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N° 340 | MENSILE - MAGGIO 2020 | PRIMA IMMISSIONE 30/04/2020 | EURO 6,00

MOSES SUMNEY VIVIANKRIST LORENZO SENNI NEIL YOUNG WITCHCRAFT


BLACKLAB NICK HAKIM TALKING HEADS EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN POLE

ARCA, TUMOR, JAAR RETROPOLIS OLTRE 280 RECENSIONI


GOSPEL PER LA FINE BUZZCOCKS TRA DISCHI, LIBRI, FILM
DEL MONDO SERIE E FUMETTI

THE 1975
L’ENCICLOPEDIA DEL POP

TUTTA LA MUSICA DI CUI HAI BISOGNO

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMM A 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N.5 ANNO 2020
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EDI TOR I ALE

LA MUSICA DELL’ISOLAMENTO
DI ROSSANO LO MELE

Per parlare dell’isolamento che tutti stiamo viven- Leitch s’impegna a spiegare come mai la generazione
do, il filosofo sloveno Slavoj Žižek ha scritto l’e-book dei quarantenni di oggi sia a suo dire quella che me-
Virus e ha tirato fuori la vecchia battuta di Ninotchka, glio di tutte ha saputo reagire all’isolamento. Perché
il film classico di Ernest Lubitsch: “Cameriere! Un dentro a quell’isolamento c’è cresciuta. Figli dei baby
caffè senza panna, per favore”. Risposta: “Mi dispiace, boomers sempre troppo impegnati a lavorare, produr-
signore, non abbiamo panna, solo latte, va bene anche re, divorziare, stare fuori casa. Abituati a trascorrere
un caffè senza latte?”. Il significato è piuttosto espli- in casa larghe porzioni di giornata davanti alla TV.
cito, come spiega il filosofo stesso: “Rispetto al mio Ascoltando musica ben presto dimenticata dalle masse
isolamento non è la stessa cosa? Prima della crisi era e quindi destinata all’anonimato: c’è stato un periodo
un isolamento ‘senza latte’. Sarei potuto uscire, ma in cui si pensava che Built To Spill, Douglas Coupland
sceglievo di non farlo. Ora è il semplice caffè dell’iso- e Richard Linklater potessero diventare mainstream.
lamento senza possibilità di una negazione implicita”. E invece. Una fetta di popolazione che ha inventato
l’odio generazionale, scrive Leitch, quantomeno dalla
Trasferendoci alla musica non va dimenticato che il sua prospettiva americana. Che si trova giusto nel
caffè senza panna, nei decenni, ha creato molta della mezzo fra i baby boomers – i genitori, ancora sani e
roba che più amiamo. L’isolamento giovanile sta alla detentori della ricchezza – e la generazioni successive
base delle scelte di vita di Tracey Thorn, per dire. L’ex (i millennials o la generazione Z di cui parliamo que-
voce degli Everything But The Girl ha infatti chiama- sto mese nel servizio di copertina su The 1975): quelle
to Bedsit Disco Queen la sua autobiografia. Oppure prese di mira davvero in modo ossessivo dalle grandi

ADV
pensiamo a tutta la corrente intimista generata dalla companies statunitensi. La generazione X si è svilup-
scrittura degli Smiths nei pieni anni 80, riassunta pata a rilento, anche per colpe e pigrizie tutte sue. Figli
sapientemente da Maurizio Blatto su “Rumore” n. e indipendenza fuori tempo massimo, certo, ma anche
309. Una narrazione fatta tutta d’interni, oggetti ap- l’abitudine - chiosa Leitch - a una forma di marginalità
parentemente insignificanti che di colpo diventavano sociale che oggi gli permette di stare a casa senza sof-
universali perché comuni a tante case, a tante vite. frire più di tanto. Meno dei genitori e dei figli. Leitch
Una tendenza che – complice soprattutto la digitaliz- enuclea tutto ciò con leggerezza e senza nessuna par-
zazione della musica e della nostra quotidianità – è venza d’invidia sociale “all’italiana”, per capirsi.
ben lontana dallo sfarinarsi. Anzi. Così scopriamo che
la tradizione del bedroom pop, ossia il pop da came- La premessa a tutte queste storie ci dice in realtà che
retta, è più fertile che mai. Tipo la ventunenne Claire nel tempo tanti ventenni occidentali hanno masticato
E. Cottrill, da Boston - in arte Clairo, ne abbiamo la loro forma d’isolamento, provando a trasformar-
scritto qui nella sezione “Futura” del numero 333 - è la in arte. I piovigginosi inglesi degli ’80 prima, gli
ormai diventata da circa un paio d’anni la regina della slackers americani dai ’90 in poi: gli hikikomori
musica da cameretta. Il brano Pretty Girl è un inno giapponesi, anche loro figli degli ’80, sopravvedono
generazionale contro la tossicità dell’amore e i suoi nel frattempo a tutto il paesaggio. Così oggi, in questa
luoghi comuni. Una volta questo tipo di musica non epoca di solitudine prolungata è lecito domandarsi
brillava per la professionalità della produzione, ma - tralasciando le cantate sui balconi, gli appelli ac-
oggi tutto è cambiato, tanto da suonare bene e pieno corati, le canzoni a tema (giuro che in redazione ne
dentro gli smartphone o i monitor dei tablet. Una fac- arriva almeno una al giorno, saranno una cinquantina
cenda privata che diventa pubblica, potendo compete- ormai) e le dirette Instagram: tanta musica è nata
re col resto del mondo anche in termini di resa. Il pop senza l’obbligo della reclusione, quando si poteva
da cameretta ha fatto strada, divora visualizzazioni e ordinare un caffè senza panna. Ma oggi, anzi domani:
streaming. Una questione generazionale, si dirà. che musica verrà generata da questo caffè senza latte,
dalla gabbia domestica come obbligo e non scelta? Lo
Sul tema ha però scritto un longform piuttosto in- scopriremo forse nei prossimi mesi. Intanto è bene
teressante l’americano Will Leitch. Leitch viene in sapere che il padre di Clairo è stato a lungo manager
realtà dal mondo della cronaca sportiva, ma il suo di multinazionali come Coca Cola, Converse, Procter
pezzo dal titolo “Gen X Was Born For This Shit” (lo & Gamble. E che il suo disco di debutto si chiama Im-
trovate su medium.com) non necessita di traduzioni. munity. Addio ingenuità.

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Il loro invio implica il consenso alla pubblicazione da parte dell’autore. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e fotografie.
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L’editore dichiara di aver ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione dei dati riportati nella rivista.
340
CO N T E N U T I

26

COV E R S TO R Y

THE 1975

26 The 1975 & Moses Sumney D I M AU R O F E N O G L I O

40 Arca, Yves Tumor, Nicolas Jaar D I M AU R O F E N O G L I O

54 Distorsioni: Japanese Black Girls D I C L AU D I O S O R G E

98 Retropolis: Buzzcocks DI DIEGO BALL ANI


NUMER O 34 0
ANNO 2 9
MAG G I O 2 02 0

DI R ET TOR E R ESPONS ABI LE


Marco De Crescenzo

DI R ET TOR E EDI TOR I ALE


Rossano Lo Mele

COOR DI NAMENTO R EDAZI ONAL E


Alessandro Besselva Averame

R E DA Z I O N E E WE B Nicholas David Altea,


Letizia Bognanni

A R CA CONSULENTI ALL A R EDAZI ONE


Maurizio Blatto, Giona A. Nazzaro,
P. 4 0 Claudio Sorge, Giorgio Valletta

R UBR I CH E Alessandro Baronciani, Carlo


Bordone, Luca Doldi, Francesco Farabegoli,
Luca Frazzi, Sergio Messina, Marco Pecorari,
Andrea Pomini, Barbara Santi

COLL ABOR ATOR I


Davide Agazzi, Diego Ballani, Antonio
Belmonte, Paolo Bogo, Claudia Bonadonna,
Antonio Briozzo, Arturo Compagnoni, Matteo
Da Fermo, Stefano D'Elia, Stefano Fanti,
Mauro Fenoglio, Paolo Ferrari, Daniele
Ferriero, Manuel Graziani, Luca Gricinella,
Stefano Morelli, Andrea Prevignano, Fernando
Rennis, Mario Ruggeri, Gianluca Runza, Fabio
Striani, Doriana Tozzi, Andrea Valentini,
Simona Ventrella, Francesco Vignani

DI R ET TOR E AR TI STI CO Stefano Manzi

PR OG ET TO G R AF I CO
E I MPAG I NAZI ONE Sericraft Lab snc

B UZ ZCOCK S F OTOG R AF I Stefano “Star Fooker” Brambilla,


Francesca Sara Cauli, Luigi De Palma
P. 9 8
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STAMPA Reggiani Print srl - Brezzo di Bedero (VA)

5 Editoriale 92 Flashback Pubblicità a carattere musicale


direttamente presso l’editore
8 News 93 Retropolis
14 Privé 102 Che fine hai fatto? Autorizzazione del tribunale di Torino n. 21
del 25/07/2013
18 My Tunes 103 Gente Sola ISCRIZIONE AL ROC N° 23733

20 Futura (Ma Non Troppo) Questo periodico è associato


all’Unione Stampa Periodica Italiana
CONTEN ITOR I 61 Recensioni 104 Visioni
Finito di stampare nel mese di Aprile 2020
62 Disco Del Mese 108 Letture
80 Treecolore 110 Fumetti
82 Radici 111 Poster-i
84 In Italia 114 Banda Larga
90 Singolare
DAVID BOWIE THE LEMON TWIGS ARCADE FIRE HAL WILLNER

A CU RA DELL A RE DA Z I ONE MAG G I O 2020 @ ru m o re m a ga z i n e

BOB DYLAN BILL WITHERS IGGY POP TRACEY THORN TOOL

INDICE: NEWS p. 08 — FACCIAMO I CONTI p.09 — SOCIAL p.10 — IN ARRIVO p.10

BOX DI IGGY POP


SUGLI ANNI BERLINESI

Anche gli album berlinesi di


Iggy Pop, The Idiot e Lust For
Life, avranno finalmente un
trattamento filologico di tutto
rispetto. A fine mese usciranno
infatti, targate UMG, versioni
spalmate su 2 CD degli album,
che includono, oltre alla rima-
sterizzazione del disco origina-
le, materiale live: Live At The
Rainbow Theatre, registrato
a Finsbury Park, Londra, nel
1977, e TV Eye Live. Non solo:
uscirà anche un box più esteso,
comprendente 7 CD e inti-
tolato The Bowie Years, che
contiene, oltre ai due album
espansi, altre registrazioni
dal vivo dell’epoca, outtakes,
demo e quant’altro.

MUSICISTI SCOMPARSI FILM SU BOWIE

L’ultimo mese è stato funesta- ono state diffuse le il cast comprende Jena Malone (Hunger
to da un gran numero di lutti, prime foto di scena di Games) nel ruolo della prima moglie di
alcuni dei quali riconducibili
al Covid-19. Ci hanno lasciati
S Stardust, lungometraggio Bowie, Angela, e il comico statunitense
ispirato alla prima fase Marc Maron in quello dell’addetto stampa
Detto Mariano (1937-2020),
della carriera di David dell’artista. Stardust avrebbe dovuto essere
primo tastierista dei Ribelli
Bowie. L’operazione presentato in anteprima al Tribeca Film
(quando questi ultimi erano
la backing band di Celentano, non è stata approvata ufficialmente dagli Festival, inevitabilmente rimandato a causa
che Mariano aveva conosciuto eredi dell’artista, e i produttori negano del Covid-19, e non ha al momento una
durante il servizio militare), si tratti di un vero e proprio biopic, ma data di uscita. Il regista, Gabriel Range, ha
poi arrangiatore per il Clan la pellicola è incentrata sulla nascita e dichiarato: “Mi sono prefissato di fare un
ma anche per Don Backy, l’evoluzione dell’alter ego Ziggy Stardust: film su ciò che rende tale un artista, su che
Camaleonti e Battisti, infine sullo sfondo, l’esordio americano di Bowie cosa lo guidi davvero nella realizzazione
autore di colonne sonore, tra nei primi ‘70. Il ruolo del protagonista è della sua arte”.
cui quella pionieristica ed stato affidato al folksinger Johnny Flynn,
elettronica per Amore Tossico

8 | RUMOREMAG.COM
di Claudio Caligari; il compo-
sitore e direttore d’orchesta
FACCIAMO I CONTI polacco Krzysztof Penderecki
(1933-2020): sua la direzione
nella recente riproposizione
discografica della Symphony

80
n. 3 di Henryck Gorecki, con
CENTESIMI: IL VALORE DI CIASCUNA Beth Gibbons voce solista; il
CASSA USATA DA BRIAN ENO NEL SUO sassofonista camerunenense
STUDIO Manu Dibango (1933-2020),
gigante della musica africana e
autore di quella Soul Makossa
che influenzerà una buona

10
parte della musica da ballo,
DECIMI: IN UNA IDEALE SCALA DI disco music in testa, dalla
VALORE DEI CERVELLONI, SECONDO GLI metà dei ‘70 in poi; Cristina
UNDERWORLD, LI AVREBBE PROPRIO Monet-Palaci (1956-2020),
BRIAN ENO autrice di due album di culto
– usciti a nome Cristina - per
la newyorchese ZE, all’insegna
di un crossover dall’attitudine

200
COPIE APPENA DELLE SUE CASSETTE punk tra mutant disco e pop;
MEMORIES. IL GIAPPONESE AKI ONDA LE il pittore svizzero Walter Weg-
HA APPENA RISTAMPATE IN BLOCCO: SU müller (1933-2010), titolare
CASSET TA di uno dei più bizzarri oggetti
discografici prodotti dall’epo-
pea krautrock, Tarot; Matthew
Seligman (1955-2000), storico

50
bassista dei Soft Boys di Robyn
ANNI: KAMASI WASHINGTON LI Hitchcock e poi a fianco di
DIMOSTRAVA GIÀ DA RAGAZZO, molti nomi del rock e del pop
SECONDO IL SUO AMICO THUNDERCAT come Thomas Dolby, Alex
Chilton e i Thompson Twins;
Ellis Marsalis (1933-2020),
pianista modern jazz padre
di Branford e Wynton nonché

100
P E R S O N E I N T U T TA L A S U A V I TA . TA N T E S O- collaboratore di Cannonball
S T I E N E N E AV R E B B E C O N O S C I U T E I L P R O D U T- Adderley; Travis Nelsen, bat-
TORE ELETTRONICO VEGYN SE FOSSE VISSUTO terista degli Okkervil River dal
NEL MEDIOEVO 2003 al 2010; il sassofonista
Lee Koonitz (1927-2020), pro-
tagonista tra le altre cose delle

18
session che fruttarono l’epo-
ANNI: LI AVEVA IL RAPPER JPEGMAFIA cale Birth Of The Cool di Miles
QUANDO È ENTRATO NELL'ESERCITO AME- Davis (1949); Larry Sherman,
RICANO (CON CUI È STATO IN KUWAIT, fondatore della chicagoana
GIAPPONE, IRAQ, AFGHANISTAN) Trax Records, tra le prime e
più importanti etichette house;
il compositore Richard Tei-
telbaum, già componente dei

5
GIORNI DI PAUSA SENZA SUONARE O pionieri dell’improvvisazione
P R O VA R E - S E C O N D O H E N R Y C A R LY L E Musica Elettronica Viva; Ryo
WADE, CHITARRISTA DEGLI ORIELLES - TI Kawasaki (1947-2020), chitar-
FANNO DISIMPARARE TUT TO rista giapponese di area jazz
fusion, nonché collaboratore
di Korg e Roland per lo svilup-
po del guitar synthesizer, ma

2
anche presenza di spicco nel
ANNI: TANTO CI HA MESSO GUY GARVEY
celebre The Gil Evans Orche-
(ELBOW) A SCRIVERE L'ULTIMO ALBUM,
stra Plays The Music Of Jimi
GIANTS OF ALL SIZES. MA APPENA PRIMA DI
Hendrix (1974); e infine due
INCIDERLO VOLEVA BUT TARE VIA TUT TO
protagonisti della stagione
free jazz anni 60, accomunati
da analoghe e curiose vicende
artistiche, caratterizzate da
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE
decenni di oblio seguiti da una
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! inaspettata e feconda ripresa
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID dell’attivita: il sassofonista
Giuseppi Logan (1935-2020),

RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! M AGG I O 2 02 0

che ha pubblicato su ESP-Disk


e suonato Patty Waters, e il RUMORE PER IL SOCIAL
contrabbassista Henry Grimes
(1935-2020), al fianco di Ar- SF O G H I, CO N FE S S IO N I E CA Z Z EGGI CAT TUR ATI IN RE TE
chie Shepp, Pharoah Sanders e
Albert Ayler.

SUPERGRUPPO CON PAUL


BANKS DEGLI INTERPOL
LILY, ROSEMARY AND THE JACK OF HASHTAGS

#today and #tomorrow,


I Muzz, nuovo “supergruppo” #skeletons and #nudes,
di cui fanno parte Paul Banks #sparkle and #flash,
(Interpol), il produttore Josh #AnneFrank and #IndianaJones,
Kaufman (anche componente #fastcars and #fastfood,
dei Bonny Light Horseman) e #bluejeans and #queens,
il batterista Matt Barrick (già
B O B #Beethoven and #Chopin,
nei seminali Jonathan Fire*E- D Y L A N #life and #death
ater, in seguito con The Walk- @ b o b d y l a n
men e, dal vivo, con i Fleet (#oggi e #domani,
Foxes), hanno inciso il loro #scheletri e #nudi,
#scintilla e #lampo,
album di debutto, omonimo, la
#AnnaFrank e #IndianaJones,
cui uscita è al momento previ- #autoveloci e #ciboveloce,
sta per il mese di giugno, tar- #bluejeans e #regine,
gato Matador. Le prime notizie #Beethoven e #Chopin,
certe sul progetto e sul suo #vita e #morte)
esito discografico erano tra-
pelate appena un paio di mesi
fa, quando una loro traccia era
stata diffusa anonimamente su
Soundcloud. Nel frattempo il ru m o re m a g ru m o re m a ga z i n e
trio ha pubblicato per vie uffi-
ciali un paio di singoli, Broken
Tambourine e Red Western
Sky, e, interpellato da “NME”,
ha raccontato un po’ di parti-
colari sul progetto, decollato IN ARRIVO
ormai cinque anni fa e radicato
in una preesistente amicizia
tra Banks e Kaufman: è un
album dalle sonorità piuttosto
classiche e “americane”, che
ha come tema principale l’im-

THE LEMON TWIGS


patto della salute mentale sulle
vite quotidiane di ciascuno.

NUOVO EP DEI TOOL?


SONGS FOR THE GENERAL PUBLIC
4AD
Il lockdown ha rivoluzionato
la quotidianità di chiunque.
Pure dei Tool i quali, dopo aver A due anni esatti da Go To School, i fratelli D’Addario danno alle stampe il loro quarto
fatto attendere ben 13 anni il album, la cui pubblicazione era inizialmente prevista per questo mese. Poche le indiscrezioni
seguito di 10,000 Days, Fear
sulle session e sui contenuti trapelate al momento, se non che il disco è stato registrato
Inoculum, e dopo l’inevitabile
nello studio casalingo del duo a Long Island, con puntate ai Sonora di Los Angeles e agli
congelamento del tour in corso,
sembrano intenzionati a lavo- Electric Lady di New York. Il mese scorso è stato diffuso il singolo The One, con tanto di
rare su del nuovo materiale, o video diretto da Michael Hini. Al posto del classico comunicato stampa, l’entusiasmo sopra
quantomeno è ciò che ha dato le righe dell’amico Sam France (Foxygen): “I Twigs hanno vissuto 26 vite feline da qui al
a intendere il batterista Danny Giappone, permettendo a genuini e autentici esseri umani di usufruire di quell’arte pagana
Carey parlando delle attività che risponde al nome di Magica Cocaina Pop. […] I Twigs sono più grandi della vostra band
del gruppo in queste settima- preferita, sono un fenomeno”.
ne. “Spero, durante questa
pausa, non appena saremo in TH EL EM O N TW I G S.C O M 4 A D.C O M
grado di farlo, che ci potremo
incontrare, almeno Justin, io
e Adam, per discutere della FUORI IL 21 AGOSTO 2020
registrazione, nel frattempo, di

10 | RUMOREMAG.COM
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nostro nuovo materiale. Magari
WALKING WANDED potremmo metterci al lavoro
su un EP, visto che siamo fermi
T R A C E Y Latest update from the world gone mad: I have e non siamo in grado di fare
nient’altro”.
T H O R N been thinking about buying a sanitising wand
@TRACEY_THORN
(Ultimo aggiornamento dal mondo impazzito: pensavo di ERRATA CORRIGE N. 339
comprare una bacchetta igienizzante)

Nella recensione dell’album


dei Body Count, Carnivore, a
firma Mario Ruggeri, il voto
finale corretto è 80/100 e non,
come riportato erroneamente,
BOB HOPE 50/100
ROBERT
F R I P P But, Hope remains… IN USCITA
@ROBERT.FRIPP.96
(Ma la speranza resta...)
Sondre Lerche Patience
(5 giugno) Sonic Boom All
Things Being Equal (5 giugno)
Paul Weller On Sunset (12
giugno) Jehnny Beth To
Love Is To Live (16 giugno)

ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY

L'ESPERIENZA
ARCADE FIRE AL LAVORO DI RUMORE
SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
in Butler ha diffuso sui intitolata Age Of Anxiety, scritta un anno
PLAYLIST DEDICATA
suoi profili social una fa. Butler si è dilungato inoltre sulla attuale AL NUMERO IN USCITA
W nota scritta a mano in pandemia. “Anche se questa crisi potrà
cui spiega ai fan che modificare o distruggere alcuni aspetti PER VIVERE IL MAGAZINE
la band è al lavoro sul dell’industria musicale, credo non farà che IN MANIERA TUTTA NUOVA
seguito di Everything rafforzare la musica come forma d’arte.
Now. Il disco, scrive, uscirà “non si sa bene Non è mai stata così essenziale, spirituale e
quando, sicuramente non presto”, ma ha insostituibile… una chiesa che vive nell’aria
aggiunto che la stesura dei nuovi brani, tra la fonte sonora e le vostre orecchie…
iniziata un paio di anni fa, si è intensificata Voglio solo che sappiate, cari lettori, che
durante il lockdown: “abbiamo esplorato non siete stati dimenticati”.
un sacco di temi che paiono legati in modo
quasi sinistro a ciò che sta accadendo”, in
riferimento, tra le altre cose, a una canzone ru m o re m a ga z ine

RUMOREMAG.COM | 11
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R.I.P. M AGG I O 2 02 0

BILL WITHERS
Bill Withers è stato molto di più dell’autore di Ain’t No Sunshine, uno dei brani più
ascoltati, trasmessi, campionati e coverizzati di sempre. Il musicista del West Virgi-
nia (originario di Stab Fork, piccola città mineraria) ha seguito un percorso piuttosto
atipico: arruolatosi in marina per sfuggire ai ristretti orizzonti che i natali gli avevano
riservato, si congedava ventisettenne e, trasferitosi in California, veniva assunto alla
Boeing. Musicista autodidatta, Withers passerà gli anni successivi ad assemblare gabi-
netti destinati ai Boeing 747, esibendosi la sera nei locali di Los Angeles e registrando
provini. Uno dei quali finirà nelle mani di Clarence Avant, boss della Sussex, che gli
farà registrare, affidando la produzione a Booker T. Jones (leader di Booker T. & The
M.G.’s, la leggendaria house band della Stax), l’esordio Just As I Am del 1971, all’età
di 33 anni. Il disco, inciso con il contributo, tra gli altri, della chitarra di Stephen Stil-
ls, mischiava con grande originalità folk e soul e conteneva, oltre alla già citata Ain’t
No Sunshine, una Grandma’s Hands anch’essa riproposta in seguito da altri artisti
(Gil Scott-Heron la inserirà nel suo Reflections, 1981). Inizialmente poco propenso,
nonostante il successo immediato di Ain’t’ No Sunshine, a lasciare il posto fisso, con
il procedere degli anni 70 Withers si dedicherà totalmente alla carriera di musicista,
incidendo album (Still Bill, che contiene l’ennesimo hit, Lean On Me, +’Justments, che
segna la rottura con la Sussex), scrivendo e producendo canzoni per Gladys Knight e
firmando a un certo punto un contratto con la Columbia, i cui tentativi di ingerenza
nella scelta del repertorio dell’artista – una delle ragioni per cui passeranno ben sette
(193 8 -2 02 0) anni tra gli ultimi due album di Withers, ‘Bout Love e Watching You, Watching Me -
provocheranno, a metà anni 80, un abbandono delle scene privo di rimpianti.

BILL RIEFLIN
Bill Rieflin è stato un batterista – e occasionalmente polistrumentista - eclettico,
che ha lavorato in contesti assai eterogenei, sempre portando con sé il proprio per-
sonalissimo approccio allo strumento, dopo un esordio nella sua Seattle risalente al
1975 con i Telepaths. Lunga la sua militanza nei Ministry di Al Jourgensen a cavallo
tra anni 80 e 90 (con più sporadiche presenze in altri progetti di area industrial
come Revolting Cocks e Pigface, ma anche negli Swans durante i ‘90), pur non es-
sendone mai diventato un componente ufficiale, ruolo defilato ma decisivo simile a
quello ricoperto nei R.E.M. a partire dal nuovo millennio (tra i progetti in qualche
modo legati alla band di Athens, ricordiamo anche il suo contributo ai Minus 5 di
Scott McCaughey). A partire dal 2013, però, è stato soprattutto una colonna por-
(1960 -2 02 0) tante dell’ultima incarnazione dei King Crimson, ricoprendo il ruolo di batterista/
tastierista nella formazione guidata da Robert Fripp.

ADAM SCHLESINGER
Cantante, autore, produttore, bassista, chitarrista, tastierista, batterista: Adam Sch-
lesinger era il classico esempio di musicista “americano”, nel senso di artista/profes-
sionista completo e in grado di muoversi senza imbarazzi e snobismi fra il mondo del
rock e quello dei musical, del cinema e della televisione. Fondatore dei Fountains Of
Wayne - che vengono ricordati dai più per la hit del 2003 Stacy's Mom, ma con loro
aveva pubblicato cinque album - e di altre due band, Ivy e Tinted Windows (questi
ultimi con James Iha degli Smashing Pumpkins), aveva messo la sua sapienza di
songwriter anche al servizio di storie per teatro e piccolo e grande schermo, scriven-
do musiche che gli sono valse varie nomination a Emmy, Grammy, Golden Globe e
Oscar, per il musical Cry-Baby e per film come Music Graffiti, Tutti Pazzi Per Mary,
(1967 -2 02 0) Io, Me & Irene, Amore A Prima Svista e molti altri. Negli ultimi anni si era occupato
come autore e produttore musicale della serie TV Crazy Ex-Girlfriend.

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HAL WILLNER
Figura atipica e unica all’interno del panorama musicale statunitense, ad Hal Willner
la definizione di produttore andava piuttosto stretta. Tra le sue prime esperienze signi-
ficative, quella televisiva come sketch music producer del Saturday Night Live: grazie
a lui il più trasgressivo degli scrittori Beat, William S. Burroughs (di cui anni dopo
Willner curerà un album, Dead City Radio), finirà nelle case di milioni di americani
leggendo un grottesco quanto comico estratto dal suo classico Il Pasto Nudo. A partire
dagli anni 80 incomincerà a produrre album per Marianne Faithfull, Lou Reed, Gavin
Friday, Lucinda Williams, Laurie Anderson e Allen Ginsberg, ma sarà anche responsa-
bile dei primi passi nel mondo della musica di Jeff Buckley, esordiente proprio in occa-
sione di un tributo al padre Tim organizzato da Willner. Più di tutto, sarà l’ideazione e
la produzione di una serie di originali tribute albums dal cast eterogeneo a esprimerne
in pieno il talento di assemblatore creativo: Amarcord Nino Rota del 1981 (tra gli in-
terpreti delle musiche tratte dai film di Fellini, Carla Bley, Bill Frisell, Steve Lacy e Deb-
bie Harry), Lost In The Stars: The Music Of Kurt Weill (1985, primo di due tributi al
compositore tedesco, con Sting, Lou Reed e Charlie Haden tra gli altri), i due volumi di
Rogue’s Gallery (2006 e 2013 rispettivamente, con nomi come Nick Cave, Bono, Bryan
Ferry, Robyn Hitchcock, Shane McGowan, Iggy Pop e Van Dyke Parks impegnati nella
rilettura di canti marinareschi tradizionali), ma soprattutto Stay Awake (1988), corag-
giosa e godibilissima riproposizione di temi musicali disneyani affidati a nomi come
Tom Waits (che fa sua la celebre Heigh Ho, la marcia dei Sette Nani di Biancaneve),
(195 6-2 02 0) Los Lobos, Michael Stipe, i Replacements e Sun Ra con la sua Arkestra. Nel 1998 era
uscito l’unico album a suo nome, il bizzarro e collagistico Whoops, I’m An Indian.

MIRKO BERTUCCIOLI
In troppi l'hanno ricordato solo per la partecipazione con i Camillas a Italia's Got
Talent, ma la carriera di Mirko “Zagor” Bertuccioli andava molto oltre quella appa-
rizione in TV: fondatore insieme a Vittorio “Ruben” Ondedei della band nel 2004
nella sua Pesaro, con loro aveva pubblicato quattro album – dall'esordio nel 2009
con Le Politiche Del Prato all'ultimo Discoteca Rock, pubblicato nel 2018 –, oltre al
primo EP Everybody In The Palco!, split, live, collaborazioni e anche un libro, La Ri-
volta Dello Zuccherificio, che avevano fatto diventare I Camillas un piccolo culto nel
mondo indie italiano soprattutto grazie ai live coinvolgenti, folli, eclettici e inclassi-
ficabili come la loro musica, mai uguali dall’uno all'altro. L'amore per la musica Ber-
tuccioli l'aveva portato anche fuori dal palco e dalla sala di registrazione, gestendo lo
(197 3 -2 02 0) storico negozio di dischi Plastic Music Dispenser. La band lo ha ricordato con queste
parole: “Sono sempre lì a dire e fare e cantare e rovesciarvi e sorridervi”.

JOHN PRINE
Johnny Cash, Bon Iver, Bright Eyes, Ben Harper, Michael Stipe, Bruce Springsteen,
Billy Bragg... sono solo alcuni degli artisti che negli anni hanno reinterpretato brani
di John Prine. Non un nome famosissimo, almeno per il cosiddetto grande pubblico,
ma un artista che ha influenzato generazioni di colleghi con il suo songwriting capa-
ce di attualizzare e rendere universale un linguaggio classico e tradizionalmente a
stelle e strisce come il country. 50 anni di carriera, 18 album, riconoscimenti ufficiali
(fra cui tre Grammy) e altri “ufficiosi” ma non meno rilevanti, come le parole di Bob
Dylan: “La roba di Prine è puro esistenzialismo proustiano. Viaggi mentali del Mi-
dwest all'ennesima potenza. Ricordo la prima volta in cui Kris Kristofferson l'ha
portato sulle scene. Sam Stone aveva al suo interno un verso meravigliosamente
(194 6-2 02 0) evocativo: 'There’s a hole in daddy's arm where all the money goes, and Jesus Christ
died for nothing I suppose'. Solo Prine avrebbe potuto scrivere in quel modo”.

RUMOREMAG.COM | 13
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TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE NON È VERO CHE UNA VOLTA C’ERA PIÙ SELEZIONE ALL’INGRESSO F RANCES CO FARAB EG O LI

Non è vero che una


volta c’era più selezione
all’ingresso
PANZANE

succedeva. Le apparecchiature assolutamente inattaccabile. Sono


costavano molti più soldi e toccava persone che hanno iniziato ad
rivolgersi a dei professionisti. ascoltare la musica ai tempi degli
Far uscire i dischi comportava Skid Row, dei Queen, di Vanilla
un rapporto con un distributore Ice e di Riccardo Fogli; hanno
e un’etichetta, la promozione superato indenne dieci anni di
costava soldi, tenere in vita la musica in cui migliaia di gruppi
band costava soldi. Questo creava da cantina cercava di riprodurre
in maniera naturale dei circoli il suono di El Diablo dei Litfiba;
virtuosi in cui le grandi etichette hanno processato sommariamente
investivano grosse somme di certi artisti alternative sulle
denaro per tenere in vita un testate che ospitavano le loro
gruppo, ricevendo in cambio elucubrazioni per aver firmato con
musica di qualità assoluta. una multinazionale. Hanno deriso
Oggi è molto più facile registrare nei primi anni 90 i residuati bellici
un disco di quanto lo fosse 30 Capisco perché la gente fa questi che rimpiangevano i gloriosi
anni fa. Le apparecchiature sono discorsi. Abbassare la soglia tempi dei Led Zeppelin, e poi si
molto migliori, ci sono software di accesso porta a un mondo sono trasformati in loro. Magari
discreti e gratuiti per registrare, in cui qualcuno è capace di parlando di Chris Cornell invece
programmi freeware o craccabili pensare i Foo Fighters come che di Robert Plant. Continuano
per creare musica elettronica che io pensavo i Nirvana, e come ancora a parlarne, la gente li
suoni bene, senza spendere un tutti gli appassionati di un certo ascolta con interesse, considera
soldo e senza spostarsi da casa tipo anche io ho un gigantesco le loro ragioni e le sostiene.
propria. Questo ha fatto sì che problema con l’esistenza della Enunciano senza alcun problema
nel corso degli anni qualunque musica di merda. Come tutti teorie estetiche secondo cui la
idiota con un briciolo d’autostima gli appassionati tendo a reagire musica va protetta dalla gente
si senta in diritto di fare ascoltare molto male quando ascolto un che si sente in diritto di farla.
la propria musica al resto del disco brutto, ad ingigantire il Suppongo siano gli stessi che
mondo, senza prima sincerarsi problema e considerare l’idea di rimpiangono la qualità audio del
del valore della musica stessa. sterminare tutti i musicisti per far loro mangianastri ogni volta che
Il che ovviamente ha portato ad sì che nessuno debba più soffrire avviano il diffusore bluetooth, ma
un’orda di mediocri e di mezze l’ascolto di un singolo disco non ne ho la certezza assoluta.
pippe che infestano il mondo brutto. È una reazione emotiva,
della musica facendo scendere dopo un minuto passa. Quel che
drasticamente la qualità media e trovo pazzesco, personalmente,
togliendo ossigeno alle poche cose è che questo tipo di reazione
di valore, che rischiano di passare emotiva sia per qualcuno la base
inosservate e di vedersi negare un di una teoria molto complessa
futuro di gloria e grandezza. Una e ramificata che alcuni critici -
volta, naturalmente, questo non anche molto in gamba - trovano

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TESTO DI
PRIVÈ / BLOG'N'ROLL HOUSE MUSIC CARLO B O RD ON E

House music
BLOG'N'ROLL

solo un'immagine retorica, forse per aiutare le realtà indipendenti


anche un po' scontata. Oltre la distribuite sulla piattaforma,
quale, sinceramente, non saprei ma – attenzione - solo quelle
cosa scrivere. Anche le rubriche che raggiungono i 10mila
su un mensile sono paralizzate da dollari di guadagni trimestrali:
quello che stiamo vivendo (dubito pensate come sarà felice chi ne
che quando leggerete si potrà fa 9900...), l'unica risorsa per
usare il passato prossimo), e dal migliaia di musicisti chiusi in
senso di inutilità di qualunque casa è produrre e diffondere
considerazione o previsione musica nuova. L'unica. C'è un
sul futuro. Ho perso il conto dato che colpisce, e che voglio
degli articoli che ho letto con sforzarmi di interpretare in senso
lo stesso titolo: “Come sarà la positivo: negli Stati Uniti, gli
musica dopo il corona virus”. Che upload di canzoni prodotte da
Parto da un'immagine. Una siano apocalittici o timidamente musicisti indipendenti sulle varie
delle tante, e tutte desolanti, che speranzosi, che facciano prevalere piattaforme di streaming nel
si possono scegliere per fissare l'ottimismo della volontà o il mese di marzo è aumentato del
iconicamente questo periodo, che pessimismo della ragione, sono 300%. A fronte, in ambito major,
ha a che fare con un luogo che viziati tutti da un bug di fondo: di una infinità di dischi posposti
già di suo è uno dei più iconici nessuno sa quando sarà questo sine die (comprensibilmente,
nella storia della musica: gli dopo. Nel frattempo, ciascuno anche). Potrebbe significare,
studi di Abbey Road. Per la prima deve pensare a sopravvivere. chissà, una maggior esposizione,
volta hanno chiuso le porte in 90 Anche in una filiera tra le più ma soprattutto si tratta di una
anni. Non era successo neanche colpite in assoluto, peraltro, richiesta di aiuto ai fan. Si diceva
sotto le bombe della Luftwaffe. c'è chi sta su una scialuppa di già in epoca pre-pandemia che
Nessuno a registrare, nessuno salvataggio, chi su una zattera alla base della sopravvivenza
a rischiare di farsi investire da e chi in mezzo al mare. Inutile dell'ecosistema indipendente ci
un autobus a due piani mentre specificare dove stia la musica fosse il concetto di “community”:
si fa fotografare su quelle strisce indipendente, quella che campa mai come ora è il momento di
pedonali che in questi giorni quasi esclusivamente su live, dimostrarlo.
sono state riciclate in fin troppi festival, merchandising, dischi
meme. Un po' come le porte del venduti ai concerti ecc. “Gig
tempio di Giano chiuse in tempo economy” nel senso letterale. Al
di pace, ma in senso opposto, di là delle iniziative di sostegno
Abbey Road in lockdown di governi o di brand, nel
simboleggia l'eccezionalità secondo caso a volte encomiabili
catastrofica e l'interruzione di (Bandcamp che si taglia per un
un tempo che nella sua ciclicità giorno le commissioni) in altri un
(soprattutto produttiva) si po' pelose (il fondo di 50 milioni
pensava eterno. Ma appunto: è di dollari creato da Apple Music

RUMOREMAG.COM | 15
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TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG #STATEINCASA (E NON ROMPETE I COGLIONI) LU CA F RAZ Z I

#stateincasa
(e non rompete i coglioni)
ZIGZAG

vaccinati (termine inopportuno?), livelli da psicanalisi. E se qualcuno


figuriamoci la sublimazione pensa di essere simpatico (o
dell'ego a cui si assiste in questo peggio: di piacere) solo perchè
periodo: catene di S. Antonio a strimpella Redemption Song in
tema musicale (la più inquietante: ciabatte e tuta da spacciatore, be',
“Scrivi una band o artista che arrivederci. Abbiamo imparato
hai visto dal vivo per ogni che avete fantastiche collezioni di
lettera dell'alfabeto”), DJ set dischi e libri. Bene. Che ne direste
in streaming, live acustici dal di ascoltarli e leggerli, invece di
salotto, aperitivi al cesso, eccetera. fotografarli e postarli? Aggiungo:
E ancora playlist personali, vi ha mai sfiorato il pensiero
panoramiche su scaffali con che delle vostre prime rarissime
dischi, riviste, libri, ritrovamenti stampe Factory originali possa
di biglietti di concerti vecchi di 30 non fregarcene un cazzo?
Terza settimana di coprifuoco. anni, flyers e memorabilia varie. Sino a un mese fa eravate tutti
Tralasciamo i problemi personali, Cose vostre che volete condividere animali rock'n'roll che popolavano
quelli li abbiamo tutti, chi più chi a tutti i costi, come i filmini delle i club (ma quando mai?), ora vi
meno. Disagi tecnici, logistici ma vacanze. Nostro malgrado. sentite in gabbia e non sapete
soprattutto emotivi, regali del come contenere il vostro spirito
simpatico Coronavirus. Drammi, Quella latrina che sa essere libero e selvaggio. Siete indecisi se
in molti casi, e vite cambiate da Facebook, al netto di tutto (è utile, indossare una t-shirt dei Fugazi o
così a così, come vi raccontano funzionale, democratico e bla bla una dei Pavement per la prossima
ogni mattino, pomeriggio e bla) ci ha cambiati in peggio. Ci diretta? Tranquilli, per Facebook
sera speciali televisivi che tanto fa presumere di essere importanti siete sufficientemente punk e
speciali non sono, se vanno in e dimenticare cos'è il riserbo. fotogenici, avete passato l'esame.
onda tutti i giorni. Vi dico cose che Quello che facciamo e possediamo Peccato per quella cosa chiamata
sapete già. Ma c'è un dramma nel devono saperlo tutti: un effetto pudore.
dramma: la presunzione. Pensate domino devastante. Diamo per
che quello che fate o scrivete, scontato che a tutti interessi che Finirà, questo periodo di merda,
chissà perché, adesso più di prima c'eravamo, al primo concerto passeranno gli inni di Mameli dai
interessi davvero a qualcuno. italiano dei Ramones in Italia o balconi, i bollettini di guerra e le
al Bloom per i Nirvana quando “i code ai supermercati. Rimarranno
Come molti di voi bazzico sui Nirvana ce li cagavamo in tre. Se i vostri post, e ci dovrete fare i
social e, dopo tre settimane ai non ci credete, ecco il biglietto” conti.
domiciliari in vostra compagnia (foto, post, a seguire “like” come
telematica, devo constatare che i se piovesse e gli immancabili
filtri sono caduti tutti: di salvare la “come ti invidio”).
faccia non ve ne frega più niente.
Non ho mai capito i blog ma In questi giorni di quarantena,
vabbe', siete maggiorenni e l'incontinenza social ha toccato

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TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO BALLA E DIFENDI AN D REA PO M I N I

Balla e difendi
GLOBO

a Wata Igarashi passando per dello scorso anno - e c'è nei due
Caterina Barbieri e Alessandro in uscita ora, dedicati all'Ecuador
Cortini, e proventi interamente e all'area di Vancouver, entrambi
devoluti alla Croce Rossa. In assai più corposi (19 e 20 tracce
direzione solo apparentemente rispettivamente) dei predecessori.
opposta va invece Place: Music Il primo finanzia la ONG Amazon
And Activism, serie di raccolte Frontlines, al fianco delle
della newyorkese Air Texture popolazioni indigene nella difesa
dedicate a scene nazionali, o di terra e cultura, minacciate da
ancora più ristrette. Il tema è interessi minerari e petroliferi.
locale, vero, ma il cuore e la Lo cura Quixosis, che indaga un
mente sono quelli di chi vuole underground tanto eterogeneo
"contribuire a spostare il modo quanto libero di creare senza
in cui pensiamo alla musica l'assillo del denaro, che non
Certo, in tempi di pandemia elettronica e dance, non solo c'è. Il dialogo fra suoni di tutti
il ricorso alle identità locali party ma piattaforma che si e radici proprie è fresco, non
pare quanto di più lontano dal attiva socialmente", citando convenzionale; la reinvenzione è
buonsenso, e il puntuale riflesso come esempio le tradizioni di continua, nutrita dall'ambiente
condizionato del tricolore inutile Detroit e Berlino, e il movimento andino e dai ritmi del suo
sul balcone lo conferma. In che squatter globale. Vale il vecchio folklore, senza che scorciatoie
cosa esattamente il riconoscerci motto "think globally, act locally" etniche abbiano il sopravvento.
come italiani può darci forza, dunque: ogni uscita è curata La raccolta canadese, anche lei
in un mondo che è tutto sotto da una figura di spicco della molto eterogenea nel passare in
attacco? Non potrebbe essere scena del posto, e i ricavi sono rassegna quasi l'intero spettro dei
invece una buona occasione per devoluti a organizzazioni che lì suoni elettronici contemporanei,
riconoscersi finalmente come si occupano di cause politiche e anche lei fatta di nomi poco
fratelli, ovunque? In questa sociali, con ampio spazio dedicato noti nonostante la collocazione
direzione vanno ad esempio all'informazione sulla loro attività. (geografica e culturale)
cose come WorldWideWindow, Il tutto per "celebrare la musica decisamente meno periferica,
mastodontica compilation elettronica come forma d'arte è compilata invece da Kuma.
digitale: 56 tracce inedite per egualitaria e aclassista". Racconta una città da sempre
oltre sei ore di musica, alla quale attraversata da tensioni musicali
è stato richiesto dal compilatore Molto bene, ma la qualità? C'ha peculiari, e dona i proventi a
- il romano Neel, produttore in rotto er cazzo? Tutt'altro. In Pacific Wild, organizzazione
proprio e metà dei Voices From barba al luogo comune che la ambientalista attenta in particolar
The Lake con Donato Dozzy - di vuole inversamente proporzionale modo ai diritti delle First Nations
"riflettere i tempi che stiamo alla serietà del pippone, la qualità indigene del posto.
vivendo". Con una scaletta c'era eccome nei primi tre volumi
impressionante di elettronica della serie - Colombia, Olanda e
italiana e internazionale, da Adiel Georgia, usciti a partire dal giugno

RUMOREMAG.COM | 17
MY TUNES
THE GREAT CURVE
TALKING HEADS

MAGGIO 2020 DI MAURIZIO BL AT TO

omplicato scrivere la curva di una donna desiderata e, al richiesta che, in cuor nostro, sapevamo
oggi qualcosa che fondo, molto al fondo, la Curva delle fin dall’inizio non sarebbe stata accolta.
C verrà letto in un do-
mani ancora difficile
Acque Minerali dell’Autodromo di
Imola. Ero ossessionato da quella can-
Ma ci abbiamo provato ugualmente,
vittime sacrificali della nostra stessa, e
da decifrare. Ma zone e, ovviamente dai Talking Heads. incomprensibile al potere ecclesiastico
ci sono parole che La loro magrezza newyorchese, per me e politico domestico, religione. Mentre
rimangono, rivestite inarrivabile, era un sinonimo di purezza misuravamo i passi, una scritta al neon
di nuovi significati. Ne scelgo una. estetica e morale. Veneravo l’intelligenza carminio si illuminava sempre più netta-
Curva. misurata a scatti psicotici delle movenze mente di fronte a noi. Prima che potessi-
di David Byrne, il caschetto platino e mo domandare, giustificare, genufletter-
Antico sinonimo di ammasso umano lo sguardo astuto a labbra fisse di Tina ci e pietire. “La risposta è NO”.
calcistico, ormai inimmaginabile. Pallida Weymouth. L’Africa urbana, la potenza
descrizione parageometrica di tragitto “nera” di percussioni e cori, Brian Eno La lista dei concerti ai quali non abbiamo
automobilistico da maneggiare con cura nelle retrovie (ancora oggi vorrei Brian potuto assistere è oggi un triste annotare
e non più percorso dalla maggior parte Eno a produrmi la vita. Tutta, ogni gior- dettato dalle cancellazioni degli eventi.
di noi, ferma. Ormai implacabile tra- no. Maurizio Blatto, produced by Brian Ma allora. Allora era diverso, gli “altri”
sposizione cartesiana di quanto siamo Eno, che meraviglia utopica). Tutto mi ci andavano. E tu? A casa. Affine, ma
ammalati, di quando lo saremo meno, azzannava alle caviglie dei desideri. più doloroso rispetto al calendario del
se non lo saremo più. Siamo su quella mondo sul tasto “pause” attuale. Ognuno
curva. Così, quando venni a sapere che avreb- di noi sa a quali live ha dovuto rinuncia-
bero suonato a Roma, come da pro- re, per leggerne poi come eventi epocali,
Ma 40 anni fa, per me, il concetto pri- gramma, persi il controllo. Tutti, per svolte di massa, godimenti collettivi.
mario di curva era uno solo: The Great obiettivi diversi, abbiamo intrapreso E morirne quindi appassito, come una
Curve dei Talking Heads. A seguire quella processione dilaniante da camera pianta da ufficio mortificata dai veti del
c’erano la Curva Maratona del Toro, nostra verso l’altare dei genitori con una codice illibertario familiare.

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TESTO DI
MY TUNES THE GREAT CURVE TALKING HEADS MAU RIZIO B L AT TO

“U N A  C UR VA  PUÒ E S S E RE P E NS ATA IN T U ITIVA M E NTE COM E L A  TRA IE T TORIA  DE SCRIT TA DA UN


O GG ET TO PUN TIFORME C H E S I MU OV E CO N CONTINUITÀ IN QUA LCH E SPA Z IO. . . ”
("C U RVA MATEMAT I CA" , WI KI P E D I A )

Decisi di rimediare come avevo fatto tici avversari politici alle quali avrebbero A Roma, The Great Curve fu il massimo
(e avrei replicato) spesso. Mettendo in risposto decenni più tardi mp3 e Spotify. possibile raggiungibile da una band
scena il mio teatro personale, immedesi- Perché loro? Perché erano i fenotipi in- sul palco. Gli assoli di Adrian Belew
mandomi totalmente in uno spazio fisico crociati durante le mie parche esperienze (letteralmente in brache di pigiama,
e mentale delineato dagli aggettivi com- e perché l’idea che potessi avere a stretto sul palco), che tagliano le sezioni della
movente e patetico. Non conoscevamo contatto ragazze con capelli corti vestite canzone, sembrano una chitarra tra-
nessuno a Roma (a dirla tutta non co- di nero che ballavano durante, che so, sformata nel barrito di un elefante, un
noscevamo nessuno oltre la provincia di Cities, mi avrebbe spinto volontaria- boato soverchiante. Dolette McDonald
Torino, eravamo un’enclave piemontese mente fuori dalla finestra, appiattito sul ai cori, vestito esile con spillette, un
rafforzata da una chiusura atemporale cortile, a fianco dell’utilitaria di mio zio incanto. Busta Jones danza nervoso e
degna di una tribù amazzonica) che, in Egidio. Diedi il via alla Rappresentazione picchia un secondo basso. Il pubblico
linea del tutto teorica, avrebbe potuto e scommisi su Psycho Killer come aper- è, letteralmente, una bolgia di calore
ospitarmi e accompagnarmi al Palaeur. tura. Puntina sul disco e alè. Urlai, pazzo grigioazzurra. Bernie Worrell dei Fun-
Non presi nemmeno in considerazione demente indemoniato sconfitto, in un kadelic, le percussioni di Steven Scales.
una fuga (poca stoffa, nessun coraggio, condominio indifferente alla Storia che Quando pensi stia per finire, The Great
disastro probabile, smarrimento ferro- si compiva nella Capitale. A posteriori, Curve aumenta. Jerry Harrison im-
viario, morte per inedia alle pendici degli azzeccai. perturbabile alle tastiere, Chris Frantz
Appennini), quindi mi arresi alla rap- una macchina. A volte il mondo ha un
presentazione interna. La sera del con- Anni dopo le benemerite riprese RAI sacco di domande. Il mondo è vicino,
certo (lo trasmisero per radio, almeno furono gloriosamente trasmesse e ma è fuori portata. La notte deve ca-
parzialmente? Forse. Non lo seppi mai) l’intero live pubblicato (i bootleg come dere adesso, sempre più buia. Pensate
ebbi la fortuna di essere da solo in casa ricompensa di assenze tanto insanabili). a queste parole oggi. Ma immaginatele
e quindi, in omaggio a una pratica da Avrò rivisto quelle immagini centinaia allora, cantate da David Byrne. Tutti si
Actors Studio due tacche sotto l’approc- di volte e ho comprato quel concerto in muovono con una simmetria convulsa
cio da compagnia teatrale parrocchiale, ogni formato. Iniziarono davvero con che nessun art director avrebbe potuto
preparai in cucina due panini prosciutto Psycho Killer. In mezzo le nostre scalette immaginare migliore. E poi Tina Wey-
e formaggio e riempii la mia borraccia da differirono parzialmente, ma sul finale, mouth, abito bianco lungo con spacco
avventuriero alpestre (sono stato Greta incredibilmente, tornammo allineati. laterale e top, algida e fatale, che alla
prima di te) di acqua frizzante ghiaccia- fine, leggerissima, sale sulle casse e
ta. Che mai si scaldasse nel tragitto che Chiusero, ed io con loro, con The Great punta il suo basso verso Roma, dritto
mi separava dalla cucina alla porta in Curve. nel cuore del ritmo. Io forse devo rin-
legno bianco dopoguerra e vetri smaltati graziare di non averlo visto sul serio di
di camera mia. Lì di fronte, in attesa che La canzone, come quasi tutto Remain persona, perché, ne sono certo, sarei
aprissero i cancelli, consumai la mia In Light, è ritmo puro. Afrobeat in New morto all’instante. Non avrei retto.
cena seduto a gambe incrociate. Stava York. Pochi cambi d’accordi, sovrappo- Il mondo si muove sui fianchi di una
succedendo lo stesso a Roma? La gente sizioni, entrata secca e globale. La geo- donna, il mondo si muove e rimbalza
spingeva, eccitata? Terminati i miei pa- metria, in musica, può essere esaltante. e salta. E io franai sulle piastrelle di
nini, arricchiti di frivola maionese, entrai In The Great Curve ci sono almeno sei camera mia e confusi il fruscio della
cercando di essere in sincrono con gli canzoni una sopra l’altra. Non molla mai, puntina sul limitare della prima faccia-
orari del Palaeur e corsi i due metri che la crescita è esponenziale, aggiunge un ta di Remain In Light con il vociare del
mi separavano dal mio palco. Ovvero lo livello di funk cerebrale ed epidermico pubblico. Era finita. Per quanto possa
stereo, addobbato in maniera sacrale con ogni dieci secondi. sembrare scontato, in quel momento
i vinili davanti e un paio di “Rockerilla” ero “posseduto”. Ma poi mi ripresi e,
dell’epoca aperti con le foto dei Talking Quando arrivò il suo momento sul mio sudato e con gli occhi amaranto, pensai
Heads in bella vista. Curiosamente gua- vinile, certo che fosse ora di chiudere (i a chi era stato davvero là. E quindi sap-
dagnai un posto d’onore, attaccato alle miei genitori sarebbero arrivati da lì a piate, voi romani privilegiati presenti
mie transenne immaginarie. Chi era con poco ed io non avrei potuto interrom- allora, che vi amo e invidierò per tutta
me? Chi era lì? Immaginai maschi con pere) alzai al massimo consentito per la mia vita. Lo penso oggi e lo pensai
gli occhiali, capelli con la riga in mezzo, un’unità abitativa e cominciai a roteare allora, mentre uscivo dai miei due metri
facce da extraparlamentari, sopravvis- le braccia, invasato sufi di me stesso. di Palaeur casalingo, sciamando fuori
suti all’eroina, esagitati che reclamavano Cascai per terra almeno un paio di volte. dalla camera dove avevo stipato inge-
slogan ritenuti legittimi come “la musica Avessi potuto scegliere, mi sarei fatto nuamente e senza freni la mia fede e i
non si paga”, velleità indirizzate a ipote- esplodere in aria con il tritolo. miei desideri più selvaggi.

Non posso pensare di dovervi spiegare che cosa siano stati i Talking Heads e Remain In Light, ma vi condanno
amorevolemente a guardare l’intero concerto su YouTube. Che Fela Kuti, la new wave, il funk e il punk possano
benedire Cesare Pierleoni, artefice delle riprese RAI di quell’epocale 18 dicembre 1980.

RUMOREMAG.COM | 19
RUMOREMAGAZINE MAG G I O 2 02 0

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DOVE: QUANDO:

New York,
USA THE WANTS dal 2018

COSA:

Chitarra, basso, batteria e nevrosi metropolitane

IL DISCO: ONLINE:

CONTAINER facebook.com/thewantsband
COUNCIL, 2020

a noi ancora elettronica e il proto punk sono Quale sia, l'ambito in cui si
sconosciuti, cose che abbiamo assorbito. La muovono The Wants, non lo
D all'estero in
costante ascesa:
New York anni 70, quella del
CBGB's e del Max's, deve essere
chiarisce nemmeno Container,
il loro album d'esordio, frutto di
sono The Wants, stata un luogo fantastico e non un lungo scambio (tre anni) di
newyorchesi posso negare che c'è qualcosa dei idee e registrazioni tra Madison
di Brooklyn, trio di post punk Talking Heads e dei Television e Jason nei rispettivi studi
angolare che paga un tributo al in quello che facciamo ma, per approntati in casa e nella loro
passato senza perdere di vista capirci, Leeds e il Brudenell Social sala prove “Hanjin”, un container
il calendario che dice 2020. Club, dove hanno mosso i primi per i trasporti navali cinese
È appena uscito il loro atteso passi Gang Of Four e Mekons, per abbandonato in un parcheggio
album di debutto, Container. noi sono altrettanto importanti”. a Brooklyn. Però il loro suono
Contatto Madison Velding- Difficile connotare la scena della funziona, in studio come dal
VanDam, il cantante/chitarrista, città, nel 2020: “I musicisti vivo (testimonianza diretta,
in lockdown nel suo trilocale emergenti di New York oggi li ho visti a Londra) anche se
di Bushwick. Mi racconta che devono lottare contro canoni di assume connotati “europei”,
lui e Jason Gates, il batterista, locazione altissimi che rendono come conferma Madison: “Siamo
hanno iniziato a suonare insieme impossibile l'insediamento in stati sicuramente ispirati dai
alcuni anni fa, dopo esseresi certe zone. Ci sono buone band gruppi post punk inglesi fine
conosciuti frequentando la scena garage rock e punk, sono generi 70, Gang Of Four e Wire su
di Brooklyn. The Wants sono nati radicati nella cultura alternativa tutti, ma anche David Byrne
quando si è unita a loro Heather della città, ma The Wants si è un'influenza nell'approccio
Elle, la bassista, poco più di un muovono in un altro ambito. In ai live e nel songwriting. Però
anno fa. città penso che la Wharf Cat sia la vorrei si capisse che da questi
migliore etichetta del momento, esempi siamo partiti per
The Wants sono figli della loro con gruppi come Bambara, P.E. sviluppare il nostro suono. Non
città. “Siamo indissolubilmente e Palberta. Anche i club hanno nascondiamo le nostre influenze
legati alla scena musicale di parecchie restrizioni. Pagano ma aspiriamo a svincolarci
New York. Heather e io abbiamo licenze molto costose per la da generi così circoscritti. In
trascorso l'ultimo decennio vendita di alcolici, se sgarri la Container c'è anche techno,
immersi nella scena di Brooklyn, polizia ti fa chiudere e questo industrial, elettronica e accenni
inevitabile rifletterne la cultura. incide sulla loro sopravvivenza. alle sonorizzazioni per film, e per
Jason è di Brooklyn, è nel suo Uno dei locali migliori al noi sono altrettanto importanti,
DNA. Gruppi come i Liars sono momento è il Market Hotel, tra penso diano un'idea più completa
stati una fonte d'ispirazione, Williamsburg e Bushwick, dietro della nostra identità di gruppo”.
Container però ha preso forma il palco c'è una vetrata dalla quale Giusta rivendicazione, supportata
solo quando ho ripreso a tornare si vedono i treni delle linee J-M-Z. dai fatti.
nel Michigan, a Detroit, dove vive Lì ho visto Laurie Anderson col
mia madre. L'influenza esercitata suo trio jazz mentre sullo sfondo
da Detroit è pari a quella di New sfilavano i treni, assolutamente
York: la Motown, certa musica magico”.

