SEMPRE LA SUA PERCEZIONE DELLA sulla collaborazione arti-
MUSICA stica tra Robert Wyatt e la
compagna – di vita e musica
- Alfreda Benge, coautrice
40
ANNI DI R.E.M., E PER CELEBRARLI di molti testi del musicista
MICHAEL STIPE VORREBBE FARE britannico fin dagli anni 80,
QUALCOSA DI SIMILE A QUEL CHE HA oltre che responsabile di
FAT TO PAT TI SMITH PER I 40 ANNI DI tutti i suoi artwork fin dall’e-
HORSES pocale Rock Bottom (1974).
Il libro comprende testi, po-
esie, scritti e illustrazioni, e
80
una prefazione a cura di Jar-
%: LA PERCENTUALE DELLA MUSICA vis Cocker. In concomitanza
REGISTRATA DAI KHRUANGBIN INCISA con l’uscita, Domino ristam-
ALL A TERZA MASSIMO QUARTA TAKE IN pa l’intero catalogo del mu-
STUDIO sicista su vinile, inclusa - per
la prima volta disponibile in
questo formato - l’antologia
His Greatest Misses.
7
I MUSICISTI NELL A FORMAZIONE AT TUALE
DEI FL AMING LIPS: WAYNE COYNE LA BIOGRAFIA DI KING TUBBY
VUOLE CHE LA BAND CAMBI SEMPRE
C O M P O N E N T I , E V O LV E N D O S I
Pubblicata originariamente
in lingua francese lo scor-
3
so anno, autore Thibault
Ehrengardt, la biografia di
ALBUM SOLISTI SONO NECESSARI, SECONDO
uno dei maestri riconosciuti
R O B E R T F R I P P, A F F I N C H É U N A R T I S T A T R O V I
del dub giamaicano, King
L A S U A V E R A I D E N T I TÀ
Tubby (all’anagrafe Osbourne
Ruddock), The Dub Master è
stata ora tradotta in inglese
da Dread Editions. Il libro
20
MINUTI PER AT TRAVERSARE UNA STRADA ripercorre la vicenda del leg-
DESERTA: QUESTI GLI EFFET TI DELL'ASSUN- gendario ingegnere del suono,
ZIONE DI ACIDI SU PETER GABRIEL L'UNICA dalle origini nel quartiere
VO LTA C H E L I P R E S E di Waterhouse, a Kingston,
passando per i seminali dischi
registrati nel suo Waterhouse
Studio, fino alla tragica morte
12
(per omicidio) del 1989. Re-
ANNI: A QUELL'ETÀ PHOEBE BRIDGERS alizzata con il beneplacito
SCOPRÌ LA MUSICA DI JACKSON BROWNE. della figlia, Arleen Ruddock,
E OGGI NON RIESCE A CAPACITARSI DI il libro ha tuttavia incontrato
ESSERE DIVENTATA SUA AMICA parecchie difficoltà sulla sua
strada, tra cui richieste di de-
naro per rilasciare interviste e
110
il rifiuto da parte della polizia
locale di collaborare alla rico-
CONCERTI NEL SOLO 2018: QUESTO IL
struzione della tragica scom-
RIASSUNTO LIVE DEI ROLLING BL ACKOUTS
COASTAL FEVER DOPO L'ESORDIO parsa di Ruddock.
IL RITORNO DELLA
SUN RA ARKESTRA
RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! S E T T E M BR E 2 02 0
ALTRI LUTTI
ERRATA N. 342/343
Il terzo album della più rock tra le formazioni maliane di ultima generazione è stato prodotto
da Matt Sweeney (Chavez, Stephen Malkmus, Bonnie Prince Billy) e registrato e mixato da
Nel servizio sui Beastie Boys
Daniel Schlett (The War On Drugs, Modest Mouse) a Brooklyn. Uscita anticipata dal singolo
a cura di Luca Gricinella, ad
Badala, titolo che in lingua Songhai si traduce all’incirca con “non me ne importa nulla”:
un certo punto per una svista
durante la revisione del testo canzone, accompagnata da videoclip con sottotitoli multilingue, scritta dalla prospettiva di
il trio newyorchese è diventato una donna che si libera dell’oppressione maschile, tema attualissimo – non il solo – in un
un quartetto. Mali ancora diviso e con il nord del paese in mano agli islamisti. La sintonia con Sweeney,
affermano, è stata decisiva per la riuscita del lavoro: “Ci ha detto, ‘dobbiamo fare un vero
Nella recensione del nuovo album dei Songhoy Blues. Sul palco la vostra energia è pazzesca. Perché non la mettete tutta
album di Jessy Lanza, All The nelle canzoni?”
Time, autore Giorgio Valletta,
il collaboratore della musici- SO N G H OYB LUES.CO M T RA NG RE S S IV E RE C O RD S .C O M
sta cui si fa riferimento non è
l’inesistente Jeremy Hamilton
bensì Jeremy Greenspan dei FUORI IL 23 OT TOBRE 2020
Junior Boys.
10 | RUMOREMAG.COM
IN USCITA
CHE SUCCEDE?
Jonsi Shiver (2 ottobre)
Matt Berninger Serpen-
S W A N S ...another great work I somehow managed to
tine Prison (2 ottobre)
@SWANSOFFICIAL never experience fully through the years (though
Crippled Black Phoenix
of course heard some of the songs floating on the
Ellengæst (9 ottobre) Dead
air). Bought the album (What's Going On) a few
Famous People Harry (9
days ago and listened while doing some work
ottobre) METZ Atlas Ven-
around the house. Unbelievably beautiful.
ding (9 ottobre) Touché
Amoré Lament (9 ottobre)
(… un’altra grande opera che per un o motivo o per
l’altro non sono mai riuscito a godermi pienamente nel Beabadoobee Fake It
corso degli anni [anche se ovviamente o sentito alcune Flowers (16 ottobre) FUZZ
delle canzoni fluttuare nell’aria]. Ho comprato l’album III (23 ottobre) Pallbearer
[What’s Going On] pochi giorni fa e l’ho ascoltato mentre Forgotten Days (23 ottobre)
facevo dei lavori in casa. Incredibilmente bello) Laura Veirs My Echo (23
ottobre) The Specials Dubs
(24 ottobre)
r u mo remag r u more m a ga z i n e
ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY
L'ESPERIENZA
ROCK THE MOUNTAIN! - LA MOSTRA DI RUMORE
SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
urata dal nostro Paolo digitalizzazione” da parte dello stesso
PLAYLIST DEDICATA
Ferrari e da Daniela museo torinese – a partire dalle copertine
AL NUMERO IN USCITA
C Berta, la mostra Rock The (dai Deep Purple di Deep Purple In Rock,
Mountain! (sottotitolo: “la coi volti della band incastonati nel Monte PER VIVERE IL MAGAZINE
montagna nell’iconografia Rushmore, a Felt Mountain di Goldfrapp) e IN MANIERA TUTTA NUOVA
della musica pop”) si dai poster (il Cervino, utilizzato dai Rolling
svolgerà dal 17 settembre al 17 gennaio Stones nel 1976 per il manifesto del loro
2021 presso il Museo Della Montagna di tour di quell’anno), allargando lo sguardo
Torino e in seguito al Palazzo Roccabruna alle variazioni, nel corso del tempo, delle
di Trento, nei mesi di aprile e maggio del “strategie comunicative dell’industria
prossimo anno. Si racconta la presenza musicale”. I materiali della mostra coprono
del paesaggio montano nell’iconografia gli ultimi 50 anni, con una attenzione
musicale – “oggetto di un progetto di particolare riservata ai ‘70.
acquisizione, studio, catalogazione e ru m o re m a ga z ine
RUMOREMAG.COM | 11
R.I.P. S E T T E M B R E 2 02 0
ENNIO MORRICONE
Difficile raccontare il musicista italiano più influente degli ultimi 70 anni nello
spazio di una rubrica. Cronologicamente parlando, Morricone è stato dapprima un
arrangiatore inventivo nell’ambito della nostra canzone pop, riuscendo a inserire in
pezzi come Il Barattolo di Gianni Meccia o Sapore Di Sale di Gino Paoli intuizioni
avanguardistiche mai a discapito di un tocco pop che ha pochi egiali. È stato autore
di canzoni innovative (Se Telefonando di Mina, geniale, immortale canzone senza
ritornello). Si è inventato un inimitabile e meticoloso approccio alla musica da film,
modernissimo contrappunto alle immagini, a partire dall’invenzione, con Sergio
Leone, di un immaginario spaghetti western antieroico e originalissimo, che gli re-
galerà l’immortalità nonostante si tratti, di fatto, della punta di un iceberg. Si è poi
misurato, nella trilogia gialla di Dario Argento ad esempio, in un linguaggio speri-
mentale, tagliente e nevrotico emotivamente efficacissimo, mettendo insieme mood
music classica contemporanea senza compromessi. È stato anche trombettista – e
teorico, e animatore - del Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza, uno dei
progetti più radicali della musica improvvisativa del secondo Novecento, autore tra
le altre cose di The Feed-back, geniale album ahimé totalmente invisibile all’epoca
che cercava di portare quel discorso in ambiti rock avanzati. Ha scritto oltre 500
scores, arrivando solo a fine carriera a un meritatissimo Oscar - grazie alla tenacia
dell’uberfan Quentin Tarantino – per The Hateful Eight. Ma influenzando, lungo
la strada, pressoché chiunque, da Mike Patton a Mark Knopfler, dai Tuxedomoon
a Stan Ridgway, intere scene e discendenze musicali che il Maestro diceva senza
(192 8-2 02 0) troppi fronzoli di non avere mai sentito, da buon artigiano meticoloso impegnato a
pensare, scrivere, arrangiare e registrare musica ventiquattro ore su ventiquattro.
JUDY DYBLE
Judy Dyble era entrata nei Fairport Convention alla fine del 1966: Ashley Hutchin-
gs, Richard Thompson e Simon Nicol, che suonavano in varie jug bands, cercavano
una cantante per il loro nuovo gruppo. Con la band londinese la Dyble aveva regi-
strato il primo album omonimo, ancora legato a un repertorio folk rock di matrice
americana. Dopo essere stata “scaricata senza troppe cerimonie” dal gruppo, aveva
preso parte alle session di The Hangman’s Beautiful Daughter della Incredible
String Band e poi era stata coinvolta dall’allora fidanzato Michael McDonald in una
tarda formazione del trio Giles, Giles & Fripp che di lì a poco sarebbe sfociata nei
King Crimson: a testimonianza di quel passaggio, una prima versione di I Talk To
The Wind poi riemersa ufficialmente anni dopo. Nel 1973, dopo una parentesi coi
Trader Horne, aveva definitivamente abbandonato la musica, per poi ritornarci
(1949-2 02 0) sporadicamente nei decenni successivi. Nel 2015 aveva pubblicato la sua autobio-
grafia, An Accidental Musician, scritta insieme a David Thompson.
VERN RUMSEY
Bassista degli Unwound, uno dei più originali gruppi post hardcore degli anni 90,
Rumsey aveva fondato la band nel 1991 a Olympia, nello Stato di Washington,
insieme a Justin Trosper (chitarra e voce) e al batterista Brandt Sandeno (poi
rimpiazzato da Sara Lund l’anno successivo), tutti e tre già nei Giant Henry. Atti-
vo anche come ingegnere del suono, Rumsay aveva suonato il basso su Fake Can
Be Just As Good, terzo album dei Blonde Redhead pubblicato nel 1997, e dopo lo
scioglimento degli Unwound, avvenuto nel 2002 a seguito della pubblicazione del
doppio Leaves Turn Inside You, aveva preso parte a vari progetti, tra cui Long
Hind Legs, Oslo, Fits Of Depression e Flora V. Fauna, oltre a esibirsi da solo come
Red Rumsey. Alcuni mesi fa era stata annunciata la nascita degli Household Gods,
progetto in cui il musicista era affiancato da David Pajo, Conan Neutron e Lauren
(197 3 -2 02 0) K. Newman, il cui esordio, Palace Intrigue, uscito a giugno, era stato registrato da
Dave Catching al Rancho De La Luna.
12 | RUMOREMAG.COM
PETER GREEN
Peter Green ha avuto due vite artistiche, o meglio tre. La prima come giovane, talen-
tuoso protagonista della scena rock blues britannica, a partire dalla sostituzione del
dimissionario Eric Clapton nei Bluesbreakers di John Mayall per alcuni concerti nel
1965, entrando in pianta stabile nella band dall’anno successivo. Su A Hard Road
(1967) ci sono due composizioni, tra cui lo strumentale (formato molto amato dal
chitarrista) The Supernatural, ma già nel 1968 l’esigenza di mettersi in proprio si
fa pressante, e nascono così i Fleetwood Mac, con l’ex batterista dei Bluesbreakers,
Mick Fleetwood, Jeremy Spencer e il bassista John McVie. Se il repertorio è inizial-
mente impostato sulle cover, Green diventa ben presto songwriter di talento, scriven-
do brani come lo strumentale Albatross, Black Magic Woman (poi ripresa da San-
tana), Oh Well e Man Of The World. La seconda vita coincide con una profonda crisi
personale, spirituale e psichica, il punto di non ritorno nel 1970: il classico acido di
troppo e l’abbandono della band. A quello stesso anno risalgono le session free form
poi pubblicate con il titolo di The End Of The Game, uno dei grandi classici eccentrici
del rock britannico (e non solo), il cui status di culto è rimasto inalterato nei decenni.
Dopo anni turbolenti di attività sporadica e precarietà extramusicale, durante i quali
gli viene anche diagnosticata una forma di schizofrenia, e viene sottoposto a sedute
di elettroshock, all’alba del nuovo decennio ritorna lentamente in attività, fino a fon-
dare, negli anni 90, il Peter Green Splinter Group con Nigel Watson e Cozy Powell.
Negli anni 2000 si vocifera di una reunion dei Fleetwood Mac originari, ma non se ne
(194 6-2 02 0) fa nulla, e nel 2009 Green, che in quello stesso anno aveva ripreso a esibirsi, è stato il
protagonista di un un documentario di BBC 4, Man Of The World.
EMITT RHODES
Dopo essersi fatto le ossa nell’adolescenza con i Palace Guard e con gli psichedelici
Merry-Go-Round, allo scioglimento di questi ultimi, nel 1969, Rhodes incideva in
proprio nel garage dei genitori adattato a home studio, suonando tutti gli strumen-
ti, l’esordio solista omonimo, un successo di critica invisibile al grande pubblico
proprio come i due successivi. Un terzetto di lavori all’insegna di un power pop
DIY, secondo il “Los Angeles Times” “un mix di innocenza alla Harry Nilsson e in-
trospezione casalinga alla Paul McCartney”, a seguito dei quali l’artista si ritirerà
dalle scene, riemergendo nella colonna sonora dei Tenenbaum e riprendendo ina-
spettatamente il filo del discorso nel 2016, con la pubblicazione di Rainbow Ends,
disco che radunava alcuni suoi fan tra cui Nels Cline, Jon Brion, Susanna Hoffs e
(195 0 -2 020) Aimee Mann. Dopo l’uscita, aveva cancellato ogni impegno promozionale e concer-
to, preferendo restare nei sobborghi losangelini in cui era vissuto per 65 anni.
TIM SMITH
Dei Cardiacs, nati nel 1981 dalle ceneri dei Cardiac Arrest (autori del singolo A Bus
For A Bus On A Bus, 1979, e dell’album The Obvious Identity), Smith è stato leader
e cantante, la mente principale dietro all’originalissima formula proposta dalla band
britannica. Caso unico, probabilmente, di coesistenza tra radici, pratica e velocità
punk da un lato e passione per progressioni armoniche insolite, tempi dispari e
strutture allargate dall’altro. Una formula da qualcuno identificata con l’espressione
“pronk” (“prog+punk”), poco amata dal gruppo. La furia creativa della band – e di
Smith, anche produttore e autore di videoclip - si allargava a una famiglia di progetti
paralleli altrettanto eclettica. Nel 2008 un infarto, con conseguenti danni neurologi-
ci, lo aveva confinato su una sedia a rotelle, e nell’ultimo decennio una serie di pro-
(1961-2 02 0) getti musicali avevano contribuito a sostenerne le spese mediche. Nel 2018 il Royal
Conservatoire Of Scotland gli aveva conferito una laurea ad honorem.
RUMOREMAG.COM | 13
TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE VARG VIKERNES F RANCES CO FARAB EG O LI
Varg Vikernes
PANZANE
14 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / BLOG'N'ROLL MASTER EK CARLO B O RD ON E
Master Ek
BLOG'N'ROLL
RUMOREMAG.COM | 15
TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG UN GIGANTE LU CA F RAZ Z I
Un gigante
ZIGZAG
16 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO RISEMANTIZZARE AN D REA PO M I N I
Risemantizzare
GLOBO
RUMOREMAG.COM | 17
MY TUNES
EVERYTHING COUNTS
DEPECHE MODE
on c’è nulla di male fate un salto” raccattato con le unghie Mitzi, diminutivo di un altisonante
a posare le suole su da amici di amici di amici di chi stava Domiziano (“alla madre piace la liri-
N “terreni comuni”.
Gli inglesi hanno il
guidando. Un manipolo di imbucati
stipato dentro un’utilitaria al ritmo del
ca”, consueta incomprensibile spiega-
zione d’accompagnamento) aveva un
tempo, noi il calcio. synth pop, costumi da bagno ready to leggero ritardo, ma un entusiasmo in-
Da lì in poi si co- go sotto i jeans, testosterone bloccato crollabile. Erano tempi in cui avere
struisce, sperando sul pause, birra Moretti e delirio di qualcosa come l’Asperger non suscita-
in qualcosa di più solido, in termini “torna indietro” e “rimettila da capo” va alcun interesse di facciata, ma anzi
linguistici e di relazioni umane. Musi- su Everything Counts. Che è una gran veniva considerato una sfiga, però, pa-
calmente parlando, azzarderei i Depe- canzone, con un ritmo da figlio illegit- rallelamente, la sostanza vinceva sulla
che Mode. New wavers con gli anfibi, timo dei Kraftwerk arricchito da una di forma e se facevi parte di qualcosa lo
metallari di ampie vedute, occasionali quelle meravigliose bizzarrie pop anni facevi comunque, la vita era una prati-
con ambizioni danzerecce, devoti di 80, vale a dire xilofono, una specie di ca che si svolgeva principalmente per
Johnny Cash entrati via Personal oboe (conosciuta in Italia come ciara- se stessi, e non sotto il veleno di ap-
Jesus: tutti d’accordo. Forse teorizzai mella o pipita) e la melodica. Il testo provazioni esterne. Nulla era insta-
soltanto io sulla questione, ma la rac- accusa l’avidità e la corruzione del grammabile, tutto, anche se complica-
colta di tutti i singoli dei Depeche mondo economico britannico, parlan- to, era e basta. Quindi Mitzi entrava in
Mode si rivelò efficace per ammortiz- do di mani che “afferrano tutto ciò che macchina e si ficcava al centro, fine. La
zare la distanza tra casa nostra e una possono” su una linea ritmica fissata sua passione per Everything Counts
clamorosa festa in piscina alla quale dal venerabile Synclavier di Martin era nata davanti al televisore, di fronte
eravamo stati invitati. Insomma, invi- Gore, settato con campioni di suoni e a una puntata del quiz Superflash di
tati più o meno, diciamo che ci stava- rumori registrati in strada. Ma non fu Mike Bongiorno, in onda su Rete 4. Lì,
mo dirigendo lì, in quella zona novare- questo a catturare l’attenzione di secondo copione, era successo di tutto.
se desiderosa di essere Lombardia Mitzi, che adorava la canzone e ondeg- Mike aveva chiesto a Martin Gore, in
sulla base di un semplice “se volete, giava al centro del sedile posteriore. canottiera a rete e look sadomaso, se
18 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
MY TUNES EVERYTHING COUNTS DEPECHE MODE MAU RIZIO B L AT TO
fosse un ragazzo o una ragazza, aveva colica (minore rispetto alla loro, deci- rossa, i Depeche spingevano a mille.
paragonato Andy Fletcher a Stanlio e samente minore) e guardammo i mila- Mitzi fu portato in trionfo dai romani,
chiesto a Dave Gahan (definito il più nesi entrare in acqua con le ragazze, che in termini di imperatori qualcosa
intelligente del lotto) perché non ve- mentre noi stavamo fuori in costume, la sapevano, una milanese lo baciò in
stisse di rosso o giallo invece che nero, ma con la scioltezza di un container di fronte e i friulani brindarono alla sua
visto che era “giovane”. Mitzi si disin- ghisa. Aspettavamo un segnale, e quel- salute. Noi eravamo tutti svenuti sul
teressò della folle intervista e amò su- lo arrivò. Dopo Donna Summer e K.C. prato, rigidi come sempre. Da lì in poi
bito la canzone, quindi quando partì & The Sunshine Band, senza preavvi- finimmo indistintamente in acqua,
nell’autoradio urlò “queeeesta mi so, entrarono i Depeche Mode, chiara- ballammo, qualcuno amoreggiò e
piace!” e iniziò a dare di matto. Noi mente su Everything Counts. L’atmo- Mizzi batté i pugni a tempo in acqua
con lui. Raggiungemmo con una certa sfera si scaldò, qualche romano iniziò senza sosta, ebbro di sé stesso e del
fatica il luogo della festa e ci mi- a ballare e una milanese in bikini suo planaggio d’antologia. Everything
schiammo tra i presenti nel disinteres- squittì forte. Quindi, fu il momento del Counts passò più volte e divenne l’inno
se più assoluto. La piscina, totemica ed gesto biblico. Atteso forse, ma non in di una di quelle notti in cui, letteral-
enorme, campeggiava in un prato ricco queste proporzioni. Da distante, pa- mente, ti sembra di mordere la vita. Il
di adolescenti e bevande assortite. Ab- recchio distante, si udì un “queeeesta testo fissò la nostra epica minore.
bastanza il paradiso a ripensarci, ma mi piace!” e un lontano scalpiccio che Frasi come “non si può tornare indie-
un certo imbarazzo faceva sì che, al divenne presto una cavalcata imperia- tro”, “la vacanza è stata divertente”,
massimo, qualcuno mettesse i piedi a le, a metà tra la rincorsa di un primati- “tutto per sc stessi, dopo tutto” e “fidu-
bagno, mentre imperavano scelte disco sta del salto con l’asta e una parata mi- cia accettata da un’abbronzatura e un
music scontate e nessuno sembrava litare sovietica velocizzata. Era Mitzi. sorriso” mi parvero tavole di saggezza
sapere di chi fosse la festa e men che Due ali si aprirono, delimitate da spa- vergate sul synth. Ma me ne accorsi
meno quale fosse il proprietario di vento e ammirazione, i friulani dimen- soltanto io, come sempre. Gli altri
tanto ben di dio. Poi, chiaro, c’erano ticarono le grappe, i romani di essere erano assonnati, mezzi ubriachi, con i
anche molte ragazze. Tante da far per forza sempre e comunque romani, jeans marci per i costumi da bagno e
strizzare gli occhi a Mitzi mentre si i milanesi presero coscienza di altre l’asticella della bellezza dello stare al
stringeva il costume. “Mitzi dai, non forme di vita e noi, così goffi e rigidi, mondo ancora tarata su livelli da re-
facciamoci riconoscere subito”. Da be’ noi cominciammo ad avere paura. cord assoluto. Mitzi aveva gli occhi
chi? Presto detto, alcuni gruppi terri- Mentre Mitzi terminava la sua rincorsa sbarrati, con più energia addosso di
toriali dominavano la scena. I romani per tuffarsi in piscina anche i Depeche uno stuolo di pale eoliche. Quando lo
che, come nei loro film, parlavano in Mode persero un paio di battute, il accompagnammo a casa faceva ancora
dialetto e a bassa voce, rendendosi in- mondo intero trattenne il respiro, per- scintille, ma realizzai che sulla camicia
comprensibili ai più e discorrendo di sino Dio si curò dell’umanità e lui de- aveva piccoli rettangoli dai contorni
quartieri di provenienza e fermate collò, immortale Icaro folle. E, spaven- insanguinati. Marchiato dalle piastrel-
della metropolitana. I friulani, tenden- tosamente, franò sulle piastrelle a un le, eppure felice. Everything Counts è
zialmente silenziosi e con dura appli- metro dal bordo. Il rumore che pro- uno dei pochi brani in cui cantano tutti
cazione al reparto alcolici. Noi, finta- dusse il suo sfasciarsi avrebbe potuto i Depeche Mode, una band di Basildon,
mente altezzosi e in realtà soltanto costituire un album intero di white 42 km dal centro di Londra, nata in un
preoccupati di non apparire provincia- noise industrial dell’epoca, un clango- periodo in cui il pop era ancora diver-
li. I milanesi (mischiati ai locals) che re di ossa, avventatezza, escoriazioni e timento e persino critica sociale, can-
ridevano di cose che sapevano solo velleità impossibile da replicare in stu- zone glorificata da un gesto folle e da
loro e che a noi apparivano puttanate dio. Ma lo udimmo solo noi, i presenti. gente chiamata per caso ad assistervi.
