THE 1975
L’ENCICLOPEDIA DEL POP
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMM A 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N.5 ANNO 2020
I STO A CASA
con H e s t e t i k a
Acquista on line i pdf degli ultimi
cinque numeri di HESTETIKA (escluso
quello attualemente in edicola) a 15 euro,
di questa cifra 10 euro saranno donati
come un piccolo contributo a favore
dell’Ospedale Sacco di Milano al fine di
sostenere l’eroico sforzo a cui sono
attualmente sottoposti i nostri medici
e le relative strutture sanitarie.
60,00 €
DISPONIBILE L'ABBONAMENTO CON SPEDIZIONE
IN TUT TA EUROPA (110,00€) E TUT TO IL MONDO (160,00€)
LA MUSICA DELL’ISOLAMENTO
DI ROSSANO LO MELE
Per parlare dell’isolamento che tutti stiamo viven- Leitch s’impegna a spiegare come mai la generazione
do, il filosofo sloveno Slavoj Žižek ha scritto l’e-book dei quarantenni di oggi sia a suo dire quella che me-
Virus e ha tirato fuori la vecchia battuta di Ninotchka, glio di tutte ha saputo reagire all’isolamento. Perché
il film classico di Ernest Lubitsch: “Cameriere! Un dentro a quell’isolamento c’è cresciuta. Figli dei baby
caffè senza panna, per favore”. Risposta: “Mi dispiace, boomers sempre troppo impegnati a lavorare, produr-
signore, non abbiamo panna, solo latte, va bene anche re, divorziare, stare fuori casa. Abituati a trascorrere
un caffè senza latte?”. Il significato è piuttosto espli- in casa larghe porzioni di giornata davanti alla TV.
cito, come spiega il filosofo stesso: “Rispetto al mio Ascoltando musica ben presto dimenticata dalle masse
isolamento non è la stessa cosa? Prima della crisi era e quindi destinata all’anonimato: c’è stato un periodo
un isolamento ‘senza latte’. Sarei potuto uscire, ma in cui si pensava che Built To Spill, Douglas Coupland
sceglievo di non farlo. Ora è il semplice caffè dell’iso- e Richard Linklater potessero diventare mainstream.
lamento senza possibilità di una negazione implicita”. E invece. Una fetta di popolazione che ha inventato
l’odio generazionale, scrive Leitch, quantomeno dalla
Trasferendoci alla musica non va dimenticato che il sua prospettiva americana. Che si trova giusto nel
caffè senza panna, nei decenni, ha creato molta della mezzo fra i baby boomers – i genitori, ancora sani e
roba che più amiamo. L’isolamento giovanile sta alla detentori della ricchezza – e la generazioni successive
base delle scelte di vita di Tracey Thorn, per dire. L’ex (i millennials o la generazione Z di cui parliamo que-
voce degli Everything But The Girl ha infatti chiama- sto mese nel servizio di copertina su The 1975): quelle
to Bedsit Disco Queen la sua autobiografia. Oppure prese di mira davvero in modo ossessivo dalle grandi
ADV
pensiamo a tutta la corrente intimista generata dalla companies statunitensi. La generazione X si è svilup-
scrittura degli Smiths nei pieni anni 80, riassunta pata a rilento, anche per colpe e pigrizie tutte sue. Figli
sapientemente da Maurizio Blatto su “Rumore” n. e indipendenza fuori tempo massimo, certo, ma anche
309. Una narrazione fatta tutta d’interni, oggetti ap- l’abitudine - chiosa Leitch - a una forma di marginalità
parentemente insignificanti che di colpo diventavano sociale che oggi gli permette di stare a casa senza sof-
universali perché comuni a tante case, a tante vite. frire più di tanto. Meno dei genitori e dei figli. Leitch
Una tendenza che – complice soprattutto la digitaliz- enuclea tutto ciò con leggerezza e senza nessuna par-
zazione della musica e della nostra quotidianità – è venza d’invidia sociale “all’italiana”, per capirsi.
ben lontana dallo sfarinarsi. Anzi. Così scopriamo che
la tradizione del bedroom pop, ossia il pop da came- La premessa a tutte queste storie ci dice in realtà che
retta, è più fertile che mai. Tipo la ventunenne Claire nel tempo tanti ventenni occidentali hanno masticato
E. Cottrill, da Boston - in arte Clairo, ne abbiamo la loro forma d’isolamento, provando a trasformar-
scritto qui nella sezione “Futura” del numero 333 - è la in arte. I piovigginosi inglesi degli ’80 prima, gli
ormai diventata da circa un paio d’anni la regina della slackers americani dai ’90 in poi: gli hikikomori
musica da cameretta. Il brano Pretty Girl è un inno giapponesi, anche loro figli degli ’80, sopravvedono
generazionale contro la tossicità dell’amore e i suoi nel frattempo a tutto il paesaggio. Così oggi, in questa
luoghi comuni. Una volta questo tipo di musica non epoca di solitudine prolungata è lecito domandarsi
brillava per la professionalità della produzione, ma - tralasciando le cantate sui balconi, gli appelli ac-
oggi tutto è cambiato, tanto da suonare bene e pieno corati, le canzoni a tema (giuro che in redazione ne
dentro gli smartphone o i monitor dei tablet. Una fac- arriva almeno una al giorno, saranno una cinquantina
cenda privata che diventa pubblica, potendo compete- ormai) e le dirette Instagram: tanta musica è nata
re col resto del mondo anche in termini di resa. Il pop senza l’obbligo della reclusione, quando si poteva
da cameretta ha fatto strada, divora visualizzazioni e ordinare un caffè senza panna. Ma oggi, anzi domani:
streaming. Una questione generazionale, si dirà. che musica verrà generata da questo caffè senza latte,
dalla gabbia domestica come obbligo e non scelta? Lo
Sul tema ha però scritto un longform piuttosto in- scopriremo forse nei prossimi mesi. Intanto è bene
teressante l’americano Will Leitch. Leitch viene in sapere che il padre di Clairo è stato a lungo manager
realtà dal mondo della cronaca sportiva, ma il suo di multinazionali come Coca Cola, Converse, Procter
pezzo dal titolo “Gen X Was Born For This Shit” (lo & Gamble. E che il suo disco di debutto si chiama Im-
trovate su medium.com) non necessita di traduzioni. munity. Addio ingenuità.
Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non saranno restituiti
Il loro invio implica il consenso alla pubblicazione da parte dell’autore. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e fotografie.
La responsabilità dei testi e delle immagini pubblicate è imputabile ai soli autori.
L’editore dichiara di aver ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione dei dati riportati nella rivista.
340
CO N T E N U T I
26
COV E R S TO R Y
THE 1975
PR OG ET TO G R AF I CO
E I MPAG I NAZI ONE Sericraft Lab snc
L’ultimo mese è stato funesta- ono state diffuse le il cast comprende Jena Malone (Hunger
to da un gran numero di lutti, prime foto di scena di Games) nel ruolo della prima moglie di
alcuni dei quali riconducibili
al Covid-19. Ci hanno lasciati
S Stardust, lungometraggio Bowie, Angela, e il comico statunitense
ispirato alla prima fase Marc Maron in quello dell’addetto stampa
Detto Mariano (1937-2020),
della carriera di David dell’artista. Stardust avrebbe dovuto essere
primo tastierista dei Ribelli
Bowie. L’operazione presentato in anteprima al Tribeca Film
(quando questi ultimi erano
la backing band di Celentano, non è stata approvata ufficialmente dagli Festival, inevitabilmente rimandato a causa
che Mariano aveva conosciuto eredi dell’artista, e i produttori negano del Covid-19, e non ha al momento una
durante il servizio militare), si tratti di un vero e proprio biopic, ma data di uscita. Il regista, Gabriel Range, ha
poi arrangiatore per il Clan la pellicola è incentrata sulla nascita e dichiarato: “Mi sono prefissato di fare un
ma anche per Don Backy, l’evoluzione dell’alter ego Ziggy Stardust: film su ciò che rende tale un artista, su che
Camaleonti e Battisti, infine sullo sfondo, l’esordio americano di Bowie cosa lo guidi davvero nella realizzazione
autore di colonne sonore, tra nei primi ‘70. Il ruolo del protagonista è della sua arte”.
cui quella pionieristica ed stato affidato al folksinger Johnny Flynn,
elettronica per Amore Tossico
8 | RUMOREMAG.COM
di Claudio Caligari; il compo-
sitore e direttore d’orchesta
FACCIAMO I CONTI polacco Krzysztof Penderecki
(1933-2020): sua la direzione
nella recente riproposizione
discografica della Symphony
80
n. 3 di Henryck Gorecki, con
CENTESIMI: IL VALORE DI CIASCUNA Beth Gibbons voce solista; il
CASSA USATA DA BRIAN ENO NEL SUO sassofonista camerunenense
STUDIO Manu Dibango (1933-2020),
gigante della musica africana e
autore di quella Soul Makossa
che influenzerà una buona
10
parte della musica da ballo,
DECIMI: IN UNA IDEALE SCALA DI disco music in testa, dalla
VALORE DEI CERVELLONI, SECONDO GLI metà dei ‘70 in poi; Cristina
UNDERWORLD, LI AVREBBE PROPRIO Monet-Palaci (1956-2020),
BRIAN ENO autrice di due album di culto
– usciti a nome Cristina - per
la newyorchese ZE, all’insegna
di un crossover dall’attitudine
200
COPIE APPENA DELLE SUE CASSETTE punk tra mutant disco e pop;
MEMORIES. IL GIAPPONESE AKI ONDA LE il pittore svizzero Walter Weg-
HA APPENA RISTAMPATE IN BLOCCO: SU müller (1933-2010), titolare
CASSET TA di uno dei più bizzarri oggetti
discografici prodotti dall’epo-
pea krautrock, Tarot; Matthew
Seligman (1955-2000), storico
50
bassista dei Soft Boys di Robyn
ANNI: KAMASI WASHINGTON LI Hitchcock e poi a fianco di
DIMOSTRAVA GIÀ DA RAGAZZO, molti nomi del rock e del pop
SECONDO IL SUO AMICO THUNDERCAT come Thomas Dolby, Alex
Chilton e i Thompson Twins;
Ellis Marsalis (1933-2020),
pianista modern jazz padre
di Branford e Wynton nonché
100
P E R S O N E I N T U T TA L A S U A V I TA . TA N T E S O- collaboratore di Cannonball
S T I E N E N E AV R E B B E C O N O S C I U T E I L P R O D U T- Adderley; Travis Nelsen, bat-
TORE ELETTRONICO VEGYN SE FOSSE VISSUTO terista degli Okkervil River dal
NEL MEDIOEVO 2003 al 2010; il sassofonista
Lee Koonitz (1927-2020), pro-
tagonista tra le altre cose delle
18
session che fruttarono l’epo-
ANNI: LI AVEVA IL RAPPER JPEGMAFIA cale Birth Of The Cool di Miles
QUANDO È ENTRATO NELL'ESERCITO AME- Davis (1949); Larry Sherman,
RICANO (CON CUI È STATO IN KUWAIT, fondatore della chicagoana
GIAPPONE, IRAQ, AFGHANISTAN) Trax Records, tra le prime e
più importanti etichette house;
il compositore Richard Tei-
telbaum, già componente dei
5
GIORNI DI PAUSA SENZA SUONARE O pionieri dell’improvvisazione
P R O VA R E - S E C O N D O H E N R Y C A R LY L E Musica Elettronica Viva; Ryo
WADE, CHITARRISTA DEGLI ORIELLES - TI Kawasaki (1947-2020), chitar-
FANNO DISIMPARARE TUT TO rista giapponese di area jazz
fusion, nonché collaboratore
di Korg e Roland per lo svilup-
po del guitar synthesizer, ma
2
anche presenza di spicco nel
ANNI: TANTO CI HA MESSO GUY GARVEY
celebre The Gil Evans Orche-
(ELBOW) A SCRIVERE L'ULTIMO ALBUM,
stra Plays The Music Of Jimi
GIANTS OF ALL SIZES. MA APPENA PRIMA DI
Hendrix (1974); e infine due
INCIDERLO VOLEVA BUT TARE VIA TUT TO
protagonisti della stagione
free jazz anni 60, accomunati
da analoghe e curiose vicende
artistiche, caratterizzate da
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE
decenni di oblio seguiti da una
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! inaspettata e feconda ripresa
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID dell’attivita: il sassofonista
Giuseppi Logan (1935-2020),
RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! M AGG I O 2 02 0
10 | RUMOREMAG.COM
Ci segua sul sito da cui questa rivista è stato copiata: WWW.EUREKADDL.FUN,troverà gratis tutti i quotidiani,libri,riviste,fumetti,musica,apps,software,giochi,serie,film e tanto altro!
nostro nuovo materiale. Magari
WALKING WANDED potremmo metterci al lavoro
su un EP, visto che siamo fermi
T R A C E Y Latest update from the world gone mad: I have e non siamo in grado di fare
nient’altro”.
T H O R N been thinking about buying a sanitising wand
@TRACEY_THORN
(Ultimo aggiornamento dal mondo impazzito: pensavo di ERRATA CORRIGE N. 339
comprare una bacchetta igienizzante)
ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY
L'ESPERIENZA
ARCADE FIRE AL LAVORO DI RUMORE
SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
in Butler ha diffuso sui intitolata Age Of Anxiety, scritta un anno
PLAYLIST DEDICATA
suoi profili social una fa. Butler si è dilungato inoltre sulla attuale AL NUMERO IN USCITA
W nota scritta a mano in pandemia. “Anche se questa crisi potrà
cui spiega ai fan che modificare o distruggere alcuni aspetti PER VIVERE IL MAGAZINE
la band è al lavoro sul dell’industria musicale, credo non farà che IN MANIERA TUTTA NUOVA
seguito di Everything rafforzare la musica come forma d’arte.
Now. Il disco, scrive, uscirà “non si sa bene Non è mai stata così essenziale, spirituale e
quando, sicuramente non presto”, ma ha insostituibile… una chiesa che vive nell’aria
aggiunto che la stesura dei nuovi brani, tra la fonte sonora e le vostre orecchie…
iniziata un paio di anni fa, si è intensificata Voglio solo che sappiate, cari lettori, che
durante il lockdown: “abbiamo esplorato non siete stati dimenticati”.
un sacco di temi che paiono legati in modo
quasi sinistro a ciò che sta accadendo”, in
riferimento, tra le altre cose, a una canzone ru m o re m a ga z ine
RUMOREMAG.COM | 11
Ci segua sul sito da cui questa rivista è stato copiata: WWW.EUREKADDL.FUN,troverà gratis tutti i quotidiani,libri,riviste,fumetti,musica,apps,software,giochi,serie,film e tanto altro!
R.I.P. M AGG I O 2 02 0
BILL WITHERS
Bill Withers è stato molto di più dell’autore di Ain’t No Sunshine, uno dei brani più
ascoltati, trasmessi, campionati e coverizzati di sempre. Il musicista del West Virgi-
nia (originario di Stab Fork, piccola città mineraria) ha seguito un percorso piuttosto
atipico: arruolatosi in marina per sfuggire ai ristretti orizzonti che i natali gli avevano
riservato, si congedava ventisettenne e, trasferitosi in California, veniva assunto alla
Boeing. Musicista autodidatta, Withers passerà gli anni successivi ad assemblare gabi-
netti destinati ai Boeing 747, esibendosi la sera nei locali di Los Angeles e registrando
provini. Uno dei quali finirà nelle mani di Clarence Avant, boss della Sussex, che gli
farà registrare, affidando la produzione a Booker T. Jones (leader di Booker T. & The
M.G.’s, la leggendaria house band della Stax), l’esordio Just As I Am del 1971, all’età
di 33 anni. Il disco, inciso con il contributo, tra gli altri, della chitarra di Stephen Stil-
ls, mischiava con grande originalità folk e soul e conteneva, oltre alla già citata Ain’t
No Sunshine, una Grandma’s Hands anch’essa riproposta in seguito da altri artisti
(Gil Scott-Heron la inserirà nel suo Reflections, 1981). Inizialmente poco propenso,
nonostante il successo immediato di Ain’t’ No Sunshine, a lasciare il posto fisso, con
il procedere degli anni 70 Withers si dedicherà totalmente alla carriera di musicista,
incidendo album (Still Bill, che contiene l’ennesimo hit, Lean On Me, +’Justments, che
segna la rottura con la Sussex), scrivendo e producendo canzoni per Gladys Knight e
firmando a un certo punto un contratto con la Columbia, i cui tentativi di ingerenza
nella scelta del repertorio dell’artista – una delle ragioni per cui passeranno ben sette
(193 8 -2 02 0) anni tra gli ultimi due album di Withers, ‘Bout Love e Watching You, Watching Me -
provocheranno, a metà anni 80, un abbandono delle scene privo di rimpianti.
BILL RIEFLIN
Bill Rieflin è stato un batterista – e occasionalmente polistrumentista - eclettico,
che ha lavorato in contesti assai eterogenei, sempre portando con sé il proprio per-
sonalissimo approccio allo strumento, dopo un esordio nella sua Seattle risalente al
1975 con i Telepaths. Lunga la sua militanza nei Ministry di Al Jourgensen a cavallo
tra anni 80 e 90 (con più sporadiche presenze in altri progetti di area industrial
come Revolting Cocks e Pigface, ma anche negli Swans durante i ‘90), pur non es-
sendone mai diventato un componente ufficiale, ruolo defilato ma decisivo simile a
quello ricoperto nei R.E.M. a partire dal nuovo millennio (tra i progetti in qualche
modo legati alla band di Athens, ricordiamo anche il suo contributo ai Minus 5 di
Scott McCaughey). A partire dal 2013, però, è stato soprattutto una colonna por-
(1960 -2 02 0) tante dell’ultima incarnazione dei King Crimson, ricoprendo il ruolo di batterista/
tastierista nella formazione guidata da Robert Fripp.