TESTO DI Luca Frazzi

RUMOREMAG.COM | 21
DOVE: QUANDO:

Catania,
Italia A LEMON dal 2016

COSA:

Psych pop, funk ed elettronica bucolici made in Sicilia

IL DISCO: ONLINE:

GREEN facebook.com/
URTOVOX, 2020 alemonalemonalemon

A Lemon è il nome d’arte del con musica straniera, cantata un’amica. Talora ci sono flauto
polistrumentista Alessandro in inglese. Per anni ho ascoltato traverso e violino, suonati da
Moncada. “L’ho scelto perché quasi solo quella, oggi non è più Matteo Puglisi e Giorgia Reitano”.
mi piacciono i giochi di parole. così, ci sono tanti artisti italiani E poi il Covid e le difficoltà che
Amo pronunciarlo, è come se che amo. Il pensiero di trasferirmi ne conseguono. “Il virus è stato
fosse il mio vero nome”, spiega. all’estero mi stuzzica, ma non so, un duro colpo, però viviamo in
È appena uscito il suo album di cambio spesso idea”. un’epoca in cui si può lavorare a
esordio. “Green è un riferimento distanza. Ho alle spalle un team
al mio attaccamento alla natura. Del resto ha vissuto per un po’ fenomenale e la promozione non
Le canzoni mi trasmettono negli USA. “Ero circondato da ne ha risentito. Ciò che ne ha
le sensazioni che mi dà ‘il musicisti, suonavo tanto. Ma, risentito di più è il live. Avevamo
verde’. Provo un sentimento di rincasato, ho smesso per un po’, in programma un tour, che è stato
purificazione e libertà quando ero saturo, e mi sono dedicato ad rinviato. Non vediamo l’ora di
mi trovo in mezzo alle piante”. altro. Così mi sono rigenerato”. E salire sul palco”.
Moncada scrive in inglese. “Ho poi Green, disco scritto, suonato,
amici all’estero e mi piacerebbe prodotto e inciso perlopiù in
far proseliti oltre confine, ma solitudine. “L’ho registrato nel mio
non è questo. Non è una scelta, home studio, tranne la batteria,
è che ho sempre avuto a che fare incisa nella casa di campagna di

TESTO DI Barbara Santi

22 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:

Caserta/
Napoli, Italia TENUE dal 2018

COSA:

Post emo gaze introspettivo

IL DISCO: ONLINE:

FILTRO facebook.com/tenueband
V4V, 2020

Sono piombati quasi dal scelta di affrontare il genere in realtà: “L’autoreferenzialità


nulla i Tenue, una manciata di italiano: “La voce e i testi sono ci ha spronati all’inizio, poi
singoli dal 2018 al 2019 e poi gli aspetti che hanno richiesto abbiamo voluto trattare il tema
Filtro, primo album denso di più tempo. All’inizio scrivevamo della derealizzazone da un punto
riferimenti precisi e un’immagine solo musica, poi si è fatto avanti di vista più generale, sociale:
a fuoco, per quanto riverberata Antimo, che ha provato a scrivere è la condizione che vive chi si
e sognante: “La maggior parte i testi e cantare. Non ci siamo sente alienato dalla realtà che
delle band di riferimento sono chiesti se si sposasse al genere lo circonda, dubitando della sua
del panorama americano recente: che stavamo suonando, la esistenza e provando paura e
Sorority Noise, Movements, priorità era esprimere concetti ansia che possono portare alla
Citizen, Hundredth, Teenage e sensazioni che non avrebbero somatizzazione, all’apatia”. I
Wrist. Siamo partiti dall’ascolto avuto il giusto respiro in una Tenue scavano in profondità,
dei loro ultimi album per dare lingua che non fosse la nostra”. cercando di abbattere paure
un’impostazione di partenza trasparenti ma infrangibili.
al nostro modo di suonare Un primo lavoro che li vede
insieme, al nostro modo di affondare il processo compositivo
scrivere”. Questo è uno dei nelle derealizzazione, disturbo
dettagli più evidenti della band della sfera psichica caratterizzato
campana, l’altro emerge dalla dalla perdita di senso della

TESTO DI Nicholas David Altea

RUMOREMAG.COM | 23
AVEC CHOW
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Vöcklabruck, Austria dal 2015 Bologna, Italia dal 2013
ONLINE: facebook.com/officialAVEC ONLINE: facebook.com/chowregaz

COSA: COSA:
Intimità folk rivestita Chitarre di 30 anni fa
di elettronica e ruvido talento

IL DISCO: IL DISCO:

HOMESICK ANCIENT GENTLE TOWER


EARCANDY RECORDINGS, 2020 SLACK, 2020

Miriam Hufnagl, vero nome di AVEC, ha mosso presto Prima c'erano i Tunas, altre pecore nere dell'under-
i primi passi nel mondo della musica inizialmente ground italiano. Due di loro, Riccardo Frabetti e Davide
imparando a suonare il violino e poi dedicandosi, appena Montevecchi, nel 2013 iniziano a provare con Stefano
dodicenne, alla composizione dei primi pezzi in inglese. Zuccato, batterista dei Classmates: è così che nascono i
È stato un continuo e graduale processo di crescita Chow (da pronunciarsi ciao), band fieramente fuori dal
artistica e personale per la cantautrice austriaca, che, giro. In sette anni pubblicano una cassetta, un singolo e
poco più che ventenne, nel 2016, raggiunge un primo suonano dove, quando e con chi capita. Nel 2018 entrano
traguardo importante con il brano Granny, dedicato allo studio Bunker di Rubiera per registrare il loro primo
alla nonna malata di Alzheimer e contenuto nel primo album, Ancient Gentle Tower. Impiegano più di un anno
album, What If We Never Forget, con cui si aggiudica e, quando sta per uscire, l'Italia entra in quarantena.
pure numerosi premi. Uscirà comunque su CD per Slack e su vinile con una co-
produzione Slack/Ansaldi/Starvation/Oh Dear Records.
Il segreto di AVEC è essere se stessa fino in fondo, senza Prima o poi.
temere di affrontare argomenti scomodi o delicati.
“Scrivo delle mie esperienze, dei miei problemi e i miei Ancient Gentle Tower è un album a suo modo classico.
metodi per uscirne. Voglio che la gente non si senta sola Il riferimento è il suono del North West americano fine
quando si trova in certe situazioni”. Homesick, il suo 80/primi 90, Screaming Trees su tutti: ruggente ed
terzo LP, è nato nelle campagne austriache: “Mi lascio evocativo, grunge fuori tempo massimo (o in anticipo sui
ispirare molto dalla natura, dalla quiete e dal silenzio. tempi, dipende da quello che sarà il prossimo revival).
Quando scrivo ho bisogno di essere sola per riuscire a Etichette e catalogazioni sono l'ultimo dei problemi per
scavare in profondità dentro me stessa”. In questo lavoro Frabetti (talento pigro e spigoloso) e soci: nell'ombra
l’artista veste di elettronica le proprie composizioni erano e nell'ombra rimarranno, ma con un album in più
indie folk, perfezionando la scrittura e rifinendo all'attivo che spicca per ispirazione. Nessuno oggi suona
interpretazioni vocali sussurrate e leggere. come i Chow, la band lo sa e se ne vanta. Giustamente.

TESTO DI Doriana Tozzi TESTO DI Luca Frazzi

24 | RUMOREMAG.COM
FADI UNOAUNO
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:

Rimini, Italia dal 2017 Rimini/Molfetta, Italia dal 2016

ONLINE: picicca.it/fadi ONLINE: unoauno.bandcamp.com

COSA: COSA:
“Dai cantautori italiani, passando Il noise declamatorio
per l’afrobeat, la Motown e il soul” della costa adriatica

IL DISCO: IL DISCO:

FADI BARAFONDA
SONY MUSIC ITALY, 2020 RIBÉSS, 2019

Partiamo dalle sue radici, fondamentali per “Mauri e Rocco si sono conosciuti a un concerto dei
comprendere un suono tanto peculiare. “Mio padre Cosmetic. Rocco sapeva della mia passione per certa
arrivò dalla Nigeria negli ’80, per imparare dai migliori musica italiana e così…”. A rispondere è Giangi, un
come si mettono le mani nei motori”, dice. “Mamma è Tony Dallara postmoderno, l’urlatore pensante degli
figlia di albergatori della Riviera. Nell’autoradio di papà Unoauno: tre studenti venticinquenni, fuorisede a
suonava Fela Kuti, in casa ascoltavo i cantautori. Essere Milano. “All’inizio io e Rocco abitavamo assieme in una
cresciuto avendo due culture diverse da cui attingere mi quintupla, a fare la vita da idealisti falliti. Mauri stava
ha condizionato negli ascolti, nell’approccio. Mi sono in collegio e aveva la possibilità di usare un garage come
divertito a mescolarle. Ho cercato di rivalorizzare le sala prove che ci ha salvato la vita. Da tre anni viviamo
sonorità più vicine a me”. assieme. Rocco si sta laureando, Mauri e io speriamo
quest’estate”.
Suoni che sono confluiti nell’omonimo esordio, declinato
in italiano. “Il minimo comune denominatore del disco A fine 2019 l’atipico trio noise punk senza chitarra
sono io, la mia storia, è una raccolta di esperienze è tornato con l’album della conferma, ed ha appena
personali. Una frase che amo è orientarsi con il mare. girato l’Europa: “Abbiamo toccato Croazia, Ungheria,
Sono canzoni che nascono dalla realtà, rielaborata a mio Repubblica Ceca, Germania e Francia. Temevamo la
modo. Che puoi suonare in faccia al mare con e per chi barriera linguistica, di fatto non cantiamo al massimo
vuoi”. Un disco cui hanno partecipato musicisti quali salmodiamo in italiano. Il feedback ci ha sorpreso.
Fabio Rondanini, Roberto Dell’Era, Daniel Bestonzo Non è facile da spiegare ma se uno riflette su cosa gli
e Antonio Filippelli, che lo ha pure prodotto e inciso. accade quando ascolta musica straniera lo capisce: il
“È stato un onore collaborare con Antonio e gli artisti suono delle parole, la cadenza e soprattutto l’energia del
che hanno lavorato ai miei miei brani durante le palco arrivano subito. Anzi, spesso le orecchie straniere
registrazioni. Tra l’altro al Festival di Sanremo Daniel riescono a cogliere quella musica incredibile dell’italiano,
dirigeva l’orchestra, grande emozione”. a cui noi per abitudine siamo diventati sordi”.

TESTO DI Barbara Santi TESTO DI Manuel Graziani

RUMOREMAG.COM | 25
THE
1975
UNA BAND E UN SOLISTA ALLE PRESE CON DUE PERCORSI DISCOGRAFICI PER COSÌ DIRE GEMELLARI. NEL
CASO DEI BRITANNICI 1975 IL PIÙ VOLTE RIMANDATO NOTES ON A CONDITIONAL FORM CHIUDE IL CERCHIO
APERTO DA A BRIEF INQUIRY INTO ONLINE RELATIONSHIPS NEL 2018. NEL CASO DI MOSES SUMNEY PARLIAMO
DI UN DISCO, GRAE, USCITO IN DUE PARTI, TRA FEBBRAIO E MAGGIO, PER PERMETTERE AGLI ASCOLTATORI DI
ASSIMILARNE LA DENSA NARRAZIONE. COME A DIRE: LA REALTÀ - SOCIALE, POLITICA, MA ANCHE EMOTIVA E
SENTIMENTALE - È COSÌ COMPLESSA CHE PER SPIEGARVELA DOBBIAMO ORGANIZZARE IL RACCONTO IN DUE
FASI, COMPLEMENTARI. IN ENTRAMBI I CASI L’IMPRESSIONANTE SINTONIA CON I TEMPI CHE STIAMO VIVEN-
DO CI È PARSA TROPPO POTENTE PER NON ESSERE INDAGATA.
TESTO DI M AURO FENOGLIO - FOTO DI J ORDAN CURTIS HUGHES

POP MULTI-
DIMENSIONALE
PER LA
GENERAZIONE Z
“LA GENERAZIONE Z (TALVOLTA ABBREVIATA IN GEN Z) È IL GRUPPO DEMOGRAFICO
CHE VIENE DOPO I MILLENNIALS E PRECEDE LA GENERAZIONE ALFA. RICERCATORI
E MEDIA COLLOCANO L'INTERVALLO DELLE NASCITE TRA LA SECONDA METÀ DEGLI
ANNI 90 E I PRIMI ANNI 10. CHI APPARTIENE ALLA GENERAZIONE Z UTILIZZA LA TEC-
NOLOGIA DIGITALE FIN DALLA PIÙ TENERA ETÀ E HA UNA ESTREMA DIMESTICHEZZA
CON INTERNET E I SOCIAL MEDIA, MA NON È NECESSARIAMENTE ALFABETIZZATO A
LIVELLO DIGITALE. MOLTI APPARTENENTI ALLA GENERAZIONE Z SONO FIGLI DELLA

I
GENERAZIONE X” (WIKIPEDIA.ORG)

di creare brutte copie su carta carbone del passato.


Così è stato per Elvis Presley, per Paul McCartney
e John Lennon, ma anche per Prince o Kanye West.
Tutti, nel loro tempo e con la loro creatività, estrosi
fuoriclasse del gioco di sintesi del ricordo. Maestri
nel plasmarne i materiali disponibili in pillole
(canzoni) dal potere salvifico, che diventano essi
stessi riferimenti per il futuro. I 1975 nascono nelle
aule di un liceo di Wilmslow, in Inghilterra, nel 2002,
facendo cover di gruppi punk e suonando in piccoli
festival organizzati dalla municipalità. Hanno tra i 13
e i 15 anni quando iniziano. Il loro esordio omonimo
del 2012 è un acerbo laboratorio di idee in divenire,
che sceglie di attingere al suono sintetico e gommoso
degli anni 80 accontentandosi di mostrare un lato più
l pop è un sublime e azzardato gioco di specchi. Vive linearmente derivativo. I Like It When You Sleep, For
della capacità di accendere sensazioni, dietro la You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It, quattro
riproduzione infinita di idee musicali del passato che anni dopo, rivela al mondo un’urgenza onnivora che
rivelano memorie di vita universalmente condivisibili. guarda oltre la pedissequa e comoda riproduzione di
Il magico meccanismo del “riportarti a casa” con i tre uno stile. Le architetture musicali ardite e cangianti,
minuti di una canzone memorabile, il vero obbiettivo imbastite da George Daniel e dal cantante Matt Healy,
aureo della musica pop tutta. Attivare i recettori mettono in fila i Sigur Rós e i Boards Of Canada con
della commozione della memoria, evitando il rischio Kim Carnes, Roberta Flack con gli Scritti Politti.

TAG: #multidimensionale #internet #emocore #burial #mente ONLINE: The1975.com

RUMOREMAG.COM | 27
THE 1975 T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

solo parlando di musica pop, raggiungiamo Matt Healy


in piena quarantena, in attesa dell’uscita del disco.
«SONO CRESCIUTO CON IL PUNK E
L’ H A R D C O R E . M O LT O C O N S A P E V O L E Ciao Matt. Iniziamo con la più ovvia delle
domande. Dove ti trovi in questo momento?
D I U N C O N C E T T O C H E A V E VA O R I G I N E
“Sono in Inghilterra, in campagna. Stavo andando in
NEGLI ANNI 80: SE VUOI CAMBIARE IL vacanza quando la situazione ha iniziato a diventare
MONDO DEVI PARTIRE DALL A TUA ESI- critica e mi sono fermato qui”.

STENZA E SPERARE CHE QUESTO SPIN-


Come stai vivendo la pandemia?
GA IL MONDO INTORNO A CAMBIARE “Come ogni essere umano. Sono molto ansioso e
CON TE» vorrei fare quello che posso per dare una mano,
ma ovviamente mi sento limitato dall’impossibilità
di agire. A essere onesti, ogni volta che faccio una
intervista mi sento a disagio nel mettere me stesso
al centro mentre fatti più importanti riguardano
In uno zibaldone multicolore che diventa manuale il mondo attorno a me. In questo momento sono
di vita, in grado di dialogare con il presente nel particolarmente sensibile allìesposizione a media o
successivo A Brief Inquiry Into Online Relationships mezzi d’informazione che finiscono per farti sembrare
del 2018. Un disco già pensato come esperienza interessato solo a te stesso. So che abbiamo un disco
totale, dalla strategia promozionale all’ambizione di in uscita, ma in questo momento è il mondo ad avere
attingere al passato per informare il presente. Frank la precedenza. È tutto così strano. Da una parte sono
Sinatra, Justin Timberlake, Prefab Sprout e Blue Nile eccitato per l’album nuovo, dall’altra paralizzato da ciò
declinati in un paradiso contemporaneo multicolore, che accade”.
fra suggestioni jazz, R&B e sofismi pop. Per la
miglior rappresentazione pop di tutte le pulsioni dei Le parole di Greta Thunberg in The 1975,
millennials (la famosa Generazione Z), in un mondo canzone che apre il disco, sembrano quasi
trasfigurato dalle traiettorie della condivisione on profetiche visto quello che sta succedendo
line e dalle pressioni del consumo, ma anche dagli all’umanità. Come è stato collaborare con lei?
ultimatum non negoziabili del clima che cambia e “Sono andato in studio con lei a registrare. È una
della salute mentale che diventa un problema sociale. persona molto seria e mi ha instillato una grande
Healy attraversa (e condivide) l’esperienza della speranza, nei modi più strani. Credo che i nostri
tossicodipendenza, superandola, per arrivare a parlare album ambiscano sempre di più a riflettere i tempi
a tutti con Love It If We Made It. Forse la canzone pop che viviamo. Che cosa c'è in gioco da un punto di
definitiva per raccontare le fragilità nervose e le ansie vista sociale e culturale. Questo disco, in particolare,
dell’oggi, dietro lo scudo iconografico di un passato parla delle mie paure, dei miei desideri e delle mie
recente che (per fortuna) non ci abbandona. Una Sign aspirazioni. Che possono condividere tutti quelli che
‘O’ The Times lasciata, con l’eco di The Downtown ascoltano, visto quanto siamo interconnessi oggi. La
Lights dei Blue Nile, alla Generazione Z. Il nuovo voce di Greta era l’unico modo possibile per avviare
Notes On A Conditional Form, in uscita a maggio, quella condivisione. Una sorta di dichiarazione
è la prosecuzione naturale di Inquiry… Un album d'apertura necessaria, anche se il disco non tratta solo
pensato ancora una volta come progetto d’indagine di temi legati all’ambiente e di riscaldamento globale.
postmoderna sul presente. Che alla coralità adult pop Era molto importante iniziare così”.
del precedente sostituisce memorie ritmiche figlie
dell’hardcore continuum britannico anni 90 e del Quando finisce il suo testo, che incita alla
diario adolescenziale emocore americano. Ancora una ribellione, inizia People, una esplosione
volta si dialoga con il mondo là fuori, condividendo di rumore. Il testo descrive una battaglia
il privato di paure e speranze mentre imperversa la tra chi detiene il potere e la Generazione Z
minaccia del cigno nero, del virus. Healy e compagni che reclama una visione per il futuro. Era
rispondono, invitando i fan a condividere i video quello lo scontro generazionale che volevi
delle loro esperienze, dei loro momenti di vita, rappresentare?
istantaneamente e senza inutili precostruzioni. È il “People è la mia personale visione dell’urgenza
loro modo di mantenere quella connessione col mondo adolescenziale, quella che trovi in certe cose dei
esterno, con quella generazione che vive il presente Clash o dei Sonic Youth. Sono cresciuto con il punk e
subendo sulla propria pelle conseguenze (causate da l’hardcore. Molto consapevole di un concetto che aveva
altri prima di loro) che ne determineranno il futuro origine negli anni 80: se vuoi cambiare il mondo devi
prossimo. E mentre continuiamo ad illuderci di star partire dalla tua esistenza e sperare che questo spinga

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il mondo intorno a cambiare con te. Un impulso tipico
delle culture giovanili. C’è sempre stata una battaglia
generazionale. Prima i mod, poi gli hippie. Oggi si « O G G I I 1 9 7 5 S O N O M O LT O P I Ù S Q U I -
è trasformata in uno scontro fra chi ha le redini del S I T A M E N T E P U N K D I A LT R E B A N D P I Ù
potere e chi non le ha”.
RUMOROSE E RIGOROSE. PERCHÉ LA
I detrattori liquidano la vostra narrativa NOSTRA MUSICA SI BASA SU UNA LI-
musicale fermandosi all’apparenza della sua B E R T À D ’ E S P R E S S I O N E C H E N O N P R E-
superficie pop. Io trovo interessante il modo
TENDE DI APPARTENERE A UN TEMPO
in cui riuscite a rappresentare la naturale
capacità di abbattere le barriere propria della CHE NON SIA IL PRESENTE, DI SEGUIRE
Generazione Z. Si può parlare di filosofia e di U N U N I C O C O D I C E , N O N V U O L E E S S E-
Minecraft, guardare un film di Godard o un
R E A C C A D E M I C A O I N T E R E S S ATA S O LO
blockbuster della Marvel senza essere obbligati
a sentirsi in colpa. Quanto sentite vostro questo A CERTI AMBITI SPECIFICI»
ruolo?
“Ci sentiamo senz'altro rappresentativi della cultura
in cui viviamo. È una cultura in streaming. È l'accesso
illimitato ai contenuti offerto da Internet che finisce certo senso noi riproduciamo quella carenza di linee
per definirci. Ci identifichiamo con la condivisione di guida prestabilite. Quello che amo della musica pop
quei contenuti, il loro continuo riciclo. Acquisendo è la sua capacità di veicolare idee, idee che uno si
una mentalità per cui non esistono più regole culturali aspetterebbe di trovare in contesti differenti. Ciò che
precostituite. Il modo in cui facciamo musica è molti dimenticano a proposito dei 1975 è proprio
esattamente lo stesso con cui la consumiamo. Spotify questo. Per spiegare il concetto potrei farti l'esempio
non ti impone nessuna regola per l’ascolto. In un di molte band citandole per nome, ma non voglio

RUMOREMAG.COM | 29
apparire negativo proprio in un momento come me intercettarne i movimenti in un solo album.
questo. Non credo che ci sia spazio per la negatività. Originariamente volevo pubblicare due album in
Soffermandomi su di noi, posso dirti che i 1975 sono due anni e coprire cosi un’era. Non c’è molto altro
stati una band felice e spensierata, un po’ alla 'ragazzi, da spiegare. Non volevo realizzare un doppio album,
suoniamo e spassiamocela'. Sono stati anche una né tantomeno un primo disco con un sequel. Volevo
band indie (che cerca di non essere un 'libro aperto semplicemente condensare le idee che normalmente
dei sentimenti' come invece spesso viene percepita). si sviluppano in quattro o cinque anni in un biennio.
Oggi i 1975 sono molto più squisitamente punk di Solitamente sono i nostri fan ad essere più affezionati
altre band più rumorose e rigorose. Perché la nostra a questa idea concettuale dell’era, come se fosse un
musica si basa su una libertà d’espressione che non espediente nostalgico”.
pretende di appartenere a un tempo che non sia il
presente, di seguire un unico codice, non vuole essere A Brief Inquiry…. e Notes On A Conditional
accademica o interessata solo a certi ambiti specifici. Form vivono di riferimenti musicali al passato
Fuori dalle definizioni prettamente musicali siamo recente. Il sofisti pop anni 80 nel primo e le
assolutamente punk, anche se non rientriamo nella memorie anni 90 nel secondo. Quanto c’è di
definizione tradizionale. L’etica e l’energia degli esordi progettuale nel vostro approccio pop?
è immutata”. “Non credo che le nostre intenzioni vadano oltre l'idea
di catturare sensazioni. Certo, si tratta di musiche per
So che non ti piace considerare il nuovo album noi preziose a livello emotivo, molto evocative. Che
come parte di un ciclo, ma in fondo sei stato sia l’adult pop degli anni 80 o la musica house con cui
tu a inserirlo (col precedente) sotto l’ombrello sono cresciuto. Questo album, in particolare, è un po’
di un'era che hai chiamato Music For Cars. Ci come un ritorno a casa per noi. Il disco precedente ha
spieghi il concetto che ci sta dietro? più a che fare con il modo in cui comunichiamo con gli
“Volevo un contesto che spiegasse ciò che stavo altri, in una società interconnessa. Notes è come una
tentando di fare. La cultura e la società cambiano mosca nella mia stanza che finisce per ascoltare le mie
così velocemente che diventava complicato per preoccupazioni. E, certo, continuo a preoccuparmi di

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THE 1975 T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

pensa che il nostro sia uno sfoggio di coraggio noi


proviamo semplicemente a non annoiarci. E poi perché
«CREDO CHE UNA SCRIT TURA PIÙ VI- dovrei limitare il modo in cui mi esprimo, il modo
SIONARIA E VELOCE SIA FIGLIA DELLA in cui vivo? C’è questa persistente angoscia legata a
un concetto di autenticità che in realtà non significa
R E A LTÀ I N C U I V I V I A M O M A D A L
nulla. Gruppi punk che suonano punk, si vestono da
P U N TO D I V I S TA D E L L A T E C N I C A D E L punk, sono riconoscibili come punk. Mi viene in mente
RAP NON MI SENTO APPARTENENTE il concetto di cosplay, il musicista diventa quasi il
personaggio di un videogame tipo Halo. Ogni modalità
A NESSUNA SCUOL A, LO SVILUPPO
espressiva troppo lineare risulta vecchia e superata,
DI UN MODO CHE SIA SOLO MIO È AL mentre Internet ha svelato che le persone sono ormai
CENTRO DEL MIO FARE MUSICA» multidimensionali”.

Se ascolto pezzi come People, Then Because


She Goes o Me And You Together Song, mi
immagino disteso sul cofano di una macchina
come vanno le cose nel mondo, ma il tutto avviene a nel parcheggio di un mall deserto, in una città
un livello più intimo. Ci sono più cuore e ferite, e una qualsiasi del Midwest americano. Quanto è
nostalgia più personale che culturale. Sono andato stato importante per voi l’emocore americano
indietro nel tempo, agli ascolti con cui sono cresciuto. degli anni 90?
Sostanzialmente musica dance. Negli anni 90 in “A voler essere onesto, ho iniziato ad ascoltare l’emo a
Inghilterra non c’erano più di quattro o cinque stazioni 13 anni, nel 2002. I Braid e i Cap’n Jazz erano già quasi
radio principali. Dopo le sette di sera, quando finivano spariti e Internet era ancora agli albori. Ero interessato
le trasmissioni, rimaneva solo la musica dance. Era il alla scena alternativa ma prima dell’emocore avevo
suono della notte, quando guidavo nelle ore piccole. l'impressione di non aver ancora trovato la mia
Da adolescente ero legato alla cultura hardcore. Avevo musica. L’emocore mi aprì un mondo: quelle band
messo in piedi una band emocore, ma tra i 18 e i 21 erano melodiche in modo strano, fratturate e in un
anni ci siamo messi a suonare musica house. E a 23 certo senso insicure. Non certo conflittuali come
anni, quando siamo partiti con i 1975, tutte quelle idee quello che avevo ascoltato fino ad allora, ma capaci di
elettroniche e quei ritmi che avevamo in testa sin dagli ispirarmi. Essendo anche dischi difficili da reperire,
anni 90 sono venuti fuori”. diventarono quasi il mio unicorno, la mia chimera.
Arrivarono all’età giusta per me. Mineral, Joan Of
Con Notes avete voluto realizzare una Arc, American Football e in seguito Bright Eyes, tutti
fotografia del “momento che state vivendo”. fondamentali. In Notes ci sono tanti di quei riferimenti
In realtà è qualcosa a cui arrivate utilizzando alla mia adolescenza che non sarei riuscito ad
brandelli di passato recente. Mi ricorda, in un esprimerli appieno senza quelle canzoni”.
contesto completamente diverso, quello che
ha fatto l’ipnagogia a inizio secolo (Oneohtrix D’altro canto è evidente nell’album l’influenza
Point Never, James Ferraro, Dean Blunt). Cosa della musica elettronica britannica e della
ne pensi? scena dance anni 90. Quasi un contraltare pop
“Mi piace pensare a noi stessi come alla versione della malinconia da hardcore continuum di
musicale dei fratelli Safdie (i registi del film Uncut Burial.
Gems, nda). Lo prendo come un complimento”. “Giusto. Burial è uno dei vertici della nostra sacra
Trinità. A volte gli altri elementi cambiano, ma Burial
Da dove viene questa urgenza di muovervi da è sempre presente lassù in alto. Insieme a Four
uno stile musicale all’altro all’interno dello Tet e Jon Hopkins ha creato la musica elettronica
stesso disco? più emozionale che io abbia mai sentito. Con suoni
“È la stessa urgenza che hai nell’ascoltare diversi che rimandano al passato recente, come l’utilizzo
tipi di musica. È molto semplice. Cerco anche di di campioni dal videogame Metal Gear Solid per
smitizzare questa cosa, perché credo che la gente tenda Archangel. Ha ispirato moltissimo George, che è
a proiettarci significati che vanno al di là di quelli essenzialmente il 50% dei 1975 a livello compositivo.
necessari. C’è questa idea di voler costruire prospettive Non parla, non rilascia interviste, ma si esprime
multiple. In realtà siamo quattro tizi che sono stati attraverso gli arrangiamenti e la parte musicale. Ecco
insieme in una band per 17 anni, provando a fare perché il suono dei nostri dischi è così dettagliato”.
musica. Per farlo ancora in modo convincente ti devi
divertire. Se continui sullo stesso stile c’è il rischio Com’è stato collaborare con FKA Twigs?
che il processo diventi noioso. Mentre chi ci ascolta “È all’inizio di un pezzo (If You’re Too Shy…).

RUMOREMAG.COM | 31
È capitato per caso. Mi serviva una voce particolare.
Inoltre è la mia fidanzata”.

La salute mentale è un altro argomento che i


tuoi testi toccano spesso. Frail State Of Mind
sembra un manifesto in tal senso. Ci dici perché
la fragilità mentale ti interessa così tanto?
“Banalmente, parlo della mia esperienza personale.
Per me amore, paura, sesso e morte hanno tutti quanti
a che vedere con la sanità mentale. Sono consapevole
che le emozioni sono spesso il frutto di differenti stati
mentali. E io tento di esprimermi in funzione dello
stato mentale del momento. E come se la mia mente
fosse sempre presente al momento della stesura dei
testi”.

Anche l’aspetto promozionale dei vostri dischi


è curato minuziosamente. Ci parli del sito,
Mindshower, utilizzato per lanciare Notes?
“Lo abbiamo creato per lanciare The Birthday Party
THE 1975 e il suo video. Doveva essere una sorta di stanza per
disintossicarsi ed è diventato quasi uno scherzo.
Si basava su alcune nostre riflessioni sul rapporto
che abbiamo con i social media e su quanto tempo
dedichiamo a restare connessi. È la stanza virtuale
NOTES ON A CONDITIONAL FORM in cui entro all’inizio del video. Una specie di centro
DIRTY HIT
salute con un sacco di informazioni sul disco, ma
anche sul coronavirus e su temi legati al riscaldamento
Le ambizioni di A globale”.
Brief Inquiry… portate
all’estremo. Il nuovo
e conclusivo capitolo Com’e nata la partecipazione di tuo padre in
dell’“era” Music For Don’t Worry?
Cars è un esperimento “È stata la prima canzone che ho ascoltato nella
postmoderno pop nell’era
della condivisione virtuale mia vita. Mio padre l’ha scritta quando sono nato,
e delle emergenze globali. dedicandola a mia madre che soffriva di depressione
Il monito lanciato da Greta post parto. Nel nostro secondo album c’è una mia
Thunberg nella iniziale The
1975 sfocia nello scontro canzone che ho dedicato a mia madre, a quello che
generazionale di People, che aveva provato all'epoca. La mia versione di Don’t
regala la rabbia di Song 2 dei Worry, in un certo senso. Quando stavamo preparando
Blur alla Generazione Z. Non
c’è un pezzo definitivo come Love It If We Made It, ma la trama Notes provavo nostalgia e pensavo a casa. Mi è venuto
che lega le 23 tracce è la trasposizione musicale dell’approdo in mente quel pezzo e mi sono ricordato di quanto fosse
a San Junipero (l’arcadia nostalgica della serie TV Black brillante. Una delle poche canzoni scritte da mio padre.
Mirror). Con il Midwest americano emocore di Then Because
She Goes e Me And You Together Song, oppure con l’alt E qui la canta e la suona lui. È stato un momento molto
country purificatore di The Birthday Party. Con la gentilezza tenero”.
vocale di Phoebe Bridgers nell’America country di Jesus Christ
2005 God Bless America e lungo i sentieri polverosi della
ruspante Roadkill. L’espediente iconografico come motore Guys, il pezzo finale, è dedicato agli altri
per una narrativa sempre più attuale. Concetto portato al suo componenti dei 1975. Non è per caso anche un
apice dalla premiata ditta Healy & Daniel, che sposta la bussola commiato?
sugli anni 90. Trovando il fantasma hauntologico di Burial
fra le sponde orchestrali di Bagsy Not In Net o nell’anthem “No, assolutamente, tantopiù in questo momento.
narcotizzato, per menti sotto scacco, di Frail State Of Mind. Qualsiasi cosa decideremo di fare, non spariremo.
Accarezzando Four Tet, nella linea di pianoforte su beat Ci sono molte canzoni sull’amore di coppia, ma sono
celestiali di I Think There’s Something You Should Know. E
se il rischio sta fra gli angoli sintetici di If You’re Too Shy (Let molte meno quelle che celebrano l’amicizia. Guys è
Me Know), cosi vicini ad Abacab dei Genesis, il conforto di un la mia lettera d’amore rivolta alla band e agli amici
tempo sospeso è fra gli accordi sparsi di Having No Head o su cui posso contare. Ed è perfetto che sia alla fine
nell’epifania gospel di Nothing Revealed/Everything Denied.
Un diario denso di significati, che si placa solo con la voce del del percorso, perché nonostante gli alti e bassi di un
padre di Healy, Tim, nella ballata da lui scritta Don’t Worry, rapporto lungo come il nostro ci piace ancora quello
e nell’apoteosi per amicizie eterne di Guys. Lezione di pop che facciamo e ci piace farlo insieme”.
onnivoro per un mondo al crocevia.
87/100

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TESTO DI M AURO FENOGLIO
F O T O D I E R I C G YA M F I

MOSES
SUMNEY
LE GRIGIE
SFUMATURE
DELL’ISOLAMENTO

L
con un EP nel 2014 (Mid-City Island), facendo poi
da spalla a nuovi eroi del pop deviato come Dirty
Projectors e St. Vincent. Apparendo in album di
Beck e Thundercat. Aromanticism, il suo esordio
in lungo del 2017, è il diario della fuga da un amore
non corrisposto. La solitudine come rifugio. Ma è
anche un tesoro di pop lunare e notturno, in cui
soul, jazz e folk sono stratificazioni di una scrittura
ipermoderna e minimale, ancorché curata in ogni
piccolo dettaglio. Sumney pubblica il denso seguito
Grae in due parti, la prima uscita a marzo, la seconda
a fine maggio. 20 passi per elevare la solitudine
a simbolo e approdo. Fa da contraltare la nutrita
squadra di collaboratori, una quarantina. Fra questi,
alcuni dei più illuminati interpreti di quella musica
a narrativa musicale di Moses Sumney si nutre, sin contemporanea che oggi guarda al futuro (Oneohtrix
dagli esordi, di temi legati alla solitudine. Figlio Point Never e Shabaka Hutchings), chiamati ad
americano di genitori originari del Ghana, cresciuto elaborare un percorso orgogliosamente indefinibile,
in California, sempre in difficoltà nel trovare il fra tradizione e ipermodernismo. Un’opera che
proprio posto all’interno delle caselle che la società supera le intenzioni dell’esordio per dichiarare una
in cui si trova a vivere ha preparato per lui. Impara nuova filosofia d’esistenza che si nutre d’isolamento
a suonare tardi, tanto che le sue prime composizioni ed elogia fragilità e complessità, libera da qualsiasi
sono essenzialmente vocali. E cosi che inizia ad definizione preconfezionata. Ne parliamo direttamente
allenare la voce: profonda e vellutata sulle note basse, con l’autore, in piena quarantena per la pandemia.
coraggiosa e quasi inumana sugli acuti (che decide Ci risponde dalla sua casa californiana, con voce
di sfidare continuamente nei suoi pezzi). Esordisce profondissima, avvolto nel suo isolamento. Condizione

TAG: #isolamento #genere #scatole #oneohtrixpointnever #voce ONLINE: mosessumney.com

RUMOREMAG.COM | 33
che conosce e coltiva da sempre. Nonostante la Sei sempre stato interessato alle modalità di
reclusione autoimposta Moses è di buon umore, relazione fra gli esseri umani. Cosa pensi che
paradossalmente rilassato e solare. Quasi come se l’umanità possa imparare da una situazione
si trattasse del suo stato naturale. Come declama la come quella che stiamo vivendo?
scrittrice anglonigeriana Taiye Selasi nell’incipit – il “Credo che l’aspetto più importante, la cosa più
brano omonimo - di Grae: “Isolation comes from importante che possiamo imparare sia quanto i sistemi
‘insula’, which means island. Here we go into the sociali possano aiutare la collettività e non solamente
grey”. gli individui. Soprattutto qui, negli Stati Uniti, anche
seguendo l’esempio dell’Italia. Una bella lezione su
Ciao Moses, come stai vivendo la quarantena? come i sistemi assistenziali possano aiutare tutti, non
“Bene, sì. Sono a casa e faccio le solite cose che faccio solo i privilegiati. E, a livello interpersonale, non lo so,
quando sono a casa. Insomma, tutto normale per me. credo che le persone debbano stare più da sole! (ride,
Tutti i miei appuntamenti di lavoro sono stati cancellati nda). In questo periodo ognuno di noi ha più tempo per
e così per una volta cerco di godermi il tempo qui, per conoscersi meglio”.
conto mio”.
Confrontando Grae con Aromanticism, la
La prima traccia di Grae è introdotta da prima parte di Grae mi sembra più legata alla
una spiegazione: che cosa significa la parola tradizione della musica nera (anche se calata
“isolamento”. È evidente che quello che stiamo in un contesto modernissimo). So che non
vivendo rende questa parola attualissima. Qual sopporti di essere codificato come artista R&B
era la tua idea originale? e di certo starò alla larga dalle definizioni, ma
“Molta della mia musica ha a che vedere con il concetto la riconosci anche tu questa diversità fra i due
di isolamento, con l’essere da soli per vocazione. Col dischi?
nuovo album volevo esplorare l’esistenza fra gli spazi, “Cerco di fare quello che mi piace. E di farlo senza
poiché credo che quando rappresenti una singolarità e sentirmi in dovere di confermare o contestare le
lo fai per scelta finisci per restare ancora più isolato”. possibili definizioni. I suoni nei due dischi sono quelli

34 | RUMOREMAG.COM
MOSES SUMNEY T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

per dimostrare di essere forti è essere vulnerabile e


permettere a chi ti circonda di vedere la tua tristezza, o
«M O LTA D E L L A M I A M U S I C A H A A C H E i tratti di ciò che può essere giudicato come debolezza”.
VEDERE CON IL CONCET TO DI ISOL A-
In Boxes Taye Selasi parla di: “costruire un
M E N TO, C O N L’E S S E R E D A S O L I P E R
nuovo edificio di scatole in cui infilare le
VOCAZIONE. COL NUOVO ALBUM VO- persone”. È un po’ il messaggio che offri anche
L E V O E S P L O R A R E L’E S I S T E N Z A F R A in Virile. Pensi che il mondo sia pronto per
superare gli stereotipi di genere?
GLI SPAZI, POICHÉ CREDO CHE QUAN-
“Ci vorranno molti anni e molti sforzi. Siamo ancora
D O R A P P R E S E N T I U N A S I N G O L A R I TÀ lontani. Il mio obbiettivo non è la distruzione di ogni
E L O FA I P E R S C E LTA F I N I S C I P E R R E- urgenza di classificazione, perché non credo che sarà
mai possibile. Mi interessa che le persone si accorgano
S TA R E A N C O R A P I Ù I S O L ATO»
di questo: ci sono individui che già vivono fuori da
scatole preconfezionate. Che abbiano la conferma del
fatto che già esistono persone impegnate a sfidare
che più mi interessano. Per questo mi risulta difficile le classificazioni. Magari in questo modo riescono a
rispondere. È vero che una canzone come Cut Me è riconoscere uno spettro d’umanità più ampio di quello
il mio tentativo di fare un pezzo soul vecchio stile, a cui sono abituati”.
con una piega futurista. Con Gagarin volevo invece
un pezzo jazz con una piega futurista. A volte le cose Hai subito molti pregiudizi durante la tua vita?
accadono anche in funzione di chi collabora con te. “A ogni livello. D’altra parte non rientro in nessuna
Per Colouour ho lavorato col produttore francese FKJ delle scatole di cui parlavamo prima. Sono molto alto,
(French Kiwi Juice), molto attivo in ambito neo soul. ma non ho mai fatto sport da ragazzo. Ho una voce
In realtà non è che non voglia essere codificato come molto profonda quando parlo, ma generalmente canto
autore R&B, o che non voglia scrivere pezzi R&B, in una tonalità molto alta. Sono cresciuto fra Stati
preferisco essere considerato uno che affronta tutti Uniti e Ghana, e in nessuno dei due paesi rientravo
gli stili che lo interessano. Ad esempio in Grae c’è un nei parametri della normalità, nelle regole di una
pezzo come Polly che è quasi folk, e tracce come Virile definizione”.
e Conveyor hanno un tono più rock. Sono tutti aspetti
diversi di ciò che io sono”. Torni spesso in Ghana?
“Regolarmente. Ero lì a gennaio, per le foto di
Infatti, il tuo approccio musicale sembra copertina e l’artwork di Grae”.
sempre sfidare qualsiasi tentativo di
incapsularti in un genere specifico. Quanto è Pensi che collaborerai con musicisti ghanesi in
importante per te evitare che avvenga? futuro?
“Mi viene naturale. Sarebbe innaturale per me “Non l’ho ancora fatto, ma lo farò sicuramente in
dichiarare formalmente: ‘adesso faccio qualcosa per futuro. Però al disco prende parte un musicista
dimostrare che non appartengo a nessun genere’. africano, Tunde Jegede. Suona la kora in Neither/Nor.
Io ascolto il mio istinto, mi fido di lui e lo seguo. E Con quel pezzo volevo provare a combinare tradizione
non lascio che il mio cammino venga interrotto dalla americana e tradizione africana. Mi sono accorto
percezione sociale. Come per molti artisti della mia di quanto il suono della kora assomigli a quello del
generazione, tutto questo è assai naturale, perché banjo”.
siamo cresciuti circondati da musiche molto diverse,
che coesistono nelle nostre playlist. Alla fine è la cosa Perché Grae è stato concepito in due parti
più onesta che io possa fare”. separate, con date di pubblicazione diverse?
“È un disco talmente lungo e denso, con parti di
Pezzi come In Bloom o Me In 20 Years sperimentazione estrema, che volevo dare tempo
esplorano il dolore che deriva da relazioni non alle persone di assimilare la prima parte prima che si
corrisposte. Da dove arriva questo tuo interesse immergessero nella seconda”.
per le maggiori manifestazioni di fragilità nelle
relazioni interpersonali? Seconda parte del disco che sembra molto più
“Non lo so (fa una lunga pausa, nda). Sono sempre minimale e intima rispetto alla prima, corale e
stato uno che guarda agli aspetti della socialità tra le diretta. È qualcosa che avevi in mente già nella
persone. Credo che, in questo caso, si tratti di un mix fase progettuale?
fra le mie osservazioni e la mia esperienza personale. “Avevo molti pezzi per il disco. Con Aromanticism le
Credo che la fragilità sia forza. Il modo migliore limitazioni derivavano anche dalla totale mancanza di

RUMOREMAG.COM | 35
MOSES SUMNEY T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

note al limite. Come alleni la tua ugola?


“Non eseguo particolari esercizi. Mi spaventa dirlo,
«PER GRAE, VOLEVO ESPLORARE OGNI perché non so quanto la mia voce potrà durare. Canto
P O S S I B I L I TÀ , S E N Z A P O R M I L I M I T I. moltissimo, tanto che a volte non mi accorgo che lo
sto facendo. Forse è la ragione per cui non mi alleno:
Q U A N D O H O D E C I S O L A S C A L E T TA , M I
in buona sostanza canto continuamente. Pur non
SONO RESO CONTO CHE ALCUNI PEZZI avendo mai esercitato la mia voce in senso scolastico
E R A N O P I Ù A S C I U T T I , A LT R I P I Ù P I E N I . crescendo, ho sempre cercato di insegnare a me stesso,
HO DIVISO LE DUE PARTI, NEL PUNTO sperimentando in solitudine”.

I N C U I I L PA S S A G G I O D A U N O S TATO Come è andata la collaborazione con Daniel


D ’ A N I M O A L L’ A LT R O M I S E M B R A VA P I Ù Lopatin (Oneohtrix Point Never)? Che cosa ha
N AT U R A L E » apportato al tuo progetto?
“A parte Ben Baptie che ha mixato l’album, Daniel è
stato il collaboratore principale per Grae. Ha lavorato
su 12 delle 20 canzoni. L’ho incontrato la prima
volta quando si è esibito come MYRIAD alla Walt
Disney Concert Hall di Los Angeles, ottobre 2018.
soldi (ride, nda). Inoltre, per il disco precedente volevo
Una esperienza decisamente immersiva. Ci siamo
ottenere un risultato minimale, e ho lavorato molto
incontrati in ascensore, mentre lasciavamo l’arena.
nel rimuovere eccessi di produzione e orpelli. Per Grae
C’è stato un momento iniziale di sorpresa, in cui
volevo esplorare ogni possibilità, senza pormi limiti.
ci siamo riconosciuti. Poi lui ha detto, ‘dovremmo
Quando ho deciso la scaletta, mi sono reso conto che
alcuni pezzi erano più asciutti, altri più pieni. Ho diviso lavorare insieme’, e io, ‘ma certo!’ È stato divertente,
le due parti, nel punto in cui il passaggio da uno stato perché non conoscevo i suoi lavori, però quel concerto
d’animo all’altro mi sembrava più naturale. Mentre è stato impressionante. Quando abbiamo iniziato a
non era del tutto intenzionale l’aspetto più spoglio lavorare al nuovo album, il primo pezzo che gli ho fatto
della seconda, era invece chiaro che l’avrei pubblicata ascoltare è stato Me In 20 Years. Ci stavo lavorando
dopo. Ma tu quale pensi sia la parte più intensa?” e mi pareva che mancasse qualcosa. Ascoltandolo,
mi ha detto che gli faceva venire in mente una donna
Trovo le prime 12 tracce più corali e dirette, anziana che urlava in un supermercato. Ho capito
pur nella loro complessità e nelle loro subito che avevo trovato la mia anima gemella! Mi ha
stratificazioni. Le restanti otto sono certamente detto che stavo spingendo la mia voce oltre i limiti e
più intime e nude. Un loro ascolto continuato che se il disco doveva andare in quella direzione, la
rivela sempre nuove sfumature. produzione e i beat avrebbero dovuto seguire la sfida,
“Ecco la ragione per cui volevo separare il disco in forzando i limiti. È stata quella la vera ragione del suo
due parti. Per me l’ascolto del disco tutto d’un fiato è coinvolgimento. I pezzi erano in gran parte già scritti,
eccessivo, anche dal punto di vista emotivo”. ma il suo intervento li ha portati al livello successivo,
aggiungendo strati e complessità”.
Metti spesso la tua voce alla prova, inseguendo

10 DISCHI PLURIGEMELL ARI

JOHN LENNON FRANK ZAPPA THEE TOM WAITS OUTKAST


& PLASTIC ONO JOE’S GARAGE PART I MILKSHAKES ALICE / BLOOD MONEY SPEAKERBOXXX /

BAND / YOKO JOE’S GARAGE PART II & III


(ZAPPA RECORDS, 1979)
NOTHING CAN STOP THESE (ANTI-, 2002) THE LOVE BELOW
(ARISTA, 2003)
ONO & PLASTIC MEN / THEY CAME THEY SAW
THEY CONQUERED / THEE
ONO BAND KNIGHTS OF TRASHE
S/T - S/T (BIG BEAT/MILKSHAKES, 1984)
(APPLE, 1970)
36 | RUMOREMAG.COM
E cosa mi dici di Shabaka Hutchings? Ho suonava. Ho scritto Colouour con FKJ, che ha suonato
trovato peculiare che abbia deciso di utilizzare anche le prime tracce di sassofono. Mi sembrava
il suo sax in una traccia delicata come troppo bella, cosi perfetta che quasi mi annoiava. Ho
Colouour. coinvolto Shabaka perché a quel punto avevo bisogno
“Io amo il sassofono e soprattutto il modo in cui lo di qualcuno che mi colpisse con un pugno. Con lui
suona Shabaka. Your Queen Is A Reptile dei Sons Of nel pezzo, il sassofono si evolve in modo violento e
Kemet è und disco straordinario. L’ho incontrato nel aggressivo, per poi placarsi e tornare a essere bello e
2014, all’inizio della mia carriera, a un festival nel nord delicato. Shabaka lo suona come stesse parlando in un
della Francia. Sono rimasto molto colpito da come nuovo linguaggio. È la seconda volta che suona con me.

MOUNT EERIE BRIGHT EYES DEERHUNTER BORIS FRANK OCEAN


NO FLASHLIGHT (SONGS I’M WIDE AWAKE, IT’S MOR- MICROCASTLE HEAVY ROCKS BLOND / ENDLESS
OF THE FULFILLED NIGHT) / NING / DIGITAL ASH IN A WEIRD ERA INC. ATTENTION PLEASE (BOYS DON’T CRY/DEF
“SINGERS” DIGITAL URN (KRANKY, 2008) (DAYMARE, 2011) JAM, 2016)
(P. W. ELVERUM & SUN (SADDLE CREEK, 2005)
LTD., 2005)

RUMOREMAG.COM | 37
Nel mio EP Black In Deep Red, 2014 il meraviglioso
assolo di Call-To-Arms è suo”.

Grae sta per grigiore. Una condizione che tu


hai definito fra gli estremi. Cosa ti affascina di
quello stato d’indeterminatezza?
“È il ciclo naturale della vita e l’ordine dell’universo.
Le persone sono complesse e complicate. È vero in
special modo per la mia vita. Riconosco facilmente le
sfumature di grigio dentro di me. La parola è il simbolo
grammaticale che mi permette di spiegarmi al mondo”.