(salvo poi abbracciarle anni dopo, Mitzi scivolò in acqua come la replica Probabilmente molti di loro se lo sa-
quando per i milanesi erano già amar- umana di un Mocio Vileda, senza fare ranno dimenticato, magari alcuni lo
cord assoluto). Insomma un microco- rumore, ma riemerse anche poco dopo, raccontano ancora sorridendo. Sono
smo da stereotipo, con gesti calcolati. versione fantoccio della scena madre dati banali di vite normali, ma messi in
Tutto conta, everything counts, ap- di Apocalypse Now, urlando cose in- fila, scritti con ritmo, brillano di più.
punto. Fraternizzammo con i friulani, comprensibili con la bocca piena. In- Perché everything counts, soprattutto
per affinità di frontiera e resistenza al- torno a lui, l’acqua era leggermente in larger amounts.
Everything Counts chiude il primo lato di Construction Time Again, il terzo album dei Depeche Mode (perché vi
chiamate così? Qualcuno in sala sa il francese?, chiese Mike puntando il televisore) pubblicato nel 1983 su Mute. Il video
fu girato a Berlino Ovest e dal vivo la canzone si porta sempre dietro una coda di coro gestita dai fan (abbastanza sempre
in delirio). It’s a competitive world, ma i Depeche Mode ce l’hanno fatta eccome. Anche Mitzi si è difeso, ride spesso ed è
ingrassato come una balena serafica. Se lo vedesse oggi, Mike direbbe di sicuro che assomiglia a Olio.
RUMOREMAG.COM | 19
RUMOREMAGAZINE S ET TEMB RE 2 02 0
20 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:
Milano,
Italia ADDICT AMEBA dal 2017
COSA:
Pantropicalismo metropolitano
IL DISCO: ONLINE:
PANAMOR facebook.com/addictameba
BLACK SWEAT, 2020
RUMOREMAG.COM | 21
DOVE: QUANDO:
Roma, Italia
BEDSORE dal 2017
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
I Bedsore arrivano da Roma Paul Thomas Anderson. È difficile 2019 iniziano le registrazioni di
e incidono per la 20 Buck Spin, dire che cosa ci abbia realmente Hypnagogic Hallucinations”.
una delle più prestigiose etichette portati a comporre nel modo in Come vi state organizzando per
metal mondiali. Alla quale due cui lo facciamo oggi, visto che il post Covid? “É stato e sarà un
anni fa inviano un demo che viene direttamente o indirettamente duro colpo non poter sostenere
immediatamente apprezzato, da prendiamo spunto dagli ambienti l’album dal vivo. Nel frattempo
qui il contratto per Hypnagogic più disparati, dalla musica continuiamo a lavorare su nuovo
Hallucinations. Da quali fonti d’avanguardia a quella da film”. materiale. Incrociamo le dita per
di ispirazione arriva la loro questa estate e speriamo di poter
musica? ”Sicuramente la musica Mi fate un riassunto della vostra suonare al Morbid Catacombs Fest
e il cinema Italiani sono una storia? “I Bedsore nascono intorno a Berlino, dove siamo al momento
costante fonte di ispirazione per all’estate del 2017, quando J e S - confermati”.
noi. Morricone, Goblin, Area, Il già membri dei SVNTH - iniziano
Balletto Di Bronzo, Semiramis, a lavorare sul materiale che circa
PFM. A livello visivo poi ci piace un anno dopo costituirà il nostro
associare la nostra produzione al primo omonimo demo. Dopo vari
cinema di Dario Argento, Luca concerti G e D entrano stabilmente
Guadagnino, John Carpenter, nella line-up, rispettivamente
Denis Villeneuve, Robert Eggers o al basso e alla batteria. A marzo
22 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:
Klazienaveen,
Drenthe,
Olanda
THE HECK dal 2017
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
WHO? theheck.nl
DIRTY WATER, 2019
Non occorre tornare indietro Who? e nei due singoli che e derivativo tout court. I tre
fino agli Outsiders per parlare anticipano il nuovo album in prendono a morsi la modernità
di Dutch garage rock. Due dei uscita a primavera per la tedesca e shakerano melodia indie,
più interessanti gruppi garage Soundflat. facendosi guidare dalle buone
contemporanei arrivano proprio vibrazioni del passato. Il bassista
dall’Olanda: mi riferisco a “Il nostro ultimo singolo René Katerbarg suona un vecchio
E.T. Explore Me e agli Heck di Shit On The Radio è un atto Crucianelli, Henri imbraccia
Henri Sulmann, il trentottenne d’accusa contro l’attuale sistema una Eko 500 del 1962: “Adoro il
consulente finanziario del radiofonico olandese”, mi dice suono caratteristico delle vecchie
nord est dei Paesi Bassi, a uno Henri, “dove passano sempre chitarre. Questa Eko mi ha rapito
sputo dalla Bassa Sassonia, che gli stessi artisti paludati 24 ore immediatamente e poi ha un
negli ultimi 15 anni ha fatto al giorno. Nemmeno un’ora alla aspetto fantastico, con tutti quei
pratica con No-Goods, Miracle settimana è dedicata a gruppi bottoni e la finitura gold glitter.
Men e De Keefmen. Ora guida più piccoli, e non parlo solo di Nei live porto un’altra chitarra
l’incendiario power trio con la sixties garage ma anche di hip italiana, una vecchia Welson
divisa d’ordinanza da cameriere hop. Fa male l’idea che tutto color red sparkle”.
sixties. Uno stile vintage che va debba adattarsi al formato
di pari passo con la ferocia sonica radio”. Anche perché quello degli
ben distribuita nell’esordio Heck non è un garage vetusto
RUMOREMAG.COM | 23
ETUK UBONG POTTERY
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Lagos, Nigeria dal 2016 Montreal, Canada dal 2018
ONLINE: etukubong.com ONLINE: facebook.com/Potteryband
COSA: COSA:
Fela + Sons Of Kemet = Art post punk
Earth music
IL DISCO: IL DISCO:
"Certo, suono ancora tre volte la settimana al Truth, Ma chi l'ha detto che il post punk dev'essere tutto bianco
il mio locale a Lagos. È una comunità che accoglie e nero, baritoni depressi e giri di basso catacombali?
chiunque senza badare a classe, razza o religione. Nessuno. E infatti i Pottery, cinque ragazzi di Montreal
Diamo al pubblico quattro o cinque ore di musica ma col cuore da qualche parte fra la New York dei Talking
senza interruzioni: suonare così tanto aiuta la mia Heads, la Leeds dei Gang Of Four, la Akron dei Devo
band a rafforzarsi, a prepararsi per ogni eventualità". e qualunque altro luogo in cui la new wave sia stata
Lontani dalla Nigeria, tocca accontentarsi di un album declinata nelle sue forme meno piovose, riempiono il loro
potentissimo come Africa Today, recensito in questo esordio di colori funk e forme arty.
stesso numero.
Nel loro folle motel troveremo “gli odori, le sigarette, il
Le analogie con Fela Kuti non si fermano al dettaglio rumore, il loro furgone Mary, il loro amico Luke, i disegni
del club come base operativa, ma nemmeno esauriscono nel bagno, la California del Nord, accenti dei Beatles, Taco
il discorso su quella che Ubong chiama Earth music: Bell, le Grandi Pianure, gli hot dog. Amore e odio, rabbia
"È musica che non solo insegna e riflette la storia nera, e felicità, e tutto quello che c'è in mezzo. Partito come un
ma serve anche agli oppressi per rivoltarsi contro gli inside joke fra i membri della band, Bobby e il suo motel
oppressori. Essere messo allo stesso livello di grandezza sono diventati la realtà alternativa onnicomprensiva
di Fela mi onora, era un grande musicista e ha lasciato che il gruppo ha costruito per tutti gli altri. Perciò,
un'impronta indelebile sui nostri tempi, amo e rispetto essenzialmente, Bobby è i Pottery, e il suo motel si trova
la sua ideologia e il concetto di panafricanismo. Ma dovunque siano loro”. Che però sono anche attenti a
appartengo a un'altra generazione, e la situazione in quello che succede fuori dalle camere: “è un momento
Africa è diversa. Dobbiamo costruire una comunità che unico e bizzarro per pubblicare un disco e, anche se non
offra uguali opportunità agli uomini e alle donne di potremmo essere più eccitati all'idea che lo ascoltiate,
unirsi e dialogare per un mondo migliore, ricordandosi di siamo consapevoli che ci siano cose molto più importanti
cambiare la narrazione passata e presente sull'Africa". che stanno accadendo nel mondo, e vi incoraggiamo
a concentrarvi e dirigere le vostre energie verso un
cambiamento positivo. Continuate ad alzare la voce contro
le ingiustizie e il razzismo”.
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LAVORAZIONI
CARNI ROSSE NAVA
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
COSA: COSA:
Avanguardia, avant jazz Elettronica colta
e radici orientali
IL DISCO: IL DISCO:
GIANO SARABE EP
ARTISTI DEL 900, 2020 NETTWERK/BERTUS, 2020
Milano, 2014. C’è una band senza nome che da tempo Lei, Nava Golchini, è una cantante iraniana di stanza
si esibisce in gallerie, installazioni, mostre o reading, a Milano. Lui è il produttore e arrangiatore Francesco
per un personale legame con arte e cinema. Hanno suoni Fugazza. I due hanno fondato i Nava, con Elia Pastori e
che inducono suggestioni, sino a percepire e suggerire Marco Fugazza: un suono elettronico ma meticcio, intriso
immagini sporche e spesso deteriorate dal tempo e dal delle origini della nostra. “Mi sono trasferita a Milano
processo stesso di creazione. Durante la manifestazione nel 2011. Con loro ho cominciato a esprimere il mio lato
Open Studio, alla quale erano stati invitati a suonare, musicale iraniano, che portavo con me come esperienza
vengono collocati in una ex macelleria foderata di di vita passata. C’è tanta Persia nel mio subconscio”,
piastrelle celesti e bianche con una porta su cui c’è spiega. “Francesco e io ci siamo conosciuti in accademia
scritto “Lavorazioni Carni Rosse”. Quella scritta diventa musicale a Milano. Gli chiesi di arrangiarmi una cover,
il nome con cui Tiziano Doria (suoni, rumori), Sergio poi iniziammo a lavorare su alcuni miei provini folli. Li
Montemagno (tromba), Andrea Reali (voce, distorsioni) sentì e mi disse che avrebbe voluto lavorarci per creare
e Paolo Romano (contrabbasso) pubblicano LCR (2019) un suono eterogeneo ma riconoscibile. Così prese forma
e Giano (2020). il progetto e grazie all’arrivo di Marco ed Elia ora siamo
un quartetto”.
Si contorcono all’interno di una camera oscura,
improvvisando in maniera strutturata, ma distorta, Un EP d’esordio, Body, e ora un secondo, Sarabe.
traendo ispirazione da un’idea. In Giano la suggestione “Sarabe in persiano significa ‘miraggio’. Il ritornello dice
è la scala dei venti, con le sue progressioni per intensità che il nostro amore è stato un miraggio che non tornerà.
e forza, generando suoni variati di volume e dinamica, In tutto l’EP ritorna questo concetto in vesti diverse,
dalle fattezze ruvide e graffianti, profondamente legate anche se inconsapevolmente, non volevamo un concept.
al materico, al carnale, all’ancestrale. La loro musica L’illusione dell’amore che subito persuade, si tramuta in
evoca immaginarie e grottesche ballerine possedute, in delusione che resta nel campo visivo come una nuvola dai
penombra, da esseri deformi con deviate fantasie. contorni sfocati, un miraggio”.
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“NO MAN IS AN ISLAND ENTIRE OF ITSELF; EVERY MAN IS A PIECE OF THE CON-
TINENT, A PART OF THE MAIN; IF A CLOD BE WASHED AWAY BY THE SEA, EUROPE
FOR WHOM THE BELL TOLLS; IT TOLLS FOR THEE”. (JOHN DONNE)
IDLES T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
F O T O D I TO M H A M
L’ACCETTAZIONE
MOMENTANEA DI SÉ
IDLES T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
I
«VOGLIAMO CREARE IL SOUND DELL A
N O S T R A C O M U N I TÀ , C R E A R E U N A
U N I O N E AT T R AV E R S O L A M U S I C A : U N O
S PA Z I O T R A L E N O T E C H E H A C O M E O B-
B I E T T I V O I L D A R E V I TA A U N S E N S O D I
R A D I C A M E N T O, C O M E È AV V E N U T O P E R
IL SINGOLO GROUNDS. È UN GRANDE
PA S S O C H E A B B I A M O C O M P I U T O I N S I E-
M E , E I L S I L E N Z I O C H E S I C R E AT O S I È
T R A S F O R M AT O I N S PA Z I O : A B B I A M O L A-
l 24 giugno 2016, al festival olandese Down The
Rabbit Hole, l’immensa P J Harvey, dopo aver V O R AT O S U L L E F R E Q U E N Z E , U T I L I Z Z A N-
eseguito con la sua band Let England Shake, D O D E I S U B -B A S S P E R U N D I S C O C H E
interrompe il concerto e con voce ferma e un foglio D O V E VA S U O N A R E P I E N O »
in mano legge le parole che vedete qui sopra. È
ciò che scriveva il poeta John Donne nel 1624, in
Devotions Upon Emergent Occasions. “Nessun uomo
è un’isola” è una frase di una potenza abissale. A chi
non è mai capitato di sentirsi solo? Recentemente “Nessun uomo è un’isola” è anche un inno che gli
siamo stati obbligati, giustamente, a diventare delle Idles, la band attualmente più rumorosa in UK, ha
piccole isole senza possibilità di contatto. P J Harvey tradotto in qualcosa di più di una idea profonda che
declamava quelle frasi il giorno dopo la vittoria del indica fragilità e limiti dell’uomo, risvegliando un
“leave” al referendum sulla permanenza del Regno senso di comunità ormai assopito. Il gruppo di Bristol
Unito nell'Unione Europea. Una data storica, e da porta avanti una propria anima etica che li ha resi ciò
qui possiamo partire per renderci conto di quanto sia che sono ora, in ambito underground tra i più seguiti,
importante fare parte di una comunità, di qualcosa con un zoccolo duro di affezionati ascoltatori. Un
di più grande di noi. Se l’esito alle urne fosse stato ciclo che culmina dopo due dischi, ciascuno a suo
diverso, e se il conseguente taglio (momentaneamente modo esplosivo, in un terzo, Ultra Mono, in uscita
rimandato) del cordone ombelicale dal continente, ancora una volta per Partisan Records. Sicuramente
ovvero la Brexit, non avesse avuto luogo, questa l’album più difficile della loro carriera. Abbiamo
rabbia post punk che da un po’ di tempo trabocca parlato con il megafono degli Idles, Joe Talbot, per
dall’Inghilterra, dall’Irlanda del Nord e anche farcelo raccontare. Uno che col post punk e il punk
dall’Irlanda, forse non sarebbe emersa in maniera ha davvero poco a che fare, quantomeno se si parla
così violenta. Una necessità primitiva di urlare, di di background musicale, e che ci ha spiegato come
gridare (o parlare) utilizzando suoni affilati e ritmiche si è arrivati a un nuovo suono, per certi versi più
serrate, per restare attaccati e non diventare isola(ti). ingombrante.
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La prima volta che ho ascoltato Ultra Mono mi In Ultra Mono si percepisce questo vostro
ha colpito soprattutto l’impatto sonoro fisico del ampliamento della gamma dei suoni e del
suono. Come avete lavorato per ottenere questo numero di strumenti suonati. Come si è evoluto
risultato? il suono degli Idles?
“Abbiamo scritto le canzoni avendo ben impresso “Abbiamo usato due nuovi strumenti: un Bass VI, che
un suono in testa. Dovevano suonare enormi. è una chitarra molto particolare (è di fatto un basso a
Pragmaticamente, noi diventiamo più grandi, e più sei corde, accordato un’ottava sotto la chitarra anziché
persone vengono ai nostri concerti, rendendo il tutto due, nda), e soprattutto un sassofono, suonato dal
più esplosivo. La musica va avanti, le dimensioni delle nostro amico Colin Webster dei Sex Swing, una band
sale da concerto in cui suoniamo sono più ampie e fantastica. Volevamo creare un suono completo, nel
anche il nostro pubblico vuole esplorare nuovi orizzonti. quale si percepissero i dettagli. Ultra Mono indica la
Vogliamo creare il sound della nostra comunità, creare momentanea accettazione di sé stessi. E per accettare
una unione attraverso la musica: uno spazio tra le te stesso devi accettare ogni elemento di te. Il suono del
note che ha come obbiettivo il dare vita a un senso di sassofono lo abbiamo utilizzato per ottenere una certa
radicamento, come è avvenuto per il singolo Grounds. pienezza, e per inserire nuove textures ‘aliene’”.
È un grande passo che abbiamo compiuto insieme, e il
silenzio che si creato si è trasformato in spazio: abbiamo Avevo letto che volevate catturare un feeling da
lavorato sulle frequenze, utilizzando dei sub-bass per disco hip hop…
un disco che doveva suonare pieno. Entrare in contatto “Penso che la mia voce all’interno della band si sia
con il produttore Kenny Beats è stato un passaggio concentrata sul suo emergere come qualcosa di esplosivo
importante, ci ha permesso di aggiungere profondità e di e composito. Da giovane mi affascinavano le voci, sono
avvicinarci a un suono hip hop”. cresciuto con l'hip hop, non ascoltavo guitar music
mentre crescevo, non mi colpiva il punk ma hip hop
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e soul. Volevo declinare il suono roboante e la natura l’incarnazione di maggior successo del sound coeso che
esplosiva del rap per creare musica attingendo a quella ho in mente, Ready To Die di Notorius B.I.G. Parlando
essenza, il suono della comunità e dell'unità, il suono di nomi recenti, mi piace Danny Brown, ma penso che la
delle persone che si riuniscono per combattere il sistema musica in assoluto più incredibile sia quella di Kendrick
dall’interno, facendo cose concrete. Il suono dei b-boys. Lamar. E poi tutto ciò che produce Kenny Beats, ma
Voglio prendere la violenza incarnata dal punk e unirla mi piace tantissimo anche il grime britannico. Il mio
al ritmo dell'hip hop per realizzare qualcosa di nuovo”. disco preferito in questo momento è quello dei Run The
Jewels”.
Dischi hip hop o artisti che consideri
importanti? Brutalism era un disco che riparava qualcosa
“Quello che ho ascoltato di più è probabilmente di rotto. Joy As An Act Of Resistance celebrava
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IDLES T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
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IDLES T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
“Sono due canzoni molto diverse. Lo scopo è creare gruppo sembra una specie di archetipo del
eccitazione all’interno dell’album: quando inizia il miglior mondo possibile.
viaggio c’è un senso di violenza e di amore, e alla fine un “Penso sia una delle cose più belle capitateci da quanto
senso di gioia e di amore, che chiude con Danke". siamo una band. Siamo davvero grati ai fondatori e al
gruppo concerti della AF GANG. Una delle cose che mi
Siete entrati anche in contatto con Warren sciocca e mi rende orgoglioso è che, malgrado i social
Ellis registrando il disco. Qual è stato il suo media siano spesso terribili, quella è una vera comunità
contributo? di amanti della musica e musicisti”.
“Non siamo entrati esattamente in contatto noi con
Warren Ellis, lui è arrivato in studio mentre stavamo Quando penso agli Idles penso a una scena neo/
registrando, a Parigi. Ci conosceva già e ha aggiunto una heavy post punk con nomi come Girl Band,
sua parte in Grounds, ovviamente stupenda”. Shame, Cabbage, Fontaines D.C., Murder
Capital, Italia 90, Egyptian Blue. Riconosci
Jamie Cullum partecipa a Kill With Kindness, è l’esistenza di questa nuova scena musicale
suo il piano che si sente all’inizio. È una novità anglosassone che ha come argomenti affini la
per voi una introduzione di quel tipo. Volevate politica, la società e la comunità?
creare un contrasto? “Sì, senza dubbio c’è un nuovo movimento, non unito
“Quando lo abbiamo incontrato ci era già venuta l’idea necessariamente dal suono ma da una sensibilità
di utilizzare il piano, ma nei dischi precedenti non etica comune. Egyptian Blue, Talk Show, Shame,
lo abbiamo mai fatto. Jamie Cullum è un incredibile Murder Capital, TV Priest sono gruppi ottimi emersi
innovatore, e mi piace il suo show radiofonico. Sì, recentemente, band assolutamente incredibili. Ma non
volevamo inserire qualcosa che facesse da contrasto, sono simili musicalmente, c’è una affinità di temi e modi.
come un punto alla fine di una frase, per creare uno Noi non ne facciamo parte perché siamo ormai in giro da
stacco”. 12 anni, e credo che la nostra musica sia completamente
differente. Ci riteniamo tagliati fuori dal discorso per
Il gruppo Facebook “All Is Love AF GANG” i motivi che ho detto, ma ci sono davvero grandi band
è diventato una sorta di comunità etica di come Fontaines D.C. e gli altri che ho nominato. Si
individui, non sono solo vostri fan. Brian, sprigiona una bella energia in questo momento, che
Lindsey, Louie fanno un lavoro notevole. Quel penso possa andare lontano”.
ULTRA MONO
PARTISAN
IDLES
Lo ripetiamo ancora una volta: questo sarà il disco più difficile dei progenitori Jesus Lizard. L’importante è lasciare lo spazio per
degli Idles. Non perché Joy As An Act of Resistance (2018) sia muoversi, come dice Joe Talbot - “This is my dance space” - e poi
insuperabile, ma le carte in tavola variano e il cambiamento l’ospite Jehnny Beth, grande fan della band, che ripete in francese
riguarda soprattutto un processo sonoro. Oltre ai sodali Nick “ne touche pas moi” nell’omonimo brano che rilancia la grande
Launay e Adam “Atom” Greenspan, alla produzione si aggiunge attenzione che i cinque di Bristol riservano alla ragazze durante
Kenny Beats (FKA Twigs, DaBaby, Vince Staples) per scavare ancora i loro concerti. Qua e là nelle varie tracce appare il sax tenore, a
più in basso dei bassi. Intanto, appena parte War, traccia che tessere cacofonici e dissonanti arrangiamenti per deviare le rigidità
inaugura il disco, si viene catapultati nel suono poderoso e roboante noise (Reigns). A Hymn tiene sulle spine senza esplodere mai, ma
di Ultra Mono: sembra di stare sotto un bombardamento aereo. la sua potenza inespressa col tempo si farà apprezzare. E se non
Ansiogena, potente e dissonante quanto Grounds, che però ha più vi garba, “Fuck you, I’m a lover” urla su di giri Joe in The Lover.
spazio a disposizione, con tanto di intervento, sul finale, di Warren Ripetersi non sarebbe servito a nulla. Gli Idles si evolvono senza
Ellis. Il pianista jazz britannico Jamie Cullum appare in Kill With perdere punti, occupando tutte le frequenze sonore possibili, più
Kindness, un intro soffice soffice prima lasciar fare alle chitarre di ingombranti che mai. Danke.
cartavetro del gruppo. E nella mischia del disco c’è pure David Yow 89/100
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DA SEMPRE TI ACCOMPAGNANO ALLA SCOPERTA
DI TUTTO CIÒ CHE RUOTA ATTORNO AL NOSTRO MONDO
RUMOREMAG.COM
BLUES
PILLS TESTO DI M ARIO RUGGERI
F O T O D I PAT R I C U L L A E U S
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BLUES PILLS TESTO DI M ARIO RUGGERI
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futuro e all’improvviso una frenata imperiosa. Holy Moly! è stato l’altro enorme ostacolo.