ADAM SCHLESINGER
Cantante, autore, produttore, bassista, chitarrista, tastierista, batterista: Adam Sch-
lesinger era il classico esempio di musicista “americano”, nel senso di artista/profes-
sionista completo e in grado di muoversi senza imbarazzi e snobismi fra il mondo del
rock e quello dei musical, del cinema e della televisione. Fondatore dei Fountains Of
Wayne - che vengono ricordati dai più per la hit del 2003 Stacy's Mom, ma con loro
aveva pubblicato cinque album - e di altre due band, Ivy e Tinted Windows (questi
ultimi con James Iha degli Smashing Pumpkins), aveva messo la sua sapienza di
songwriter anche al servizio di storie per teatro e piccolo e grande schermo, scriven-
do musiche che gli sono valse varie nomination a Emmy, Grammy, Golden Globe e
Oscar, per il musical Cry-Baby e per film come Music Graffiti, Tutti Pazzi Per Mary,
(1967 -2 02 0) Io, Me & Irene, Amore A Prima Svista e molti altri. Negli ultimi anni si era occupato
come autore e produttore musicale della serie TV Crazy Ex-Girlfriend.
12 | RUMOREMAG.COM
Ci segua sul sito da cui questa rivista è stato copiata: WWW.EUREKADDL.FUN,troverà gratis tutti i quotidiani,libri,riviste,fumetti,musica,apps,software,giochi,serie,film e tanto altro!
HAL WILLNER
Figura atipica e unica all’interno del panorama musicale statunitense, ad Hal Willner
la definizione di produttore andava piuttosto stretta. Tra le sue prime esperienze signi-
ficative, quella televisiva come sketch music producer del Saturday Night Live: grazie
a lui il più trasgressivo degli scrittori Beat, William S. Burroughs (di cui anni dopo
Willner curerà un album, Dead City Radio), finirà nelle case di milioni di americani
leggendo un grottesco quanto comico estratto dal suo classico Il Pasto Nudo. A partire
dagli anni 80 incomincerà a produrre album per Marianne Faithfull, Lou Reed, Gavin
Friday, Lucinda Williams, Laurie Anderson e Allen Ginsberg, ma sarà anche responsa-
bile dei primi passi nel mondo della musica di Jeff Buckley, esordiente proprio in occa-
sione di un tributo al padre Tim organizzato da Willner. Più di tutto, sarà l’ideazione e
la produzione di una serie di originali tribute albums dal cast eterogeneo a esprimerne
in pieno il talento di assemblatore creativo: Amarcord Nino Rota del 1981 (tra gli in-
terpreti delle musiche tratte dai film di Fellini, Carla Bley, Bill Frisell, Steve Lacy e Deb-
bie Harry), Lost In The Stars: The Music Of Kurt Weill (1985, primo di due tributi al
compositore tedesco, con Sting, Lou Reed e Charlie Haden tra gli altri), i due volumi di
Rogue’s Gallery (2006 e 2013 rispettivamente, con nomi come Nick Cave, Bono, Bryan
Ferry, Robyn Hitchcock, Shane McGowan, Iggy Pop e Van Dyke Parks impegnati nella
rilettura di canti marinareschi tradizionali), ma soprattutto Stay Awake (1988), corag-
giosa e godibilissima riproposizione di temi musicali disneyani affidati a nomi come
Tom Waits (che fa sua la celebre Heigh Ho, la marcia dei Sette Nani di Biancaneve),
(195 6-2 02 0) Los Lobos, Michael Stipe, i Replacements e Sun Ra con la sua Arkestra. Nel 1998 era
uscito l’unico album a suo nome, il bizzarro e collagistico Whoops, I’m An Indian.
MIRKO BERTUCCIOLI
In troppi l'hanno ricordato solo per la partecipazione con i Camillas a Italia's Got
Talent, ma la carriera di Mirko “Zagor” Bertuccioli andava molto oltre quella appa-
rizione in TV: fondatore insieme a Vittorio “Ruben” Ondedei della band nel 2004
nella sua Pesaro, con loro aveva pubblicato quattro album – dall'esordio nel 2009
con Le Politiche Del Prato all'ultimo Discoteca Rock, pubblicato nel 2018 –, oltre al
primo EP Everybody In The Palco!, split, live, collaborazioni e anche un libro, La Ri-
volta Dello Zuccherificio, che avevano fatto diventare I Camillas un piccolo culto nel
mondo indie italiano soprattutto grazie ai live coinvolgenti, folli, eclettici e inclassi-
ficabili come la loro musica, mai uguali dall’uno all'altro. L'amore per la musica Ber-
tuccioli l'aveva portato anche fuori dal palco e dalla sala di registrazione, gestendo lo
(197 3 -2 02 0) storico negozio di dischi Plastic Music Dispenser. La band lo ha ricordato con queste
parole: “Sono sempre lì a dire e fare e cantare e rovesciarvi e sorridervi”.
JOHN PRINE
Johnny Cash, Bon Iver, Bright Eyes, Ben Harper, Michael Stipe, Bruce Springsteen,
Billy Bragg... sono solo alcuni degli artisti che negli anni hanno reinterpretato brani
di John Prine. Non un nome famosissimo, almeno per il cosiddetto grande pubblico,
ma un artista che ha influenzato generazioni di colleghi con il suo songwriting capa-
ce di attualizzare e rendere universale un linguaggio classico e tradizionalmente a
stelle e strisce come il country. 50 anni di carriera, 18 album, riconoscimenti ufficiali
(fra cui tre Grammy) e altri “ufficiosi” ma non meno rilevanti, come le parole di Bob
Dylan: “La roba di Prine è puro esistenzialismo proustiano. Viaggi mentali del Mi-
dwest all'ennesima potenza. Ricordo la prima volta in cui Kris Kristofferson l'ha
portato sulle scene. Sam Stone aveva al suo interno un verso meravigliosamente
(194 6-2 02 0) evocativo: 'There’s a hole in daddy's arm where all the money goes, and Jesus Christ
died for nothing I suppose'. Solo Prine avrebbe potuto scrivere in quel modo”.
RUMOREMAG.COM | 13
Ci segua sul sito da cui questa rivista è stato copiata: WWW.EUREKADDL.FUN,troverà gratis tutti i quotidiani,libri,riviste,fumetti,musica,apps,software,giochi,serie,film e tanto altro!
TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE NON È VERO CHE UNA VOLTA C’ERA PIÙ SELEZIONE ALL’INGRESSO F RANCES CO FARAB EG O LI
14 | RUMOREMAG.COM
Ci segua sul sito da cui questa rivista è stato copiata: WWW.EUREKADDL.FUN,troverà gratis tutti i quotidiani,libri,riviste,fumetti,musica,apps,software,giochi,serie,film e tanto altro!
TESTO DI
PRIVÈ / BLOG'N'ROLL HOUSE MUSIC CARLO B O RD ON E
House music
BLOG'N'ROLL
RUMOREMAG.COM | 15
Ci segua sul sito da cui questa rivista è stato copiata: WWW.EUREKADDL.FUN,troverà gratis tutti i quotidiani,libri,riviste,fumetti,musica,apps,software,giochi,serie,film e tanto altro!
TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG #STATEINCASA (E NON ROMPETE I COGLIONI) LU CA F RAZ Z I
#stateincasa
(e non rompete i coglioni)
ZIGZAG
16 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO BALLA E DIFENDI AN D REA PO M I N I
Balla e difendi
GLOBO
a Wata Igarashi passando per dello scorso anno - e c'è nei due
Caterina Barbieri e Alessandro in uscita ora, dedicati all'Ecuador
Cortini, e proventi interamente e all'area di Vancouver, entrambi
devoluti alla Croce Rossa. In assai più corposi (19 e 20 tracce
direzione solo apparentemente rispettivamente) dei predecessori.
opposta va invece Place: Music Il primo finanzia la ONG Amazon
And Activism, serie di raccolte Frontlines, al fianco delle
della newyorkese Air Texture popolazioni indigene nella difesa
dedicate a scene nazionali, o di terra e cultura, minacciate da
ancora più ristrette. Il tema è interessi minerari e petroliferi.
locale, vero, ma il cuore e la Lo cura Quixosis, che indaga un
mente sono quelli di chi vuole underground tanto eterogeneo
"contribuire a spostare il modo quanto libero di creare senza
in cui pensiamo alla musica l'assillo del denaro, che non
Certo, in tempi di pandemia elettronica e dance, non solo c'è. Il dialogo fra suoni di tutti
il ricorso alle identità locali party ma piattaforma che si e radici proprie è fresco, non
pare quanto di più lontano dal attiva socialmente", citando convenzionale; la reinvenzione è
buonsenso, e il puntuale riflesso come esempio le tradizioni di continua, nutrita dall'ambiente
condizionato del tricolore inutile Detroit e Berlino, e il movimento andino e dai ritmi del suo
sul balcone lo conferma. In che squatter globale. Vale il vecchio folklore, senza che scorciatoie
cosa esattamente il riconoscerci motto "think globally, act locally" etniche abbiano il sopravvento.
come italiani può darci forza, dunque: ogni uscita è curata La raccolta canadese, anche lei
in un mondo che è tutto sotto da una figura di spicco della molto eterogenea nel passare in
attacco? Non potrebbe essere scena del posto, e i ricavi sono rassegna quasi l'intero spettro dei
invece una buona occasione per devoluti a organizzazioni che lì suoni elettronici contemporanei,
riconoscersi finalmente come si occupano di cause politiche e anche lei fatta di nomi poco
fratelli, ovunque? In questa sociali, con ampio spazio dedicato noti nonostante la collocazione
direzione vanno ad esempio all'informazione sulla loro attività. (geografica e culturale)
cose come WorldWideWindow, Il tutto per "celebrare la musica decisamente meno periferica,
mastodontica compilation elettronica come forma d'arte è compilata invece da Kuma.
digitale: 56 tracce inedite per egualitaria e aclassista". Racconta una città da sempre
oltre sei ore di musica, alla quale attraversata da tensioni musicali
è stato richiesto dal compilatore Molto bene, ma la qualità? C'ha peculiari, e dona i proventi a
- il romano Neel, produttore in rotto er cazzo? Tutt'altro. In Pacific Wild, organizzazione
proprio e metà dei Voices From barba al luogo comune che la ambientalista attenta in particolar
The Lake con Donato Dozzy - di vuole inversamente proporzionale modo ai diritti delle First Nations
"riflettere i tempi che stiamo alla serietà del pippone, la qualità indigene del posto.
vivendo". Con una scaletta c'era eccome nei primi tre volumi
impressionante di elettronica della serie - Colombia, Olanda e
italiana e internazionale, da Adiel Georgia, usciti a partire dal giugno
RUMOREMAG.COM | 17
MY TUNES
THE GREAT CURVE
TALKING HEADS
omplicato scrivere la curva di una donna desiderata e, al richiesta che, in cuor nostro, sapevamo
oggi qualcosa che fondo, molto al fondo, la Curva delle fin dall’inizio non sarebbe stata accolta.
C verrà letto in un do-
mani ancora difficile
Acque Minerali dell’Autodromo di
Imola. Ero ossessionato da quella can-
Ma ci abbiamo provato ugualmente,
vittime sacrificali della nostra stessa, e
da decifrare. Ma zone e, ovviamente dai Talking Heads. incomprensibile al potere ecclesiastico
ci sono parole che La loro magrezza newyorchese, per me e politico domestico, religione. Mentre
rimangono, rivestite inarrivabile, era un sinonimo di purezza misuravamo i passi, una scritta al neon
di nuovi significati. Ne scelgo una. estetica e morale. Veneravo l’intelligenza carminio si illuminava sempre più netta-
Curva. misurata a scatti psicotici delle movenze mente di fronte a noi. Prima che potessi-
di David Byrne, il caschetto platino e mo domandare, giustificare, genufletter-
Antico sinonimo di ammasso umano lo sguardo astuto a labbra fisse di Tina ci e pietire. “La risposta è NO”.
calcistico, ormai inimmaginabile. Pallida Weymouth. L’Africa urbana, la potenza
descrizione parageometrica di tragitto “nera” di percussioni e cori, Brian Eno La lista dei concerti ai quali non abbiamo
automobilistico da maneggiare con cura nelle retrovie (ancora oggi vorrei Brian potuto assistere è oggi un triste annotare
e non più percorso dalla maggior parte Eno a produrmi la vita. Tutta, ogni gior- dettato dalle cancellazioni degli eventi.
di noi, ferma. Ormai implacabile tra- no. Maurizio Blatto, produced by Brian Ma allora. Allora era diverso, gli “altri”
sposizione cartesiana di quanto siamo Eno, che meraviglia utopica). Tutto mi ci andavano. E tu? A casa. Affine, ma
ammalati, di quando lo saremo meno, azzannava alle caviglie dei desideri. più doloroso rispetto al calendario del
se non lo saremo più. Siamo su quella mondo sul tasto “pause” attuale. Ognuno
curva. Così, quando venni a sapere che avreb- di noi sa a quali live ha dovuto rinuncia-
bero suonato a Roma, come da pro- re, per leggerne poi come eventi epocali,
Ma 40 anni fa, per me, il concetto pri- gramma, persi il controllo. Tutti, per svolte di massa, godimenti collettivi.
mario di curva era uno solo: The Great obiettivi diversi, abbiamo intrapreso E morirne quindi appassito, come una
Curve dei Talking Heads. A seguire quella processione dilaniante da camera pianta da ufficio mortificata dai veti del
c’erano la Curva Maratona del Toro, nostra verso l’altare dei genitori con una codice illibertario familiare.
18 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
MY TUNES THE GREAT CURVE TALKING HEADS MAU RIZIO B L AT TO
Decisi di rimediare come avevo fatto tici avversari politici alle quali avrebbero A Roma, The Great Curve fu il massimo
(e avrei replicato) spesso. Mettendo in risposto decenni più tardi mp3 e Spotify. possibile raggiungibile da una band
scena il mio teatro personale, immedesi- Perché loro? Perché erano i fenotipi in- sul palco. Gli assoli di Adrian Belew
mandomi totalmente in uno spazio fisico crociati durante le mie parche esperienze (letteralmente in brache di pigiama,
e mentale delineato dagli aggettivi com- e perché l’idea che potessi avere a stretto sul palco), che tagliano le sezioni della
movente e patetico. Non conoscevamo contatto ragazze con capelli corti vestite canzone, sembrano una chitarra tra-
nessuno a Roma (a dirla tutta non co- di nero che ballavano durante, che so, sformata nel barrito di un elefante, un
noscevamo nessuno oltre la provincia di Cities, mi avrebbe spinto volontaria- boato soverchiante. Dolette McDonald
Torino, eravamo un’enclave piemontese mente fuori dalla finestra, appiattito sul ai cori, vestito esile con spillette, un
rafforzata da una chiusura atemporale cortile, a fianco dell’utilitaria di mio zio incanto. Busta Jones danza nervoso e
degna di una tribù amazzonica) che, in Egidio. Diedi il via alla Rappresentazione picchia un secondo basso. Il pubblico
linea del tutto teorica, avrebbe potuto e scommisi su Psycho Killer come aper- è, letteralmente, una bolgia di calore
ospitarmi e accompagnarmi al Palaeur. tura. Puntina sul disco e alè. Urlai, pazzo grigioazzurra. Bernie Worrell dei Fun-
Non presi nemmeno in considerazione demente indemoniato sconfitto, in un kadelic, le percussioni di Steven Scales.
una fuga (poca stoffa, nessun coraggio, condominio indifferente alla Storia che Quando pensi stia per finire, The Great
disastro probabile, smarrimento ferro- si compiva nella Capitale. A posteriori, Curve aumenta. Jerry Harrison im-
viario, morte per inedia alle pendici degli azzeccai. perturbabile alle tastiere, Chris Frantz
Appennini), quindi mi arresi alla rap- una macchina. A volte il mondo ha un
presentazione interna. La sera del con- Anni dopo le benemerite riprese RAI sacco di domande. Il mondo è vicino,
certo (lo trasmisero per radio, almeno furono gloriosamente trasmesse e ma è fuori portata. La notte deve ca-
parzialmente? Forse. Non lo seppi mai) l’intero live pubblicato (i bootleg come dere adesso, sempre più buia. Pensate
ebbi la fortuna di essere da solo in casa ricompensa di assenze tanto insanabili). a queste parole oggi. Ma immaginatele
e quindi, in omaggio a una pratica da Avrò rivisto quelle immagini centinaia allora, cantate da David Byrne. Tutti si
Actors Studio due tacche sotto l’approc- di volte e ho comprato quel concerto in muovono con una simmetria convulsa
cio da compagnia teatrale parrocchiale, ogni formato. Iniziarono davvero con che nessun art director avrebbe potuto
preparai in cucina due panini prosciutto Psycho Killer. In mezzo le nostre scalette immaginare migliore. E poi Tina Wey-
e formaggio e riempii la mia borraccia da differirono parzialmente, ma sul finale, mouth, abito bianco lungo con spacco
avventuriero alpestre (sono stato Greta incredibilmente, tornammo allineati. laterale e top, algida e fatale, che alla
prima di te) di acqua frizzante ghiaccia- fine, leggerissima, sale sulle casse e
ta. Che mai si scaldasse nel tragitto che Chiusero, ed io con loro, con The Great punta il suo basso verso Roma, dritto
mi separava dalla cucina alla porta in Curve. nel cuore del ritmo. Io forse devo rin-
legno bianco dopoguerra e vetri smaltati graziare di non averlo visto sul serio di
di camera mia. Lì di fronte, in attesa che La canzone, come quasi tutto Remain persona, perché, ne sono certo, sarei
aprissero i cancelli, consumai la mia In Light, è ritmo puro. Afrobeat in New morto all’instante. Non avrei retto.