In Gagarin (pezzo che ospita i jazzisti dello


Svensson Trio), c’è quasi una chiamata a
elevarsi, si parla dell’ambizione a fare qualcosa
di più grande. Di che si tratta?
“Si tratta di offrire un contributo all’umanità che non
metta me al centro. Vorrei lasciare al mondo qualcosa
di meraviglioso, qualcosa che non si limiti a rendere
migliore la mia esistenza”.
MOSES SUMNEY Ti ho visto suonare due volte. Una di
supporto a Sufjan Stevens, una per il tour di
Aromanticism. In entrambi i casi eri da solo,
alle prese con gli strati sonori creati dalla tua
GRAE loop station. Che cosa hai in mente per il live di
JAGJAGUWAR
Grae?
“Se mai torneremo a suonare (risata amara, nda), lo
Una torre d’avorio dove scorso anno ho lavorato con una band per portare sul
l’isolamento diventa palco qualcosa di grandioso dal punto di vista sonoro.
filosofia. Costruita con
l’ausilio di collaboratori C’è Ian Chang (che suona anche con i Son Lux), un
scelti, fra I migliori che batterista geniale, poi un violinista, un chitarrista con
la musica contemporanea un sacco di effetti che suona anche il clarinetto e un
possa offrire. A partire da
Daniel Lopatin (Oneohtrix bassista che suona pure le tastiere. Io suono chitarra
Point Never), che arricchisce e tastiere e uso i miei soliti effetti vocali, faccio i miei
d ’elettronica avant il volo mugolii. Abbiamo fatto una residenza a Los Angeles,
vocale al limite dell’’ignoto
di Sumney. Un’opera set da due ore in due tempi ogni sera. Andiamo molto
densissima, divisa in due in profondità con i suoni, vogliamo portare il pubblico
parti. Quasi la versione su un altro pianeta. Vogliamo anche suonare i pezzi in
crepuscolare di Black
Messiah di D’Angelo, dove l’elogio della solitudine è il non modo diverso rispetto all’album”.
sentirsi addosso un codice scritto da altri. Le prime 12 tracce
hanno un tono più corale e immediato (pur nella loro ricca Com’e stato suonare alla notte degli Oscar
complessità): muovendo dal simulacro neo soul di Cut Me,
passando per le scure rivendicazioni di singolarità della dura con Sufjan Stevens e St. Vincent due anni
Virile (con Thundercat al basso pulsante) e della fratturata fa (Mystery Of Love, pezzo trainante della
Conveyor. Lo splendido allunaggio jazz di Gagarin (che colonna sonora di Call Me By Your Name)?
omaggia un pezzo dell’Esbjorn Svensson Trio) e il saliscendi
emotivo tradotto dal sax di Shabaka Hutchings in Colouour “Molto divertente. Assurdo che ci si prepari tanto e si
parlano di un talento vulcanico e debordante, pur nella sua facciano tutte quelle prove per neanche un minuto e
manifesta eleganza. La sequenza delle otto tracce finali è una mezzo di performance. Eravamo molti piani sotto il
discesa progressiva negli inferi dell’anima. Gli arrangiamenti
si fanno più sparsi e minimali, l’intensità cresce con gli palco, e siamo usciti fuori da una piattaforma rialzata.
ascolti e lo stupore. Bystanders è un’elegia alla Frank Ocean Mi sembrava di suonare al Super Bowl, e poi mi sono
proiettata su Saturno, Lucky Me un minuetto nudo, scritto con detto, guarda che forse sei agli Oscar, e infatti era lì che
James Blake, cucito dagli archi e sporcato appena da Lopatin
sullo sfondo. Keeps Me Alive una bossa notturna, affidata ad mi trovavo. È stato facile, perché Sufjan è un amico di
un falsetto ultraterreno che diventa esso stesso strumento, lunga data, e fare musica con gli amici è sempre la cosa
sfidando note sconosciute agli umani. Me In 20 Years e Bless migliore”.
Me, fantasmi dannati di possibili inni da stadio. Sumney si
muove fra amori non corrisposti e un’esistenza negli spazi
lasciati dalla linearità delle definizioni. Oltre le già mirabili
stanze del precedente Aromanticism, Grae è un manifesto di
sublime e potente modernità.
88 /100

38 | RUMOREMAG.COM
DECIMA
EDIZIONE

WORKSHOP

SCRIVERE
DI MUSICA
A CURA DI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
CAPOREDATTORE DEL MENSILE

13-14 GIUGNO 2020


STUDIO SPAZIALE
BOLOGNA

IN COLLABORAZIONE CON
ARCA
YVES TUMOR
NICOLAS JAAR
DI QUESTO PIANETA
TRA LE CENERI
(MUTANTI)
T E S TO D I M A U R O F E N O G L I O

S U L L' O R L O D I U N P R E C I P I Z I O D A L L E
T I N T E D I S TO P I C H E , O C O M U N Q U E D I
U N C A M B I O D I PA R A D I G M A C H E C I
R I G U A R D A T U T T I , D I V E N TA S E M P R E P I Ù
D I F F I C I L E R A C C O N TA R E I L M O N D O
AT T R AV E R S O L A M U S I C A . N U O V E F O R M E ,
M U TA N T I , E L E T T R O N I C H E , O R G A N I C H E ,
I N T R A N S I Z I O N E, C I S E M B R A S T I A N O
R I U S C E N D O A FA R L O , L A S C I A N D O C I U N O
SPIR AGLIO DI LUCE: APPROFONDIA MO I
RECENTI PERCORSI MUSIC ALI DI ARC A ,
Y VES TUMOR E NICOL A S JA AR
KRULE
KING
ARCA
& YVES TUMOR
IL GOSPEL
DELLA NUOVA
SPECIE ALLA FINE
DEL MONDO
MUSICA E PERFORMANCE
IN UN MONDO CHE CAMBIA
T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
F O T O D I H A R T+ L” S H K I N A

C
del furore o orchestrazioni essenziali e plumbee che
sorreggono parole dolorose a cercare una minima luce
nel buio. Minimalismo punk o rivendicazione di radici
alte, soul, jazz o blues, utilizzate come motore creativo
contemporaneo. Con l’implicito rifiuto categorico di
allinearsi a qualsiasi edulcorazione illusoria. Rock
(sempre che il termine abbia ancora un senso) in
opposizione, per provare a dire che le cose non vanno
bene. Una ricetta che nei decenni ha alimentato i temi
sociali della musica popolare, quando le ragioni del
malessere stanno all’interno del sistema di valori e
della socialità delle persone. Quando il nemico è la
deformazione consumistica del capitalismo, l’interesse
corporativo di pochi a discapito di tutti gli altri, l'ombra
di fascismo e razzismo, la musica sa sempre come
on l’arrivo di Donald Trump e Brexit, e il dilagare di
paranoia e rigurgiti xenofobi nelle società occidentali,
parte della comunità musicale ha, in qualche modo,
riscoperto la necessità di abbandonare le camerette
NON SONO PIÙ LE FORZE OSCURE
creative e la sfera del privato per tornare ad affrontare
temi universali. Offrendo manifesti di resistenza verso D E L L A R E A Z I O N E , L E S T R AT E G I E D E L L A
una realtà sempre più distante dal concetto di mondo T E N S I O N E D I P O T E N T I L O G G E S E G R E-
migliore per tutti, sempre più insofferente verso le
T E , L E D I T TAT U R E E L E D E S T R E A D A L I-
istanze degli esclusi, sempre più impaurita dal diverso,
di qualunque genere. La rabbia giovane di Idles, M E N TA R E L A P R OT E S TA , M A L A N AT U R A
Algiers, Sleaford Mods ma anche il documentarismo S T E S S A E L E C O N S E G U E N Z E D E G L I E C-
illuminato e dolente di Kate Tempest o P J Harvey,
C E S S I D E L L’ A N T R O P O C E N E S U D I E S S A
solo per citare alcuni dei lucidi esempi di questi ultimi
anni. Tutti a imbracciare armi che ogni musicista A P R E S E N TA R C I I L C O N TO, A L I M E N-
degli ultimi 50 anni ha sempre avuto a disposizione, TA N D O L E N O S T R E N U O V E PA U R E
all'occorrenza, per parlare ad un mondo storto. Chitarre
abrasive che lanciano ugole scartavetrate dall’urgenza

TAG: #antropocene #nuovaspecie #avantpop #warp #gospel ONLINE: arca1000000.com - howidlearnedtolovetheindiestry.com


ARCA & YVES TUMOR T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

strumenti di sempre, sostituendo alla rabbia rivolta a


un nemico identificabile il senso di smarrimento per
SE GRIMES È IL PIÙ PROVERBIALE un mondo, alla fine, non più decodificabile secondo
E S E M P I O L U D I C O D I Q U E S T A N U O VA chiavi di lettura note, e quindi ancora più inquietante.
D’altra parte, per poter interpretarlo in prima linea
SPECIE, EROINA DI UN VIDEOGIOCO
questo mondo nuovo, per poterci stare in mezzo
A VA N T P O P D O V E L’ A P O C A L I S S E D I - senza rinunciare necessariamente a capirlo, forse
V E N TA I L G A M E O V E R D A A F F R O N TA- non è più il rock (ancora per semplificare) come lo
abbiamo conosciuto fino a oggi la sola ed unica fonte
RE COME FOSSE UNA BURLA, ARCA E
primordiale d’ispirazione. Forse ci vuole un nuovo
YVES TUMOR SONO I SUOI ESEMPI PIÙ modello d’artista, che abbia famigliarità con nuovi
COMPLETI, RIUSCENDO AD UNIRE DO- strumenti del mestiere, nuove forme d’espressione.
Chi ha passato la vita a subire sulla propria pelle ferite
LORE, PIACERE, MODA E MUSICA IN UN
e gioie del non allineamento a una precisa identità di
C O R P O N U O V O D ’A R T I S TA C H E N O N genere, chi continua ad interrogarsi sul concetto di
T E M E L’ A P O C A L I S S E E R I N U N C I A A L L A post umano attraverso la frequentazione profonda
della tecnologia (intelligenza artificiale, videogiochi,
P R O P R I A I D E N T I TÀ U M A N A .
ecc.), chi si apre al concetto di creazione artistica su più
livelli, visuale, musicale, anche attenta a trend e mode.
Chi rinuncia alla propria identità, creandone una ad hoc
per la rappresentazione. Questa nuova specie di artisti
rispondere. Fino a quando lo stesso mondo non è può trovare narrative plausibili, per documentare il
diventato una minaccia. senso cambiamento di un mondo che muta col rischio
della fine sempre all’orizzonte, senza per questo cedere
Il 2020 marca in modo inequivocabile una differenza necessariamente all’angoscia.
in tal senso. Non sono più le forze oscure della
reazione, le strategie della tensione di potenti logge Parliamo di artisti che, spesso, provengono
segrete, le dittature e le destre ad alimentare la dall’elettronica evoluta o dalla terra franca del clubbing
protesta, ma la natura stessa e le conseguenze degli e della sperimentazione, alimentando il loro approccio
eccessi dell’Antropocene su di essa a presentarci attraverso cinema, letteratura, conoscenza degli
il conto, alimentando le nostre nuove paure. Gli sviluppi tecnologici, filosofia, secondo dinamiche che
incendi in Australia, la superficie dell’Antartide non sono più quelle di una tipica contrapposizione
senza ghiaccio e neve a causa del riscaldamento ideologica novecentesca. In questo senso, se Grimes
globale e, alla fine, il famigerato cigno nero sempre è il più proverbiale esempio ludico di questa nuova
evocato ma mai manifestatosi. Il virus che mette in specie, eroina di un videogioco avant pop dove
ginocchio il mondo e fa crollare tutte le certezze e le l’apocalisse diventa il game over da affrontare come
abitudini accumulate nel ventesimo secolo. Dall’inizio fosse una burla, Arca e Yves Tumor sono i suoi
di quest’anno, musicisti e cantautori mainstream o esempi più completi, riuscendo ad unire dolore, piacere,
alternativi fotografano una realtà per loro inedita, moda e musica in un corpo nuovo d’artista che non
approcciandola con album (tanti in questo primo teme l’apocalisse e rinuncia alla propria identità umana.
scorcio d’anno) che si cibano di ansia e paura per Osservando le mosse di entrambi non è azzardato
il futuro, senza necessariamente avere risposte pensare a Genesis P-Orridge e ai suoi Throbbing
pronte. Rock e pop tradizionale utilizzano gli stessi Gristle, alla loro necessità di demolire le certezze di un

VISTA SULL A FINE DEL MONDO IN 10 TITOLI

BLACK SABBATH THROBBING GARY NUMAN / THIS HEAT PEYR


PARANOID GRISTLE TUBEWAY ARMY DECEIT AS ABOVE…
(VERTIGO, 1970) 2ND ANNUAL REPORT REPLICAS (ROUGH TRADE, 1981) (SHOUT, 1982)
(INDUSTRIAL, 1977) (BEGGARS BANQUET, 1979)

44 | RUMOREMAG.COM
mondo in transizione dalle illusioni negate degli anni
60 alla desolazione thatcheriana dei primi anni 80. Lo
stesso Tumor confessava qualche anno fa a “Editorial”:
“Sono cresciuto a Knoxville, in Tennessee, e mio fratello
maggiore mi ha introdotto all’elettronica. I Throbbing
Gristle sono stati una grande ispirazione per me. C’è
qualcosa di ipnotico nella loro musica. Quando mi sono
trasferito a Los Angeles per il college, un mio amico
d’allora metteva su sempre Chris & Cosey, ed è li che
ho iniziato a leggere di Genesis P-Orridge e del suo
movimento. È diventata un’ossessione”.

Per quanto riguarda Arca, basta immergersi in una


delle sue installazioni coinvolgenti ed estreme, nelle
quali la musica è solo uno dei motori. Confrontate
degradazione biologica e cascame tecnologico, fluidi
amniotici, cavi di ogni foggia che intersecano un
corpo rivestito di latex con una delle rare immagini
tratte dalle performance di COUM Transmissions (il
progetto che precede i Throbbing Gristle), a metà anni
70. C’è un’identità d’intenti nel fotografare il corpo in
trasformazione, abbattere definitivamente le barriere
di genere e gli inutili limiti del senso del pudore, per
offrirsi ad un futurismo oscuro e misterico. Ma laddove
Orridge cercava l’oltraggio per svegliare le coscienze
e abbattere le illusioni del perbenismo borghese, le
rappresentazioni plastiche su tacchi a spillo e spasmi
elettronici di Arca sembrano il monito di un mutante,
che dichiara (oltre le parole) la sua alterità a un mondo
non ancora pronto ad abbracciarla in toto, ma che in
qualche modo riesce a intercettarla emotivamente. Ai
tempi della sua performance Tormenta per SSENSE,
un retailer on line con un negozio fisico a Montréal
in Canada, nella quale si muoveva fra spazi post
industriali seguita ossessivamente da telecamere,
per gettare il suo corpo fisico in un incubo alieno di
Gyger, intrappolata fra tubi medicali, laser e materiale
di scarto da computer, Arca dichiarava: “Ci sono
elementi autobiografici e universali. Quando scavi nel
profondo e nel personale, tocchi quello che ti rende
umano. Io lotto contro qualcosa dentro di me che
mi fa credere di non appartenere a questo mondo.
Dopo le mie performance le persone vengono da me

GODSPEED RADIOHEAD BOARDS CHINO AMOBI JAMES


YOU! BLACK KID A OF CANADA PARADISO FERRARO
EMPEROR (PARLOPHONE, 2000) TOMORROW’S HARVEST (NON, 2017) REQUIEM FOR
F♯ A♯ ∞ (WARP, 2013) RECYCLED EARTH
(CONSTELLATION, 1997) (JAMES FERRARO, 2019)

RUMOREMAG.COM | 45
TUMOR GESTISCE TUT TO CON INTEN-
S I TÀ E S E N Z A F E R M A R S I M A I. C O R R E
I M P R O V V I S A M E N T E A L M I X E R A I M P A R-
T I R E O R D I N I, S U O N A L A C H I TA R R A ,
ACCAREZZA TORREGGIANTE CHI È IN
P R I M A F I L A , S I B U T TA F R A I L P U B B L I C O
D A N Z A N D O C O N LO R O, I N V I TA N D O A L
C O N T A T T O O C H I E D E N D O D I T R O V A R-
S I U N P A R T N E R C O N C U I A B B R A C C I A R-
SI, SUI PEZZI PIÙ INTIMI. SEMBRA DI
VEDERE BOBBY GILLESPIE CON I SUOI
P R I M A L S C R E A M , P R O VA N D O A P R O-
I E T TA R E L E R A D I C I D E L B LU E S E D E L

YVES TUMOR
SOUL IN UN FUTURO IGNOTO E SPA-
VENTOSO

HEAVEN TO A TORTURED MIND e mi confessano di aver trovato una connessione,


WARP
nonostante io manifesti aspetti che mi fanno sentire
diversa da loro. Credo che questo succeda con molte
Due anni dopo il riuscito aree di espressione diverse dal linguaggio. Gli spazi fra
Safe In The Hands Of le parole e i gesti fisici o i suoni che seguono un ritmo
Love, che segnava il suo
meritato approdo alla o una frequenza particolare possono creare ponti
Warp, Sean Bowie rilancia più solidi di qualsiasi linguaggio. È una cosa che mi
la scommessa di una chiave eccita quando mi esibisco. Non ci sono solo i miei testi,
di lettura relativamente
più accessibile al suo ma un milione di altre cose che non si possono dire a
inquietante immaginario. parole”. Una messinscena dolorosamente terapeutica
Assistito da Justin Raisen e catartica, che evoca l’unione fra uomo e macchina
(vedi Kim Gordon, Ariel
Pink e Sky Ferreira) alla del Crash di Cronenberg, proiettandola in una
coproduzione, l'artista desolazione cyberpunk senza ritorno. Come nell’ultimo
originario di Miami è qui allestimento per il recentissimo mixtape @@@@@.
ancora più a fuoco nel definire una forma mutante tra soul,
art rock e pop sperimentale, in un quarto album che spesso Arca è Diva Experimental, una creatura senziente
suona come se Prince avesse incontrato i Sonic Youth in una che vive in una molteplicità di corpi, sfuggendo ad
dimensione parallela. Così nell'insistente loop di fiati dai toni un regime autoritario per trasmettere messaggi di
apocalittici eppure “pop” della strepitosa Gospel For A New
Century, o nel caotico rumorismo che avvolge buona parte speranza. Il video d’accompagnamento la vede distesa
di Medicine Burn, giusto per restare alle battute iniziali del sulla carcassa di un’automobile, il petto trafitto da
disco. È una melodia malata quella in cui si consumano i due cavi di collegamento, come un Cristo post umano
minuti di Identity Trade, mentre a cercar di sfuggire alla
struttura claustrofobica di Kerosene! è un improbabile quanto collegato a un PC, chiamato a salvare un mondo in
efficace assolo di chitarra elettrica, campionato da Weep In decomposizione. Sembra una tavola disegnata da Barry
Silence, reperto hard rock datato 1976 e firmato dai dinosauri Windsor-Smith per il fumetto Marvel sulle origini di
Uriah Heep (!). Julia Cumming dei Sunflower Bean aggiunge
l'urgenza della sua voce alla disperata Dream Palette (e più Weapon X (Wolverine). Macchina e umano finalmente
avanti all'atmosfera wave sospesa di Strawberry Privilege), uniti in un’apocalisse che non è più solo evocata ma
mentre Hirakish – ex modello poi divenuto esponente vissuta dall’interno. Note di piano dolenti e schegge
di spicco dei Pink Room Project, eccentrico collettivo di
New Orleans - si prende il ruolo di protagonista vocale per d’elettronica futuristica ad accompagnarla. L’artista
una Super Stars che suona come un assoluto omaggio al che scompare nella rappresentazione, abbracciando
sopracitato e compianto genio di Minneapolis. Yves e Hirakish il dolore e il piacere della mutazione sul palcoscenico.
duettano poi nei tre minuti finali di A Greater Love, che,
fra contemporanee visioni soft pop ed escursioni inattese, La sua identità reale non significa più nulla, conta solo
confermano lo spirito contraddittorio di questo disco. Forse il quelle che va in scena. Poche interviste, spesso concesse
più accurato, finora, nel fotografare la complessa personalità a riviste non prettamente musicali (moda, videogames).
del suo autore.
GIORGIO VALLETTA
87/100

46 | RUMOREMAG.COM
Se Alejandra (l’alter ego reale di Arca) si concede ai
fan con video di Instagram, pur se centellinati, Yves
Tumor è volutamente elusivo riguardo alla sua vera
identità. Potrebbe chiamarsi Sean Bowie, potrebbe
vivere fra Berlino e Torino, non si sa. Come dichiarava
a “Pitchfork” nel 2017: “Non mi piace che i giornalisti
conoscano il mio nome e dove vivo. Uno posta cose
personali on line, aumentando il numero di fan,
che a quel punto sono convinti di conoscerlo anche
se non l’hanno mai incontrato. Io non voglio che
nessuno passi quella linea di demarcazione, e quindi
ho iniziato a tirarmi indietro”. È una Houston che
al momento è stata appena lambita dall’emergenza
Coronavirus che lo ospita per un live del suo tour
americano, a supporto del nuovo Heaven To A Torture
Mind. Si presenta con una band a quattro: bassista
(molto funky), batterista giovanissimo ma sul pezzo,
chitarra glam e un supporto a consolle e campioni.
Lui mette i panni di un Isaac Hayes ai tempi di Shaft:

ARCA
basco, giacca leopardata, jeans a zampa. Il set è un
incendiario attacco funk, dove Tumor è maestro di
cerimonie e protagonista delle danze. Come dichiarava
sempre a “Pitchfork”: “Voglio che il pubblico
interagisca con me, mi succede di tutto: caviglie
slogate, pugni in faccia, labbra gonfie. Una volta ho
spaccato il naso a due ad un concerto, dimenandomi. @@@@@
XL
E nessuno è andato all’ospedale. Sono poi venuti
con i loro nasi sanguinanti a dirmi quanto gli fosse
piaciuto”. E sarà cosi durante tutto il concerto. Che La prima uscita di Alejandra
spazia fra Serpent Music e Safe In The Hands Of Ghersi dopo l'omonimo
album del 2017 è un
Love, con incursioni calibrate sul nuovo non ancora simbolico atto di resistenza,
pubblicato (Gospel For A New Century, Kerosene!, sotto forma di “singolo” di
Dream Palette). Tumor gestisce tutto con intensità 62 minuti. In realtà verrebbe
da considerarlo un mixtape,
e senza fermarsi mai. Corre improvvisamente al ideale seguito di &&&&&
mixer a impartire ordini, suona la chitarra, accarezza (pubblicato nel 2013 per la
torreggiante chi è in prima fila, si butta fra il pubblico piccola Hippos In Tanks),
dato lo svolgimento senza
danzando con loro, invitando al contatto o chiedendo soluzione di continuità.
di trovarsi un partner con cui abbracciarsi, sui pezzi La sequenza è suddivisa
più intimi. Sembra di vedere Bobby Gillespie con i in 30 episodi - Arca li
chiama "quantum" e li ha
suoi Primal Scream, provando a proiettare le radici intitolati e delimitati con specifici timestamps – nonostante sia
del blues e del soul in un futuro ignoto e spaventoso. impossibile separarli nella fruizione sulle piattaforme digitali
Tutto diventa torrido, elegantemente selvaggio. La più popolari. Lei stessa usa queste parole per introdurlo:
“@@@@@ è stato trasmesso nel mondo da un universo
morbidezza di Lifetime un inno corale che fa esplodere ipotetico e immaginario in cui il format analogico delle
la sala. Nessun bis. Alla fine del set, alla domanda se radio FM pirata rimane uno dei pochi modi per evadere la
sia mai veramente vissuto a Torino, sorride guascone sorveglianza autoritaria personificata da una coscienza presa in
ostaggio e nutrita da un’intelligenza artificiale post singolarità”.
e sibila “non si può mai sapere…”, prima di girarsi Insomma, nulla di più attuale nella realtà distopica che
incurante e firmare le scarpe di un ragazzo sudato (e a stiamo già vivendo, e ad esprimerlo dal punto di vista del
piedi nudi), che lo guarda incantato. Inutile chiedersi suono, già dalle prime battute, è l'assalto sonoro contenente
frammenti provocatori quali Devastation e Recursion, oppure
di più, darsi altre coordinate. Conta che sia lui sia il singhiozzante noise reggaeton di Chipilina, e passano quasi
stato qui, ora, mentre tutto è sul punto di crollare. 20 minuti prima che arrivi il primo momento epico e riflessivo,
Tanto, come dice lui: “Siamo condannati. Il mondo nella melodia desolata di Predator. Sono prevalenti gli umori
oppressivi, non solo nelle martellanti Apuro e Saintly Pride ma
è fottuto. È cosi. Non voglio che la gente sia triste o anche quando talvolta Arca, oltre a recitare la parte della fittizia
felice quando mi ascolta. Voglio che abbia speranza. conduttrice del programma radiofonico sotto lo pseudonimo
Per una fine gioiosa. Con un meteorite che distrugge di Diva Experimental, appare in voce: ad esempio nel finale
di Murciélaga o quando il suo canto, nella drammatica No Lo
la terra e c’è il più bel tramonto che abbiamo mai Digas, cerca di sfuggire alle morse della macchina. Un canto
visto, prima dello schianto. Magari con la mia musica che sembra poi trovare un'apparente serenità solo nel dolce
in sottofondo”. svolgimento di Form, a farsi spazio tra frequenze disturbate.
GIORGIO VALLETTA
86/100

RUMOREMAG.COM | 47
NICOLAS
JAAR
CENERI
E SETA

N
T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

che gli italiani donarono ai cileni in occasione dei 100


anni della nostra 'indipendenza'. Nel 1928, il dittatore
militare Carlos Ibáñez Del Campo posizionò di fronte al
dono italiano la statua di un militare chiamato Manuel
Baquedano, che aveva combattuto contro il popolo
Mapuche, uno dei più importanti popoli indigeni del
Cile, e contro i peruviani. Questo stesso dittatore ha
anche creato l'attuale forza di polizia, al fine di fermare
le rivolte dei lavoratori e altre proteste dal basso. Nel
corso del ventesimo secolo Plaza Italia è diventata un
importante centro di aggregazione, sia per le partite di
calcio che per le proteste di ogni genere. Il 18 ottobre
2019 le proteste contro l'aumento delle tariffe della
metropolitana hanno subito una escalation, arrivando
icolas Jaar, compositore e sound designer molto alla distruzione di intere stazioni della metropolitana
apprezzato per album come Space Is Only Noise vicino alla piazza. Il monumento a Baquedano è stato
e Sirens e le sue innumerevoli collaborazioni, ha preso dai manifestanti. Naturalmente la protesta
recentemente pubblicato un nuovo album a nome per i prezzi dei trasporti, come molti sanno, è solo
Against All Logic, il suo alter ego più legato all’estetica la punta dell'iceberg: i cileni protestano perché da
da club, e ha appena diffuso il suo ultimo – bellissimo - 30 anni vivono sotto un violento regime neoliberista
lavoro a proprio nome. Con lui parliamo di tutto questo, instaurato dalla dittatura di Pinochet e dai 'Chicago
e di molto altro. Boys', normalizzatosi sotto l’egida del progresso. Questo
sistema, nato in America, ha creato enormi disparità
Ciao Nicolas, puoi dirci dove ti trovi in questo in Cile, e ha avuto effetti sulla vita di tutti. Un piccolo
momento? esempio, che non conoscevo prima di trascorrere un
“Al momento sono a Palermo, nella cucina di una po' di tempo nel nord: la metà del paese viene data
strana casa in cui vivono molte persone. Oggi abbiamo in concessione all'industria mineraria. Naturalmente
festeggiato il compleanno di uno di loro, e abbiamo molte di queste terre coincidono con aree di importanza
mangiato un sacco di cassata. Sembra che io rischi archeologica, e spesso la questione riguarda le comunità
di restare bloccato in Sicilia per un po’ a causa del che vivono nelle vicinanze. Ad esempio attraversando
coronavirus”. in macchina la cittadina di Quillagua si notano ovunque
bandiere nere che simboleggiano la morte e segni
Ci parli dei giorni che il tuo paese (il Cile) ha che dicono 'tengo sed' (ho sete), una allusione al fatto
vissuto ultimamente? che la società mineraria si appropria dell'acqua dalle
“Ho appena trascorso due mesi in Cile. Vado ogni anno falde acquifere, lasciandone i residenti privi. I casi
a visitare la mia famiglia in questo periodo dell'anno, analoghi sono numerosi, e la maggior parte delle volte
quando è estate. Al momento il centro di Santiago è queste ingiustizie sono dovute al fatto che le politiche
in uno stato mai visto. Non ho mai visto una città in in atto sono il lascito di un governo neoliberista
quello stato prima d’ora. Il centro delle proteste è una militare fascista finanziato dagli americani. La statua
piazza che ora è diventata 'Plaza De La Dignidad', nome di Baquedano è in un certo senso un monumento al
datogli dai manifestanti negli ultimi mesi. Una volta complesso militare-industriale e alla repressione dei
si chiamava Plaza Italia, per via di un monumento diritti dei lavoratori e degli indigeni. Baquedano siede

TAG: #cile #aal #betlemme #ceneri #telas ONLINE: nicolasjaar.net

RUMOREMAG.COM | 49
a tema politico, i muri sono colmi di frasi di denuncia
sociale. All'inizio è stato difficile non guardare a queste
« M O LT I A L B E R I O R A S O N O P R I V I D E I scene attraverso una lente romantica, sembra di
L O R O S U P P O R T I D I C E M E N T O , C I R- immergersi nei sogni della sinistra: una vera rivolta dal
basso, nella quale l'arte e la musica diventano strumenti
C O N D AT I D A M A C E R I E E V E T R I R OT T I.
per combattere oppressione e ingiustizia (parlando in
ANZIANI, UOMINI E DONNE, COLPI- termini estremamente generali). È difficile non lasciarsi
S C O N O I L A T I M E T A L L I C I D E L L A F E R- prendere dal clima di solidarietà che emerge tra le
M A T A D E L L'A U T O B U S V I C I N O A L M O - diverse tipologie di persone che partecipano a queste
proteste: bambini piccoli, donne anziane, persone di
N U M E N TO, C R E A N D O U N R I TM O C H E discendenza Mapuche, operai in divisa, musicisti, poeti,
S I D I F F O N D E I N T U T T A L'A R E A . A L C U N E tutta gente che appartiene a classi sociali diverse. Ma
P E R S O N E I N S T A L L A N O U N A LT O P A R- ovviamente è tutto molto più complicato di così. Senza
cercare di sminuire l'incredibile potere che hanno le
LANTE AL PIANO SUPERIORE DI UN
manifestazioni di massa, e la speranza che infondono,
EDIFICIO E SUONANO CANZONI RIVO- una volta dissipato l´alone di romanticismo non posso
LUZIONARIE AL CUI SUONO L A GENTE fare a meno di pormi delle domande su queste nuove
ondate di protesta (che abbiamo visto non solo in Cile,
C A N TA E B A L L A , M E N T R E A U N I S O L A-
ma anche in Libano, a Hong Kong, ecc .). Valvole di
TO D I D I S TA N Z A I C A M I O N M I L I TA R I sfogo del tardo capitalismo? Non sono proprio questi
A VA N Z A N O P E R C E R C A R E D I D I S P E R- episodi che, per un momento, soddisfano il nostro
desiderio di 'giustizia' a consentire al sistema di andare
D E R E I M A N I F E S TA N T I »
avanti? In che modo possono trasformarsi in legittime
richieste di un effettivo cambiamento all'interno del
sistema politico? Il fascino esercitato dalla rivoluzione e
dall'empowerment – soprattutto nelle attuali modalità
di produzione culturale - ci fa credere che le cose stiano
comodamente su un cavallo e guarda la piazza dall'alto.
davvero cambiando, ma forse il cambiamento continua
Una delle immagini più forti delle proteste di ottobre
ad avvenire solo all'interno di una piccola bolla, quella
mostra un manifestante che sta in piedi sopra la statua
del mondo della cultura, sospesa all'interno di una bolla
sventolando una bandiera Mapuche, con migliaia
molto, molto più grande che comprende il progetto
di altri manifestanti intorno a lui. È una immagine
politico che riguarda un intero popolo. A volte temo che
molto potente indipendentemente dal contesto, ma
la 'sinistra' e il mondo della 'cultura' vivano all'interno di
trasmette un grande senso di dignità se si conosce
un set teatrale e che le 'sorprese fasciste' continueranno
la storia del monumento. Ogni venerdì ci sono delle
proteste nei pressi della statua. I bambini con indosso a esserci se non rompiamo i muri di questo teatro e
maschere da sci e guanti da forno ributtano indietro guardiamo che cosa c’è fuori. Non possiamo lasciare che
i gas lacrimogeni lanciati dalla polizia che custodisce i nostri ideali diventino egemonici (anche se in qualche
la propria chiesa (letteralmente, è una chiesa della modo già lo sono). Dobbiamo mettere in discussione
polizia …), la quale si trova a pochi isolati da Plaza De tutto, sempre. Le conversazioni che ho avuto con amici
La Dignidad. Nel frattempo, altre persone spaccano le e sconosciuti in Cile mi hanno fatto pensare al genere
strade e i marciapiedi a colpi di picconi e martelli per di dibattito che la poesia di Pasolini, Il PCI Ai Giovani,
lanciare le pietre agli sbirri. Molti alberi ora sono privi ha suscitato al momento della pubblicazione. Credo che
dei loro supporti di cemento, circondati da macerie discorsi così complessi in questo momento siano più
e vetri rotti. Anziani, uomini e donne, colpiscono importanti che mai”.
i lati metallici della fermata dell'autobus vicino al
monumento, creando un ritmo che si diffonde in tutta La tua attività di composizione e sound
l'area. Alcune persone installano un altoparlante designer non si ferma mai, lavorando da solo o
al piano superiore di un edificio e suonano canzoni collaborando con altri. In questa prima parte di
rivoluzionarie al cui suono la gente canta e balla, 2020 hai pubblicato due album e un EP. Inoltre
mentre a un isolato di distanza i camion militari è previsto un altro album, più avanti. Come mai
avanzano per cercare di disperdere i manifestanti. Ci sei così attivo ultimamente?
sono anche delle band punk, e persone che suonano il “Ho lasciato il mio appartamento di New York nel 2017 e
corno e altri strumenti improvvisati. Poco più in là si mi sono trasferito in un posto molto più economico, che
vendono panini e birra, vicino a barricate e fuochi che mi ha permesso di girare molto meno e fare più musica”.
bloccano il traffico. Nel raggio di venti isolati intorno al
monumento di Baquedano è tutto ricoperto di graffiti Parliamo del nuovo album come Against All Logic

50 | RUMOREMAG.COM
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(A.A.L.). Il tono generale dell’album sembra


molto più diretto e duro rispetto a quanto fatto
da te precedentemente con questa sigla. Perfino
il logo del soldato con il telefono cellulare
che caratterizza le uscite del progetto diventa
l'elemento principale della copertina. Era tutto
programmato?
“È solo musica che faccio per i ‘DJ’ set, non hanno dietro
dei concetti. Quando suono, suono solo i miei edits, o
faccio edits in tempo reale. La prima nuova musica di
A.A.L che ho fatto, dopo il 2012-2017, è stata per uno
spettacolo presso The Kitchen, spazio dedicato all'arte
sperimentale di New York, dove mi è stato chiesto di
suonare in onore di Lydia Lunch e Nan Golden. La serata
è stata fantastica, c'erano Bush Tetras, James Chance,
JG Thirwell, Veronica Vasicka. Se non ricordo male, è
la prima volta che ho riprodotto suoni HD di cani che
abbaiano in un mio DJ set. Un paio delle nuove canzoni
di A.A.L. provengono dalla musica che ho fatto per quella
occasione. Poi ho composto altra musica per una piccola
festa a cui ho suonato a Ramallah, e anche una parte di
quel materiale è confluito nell’album. Quando ho suonato
al Rewire, un festival che si è tenuto all’Aia, abbiamo
deciso di stravolgere il concetto di palcoscenico, lasciando
che le persone lo occupassero mentre io ero nascosto
(lo spettacolo si chiamava Free 2 Move e speravamo di
mettere in discussione i confini interni/esterni in cui
siamo immersi). Anche per questo show ho composto
della 'musica A.A.L.'. All'inizio del 2019 mi sono reso
conto, mentre preparavo il mio primo live come A.A.L.
in Tasmania, che avevo abbastanza materiale per un
nuovo album, e che si trattava di materiale abbastanza
distopico. Persino canzoni divertenti come Fantasy hanno
una energia che evoca la rottura di un uovo fluorescente.
Così ho capito che lì dietro c'era una storia, e ho deciso
di mettere insieme due album. Uno di questi è diventato
2017-2019 e l'altro è diventato A.A.L. MIX, che è uscito su

RUMOREMAG.COM | 51
da comprendere, ma penso che ci troviamo di fronte a
qualcosa del genere e il percorso più pericoloso è quello
«U N M O N D O FAT TO D I C E N E R I È U N in cui ci costringiamo a credere che le ceneri siano una
MONDO CHE FISICAMENTE SEMBRA massa solida”.

A N C O R A AV E R E U N A S UA C O E R E N Z A,
Sembra che abbiamo raggiunto il punto di non
M A U N A V O LTA C H E L O S I T O C C A S I ritorno, in cui lo sviluppo della civiltà umana
D I S S O LV E . Q U E S T O È I L P A R A D O S S O e l’illusione di una crescita senza fine deve
essere rimodellata. In che misura i cambiamenti
DELLE CENERI, SONO I RESTI DELL A
climatici influenzano il tuo lavoro come
D I S T R U Z I O N E C H E AT T E N D O N O D I compositore?
DISSIPARSI» “Non riesco davvero a vedere l'ecocidio come qualcosa
di distinto dal resto. Ad esempio in alcune parti del
Nord America abitate da popolazioni native americane
la crescita delle industrie minerarie è andata di
pari passo con l'aumento del tasso di femminicidio.
NTS e che pubblicheranno come CD”. Queste operazioni minerarie riguardano non solo
l'inquinamento idrico ma anche la vita spirituale
Ho sempre visto A.A.L. come un progetto che delle comunità che per secoli hanno abitato quelle
rivela la parte più ludica del tuo lavoro. La vedi terre. È tutto così connesso che isolare un problema
cosi anche tu? Quali differenze percepisci fra comporta quasi sempre una dannosa semplificazione
A.A.L. e i lavori a tuo nome? degli effetti corrosivi in gioco. Non voglio pensare al
“Sì, tutta la musica A.A.L. viene prodotta in poche ore 'riscaldamento globale' come a un 'risarcimento': è un
con l'entusiasmo di chi sa che la suonerà ad alto volume, po’ hollywoodiano. La nostra situazione attuale è un
per le persone. È un processo estroverso. Con il mio profondo disequilibrio che si manifesta in ogni aspetto
nome è un po’ più complicato”. della vita contemporanea. Le crisi sono intrecciate e
siamo sospesi al loro interno”.
Per Cenizas collabori con Patrick Higgins, tuo
compagno nel duo AEAEA. Quali sono le cose Ho apprezzato molto la capacità di trasmettere
che apprezzi di più del lavoro con Patrick? sensazioni lavorando per sottrazione (rispetto
“È stato coinvolto dopo che ho finito l'album. Avevo al tono più “”corale” di Sirens, ad esempio). Ci
finito di scrivere le canzoni e di produrre, ma volevo un parli del processo di composizione di Cenizas?
po’ più di profondità in alcuni spazi, quindi ho portato “Penso che con Sirens sentissi il bisogno di dover
alcune delle canzoni allo studio di Patrick, una grande dimostrare certe cose. Non artisticamente, ma più da
chiesa nell'Upstate New York, e abbiamo riamplificato un punto di vista personale. Volevo far conoscere alla
alcuni dei suoni. Poi siamo andati agli Electric Lady gente la mia eredità palestinese, la mia eredità cilena,
Studios di New York e abbiamo mixato il disco su un la mia rabbia contro lo stato delle cose, ecc. Lo trovo
mixer SSL viola”. abbastanza banale ora ma era lì che mi trovavo in quel
momento, mi sentivo frainteso e ricoperto da una specie
Nella title track canti “En las cenizas vamos di vomito deep house neoliberale. Inoltre, la maggior
a armar, no saber nada es mejor”. Cenizas parte del disco è stata realizzata molto prima che Trump
significa cenere e sembri suggerire che stiamo fosse eletto, e quindi anche se adesso sembra un disco
già vivendo in un mondo di ceneri, nel quale su Trump/Salvini/Brexit, in realtà è molto precedente.
meno sappiamo e meglio è. Considerando ciò Cenizas non è stato creato pensando a queste cose. È
che sta succedendo ora, ho trovato il testo nato organicamente, come le ceneri che si formano dopo
particolarmente attuale. Quali sono le ceneri a il fuoco”.
cui ti riferisci?
“Un mondo fatto di ceneri è un mondo che fisicamente L’ultima traccia dell’album, Faith Made Of
sembra ancora avere una sua coerenza, ma una volta che Silk, sembra quasi una creatura a sé stante,
lo si tocca si dissolve. Questo è il paradosso delle ceneri, con i suoi toni e le sue ritmiche IDM. Mi ha
sono i resti della distruzione che attendono di dissiparsi. riportato ai primi anni della Warp. Come mai il
Questo potrebbe avvenire tramite una folata di vento o pezzo è apparentemente così diverso dal resto
il tocco leggero di una mano. Qualsiasi interazione con dell’album?
un sistema fatto di ceneri è potenzialmente distruttiva, “È una via d'uscita dal mondo delle ceneri, e alla fine è
poiché il fuoco in ogni caso ha (già) distrutto. Le ceneri anche una via per accedervi. Le ceneri ti costringono a
sono un agente intermediario, una sorta di forma guardarti intorno e non davanti, poiché davanti ci sono
transitoria. La fragilità di un mondo in rovina è difficile soltanto raffiche e turbinii mentre intorno si vede tutto

52 | RUMOREMAG.COM
«VEDO TUT TO SOT TO FORMA DI MUSI-
CA. IL SUONO, NEL BENE E NEL MALE,
È L'U N I C O M O D O C H E C O N O S C O P E R
A F F R O N TA R E L E R A F F I C H E D I V E N TO»

quello che ancora c´è. È un luogo silenzioso, fragile,


dove devi aggirare i tumuli di rovine sperando che non
cadano, anche se sai che è già tutto morto. C'è ancora
qualcosa da imparare da ciò che sta per scomparire per
sempre. La seta viene prodotta dalle larve di insetti
sottoposti a metamorfosi completa e la consistenza del
tessuto è simile a un prisma, motivo per cui rifrange i
colori. Ho fiducia negli stati transitori”.

Ci puoi parlare della tua residenza artistica


a Betlemme? Che cosa ti ha lasciato come
persona e come musicista?
NICOLAS JAAR
“La residenza è nata dalla mia amicizia con l'artista
palestinese Emily Jacir. Emily mi ha permesso di
trasformare questo piccolo magazzino destinato al
cibo in un sound studio. Finora ho invitato due artisti CENIZAS / TELAS
OTHER PEOPLE
e quest'anno ne avremo un altro paio. Sebastian
Jatz Rawicz è stato il primo residente. È un artista
cileno, ricercatore e musicista. E dopo di lui è venuto Cenizas come l‘implosione
Rolando Hernandez, artista messicano, ricercatore e del gioco d’incastri di Space
Is The Noise e di Sirens.
curatore. Sono artisti geniali, concepiscono il suono In Vanish, il sintetizzatore
come qualcosa da passare attraverso la lente della si muove su spazi vuoti,
ricerca, indagano la realtà in modi davvero unici. tuffandosi nel madrigale
alieno di Menysid, in cui
Quando avremo avuto altri residenti, spero di riuscire il simulacro di percussioni
a pubblicare tutti i lavori realizzati nello studio con sullo sfondo è un’illusione
la mia etichetta Other People. Questo è un progetto a estrema di vita. È un mondo
di ceneri, come afferma
lungo termine, parallelo alla ricerca che sto facendo in la splendida title track. Il
Palestina”. canto ancestrale di Nicolas
Jaar (in spagnolo), che dice
di qualcosa che fugge via,
Un altro aspetto della tua attività creativa è la mutando inesorabilmente.
tua multidisciplinarietà. C’è la composizione, Il compositore cileno-
che però si può legare alla letteratura, alla americano ha lavorato alle
tracce dal 2017, in qualche
danza, al cinema o all’architettura. Che cosa modo isolato dal mondo ufficiale, ascoltando l’eco di una realtà
ti spinge ad aprirti così spesso ad altre forme in dissoluzione. Con Patrick Higgins (compagno d’avventura
espressive? nel duo acustico digitale AEAEA) in post produzione, a curare
la natura abissale dei suoni sparsi fra gli spazi. Gli strumenti
“Vedo tutto sotto forma di musica. Il suono, nel bene e tradizionali ricamano un tessuto, che diventa sudario
nel male, è l'unico modo che conosco per affrontare le ambientale. Una pioggia di piano preparato s’arrampica su
raffiche di vento”. carambole di ritmica tribale e basso in Gocce. La monumentale
Mud s’avventura scura in quelle stesse terre desolate esplorate
in passato da David Sylvian. “Un ubriaco è al comando, i cieli
Sta per uscire un secondo album a tuo nome, sanguinano, e nessuno ascolta il pianto dalla terra”, monito e
Telas. Ce ne puoi parlare? sentenza per un mondo al punto di non ritorno. Il sassofono
solitario di Rubble apre alla melodia sulle reiterazioni
“Telas è un album di musica strumentale. Immagino pianistiche di Garden, ultima oasi. Una sequenza di ritmiche
potresti dire che è più 'sperimentale' di altri. C'è poca quasi jungle, anima la conclusiva (e sorprendente) Faith Made
voce umana, nessuna lingua. Telas significa 'veli'. Of Silk. “Guardati intorno, non avanti. Un picco è solo l’inizio
di una discesa”, come sentiero verso la luce. Agghiacciante e
Dopo la violenza del fuoco arriva la precarietà delle mirabile. E Telas ne è contraltare astratto e contemplativo.
ceneri. E dopo le ceneri arriva il mondo dei veli, nel Quattro lunghe composizioni, che vengono abbinate ad
quale devi imparare a vivere tra le opacità”. immagini o a oggetti fisici. Il giardino magnetico di Alvin
Curran riaperto per l’autore di Pomegranates (di cui Telas è
proseguimento). Sculture di suono che rivelano malinconica
grazia, fra le interferenze.
MAURO FENOGLIO
87-80/100
RUMOREMAG.COM | 53
DISTORSIONI

T E S T O D I C L AU D I O S O R G E

VIVIANKRIST

JAPANESE
BLACK
GIRLS
BLACKLAB
G I A P P O N E , E S T R E M O O R I E N T E . T O K YO , 1 9 9 7: U N A G I O VA N I S S I M A E R I I S A K A D À V I TA A L S U O P R I M O

P R O G E T T O A R T I S T I C O : V I V I A N K R I S T , U N D U O A N A R C O I N D U S T R I A L N O I S E . 2 0 0 3 : I N F L U E N Z ATA D A U N A

C O R R E N T E M E TA L E S T R E M A , F O R M A C O N M I K A P E N E T R AT O R E L I S A R E A P E R U N T R I O B L A C K / D O O M C H E

S A R À A P P R E Z Z AT O I N P R I M I S D A G E N T E C O M E N O C T U R N O C U LT O D E I D A R K T H R O N E : L E G A L L H A M M E R

( C H E S I S C I O G L I E R A N N O N E L 2 0 1 0) . O G G I E R I , A K A V I V I A N K R I S T ( Q U E S TA V O LTA T U T T O AT TA C C AT O , N D A ) ,

S U O N A U N E C L E T T I C O I N D U S T R I A L E L E C T R O N O I S E E V O L U T O V E R S O N U O V E P R O S P E T T I V E . O S A K A , 2 0 1 7:

N A S C E U N D U O B L A C K D O O M N O N M O LT O D I S S I M I L E D A C I Ò C H E E R A N O L E G A L L H A M M E R , F O R M AT O

D A Y U KO M O R I N O E C H I A S H I R A I S H I : B L A C K L A B . I N O C C A S I O N E D E I N U O V I L AV O R I D I Q U E S T E J A P A N E S E

B L A C K G I R L S , C R O S S M O D U L AT I O N ( B O O T L E G R E M I X E S ) D I V I V I A N K R I S T E A B Y S S D E L L E B L A C K L A B , A B B I A M O

P E N S AT O D I R I U N I R L E I N U N A D O P P I A I N T E R V I S TA .
VIVIANKRIST


Quando quell’esperienza finì, entrasti nelle
Gallhammer.
“Le Gallhammer iniziarono nel 2003. Io cantavo
in vari gruppi grindcore e fast punk. Ma ero stanca
di cantare o urlare per la band di qualcun altro.
Volevo dare vita a qualcosa come una band estrema
di tre ragazze, di cui mi sentissi parte integrante.
Come influenza principale avevo gli Hellhammer
e i Celtic Frost ed ero anche una fan del black
metal: Burzum, Von, Beherit. Ma ero anche molto
influenzata dall’hardcore punk, dall'anarcho punk e
dalla dark wave inglese, e anche dai primi hardcore
e hard punk giapponesi. E naturalmente seguivo
qualcosa di doom, sludge e stoner. Gruppi? Amebix,
Antisect, Dirt, Crass, Joy Division, Bauhaus, Crow,
Corrupted, Aburadako, Masturbation, Sleep, Worship
origine di Vivian Krist è datata fine anni 90, etc. Probabilmente le persone possono agilmente
giusto?
“Sì. Era una cosa molto diversa da quello che sto
facendo ora come Viviankrist. Avevo 18 anni nel
1997. Suonavo il sassofono e cantavo. Non ero solo
io, l’altro componente del gruppo suonava la chitarra
noise. Usavamo anche un campionatore e una batteria « A L L’ E P O C A A S C O LT A V A M O A T A R I T E-
elettronica. Lo stile musicale era una sorta di noise E N A G E R I OT, A P H E X T W I N, A U T E C H R E ,
mixato con il digital hardcore. Suonavamo spesso in
WHITEHOUSE, MORTICIAN, NAPALM
piccoli club di Tokyo. Eravamo abbastanza violenti sul
palco. Avevamo un demotape, ma ora non ce l’ho più”. D E A T H , P A I N K I L L E R , N A K E D C I T Y. I L
D I G I TA L H A R D C O R E D I B A N D C O M E
Che cosa volevate fare realmente?
G L I A T A R I T E E N A G E R I O T E R A M O LT O
“All’epoca ascoltavamo Atari Teenage Riot, Aphex
Twin, Autechre, Whitehouse, Mortician, Napalm P O P O L A R E A L L’ E P O C A , C O S Ì C O M E L A
Death, Painkiller, Naked City. Il digital hardcore di GABBER»
band come gli Atari Teenage Riot era molto popolare
all’epoca, così come la gabber”.

TAG: #vivianslaughter #digitalhardcore #gallhammer #justinbroadrick #oslo ONLINE: facebook.com/viviankrist

RUMOREMAG.COM | 55
DISTORSIONI VIVIANKRIST T E S T O D I C L AU D I O S O R G E

album di Viviankrist (non Vivian Krist,


giusto?) e come è “rinato” questo progetto?
«OSLO È UNA CIT TÀ PICCOL A E BELL A. “Sì, Viviankrist, corretto. Morgenrøde inizia come
TOKYO È MOLTO PIÙ GRANDE E UN PO’ dark noise. Rumoroso, ma allo stesso tempo c’è molta
elettronica retro. Iniziai cercando di mettere in piedi
PIÙ ECCITANTE, SUCCEDE DI TUT TO
un progetto noise con il mio basso, nell’estate del
CONTINUAMENTE. MA SONO FELICE A 2017. Ma non andò troppo bene. Allora ho usato il
OSLO ADESSO. UN BEL POSTO PER FAR Korg MS-10 e il MicroKorg di mio marito. Questo
è stato il punto di partenza del nuovo progetto
CRESCERE UN FIGLIO, UNO DEI PIÙ SICU-
Viviankrist. Ho registrato il mio primo album in
RI AL MONDO, CREDO» formato digitale, che si trova su Bandcamp, in tre
giorni. Ho usato un po’ più di effetti, synth e batterie
elettroniche in Morgenrøde. Sostanzialmente sono
strati di improvvisazioni. Non scrivo canzoni, come
trovare alcune di queste influenze negli album delle dire, 'in anticipo'”.
Gallhammer”.
Quali sono le differenze tra Morgenrøde e
Come entraste in contatto con la Peaceville Cross Modulation, il nuovo album?
inglese, che ha pubblicato i vostri dischi? “Hanno entrambi un background nel noise, ma Cross
“Credo che siano stati loro a contattarci. Ma prima Modulation è più ritmico. Mi è capitato all’epoca di
avevo incontrato Nocturno Culto, il chitarrista dei avere, e me ne sono innamorata, un synth Moog con
Darkthrone, a una mostra di fotografie di Peter Best percussioni, da quel momento mi sono spinta verso
a Tokyo. Lui venne a qualche nostro concerto e fece uno stile noise più ritmico. Devo dire che gli strumenti
alcune riprese delle Gallhammer per un suo DVD mi ispirano molto. Lo facevano in particolar modo
uscito su Peaceville. Forse è stato quello il punto allora. Adesso sto usando Modular Synths, ho bisogno
partenza”. di pensare molto a come costruire i suoni e i pattern
ritmici nella mia testa, ma alcuni synth mi espirano
Retrospettivamente pensi che le Galhammer attraverso le dita. Davvero divertente”.
abbiano espresso tutto il loro potenziale?
“Abbiamo terminato le nostre attività non molto Come sei arrivata alla Ritual Productions?
tempo dopo aver firmato per la Peaceville. C’erano “Li conoscevo dai tempi delle Gallhammer ed ero
molti problemi personali e stress. Ma sono molto rimasta in contatto con loro dopo lo scioglimento
soddisfatta degli album. La band si sciolse per prima della band. Erano ben disposti e interessati al mio
cosa perché la nostra chitarrista Mika Penetrator nuovo progetto, e così hanno contattato la Diagonal,
aveva lasciato il gruppo. Avevo dei problemi a che aveva pubblicato Morgenrøde. Cross Modulation
continuare con loro. Oggi con Internet è tutto molto è nato come una collaborazione tra le due etichette”.
più facile e veloce di quanto non fosse dieci anni fa,
ma è anche tutto molto distante, credo”. Come è nata l’idea di remixare Cross
Modulation?
Pensi che il processo di dissoluzione finale “È stata una cosa naturale. Parlandone con la Ritual
delle Gallhammer abbia contribuito a Productions mi hanno suggerito che un remix potesse
cambiare la tua visione musicale e la tua essere interessante. Così abbiamo chiesto ad alcuni
personalità, da Vivian Slaughter, come ti artisti se fossero interessati. Abbiamo lavorato con
facevi chiamare, a Viviankrist? molta gente eccitante. Io stessa ne sono rimasta
“Non sono sicura di questo, ma il mio stile di vita davvero impressionata. Pensavo che sarebbe stato
è totalmente cambiato. Adesso sono sposata, sono divertente, ma non credevo che sarebbe diventato
madre e sono una immigrata che vive e lavora l'album fantastico che è diventato”.
in Svezia. È totalmente diverso. Non avevo mai
immaginato nulla del genere in passato, ma la mia Con quali criteri hai scelto la gente che doveva
vita ora è molto più stabile. Questo ha cambiato il mio occuparsi dei remix? So che è una domanda a
stile e l’approccio alla musica. Sono molto contenta di cui è difficile dare una risposta, ma quali sono
comporre musica a casa da sola. Sarebbe difficile con i tuoi preferiti?
un gruppo. Le band hanno bisogno di tempo e spazio “Senz'altro abbiamo scelto persone interessate alla
per provare, per comporre canzoni assieme”. cosa e che lavorassero bene. Mi piacciono tutti i
remix, è difficile sceglierne uno o l’altro. Ogni brano
Che tipo di suoni e di modus operandi hai mostra il background dei singoli remixers e i loro
utilizzarto per comporre Morgenrøde, primo gusti. Tutti i brani hanno un suono molto dark,

56 | RUMOREMAG.COM
probabilmente influenzati dalla Ritual Productions. Il Sei una musicista iperattiva, hai già nuove idee
remix di Tucan, ad esempio, è molto più doom e heavy per il prossimo album?
delle cose che fa con i Superorganism. Hanno fatto “Ne ho già uno stock. Attualmente ho completato due
tutti un grandissimo lavoro”. nuovi album. Non so quando usciranno ma lo stile è
quello di Cross Modulation. Uno è un po’ più, come
Che musica ascolti che ti ispira ultimamente? dire, allegro, e l’altro è un po’ più dark. Ho pianificato
“Negli ultimi anni ho ascoltato molti generi diversi la registrazione di qualcosa con il synth modulare
di musica, dalla classica alla techno. E naturalmente quest’anno, e vorrei usare più computer. Non ho mai
sempre rock, metal, jazz, come in passato. Mi usato il computer per registrare gli album precedenti,
piace ascoltare tutti i generi di elettronica noise, ma sto imparando a usare certi programmi. Al
sperimentale e da club. Ho sempre amato Justin momento lavoro sull'iPhone quando faccio un remix.
Broadrick (JK Flesh, Zonal) e Mick Harris (Scorn, Spero di riuscire a combinare Modular e PC. Sarà
Fret). Mi piace anche il lavoro di Pete Swanson. Mi qualcosa di nuovo per me”.
interessa il sintetizzatore modulare in parte perché
lui lo usa. Ultimamente mi piace ascoltare hip hop/ Vivi a Oslo adesso. Ti manca il Giappone?
trap rap russo, witch house/witch trap, ma anche “Sì. Oslo è una città piccola e bella. Tokyo è molto
pop music. Questa roba mi ispira nei miei remix. La più grande e un po’ più eccitante, succede di tutto
Sinfonia n. 11 di Shostakovich ha ispirato Eleventh, continuamente. Ma sono felice a Oslo adesso. Un bel
il brano di apertura di Cross Modulation. Amo le sue posto per far crescere un figlio, uno dei più sicuri al
opere”. mondo, credo. Mi piace anche la natura norvegese”.

RUMOREMAG.COM | 57
58 | RUMOREMAG.COM
BLACKLAB

P
sull’hardcore e sul grunge, influenzato da U. e Rise
From The Dead. La band esiste ancora ma va a rilento.
Anche Chia fa parte di questo progetto. Naturalmente
le BlackLab sono devote al doom dei Black Sabbath
e agli Sleep, ma la scena heavy rock di Osaka è stata
fondamentale per me”.