Partiamo dall’interazione tra voi musicisti. Ho pensato spesso in questi mesi a cosa possa
Com’è andata? significare per un artista avere un disco pronto
“Una sofferenza incredibile, e ti spiego perché. Da poco e non poter fare quello che è chiamato a fare:
avevamo completato il nostro studio di registrazione, salire su un furgone e incominciare a girare il
la base per costruire anche discograficamente un mondo per presentare il proprio parto creativo.
futuro diverso. Per noi l’ultimo anno è stato quasi “Tasto dolentissimo questo. E spero che la nostra
solo mettere a punto lo studio e suonarci. Abbiamo storia, che è quella di tantissime altre band, possa
provato costantemente, quasi ogni giorno. Sia per le rappresentare un momento di riflessione per tutti:
registrazioni del disco, sia per la preparazione del tour, musicisti, fan, discografici, stampa, media. Tutti.
sia per trovare i suoni migliori, le apparecchiature Realizzare un disco non significa alzarsi la mattina con
più consone a quello che avevamo in mente. Stavamo alcune idee, chiudersi in una sala di registrazione e
prendendo anche contatti con alcune band per incidere. Quella forse è la parte più semplice. Un disco
realizzare le prime preproduzioni. La vita quotidiana per un musicista è come un figlio. Scrivi, provi, correggi,
dell’ultimo anno si è spezzata improvvisamente. Ma ascolti, lasci che ciò che hai fatto ti parli, cresca con te.
la cosa più difficile è che viviamo tutti quanti distanti Passi le notti sveglio a modificare anche una sola nota
l’uno dall’altro, abbastanza da non poter prendere e o un suono. Plasmi la tua idea, la vedi concretizzarsi. E
vederci in mezz’ora, o essere a un’ora di auto. E quindi, solo ad un certo punto, quando ti sembra perfetta, decidi
per moltissime settimane, il nostro unico contatto è che è definitiva. Ma dietro ci sono tantissime altre cose:
stato il computer. Ci vedevamo a distanza, ma senza c’è la pianificazione di un tour. E se sei un musicista
quell’unità che ci ha sempre caratterizzati”. che non si può permettere di vivere solo di quello, nella
pianificazione c’è anche l’abbandono del tuo lavoro
Tra di voi che cosa vi siete detti? temporaneo, la ricerca di un altro lavoro quando il tour
“Ci siamo sostenuti a vicenda, abbiamo ironizzato sarà finito, il bilancio con i soldi, magari anche il trasloco
spesso sul nostro futuro e su quali lavori fare per in una casa che costi meno. Poi ti devi misurare con le
poterci mantenere, visto che con la musica sarà molto tue forze, la durata del tour, il rischio che le date saltino,
difficile, soprattutto all’inizio. Io ad esempio ho che qualcuno non ti paghi. E ci sono le aspettative: la
pensato di tornare a insegnare musica ai bambini. Ma voglia di vedere il tuo album apprezzato, la vendita
in nessuno di noi è mai scattato quel sentimento di delle copie che ti permette di accreditarti per un disco
rinuncia che era sicuramente la cosa più pericolosa”. successivo. In Holy Moly! abbiamo creduto tantissimo
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BLUES PILLS TESTO DI M ARIO RUGGERI
e a un certo punto: stop. Tutto fermo. Tutto rimandato. Venendo al disco, Holy Moly! ci racconta il
Senza peraltro sapere quando e a che condizioni”. momento forse più soul e gospel della storia
dei Blues Pills. C’è una spiritualità quasi
Voglio condividere con te una riflessione: mi debordante tra le righe del rock. Inutile dirti
sono reso conto che forse oggi, come mai prima, che ho pensato spesso ai Big Brother And The
la gente può rendersi conto di quanto il rock Holding Company, a Janis Joplin, ma anche ai
sia una faccenda dal vivo. Di come la fruizione Creedence Clearwater Revival e a una lunga lista
della musica, l’espressione della musica di soulmen, da Wilson Pickett a Marvin Gaye.
stessa, la sopravvivenza di una band, passino “Si lo è, è decisamente il nostro disco soul, e sai da dove
necessariamente dalla dimensione live. Tolta arriva quella sensazione di spiritualità di cui parlavi?”
quella, il castello crolla. Che ne pensi?
“Giustissimo. E nell’era del virtuale questa deve essere No.
una grande lezione per tutti. Gli ultimi 20 sono stati “Da Aretha Franklin. Il mio idolo di sempre. Il mio
l’era in cui si scaricava di tutto, la musica era liquida, punto di riferimento. La musicista che più ho amato
ai concerti c’era sempre meno gente. Tutti chiusi nelle ed ascoltato in vita mia. E proprio in questi mesi ho
proprie stanze, a commentare sui social, perdendo riascoltato sistematicamente Amazing Grace”.
l’essenza della musica stessa. Ho letto in questi mesi lo
sfogo di tantissime persone che non potevano uscire e C’è anche un lato poetico che arriva da cantautori
andare a vedere un concerto. Ecco, spero che questa cosa di fine anni 60, inizio anni 70? Perché ho trovato
rimanga impressa nella mente delle persone. Quando una forma lirica e delicata che mi sembra arrivi
potrete, e in tutta sicurezza, uscite e tornate ai concerti. da Simon & Garfunkel o da Dylan o da Van
Non è solo un happening. Non è una serata passata in Morrison.
un modo diverso. Non è andare a vedere la band che ti “Interessante. Soprattutto la citazione di Van Morrison
piace. È mantenere in vita una forma d’arte. Perché le che forse non è un’influenza diretta, ma sicuramente fa
band vivono di quello. La musica vive di quello”. parte dei nostri ascolti storici. Un po’, ovviamente, come
Bob Dylan”.
Aggiungo un altro spunto: nei tre mesi di
lockdown italiano ho assistito a molti concerti in Torniamo a Holy Moly! Quale sarà il suo futuro?
streaming. Chiamalo un modo per sopravvivere. “Mi piacerebbe poterti rispondere. Posso solo vedere
E più ne ho visti, più mi sono reso conto di tanta incertezza. Faremo di tutto per poter suonare, con
quanto l’interazione tra pubblico e band, tutte le limitazioni del caso ovviamente, ma non credo
durante il concerto, sia parte integrante della sarà così semplice. A un certo punto con la Nuclear Blast
musica. abbiamo deciso di farlo uscire. Attendere ancora avrebbe
“In che senso?” significato perderlo completamente. E un anno di lavoro
buttato così non lo avremmo accettato. Ma nel frattempo
Durante lo showcase di presentazione del disco ci siamo resi conto che Holy Moly!, costatoci tanto
degli Horisont il silenzio tra un brano e l’altro sacrificio, sarebbe stato un disco transitorio”.
era assordante, e anche tra i musicisti c’era
quasi una sensazione di disagio. In che senso?
“Credo di poter avere voce in capitolo su questo “Che ci porta a decisioni anche abbastanza rapide. Nella
argomento, avendo fondato la storia dei Blues Pills sia nostra mente è scattata immediatamente l’idea di fare
sul blues e sul rock a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, un altro disco entro la fine dell’anno per poterli portare
sia sul potere della musica dal vivo. E ti posso dire che, entrambi in tour e farli crescere insieme, sperando
sebbene sia importante poter contare su questo tipo di ovviamente che le cose nel frattempo migliorino e che
tecnologie, almeno per poter raggiungere virtualmente ci sia concesso di viaggiare e suonare in locali che si
la gente, i tuoi fans, senza la dimensione live il rock possano permettere di pagare una band con il pubblico
non esiste. Il rock, e il blues prima di lui, sono nati ridotto. Avevamo già altro materiale nel cassetto. Solo
per strada, su un palco. In un rapporto simbiotico tra che c’è un altro ostacolo”.
musicista e fan. E tutto ciò che accade in un concerto,
dal guasto tecnico allo spettatore ubriaco, ai fan che Quale?
cantano le canzoni a memoria in prima fila, a chi ti “Holy Moly! era l’ultimo disco sotto contratto con
scatta una foto, alle urla: tutto è musica. Tutto fa parte la Nuclear Blast. Dopo quello, ci saremmo seduti a
del rock. Il rock è una dimensione molto più ampia della discutere la situazione. È il motivo per cui due anni
canzone. È un rito collettivo. È una partecipazione. E fa abbiamo deciso di costruire il nostro studio di
una sorta di funzione religiosa. Per quanto mi riguarda registrazione. Ci avrebbe permesso di avere una totale
il rock è live e la sua sacralità si concentra tutta in quel autonomia sui tempi di lavorazione, senza chiedere
momento”. investimenti onerosi o insostenibili all’etichetta.
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BLUES PILLS TESTO DI M ARIO RUGGERI
Saremmo diventati proprietari dei nostri master e Holy Moly! è uscito. Un passo è stato fatto. Ma il
quindi avremmo interagito secondo altre logiche con vostro stato d’animo qual è?
eventuali etichette, sia con la Nuclear Blast sia con “È strano. Abbiamo un entusiasmo diverso. Quasi più
altri. Ma in tutto questo ovviamente c’è il discorso della riflessivo. A ogni uscita di un nostro disco corrispondeva
partecipazione alle spese del tour da parte della label una intensità quasi adolescenziale nel voler fare le cose.
che ti pubblica. In questo momento nessuno sa quali Scalpitavamo. Oggi è un po’ diverso. Le paure di tutti
saranno questi investimenti. Quindi uscire con un nostro sono diventate anche nostre. E quindi stiamo vivendo
disco significherebbe anche dover pensare al sostegno una situazione quasi inedita. Sentimenti inediti. Voglia
finanziario di un tour. Cosa che accade nel momento di tornare a essere i Blues Pills, ma con tanta nebbia
peggiore che potessimo ipotizzare”. davanti a noi e forse anche una grande nostalgia per
quello che ci sembra un passato remoto ma in realtà è
Vi siete dati degli scenari possibili? solo l’anno scorso. Questo ci sta toccando molto: il fatto
“Sicuramente abbiamo pensato di ridurre le nostre di aver quasi vissuto un salto temporale in avanti che ci
aspettative. Almeno per la fine di quest’anno e per fa vedere ieri come se fosse un’era geologica fa. Credo sia
l’anno prossimo. Il che significa selezionare molto solo una questione di assestamento, ma al momento la
di più l’attività dal vivo, concentrare il tour per aree percepiamo così”.
geografiche, partendo dalla nostra sfera di mondo.
Organizzarci per stare molto attenti sia alla nostra E quindi, il prossimo disco dei Blues Pills sarà
salute che a quella delle persone, dei nostri fan, che mai più cupo o ancor più spirituale?
vorremmo mettere a rischio. Fare meno concerti, credo. “Per come stanno le cose ora, potrebbe anche essere il
Farli in zone più strategiche. Cercare di suonare in tutti più diretto e incazzato di sempre. Abbiamo bisogno di
gli stati possibili, ma meno. Ridurre probabilmente scrollarci dalle spalle tutto questo, sia come esseri umani
anche le nostre pretese economiche, cercare di spingere che come artisti, e credo che il rock diretto sia una
di più sul merchandise per rientrare dei costi. Magari terapia perfetta. Non lo so: è uno spunto interessante.
pubblicare noi stessi piccole rarità da vendere. Io credo Non ho ancora immaginato i Blues Pills in studio a
e spero che questa situazione sia temporanea. Ma registrare, non so che reazione potremmo avere, ma sarà
dobbiamo necessariamente affrontarla per quello che è”. sicuramente interessante”.
Aretha Franklin con i Led Zeppelin. O Tina Turner con i Grand approccio più soft soul, dai blandi riverberi psichedelici. Ma che ora
Funk. O, se non vogliamo essere banali, Candy Givens con Tommy torna ad esplodere. Irrefrenabile. I due pezzi iniziali, come detto,
Bolin (gli Zephyr!). Proud Woman, che apre in modo squillante sono micidiali. E non sarebbero stati così feroci, tumultuosi e torridi
l’album del ritorno dei Blues Pills, sembra più la terza opzione. se non ci fosse stata quella selvaggia di Elin a “guidarli”. Tutto il
Mentre Dreaming My Life Away è decisamente più la prima. nuovo album è conciso, coeso, equilibrato. All’inizio citavo Tommy
Paragoni roboanti, ma necessari per far capire a quale livello di Bolin e Candy Givens: California sembra una canzone del repertorio
deflagrante carica hard rock soul sia arrivata la band. Ma perché degli Zephyr del 1971, R&B supersonico con vocalizzi isterici alla
ritorno? Perché con l’uscita del bretone Dorian Sorriaux e il Joplin. Mentre una percussione afro rock tremendamente pulsante
conseguente passaggio di Zack Anderson dal basso alla chitarra e trascinante introduce e domina brani di fiammeggiante hard rock
il gruppo ha preso una nuova fisionomia. Per certi aspetti i Blues soul come Kiss My Past Goodbye. Naturalmente non mancano gli
Pills sono ritornati alle origini, quando la sezione ritmica dei Radio episodi più intimisti, se vogliamo usare un termine del genere, come
Moscow, Zack Anderson e Corey Berry, staccatasi da Parker Griggs, il R&B super sensuale di Dust e soprattutto la ballata spezzacuore
aveva formato con Elin e Dorian i Blues Pills. e c’era una tale conclusiva, Wish I’d Know. Top.
energia acid blues 60’s nell’aria da far tremare i polsi. Un’energia CLAUDIO SORGE
che nell’ultimo album sembrava essere scemata in favore di un 84/100
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TESTO DI M AURO FENOGLIO
TERRITORI
FOTO DI DAN ROCHA
LONDINESI
amon Albarn abita a Westbourne Grove, l’arteria
principale per raggiungere l’area di Notting Hill. La
canzone You & Me, episodio centrale del suo primo
album solista del 2014, è una riflessione privata,
che si svolge nei giorni d’agosto immediatamente
successivi all’annuale carnevale caraibico che
si tiene nell’area fin dagli anni 60. Una sorta di
canzone apocalittica post carnevale, come la
definisce l’autore stesso. Un lungo bilancio con sé
stesso che tocca affetti famigliari, convivenza con
la droga ed evoluzione creativa, spalmandosi su un
tappeto di ritmi narcolettici e pigra melancolia. Un
immaginario che unisce depressioni occidentali e
suggestioni terzomondiste, muovendo da una realtà
urbana che si nasconde fra le righe. In un disco dalla
modernità quasi artigianale, intimo ma globalista. I
due piani di lettura di una tipica storia londinese.
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TERRITORI LONDINESI T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
LONDON FIELDS 10 TITOLI PER UNA GEOGRAFIA IMM AGINIFICA DELL A CIT TÀ
SCOTT WALKER SYD BARRETT DAVID BOWIE JAH WOBBLE KATE BUSH
SCOTT 4 THE MADCAP LAUGHS THE RISE AND FALL OF ZIGGY THE LEGEND LIVES ON... HOUNDS OF LOVE
(PHILIPS, 1969) (HARVEST, 1970) STARDUST AND THE SPIDERS JAH WOBBLE IN BETRAYAL (EMI, 1985)
FROM MARS (VIRGIN, 1980)
(RCA VICTOR, 1972)
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TERRITORI LONDINESI T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
Gonna Shine (Anymore) risuonava nel jukebox in un che continua a nutrire le musiche recenti e il futuro
pub di Whitechapel quando il gangster Ronnie Kray prossimo. Dai paesaggi di pioggia sintetica notturna
uccise il rivale di gang George Cornell. Pallottole che di Burial alla precarietà vaporosa e ipnagogica di
volano, gonfiore d’archi, echi di Sibelius e cinema Dean Blunt, allo sguardo delle persone per strada
d’essai. Cronaca e avanguardia che animano il di Kate Tempest. Mentre la città reale continua
romanzo dell’altra Londra. Che è una storia di dischi a cambiare, fagocitata da una gentrificazione
come fine e nuovo inizio. Come l’uscita di scena incessante, che dagli anni di Blair e della Cool
sghemba del londinese d’adozione Syd Barrett, che Britannia non concede sconti ai nostalgici, il piano
fa di tutto (inconsciamente) per sabotare il proprio astrale della suggestione ribolle continuamente.
esordio The Madcap Laughs, fra voci d’ambiente Attraverso le voci della nuova Londra, cosmopolita,
e falsi inizi registrati in presa diretta, inciampi aperta alla contaminazione, autoironica e geniale.
acustici come prematura nascita del lo-fi. Salutando Che si chiamino Ethan P. Flynn, Jockstrap,
la compagnia psichedelica (e i Soft Machine che Vegyn, J Paul. Materializzandosi in enclavi di
avevano provato a partecipare ad alcune delle sperimentazione, come il coraggioso Cafe Oto fondato
session) nel 1970, da vecchio (non ancora) diamante da Amish Dunbar e Keiko Yamamoto, a East London
pazzo. O come il timido londinese di Tottenham Mark (nel quartiere hipster di Dalston, per la precisione),
Hollis, che lascia al mondo il disco più intimo di punto d’incontro della comunità off britannica (che
sempre, una università del silenzio e della rimozione siano Robert Wyatt o David Toop) e casa rifugio per
come motore di essenza intima della melodia, nel l’ombroso Daniel Blumberg.
1998.
Una città unica, che esplode in una molteplicità di
Tipiche storie londinesi, in cui il piano della chiavi di lettura. Proprio come nel romanzo noir
comunicatività pop viene trasfigurato dall’ansia fantascientifico The London Fields di Martin Amis,
non negoziabile della purezza creativa. Ed è ancora pubblicato nel 1989: Londra è una sorta di Arcadia
la parola arte che aleggia sotto la volta celeste del ideale all’interno di centro urbano. Dove i citati
Planetarium di Londra nel settembre 1985, quando campi non esistono come oasi verdi reali, ma sono
Kate Bush presenta con un gioco di laser e luci il simbolici campi di forza, d’attrazione e repulsione,
suo Hounds Of Love, che diventerà riferimento che muovono le azioni dei personaggi del libro.
ineludibile, da allora, per chiunque voglia ambire Geografia reale della città e descrizione dei luoghi
all’Olimpo dell’art pop. Un disco partorito fra le mura in continuo enigmatico conflitto. Come in You & Me
accoglienti dello studio casalingo di Wickam Farm, al di Damon Albarn, in cui l’eco di una festa si scioglie
riparo del caos di South London, tra lavoro febbrile nell’amarezza di una riflessione sulla propria vita.
e pasticcini con tè serviti dalla mamma. Un’oasi Come nel viaggio di Scott Walker, salutato con le
dove creare quel miracolo di gighe ancestrali, fiabe parole di Albert Camus, nella retrocopertina del suo
nordiche e Fairlight, per rispondere alle delusioni ultimo (incompreso) album prima di sparire con il
del precedente (e poco compreso) The Dreaming. In decennio d’oro, Scott 4. “Il lavoro di un uomo non è
una città che continua a vivere su due piani paralleli. altro che un lento viaggio per riscoprire, attraverso
Da una parte crocevia inevitabile e pratico per tanti le deviazioni dell’arte, quelle due o tre immagini
artisti che ambiscono a misurarsi con un contesto semplici e immense la cui sola presenza gli ha aperto
più grande e necessitano di una piattaforma che li il cuore per la prima volta”. L’arte come la città:
esponga a un numero maggiore di contatti. Dall’altra, eternamente su due piani, fra comunicatività e
un universo d’immaginario sfuggente e sotterraneo, avanguardia.
THE THE MARK HOLLIS KING KRULE DAMON ALBARN DEAN BLUNT
MIND BOMB MARK HOLLIS 6 FEET BENEATH THE MOON EVERYDAY ROBOTS BLACK METAL
(EPIC, 1989) (POLYDOR, 1998) (XL, 2013) (PARLOPHONE, 2014) (ROUGH TRADE, 2014)
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LA ZONA FRANCA
DELLA MELODIA IMPROVVISA
DANIEL
BLUMBERG
“Non è necessario chiedersi dove inizi o finisca telecamera, circondato da candele, luci soffuse e
una canzone”. Queste le parole di David Toop che silenzio apocalittico. Canzoni che iniziano e finiscono
accompagnano il nuovo disco di Daniel Blumberg, improvvisamente. La ricerca del minimo eco con mani
On&On. Perché la materia che il cantautore londinese e bacchette, sul corpo inerme di un pianoforte, per una
ricama per il seguito dello stupefacente Minus è Permanent resa a cappella, per necessità e progetto. Si
fatta di melodie che nascono e muoiono, partendo alza, disegna su un tavolo, suona, si ferma e riprende.
dalla cospirazione ragionata di strumenti e rumori. Intorno, il silenzio, come se la fine (qualunque essa
Circondato dalla stessa comunità di musicisti che lo sia) fosse già avvenuta, là fuori. E quel mantra recitato
avevano accompagnato per il disco precedente, con la come un amuleto e ripreso più volte, alla chitarra
guida sapiente di Peter Walsh (lo storico produttore prima e al pianoforte poi. L’architrave delle ragioni
dei più avventurosi album di Scott Walker), Daniel di On&On. “Porta un uomo fuori a passeggiare,
Blumberg abita quella zona franca fra melodia e tenendogli la mano, alcuni hanno secondi pensieri,
avanguardia, nutrendosi continuamente di opposti. La altri capiranno, non ho chiesto nulla, non volevo
solitudine e la collaborazione come sorgente creativa, chiedere, perché’ mi aspettavo che l’amore andasse
il silenzio e il rumore, la dissonanza e l’armonia. Il suo avanti, e avanti, e avanti…”. Come la prima volta che
set in streaming al Cafe Oto il 17 Marzo, mentre le nubi l’ho intervistato, le risposte sono un flusso irregolare
orrorifiche della pandemia iniziavano ad abbattersi di silenzi, ripensamenti, tentativi e scuse, da cui far
sull’Occidente, è manifesto d’intensità assoluta. Da emergere concetti, pensieri, possibili spiegazioni (non
solo, con un cappellino a proteggersi dagli occhi della necessarie, alla fine). Avrei voluto chiedergli di quanto
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TERRITORI LONDINESI DANIEL BLUMBERG T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
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lasciato perdere le canzoni. Sentivo di essere troppo mandato un SMS a Jim (White) perché ero convinto
prevedibile quando scrivevo una linea melodica. ci fosse lui infilato in qualche modo tra i ritmi di
Dovevo discuterne con me stesso. Era come mettersi una delle nuove canzoni di Dylan, e trovavo la cosa
in barca vela da soli. Poi, all’improvviso, ho ascoltato incredibile. La motocicletta per me è qualcosa di
una mia canzone ed è stato come uno schiaffo in relativamente nuovo. Non me n’è fregato nulla fino a
faccia. Sentivo che era una cosa molto potente, che 19 anni. Poi ho fatto una lezione di guida di un giorno
potevo cercare di razionalizzare in modo diverso. e mi son reso conto che avevo bisogno di novità.