cena seduto a gambe incrociate. Stava York. Pochi cambi d’accordi, sovrappo- Il mondo si muove sui fianchi di una
succedendo lo stesso a Roma? La gente sizioni, entrata secca e globale. La geo- donna, il mondo si muove e rimbalza
spingeva, eccitata? Terminati i miei pa- metria, in musica, può essere esaltante. e salta. E io franai sulle piastrelle di
nini, arricchiti di frivola maionese, entrai In The Great Curve ci sono almeno sei camera mia e confusi il fruscio della
cercando di essere in sincrono con gli canzoni una sopra l’altra. Non molla mai, puntina sul limitare della prima faccia-
orari del Palaeur e corsi i due metri che la crescita è esponenziale, aggiunge un ta di Remain In Light con il vociare del
mi separavano dal mio palco. Ovvero lo livello di funk cerebrale ed epidermico pubblico. Era finita. Per quanto possa
stereo, addobbato in maniera sacrale con ogni dieci secondi. sembrare scontato, in quel momento
i vinili davanti e un paio di “Rockerilla” ero “posseduto”. Ma poi mi ripresi e,
dell’epoca aperti con le foto dei Talking Quando arrivò il suo momento sul mio sudato e con gli occhi amaranto, pensai
Heads in bella vista. Curiosamente gua- vinile, certo che fosse ora di chiudere (i a chi era stato davvero là. E quindi sap-
dagnai un posto d’onore, attaccato alle miei genitori sarebbero arrivati da lì a piate, voi romani privilegiati presenti
mie transenne immaginarie. Chi era con poco ed io non avrei potuto interrom- allora, che vi amo e invidierò per tutta
me? Chi era lì? Immaginai maschi con pere) alzai al massimo consentito per la mia vita. Lo penso oggi e lo pensai
gli occhiali, capelli con la riga in mezzo, un’unità abitativa e cominciai a roteare allora, mentre uscivo dai miei due metri
facce da extraparlamentari, sopravvis- le braccia, invasato sufi di me stesso. di Palaeur casalingo, sciamando fuori
suti all’eroina, esagitati che reclamavano Cascai per terra almeno un paio di volte. dalla camera dove avevo stipato inge-
slogan ritenuti legittimi come “la musica Avessi potuto scegliere, mi sarei fatto nuamente e senza freni la mia fede e i
non si paga”, velleità indirizzate a ipote- esplodere in aria con il tritolo. miei desideri più selvaggi.
Non posso pensare di dovervi spiegare che cosa siano stati i Talking Heads e Remain In Light, ma vi condanno
amorevolemente a guardare l’intero concerto su YouTube. Che Fela Kuti, la new wave, il funk e il punk possano
benedire Cesare Pierleoni, artefice delle riprese RAI di quell’epocale 18 dicembre 1980.
RUMOREMAG.COM | 19
RUMOREMAGAZINE MAG G I O 2 02 0
20 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:
New York,
USA THE WANTS dal 2018
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
CONTAINER facebook.com/thewantsband
COUNCIL, 2020
a noi ancora elettronica e il proto punk sono Quale sia, l'ambito in cui si
sconosciuti, cose che abbiamo assorbito. La muovono The Wants, non lo
D all'estero in
costante ascesa:
New York anni 70, quella del
CBGB's e del Max's, deve essere
chiarisce nemmeno Container,
il loro album d'esordio, frutto di
sono The Wants, stata un luogo fantastico e non un lungo scambio (tre anni) di
newyorchesi posso negare che c'è qualcosa dei idee e registrazioni tra Madison
di Brooklyn, trio di post punk Talking Heads e dei Television e Jason nei rispettivi studi
angolare che paga un tributo al in quello che facciamo ma, per approntati in casa e nella loro
passato senza perdere di vista capirci, Leeds e il Brudenell Social sala prove “Hanjin”, un container
il calendario che dice 2020. Club, dove hanno mosso i primi per i trasporti navali cinese
È appena uscito il loro atteso passi Gang Of Four e Mekons, per abbandonato in un parcheggio
album di debutto, Container. noi sono altrettanto importanti”. a Brooklyn. Però il loro suono
Contatto Madison Velding- Difficile connotare la scena della funziona, in studio come dal
VanDam, il cantante/chitarrista, città, nel 2020: “I musicisti vivo (testimonianza diretta,
in lockdown nel suo trilocale emergenti di New York oggi li ho visti a Londra) anche se
di Bushwick. Mi racconta che devono lottare contro canoni di assume connotati “europei”,
lui e Jason Gates, il batterista, locazione altissimi che rendono come conferma Madison: “Siamo
hanno iniziato a suonare insieme impossibile l'insediamento in stati sicuramente ispirati dai
alcuni anni fa, dopo esseresi certe zone. Ci sono buone band gruppi post punk inglesi fine
conosciuti frequentando la scena garage rock e punk, sono generi 70, Gang Of Four e Wire su
di Brooklyn. The Wants sono nati radicati nella cultura alternativa tutti, ma anche David Byrne
quando si è unita a loro Heather della città, ma The Wants si è un'influenza nell'approccio
Elle, la bassista, poco più di un muovono in un altro ambito. In ai live e nel songwriting. Però
anno fa. città penso che la Wharf Cat sia la vorrei si capisse che da questi
migliore etichetta del momento, esempi siamo partiti per
The Wants sono figli della loro con gruppi come Bambara, P.E. sviluppare il nostro suono. Non
città. “Siamo indissolubilmente e Palberta. Anche i club hanno nascondiamo le nostre influenze
legati alla scena musicale di parecchie restrizioni. Pagano ma aspiriamo a svincolarci
New York. Heather e io abbiamo licenze molto costose per la da generi così circoscritti. In
trascorso l'ultimo decennio vendita di alcolici, se sgarri la Container c'è anche techno,
immersi nella scena di Brooklyn, polizia ti fa chiudere e questo industrial, elettronica e accenni
inevitabile rifletterne la cultura. incide sulla loro sopravvivenza. alle sonorizzazioni per film, e per
Jason è di Brooklyn, è nel suo Uno dei locali migliori al noi sono altrettanto importanti,
DNA. Gruppi come i Liars sono momento è il Market Hotel, tra penso diano un'idea più completa
stati una fonte d'ispirazione, Williamsburg e Bushwick, dietro della nostra identità di gruppo”.
Container però ha preso forma il palco c'è una vetrata dalla quale Giusta rivendicazione, supportata
solo quando ho ripreso a tornare si vedono i treni delle linee J-M-Z. dai fatti.
nel Michigan, a Detroit, dove vive Lì ho visto Laurie Anderson col
mia madre. L'influenza esercitata suo trio jazz mentre sullo sfondo
da Detroit è pari a quella di New sfilavano i treni, assolutamente
York: la Motown, certa musica magico”.
RUMOREMAG.COM | 21
DOVE: QUANDO:
Catania,
Italia A LEMON dal 2016
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
GREEN facebook.com/
URTOVOX, 2020 alemonalemonalemon
A Lemon è il nome d’arte del con musica straniera, cantata un’amica. Talora ci sono flauto
polistrumentista Alessandro in inglese. Per anni ho ascoltato traverso e violino, suonati da
Moncada. “L’ho scelto perché quasi solo quella, oggi non è più Matteo Puglisi e Giorgia Reitano”.
mi piacciono i giochi di parole. così, ci sono tanti artisti italiani E poi il Covid e le difficoltà che
Amo pronunciarlo, è come se che amo. Il pensiero di trasferirmi ne conseguono. “Il virus è stato
fosse il mio vero nome”, spiega. all’estero mi stuzzica, ma non so, un duro colpo, però viviamo in
È appena uscito il suo album di cambio spesso idea”. un’epoca in cui si può lavorare a
esordio. “Green è un riferimento distanza. Ho alle spalle un team
al mio attaccamento alla natura. Del resto ha vissuto per un po’ fenomenale e la promozione non
Le canzoni mi trasmettono negli USA. “Ero circondato da ne ha risentito. Ciò che ne ha
le sensazioni che mi dà ‘il musicisti, suonavo tanto. Ma, risentito di più è il live. Avevamo
verde’. Provo un sentimento di rincasato, ho smesso per un po’, in programma un tour, che è stato
purificazione e libertà quando ero saturo, e mi sono dedicato ad rinviato. Non vediamo l’ora di
mi trovo in mezzo alle piante”. altro. Così mi sono rigenerato”. E salire sul palco”.
Moncada scrive in inglese. “Ho poi Green, disco scritto, suonato,
amici all’estero e mi piacerebbe prodotto e inciso perlopiù in
far proseliti oltre confine, ma solitudine. “L’ho registrato nel mio
non è questo. Non è una scelta, home studio, tranne la batteria,
è che ho sempre avuto a che fare incisa nella casa di campagna di
22 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:
Caserta/
Napoli, Italia TENUE dal 2018
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
FILTRO facebook.com/tenueband
V4V, 2020
RUMOREMAG.COM | 23
AVEC CHOW
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Vöcklabruck, Austria dal 2015 Bologna, Italia dal 2013
ONLINE: facebook.com/officialAVEC ONLINE: facebook.com/chowregaz
COSA: COSA:
Intimità folk rivestita Chitarre di 30 anni fa
di elettronica e ruvido talento
IL DISCO: IL DISCO:
Miriam Hufnagl, vero nome di AVEC, ha mosso presto Prima c'erano i Tunas, altre pecore nere dell'under-
i primi passi nel mondo della musica inizialmente ground italiano. Due di loro, Riccardo Frabetti e Davide
imparando a suonare il violino e poi dedicandosi, appena Montevecchi, nel 2013 iniziano a provare con Stefano
dodicenne, alla composizione dei primi pezzi in inglese. Zuccato, batterista dei Classmates: è così che nascono i
È stato un continuo e graduale processo di crescita Chow (da pronunciarsi ciao), band fieramente fuori dal
artistica e personale per la cantautrice austriaca, che, giro. In sette anni pubblicano una cassetta, un singolo e
poco più che ventenne, nel 2016, raggiunge un primo suonano dove, quando e con chi capita. Nel 2018 entrano
traguardo importante con il brano Granny, dedicato allo studio Bunker di Rubiera per registrare il loro primo
alla nonna malata di Alzheimer e contenuto nel primo album, Ancient Gentle Tower. Impiegano più di un anno
album, What If We Never Forget, con cui si aggiudica e, quando sta per uscire, l'Italia entra in quarantena.
pure numerosi premi. Uscirà comunque su CD per Slack e su vinile con una co-
produzione Slack/Ansaldi/Starvation/Oh Dear Records.
Il segreto di AVEC è essere se stessa fino in fondo, senza Prima o poi.
temere di affrontare argomenti scomodi o delicati.
“Scrivo delle mie esperienze, dei miei problemi e i miei Ancient Gentle Tower è un album a suo modo classico.
metodi per uscirne. Voglio che la gente non si senta sola Il riferimento è il suono del North West americano fine
quando si trova in certe situazioni”. Homesick, il suo 80/primi 90, Screaming Trees su tutti: ruggente ed
terzo LP, è nato nelle campagne austriache: “Mi lascio evocativo, grunge fuori tempo massimo (o in anticipo sui
ispirare molto dalla natura, dalla quiete e dal silenzio. tempi, dipende da quello che sarà il prossimo revival).
Quando scrivo ho bisogno di essere sola per riuscire a Etichette e catalogazioni sono l'ultimo dei problemi per
scavare in profondità dentro me stessa”. In questo lavoro Frabetti (talento pigro e spigoloso) e soci: nell'ombra
l’artista veste di elettronica le proprie composizioni erano e nell'ombra rimarranno, ma con un album in più
indie folk, perfezionando la scrittura e rifinendo all'attivo che spicca per ispirazione. Nessuno oggi suona
interpretazioni vocali sussurrate e leggere. come i Chow, la band lo sa e se ne vanta. Giustamente.
24 | RUMOREMAG.COM
FADI UNOAUNO
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
COSA: COSA:
“Dai cantautori italiani, passando Il noise declamatorio
per l’afrobeat, la Motown e il soul” della costa adriatica
IL DISCO: IL DISCO:
FADI BARAFONDA
SONY MUSIC ITALY, 2020 RIBÉSS, 2019
Partiamo dalle sue radici, fondamentali per “Mauri e Rocco si sono conosciuti a un concerto dei
comprendere un suono tanto peculiare. “Mio padre Cosmetic. Rocco sapeva della mia passione per certa
arrivò dalla Nigeria negli ’80, per imparare dai migliori musica italiana e così…”. A rispondere è Giangi, un
come si mettono le mani nei motori”, dice. “Mamma è Tony Dallara postmoderno, l’urlatore pensante degli
figlia di albergatori della Riviera. Nell’autoradio di papà Unoauno: tre studenti venticinquenni, fuorisede a
suonava Fela Kuti, in casa ascoltavo i cantautori. Essere Milano. “All’inizio io e Rocco abitavamo assieme in una
cresciuto avendo due culture diverse da cui attingere mi quintupla, a fare la vita da idealisti falliti. Mauri stava
ha condizionato negli ascolti, nell’approccio. Mi sono in collegio e aveva la possibilità di usare un garage come
divertito a mescolarle. Ho cercato di rivalorizzare le sala prove che ci ha salvato la vita. Da tre anni viviamo
sonorità più vicine a me”. assieme. Rocco si sta laureando, Mauri e io speriamo
quest’estate”.
Suoni che sono confluiti nell’omonimo esordio, declinato
in italiano. “Il minimo comune denominatore del disco A fine 2019 l’atipico trio noise punk senza chitarra
sono io, la mia storia, è una raccolta di esperienze è tornato con l’album della conferma, ed ha appena
personali. Una frase che amo è orientarsi con il mare. girato l’Europa: “Abbiamo toccato Croazia, Ungheria,
Sono canzoni che nascono dalla realtà, rielaborata a mio Repubblica Ceca, Germania e Francia. Temevamo la
modo. Che puoi suonare in faccia al mare con e per chi barriera linguistica, di fatto non cantiamo al massimo
vuoi”. Un disco cui hanno partecipato musicisti quali salmodiamo in italiano. Il feedback ci ha sorpreso.
Fabio Rondanini, Roberto Dell’Era, Daniel Bestonzo Non è facile da spiegare ma se uno riflette su cosa gli
e Antonio Filippelli, che lo ha pure prodotto e inciso. accade quando ascolta musica straniera lo capisce: il
“È stato un onore collaborare con Antonio e gli artisti suono delle parole, la cadenza e soprattutto l’energia del
che hanno lavorato ai miei miei brani durante le palco arrivano subito. Anzi, spesso le orecchie straniere
registrazioni. Tra l’altro al Festival di Sanremo Daniel riescono a cogliere quella musica incredibile dell’italiano,
dirigeva l’orchestra, grande emozione”. a cui noi per abitudine siamo diventati sordi”.
RUMOREMAG.COM | 25
THE
1975
UNA BAND E UN SOLISTA ALLE PRESE CON DUE PERCORSI DISCOGRAFICI PER COSÌ DIRE GEMELLARI. NEL
CASO DEI BRITANNICI 1975 IL PIÙ VOLTE RIMANDATO NOTES ON A CONDITIONAL FORM CHIUDE IL CERCHIO
APERTO DA A BRIEF INQUIRY INTO ONLINE RELATIONSHIPS NEL 2018. NEL CASO DI MOSES SUMNEY PARLIAMO
DI UN DISCO, GRAE, USCITO IN DUE PARTI, TRA FEBBRAIO E MAGGIO, PER PERMETTERE AGLI ASCOLTATORI DI
ASSIMILARNE LA DENSA NARRAZIONE. COME A DIRE: LA REALTÀ - SOCIALE, POLITICA, MA ANCHE EMOTIVA E
SENTIMENTALE - È COSÌ COMPLESSA CHE PER SPIEGARVELA DOBBIAMO ORGANIZZARE IL RACCONTO IN DUE
FASI, COMPLEMENTARI. IN ENTRAMBI I CASI L’IMPRESSIONANTE SINTONIA CON I TEMPI CHE STIAMO VIVEN-
DO CI È PARSA TROPPO POTENTE PER NON ESSERE INDAGATA.
TESTO DI M AURO FENOGLIO - FOTO DI J ORDAN CURTIS HUGHES
POP MULTI-
DIMENSIONALE
PER LA
GENERAZIONE Z
“LA GENERAZIONE Z (TALVOLTA ABBREVIATA IN GEN Z) È IL GRUPPO DEMOGRAFICO
CHE VIENE DOPO I MILLENNIALS E PRECEDE LA GENERAZIONE ALFA. RICERCATORI
E MEDIA COLLOCANO L'INTERVALLO DELLE NASCITE TRA LA SECONDA METÀ DEGLI
ANNI 90 E I PRIMI ANNI 10. CHI APPARTIENE ALLA GENERAZIONE Z UTILIZZA LA TEC-
NOLOGIA DIGITALE FIN DALLA PIÙ TENERA ETÀ E HA UNA ESTREMA DIMESTICHEZZA
CON INTERNET E I SOCIAL MEDIA, MA NON È NECESSARIAMENTE ALFABETIZZATO A
LIVELLO DIGITALE. MOLTI APPARTENENTI ALLA GENERAZIONE Z SONO FIGLI DELLA
I
GENERAZIONE X” (WIKIPEDIA.ORG)
RUMOREMAG.COM | 27
THE 1975 T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
28 | RUMOREMAG.COM
il mondo intorno a cambiare con te. Un impulso tipico
delle culture giovanili. C’è sempre stata una battaglia
generazionale. Prima i mod, poi gli hippie. Oggi si « O G G I I 1 9 7 5 S O N O M O LT O P I Ù S Q U I -
è trasformata in uno scontro fra chi ha le redini del S I T A M E N T E P U N K D I A LT R E B A N D P I Ù
potere e chi non le ha”.