Qual è la vostra storia? Da quali esperienze


provenivate, nel 2012, quando iniziaste come
duo?
Yuko: “Eravamo in tre all’inizio, ma poi la bassista
lasciò, così cercai di capire in che modo si potesse
riunire chitarra e basso in un solo strumento. I White
Stripes sono un modello conosciuto di band a due, ma
ce ne sono anche in Giappone e intorno a me, ho subito
arlando con Chang Chang degli Hibushibire mi compreso il potenziale del formato. Ad esempio Tsuka
diceva che la scena di Osaka è generalmente più Maro e Birshanah (band di Osaka). Allora abbiamo
heavy di quella di Tokyo, se vogliamo metterla deciso di continuare come duo senza cercare bassisti. Il
così. Che cosa potete dirmi, visto che venite da risultato, credo, è che il gruppo è più originale”.
lì?
Yuko: “Si dice che la scena underground di Osaka Ma voi cosa volevate fare esattamente?
sia più sperimentale e particolare rispetto a quella Yuko: “Quando cominciammo con le BlackLab, il
di Tokyo. Effettivamente la penso anch'io così. Negli concetto era: ‘una band femminile come i Black
anni 80 e 90 c’erano molte ottime band a Osaka: Sabbath’. Penso che una band del genere sia qualcosa
Hanadensha, Subvert Blaze, Auschwitz, U., Boredoms, di raro e che possa attrarre interesse nel mondo metal.
Solmania, Corrupted, Rise From The Dead, e molte Qui in Giappone ci sono le Baby Metal. Ma a differenza
altre ancora. Altri gruppi che seguivano queste band di ciò che fanno loro, io volevo esprimere un metal più
sono attualmente attivi a Osaka. Ad esempio Afrirampo, classico e più doom. Fin dall'inizio influenzato in modo
Birshanah, Hibushibire, KK Manga, Cyberne, Sleep City, consistente dalla musica di Black Sabbath, Sleep, Acid
Otoboke Beaver (Kyoto). Quando si paragona la scena di King e altri ancora”.
Osaka con quella di Tokyo, la differenza la sento di più a
livello di stranezza che di pesantezza”. Come nascono le vostre canzoni?
Yuko: Come prima cosa mi vengono in mente i riff. Poi
In che modo ritieni che la scena di Osaka ti abbia li arrangio, li sviluppo, cerco una configurazione più
influenzata? generale. Successivamente in sala prove facciamo delle
Yuko: “Andavo ai concerti di questi gruppi negli anni 90. jam con Chia, per sistemare il pezzo. Dopo diverse prove
In particolare mi piacevano gli Hanadensha. Guardarli decido lo schema della batteria. Completiamo il tutto e
suonare mi fece venir voglia di formare un gruppo. poi cerchiamo una melodia vocale. Infine ci applichiamo
Così fondai una band che faceva cover di Stooges, sopra i testi”.
Velvet Underground e Hanadensha. Dopo ho formato Chia: “Ascolto ripetutamente i riff di Yuko ed esploro
un gruppo che si chiamava Depth, più focalizzato quello che lei immagina. Sento le scene e i colori. Creo

TAG: #osaka #stereolab #blackdoom #whitestripes #abyss ONLINE: facebook.com/blacklabmoon

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uno schema di batteria allo stesso modo in cui un e così cominciai ad ascoltare band giapponesi metal,
danzatore immagina una coreografia. Poi creo lo stile influenzata da lui. Ma non posso dire che ne andassi
della canzone durante la session. Noi due abbiamo pazza. Più tardi, superati i miei 20 anni, incontrai un
una sensibilità musicale simile. Prima di completare amico che mi consigliò di ascoltare Jimi Hendrix, Janis
la canzone siamo già sulla stessa lunghezza d'onda. Joplin, Velvet Underground, Stooges etc. Questo ebbe
‘Wow, questa canzone è cool’. È un momento molto una grande influenza sulla mia crescita musicale e sul
divertente”. mio gusto. Penso che un po’ tutto questo sia alla base
delle mie attuali attività creative”.
Perché il nome BlackLab?
Yuko: “Il nome del gruppo è una combinazione di Black In generale il metal è un mondo in cui le donne
Sabbath e Stereolab. Magari potrà sorprendere che io rischiano di essere un po' discriminate?
citi gli Stereolab, ho molti loro CD e mi piace la loro Yuko: “No, non direi. Piuttosto ci sono molti vantaggi
musica. Ma non è solo questo, ho sempre pensato che nell'essere una donna nel mondo del metal. Il fatto che
avessero un nome molto cool. Be', per prima cosa invitai delle donne suonino metal può essere percepito dalla
una bassista a far parte del mio nuovo gruppo. Era una gente come qualcosa di eretico e unico. In aggiunta
cantante di bossa nova e scriveva canzoni. Ma le piaceva c’è un certo numero di seguaci in entrambi i generi.
anche il metal. La sua presenza mi aveva fatto venire in E inoltre gli amplificatori molto pesanti li possono
mente gli Stereolab. Donne delicate che suonano metal spostare gli uomini (ride, nda). Non mi interessano
come i Black Sabbath: pensando a questo mi è venuta queste cose, ma sono la nostra forza. Per come la vedo
l’idea di un nome che mettesse insieme Black Sabbath e io, ogni genere ha la sua forza e la sua debolezza, e penso
Stereolab. Anche se non si può dire che ci siano elementi che nel nostro caso siano ben bilanciati. Ma è vero che
degli Stereolab nel nostro approccio musicale, a volte le ci sono persone che soffrono per la discriminazione di
nostre canzoni hanno beat matematici e melodie gentili. genere”.
Penso che siamo una cosa distinta dal classico, fiero Chia: “Personalmente non l’ho mai sentita questa
gruppo doom metal. Ancora una cosa: se non altro non discriminazione. Quando avevo 20 anni qualche volta mi
sono una cantante sconvolta (be', insomma, nda)”. capitava di sentirmi perdente nella competizione con gli
uomini. Ma non era discriminazione, erano solo pensieri
Quali sono state le vostre principali influenze immaturi i miei. Possiamo gioire della libertà di fare la
musicali e culturali? musica che preferiamo, nello stile che più ci piace”.
Yuko: “Sai, ero una ragazza piuttosto ordinaria da
adolescente. Mi piacevano le canzoni pop giapponesi e Quando avete cominciato a pensare al nuovo
la Top 20 di MTV. Non avevo mai ascoltato rock. Un mio album Abyss e in che modo volevate fosse
amico suonava in una band metal quando ero al liceo, diverso da Under The Strawberry Moon?

60 | RUMOREMAG.COM
«QUANDO COMINCIAMMO CON LE
BL ACKL AB, IL CONCET TO ERA: ‘UNA
BAND FEMMINILE COME I BL ACK SAB-
B AT H’. P E N S O C H E U N A B A N D D E L
GENERE SIA QUALCOSA DI RARO E
C H E P O S S A AT T R A R R E I N T E R E S S E N E L
M O N D O M E TA L. Q U I I N G I A P P O N E C I
S O N O L E B A B Y M E TA L . M A A D I F F E-
RENZA DI CIÒ CHE FANNO LORO, IO
V O L E V O E S P R I M E R E U N M E TA L P I Ù
C L A S S I C O E P I Ù D O O M . F I N D A L L'I-
N I Z I O I N F LU E N Z ATO I N M O D O C O N-
SISTENTE DALLA MUSICA DI BLACK
S A B B A T H , S L E E P, A C I D K I N G E A L T R I
ANCORA»

BLACKLAB
Yuko: “Dopo che è stato pubblicato Strawberry, poco
alla volta ho incominciato a comporre canzoni per
il secondo. All’epoca non ne avevo di pronte. Ne ho
scritte otto nel giro di dieci mesi. Non so come sia per ABYSS
NEW HEAVY SOUNDS
gli altri, ma per i miei standard sono stata molto veloce.
L’etichetta, d’accordo con noi, aveva pensato di farlo
uscire in concomitanza con il Deserfest di Londra. In Un album grezzo, immediato,
ma di non facile lettura.
Strawberry sembra che il sabbathismo domini tutto, Attraversato da diverse e
ma questo aspetto è molto ridotto in Abyss. Volevo una fors’anche contraddittorie
maggiore varietà, che ci fosse anche dello speed desert pulsioni. Certamente:
bombasticamente doom,
rock, e poi canzoni con un mood orientaleggiante e Abyss è l’album - come
altre con un approccio più hardcore, etc. E il gusto per dicono in NHS - di una
il grunge è cresciuto. Ci sono canzoni in giapponese, ma band che non ha perso la
sua attitudine lo-fi e Riot
la stessa cosa capitava in Strawberry. Un’altra marcata Grrrl. Bisogna provvedersi
differenza è che il sound della chitarra è più prominente di acutezza e pazienza per
e feroce. Voglio che ci sia più gente che lo ascolta”. decodificare il dark witch
doom delle BlackLab.
Loro ti mettono già subito
Che cosa state ascoltando al momento? in una condizione di ascolto difficile. Perché cuciono uno
Yuko: “Di recente ho apprezzato molto il nuovo album di seguito all’altro tutti gli otto brani di Abyss. Un ascolto
senza respiro, dall’inizio alla fine. Quasi in apnea. Occorre
degli Slipknot, il nuovo dei Tool e quello degli High dividere lentamente, brano dopo brano, tutto l’album. Darsi
On Fire. Poi Elephant’s Of Acid dei Cypress Hill, che un minimo di pausa tra un pezzo e l’altro. Se all’inizio sembra
è uscito un po’ di tempo fa, ma è ottimo. In generale tutto ammassato e caotico, ascolto dopo ascolto si riescono a
individuare le differenze, le strutture delle singole canzoni, i
non ascolto molta musica nuova. Tendo ad ascoltare
mood eterogenei che le impregnano. Un’instabilità/mobilità
la musica che ho sempre ascoltato. Black Sabbath di apocalittici momenti doom (Insanity). Pause shoegaze
(quelli dell'era Ozzy), Led Zeppelin, Mötley Crüe (i monastiche, che flirtano con il vuoto e si alternano a discese in
inferni fuzz: dicotomia alla Boris (Fade And Melt). Trascinati
primi), Sleep, The Dead Weather, Stooges, Velvet
sbandamenti, tra ferocia, caos, nausea (Weed Dream e
Underground, etc. Di solito ascolto musica su Internet. Amusement Part Of Terror). Nelle BlackLab un certo wizard-
Ho CD e vinili ma non li ascolto spesso. In ogni caso sabbathismo è più che mai caotico e discontinuo: state dietro
se riuscite a Forked Road. E c’è spazio per lo stoner abissale,
l’album che ascolto di più in questo momento è Abyss”.
vagamente ispirato alle più devastanti Runaways con un tocco
Chia: “Mi interessando gli Heilung. Ho visto il loro glam noir, di Sleepless Nights. La conclusiva Sun è totale
concerto su YouTube e il loro charme mi ha catturato. allucinazione psichedelica vestita di disperato nero-sabba.
Nel suo eclettismo, uno dei brani più interessanti dell’album.
Mi piace tutto di loro, compresi i suoni primitivi e
L’appoggio bombastico/rotolante costante della martellante
i costumi. Mi piacciono il folk e gli strumenti folk. percussione di Chia fa da contraltare alla divorante dimensione
Adesso mi sto costruendo la mia percussione nativa rituale post doom di Yuko. Apocalisse nichilistica loro la
definiscono. Sapete, mi fanno venire i brivid queste ragazze.
americana. Un giorno la useremo nelle nostre canzoni
80/100
(ride, nda)”.

RUMOREMAG.COM | 61
IL NUOVO ALBUM
D E L L’A R T I S TA ,
PRODUTTRICE E PERFORMER
K AT I E A U S T R A S T E L M A N I S

DAL 1 MAGGIO
DISPONIBILE IN CD,
L P E D I G I TA L E
M AT T H E W TAVA R E S M O V I N G O O S B L AC K R A I N B OW S N I N A S I M O N E

NI CK HAKIM
64

EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN WYLDE RAT T TZ WITCHCRAFT THE CHATS

R E C E N S I O N I
243 DISCH I TRAT TATI MAG G I O 2020 ru m o re m a ga z i n e

T HE WA NTS LORENZO SENNI

78 66

VIAGRA BOYS POLE RUFUS WAINWRIGHT 3PHAZ AGITATE


DISCO DEL MESE MAGGIO 2020

NICK HAKIM

SARÀ LA GENTILEZZA A SALVARCI

su come viviamo su questo pianeta. della tradizione, attraverso una lente


Su come trattiamo i nostri vicini. Su di psichedelia narcolettica. Funk pigro,
comunità e depressione. Cosa ci possa lezione aurea dei maestri e indolenza da
curare e cosa no”. Un disco che arriva cameretta. L’immagine di Marvin Gaye
al momento giusto. Scritto e registrato aberrata dalla lente di Connan Mockasin.
nello studio loft a Ridgewood, sobborgo Inspiration/Information di Shuggie
del Queens a New York, anelando Otis non è mai stato così vicino. Nel
quel senso di comunità respirato da magnifico gospel storto per un pianeta
bambino a Washington, con i genitori allo stremo di All These Changes (“tutti
immigrati dal Perù. Protetto dalla gli arti stanno cambiando / dolore che
musica popolare delle radici, il soul del cresce, speranza che sfuma / possiamo
ghetto e l’hardcore. Un disco che arriva far tornare il suo amore in salute”). Nei
dopo le stranianti canzoni dell’esordio sudori del funk fratturato di WTMMG,
Green Twins del 2017, di cui il nostro dove la cura farmacologica si rivela vacua
Giorgio Valletta scriveva su queste illusione. La voce diventa strumento,
pagine: “Non letteralmente R&B anche su arrangiamenti che non trovano
se interpretate con intenso trasporto mai quiete. Un sussurro processato
NICK HAKIM soul, apparentemente a bassa fedeltà ma nella notte insonne di Bouncing, nuda
WILL THIS MAKE ME GOOD frutto di visionarie scelte di produzione”. e intima nel conforto acustico di All
ATO
Hakim perde gli appunti per il seguito, These Instruments (scritta col fratello
dopo un viaggio in Europa, e non riesce Danny), selvaggia e princeiana fra i
“Sento che le persone stanno ribollendo.
più a scrivere nulla. Fino a quando non bassi profondi di Drum Thing. Evitando
C’è solo follia intorno a noi, e il mondo
scopre che l’amico d’infanzia è morto. d’illudersi che tutto andrà bene, un invito
può sembrare un posto freddo. Diventa
Nasce qui la meraviglia narcotica di (quanto mai attuale) a trovare ciò che
difficile ricordarsi perché ne valga
Qadir, un’ipnotica elegia soul per il davvero possa renderci migliori.
comunque la pena. Le persone intorno a
compagno di sempre, che galleggia su un 86/100
me e la musica che amo, forse”. Le parole
coro di amici e collaboratori. E diventa
con cui il cantautore polistrumentista
idea centrale, per un percorso che cerca
americano introduce il nuovo album,
la cura nella complessità della gentilezza,
quasi come un presagio involontario,
la riscoperta degli altri, l’empatia
per un mondo di infinite individualità
famigliare del hood. Le intuizioni
alla ricerca di una risposta, qualsiasi.
dell’esordio diventano motore d’anima
“Spero che questa musica porti coscienza
per suoni che filtrano il soul urbano

DI MAURO FENOGLIO - FOTO DI JACK MCKAIN

64 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

RIZ AHMED TONY ALLEN


THE LONG GOODBYE & HUGH MASEKELA
MONGREL REJOICE
WORLD CIRCUIT/BMG
Coprotagonista di una delle mi-
gliori serie tv degli ultimi dieci Il batterista nigeriano e il trom-
anni, The Night Of, l’artista lon- bettista sudafricano incisero
dinese pubblica il suo secondo un po’ di materiale a Londra
disco, un concept album sui rap- quando le loro tournée si in-
porti tra il Regno Unito, l’Asia crociarono lì nel 2010. Alla

MATTHEW
del sud e gli angloasiatici (lui ha scomparsa di Masekela, nel
origini pakistane) nel momento 2018, e con l’approvazione dei
in cui il Paese è in ballo con l’af- suoi eredi, Allen e Nick Gold si

TAVARES &
fermazione della destra sovra- sono chiusi nello stesso studio
nista e la Brexit. Una volta, non di allora per completare, otti-
senza etnocentrismo, si parlava mizzare e trasformare quelle

LELAND WHITTY /
di asian underground, ma i sessioni in un album compiuto.
riferimenti di Ahmed sono più Ne valeva la pena. La simbiosi
complessi: si va dallo spoken artistica tra i due pesi massimi

MATTHEW TAVARES
word all’hip hop passando per è palpabile in ogni tappa del
dancehall e samples del patri- viaggio in otto tracce. Non può
monio delle sue origini, dunque, essere un capolavoro, va da sé:
in definitiva, un quadro sonoro è tuttavia un disco fresco e at-
rappresentativo di global city tuale, da cui traspare una gran
come Londra, appunto, o New voglia di divertire divertendo
York, al limite. Molto suggestivi prima ancora se stessi, con la
i brani “parlati” perché fanno fisicità dell’afrobeat e la libertà VISIONS / RICHARD DRY
emergere il bagaglio da attore, mentale del jazz. MR. BONGO/ VOICE RECORDINGS
la capacità di interpretare solo PAOLO FERRARI
con la voce. 72/100
LUCA GRICINELLA Se i BadBadNotGood sono
73/100 divenuti una meravigliosa
anomalia dello scorso
decennio, capaci di
reinventare il rapporto
fra jazz e hip hop in tempi
non sospetti, è merito
almeno in parte di Matthew
Tavares. Il tastierista del
quartetto di Toronto ha
deciso nello scorso autunno
MULATU ASTATKE AUSTRA l’abbandono della band di cui
+ BLACK JESUS HIRUDIN è stato cofondatore, e dopo
EXPERIENCE DOMINO
l’interlocutorio esperimento
TO KNOW WITHOUT KNOWING solista Dejavu (firmato come
A più di tre anni da Future
AGOGO Matty e uscito in punta di
Politics, Katie Stelmanis volge il
piedi nell’estate 2018) ora
Un sodalizio rodato in anni di suo sguardo alla sfera personale,
pubblica simultaneamente
concerti, quello fra l’anziano senza che ciò tolga nulla all’uni-
due album. In Visions è
vibrafonista etiope e il colletti- versalità dei temi trattati.
coadiuvato da Leland Whitty,
vo multiculturale australiano, L’identità queer, il bisogno di che della stessa band è tuttora sassofonista, oltre che dal basso
che bissa anche su disco due una rigenerazione, la necessità di Julian Anderson-Bowes e da Matthew Chalmers alla batteria:
anni dopo il pregevole Cradle della fine di una relazione dive- inevitabile che il materiale qui contenuto si ricolleghi almeno in
Of Humanity. Profondamente nuta velenosa, che fa da sfondo parte alla produzione precedente. Ma sono numerose le deviazioni
influenzato dal suono ethiojazz alla contagiosa Anywayz. di percorso, ad esempio nella sezione centrale di Woah, che allude
che Astatke ha creato negli anni Quest’ultima come anche Risk It a certa musica classica impressionista, o nell’inattesa evoluzione
60 e 70, l’album non si limità è da annoverarsi fra gli episodi di Visions Of You. Ciò che colpisce soprattutto è la fluidità del
però a omaggiare l’uomo met- più immediati di un disco a cui dialogo fra Whitty, con il sax o al flauto, e Tavares, che alterna
tendolo a proprio agio. Certo, per la prima volta – per quanto pianoforte e chitarra acustica. Da veri coprotagonisti di un
si ripescano traditional (stre- riguarda il progetto Austra - dinamico lavoro registrato in una sola take, frutto di composizione
pitose Ambassa Lemdi e Kulun hanno collaborato coproduttori e improvvisazione, con frequenti picchi emotivi come nell’onirica
Mankwaleshi) e classici di quei esperti come David Wrench e Heat Of The Moon, nell’ambizioso tentativo di trovare un
tempi come Mascaram Setaba Rodaidh McDonald. Sembra di linguaggio davvero originale. Uscito pochi giorni dopo in
e il manifesto Mulatu, ma li si scorgere una nuova consapevo- streaming e apparentemente autoprodotto, Richard Dry è invece
rinfresca con energia e stimoli lezza nell’artista lettone/canade- un’altra escursione in proprio per l’eclettico musicista 29enne,
nuovi, aggiungendo ad esempio se, la cui leggiadra voce risulta qui prevalentemente alle prese con ballate acustiche spoglie e
in questi ultimi convincenti essere a proprio agio sia in can- in pronunciato riverbero (vedi Anymore), episodi psichedelici
parti rap, e altrove toccando zoni celestiali interpretate con dal sapore vintage e in bassa fedeltà (Hot On The Heels of Love,
reggae, jazz, funk. Anche ai limi- naturalezza (vedi It’s Amazing) Smack Dab In The Face Of Midnight), incantevoli paesaggi
ti della propria sofisticata zona che nel funk pop elettronico di I introspettivi come quelli suggeriti dalla stralunata I Need Her So.
di comfort, Mulatu non sbanda. Am Not Waiting. GIORGIO VALLETTA
ANDREA POMINI GIORGIO VALLETTA 87-76/100
79/100 78/100
RUMOREMAG.COM | 65
BASALT BEST COAST
SILÊNCIO COMO RESPIRAÇÃO ALWAYS TOMORROW
RITUAL PRODUCTIONS CONCORD RECORDS

Dall’hardcore death massic- Bethany Cosentino torna con il


cio e primordiale del primo suo power pop problematico e
album Coração Negro Da con quelle eccitanti armonie che
Terra, emerge in questo se- nascondono storie di dipenden-
condo lavoro una lenta e più za e disagio. Nel suo ecosistema
chiara definizione del suono sonoro non è cambiato molto,
dei brasiliani Basalt. La linea ma in qualche modo la tavoloz-
ideologica rimane ben tracciata za si è ampliata. Il merito può
e incompromissoria: una critica essere ascritto in gran parte al
all’arma bianca contro la poli- coinvolgimento di Bobb Bruno
tica del reazionario Bolsonaro. (l’altra metà del progetto Best
La sapienza – uso questo ter- Coast) nella scrittura dei pezzi.
mine – dei Basalt sta nel saper Always Tomorrow punta così in
modulare doom, black metal, modo esplicito a quegli anni 80
hardcore e death metal - come che i dischi precedenti vagheg-

3PHAZ
dire, tutte le sfumature del giavano, ma che poi sommer-
nero - in un formato tenebro- gevano di feedback e riverberi.
samente dark e monolitico. Pur Il pop metal di Everything Has
con visibili differenziazioni. Se Changed e la ballata electroacu-
Dasein è hardcore apocalittico, stica For The First Time abbrac-
Melancolia è una litania scura ciano in maniera ortodossa i
e struggente, permeata da un suoni delle radio FM, garanten-
THREE PHASE senso di ancestrale blackma- do alle melodie sempre avvin-
100 COPIES gick; così come la title track. E centi una varietà che mancava ai
il finale, Simulacro Bin Ria, è precedenti lavori.
pura tregenda dark latina. DIEGO BALLANI
Si sa pochissimo: è un CLAUDIO SORGE 69/100
musicista e produttore 80/100
del Cairo, e pubblica
per una delle istituzioni
dell’underground elettronico
e sperimentale locale, la
100 Copies di Mahmoud
Refat. Ci sono alcune foto,
in bianco e nero, con lui
tutto scuro e incappucciato
che compare a capo chino
fra snodi ferroviari, BEN LUKAS BOYSEN TIM BURGESS
casermoni incompiuti, MIRAGE I LOVE THE NEW SKY
ERASED TAPES BELLA UNION
cantieri abbandonati,
rampe, reti metalliche. E c’è la musica di Three Phase, album Il confine tra elettronica e In I Love The New Sky c’è lo
con cui debutta apparentemente dal nulla. Nove tracce che,
piccola neo classica è pericoloso. stesso entusiasmo di quei Twit-
proprio come quelle foto, offrono un punto di vista dal basso
Tutto si gioca sulle tastiere e il ter listening parties con cui
della capitale egiziana negli anni della controrivoluzione, del
rischio di einaudismo o piano Burgess ha intrattenuto i fol-
suo lato più quotidiano e popolare, di un’essenza febbrile e
bar di gran classe va calcolato. lowers durante il lockdown. Ora
ribelle che cova comunque. Siamo a una mutazione ulteriore
Troppa enfasi? Nessuna traccia il musicista si fa collettore delle
dello shaabi, musica che sotto apparenze festive (la si suona
ai matrimoni) nasconde temi di strada e ironie proletarie. Un di quella traccia? Ben Lukas tendenze artistiche più sane del
passaggio che va oltre il suo diventare mahraganat, negli ultimi Boysen è, in questo ambito, uno pop inglese di ieri e di oggi, che
15 anni, venendo a contatto con stili electro altrettanto popolari degli autori più personali, iscri- rielabora con classe e dispendio
come rap, EDM e reggaeton. Lo sfondo è quello, e la carica vibile soprattutto alla compagine di mezzi. È quello che succede
ballabile di un buon numero di brani (Drill, Siren e Phase 5 i elettronica. Inevitabilmente la con Empathy For The Devil con
più immediatamente riconoscibili, tutti micidiali) lo conferma, leva del romanticismo ogni tanto cui mescola la fragranza folk dei
ma il lavoro di decostruzione è più profondo, sostanziale. 3Phaz va sul rosso (Clarion), ma negli primi Belle & Sebastian con i
lavora sulle strutture ritmiche facendole respirare, rendendole episodi meno “vaghi” affiorano le Kinks più vittoriani; ma anche
meno veloci e ossessive ma raddoppiandone parti costituenti cose migliori. Come nell’aper- in quella Sweetheart Mercury
e particolari, aggiungendo una cura sonora meticolosa (che tura di Empyrean, dove la voce che rimanda ai Blur più sintetici
bassi!) che certo non è quella dei CD-R di mahraganat puro di Lisa Morgenstern è utilizzata o in una Comme D-Habitude
delle bancarelle, e un’ampiezza di sguardo inedita. Dai tetti come un accordo alla Laurie con cui mette in scena un vau-
della metropoli si vede lontano: la Londra iper percussiva della Anderson o in Medela, affine a deville romantico e decadente.
microscena hard drum innanzitutto, e delle varie filiazioni bass Jon Hopkins (considerabile il Il ricchissimo tessuto sonoro
dal dubstep e dal grime in poi; la Chicago sotterranea di juke e suo “mentore”) e arricchita dal sorprende anche dopo ascolti,
footwork; la forza transnazionale della techno. Con risultati di violoncello di Anne Muller e dal così come quell’ecletticità che gli
enorme potenza, evocativa e reale. sax di Daniel Thorne. Altrove, permette di passare da minimali
ANDREA POMINI tasti rigidi berlinesi e parecchi costruzioni kraut a sofisticate or-
84/100 synth Uncut Gems/Lopatin/ chestrazioni, senza perdere mai
Tangerine Dream. l’afflato pop.
MAURIZIO BLATTO DIEGO BALLANI
72/100 79/100
66 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

PSYCH
PSYCH

BUSCABULLA CAR SEAT HEADREST


REGRESA MAKING A DOOR LESS OPEN
RIBBON MUSIC/DOMINO MATADOR
AUNT CYNTHIA’S CABIN
Un paio di EP sono bastati al Proviamo a farla semplice: Will MISTY WOMAN
duo portoricano per attirare su Toledo registra due volte il NASONI
di sé l’attenzione di una larga nuovo album, una in versione Esplodono con tutto il loro variopinto bagaglio
fetta degli Stati Uniti facendo puramente CSH e la seconda California 60’s questi tre freak di San Diego senza
crescere un po’ ovunque l’attesa con l’alter ego elettronico 1 Trait orario e senza bandiera, con un debut album che
per il primo lavoro sulla lunga Danger, salvo poi mixarle assie- non si può ignorare. Le loro lunghe, sinuose, acide
distanza, che giunge puntual- me per ottenere il disco finito. ballate riverberate di antiche eco surf possono
mente a tre anni di distanza dal E fine delle complicazioni, se essere traslate in un tempo mitico del rock’n’roll,
suo predecessore. Con questo poco in MADLO lascia intuire un quando in California John Cipollina e Gary Duncan componevano
disco Raquel Berrios e Luis Al- innesto simile. Vero, le chitarre le loro prime canzoni psichedeliche. Vintage garage (Misty
fredo Del Valle non deludono le finiscono in minoranza e passa- Woman) e fuzz laceranti alla Blue Cheer (Rider In The Desert
aspettative inanellando 11 tracce no per le macchine ed è un’elet- Sun). Senza dimenticare l’accorato blues dei Love di Arthur Lee
di elettronica in salsa latin in cui tronica lo-fi, da GarageBand in (Grains Of Sand). There’s No Saving Cass poi pare una rendition
si alternano momenti più sospe- epoca new wave, a prendersi la acida e devastata di un anthem folk americano come Morning
si (la psichedelica Mìo e l’eva- ribalta. Molto racconta però del Dew. Alla fine, tutto questo gli AC’sC lo chiamano drugged-out
nescente No Sabemos) e sfoghi lavoro più sorprendente di To- heavy desert blues.
ipnotici destinati a infiammare i ledo fin qua. Quasi un secondo 80/100
dancefloor (il singolo Vàmono e (terzo?) esordio: il solito inchino
la travolgente El Aprieto). I testi agli ascolti dell’adolescenza A CURA DI CLAUDIO SORGE
guardano con lucidità e spirito (i Grandaddy dell’eccellente
critico la realtà sociale e politica Martin), ma anche momenti più
soprattutto di Portorico tradu- slabbrati (una parte centrale che GAUPA LORD BUFFALO
cendone in note le riflessioni e tracima in Hymn) o Famous, FEBERDRÖM TOHU WA BOHU
le ansie ed esorcizzandole infine con le due anime a litigare fino KOZMIK ARTIFACTZ BLUES FUNERAL
attraverso i ritmi caraibici. a un equilibrio tanto stralunato Gli svedesi Nebbia e misteri
DORIANA TOZZI quanto irresistibile. Gaupa creano sui selvaggi
79/100 FRANCESCO VIGNANI un proprio prog Appalachi
81/100 psichedelico americani.
avvolto da Atmospheric
effetti e doom folk
sottili arrangiamenti che propagato attraverso un
conferiscono alla loro musica ridondante e cupo battito
un alone magico. Se per la percussivo. I Lord Buffalo
splendida voce di Emma vengono da Austin, Texas (il
Näslund e, in generale, per lato oscuro di Austin) e offrono
quel luccicante barocchismo le loro canzoni come un dono
e certi crepuscolarismi tribale. Le rullano come fossero
CASSOWARY CHICANO BATMAN rievocano i Curved Air di un richiamo arcano della
CASSOWARY INVISIBLE PEOPLE Sonja Kristina (Vakuum), foresta e le infarciscono di
FAT POSSUM ATO
dall’altra sono ben saldi in un fuzz. Potete pensare a un mix
hard rock blues simile a quello narcotico di Chelsea Wolfe, 16
Il suono di una Los Angeles da Una Los Angeles non distante
dei Blues Pills (Alfahonan). Horsepower e Dead Meadow.
cartolina, assolata e stilosa. Un da quella del sorprendente Bella promessa.
blend afroamericano di prima Cassowary, recensito su questo 78/100
qualità, in cui si ritrovano senza stesso numero: pigra, sensuale, 79/100
sforzo linguaggi d’archivio (boo- rosolata dal sole, persa in una
THE HEADS KUNGENS MÄN
gie, funk, soul, jazz sconfinante sogno soul psichedelico senza REVERBERATIONS HÅRT SOM BEN
nella fusion) e approccio fresco tempo. Da parte loro, i Chicano CARDINAL FUZZ RIOT SEASON
e molto hip nel recuperarli. Batman - che sono un quartet-
C’era Freak svedesi
Qualcosa che sa di Brainfeeder to di chicanos californiani sul
anche Dave con tempo
e Stones Throw in parti uguali, serio - aggiungono un’impronta
Cambridge a illimitato a loro
con l’hip hop della Costa Ovest maggiormente rock e latina, l’a-
quei rehearsals disposizione.
come sottofondo, opera prima more per i tropicalisti brasiliani del 16 febbraio Freeform
del talentuoso Miles Shannon. e l’ampiezza di soluzioni che 2005, quando psychedelia
24enne, sassofonista diplomato solo un lavoro di gruppo può con un solo microfono gli diluita in spazi liquidi
e oggi polistrumentista, cantan- dare. Prodotto da un genio neo Heads di Paul Allen e Simon interminabili. Nell’album
te e produttore in proprio. Pog- soul come Leon Michels (Sha- Price, cantori minori di una che segue l’acclamato Chef, i
giato su una suite jazz funk divi- ron Jones, Lee Fields, Charles UK psichedelia post Stooges/ Kungens Män ritornano con
sa in tre parti (114°), Cassowary Bradley, Menahan Street Band), Hawkwind/Spacemen 3, una serie di improvvisazioni
è ugualmente convincente con Invisible People sprizza positi- registrarono una copiosa che mixano etereamente
la disco gommosa (She Funked vità e calore da ogni solco. Ele- serie di brani (tra cui Quad), krautrock, meditazioni
Me) e il soul languido da voco- gante nella sua veste in bassa poi finiti nei loro archivi. Ora mediorientali, tablas, synth
der (Starlight), addomestica la fedeltà, conquista a suon di fuzz quei brani/impro sono stati spaziali. Un sound come se i
fusion in scioltezza (Belt Notch, e falsetti, linee di basso funk e dissotterrati dalla Cardinal Pink Floyd avessero scritto la
Superhiro, Moth) e si concede chitarre riverberate, e un mes- Fuzz dello stesso Dave colonna sonora di Twin Peaks.
pure il rap (Cyclical, con rime di saggio di fratellanza universale Cambridge, e l’antico furore Anche se un po’ prolisso,
Tyler Cole). mai così attuale. riesplode! onestamente.
ANDREA POMINI ANDREA POMINI 80/100 71/100
80/100 80/100
RUMOREMAG.COM | 67
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

CHILDISH GAMBINO CODE ORANGE THE COOL DERADOORIAN


3.15.20 UNDERNEATH GREENHOUSE FIND THE SUN
WOLF+ROTHSTEIN/RCA ROADRUNNER THE COOL GREENHOUSE ANTI-
MELODIC
A più di tre anni dal celebrato Pur essendosi imposti come Ci sarà sempre della simpatia,
Awaken, My Love! e dopo il una delle next big thing della Musica essenziale ed esistenzia- a occhio e croce quella riservata
deflagrante impatto del singolo scena hardcore moderna, i Code le quella di Tom Greenhouse, un ai turnisti dei Fall, per le ex col-
This Is America (qui non conte- Orange di Underneath rivela- Jason Williamson degli Sleaford laboratrici di David Longstreth,
nuto), Donald Glover torna con no il difetto che un po’ tutte le Mods afflitto dal suo stesso sple- il non proprio accomodante
un album quasi completamente band di nuova generazione, non en, o che ha solo letto troppo fondatore dei Dirty Projectors.
privo di titoli – sostituiti dalle appartenenti alla scuola “pura”, Sartre e Nietzsche. Con quella E questo malgrado Angel Dera-
cifre che indicato il minutaggio hanno mostrato in questi ultimi chitarra crisantemo, gli inquie- doorian sia scappata dal gruppo
via via trascorso – e che ne rias- anni: l’indecisione. Troppe scel- tanti rintocchi di campanaccio e ormai otto anni fa, imbastendo
sume pregi e debolezze. Affianca- te musicali e troppo accavallate le note elementari di una tastie- nel mentre una carriera solista
to dal fedele Ludwig Göransson l’un l’altra: ben strutturate, ra, Gum ipnotizza più di Giucas di tutto rispetto. Oltre che im-
e da DJ Dahi, qui esplora con ottimamente concepite, ma che Casella. Il riff acustico su cui si prevedibile persino per il gene-
sapienza i paradigmi musicali nascondono la vera identità di trascina lenta la voce in 4Chan re, per quanto a tirare le prime
di Prince (vedi 19.10), Outkast una band. I Code Orange pas- è sporcato da interferenze dal somme certe costanti inizino ad
(12.38) e Sly Stone. Perde quota sano dal modern core al post sapore analogico. Ha un che di affiorare. I puntelli kraut a tene-
e sostanza nella dimenticabilis- core, con suoni spesso vicino al epifanico questo salmodiare in- re a stecchetto materiale ben più
sima sezione mediana del disco, futurismo dei Meshuggah, salvo vettive sociali, umorismo british variopinto, ad esempio, quasi a
per poi recuperare con i tre epi- poi aprire a melodie improvvise, e sentimentalismo pop su un guardia di vocalizzi da Stereolab,
sodi finali. L’accattivante 42.26, per poi tornare a riff squadrati suono algido e ripetitivo dagli saliscendi su scale mediorientali
già nota come Feels Like Sum- vicini ai primi Slipknot. Che ingranaggi Motorik. Merito dei e strumenti che passano da flauti
mer, il groove con cui tratteggia suonano bene, incidono, ma non testi arguti di Tom, dei musicisti a campane. Disco labirintico, ov-
la denuncia sociale di 47.48 e il lasciano emergere la personalità di cui si è circondato e della set- viamente. Ma, ed è ormai la cifra
calore della conclusiva 53.49. Il del gruppo. timana trascorsa a Nottingham della sua autrice, né ridondante
Lenny Kravitz di questa genera- MARIO RUGGERI con Phil Booth nello studio dove né sterilizzato per compiacere
zione, mentre i veri fuoriclasse 64/100 gli Sleaford Mods hanno regi- chissà quale avanguardia.
sono altrove. strato Eton Alive. FRANCESCO VIGNANI
GIORGIO VALLETTA MANUEL GRAZIANI 70/100
69/100 82/100

MADE
FROM SINS
CRISPIN GLOVER MOVING OOS
Chi ha seguito la crescita artistica esponenziale degli Spidergawd, Records, in cui certo rock fusion si scontra con i Fundakelic e i
ha rilevato in loro un progressivo cambiamento. Una sensibilità Parliament, scanditi dai passaggi più funk dei Toto degli anni 70
melodica senza pari, quella della scrittura di Per Borten, che a (U.O.Me.). In cui s’intravedono bagliori di Spidergawd ma scanditi
poco a poco ha guidato un certo modo di suonare hard (acid) da una coralità che appartiene di diritto all’arena rock americano:
verso un concetto di classic rock globale. Eppure, quell’approccio il cuore di Two Times More sembra quello dei Grand Funk
melodico era quasi estraneo alle vicissitudini hard. Arrivava dal Railroad. E quello di Made From Sins, quello dei Deep Purple di
rock americano, ma da altro ancora. La risposta è nei Moving Oos, Perfect Stranger, dei Rainbow di Difficult To Cure e della Allman
storicamente la band di Per Borten, dopo i Cadillac e prima degli Brothers Band. E, ancora una volta, Per Borten dimostra la sua
Spidergawd. La sua creatura più nascosta che oggi finalmente incredibile capacità di scrivere canzoni che, pur appartenendo
riprende la sua storia. I Moving Oos hanno alle spalle molti album culturalmente al passato, riescono a rinascere sotto la potenza dei
a partire dall’inizio del nuovo secolo: dischi dalle alterne fortune, suoni contemporanei. La classe stilistica di Borten è francamente
ma con tanti spunti interessanti. Ma serviva il loro capolavoro, stupefacente. Un meraviglioso esempio di come il rock, anche oggi,
che arriva oggi con Made From Sins. In cui accade di tutto. Funk possa essere una musica globale fatta di anima e melodia.
e soul si adagiano su un letto di pop rock evoluto degli anni 70 MARIO RUGGERI
(Solidarity Union) in cui i Lynyrd Skynyrd abbracciano la Sun 80/100

68 | RUMOREMAG.COM
CONFINI
CONFINI

DUMAMA + KECHOU WARREN ELLIS


BUFFERING JUJU THIS TRAIN I RIDE
MUSHROOM HOUR HALF HOUR INVADA
STEPHEN O’MALLEY
Debutto sorprendente da Johan- This Train I Ride si aggiunge AUFLÖSUNG DER ZEIT
nesburg. Dumama è sudafricana alle musiche per film realizzate EDITIONS MEGO
e alterna registri vocali con rara da Warren Ellis, qui orfano La sensazione è che Stephen O’Malley sia tra i più
naturalezza, perfetta per la sto- di Nick Cave. Il musicista geniali musicisti degli ultimi 20 anni. Nel mezzo di
ria che Buffering Juju racconta, australiano sonorizza un una sterminata produzione, si colloca Auflösung
fra realismo magico e leggende documentario di Arno Bitschy, Der Zeit, performance eseguita dal vivo a Parigi
popolari. Kechou è algerino/ incentrato su storie di donne ai nel 2018, animata da Iancu Dumitrescu, e nata
tedesco, è sceso a sud per margini di un’America vissuta a sulle pagine di The Guidebook Of Church Burners,
studiare e ci è rimasto, e fonde bordo di treni merci. Ispirato da un libro sull’iconografia e la storia del black metal. Il leader dei
tradizione (corde che sanno Brian Eno, che aveva viaggiato Sunn 0))) parte da qui, esplorando la musica a lui più cara attra-
di Africa del nord, percussioni in treno senza meta negli anni verso un suono tentacolare e obliquo tra medie e basse frequenze.
locali) e tecnologia (loop ritmici, 80, Ellis registra voci e invia Prende forma un unico e spettrale rituale chitarristico di 45 mi-
field recordings). Insieme, i due spunti a Bitschy direttamente nuti, al limite tra dilatazione e claustrofobica potenza. La visione
creano un’atmosfera insieme da Eurostar e metro parigine. evocata, indissociabile dall’ascolto, è forse il lato migliore di ADZ:
ancestrale e futurista, jazz folk I drones di This Train I Ride, una misteriosa creatura possibile da incontrare al fondo di un
spirituale versione 2020. Otto The Rules Concerning.. e I’ll oceano o di una grotta oscura.
canzoni intricate e aperte, fatte Hop Trains.., l’incalzante 78/100
di melodiosi strati cantati e quasi dub di Because I Was
groove ipnotici, e interventi A Girl, l’ambient meditativa A CURA DI ANTONIO BRIOZZO
ospiti mirati: piano, trombone, di Westbound, l’elettronica
contrabbasso, i sintetizzatori e fiabesca di Freight e Airport THE ALVARET
la produzione di Dion Monti, il Train e la sognante Mystery ENSEMBLE MICHAEL VALLERA
clarinetto della splendida Angel Train rendono magistralmente EA WINDOW IN
Bat Dawid nelle volute cicliche l’idea dell’impotenza umana di LAAPS DENOVALI
di Uveni, lato più accessibile di fronte all’inevitabile scorrere Haines (piano- Window In,
un disco che guarisce. del tempo. forte), Jan Kle- terzo album di
ANDREA POMINI ANTONIO BRIOZZO efstra (voce), Michael Val-
83/100 85/100 Romke Kleef- lera, dopo All
stra (chitarra, Perfect Days
basso, effetti) (2018) e Vivid
e Sytze Pruiksma (percussio- Flu (2017), si articola in quat-
ni) costituiscono The Alvaret tro lente e rarefatte tracce, ot-
Ensemble, con Olga Wojcie- tenute da basi di chitarra elet-
chowska (viola) e Joana Guer- trica prima manipolata, per
ra (violoncello) in aggiunta. cancellarne il suono iniziale, e
Ea, registrato in tre notti in quindi campionata. Il suono,
una chiesetta nei Paesi Bassi, mai banale, è dilatato, quasi
ELLIS ROGER ENO è il loro terzo album. L’habitat immobile, privo di sussulti e
BORN AGAIN & BRIAN ENO perfetto per l’ascolto è l’inver- progressivamente sempre più
FAT POSSUM MIXING COLOURS no: spoken word in apnea su denso. L’album della maturità
DEUTSCHE GRAMMOPHON
La prossima figura femminile introspettivo minimalismo. per il chitarrista di Chicago.
di cui invaghirsi a prima vista Nonostante abbiano spesso 78/100 75/100
arriva dal Canada e ha un nome collaborato e scritto materiale
da segnare in agenda per quan- insieme, a partire da Apollo
to desueto: Linnea Siggelkow.
LAVORAZIONI
(1983), i fratelli Eno non aveva- CARNI ROSSE JACASZEK
Più semplice da memorizzare è no mai inciso un album insieme. GIANO MUSIC FOR FILM
lo pseudonimo che si è scelta, Mixing Colours arriva dopo 15 ARTISTI DEL 900 GHOSTLY INTERNATIONAL
Ellis, collage delle due lettere anni di materiale accumulato e Tiziano Doria Michal Ja-
iniziali di nome e cognome di lasciato decantare, approdan- (suoni, rumori), caszek è un
battesimo di cui sopra. Il suo do alla prestigiosa Deutsche compositore
Sergio Monte-
disco di debutto mette in risalto Grammophon. Il disco è ciò che polacco, con 20
magno (trom-
una voce capace di far inna- si può immaginare possa venire ba), Andrea anni di carriera
morare anche il più convinto fuori dal connubio: gli asciutti Reali (voce, alle spalle, la
dei misogini, voce che utilizza e sospesi fraseggi del piano di distorsioni), Paolo Romano cui musica ha sempre avuto
per costruire versi da teenager Roger, all’insegna di quello che (contrabbasso) sembrano la peculiarità di essere spon-
emo a presa rapida, del tipo: potremmo definire una sorta catapultati sulla Terra da un taneamente cinematografica.
“I’m trying to remember a time di minimalismo schubertiano, altro pianeta. Giano, il secon- Music For Film nasce, in dieci
when I wasn’t sad”. Le musiche e Brian che cuce su misura in- do album di Lavorazioni Carni anni di registrazioni, per un
che l’accompagnano viaggiano torno alle note una ragnatela di Rosse, esce da un bosco ani- oscuro film fantasy sull’amore,
su registri vagamente dream echi, riverberi, permutazioni, di- mato, solo di notte, da esseri ambientato in Estonia. Non
pop con qualche impennata storsioni amniotiche e fantasmi deformi o da un fumoso night ci sono colori, ma intense
che ne irrobustisce la struttura. di orchestre sintetiche. Con una nel quale si intravedono grot- pennellate di toni scuri per
Tutto facile, quasi troppo. Desert Sand che fa convivere tesche ballerine. I LCR sono un malinconico incontro tra
ARTURO COMPAGNONI l’Aphex Twin di SAW2 con rare- sordida, distorta e visionaria neoclassicismo, elettronica e
68/100 fazioni modern classical. improvvisazione. minimalismo.
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME 82/100 80/100
75/100
RUMOREMAG.COM | 69
HIP HOP

HIP HOP

FOUR TET GAYTHEIST


SIXTEEN OCEANS HOW LONG HAVE I BEEN ON FIRE
TEXT HEX
BADGE AND TALKALOT
FRAGMENTS OF THE SOUL Potrebbe sembrare una con- Se l’ultimo Let’s Jam Again
ROPEADOPE traddizione, ma è attraverso la Soon, si poteva definire un
Dietro al nome anglofono, che rimanda al De crescente fascinazione per le album a metà fra il noise e il post
Niro de Gli Intoccabili, c’è l’italiano Gilberto atmosfere ambient che Kieran hardcore, in questo nuovo capi-
Caleffi, attivo dal 2009 con questo pseudonimo. Hebden ha trovato la chiave per tolo si inserisce una componente
Le chiacchiere stanno a zero, mentre il distintivo è innovare ulteriormente il suo melodica più marcata, senza
fatto di classe e soul. Tanto soul. Il progetto, inutile suono elettronico, accentuando- perdere la schizofrenia che li ha
girarci attorno, guarda al mercato internazionale ne la profondità ma senza rinun- sempre contraddistinti. Jason
più che a quello domestico: i pezzi sono tutti in inglese, ma data ciare a renderlo ballabile. Ancor Rivera infatti abbandona quasi
la qualità degli attori coinvolti è davvero difficile lamentarsene. più che nel precedente New del tutto la componente scream,
Menzione speciale, inevitabile, per la bravissima Georgia Ann Energy, e in maniera convincen- mantenendo la sua vocalità sui
Muldrow, che non a caso compare in due episodi, The Situation, te sia nei singoli uptempo quali registri alti: questo però non li
funkeggiante e solare, e Showdown, più intima. Il rap di One School e Baby che negli episodi rende più “commerciali”, anzi,
Nation, gli echi da club evaporato di The Wire, il groove di Can’t relativamente più rilassati come li fa sembrare ancora più insen-
Find Your Love, il gospel della conclusiva Giving Up Your Ghost: quella Teenage Birdsong che sati. Possono sembrare sempre
ecco i frammenti dell’anima. Eterogeneo ma coeso. sottolinea lo spirito naturalistico i soliti Gaytheist a un orecchio
80/100 del disco. Spirito che diviene distratto, ma ascoltando con
letteralmente contemplativo attenzione si nota un’apertura
A CURA DI DAVIDE AGAZZI nella sequenza finale che culmi- inedita verso altri generi. Questo
na nei ricordi di Mama Teaches nuovo album potrebbe essere
Sanskrit, in una successione un antipasto dei Gaytheist che
CHINESE MAN SWED disegnata quasi come per una verranno, una maturazione per
GROOVE SESSIONS VOL. 5 BORDER WALL sala chillout da ore piccolissime. i prossimi dieci anni di carriera;
CHINESE MAN DO YOUR THANG Di quelle che appartengono a o forse è solo un modo per pren-
Dal 2004, anno Se Guru ai un’epoca ormai remota. derci in giro, cosa che fanno dal
di uscita del tempi di Ja- GIORGIO VALLETTA 2011 con ottimi risultati.
primo vinile, zzmatazz, 80/100 LUCA DOLDI
a oggi, sono fusione tra 78/100
cambiate molte jazz e rap fatta
cose: il collet- con campioni
tivo francese Chinese Man e strumenti suonati, si fosse
è diventato una potenza di preso un acido andato a male,
fuoco, un cannone di groove avrebbe probabilmente fatto
che spara scratch, rime multi- un disco così. Assolutamente
lingue e grasse linee di basso. lo-fi, è una piccola perla per
Questo quinto volume funge le cuffie, lontanissima dai
da vetrina per fare il punto moderni cliché rappusi. La
della situazione, mettendo in voce storta e pitchata di Swed GEEZER GHOSTPOET
mostra ultimi arrivati (Asm, è accompagnata da Penny GROOVY I GROW TIRED BUT DARE
Baja Frequencia) e volti noti (Damn Bro) e il Danno (Gang HEAVY PSYCH SOUNDS NOT FALL ASLEEP
(Scratch Bandits, Taiwan Mc). Lord) negli episodi migliori PIAS
70/100 del lavoro. Trio biker rock blues – sono
77/100 queste le origini – in mutazione. “Abbiamo infinite possibilità di
Veterani che hanno assorbito scelta ma sembriamo pietrificati,
nel loro dna gli Stones e il blues congelati, condannati ad affron-
KNXWLEDGE ENEMY RADIO e, dopo anni di militanza un- tare la tempesta che si sta avvi-
1988 LOUD IS NOT ENOUGH derground, stanno lentamente cinando”, dice Obaro Ejimiwe
STONES THROW SPITSLAM cambiando il loro stile. Groovy, parlando del suo quinto album.
il titolo del nuovo album su HPS, Forse non si riferiva esattamen-
Voci improba- Il presunto
dice tutto. Un uso pluridecenna- te a questo, ma sono parole che
bili, frammenti scazzo tra
le di erba ha inoltre contribuito risuonano comunque, e danno
di jazz, soul Chuck D e Fla-
scaduto, rap vor Flav, un’im- a diluire aggressività e conci- il senso di quanto conti il senso
da basement di probabile quan- tazione. E ora i loro riff sono nel lavoro del produttore e vo-
chi vive ancora to irrealistica qualcosa di molto più rilassato calist londinese. Ogni pezzo è
con la mamma. Tutto questo e mossa di marketing, rischia di e, appunto, groovy, e spesso si una riflessione sugli scenari cupi
molto altro compongono l’u- diventare un boomerang, ed è scivola verso una sorta di space del presente, sempre lucida e
niverso sonoro di Knxwledge, un peccato, perché si tratta del jam (Slide Mountain). Sentite realista. Il problema, semmai,
infaticabile e richiestissimo miglior disco realizzato dalla brani come Atlas Electra, la title è che per vivere non scrive libri
produttore, già visto al fianco band da anni a questa parte. track e Awake. Dall’altro lato di poesie o saggi, ma fa dischi.
di big come Kendrick Lamar e Le produzioni rimandano agli ci sono anche arrangiamenti E seppure abbia trovato una
Anderson Paak (nel progetto esordi incendiari degli anni un po’ sintetici (anni 80?) che sintesi bella e personale fra post
condiviso NxWorries). Diffi- 80, e anche se il mercato e la pur non “rovinando” la purezza punk, trip hop e canzone d’au-
cile trovare un miglior alfiere scena vanno in altre direzioni, rock blues, ne sciupano un po’ tore (Nowhere To Hide Now ad
per rappresentare il sound è bello vederli nuovamente l’impatto (vedi la stessa Awake). esempio è notevole), il cantato/
della Stones Throw. così in forma. Come dicono loro stessi: heavy, recitato suona piatto e annoiato
75/100 72/100 trippy and groovy. più che solenne, e ascoltare un
CLAUDIO SORGE suo disco dall’inizio alla fine la-
73/100 scia esausti.
ANDREA POMINI
70 | RUMOREMAG.COM 65/100
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

GODEN HORISONT HUMAN IMPACT THE JACK CADES


BEYOND DARKNESS SUDDEN DEATH HUMAN IMPACT PERFECT VIEW
SVART CENTURY MEDIA IPECAC BICKERTON

Si riaffaccia ai portali di un me- Non ci sono molti gruppi che, Nell’incestuosa famiglia del noise Vecchie conoscenze, i Jack
tal cosmico Stephen Flams, fon- nell’arco di sei album, facendo rock newyorkese sono frequenti Cades (c’è Mole, che suona
datore dei cataclismici Winter, più o meno sempre la stessa i rimescolamenti di band, le col- anche con gli Embrooks).
autori del tonitruante Into The cosa, riescono a migliorarsi; e laborazioni incrociate. Certo ha Flemmatici e stilosi inglesi, po-
Darkness (1990). La sua iden- sembra sempre che sia l’ultimo fatto brillare gli occhi a molti fan trebbero fare da modelli per un
tità è ora quella di Spacewinds, l’album il più riuscito ma poi ne del genere la notizia, nell’agosto happening di Mary Quant del
alla guida del nuovo progetto: esce un altro e ti accorgi che ha del 2019, della nascita di un 1965, se avessimo una macchina
Goden. Del nebbioso passato qualcosa in più. Il beatlesismo supergruppo composto da Chris del tempo che funziona. Giunti
rimangono quei riff doom ra- anni 70 (Badfinger etc.), che Spencer (Unsane, UXO), Chris al secondo album, definiscono
refatti e liturgici, al liminare di potremmo tradurre con melodie Pravdica (Swans, Flux Infor- meglio la loro personalità e il
una collisione con una visione pop un po’ zuccherose, per lo più mation Sciences), Jim Coleman loro stile. Sì, questi di Perfect
dark/space. Cambia il contesto: squadernate da un piano (Revo- (Cop Shoot Cop, Phylr) e Phil View possono essere solo i Jack
dal cupo death hardcore, simile lution, Gra Dagar) è solo una Puleo (Cop Shoot Cop, Swans). Cades. Su una base 60’s pop,
a quello di band come gli Obi- delle influenze degli Horisont Le dieci canzoni sono la crasi per- hanno creato un groovin’ sound
tuary, si avanza verso una più di Sudden Death. Free Riding e fetta tra gli apporti musicali dei affilato e dinamico, a tratti
vasta costellazione space prog. Runaway vivono di sciabolate quattro: il noise rock della bruta- persino ipnotico, con lontane
Vedi il maestoso scenario con rock alla Who ’70, in un con- lità urbana degli Unsane, quello influenze di Flamin’ Groovies
cui si apre l’album: Glowing testo neo prog elaborato, ma tribale e sardonico dei Cop Shoot (Where To Go) e San Franci-
Red Sun. Sospeso e intervallato dinamico. E se Pushin The Line Cop, quello ostinato e violento scan jangle folk; e, come per i
da brevi racconti sci-fi dark, è una Detroit hard ballad alla degli Swans. E l’amore per certa Groovies, in certe armonie si
Beyond Darkness è un viaggio Hellacopters, Archaeopter è una wave inglese (Joy Division, Gang sente forte l’impronta di quei
negli anfratti più inaccessibili sinfonia pomp prog dai tratti Of Four, Killing Joke) traspare ragazzini che si chiamavano
di mondi ultraterreni dark/de- barocchi, ma fatta bene, anzi negli arrangiamenti di Coleman, Beatles (Mrs Voyant è puro
ath prog. Anche se non sempre benissimo, con un appeal rock e vero protagonista dell’operazio- Rubber Soul). Jangly garage,
così agevole da seguire per via persino qualcosa di innovativo. ne, maestro del sampling. potremmo sintetizzare.
di una certa rigida monoliticità. CLAUDIO SORGE ANDREA PREVIGNANO CLAUDIO SORGE
CLAUDIO SORGE 81/100 85/100 78/100
76/100

EINSTÜRZENDE
NEUBAUTEN ALLES IN ALLEM
POTOMAK

Nell’essenza, Alles In Allem fotografa una formazione che in 40 le corrosioni foniche di Zivilisatorisches Missgeschick, l’eleganza
anni non ha mai spento o esaurito il suo spirito propulsivo di wave/kraut di Möbliertes Lied, l’eco teatral nipponico (come in un
ricerca. Perpetuum Mobile che oltre ad accogliere e progredire ritratto neo Halber Mensch) della sinfonica Taschen, l’andatura
tout court il panorama eclettico del loro percorso estetico, melancolica e brechtiana della title track, le escursioni pop di
quella tensione interiore e culturale che li ha condotti a varcare Wedding e Seven Screws, il lucido minimalismo d’avanguardia
sia i confini dell’estrema decostruzione (leggi rumore, tracollo di Tempelhof. Ecco, questi graffiti sono anzitutto affermazioni
emotivo/lirico/simbolico, nella dadamorfosi del suono) sia attitudinali e spirituali, di cui la Musik è medium (in alternativa
quelli della ricostruzione e dell’abbraccio (leggi melodia, nelle non ci sarebbe mai stato un Lament o un Die Hamletmaschine
sue forme più aggraziate e sinuose, se non addirittura cageiane col compianto Müller). Crediamo che l’invito “politico” di Blixa
nell’esaltazione erotica del silenzio); diviene paradossalmente e soci sia quello di attuare, nell’odierna culla del continente, lo
nuovo specchio analitico della vecchia Europa e del suo centro: scatto sociale non agito nel post ‘89. “Tutto Sommato”, per dirla
Berlino. I tempi, intendiamoci, sono totalmente diversi da quelli nuovamente con Brecht, “l’arte è un martello con cui dare forma
post caduta del muro di Tabula Rasa o dalle effusioni (techno) alla realtà”. Si Takka Lumi, quindi.
grafiche di Ende Neu, ma l’attitudine, o forse la necessità dei STEFANO MORELLI
ricorsi esperienziali e storici, ne colgono ulteriori segni formali: 85/100
RUMOREMAG.COM | 71
METAL