Così ho ripreso a scrivere canzoni, semplicemente Ne ho comprata una usata per 250 sterline e ho
perché ero di nuovo a mio agio. Bound è un pezzo incominciato a guidarla. Ora vado in giro per Londra e
con un’andatura fissa ma strutturata. Non ho avuto un pieno mi costa come un mensile in metropolitana.
bisogno di lavorarci molto intorno. Sai, a volte una Probabilmente continuerò a guidarla finche non andrò
canzone può essere troppo corta o troppo lunga, in bancarotta. Il problema è che vado molto piano e
ma con Bound semplicemente abbiamo provato a tutti mi suonano il clacson. Sono certo che Dylan fosse
renderla irresistibile. Come quando inizi ad annuire, molto più veloce di me”.
muovendo su e giù la testa in riferimento a qualcosa
che senti e istintivamente riconosci. È qualcosa che ho La pandemia ha forzato le persone a ripensare
imparato scrivendo canzoni. Poi, è chiaro, se annuisci alla loro capacità di vivere isolati. Che cosa ha
per un’ora poi ti stanchi. C’è sempre la necessità di un rappresentato per te?
bilanciamento”. “È stato un momento strano per me, perché il
lockdown è arrivato nell’istante in cui avevamo appena
C’e poi Teethgritter, la tua canzone (diciamo) finito la colonna sonora per Mona. Sette mesi con le
più tradizionale. Una sorta di “new wave of Bob stesse persone a registrare in presa diretta a casa mia.
Dylan” (sento che accenna una risata, nda). Ero felice di buttarli tutti fuori dal mio appartamento.
Parlando di Dylan, avete in comune l’amore per Ero così stanco e pronto per una pausa. È molto
le motociclette. Un’incidente sulla motocicletta importante per me bilanciare l’attività collaborativa
aprì una nuova fase nella carriera di Bob. Cos’è con periodi in cui lavoro da solo. Certo, mi manca tutto
per te la motocicletta? l’aspetto comunitario e non sono ancora riuscito a
“Non posso dire di essere un grande fan di Bob Dylan. rivedere tutti i miei amici. Speriamo che tutto questo
Ho intenzione di diventarlo un giorno o l’altro. Ho si risolva prima o poi”.
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L’OPERA STRUGGENTE
DI UN FORMIDABILE GENIO
ETHAN P.
FLYNN FOTO DI M A X WELL GR ANGER
A guardarlo al tramonto, sulla terrazza dell’edificio Solo i più illuminati tra i nuovi musicisti londinesi
che ospita gli uffici della Young Turks sapevano veramente chi fosse e quanto valesse. Da FKA
a Londra, mentre passa un treno e gli astanti Twigs, a Slowthai, a Vegyn o alle nuove leve Jockstrap e
sorseggiano l’aperitivo, con i suoi 18 anni Black Country, New Road. Collaboratore, arrangiatore
incoscienti in una polo a strisce e con un inguardabile e amico. Violino, clarinetto, sax, elettronica vintage e
borsello, viene da chiedersi che cosa ci stia a fare lì, strabordante talento nascosto dietro al rifugio del lato
insieme a talenti in erba come 1010 Benja SL e Lauren B della musica ufficiale. Ma ora, forse, non più.
Auder. Ma poi (per fortuna), parte la musica. Un
Beck appena uscito dal pub? Uno Sleaford Mods che Ciao Ethan, dove sei?
si lecca le ferite private col cuore in mano? Un erede “Su una spiaggia, nel Kent. Sto girando un video e ora
del Britpop che pasticcia con l’hip hop? Un avido mi riposo dentro una grotta. Fuori c’è il sole. È molto
consumatore di cinema d’essai e colonne sonore? diverso da quando i Coldplay girarono il video di
Probabilmente un po’ di tutto questo. Sta di fatto che il Yellow”.
giovane Ethan è rimasto un tesoro nascosto per molti,
anche quando ha caricato il suo artigianale esordio Non si trovano molte informazioni biografiche
intitolato provocatoriamente B-Sides And Rarities su sul tuo conto. Ci dici come è nata la tua
Bandcamp. Neanche la giapponese (e lungimirante) Big passione per la musica?
Love che lo ha stampato su supporto fisico all’inizio di “Mia madre ha sempre ascoltato molta musica.
quest’anno, gridando al miracolo, è riuscita a stanarlo. Nessuno nella mia famiglia suona degli strumenti, ma
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a tutti, perché fai parte di un gruppo e ti senti bene.
Certo, facevamo cover rock, io cercavo di spingere
sul lato più sperimentale mentre a tutti gli altri non
fregava nulla. Ma per un po’ ridurre la chitarra a
brandelli e urlare dentro al microfono è stata una
buona cosa”.
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NON VENITEMI A CERCARE:
L’ENIGMA DI
KEATON
HENSON
L’elusività sta diventando un meccanismo di averne i mezzi. Ma essere sul palco è una cosa
abbastanza comune nella musica contemporanea. Se completamente diversa. Essere in una stanza piena di
non ti butti a pesce nell’autopromozione convulsiva persone… ho problemi a sostenere una conversazione
e nel presenzialismo calibrato, finisci per scegliere con un interlocutore”. Dalla sua casa a Richmond,
la strada opposta: il rifiuto di esserci e la scomparsa sobborgo a sud di Londra, compone alcuni pezzi per
da tutto e da tutti. Ne abbiamo già parlato in passato chitarra minima e voce tremolante. Una collezione
su queste pagine e il dubbio che onnipresenza e di scuse, inadeguatezza alla vita e alla condivisione
sparizione siano due facce di una stessa medaglia sentimentale, imbarazzo, nuda e senza sconti. Un
dell’autopromozione postmoderna non si risolve. amico lo convince a caricarle on line. Il DJ Zane Lowe
La storia del londinese Keaton Henson rimane le ascolta e immediatamente le promuove.
comunque peculiare. La sua necessità di non esserci
per nessuno sembra muovere da basi più profonde Nel 2010 nasce così l’esordio Dear, diario intimo (a
di quelle richieste da una posa astuta per costruire il dire poco) sull’impossibilità di stare al mondo, da soli
proprio mistero e affascinare il pubblico. o insieme a un’anima gemella. L’autoflagellazione
che non chiede conforto, scusandosi con chi è stato
Poco più di 30 anni, figlio dell’attore inglese Nicky coinvolto, procede sulle note fragili e tese di una sei
Henson e della ballerina classica Marguerite Porter, corde e l’eco di una percussione improvvisata su una
nasce illustratore e poeta, diventando cantautore credenza. La mente va ovviamente al Bon Iver nella
quasi per caso. “Mi considero uno scrittore. Credo sua baita perduta fra I boschi del Wisconsin, che si
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TERRITORI LONDINESI KEATON HENSON T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
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ARMAND HAMMER HANDLE THE FL AMING LIPS GERMS PRINCE ETUK UBONG
BOB MOULD
60
K A I R O N; I R S E ! B R AT FA R R A R L A Z Y E Y E S F L E E T WO O D M AC B O B DY L A N
R E C E N S I O N I
270 DISCH I TRAT TATI S ET TEMBRE 2020 ru m o re m a ga z i n e
MA NA AA.VV.
78 76
AA.VV.
DI ANDREA POMINI
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RECENSIONI GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
L’elettro rap radicale palestine- Grande idea della HPS: una C’è qualcosa di irresistibile nel Autotelia è un termine psicologi-
se bussa per la terza volta nel nuova serie di split denominati caleidoscopico mondo degli All co che indica il raggiungimento
formato LP con un disco che Doom Sessions, in cui si alterna- We Are. Saranno i synth sapien- della soddisfazione personale
conquista al primo ascolto. Il no due band che fanno dello slu- temente intrecciati con le ritmi- nella ricerca di stimoli e scopi
messaggio è forte, ma non di- dge power il loro vessillo. Primo che oppure gli incastri vocali; all’interno di noi stessi, invece
venta mai pretesto per appros- volume: cominciano i Conan che si tratti degli ammiccamenti che dall’esterno. Come a dire:
simazioni in materia di produ- con gli italiani Deadsmoke. I di Not Your Man o dell’elegan- una variabile del solipsismo. Che
zione. E la prospettiva è univer- Conan sono una forza tettonica za quasi barocca dell’apertura Demian Castellanos degli Oscil-
sale: la condizione del popolo sradicante. La loro Beheaded affidata a Providence, il trio sa lation e Tom Relleen dei Tomaga
palestinese diventa chiave di tracima oltre ogni argine. Fuzz ormai maneggiare e miscelare dicono di aver trovato nel loro
lettura per le tante discrimina- gargantuantico, bassi ultrater- con sapienza suoni e dinamiche. nuovo progetto, in cui riguada-
zioni che impoveriscono il pia- reni, lamenti dall’abisso. Post Per questo motivo il loro nuovo gnano la loro perduta libertà
neta. Border Ctrl è bandiera di doom, ormai, per alcuni versi disco è un piccolo compendio creativa. Autotelia, appunto.
questa visione: il muro di Bet- simile a certe cose che sta facen- di stati d’animo che alterna Un incrocio di nuove direzioni
lemme e quello messicano sem- do uno come Adam Richardson. momenti riflessivi (When You kosmische psichedeliche. I due
brano toccarsi sotto i colpi di un Mentre i Deadsmoke sono, se Cry) a potenti brani dance dal sono una sorta di nuovi “fratelli
beat poderoso, di un ritornello posso dir così, più umani. Non sapore rétro (il trittico finale). chimici”, ingegneri di un sound
soul arabo irresistibile e delle diversissimi dai Conan. Forse Insomma, promossi a pieni voti dalle antiche eco Autobahn/
taglienti rime latino mediorien- con un tocco sabbathico in più. o, meglio: siamo di fronte a una krafwerkiane, che passa da
tali. È la nuova Clandestino, cui Dethroned Concrete è roman- conferma che testimonia ancora mantra pinkfloydiani (Thinkin
partecipano Shadia Mansour e tica, pesante e scura come il una volta quanto saper persona- Makes Is So, con uso chitarre)
Fedzilla. Molto altro brilla nella più inaccessibile degli Inferni. lizzare sound impressi nella me- e martella pesante, a tratti, un
sabbia: la dilatata Arab Arab, Nell’altro volume, un po’ sotto- moria di tutti sia un complesso po’ alla maniera dei neokrauti
la refrigerante 47 Cocktail, il tono gli Acid Mammoth; buoni i equilibrio che non tutti riescono inglesi Mugstar. Ritmica electro
levare di Lil Disco, l’incendiaria 1782, discepoli della scuola sab- a raggiungere, in pochissimi e buchi neri post psichedelici.
Hold Your Ground. bathiana ortodossa. sanno mantenere. CLAUDIO SORGE
PAOLO FERRARI CLAUDIO SORGE FERNANDO RENNIS 79/100
82/100 78/100 71/100
Dopo il lavoro con Alessandro È un periodo bello per gli Dove eravamo rimasti? Ah, sì, A forza di dare per scontato che
Cortini di inizio anno, concre- amanti della musica classificata all’album Ellipsis (2014) che Biolay sia il più grande autore
tizzatosi nelle trame introspet- come post punk. Un “genere” in forse è meglio dimenticare. Ma francese vivente, si finisce quasi
tive di Illusion Of Time, Avery cui si possono far rientrare tante non ha senso piagnucolare ri- per sminuirne il talento. Ultimo
chiude il 2020 con il suo terzo di quelle cose che è facile anche pensando ai Biffy Clyro passati. esempio questo GP, se in circo-
album in proprio. Un lavoro considerarlo privo di significato, Certo, la via del rock FM con lazione si contano pochissimi ar-
che lui stesso descrive come o dare adito ai puristi di fare voce iper filtrata e tutto stan- tisti in grado di arrivare a quasi
composto da due metà ben le pulci a giudizi e paragoni dardizzato con l’occhio al pop 20 anni dagli esordi al picco di
distinte ma intrecciate, vaga- gridando alla lesa maestà ogni finto alternativo non è stato una carriera che conta opere
mente riconducibili - questo lo volta che vengono tirati in il massimo. Con Tiny Indoor come Negatif (2003). In un ri-
aggiungiamo noi - ai suoi due ballo i Joy Division, o i Fall o Fireworks e Worst Type Of torno in cui tutto viaggia al 110%
dischi precedenti. Una, quella qualsiasi altro esponente di un Best Possible in qualche modo della concorrenza: lussurioso
più o meno marcatamente tech/ glorioso passato che “non si può si reinseriscono in binari a loro negli arrangiamenti e morbidis-
house, al suo fantastico debutto replicare”. Ma va? Lasciamo più consoni allontanandosi da simo nei giri funk, come ricco
Drone Logic, del 2013 (si veda- perdere i lamentosi e i teorici quei suoni affini agli Imagine di ammiccamenti (dal r’n’r di
no Dusting For Smoke e Dream della morte di tutto, quindi, e Dragons. Meno interessanti le Idéogrammes ai Pulp di Comme
Distortion ad esempio). L’altra, mettiamo pure questo esordio incursioni pop ormai presenti Une Voiture Voléè) ma impecca-
quella morbida e sognante, alla accanto al nuovo dei Fontaines da anni, tipo Space o Instant bile nei toni da chansonnier di
svolta ambient del successivo D.C. nella playlist degli ascolti Story, classica traccia alt pop brani come Ma Route. La solita
Song For Alpha, del 2018. Con più goduriosi degli ultimi mesi, che non aggiunge nulla al ombra del Serge nazionale?
netto sbilanciamento a favore di ovviamente se a farci godere di gruppo scozzese. Cop Syrup Certo, ma neppure Gainsbourg
quest’ultima, a dire il vero, tanto solito ci pensano Cure, Jesus strizza l’occhio agli Incubus per ha mai avuto il coraggio di ospi-
che le cose più dritte e dance And Mary Chain, My Bloody Va- ricordarci che sanno ancora tare due ex fidanzate (Keren
paiono quasi fuori posto, senza lentine, DIIV, Beach House... La scrivere quelle cose là. Provano Ann e Chiara Mastroianni) oltre
però che il resto riesca a coinvol- camera da letto può essere un a rinnegare in parte Ellypsis l’attuale (l’attrice Anais Demou-
gere fino in fondo. bel posto dove passare l’estate. ma non basta. stier) in un solo disco.
ANDREA POMINI LETIZIA BOGNANNI NICHOLAS DAVID ALTEA FRANCESCO VIGNANI
70/100 80/100 52/100 81/100
RUMOREMAG.COM | 57
BLACK METEORIC STAR BORIS
DISCO NO
VOLUMINOUS ARTS SARGENT HOUSE
BOB MOULD
nove di boogie con cantato sopra metal, noise, psych metal, emo
le righe (Freaks Only, titolo per- metal, ecc. Se Love Evil (per
fetto). Più brevi ma altrettanto la Third Man) era un festival
efficaci l’electro sporca di acido di squisite rasoiate e feedback
di A Charm Against The Evil shoegaze, No ritorna al classico
That Men Do, l’acido e basta di metalcore (Anti-Gone), alter-
Apparitions On A Dance Floor nato a bombastiche deiezioni
BLUE HEARTS e Quincox, il delirio high energy black/doom (Zarkalo). Sempre
MERGE di Muscle Machine, la techno tutto rimodellato dalla loro fine
distorta di Purr Attraxxxxion. e torturata sensibilità.
Difficile uscirne indenni. CLAUDIO SORGE
Bob Mould è un personaggio ANDREA POMINI 76/100
più contraddittorio di 81/100
quel che si possa pensare.
L’entusiasmo del pubblico
per la sua fase più recente
(che da Silver Age a Blue
Hearts ha prodotto cinque
dischi in otto anni) ha
finito per dipingerlo come
una specie di nonnino
punk col barbone bianco
e il sorriso perennemente TIM BOWNESS BRIGHT EYES
stampato in viso; all’atto LATE NIGHT LAMENTS DOWN IN THE WEEDS,
pratico parliamo di un
INSIDE OUT MUSIC WHERE THE WORLD ONCE WAS
DEAD OCEANS
artista che, a dispetto di un Da 30 anni membro di quella
nome ingombrante e di una discografia incommensurabile,
schiera di eletti britannici che E se, dopo aver (troppo?) cele-
si è opposto per 25 anni a ogni forma di reducismo hardcore.
hanno cercato una via possi- brato l’enfant prodige e sbadi-
La stessa ambiguità alla base dell’idea che uno dei principali
bile fra avanguardia, memorie gliato di fronte all’adulto, ci tro-
protagonisti del divorzio tra hardcore e politica stia bussando
progressive e pop sofisticato. In vassimo solo ora davanti al Conor
oggi alla porta con il suo disco più inquieto e schierato di
coppia nei No-Man con Steven Oberst vero e proprio? Due indizi
sempre. Difficile imbastire un processo alle intenzioni, nel
Wilson (il loro Flowermouth fanno una mezza prova, a som-
caso di specie. Le stagioni della vita sono quelle che sono, la
maturità costringe a far bilanci e rivedere certe inflessibilità, del 1994 è uno dei dischi più mare questo ritorno dopo quasi
ed è vero che Mould ha abbandonato ogni ambizione di ricerca sottovalutati di quel decennio) o un decennio dei Bright Eyes
per accettare una cattedra da insegnante – di fatto la tracklist con i suoi lavori solisti successivi all’ottimo Better Oblivion Com-
di Blue Hearts contiene un’altra dozzina di declinazioni della (a partire dal brillante Flame) è munity Center del 2019 in coppia
stessa canzone di Bob Mould. Ma è anche vero che l’alternative rimasto sempre fedele a quella con Phoebe Bridgers. Non che
ha imboccato una direzione più flessibile, compromessa, narrazione. Il sesto disco a suo molto sia cambiato negli anni,
smorzata e - nel complesso - noiosa, che quasi tutti abbiamo nome lo rilancia come autore, fra qualche ancheggiamento alla
imparato a riconoscere come normalità, e che gli stimoli al in grado di sposare eleganza Dylan, gli abboccamenti di routi-
di fuori non sono più così tanti. In questo senso Blue Hearts compositiva con lirismo oscuro e ne col melò e la verbosità di uno
assolve almeno a un valore culturale: ci ricorda da dove cosciente dei tempi che viviamo. che probabilmente manda vocali
veniamo, ci fa una sacrosanta ramanzina e ci assolve con un L’umbratile sussurro tenorile da sette minuti agli amici. Ma
bonario calcio nel culo. La miglior forma di boomerismo su insegue l’eco dei No-Man di questo è l’ex ragazzo di Omaha
piazza: fosse rimasto qualche dubbio in merito al fatto che il I’m Better Now, sfiora l’algidità in fondo, solo ora meno pudica-
“nuovo” Bob Mould ci sia o ci faccia, Blue Hearts risponde passionale di David Sylvian in mente pop e capace di ritmi più
con la certezza incrollabile di un entusiasmo che nei momenti Darkline (con il sintetizzatore sereni. Oltre che con la sicurezza
migliori sembra farina del sacco di un gruppo di sbarbi. di Richard Barbieri), raggiunge di uno che vicino al dimentica-
FRANCESCO FARABEGOLI una confidenzialità matura in toio è già stato messo una volta e
85/100 The Hitman Who Missed, per un talento che, per quanto Oberst
tornare a convincere. ci provi, resta più forte di lui.
MAURO FENOGLIO FRANCESCO VIGNANI
72/100 78/100
58 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
PSYCH
PSYCH
HIP HOP
Dice Coyne di aver sempre visto i Tornano i due manichini im- Pezzo indistinguibile dal sin- Aveva il futuro apparecchiato,
Lips come un gruppo provenien- maginari della boutique di Kar- golone trap “medio” del mo- il povero Garratt: lo stesso Brit
te “dalla terra”, ma di aver pro- lsruhe, con un altro dispaccio mento, pezzo indistinguibile Award per esordienti vinto
vato a pensarli per AH come una “elektrokraut/krautelektro”. dal precedente e, per non farsi dalla giovane Adele, un debutto
band a stelle e strisce nella tradi- Così ha battezzato la loro musica mancare nulla, altro pezzo in- (Phase del 2016) che doveva
zione dei Grateful Dead o Parlia- Rainer Buchmüller, che li ha distinguibile dai primi due. E mandare in pensione James
ment. Premessa lineare, per una creati e ne cura l’attività, proiet- così via, per 70 minuti, un’ora Blake e le classifiche in dolce
volta. C’entrasse qualcosa con tandoli questa volta nello spazio e dieci di trap indistinguibile. attesa. Nulla di tutto ciò è suc-
un disco americano al massimo del titolo, secondo una tradizio- Se è questo il campione del cesso, ovviamente. E LD&D
nella passione del paese per gli ne tedesca ormai classica. Più genere a stelle e strisce, beh, racconta proprio questo, fra
oppiacei, se quello che resta fra che in passato prevale dunque per il Futuro c’è poco da stare depressioni, disillusioni e voglia
le dita è il gemello ancora più una netta fascinazione kosmi- allegri. Sia chiaro, ho torto io: le di mollare tutto dopo il primo
dopato – e grondante riferimenti sche, quel senso di esplorazione classifiche continuano a dar ra- round. Solo che, se più che ri-
alle droghe - dell’eccellente The e scoperta tramite sintetizzatore gione al bad boy di Atlanta, con spettabili sono i dubbi privati,
Terror del 2013. Stessa la mano che abbiamo imparato ad amare un nuovo album, l’ottavo della quelli pubblici restano pressoché
al mixer (un Dave Fridmann con i grandi del genere, ma con carriera, che raggiunge la prima gli stessi. La tendenza a rimpol-
di ritorno) e stessa la capacità una presenza ritmica maturata posizione: l’evoluzione e lo stile, pare i brani fino a sfiorare un
di ancorarsi a un’atmosfera, nel 2020. Esplicita nella acid però, son proprio un’altra roba. prog per millenial, e sempre lo
con l’assottigliarsi della voce di house pura di Säure 5, ma inte- Una valanga di produttori “di stesso è il vizio di rifugiarsi nelle
Coyne a rendere ancora più do- ressante soprattutto quando si grido”, tutti gli ospiti giusti per (notevolissime) corde vocali
lorosa la solennità delle ballate infiltra fra gli strati sintetici e le far parlare del disco (i colleghi nei momenti difficili. Insieme a
di un disco enigmatico ben oltre melodie sognanti in modo meno di classifica Travis Scott e Lil una scrittura schizoide più che
le premesse. Soprattutto se il esplicito (Nonstop su tutte). Da Uzi Vert, oltre all’immancabile avventurosa: per arrivare da uno
momento di massimo lindore In Die Weite Welt Hinaus e Mo- Drake) ma a fine ascolto non c’è irriso in quanto troppo blando,
risponde al nome di Mother, I’ve nosong, invece, gli omaggi più un brano che rimanga in testa. LD&D offre più emicranie che
Taken LSD. fedeli al passato. DAVIDE AGAZZI momenti degni di nota.