RUMOROSE E RIGOROSE. PERCHÉ LA
I detrattori liquidano la vostra narrativa NOSTRA MUSICA SI BASA SU UNA LI-
musicale fermandosi all’apparenza della sua B E R T À D ’ E S P R E S S I O N E C H E N O N P R E-
superficie pop. Io trovo interessante il modo
TENDE DI APPARTENERE A UN TEMPO
in cui riuscite a rappresentare la naturale
capacità di abbattere le barriere propria della CHE NON SIA IL PRESENTE, DI SEGUIRE
Generazione Z. Si può parlare di filosofia e di U N U N I C O C O D I C E , N O N V U O L E E S S E-
Minecraft, guardare un film di Godard o un
R E A C C A D E M I C A O I N T E R E S S ATA S O LO
blockbuster della Marvel senza essere obbligati
a sentirsi in colpa. Quanto sentite vostro questo A CERTI AMBITI SPECIFICI»
ruolo?
“Ci sentiamo senz'altro rappresentativi della cultura
in cui viviamo. È una cultura in streaming. È l'accesso
illimitato ai contenuti offerto da Internet che finisce certo senso noi riproduciamo quella carenza di linee
per definirci. Ci identifichiamo con la condivisione di guida prestabilite. Quello che amo della musica pop
quei contenuti, il loro continuo riciclo. Acquisendo è la sua capacità di veicolare idee, idee che uno si
una mentalità per cui non esistono più regole culturali aspetterebbe di trovare in contesti differenti. Ciò che
precostituite. Il modo in cui facciamo musica è molti dimenticano a proposito dei 1975 è proprio
esattamente lo stesso con cui la consumiamo. Spotify questo. Per spiegare il concetto potrei farti l'esempio
non ti impone nessuna regola per l’ascolto. In un di molte band citandole per nome, ma non voglio
RUMOREMAG.COM | 29
apparire negativo proprio in un momento come me intercettarne i movimenti in un solo album.
questo. Non credo che ci sia spazio per la negatività. Originariamente volevo pubblicare due album in
Soffermandomi su di noi, posso dirti che i 1975 sono due anni e coprire cosi un’era. Non c’è molto altro
stati una band felice e spensierata, un po’ alla 'ragazzi, da spiegare. Non volevo realizzare un doppio album,
suoniamo e spassiamocela'. Sono stati anche una né tantomeno un primo disco con un sequel. Volevo
band indie (che cerca di non essere un 'libro aperto semplicemente condensare le idee che normalmente
dei sentimenti' come invece spesso viene percepita). si sviluppano in quattro o cinque anni in un biennio.
Oggi i 1975 sono molto più squisitamente punk di Solitamente sono i nostri fan ad essere più affezionati
altre band più rumorose e rigorose. Perché la nostra a questa idea concettuale dell’era, come se fosse un
musica si basa su una libertà d’espressione che non espediente nostalgico”.
pretende di appartenere a un tempo che non sia il
presente, di seguire un unico codice, non vuole essere A Brief Inquiry…. e Notes On A Conditional
accademica o interessata solo a certi ambiti specifici. Form vivono di riferimenti musicali al passato
Fuori dalle definizioni prettamente musicali siamo recente. Il sofisti pop anni 80 nel primo e le
assolutamente punk, anche se non rientriamo nella memorie anni 90 nel secondo. Quanto c’è di
definizione tradizionale. L’etica e l’energia degli esordi progettuale nel vostro approccio pop?
è immutata”. “Non credo che le nostre intenzioni vadano oltre l'idea
di catturare sensazioni. Certo, si tratta di musiche per
So che non ti piace considerare il nuovo album noi preziose a livello emotivo, molto evocative. Che
come parte di un ciclo, ma in fondo sei stato sia l’adult pop degli anni 80 o la musica house con cui
tu a inserirlo (col precedente) sotto l’ombrello sono cresciuto. Questo album, in particolare, è un po’
di un'era che hai chiamato Music For Cars. Ci come un ritorno a casa per noi. Il disco precedente ha
spieghi il concetto che ci sta dietro? più a che fare con il modo in cui comunichiamo con gli
“Volevo un contesto che spiegasse ciò che stavo altri, in una società interconnessa. Notes è come una
tentando di fare. La cultura e la società cambiano mosca nella mia stanza che finisce per ascoltare le mie
così velocemente che diventava complicato per preoccupazioni. E, certo, continuo a preoccuparmi di
30 | RUMOREMAG.COM
THE 1975 T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
RUMOREMAG.COM | 31
È capitato per caso. Mi serviva una voce particolare.
Inoltre è la mia fidanzata”.
32 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI M AURO FENOGLIO
F O T O D I E R I C G YA M F I
MOSES
SUMNEY
LE GRIGIE
SFUMATURE
DELL’ISOLAMENTO
L
con un EP nel 2014 (Mid-City Island), facendo poi
da spalla a nuovi eroi del pop deviato come Dirty
Projectors e St. Vincent. Apparendo in album di
Beck e Thundercat. Aromanticism, il suo esordio
in lungo del 2017, è il diario della fuga da un amore
non corrisposto. La solitudine come rifugio. Ma è
anche un tesoro di pop lunare e notturno, in cui
soul, jazz e folk sono stratificazioni di una scrittura
ipermoderna e minimale, ancorché curata in ogni
piccolo dettaglio. Sumney pubblica il denso seguito
Grae in due parti, la prima uscita a marzo, la seconda
a fine maggio. 20 passi per elevare la solitudine
a simbolo e approdo. Fa da contraltare la nutrita
squadra di collaboratori, una quarantina. Fra questi,
alcuni dei più illuminati interpreti di quella musica
a narrativa musicale di Moses Sumney si nutre, sin contemporanea che oggi guarda al futuro (Oneohtrix
dagli esordi, di temi legati alla solitudine. Figlio Point Never e Shabaka Hutchings), chiamati ad
americano di genitori originari del Ghana, cresciuto elaborare un percorso orgogliosamente indefinibile,
in California, sempre in difficoltà nel trovare il fra tradizione e ipermodernismo. Un’opera che
proprio posto all’interno delle caselle che la società supera le intenzioni dell’esordio per dichiarare una
in cui si trova a vivere ha preparato per lui. Impara nuova filosofia d’esistenza che si nutre d’isolamento
a suonare tardi, tanto che le sue prime composizioni ed elogia fragilità e complessità, libera da qualsiasi
sono essenzialmente vocali. E cosi che inizia ad definizione preconfezionata. Ne parliamo direttamente
allenare la voce: profonda e vellutata sulle note basse, con l’autore, in piena quarantena per la pandemia.
coraggiosa e quasi inumana sugli acuti (che decide Ci risponde dalla sua casa californiana, con voce
di sfidare continuamente nei suoi pezzi). Esordisce profondissima, avvolto nel suo isolamento. Condizione
RUMOREMAG.COM | 33
che conosce e coltiva da sempre. Nonostante la Sei sempre stato interessato alle modalità di
reclusione autoimposta Moses è di buon umore, relazione fra gli esseri umani. Cosa pensi che
paradossalmente rilassato e solare. Quasi come se l’umanità possa imparare da una situazione
si trattasse del suo stato naturale. Come declama la come quella che stiamo vivendo?
scrittrice anglonigeriana Taiye Selasi nell’incipit – il “Credo che l’aspetto più importante, la cosa più
brano omonimo - di Grae: “Isolation comes from importante che possiamo imparare sia quanto i sistemi
‘insula’, which means island. Here we go into the sociali possano aiutare la collettività e non solamente
grey”. gli individui. Soprattutto qui, negli Stati Uniti, anche
seguendo l’esempio dell’Italia. Una bella lezione su
Ciao Moses, come stai vivendo la quarantena? come i sistemi assistenziali possano aiutare tutti, non
“Bene, sì. Sono a casa e faccio le solite cose che faccio solo i privilegiati. E, a livello interpersonale, non lo so,
quando sono a casa. Insomma, tutto normale per me. credo che le persone debbano stare più da sole! (ride,
Tutti i miei appuntamenti di lavoro sono stati cancellati nda). In questo periodo ognuno di noi ha più tempo per
e così per una volta cerco di godermi il tempo qui, per conoscersi meglio”.
conto mio”.
Confrontando Grae con Aromanticism, la
La prima traccia di Grae è introdotta da prima parte di Grae mi sembra più legata alla
una spiegazione: che cosa significa la parola tradizione della musica nera (anche se calata
“isolamento”. È evidente che quello che stiamo in un contesto modernissimo). So che non
vivendo rende questa parola attualissima. Qual sopporti di essere codificato come artista R&B
era la tua idea originale? e di certo starò alla larga dalle definizioni, ma
“Molta della mia musica ha a che vedere con il concetto la riconosci anche tu questa diversità fra i due
di isolamento, con l’essere da soli per vocazione. Col dischi?
nuovo album volevo esplorare l’esistenza fra gli spazi, “Cerco di fare quello che mi piace. E di farlo senza
poiché credo che quando rappresenti una singolarità e sentirmi in dovere di confermare o contestare le
lo fai per scelta finisci per restare ancora più isolato”. possibili definizioni. I suoni nei due dischi sono quelli
34 | RUMOREMAG.COM
MOSES SUMNEY T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
RUMOREMAG.COM | 35
MOSES SUMNEY T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
RUMOREMAG.COM | 37
Nel mio EP Black In Deep Red, 2014 il meraviglioso
assolo di Call-To-Arms è suo”.
38 | RUMOREMAG.COM
DECIMA
EDIZIONE
WORKSHOP
SCRIVERE
DI MUSICA
A CURA DI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
CAPOREDATTORE DEL MENSILE
IN COLLABORAZIONE CON
ARCA
YVES TUMOR
NICOLAS JAAR
DI QUESTO PIANETA
TRA LE CENERI
(MUTANTI)
T E S TO D I M A U R O F E N O G L I O
S U L L' O R L O D I U N P R E C I P I Z I O D A L L E
T I N T E D I S TO P I C H E , O C O M U N Q U E D I
U N C A M B I O D I PA R A D I G M A C H E C I
R I G U A R D A T U T T I , D I V E N TA S E M P R E P I Ù
D I F F I C I L E R A C C O N TA R E I L M O N D O
AT T R AV E R S O L A M U S I C A . N U O V E F O R M E ,
M U TA N T I , E L E T T R O N I C H E , O R G A N I C H E ,
I N T R A N S I Z I O N E, C I S E M B R A S T I A N O
R I U S C E N D O A FA R L O , L A S C I A N D O C I U N O
SPIR AGLIO DI LUCE: APPROFONDIA MO I
RECENTI PERCORSI MUSIC ALI DI ARC A ,
Y VES TUMOR E NICOL A S JA AR
KRULE
KING
ARCA
& YVES TUMOR
IL GOSPEL
DELLA NUOVA
SPECIE ALLA FINE
DEL MONDO
MUSICA E PERFORMANCE
IN UN MONDO CHE CAMBIA
T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
F O T O D I H A R T+ L” S H K I N A
C
del furore o orchestrazioni essenziali e plumbee che
sorreggono parole dolorose a cercare una minima luce
nel buio. Minimalismo punk o rivendicazione di radici
alte, soul, jazz o blues, utilizzate come motore creativo
contemporaneo. Con l’implicito rifiuto categorico di
allinearsi a qualsiasi edulcorazione illusoria. Rock
(sempre che il termine abbia ancora un senso) in
opposizione, per provare a dire che le cose non vanno
bene. Una ricetta che nei decenni ha alimentato i temi
sociali della musica popolare, quando le ragioni del
malessere stanno all’interno del sistema di valori e
della socialità delle persone. Quando il nemico è la
deformazione consumistica del capitalismo, l’interesse
corporativo di pochi a discapito di tutti gli altri, l'ombra
di fascismo e razzismo, la musica sa sempre come
on l’arrivo di Donald Trump e Brexit, e il dilagare di
paranoia e rigurgiti xenofobi nelle società occidentali,
parte della comunità musicale ha, in qualche modo,
riscoperto la necessità di abbandonare le camerette
NON SONO PIÙ LE FORZE OSCURE
creative e la sfera del privato per tornare ad affrontare
temi universali. Offrendo manifesti di resistenza verso D E L L A R E A Z I O N E , L E S T R AT E G I E D E L L A
una realtà sempre più distante dal concetto di mondo T E N S I O N E D I P O T E N T I L O G G E S E G R E-
migliore per tutti, sempre più insofferente verso le
T E , L E D I T TAT U R E E L E D E S T R E A D A L I-
istanze degli esclusi, sempre più impaurita dal diverso,
di qualunque genere. La rabbia giovane di Idles, M E N TA R E L A P R OT E S TA , M A L A N AT U R A
Algiers, Sleaford Mods ma anche il documentarismo S T E S S A E L E C O N S E G U E N Z E D E G L I E C-
illuminato e dolente di Kate Tempest o P J Harvey,
C E S S I D E L L’ A N T R O P O C E N E S U D I E S S A
solo per citare alcuni dei lucidi esempi di questi ultimi
anni. Tutti a imbracciare armi che ogni musicista A P R E S E N TA R C I I L C O N TO, A L I M E N-
degli ultimi 50 anni ha sempre avuto a disposizione, TA N D O L E N O S T R E N U O V E PA U R E
all'occorrenza, per parlare ad un mondo storto. Chitarre
abrasive che lanciano ugole scartavetrate dall’urgenza
44 | RUMOREMAG.COM
mondo in transizione dalle illusioni negate degli anni
60 alla desolazione thatcheriana dei primi anni 80. Lo
stesso Tumor confessava qualche anno fa a “Editorial”:
“Sono cresciuto a Knoxville, in Tennessee, e mio fratello
maggiore mi ha introdotto all’elettronica. I Throbbing
Gristle sono stati una grande ispirazione per me. C’è
qualcosa di ipnotico nella loro musica. Quando mi sono
trasferito a Los Angeles per il college, un mio amico
d’allora metteva su sempre Chris & Cosey, ed è li che
ho iniziato a leggere di Genesis P-Orridge e del suo
movimento. È diventata un’ossessione”.
RUMOREMAG.COM | 45
TUMOR GESTISCE TUT TO CON INTEN-
S I TÀ E S E N Z A F E R M A R S I M A I. C O R R E
I M P R O V V I S A M E N T E A L M I X E R A I M P A R-
T I R E O R D I N I, S U O N A L A C H I TA R R A ,
ACCAREZZA TORREGGIANTE CHI È IN
P R I M A F I L A , S I B U T TA F R A I L P U B B L I C O
D A N Z A N D O C O N LO R O, I N V I TA N D O A L
C O N T A T T O O C H I E D E N D O D I T R O V A R-
S I U N P A R T N E R C O N C U I A B B R A C C I A R-
SI, SUI PEZZI PIÙ INTIMI. SEMBRA DI
VEDERE BOBBY GILLESPIE CON I SUOI
P R I M A L S C R E A M , P R O VA N D O A P R O-
I E T TA R E L E R A D I C I D E L B LU E S E D E L
YVES TUMOR
SOUL IN UN FUTURO IGNOTO E SPA-
VENTOSO
46 | RUMOREMAG.COM
Se Alejandra (l’alter ego reale di Arca) si concede ai
fan con video di Instagram, pur se centellinati, Yves
Tumor è volutamente elusivo riguardo alla sua vera
identità. Potrebbe chiamarsi Sean Bowie, potrebbe
vivere fra Berlino e Torino, non si sa. Come dichiarava
a “Pitchfork” nel 2017: “Non mi piace che i giornalisti
conoscano il mio nome e dove vivo. Uno posta cose
personali on line, aumentando il numero di fan,
che a quel punto sono convinti di conoscerlo anche
se non l’hanno mai incontrato. Io non voglio che
nessuno passi quella linea di demarcazione, e quindi
ho iniziato a tirarmi indietro”. È una Houston che
al momento è stata appena lambita dall’emergenza
Coronavirus che lo ospita per un live del suo tour
americano, a supporto del nuovo Heaven To A Torture
Mind. Si presenta con una band a quattro: bassista
(molto funky), batterista giovanissimo ma sul pezzo,
chitarra glam e un supporto a consolle e campioni.