METAL

THOMAS V JÄGER JAY ELECTRONICA


A SOLITARY PLAN A WRITTEN TESTIMONY
RIDING EASY ROC NATION
TRIPTYKON
REQUIEM L’energia emozionale trattenuta, Ormai 43enne, a più di un decen-
CENTURY MEDIA fors’anche imprigionata, nelle nio dal primo mixtape pubblica-
Un cerchio che si chiude 30 anni dopo la sua na- monolitiche ripetizioni dei Mo- to, il produttore/rapper di New
scita: Tom Gabriel Warrior lavorava a Requiem, nolord, sfonda le barriere ed esce Orleans è finalmente giunto al
requiem metal, già all’epoca dei Celtic Frost. La copiosa in questo lavoro acustico sospirato album di debutto. Non
conclude con i Triptykon e la celebra al Roadburn del solista Thomas Jäger. Le il capolavoro che si sperava, ma
Festival, la culla delle sperimentazioni estreme. sue sono liquide e nude ballate all’altezza della reputazione e del
Un’esecuzione affascinante supportata dalla Me- acustiche irradiate di un’arcana carisma del personaggio, che in
tropol Orkestra. Un’opera metal fatta di tutta la materia oscura dolcezza cosmica. Permeate di questi anni ha centellinato sin-
che da sempre nutre la musica di Tom G. Warrior. Un’opera cre- una nostalgia 60’s, diciamo anche goli, mixtape e rare ospitate. Ad
dibile, densissima e meravigliosamente gotica. 30 anni di attesa psichedelica, vedi certe sottoli- affiancarlo quasi ovunque – seb-
abbondantemente ripagati. neature space/synth (Creatures bene non accreditato – è il suo
85/100 Of The Deep). L’impianto delle discografico Jay-Z: più efficace
canzoni è classico. The Drone, nell’arte del rap, ma ciò che pre-
a dispetto del titolo, parrebbe vale e fa la differenza è il gusto
uscita da una session fine ‘60 dei del (controverso?) discepolo
Beatles o, se volete, da una ispira- della Nation Of Islam. Capace di
zione isolata di George Harrison. mantenere un’invidiabile coeren-
A CURA DI MARIO RUGGERI La luce solare della title track è za mentre campiona Fripp & Eno
l’apertura a una nuova vita. So- oppure Rihanna, e di collaborare
BLUE ÖYSTER CULT prattutto nello struggente finale con Travis Scott come con James
AGENTS OF FORTUNE KHYMERA di The Bitter End, in cui Jäger Blake. E di trasformare la cita-
40th ANNIVERSARY MASTER OF ILLUSION squaderna tutti i suoi rimpianti e zione progressive dell’argentino
FRONTIERS FRONTIERS
la sua solitudine. Litto Nebbia nel perno della ma-
La formazione Nati come so- CLAUDIO SORGE gnifica The Neverending Story.
classica dei Blue dalizio tra Steve 80/100 GIORGIO VALLETTA
Öyster Cult an- Walsh dei Kan- 79/100
cora in attività, sans e Dennis
si riunisce per Ward dei Pink
celebrare uno Cream 69, oggi
dei capolavori della storia i Khymera sono la creatura di
dell’hard rock: il loro Agents Ward nonché uno dei migliori
Of Fortune. 40 anni dopo la gruppi di hard melodico anni
sua uscita, sicuramente perde 80 in circolazione. Ricordano
di tensione ma non di fascino. molto da vicino alcune cose
È un rito commemorativo e dei King Kobra. Molto bravi e
per tale va preso. convincenti.
68/100 78/100 JOAN AS POLICE DAMIEN JURADO
WOMAN WHAT’S NEW, TOMBOY?
COVER TWO LOOSE
SWEET POLICE
Non è affatto un brutto disco,
A distanza di dieci anni da il nuovo di Damien Jurado.
Cover, la cantautrice di Bro- Ma va detto: col senno di poi,
oklyn seleziona dieci nuovi brani e senza sminuire un talento
di altrettanti artisti reinterpre- comunque innegabile, ciò che
REVOLUTION SAINTS BONFIRE
RISE FISTFUL OF FIRE tandoli con il suo tocco raffinato più ci ha incantato nei suoi 25
FRONTIERS AFM e sorprendente. Nonostante le anni di carriera è stata una fase.
differenze stilistiche tra i vari Un’anomalia, un momento di
In ambito hard Per anni i
pezzi, Joan ne rilegge comple- miracolosa comunione con un
rock melodico, Bonfire furono
tamente l’essenza armonizzan- fuoriclasse, durato sei anni e
obbligatorio visti come gli
doli con il suo personale filtro purtroppo finito per sempre.
il passaggio eredi degli
con il nuovo Scorpions emotivo. Gli strumenti classici Perché Richard Swift - molto
album dei nonostante si sposano così con effetti e più che un produttore per Saint
Revolution Saints, trio di una più marcata inclinazione strumenti elettronici dando vita Bartlett e la successiva “trilogia
leggende (Jack Blades, Deen verso le melodie dokkeniane. a rielaborazioni imprevedibili, di Maraqopa”) - è morto nel
Castronovo e Dough Alrdrich). Gruppo di grandi doti, torna che spesso stravolgono gli ori- 2018, e l’uomo di Seattle pare
La loro storia di musicisti con un album che è l’insieme ginali – si pensi alla stupenda tornato a qualcosa di più nor-
ha portato l’hard rock sulle di Judas Priest, Scorpions, versione di Spread degli Outkast male. Alle sue canzoni intime
spalle per almeno 30 anni, Accept e, appunto, Dokken. con la collaborazione di Meshell e familiari, qui più riuscite e
e il risultato è tutto in una Epico il giusto, roccioso a Ndegeocello, all’intensa e oscura coinvolgenti rispetto a quelle
perfetta combinazione di riff e oltranza, un ottimo rientro! Out Of Time dei Blur o al blues del precedente The Horizon
melodie. 79/100 psichedelico di On The Beach Just Laughed, primo dell’era
85/100 di Neil Young – e altre volte ri- post Swift. Perlopiù acustiche
spettano la forma originale pur e con un basso molto presente,
rilucidandone gli arrangiamenti, profondo e quasi solista, con
come nel caso di Life’s What You sprazzi di quel suono psichede-
Make It dei Talk Talk. lico e cangiante.
DORIANA TOZZI ANDREA POMINI
72 | RUMOREMAG.COM 84/100 75/100
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

INDUSTRIALE
INDUSTRIALE

KOOL KEITH X THETAN KING BUZZO WITH


SPACE GORETEX TREVOR DUNN
ANTI-CORPORATE MUSIC GIFT OF SACRIFICE
IPECAC VANESSA SKANTZE
Kool Keith non si ferma più: WRITHING TREASURE FEAST
questo è il suo quarto album Amici fraterni e tra i più grandi SCRY RECORDINGS
pubblicato in nove mesi! Stavol- sperimentatori di un metal i cui Parafrasando Jodorowsky potremmo parlare di
ta però c’è un valore aggiunto confini hanno contribuito ad psicomagia rituale in veste organico naturalista.
non da poco: il disco è firmato ampliare (e forse distruggere), Aspetto affine al corredo biografico di Vanessa
anche dai Thetan, duo metal King Buzzo e Trevor Dunn si Skantze, danzatrice Butoh e insegnante di Yoga
punk hardcore di Nashville. In ritrovano per celebrare il secondo nonché cofondatrice, in quel di Seattle, del Teatro
ogni caso, il suono, per quanto album solista del leader e de la Psychomachia. Qui è il sonus della natura a
oscuro, è abbastanza scarno e fondatore dei Melvins. Un disco, imporsi, nel suo spazio, nel suo respiro, nel suo grido, intervallato
quasi mai pestato, con un predo- non è una sorpresa, che torna con abile riguardo ritmico da canti e intrecci sonori minimalisti.
minio di basso e batteria mentre alle radici del blues. Perché se il Il fine della danza è ricondurre al centro del vortice la spiritualità
synth e theremin definiscono le metal nasce dal blues (e questo è e la tradizioni delle culture americane originarie, schiacciate dalla
sfumature. In questo scenario, un assunto storico) King Buzzo lo grettezza bianca. Una messa del principio, che riserva codici co-
il flow riconoscibile di Keith si rilegge a suo modo, sintetizzando muni con le lamentazioni radicali di Diamanda Galás (Vena Cava
evolve sfoggiando una grande un percorso di evoluzione e Schrei X), il dodecafonico di Ligeti, e le sperimentazioni ambient
esperienza. A condire tutto ci musicale lungo almeno 25 anni. post industriali di Jarboe, Brian Williams e Z’EV.
sono gli ospiti più vicini all’am- Suoni acustici scarni, essenziali, 87/100
biente dei Thetan che non passa- stridenti, sui quali appoggia tutta
no inosservati, come Blag Dahlia la malinconia del post grunge, A CURA DI STEFANO MORELLI
(Dwarves) o Casey Orr (Gwar, arrivando a scrivere qualcosa di
X-Cops) nei panni di Sheriff molti vicino agli Alice In Chains FM EINHEIT/
Tubb Tucker. Ma questi incroci di Jar Of Flies, ma approfonditi ANDREAS AMMER KHOST
tra mondi e immaginari distanti dall’esperienza di Lanegan HAMMERSCHLAG BURIED STEEL
non entrano mai realmente in (Whiskey For The Holy Ghost) e COLD SPRING COLD SPRING
un fruttuoso conflitto e questo dall’oscurità dei Melvins. Rilettura di un Una colata al-
sembra il difetto del disco. MARIO RUGGERI punto di par- gida e urticante
LUCA GRICINELLA 71/100 tenza, connesso allo stesso
63/100 al concetto di tempo, figlia
suono/parola, delle cadenze
alla sua deco- oppressive
struzione, e basato sulle teorie del death doom e delle clau-
del futurista russo Aleksej strofobie semantiche tipiche
Kapitonovič Gastev. Presen- del post industrial. Tra i
tato in anteprima al Diaghilev protagonisti: Damian Bennet
Festival di Perm lo scorso dei Techno Animal, Stephen
anno, l’opera incarna il senso Mallinder dei Cabaret Voltai-
del tema concreto/materico/ re e l’incubo post atomico di
MALAKOFF KOWALSKI CALEB LANDRY JONES meccanico propugnato dalla una torva marcia technoide.
ONOMATOPOETIKA THE MOTHER STONE
continuità industriale. Certe Immaginate l’incontro tra
MPS SACRED BONES
propaggini del post punk sono Evoken, Neurosis, primi TON
“Al piano trovo il modo di dire Da Cronenberg ai fratelli Coen, state, nei fatti, confini estremi e lo spiritual black sezionato
cose per le quali non ci sono pa- fino a Jim Jarmusch, Caleb dell’avanguardia post dada. in matrici industriali.
role”, afferma lo stesso Kowal- Landry Jones ha lavorato in 86/100 85/100
ski. Infatti nello stile classico passato come attore con alcuni
infiammato dalla libertà del jazz tra più noti registi americani.
NERATERRÆ NEW RISEN THRONE
che il compositore di origini Ed è stato proprio Jarmusch SCENES FROM THE SUBLIME THE OUTSIDE
persiane sfoggia in questo suo che lo ha indirizzato alla Sacred CYCLIC LAW CYCLIC LAW
sesto episodio solista su lunga Bones, per la quale lui stesso
Due istanze Prosegue la
distanza si disegnano scenari in- aveva inciso alcune cose. Non
permangono narrazione
trospettivi che, rievocando Erik poteva credere alle sue orecchie, distopica e
centrali nella
Satie, Sibelius, Grieg, Skrjabin e Jim, quando Caleb gli ha fatto postapocalit-
cattedrale
momenti nostalgici vicini a Cho- ascoltare le sue canzoni, compo- di Antoni: la tica di Stielh,
pin, sono in grado di esprimere ste e messe da parte nell’arco di capacità di giunta qui al
concetti astratti che solo con il una decina d’anni. The Mother cooperare con sodali del pa- suo quarto episodio. Dopo
linguaggio della musica e l’en- Stone è una raccolta di sogni norama ambient industriale secoli di isolamento, gli umani
fasi del pianoforte è possibile bizzarri, un teatro di strada odierno, da un lato, e dall’altro sopravvissuti escono alla ri-
trasmettere. Tra le dieci tracce glam psichedelico fatto di pas- il concepire la sutura sonora cerca delle cause del crollo e
di questo lavoro, prodotto da saggi repentini e capricciosi: come viaggio e rivelazione nel rintracciano all’esterno nuove
Chilly Gonzales e Nils Frahm, musical newyorchesi 70’s, fan- simbolo (delineando una tra- forme di vita. Se l’incipit fa un
il poeta degli 88 tasti suggeri- fare spanish pop, zuccherosi e smutazione del codice Raison po’ Mad Max condito alla The
sce emozioni contrastanti che psichedelici Beatles. Il tutto im- D’Ètre). Il sublime come arte Day After, il coronamento am-
vogliono imitare, con questa merso in un clima pomposo, si- radicale, come orizzonte os- bient/death industriale regala
“onomatopea poetica” di note, le nistro e caramelloso alla Lemon servabile ma non raggiungibi- un valevole e raggelante esem-
diverse esperienze emotive che Twigs, con un gusto per la suite. le. Tra i pittori di riferimento pio di cinematica del giudizio
caratterizzano la complessità Un po’ troppo di tutto, forse. Ma troviamo Bosch, Dalì, Goya, finale. Non finiremo mai di
interiore degli esseri umani. assolutamente delizioso. Böcklin, Füssli e Bekinski. ringraziare Dick e Burroughs.
DORIANA TOZZI CLAUDIO SORGE 86/100 76/100
77/100 78/100
RUMOREMAG.COM | 73
BEATS

BEATS

MARK LANEGAN HAMILTON LEITHAUSER


STRAIGHT SONGS OF SORROW THE LOVES OF YOUR LIFE
HEAVENLY GLASSNOTE
DAVE + SAM
NO SHADE I soliti sospetti ci sono tutti: il Con i Walkmen in pausa indefi-
CLASSIC consueto esercito di ospiti, versi nita dal 2014, Hamilton Leithau-
Difficile definirli secondo le consuete categorie, e come “la morte è il mio destino” ser è giunge al secondo album
il loro nome d’arte sembra canzonare quello scelto o “chiamate un dottore, sto mo- solista, dopo un esordio nel
sei decenni fa dallo storico duo di Soul Man. Di rendo” e un titolo che chissà se 2014 (Black Hours) e due dischi
soul qui ce n’è pure, ma combinato a rap, funk e prevede dell’ironia. Logico forse, collaborativi: con il compagno
groove in quattro quarti, con un’attitudine ecletti- essendo il disco il compendio di band Paul Maroon e con l’ex
ca che il vocalist Dave Giles II e il produttore Sam dell’autobiografia di Lanegan. Vampire Weekend Rostam Bat-
O.B. hanno sviluppato in quel di Brooklyn. Nei 13 episodi di No Da cui questo ci si attende, in manglij. Leithauser suona quasi
Shade convivono lo spirito della house di Chicago - non a caso è fondo: solo che se ormai i suoi tutto quello che può. Passa dalle
stato il veterano Derrick Carter a scritturarli per la sua etichetta album si pesano in base a quan- finiture vocali profonde di Tom
-, l’acume di rime ispirate dalla realtà contemporanea quanto da to aggiunto al ricco catalogo, Waits fino alle declinazioni baro-
maestri come Mos Def, ingredienti afro (Sauce) e un manifesto poco sarà il raccolto da queste que folk con trame più orchestra-
contro le diseguaglianze quale Facts. Fra gli ospiti, una leggenda canzoni di dolore. Inizio e fine, te, che sembrano piene di gente
vivente dell’universo house qual è Mike Dunn. magari, dove personaggio e e di vita (Til Your Ship Come In).
80/100 drammaticità rimano con lucidi- Ogni canzone è una persona, in
tà. È quanto in mezzo (neanche alcuni casi conosciuta, in altri
poco, sforando il disco l’ora) a sconosciuta. È un disco libero,
A CURA DI GIORGIO VALLETTA suonare semmai raffazzonato, dove il meglio fuoriesce senza
persino vocalmente svogliato. forzature. Isabella, ad esempio,
Forse per la prima volta e so- parla di una ragazza i cui genitori
DEMUJA MR. SCRUFF prattutto in ballate sempre più ne impediscono la crescita. Sto-
ATLANTIC AVENUE DJ KICKS uguali, con un pezzo come Ske- rie, nulla di più, ma Hamilton è
MUJA S!K7 leton Key a impuntarsi su troppi un eccellente narratore, ed è li la
Fra i produttori Il proverbiale cliché da oligarca del dolore per differenza con gli altri.
europei più gusto del suonare credibile. NICHOLAS DAVID ALTEA
prolifici (una mancuniano FRANCESCO VIGNANI 77/100
quindicina di Andrew Carthy 65/100
EP solo negli - la cui carriera
ultimi tre anni) è ormai quasi
e versatili in circolazione, l’au- trentennale - garantisce
striaco amplia lo spettro stili- l’alto livello lungo tutte le 31
stico nel secondo album, che selezioni che compongono
abbraccia tutto ciò che va dalla questo viaggio fra dancehall
house al breakbeat, dal funk reggae, afro, soul, jazz e
al drum’n’bass. La passione breaks, attraverso scelte
per gli anni 90 è forse troppo ricercate (Equiknoxx, DJ
marcata e mancano riferimen- Nervoso, Emilio Santiago, MAGDALENA BAY THE MAGNETIC FIELDS
ti al mondo sonoro odierno, Fats Comet, fino al folle A LITTLE RHYTHM AND QUICKIES
ma comunque il disco scorre Errorsmith di My Party) e con A WICKED FEELING NONESUCH
piacevolmente. lo scintillante inedito 3001: A LUMINELLE

67/100 Space Disco Remix. Che cosa si sarà inventato


80/100 Il gioco impostato da Mica Stephin Merritt questa volta?
Tenenbaum (autrice e voce) Per essere uno che ha sempre
e Matthew Lewin (ai cori e considerato il pop un gigantesco
AA.VV. alla produzione) può apparire campo da gioco dove perfezio-
SPACE GHOST SHOUTS: 5 YEARS OF RHYTHM
inizialmente poco più di uno
FREE 2 B SECTION INTL
nare brillanti esercizi di stile
APRON RHYTHM SECTION scherzo gustoso. Provare a (69 variazioni sulla canzone
interpretare i principi del pop d’amore, una autobiografia in 50
Dopo i due Fra le realtà
mainstream senza avere né brani, uno per ogni anno di vita),
riusciti album più attendibili
fisico né mezzi a disposizione, a questo giro se la cava con poco:
per la Tartelet nel documen-
rischiando come referenze Bri- 28 sveltine che vanno dai 13 se-
- Endless Light tare ciò che di
tney Spears o Gwen Stefani. In condi a poco più di due minuti,
e Aquarium buono si muove
Nightclub, fra nei sotterra- realtà, il duo di Miami muove con testi lunghi un paio di strofe
electro boogie e deep house -, nei, senza mai confinarsi a da quegli stessi principi cari scritti su minuscoli quaderni.
in questo lavoro interlocuto- uno stile musicale, l’etichetta alla PC music, nel rimescolare il Essendo un genio, ne esce come
rio e poco oltre la mezz’ora il fondata dal DJ Bradley Zero passato per proiettare il futuro. sempre trionfante: i complici
produttore di Oakland si con- sulla scia dell’omonimo show Creando un arcobaleno pop sono più o meno i soliti, a volte
cede qualche escursione verso radiofonico celebra i suoi che s’alimenta di un approccio basta un ukulele e poco altro, le
l’R&B più sofisticato. Così in cinque anni di attività assem- produttivo fresco e intrigante, intuizioni memorabili non man-
Prayer For U e Feelin’ Real blando 36 brani inediti. Fra i senza temere il confronto con cano (per dire: “siamo come i
Good), mentre l’inaugurale contributi di spicco, quelli di pesi massimi più attrezzati. Kraftwerk durante un blackout,
Juno Fantasy propone sugge- Neue Grafik ed Emma-Jean L’entusiasmo vitaminico di non andiamo da nessuna parte
stioni altrettanto “leccate” ma Thackray e di promesse come Charli XCX e Carly Rae Jepsen come l’Enterprise senza Sulu”),
ancor più eteree. l’etiope/statunitense Dawit. non è così lontano. Il micidiale le melodie fuoriescono con irri-
78/100 79/100 richiamo bubble gum dell’autoi- tante facilità. Tocca arrendersi
ronica How To Get Physical e la anche questa volta.
maturità della ballata Airplane, ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
autocertificazioni di stile. 80/100
74 | RUMOREMAG.COM MAURO FENOGLIO
74/100
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

LAURA MARLING SCOTT MATTHEW BLAKE MILLS NAZAR


SONG FOR OUR DAUGHTER ADORNED MUTABLE SET GUERRILLA
CHRYSALIS GLITTERHOUSE NEW DEAL HYPERDUB

Servissero altri motivi per stare Sembra passato un secolo da Money Is The One True God. A Un concept album sulla guerra
nella squadra della reginetta del Shortbus, film del 2016 che rese leggere un titolo come questo civile, vista da un 26enne pro-
folk britannico, l’idea di antici- l’australiano un mezzo caso per ci si aspetterebbe qualcosa alla duttore angolano, che ne ha
pare (e non l’opposto) l’uscita qualche mese. Come lampante Rage Against The Machine, o al potuto testimoniare gli orrori
del suo settimo disco a causa è il fatto che Scott Matthew non limite un classico folk anticapi- attraverso la memoria collettiva
della pandemia sarebbe fra sia riuscito a capitalizzare le talista di scuola dylaniana. Nien- della sua famiglia. Cresciuto in
quelli. Tanto più se nulla qua promesse da Antony in divenire te di tutto questo. Nel suo quarto Belgio e ora residente a Man-
parla di disco domestico o tirato lì contenute, sebbene Adorned lavoro, il cantautore/produtto- chester, attraverso uno stile pe-
via. E nemmeno di attualità, per provi a fare l’appello di quanti re/chitarrista americano sembra culiare che lui stesso ha definito
quanto sollievo possano offri- rimasti indietro. Classica rac- più rassegnato che arrabbiato. rough kuduro, Nazar evoca con
re i versi di Only The Strong. colta di riletture pescate un po’ La sua è un’osservazione quieta notevole efficacia quei dram-
SFOD è invece una dedica a in tutti i sei album in studio, in – ma coi suoi momenti di ner- matici scenari. Attraverso l’in-
una figlia immaginaria, recitata pratica. Meno ordinaria l’idea vosismo – della vita moderna cedere nervoso di Diverted, o
dal punto di vista di una madre di metterle in mano a Jens Gad, e delle sue contraddizioni. Una mentre la voce atonale di Shan-
piena di remore. Con alcune ex degli Enigma (esatto: quegli colonna sonora forte e materica nen SP si fa largo fra le pale di
delle migliori e più ricche can- Enigma). Anche se non si direb- che disegna lo scenario mutevole elicottero di Bunker, prima che
zoni messe su disco dalla Mar- be dall’elettronica downtempo di un film “da camera” dove con- il caos sonoro divenga quasi in-
ling, su tutte i cori e gli archi di da FM notturna di 30 anni templazioni strumentali (Mirror decifrabile con UN Sanctions. È
Held Down ad ammorbidirne la fa: morbida e rotonda quindi, Box) ed evanescenze intellettuali altrettanto forte l’immediatezza
piega dylaniana, la solita Joni ma anche troppo sussiegosa e radioheadiane si alternano a dei rari episodi “di tregua”,
Mitchell nella strepitosa Fortu- insicura nel suo ondeggiare fra cupi crescendo (Never Forever), come nell’acuto contrasto rea-
ne o i soffi acustici di Hope We soul patinato e R&B davanti ai tetri “valzer” (May Later), ma- lizzato dalla marimba di FIM-
Meet Again. Farina di un’artista movimenti cameristici amati da linconie vagamente latineggianti 92 Stinger. Tutt’altro che un
che non solo continua a miglio- Matthew. Strana pensata, ma (Window Facing A Window) ascolto facile, ma sicuramente
rare ma che a soli 30 anni ragio- ben venga se serve a (ri)scoprir- e un cantato dall’espressività uno dei dischi più significativi
na già da veterana. ne la produzione più recente. quasi attoriale. di questa prima parte del 2020.
FRANCESCO VIGNANI FRANCESCO VIGNANI LETIZIA BOGNANNI GIORGIO VALLETTA
79/100 68/100 75/100 87/100

WYLDE RATTTZ WYLDE RATTTZ


THE RON ASHETON FOUNDATION

Nel 1997, un irripetibile cast di rockstar underground prese rock grunge degli anni 90: il noise dei Sonic Youth, la punkitudine
parte alla realizzazione della colonna sonora di Velvet Goldmine, grunge dei Mudhoney. Certo, con al centro Ron Asheton, che di lì
il film che celebrava la golden era del glam inglese (1972/73): a qualche anno (2003), lo sapete, avrebbe riformato gli Stooges
Ron Asheton, Thurston Moore, Steve Shelley, Mark Arm, Mike originali con Iggy, Mike Watt e suo fratello Scott. Alcuni sono brani
Watt, Don Fleming e Sean Ono Lennon. Tre generazioni che si pazzeschi. Come l’apertura grezza e sbarellata di Hollow; o I’m Not
cimentavano con la band simbolo dell’oltraggio di quell’era, che Screwin’ Around, che riecheggia il caos e il frastuono di canzoni
nel 1973 terrorizzò Londra, chiamata lì da David Bowie e Tony come Your Pretty Face Is Going To Hell, quel tipo di sound. E ci
Visconti (anche) perché usciva un album che avrebbe fatto da sono anche due cover dei Pretty Things, band favorita di Asheton,
spartiacque nel rock’n’ roll: Raw Power degli Stooges. Ribattezzatisi tra cui una Rosalyn, sfregiata da Mark Arm, canzone che pure
Wylde Ratttz, Asheton e compagnia incisero una serie di cover Bowie aveva ripreso nel suo Pin Ups, a proposito di glam. Ma è la
degli Stooges, destinate alla soundtrack, ma pure una session di conclusiva Be My Unclean il momento topico; ricorda una ballata
brani originali, che solo ora si è deciso di far uscire. Pezzi che non acre e disperata di Peter Laughner, come Ain’t It Fun. Chiamatela se
sono propriamente un puro remake degli Stooges, ma qualcosa di volete pura classicità rock’n’roll.
diverso. Hanno sì il sapore aspro e decadente degli Stooges a fine CLAUDIO SORGE
corsa (quali erano quelli di Raw Power) ma sono fusi con l’indie 82/100
RUMOREMAG.COM | 75
NINE INCH NAILS CHRIS OBEHI
GHOSTS V: TOGETHER OBEHI
GHOSTS VI: LOCUSTS 800A
THE NULL CORPORATION
La storia seduce subito, Chris
Ore di tappeti sonori di invidia- partì dalla Nigeria, arrivò al
bile sobrietà, soluzioni minimali Mediterraneo in qualche modo,
senza mai scadere nel caciarone, lo attraversò su un barcone e
musica che va giù come un sorso approdò prima a Lampedusa
d’acqua. L’onestà intellettuale poi a Palermo, dove si è immer-
ci impone di rilevare che 1) gli so nella musica. Il disco gira a
episodi V e VI confermano l’en- corrente alterna. L’afrobeat di
tusiasmo di Reznor e Ross nei Mr. Oga e il funky magnetico di
confronti della serie Ghosts, e Without You sono tracce bril-
che questa serie contenga sen- lanti, ha la forza del testacoda
z’altro la miglior roba uscita a geoemotivo la cover scelta con
nome Nine Inch Nails dal 2001 un colpo di genio, Cu Ti Lu Dissi
ad oggi; 2) che se questa roba di Rosa Balistreri, un omaggio
venisse pubblicata identica da alla grande sciantosa folk e alla

WITCHCRAFT
qualsiasi altro residuato bellico Sicilia tutta. In altri passaggi
dell’industrial metal di quegli le soluzioni sono meno efficaci,
anni - che so, Gravity Kills o per quanto sia comprensibile la
gente simile - la tratteremmo scelta di 100% Amore come sin-
come ciarpame di bassa lega golo grazie al refrain orecchiabi-
licenziato da qualche cariatide le. Un po’ di zavorra di troppo si
costretta a riciclarsi autore di avverte in Fly Away e Voice Of
BLACK METAL colonne sonore dystopian chic The Wind, così come è ancora
NUCLEAR BLAST da supermercato e/o riletture troppo naif l’unico passaggio in
farlocche di Satie per ingrassare italiano, Non Siamo Pesci. Cre-
le playlist chillout di Spotify. scerà, ci crede.
Non è mai stato un FRANCESCO FARABEGOLI PAOLO FERRARI
campione di empatia, 60/100 55/100
Magnus Pelander. Testa
pensante e cuore freddo
dei Witchcraft, sempre
piuttosto scostante, raccolto
e isolato nel suo mondo,
nei suoi precedenti lavori
in acustico, prima un
EP su Svart e poi Time
per Nuclear Blast, si era
presentato con il suo nome: OKKULTOKRATI KELLY LEE OWENS
Magnus Pelander. Ora LA LYDEN LYSE INNER SONG
SOUTHERN LORD SMALLTOWN SUPERSOUND
bisogna capire se questo
Black Metal, accreditato ai Witchcraft, ma nel quale in realtà Definito un “atto di manteni- A metà fra produttrice techno e
figura solo lui con le sue canzoni e la sua chitarra acustica, in
mento del fuoco che brucia”, il songwriter tanto dolce quanto
qualche modo significhi la fine della band, visto che Witchcraft
nuovo album degli Okkultokrati introspettiva, la gallese Owens
e Pelander sono a questo punto praticamente la stessa cosa.
sembra apparentemente se- aveva destato impressioni più
Queste nuove canzoni sono simili a trame cristallizzate in un
gnare il passo rispetto ai prece- che buone con l’omonimo debut-
vasto repertorio di antiche influenze northern folk. Non molto
denti. Questo non significa che to del 2017. Oggi, con un bis che
differenti dalla natura delle precedenti, del resto. L’impegno di
Pelander è semmai di chiudere questi delicati e fragili requiem la band non abbia più frecce al prende titolo e ispirazione da un
monacali in una struttura ancora più basilare. Fino all’essenza proprio arco. Intendo solo dire album free jazz di Alan Silva (e
di un arpeggio appena sfiorato e ipnotico e una voce pura che tutto quel che si conosceva forza da tre anni molto duri dal
che rimbomba nel vuoto assoluto. Cosa che si materializza di loro ritorna uguale; magari punto di vista personale), arri-
perfettamente in uno dei brani più malinconici e tetri, Sad diversamente ricombinato, ma vano le conferme. Le dieci tracce
People. Dovendo del resto dare una configurazione a tutto con immutata forza. Del resto di Inner Song suonano infatti
questo, non posso che riprendere il titolo della canzone che la bestia non si può cambiare. più mature e focalizzate, gonfie
apre l’album: Elegantly Expressed Depression. I titoli delle Autori maniacali di basici e di bassi e dritte al punto: sia
altre non si discostano da questo avvolgente mood depressivo. gelidi black punk cadenzati quando prevale la botta in 4/4
Sad People, Sad Dog, Take Him Away. Canzoni in cui la come in una sinistra parata, gli pura (Melt!, Night, Jeanette) o
Morte è il convitato di pietra. Per la prima volta ci sono anche Okkultokrati sono un branco in forma di canzone (la seconda
inflessioni che portano a spiragli di luce “americani”, come di lupi che ulula un rock‘n’roll parte di On dopo avvio sognan-
A Boy And A Girl, che può suggerire paragoni con la quieta trionfalmente malato. Tra Cold te), sia quando si rallenta e
dolcezza di un Elliott Smith. È l’unico spiraglio, in un album And Cruel, hardcore punk come ammorbidisce (Wake-Up, Flow,
che stringe e rende rarefatta ogni emozione e trasversalmente se a suonarlo fosse una band Re-Wild). O si stupisce, vedi
ti obbliga a guardare in faccia questo mondo in lenta e black metal di ragazzini usciti cover per soli synth di Arpeggi
inarrestabile decadenza. da un racconto horror di Anders (Radiohead), o John Cale che
CLAUDIO SORGE Fager, e un’obnubilante mar- canta e recita in inglese e gallese
83/100 cia nichilista come The Dying fra sfondi ambient, nei 7’28” di
Grass Moon. Di certo, unici. Corner Of My Sky.
CLAUDIO SORGE ANDREA POMINI
80/100 80/100
76 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

INDIE

INDIE
PEAKING LIGHTS PERFUME GENIUS
ESCAPE SET MY HEART ON FIRE
DEKMANTEL IMMEDIATELY
MATADOR DOGLEG
Dopo anni di militanza indie, MELEE
Aaron Coyes e Indra Dunis “Half of my whole life has TRIPLE CROWN
consolidano il passaggio a un gone”. La constatazione con cui Sulla superficie piatta e immobile del rock 2020,
pilastro dance come l’olandese si apre Set My Heart On Fire il sasso lanciato col proprio debutto dai detroi-
Dekmantel (inaugurato a fine Immediately sembra preludere tiani Dogleg potrebbe avere l’effetto di un piccolo
2018 con l’EP Sea Of Sand), ma a un lavoro dai toni nostalgici terremoto destinato a procurare uno tsunami in
sembrano non cambiare mai. e malinconici. E un po’ è vero. miniatura nei cuori di quei quattro gatti ancora in-
Ovvero: pare di sentire sempre Ma è una malinconia bella, teressati all’argomento. Il primo, e probabilmente
la stessa canzone. Pulsazione co- avvolgente, che si apre in sprazzi unico, riferimento attuale a livello di grandezza media è quello dei
smic abbastanza sonnolenta, con di puro amore per la vita, quella Cloud Nothings, cui i Dogleg forniscono solida spalla con una ver-
più o meno accentuata inten- che abbiamo già vissuto e quella sione similmente passionale, uptempo e costantemente sopra le
zione dub, strutture e melodie che verrà. Mike Hadreas ha il righe. Voce raschiata via dalla gola con la carta vetro, chitarre che
da pop elettronico ampiamente raro talento di comunicare gioia incidono come cutter e ritmica che viaggia come un treno folle e
codificato, voce sussurrata e anche nei momenti più elegiaci, ubriaco nella notte, verso il nulla. Con materiale del genere per le
inespressiva, un vago retrogu- come appunto Whole Life, o in mani dal vivo dovrebbero essere sfracelli, attendiamo fiduciosi.
sto kraut che emerge qua e là. quelli più cupi (Leave) o che 80/100
Musica che suona benissimo, va strizzano l’occhio allo shoegaze
detto, il lavoro ai sintetizzatori (Describe) e non soltanto nei
analogici di Coyes è pregevole. brani più pop – su tutti una A CURA DI ARTURO COMPAGNONI
Ma che presa a dosi singole può Without You da ascoltare
conquistare, ma che diventa preferibilmente d’estate al
letale se ripetuta all’infinito per tramonto –, oltre a quello di THE LAVENDER FLU THE COWBOYS
una carriera intera, lasciando essere teatrale senza scadere nel BARBARIAN DUST ROOM OF CLONS
che a farsi notare siano piuttosto kitsch, tanto flamboyant quanto IN THE RED FEEL IT
le rare deviazioni dalla norma, o elegante, e questo disco è una Dentro i La- Da Bloomin-
qualche dettaglio sparso. nuova brillante conferma. vender Flu gton, Indiana
ANDREA POMINI LETIZIA BOGNANNI stanno due arrivano i Cow-
64/100 79/100 ex Hunches, boys, colpevol-
Ben Spencer mente ignorati
e Chris Gunn dal sottoscritto
(quest’ultimo anche anima di fino alla pubblicazione del loro
Hospitals, giusto a rincarare quinto (!!) album. 13 schegge,
la dose). Se le referenze di cui durata media a occhio sotto
sopra vi sono note quei nomi i due minuti, di rock’n’roll
dovrebbero bastarvi, viceversa spastico come si fosse capitati
per cominciare dal principio nel primo album dei Devo
dovremmo scrivere un’en- dimenticando a casa tastiere e
PEARL JAM LYRA PRAMUK ciclopedia, quindi lasciamo synth, con improvvise e spiaz-
GIGATON FOUNTAIN
stare. Limitiamoci a segnalare zanti aperture pop (The Biege
REPUBLIC BEDROOM COMMUNITY
un bel disco tra psichedelia e Collection pare una traccia or-
Quando i Pearl Jam sono passati “Fontana”, come nella tradu- garage, il primo in cui regna chestrale britpop anni 90).
da intoccabile simbolo di auten- zione dal ceco del suo cognome. un minimo di ordine in studio. 75/100
ticità a fossili di un’altra era? Nata in Pennsylvania e berlinese 72/100
Deve essere successo durante la d’adozione, Lyra Pramuk si è
loro prolungata assenza, mentre fatta inizialmente conoscere
COUNTRY WESTERNS HANNI EL KHATIB
una nuova generazione di ascol- per collaborazioni come quelle GENTLE SOUL ENTER THE MIRROR
tatori iniziava a percepire il rock con Ben Frost e Holly Herndon, FAT POSSUM INNOVATIVE LEISURE
come un esercizio retorico. Per e con quest’ultima condivide
Con un nome Una volta il
tutta risposta loro tornano con l’interesse alla sperimentazione
del genere “Guardian”
un album politico, ma anziché sulla voce umana. Nel suo affa- scrisse che se
e una carta
che giocarsela su un sound scinante album di debutto, ogni Joe Strummer
d’identità che
d’assalto preferiscono imbastire elemento sonoro deriva dalla decreta una avesse avuto
una serie di inni alla resilienza. manipolazione del suo canto provenienza natali palesti-
Più che nei brani muscolari senza parole, con effetti polifo- doc (Nashville) poco spazio noamericani anziché nascere
ispirati a forme di primitivismo nici e spettacolari già nell’intro- è lasciato alle sorprese. Che figlio di un diplomatico inglese
rock che il gruppo calza sempre duttiva Witness. La rinuncia a però arrivano comunque stan- in Turchia, allora si sarebbe
di meno, Gigaton punta infatti ogni elemento percussivo enfa- te il fatto che i ragazzi vantano chiamato Hanni El Khatib.
su un arena rock impreziosito tizza la ricchezza delle melodie trascorsi nei Silver Jews, Wei- Paragone certo ingombrante
dalla tecnica e dall’affiatamento. elaborate e che sembrano prove- ght e State Champion, nonché ma che serve a rendere l’idea
I risultati convincono soprattut- nire da molteplici identità senza curriculum cinematografici di dell’attitudine, più che dei
to in quei brani dove si riscontra sesso, come in canti religiosi o un certo peso (Trash Humpers suoni, prodotti da Khatib. Una
un’attenta costruzione del folk situati in un lontano futuro. di Harmony Korine). In ogni miscela di hip hop, soul e blues
pathos e grazie a cui i Pearl Jam Ed è prodigiosa la perizia nel caso siamo dalle parti dell’A- condita da una vena psichede-
finiscono a fare quello sporco cambiare registro, fra gli estremi merica perdente di springstee- lica che avvolge ogni traccia.
lavoro che U2 e R.E.M. ormai “pop” di Tendril e l’atmosfera niana memoria. 67/100
non fanno più. solenne di Cradle. 64/100
DIEGO BALLANI GIORGIO VALLETTA
66/100 81/100
RUMOREMAG.COM | 77
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

PUBLIC PRACTICE ROTTING OUT RVG KAITLYN AURELIA SMITH


GENTLE GRIP RONIN FERAL MOSAIC OF TRANSFORMATION
WHARF CAT PURE NOISE FIRE GHOSTLY INTERNATIONAL

La dirty disco messa in piedi dai Sette anni da The Wrong Way, RVG, ovvero Romy Vager “La mia espressione d’amore
newyorchesi Public Practice è di nove dall’esordio folgorante di Group, dove Romy Vager è la verso l’elettricità”. Così la com-
quelle con tutte le carte in regola Street Prowl. 18 mesi in carcere frontwoman dall’androgina voce positrice delle isole Orcas defi-
per catturare l’attenzione di chi per traffico di droghe leggere, nonché l’autrice di testi e mu- nisce il suo nuovo lavoro. Amore
ha piantato stabilmente le tende scioglimenti, momenti di gran- siche della band di Melbourne. trasmesso dalle onde sonore dei
nella loro città tra fine anni 70 e de riflessione. È tutto vissuto Che qui è al secondo disco e se suoi movimenti improvvisati,
primi spiccioli del decennio suc- nei Rotting Out, probabilmente l’esordio, uscito tre anni fa con tradotti in suono dal sintetizza-
cessivo. L’incipit del disco è un la miglior espressione ameri- il titolo A Quality Of Mercy, lo tore Buchla 100. Un linguaggio
devoto omaggio ai Suicide, rapi- cana della tradizione hardcore, registrava in presa diretta, ora visivo che coglie le vibrazioni del
damente in transizione verso un proiettata nel nuovo millennio. va in studio con Victor Van Vugt plesso solare, come concetto am-
funky con attitudine punk che Ronin non ha la forza espressi- (PJ Harvey, Nick Cave tra gli bientale. Suoni che flirtano con
palleggia ispirazione tra Talking va di Street Prowl (impossibile altri). Senza smussare l’energia la serenità vacua di certa new
Heads e ESG, infilando una se- ripetere quella stagione) ma è dei live ma facendo piuttosto age, eludendone la tentazione
quenza che fornisce filo condut- un album vissuto, nato da un’e- risaltare certe sottigliezze jingle con una scrittura che comunque
tore alla maggior parte dell’ope- sperienza personale, liberatorio jangle le quali, fiorite su un non s’accontenta. Nel Michael
ra. Quando si recupera linearità in qualche modo. Quadratissi- background post punk, oltre a Nyman per robot di Remembe-
pop (il singolo Compromised) mo, e non poteva essere altri- suggerire familiarità con nomi ring, nella rincorsa di voci di
il raggio d’azione scala verso menti, in cui Walter Delgado come Go-Betweens e Echo & The The Steady Heart, negli oltre
B52’s e soprattutto Blondie per (l’anima del gruppo) tira fuori Bunnymen, evidenziano la sta- dieci minuti della sinfonia per
il registro vocale utilizzato, ma è tutto. in cui attacca frontalmen- tura dell’autrice. Che racconta terminali umani e cori espres-
giusto un attimo prima di ripri- te, come da anni non riusciva. sentimenti e semiautobiografie sionisti di Expanding Electricity.
stinare angoli e spigoli. Il risultato è un disco di puro con cruda poesia e ganci melo- Se la narrativa risulta meno po-
ARTURO COMPAGNONI hardcore, con i muscoli a New dici a presa rapida, in affilatis- tente rispetto al magistrale The
71/100 York e il cuore a Boston, come sime e micidiali canzoni come Kid di quattro anni fa, non par-
da tempo non sentivamo. Alexandra, Christian Neurosur- liamo comunque di sottofondo
MARIO RUGGERI geon, I Used To Love You. per rilassanti pratiche zen.
74/100 ALESSANDRO BESSELVA AVERAME MAURO FENOGLIO
78/100 70/100

CONTAINER
COUNCIL
THE WANTS
Quando usiamo la definizione post punk, inevitabilmente completo e riparte dal via. Container è un esordio massiccio. La
concentriamo l’obiettivo su anni, immagini e suoni definiti. Più o musica, nonostante faccia ballare e sudare, non rassicura. Nella
meno: l’Inghilterra del ‘79, tonalità che variano dal grigio al grigio, lista dei richiami è d’obbligo aggiungere i primi Talking Heads,
la rivincita dei bassi sulle chitarre. Da allora il post punk è un ciclo i Bush Tetras, la No wave più accessibile. C’è il rock, il kraut, la
che ricorre a intervalli di una decina d’anni rimarcando il proprio dance cibernetica, l’intelletto. Suoni semplici e spietati, che anche
status di genere colto, snob e un filo artefatto. The Wants spezzano quando flirtano col pop (Fear My Society) lo fanno sul filo della
questo ciclo. Con loro, quello che chiamiamo post punk riacquista tensione. Brani come la title track, The Motor e Nuclear Party ci
fisicità, potenza evocativa e ragion d’essere. Possibile, nel 2020? impongono una considerazione: 40 anni fa il futuro era più vicino.
Sì, se la forma è al servizio di un bisogno espressivo che travalica il Ma The Wants sono giovani, questo non lo sanno. Non siamo di
calendario. Quello di The Wants è il suono di questi anni asettici. fronte all’ennesimo revival ma a una band che interpreta il proprio
Non l’unico, certo, ma nemmeno un soprammobile da teca dei tempo, e poco conta che per farlo usi lo strumento del passato.
ricordi. I suoi spigoli, le sue melodie nervose, pur pagando un Perché non c’è un disegno, non una scelta, solo istinto.
evidente tributo alla Leeds dei Gang Of Four (quelli che a ogni LUCA FRAZZI
slappata di basso ti facevano risalire il pasto), sono la colonna 88/100
sonora della Brooklyn di oggi, di una New York che ha fatto il giro

78 | RUMOREMAG.COM
AVA N T
AVA N T

SOFT PINK TRUTH SPARKS


SHALL WE GO ON SINNING SO A STEADY DRIP, DRIP, DRIP
THAT GRACE MAY INCREASE? BMG
THRILL JOCKEY MARJA AHTI
Camp inteso come uso deliberato THE CURRENT INSIDE
Soft Pink Truth è l’alias che e sofisticato di elementi kitsch, HALLOW GROUND
Drew Daniel dei Matmos ha aggettivo naturale ed eterno Marja Ahti, giovane musicista svedese da molti anni
scelto da 20 anni a questa parte marchio di fabbrica, per la di stanza in Finlandia, si sta affermando come una
per dare libero sfogo alle sue creatura musicale dei fratelli Ron delle più credibili interpreti della musica elettro-
pulsioni funk, hardcore punk e e Russel Mael. Fin dallo storico nica e concreta odierna. Un filo robusto unisce le
black metal in chiave elettro- Kimono My House, a inizio anni sue composizioni ricche di field recordings e sintesi
nica. Qui la sterzata è decisa, 70, in piena era glam, il loro è un analogica e digitale a quelle dei pionieri del GRM,
verso un electro pop ambien- continuo rompicapo di generi in un’affinità elettroacustica che ricorda l’autorevolezza di Beatriz
tale, sognante, con frequenti e significati connessi, in chiave Ferreyra, eppure con una grazia più materica. L’elettricità, le rota-
interventi vocali astratti, molto pop. Culto d’eccezione per addetti zioni planetarie, le discrasie delle propagazioni del suono nell’ete-
vicino all’estetica placidamente ai lavori (chiedere a New Order, re, la musica come infinito esperimento fisico: queste le coordinate
allucinatoria del pop ipnagogico Pet Shop Boys e Franz Ferdinand dell’arte lucida di Ahti. Nel mezzo Fluctuating Stream, un aum
di una decina di anni fa. Manca fra i tanti), troppo cerebrali elettronico mistico e freddo, unica evasione emotiva di una raccolta
del tutto la verve graffiante e per il consenso universale. Il di brani dal grande rigore acustico.
ironica di Daniel, più attratto in nuovo album (quattro anni 80/100
questo frangente dallo spirito dopo Hippopotamus) conferma
dei tempi che giudica preoccu- che l’ecclettismo del duo è
pante. Lo stesso Daniel parla di ancora in grado di leggere i vizi A CURA DI ANDREA PREVIGNANO
un ripiegamento verso una rete del mondo. Fra espedienti da
affettiva e musicale come scudo cartolina tropicalista (Left Out In BERNARD
contro le avversità, il pallido The Cold), millenarismo synth PARMEGIANI SILVIA CIGNOLI
rifugio dell’arte ai tempi della pop (One For The Ages) e tanto VIOLOSTRIES THE WHARMERALL
ferocia sociale. teatro, per sfidare l’apocalisse dei RECOLLECTION GRM PITCH THE NOISE
ANDREA PREVIGNANO costumi. Il buon senso espresso La collana di Con chitarra
65/100 come burla. Editions Mego, elettrica, tastie-
MAURO FENOGLIO dedicata alle re e DSP, Silvia
73/100 riproposizioni Cignoli, chitar-
del GRM, ri- rista milanese
pubblica alcuni di estrazione
dei lavori più lungimiranti accademica, dà vita a tessiture
della musica elettroacustica. diverse tra loro: come quelle
Tocca qui a ViolostrIes (1963) rarefatte, al ralenti, liquide
di Parmegiani, capolavoro della traccia iniziale L’Acqua
della musica acusmatica per Non Ricorda; o come quel-
violino (Devy Erlih) e nastro le dalle frequenze puntute,
magnetico, vertiginosa inter- dall’elettronica glitchy di
STRFKR THAO & THE GET sezione tra gesto umano e edi- Nioto. E tutto rimane inscritto
FUTURE PAST LIFE DOWN STAY DOWN ting analogico. Presenti anche in una sound art coerente, tra
POLYVINYL TEMPLE Capture Éphémère (1967, post rock e sperimentazione
DOMINO
È nato da una situazione fortu- 1988) e La Roue Ferris (1971). ambientale.
ita - il leader Josh Hodges, in Da sempre originale nel suo traf- 80/100 80/100
vacanza in Olanda, conosce i ficare con materia pop di taglio
musicisti locali Mathias Janmat indie e influenze eterogenee,
e David Hoogerheide, e con loro
KASSEL JAEGER
Thao Nguyen potrebbe compiere DORF/PHILL NIBLOCK & JIM O’ROURKE
comincia a scrivere - e si sente, il con questo quinto album il suo BAOBAB & ECHOES IN COBALT AURA SLEEPS
sesto album in studio degli sta- grande balzo in avanti. A livello UMLAND EDITIONS MEGO
tunitensi Starfucker, o STRFKR. personale, e dunque a livello La massa sono- La coppia già
Scritto alla chitarra acustica e artistico. È infatti un coming out ra imponente di nota formata
non ai sintetizzatori, tanto per rimandato a lungo il punto di da Kassel Ja-
Baobab (2011),
cominciare, l’album suona deci- svolta, la variabile che dà vita a eger (ovvero
composizione
samente meno levigato rispetto un lavoro destinato a non uscire, del musicista François Bon-
ai suoi predecessori, avvolgendo che invece vibra con urgenza e massimalista net, direttore
le sue canzoni fra indie, pop psi- sicurezza nuove. Prodotto da americano Phill Niblock, e le artistico del Groupe De Re-
chedelico ed elettronica rétro in Thao stessa, Temple vira deciso sue variazioni microtonali, cherches Musicales) e Jim
un suono sognante e leggermen- verso un soul moderno con tanto entrano nel repertorio live O’Rourke torna a distanza di
te dopato. L’abito più spontaneo groove, al quale il mixaggio di dell’orchestra free/avant- due anni da Wakes On Cerule-
e a bassa fedeltà dona freschezza Mikaelin “Blue” Bluespruce - garde tedesca Dorf, per l’oc- an con due lunghi movimenti
alle dieci tracce, che prese una uno che la sa lunga nel genere, casione estesa a 35 elementi. totalmente improvvisati per
ad una sono godibili (e oltre, avendo lavorato con Solange, L’opera tripartita Echoes (live) chitarre ed electronics. Tra
vedi l’Elliott Smith versione fine Blood Orange e pure Mariah qui aggiunta, spazia tra free droni cosmici e silenzi, inter-
‘60 della doppietta inziale Dear Carey - dona un suono caldo e jazz, minimalismo e geometrie venti repentini rumorosi, si
Stranger/Never The Same), pastoso, che ben si addice alla kraut, in un tripudio di so- dipanano le due lunghissime
ma tutte insieme passano via scrittura della statunitense di vrapposizioni strumentali. tracce che sanno di Illusion Of
innocue, senza molto altro da origine vietnamita. Sia quando 70/100 Safety.
annotare. calca sul funk, sia quando pren- 65/100
ANDREA POMINI de forma di canzone arty.
69/100 ANDREA POMINI
78/100 RUMOREMAG.COM | 79
GOTICA

GOTICA

THROWING MUSES TOPS


SUN RACKET I FEEL ALIVE
FIRE MUSIQUE TOPS
PARADISE LOST
OBSIDIAN Un disco che mancava da sette Più puliti, più rifiniti, vestiti con
NUCLEAR BLAST anni, dall’atipico mosaico in l’abito bello della domenica. I
forma di disco e libro di Purga- canadesi TOPS, però, vantava-
Coerenza, ispirazione, sintesi estetica e formale,
onestà lirica. Sono questi elementi attitudinali che tory/Paradise, o se vogliamo no già quell’inclinazione in un
rendono stimolante e credibile la saga artistica addirittura da 17, da quel disco secondo meraviglioso album
dei Paradise Lost. Obsidian è ulteriore canto, il omonimo che sancì la riunione indie pop come Picture You Sta-
16esimo per l’esattezza, nei corridoi claustrofo- della band nel 2003. Un album ring (2014). Il revival pop 80s
bici del contemporaneo e al contempo simbolica classico, compatto, dieci pezzi giaceva già lì, ai piedi della voce
trascendenza nello sguardo visionario del viaggiatore romantico. e 35 minuti, con la formazione accomodante di Jane Penny e
Holmes, Mackintosh e soci, proseguono spediti nel loro periodo a trio ormai consueta (Hersh/ dei riff di chitarra di David Car-
di radiosa rinascenza, assestando i registri formali nell’incavo Narcizo/Georges) e tutto quello riere. Feel Alive è una versione
sabbathiano degli antecedenti Tragic Idols e Medusa, ma propu- che ha reso il gruppo uno dei più migliore di Sugar At The Gate
gnando con maestria un valevole bilanciamento tra le pose death amati da quando esiste il concet- (2017) e prende una posizione
doom post Icon e le cadenze crepuscolari di Ghosts, Forsaken e to di indie rock. Due le modalità: decisa verso il pop anni 80; e
Hope Dies Young (un trittico che rilegge, con estro inatteso, la chitarra satura e distorta che non rinnega nemmeno il soft
matrice gothic rock psichedelica dei Fields Of The Nephilim e sferraglia su cadenze hard (Dark rock tra le componenti più evi-
quella più dark dei tedeschi Love Like Blood). Blue, St. Charles, la stupenda denti (Ballads & Sad Movies e
87/100 Frosting), oppure ballata con Colder & Closer). Con l’arrivo
A CURA DI STEFANO MORELLI arpeggio e melodia scura da di Marta Cikojevic alle tastiere,
murder ballad, o da filastrocca Jane ha potuto concentrarsi sul
(più o meno tutto il resto, con flauto sfruttandolo per molte
...AND OCEANS ATARAXIA picchi in Bywater, Sue’s e Kay sfumature. Con Piroutte si cari-
COSMIC WORLD MOTHER QUASAR Catherine). Solo Bo Diddley Bri- ca l’atmosfera mentre Feel Alive
SEASON OF MIST ANNAPURNA dge mescola le carte, con prima è già un classico di TOPS. Alla
Il ritorno che Astrale, psiche- parte heavy blues e coda strug- fine questi abiti beige tutti pre-
non ti aspet- delico, arcaico, gente di pianoforte e cori. cisini gli stanno bene.
ti, a 18 anni sinuoso, abilis- ANDREA POMINI NICHOLAS DAVID ALTEA
di distanza simo nella sua 79/100 75/100
da Cypher, inusitata capa-
e si crea una cità di condurre
certa nostalgia nel ritrovare a convergenza il
quell’intreccio estetico tra percorso alchemico filosofico
black metal scandinavo e atti- con quello sonoro. Quasar ri-
tudine astrale nel calco sinfo- cava con ulteriore rigore la via
nico avanguardista. Certo, non interiore del sentiero Ataraxia,
è un ritorno a The Symmetry sia quando coglie il sentiero
Of I, The Circle Of O, ma la folk classico neo medievale
caratura estetica resta intatta (Nebula) sia quando ascende TRACE MOUNTAINS THE USED
e soprattutto evocativa. Dischi verso coloriture più electro/ LOST IN THE COUNTRY HEARTWORK
con questa sintesi spirituale mistiche (Oneness e Radiance, LAME-O HASSLE
non se ne trovano più. affini ai Qvntal). Poi arriva
80/100 Beyondness e l’animo corre Chi si fosse perso i LVL UP, Dobbiamo riconoscere agli Used
verso i Cocteau Twins. preziosa band indie rock/lo fi la leadership di quell’emo hard
83/100 newyorkese di qualche anno fa, è radiofonico che ha fatto molti
ancora in tempo per recuperare danni sui musicisti millenials,
SECRETS OF i tre dischi della ex band di Dave ma che tra le loro mani era ed è
THE MOON SIEBEN
BLACK HOUSE 2020 VISION
Benton. Lui oggi si rifà vivo con una cifra stilistica riconoscibile.
PROPHECY REDROOM il suo progetto solista (c’è anche I The Used hanno esordito pro-
l’ex batterista Greg Rutkin) con prio al debutto del nuovo secolo
Qualitativa- Inimitabile
una terza uscita umilmente su- portando l’emo a essere qualcosa
mente, il rien- Matt Howden.
perba. È la risolutezza di un disco di vendibile anche al popolo del
tro dei teutonici Questa veste,
così che fa dire queste parole. pop rock, trasformando l’emo
è omologo a oltre al suo
quello dei Pa- inguaribile Un indie rock sottile che sfila stesso in una sorta di arena rock
radise Lost. La situazionismo in direzione War On Drugs ma moderno: lo hanno fatto molto
differenza è data specialmente lirico/sonoro che non manca denudato dalle inclinazioni più bene. Heartwork non sfugge
dall’approccio estetico più di ironizzare sulle catastrofi classic rock (Rock & Roll). Poi ri- alle logiche chiare (per citare i
rock cinematico, doom noir attuali, ricava inattesa, in prende le infatuazioni sporche di loro tempi recenti) di Imaginary
e post punk; in un corredo parte grazie al nuovo e fido chitarra di Sebadoh e Dinosaur Enemy, anche se Heartwork
formale che naviga con estro violino Kev(lar), spunti più Jr (Copper’s Dream) per ingra- sembra più predisposto ad un
tra Alice In Chains, Type 0 Ne- drastici dal suo corredo folk ziarle. La voce di Dave si insinua “ritorno” al rock. Meno radio,
gative, Sisters Of Mercy e gli psych sinfonico ed elettro negli spazi, e le costruzioni sono- più sostanza, per un album che
Swans più folk wave (molti gli wave espressionista, giocando re si sviluppano con ardita pre- scorre bene.
ospiti, tra cui Jarboe ed Em- all’occorrenza con cenni mura, citofonare “Ben Gibbard” MARIO RUGGERI
pyrium). La versione artbook sabbathiani/purpleiani e neo tra una Benji e Fallin’ Rain. Dave 70/100
include anche un DVD che jazz in samba dadaista. “Voted non perde mai la bussola, cono-
ospita i nove videoclip asso- it now eat it”, buona visione sce luoghi, suoni e sensazioni.
ciati a ogni singolo brano. nel domino. NICHOLAS DAVID ALTEA