FRANCESCO VIGNANI ANDREA POMINI 45/100 FRANCESCO VIGNANI
75/100 78/100 60/100
L’omicidio di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis ha L’ha acquistata per costruire uno zoo; un’utopia per risollevare
riaperto la questione della partecipazione. Qualsiasi voce pubblica si il suo quartiere dal degrado. Come conferma il fratello alla fine
è sentita chiamata a schierarsi. Con prese di posizione nette o gesti di Pommelhorse. Sogni costruiti dall’immondizia, fotografati da
simbolici. Nel mese di maggio, la CNN ha seguito quotidianamente uno spoken word che guarda in faccia la burla del mondo. Per la
le proteste di BLM, dimenticandosi totalmente della pandemia, prima volta, vengono chiamati a raccolta beat maker d’eccezione,
mentre il virus iniziava a galoppare nel sud del paese. L’importante da Earl Sweatshirt a Kenny Segal ad Andrew Broder. E ospiti, che
era, qualsiasi cosa volesse dire, esserci. Ecco, tutto questo non accompagnino il rapping criptico di Elucid e quello più svagato di
interessa i rapper di Brooklyn, Billy Woods ed Elucid. La loro Woods. KeyiaA fra i cubismi di Charms, Quelle Chris fra i tasti jazz
Backwoodz Studioz è sempre stata voce per osservatori della di Frida, Moor Mother nel neo soul agit di Ramses II. Un universo
realtà e della strada, senza pretendere onori. Al quarto album, di parole per una situazione non più sostenibile, che scelgono di
dopo gli incendiari Rome e Paraffin, il duo si dichiara annoiato essere ritratto surreale piuttosto che formale militanza. Astrazioni
dall’apocalisse, ma ancora più deciso a dare dignità poetica alla Clouddead, ma coscienza del ‘hood, per il disco hip hop più
realtà. A partire da una delle copertine dell’anno. Un poliziotto stralunato e incisivo dell’anno.
di NYC, guardato a vista da una tigre del Bengala, che ruggisce MAURO FENOGLIO
dietro ad una finestra. Il suo padrone è l’operaio Anthony Yates. 83/100
RUMOREMAG.COM | 61
GOTICA
GOTICA
POLYMOON/
CATERPILLARS
KAIRON; IRSE! OF CREATION
SVART
Dalla Finlandia con furore. Un furore freddo e psichedelico. nuove imprevedibili direzioni. Più “dolci” e armoniosi i Polymoon
Due band, l’una già al quarto album, l’altra esordiente. di Tampere. Il loro album d’esordio si apre sulla stratosferica Silver,
Sorprendentemente simili come sensibilità e modus operandi. dalle improvvise sovrapposizioni di masse di suono, che altrettanto
“Enfatizziamo il caos psichedelico: ogni canzone crea la sua realtà, repentinamente poi spariscono, lasciando spazio a un sottostrato
in una visione surreale di panorami eterei” - dicono i Kairon; IRSE!. shoegaze, come fosse un lontano canto di sirene. Ma è il successivo
Che hanno già avuto lusinghiere recensioni da media come “The Lazaward che fa il botto: una navigazione interstellare alla… Giöbia,
Wire” e il “Guardian”. Una band splendidamente pretenziosa, ebbene sì, sublime vortice di effluvi transpsichedelici. E ancora
elegantemente cerebrale nell’enfatizzare il caos psichedelico riecco i My Bloody Valentine in Malamalama, tra trionfali esplosioni
suddetto. Un cocktail di pura volatilità fuzz gaze alla My Bloody di tastiere analogiche. Fino all’apoteosi finale di Metempsychosis,
Valentine con il gusto prog balzano dei Dungen. Ma supportato suite che non si pone limiti. Come ha scritto qualcuno: malinconia
da una ritmica pulsante e serrata. Mondi vorticosi che appaiono e ed euforia si alternano e miscelano continuamente nella musica dei
scompaiono, nell’esplosione di atmosfere celestiali. Mir Inoi sembra Polymoon. Come se fosse impossibile distinguere realtà da sogno.
un sogno di Canterbury totalmente trasfigurato. E Altaar Deseconds Possiamo chiamarlo progressive post moderno?
è una caleidoscopica estatica meraviglia. Il loro approccio sembra CLAUDIO SORGE
a tratti un po’ caotico, ma lascia continuamente aperte le porte a 81-82/100
RUMOREMAG.COM | 63
WEIRD RNR
WEIRD RNR
JUNE OF 44 KELEKETLA!
REVISIONIST: ADAPTATIONS AND KELEKETLA!
FUTURE HISTORIES IN THE TIME NINJA TUNE
COOL JERKS OF LOVE AND SURVIVAL
ENGLAND LA TEMPESTA Eterni Coldcut. È intorno a loro
NIGHT VERSUS DAY/TAPETALKS che prende forma Keleketla!, a
No, non è esattamente un partire dalla collaborazione fra
“Brexit, nazionalismo, stipendi bassi: benvenuti
in Inghilterra” recita il cartello appeso sulla porta nuovo album: la scaletta è il duo britannico e una serie di
che apre le 12 stanze comunicanti dell’album del sostanzialmente costituita da musicisti sudafricani. Basi stese
quartetto di Leeds. Post HC è fuorviante. Questo è remix (Matmos, John McEnti- a Soweto, lavoro successivo a
proprio hardcore che nuota a piene bracciate nelle re) e riletture di brani tratti da Londra, contributi da varie parti
acque reflue del post punk. Diciamo degli Idles più Anahata (Cardiac Atlas, una del mondo fra jazz, elettronica
rozzi senza alcuna narrazione attorno. La voce corrosiva di Dan Recorded Syntax che diventa e hip hop. Partecipano Shabaka
Colbourne percula la politica reazionaria in Tory Paradise, tra le “rerecorded”) e In The Fishtank Hutchings, Joe Armon-Jones,
punte più acuminate dell’album, si scaglia contro l’individuali- (Generate, una Modern Heredi- Tenderlonious, Tamar Osborn,
smo sfrenato (Ordinary People), s’interroga sul controllo nella tary Dance Steps che acquista il Sibusile Xaba e Yugen Blakrok,
minimalissima Eh, mentre ce ne stiamo al sicuro dei nostri lavori prefisso “post”). Eppure questi e Il suono viene da sé. Antico e
ben pagati, con camicie costose in cerca di figa (Modern Man). otto brani, che segnano il ritorno moderno insieme, pop in modo
Musica e parole d’impatto. Oggi ce n’è bisogno più che mai. in studio della band statunitense intelligente, con picchi nel
78/100 dopo una rimpatriata live del gqom con canti di protesta di
2018, in occasione del tren- Future Toyi Toyi, e in quelle che
tennale degli amici Uzeda, ce sono probabilmente fra le ulti-
A CURA DI MANUEL GRAZIANI li restituisce 20 anni dopo più me registrazioni di Tony Allen.
affilati e determinati di come Maestoso, inutile dirlo, nelle
OLDE BOI AND THE ce li ricordassimo. E siccome forme afrobeat con tiro elettro-
INJECT THE LIGHT SOUNDS IN HIS HEAD all’epoca erano una formidabile nico di Freedom Groove (con i
THE APOCALYPSE IS BORING OLDE BOI AND THE SOUND e inventiva anomalia post rock, fiati degli Antibalas e le voci dei
DIRT CULT IN HIS HEAD capirete che l’attesa di un vero Watts Prophets) e Papua Mer-
Da 15 anni GOODBYE BOOZY nuovo album dei June Of 44, a deka (con l’attivista e dissidente
Chris Mason Olde Boi è questo punto, si fa pressante. papuano Benny Wenda).
sguazza nelle cresciuto a ALESSANDRO BESSELVA AVERAME ANDREA POMINI
nicchia della Orange County 70/100 75/100
nicchia, por- con Ty Segall,
tando avanti la che omaggia
Dirt Cult Records. Non c’è da coverizzando
stupirsi, quindi, che con una Slaughterhouse in pieno stile
parte del cervello sintonizzata KBD. Ha completato l’album
su una vecchia e oscura com- durante il lockdown con l’aiuto
pilation punk e con l’altra su della fascinosa batterista della
un qualche album di Carter Ty Segall Band, Emily Rose
U.S.M. si sia chiuso nel semin- Epstein. E il cerchio si chiude
terrato per registrare questi in questa cassetta di Budget KEHLANI MADELINE KENNEY
cinque pezzi di “punk arrogan- rock crudo che non usa il lo-fi IT WAS GOOD UNTIL IT WASN’T SUCKERS LUNCH
ATLANTIC CARPARK
te e seducente che riflettono come coperta di Linus ma
sullo stato attuale del mondo”. come immanente forza espres- L’ascesa della stellina R&B di Il problema strutturale dell’au-
70/100 siva. Una piccola rivelazione. Oakland è un mix di successo trice di Oakland sembra sempre
75/100 alimentato da talent e relazioni essere l’incapacità di spingersi
sentimentali da ottovolante oltre la sua zona di conforto. Un
sentimentale. Una storia che cantautorato che attinge, timi-
SCHIZOS SWEET REAPER
SCHIZOS CLOSER STILL
sembra preparata a tavolino do, alle curve più gentili dell’in-
SWEET TIME ALIEN SNATCH! per tabloid e talk show, con die pop e del folk, preferendo
condimento di crolli mentali nascondersi dietro la sicurezza
Hanno esordi- Gli Sweet Re-
ed emotivi. Se non fosse che c’è delle carezze, senza mai davvero
to con un EP aper sono da
sempre stato un certo talento sfidare l’ascoltatore. Questo suo
intitolato Fuck bosco e da ri-
dietro la cortina del gossip, di terzo album non cambia la cifra,
Iggy Pop. I tizi viera, o meglio
di Nashville da spiaggia e da certo confermato da questo suo pur nelle differenze. Il suono
alzano il tiro cimitero: dac- secondo disco, pensato sull’orlo si fa più chitarristico e diretto
con il featuring di Satana che ché il trio di Ventura guidato della pandemia, intimo per vo- rispetto al passato. Le brume
maneggia un aspirapolvere da Seth Pettersen gioca con cazione. Movenze da vellutato di Cat Power non sono lontane
fuori giri nel primo pezzo un’estetica surf gotica. Ce li nu soul, che indagano eleganti in Be That Man, il rifugio dei
Driller. Seguono nove fulmini vedrei bene i NOFX suonare su sesso e sentimento, vulnera- tardi Fleetwood Mac a un passo
sonori, per un totale di 14 mi- Faster Getaway o intonare la bilità e apocalisse (privata). Se in Cut The Real. Spesso si ha la
nuti. Lo-fi punk per orecchie melodia acidula di Sad Eyes Everybody Business è la pietra sensazione di star ascoltando
foderate d’amianto. Terapia sulla tomba di Ian Curtis. Wi- tombale cucita dalla chitarra, su un clone dei War On Drugs
shock per l’acufene, tra colpi pers e sagace malinconia post tutto quanto d’inutile si è detto procedere a velocità di crociera.
di stoner menomato (BAR) punk su un’assolata spiaggia su di lei, Real Hot Girl Skit (con Solo l’intervento illuminato di
e GG Allin in vena hardcore californiana che vede Greg intro stradaiolo di Megan Thee Kurt Wagner dei Lambchop per
(Dead Routine, Banned In Ginn in veste di aiuto bagnino. Stallion) e Grieving (con James la solarità brillante di Sucker
Birmingham). 72/100 Blake al controcanto) sono not- alza di qualche punto l’anonimo
73/100 turni indizi di velleità. giudizio.
MAURO FENOGLIO MAURO FENOGLIO
68/100 62/100
64 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
INDIE
INDIE
KING NOMAD KLEIN
SAGAN OM RYMDEN FROZEN
RIPPLE MUSIC AUTOPRODUZIONE
SPECIAL INTEREST
Per quella “delicatezza occulta” Il fascino della musica pensata THE PASSION OF
con la quale i Blue Öyster Cult dalla produttrice di Londra NIGHT SCHOOL
trattarono ciò che nei primi ’70 Sud sta nella capacità di far Nella New Orleans dei nativi digitali non ci si aspet-
fu definito - alcuni sostengono emergere storie, da patchwork terebbe sbocciassero ragazzi in fissa con la Londra
proprio per loro - avanguar- di suoni e ispirazioni assemblati del Batcave, immersi con l’anima nei suoni anni 80
disticamente “heavy metal”, i come brandelli di memoria. Se della Berlino neue deutsche welle e con il corpo nei
King Nomad possono essere il precedente (monumentale) sobborghi della Chicago marchiata Wax Trax, più
accostati alla inarrivabile band Lifetime era un’indagine giovane giusto di qualche anno. Ipercinetici con
di Eric Bloom e Buck Darma. sulle radici, la nuova l’adrenalina in circolo costante dietro al battito di una drum machi-
Basterebbe solo sentire il brano autoproduzione ha l’aria di ne programmata al ritmo degli Underworld più spregiudicati, una
che sta all’inizio del loro terzo faccenda privata. Registrato in coscienza sociale che impedisce l’ovvietà e una evidente passione
album, Omniverse. Rispetto ai solitaria, con chitarra, rumori per certo post punk: Siouxsie e Virgin Prunes ma anche Einstürz-
precedenti, Sagan Om Rymden e campionamenti, nelle ore ende Neubauten, DAF e Malaria, tanto per non farsi mancare nulla.
presenta canzoni splendida- piccole di una camera da letto. Dieci mazzate giusto in mezzo agli occhi, chi resta in piedi se la
mente definite. Sospese tra uno Un ascolto che coinvolge, senza gode. Esordio da circolettare in rosso.
space metal anni 70 (Captain mai offrire conforto. Come nei 84/100
Beyond?) e una magia proto 15 minuti di U Got This, dove
hard rock riverberata da vocals la sei corde s’immerge in un
pop psichedeliche; che poi mare di reiterazione e rumore A CURA DI ARTURO COMPAGNONI
conducono tutte nell’alveo di vacuo. Oppure, in Mark, tributo
un heavy prog dolce, sognan- a Mark Duggan, ucciso dalla
te, ricco di influenze tra le più polizia di Londra nel 2011. 11 VINTAGE CROP GALORE
varie. Vedi le esplosioni di Til- minuti di cui dieci di straniante SERVE TO SERVE AGAIN GALORE
lbakablik, tra psychedelic jazz e silenzio, rotti solo da una UPSET! THE RHYTHM ROCKS IN YOUR HEAD
Blue Öyster Cult, o le maroqui- melodia tombale. Ennesima Credo capiti
neries pop di Multiverse. MAURO FENOGLIO piccola mera- a chiunque di
CLAUDIO SORGE 74/100 viglia in uscita imbattersi pe-
80/100 dall’Australia, riodicamente
filiera Ausmu- in una nuova
teants/Living band che pare
Eyes, i Vintage Crop se ne essere un esperimento creato
escono con un album dove la in laboratorio al solo scopo di
sezione ritmica fa quadrato andare a lambire tutte o quasi
attorno a un suono che celebra le proprie passioni personali.
Gang Of Four e Public Image, A questo giro tocca ai Galore
su cui svetta una voce che per da San Francisco, ragazzi che
l’ennesima volta si trova a ren- pescano a piene mani in tre
KUTIMAN LIANNE LA HAVAS dere omaggio al buon vecchio immaginari assai cari a chi
WACHAGA LIANNE LA HAVAS
Mark E., di questo passo desti- scrive: la Glasgow dei Pastels,
SIYAL MUSIC NONESUCH
nato ad assurgere ad un epica l’Olympia della K Records
Wachaga come uno dei più nu- Non è casuale che, poco prima eternità artistica. (Crabs?) e la Kill Rock Stars
merosi gruppi etnici della Tan- della sua scomparsa, Prince 70/100 epoca riot grrrls.
zania: è lì che l’israeliano Ophir abbia voluto collaborare con lei. 74/100
Kutiel, nel 2014, pone le basi Dopo due album in cui ha messo
per quello che diventerà il suo in luce il proprio talento, stavol-
UNIFORM DAMAGED BUG
quarto album come Kutiman. ta Lianne realizza il suo lavoro SHAME BUG ON YONKERS
Le modalità sono quelle ormai più personale e artisticamente SACRED BONES CASTLE FACE
comuni a molte operazioni del indipendente. La sua calda voce
Michael Berdan Riscoperto da
genere, si registra sul posto e la chitarra acustica sempre
ha dichiarato etichette di
e si aggiunge il resto a casa. al centro, finalmente lontane di aver scritto culto dei nostri
Forse non una collaborazione dalle tentazioni pop e in grado le canzoni di giorni (De Stijl
paritaria dunque, con tutte le di esplorare uno stile folk/soul questo nuovo e e Sub Pop) che
implicazioni del caso, ma la ma- adatto a raccontare la fine di quarto disco dei di recente ne
niera naturale e gioiosa con cui una relazione. Impossibile non suoi Uniform sotto l’influenza hanno celebrato il culto, Mi-
i suoni della città di Arusha e i pensare a Joni Mitchell quando di letture noir d’eccellenza: chael Yonkers è un personag-
contributi appositi (voci e cori si ascolta Green Papaya, ma Ellroy e Hammet. Ipotesi che gio che con il suo approccio
fantastici soprattutto) vengono è tutta sua la sublime fragilità non sorprende affatto quando irregolare eppure pop alla
amalgamati nel disco attenua espressa in Paper Thin o in una si avvia l’ascolto delle otto materia folk e psych ha ispi-
i dubbi. I sintetizzatori, i ritmi Please Don’t Make Me Cry che tracce di Shame: un groviglio rato una serie di musicisti im-
e la sezione fiati avvolgono il vede la collaborazione di un di suoni neri come la pece che pressionante, Oh Sees e Black
materiale tanzaniano in un’at- altro “irregolare” come Nick paiono sul punto di decollare Lips in testa. John Dwyer paga
mosfera magica, che sa molto di Hakim. Persino l’apparentemen- ad ogni angolo ma che trat- ora il dazio dovuto: nove cover
jazz cosmico e psichedelia elet- te improbabile cover di Weird tengono la velocità a beneficio synth psichedeliche di godibi-
tronica di taglio freak. Il suono Fishes dei Radiohead si inserisce della tensione. lissimo taglio trance ipnotico.
è denso, vivo, creativo, tutto perfettamente nel racconto ed è 65/100 67/100
fuorché calcolato o ruffiano. tocco da fuoriclasse.
ANDREA POMINI GIORGIO VALLETTA
79/100 89/100
RUMOREMAG.COM | 65
RECENSIONI GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
CUMBIA
SIGLO XXI
BONGO JOE MERIDIAN BROTHERS
Si fa presto a dire cumbia. C’è il boom commerciale di un suono con in mente l’esempio di connazionali dei primi ‘80 come Cumbia
con tutte le carte in regola per far ballare anche i muri, certo. C’è Siglo XX (da cui il titolo) e 2000 Voltios per le contaminazioni disco/
l’influenza che da tempo il genere esercita sui produttori più accorti, funk, e dei Kraftwerk (ricordate El Baile Alemán di Señor Coconut?)
inizialmente in America Latina e quindi nel resto del mondo. Ci sono per l’uso metronomico di primordiali batterie elettroniche. Chiuso
quelli che cumbieros lo sono diventati quasi a tempo pieno, come in casa con sintetizzatori, chitarre, computer e macchinette varie,
Quantic. Poi ci sono i colombiani, ed è tutto un altro discorso. È lì Alvarez ne esce con il suo lavoro forse più immediato e orecchiabile.
infatti, in patria, che la cumbia sta attraversando da molti anni alcune Dieci tracce in cui il suo classico suono astratto e imperfetto,
delle sue mutazioni più interessanti, grazie a un gruppo allargato tipo nastro che si smagnetizza, suona compatto e ballabile come
di musicisti che ha data vita a progetti come Romperayo, Ensamble mai prima, senza perdere un grammo della sua stralunata indole
Polifónico Vallenato, Los Pirañas, Sexteto La Constelación De psichedelica. Puya Del Empresario, Los Golpeadores De La
Colombia, Frente Cumbiero, Chupame El Dedo e appunto Meridian Cumbia, Cumbia De La Amistad: le hit si accumulano. Ma Cumbia
Brothers. Ovvero Eblis Alvarez, colui che in perfetta solitudine (ma Del Pichamán, cover delirante di Son Of A Preacher Man di Dusty
dal vivo la band c’è) reinventa ogni volta il suono dei “fratelli”, con i Springfield, le batte tutte.
ritmi incalzanti e le melodie minimali della tradizione come punto di ANDREA POMINI
partenza, e suggestioni sempre nuove. Questa volta, in particolare, 81/100
66 | RUMOREMAG.COM
AVA N T
AVA N T
BEATS
OLAN MONK LIELA MOSS
LOVE/DEAD WHO THE POWER
C.A.N.V.A.S.. BELLA UNION
CINTHIE
SKYLINES - CITY LIGHTS È quando scopri che Love/Dead Giunge al secondo lavoro
AUS MUSIC è stato registrato sì nello splen- solista su lunga distanza la
dido Connemara, ma anche in voce dei Duke Spirit. Dopo il
Da oltre due decenni in attività, solo ora la DJ/pro-
una camera mortuaria e in una più intimo My Name Is Safe In
duttrice berlinese ha trovato il coraggio di esporsi
con un album intero, e il risultato è trasversale e coroner’s court di Londra, che Your Mouth, con questo nuovo
ispirato in ogni suo episodio. Merito del gusto da tutto torna. Perché tre quarti album Liela sposta l’attenzione
DJ appassionata della house music meno scontata, d’ora più inutilmente - perdo- sul mondo esterno e principal-
e dell’esperienza accumulata anche attraverso la nate la banalità - mortiferi rara- mente sul bieco individualismo
gestione di ben cinque etichette dance (anche se questo disco esce mente li avevamo passati. Nulla che imperversa nella società
per il marchio creato da Will Saul e Fink). Se Calling e Bassline contro l’arte che lavora con e moderna. Partendo da esso, la
sono irresistibili anthems da rave, Concentrate allude alla disco sull’argomento, ci manchereb- cantautrice riflette su temi diver-
più tonda e funkeggiante, mentre il piano e la melodia di Mornings be, ma nel nuovo dell’irlandese si, dal consumismo alla natura
In Melbourne trasmettono una luminosità ineguagliabile. E così Monk sembra davvero che voci calpestata fino alla spiritualità e
via, dalla Chicago House allo UK Garage, senza toglier spazio a un lugubri e saturazioni di synth, alla ricerca di libertà. Affiancata
momento contemplativo come l’iniziale Skylines. ritmi rallentati e ambienti indu- come sempre da Toby Butler,
84/100 strial, siano messi lì per ragioni suo compagno anche nella vita,
soprattutto estetiche. Un auto- l’artista inglese in questo lavoro
compiacimento che appesanti- inanella dieci canzoni dalle forti
A CURA DI GIORGIO VALLETTA sce l’album (occhio agli 11’32” tinte synth rock con cui forgia un
di Gold), al quale non bastano groove oscuro e dal ritmo pul-
rari barlumi di umanità (la bella sante. Le trame sonore si ergono
AA.VV. NIKITCH & KUNA MAZE Dead, con la voce di Maria So- principalmente su strati di synth
ITALIAN SYNTH PLANETARIUM DÉBUTS merville, o la conclusiva Tomb, in bilico tra atmosfere anni 80
SLOW MOTION TRU THOUGHTS con i campioni del rumore del e incursioni futuristiche su cui
Ben 36 brani, Nata tra Cham- traghetto per le isole Aran) per danzano suadenti le morbide
divisi in tre bery e Lione, la tirarsi fuori dal pantano. linee vocali di Liela.
volumi (o “si- collaborazione ANDREA POMINI DORIANA TOZZI
stemi”), a rap- fra i due giova- 40/100 75/100
presentare una ni musicisti/
discreta parte produttori fran-
della nostra scena elettronica cesi sfocia in un album pub-
più attenta al dancefloor. Dai blicato dalla prestigiosa eti-
groove scuri di produttori chetta inglese (per cui debuttò
come l’emergente Tagliabue Bonobo). Fra ritmi house o
all’electro disco di Bottin spezzati, frequenti riferimenti
fino all’acida Elea di Fabrizio jazz e momenti più rilassati,
Mammarella, che insieme a sono 11 brani di notevole ele-
Franz Scala firma il megamix ganza: esemplare il jazz/funk MOTORPSYCHO MOUNTAIN TAMER
pubblicato in cassetta, a rias- di Hey, This Must Be Deep, il THE ALL IS ONE PSYCHOSIS RITUAL
sumere l’edizione digitale di cui titolo è un omaggio a Gil STICKMAN HEAVY PSYCH SOUNDS
questa compilation. Scott-Heron.
I veterani del rock made in I Mountain Tamer sono sempre
74/100 81/100 stati influenzati da suoni e danze
Norway si presentano, in que-
sta estate post quarantena, con rituali americani. Che diven-
il terzo capitolo della “trilogia tano, quando la band è in full
THEO PARRISH informale” – loro definizione – immersion, vere e proprie tran-
PRINS THOMAS WE ARE ALL GEORGEOUS
ce. Giunge così al terzo album
TRAÆNS MONSTERSS
Gullvåg Trilogy che comprende
RUNNING BACK SOUND SIGNATURE anche The Tower del 2017 e The questo trio californiano parti-
Crucible dello scorso anno… ma colarmente apprezzato in Italia.