Lui mette i panni di un Isaac Hayes ai tempi di Shaft:
ARCA
basco, giacca leopardata, jeans a zampa. Il set è un
incendiario attacco funk, dove Tumor è maestro di
cerimonie e protagonista delle danze. Come dichiarava
sempre a “Pitchfork”: “Voglio che il pubblico
interagisca con me, mi succede di tutto: caviglie
slogate, pugni in faccia, labbra gonfie. Una volta ho
spaccato il naso a due ad un concerto, dimenandomi. @@@@@
XL
E nessuno è andato all’ospedale. Sono poi venuti
con i loro nasi sanguinanti a dirmi quanto gli fosse
piaciuto”. E sarà cosi durante tutto il concerto. Che La prima uscita di Alejandra
spazia fra Serpent Music e Safe In The Hands Of Ghersi dopo l'omonimo
album del 2017 è un
Love, con incursioni calibrate sul nuovo non ancora simbolico atto di resistenza,
pubblicato (Gospel For A New Century, Kerosene!, sotto forma di “singolo” di
Dream Palette). Tumor gestisce tutto con intensità 62 minuti. In realtà verrebbe
da considerarlo un mixtape,
e senza fermarsi mai. Corre improvvisamente al ideale seguito di &&&&&
mixer a impartire ordini, suona la chitarra, accarezza (pubblicato nel 2013 per la
torreggiante chi è in prima fila, si butta fra il pubblico piccola Hippos In Tanks),
dato lo svolgimento senza
danzando con loro, invitando al contatto o chiedendo soluzione di continuità.
di trovarsi un partner con cui abbracciarsi, sui pezzi La sequenza è suddivisa
più intimi. Sembra di vedere Bobby Gillespie con i in 30 episodi - Arca li
chiama "quantum" e li ha
suoi Primal Scream, provando a proiettare le radici intitolati e delimitati con specifici timestamps – nonostante sia
del blues e del soul in un futuro ignoto e spaventoso. impossibile separarli nella fruizione sulle piattaforme digitali
Tutto diventa torrido, elegantemente selvaggio. La più popolari. Lei stessa usa queste parole per introdurlo:
“@@@@@ è stato trasmesso nel mondo da un universo
morbidezza di Lifetime un inno corale che fa esplodere ipotetico e immaginario in cui il format analogico delle
la sala. Nessun bis. Alla fine del set, alla domanda se radio FM pirata rimane uno dei pochi modi per evadere la
sia mai veramente vissuto a Torino, sorride guascone sorveglianza autoritaria personificata da una coscienza presa in
ostaggio e nutrita da un’intelligenza artificiale post singolarità”.
e sibila “non si può mai sapere…”, prima di girarsi Insomma, nulla di più attuale nella realtà distopica che
incurante e firmare le scarpe di un ragazzo sudato (e a stiamo già vivendo, e ad esprimerlo dal punto di vista del
piedi nudi), che lo guarda incantato. Inutile chiedersi suono, già dalle prime battute, è l'assalto sonoro contenente
frammenti provocatori quali Devastation e Recursion, oppure
di più, darsi altre coordinate. Conta che sia lui sia il singhiozzante noise reggaeton di Chipilina, e passano quasi
stato qui, ora, mentre tutto è sul punto di crollare. 20 minuti prima che arrivi il primo momento epico e riflessivo,
Tanto, come dice lui: “Siamo condannati. Il mondo nella melodia desolata di Predator. Sono prevalenti gli umori
oppressivi, non solo nelle martellanti Apuro e Saintly Pride ma
è fottuto. È cosi. Non voglio che la gente sia triste o anche quando talvolta Arca, oltre a recitare la parte della fittizia
felice quando mi ascolta. Voglio che abbia speranza. conduttrice del programma radiofonico sotto lo pseudonimo
Per una fine gioiosa. Con un meteorite che distrugge di Diva Experimental, appare in voce: ad esempio nel finale
di Murciélaga o quando il suo canto, nella drammatica No Lo
la terra e c’è il più bel tramonto che abbiamo mai Digas, cerca di sfuggire alle morse della macchina. Un canto
visto, prima dello schianto. Magari con la mia musica che sembra poi trovare un'apparente serenità solo nel dolce
in sottofondo”. svolgimento di Form, a farsi spazio tra frequenze disturbate.
GIORGIO VALLETTA
86/100
RUMOREMAG.COM | 47
NICOLAS
JAAR
CENERI
E SETA
N
T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
RUMOREMAG.COM | 49
a tema politico, i muri sono colmi di frasi di denuncia
sociale. All'inizio è stato difficile non guardare a queste
« M O LT I A L B E R I O R A S O N O P R I V I D E I scene attraverso una lente romantica, sembra di
L O R O S U P P O R T I D I C E M E N T O , C I R- immergersi nei sogni della sinistra: una vera rivolta dal
basso, nella quale l'arte e la musica diventano strumenti
C O N D AT I D A M A C E R I E E V E T R I R OT T I.
per combattere oppressione e ingiustizia (parlando in
ANZIANI, UOMINI E DONNE, COLPI- termini estremamente generali). È difficile non lasciarsi
S C O N O I L A T I M E T A L L I C I D E L L A F E R- prendere dal clima di solidarietà che emerge tra le
M A T A D E L L'A U T O B U S V I C I N O A L M O - diverse tipologie di persone che partecipano a queste
proteste: bambini piccoli, donne anziane, persone di
N U M E N TO, C R E A N D O U N R I TM O C H E discendenza Mapuche, operai in divisa, musicisti, poeti,
S I D I F F O N D E I N T U T T A L'A R E A . A L C U N E tutta gente che appartiene a classi sociali diverse. Ma
P E R S O N E I N S T A L L A N O U N A LT O P A R- ovviamente è tutto molto più complicato di così. Senza
cercare di sminuire l'incredibile potere che hanno le
LANTE AL PIANO SUPERIORE DI UN
manifestazioni di massa, e la speranza che infondono,
EDIFICIO E SUONANO CANZONI RIVO- una volta dissipato l´alone di romanticismo non posso
LUZIONARIE AL CUI SUONO L A GENTE fare a meno di pormi delle domande su queste nuove
ondate di protesta (che abbiamo visto non solo in Cile,
C A N TA E B A L L A , M E N T R E A U N I S O L A-
ma anche in Libano, a Hong Kong, ecc .). Valvole di
TO D I D I S TA N Z A I C A M I O N M I L I TA R I sfogo del tardo capitalismo? Non sono proprio questi
A VA N Z A N O P E R C E R C A R E D I D I S P E R- episodi che, per un momento, soddisfano il nostro
desiderio di 'giustizia' a consentire al sistema di andare
D E R E I M A N I F E S TA N T I »
avanti? In che modo possono trasformarsi in legittime
richieste di un effettivo cambiamento all'interno del
sistema politico? Il fascino esercitato dalla rivoluzione e
dall'empowerment – soprattutto nelle attuali modalità
di produzione culturale - ci fa credere che le cose stiano
comodamente su un cavallo e guarda la piazza dall'alto.
davvero cambiando, ma forse il cambiamento continua
Una delle immagini più forti delle proteste di ottobre
ad avvenire solo all'interno di una piccola bolla, quella
mostra un manifestante che sta in piedi sopra la statua
del mondo della cultura, sospesa all'interno di una bolla
sventolando una bandiera Mapuche, con migliaia
molto, molto più grande che comprende il progetto
di altri manifestanti intorno a lui. È una immagine
politico che riguarda un intero popolo. A volte temo che
molto potente indipendentemente dal contesto, ma
la 'sinistra' e il mondo della 'cultura' vivano all'interno di
trasmette un grande senso di dignità se si conosce
un set teatrale e che le 'sorprese fasciste' continueranno
la storia del monumento. Ogni venerdì ci sono delle
proteste nei pressi della statua. I bambini con indosso a esserci se non rompiamo i muri di questo teatro e
maschere da sci e guanti da forno ributtano indietro guardiamo che cosa c’è fuori. Non possiamo lasciare che
i gas lacrimogeni lanciati dalla polizia che custodisce i nostri ideali diventino egemonici (anche se in qualche
la propria chiesa (letteralmente, è una chiesa della modo già lo sono). Dobbiamo mettere in discussione
polizia …), la quale si trova a pochi isolati da Plaza De tutto, sempre. Le conversazioni che ho avuto con amici
La Dignidad. Nel frattempo, altre persone spaccano le e sconosciuti in Cile mi hanno fatto pensare al genere
strade e i marciapiedi a colpi di picconi e martelli per di dibattito che la poesia di Pasolini, Il PCI Ai Giovani,
lanciare le pietre agli sbirri. Molti alberi ora sono privi ha suscitato al momento della pubblicazione. Credo che
dei loro supporti di cemento, circondati da macerie discorsi così complessi in questo momento siano più
e vetri rotti. Anziani, uomini e donne, colpiscono importanti che mai”.
i lati metallici della fermata dell'autobus vicino al
monumento, creando un ritmo che si diffonde in tutta La tua attività di composizione e sound
l'area. Alcune persone installano un altoparlante designer non si ferma mai, lavorando da solo o
al piano superiore di un edificio e suonano canzoni collaborando con altri. In questa prima parte di
rivoluzionarie al cui suono la gente canta e balla, 2020 hai pubblicato due album e un EP. Inoltre
mentre a un isolato di distanza i camion militari è previsto un altro album, più avanti. Come mai
avanzano per cercare di disperdere i manifestanti. Ci sei così attivo ultimamente?
sono anche delle band punk, e persone che suonano il “Ho lasciato il mio appartamento di New York nel 2017 e
corno e altri strumenti improvvisati. Poco più in là si mi sono trasferito in un posto molto più economico, che
vendono panini e birra, vicino a barricate e fuochi che mi ha permesso di girare molto meno e fare più musica”.
bloccano il traffico. Nel raggio di venti isolati intorno al
monumento di Baquedano è tutto ricoperto di graffiti Parliamo del nuovo album come Against All Logic
50 | RUMOREMAG.COM
«A
NBOBNI APM
OOS SDI AEM
C IOS O
L ADSICUI AS R
A ER EC H
SOE PI R A T -
TNUOTSTTOR IS TI D
R EUAMLEI N
DTI V
I E
ANC TUISNTO
I CEI GNEEML O
L A-
G
NRI CAIN( D
ANE CT H
RAE DS IEZ I O
N NQEU D
AE I H
LC DEI SM
CHO ID O
SGEI À
N ZL A
O ESLOENT O
T R) .I C
DIO
T ÀB,BEI A
RMAO
L'U
MNE ITCT A
E-R E -
G
REO LI N
ADC IHSEC U
C SI SSIIO
ANMEO TD
UAT T IO. ,ES IENMFPART ET .I
M
L EI C
SA CH
ON V EE RÈS A
U ZNI O
DNI SI CCOH E
CHHEO ÈA D
VUI VTEON -
TCAOTN
O ACM
OISCEI D
E ISVCEO
RNS EO P
SCER
I UPT E
I R
I NS O
CNI LEE M I
D
H IAVNEN
ROS EF: APTETRO EPSEENMSPAI R
OEI LA LB A
G SESNI E
SRT AE D I
C
DHI BEA V
T TI IH
TOA CH
OEL LLAABPOOREASTIO
A A
DRI R
PAI VSAO D
L IA
-L
JNAI Z
, Z
I L EP C
DII C
AEI V
GAI OCVH
ANE IA
, HL A
U IS R
UISCCOI TRADT A
OVAAL
A
MSOT R
MAELNW
TO S ,L LEADPI R
E EDK E U EBIBC
L IHCEA Z
IOI ONNO
EN»
HO PROPRIO NULL A A CHE SPARTIRE
C O N VA N M O R R I S O N...»
RUMOREMAG.COM | 51
da comprendere, ma penso che ci troviamo di fronte a
qualcosa del genere e il percorso più pericoloso è quello
«U N M O N D O FAT TO D I C E N E R I È U N in cui ci costringiamo a credere che le ceneri siano una
MONDO CHE FISICAMENTE SEMBRA massa solida”.
A N C O R A AV E R E U N A S UA C O E R E N Z A,
Sembra che abbiamo raggiunto il punto di non
M A U N A V O LTA C H E L O S I T O C C A S I ritorno, in cui lo sviluppo della civiltà umana
D I S S O LV E . Q U E S T O È I L P A R A D O S S O e l’illusione di una crescita senza fine deve
essere rimodellata. In che misura i cambiamenti
DELLE CENERI, SONO I RESTI DELL A
climatici influenzano il tuo lavoro come
D I S T R U Z I O N E C H E AT T E N D O N O D I compositore?
DISSIPARSI» “Non riesco davvero a vedere l'ecocidio come qualcosa
di distinto dal resto. Ad esempio in alcune parti del
Nord America abitate da popolazioni native americane
la crescita delle industrie minerarie è andata di
pari passo con l'aumento del tasso di femminicidio.
NTS e che pubblicheranno come CD”. Queste operazioni minerarie riguardano non solo
l'inquinamento idrico ma anche la vita spirituale
Ho sempre visto A.A.L. come un progetto che delle comunità che per secoli hanno abitato quelle
rivela la parte più ludica del tuo lavoro. La vedi terre. È tutto così connesso che isolare un problema
cosi anche tu? Quali differenze percepisci fra comporta quasi sempre una dannosa semplificazione
A.A.L. e i lavori a tuo nome? degli effetti corrosivi in gioco. Non voglio pensare al
“Sì, tutta la musica A.A.L. viene prodotta in poche ore 'riscaldamento globale' come a un 'risarcimento': è un
con l'entusiasmo di chi sa che la suonerà ad alto volume, po’ hollywoodiano. La nostra situazione attuale è un
per le persone. È un processo estroverso. Con il mio profondo disequilibrio che si manifesta in ogni aspetto
nome è un po’ più complicato”. della vita contemporanea. Le crisi sono intrecciate e
siamo sospesi al loro interno”.
Per Cenizas collabori con Patrick Higgins, tuo
compagno nel duo AEAEA. Quali sono le cose Ho apprezzato molto la capacità di trasmettere
che apprezzi di più del lavoro con Patrick? sensazioni lavorando per sottrazione (rispetto
“È stato coinvolto dopo che ho finito l'album. Avevo al tono più “”corale” di Sirens, ad esempio). Ci
finito di scrivere le canzoni e di produrre, ma volevo un parli del processo di composizione di Cenizas?
po’ più di profondità in alcuni spazi, quindi ho portato “Penso che con Sirens sentissi il bisogno di dover
alcune delle canzoni allo studio di Patrick, una grande dimostrare certe cose. Non artisticamente, ma più da
chiesa nell'Upstate New York, e abbiamo riamplificato un punto di vista personale. Volevo far conoscere alla
alcuni dei suoni. Poi siamo andati agli Electric Lady gente la mia eredità palestinese, la mia eredità cilena,
Studios di New York e abbiamo mixato il disco su un la mia rabbia contro lo stato delle cose, ecc. Lo trovo
mixer SSL viola”. abbastanza banale ora ma era lì che mi trovavo in quel
momento, mi sentivo frainteso e ricoperto da una specie
Nella title track canti “En las cenizas vamos di vomito deep house neoliberale. Inoltre, la maggior
a armar, no saber nada es mejor”. Cenizas parte del disco è stata realizzata molto prima che Trump
significa cenere e sembri suggerire che stiamo fosse eletto, e quindi anche se adesso sembra un disco
già vivendo in un mondo di ceneri, nel quale su Trump/Salvini/Brexit, in realtà è molto precedente.
meno sappiamo e meglio è. Considerando ciò Cenizas non è stato creato pensando a queste cose. È
che sta succedendo ora, ho trovato il testo nato organicamente, come le ceneri che si formano dopo
particolarmente attuale. Quali sono le ceneri a il fuoco”.
cui ti riferisci?
“Un mondo fatto di ceneri è un mondo che fisicamente L’ultima traccia dell’album, Faith Made Of
sembra ancora avere una sua coerenza, ma una volta che Silk, sembra quasi una creatura a sé stante,
lo si tocca si dissolve. Questo è il paradosso delle ceneri, con i suoi toni e le sue ritmiche IDM. Mi ha
sono i resti della distruzione che attendono di dissiparsi. riportato ai primi anni della Warp. Come mai il
Questo potrebbe avvenire tramite una folata di vento o pezzo è apparentemente così diverso dal resto
il tocco leggero di una mano. Qualsiasi interazione con dell’album?
un sistema fatto di ceneri è potenzialmente distruttiva, “È una via d'uscita dal mondo delle ceneri, e alla fine è
poiché il fuoco in ogni caso ha (già) distrutto. Le ceneri anche una via per accedervi. Le ceneri ti costringono a
sono un agente intermediario, una sorta di forma guardarti intorno e non davanti, poiché davanti ci sono
transitoria. La fragilità di un mondo in rovina è difficile soltanto raffiche e turbinii mentre intorno si vede tutto
52 | RUMOREMAG.COM
«VEDO TUT TO SOT TO FORMA DI MUSI-
CA. IL SUONO, NEL BENE E NEL MALE,
È L'U N I C O M O D O C H E C O N O S C O P E R
A F F R O N TA R E L E R A F F I C H E D I V E N TO»
T E S T O D I C L AU D I O S O R G E
VIVIANKRIST
JAPANESE
BLACK
GIRLS
BLACKLAB
G I A P P O N E , E S T R E M O O R I E N T E . T O K YO , 1 9 9 7: U N A G I O VA N I S S I M A E R I I S A K A D À V I TA A L S U O P R I M O
P R O G E T T O A R T I S T I C O : V I V I A N K R I S T , U N D U O A N A R C O I N D U S T R I A L N O I S E . 2 0 0 3 : I N F L U E N Z ATA D A U N A
C O R R E N T E M E TA L E S T R E M A , F O R M A C O N M I K A P E N E T R AT O R E L I S A R E A P E R U N T R I O B L A C K / D O O M C H E
S A R À A P P R E Z Z AT O I N P R I M I S D A G E N T E C O M E N O C T U R N O C U LT O D E I D A R K T H R O N E : L E G A L L H A M M E R
( C H E S I S C I O G L I E R A N N O N E L 2 0 1 0) . O G G I E R I , A K A V I V I A N K R I S T ( Q U E S TA V O LTA T U T T O AT TA C C AT O , N D A ) ,
S U O N A U N E C L E T T I C O I N D U S T R I A L E L E C T R O N O I S E E V O L U T O V E R S O N U O V E P R O S P E T T I V E . O S A K A , 2 0 1 7:
N A S C E U N D U O B L A C K D O O M N O N M O LT O D I S S I M I L E D A C I Ò C H E E R A N O L E G A L L H A M M E R , F O R M AT O
D A Y U KO M O R I N O E C H I A S H I R A I S H I : B L A C K L A B . I N O C C A S I O N E D E I N U O V I L AV O R I D I Q U E S T E J A P A N E S E
B L A C K G I R L S , C R O S S M O D U L AT I O N ( B O O T L E G R E M I X E S ) D I V I V I A N K R I S T E A B Y S S D E L L E B L A C K L A B , A B B I A M O
P E N S AT O D I R I U N I R L E I N U N A D O P P I A I N T E R V I S TA .