86/100 83/100 83/100


80 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020

WASTED SHIRT CHIP WICKHAM LUCINDA WILLIAMS WITCHSKULL


FUNGUS II BLUE TO RED GOOD SOULS BETTER ANGELS A DRIFTWOOD CROSS
FAMOUS CLASS LOVEMONK HIGHWAY 20/THIRTY TIGERS RISE ABOVE

Voce e batteria dei Lightning Mentre si fa un gran parlare, A 67 anni, Lucinda Williams Quando gli avranno fatto sen-
Bolt uno (Brian Chippendale), a ragione, dell’ormai esplosa mantiene sempre il suo piglio tire Black Cathedrals, che apre
Ty Segall l’altro, nome che no- nuova scena jazz londinese, l’e- da bad girl. Quello di chi si il nuovo album dei Witchskull,
toriamente fa ormai genere a sé sule Chip Wickham continua a smazza ancora concerti nei più Lee Dorrian avrà avuto un
stante. Se riuscite a immaginare sfornare eccellente jazz spiritua- infimi bar del Midwest e se le capogiro. Una cavalcata a rotta
quel che ne può uscire e quel che le. Da tempo di base a Madrid, il dici la cosa sbagliata ti rovescia di collo, ma ben controllata, tra
immaginate è una roba che vi flautista torna in patria e con un la birra in testa. L’avevamo potenza High On Fire e folle
piace, per una volta, garantiamo, quintetto di connazionali - in cui lasciata con il travelogue di melodia vocale. Non c’è alcun
il risultato non tradirà le attese. spiccano la batteria di Jon Scott, The Ghosts Of Highway 20, dubbio, i Witchskull sono total-
Un caos (apparentemente) giro Sons Of Kemet, e l’arpa di uno dei punti più alti della sua mente doom. Il destriero su cui
organizzato in cui la ferocia della Amanda Whiting - registra tre discografia. Good Souls Better corrono è la chitarra bazooka di
ritmica di Chippendale sposa quarti d’ora di stile e sostanza. Angels ce la ripresenta in for- Marcus De Pasquale, che giun-
la chitarra di Segall decisa a Legati alla tradizione decennale mato decisamente più rock e ge così al suo settimo album, se
mettersi di taglio per far male del genere nel suono molto co- blues: meno finezza narrativa consideriamo anche i preceden-
a livelli di guardia. Predisporsi smico e nelle tematiche ecologi- e molta più incazzatura nei ti quattro con i Looking Glass
all’ascolto di un disco del genere ste di connessione profonda con confronti del mondo (da chi-sa- (band con un’allure più stoner).
significa mettere in animo un la natura (il succo: Marte era blu pete-voi alla violenza domestica I Witchskull spianano tutto con
po’ di sana cattiveria e porre in e ora è rosso, vogliamo fare la passando per la tossicità dei riff cupi/plumbei heavy doom.
conto una mezz’ora abbondante stessa fine?), ma filtrati dal gusto media). Chitarre che pestano e E del resto si vedono solo due
di headbanging e air guitar a di chi ha visto e vissuto il suo sferragliano al limite del punk patches sul giubbino di Marcus:
livelli di guardia, pronti a rice- tempo. Lasciando un bel pezzo (!), ritmi sostenuti, voce come Saint Vitus e Black Sabbath.
vere mazzate sui denti, gomiti di cuore al Dingwalls dei primi sempre aspra e marinata nell’al- Oltre a Black Cathedrals,
ficcati in mezzo ai fianchi e zero anni 90, ad esempio, con Gilles col eppure straordinariamente ascoltate anche The Red Altar
occasioni per prendere fiato. Peterson ai piatti e chicche dance espressiva. Una roccia. e la title track. Quest’ultima
ARTURO COMPAGNONI come Double Cross in pista. CARLO BORDONE avrebbero potuto scriverla degli
73/100 ANDREA POMINI 77/100 High On Fire in trance.
79/100 CLAUDIO SORGE
75/100

HIGH RISK
THE CHATS BEHAVIOUR
BARGAIN BIN/COOKING VINYL

“Spingo io la robba che / Nu je la fai a spigne te” cantava il Piotta. mischiato al pub rock, o shed rock come amano definirlo, dei Chats
Be’, qui i Chats li spingiamo da che facevano dischetti autoprodotti è l’equivalente di una terribile sbronza di birra. Giunti all’atteso
e la piccola Bubca raccoglieva i primi due EP su un CDR homemade. album d’esordio fanno la loro cosa al meglio, rollando cartoni sin
Cos’altro avremmo dovuto fare dopo aver visto il video di Smoko? dalla fetente Stinker. La chitarra aguzza, l’handclapping e i coretti
L’ex cassiere di supermarket Eamon Sandwith, col suo mullet recintano il racconto di uno che s’è beccato la clamidia di The Clap,
biondo fragola, in tenuta da bagnino che urla: “Sono in pausa finché in Dine And Dash non sfoderano un tiraccio da Clash in
sigaretta, lasciami in pace!” mentre una tipa viene ingoiata dalle rivolta bianca. Identity Theft e Pub Feed, uscite come singoli lo
onde dell’oceano, è il massimo della vita. Era solo due anni fa ma scorso anno, ci portano in zona Eddy Current Suppression Ring con
pare passato un secolo. Nel frattempo Iggy Pop, Dave Grohl e Josh tanto di hooligans al seguito. In chiusura rispolverano la melodia
Homme sono diventati fan sfegatati dei ragazzini della Sunshine aspra dal ritornello killer di Do What I Want e la ballata sciogli cuore
Coast e su YouTube il video di Smoko ha superato dieci milioni di Better Than You. Un grande disco di tre meravigliosi perdenti che
visualizzazioni. I tre hanno preso la ragione sociale dal sobborgo suonano un po’ alla Buzzcocks e un po’ alla Wire come lo farebbero i
di Sydney chiamato Chatswood e da that chat, espressione gergale loro eroi Cosmic Psychos.
usata per descrivere qualcosa di terribile Per il dominio hanno MANUEL GRAZIANI
scelto “thechatslovebeer.com”. Non fa una piega. Il punk basico 85/100
RUMOREMAG.COM | 81
WEIRD RNR

WEIRD RNR
DIMMA NATHAN FAKE
IMORGON BÖRJAR ALTING OM BLIZZARDS
TRANSUBSTANCE CAMBRIA INSTRUMENTS

Provenien- Nel suo


te da una quinto
band svede- album, il
se chiamata produttore
Mugwumps inglese
(garage ritorna al
rock’n’roll suono ruvi-
FATAL FIGURES tra Hella- do e all’at-
X MINUS ONE copters, Stooges e Who), Rikard titudine spontanea che lo rese
BIG NECK
Jennische formò i Dimma nel piuttosto noto ai tempi dei suoi
Tra la fine dei ‘90 e i primi anni Zero Blowtops, 2000, autori ad oggi di due primi passi per la Border Com-
Gimmicks, Blow Up hanno fatto la storia (mino- album. Questo è il terzo. Il munity di James Holden. La-
re) del garage blues imbastardito dal noise, sup- sound è ora più heavy rispetto sciando scorrere libero il flusso
portati da etichette culto come Estrus, Empty e ai Mugwumps - influenze di di improvvisazione che rende
l’ancora attiva Big Neck. I chitarristi e urlatori Sabbath, November, Graveyard sufficientemente imprevedibile
Aaron Adduci e Traci Volker vengono da lì, e che - e lo stile più asciutto, con la sua elettronica. E pescando
siano rimasti piantati lì s’intuisce dall’attacco torcibudella di ombre occulte nordiche heavy e qualche jolly: vedi la nervosa
Pegasus Kid. Per essere più chiari il trio di Buffalo, NY, guarda uno stringente senso di malin- Stepping Stone oppure l’acida e
con occhi fuori dalle orbite a Flesh Eaters, Red Cross, Chrome conia che lievita. surreale Vectra.
Cranks, Sonic Youth e Jesus Lizard. E ci travolge con il suono CLAUDIO SORGEt GIORGIO VALLETTA
metallurgico ferito nell’onore di Lucky Acid, l’impennata
violenta Jodie Foster, la marcia della morte Suit Of Skin e la
76/100 78/100
psichedelia martoriata di Oxytocin Overload, con Tracy peri-
colosamente prossima a Kim Gordon.
78/100
FINK HALLOWS
BLOOM INNOCENT: ACOUSTIC SUBTLE
R’COUP’D HALLOWS/PHAGE TAPES
A CURA DI MANUEL GRAZIANI
Il più re- Il processo
cente album estetico
ELECTRIC DEAF FORBIDDEN WIZARDS dell’artista degli Hal-
ELECTRIC DEAF REHEATED CABBAGE
inglese lows è anco-
ROTTEN BABUINO SPAZZ
recupera ra in corso
Sconvolgente Nel 2019 il trio consistenza e Subtle
intrattenimento di Rotterdam nella sua appare, in
lo-fi sull’asse ha pubblicato rilettura più ascolti,
Venezia Lucera. due EP su in versione acustica. Spogliati come un territorio di prova per
Alla regia, chi- cassetta con dagli arrangiamenti di Flood e una definizione più lucida di
tarra e batteria 20 pezzi tirati
riportati a stesure più concise, un’identità. Il sentiero è quello
Wasted Pido (Hormonas, De- allo spasimo, 14 dei quali finiti
gli otto brani qui reinterpretati dell’electro dark wave intel-
stroy All Gondolas, ecc.) con su questo 10” in 300 copie
da Fin Greenall con il solo ac- lettuale e minimalista, per il
quel gran crooner di Valentino numerate. Un’impressionante
compagnamento di Tim Thor- momento non sempre a fuoco
alla voce e Salvo al sax: en- raffica di fulmini HC, con la
nton (chitarra acustica, piano ma che saprà dare prospettive
trambi nei turgidi Barsexuals. voce della chitarrista Amber
che oltrepassa il confine e percussioni) e Guy Whittaker interessanti se terrà un bilancia-
Sei pezzi su cassetta tra il
primo Nick Cave e la No wave, marcato dal movimento riot (basso acustico) brillano di es- mento estetico tra Die Selektion,
i Cramps e un calcio negli ze- grrrl (Polk VS. Onassis, Toe senziale espressività, a partire Kirlian Camera e la formula oni-
bedei. Tutto ok, inclusi i synth Knife). C’è persino una cover di da Out Loud. rico futurista di scuola 4AD.
GIORGIO VALLETTA STEFANO MORELLI
ipnotici di Black Sagaan in Satisfaction, tipo Minutemen
Geliyor Sonbahar. che si fan beffe dei Devo. 78/100 68/100
76/100 70/100
WE HATE YOU HEAD OF THE DEMON LORD FOWL
PLEASE DIE DEADLY BLACK DOOM GLORIOUS BABYLON
NEW PRIMALS KIDS ARE LO-FI AJNA OFFENSIVE/INVICTUS SMALL STONE
HORSE GIRL ENERGY HOWLIN’ BANANA/LE CÈPE/
LEARNING CURVE KIDS ARE LO-FI Nei loro Ascoltavo il
Appena leggo Dalla Norman- lunghi e ip- (mai usci-
Minneapolis dia ci fanno notici brani to) album
penso agli sapere che i si respira del 1970
Hüsker Dü, in ragazzi, se non il climax degli Ice,
subordine a proprio a posto doom av- un’oscura
Replacements e (Alright), di volgente e formazione
Babes In Toyland. Da nostalgico certo son lo-fi. I quattro di oppressivo hard rock
avrei voluto ritrovarceli tutti, Rouen ce lo dicevano nel 2018 che permea certe canzoni di soul americana, che la Riding
nella musica del giovane trio e ora che l’album è stato (ri) Sabbath Assembly e Mansion. Easy ha recentemente ristampa-
cittadino. Qualcosa c’è, ma stampato ufficialmente da un La sensazione è di essere come to. Poi mi è capitato questo disco
in mezzo a badilate di post pool di etichette possiamo al centro di un rito occulto, dei Lord Fowl del 2020. Calore e
HC e noise contemporaneo godere del loro post punk scandito da una fanfara fu- selvaggeria hard rock convergo-
centrifugato con groove dal tagliente e caotico, intriso di nebre, con in più il carico di no verso lo stesso nome: Grand
sapore industrial. Un prova weird garage e melodia. I chitarre heavy che gli HOTD Funk Railroad. Sebbene i Lord
muscolare e disperata che sette minuti di Figure It Out ci mettono. Al terzo album, gli Fowl se ne distacchino in diverse
nella title track fa intravedere sono una splendida anomalia svedesi danno il loro meglio. Un occasioni, cercando di moder-
qualche barlume di epica di dolcezza sciolta nell’acido brano come En To Pan sembra nizzarlo con uno stile a tratti
tenerezza. fuzz. l’anello mancante tra i Black metal ’80. Commistione peraltro
72/100 73/100 Sabbath e i Sisters Of Mercy. un po’ debole.
CLAUDIO SORGE CLAUDIO SORGE
75/100 62/100
82 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
RECENSIONI IN BREVE MAGGIO 2020 IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

METAL PREYERS MODERN STUDIES PINTY


METAL PREYERS THE WEIGHT OF THE SUN MIDNIGHT MOODS
NYEGE NYEGE FIRE WINGED FEET

Jesse Le armo- Torna


Hackett nie folk Pinty, MC
(collabo- delle voci londinese
ratore dei di Emily con nome
Gorillaz) Scott e Rob d’arte da
è un ap- St. John, lad definiti-
passionato su un im- vo e almeno
di musica pianto pop un produt-
africana. Convince il produtto- psichedelico calmo e riflessivo tore d’eccezione (King Krule nei
re londinese Lord Tusk a tra- che tradisce spinte kosmische, panni di DJ JD Sports) per la SHABAKA &
sferirsi con lui a Kampala, per timide pulsazioni disco (sentire riedizione del suo primo oscuro THE ANCESTORS
suonare con una piccola élite di e godersi i quattro minuti di mixtape del 2015. Compattato a WE ARE SENT HERE
musicisti ugandesi. Il risultato, Spaces) e altre citazioni sparse. soli sei pezzi, Midnight Moods BY HISTORY
fra fumi d’alcol e scorribande Caldo e ovattato, il terzo album IMPULSE!
tiene fede al titolo, con beat
nella scena notturna della città, del quartetto scozzese realizza creativi fra house e breaks ja-
Registrato a Johannesburg
è un convincente esperimento le ambizioni adulte dei suoi au- zzati a sostenere le rime veloci
e Cape Town, il nuovo disco
d’oscuro post punk tribale, fra tori, senza negarsi però momen- del ragazzo (The Streets misto
vira la collaudata impronta
Cut Hands e Rainforest Spiri- ti giocosi e piccole bizzarrie. Snoop?), e l’umore di chi la
afrofuturista e free jazz della
tual Enslavement. ANDREA POMINI notte non dorme soltanto.
band su tinte decisamente
MAURO FENOGLIO 73/100 ANDREA POMINI
più fosche.
71/100 75/100

PORTABLE RATGRAVE RIDE/PÊTR ALEKSÄNDER


THE TRANSIT OF MERCURY ROCK CLOUDS IN THE MIRROR
KHOIKHOI BLACK FOCUS WHICHITA

È curioso Il secondo Spin off


constatare album per il del sesto
come in duo formato fortunato
parecchi dai berlinesi lavoro della
brani con- Max Graef band ingle-
tenuti nel e Julius se è questo
sesto album Conrad ne remix
di Alan ribadisce album af-
Abrahams, a convivere con l’interesse per gli anni 80 meno fidato al duo formato da Tom
ritmi tech/house o svolgimenti “alla moda”, quelli di certo jazz Hobden dei Noah & The Whale DREAM SYNDICATE
percussivi siano melodie ina- rock, funk ed elettronica desue- ed Eliot James dei Two Door Ci- THE UNIVERSE INSIDE
cidite o misteriose. Ne risulta ta. Fra l’ultimo Frank Zappa e nema Club. Del disco originario ANTI-
un disco che elabora elementi Herbie Hancock, esotismi assor- rimangono solo le tracce vocali
noti in maniera discretamente titi e il mondo delle serie tv di opportunamente immerse in ge- Qui si va in orbita davvero,
sperimentale e coraggiosamente quell’epoca, i 13 episodi di Rock ometrie neoclassiche e paesaggi e il Paisley è solo un puntino
fuori dai sentieri elettronici più rievocano con perfida e sublime minimalistici. A beneficiarne colorato laggiù sulla Terra.
battuti, per trovare relativa pace raffinatezza un immaginario fa- è il candore delle melodie per O nel passato.
soltanto nella parentesi ambient miliare quanto distante. un curioso risultato che sa di
di One Earth. GIORGIO VALLETTA dream pop cameristico.
GIORGIO VALLETTA 79/100 DIEGO BALLANI
79/100 62/100

SPEEDOMETER WAR CLOUD WILD NOTHING


OUR KIND OF MOVEMENT EARHAMMER LAUGHING GAS
FREESTYLE RIPPLE MUSIC CAPTURED TRACK

Un pezzo di Ispirazione È cambiato


storia del southern/ molto, du-
soul funk NWOBHM? rante que-
britannico, Meglio, sto decen-
sia come NWOU- nio appena
band alle SAHM, concluso,
spalle di datata negli il modo di
voci ameri- stessi anni fare musica
cane, sia come garanzia di otti- 1979/1981. Non hair metal o di Jack Tatum. Farsi trasporta-
mo groove in proprio. Insieme pop metal del cazzo. Molto re da Gemini (2010) e Nocturne DANIEL AVERY
dall’inizio del millennio, Leigh Motörhead, su tutto (ascoltate era ed è un qualcosa che ancora & ALESSANDRO
Gracie e soci (e tre cantanti solo Speed Demon), attraversati oggi scuote gli animi gentili. CORTINI
ospiti) festeggiano i 20 anni da sciabolate southern (Molly Queste cinque tracce nascono ILLUSION OF TIME
con una godibile passerella di Hatchet). Come si sente benis- dalle sessioni dell’ultimo Indigo PHANTASY/PIAS

influenze: afrobeat soprattutto, simo in Give’r. E White Light- (2019), che ha un’altra forma,
un’altra brillantezza mai piena- Avery è fra i produttori
ma pure cose cinematiche da ning sembra un pezzo mooolto
mente raggiunta. Il jangle pop elettronici più lucidi
blaxploitation, beat psichedeli- veloce di Ted Nugent. Mentre
diventato troppo sintetico ha dell’ultima generazione
co indiano, northern soul, jazz Tomahawk ricalca in modo un
perso umanità. britannica, Cortini è
etiopico. po’ più scandito certi accenti dei
un artista sempre più
ANDREA POMINI Metallica prima maniera. NICHOLAS DAVID ALTEA
autorevole, trasversale e
70/100 CLAUDIO SORGE 63/100
personale.
72/100
RUMOREMAG.COM | 83
TREECOLORE DISCO DEL MESE

LORENZO SENNI

CUBI DI IERI SUL NOSTRO


DOMANI ODIERNO
re uno sull’altro. Una specie di ambiente Al contempo, quello che sembra più ra-
sonoro/cuscinetto. La presenza di ele- dicalmente staccarsi dall’immaginario
menti e contesti avant e di richiami così di cui sembra sempre meno una forma
brutali a un immaginario così definito parassitaria e sempre più un salvatore in
e inconfondibile (la trance degli anni extremis. Volgarizzando, techno/trance
90, ma anche e soprattutto le parentele senza la cassa. Specificando un pochino:
etiche/estetiche ad essa associate) intro- strutture ricorsive trasfigurate che si
duce nei suoi dischi elementi di qualcosa sfaldano e si ricompongono nella testa
che in seguito avremmo (ri)cominciato dell’ascoltatore, e un genuino senso del
a chiamare nostalgia del futuro. Ma pericolo che l’orecchio allenato fa sem-
esposti con una genuinità espressiva, pre più fatica a rintracciare nel presente.
un’apparente ingenuità, che sembra Citando un singolo di pochi anni fa, The
negare le mille riletture di Derrida che Shape Of Trance To Come. La sintesi
stanno tenendo così banco nei discorsi perfetta di tutta la faccenda è Canone
sulla musica che tutti ci sentiamo in ob- Infinito: trasfigurata e quasi angelica nei
bligo di fare da un lustro a questa parte. toni, ma con addosso il puzzo di fumo
Due considerazioni, però. La prima: stantio che ti s’attaccava ai vestiti prima
ogni lingua franca aumenta di com- che lo vietassero nei locali. A contorno
LORENZO SENNI prensibilità, per sua natura, quanto più micropartiture con titoli enigmatici che
SCACCO MATTO
tempo si è speso a parlarla ed ascoltarla. citano spesso il passato punk di Lorenzo
WARP
La seconda: la fotografia e il cinema, se Senni (The Power Of Failing, Dance
Sono passati otto anni da Quantum Jelly hanno insegnato qualcosa, è che ogni Tonight Revolution Tomorrow), giusto
forma di voyeurismo (compreso quello l’ennesimo gancio per un futuro che si
e stiamo ancora cercando di capire cosa
rave) è destinata a cambiare in maniera preannuncia pieno di possibilità, per
sia di preciso questa cosa che stiamo
irreversibile ciò che si pone l’obiettivo uno dei più lucidi pensatori del nostro
ascoltando. Musica, certo, ma poi? L’i- presente.
di limitarsi a osservare. Il tutto, nelle
potesi più plausibile è che l’aspirazione dichiarazioni d’apertura di Lorenzo, si 89/100
di Lorenzo Senni fosse quella di con- riduce a una faticosissima partita a scac-
cepire una sorta di lingua franca, per chi con se stesso. Scacco Matto, pertan-
mettere in comunicazione due mondi to. Per i motivi di cui sopra, il disco che
che per decenni si sono annusati il culo sembra più voler comunicare col mondo
come animali, cercando di non collassa- e avere su di esso un impatto concreto.

DI FRANCESCO FARABEGOLI - FOTO DI SAMUEL GEHRKE E CHRIS SHONTING

84 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM MAGGIO 2020

BLACK FLOWERS CAFE BLIND RIDE BOLOGNA VIOLENTA BRUNO BELISSIMO


FLOW TOO FAST FOR A SICK DOG BANCAROTTA MORALE TUCKER
LA LUMACA DISCHI AUTOPRODUZIONE OVERDRIVE/DISCHI BERVISTI/ VULCANO
TRUE BYPASS
L’ultimo lavoro di questo C’è ancora chi ha il coraggio Non potrebbe esserci forma
quartetto cosentino conferma (fondamentale) di aggredire la Bancarotta Morale è un disco musicale migliore della disco,
quanto di buono dimostrato storia del punk hardcore ita- che va prima di tutto letto. Un per realizzare l’escapismo più
nelle passate uscite sulla breve liano, di viverla come se fosse concept fatto di cinque storie efficace di questi tempi. Sembra
distanza: Flow è infatti un disco l’unica scelta possibile. Lo fa da vere e moralmente inaccettabili, capitare all’uopo l’uscita del
composto da materiale di recen- Campobasso, è il caso dei Blind partendo da un prologo e arri- terzo album firmato dal perso-
te composizione e da alcuni re- Ride, con una convinzione vando fino all’Oasi Morale. In naggio creato da Giorgetto Mac-
cuperi dal precedente EP. Quel- senza pari. Magari con alcuni mezzo c’è Il Truffatore, La Ban- carinelli, che oltre ad attribuire
la proposta dai BFC è una new difetti di esecuzione, ma non è da Przyssawka, La Famiglia maggior definizione sonora alla
wave che ha mutuato dall’indie questo il punto. Too Fast For Subiot e La Becchina. Una sorta sua cifra italo/funk/disco, si
pop strutture ariose e dotate di A Sick Dog è, a suo modo, un di Antologia Di Spoon River concede anche qualche altro in-
una piacevole luminosità (Who, piccolo gioiello di continuazio- (sonora e scritta) dell’immora- teressante tentativo stilistico. Ad
brano per cui i Two Door Cine- ne della stirpe. Come se i Blind lità. 14 brani brevissimi (tranne esempio nell’andamento hip hop
ma Club ucciderebbero), che si Ride appartenessero di diritto uno) e un outro finale di 19 mi- di Telelaser, o nei riferimenti fra
alternano ad altrettanto riuscite alla tradizione degli anni 80 e di nuti per Oasi Morale, dal titolo indie pop e R&B di Orfeo, op-
fascinazioni esotiche (Caribe, lì non si volessero muovere. C’è Fuga, Consapevolezza, Reden- pure ancora nel febbrile groove
Kinshasa). Ed è proprio per la tutto quell’humus che divenne zione. Pillole schizofreniche di acid di Mi Dica Stronzo. Forse
sua capacità di risultare coeso e poi hardcore e, successivamen- grind hardcore senza distor- aiutato anche dal filo conduttore
allo stesso tempo ricco di solu- te, la base del grindcore. Un sioni e musica classica. Addio che lega i vari episodi del disco
zioni diverse tra loro che questo album acidissimo, duro, spigo- chitarre. Solo violino, batteria, (Tucker è l’ideale prototipo del
album appare estremamente loso e a tratti quasi post punk bass pedals e armonium per festaiolo superficiale per eccel-
piacevole e dotato di episodi nella sua visione. Veramente la prima parte. Organo, archi, lenza), qui Bruno Belissimo si
che sfiorano la perfezione un’ottima prova. Bravi. sintetizzatore, ancora armonium cimenta spesso anche nel canto,
(Stage One), anche quando fa MARIO RUGGERI e campionamenti che portano come nella riuscitissima Il Pia-
capolino qualche chitarra alla 76/100 in una dimensione ambient/ cere e nella conclusiva I’m Not
U2 di troppo (Keep It Up). neoclassica, nell’ultima tranche. That Guy.
STEFANO D’ELIA Piacevolmente immorali. GIORGIO VALLETTA
76/100 NICHOLAS DAVID ALTEA 78/100
78/100

DEAD VISIONS THE GIGAHERTZ FLAVIO GIURATO GOLDEN SHOWER


A SEA OF TROUBLES QUEEN OF BLOW NUOVO MARCO POLO DILDO PARTY
SLIMER MAXY SOUND AUTOPRODUZIONE AREA PIRATA

Conosciamo Francesco Mandelli Di primo acchito questo disco Un fiume carsico, come definito Ragione sociale, titolo e co-
per la sua storia di attore, potrebbe sembrare un revival dal suo amico Carlo Massarini. pertina strizzano l’occhio alla
conduttore, comico, regista. Ma dell’hard rock anni 70, visto che Il cantautore più sfuggente ed goliardia sboccata di Porky’s.
anche per la sua passione per con i primi due brani si parte a enigmatico della musica italia- Non siamo in un liceo della
il rock. E con lui i Dead Visions razzo a bordo dell’AC/DC Air- na riemerge dal rifugio d’iso- Florida ma in Valdinievole e
che raccolgono membri dei Not lines, invece già dal terzo pezzo lamento volontario (pandemia questi sono quattro musicisti
Right, dei Seed’n’Feed e dei Los le sonorità iniziano a spaziare o meno), ritrovando la figura di lungo corso che hanno scelto
Dragos. Insieme, scrivono uno planando sul continente dell’he- (metaforica) dell’esploratore di fare gli scemi per non pagare
stupefacente disco di garage avy metal anni 80 e sfiorando veneziano, già cantata nell’al- le tasse. Il terzo album dei GS
punk. Veramente sorprendente. le lande dell’alt rock dei ‘90. bum pubblicato nel 1984, prima colpisce per una scrittura po-
In A Sea Of Troubles c’è Resta insomma un disco d’altri di sparire per anni. Due tracce. tentissima, per la scelta dei due
tutto: si parte dai Love e tempi, che prende volutamente La prima un lungo audio libro chitarristi (Paolo e Marcello)
dagli Animals per arrivare le distanze da quanto è avve- su rumori d’ambiente e minima di alternarsi alla voce e per la
a Jon Spencer, attraverso nuto nel mondo della musica orchestrazione, che ripercorre cura negli arrangiamenti, con
gli Stooges, il blues punk, il negli ultimi 25 anni, ma la sua lo sceneggiato del 1982 di Giu- gli innesti di sax, piano, armo-
garage scandinavo, la SFTRI, varietà di stimoli gli permette di liano Montaldo. Il mondo di nica e cori femminili a dare
alcune cose della Fat Possum evitare la semplice “operazione Kublai Khan visto dallo stupore colore e calore: tanto che con
e soprattutto della In The Red. nostalgia”. Gli arrangiamenti favolistico di Marco. Il mistero quel sax spernacchiante King
Insomma, un’immersione totale di viaggio, numeri e usanze, le Of The Lovers fa pensare ai So-
non amano uscire troppo fuori
nell’indimenticabile nevrastenia chimere di gondolone e freccio- nics intenti a demolire James
dai canoni ma non lesinano sor-
della Bassa Fedeltà. I Dead ne, che respirano nello scandire Brown. Sembra di ascoltare del
prese interessanti (soprattutto
Visions riportano il tempo negli pastoso del racconto. La secon- grande aussie rock, mordace e
lungo i sette minuti della title
anni 90 quando questo era il
track). Forse cantare in italiano da, Caravan, storia di Marco e nostalgico, che si abbandona in
genere (ri)emergente. Produce
avrebbe reso più originale la Monica declinata in dolente fi- un infuocato party R&B.
Alberto Ferrari dei Verdena.
proposta, tuttavia… it’s only lastrocca per elettrica e batteria. MANUEL GRAZIANI
MARIO RUGGERI
rock’n’roll but we like it. Laterale ma sempre intrigante. 77/100
80/100 DORIANA TOZZI MAURO FENOGLIO
65/100 72/100 RUMOREMAG.COM | 85
RADICI MAGGIO 2020 / RUFUS WAINWRIGHT

10 CANZONI PER
RUFUS WAINWRIGHT
L’incubo del virus ha cambiato le sorti di tutti. Non fanno eccezione i musicisti, che
hanno dovuto posticipare le uscite degli album, data l’impossibilità di suonarli sui
palchi e venderli nei negozi. È il caso di Unfollow The Rules di Rufus Wainwright, la
cui pubblicazione è slittata a luglio. Lui ha dichiarato a “Billboard” che ha pensato al
titolo dopo una frase di sua figlia Viva. Ma non seguire le regole in questo momento è
molto pericoloso. Eppure dipende da quali regole. Forse quelle del non piegarsi a certo
perbenismo, di non uniformarsi, pur avendo dovuto farvi ricorso in passato. Forse
dell’aver la personalità e la solidità per dare un seguito, otto anni dopo, a Out Of The
Game. Forse quelle del non arrendersi e, in questo frangente di isolamento mondiale,
continuare a suonare dai suoi canali social, vedi le sue Quarantunes. Ma anche i giornali
non si fermano, tantomeno le rubriche, e lui si è gentilmente prestato al giochino della
nostra playlist.

TAG S: #UNFOLLOWTHERULES #QUARANTUNES ONLINE: RUFUSWAINWRIGHT.COM

JUDY GARLAND NINA SIMONE FRANZ SCHUBERT ELLA FITZGERALD RANDY NEWMAN
SOMEWHERE OVER MY BABY JUST CARES DU BIST DIE RUH EVERY TIME WE SAY I’LL BE HOME
THE RAINBOW FOR ME GOODBYE

“Franz Schubert è “La semplicità di


“Penso che Somewhere “Nina Simone è una un compositore così “Questa per me è una questo brano mi fa let-
Over The Rainbow sia delle più grandi pianiste straordinario. Du Bist canzone decisamente teralmente impazzire,
la più grande canzone e cantanti della sua ge- Die Ruh è una romanza sentimentale. Compo- vorrei averlo scritto io.
mai scritta. La com- nerazione. Questa ver- assai semplice e allo sta da Cole Porter nel Incluso nell’album Live
posizione è di Harold sione di My Baby Just stesso tempo mi colpi- 1944, Every Time We inciso nel 1970, è così
Arlen, le parole di Yip Cares For Me ha un sce come una canzone Say Goodbye illustra semplice e chiaro, che
Harburg, e per me rap- posto speciale nel mio riflessiva e molto pro- alla perfezione il tradi- poi è sempre la cosa più
presenta la lotta della cuore per via di Nina, fonda”. mento dell’entangle- difficile da fare”.
PLAYLIST

vita e la ricerca della ed è anche fantastica da ment romantico”.


pace”. ballare”.

DA IL MAGO DI OZ OST DA LITTLE GIRL BLUE LIED SINGOLO DA LIVE

KATE & ANNA MINA BOB DYLAN GIUSEPPE VERDI KATE & ANNA
MCGARRIGLE E POI… A HARD RAIN’S DI PROVENZA IL MAR, MCGARRIGLE
FIRST BORN A-GONNA FALL IL SUOL (TALK TO ME OF)
MENDOCINO

“E Poi…, scritta da
“Mia madre Kate ha Andrea Lo Vecchio e “A Hard Rain’s A-Gon- “Quest’aria, tratta dall’o- “(Talk To Me Of) Men-
scritto questa canzone Shel Shapiro e conte- na Fall è un brano che pera in tre atti di Giusep- docino è una canzone
sui figli primogeniti, nuta nell’LP Frutta E illustra perfettamente la pe Verdi La Traviata, è incredibile che racconta
uscita nel duo secondo Verdura del 1973, è una tristezza dell’esistenza una grande aria cantata di un viaggio simile a
album del 1977. È un canzone che non manca umana. Amo questa da un padre. La trovo quello che mia madre
ordine dall’alto e spero mai di farmi sognare a canzone perché moltis- toccante perché anch’io Kate ha fatto quando
di soddisfarlo come si occhi aperti la bellezza sime emozioni al suo oggi vivo l’esperienza di era giovane attraverso
deve. È vicino e caro al del Mediterraneo”. interno”. essere padre”. gli Stati Uniti. È tratta
mio cuore, però”. dal disco di esordio di
mamma e zia”.
DA DANCER WITH DA THE FREEWHEELIN’ DA KATE & ANNA
BRUISED KNEES DA FRUTTA E VERDURA BOB DYLAN DA LA TRAVIATA MCGARRIGLE

A CURA DI BARBARA SANTI - FOTO DI TONY HAUSER

86 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM MAGGIO 2020

XABIER IRIONDO/ LIBERATO LOWLOW MOTHER ISLAND


SNARE DRUM EXORCISM ULTRAS DOGMA 93 MOTEL ROOMS
TIERRA/MAREE AUTOPRODUZIONE SONY GO DOWN
DISCHI BERVISTI/WALLACE/DIO DRONE/
TRUEBYPASS Come per ogni cosa, dopo Non cadiamo nella tentazione di Per questa ottima band vicen-
l’irreale doppietta iniziale, arricciare il naso quando inciam- tina il gioco delle influenze è
Xabier Iriondo e Franz Valente Nove Maggio e Tu T’è Scurdat’ piamo nel nuovo rap italiano. molto vario. Influenze a tratti
si dividono tra palcoscenici ‘E Me, ci vuole pacienza. Questo album dell’MC romano, riconoscibili, a tratti no. Vengo-
rock (rispettivamente negli Si comincia con diffidenza, per esempio, è una voce fuori no in mente gli Shocking Blue
Afterhours e nel Teatro Degli niente pare all’altezza. Ma si dal coro. Lowlow sa uscire con per una certa giocosità 60’s
Orrori), riuniti nell’esperienza insiste, e si cede. Anche per maturità inattesa dalla prima pop; più spesso band come Jess
Buñuel. Quando corrono da soli uscite atipiche - lavoro su persona, fare un passo laterale e And The Ancient Ones per il
amano il rischio dei linguaggi commissione, assai corposo raccontare vite scovate nel seco- modo a tratti ieratico e rarefatto
inconsueti e si spingono su per chi si è sempre centellinato lo passato, Un gioiello su tutti, con cui cantano e suonano (sen-
territori impervi tra post rock e - come la colonna sonora di Bobby: è una storia, poetica e tite la stupenda ballata Lustful
ricerca sonora. In questo split Ultras, lungometraggio del non didascalica, di Fischer, il Lovers). E poi West Coast 60’s
Iriondo manipola la sua tavola sodale Francesco Lettieri. Le fuoriclasse americano maledetto folk rock (ad esempio Till The
sonora d’elezione, il più volte canzoni vere e proprie sono solo degli scacchi. Jones Town fruga Morning Comes), un pizzico
collaudato cordofono mahai quattro, e coprono bene sia il nella personalità killer di James di acidi 13th Floor Elevators,
metak, traendone momenti lato melodico di Liberato (Vien’ Jones, reverendo che massacrò momenti di folk pop spagno-
elettroacustici meditativi e Ccà - Part II, uno dei due mix di gli adepti della sua stessa setta leggiante e paesaggi cinemato-
furiosi; mentre Valente dietro O Core Nun Tene Padrone) sia nel 1978. In La Ragazza Nello grafici western (Santa Cruz).
l’alias Snare Drum Exorcism quello house (We Come From Specchio l’argomento è in sali- Pensate a tutto questo come ben
crea un maelstrom sfruttando Napoli, con bella strofa di Gaika, ta, l’anoressia, ma anche qui la assemblato in uno stile comun-
le proprietà di rullanti, molle ‘A Mamm’ E Chi ‘Nnallùcc’, banalità sta alla larga. La stessa que distintivo. Amalgamato in
e oggetti metallici secondo un l’altro mix di O Core...). Il resto profondità e lucidità vale per un jangle sound, a tratti twang:
assetto industriale, lasciando sono strumentali sognanti i pezzi in cui il rapper guarda il marchio dei Mother Island.
fluire una sinfonia rumorosa oppure tesi e incalzanti, nelle dentro se stesso. C’è dentro qual- Una band che ha saputo rivisi-
non priva di una sua intima stesse proporzioni, e c’è anche cosa di Bianconi, Murubutu e tare il passato pop psichedelico
narrazione. 3D dei Massive Attack, ma chi lo Cremonini. in modo brillante e inedito.
ANDREA PREVIGNANO sente è bravo. PAOLO FERRARI CLAUDIO SORGE
75/100 ANDREA POMINI 74/100 75/100
79/100

PARTINICO ROSE PRE-COG IN RITMO TRIBALE THE STRANGE FLOWERS


SONGS FOR SAD THE BUNKER LA RIVOLUZIONE SONGS FOR IMAGINARY MOVIES
AND ANGRY PEOPLE WHAT IF? DEL GIORNO PRIMA AREA PIRATA
AUTOPRODUZIONE SISTER RAYGUN BAGANA
Le celebrazioni per il 30esimo
Una rosa che estende il proprio Restare fuori dal giro aiuta a di- Esplode ancor di più nel nostro anno di attività degli Strange
fuoco dalle radici mediterranee. stinguersi. È il caso dei Pre-Cog silenzio il ritorno dei Ritmo Tri- Flowers hanno portato Michele
Attivo dal 2015, il quartetto In The Bunker che, dopo anni bale. Esplode e fa male, perché Marinò a ricongiungersi con al-
siciliano si fa portavoce di una di gavetta e produzioni di ultra- ora che il nostro isolamento cuni vecchi compagni di viaggio.
rilettura post punk e gotica che nicchia, pubblicano un album forzato ci porta a riflettere, il La formazione è infatti per i 3/4
trae spunto soprattutto dalle per un’etichetta americana loro ritorno non è uno stimolo la stessa che diede vita alla band,
linee guida albioniche. Il taglio forti di una maturità acquisita ma un acceleratore di rimpianti, al termine degli anni 80. Il risul-
estetico deve molto alla filiazione sul campo. E in Abruzzo, mica rabbia e voglia di reagire. Le tato, a giudicare dalla magia che
originaria di Cure, primi And a Manhattan, con tutti i pro e parole hanno un peso, anche percorre queste tracce, è quello
Also The Trees e Joy Division, i contro che la cosa comporta. nella musica, e il dettato dei di una ritrovata alchimia in
sebbene sia il canto enfatico What If? è figlio di ascolti spal- Ritmo Tribale ancor oggi non è grado di procurare al gruppo pi-
di Cannizzo a colorare i codici mati nel tempo. Se devo trovare solo efficace ma, a tratti, rige- sano uno dei lavori più riusciti di
nell’evoluzione gothic rock nerato. Forse nessuno di noi si sempre, con brani in cui l’ispira-
dei riferimenti opto per i suoni
cara a Fields Of The Nephilim e sarebbe mai atteso un ritorno zione barrettiana si mescola alle
americani più aspri dei medi
House Of Usher (l’accentuazione così pieno, vibrante, nervoso, sonorità del Britpop più psych
‘90: Cows, Hammerhead, Unsa-
psichedelica e cameristica, arrabbiato, ma è chiaro che oriented. Un grande ritorno, in-
ne e dintorni. Non così estremi
associata a un più deciso essere parte della storia del somma, anche per merito di una
nella forma, ma su quei binari.
parossismo ritmico, potrebbe rock italiano non era un titolo produzione moderna che valo-
offrire spunti interessanti in
Poi tanta acqua è passata sotto
i ponti e i PCITB hanno assor- gratuito, ma il riconoscimento rizza tutti i colori delle distorsio-
futuro). Un valevole biglietto di classe e stile. Proprio ciò che ni chitarristiche con momenti
da visita, ma è riempiendo con bito le istanze successive ma
la rabbia controllata, il suono esce ancora una volta dalla mu- entusiasmanti negli arabeschi
maggiore lucidità certe visioni sica dei Ritmo Tribale, tornati
asciutto e l’indifferenza verso elettrici di Heal e nell’effettistica
che potranno considerarsi
i cliché dell’underground sono a essere un grande patrimonio psicotropa di Apocalypse.
gli eredi formali di acts come
gli stessi. della nostra musica. DIEGO BALLANI
Burning Gates.
STEFANO MORELLI
LUCA FRAZZI MARIO RUGGERI 80/100
75/100 88/100
70/100
RUMOREMAG.COM | 87
IN ITALIA

TIE GOES TO THE RUNNER

he questi siano strani di Xabier Iriondo e della cantautrice queer


giorni per fare o non fare folk Francesca Morello/RYF il trio
C cose come ascoltare e
scrivere di musica non
chitarre/batteria/Basso e synth conferma
di essere oramai rodatissimo e capace
c’è bisogno che ve lo dica di padroneggiare le volatili materie post
quel tale che scrive sul metal, sludge, noise, doom e ambient. In
giornale, e intanto le solite citazioni di chiusura più che inevitabile è doveroso
Vasco Rossi e Battiato le abbiamo piazzate. chiudere il mese segnalando due iniziative
Di sicuro però è straniante aver ricevuto benefit con base nel capoluogo lombardo:
dieci volte tanto il volume ordinario di Killed By Boredom - 27 Songs By Lock-
musica da ascoltare da quando misurano la Down Survivors della One Chord
musica in giga. E come dice sempre quello Wonder (ocwrecords.bandcamp.
dissato dalla Murgia mentre ascoltavo com) è una compilation digitale su
ieri sera un cantante in diretta dalla sua coordinate power pop i cui proventi
cameretta avevo gli occhi gonfi di stupore andranno per intero al Policlinico di
Milano. Dentro ci trovate brani di singoli
membri di gruppi come Senzabenza,
nel sentire Il cielo azzurro appare limpido Leeches e Anna&The Psychomen. La
e regale: perché si sa che il cielo a volte reazione al possibile worst case scenario
invece ha qualche cosa di infernale. Ecco distopico invece ce la delinea Vivi Nel
perché il primo gruppo che ha catturato 2020 - Benefit Brigate Volontarie,
la mia attenzione in questo strani giorni compilation del collettivo Occult Punk
sono stati gli Skulld (skulldband. Gang (occultpunkgang.bandcamp.
bandcamp.com), gruppo 80% emiliano- com). Testualmente: 17 tracce, per ora si
romagnolo e 20% Lombarda (L maiuscola può pre-ordinare una cassetta che sarà
da Dave, A finale perché la cantante disponibile una volta che sarà di nuovo
Pamela abita a Milano), a cui il chitarrista possibile produrre e spedire cassette in
AGITATE Enrico Monti ha idealmente tirato la sicurezza. Tutti i ricavi dalla vendita delle
JAILHOUSE SESSIONS
AGITATED666.BANDCAMP.COM volata mediatica: avendo Enrico la fortuna cassette e dei download digitali saranno
di aver il balcone di casa di fronte alla donati alle Brigate Volontarie per
Claudio Zucca è l’anima dei Rippers, Boutique Della Piadina della Ines finanziare le loro attività di assistenza
5 dischi usciti fra il 2003 e il 2017 uno a Bertinoro (una azdora di 80 anni che durante la crisi: per la solidarietà, la
più bello dell’altro. Il suo ritorno per non ha paura di usare seitan e tofu) le ha cura e la comunità, contro chi nel 2020
ora assume le forme di un progetto vorrebbe che nelle strade girassero solo
dedicato Raining Blood invece che Nel
nato nella cattività della quarantena
Blu Dipinto Di Blu. Esaurita l’involontaria sbirri e morti.
da Covid-19 ed esiste “solo” sul suo
Bandcamp, esempio più lampante carica virale della cover degli Slayer mi
di cosa voglia dire trasformare la sono ascoltato Reinventing Darkness,
necessità in virtù. Quale momento un disco di death metal genuino con
migliore per tirare fuori dal cassetto suggestioni esoteriche, attitudine da
delle tracce strumentali lì da 15 anni vendere e una forte centratura sul
e chiedere agli amici di cantarle? E femminile che va aldilà della voce: sempre
quando i compagni di prigionia sono
aria fresca in a man’s world. L’arrivo
tipi come Krano, Stefano Isaia
dei Movie Star Junkies o una Maria a casa di Incomplete, CD dei toscani
Violenza posseduta simultaneamente Nudist (nudistnudist.bandcamp.
dal Fantasma di Sant’Avendrace e da com) lo colgo come un segno dei tempi:
quello di Rosa Balistreri il cielo sopra uscito il 28 febbraio scorso è infatti l’unico
le nostre di anime non può che essere supporto fisico che è stato recapitato
sempre più blues: insomma, puro soul nella mia buchetta della posta prima del
food Daunbailò. lockdown, tra l’altro sempre a proposito
82/100 di titoli profetici di canzoni dei Fugazi. Nei
40 minuti del disco, impreziositi dai camei

A CURA DI MARCO PECORARI

88 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM MAGGIO 2020

FABRIZIO TAVERNELLI VOSSA WELLWORN BANANA XÙ


HOMO DISTOPIENS VOSSA ANYTIME WHO THE FUCK IS BOBBY PERÙ?
LO SCAFANDRO/MATERIALI MUSICALI TIP OFF LAMIACAMERETTA/LADYSOMETIMES AUTOPRODUZIONE

Forse non sono questi i giorni Dietro il nome portoghese L’esordio di Ettore Pistolesi Willem Dafoe in Cuore Selvag-
migliori per interrogarsi sul (“vostra”), ecco un palermitano (voce, chitarra, tra le espe- gio di David Lynch, ok. Ma chi
futuro dell’umanità, ma certi intero e uno mezzo inglese, e un rienze pregresse Flying Vagi- cazzo è Xù, piuttosto? Cultori
dischi hanno la straordinaria debutto che mostra personalità nas e Shout!) con il moniker dell’underground cagliaritano e
capacità di essere in sintonia con e gusto. Non una sorpresa, visto Wellworn Banana è il classico fisionomisti vari avranno rico-
il corso degli eventi: è il caso di che Gaetano Dragotta ha anni di album che tenta di distillare nosciuto nel ritratto di copertina
questo nuovo lavoro di Fabrizio esperienza nel giro elettronico l’essenza di una lunga militan- Andrea Pilleri, uno di quei ma-
Tavernelli, il nomade psichico come Go-Dratta, e Sergio za in vari gruppi e allo stesso ledetti che riescono a suonare
che, dopo aver rappresentato con Beercock si è già fatto notare tempo una propria biografia solo in gruppi fighi (nel suo
numerosi progetti l’ala più spe- come cantante, polistrumentista, musical/emotiva. Ci riesce caso Rippers, Oops, Love Boat e
rimentatrice e coraggiosa della attore e regista teatrale. Ma benissimo, al di là del fatto che Talky Nerds), e che dopo anni di
musica indipendente italiana, insieme i due trovano una gli omaggi agli idoli di gioventù rock’n’roll in compagnia debutta
cerca di interpretare in presa di- formula vincente, unendo i (su tutti gli Yo La Tengo, ma da solo. Cambiando genere, an-
retta il nostro tribolato presente. propri talenti in un album che sono visibili pure certe vena- cora una volta: le otto canzoni di
Fa un certo effetto ascoltare di per una buona metà è eccellente: ture Sonic Youth e My Bloody Who The Fuck Is Bobby Perù?
virus che si svegliano dal loro gli intrecci di voci trattate e le Valentine, e molto altro, a voler durano tutte dai quatto minuti
sonno millenario in seguito allo sequenze sintetiche di una Cima cercare, della gloriosa stagione in su, e lo mostrano alle prese
scioglimento dei ghiacciai (Cose che sa di Caribou; i tagli soul indie nineties) sono credibili e con un post punk da cameretta
Sull’Orlo), o anche sentir cantare e la pompa techno midtempo mai puramente emulativi. Ed è fatto egregiamente. Ritmi ro-
di regioni lontane divenute re- distorta di Change; i poliritmi una diffusa urgenza da teenage botici di drum machine, suono
centemente famose (Lune Cine- metallici e le nacchere della angst (e chissenefrega della riempito da sintetizzatori e chi-
si); canzoni in cui alla vena mi- filastrocca Bastard; il groove carta d’identità), ma anche epi- tarra, ora distorto e ora invece
stica e psichedelica dell’ex AFA si acustico maliano, il batitto deep e sodi come la fragile e vulnera- in fuga su arpeggi gotici, voce ef-
vanno ad aggiungere inebrianti gli arpeggi prog di Nisba. Il resto bile Slow Time, a far decollare fettata e melodie che tradiscono
elementi di world music. è meno a fuoco nonostante varie una mezz’ora bella fitta di croc- confidenza con tanto rock mar-
STEFANO D’ELIA buone intuizioni, ma regge. cante indie rock chitarristico. ginale di ieri e di oggi. Bravo.
73/100 ANDREA POMINI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME ANDREA POMINI
77/100 72/100 77/100

COSMIC RITUAL
BLACK RAINBOWS SUPERTRIP
HEAVY PSYCH SOUNDS

Si riaccende la macchina del fuzz/riff dei Black Rainbows. Non At Midnight You Cry ti sferza e ti mette subito in riga, citando
un ingranaggio fuori posto, tutto funziona alla perfezione. Più apertamente gli Stooges. Universal Phase manipola gli Sleep
solido e “scolpito” di Pandaemonium, fin dal titolo Cosmic Ritual saturandoli di fuzz. Hypnotize By The Solenoid e Glittereyezed
Supertrip sembra un esplicito riferimento ai Monster Magnet. E hanno l’andamento di mantra psichedelici firmati Spacemen 3
un brano come Radio 666 ne è l’omaggio più evidente: rovinato invasi da una marea montante di fuzz e wah wah. Mentre con The
e torrenziale space junk fuzz (che poi gratta gratta sotto ci trovi Great Design e Searching For Satellites la tensione si allenta:
sempre gli Stooges). Meno ieratici e più “killer” della band di remote ballate space psichedeliche tra Sam Gopal e Hawkwind.
Dave Wyndorf, i Black Rainbows sono un tipo di gruppo raro, che Master Power Blast torna a mordere: una versione blast stoner
riesce sempre a fare un nuovo album migliore del precedente. Ogni dei Frijid Pink di Detroit! Per non farsi (e non farci) mancare
volta c’è un motivo per cui puoi affermare questo. Nel loro caso niente, i BR scodellano alla fine due fuzz blues micidiali come
però è sempre lo stesso: Gabriel “idrovora” Fiori, il chitarrista/ Snowball e Sacred Graal (alla Nebula), e ci volevano proprio due
compositore, che riesce di volta in volta ad amalgamare in pezzi così. Ammetto che non ero sicuro di essere preparato a dirlo
progress ogni possibile influenza, dal presente e dal passato, in un’altra volta, ma questo è il miglior album dei Black Rainbows.
un formato essenziale/compatto, ma non per questo povero di CLAUDIO SORGE
contenuti. La chiamano capacità di sintesi. Il brano di apertura 84/100
RUMOREMAG.COM | 89
TREECOLORE IN BREVE MAGGIO 2020

10 HP ANTICORPI ASPIC BOULEVARD BROKEN UP


MANTIDE VOTA ESTINZIONE MEMORY RECALL OF SOUL VICTIM
AUTOPRODUZIONE CAZZIMMA DISCHI A REPLICANT DREAM SHADES OF SOUND/WAVE
BLOW UP
Pop rock Benvenuti Niente
semplice all’ultimo I fratelli “novità”
e diretto: party dell’u- siciliani nel debutto
basso, manità: Marco e di Dedo
batteria, l’accesso Alessandro Panzera e
chitarra è solo per Barrano Max Caselli
e tanta chi ha svi- approdano (Intelligen-
energia luppato le alla londi- ce Dept.,
per questo trio siciliano che dovute difese contro razzismo, nese Blow Go Flamingo!) con Chiara
fa dell’essenzialità e della fre- sessismo, omofobia e tutti i mali Up con una godibile formula Boldrini eTom Lampronti, ma
schezza le proprie carte miglio- dell’anima che ci hanno condot- pop a base di sintetiche e ana- tanta sapienza nel ricreare gli
ri. Tra accorate riflessioni sulla ti alla fine del mondo. In scena logiche chincaglierie vintage, ‘80 del glamour giocato sulle
propria terra d’origine (Il Sogno gli Anticorpi, trio agit pop sui la cui futuribilità curatissima sfumature di nero, dei riff post
D’Ulisse), e serrate sventagliate cui brani si innestano elettriche e minuziosamente dettagliata punk, dell’elettropop da disco
rock (Figli Della Luna, Hai Già nervature di synth rock situa- potremmo situare da qualche dark. Con riferimenti culturali
Venduto L’Anima?), Mantide è zionista; sette pezzi che rischia- parte tra gli strumentali al – Long Long Long è ispirata a
un lavoro genuino, che scorre no di acquisire valore innodico Moog di Mort Garson, gli Air, la Ferlinghetti – e divagazioni (la
tutto d’un fiato senza concedere per i figli dell’apocalisse. nostra library music più exotica psichedelica Govinda Gopala)
pause. STEFANO D’ELIA e un pizzico di psych pop. Im- che mostrano orizzonti artistici
STEFANO D’ELIA 70/100 peccabili e ispirati. più ampi.
65/100 ALESSANDRO BESSELVA AVERAME LETIZIA BOGNANNI
77/100 70/100

CALTIKI DARMA BEPPE DETTORI EAR


AMAZZONI VERTIGINE & RAOUL MORETTI EXOUSIA
AREA PIRATA BRUTTURE MODERNE (IN) CANTO RITUALE - OMAGGIO PMS STUDIO
A MARIA CARTA
Forza mo- La pro- RUBBER SOUL Un’anima
trice del duzione e folk acu-
trio roma- gli arran- Ascoltare stica, una
no solo la giamenti, questo la- moderna
voglia di a cura di voro è come sensibilità
divertirsi Francesco entrare cantautora-
e far muo- Giampaoli, all’inter- le, una mi-
vere i culi, sono una no di una surata ge-
senza per questo scadere nel garanzia: dettagliatissime e fu- cattedrale stualità post rock e qualche tos-
prototipo di band da veglione turibili atmosfere moderniste da durante sina elettronica in libero volo
di capodanno. Tutt’altro: dieci universo parallelo, tra twanging una funzione religiosa, si rimane orchestrano uno slow listening
brani – dedicati ad altrettante e balera space age. Le canzoni incantati dalla maestosità e dalla cangiante che, per vis intro-
figure femminili – agili e mai dell’esordiente Darma, dal canto spiritualità che pervadono queste spettiva, potrebbe incarnare la
banali nel loro mix di garage loro, sono fresche e ispirate, con sentite reinterpretazioni. Dettori colonna sonora di una curativa
rock spassoso, beat italiano voce appropriatamente catchy e e Moretti omaggiano l’indimen- aspettativa dal mondo (su tutto
anni 60, surf a grana grossa e scrittura incisiva. A confondere ticabile Maria Carta con sette le suggestioni radioheadiane di
cantautorato nostrano dalla chi- proficuamente le acque, il featu- brani storici e l’inedito Ombre, 453 gr.: per il duo forlivese una
tarra facile (Bennato e Graziani ring di Moder su due brani. composizione che mette in mu- sorta di personalissima High
in primis). ALESSANDRO BESSELVA AVERAME sica una suggestiva poesia della And Dry).
ANTONIO BELMONTE 73/100 straordinaria cantante sarda. ANTONIO BELMONTE
68/100 STEFANO D’ELIA 73/100
75/100
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

FIORI DI CADILLAC DINO FUMARETTO IRON MAIS


FUORI DALLA STORIA COMA LIVE WOODCOCK
INRI TROVAROBATO MANINALTO!