Noto per la sua Pubblicati Dopo l’esordio su Argonauta
non chiedete di cosa parla, per-
cifra cosmic esclusivamente e un passaggio sulla tedesca
ché la band non lo svela. Nulla
disco, il produt- su Soundcloud,
di nuovo sul fronte occidentale: Nasoni, si accasano con la HPS
tore norvegese questi sei
il mestiere c’è, così come l’ori- e producono probabilmente il
dedica il suo lunghi collage
ginalità. Manca forse il guizzo loro miglior album. La mia idea
nuovo lavoro al sonori - per
della sorpresa. Il risultato è un su di loro è sempre stata quella
suono trance e alle sue atmo- un totale di oltre 150 minuti -
lungo lavoro di psichedelia, che avrebbero potuto svilup-
sfere epiche. Un mondo non sono da leggersi come il diario
così lontano per chi, come lui, del produttore detroitiano, progressive rock, indie, jazz, pare meglio quel che rimaneva
ama le derive più “progres- il suo editoriale audio sulla beat/freakbeat e tocchi di ci- inespresso nella loro musica.
sive” della musica dance, qui condizione degli afroamerica- nematic music – all’inglese Credo ora invece che il loro stile
sviluppate attraverso riff con- ni nell’America odierna. Fra – che può riconquistare i fan sia quello di rimanere semplici,
tagiosi di synth (vedi Traæns citazioni che vanno da James di vecchia data e attirare i non compatti, se volete ripetitivi,
2), derive piano acid (Traæns Baldwin a David Chappelle, iniziati. Il problema è, forse, convogliando questa forza ritual
5) o “space” (l’episodio nume- meravigliosi frammenti mu- l’impegno che richiede l’ascol- heavy in trascinanti e ipnotiche
ro otto). Non male anche se sicali e racconti personali: un to… per intenderci: la suite in sarabande. Talvolta mi hanno ri-
con qualche caduta nel banale. ascolto consigliatissimo. cinque movimenti N.O.X. dura cordato dei Jane’s Addiction ri-
62/100 80/100 oltre 40 minuti (ed è come un dotti ai minimi termini. E certo,
disco nel disco). occultamente trascendenti.
ANDREA VALENTINI CLAUDIO SORGE
72/100 76/100
68 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
Collocandoli nella scena punk Da decenni, ormai, i Crass C’è un certo chiacchiericcio, Primo! sono quattro ragazze
contemporanea faremmo sono un’entità solo ideale, viva del tutto improvviso, attorno a di Melbourne: due delle quali
un torto ai Patti, formazione nella memoria collettiva per via Mike Polizze. Nulla a che fare suonano anche nei Terry, come
newyorchese che col punk for- della legacy lasciata – a livello con un nome che facilmente ri- la cantante e chitarrista Xanthe
malmente ha poco a che fare. Lo di dischi, messaggi, politica manda all’Italia: qualcosa ma- Waite che ha tutto per far inna-
ritroviamo nell’attitudine (ter- e (ovviamente) per la miria- gari arriva dal fresco interesse morare giovani e vecchi indie
mine abusato dal quale non si de di band anarchopunk che per la scena (e i suoni) del Lau- addicted, dall’imberbe webzina-
sfugge), nella marginalità della ne hanno seguito la scia. Ma rel Canyon, figlio di un docu- ro al nostro decano Arturo Com-
proposta, nell’indipendenza i singoli membri con il punk mentario TV omonimo e godi- pagnoni. La scelta del nome e dei
culturale. Meno nello stile, piut- in senso strettamente sonoro bilissimo. E il grosso dal nome titoli dei dischi in italiano (Sogni
tosto complesso. Il primo riferi- non hanno più nulla a che fare. di Kurt Vile, concittadino, è preceduto da Primo Cassetto
mento sono gli Uranium Club: Penny Rimbaud lo ribadisce, sponsor e musicista nel debutto del 2016 e Primo Amici del 2018)
stacchi secchi, accelerazioni ner- con la pubblicazione di questa solista di Polizze. Uno in giro si deve anche alle origini dell’al-
vose, frenate improvvise, caos suite in quattro movimenti che da anni con il post grunge dei tra chitarrista, la siculo austra-
controllato. Tanta, troppa carne prende ispirazione dal celebre Purling Hiss e che in proprio liana Violetta Del Conte Race.
al fuoco. Orgoglio underground Urlo di Ginsberg e si tuffa in un tenta una versione acustica, Questa cosa ce le avvicina ancor
a pacchi, progressioni geome- universo sonico fatto di jazz, rasserenata e innamorata della di più, al di là dei coretti languidi
triche, richiami a gente come sperimentazione, free form, melodia di quanto proposto dal di Perfect Paper, del post punk
Minutemen, Firehose, Primus sonorizzazioni… per inten- socio, con momenti da Gram amniotico di Rolling Stone, del
e di nuovo Uranium Club (ma derci: questo è più un reading Parsons reincarnato nelle dita garage fiabesco di Machine e di
senza il genio della band di Min- poetico che un album di musica di un Grant-Lee Phillips. In un quello più terreno di Present, dei
neapolis): i Patti tengono alta e immortala, in effetti, una lavoro che neppure si pone il sogni color sabbia con cui ci culla
l’asticella ma alla lunga Good performance live del 2003 al problema di parlare la lingua la conclusiva Reverie. Armonie
Big annoia un po’. A scanso di London Jazz Festival (con tanto dell’oggi e che apprezzerà so- timide, slackerismo raffinato e
equivoci: c’è di (molto) peggio in di DVD di accompagnamento). prattutto chi a volte ha avuto la una grazia naturale. Non male.
circolazione, ma non comprate a Per crassiani d.o.c. completisti e tentazione di mandare gli LP di MANUEL GRAZIANI
scatola chiusa. poeti d’assalto. Vile a 45 giri. 71/100
LUCA FRAZZI ANDREA VALENTINI FRANCESCO VIGNANI
65/100 65/100 71/100 RUMOREMAG.COM | 69
THE REFLECTORS MAX RICHTER
FIRST IMPRESSION VOICES
BURGER DECCA
BRAT FARRAR
del ’79? Niente da dire: è esatta- (come in All Human Beings –
mente così che si suona il genere Pt. 3) oppure quando in Journey
di Knack e 20/20. Dopo anni di Piece si ricorda il diritto, mai
revival però abbiamo capito tutti così attuale, alla libertà di mo-
come funziona e un disco come vimento. Come afferma Richter,
First Impression oggi a me mi dobbiamo riflettere sulla “pos-
dice poco. Riconosco la cura del sibilità di un mondo migliore e
ADVENTURES IN THE SKIN TRADE dettaglio e le citazioni ricercate, più giusto”, e al di là di troppo
BEAST poi per me la cosa finisce lì. Not facili ironie questo si rivela un
my cup of tea. ascolto toccante, oltre che estre-
LUCA FRAZZI mamente necessario.
Brat Farrar, titolo di un 50/100 GIORGIO VALLETTA
fortunato romanzo giallo 78/100
del 1949 di Josephine
Tey, è il nom de plume
dell’australiano Sam
Agostino che dopo aver
girato con i Digger & The
Pussycats, Kamikaze Trio
e Russian Roulettes, nel
2010 ha deciso di mettersi
in proprio sfruttando la
tecnologia in puro spirito RIVAL CONSOLES ROMARE
DIY. È sufficiente guardare ARTICULATION HOME
ERASED TAPES NINJA TUNE
il video della title track che
apre il suo quarto album. IDEM più che IDM, se ci passate Archie Fairhurst è stato nomade
Nel filmino artigianale si alternano scatti di un party casalingo
il neologismo sul neologismo. per molto tempo. La scoperta
con un Cicciobello nudo circondato da un orsacchiotto di
Laddove il nuovo di Ryan Lee delle gioie della famiglia e il
peluche e bambole dallo sguardo vitreo; di fronte a sé ha uno
West conserva della cosiddetta trasferimento in campagna
Shure SM58, sulla destra una copia acciaccata di Raw Power.
Intelligent Dance Music davvero da Londra forniscono grana e
Nel pezzo che dà il titolo all’album cassa e rullo dritti fino
poco, giusto il gusto per il detta- sostanza al suo terzo disco. Se
alla fine, chitarra in perenne erezione, voce affilata come una
lama arrugginita. Insomma, ci dovremmo esser capiti. No. glio e qualche incrocio ambient/ Love Songs: Part Two rimane
La fiammata iniziale serve a confondere le acque. C’è una breakbeat, ciò che resta è soprat- un tuffo al cuore, dove la ri-
doppia lettura in Adventures In The Skin Trade: il commercio tutto la monotonia del discorso, flessione melancolica prendeva
della pelle ha a che fare col sesso ma anche con l’idea della e la riproposizione di suoni e il sopravvento, qui si spinge
maturità, “come i serpenti cambiamo pelle e diventiamo stili già codificati e sfruttati. Da su un approccio più fisico al
persone diverse”, mi dice Sam. Il ko metallico si ammorbidisce West e da altri, contemporanei e dancefloor, senza mettere in un
dischiudendo melodia collosa già da Come Back To You, non. Il che, in un album di sole angolo l’emotività. Così, i terreni
per aprirsi ai sintetizzatori maestosi di My Kind Of Thing sei tracce e poco più di mezz’ora tribalismi vintage di The River
e alla calma elettrica di Big Crash, con la voce sulle tracce di durata, non è proprio il lasciano la scena alla delicata
dell’indolenza di J Mascis. La cupa reiterazione del ritornello massimo. Due e mezzo i modelli: reiterazione jazz di Deliverance,
in I’m Not Here, che chiude il lato A, ha un’ideale continuum in pezzo con cassa dritta e melodia il proto funk di High alla morbi-
Not Like You: lo yin e lo yang di un album che trova equilibrio epica, a metà strada fra classici- dezza acustica di Home. Sapori
nella drammaticità delle chitarre noise e nell’armonia di una smi alla Nils Frahm e Kompakt fra passato e futuro, nutriti da
synth wave tutt’altro che algida. Una dualità ancor più marcata anni zero (carina Vibrations equipaggiamento domestico,
in Just Because They Can e Rose Tattoo. Chiude la distensiva On A String, meno la tarantella ricontestualizzato. Un organo di
Right Back At The Start cristallizzata nei cieli di Glastonbury, berlinese di Forwardism); pezzo seconda mano, la 12 corde del
immaginando che i New Order abbiano tirato sul palco gli sognante gonfio di sintetizzatori, padre, la vecchia drum machine
impacciati Damon & Naomi. senza beat oppure con ritmo ricostruita e un mangiacassette,
MANUEL GRAZIANI spezzato. Formalmente perfetto, con cui campionare nastri regi-
80/100 ma poco più. strati. Casa dolce casa.
ANDREA POMINI MAURO FENOGLIO
50/100 71/100
70 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
CONFINI
CONFINI
IN THREES
UPSET THE RHYTHM/MATERNAL VOICE
HANDLE
Quando si parla di Manchester i nomi che ricorrono, band del passato come A Certain Ratio, gli Handle oggi portano al
inevitabilmente, sono quelli mitologici: Buzzcocks, Joy Division, limite estremo il processo di asciugatura di quel suono. Restano
New Order, Smiths, Stone Roses, Oasis. Anche oggi, non c’è i cordoli in cemento, gli spigoli, resta quella musica storta che
rivista che non abbia dedicato ampio spazio all’edizione del fa male anche quando fa ballare. In Threes è un album cinico
quarantennale di Closer. E va bene. Manchester però è ancora lì, nel quale ritroviamo il funk europeo più cupo (Malaria!, Palais
nel nord dell’Inghilterra, con tutti i suoi bei palazzoni popolari, Schaumburg) e sprazzi di no wave fuori controllo alla Contortions.
la pioggia, la fiera indipendenza culturale da Londra. E lì sforna Le armi sono un basso legnoso che incute timore, una batteria
gruppi, come sempre. Tanti. In qualche caso, fantastici. Gli Handle e una tastiera dissonante. Con pezzi come Punctured Time e
derivano dalla meteora Duds, superbo sestetto che col proprio caos Coagulate si buttano ancora giù i palazzi, come nella stagione d’oro
ultrafunk sublimava il concetto di underground. Non per vantarmi del post punk. 40 anni però non sono passati invano. Sono serviti
(anzi sì, per vantarmi) ma un paio d’anni fa transitarono in Italia a cementare un’idea, quella di “musica scomoda”. Se escono dischi
e a vederli a Bologna saremo stati in 20. Due membri dei Duds come In Threes significa che c’è ancora speranza: non ci siamo
(Giulio Erasmus e Nirvana Heire) oggi sono la chitarra e la batteria arresi alla musica come contorno. Non tutti.
degli Handle, trio completato dal cantante e polistrumentista Leo LUCA FRAZZI
Hermitt. E se i Duds rispolveravano la black music sotto zero di 90/100
72 | RUMOREMAG.COM
EXTREMA
EXTREMA
Gli Aksak Maboul nascono nel 1977: musica da camera DIY e avant album, spalmato su due CD dal minutaggio contenuto. Figures
rock in opposition, folklori immaginari e salgariane fantasie sulle comprende come da tradizione mercuriali miniature minimaliste
musiche dal mondo. “11 danze per combattere l’emicrania”, recita e schizzi sperimentali, ma soprattutto una serie di formidabili
il titolo dell’esordio dei belgi, premonizione di quell’attitudine canzoni che intrecciano i testi arguti e surreali della Vincent con
globalista e quell’ampiezza di manovra su cui il cofondatore Marc un avant pop di scuola francofona che riprende il discorso di Les
Hollander edificherà una delle più peculiari etichette indipendenti Rita Mitsouko, Antena e Stereolab arricchendolo con quei caratteri
europee, Crammed Discs, patria apolide di Tuxedomoon, Hector art rock continentali che gli Aksak Maboul hanno contribuito a
Zazou e Konono N°1. Una attività, quella di discografico, che dopo il sviluppare più di quattro decenni fa. Oltre alla line-up più recente,
sulfureo Un Peu De l’Âme Des Bandits (1980, con il coinvolgimento nel cast troviamo vecchi amici come Fred Frith, Steven Brown
degli spiriti affini Fred Frith e Chris Cutler) spingerà il musicista (Tuxedomoon) e Michel Berckmans (Univers Zero, Art Zoyd),
a mettere quasi del tutto tra parentesi il progetto. Dopo Ex-Futur ma Figures non ha nulla a che fare con vecchie glorie e bei tempi
Album, album registrato tra l’80 e l’83 e completato nel 2014, il andati: è un disco dalle idee freschissime, musicalmente poliglotta e
polistrumentista e Véronique Vincent hanno riesumato la sigla, autenticamente entusiasmante.
raccogliendo consensi e nuovo pubblico ed elaborando materiale ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
fresco ora raccolto in questo caleidoscopico e ispiratissimo doppio 83/100
RUMOREMAG.COM | 75
ABYSS X ALUNA
INNUENDO RENAISSANCE
DEEP MATTERS OF THE HEART MAD DECENT
Un denso Tuttora
curriculum parte del
che vede duo Aluna-
l’artista George, la
di Cnosso londinese
(Creta), Aluna
danzatrice, Francis si
laureata in cimenta in
computer science, attivista per proprio con un disco che rias-
i diritti LGBT in carcere e col- sume le sue passioni per il lato
laboratrice di Rabit e SOPHIE, più pop dell’R&B, combinato a
introduce il suo esordio auto- ritmi house e dance. Purtroppo
prodotto. Un flusso trance che buona parte di queste 14 canzo-
procede (un po’ troppo unifor- ni sono deboli e troppo leggere
me) fra interferenze, seduzioni per lasciare il segno, pur con
da Madonna periodo Erotica in qualche eccezione: vedi The Re-
chiave PC music e il soffio arca- cipe (offerta dal sempre genero-
no della tradizione che scorre so Kaytranada) e la dancehall di
sottotraccia. Get Paid.
MAURO FENOGLIO GIORGIO VALLETTA
61/100 51/100
MANA
78 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
10 CANZONI PER
ALESSANDRO CORTINI
Polistrumentista, produttore e compositore versatile e prolifico approdato da Forlì a
Los Angeles appena ventiduenne, ha lavorato con un esercito di musicisti, tra i quali i
Nine Inch Nails, ma non è certo un segreto. A settembre è uscito il suo ultimo lavoro
solista, Volume Massimo, e in pieno lockdown ha pubblicato Illusion Of Time insieme
al produttore e DJ inglese Daniel Avery, con il quale ha condiviso proprio il palco dei
N.I.N. Un disco completato in quel frangente e uscito adesso. “La collaborazione con
Daniel è nata da una stima personale reciproca, che è poi germogliata in uno scambio
di idee via Rete. Il risultato è Illusion Of Time”, racconta Cortini. Ma, in clima di
emergenza, l’attività concertistica è ferma, e resta il tempo per dedicarsi alla musica
lasciata indietro. “Periodo di poca creatività, ma molto tempo per organizzare cose che
ho composto e scritto tempo fa. Cose che usciranno mensilmente, sia via Bandcamp sia
attraverso Mute”.
“Il primo pezzo ‘elet- “Ricordo il mio walk- “Il pezzo con cui l’ho “Mia madre era una fan “Uno dei due gruppi
tronico’ che ricordo. La man, riavvolgendo la scoperto, ancora il mio sfegatata dei Beatles, italiani del mio tempo
batteria elettronica, il cassetta ad nauseam, preferito. Anche qui un quindi sono cresciuto che hanno segnato la
lavoro programmato di per ascoltare questa immenso senso di ma- ascoltandoli. A Day In mia gioventù. Viaggio
delay/echo e il synth canzone. Il misto di linconia positiva. Quel- The Life è secondo me Senza Vento è uno di
finale sono ancora oggi elettronica, chitarra e le sensazioni che senti l’equilibrio perfetto quegli album di cui
parti che mi portano malinconia nel pezzo è all’alba di ritorno da tra John e Paul, con mi basta ascoltare un
un immenso confor- una ricetta che conqui- una serata con amici, il giusto ammontare pezzo per ricordare
to quando le ascolto. sta da quando ero un adolescente, e il mondo di sperimentazione e esattamente dov’ero
PLAYLIST
Sicuramente la outro bambino”. è tutto da scoprire”. melodia”. quando l’ho sentito per
più bella di tutti i tempi, la prima volta”.
secondo me”. DA SELECTED AMBIENT DA SGT. PEPPER’S LONELY DA VIAGGIO SENZA
DA DOOT-DOOT DA ARENA WORKS 85-92 HEARTS CLUB BAND VENTO
“Metallo Non Metallo “Il periodo più ‘spe- “Uno dei pezzi meno
fu una rivoluzione rimentale’ dei GNR… elettronici dei DM, dal “L’album e la canzone “Generale è la mia
sonica in Italia, per Sono cresciuto in quei mio album preferito che mi hanno cambiato. infanzia, in parte anche
quanto mi riguarda, giorni in cui erano sen- (accanto a Violator). Ha Perfetto nella sua imper- l’origine della mia
giacché introdusse za dubbio il gruppo più dimostrato di essere ad fezione, normale e fami- melodia, e un umore
elementi elettronici e di importante della scena hoc anche in un album liare nella sua stranezza che vorrà sempre dire
produzione in uno stile rock, e hanno lasciato come questo. Sicu- aliena. Un capolavoro malinconia e allegria,
a quel tempo unico, ma un grosso segno nella ramente uno dei più che è luce di riferimento inscindibili tra loro.
sufficientemente affina- mia crescita musicale, strani, da un periodo di su come si dovrebbe fare La ricetta perfetta, per
to da essere accessibile anche se magari non è eccessi del gruppo”. musica: seguendo il pro- quanto mi riguarda”.
alle masse”. ovvio”. prio cuore, non quello
DA METALLO DA SONGS OF FAITH degli ascoltatori”.
NON METALLO DA USE YOUR ILLUSION II AND DEVOTION DA KID A DA DE GREGORI
80 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
82/100 76/100
77/100
82 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM SETTEMBRE 2020
Batteria e ottoni rumorosi: Il Palazzo che non ti aspetti. Marco Parente Suona Dino Il terzo lavoro del produttore
basta poco alla “brass metal Scritto e registrato in poco più di Campana, recita il sottotitolo e polistrumentista fiorentino
band” di Faenza per prendersi un mese, in solitudine e in pieno del suo ultimo ghiribizzo. La è un tuffo nelle viscere del
uno spazio non indifferente lockdown, L’Eden Dei Lunatici partitura originale che il nostro dolore per cercare la salvezza
nell’ambito strumentale estremo. è “un disco a tema sulla vita in ha scritto e da qualche anno attraverso l’illuminazione ca-
DoomooD racchiude però un po’ riviera alla fine degli anni 70”, porta in giro per il paese in uno tartica della musica. Percorso
di esperimenti, collaborazioni e racconta un tuffo all’indietro spettacolo condiviso con la po- introspettivo e complesso che
e deviazioni necessarie negli anni della giovinezza del listrumentista Sadi Oormood. qui si risolve in architetture
dall’ultimo Apocalips (2018). veterano abruzzese. Nei suoni Comunque è presto spiegato: sonore altrettanto articolate in
In quell’episodio non vi era un sincopati e groovy di Battisti e Marco è da sempre, anche cui i vuoti, le assenze e i silenzi
brano che non partisse subito Carella, nelle atmosfere pigre e nell’uso della voce, quanto di più interiori si esprimono attraver-
a BPM altissimi dritti in faccia, indefinite dell’estate in una città musicale ci sia. Lo è naturalmen- so i vuoti, le assenze e i silenzi
ma alla lunga ne emergevano di mare, in quel misto stralunato te, è un dono. Musicale proprio tra le trame strumentali ma il
i limiti. Ora si prendono i loro di attesa e incompiutezza. Fra come la scrittura di Campana, desiderio e il bisogno di inse-
tempi, disegnano atmosfere riff nervosi di chitarra e bassi quella dei Canti Orfici. Così il guire la luce, di raggiungere
oscure e dilatate quando serve, gommosi, un po’ di synth, melo- nostro tesse melodie in aria con l’accettazione della morte come
prima di esplodere in crescendo die spensierate ma dal retrogu- quel timbro etereo che si fa stru- parte della vita, sono i momen-
nervosi (Grave). Tentacles con sto malinconico e storie di ordi- mento tra gli strumenti. Quella ti “pieni” che tra loop, suoni
la voce di Sara della band doom voce di testa che qui canta i versi manipolati e frasi ossessive ci
naria adolescenza sotto il sole, si
italiana dei Messa si muove su del poeta dopo averli assimilati, conducono alla liberazione.
materializza un’Italia scomparsa
atmosfere quasi cinematiche. traducendoli in una nuvola spe-
e forse idealizzata, imperfetta e DORIANA TOZZI
Tutto l’opposto di Serpentine
molto spontanea, a volte troppo rimental/avanguardistica, in un 73/100
Serpentone che va verso sonorità
(qualche legnosità nei testi e viaggio sonoro vertiginoso lungo
black metal con il featuring di
nelle soluzioni c’è), ma capace di mezz’ora.
Silvio, voce della band sludge/
doom Abaton. Intuizioni pesanti. struggimenti autentici. BARBARA SANTI
Il produtto- Pubblicato
re italiano nel Ban-
che qui si dcamp Day
firma Anu- del 19 giu-
naku (in gno scorso
alternativa (in modo da
all’altra devolvere
sigla da l’incasso
lui spesso utilizzata, TSVI) col- all’associazione NAACP in sup-
labora con l’australiano Plead porto al movimento Black Lives
in quello che è il primo EP Matter), il nuovo EP di Fabio
pubblicato dall’etichetta londi- Brocato ne conferma la solida
nese Whities dopo il cambio di affidabilità quando si tratta di
nome. Le percussioni e melodie groove che stanno fra Detroit
arabeggianti dell’introduttiva house e suggestioni acid. Il ta-
Wheele si fondono con breaks glio è un po’ più introspettivo
LAZY EYES
dal gusto jungle nell’irresistibile del solito, e ci si emoziona con
Clap Clap, prima del finale tech- la parentesi ambient di As Si-
no di Haze. lent As The Moon.