VIVIANKRIST
L̕
Quando quell’esperienza finì, entrasti nelle
Gallhammer.
“Le Gallhammer iniziarono nel 2003. Io cantavo
in vari gruppi grindcore e fast punk. Ma ero stanca
di cantare o urlare per la band di qualcun altro.
Volevo dare vita a qualcosa come una band estrema
di tre ragazze, di cui mi sentissi parte integrante.
Come influenza principale avevo gli Hellhammer
e i Celtic Frost ed ero anche una fan del black
metal: Burzum, Von, Beherit. Ma ero anche molto
influenzata dall’hardcore punk, dall'anarcho punk e
dalla dark wave inglese, e anche dai primi hardcore
e hard punk giapponesi. E naturalmente seguivo
qualcosa di doom, sludge e stoner. Gruppi? Amebix,
Antisect, Dirt, Crass, Joy Division, Bauhaus, Crow,
Corrupted, Aburadako, Masturbation, Sleep, Worship
origine di Vivian Krist è datata fine anni 90, etc. Probabilmente le persone possono agilmente
giusto?
“Sì. Era una cosa molto diversa da quello che sto
facendo ora come Viviankrist. Avevo 18 anni nel
1997. Suonavo il sassofono e cantavo. Non ero solo
io, l’altro componente del gruppo suonava la chitarra
noise. Usavamo anche un campionatore e una batteria « A L L’ E P O C A A S C O LT A V A M O A T A R I T E-
elettronica. Lo stile musicale era una sorta di noise E N A G E R I OT, A P H E X T W I N, A U T E C H R E ,
mixato con il digital hardcore. Suonavamo spesso in
WHITEHOUSE, MORTICIAN, NAPALM
piccoli club di Tokyo. Eravamo abbastanza violenti sul
palco. Avevamo un demotape, ma ora non ce l’ho più”. D E A T H , P A I N K I L L E R , N A K E D C I T Y. I L
D I G I TA L H A R D C O R E D I B A N D C O M E
Che cosa volevate fare realmente?
G L I A T A R I T E E N A G E R I O T E R A M O LT O
“All’epoca ascoltavamo Atari Teenage Riot, Aphex
Twin, Autechre, Whitehouse, Mortician, Napalm P O P O L A R E A L L’ E P O C A , C O S Ì C O M E L A
Death, Painkiller, Naked City. Il digital hardcore di GABBER»
band come gli Atari Teenage Riot era molto popolare
all’epoca, così come la gabber”.
RUMOREMAG.COM | 55
DISTORSIONI VIVIANKRIST T E S T O D I C L AU D I O S O R G E
56 | RUMOREMAG.COM
probabilmente influenzati dalla Ritual Productions. Il Sei una musicista iperattiva, hai già nuove idee
remix di Tucan, ad esempio, è molto più doom e heavy per il prossimo album?
delle cose che fa con i Superorganism. Hanno fatto “Ne ho già uno stock. Attualmente ho completato due
tutti un grandissimo lavoro”. nuovi album. Non so quando usciranno ma lo stile è
quello di Cross Modulation. Uno è un po’ più, come
Che musica ascolti che ti ispira ultimamente? dire, allegro, e l’altro è un po’ più dark. Ho pianificato
“Negli ultimi anni ho ascoltato molti generi diversi la registrazione di qualcosa con il synth modulare
di musica, dalla classica alla techno. E naturalmente quest’anno, e vorrei usare più computer. Non ho mai
sempre rock, metal, jazz, come in passato. Mi usato il computer per registrare gli album precedenti,
piace ascoltare tutti i generi di elettronica noise, ma sto imparando a usare certi programmi. Al
sperimentale e da club. Ho sempre amato Justin momento lavoro sull'iPhone quando faccio un remix.
Broadrick (JK Flesh, Zonal) e Mick Harris (Scorn, Spero di riuscire a combinare Modular e PC. Sarà
Fret). Mi piace anche il lavoro di Pete Swanson. Mi qualcosa di nuovo per me”.
interessa il sintetizzatore modulare in parte perché
lui lo usa. Ultimamente mi piace ascoltare hip hop/ Vivi a Oslo adesso. Ti manca il Giappone?
trap rap russo, witch house/witch trap, ma anche “Sì. Oslo è una città piccola e bella. Tokyo è molto
pop music. Questa roba mi ispira nei miei remix. La più grande e un po’ più eccitante, succede di tutto
Sinfonia n. 11 di Shostakovich ha ispirato Eleventh, continuamente. Ma sono felice a Oslo adesso. Un bel
il brano di apertura di Cross Modulation. Amo le sue posto per far crescere un figlio, uno dei più sicuri al
opere”. mondo, credo. Mi piace anche la natura norvegese”.
RUMOREMAG.COM | 57
58 | RUMOREMAG.COM
BLACKLAB
P
sull’hardcore e sul grunge, influenzato da U. e Rise
From The Dead. La band esiste ancora ma va a rilento.
Anche Chia fa parte di questo progetto. Naturalmente
le BlackLab sono devote al doom dei Black Sabbath
e agli Sleep, ma la scena heavy rock di Osaka è stata
fondamentale per me”.
RUMOREMAG.COM | 59
uno schema di batteria allo stesso modo in cui un e così cominciai ad ascoltare band giapponesi metal,
danzatore immagina una coreografia. Poi creo lo stile influenzata da lui. Ma non posso dire che ne andassi
della canzone durante la session. Noi due abbiamo pazza. Più tardi, superati i miei 20 anni, incontrai un
una sensibilità musicale simile. Prima di completare amico che mi consigliò di ascoltare Jimi Hendrix, Janis
la canzone siamo già sulla stessa lunghezza d'onda. Joplin, Velvet Underground, Stooges etc. Questo ebbe
‘Wow, questa canzone è cool’. È un momento molto una grande influenza sulla mia crescita musicale e sul
divertente”. mio gusto. Penso che un po’ tutto questo sia alla base
delle mie attuali attività creative”.
Perché il nome BlackLab?
Yuko: “Il nome del gruppo è una combinazione di Black In generale il metal è un mondo in cui le donne
Sabbath e Stereolab. Magari potrà sorprendere che io rischiano di essere un po' discriminate?
citi gli Stereolab, ho molti loro CD e mi piace la loro Yuko: “No, non direi. Piuttosto ci sono molti vantaggi
musica. Ma non è solo questo, ho sempre pensato che nell'essere una donna nel mondo del metal. Il fatto che
avessero un nome molto cool. Be', per prima cosa invitai delle donne suonino metal può essere percepito dalla
una bassista a far parte del mio nuovo gruppo. Era una gente come qualcosa di eretico e unico. In aggiunta
cantante di bossa nova e scriveva canzoni. Ma le piaceva c’è un certo numero di seguaci in entrambi i generi.
anche il metal. La sua presenza mi aveva fatto venire in E inoltre gli amplificatori molto pesanti li possono
mente gli Stereolab. Donne delicate che suonano metal spostare gli uomini (ride, nda). Non mi interessano
come i Black Sabbath: pensando a questo mi è venuta queste cose, ma sono la nostra forza. Per come la vedo
l’idea di un nome che mettesse insieme Black Sabbath e io, ogni genere ha la sua forza e la sua debolezza, e penso
Stereolab. Anche se non si può dire che ci siano elementi che nel nostro caso siano ben bilanciati. Ma è vero che
degli Stereolab nel nostro approccio musicale, a volte le ci sono persone che soffrono per la discriminazione di
nostre canzoni hanno beat matematici e melodie gentili. genere”.
Penso che siamo una cosa distinta dal classico, fiero Chia: “Personalmente non l’ho mai sentita questa
gruppo doom metal. Ancora una cosa: se non altro non discriminazione. Quando avevo 20 anni qualche volta mi
sono una cantante sconvolta (be', insomma, nda)”. capitava di sentirmi perdente nella competizione con gli
uomini. Ma non era discriminazione, erano solo pensieri
Quali sono state le vostre principali influenze immaturi i miei. Possiamo gioire della libertà di fare la
musicali e culturali? musica che preferiamo, nello stile che più ci piace”.
Yuko: “Sai, ero una ragazza piuttosto ordinaria da
adolescente. Mi piacevano le canzoni pop giapponesi e Quando avete cominciato a pensare al nuovo
la Top 20 di MTV. Non avevo mai ascoltato rock. Un mio album Abyss e in che modo volevate fosse
amico suonava in una band metal quando ero al liceo, diverso da Under The Strawberry Moon?
60 | RUMOREMAG.COM
«QUANDO COMINCIAMMO CON LE
BL ACKL AB, IL CONCET TO ERA: ‘UNA
BAND FEMMINILE COME I BL ACK SAB-
B AT H’. P E N S O C H E U N A B A N D D E L
GENERE SIA QUALCOSA DI RARO E
C H E P O S S A AT T R A R R E I N T E R E S S E N E L
M O N D O M E TA L. Q U I I N G I A P P O N E C I
S O N O L E B A B Y M E TA L . M A A D I F F E-
RENZA DI CIÒ CHE FANNO LORO, IO
V O L E V O E S P R I M E R E U N M E TA L P I Ù
C L A S S I C O E P I Ù D O O M . F I N D A L L'I-
N I Z I O I N F LU E N Z ATO I N M O D O C O N-
SISTENTE DALLA MUSICA DI BLACK
S A B B A T H , S L E E P, A C I D K I N G E A L T R I
ANCORA»
BLACKLAB
Yuko: “Dopo che è stato pubblicato Strawberry, poco
alla volta ho incominciato a comporre canzoni per
il secondo. All’epoca non ne avevo di pronte. Ne ho
scritte otto nel giro di dieci mesi. Non so come sia per ABYSS
NEW HEAVY SOUNDS
gli altri, ma per i miei standard sono stata molto veloce.
L’etichetta, d’accordo con noi, aveva pensato di farlo
uscire in concomitanza con il Deserfest di Londra. In Un album grezzo, immediato,
ma di non facile lettura.
Strawberry sembra che il sabbathismo domini tutto, Attraversato da diverse e
ma questo aspetto è molto ridotto in Abyss. Volevo una fors’anche contraddittorie
maggiore varietà, che ci fosse anche dello speed desert pulsioni. Certamente:
bombasticamente doom,
rock, e poi canzoni con un mood orientaleggiante e Abyss è l’album - come
altre con un approccio più hardcore, etc. E il gusto per dicono in NHS - di una
il grunge è cresciuto. Ci sono canzoni in giapponese, ma band che non ha perso la
sua attitudine lo-fi e Riot
la stessa cosa capitava in Strawberry. Un’altra marcata Grrrl. Bisogna provvedersi
differenza è che il sound della chitarra è più prominente di acutezza e pazienza per
e feroce. Voglio che ci sia più gente che lo ascolta”. decodificare il dark witch
doom delle BlackLab.
Loro ti mettono già subito
Che cosa state ascoltando al momento? in una condizione di ascolto difficile. Perché cuciono uno
Yuko: “Di recente ho apprezzato molto il nuovo album di seguito all’altro tutti gli otto brani di Abyss. Un ascolto
senza respiro, dall’inizio alla fine. Quasi in apnea. Occorre
degli Slipknot, il nuovo dei Tool e quello degli High dividere lentamente, brano dopo brano, tutto l’album. Darsi
On Fire. Poi Elephant’s Of Acid dei Cypress Hill, che un minimo di pausa tra un pezzo e l’altro. Se all’inizio sembra
è uscito un po’ di tempo fa, ma è ottimo. In generale tutto ammassato e caotico, ascolto dopo ascolto si riescono a
individuare le differenze, le strutture delle singole canzoni, i
non ascolto molta musica nuova. Tendo ad ascoltare
mood eterogenei che le impregnano. Un’instabilità/mobilità
la musica che ho sempre ascoltato. Black Sabbath di apocalittici momenti doom (Insanity). Pause shoegaze
(quelli dell'era Ozzy), Led Zeppelin, Mötley Crüe (i monastiche, che flirtano con il vuoto e si alternano a discese in
inferni fuzz: dicotomia alla Boris (Fade And Melt). Trascinati
primi), Sleep, The Dead Weather, Stooges, Velvet
sbandamenti, tra ferocia, caos, nausea (Weed Dream e
Underground, etc. Di solito ascolto musica su Internet. Amusement Part Of Terror). Nelle BlackLab un certo wizard-
Ho CD e vinili ma non li ascolto spesso. In ogni caso sabbathismo è più che mai caotico e discontinuo: state dietro
se riuscite a Forked Road. E c’è spazio per lo stoner abissale,
l’album che ascolto di più in questo momento è Abyss”.
vagamente ispirato alle più devastanti Runaways con un tocco
Chia: “Mi interessando gli Heilung. Ho visto il loro glam noir, di Sleepless Nights. La conclusiva Sun è totale
concerto su YouTube e il loro charme mi ha catturato. allucinazione psichedelica vestita di disperato nero-sabba.
Nel suo eclettismo, uno dei brani più interessanti dell’album.
Mi piace tutto di loro, compresi i suoni primitivi e
L’appoggio bombastico/rotolante costante della martellante
i costumi. Mi piacciono il folk e gli strumenti folk. percussione di Chia fa da contraltare alla divorante dimensione
Adesso mi sto costruendo la mia percussione nativa rituale post doom di Yuko. Apocalisse nichilistica loro la
definiscono. Sapete, mi fanno venire i brivid queste ragazze.
americana. Un giorno la useremo nelle nostre canzoni
80/100
(ride, nda)”.
RUMOREMAG.COM | 61
IL NUOVO ALBUM
D E L L’A R T I S TA ,
PRODUTTRICE E PERFORMER
K AT I E A U S T R A S T E L M A N I S
DAL 1 MAGGIO
DISPONIBILE IN CD,
L P E D I G I TA L E
M AT T H E W TAVA R E S M O V I N G O O S B L AC K R A I N B OW S N I N A S I M O N E
NI CK HAKIM
64
R E C E N S I O N I
243 DISCH I TRAT TATI MAG G I O 2020 ru m o re m a ga z i n e
78 66
NICK HAKIM
64 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020
MATTHEW
del sud e gli angloasiatici (lui ha scomparsa di Masekela, nel
origini pakistane) nel momento 2018, e con l’approvazione dei
in cui il Paese è in ballo con l’af- suoi eredi, Allen e Nick Gold si
TAVARES &
fermazione della destra sovra- sono chiusi nello stesso studio
nista e la Brexit. Una volta, non di allora per completare, otti-
senza etnocentrismo, si parlava mizzare e trasformare quelle
LELAND WHITTY /
di asian underground, ma i sessioni in un album compiuto.
riferimenti di Ahmed sono più Ne valeva la pena. La simbiosi
complessi: si va dallo spoken artistica tra i due pesi massimi
MATTHEW TAVARES
word all’hip hop passando per è palpabile in ogni tappa del
dancehall e samples del patri- viaggio in otto tracce. Non può
monio delle sue origini, dunque, essere un capolavoro, va da sé:
in definitiva, un quadro sonoro è tuttavia un disco fresco e at-
rappresentativo di global city tuale, da cui traspare una gran
come Londra, appunto, o New voglia di divertire divertendo
York, al limite. Molto suggestivi prima ancora se stessi, con la
i brani “parlati” perché fanno fisicità dell’afrobeat e la libertà VISIONS / RICHARD DRY
emergere il bagaglio da attore, mentale del jazz. MR. BONGO/ VOICE RECORDINGS
la capacità di interpretare solo PAOLO FERRARI
con la voce. 72/100
LUCA GRICINELLA Se i BadBadNotGood sono
73/100 divenuti una meravigliosa
anomalia dello scorso
decennio, capaci di
reinventare il rapporto
fra jazz e hip hop in tempi
non sospetti, è merito
almeno in parte di Matthew
Tavares. Il tastierista del
quartetto di Toronto ha
deciso nello scorso autunno
MULATU ASTATKE AUSTRA l’abbandono della band di cui
+ BLACK JESUS HIRUDIN è stato cofondatore, e dopo
EXPERIENCE DOMINO
l’interlocutorio esperimento
TO KNOW WITHOUT KNOWING solista Dejavu (firmato come
A più di tre anni da Future
AGOGO Matty e uscito in punta di
Politics, Katie Stelmanis volge il
piedi nell’estate 2018) ora
Un sodalizio rodato in anni di suo sguardo alla sfera personale,
pubblica simultaneamente
concerti, quello fra l’anziano senza che ciò tolga nulla all’uni-
due album. In Visions è
vibrafonista etiope e il colletti- versalità dei temi trattati.