Si parla di Inciso Adorabili


relazioni in- durante il sin dalle
terpersona- tour che ha audition a
li, perlopiù seguito la X Factor e
autobiogra- pubblica- padroni in-
fiche, nel zione del contrastati
secondo suo ultimo del cow
lavoro del album, punk italia-
trio salernitano. Prodotto e raccoglie tre pezzi tratti dallo no, hanno impostato la carriera
inciso da Giulio Favero, che lo stesso, due dal precedente e uno sulle cover ma non sono una CLAVER GOLD
ha arrangiato insieme a loro, il dall’EP Sotto Assedio. Sei tracce cover band: fanno loro le canzo- MURUBUTU
disco si muove in territori pop suonate dallo stesso Billoni, ni, le trasformano. Basta ascol- INFERNUM
sintetici, tra un uso equilibrato insieme a IOSONOUNCANE, tare Thriller (M.Jackson) e King GLORY HOLE/WOODWORM
dell’elettronica e impulsi dance. Rocco Marchi, Francesca Bac- Of Metal (Manowar), che acqui-
Pop nell’accezione buona del colini, che con lui produssero siscono una forma rurale quanto Il disco si evolve tra cita-
termine, quello che coniuga un Coma, e a Simone Cavina. Una volete, ma nuova. Un inedito e zioni originali, temi ispirati
suono rassicurante, ritornelli ac- sorta di bootleg che, a causa del dieci cover tra cui gli Offspring, al testo dantesco, beat sia
cattivanti e la giusta profondità. virus, anziché in cassetta esce con una versione psycho mex di classici sia contemporanei,
BARBARA SANTI solo in digitale. Come Out And Play. spunti melodici e filotti di
70/100 BARBARA SANTI MARIO RUGGERI rime.
72/100 88/100

ALBERTO NEMO OVERLOGIC FABRIZIO PATERLINI


AMORE ETERNO ODIO DELIFE TRANSITIONS II
MAYDAY URTOVOX MEMORY RECORDINGS

Amore. Gli Over- Secondo


Eterno. logic non capitolo
Odio. Tre inventano della trilo-
semplici nulla di gia dedicata
parole che nuovo, né alle micro-
al loro apportano storie di
interno particolari solo piano
contengono novità a della durata
innumerevoli significati, tanti un genere ormai datato come il di un minuto. Il lievito madre
quanti sono gli stati d’animo synth pop, tuttavia questo duo rimane quello di uno struggen- MODER
che possono ospitarli. Alberto bolognese ha il dono di saper te minimalismo neoclassico CI SENTIAMO POI
Nemo erige intorno a questi tre dare un tocco personale a dei alimentato da einaudiani rista- GLORY HOLE
termini dalla valenza univer- brani ben strutturati. Pezzi gni atmosferici (That Feeling,
sale quattro celebrazioni litur- come Gaslighting, Skate e Pick, Though) e una malinconia Un disco spesso acustico,
giche, composizioni dall’ince- Click, Shit, hanno un tiro e cinematografica che, da par verrebbe da dire quasi can-
dere severo, attraversate da un un brio che di rado si trovano suo, non poteva che deflagrare tautorale: un rapper per cui
devoto sentimento religioso. presso la nutrita concorrenza, al meglio nella dolente melodia spingere tutto fino al limite
File under: colonna sonora per aspetto su cui i ragazzi devono di Autumn Theme, ideale com- è condizione necessaria.
indulgenze plenarie. insistere. mento sonoro di un addio.
STEFANO D’ELIA STEFANO D’ELIA ANTONIO BELMONTE
65/100 67/100 71/100

RENÀRA TRAVELLING SOUTH  THE YOUNG NOPE


RENÀRA WE PLAY F*CKIN’ DIRTY BLUES GULP
DREAMINGORILLA/MARSIGLIA/GENE- FILIBUSTA AUTOPRODUZIONE
RAL SORENESS/DISCHI DECENTI/1 A 0
“Suoniamo Buone
Un di- del cazzo notizie:
schetto che di sporco nonostante
nel 2012 blues” dice la giovane
avrebbe più o meno età dei tre,
fatto faville. il titolo niente indie
Oggi molto di questo pop sin-
meno, ma disco della tetico per
non per formazione romana. Dedizione adolescenti sfiniti. Piuttosto un
demeriti dei Renàra, band ibrida totale al genere e poche conces- disco suonato bene, fatto di un ALFIO ANTICO
che vede membri di Do Nasci- sioni all’individualismo: a tratti rock esplicito, d’impatto imme- TREMA LA TERRA
AL-KEMI/ALA BIANCA
miento, Son e June Miller. Post forse un po’ troppo funambolici diato, talora incendiario. Chitar-
HC ed emo deviati dal math rock per i gusti di chi scrive, ma senza re sature, poi funkeggianti, un
Il suono è meno cupo e
schizofrenico. Qualche richiamo dubbio trascinanti nello sposare piglio prog e un’attitudine blues
generazionale ai Verme (RIP) e la sperimentazione meno
un versante hard con padri pu- che talvolta fa capolino. Qual-
in alcuni frangenti gli attacchi ardita, ma la scrittura
tativi gli ZZ Top anziché certe cosa che sta tra il musical dei
hardcore melodici dei Satanic compie un passo in avanti,
declinazioni puramente virtuosi- primi ‘70 e gli Afterhours, pur
Surfers. “Ma vuoi mettere / la più legata alla canzone e a
stiche delle 12 battute. distinguendosi per personalità.
bellezza / di aiutare una vecchia BARBARA SANTI
un’attitudine quasi rock.
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
al supermercato?” 67/100 70/100
NICHOLAS DAVID ALTEA
70/100
RUMOREMAG.COM | 91
ABORTED TORTOISE THE AVALANCHES
SCALE MODEL SUBSISTENCE RUNNING RED LIGHTS
VENDOR UNIVERSAL
GOODBYE BOOZY
La dedica
Le quattro al compian-
pallottole to David
caricate Berman
su questo dall’eccen-
7” sono la trica band
dimostra- australiana.
zione che Un gioielli-
l’hardcore no pop psichedelico, interpre-
ha più di sette vite. Giovanis- tato da Rivers Cuomo (Weezer),
simi, australiani di Perth, gli prima che sul finale arrivi l’inci-
Aborted Tortoise suonano come so recitato in punta di piedi dal
i primi Meat Puppets. Forse rapper Pink Siifu. “The light in
meno anarchici, ma come loro my life is going out tonight wi-
dediti a un punk che asfissia: thout a flicker of regret”: sono
alte velocità, rullate come raf- versi tratti dal brano di Purple

VIAGRA BOYS
fiche di mitra, riff secchissimi, Mountains Darkness And Cold,
voce folle e monocorde, cambi ed è difficile trattenere la com-
di tempo e, di fondo, una certa mozione.
paranoia. Bel singolo. GIORGIO VALLETTA
LUCA FRAZZI 89/100
75/100

COMMON SENSE THE BLACK WIZARDS COMA_COSE


YEAR0001
ENDLESS VIBING JAMS DUE
AUTOPRODUZIONE ASIAN FAKE

Il sospetto che Street Worms, primo Due brani Due brani


album di Viagra Boys, aveva fatto aleg- tratti dalle scritti nello
giare qualche tempo fa, diviene certezza sessions di scorso au-
con l’ascolto del nuovo EP: i ragazzi sono Reflections, tunno 2019
l’avamposto svedese di quel manipolo abbastan- ed entrambi
di band che negli ultimi anni hanno za diversi prodotti da
riportato linfa e vigore a un genere che dallo stile Stabber (già
andava arenandosi. Utilizzando due dell’album. all’opera
aggettivi ormai desueti definiamolo rock Molto più rivolti al glorioso con artisti come Salmo e Nitro).
del proletariato, una mescolanza di punk, blues, hip hop, poe- passato blues psichedelico dei Guerre Fredde è una tempestiva
tica di strada costruita su discussioni da pub alla quinta pinta ‘60. The Great Escape è un e rassegnata riflessione sulla
dell’una del mattino. Le quattro canzoni di questo 12” racconta- dark blues rock da sabbathisti solitudine, degna delle migliori
no tutto in un quarto d’ora: l’inno ai perdenti in forma di ballata allucinati. Mentre Track 6 è un cose pubblicate dal duo mila-
orchestrale della title track, la cavalcata post punk tutta spigoli lentissimo blues acido dove le nese finora. Ne La Rabbia, Ca-
e adrenalina (Lick The Bag), il blues storto alla Bad Seeds con chitarre sembrano quelle lanci- lifornia rappa di “corpi neri nel
contrappunto di sax (Sentinel) e la chiusura in formato white nanti di un James Gurley (Hol- mare e anime perse coi domici-
hip hop jazzato, tra The Streets e King Krule. ding Co.), e tutto il resto pare liari”, mentre è a Fausto Lama
ARTURO COMPAGNONI un blues di Aynsley Dumbar Re- che tocca la parte melodica.
82/100 taliation. Ma con il timbro dei GIORGIO VALLETTA
Black Wizards. Grande band. 75/100
CLAUDIO SORGE
80/100

FIDDLEHEAD GREENTEA PENG THE HECK HOFAME


GET MY MIND RIGHT GHOST TOWN MOVE! TEMPUS TEMPORIS
RUN FOR COVER DIFFERENT SOUR BOMB I LOW YOU/MANGIAREBENE

Nel caso Accompa- Se c’è un Tre tracce di


non vi gnata da gruppo Un Istante,
siano pas- una lettera europeo ultimo disco
sati sotto aperta sulla che prende di Hofame,
il naso con gentrifi- a calci il prelevate
Springtime cazione garage dei da tre di-
And Blind di Londra Sixties pur versi DJ/
(2018), e sulle rispettan- produttori
vivamente consigliato, c’è modo crescenti difficoltà della clas- dolo profondamente, be’ eccolo. (Earthquake Island, Durmast e
per recuperare partendo anche se operaia in Gran Bretagna, Il nuovo 7” del trio olandese gui- Medicamentosa) per fornire tre
da queste due tracce tra punk e Ghost Town è dichiaratamente dato da Henri Soulmann parte differenti visioni di migrazione
post HC che ricadono perfetta- ispirata dall’omonimo classico dritto alla giugulare con Move! della forma canzone da pop a
mente in quella mega famiglia degli Specials. Ma l’approccio dove pare di ascoltare Screamin’ elettronica. Dall’ambient orien-
che riparte dal punk rock e lo musicale della promettente arti- Jay Hawkins sodomizzato dai taleggiante di Un Filo D’Erba, al
amplia e lo ingrandisce a livello sta 24enne aggiunge neo soul e Motörhead mentre delle Ro- tormentone elettro (Un Colpo Di
sonoro. I bostoniani Fiddlehead jazz ai ritmi d’origine giamaica- nettes accelerate chimicamente Nausea) fino alla deriva tribal-
sono tra i migliori, e pure la più na, ed è ammirevole la determi- armonizzano ai cori. Burnout glinch (L’Autodidatta). Esperi-
dimessa B side (Stay In The nazione con cui canta “you can’t inizia più traballante, poi è tutto mento riuscito e interessante.
Room) ha ottime potenzialità. take my city from me”. un singhiozzo garage punk. ARTURO COMPAGNONI
NICHOLAS DAVID ALTEA GIORGIO VALLETTA MANUEL GRAZIANI 67/100
80/100 86/100 79/100
92 | RUMOREMAG.COM
SINGOLARE LA LUNGHEZZA NON È TUTTO MAGGIO 2020

JASSS L’ALBERO LE MARINA MÄSH


WHITIES 027 ALLEGRIA LIBERA I DON’T WANT YOU
WHITIES SANTERIA THE SOUND OF EVERYTHING WANDA

Già prota- Aspettando Un interes- Operano a


gonista del che “tutto sante EP Berlino ma
convincente vada bene” di debutto due sono
album di e tempi più per l’artista spagnoli e
debutto clementi toscana tre italiani.
Weightless per pubbli- oggi di casa E che ita-
tre anni fa, care il suo a Londra, liani: i chi-
la spagnola secondo che rispec- tarristi Ste-
Silvia Jiménez Alvarez riemerge album, l’ex Vickers ha raccolto chia nello pseudonimo scelto fano e Andrea hanno 25 anni
con due brani inediti e ancor nell’EP Allegria gli ultimi due la propria bipolare personalità buoni di punk’n’roll nella testa
più personali. Nella prodigiosa singoli usciti, l’omonimo ine- artistica. Fra riferimenti trip e nelle mani. Passione, back-
combinazione fra breakbeat dito e la rilettura acustica di un hop e l’espressione di un’evi- ground, e direi anche mestiere,
e melodie di synth Turbo Olé pezzo tratto dall’esordio. Il suo dente ammirazione per FKA sgorgano nei due pezzi del 7” in
aggiunge epica gravità al suo è un folk pop dai testi intelli- Twigs (vedi Say It Sad), affiora cui il proto punk e il pub rock
potente omaggio al suono rave, genti e raffinati, declinati in ita- un’ispirazione sonora peculia- dei ’70 invadono il pop punk
mentre il drammatico dubstep liano da un timbro particolare e re, come nell’evoluzione di I’ll dei ’90. Un’invasione decisa ma
di We Solve This Talking sfocia debitori tanto al Battisti dei ’70 Never Love You o nelle insolite allegra, fatta di melodia conta-
in una straordinaria progressio- quanto al rock psichedelico. sperimentazioni ritmiche di giosa e riff a presa rapidissima.
ne emotiva. BARBARA SANTI Trauma. Ottimo nel suo genere.
GIORGIO VALLETTA 76/100 GIORGIO VALLETTA MANUEL GRAZIANI
92/100 77/100 77/100

FRANK OCEAN PALMER GENERATOR/ PURPLE HEART PARADE SMILE


DEAR APRIL/CAYENDO THE GREAT SAUNITES DESOLATION ANGEL EVERY NEW MISTAKE
BLONDED PGTGS CLUB AC30 DOTTO
BLOODY SOUND FUCKTORY/
L’ennesima BRIGADISCO/IL VERSO DEL CINGHIALE Pensi a Il debutto
anticipa- Manchester degli Smile,
zione di un Il filo con- e diresti quartetto
album che duttore britpop, ma torinese i
sarà (quan- dello split la risposta cui mem-
do?) consi- fra i già è giusta bri hanno
ste in due da noi co- in parte. comunque
singoli dif- nosciuti I Purple un buon
fusi contemporaneamente: Dear The Great Heart Parade riuniscono sia curriculum musicale alle spalle,
April è una ballata rarefatta e in- Saunites, quella matrice pop mancuniana inalbera orgogliosamente un
terpretata con il suo inimitabile duo basso/tastiere e tamburi/ fieramente psichedelica, sia i inequivocabile senso di appar-
pathos, mentre Cayendo utilizza elettronica, e il trio padre/figlio/ codici del dream pop, per scal- tenenza. Sentimentale, se non
alcuni versi in spagnolo per de- zio sono le trame psichedeliche fire le melodie con le chitarre proprio biografico. L’humus
scrivere un amore non corrispo- tessute dai due gruppi: a essere shoegaze (Red Rose Country). cui attinge la frenesia jangle
sto. Nelle edizioni limitate in 7”, spudoratamente sinceri prefe- Ci riportano al momento più dell’eccellente Every New Mi-
sono rispettivamente i Justice e riamo quelle free e freak dei 20 riverberato dei Verve, A Storm stake è quello dell’indie ameri-
Sango – emergente produttore minuti della traccia dei TGS alle In Heaven (1993) frutto anche cano degli anni belli: dai R.E.M.
di Seattle - a firmare i remix. seppur godibili due canzoni, più di un cantato acidissimo. Idee giovani chez I.R.S. ai Mission Of
GIORGIO VALLETTA canonicamente orientate sul buone ma la scrittura è a tratti Burma. Promettente.
82/100 versante post rock e math, dei dispersiva e la tensione calante. CARLO BORDONE
Palmer Generator. NICHOLAS DAVID ALTEA 78/100
MARCO PECORARI 63/100
66/100
SQUID SUBURBAN NOISE VANITY VUUR & ZIJDE/IMPAVIDA
SLUDGE NOW/HERE ANTICLIMAX VUUR & ZIJDE/IMPAVIDA
WARP LOYAL TO YOUR DREAM FEEL IT PROPHECY

Bene, direi La band Il quintetto Ricordate


che siamo formatasi di Brooklyn la metodica
in pieno a Campi ha tutto ciò al canto di
revival LCD Salentina che serve Alison Shaw
Soundsy- (Lecce), tra- per far pro- nei Cranes
stem primo sferitasi poi seliti, basta originari,
periodo. a Pesaro, ascoltare i così quanto
Percussioni, era ferma due album quello della
verticale funk, djismo wave, da circa 20 anni ed è stata un del 2016 e 2018. Eppure non si Frazer coi Cocteau Twins? Bene,
voce isterica che Mark E. Smith tassello importante per la scena schiodano dalla nicchia della i Vuur & Zijde nella loro traspo-
buonanima e John Lydon sem- punk italiana di fine anni 90. nicchia. Un peccato, ché anche sizione post black emozionale
pre sia lodato, chitarre Gang Of L’occasione del ritorno è stata in questo bel singolo vinilico colgono quell’incisione onirica
Four che Andy Gill buonanima quella di un augurio di pronta l’effervescenza Sixties della title e la situano in una rivisitazione
anche lui, break tastieristico guarigione per l’amico Marco track lucida con pennellate di del pagano promulgata da In The
prog e bomba spazzatutto psi- Morosini (Eversor, The Miles power pop contemporaneo la Woods e Ulver. Decisamente dar-
chedelica alè. C’è tutto. Diverte, Apart). Dall’agile emo core anni meravigliosa ruggine di Stones kthroneiani, di contro, gli Impavi-
fa muovere. Sono in cinque, da Zero (Our Simple Song) fino al e Big Star. Il lato B A Seat At da, fautori di due brani circoscritti
Brighton. Post Punk Is Playing brano in italiano che è un moni- The Table sposta l’asticella an- in una connotazione spiritual di
At My House. to diretto Ora Qui. Rieccoli. cora più in là. Ottimi. Under A Funeral Moon.
MAURIZIO BLATTO NICHOLAS DAVID ALTEA MANUEL GRAZIANI STEFANO MORELLI
73/100 72/100 78/100 77/100
RUMOREMAG.COM | 93
FLASHBACK POLE

POLE

DUB TEUTONICO

reggae ai suoi languori caraibici e al suo di brevi loop. Fu così che in poco più di
allegro ritmo ondeggiante. Ecco perché due anni nacque il trittico composto da
ai bianchi europei il dub piace, perché 1 (1998), 2 (1999) e 3 (2000) che ora, a
vi ritrovano una vibrazione fredda più distanza di 20 anni dalla chiusura del
consona al clima continentale, perché non progetto e a 12 dalla prima ristampa su
nasce al sole nei sound system di Kingston, ~scape, Mute e PIAS ripropongono in
ma nella penombra degli studi di versione rimasterizzata con l’aggiunta
registrazione, come un golem minaccioso. di un EP, Raum (1998), propedeutico
Ne è stata affascinata la generazione punk alle sperimentazioni iniziate quell’anno.
e post punk, quella industriale, quella 1, ma soprattutto 2 e 3, costruirono
trip hop, e alla fine degli anni 90 la nuova un reticolo di scoppiettanti crackles,
scena elettronica tedesca, incluso Stefan atmosfere ambient e dub spogliate da
Betke, in arte Pole. Racconta Betke che ogni melodia, poggiato su una techno
furono due musicisti della Neue Deutsche minimale e fratturata, studiato, come
Welle, Gudrun Gut (Malaria!) e Thomas ricorda lo stesso Pole in una bella
Fehlmann (Palais Schaumburg), a intervista a “Fact”, per un ascolto in cuffia,
regalargli un filtro analogico, il Waldorf mentre si è in metropolitana, a casa, nella
POLE 4-Pole (da qui il monicker scelto da dimensione del club, addirittura come
1/2/3 Betke) con il quale decise di sperimentare sottofondo funzionale a un set techno con
MUTE/PIAS
su alcune idee. Quel modulo cadde e si pulsazione regolare. Un ascolto urbano,
danneggiò. Quando Betke lo riesumò dopo insomma, legato alla fruizione negli spazi
Dub take the voodoo out of reggae.
molto tempo notò che quel suono pieno di contenuti della quotidianità cittadina,
Nel 1996, quando il dub scavallava il fruscii e piccole scariche elettrostatiche si secondo un’estetica glitch e minimale che
suo quarto di secolo, Mad Professor adattava perfettamente alla sua sensibilità parallelamente veniva coltivata da nomi
e Lee Perry, due giganti del genere, minimal techno e alla sua recente passione come Thomas Brinkmann e Oval. Dopo
pubblicavano un album di onesto dub per dub e reggae. Munito di eco, reverberi quasi un quarto di secolo uno spettro
riaggiornato ai tempi allora correnti con e delay applicati agli electronics in sua ancora si aggira per i cieli di Düsseldorf, lo
un titolo che subito suonò come sentenza dotazione iniziò a sperimentare sulle sue spettro del dub.
retroattiva: il dub tira fuori il voodoo ossessioni espungendo ogni elemento 90/100 DISCO
dal reggae. Come a dire che ne enuclea consonante e melodico e concentrandosi ZERO0 EXTRA
lo spettro misterioso, abbandonando il sulla tessitura sonora, sull’elaborazione

DI ANDREA PREVIGNANO

94 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS MAGGIO 2020

AA.VV. AA.VV. AA.VV. AA.VV.


391 EMILIA ROMAGNA VOL. 7/8 BEHIND THE WALL MAGHREB K7 CLUB TIDBEATS
SPITTLE SPITTLE SOFA/BONGO JOE CINEVOX/AMS

Il progetto 391 è il più serio e Negli anni 80 la guerra fredda A prima vista, una semplice Tempo di celebrazioni con il
strutturato tra quelli votati al toccava l’apice della tensione e raccolta di musica maghrebi- doppio zero per una delle voci del
recupero della prima new wave la città simbolo di quello scontro na: Synth Raï, Chaoui & Staifi cinema più famose al mondo. È
italiana. Intanto, per l’imposta- (ideologico, politico, militare) era 1985-1997 dice il sottotitolo, e infatti passato un secolo da quan-
zione rigorosa (doppi CD, uno ovviamente Berlino. In Germania ci si immagina polverosi nego- do Cesare Andrea Bixio decise
per regione, con bio dettagliate e Est esisteva una scena musicale zietti di Orano pieni di cassette di fondare la sua casa di edizioni
una linea grafica riconoscibile), underground che nessuno cono- con le copertine sbiadite dal musicali, scegliendo poi nel 1960
poi per la qualità delle scelte, che sceva al di fuori dei confini na- sole. In realtà, qualcosa di più di specializzarsi in colonne so-
privilegiano formazioni spesso zionali, più nascosta e coraggiosa ibrido e intrigante: 11 tracce nore e cambiando il nome dell’e-
mai arrivate a incidere, a testi- della controparte occidentale. prodotte da musicisti della co- tichetta in Cinevox. Tidbeats è
monianza di un sottobosco vivis- Lo scopriamo grazie a Behind munità nordafricana di Lione, risultato di una full immersion di
simo. In particolar modo in Emi- The Wall, raccolta che mette in anch’esse circolate fino ad ora 12 mesi negli archivi da parte del
lia Romagna, alla quale sono de- fila nomi sconosciuti e suoni che solo su nastro, ma figlie di una curatore Alessio Santoni, che ha
dicati ben due volumi (‘80/’84 e cristallizzano un’era, su tutti i Die contaminazione inevitabile con colto questo oneroso privilegio
‘85/’89, quattro CD per un totale Art col loro post punk alla Wire, i stili e soluzioni pop francesi ed per arrivare a condividere con
di 80 gruppi) dai quali emerge la Kriminelle Tanzkapelle (al limite europee. Favorita dall’acces- gli appassionati il bottino di 161
consapevolezza del proprio es- dell’industriale) e i Die Vision, sibilità di tecnologie nuove e pepite assemblate in una sorta
sere alternativi a quell’Italia “da dei Byrds cinetici in parata mili- dalla facilità di circolazione del di partitura lineare unica inediti
bere” e in qualche caso proposte tare. Per il resto, è un trionfo di formato. Entrano allora in ballo di Stelvio Cipriani, Francesco
musicali di assoluto rispetto. Per percussioni tribali, bassi cupis- disco e funk, chitarre elettriche De Masi, Piero Umiliani, Riz
capire di cosa parlo procuratevi simi e grigiore honeckeriano. La e suoni sintetizzati di fisarmo- Ortolani, Armando Trovajoli,
questi due volumi e, se sposate la foto di un luogo e di un’epoca, in nica, sovraincisioni e citazioni Piero Piccioni e tanti altri grandi
causa, anche quelli che li hanno tutte le sue contraddizioni. (Salah El Annabi con Oxygène maestri della colonna sonora ita-
preceduti. LUCA FRAZZI del concittadino Jean-Michel liana. Disponibile in doppio CD o
LUCA FRAZZI 75/100 DISCO Jarre!), con risultati mirabili. quadruplo vinile.
80/100 DISCO ZERO EXTRA ANDREA POMINI MARCO PECORARI
ZERO EXTRA 80/100 DISCO 73/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA

RUTH ANDERSON BELFAST GYPSIES DAVID BOWIE ESPERS


HERE THEM BELFAST GYPSIES CHANGESNOWBOWIE ESPERS/THE WEED TREE
ARC LIGHT EDITIONS CHERRY RED PARLOPHONE DRAG CITY

Nata nel 1928 e mai troppo Questa è la band nata dall’ab- Facile, visti i ritmi fordisti della Gli Espers rappresentano un
considerata in vita, Ruth An- bandono dei Them da parte di fabbrica di ristampe di Bowie, caso singolare nell’ambito del
derson è stata una pioniera Pat e Jackie McAuley, nel 1965. passare sopra un lavoro come pop di inizio millennio. In un
della composizione elettronica Con tanto di disputa legale per ChangesNowBowie. Potrebbe periodo in cui si dava nuovo
ed elettroacustica americana. l’utilizzo del nome, persa dai frenare la data di registrazione, lustro a forme tradizionali di
E suona crudele che non abbia McAuley, e gran casino a corre- quel 1996 che lo vedeva in tran- musica acustica, il loro era un
potuto vedere il suo unico album do. Il produttore Jim Fowley li sito da Outside a Earthling, non droning sound arcano e dalle
solista, uscito pochi mesi dopo la ribattezzò Belfast Gypsies, ma proprio i suoi due dischi ricor- fattezze misticheggianti; ispira-
sua morte (nello scorso novem- loro volevano chiamarsi Them dati con maggiore affetto. Ma to all’acid folk di Fairport Con-
bre) e chiamato a renderle i giu- lo stesso, anche se in UK erano se queste registrazioni in larga vention e Pentangle, ma ricco di
sti onori. Cinque tracce in tutto, obbligati a chiamarsi The Other misura acustiche non arrivano elementi dissonanti, incursioni
di cui due inedite, registrate fra Them. Incisero questo disco di dai ‘70, la scaletta scelta per analogiche e richiami alla tra-
1968 e 1979: le onde sintetiche ruvidissimo garage/R&B rin- celebrare negli studi della BBC dizione pagana anglosassone.
pure di Points, il recitato dell’i- ghiante alla Them (ehm) in cui i 50 anni del Duca Bianco pesca Il loro primo omonimo album,
niziale The Pregnant Dream, i rifanno i Them senza Morrison quasi tutto da lì. The Man Who uscito nel 2003 e da tempo
minacciosi oscillatori effettati di (ehm bis) e con tanta incazza- Sold The World post rinasci- fuori catalogo, viene ora ristam-
So What, il provocatorio collage tura. Questa ristampa include mento nirvaniano, ad esempio. pato insieme a The Weed Tree,
radiofonico da plunderphonics l’album uscito (postumo e con In testa a un live minore ma non disco di cover del 2005 che,
15 anni prima di Sum (State Of il logo dei Them: paraculata!) per questo meno sublime: una fatti salvi un paio di brani tra-
The Union Message). Sull’intero nel ‘67 per la svedese Sonet, dei Lady Stardust che da sola vale dizionali, andava a pescare da
secondo lato del vinile invece, demo, singoli e un EP francese la ristampa e scelte meno imme- un repertorio variegato (Black
i 23’33” di I Come Out Of Your dello stesso anno. Un ottimo do- diate come The Supermen, Qui- Sabbath, Durutti Column, Nico,
Sleep, costruiti solo su lunghe cumento per un gruppo dimen- cksand o l’amata cover di White Blue Öyster Cult), lasciando
vocali sussurrate ed effetti, me- ticato: non epocale, ma perfetto Light/White Heat. E sì, persino intravvedere tutta la complessa
ditazione infinita. per gli amanti del genere. un recupero dai Tin Machine. gamma di influenze del gruppo.
ANDREA POMINI ANDREA VALENTINI FRANCESCO VIGNANI DIEGO BALLANI
78/100 DISCO 75/100 DISCO 82/100 DISCO 79-75/100 DISCHI
ZERO EXTRA 78/100 EXTRA ZERO EXTRA ZERO EXTRA
RUMOREMAG.COM | 95
RETROPOLIS MAGGIO 2020

THE FALL THE GROUPIES HACKENSACK NO TREND


REFORMATION POST TLC PRIMITIVE UP THE HARDWAY TOO MANY HUMANS/TEEN LOVE
CHERRY RED BEAT ROCKET/SUNDAZED SOMMOR DRAG CITY

Durante un burrascoso tour Lo aspettavamo da tanto questo Dicono che nei primi anni 70 Mentre Minor Threat, Void e
americano dell’aprile 2006, Ben LP retrospettivo dei Groupies. in Inghilterra uno dei migliori Faith pontificavano sui capisaldi
Pritchard, Spencer Birtwistle Garage band culto dei ‘60 alla chitarristi in giro fosse Nicky hardcore della East Coast, i No
e Steve Trafford abbandonano quale si può tranquillamente Moore. Nel 1973, la sua band, Trend (Ashton, Maryland) pren-
all’improvviso la band: vengono accostare la parola “punk” e che gli Hackensack, esordì con un devano a schiaffi le convenzioni,
sostituiti al volo dagli statuni- incise un solo singolo (Primiti- album di torrido blues/gospel che fossero quelle della borghesia
tensi Tim Presley, Rob Barbato e ve). Si può dire che fossero una rock americano, ora appena reaganiana o quelle non meno
Orpheo McCord. Con loro Mark versione più “sporca” degli Sha- ripubblicato, che ci troviamo a ferree e sacrali della scena un-
E. Smith, la sua compagna Elena dows Of Knight. Nel senso che raccomandarvi. Gli Hackensack derground di Washington D.C.
Poulou e Dave Spurr assembla- masticavano il blues di Chicago avevano uno stile non molto dis- Stilisticamente più vicina alle
no questo album – pubblicato di Muddy Waters, Howlin’ Wolf simile da quello degli Humble Pie pesantezze sonore dei Flipper o
l’anno seguente. Non è certo un e Willie Dixon (You Can Judge A di Steve Marriott e, se vogliamo, degli Urinals, o alla sguaiatezza
disco epocale e forse è il primo in Book By The Cover) con una rab- anche dei Free di Paul Rodgers. postcore degli Scratch Acid, la
cui Smith mostra i segni dell’età bia al limite dell’isterismo; e gli Gloriose canzoni nutrite di blues, band pubblicò nel 1983 un di-
che avanza e degli abusi. Ma è R&B più trasandati (I’m Gonna r’n’r originale e southern rock, rompente album tra hardcore e
pur sempre Fall al 100%, nel Work It Fine) come gli Stones di con questo chitarrista padrone post punk, Too Many Humans,
bene e nel male, con non pochi December’s Children. I’m A Man assoluto della scena, a volte fin e un EP (in versione 7” e 12” con
echi dell’era d’oro della band poi dovete sentirla. Certo Cooker troppo (vedi l’iniziale, comunque diverse tracklist), Teen Love, che
(fine anni 70, primi ‘80): quindi non era Jim Sohns, ma un teppi- devastante, title track). Mentre diventarono oggetti di culto. Con
post punk, motorik e immagina- sta che non sapeva tanto cantare: brani come A Long Way To Go merito Drag City li ripresenta
rio delirante frullati assieme. La sentite come “rovina” Gloria. Il avrebbero potuto benissimo nella loro completezza, resti-
ristampa è anche corredata da “clou” è naturalmente Primitive, essere nel repertorio di un Joe tuendo la band nel suo momento
due CD di demo e alternate ver- inno underground del garage di Cocker. E Lazy Cow è un pasti- meno addomesticato.
sions, più un live del 2007. ogni tempo. Tassello fondamen- che bubble gum basato sugli in- ANDREA PREVIGNANO
ANDREA VALENTINI tale per il 60’s punk. confondibili riff di Chuck Berry. 80/100 DISCO
70/100 DISCO CLAUDIO SORGE CLAUDIO SORGE ZERO EXTRA
74/100 EXTRA 85/100 DISCO 73/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA

FODDER ON
MY WINGS
VERVE NINA SIMONE
Quasi sempre l’autore cerca di delineare se stesso, di chiarire cosa Il contraltare prosegue con i gospel da chiesa nella foresta di Color
provi e perché e, mentre lo fa, sa di essere il primo destinatario di Is A Beautiful Thing e Vous Etes Seuls… opposti a Le Peuple En
tale sforzo. Nina Simone è sopravvissuta a molto, ma mai al fatto Suisse (gli anni passati in Svizzera) resa jazz da un inserto di tromba
di essere Nina Simone. In questo disco del 1982, da tempo fuori e Alone Again Naturally. Quest’ultima, cover di Gilbert O’Sullivan,
catalogo e qui arricchito, decide, per quanto possibile, di uscire subisce un cambio nel testo, con riferimenti espliciti e durissimi alla
dal proprio personaggio, di prendersi una pausa dalle colazioni coi morte del padre della Simone, avvenuta dieci anni prima. Il cantato
demoni, di sfuggire persino ai consueti canoni sonori. Ma non ce in francese è un tributo a una nazione stimata e ritenuta un pezzo
la fa del tutto, si ostina, prova. E la domanda che dobbiamo porci d’Europa dove poter ricreare un’Africa immaginaria e idealizzata.
da ascoltatori è: quand’è che davvero noi la apprezziamo di più? I Fodder On My Wings, più ancora che un disco, è un segmento
Sing Just To Know That I’m Alive è dichiarazione d’intenti oltre imprevisto in una grande biografia. Il disperato e cieco desiderio di
il titolo, esplosione corale da musical tropicalista: sono Nina, ma essere felici, arrancando in un modo diverso. Cercando di togliere
non la solita, una chiave d’ingresso per un disco anomalo. Il che è con il soffio dell’arte “la polvere dal proprio cervello”.
disatteso immediatamente da Fodder In Her Wings, ballata sofferta MAURIZIO BLATTO
in cui è facile riconoscere la Simone nell’uccello condannato a non 75/100 DISCO
volare per camminare in un mondo dove tutti sembrano indifferenti. 72/100 EXTRA

96 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

PENNY RIMBAUD PERE UBU SQUIRE


CHRIST’S REALITY ASYLUM BY ORDER OF MAYOR PAWLICKI GET READY TO GO
A CATHARSIS (LIVE IN JARONCIN) HI-LO
ONE LITTLE INDIAN CHERRY RED
Continua a esserci, il Mod’s May
Andiamo al sodo: non è un disco “We play the show to loosen Day. Raduno di gruppi, feste e ACRIMONY
dei Crass, ma uno spoken word wallets and purses”. “We tour cultura mod. Quest’anno c’è per- CHRONICLES OF WODE – BOX
del loro leader Penny Rimbaud. in order to merchandise”. “We sino Kenney Jones degli Small BURNING WORLD
Intravedo i primi sguardi al- don’t do encores”. “We sell Faces. E ci saranno anche loro,
larmati. E non a torto. Perché soul”. Già questi slogan ben gli Squire. Una band se vogliamo Per l’intero decennio dei
questo doppio reading con sot- strillati nel libretto del box in minore dell’ondata che invase 90 gli Acrimony hanno
tofondo di musica sperimental/ oggetto sarebbero sufficienti a Brigthon con migliaia di lambret- rappresentato un baluardo
minimalista non è una passeg- giustificarne l’acquisto. Ma il te nel ’79, ma che è ancora qui. dello stoner inglese. L’alter
giata da assimilare. Rimbaud disco è ottimo, comunque: regi- 12 dei 14 brani di questa reissue ego dei Kyuss.
scrisse The Veil Of Mother e The strazioni live dal Coed Jail Tour erano in realtà del repertorio dei
Veil Of Father nel ‘77 gettando 2017 con registrazioni prese a Numbers (1977), che poi diventa-
i semi dei Crass e del pensiero Jarocin e Marsiglia, a base di rono Squire. C’è molto R&B/beat
anarchopunk, per poi inciderli pezzi esclusivamente del periodo 60’s in questi brani. Un pizzico di
e pubblicarli su nastro nel 1992 1975/1982. In più, per buona Pretty Things (City Breakdown),
con l’aiuto del poeta dada Hugh pesa – proprio per contraddire il Who a manetta, e sì, punk rock.
Metcalfe ed Eve Libertine. Il motto “we don’t do encores” – è Ingenuità e ribellione pre ‘67 e
disco ora rivede la luce rima- presente un disco bonus con tre rabbia punk (tra Clash e Jam)
sterizzato, ma se non siete fan canzoni eseguite come bis a Hei- con un filo di bubblegum ad ad-
delle sonorità weird o non siete delberg (Dead Boys, MC5 e Final dolcire il tutto. Ribadisco, erano
interessati alle idee di Rimbaud, Solution) e tre estratti dal tour un gruppo minore, ma freschi
il tutto risulterà assolutamente Visions Of The Moon a Zagabria, e pieni di energia. Forse l’unico
indigesto– si tratta comunque di nel 2013. esempio di band mod tra R&B e
un documento storico di valore. ANDREA VALENTINI punk (be’, a parte i Jam).
ANDREA VALENTINI 82/100 DISCO CLAUDIO SORGE
60/100 DISCO 80/100 EXTRA 70/100 DISCO
ZERO EXTRA 70/100 EXTRA
STEVE PICCOLO
DOMESTIC EXILE
MENTAL EXPERIENCE/GUERNSSEN

Un prontuario di miniature
pop screziate di rumore e
dissonanze, paradossi e alie-
nazioni. La versione lo-fi di
TRIP TAKERS WYTCHERY FRANK ZAPPA Music For A New Society di
THE TRIP TAKERS COLLECTION RESTLESS AND DEAD THE HOT RATS SESSIONS John Cale.
AREA PIRATA DEAD, HOT AND READY ZAPPA
WITCHBURNER EP
Sono insieme da soli cinque SYMPHONY FOR THE DEVIL Hot Rats, riproposto nel mis-
anni ma tra gli appassionati CENTURY MEDIA saggio del 1987 curato dallo
del suono sixties sono già un stesso Zappa, è il capolavoro
piccolo culto. I Trip Takers, A 20 anni di distanza dal loro che conosciamo: il primo
siciliani, un mini LP, un 7” e esordio, questa è una celebra- lavoro senza Mothers, l’esplo-
un album all’attivo, si sono zione. Un remaster che abbrac- razione di territori jazz rock,
fatti le ossa suonando parecchio cia i primi quattro capitali lavori quella pastiera di ludiche
dal vivo (anche all’estero, con dei Wytchery ovvero l’unica malinconie che è Peaches En
responsi lusinghieri), e insieme band svedese in grado di ripren- Regalia, il cameo di “Capitan
a Backdoor Society e pochi altri dere e sviluppare, in forma più Cuordibue” in Willie The Pimp
rappresentano il meglio della metal, l’arte degli Entombed. Il e via dicendo. Il reale motivo
nostra scena neo sixties (di nic- loro obiettivo era unire Death d’interesse questa volta risiede
chia, ma in buona salute). Par- Metal, Motörhead e Heavy nella documentazione – a tratti
liamo di gruppi ai margini del Metal Classico e i primi due illuminante, a tratti impegnati-
mercato e di cifre risibili, come dischi hanno dimostrato che, va materia per esegeti e filologi
sempre. Nonostante questo, i in questo, erano perfetti. Velo- – del work in progress che con-
Trip Takers vanno dritti per la ci, potenti eppure puramente duce all’album. Una sterminata COCTEAU TWINS
loro strada fatta di garage folk metallici come dimostrerà la collezione, spalmata su sei CD, GARLANDS / VICTORIALAND
psichedelico alla Dovers/Leaves, raccolta di cover Witchburner, di spunti, appunti, false parten- 4AD
imperterriti. Vista la tiratura in grado di transitare il metal ze e idee in seguito ricollocate
limitata dei loro dischi, Area in una forma quasi speed e altrove (Aybe Sea è una sezione Un caos calmo e
Pirata ha pensato di radunarli in rock’n’roll. Il risultato, lo riba- del primo abbozzo al piano di impalpabile, che unito a un
un unico CD: un’occasione per diamo, è una manciata di dischi Peaches; Toads Of The Short canto appena intellegibile
rimettersi in pari con gli ascolti, importantissimi e una canzone Forest nasce qui): la continuità dai tratti sovrumani abbatte
nell’attesa della prossima uscita devastante come The Storm. Da concettuale zappiana catturata il confine fra sogno e realtà.
firmata Trip Takers. riscoprire assolutamente. nel suo quagliare.
LUCA FRAZZI MARIO RUGGERI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
75/100 DISCO 87/100 DISCO 90/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA 75/100 EXTRA
RUMOREMAG.COM | 97
T E S T O D I D I E G O B A L L A N I - F O T O D I I A N R O O K E F I N C O S T E L LO

“TUTTI AMANO
I BUZZCOCKS!”
INTERVISTA A STEVE DIGGLE
S
RETROPOLIS BUZZCOCKS TESTO DI DIEGO BALL ANI

Quella che ora è oggetto di un cofanetto pubblicato da


Cherry Red, il cui compito è dimostrare ai più scettici
come fino al 2014 (ovvero fino al momento della
pubblicazione dell’ultimo The Way) i Buzzcocks siano
stati in grado di forgiare virulente e personalissime
canzoni pop che vale la pena riascoltare.

È stata l’occasione per raggiungere Steve Diggle,


impegnato in una tranquilla passeggiata per una Londra
in pieno lockdown, e rivolgergli alcune domande sul
passato e sul futuro della band.

Avevate qualcosa in programma prima del
lockdown?
“Sì, eravamo gli headliner di un festival che si sarebbe
teve Diggle lo aveva già annunciato lo scorso anno. I dovuto tenere a Parigi. Subito dopo avremmo dovuto
Buzzcocks andranno avanti, perché è così che avrebbe partire per la West Coast, il programma era suonare a
voluto Pete Shelley. Difficile pensare che le cose Las Vegas e Los Angeles. Ma è stato tutto cancellato per
rimarranno le stesse, a dispetto di un nuovo singolo colpa del maledetto virus. Speriamo di poter riprendere
(Gotta Get Better) estremamente meticoloso nel il tutto dopo l'estate, ma chi può dirlo”.
replicare le dinamiche pop punk che hanno fatto la
fortuna del gruppo di Manchester. Il problema è che Venendo al nuovo box set, contiene parecchi
Pete era molto di più della voce (e principale songwriter) bonus. Di che si tratta?
dei Buzzcoks. La sua era l’anima romantica del gruppo, “Insieme a quelli della Cherry Red abbiamo trovato
il volto intellettuale ed esistenzialista (laddove Diggle diverse takes dei brani, registrate in studi differenti e
era quello più solare e politico) senza il quale quel mix alcune canzoni che nel corso degli anni sono rimaste
di aggressione e melodia rischia di perdere anima e fuori da quelle sessioni. Molti sono demo perché quando
spessore. ci offrivano di fare un album prima registravamo i demo,
poi passava un po' di tempo, ce le dimenticavamo e ne
Diggle resta l’ultimo legame con la mitica formazione scrivevamo delle altre. Abbiamo trovato canzoni con una
originaria. Quella che esordì il 20 luglio 1976 alla Lesser qualità audio fantastica e a quel punto ci siamo chiesti:
Free Trade Hall di spalla ai Sex Pistols. Un concerto ‘come abbiamo fatto a non usarle prima?’ A essere
storico che avrebbe innescato la miccia per la rinascita onesto di recente ho trovato molte altre registrazioni ma
economica e culturale di Manchester e lanciato il ormai era troppo tardi per includerle nel box”.
gruppo nel pantheon del primo punk britannico, a
fianco di Pistols e Clash. All’epoca dei Buzzcocks faceva Che effetto ti fa vedere una parte così grande
parte anche Howard Devoto, il quale appena dopo la della tua carriera racchiusa in un unico box?
pubblicazione dell’EP d’esordio (Spiral Scratch) avrebbe “È strano! C'è tanto materiale e tanto lavoro dietro
lasciato una formazione lanciatissima per dar vita ai questi dischi. Ma penso che sia importante recuperarli,
Magazine. È esattamente in quel momento, con Diggle perché credo che molti dei nostri fan alcuni di questi
che abbandona il basso e imbraccia la chitarra, che inizia lavori se li siano persi. Abbiamo fan devoti che ci
la storia dei Buzzcocks per come molti, ancora oggi, seguono fin dai nostri primi singoli. Ma anche molte
la conoscono. Quella che avrebbe fruttato tre album e persone che conoscono solo i primi tre album. Credo
una serie di singoli seminali, immortalati nella raccolta che questo box sia indirizzato soprattutto a loro. In un
Singles Going Steady. La pubblicazione in patria di solo colpo possono vedere quello che è successo nella
quest’ultima, nel 1981, arrivava a gruppo ormai sciolto. seconda parte della nostra carriera. Un sacco di gente
Gli anni 80 sarebbero stati testimoni della carriera si accorgerà che abbiamo prodotto parecchie cose
solista di Shelley e della modesta parabola dei Flag Of interessanti anche in quel periodo”.
Convenience di Diggle. Questo almeno fino a quando
una nuova generazione di band, da entrambe le sponde Peraltro la vostra carriera negli anni 90 è stata
dell’oceano, non riconobbe l’enorme debito nei confronti molto intensa. Dal Britpop più chitarristico al
della più brillante fra le formazioni del primo punk. Fu a punk revival il nome dei Buzzcocks ritornava
quel punto che l’inevitabile reunion si concretizzò. Era il spesso come influenza.
1989. Iniziava la seconda fase della storia dei Buzzcocks. “Sì, questo ce lo dissero anche i Blur, erano grandi fan

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RUMOREMAG.COM | 99
dei Buzzcocks. Così come gli Oasis. Gli Oasis erano di uno dei nostri album migliori. Poi c'è il black album del
Manchester, noi eravamo fra i gruppi della generazione 2003, che contiene la mia canzone preferita: Sick City
che precedeva la loro. Per quanto riguarda gli americani, Sometimes. In Flat Pack Philosophy ci sono echi delle
all'epoca partecipammo all'ultimo tour dei Nirvana. Ci nostre prime cose, con grandi melodie, backing vocals
vollero con loro dopo averci visti in concerto negli Stati e cose del genere. Sono tutti ottimi dischi e poterli
Uniti. Li accompagnammo nella loro ultima tournee ascoltare tutti insieme rende loro giustizia, mostra
in Europa. Un sacco di gente ci considera un modello quanto siano diversi l'uno dall'altro”.
perché nel nostro suono abbiamo sempre miscelato rock
e melodia”. In questa seconda fase tu hai scritto più canzoni,
e sei stato più spesso davanti al microfono.
Proprio per via del fatto che avete influenzato “In realtà molti singoli del primo periodo erano miei
band così differenti tra loro, non pensi che fosse ma li cantava Pete. Promises ad esempio, o Love Is Lies.
riduttivo definirvi un gruppo punk? Fast Cars la scrivemmo insieme. Nel periodo successivo
“Be’, fra i nostri brani c’è sicuramente qualche classico arrivai a scrivere anche metà album. Con Pete avevamo
pezzo punk, ma credo che sia sempre stato molto difficile molti punti in comune e ci sentivamo molto vicini, ma
etichettarci. Che cosa diresti dei Beatles? Sono una band per certi versi eravamo anche persone molto diverse,
pop? Un gruppo d’avanguardia? Quando avevamo pezzi e questo aveva un suo senso all’interno dei Buzzcocks.
più catchy ci consideravano una band pop, ma avevamo Era l’elemento che dava più profondità al tutto.
anche pezzi più rock, soprattutto dal vivo. In realtà non Personalmente ad un certo punto ho cercato di fare
ci siamo mai preoccupati di questo aspetto, abbiamo anche cose molto diverse, se ascolti Modern c'è anche
sempre cercato di coprire un territorio molto vasto”. una canzone rap”.

Qual è il tuo disco preferito fra quelli pubblicati In che cosa differiva il tuo songwriting da quello
in questa seconda parte della vostra storia? di Pete Shelley?
“Per me ognuno è grande a suo modo. Modern (il disco “Per molti versi io e lui eravamo complementari. Se
del '99) è speciale perché in quel momento stavamo fossimo stati persone identiche sarebbe stata una
sperimentando con l'elettronica e stavamo provando follia. Invece se ascolti i pezzi della band ti accorgi di
a fare qualcosa di diverso dal solito. Alcune persone, quali sono le sue canzoni e quali le mie. È come avere
compreso me, considerano Trade Test Trasmission un punto di vista differente sul mondo. Sia io che lui

100 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS BUZZCOCKS TESTO DI DIEGO BALL ANI

scrivevamo con il cuore e con l'anima, parlavamo nel secondo suonaste come Buzzcocks. Pensi
di argomenti intellettuali, di chi eravamo e di cosa che in tutta questa vicenda il vostro ruolo sia
saremmo diventati. Ci sentivamo come filosofi a Parigi. stato sottostimato?
Parlavamo del significato della vita, solo che lo facevamo “Non credo, in molti sanno che è grazie ai Buzzcocks
a Manchester! Quella era la nostra Parigi. E quelle che Manchester è finita sulla mappa. Abbiamo ispirato
conversazioni che c’erano tra noi diventavano canzoni. molte persone perché non c'erano molte band punk
Come se stessimo parlando con delle persone in un all'epoca. C'erano i Pistols, i Clash, i Damned, i Jam e
pub o da qualche altra parte. Sapevamo come parlare i Buzzcocks. Tutte le band che sono uscite fuori dopo a
alla gente in modo semplice. Uno dei motivi per cui Manchester, come i Joy Division e gli Stone Roses, erano
ho iniziato a cantare di più è che, in un certo senso, in in mezzo al nostro pubblico. Tutto è iniziato da quel
quel momento avevo incominciato a scrivere da una primo concerto alla Lesser Free Trade Hall, a giugno. Io
prospettiva più politica e sociale. Pete invece scriveva avevo appeno iniziato a suonare con una band e avrei
di faccende più umane. Parlava di rapporti umani e di dovuto incontrare un tizio proprio lì, un tale che avevo
cose del genere. Quindi ci sono stati momenti in cui contattato grazie all’annuncio su un giornale. Malcolm
ho preferito fare tutto da solo. Si può dire che io fossi McLaren era fuori dal locale e pensava fossi il bassista
la parte logica mentre lui era quella irrazionale del che gli altri avrebbero dovuto incontrare. Fu davvero un
gruppo”. caso. Fu lui a presentarmi a Pete, che stava vendendo
i biglietti alla cassa, e a Howard Devoto, che si stava
In questa fase poteva passare molto tempo fra occupando delle luci. Il giorno dopo feci una breve prova
un album e l'altro. Di solito quando decidevate dopodiché entrai ufficialmente a far parte della band.
che era arrivato il momento per incidere un All'epoca avevo già scritto Fast Cars, anche se era un po'
nuovo disco? più lenta di quella che sarebbe poi finita su disco. Alcune
“Dipendeva molto dal fatto che andavamo spesso in settimane dopo portammo nuovamente i Sex Pistols alla
tour. Ci sono stati tour durati anche due anni. Siamo Lesser Free Trade Hall, e a quel punto aprimmo per loro.
andati spesso negli Stati Uniti e in Australia, per questo Fu il nostro primo concerto”.
ci mettevamo molto tempo prima di ritornare in studio.
E a essere onesti verso la fine Pete non aveva più voglia Si può dire che i veri Buzzcocks nacquero
di fare dei dischi. Era diventato molto lento a scrivere i quando Howard Devoto abbandonò il gruppo?
pezzi. Ma continuavamo comunque ad andare in giro per “Sì, assolutamente. Howard lasciò appena sei mesi
il mondo a suonare”. dopo. Ovviamente Spiral Scratch è un gran disco, che
ha ispirato un sacco di persone. Ma andando avanti non
Stai preparando i pezzi per un nuovo album. credo che le cose avrebbero funzionato. Se ne accorse
Perché hai deciso di portare avanti il nome dei lo stesso Howard, che infatti se ne andò. A ripensarci è
Buzzcocks piuttosto che proseguire con la tua stata una cosa positiva sia per noi che per lui, anche se
carriera solista? in quel momento ne fummo scioccati. I veri Buzzcocks
“Quando Pete era ancora vivo mi disse in un paio di partirono quando abbandonai il basso e passai alla
occasioni che voleva abbandonare il gruppo. Ne ricordo chitarra. La band acquisì un sound più melodico e
una in particolare, eravamo in tour, venne nella mia diretto”.
stanza e mi disse: 'Vado in pensione'. E io: 'Non vai
proprio da nessuna parte'. Lui mi disse che sarebbe Anche più sixties...
stato felice se avessi proseguito con il gruppo, e che “Sì ma non solo. Sia io che Pete siamo cresciuti
avrei avuto la sua benedizione. Me lo disse per due volte. ascoltando diverse cose: Velvet Underground, MC5,
In passato ho fatto alcuni dischi solisti e avrei potuto Stooges. E poi le cose dei ‘70 come David Bowie e Brian
continuare in quel modo, ma ci tenevo a continuare con Eno. La musica psichedelica tedesca è stata molto
il nome Buzzcocks, volevo tenere in vita le mie canzoni e importante. Pensa a pezzi come Real Life. Tutto questo
quelle di Pete. Dopotutto i Buzzcocks hanno attraversato lo legavamo a canzoni che trattavano della condizione
varie fasi. All'inizio era Howard Devoto a cantare, poi umana da un punto di vista filosofico. Cercavamo di
Pete, ora ci sono io. A dicembre abbiamo fatto un piccolo farlo attraverso melodie solari, perché anche così puoi
tour e le cose sono andate bene. Così abbiamo deciso di risultare vulnerabile. Da un certo punto di vista il nostro
proseguire”. sound era più futuristico di quello di Pistols e Clash. Era
più spaziale. Credo che a contraddistinguerci fossero
Senti, una delle mie storie preferite della proprio i riff di chitarra, nessuno all'epoca li suonava
storia del pop è tutto ciò che è accaduto a così. Non sembravano riff del passato. Puntavano al
Manchester fra il ’76 e gli anni 90. Una rinascita futuro”.
cittadina strettamente legata alla musica. Una
storia che parte con i due concerti dei Sex Quando fondaste la vostra etichetta (la New
Pistols alla Lesser Free Trade Hall. Il primo lo Hormones) per pubblicare Spiral Scratch, di
organizzarono Pete Shelley e Howard Devoto, fatto inauguraste l’era delle moderne etichette

RUMOREMAG.COM | 101
indie. Quindi, di fatto, l’indie rock.
“Sì, ma più che un colpo di genio fu una questione
di necessità. Pensavamo di suonare la musica meno
commerciale del mondo, se l'avessimo proposta a una
qualsiasi casa discografica probabilmente ci avrebbero
riso dietro. Per 500 sterline potevamo stampare un
migliaio di copie del nostro singolo, e così facemmo. Non
appena registrato il disco fummo contattati da sei tra le
principali case discografiche. Sembra molto semplice
ora, ma in quel momento non lo era per niente”.

Col senno di poi che cosa pensi del punk?