GIORGIO VALLETTA GIORGIO VALLETTA
81/100 79/100
1970 per la Mercury, prodotto da Eddie deliri vocali. In brani come Chicago
Kramer presso i leggendari studi Electric Lives, per dire, c’è una sorprendente
Ladyland (Led Zeppelin, Jimi Hendrix, somiglianza con gruppi inglesi che
Kiss). Dai quali esce una raccolta di proprio in quel momento vivono il loro
canzoni super heavy per quei tempi. momento di gloria, ad esempio i Clear
John, batterista innamorato del soul anni Blue Sky. Su tutto torreggia la lunga
60, aveva incontrato il chitarrista Louis suite Man From Manhattan, che esplora
Ambra fuori da un liceo di Brooklyn. l’universo urbano di una città come New
All’interno della Porsche di Louis (la York - praticamente l’autobiografia heavy
famiglia è benestante) avevano discusso dei SLB - attraversando generi e tendenze
di musica e deciso di iniziare a jammare ma mantenendo sempre un drive hard.
assieme, stimandosi come musicisti. 18 e Non riuscendo a bissare il discreto
20 anni: due tipi dal carattere non facile. successo del primo album, complici
Infatti la storia dei SLB non finirà nel anche alcune incomprensioni e concerti
migliore dei modi. Reclutato il bassista male organizzati, la band si scioglie.
Gary Justin, il nome Sir Lord Baltimore Nel 2006, quando decidono di incidere
lo trova Mike Appel, uno dei produttori, un terzo album, Raw, John e Louis si
SIR LORD BALTIMORE che lo trae dal film Butch Cassidy parlano appena. Louis è influenzato da
THE COMPLETE RECORDINGS 1970 – 2006 And The Sundance Kid: è l’indiano testi ispirati al cristianesimo, e l’album è
CHERRY RED
cattivo da cui Paul Newman e Robert un tentativo di recuperare l’antica magia
Redford cercano di fuggire. Kingdom 70’s, riuscito però solo parzialmente,
È tuttora aperta la disputa su quale
Come è un grandissimo album di hard pur non essendo tutto sommato affatto
sia stata la prima band heavy metal rock visionario, dal sound frenetico e male per essere il disco di una band di
della storia. O meglio, per quale band spiritato. Una perla che ancora oggi reduci che forse non hanno più nulla in
sia stato coniato per la prima volta il risplende di luce propria. Nel 1971 comune l’uno con l’altro. Tutti e tre gli
termine. John Garner, fondatore a New segue l’omonimo Sir Lord Baltimore, album dei SLB (rimasterizzati) li potete
York nel 1969 dei Sir Lord Baltimore, disco più meditato – si fa per dire – e trovare in questo box della Cherry Red:
ne è abbastanza sicuro: fu il mensile dai tratti declamatori, nel quale si un’occasione da cogliere.
“Creem” a usare per la prima volta quel fondono incandescenti strutture heavy 84-82-87/100 DISCO
termine, riferito al loro primo album, progressive, lasciando ampi spazi a ZERO EXTRA
Kingdom Come. Album che esce nel liturgie proto heavy metal e psichedelici
DI CLAUDIO SORGE
88 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS SETTEMBRE 2020
THEN PLAY ON
tBMG
FLEETWOOD MAC
Il terzo album per una band di solito è quasi sempre l’album della pur rimanendo polarizzati tra due tendenze. Da una parte la
verità. O del cambiamento. Per i Fleetwood Mac fu entrambe le rivisitazione del british folk, evidenziata dai delicati gioielli di
cose. Then Play On fu da una parte l’album più coraggioso e, in brani come Closing My Eyes o la elisabettiana When You Say, con
un certo senso, sperimentale. Dall’altra, l’ultima tappa prima la band psichedelicamente proiettata in corti inglesi del ‘600; e
del grande e radicale cambiamento, coinciso con il successo di dall’altra, come detto, nell’esplorazione del blues elettrificato degli
massa di Rumours del 1977. Secondo chi scrive, in ogni caso, anni 60 inglesi, con deviazioni entusiasmanti alla slide guitar di un
si tratta del miglior album dei Fleetwood Mac. Pur con tutte Peter Green in stato di grazia, vedi Show Biz Blues, che riprende
le contraddizioni di una band in evidente fibrillazione (Peter lo stile di Elmore James, o il classico blues di Chicago One Sunny
Green se ne sarebbe andato subito dopo l’uscita dell’album) e la Day. E tutto questo background, il folk e il blues, serve alla band
confusione di un periodo vissuto tra radicali cambiamenti sociali, come terreno per nuove improvvisazioni “desert” psichedeliche,
rappresenta il picco creativo e la massima espressione di un’idea tipo nella acida Under Way, che li accomuna per certi versi ai
di blues progressivo mai più eguagliata da nessuno, che chiude Grateful Dead. Siamo esattamente a metà di quel processo di
l’epopea leggendaria degli anni 60. “If the music be the food of “americanizzazione” che cambierà per sempre la band.
love, then play on”: questo il detto shakespeariano che ispira CLAUDIO SORGE
l’album. In Then Play On i Fleetwood Mac spingono al massimo, 90/100 DISCO
90/100 EXTRA
90 | RUMOREMAG.COM
GILBERT, LEWIS, MILLS JULY
MZUI THE COMPLETE RECORDINGS
GOOD MISSIONARIES GRAPEFRUIT
FIRE FROM HEAVEN
AA.VV. Nel box i CD sono sei, ma con-
ROCKGARAGE COMPILATION tano soprattutto tre. Il primo e
VOL.1-4 il secondo, con l’unico LP che il
SPITTLE quintetto londinese pubblicò nel
‘68, in versione mono e stereo. E
Tre ristampe di grande valore il terzo, uscito nel ‘95 come The
documentario. Mzui era il Second Of July ma in realtà fatto
progetto di Gilbert e Lewis degli di demo precedenti il debutto.
Wire insieme all’artista Russell Siamo nell’Inghilterra psichede-
Mills, in origine sonorizzazione lica per eccellenza, immersi in un
di un evento multimediale. Am- suono unico che sta fra il freak-
bient severa e un po’ ostica da beat e i Beatles più lisergici, e che
digerire senza il contesto. Good
Missionaries era l’altro alias di
Mark Perry oltre agli Alterna-
diventerà rock progressivo. Dal
canto loro, i July aggiungono un
approccio più grezzo e spontaneo
RICHARD & LINDA
tive TV: se possibile, post punk
ancora più scarnificato e speri-
mentale. Il doppio Rockgarage,
della media e una spiccata libertà
creativa, e firmano un classico.
Sul resto - un album inedito re-
THOMPSON
infine, racchiude il lato sonoro gistrato nel 2010, Resurrection
della omonima fanzine italiana del 2013 e il nuovo The Wight
dei primi anni 80: tra i nomi Album, disponibile anche da solo
Diaframma, Frigidaire Tango, in doppio vinile - meglio tacere.
Detonazione, Go Karts. Il voto purtroppo fa media, ma il HARD LUCK STORIES (1972-1982)
CARLO BORDONE prezzo è contenuto. UNIVERSAL MUSIC
72-73-75/100 DISCO ANDREA POMINI
ZERO EXTRA 68/100 DISCO
40/100 EXTRA Nel 1970, poco dopo
aver lasciato i Fairport
Convention, Richard
Thompson iniziò a sviluppare
più liberamente la sua
poetica e la sua cifra stilistica.
Due anni dopo si inaugurava
così la sua seconda vita
artistica, con il suo primo LP
solista, Henry The Human
MORWELL UNLIMITED/ PIOTTA Fly, in cui già figurava come
PRINCE FAR I L’OTTAVO RE corista quella che sarà la sua
speciale musa per circa un
& THE ARABS (FROM ‘90S ARCHIVES)
decennio, Linda Peters, che
LA GRANDE ONDA/ALDEBARAN
A.1 DUB/CRY TUFF DUB ENCOUN-
ben presto diventerà Linda
TER CHAPTER IV
DOCTOR BIRD
Esegesi delle fonti del rap ro- Thompson. Lo stile unico di Richard, che ama valicare i confini
mano: suona come una cattedra tra generi e influenze diverse utilizzando ingredienti presi in
Due classici dub da un’era di universitaria, ma l’operazione prestito dal folk, dal rock, dalla musica tradizionale e in generale
passaggio, il roots degli anni 70 varrebbe davvero una tesi di dai suoi eclettici ascolti filtrando il tutto con un’attitudine jazz
ancora vivo e la mutazione dan- laurea. Il materiale che usciva ricca di improvvisazione, si perfezionava grazie al tocco delicato
cehall in arrivo. Editi da Trojan in cassetta a inizio anni 90 della calda, versatile e medievaleggiante voce di Linda, dando
nel 1980 e 1981 rispettivamente, fotografa una scena grezza, ma- vita a uno speciale sodalizio che questa corposa raccolta celebra
A.1 Dub dei Morwell Unlimited e gari anche un po’ naif, ma san- attraverso 113 brani (di cui 31 inediti) per un totale di otto dischi.
il quarto Cry Tuff Dub Encounter guigna, vera, geniale. Sotto la Il primo disco, Sometimes It Happens, recupera addirittura
di Prince Far I hanno in comu- regia di Ice One si muoveva un vecchie registrazioni del progetto The Bunch (che vedeva parte
ne alcuni musicisti, il fatto di mondo, con il nome della crew, della crew dei Fairport Convention insieme ad altri artisti folk
non essere mai usciti in CD e il Taverna VIII Colle, a rappre- rock britannici alle prese con cover dei successi rock’n’roll) e
suono tipico di quei giorni, molto sentare lo spirito da osteria. Al- alcune versioni in musica delle liriche del poeta Brian Patten. Si
profondo e con poche voci. Ma colizzato è il pezzo introvabile prosegue poi con i sei album ufficiali rimasterizzati, da I Want To
dove il primo è semplicemente che ne sintetizza in ragga il sen- See The Bright Lights Tonight, proseguendo con Hokey Pokey,
un grande album, il secondo ha timento, ma si vola anche alto Poor Down Like Silver, First Life, Sunnyvista e Shoot Out The
un ulteriore valore aggiunto: ai con la statuaria 1997 Fuga Da Lights, e tutti i loro singoli. Le ciliegine sulla torta sono poi gli
comandi sta un imberbe Adrian Roma. Si fa festa con L’attacco outtakes, le versioni demo e le registrazioni di alcuni brani live
Sherwood, in partenza da queste Dei Funkadelici, e si scava nel dei concerti alla Queen Elizabeth Hall del 1975 e al Theatre
solide basi giamaicane per rin- passato pre Piotta con la squa- Royal di Londra del 1977. Compilata e masterizzata da Andrew
novare il genere con la sua On-U dra Parco Delle Valli Posse. Tra Batt, questa retrospettiva rende omaggio al periodo di massimo
Sound. E per contestualizzare la meglio gioventù coinvolta splendore dei due ormai ex coniugi e lo stesso Richard, curatore
meglio, un secondo CD con altre ci sono MC Giaime, Colle Der della raccolta insieme a Linda, la definisce una “mappa” per
19 tracce coeve recuperate da 12” Fomento, Kobb D, Flaminio riscoprire i loro antichi tesori artistici.
del catalogo Attack. Maphia, Benetti e Gufo. Rabbia DORIANA TOZZI
ANDREA POMINI
e humour, cocktail esplosivo. 79/100 DISCO
82/100 DISCO PAOLO FERRARI ZERO EXTRA
80/100 EXTRA 76/100 DISCO
ZERO EXTRA RUMOREMAG.COM | 91
PRETTY MAIDS RÜSTƏM QULIYEV
MAID IN JAPAN: BACK TO AZERBAIJANI GITARA
THE FUTURE WORLD BONGO JOE
FRONTIERS
La linea ideale è quella che parte
In piena ascesa della seconda dagli strumenti a corda della tra-
fase metal in Europa, dopo dizione, il tar azero e il saz in que-
la metà degli anni 80, Future sto caso, passa per i riverberi surf
World dei Pretty Maids divenne rock dell’egiziano Omar Khorshid
un caso. Innanzitutto per la loro e arriva fino alle staffilate sinte-
provenienza danese (Mercyful tiche di Omar Souleyman. Ma
Fate a parte, il Nord Europa non solo: negli assoli di Quliyev,
era concentrato – grazie al nato nel 1969 fra le montagne
traino Malmsteen – in Svezia) del Nagorno-Karabakh e morto
e soprattutto per il concetto nel 2005, risuonano sia influenze
musicale. Irrigidire la potenza globali (la velocità di esecuzione e
dell’hard rock, sovrapporla la complessità di metal e fusion),
all’heavy metal e inserire ba- sia asiatiche vicine (il pop afgha-
rocco e melodia. Fu un album no di Əfqan Musiqisi, quello ira-
Non sta succedendo nulla a Au- Questa compilation di demo e È l’inizio del 1975 e Neil Young
stin in ambito heavy, nei primi registrazioni in sala prove risa- deve sfrondare: una sera fa
anni Zero. Così John D. Cronise lenti al periodo 1979-1983 era ascoltare a un ristretto grup-
nel 2003 decide di incidere un già inclusa nel monumentale po di amici due lavori e a fine
demo con le sue canzoni e in co- box In Nomine Satanas, uscito serata decide di pubblicare il
pertina ci mette una spada. Pas- lo scorso anno per celebrare il secondo, Tonight’s The Night.
saporto per il primo album per la 40ennale del gruppo di Newca- L’escluso – Homegrown, ov-
Kemado, Age Of Winters (2006). stle. Niente d’inedito, quindi, a viamente - per anni resta una
Una pietra miliare dell’heavy. parte l’edizione stand alone, ma mezza chimera, per quanto poi
John ci arriva con una ferrea il brivido di ascoltare le versioni una metà dei brani sia sgoccio-
dieta di Black Sabbath, Melvins, primordiali dei loro classici è lata in dischi successivi. Non un
Sepultura, Sleep. Quella degli sempre ben percepibile. Questi mistero il motivo, se lo stesso
Sword è la storia di una delle individui coi primi tre album canadese titubava davanti al
band capitali del metal moderno hanno fatto la storia e hanno far seguire a un album non ca-
e sta in questo box di tre dischi e cambiato il metal, rendendolo pitissimo come On The Beach
libretto con giudizi entusiastici di più nero, cattivo, esoterico e, un progetto doloroso e in gran
Lars Urlich, Mark Morton (Lamb perché no, divertente (non sono parte acustico come questo, P J HARVEY
Of God), Neil Fallon (Clutch). mai stati satanisti adepti del scritto dopo aver scoperto un DRY - DEMOS
Ci sono le migliori canzoni dei lato oscuro: era tutto un trucco tradimento della moglie. Un ca- UNIVERSAL
sei album degli Sword, più una di scena). Unica avvertenza: polavoro perduto, proprio come
sporta di unreleased, tra cui He’s questo è un disco per completi- si sospettava. Ma con un nervo- Già chiare le idee e la ferocia
Waitin’ dei Sonics (gli antenati sti e fan, non adatto per avvici- sismo e una tensione inusuali del disco originale ne resta
dell’heavy) e She dei Kiss. Se non narsi alla band se si è a digiuno anche per il periodo in cui fu testimonianza, ma più
avete nulla di loro, accaparratevi di Cronos, Abaddon e Mantas. inciso, quasi a buttare una luce tangibile è lo spaesamento
questo box. ANDREA VALENTINI nuova sui primi ‘70 di Young. della ragazza appena
sbarcata a Londra con il
CLAUDIO SORGE 70/100 DISCO FRANCESCO VIGNANI
ZERO EXTRA cuore spezzato.
85/100 DISCO 83/100 DISCO
84/100 EXTRA ZERO EXTRA
RUMOREMAG.COM | 93
AMERI
INDIE
’95
TESTO DI DIEGO BALL ANI
ICAN
LA
5
VERA a Matador celebra i 25 anni di
alcune sue storiche pubblicazioni
con una collana il cui titolo,
AL-
Revision History, suona quanto
mai appropriato. Il revisionismo è
una costante dell’epoca di Internet.
La falla di un sistema che prevede
l’accesso a infinite informazioni, ma
per contro lascia a chiunque poco
tempo per approfondirle, verificarle
TER-
e ponderarle, relazionandole fra
loro. Ecco allora che nel grande racconto dell'”Indie Rock Anni
90”, concetti come "alternative rock" e “DIY” si fondono in
un orizzonte di distorsioni, volumi feroci e strutture sonore
imprevedibili, specie se paragonate al paradigma zeppeliniano
che aveva dominato il rock classico.
Per certo fu un’età dell’oro per chiunque avesse voluto
NATI-
imbracciare una chitarra animato solo da passione e
buona volontà. Ad attenderlo avrebbe trovato un mercato
sovraeccitato, alimentato da un flusso di denaro a cui
contribuiva in modo significativo il boom del Compact Disc,
che aveva spinto i vecchi possessori di vinile a rimpiazzare la
propria discografia con i nuovi supporti.
VA
fatto che per molto tempo quella “indie” era stata una sensibilità
definita in negativo. A creare coesione e senso di appartenenza
fra lo sparuto manipolo di ragazzi che si presentava ai concerti
di Mission Of Burma, Hüsker Dü e Sonic Youth era il disagio di
fronte alla musica e alle sottoculture degli anni 80. Un senso
di sradicamento che faceva di quella indie una tribù invisibile,
priva di evidenti segni di riconoscimento.
RUMOREMAG.COM | 95
’9
RETROPOLIS AMERICAN INDIE ’95 TESTO DI DIEGO BALL ANI
96 | RUMOREMAG.COM
95
TRA INTERVISTA
A GERARD COSLOY (MATADOR)
LOGICO
con un parterre di artisti che va dai GBV ad Adele, è
stato membro dei Chavez, autori nel ’95 del classico
post hardcore Gone Glimmering. Ne è scaturita
un’interessante discussione fra memoria, attualità e
fiero senso di appartenenza.
E IL DI-
Gerard Cosloy: “Si tratta di una specie di scherzo fra di
noi. Molte delle cose realizzate con l'etichetta sono state
dimenticate o mal documentate. Le nuove generazioni
tendono a raccontare la storia in modo celebrativo.
Personalmente non sono mai contento di come vengono
realizzate le biografie musicali o di come la storia legata
alla musica viene raccontata. Con la Matador abbiamo
sempre preferito fornire tutti i dettagli piuttosto che
GITALE
leggerne di inventati. Il titolo si riferisce a questo.
Anziché raccontare la storia da capo, preferiamo
considerare queste ristampe come delle pacche
sulle spalle che ci diamo a vicenda, assecondando la
leggenda”.
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RETROPOLIS AMERICAN INDIE ’95 TESTO DI DIEGO BALL ANI
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RETROPOLIS AMERICAN INDIE ’95 TESTO DI DIEGO BALL ANI
RUMOREMAG.COM | 99
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RETROPOLIS AMERICAN INDIE ’95 TESTO DI DIEGO BALL ANI
Sfatiamo per una volta un mito: quello secondo Rimasi sconvolto dal fatto che volessero lavorare con
cui Wowee Zowee non è riuscito a capitalizzare noi. Per dirla con un cliché: i GBV erano ragazzi arrivati
il successo indipendente di Crooked Rain, tardi alla festa. Noi li conoscevamo già. Ce li aveva
Crooked Rain perché troppo poco commerciale. fatti conoscere Matt (Sweeney, nda), che suonava in
G.C.: “La gente lo dice spesso, ma non capisco a cosa si continuazione i loro dischi nei nostri uffici. Trovammo
riferiscano. A quale canzone del disco rinuncerebbero? un accordo per la distribuzione di Vampire On Titus
Quale idiosincrasia eliminerebbero? Pensare a dei con la Scat di Rober Griffin, che all'epoca era la loro
Pavement più commerciali per me è un ossimoro. etichetta. Così li vedemmo la prima volta quando
Le cose che hanno reso i Pavement speciali sono le vennero a New York e suonarono al CBGB's. Fummo
stesse che hanno impedito loro di vendere milioni di sconvolti dalla loro potenza, specie se paragonata alle
dischi. Non è la fine del mondo. I Pavement non hanno registrazioni estremamente scheletriche e lo-fi. Quando
venduto quanto i fottuti Everclear, ma oggi nessuno si li incontrammo, e fu chiaro che volevano venire con noi,
sognerebbe di intervistare questi ultimi. Probabilmente non ci fu neanche bisogno di pensarci, perché erano
se i Pavement fossero diventati famosi la gente si già una delle nostre band preferite. Il problema è che
sarebbe lamentata lo stesso. C'è anche una questione questo complicò parecchio il nostro rapporto con la
di identità dietro, e la comprendo bene. La politica Scat, perché di fatto rubammo loro il gruppo (anche
identitaria che sta dietro all'universo indie è quella che se l'idea, ripeto, partì dalla band). Rubare un gruppo a
mi ha dato da vivere e ha pagato il mio mutuo, per cui una label che stavamo distribuendo non fu un gran bel
non mi voglio lamentare troppo. È solo che non si può gesto. Ancora adesso, a distanza di anni, è una cosa che
avere tutto. I Pavement hanno un repertorio incredibile, mi imbarazza”.
hanno realizzato dischi stupendi. Tutto il resto sono
inutili congetture”. Cosa c’è di vero nel fatto che per Alien Lanes
ebbero un anticipo di 100mila dollari e che
Veniamo ai GBV, come decideste di metterli l’album, escluse le birre bevute, ne costò appena
sotto contratto? All’epoca Pollard e soci avevano dieci?
un’età decisamente superiore a quella delle G.C.: “Penso che sia costato più di centomila dollari, era
altre band e, a parte il lo-fi, avevano un sound un contratto fra più etichette. È stato uno degli album
più regolare e power pop. che più ci è costato produrre. Non il più costoso, ma
G.C.: “Non li ho mai percepiti come una band regolare. sicuramente uno dei primi cinque. Senza dubbio però
C'era molta originalità nel modo con cui registravano ne è valsa la pena”.
e si presentavano, dall’artwork ai titoli delle canzoni.
100 | RUMOREMAG.COM
95
Matt, tu hai suonato spesso con loro.
M.S.: “Si ogni tanto lo faccio ancora. Vedi, se su disco
le canzoni erano piccole epiche psichedeliche da un
minuto, dal vivo era pura follia. La prima volta che
sono venuti a suonare al CBGB’s nessuno sapeva
cosa aspettarsi. La gente non immaginava di vedere
questo gruppo di mezza età, incredibilmente squisito
e potente, saltare da una parte all’altra del palco. Ero
felicissimo. A quel punto andava di moda il post rock e
non era molto figo saltare come pazzi ai concerti. Poi,
il fatto che registrassero le canzoni in modo così veloce
faceva sì che quando le sentivi dal vivo, essendo appena
state composte venivano suonate con una incredibile
eccitazione. Con i Chavez abbiamo suonato spesso con
loro, erano la nostra band preferita e c'era una grande
ammirazione reciproca. Loro amavano tutte le nostre
ex band, era molto divertente questa cosa perché noi
GUIDED
facevamo loro da supporto e loro erano più vecchi ma ci
seguivano con attenzione perché eravamo gli ex Bullet
BY VOICES
LaVolta e gli ex Live Skull”.
RUMOREMAG.COM | 101
’9
M.S.: “Vedi, noi stavamo a New York ed eravamo
abbastanza consapevoli di ciò che stava accadendo
all'underground americano. Questa situazione la
percepivamo già dal 1993. Parlo del fatto che la gente
faceva questo tipo di musica con il solo intento di
diventare famosa. Dal canto nostro eravamo interessati
a viaggiare, divertirci e conoscere gente interessante,
provare nuove esperienze, circondarci di esperienze
artistiche. In questo senso ci sono buone ragioni anche
oggi per dar vita ad una band. Gente come Pearl Jam e
Soundgarden ha raggiunto quel livello perché era quello
che voleva, l’unica cosa che interessava loro. Esistevano
per essere delle fottute star. Il problema semmai era
quando gente con meno talento ha cercato di copiarli.
Anche a noi venne offerto un contratto major. Gli
Smashing Pumpkins volevano portarci in tour con loro.
Ma eravamo convinti che avremmo fallito come band
se avessimo accettato. Eravamo così concentrati sul
fatto di realizzare qualcosa di buono che non eravamo
YO LA TENGO
interessati ai soldi”.