coadiuvato da Leland Whitty,
vo multiculturale australiano, L’identità queer, il bisogno di che della stessa band è tuttora sassofonista, oltre che dal basso
che bissa anche su disco due una rigenerazione, la necessità di Julian Anderson-Bowes e da Matthew Chalmers alla batteria:
anni dopo il pregevole Cradle della fine di una relazione dive- inevitabile che il materiale qui contenuto si ricolleghi almeno in
Of Humanity. Profondamente nuta velenosa, che fa da sfondo parte alla produzione precedente. Ma sono numerose le deviazioni
influenzato dal suono ethiojazz alla contagiosa Anywayz. di percorso, ad esempio nella sezione centrale di Woah, che allude
che Astatke ha creato negli anni Quest’ultima come anche Risk It a certa musica classica impressionista, o nell’inattesa evoluzione
60 e 70, l’album non si limità è da annoverarsi fra gli episodi di Visions Of You. Ciò che colpisce soprattutto è la fluidità del
però a omaggiare l’uomo met- più immediati di un disco a cui dialogo fra Whitty, con il sax o al flauto, e Tavares, che alterna
tendolo a proprio agio. Certo, per la prima volta – per quanto pianoforte e chitarra acustica. Da veri coprotagonisti di un
si ripescano traditional (stre- riguarda il progetto Austra - dinamico lavoro registrato in una sola take, frutto di composizione
pitose Ambassa Lemdi e Kulun hanno collaborato coproduttori e improvvisazione, con frequenti picchi emotivi come nell’onirica
Mankwaleshi) e classici di quei esperti come David Wrench e Heat Of The Moon, nell’ambizioso tentativo di trovare un
tempi come Mascaram Setaba Rodaidh McDonald. Sembra di linguaggio davvero originale. Uscito pochi giorni dopo in
e il manifesto Mulatu, ma li si scorgere una nuova consapevo- streaming e apparentemente autoprodotto, Richard Dry è invece
rinfresca con energia e stimoli lezza nell’artista lettone/canade- un’altra escursione in proprio per l’eclettico musicista 29enne,
nuovi, aggiungendo ad esempio se, la cui leggiadra voce risulta qui prevalentemente alle prese con ballate acustiche spoglie e
in questi ultimi convincenti essere a proprio agio sia in can- in pronunciato riverbero (vedi Anymore), episodi psichedelici
parti rap, e altrove toccando zoni celestiali interpretate con dal sapore vintage e in bassa fedeltà (Hot On The Heels of Love,
reggae, jazz, funk. Anche ai limi- naturalezza (vedi It’s Amazing) Smack Dab In The Face Of Midnight), incantevoli paesaggi
ti della propria sofisticata zona che nel funk pop elettronico di I introspettivi come quelli suggeriti dalla stralunata I Need Her So.
di comfort, Mulatu non sbanda. Am Not Waiting. GIORGIO VALLETTA
ANDREA POMINI GIORGIO VALLETTA 87-76/100
79/100 78/100
RUMOREMAG.COM | 65
BASALT BEST COAST
SILÊNCIO COMO RESPIRAÇÃO ALWAYS TOMORROW
RITUAL PRODUCTIONS CONCORD RECORDS
3PHAZ
dire, tutte le sfumature del giavano, ma che poi sommer-
nero - in un formato tenebro- gevano di feedback e riverberi.
samente dark e monolitico. Pur Il pop metal di Everything Has
con visibili differenziazioni. Se Changed e la ballata electroacu-
Dasein è hardcore apocalittico, stica For The First Time abbrac-
Melancolia è una litania scura ciano in maniera ortodossa i
e struggente, permeata da un suoni delle radio FM, garanten-
THREE PHASE senso di ancestrale blackma- do alle melodie sempre avvin-
100 COPIES gick; così come la title track. E centi una varietà che mancava ai
il finale, Simulacro Bin Ria, è precedenti lavori.
pura tregenda dark latina. DIEGO BALLANI
Si sa pochissimo: è un CLAUDIO SORGE 69/100
musicista e produttore 80/100
del Cairo, e pubblica
per una delle istituzioni
dell’underground elettronico
e sperimentale locale, la
100 Copies di Mahmoud
Refat. Ci sono alcune foto,
in bianco e nero, con lui
tutto scuro e incappucciato
che compare a capo chino
fra snodi ferroviari, BEN LUKAS BOYSEN TIM BURGESS
casermoni incompiuti, MIRAGE I LOVE THE NEW SKY
ERASED TAPES BELLA UNION
cantieri abbandonati,
rampe, reti metalliche. E c’è la musica di Three Phase, album Il confine tra elettronica e In I Love The New Sky c’è lo
con cui debutta apparentemente dal nulla. Nove tracce che,
piccola neo classica è pericoloso. stesso entusiasmo di quei Twit-
proprio come quelle foto, offrono un punto di vista dal basso
Tutto si gioca sulle tastiere e il ter listening parties con cui
della capitale egiziana negli anni della controrivoluzione, del
rischio di einaudismo o piano Burgess ha intrattenuto i fol-
suo lato più quotidiano e popolare, di un’essenza febbrile e
bar di gran classe va calcolato. lowers durante il lockdown. Ora
ribelle che cova comunque. Siamo a una mutazione ulteriore
Troppa enfasi? Nessuna traccia il musicista si fa collettore delle
dello shaabi, musica che sotto apparenze festive (la si suona
ai matrimoni) nasconde temi di strada e ironie proletarie. Un di quella traccia? Ben Lukas tendenze artistiche più sane del
passaggio che va oltre il suo diventare mahraganat, negli ultimi Boysen è, in questo ambito, uno pop inglese di ieri e di oggi, che
15 anni, venendo a contatto con stili electro altrettanto popolari degli autori più personali, iscri- rielabora con classe e dispendio
come rap, EDM e reggaeton. Lo sfondo è quello, e la carica vibile soprattutto alla compagine di mezzi. È quello che succede
ballabile di un buon numero di brani (Drill, Siren e Phase 5 i elettronica. Inevitabilmente la con Empathy For The Devil con
più immediatamente riconoscibili, tutti micidiali) lo conferma, leva del romanticismo ogni tanto cui mescola la fragranza folk dei
ma il lavoro di decostruzione è più profondo, sostanziale. 3Phaz va sul rosso (Clarion), ma negli primi Belle & Sebastian con i
lavora sulle strutture ritmiche facendole respirare, rendendole episodi meno “vaghi” affiorano le Kinks più vittoriani; ma anche
meno veloci e ossessive ma raddoppiandone parti costituenti cose migliori. Come nell’aper- in quella Sweetheart Mercury
e particolari, aggiungendo una cura sonora meticolosa (che tura di Empyrean, dove la voce che rimanda ai Blur più sintetici
bassi!) che certo non è quella dei CD-R di mahraganat puro di Lisa Morgenstern è utilizzata o in una Comme D-Habitude
delle bancarelle, e un’ampiezza di sguardo inedita. Dai tetti come un accordo alla Laurie con cui mette in scena un vau-
della metropoli si vede lontano: la Londra iper percussiva della Anderson o in Medela, affine a deville romantico e decadente.
microscena hard drum innanzitutto, e delle varie filiazioni bass Jon Hopkins (considerabile il Il ricchissimo tessuto sonoro
dal dubstep e dal grime in poi; la Chicago sotterranea di juke e suo “mentore”) e arricchita dal sorprende anche dopo ascolti,
footwork; la forza transnazionale della techno. Con risultati di violoncello di Anne Muller e dal così come quell’ecletticità che gli
enorme potenza, evocativa e reale. sax di Daniel Thorne. Altrove, permette di passare da minimali
ANDREA POMINI tasti rigidi berlinesi e parecchi costruzioni kraut a sofisticate or-
84/100 synth Uncut Gems/Lopatin/ chestrazioni, senza perdere mai
Tangerine Dream. l’afflato pop.
MAURIZIO BLATTO DIEGO BALLANI
72/100 79/100
66 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020
PSYCH
PSYCH
MADE
FROM SINS
CRISPIN GLOVER MOVING OOS
Chi ha seguito la crescita artistica esponenziale degli Spidergawd, Records, in cui certo rock fusion si scontra con i Fundakelic e i
ha rilevato in loro un progressivo cambiamento. Una sensibilità Parliament, scanditi dai passaggi più funk dei Toto degli anni 70
melodica senza pari, quella della scrittura di Per Borten, che a (U.O.Me.). In cui s’intravedono bagliori di Spidergawd ma scanditi
poco a poco ha guidato un certo modo di suonare hard (acid) da una coralità che appartiene di diritto all’arena rock americano:
verso un concetto di classic rock globale. Eppure, quell’approccio il cuore di Two Times More sembra quello dei Grand Funk
melodico era quasi estraneo alle vicissitudini hard. Arrivava dal Railroad. E quello di Made From Sins, quello dei Deep Purple di
rock americano, ma da altro ancora. La risposta è nei Moving Oos, Perfect Stranger, dei Rainbow di Difficult To Cure e della Allman
storicamente la band di Per Borten, dopo i Cadillac e prima degli Brothers Band. E, ancora una volta, Per Borten dimostra la sua
Spidergawd. La sua creatura più nascosta che oggi finalmente incredibile capacità di scrivere canzoni che, pur appartenendo
riprende la sua storia. I Moving Oos hanno alle spalle molti album culturalmente al passato, riescono a rinascere sotto la potenza dei
a partire dall’inizio del nuovo secolo: dischi dalle alterne fortune, suoni contemporanei. La classe stilistica di Borten è francamente
ma con tanti spunti interessanti. Ma serviva il loro capolavoro, stupefacente. Un meraviglioso esempio di come il rock, anche oggi,
che arriva oggi con Made From Sins. In cui accade di tutto. Funk possa essere una musica globale fatta di anima e melodia.
e soul si adagiano su un letto di pop rock evoluto degli anni 70 MARIO RUGGERI
(Solidarity Union) in cui i Lynyrd Skynyrd abbracciano la Sun 80/100
68 | RUMOREMAG.COM
CONFINI
CONFINI
HIP HOP
Si riaffaccia ai portali di un me- Non ci sono molti gruppi che, Nell’incestuosa famiglia del noise Vecchie conoscenze, i Jack
tal cosmico Stephen Flams, fon- nell’arco di sei album, facendo rock newyorkese sono frequenti Cades (c’è Mole, che suona
datore dei cataclismici Winter, più o meno sempre la stessa i rimescolamenti di band, le col- anche con gli Embrooks).
autori del tonitruante Into The cosa, riescono a migliorarsi; e laborazioni incrociate. Certo ha Flemmatici e stilosi inglesi, po-
Darkness (1990). La sua iden- sembra sempre che sia l’ultimo fatto brillare gli occhi a molti fan trebbero fare da modelli per un
tità è ora quella di Spacewinds, l’album il più riuscito ma poi ne del genere la notizia, nell’agosto happening di Mary Quant del
alla guida del nuovo progetto: esce un altro e ti accorgi che ha del 2019, della nascita di un 1965, se avessimo una macchina
Goden. Del nebbioso passato qualcosa in più. Il beatlesismo supergruppo composto da Chris del tempo che funziona. Giunti
rimangono quei riff doom ra- anni 70 (Badfinger etc.), che Spencer (Unsane, UXO), Chris al secondo album, definiscono
refatti e liturgici, al liminare di potremmo tradurre con melodie Pravdica (Swans, Flux Infor- meglio la loro personalità e il
una collisione con una visione pop un po’ zuccherose, per lo più mation Sciences), Jim Coleman loro stile. Sì, questi di Perfect
dark/space. Cambia il contesto: squadernate da un piano (Revo- (Cop Shoot Cop, Phylr) e Phil View possono essere solo i Jack
dal cupo death hardcore, simile lution, Gra Dagar) è solo una Puleo (Cop Shoot Cop, Swans). Cades. Su una base 60’s pop,
a quello di band come gli Obi- delle influenze degli Horisont Le dieci canzoni sono la crasi per- hanno creato un groovin’ sound
tuary, si avanza verso una più di Sudden Death. Free Riding e fetta tra gli apporti musicali dei affilato e dinamico, a tratti
vasta costellazione space prog. Runaway vivono di sciabolate quattro: il noise rock della bruta- persino ipnotico, con lontane
Vedi il maestoso scenario con rock alla Who ’70, in un con- lità urbana degli Unsane, quello influenze di Flamin’ Groovies
cui si apre l’album: Glowing testo neo prog elaborato, ma tribale e sardonico dei Cop Shoot (Where To Go) e San Franci-
Red Sun. Sospeso e intervallato dinamico. E se Pushin The Line Cop, quello ostinato e violento scan jangle folk; e, come per i
da brevi racconti sci-fi dark, è una Detroit hard ballad alla degli Swans. E l’amore per certa Groovies, in certe armonie si
Beyond Darkness è un viaggio Hellacopters, Archaeopter è una wave inglese (Joy Division, Gang sente forte l’impronta di quei
negli anfratti più inaccessibili sinfonia pomp prog dai tratti Of Four, Killing Joke) traspare ragazzini che si chiamavano
di mondi ultraterreni dark/de- barocchi, ma fatta bene, anzi negli arrangiamenti di Coleman, Beatles (Mrs Voyant è puro
ath prog. Anche se non sempre benissimo, con un appeal rock e vero protagonista dell’operazio- Rubber Soul). Jangly garage,
così agevole da seguire per via persino qualcosa di innovativo. ne, maestro del sampling. potremmo sintetizzare.
di una certa rigida monoliticità. CLAUDIO SORGE ANDREA PREVIGNANO CLAUDIO SORGE
CLAUDIO SORGE 81/100 85/100 78/100
76/100
EINSTÜRZENDE
NEUBAUTEN ALLES IN ALLEM
POTOMAK
Nell’essenza, Alles In Allem fotografa una formazione che in 40 le corrosioni foniche di Zivilisatorisches Missgeschick, l’eleganza
anni non ha mai spento o esaurito il suo spirito propulsivo di wave/kraut di Möbliertes Lied, l’eco teatral nipponico (come in un
ricerca. Perpetuum Mobile che oltre ad accogliere e progredire ritratto neo Halber Mensch) della sinfonica Taschen, l’andatura
tout court il panorama eclettico del loro percorso estetico, melancolica e brechtiana della title track, le escursioni pop di
quella tensione interiore e culturale che li ha condotti a varcare Wedding e Seven Screws, il lucido minimalismo d’avanguardia
sia i confini dell’estrema decostruzione (leggi rumore, tracollo di Tempelhof. Ecco, questi graffiti sono anzitutto affermazioni
emotivo/lirico/simbolico, nella dadamorfosi del suono) sia attitudinali e spirituali, di cui la Musik è medium (in alternativa
quelli della ricostruzione e dell’abbraccio (leggi melodia, nelle non ci sarebbe mai stato un Lament o un Die Hamletmaschine
sue forme più aggraziate e sinuose, se non addirittura cageiane col compianto Müller). Crediamo che l’invito “politico” di Blixa
nell’esaltazione erotica del silenzio); diviene paradossalmente e soci sia quello di attuare, nell’odierna culla del continente, lo
nuovo specchio analitico della vecchia Europa e del suo centro: scatto sociale non agito nel post ‘89. “Tutto Sommato”, per dirla
Berlino. I tempi, intendiamoci, sono totalmente diversi da quelli nuovamente con Brecht, “l’arte è un martello con cui dare forma
post caduta del muro di Tabula Rasa o dalle effusioni (techno) alla realtà”. Si Takka Lumi, quindi.
grafiche di Ende Neu, ma l’attitudine, o forse la necessità dei STEFANO MORELLI
ricorsi esperienziali e storici, ne colgono ulteriori segni formali: 85/100
RUMOREMAG.COM | 71
METAL
METAL
INDUSTRIALE
INDUSTRIALE
BEATS
Servissero altri motivi per stare Sembra passato un secolo da Money Is The One True God. A Un concept album sulla guerra
nella squadra della reginetta del Shortbus, film del 2016 che rese leggere un titolo come questo civile, vista da un 26enne pro-
folk britannico, l’idea di antici- l’australiano un mezzo caso per ci si aspetterebbe qualcosa alla duttore angolano, che ne ha
pare (e non l’opposto) l’uscita qualche mese. Come lampante Rage Against The Machine, o al potuto testimoniare gli orrori
del suo settimo disco a causa è il fatto che Scott Matthew non limite un classico folk anticapi- attraverso la memoria collettiva
della pandemia sarebbe fra sia riuscito a capitalizzare le talista di scuola dylaniana. Nien- della sua famiglia. Cresciuto in
quelli. Tanto più se nulla qua promesse da Antony in divenire te di tutto questo. Nel suo quarto Belgio e ora residente a Man-
parla di disco domestico o tirato lì contenute, sebbene Adorned lavoro, il cantautore/produtto- chester, attraverso uno stile pe-
via. E nemmeno di attualità, per provi a fare l’appello di quanti re/chitarrista americano sembra culiare che lui stesso ha definito
quanto sollievo possano offri- rimasti indietro. Classica rac- più rassegnato che arrabbiato. rough kuduro, Nazar evoca con
re i versi di Only The Strong. colta di riletture pescate un po’ La sua è un’osservazione quieta notevole efficacia quei dram-
SFOD è invece una dedica a in tutti i sei album in studio, in – ma coi suoi momenti di ner- matici scenari. Attraverso l’in-
una figlia immaginaria, recitata pratica. Meno ordinaria l’idea vosismo – della vita moderna cedere nervoso di Diverted, o
dal punto di vista di una madre di metterle in mano a Jens Gad, e delle sue contraddizioni. Una mentre la voce atonale di Shan-
piena di remore. Con alcune ex degli Enigma (esatto: quegli colonna sonora forte e materica nen SP si fa largo fra le pale di
delle migliori e più ricche can- Enigma). Anche se non si direb- che disegna lo scenario mutevole elicottero di Bunker, prima che
zoni messe su disco dalla Mar- be dall’elettronica downtempo di un film “da camera” dove con- il caos sonoro divenga quasi in-
ling, su tutte i cori e gli archi di da FM notturna di 30 anni templazioni strumentali (Mirror decifrabile con UN Sanctions. È
Held Down ad ammorbidirne la fa: morbida e rotonda quindi, Box) ed evanescenze intellettuali altrettanto forte l’immediatezza
piega dylaniana, la solita Joni ma anche troppo sussiegosa e radioheadiane si alternano a dei rari episodi “di tregua”,
Mitchell nella strepitosa Fortu- insicura nel suo ondeggiare fra cupi crescendo (Never Forever), come nell’acuto contrasto rea-
ne o i soffi acustici di Hope We soul patinato e R&B davanti ai tetri “valzer” (May Later), ma- lizzato dalla marimba di FIM-
Meet Again. Farina di un’artista movimenti cameristici amati da linconie vagamente latineggianti 92 Stinger. Tutt’altro che un
che non solo continua a miglio- Matthew. Strana pensata, ma (Window Facing A Window) ascolto facile, ma sicuramente
rare ma che a soli 30 anni ragio- ben venga se serve a (ri)scoprir- e un cantato dall’espressività uno dei dischi più significativi
na già da veterana. ne la produzione più recente. quasi attoriale. di questa prima parte del 2020.