“Inizialmente era molto interessante. Ti parlo del ’76,
quando il nucleo del movimento era formato dalle band
che ho menzionato. Questo perché ciascuna di loro
aveva qualcosa di unico. C'era una energia giovanile, la
voglia di muoversi verso qualcosa di nuovo. E se ascolti
i primi album di quelle band li trovi ancora tutti a loro
modo unici. Il problema è che il tutto è diventato molto
in fretta un cliché. Le cose successive sembravano

BUZZCOCKS meno intelligenti e meno originali. Ma il suo merito è


stato quello di ispirare molta gente a essere se stessa, a
cercare la propria voce. Riascoltando adesso quelle cose
trovo sempre la stessa forza. Erano canzoni con poche
parole, più simili a poesie”.
SELL YOU EVERYTHING 1991-2014
CHERRY RED Cosa pensi del fatto che il disco più famoso
dei Buzzcocks sia una raccolta di singoli? Per
La seconda parte della quanto mi riguarda questo faceva di voi la
carriera dei Buzzcocks perfetta band pop, erede del vero spirito dei 60s.
li aveva visti divisi tra “Penso che Singles Going Steady sia un gran disco. Il
il rapporto con il loro
stesso mito e il tentativo motivo per cui venne pubblicato fu questo: fin dai primi
di stare al passo con una tempi ci avevano chiesto di suonare negli Stati Uniti,
contemporaneità che ma in quel momento eravamo molto impegnati in Gran
avrebbero sempre più fatto
fatica a comprendere. A Bretagna e in Europa. Quando fu il momento di andare
salvarli, in ogni situazione, in tour in America, la I.R.S. decise di pubblicare questa
l’innato senso di Pete Shelley raccolta perché fino a quel momento negli USA non era
per un pop sdrucciolevole,
fatto di melodie non banali uscito nessun nostro album, mentre qui ne avevamo
e liriche esistenzialiste, e già pubblicati due. Così misero insieme tutti i nostri
l’angst rock cui stava stretta singoli, come una specie di greatest hits. Il fatto che
la propria comfort zone di Steve Diggle. Il risultato è un pugno
di album agili, freschi e rispettosi del passato. I Buzzcocks che non sia costruito come un album ha fatto sì che ci siano
riemergevano dalla lunga pausa degli ‘80 erano professionisti finite dentro tutte le nostre canzoni più pop e questo, in
decisi a riprendere il discorso da dove era stato bruscamente un certo senso, è il segreto del suo successo. Ma credo
interrotto ai tempi di A Different Kind Of Tension. Da Trade
Test Transmission (del ’93, ma che per sonorità e ispirazione comunque che sia una grande raccolta”.
avrebbe pure potuto risalire a 15 anni prima) all’ultimo The
Way il flusso di riff potenti, ritmiche attillate e armonie Per quale ragione decideste di sciogliervi nel
vincenti non si è mai arrestato. Tuttavia, pur nel rispetto di
uno stile forgiato nei primi anni di vita, il gruppo ha saputo 1981?
innescare una evoluzione interna che ha dotato ogni lavoro “All'epoca suonavamo insieme già da cinque anni e
di una propria identità, rivendicandone ogni volta il ruolo avevamo fatto uscire tre dischi. Avevamo suonato un po’
pionieristico. Sell You Everything è un’occasione ghiotta
per godere della ritrovata verve pop punk di All Set, delle ovunque. Stava diventando tutto parecchio folle. Erano
sperimentazioni elettroniche di Modern, di un album nero gli anni della gioventù, erano tempi molto politicizzati
dall’oscura vena psichedelica e del power pop di Flat Pack e il punk aveva generato un bel po’ di vanità. Inoltre
Philosophy. Ma è anche l’occasione per riscoprire gemme
sepolte. In questo senso, più delle numerose bonus track e bevevamo molto e c'erano sicuramente troppe droghe in
del CD intitolato A Different Compilation (dove il gruppo giro. Come ti dicevo, erano tempi folli. Avevamo fatto un
si impegnava a rileggere i propri classici) è giusto riservare tour in America, che come sai è un posto molto grande da
un’attenzione particolare all’album di demo del 1991. Uno
scrigno nello scrigno, realizzato da una band in procinto girare. Penso che fu quello a consumarci. Così decidemmo
di riaffermare la propria superiorità nell’ambito del pop che avremmo dovuto fermarci per un po'. Ma questa cosa
chitarristico. di fatto poi si tramutò in un vero e proprio scioglimento,
80/100 DISCO
90/100 EXTRA

102 | RUMOREMAG.COM
visto che nel frattempo Pete pubblicò i suoi album e io catalizzatore della reunion. All'inizio avrebbe dovuto
diedi vita ai Flag Of Convenience”. esserci solo il tour americano, ma poi ne arrivò anche
uno australiano e uno in Giappone. A quel punto ci
In quel periodo ti mancavano i Buzzcocks? accorgemmo di quanto fossimo ancora in gamba e di
“Sì, mi mancavano. Però è stato bello realizzare quanto ci piacesse fare quello che facevamo. Così le cose
qualcosa con altre persone. Con i Flag Of Convenience sono andate avanti”.
pubblicammo due album, uno più punk rispetto alla
musica che facevo con i Buzzcocks, l’altro più jangly. Quanto sono cambiati i fan dei Buzzcocks nel
È stato bello sperimentare nuove cose, ma mi ha corso degli anni?
fatto comprendere che quello che c’era con Pete era “Abbiamo la fortuna di avere sempre nuovi fan.
qualcosa di unico. Mi sono divertito molto con i Flag Of Ovviamente ci sono le persone della mia età. Ma ai
Convenience, ma non sono stato io a decidere di mettere nostri show abbiamo sempre avuto anche ragazzi di 14
fine ai Buzzcocks, è stato Pete. Personalmente sapevo o 20 anni. Nel corso del tempo la musica dei Buzzcocks
che prima o poi il gruppo si sarebbe riformato, e infatti è cambiata molto. Il fatto che sempre nuove persone
le cose andarono proprio così”. abbiano trovato il modo di relazionarcisi per me è una
cosa incredibile ma è anche una testimonianza di quanto
A tal proposito, quale fu la molla che vi spinse siano buone le nostre canzoni. Ci sono i die hard fans
a tornare insieme nel 1989? Era cambiato ma, soprattutto fra i più giovani, c'è gente che si imbatte
qualcosa a livello di chimica fra te e Pete? per caso nei nostri pezzi e li ama. Una volta Alan McGee
“A un certo punto suonai al Locomotive, a Parigi, ha detto 'tutti amano i Buzzcococks’. Al tempo facevo
con i Flag Of Convenience. Solo che a quel punto ci fatica a crederci, ma oggi penso che avesse ragione”.
chiamavamo FoC, anzi Buzzcocks FoC. Come dire,
‘questi sono gli FoC di Steve Diggle dei Buzzcocks’, Ultima domanda. C’è qualcosa che più di ogni
anche se all'epoca non suonavo nessuna delle vecchie altra ti manca di Pete Shelley?
canzoni. La stessa cosa accadde in Germania, quando “Molte cose, ma soprattutto la sua amicizia. Ricorda che
suonai al Metropole. Erano tutti posti grandi, da abbiamo passato insieme più di 40 anni. Avevo 20 anni
migliaia di persone. Il nostro agente americano se ne quando lo conobbi. Lui era più anziano di me di sole
rese conto e allora telefonò a me e a Pete chiedendoci tre settimane. Mi manca anche solo il fatto di potergli
di fare un tour negli States come Buzzcocks. Fu lui il parlare. E ovviamente tutto il resto”.

RUMOREMAG.COM | 103
CHE FINE HAI FATTO? FRANCESCO CALÌ

FRANCESCO CALI
IERI (1993 AL 1999) OGGI (DAL 2000)

“Sono nato a Milano nel ‘73. Dopo la “Dal 2000 al 2007 ho cazzeggiato, fatto il
maturità classica, scelsi giurisprudenza. Ma servizio militare, mi sono rimesso a studiare,
poi ci fu la Milano della prima metà dei ‘90. poi ho capito che non volevo fare l'avvocato.
Nel ‘91 vidi i Nirvana al Bloom di Mezzago Ho vissuto a Milano fino al 2009, dopo a
e l’anno dopo andai al mio primo Reading Barcellona e dal 2010 a Londra. Tra il ‘94 e
Festival. Al liceo già strimpellavo. I Soon il ‘99 la vita sulla strada mi aveva permesso
nacquero in quel contesto. Incontrammo il CALÌ FONDA I di provare tutte le cucine regionali italiane
duo di Divinazione nel ‘93, nell'ambito di SOON E SUONA e tanti vini: il seme della passione per cibo e
Rock Targato Italia, durante la nostra seconda LA CHITARRA CON vino, piantato allora, è cresciuto pian piano.
esibizione. Diventarono i nostri manager e a LORO TRA IL ’93 È il 2007 quando capisco cosa voglio fare. Mi
inizio ‘95 ci fu la svolta, suonammo di fronte E IL ’99, ANNO IN iscrivo al corso Sommelier A.I.S di Milano,
ad alcuni discografici che avevano invitato, CUI SI SCIOLGO- mi diplomo a pieni voti, e mi incoraggiano a
ed entrammo in studio a registrare Scintille NO. DELLA BAND seguire la strada del vino. Così parto. Dopo
per la Black Out/Polygram. Cominciò la la parentesi a Barcellona, volo a Londra e
SONO USCITI DUE
vita on the road, una routine gratificante comincio a fare il sommelier in alcuni locali.
ALBUM, SCINTILLE
ma massacrante, e la mia vita cambiò. Mi Nel 2013 smetto le vesti del sommelier
NEL ’96 E SPIRALE
separai dalla mia fidanzata di allora. I Soon e inizio a lavorare per un importatore di
sono stati il mio primo lavoro. Eravamo NEL ’97. NEL 2007, vino, imparando i segreti della mia attuale
cinque teste pensanti con un ego notevole. POI, TROVA LA SUA occupazione. Tre anni fa ho fondato con
Passammo il ‘96 a suonare tanto e a scrivere NUOVA MISSIO- l'amico Giuseppe Mascoli la Dogma Wines
nuove canzoni. Poi pre-producemmo il NE, DIVENTA Ltd., un business to business di importazione
secondo album, lo incidemmo, e facemmo SOMMELIER, E NEL e distribuzione di vini naturali italiani in
un altro centinaio di date. Partecipammo al 2010 SI TRASFE- UK. Ora vivo tra Londra e Milano. Intanto
Festivalbar e a Sanremo Giovani. La mia vita RISCE A LONDRA, nel 2010 ho ricominciato a scrivere musica,
era continua ricerca; allora era complicato, DOVE ORA VIVE E fatto un paio di remix, e qualche DJ set. Le
niente era a portata di click. Ero sempre LAVORA. piattaforme digitali hanno appiattito tutto, ma
fuori di casa, vita personale e musicale dato anche la possibilità ai più di aprirsi un
coincidevano. Poi la storia dei Soon finì. Ne home studio. Chitarre a parte, mi interesso a
uscii umanamente integro. Nessuno di noi synth, batterie elettroniche e basse frequenze.
aveva una formazione classica, la nostra Leggo perlopiù in inglese (Banville e Orwell su
musica poteva avere rilevanza solo in quanto tutti), frequento la National Gallery, il British
sintesi dell'alta tensione comunicativa interna Museum, la Tate, la Dulwich Picture. Adoro la
al gruppo, mutuata da un contesto affidabile stand up comedy e mi piace cucinare. Ho una
che stava all'esterno. Ci sciogliemmo per la compagna. Non ho rimpianti, solo rimorsi”.
degenerazione di questi presupposti”.
DI BARBARA SANTI

104 | RUMOREMAG.COM
GENTE SOL A (MA NON TROPPO) STORIA MINIMA DEI DISCHI DEFIL ATI

WILLIE WRIGHT-Telling The Truth


(Hotel, 1977)

Mai stati a Nantucket? È un’isola a 50 km circa da in meno di un giorno, con pochissime sovraincisioni.
Cape Cod, nello Stato del Massachussetts. Ha sempre Il disco è una miscela perfetta di minimalismo folk
goduto di un turismo prevalentemente bianco e ricco. soul, tra l’esordio (The New Folk Sound Of) di Terry
Nelle sue acque naufragò nel 1956 il transatlantico Callier, Astral Weeks di Van Morrison, il lirismo puro
italiano Andrea Doria e, da qui, salpò il Pequod, la nave di Tim Buckley e persino il white deep soul di Duane
di Moby Dick di Melville. Dev’essere splendida. Allman. L’apertura dell’esplicita Nantucket Island,
Willie Wright nasce a Bayland, Mississippi, nel 1933, tributo all’Eden che lo ospita, è un manifesto allo
da una madre zingara di discendenza Cherokee, spirito laidback che oggi amiamo: rilassatezza pop e
ma si sposta continuamente, fino ad arrivare a New tropicalismo intimista. Ma tutto il disco brilla della sua
York dove, negli anni 50, si esibisce nella scena dei impalcatura per sottrazione, definito da pochi dettagli
gruppi doo-wop di Harlem, frequenta la scena del e, per questo, attualissimo. Il jazz cosmico interno
Greenwich Village, va in giro con Dylan e suona il di Lady Of The Year e In The Beauty Of The Night,
flauto con i Three Deegres, band piuttosto nota di la rotondità soul di Love Is Expensive (Paul Weller
Philly soul. Qualcuno lo nota e arrivano le prime in prima fila), le radici tra accordi elettrici di Indian
offerte di contratto, ma lui rifiuta seccamente Reservation e la fragilità alla Goodbye And Hello di
dicendo di preferire la libertà artistica a un impiego Dressing For The Occasion. Tutte eccellenti, con testi
da “mezzadro”, com’era toccato a molti talenti della sulle sue donne e i figli che ha abbandonato, su chi si
sua generazione. Si trasferisce a Boston ed entra in è davvero. Ma chi le ascolterà? Mille copie di Telling
contatto con la controcultura locale. Incide un album, The Truth, il secondo album di Willie Wright, ancora
Lack Of Education, nel 1971, sulla propria etichetta, autoprodotto dalla Hotel, viaggiano da New York a
la Hotel, ma passa inosservato. Un’agenzia lo ingaggia Boston su un bus Greyhound, dopodichè saranno
per una serie di esibizioni nei club, nei ristoranti o, vendute da Willie stesso dopo i live, alla fine delle cene
addirittura, sopra gli yacht stessi di una clientela nei ristoranti, ai ricchi ascoltatori (distratti?) sugli
ricca (e bianca). Dove? A Nantucket, ovviamente. yacht e, per la maggior parte, direttamente dal bagaglio
Una relativa solidità economica e la rilassatezza della macchina. Interessa? Volete il mio disco? Chissà
paradisiaca del luogo ispirano le canzoni di Wright quanti Telling The Truth abbandonati nei garage o
che, approfittando della pausa imposta dalla stagione dentro le stive di Nantucket, dispersi tra cocktail e tuffi
invernale, torna a New York per incidere il suo primo pomeridiani. Dopo qualche anno Wright si trasferisce
disco composto interamente da materiale originale. a Rhode Island, si esibisce come Brother Bill e apre un
Lo fa nei Variety Studios, i meno cari della città, e negozio di dischi con lo stesso nome. Dura un attimo. Si
ottiene anche uno sconto sulla tariffa, autorizzando un mantiene vendendo gioielli per strada. Nel 2012 esce un
messaggio pubblicitario degli studi stessi di 11 secondi, suo CD, This Is Not A Dream. Telling The Truth è stato
posto in apertura al disco. Con lui ci sono anche George ristampato un anno prima dalla benemerita Numero
"Buzzy" Bragg e Herry Jensen (rispettivamente negli Group, con tanto di 7” e note accurate. È ancora oggi
Skull Snaps e nel Jimmy Castor Bunch). Registrano bellissimo, un assoluto “Nantucket dell’anima”.

DI MAURIZIO BLATTO

RUMOREMAG.COM | 105
VISIONI (DALLA QUARANTENA) MAGGIO 2020

“lo sguardo nascosto”


L’UOMO INVISIBILE sembrare un saggio su sguardo e messinscena. La premessa
REGIA DI LEIGH WHANNELL dell’invisibilità è risolta – acutamente – come risultato della
USA, 2020 ricerca scientifica sulle ottiche fotografiche. Lo stalking di cui
la protagonista è vittima deve evidentemente qualcosa a Entity
Che Leigh Whannell potesse avere in sé un film come L’Uomo di Sidney J. Furie, ma rielabora correttamente il sottotesto del
Invisibile non era scontato. Che avesse invece un fiuto per film di Paul Verhoeven dove invisibilità e sguardo maschile
l’horror seriale e le sue derivazioni era evidente. Co-artefice si facevano portatori dei fantasmi dello stupro. In tutta la
della serie Saw, munta sino allo stremo delle sue esigue prima parte Whannell crea una tensione magistrale, giocando
possibilità, e co-responsabile della franchise Insidious, ottimamente la carta del controcampo assente (invisibile) e della
Whannell non ha mai brillato per intuizioni filmiche. E l’esordio semisoggettiva (vediamo la traiettoria dello sguardo di chi sta
dietro la macchina da presa, Insidious 3 – L’Inizio, per quanto guardando ma non chi guarda). In questa dialettica elementare
divertente, non rischiava certo di entrare a far parte del canone ma risolta efficacemente grazie a un montaggio mai banale,
horror, e Upgrade è stato uno scarto in avanti ma niente più. e a inquadrature di chiarezza geometrica, Whannell fonda la
Per cui trovarsi di fronte a un esercizio di stile così compiuto credibilità emotiva ed etica del suo film. Un ottimo thriller che
come L’Uomo Invisibile è davvero sorprendente. Whannell offre anche spunti interessanti per (ri)pensare il desiderio e le
crea un kammerspiel claustrofobico retto quasi interamente sue manifestazioni.
dalla notevolissima interpretazione di Elisabeth Moss che, 94/100
soprattutto nella prima parte, è tanto preciso e attento da

A CURA DI GIONA A. NAZZARO @GIONANAZZARO

THE HUNT THE BEACH BUM


REGIA DI CRAIG ZOBEL REGIA DI HARMONY KORINE
USA, 2020 USA, 2019

Jason Blum non sarà Roger Corman, Ad Harmony non si può non volere
ma certo ha appreso le strategie bene. Lui fa di tutto per non indurre
imprenditoriali del maestro. Come lui sospetti che le sue cose le pensi in
non teme di mettere in gioco le sue ogni dettaglio e che tutto sia molto
convinzioni politiche trasformandole meno caotico e casuale di quanto
in distopici pamphlet. The Hunt, le immagini dichiarino. The Beach
però, è ancora più velenoso del solito. Bum, interpretato da un Matthew
Parafrasando La Pericolosa Partita di McConaughey meravigliosamente
Ernest B. Schoedsack e Irving Pichel, sopra le righe, è un’appendice light
aggiunge una nota acida: questa volta di Spring Breakers, con il quale
è l’élite liberal di senzadio descritta condivide in parte ambientazione e
da Fox News e dai media reazionari gusto per i colori acidi e al neon, una parabola libertaria
USA a dichiarare aperta la stagione che si esalta soprattutto nella leggerezza e nella libertà
della caccia contro razzisti, redneck e cospirazionisti di gesto di Korine, il quale gira e monta con la scioltezza
assortiti. Un rovesciamento di fronte geniale che rende di un jazzista all’apice di una jam session. La prima parte
tangibile l’incubo propagandato da fascisti come Rush del film appartiene di diritto alle migliori cose del nostro.
Limbaugh, cui Trump ha concesso la Medaglia della Poi il film abbraccia un po’ troppo la solita retorica
Libertà. Zobel, ovviamente, non perde l’occasione per del poeta maudit che per scrivere deve abbracciare
saldare qualche conto anche a sinistra, alla maniera di un sconsideratamente l’ebbrezza e rischia di arenarsi.
Bret Easton Ellis, ma non si prende mai molto sul serio. Korine, però, sa bene che la bellezza “è lo spreco delle
E invece sul film sono piovute accuse violentissime di risorse utili”, e il falò finale ci dice che forse nemmeno
ogni tipo, che hanno costretto il film a spostare la data di lui crede più di tanto alla retorica hemingwayana/
uscita in seguito all’ennesima strage scolastica. Cosa che bukowskiana del suo film. A rendere il tutto più
ovviamente non fa altro che accentuare l’evidenza che The esilarante, Snoop Dogg nel ruolo di un trafficante di
Hunt – purtroppo – è il più attendibile discorso sugli Stati marijuana di nome Lingerie. E il nome del protagonista,
Uniti e il suo stato dell’unione oggi. Moondog, è un omaggio a “quel” Moondog.
78/100 78/100

106 | RUMOREMAG.COM
ULTRAS SPENSER CONFIDENTIAL
REGIA DI FRANCESCO LETTIERI REGIA DI PETER BERG
ITALIA, 2020 USA, 2020

Francesco Lettieri non ha bisogno Peter Berg non è un cineasta


di presentazioni. I suoi video per pessimo, nonostante abbia
Liberato, Calcutta, Noyz Narcos progressivamente abbracciato
e altri hanno creato un modello posizioni sempre più
nel rapporto fra nuova musica destrorse; persino in un film
italiana e le immagini chiamata come Lone Survivor riusciva
a raccontarla. Per cui intorno a miracolosamente a conservare un
Ultras, suo esordio alla riegia, notevole margine di ambiguità.
l’attesa era legittimamente molto Regista tutto al maschile, riesce
alta. E, alla prova della visione, a offrire il meglio quando è
il film non delude. Scendendo sul terreno minato chiamato a dare corpo alle
del tifo organizzato, unico precedente Ultrà di Ricky alchimie del testosterone declinato
Tognazzi, Lettieri dirige con mano ferma – e sovente in apologia della lealtà virile, del dovere e del lavoro ben
molto convincente – un teso romanzo di formazione fatto. Profondamente statunitense, come una specie di
urbano, interpretato con prepotente convinzione da Andrew McLaglen di una volta, ha trovato in Mark Wahlberg
Aniello Arena, all’apice di un’intensità impressionante e il suo interprete d’elezione. Purtroppo questa nuova
dolente. Dimostrando una conoscenza del territorio – e collaborazione fra i due non sarà certo ricordata come una
del terreno – inusitata, riesce a girare un intero film a delle più memorabili. Reinvenzione della serie televisiva
Napoli senza mai utilizzare scorci già visti, rivelando la Spenser della ABC, tratta dai romanzi di Robert B. Parker
potenzialità di luoghi come la stazione di Torregaveta. e interpretata da Robert Urich, vede Wahlberg nei panni
Altro elemento fondamentale del film, la costellazione di uno sbirro appena uscito di galera dopo cinque anni per
di volti e corpi che ruotano intorno al protagonista. Fra avere preso a pugni il suo superiore. Tutto quel che di buono
questi spiccano il feroce Daniele Vicorito (Gabbiano), il Berg aveva sin qui evidenziato sembra svanire in favore
minaccioso Simone Borrelli (Pequeño) e l’impressionante di una regia anonima. Persino un eccellente interprete
Salvatore Pelliccia (Barabba). Ultras è uno degli esordi come Alan Arkin non riesce a sollevarsi al di sopra della
italiani più densi degli ultimi anni. sconcertante mediocrità del film. Al termine di quasi due
87/100 ore, una sgradevolissima sensazione di tempo perso.
34/100

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JESSICA FOREVER DIAMANTI GREZZI


REGIA DI CAROLINE POGGI, REGIA DI BENNY
JONATHAN VINEL E JOSH SAFDIE
FRANCIA, 2019 USA, 2019

Poggi e Vinel sono probabilmente I fratellini Safdie non


la cosa più affascinante prodotta sbagliano un colpo. E
dal cinema francese dopo Bertrand Diamanti Grezzi potrebbe
Mandico. Autori di un pugno di senz’altro essere il miglior
cortometraggi memorabili per lavoro della loro giovanissima
impatto visivo e ferocia, sono stati in carriera. Interpretato da un
grado di creare un cinema altamente Adam Sandler spiritato e
personale e mai derivativo. Jessica incontenibile, il film è una
Forever, presentato al festival di perifrasi dostojevskiana dove
Toronto e a Berlino, è il loro esordio il protagonista rigetta sempre
nel lungometraggio. Rielaborando al vento la possibilità della
alcune tensioni dei loro corti precedenti come Tant Qu'Il salvezza appena conquistata. In questo senso il gioco,
Nous Reste Des Fusils À Pompe e After School Knife così centrale nel film, evidenzia la volontà di sottrarsi alla
Fight hanno dato vita a un lavoro sensuale e visionario. redenzione per continuare a giocare il gioco della vita alle
Come un incrocio fra Il Signore Delle Mosche, gli X-Men proprie condizioni. Il denaro è di conseguenza un attestato
e un manga, Poggi e Vinel celebrano la chanson de geste di esistenza richiesto e voluto, un’affermazione continua
di una banda di rinnegati gender fluid braccati dalle di un’altra possibilità ma sempre sprecata con dionisiaca
forze dell’ordine ma guidati dalla magnifica Jessica, passione. Lo scarto fra le aspirazioni e il margine imposto
interpretata dalla fiammeggiante e glaciale Aomi Muyock. invece dalla realtà è lo spazio drammatico nel quale i
Ci sono più idee e cinema in Jessica Forever che nel Safdie fanno esistere il loro film, creando intorno a Sandler
90% del cinema che circola in streaming o altrove. uno spazio di manovra limitatissimo. Neo noir frenetico
Film perturbante, erotico e glam, zeppo di invenzioni e adrenalinico, Diamanti Grezzi ci riporta a un cinema
folgoranti e intuizioni poetiche fuori dal comune, schiettamente statunitense che ormai pochi continuano
rilancia il primato dell’insurrezione e della bellezza. a praticare. Anche per questo motivo Diamanti Grezzi
Inevitabilmente Jessica Forever risulta essere un film andrebbe celebrato con tutto il rispetto che merita. Si
politico vero. Di quelli che lasciano il segno. tratta di cinema ormai fuori del tempo, ma la cui esistenza
94/100 oggi più che mai è fondamentale.
96/100
RUMOREMAG.COM | 107
VISIONI SERIE TV

“La tragedia semiseria


dell’essere ricchi”
SUCCESSION coltiva strampalate velleità presidenziali; il secondogenito e
PRODUZIONE: PROJECT ZEUS, HBO aspirante erede designato Kendall si dibatte tra la cocaina e una
PIATTAFORMA: SKY ATLANTIC, NOW TV vita privata in mille pezzi; la determinata spin doctor in carriera
Shiv attacca ai lati l'ingombrante genitore favorendo l'ascesa dei
"Sai qual è il bello di essere ricchi? Che è fottutamente suoi nemici politici; il piccolo di casa, Roman (Kieran Culkin,
straordinario. È come essere un supereroe, solo meglio. Puoi fratello di Macaulay), è l'agente del caos alla disperata ricerca
fare quello che vuoi. Le autorità non ti possono toccare. Vesti di approvazione. I Roy sono spiacevoli, cinici e volubili. Si
un costume, ma è disegnato da Armani”. Tom Wambsgans torturano con dispetti inutili o con soprusi eclatanti solo perché
(Matthew Macfadyen), genero con ambizioni di rivalsa sociale, nessuno può fermarli (neanche la coscienza). Sopravvivono
con o contro gli altri a seconda alle necessità del momento. I
istruisce il giovane e ingenuo cugino Greg alle regole sfacciate
Roy, spassosissimi, sono come una perenne messinscena del
e crudeli della dinastia Roy e del mondo occidentale che ama
Re Lear. La dramedy del pluripremiato Jesse Armstrong (tra le
i supermiliardari. In cima alla catena alimentare l'irascibile molte medaglie all'attivo, The Entire History Of You, apprezzato
patriarca Logan (Brian Cox, fresco di Golden Globe), fondatore e episodio di Black Mirror) sta tutta qui: una soap opera dalla
capo indiscusso della Waystar Royco, colosso dell'informazione raffinata struttura metatestuale che chiama lo spettatore a
e dell'intrattenimento. Poco sotto, i quattro figli combattono giocare costantemente coi toni della tragedia e della parodia.
con assetti molto variabili per la conquista del potere: in un CLAUDIA BONADONNA
ranch in mezzo al deserto del New Mexico, il maggiore Connor 79/100

STAR TREK: PICARD THE RANCH


PRODUZIONE: AMAZON PRIME VIDEO PRODUZIONE: RANCH HAND
PIATTAFORMA: AMAZON PRIME VIDEO PRODUCTIONS
PIATTAFORMA: NETFLIX
Diario del Capitano, data astrale
2020, Jean-Luc Picard capitano Dopo dieci stagioni The Ranch
dell’Enterprise per le sette stagioni è giunta al capolinea. Al prolo-
di Star Trek: The Next Generation go segue la bellissima cover di
e 20 anni dopo gli eventi narrati Mammas Don’t Let Your Babies
in Star Trek - La Nemesi, film del Grow Up to Be Cowboys eseguita
2002, torna nei dieci episodi di Star dai figli di Willie Nelson e Waylon
Trek: Picard, serie Amazon Prime Jennings, con la sigla che fa da
Video totalmente dedicata al perso- establishing shot di tutta la serie: la
naggio interpretato dall’attore Patri- cittadina di 512 abitanti, le facce dei
ck Stewart. Tra i vigneti francesi, nel suo Chateau Picard, personaggi principali in vari stadi
Jean-Luc non è più il comandante della flotta stellare, ma della loro vita e una manciata di
si è ritirato a vita privata, in compagnia dell’amato Nu- oggetti emblematici fra cui camperos e Levis. Per dire che
mero Uno, un pitbull che lo accompagna quotidianamen- The Ranch è effettivamente più una sitcom classica che una
te. Ma cosa è successo al capitano Picard per spingerlo serie innovativa al pari di quelle con cui era partita Netflix,
ad abbandonare lo spazio? Nel film del 2002, durante lo ma non priva di aspetti interessanti quando si guarda allo
scontro finale per salvare la Terra, il tenente comandante svolgimento del tema redneck/heartland, famiglia e Ameri-
Data aveva perso la vita. Il primo episodio della serie si ca reazionaria. Quest’ultima è rappresentata soprattutto dal
apre con una scena tra il sogno e il ricordo, Data e Picard personaggio più centrato della serie, quello di Sam Elliott
stanno giocando a poker, “perché tergiversa, capitano?”, (candidato agli Oscar per A Star Is Born), esilarante bur-
“Non voglio che la partita finisca, Data”; sullo sfondo un bero rancher dalla proverbiale postura e parlata strascicata
pianeta in fiamme. La costruzione narrativa della serie per cui non esiste aggettivo più ingiurioso di “european”.
permette ai neofiti di ambientarsi, si arricchisce di nuovi The Ranch sfida le convenzioni sitcom con una notevole
personaggi originali e segna il ritorno di altri beniamini quantità di situazioni e battute sessiste, machiste, politically
dei seguaci di vecchia data. incorrect, ma non sono solo i maschi a farle: le donne (che
MARIANGELA SANSONE coprono tutte le fasce di età) sono altrettanto smarcate.
78/100 CARLA SCURA
72/100

108 | RUMOREMAG.COM
Musica
VISIONI ESPANSE

per gli occhi

Cineobituary
BOYCYCLE

LUCIA BOSÉ (FEAT. SÉBASTIEN TELLIER)


REGIA: VEDRAN RUPIC
LABEL: OWSLA
19 3 1 – 2020
Vedran Rupic, membro del collettivo
Lucia Bosè è un pezzo fondamentale della storia del cinema italiano. La sua bellezza Business Club Royale di Göteborg, ha
– pari solo al suo talento – è materia di leggenda. Vince il primo premio di Miss Italia creato un notevole scalpore con i suoi
nel 1947. E dire che la concorrenza era a dir poco impressionante. Dietro di lei si video realizzati per promuovere alcuni
collocano Gianna Maria Canale (futura moglie di Riccardo Freda), Gina Lollobrigida, brani di Salvatore Ganacci, produttore
Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago. Rifiuta il ruolo che poi sarà della Mangano techno svedese di origini bosniache. Il
in Riso Amaro di Giuseppe De Santis ma accetterà l’altro film che il regista le offrirà, videomaker ci aveva fornito un anticipo
il brechtiano Non C’è Pace Fra Gli Ulivi. Nello stesso Michelangelo Antonioni le offre del suo savoir faire con l’allucinato
il ruolo di protagonista di Cronaca Di Un Amore. Il film entra da subito nella storia videoclip per Horse, che procedeva
del cinema italiano e così l’interpretazione di Lucia Bosè. Registrata all’anagrafe secondo una logica ultraminimalista
come Borlani, diventa nelle mani di Luciano Emmer una delle Ragazze Di Piazza accumulando effetti e trovate
Di Spagna. In una carriera segnata da storia d’amore fulminanti, scelte dolorose, e totalmente assurde, assecondando il
ritorni folgoranti nei quali l’attrice non ha mai seguito il calcolo, ricordiamo ancora il beat instancabile e super squadrato del
suo lavoro con Fellini per Satyricon, Equinozio di Maurizio Ponzi che letteralmente pezzo. Con Boycycle, Rupic si spinge
l’adorava e il cultissimo Arcana di Giulio Questi. Più che un’attrice, una vera e propria ancora più in là. Nel video Ganacci è
leggenda del cinema italiano. un centauro biomeccanico il cui corpo
GIONA A. NAZZARO umano è innestato senza soluzione di
continuità in quello di una motocicletta
da corsa. Il brano, cui la presenza di
Sébastien Tellier conferisce un sapore
french touch d’antan, è irresistibile
quanto basta e la sua malinconia tecno
diventa lo spleen di un corpo che
WATERMELON MAN non riesce a trovare la sua pienezza
D E L ME S E INDICATOR espressiva. Zeppo di accenti à la Jarry,
reiventa la poesia biomeccanica di
Nonostante occupi una posizione centrale H.R. Giger omaggiando ironicamente
nella storia del cinema statunitense, Melvin gli innumerevoli romances USA e gli
Van Peebles continua a essere citato solo per immancabili biker movies. Ritrovato
Sweet Sweetback's Baadasssss Song, film visto in mezzo a una discarica di rottami,
tutto sommato da pochi ma bizzarramente il ragazzo-motocicletta è accolto
dato universalmente come capostipite della amorevolmente e rimesso in sesto
blaxploitation con la quale non ha nulla a dal premuroso padre adottivo. Lui
che vedere. Watermelon Man, precedente di però scalpita. Vuole l’amore. Non
un anno, distribuito in Italia come L’Uomo pensa di essere diverso dagli altri e
Caffelatte (sic!), è un film assolutamente da si mette in viaggio per cercare la sua
riscoprire. Interpretato dal geniale Godfrey anima gemella. Si fatica a credere alla
Cambridge, il film rovescia lo stereotipo razzista quantità di idee stipata da Vedran
del blackface e anticipa, in un sol colpo, tutte Rupic in poco più di tre minuti super
le tematiche, politiche, formali e produttive gender fluid. Ogni inquadratura
che più di dieci anni dopo dovranno affrontare permette alla storia di avanzare sino
Spike Lee e compagni. Commedia amarissima, alla sorpresa finale che in realtà si
anche se a tratti irresistibile, ci costringe a apre – si spera – su una seconda
ridere a denti strettissimi. Un vero e proprio puntata delle avventure del ragazzo-
film chiave del cinema afroamericano che motocicletta. Scartabellando fra gli
invece è stato condannato a essere poco più che altri video di Ganacci si scopre che il
una nota a pie’ di pagina. La Indicator, che si nostro possiede uno spiccato gusto
sta segnalando come la label che riscopre film visivo e che questo Boycycle è solo
americani e britannici poco noti, continua nel il punto provvisorio di una ricerca
suo eccellente lavoro che riporta a nuova vita formale estremamente avanzata. E un
film ingiustamente dimenticati, corredati da video come Heartbass dimostra che
interessanti supporti extra. anche le sue “provocazioni” sono di un
GIONA A. NAZZARO livello assolutamente superiore.
GIONA A. NAZZARO

RUMOREMAG.COM | 109
LETTURE MAGGIO 2020

ALBERTO CASTELLI
SOUL TO SOUL. STORIE DI MUSICA VERA
CHINASKI

Occhio al sottotitolo, più raffinato di quanto non appaia.


Storie Di Musica Vera: una dichiarazione inconfutabile
(tanto più dopo averle lette, quelle storie), e un'assonanza
che racchiude un universo intero. Se c'è un suono da
sempre connesso a un ancestrale senso di autenticità,
spontaneità e – sì, anche – verità, è proprio quello della
musica nera. La musica dell'anima, ma attenzione perché
qui “soul” è un termine da intendere nella sua accezione
più ampia: R&B, blues, funk, reggae, rocksteady, hip
hop, dub e pure Muhammad Alì e Kareem Abdul-Jabbar.
Per tenere assieme tutti i tranches de vie in nero che sfilano in Soul To Soul
ci voleva una voce capace di raccontarli con il tono e lo spirito adeguati.
Devi essere un po' studioso, un po' memorialista, un po' griot del villaggio
e un po' DJ di qualche radio della periferia di Detroit. Nessuno meglio di
Alberto Castelli, quindi, firma (e - appunto - voce) storica del giornalismo
musicale italiano, nonché tra i massimi conoscitori di black nel nostro paese.
Ci si perde, nella sua appassionata narrazione. Ed è un exodus dal quale si
potrebbe anche non far ritorno.
CARLO BORDONE
85/100

ROBERTO GUSCELLI
I SATELLITI DI RICKY GIANCO. I RAGAZZI DI VIA BENGASI
SALOMONE BELFORTE
PHILIPPE MARCADÉ
OLTRE L’AVENUE D I primi Levi’s al mercatino di piazza XX settembre, gli
AGENZIA X strumenti Framus e Hofner acquistati con le cambiali:
inizia qui la storia. Livorno, 1958. Roberto Guscelli ha 14
Il ciuffo ribelle da teddy boy, la lunga sigaretta anni, prende lezioni di canto e s’innamora sempre più del
che pende all'angolo della bocca, il cipiglio r’n’r. Nel 1962 con gli amici del cortile e della scuola forma
blasé, la vistosa benda bianca sull'occhio i Criker’s. La città pullula di gruppi beat, i Fossi di Livorno
- che sembra una dichiarazione d'intenti come il fiume Mersey di Liverpool. Nell’Italia di Carosello,
pirateschi ma è solo frutto di un incidente: Lascia O Raddoppia?, dell’omicidio Mattei, i Criker’s
mentre attacca manifesti per pubblicizzare i suonano nei luoghi di villeggiatura più in voga. Ingranano
concerti della sua band, il giovane Philippe, e se la godono con le turiste nordeuropee. Quando
“Flipper” per gli amici, si stropiccia l'occhio incappano in un impresario che scappa col malloppo incontrano Ricky
con la mano sporca di colla e finisce di corsa Gianco, già nell’olimpo della canzone italiana, e diventano i suoi Satelliti. Tra
in ospedale. Flipper è Philippe Marcadé, il 1965 e il 1968, sotto l’egida di Gianco, pubblicano cinque 45 giri e suonano
fondatore e cantante dei Senders, un gruppo di ovunque conquistando il Piper di Roma al cospetto dei Rolling Stones. Ma
blues bianco alla Dr. Feelgood che ha vissuto con l’arrivo del ’68 non c’è più spazio per l’allegria beat, e le divergenze
i suoi giorni di gloria alla fine degli anni 70 musicali fanno il resto: fine della corsa. Un racconto avvincente, mai sopra le
intorno al circuito dei club newyorkesi (al righe, scritto benissimo, sull’irripetibile avventura musicale di ragazzi comuni
Max’s Kansas City servivano un hamburger nell’Italia del boom.
col loro nome) per scomparire poi nel gorgo MANUEL GRAZIANI
dell'eroina: "Eravamo una generazione che si 77/100
divertiva e per certe cose era molto ingenua",
dice. Dei quattro membri originari Philippe,
che oggi è un (quasi) splendido 60enne e ha
trasferito la sua residenza in Italia, è l'unico
sopravvissuto. Nella Grande Mela è arrivato in FRANCESCO "KENTO" CARLO
pieno ciclone punk, nel 1975, quando ancora TE LO DICO IN RAP
non aveva 18 anni, una specie di Forrest Gump IL CASTORO
perennemente strafatto, con un affascinate
accento francese, un certo stile nel vestire e Parliamoci chiaro: anche se a noi piacerebbe molto che
l'inconsapevole capacità di intercettare tutti i fosse il contrario, e cioè che ci leggesse in massa la mitica
nomi che contano. Alla festa d'inaugurazione fascia dei giovani, la maggior parte di voi ha figli. E nel
del suo primo appartamento invita i Ramones 2020 i figli, piaccia o no, ascoltano anche e soprattutto
al loro debutto sulla scena; Johnny Thunders rap. Ora, data per scontata la premessa, che tipo di rap
e Wayne Kramer lo chiamano a suonare la vogliamo che ascoltino? Con che grado di consapevolezza?
batteria nei loro Gang War; Sid Vicious gli Come? Il consiglio è di regalare loro Te Lo Dico In Rap. Un
chiede consigli sull'uso dell'aspirapolvere, simpatico manuale teorico/pratico sulla cultura hip hop,
Nancy Spungen gli affida il suo ferocissimo destinato suppergiù a ragazzi in età da fine elementari o
gatto eroinomane, Madonna tenta un'avance, medie. Scritto da un rapper di comprovata credibilità - sia
Bob Marley divide una canna con lui… come microfono conscious, sia come depositario di tradizioni e sapienza da
Marcadé è torrenziale, ridicolo e sfrenato B-boy puro - quale Francesco "Kento" Carlo, e illustrato con gusto appropriato
come la New York che ricorda: un'ultima da Albhey Longo, autore Bao. C'è tutto: le nozioni storiche e sociali sull'origine
grande onda, in cui eccesso e malinconia si e la peculiarità delle varie arti; le lezioni tecniche su rime, metrica, stili e
intrecciano indissolubilmente, prima della modi di sviluppare ed esprimere la propria creatività lirica; un sito dedicato
risacca degli anni 80 e dell'AIDS. "La fine di con un po' di pezzi scritti e rappati apposta da Kento, e relative strumentali
un’epoca in cui eravamo stati liberi come non per esercitarsi. Ci sono glossario, FAQ e playlist consigliata, ed è tutto chiaro,
lo saremmo stati mai più”. semplice e accattivante.
CLAUDIA BONADONNA ANDREA POMINI
76/100 80/100

110 | RUMOREMAG.COM
LETTURE EXTRA MAGGIO 2020

PAUL BEATTY
TUFF E LA SUA BANDA
FAZI

150 chili per quasi due metri d'altezza. La propensione


a menar le mani e svenire alla vista delle armi da fuoco.
Winston Foshay, in arte Tuff, è l'agente di recupero
crediti degli spacciatori di East Harlem. "La descrizione
del lavoro di Winston era molto semplice; dalle quattro
alle dieci, cinque giorni alla settimana, aprire la porta
con aria truce e strillare 'Paga subito, bastardo' ai
clienti recalcitranti". Un giorno, dietro una di quelle
porte, c'è una sparatoria in corso e Tuff sopravvive per
miracolo. Sarà l'epifania che lo convince a dare una
svolta alla sua vita e iniziare un'improbabile carriera
politica sotto il patrocinio di Spencer Throckmorton, un nero convertito
all’ebraismo e diventato rabbino. Il vincitore del Booker Prize Paul Beatty
racconta la vicenda con la sua prosa funambolica così caratteristica
e irresistibile. Tuff è brutale ma candidamente sincero, East Harlem
lontanissima dalla confortante gentrificazione di oggi (il romanzo è del
2000): "È un bene che sia diventata un zona sicura”, dice Beatty, “ma ora
tutto sembra più piccolo". Il romanzo è il tributo scanzonato alla memoria
di quella brulicante enormità perduta.
CLAUDIA BONADONNA
81/100

MATTEO GRILLI
CROCEVIA DI PUNTI MORTI
EFFEQU

La genesi del libro è, spesso, indice del percorso


ROBERT COOVER dell’autore e della sua opera. In questo caso, poi, è
LA BABYSITTER E ALTRE STORIE quantomai opportuno sottolinearne il contesto. Grilli,
NN difatti, ha fatto breccia in un pubblico piuttosto folto
in forza di due prerogative principali. La prima, quella
Jump cut, sequenze in soggettiva, dissolvenze del critico culturale che s’immerge nei prodotti pop,
allucinate. Leggere un racconto di Robert Coover soprattutto se deviati e/o devianti: ad esempio, JoJo’s
è come guardare un montaggio pazzo tra Buñuel Bizarre Adventures, il nu metal o IT; la seconda,
e… Guy Ritchie. D'altronde è lui stesso a dire (in reinventando il rigurgito linguistico e semantico nella sua forma shit/
una celebre intervista condotta da Hari Kunzru textposting, sulla pagina FB di “Pagliare hhhhpostijng”. Da queste due
per il “Guardian” nel 2011) che il cinema è il esperienze deriva il libro, un condensato della provincia nostrana reale,
linguaggio che più ha influenzato la costruzione quella abbruttita ma normalissima, che si dà come spazio psichico e
narrativa degli scrittori del '900. Una dell’immaginazione prima ancora di quello materiale e quotidiano. È qui
costruzione che nel caso dell'autore statunitense che si celano portali e immaginari altri, tra cui un’ulteriore rivisitazione del
- decano della Brown University e fondatore template del già citato IT. Tutto raccontato con una penna viva e vivace,
dell'International Writers Project, "quinto colloquiale ma mai banale, di quelle proprie ai grandi narratori, persino
moschettiere del postmoderno insieme a John quando ancora un poco acerbi. Inchiodato alla pagina, devi cogliere il fondo
Barth, Donald Barthelme, Thomas Pynchon e sino all’ultimo respiro.
William Gass", scrive ancora Kunzru - implode in DANIELE FERRIERO
un'entropia frattale di generi e trame. Vecchi miti
70/100
(dalla Bibbia alle fiabe classiche) che diventano
cinema, fumetto, videogioco... Reinvenzione,
riscrittura. Che moltiplicano i significati in
un gioco di specchi, di svolte, di possibilità,
di… paradossi di Schrödinger. Nel racconto MASSIMILIANO NUZZOLO
Ascensore un grigio impiegato potrebbe o non L'ULTIMO DISCO DEI CURE
ARCANA
potrebbe scegliere di prendere un ascensore, che
potrebbe o non potrebbe schiantarsi al suolo, Prendete un esordio italiano “giovane” – Brizzi, De
entro le pareti del quale potrebbe o non potrebbe Carlo, Culicchia, Ballestra, fate voi –, e togliete ogni
finalmente conquistare la collega dei suoi sogni. barlume di peculiarità stilistica e tri(ma anche bi)
In You Must Remember This! la passione dimensionalità dei personaggi: Pietro ha 30 anni ed è in
sospesa tra Ilsa e Rick di Casablanca è sciolta crisi. Perché? Ma perché ha 30 anni! È un'anima eletta
in un'esilarante e altamente acrobatica scena di in virtù di un raffinato gusto musicale (“raffinato”: Cure)
pornografia. Nella Casa Di Marzapane la lotta che si scontra con il buzzurrismo di parenti, amici e
di Hansel e Gretel contro le trappole di zucchero fidanzate, le quali, oltre ad ascoltare Vasco, sono delle
della strega cattiva diventa un percorso di crescita rompicoglioni da manuale che si sistemeranno con
psichedelico e ambiguamente sensuale. La realtà uno “che lavora in banca e ha la Mercedes” - l'unico amico degno di lui
è ineffabile, sembra dire Coover, l'idea stessa di muore (perché serve sempre l'amico che muore) dopo la vana ricerca di un
narrarla un'inutile blandizia. Il virtuosismo con essere di sesso femminile che apprezzi Einstürzende Neubauten e N.I.N.,
cui la destruttura non è un mero sfoggio di stile, “come cercare un ago in un pagliaio”. Ok. Alice ha 30 anni e, indovinate?
ma una vera e propria indagine epistemologica. è in crisi, perché è la megamanager galattica di una casa discografica e ha
“Il mio realismo l’ho imparato da Kafka”, dice. perso l'anima nel suo “bilocale splendidamente arredato sui Navigli”, con
30 racconti scritti tra il 1962 e il 2016 per “favoloso divano di pelle nera e impianto hi-fi ultrasofisticato”. Per non
30 traduttori diversi, "per rispecchiare la infierire oltre concederò le attenuanti visto che è, appunto, un esordio. Ma
molteplicità dei mondi in essi contenuti", scrive la domanda è: c'era bisogno di ristamparlo?
nella postfazione la curatrice Serena Daniele. Un LETIZIA BOGNANNI
volume semplicemente imprescindibile.
CLAUDIA BONADONNA
45/100
96/100
RUMOREMAG.COM | 111
FUMETTI MAGGIO 2020

NEGRI GIALLI E ALTRE CREATURE


IMMAGINARIE
DI Y. ALAGBÉ
CANICOLA

Opera di culto in Francia, arriva in Italia grazie a


Canicola questo volume profondo, che parla dell'oggi
con concretezza priva di compromessi, mostrando
senza artifizi di sorta la realtà dell’immigrazione,
dell’emarginazione, del razzismo, dell’integrazione
con un bianco e nero ruvido e lacerante. C’è un che di
pasoliniano nel racconto centrale dell’opera (composta
da più storie): le vicende di Claire, ragazza francese
bianca di buona famiglia, e del compagno Alain, immigrato irregolare del
Benin che vive con la sorella Martine, la quale si guadagna da vivere facendo
i lavori di casa di famiglie benestanti, si intrecciano alla realtà di Mario,
un algerino ormai anziano ed ex militare costretto ad emigrare in Francia,
che cerca di comprare la loro compagnia in ogni modo, in un percorso
di solitudine e miseria perturbante. Lo stile poetico e spiccatamente
espressionista di Alagbé racconta vicende umane con onestà, convincendo
dalla prima all’ultima tavola.
STEFANO FANTI
70/100

IL MURO – VOL. 1 RUBENS


HOMO HOMINI LUPUS DI CAMMELLO, AKAB, SPUNGA
DI MARIO ALBERTI (DALL’OPERA DI ANTOINE ERIS/STIGMA
CHARREYRON)
EDIZIONI STAR COMICS Doppia storia, triplo autore, doppio editore: psichedelia
in bianco e nero e paranoia lisergica vivono ed emergono
Nella prefazione Antoine Charreyron in Rubens, opera a sei mani dei sempre ottimi Pablo
rievoca la lunghissima genesi di The Wall, Cammello, Akab (R.I.P.) e Spugna. Due storie dicevamo:
soggetto pensato inizialmente come progetto la prima, L’Ultima Tentazione Di Rubens, è scritta da
cinematografico. L’idea gli era venuta Akab, disegnata da Cammello e inframmezzata dalle
ascoltando un discorso dell’ex presidente devastanti tavole di Spugna, che raccontano le gesta di
della repubblica francese Nicolas Sarkozy, un clown in un campo di concentramento nazista: puro
il quale evocava l’idea di un muro che malessere. La vicenda principale è un divagare etereo tra
circondasse l’Europa per metterla al riparo noia giovanile, viaggi mentali e sperimentazione pura,
dei flussi migratori. A lungo Charreyron tenta dove le leggi della fisica si squagliano per portarci in un altrove alterato.
di condurre in porto il suo sogno che finisce Con La Leggenda Di Rubens (scritto e disegnato da Cammello) scopriamo
invece in quello che gli americani chiamano invece le origini di questo eroe allucinato, “immortale” senza un perché e
development hell, ossia l’anticamera dei impegnato in gesta epiche e incontri alienanti. Il fumetto underground -
progetti la cui data di realizzazione è fissata distinzione che in realtà non ha più molto senso - italiano lotta insieme a
in un punto lontanissimo del futuro. Ossia noi, creando storie su storie convincenti. Dedicato a un artista scomparso
rimandati a data da destinarsi. Cercando troppo presto.
un’altra sponda per The Wall, tramite STEFANO FANTI
Olivier Jalabert Charreyron incontra Mario
Alberti e ne resta folgorato. A questo punto 70/100
The Wall diventa Il Muro. Alberti, artista
che i lettori di Nathan Never e Dragonero
conoscono bene, diventa autore totale con il
materiale di Charreyron. Responsabile della
sceneggiatura, dei disegni e dei colori, crea GLI SPRECATI
un universo distopico brulicante di dettagli DI M. SETOLA
e di invenzioni visive che si susseguono CANICOLA

instancabilmente. In un futuro imprecisato,


Le tavole di Michelangelo Setola e la musica di
il mondo come lo conosciamo non esiste più.
Jonathan Clancy (già Settlefish, His Clancyness e A
In uno scenario memore di Mad Max e dei
Classic Education) sono gli elementi che danno vita a
peggiori incubi di Go Nagai bande di predoni
Gli Sprecati, opera transmediale nata dallo scambio
tentano di oltrepassare “il muro”. Diviso
di bozze – in forma di disegno o canzone – che i due
in tre volumi cartonati, stampati su una
artisti si sono rimpallati per un anno, influenzandosi
carta lucida che permette ai colori di Alberti
reciprocamente e creando un immaginario riproposto
di vivere in tutta la loro forza, Il Muro,
anche in esibizioni live (oltre che su disco, per Maple
il cui primo capitolo si conclude con un
Death Records). Il volume, presentato in formato gigante
cliffhanger inquietante, è la prova definitiva
(ma veramente gigante!), mostra al meglio gli infiniti dettagli dei disegni,
della straordinaria maturazione artistica di
brutalmente d’impatto nel contesto industriale alienante che raccontano.
Alberti e dello spettro notevolissimo delle sue
Lavoro disumano, città-industrie in cui non scorre il tempo, lo sguardo
possibilità. In attesa dei prossimi due volumi
incessante del padrone – e del capitale – in un percorso di disumanizzazione
non si può che salutare con grande favore
che stordisce ma che riesce a esprimere anche un sentimento liberatorio.
Il Muro, anche se di questi tempi il tutto
Un’opera in cui perdersi tra le pagine come tra le pieghe di un’umanità
assume un’aria sinistramente documentaria
disperata.
più che fantascientifica.
STEFANO FANTI
GIONA A. NAZZARO
88/100 73/100

112 | RUMOREMAG.COM
F U M E T T I P O S T E R-I D I A L E S S A N D R O B A R O N C I A N I E A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E

RUMOREMAG.COM | 113
A CURA DI
BANDALARGA FOTO VS PHOTOSHOP S ERG IO MES S IN A
letto ri@sergio m essina . c om

FOTO VS
PHOTOSHOP
Un momento importante della finale è profondamente diverso. un pezzo di oltre 15 minuti, una
storia della musica pop è stato Da un lato è certamente un specie di maratona vocale, che
l'introduzione della registrazione compromesso tra la qualità della si narra lei abbia cantato tutto
multitraccia, che consente di performance, il posizionamento in una volta. Poi c'è la bellissima
registrare la musica uno strumento dei microfoni e il missaggio, che storia su Cobain raccontata da
alla volta. Il 99% della musica dai avviene in tempo reale. Dall'altro Butch Vig: "Abbiamo provato a
tardi anni 60 in poi è realizzata in però si tratta della "fotografia" di registrare Something In The Way
questo modo, dai Beatles a Ultimo. una performance, dell'effettivo (su Nevermind)  tutti insieme,
Naturalmente questa tecnologia svolgimento di un evento sonoro, ma non riusciva. Così una sera
offre degli immensi vantaggi: si e dentro questo svolgimento c'è ho chiesto a Kurt come avrebbe
ottiene una performance "ideale", un'altra magia. Niente come una dovuto essere secondo lui. Si è
per esempio di una traccia vocale registrazione sonora è in grado sdraiato sul divano e ha iniziato a
difficile, che un cantante può di trasportarci in un altro luogo. suonarla sull'acustica, cantandola
eseguire frase per frase. Inoltre Quindi quando ascoltiamo le sussurrando. L'ho fermato, ho
c'è la separazione acustica dei sublimi canzoni blues registrate piazzato due microfoni, e quella è
vari strumenti, consentendo da Alan Lomax nelle prigioni la versione che sta sul disco: più
grande precisione nel missaggio. americane del sud durante gli tardi abbiamo aggiunto gli altri
Una musica può anche essere anni 40, per quel tempo noi ci strumenti". Quindi ascoltando
"ottimizzata" suono per suono, troviamo in quel luogo. Idem Something In The Way c'è un
aggiungendo e togliendo. Il quando ascoltiamo That'll Be The doppio livello: una canzone dei
risultato finale sarà l'immagine più Day di Buddy Holly. Naturalmente Nirvana, e una fotografia sonora
"perfetta" possibile di quel brano, in ambedue i casi c'è la mediazione di Kurt steso sul divano che
ottenuta attraverso la registrazione del microfono, e la consapevolezza sussurra.
delle tracce, e la post produzione che si sta registrando. Però in
- che è dove accade la magia. Ecco molti casi la differenza si sente
perché oggi il produttore è una bene. Uno dei tratti attraenti dei
figura così importante. bootleg (registrazioni live fatte dal
pubblico, talvolta di qualità infima)
Il procedimento antico, tutt'ora è proprio l'effetto "fotografia".
utilizzato da alcuni artisti,
consiste nel posizionare i Naturalmente gli ibridi sono
microfoni (anticamente solo infiniti, e molte delle parti
uno, poi via via sempre di più), significative della storia del r'n'r
far partire il registratore (non sono state registrate in "one
multitraccia) e riprendere una take", cioè dall'inizio alla fine
scena sonora già completa che, senza interruzioni. Su questa
salvo alcune correzioni, sarà storia del "one take" esiste una
quella che troviamo sul disco. Se variegata mitologia pop. Nel
uno dei musicisti sbaglia, devono primo sfortunato album solista di
ricominciare tutti. Il risultato Grace Slick, Manhole (1974), c'è

114 | RUMOREMAG.COM
A B B O N A T I
SPECIALE HESTETIKA 2020: 4 NUMERI 38 EURO

Per informazioni: hestetika.It/abbonamentiarretrati

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