102 | RUMOREMAG.COM
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CHE FINE HAI FATTO? LUCA TALAMAZZI
LUCA TALAMAZZI
IERI (1991 AL 2004) OGGI (DAL 2005)
“Quando entrai nei Carnival Of Fools ero “Finita l’esperienza coi Santa Sangre feci
un timido ragazzo della provincia milanese quello per cui avevo studiato, l'informatico.
innamorato della musica. Suonavo, vivevo Ora ho una stabilità, ma prima ho fatto i salti
coi miei, ero uno studente svogliato e mortali come socio di minoranza in piccole
squattrinato, e tra una prova e l'altra mi società e come freelance. Papà diceva, ‘meglio
laureai in Scienze dell'Informazione. Joe mi un informatico che lavora che un musicista
chiamò nei COF mentre incidevano Religious ENTRA ALLA disoccupato’. Quando ho capito che stavo
Folk per sostituire il chitarrista e completare CHITARRA NEI diventando un informatico disoccupato mi
le registrazioni. Gli altri lasciarono la band e CARNIVAL OF FO- sono chiesto che cosa non andasse. Convivo
subentrammo io, Maurizio Raspante e Mox OLS NEL ’91, CON I da 20 anni con la mia compagna Lilli e
QUALI INCIDE DUE
Cristadoro. Poi arrivò il terzo album, tutto abbiamo due figli. Dopo anni da freelance,
ALBUM, E NEL ’94,
scritto da noi: lo portammo anche in Norvegia. ora faccio il programmatore in una società
QUANDO SI SCIOL-
Aprimmo una data di Nick Cave ma fu il canto GONO, FONDA I di software a Milano. Ho cambiato un
del cigno. Joe aveva fondato i La Crus, non SANTA SANGRE paio di case, restando nella provincia, a
riusciva a seguire entrambi i gruppi e scelse CON MAURIZIO nord. Pensavo che la dimensione ideale del
loro. Andai a vivere con la mia compagna RASPANTE E MOX musicista non fosse quella della ‘professione’,
a nord di Milano. Non amo la città e vorrei CRISTADORO. perché limita la libertà artistica. Ma ero
vivere in una casa nel bosco con i miei animali, ARRUOLATI NEL ingenuo, perché il mestiere riempie la vita e
la natura è fonte di ispirazione. Faccio un CONSORZIO se non lo farà la musica lo farà qualcos’altro.
lavoro tecnologico (sviluppo codici) ma non PRODUTTORI Ho continuato a suonare per divertimento,
amo la tecnologia. Gli altri mi indussero INDIPENDENTI un po' con altre persone/band, un po' da
a cantare e completammo i Santa Sangre. PUBBLICANO DUE solo. Ho diverse registrazioni che non ho mai
ALBUM E POI, A
Presentammo un demo a Sonica (CPI) e pubblicato. Va bene così. Altre mie grandi
FINE PERCORSO,
andò bene. Tante date. Stava diventando una passioni sono il cinema e le serie TV. Leggo
TALAMAZZI DECIDE
professione, ma era estenuante. Le tensioni DI DEDICARSI quando posso, scrivo male, non sono sportivo
emersero quando, a metà lavorazione de ALL’INFORMATICA ma mi muovo in bicicletta. Mi piace anche
La Pelle Muta, capimmo che qualcosa non la politica. Sono membro del partito pirata
andava nell’etichetta e alla fine uscimmo per italiano e ho a cuore l'ambiente, la politica
Desvelos. Io lavoravo in una società gestita da è una forma di collegamento con la realtà
un ingegnere danese, che poi sparì nel nulla e e uno sguardo ad alto livello su ciò che
dovetti ripartire da freelance. Lo scioglimento accade. In fondo è arte. Sono perennemente
fu terribilmente naturale. Facemmo una data stressato. Sono anche dudeista, quella sorta
per promuovere l’album e fu deprimente. di sconclusionata religione atea nata dal film
Eravamo un insieme vuoto. Duro da accettare, The Big Lebowski. Mi basta poco per essere
ma i rapporti non si sono incrinati”. felice, ho imparato a non prendermela”.
DI BARBARA SANTI
104 | RUMOREMAG.COM
GENTE SOL A (MA NON TROPPO) STORIA MINIMA DEI DISCHI DEFIL ATI
MICHAEL SHELLEY
Too Many Movies (Big Deal, 1998)
Discutere a tarda notte dell’importanza del power gli Attractions. Titolo? Too Many Movies, ben esplicato
pop ingoiando cibo che assimileremo senza pietà. nell’autoironica title track (un Tom Petty in London,
Progettare finalmente una bella trasmissione radio per dire), manifesto di cuori spezzati che si illudono
dove poter passare quello che vogliamo, magari anche di poter avere relazioni uguali a quelle che vedono
i Feelies (anzi, soprattutto i Feelies. Perché non la sullo schermo (e via con assolo alla George Harrison).
chiamiamo direttamente Crazy Rhythms?). Fare un Concetto chiaro fin dall’iniziale ballata dolente che apre
glorioso viaggio a New York e andare soltanto nei l’album, Baby’s In A Bad Mood, dove un passaggio
negozi di dischi per comprare a un dollaro i vinili di come “ha fatto il bagno più lungo che abbia mai visto e
Marshall Crenshaw. Ripartire subito per Glasgow e non ha nemmeno toccato la cena che le ho preparato"
scattarsi le foto esattamente come le copertine dei 12” spiega perfettamente come i Big Star siano la band
dei Belle And Sebastian. Scrivere canzoni che partano definitiva, ma anche perché lui sia rimasto a occhi
con accordi acustici e abbiano per titoli nomi di ragazze aperti sul sofà fino all’alba. Avanti con l’indie country
o quantomeno dove si dica spesso “girl”. Bene, le di Lisa Marie, la dolcezza Pernice Brothers di She’s Not
avete fatte o pensate tutte? Non temete, non siete i You (le nuove fidanzate non corrispondono mai a quelle
soli. Nella nostra buona e sventurata compagnia c’è che hai perso) e il paisley chitarristico (Westerberg &
anche Michael Shelley, songwriter power pop romantic Wynn, sì) di Surfer Joan, peana Velvet per quelli che
country folk beatlesiano newyorchese che, per capirci, si innamorano di ragazze troppo cool per loro. Nulla
da ragazzino andava regolarmente al CBGB’s dove da aggiungere a un titolo come You Were Made To
si esibiva anche in solitaria, visto che la sua band del Break My Heart, se non che è una delizia Philly soul
liceo non riusciva a fissare correttamente gli accordi cullata insieme a Laura Cantrell, e applausi pieni per il
di Pulling Mussels (From The Shell) degli Squeeze. Buddy Holly goes McCartney goes Elvis Costello della
Credo che, biograficamente, non servirebbe aggiungere contraccettiva The Pill. Se non fosse sufficiente, ecco
nulla, ma è bene sapere che Shelley, magistralmente Jigsaw Girl, una che "ha ballato con uomini latini pieni
definito dal magazine inglese “Q” uno che sembra di acqua di colonia che hanno tre volte la sua età" ed
“Nick Lowe con i Replacements dietro”, ha una è glorificata da una grazia acustica degna del miglior
buona carriera solista, condivide una band, i Cheeky Daniel Johnston, ma anche The Girl With The Light
Monkey, con Francis MacDonald (Teenage Fanclub) In Her Eyes e il suo handclappin’, o la resa romantica
e disserta amabilmente di pop music ogni sabato assoluta di Sweet Little One sulla cui coda per Wurlitzer
mattina sulla stazione WFMU, oltre che occuparsi e cori si potrebbe scrivere un’enciclopedia degli eroi
dell’etichetta indipendente Confidential Recordings. minori. Gloriosa esercito arrendevole di cui Michael
Apprezzato soprattutto in Gran Bretagna, proprio alla Shelley è un graduato riverito e rispettato. A pensarci
fonte battesimale indie di Glasgow, ha pescato Stevie bene, se dovessimo fare una trasmissione radio, magari
Jackson e Chris Geddes dei Belle And Sebastian per potremmo iniziare proprio con una retrospettiva su di
farsi accompagnare nel suo secondo album. Che è lui, sperando di poter andare a New York, per prenderci
un microcosmo di figure femminili e amori difficili, caffè e ciambella a un diner e poi andare a caccia di tutti
raccontati con il sorriso di uno che ha fatto il barman i suoi dischi. Ho letto che in uno fa anche una cover di
a Brooklyn e che ricorda tanto Nick Lowe, Jonathan Free Again di Alex Chilton. Direi che il viaggio sarebbe
Richman e il pop brianwilsoniano quanto Costello con ampiamente giustificato, no?
DI MAURIZIO BLATTO
RUMOREMAG.COM | 105
VISIONI SETTEMBRE 2020
93/100 94/100
106 | RUMOREMAG.COM
SIBERIA LITTLE JOE
REGIA DI ABEL FERRARA REGIA DI JESSICA HAUSNER
ITALIA, GERMANIA, MESSICO, 2020 AUSTRIA, GERMANIA, REGNO UNITO, 2019
NOMAD – IN
CORPUS CHRISTI SULL’INFINITEZZA CAMMINO CON
REGIA DI JAN KOMASA
REGIA DI ROY BRUCE CHATWIN
POLONIA, 2019
ANDERSSON REGIA DI WERNER
SVEZIA, 2019 HERZOG
REGNO UNITO, 2019
64/100 72/100
108 | RUMOREMAG.COM
Musica
VISIONI ESPANSE
Cineobituary
THE WEEKND
JO HN SAXON SNOWCHILD
REGIA: ARTHELL ISOM
LABEL: UMG
19 3 5 – 2020
La saga di The Weeknd non si ferma.
John Saxon (all’anagrafe Carmen Orrico), figlio degli italianissimi Antonio Orrico e Snowchild è il nuovo video (una volta
Anna Protettore, viene scoperto giovanissimo e trascinato a Hollywood per rimpinguare si sarebbe detto singolo ma questa
le fila dei giovanotti di belle speranze destinati a far impazzire le fanciulle. Dietro le fornisce solo sospetti anagrafici
fattezze di uno degli uomini più belli di sempre si cela un attore di grandissimo talento. sull’estensore di queste note…) tratto
Se ne accorgono registi come George Cukor (La Ragazza Del Secolo, È Nata Una Stella), da After Hours e segue Blinding
Vincente Minnelli (Come Sposare Una Figlia), Frank Borzage (Il Grande Pescatore), Lights, Heartless, In Your Eyes,
Blake Edwards (La Tentazione Del Signor Smith), John Huston (Gli Inesorabili), Otto Until I Bleed Out e l’omonimo mini
Preminger (Il Cardinale). Per la sua interpretazione nel western di Sidney J. Furie film che ha lanciato l’album. Il video,
A Sud-ovest Di Sonora vince un Golden Globe nel 1966. Saxon (il nome di Orrico fu realizzato dallo studio D’ART Shtajio,
cambiato dal talent Henry Wilson) diventa nel tempo una presenza fissa nel cinema di la prima compagnia d’animazione
genere italiano e statunitense. Film proverbiali come I 3 Dell’Operazione Drago al fianco nipponica interamente di proprietà
di Bruce Lee o Nightmare – Dal Profondo Della Notte cementano la sua reputazione afroamericana e diretto da Arthell
d’interprete di culto. Senza contare i numerosi film interpretati in Italia come Napoli Isom, si presenta come un viaggio
Violenta, Il Cinico, l’Infame, Il Violento (entrambi di Umberto Lenzi), Apocalypse nella biografia di Abel Tesfaye. Dalle
Domani (di Margheriti), La Legge Violenta Della Squadra Anticrimine, Mark Colpisce origini canadesi, testimoniate dalla
Ancora (di Stelvio Massi). John Saxon. Una leggenda per sempre. sua magnifica Trilogy, per ascendere
GIONA A. NAZZARO all’iperuranio del superstardom con
Starboy e giungere così all’ultima
camaleontica trasformazione di After
Hours. Intrecciando riferimenti
cinematografici diversissimi fra loro
THE MARY WILLINGTON come Matrix, Ghost In The Shell,
MOVIE COLLECTION Underworld e Il Bacio Della Pantera,
D E L ME S E SCREENBOUND PICTURES The Weeknd, attraverso un name
dropping importante nel quale cita
Chi era Mary Millington e perché si parla Dizzy Gillespie (“blowing smoke had
ancora di lei? Starlette britannica, è l’epitome me dizzy like Gillespie”), un double
del cinema sexy albionico sul declinare degli entendre non proprio sottile su P. K.
anni 70. Per molto tempo la sua vita è stata Dick (“futuristic sex give her Philip
avvolta da leggende. Ora questo superbo K. Dick”), omaggiando Dirty Dancing
cofanetto presenta l’opera omnia dell’attrice, (“all my diamonds dancing like they
un documentario, un libro e una quantità Swayze”) paragonando il suo status con
davvero impressionante di extra. Fra questi Jay Z (“now I’m in Tribeca like I’m Jay-
figura anche un’ampia selezione di super8 Z”), si cuce addosso una success story
softcore (per i materiali hard probabilmente ci e una mitologia. Le immagini del clip
saranno state troppe obiezioni di ordine legale trascolorano le une nelle altre come una
e riguardanti i diritti…) e numerosi materiali serie di dissolvenze incrociate infinite.
davvero mai visti. Se è vero che le storie ufficiali The Weeknd si proietta sullo spettro
non sono interessanti senza opportune note a offerto dalle possibilità di messinscena
piè di pagina, questo cofanetto dedicato a Mary contemporanea per cercare di dare
Millington non può non soddisfare tutti gli corpo a un’immagine allo stesso
appassionati di minuzie cinematografiche e gli tempo pienissima, totalizzante, ed
anglofili più radicali. In casi come questo è la evanescente, inafferrabile. I più severi,
presentazione stessa della confezione e la cura ovviamente, saranno confermati nella
filologica dell’operazione di restauro e riscattare loro convinzione che Tesfaye non stia
la qualità dei film che sono, in fondo, nient’altro facendo altro che ripetere all’infinito le
che l’equivalente delle commedie sexy nostrane. intuizioni degli esordi, eppure non si
Niente che possa ambire a cambiare il corso può che seguire affascinati le mutazioni
della storia del cinema, ma questo cofanetto della sua persona pubblica.
è un modello di come andrebbero recuperati i GIONA A. NAZZARO
film dimenticati del passato.
GIONA A. NAZZARO
82/100
RUMOREMAG.COM | 109
LETTURE SETTEMBRE 2020
AA.VV.
ARABPOP
MIMESIS
FEDERICO GUGLIELMI
NO CONTROL - STORIE DI HARDCORE PUNK CALIFORNIANO
TSUNAMI EDIZIONI
EDDY CILÌA
VENERATO MAESTRO OPPURE Non è solo una delle firme storiche del rock del nostro
PERCORSI NEL ROCK 1994- 2015 paese, ma anche prime mover e tutore della storia del
AUTOPRODUZIONE/AMAZON punk: forse il vertice nella diffusione del genere nel
nostro paese. Non è un caso che proprio lui sia stato il
L’autore non lo sa (e forse neppure gli primo giornalista europeo a recensire i Bad Religion.
interessa) ma sono un suo fan da sempre. O Simbolicamente, padri del punk americano degli anni
almeno da quando seguo le riviste musicali. 80 (e non solo). No Control. Storie Di Hardcore Punk
Perché nei suoi articoli, nelle sue recensioni, Californiano. Un genere che ha cambiato le coordinate
nelle sue monografie, non c’è mai stato solo della musica (e della cultura) americana, e la cui onda
il racconto della musica, ma la riflessione lunga ha generato poi l’epopea del punk degli anni
sulla musica. Qualsiasi artista fosse, in quel 90. Quello che ha reso milionaria l’avventura della Epitaph. Nasceva tutto
momento, protagonista. La storia di Eddy lì: tra Adolescents e Circle Jerks. Tra San Francisco e Orange County.
Cilìa, classe 1961, è simile a quella di chi ha Tra Descendents e Social Distortions. Federico Guglielmi riporta tutto in
deciso (con una mossa pressoché suicida) di strada. Non scrive una storia di genere: lascia che il genere parli, attraverso
consacrare la propria anima alla narrazione decine, centinaia d’interviste raccolte nel corso della sua vita da giornalista.
della musica, all’arte, alla letteratura e a tutto L’affresco di No Control è meraviglioso: è la storia orale di uno dei fermenti
ciò che gravita intorno, con sacrifici (infiniti) più significativi mai apparsi nella storia musicale d’oltreoceano. Talmente
dedizione (costante) intensità (incalcolabile) dirompente da aver condizionato almeno 20 anni di musica rock. Una storia
e soddisfazioni (poche). La sua penna però è di cui innamorarsi, grazie alla guida di un fan (prima), diventato poi punta di
sempre stata diversa da quella degli altri. Il diamante del nostro giornalismo.
viaggio in alcuni dei suoi tanti scritti, a partire MARIO RUGGERI
dal 1994 e quindi 11 anni dopo il suo debutto
85/100
per il “Mucchio Selvaggio” (1983!) rende
immediatamente idea e merito a una persona
che ha fatto dell’analisi, incastonata in una MASSIMO PALMA
scrittura vivace e sempre arguta, il suo punto NICO E LE MAREE
di forza. Venerato Maestro Oppure: Percorsi CASTELVECCHI
Nel Rock 1994-2015 è un viaggio in oltre 20
anni di musica. Un viaggio fatto di articoli, La voce cupa e marziale di All Tomorrow's Parties. Lo
piccole retrospettive, brevi monografie, sguardo enigmatico che seduce e trattiene demoni. Una
percorsi nel profondo degli artisti. Scritti bellezza dalla "mistica inaccessibile", scriverà Gerard
con vena pungente e sempre estremamente Malanga, innocente e spontanea su pellicola (tra le
moderna. Cito a memoria una lucida e spietata braccia vogliose di Fellini, sotto gli occhi crudeli di
analisi sulla carriera di Bowie, dagli anni 80 Andy Warhol, infine libera col giovanissimo vagabondo
in poi, scomoda ma veritiera, controcorrente Philippe Garrel), "macabra, quasi mortuaria, sul
e da applaudire, non solo per il coraggio, palcoscenico". La sacerdotessa delle tenebre. Un
ma per la lucida visione (detto per inciso: dagherrotipo sfocato e soavemente orrifico. Un fantasma
nel sottolineare la pochezza delle scelte pop di passaggio nella storia di altri musicisti: Lou Reed
eighties di Bowie, Eddy aveva perfettamente e John Cale, compagni e nemici, come in fondo tutti gli uomini della sua
ragione). Per questo Venerato Maestro vita, Leonard Cohen, che canterà il desiderio mai consumato per lei in Take
Oppure è, ad oggi, uno dei migliori testi di This Longing, Jim Morrison "fratello di sangue", Bob Dylan, Jimi Hendrix,
critica musicale circolati in questo paese. Iggy Pop... "Di cosa parliamo, davvero, quando parliamo di Nico?", si
Proprio perché è ciò che dovrebbe essere la chiede Massimo Palma. La sua biografia/romanzo sceglie alcuni fatti storici
critica musicale: stimolo, riflessione, a volte (l'adolescenza difficile nella Berlino del dopoguerra, la fuga a New York, la
provocazione. Ciò che la critica musicale (in morte banale a Ibiza dopo una vita accelerata piena di eccessi e ripartenze)
generale) non è più da un pezzo. e procede poi per suggestioni ondivaghe. Un racconto poetico e sfuggente
MARIO RUGGERI come la sua protagonista.
90/100 CLAUDIA BONADONNA
69/100
110 | RUMOREMAG.COM
LETTURE EXTRA SETTEMBRE 2020
79/100 71/100
RUMOREMAG.COM | 111
FUMETTI SETTEMBRE 2020
IL NUOVO MONDO
DI ALEŠ KOT, TRADD MOORE, HEATHER MOORE
SALDAPRESS
112 | RUMOREMAG.COM
F U M E T T I P O S T E R-I D I A L E S S A N D R O B A R O N C I A N I E A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E
RUMOREMAG.COM | 113
A CURA DI
BANDALARGA CORPO A CORPO S ERG IO MES S IN A
letto ri@sergio m essina . c om
CORPO
A CORPO
Attenzione: questo articolo screditare gli avversari - uno sport infine divento dirimpettaio di Paola
descrive modi di pensare sbagliati pure di recente adozione, purtroppo Taverna, che la mattina canta gli
e suggerisce logiche talvolta molto popolare. stornelli a voce alta.
controproducenti.
Non provateci a casa. Io però non riesco a sfuggire a Mi immagino la signora Maria
un sentimento irrazionale che Elisabetta Alberti Casellati alle
Nel dover periodicamente scegliere mi tormenta da molti anni, che prese con la bustaia, o quando
i politici che comporranno il magari non influenza il mio voto scopre che il suo dog sitter è
parlamento, alcuni dei quali poi ma sicuramente gioca un ruolo gay. Luigi Di Maio mentre valuta
governeranno per degli anni, ci importante. Non è una cosa di cui diversi tipi di prugne secche al
sono dei parametri ovvi, altri mi vanto, anzi potete considerare supermercato. Insomma non riesco
di recente adozione e qualcuno questo articolo come una a prescindere dal considerare il
completamente irrazionale. Tra i confessione di colpevolezza. Nel modo in cui occupano lo spazio,
primi direi certamente le idee, le giudicare i politici, oltre a quello come interagiscono con il mondo,
proposte politiche, lo schieramento che dicono, mi concentro sempre "chi sono" non dico personalmente,
nel quale si collocano, le battaglie molto sul come lo dicono, come ma come sono nel proprio spazio
politiche e sociali che hanno portato sono vestiti, come si rivolgono a me sociale, come si pongono verso chi
avanti, e via dicendo. Sovente attraverso i media. Osservo come li ascolta, cosa intendono dirmi con
insieme all'interesse personale: se muovono le mani, come fumano, un certo linguaggio corporeo o un
sono un commerciante e un certo cosa tengono nelle tasche, come tipo di vestiario (poco, di solito: in
partito propone delle leggi a me portano i capelli, come parlano. questo Salvini rimane insuperato).
favorevoli, è certamente un punto a Anni fa mi trovavo a Roma e ho Insomma, alla fine mi ritrovo a
favore. Tra quelli di più recenti c'è passato una mezz'oretta a pedinare chiedermi: con chi preferirei passare
il carisma del leader, un modello Ignazio La Russa da lontano, un'estate, Fratoianni o Berlusconi?
reintrodotto in Italia da Berlusconi; ammirandone la falcata (puro Quale dei candidati sceglierei come
c'erano stati altri leader carismatici spaghetti western), il modo di compagno di sbronze, Gelmini o
(come Berlinguer), ma non si muoversi, di telefonare, di parlare Casini? Dovendo fare l'America
sono mai affidati solo a quello, e con gli altri, di abitare il cappotto. coast to coast in macchina starei
forse per questo non hanno mai Quando guardo Renzi mi chiedo chi meglio con Casalino o con la Raggi?
governato davvero. Oggi invece è un gli abbia stirato la camicia, scelto Capisco perfettamente che non sia
aspetto apparentemente decisivo. quel taglio di capelli o preparato il un parametro sensato; sicuramente
Così come la radicalità di certe caffè quella mattina. Qualcuno mi non per una scelta politicamente
proposte, o la promessa di fare spaventa: sogno Franceschini alla responsabile. Però non riesco a
"quello che vuole il popolo", che a riunione di condominio mentre togliermi dalla testa la possibilità
pensarci bene non è un'idea così dice che dal mio balcone sgocciola di trovarmi seduto a fianco di
brillante, ma oggi fa grande presa sul suo, o Santanchè che si lamenta Vincenzo De Luca in un volo diretto
sugli elettori. Naturalmente è anche della musica alta. Rimango chiuso per l'Australia: non credo che
importantissimo l'uso che i politici 18 ore in ascensore con Toninelli, sopravviverei, perfino se avesse
fanno dei nuovi media, non solo per poi tampono Brunetta, quindi faccio ottime idee.
accreditarsi verso gli elettori ma per naufragio con Attilio Fontana e
114 | RUMOREMAG.COM
OWEN PALLETT ALL WE ARE
Island Providence
Il nuovo album del compositore Torna la band di Liverpool
e cantautore nominato agli Oscar. con un nuovo disco.
Disponibile ora in Digitale Disponibile ora in LP, CD e Digitale