FRANCESCO VIGNANI FRANCESCO VIGNANI LETIZIA BOGNANNI GIORGIO VALLETTA
79/100 68/100 75/100 87/100
Nel 1997, un irripetibile cast di rockstar underground prese rock grunge degli anni 90: il noise dei Sonic Youth, la punkitudine
parte alla realizzazione della colonna sonora di Velvet Goldmine, grunge dei Mudhoney. Certo, con al centro Ron Asheton, che di lì
il film che celebrava la golden era del glam inglese (1972/73): a qualche anno (2003), lo sapete, avrebbe riformato gli Stooges
Ron Asheton, Thurston Moore, Steve Shelley, Mark Arm, Mike originali con Iggy, Mike Watt e suo fratello Scott. Alcuni sono brani
Watt, Don Fleming e Sean Ono Lennon. Tre generazioni che si pazzeschi. Come l’apertura grezza e sbarellata di Hollow; o I’m Not
cimentavano con la band simbolo dell’oltraggio di quell’era, che Screwin’ Around, che riecheggia il caos e il frastuono di canzoni
nel 1973 terrorizzò Londra, chiamata lì da David Bowie e Tony come Your Pretty Face Is Going To Hell, quel tipo di sound. E ci
Visconti (anche) perché usciva un album che avrebbe fatto da sono anche due cover dei Pretty Things, band favorita di Asheton,
spartiacque nel rock’n’ roll: Raw Power degli Stooges. Ribattezzatisi tra cui una Rosalyn, sfregiata da Mark Arm, canzone che pure
Wylde Ratttz, Asheton e compagnia incisero una serie di cover Bowie aveva ripreso nel suo Pin Ups, a proposito di glam. Ma è la
degli Stooges, destinate alla soundtrack, ma pure una session di conclusiva Be My Unclean il momento topico; ricorda una ballata
brani originali, che solo ora si è deciso di far uscire. Pezzi che non acre e disperata di Peter Laughner, come Ain’t It Fun. Chiamatela se
sono propriamente un puro remake degli Stooges, ma qualcosa di volete pura classicità rock’n’roll.
diverso. Hanno sì il sapore aspro e decadente degli Stooges a fine CLAUDIO SORGE
corsa (quali erano quelli di Raw Power) ma sono fusi con l’indie 82/100
RUMOREMAG.COM | 75
NINE INCH NAILS CHRIS OBEHI
GHOSTS V: TOGETHER OBEHI
GHOSTS VI: LOCUSTS 800A
THE NULL CORPORATION
La storia seduce subito, Chris
Ore di tappeti sonori di invidia- partì dalla Nigeria, arrivò al
bile sobrietà, soluzioni minimali Mediterraneo in qualche modo,
senza mai scadere nel caciarone, lo attraversò su un barcone e
musica che va giù come un sorso approdò prima a Lampedusa
d’acqua. L’onestà intellettuale poi a Palermo, dove si è immer-
ci impone di rilevare che 1) gli so nella musica. Il disco gira a
episodi V e VI confermano l’en- corrente alterna. L’afrobeat di
tusiasmo di Reznor e Ross nei Mr. Oga e il funky magnetico di
confronti della serie Ghosts, e Without You sono tracce bril-
che questa serie contenga sen- lanti, ha la forza del testacoda
z’altro la miglior roba uscita a geoemotivo la cover scelta con
nome Nine Inch Nails dal 2001 un colpo di genio, Cu Ti Lu Dissi
ad oggi; 2) che se questa roba di Rosa Balistreri, un omaggio
venisse pubblicata identica da alla grande sciantosa folk e alla
WITCHCRAFT
qualsiasi altro residuato bellico Sicilia tutta. In altri passaggi
dell’industrial metal di quegli le soluzioni sono meno efficaci,
anni - che so, Gravity Kills o per quanto sia comprensibile la
gente simile - la tratteremmo scelta di 100% Amore come sin-
come ciarpame di bassa lega golo grazie al refrain orecchiabi-
licenziato da qualche cariatide le. Un po’ di zavorra di troppo si
costretta a riciclarsi autore di avverte in Fly Away e Voice Of
BLACK METAL colonne sonore dystopian chic The Wind, così come è ancora
NUCLEAR BLAST da supermercato e/o riletture troppo naif l’unico passaggio in
farlocche di Satie per ingrassare italiano, Non Siamo Pesci. Cre-
le playlist chillout di Spotify. scerà, ci crede.
Non è mai stato un FRANCESCO FARABEGOLI PAOLO FERRARI
campione di empatia, 60/100 55/100
Magnus Pelander. Testa
pensante e cuore freddo
dei Witchcraft, sempre
piuttosto scostante, raccolto
e isolato nel suo mondo,
nei suoi precedenti lavori
in acustico, prima un
EP su Svart e poi Time
per Nuclear Blast, si era
presentato con il suo nome: OKKULTOKRATI KELLY LEE OWENS
Magnus Pelander. Ora LA LYDEN LYSE INNER SONG
SOUTHERN LORD SMALLTOWN SUPERSOUND
bisogna capire se questo
Black Metal, accreditato ai Witchcraft, ma nel quale in realtà Definito un “atto di manteni- A metà fra produttrice techno e
figura solo lui con le sue canzoni e la sua chitarra acustica, in
mento del fuoco che brucia”, il songwriter tanto dolce quanto
qualche modo significhi la fine della band, visto che Witchcraft
nuovo album degli Okkultokrati introspettiva, la gallese Owens
e Pelander sono a questo punto praticamente la stessa cosa.
sembra apparentemente se- aveva destato impressioni più
Queste nuove canzoni sono simili a trame cristallizzate in un
gnare il passo rispetto ai prece- che buone con l’omonimo debut-
vasto repertorio di antiche influenze northern folk. Non molto
denti. Questo non significa che to del 2017. Oggi, con un bis che
differenti dalla natura delle precedenti, del resto. L’impegno di
Pelander è semmai di chiudere questi delicati e fragili requiem la band non abbia più frecce al prende titolo e ispirazione da un
monacali in una struttura ancora più basilare. Fino all’essenza proprio arco. Intendo solo dire album free jazz di Alan Silva (e
di un arpeggio appena sfiorato e ipnotico e una voce pura che tutto quel che si conosceva forza da tre anni molto duri dal
che rimbomba nel vuoto assoluto. Cosa che si materializza di loro ritorna uguale; magari punto di vista personale), arri-
perfettamente in uno dei brani più malinconici e tetri, Sad diversamente ricombinato, ma vano le conferme. Le dieci tracce
People. Dovendo del resto dare una configurazione a tutto con immutata forza. Del resto di Inner Song suonano infatti
questo, non posso che riprendere il titolo della canzone che la bestia non si può cambiare. più mature e focalizzate, gonfie
apre l’album: Elegantly Expressed Depression. I titoli delle Autori maniacali di basici e di bassi e dritte al punto: sia
altre non si discostano da questo avvolgente mood depressivo. gelidi black punk cadenzati quando prevale la botta in 4/4
Sad People, Sad Dog, Take Him Away. Canzoni in cui la come in una sinistra parata, gli pura (Melt!, Night, Jeanette) o
Morte è il convitato di pietra. Per la prima volta ci sono anche Okkultokrati sono un branco in forma di canzone (la seconda
inflessioni che portano a spiragli di luce “americani”, come di lupi che ulula un rock‘n’roll parte di On dopo avvio sognan-
A Boy And A Girl, che può suggerire paragoni con la quieta trionfalmente malato. Tra Cold te), sia quando si rallenta e
dolcezza di un Elliott Smith. È l’unico spiraglio, in un album And Cruel, hardcore punk come ammorbidisce (Wake-Up, Flow,
che stringe e rende rarefatta ogni emozione e trasversalmente se a suonarlo fosse una band Re-Wild). O si stupisce, vedi
ti obbliga a guardare in faccia questo mondo in lenta e black metal di ragazzini usciti cover per soli synth di Arpeggi
inarrestabile decadenza. da un racconto horror di Anders (Radiohead), o John Cale che
CLAUDIO SORGE Fager, e un’obnubilante mar- canta e recita in inglese e gallese
83/100 cia nichilista come The Dying fra sfondi ambient, nei 7’28” di
Grass Moon. Di certo, unici. Corner Of My Sky.
CLAUDIO SORGE ANDREA POMINI
80/100 80/100
76 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020
INDIE
INDIE
PEAKING LIGHTS PERFUME GENIUS
ESCAPE SET MY HEART ON FIRE
DEKMANTEL IMMEDIATELY
MATADOR DOGLEG
Dopo anni di militanza indie, MELEE
Aaron Coyes e Indra Dunis “Half of my whole life has TRIPLE CROWN
consolidano il passaggio a un gone”. La constatazione con cui Sulla superficie piatta e immobile del rock 2020,
pilastro dance come l’olandese si apre Set My Heart On Fire il sasso lanciato col proprio debutto dai detroi-
Dekmantel (inaugurato a fine Immediately sembra preludere tiani Dogleg potrebbe avere l’effetto di un piccolo
2018 con l’EP Sea Of Sand), ma a un lavoro dai toni nostalgici terremoto destinato a procurare uno tsunami in
sembrano non cambiare mai. e malinconici. E un po’ è vero. miniatura nei cuori di quei quattro gatti ancora in-
Ovvero: pare di sentire sempre Ma è una malinconia bella, teressati all’argomento. Il primo, e probabilmente
la stessa canzone. Pulsazione co- avvolgente, che si apre in sprazzi unico, riferimento attuale a livello di grandezza media è quello dei
smic abbastanza sonnolenta, con di puro amore per la vita, quella Cloud Nothings, cui i Dogleg forniscono solida spalla con una ver-
più o meno accentuata inten- che abbiamo già vissuto e quella sione similmente passionale, uptempo e costantemente sopra le
zione dub, strutture e melodie che verrà. Mike Hadreas ha il righe. Voce raschiata via dalla gola con la carta vetro, chitarre che
da pop elettronico ampiamente raro talento di comunicare gioia incidono come cutter e ritmica che viaggia come un treno folle e
codificato, voce sussurrata e anche nei momenti più elegiaci, ubriaco nella notte, verso il nulla. Con materiale del genere per le
inespressiva, un vago retrogu- come appunto Whole Life, o in mani dal vivo dovrebbero essere sfracelli, attendiamo fiduciosi.
sto kraut che emerge qua e là. quelli più cupi (Leave) o che 80/100
Musica che suona benissimo, va strizzano l’occhio allo shoegaze
detto, il lavoro ai sintetizzatori (Describe) e non soltanto nei
analogici di Coyes è pregevole. brani più pop – su tutti una A CURA DI ARTURO COMPAGNONI
Ma che presa a dosi singole può Without You da ascoltare
conquistare, ma che diventa preferibilmente d’estate al
letale se ripetuta all’infinito per tramonto –, oltre a quello di THE LAVENDER FLU THE COWBOYS
una carriera intera, lasciando essere teatrale senza scadere nel BARBARIAN DUST ROOM OF CLONS
che a farsi notare siano piuttosto kitsch, tanto flamboyant quanto IN THE RED FEEL IT
le rare deviazioni dalla norma, o elegante, e questo disco è una Dentro i La- Da Bloomin-
qualche dettaglio sparso. nuova brillante conferma. vender Flu gton, Indiana
ANDREA POMINI LETIZIA BOGNANNI stanno due arrivano i Cow-
64/100 79/100 ex Hunches, boys, colpevol-
Ben Spencer mente ignorati
e Chris Gunn dal sottoscritto
(quest’ultimo anche anima di fino alla pubblicazione del loro
Hospitals, giusto a rincarare quinto (!!) album. 13 schegge,
la dose). Se le referenze di cui durata media a occhio sotto
sopra vi sono note quei nomi i due minuti, di rock’n’roll
dovrebbero bastarvi, viceversa spastico come si fosse capitati
per cominciare dal principio nel primo album dei Devo
dovremmo scrivere un’en- dimenticando a casa tastiere e
PEARL JAM LYRA PRAMUK ciclopedia, quindi lasciamo synth, con improvvise e spiaz-
GIGATON FOUNTAIN
stare. Limitiamoci a segnalare zanti aperture pop (The Biege
REPUBLIC BEDROOM COMMUNITY
un bel disco tra psichedelia e Collection pare una traccia or-
Quando i Pearl Jam sono passati “Fontana”, come nella tradu- garage, il primo in cui regna chestrale britpop anni 90).
da intoccabile simbolo di auten- zione dal ceco del suo cognome. un minimo di ordine in studio. 75/100
ticità a fossili di un’altra era? Nata in Pennsylvania e berlinese 72/100
Deve essere successo durante la d’adozione, Lyra Pramuk si è
loro prolungata assenza, mentre fatta inizialmente conoscere
COUNTRY WESTERNS HANNI EL KHATIB
una nuova generazione di ascol- per collaborazioni come quelle GENTLE SOUL ENTER THE MIRROR
tatori iniziava a percepire il rock con Ben Frost e Holly Herndon, FAT POSSUM INNOVATIVE LEISURE
come un esercizio retorico. Per e con quest’ultima condivide
Con un nome Una volta il
tutta risposta loro tornano con l’interesse alla sperimentazione
del genere “Guardian”
un album politico, ma anziché sulla voce umana. Nel suo affa- scrisse che se
e una carta
che giocarsela su un sound scinante album di debutto, ogni Joe Strummer
d’identità che
d’assalto preferiscono imbastire elemento sonoro deriva dalla decreta una avesse avuto
una serie di inni alla resilienza. manipolazione del suo canto provenienza natali palesti-
Più che nei brani muscolari senza parole, con effetti polifo- doc (Nashville) poco spazio noamericani anziché nascere
ispirati a forme di primitivismo nici e spettacolari già nell’intro- è lasciato alle sorprese. Che figlio di un diplomatico inglese
rock che il gruppo calza sempre duttiva Witness. La rinuncia a però arrivano comunque stan- in Turchia, allora si sarebbe
di meno, Gigaton punta infatti ogni elemento percussivo enfa- te il fatto che i ragazzi vantano chiamato Hanni El Khatib.
su un arena rock impreziosito tizza la ricchezza delle melodie trascorsi nei Silver Jews, Wei- Paragone certo ingombrante
dalla tecnica e dall’affiatamento. elaborate e che sembrano prove- ght e State Champion, nonché ma che serve a rendere l’idea
I risultati convincono soprattut- nire da molteplici identità senza curriculum cinematografici di dell’attitudine, più che dei
to in quei brani dove si riscontra sesso, come in canti religiosi o un certo peso (Trash Humpers suoni, prodotti da Khatib. Una
un’attenta costruzione del folk situati in un lontano futuro. di Harmony Korine). In ogni miscela di hip hop, soul e blues
pathos e grazie a cui i Pearl Jam Ed è prodigiosa la perizia nel caso siamo dalle parti dell’A- condita da una vena psichede-
finiscono a fare quello sporco cambiare registro, fra gli estremi merica perdente di springstee- lica che avvolge ogni traccia.
lavoro che U2 e R.E.M. ormai “pop” di Tendril e l’atmosfera niana memoria. 67/100
non fanno più. solenne di Cradle. 64/100
DIEGO BALLANI GIORGIO VALLETTA
66/100 81/100
RUMOREMAG.COM | 77
RECENSIONI GLI ALBUM MAGGIO 2020
La dirty disco messa in piedi dai Sette anni da The Wrong Way, RVG, ovvero Romy Vager “La mia espressione d’amore
newyorchesi Public Practice è di nove dall’esordio folgorante di Group, dove Romy Vager è la verso l’elettricità”. Così la com-
quelle con tutte le carte in regola Street Prowl. 18 mesi in carcere frontwoman dall’androgina voce positrice delle isole Orcas defi-
per catturare l’attenzione di chi per traffico di droghe leggere, nonché l’autrice di testi e mu- nisce il suo nuovo lavoro. Amore
ha piantato stabilmente le tende scioglimenti, momenti di gran- siche della band di Melbourne. trasmesso dalle onde sonore dei
nella loro città tra fine anni 70 e de riflessione. È tutto vissuto Che qui è al secondo disco e se suoi movimenti improvvisati,
primi spiccioli del decennio suc- nei Rotting Out, probabilmente l’esordio, uscito tre anni fa con tradotti in suono dal sintetizza-
cessivo. L’incipit del disco è un la miglior espressione ameri- il titolo A Quality Of Mercy, lo tore Buchla 100. Un linguaggio
devoto omaggio ai Suicide, rapi- cana della tradizione hardcore, registrava in presa diretta, ora visivo che coglie le vibrazioni del
damente in transizione verso un proiettata nel nuovo millennio. va in studio con Victor Van Vugt plesso solare, come concetto am-
funky con attitudine punk che Ronin non ha la forza espressi- (PJ Harvey, Nick Cave tra gli bientale. Suoni che flirtano con
palleggia ispirazione tra Talking va di Street Prowl (impossibile altri). Senza smussare l’energia la serenità vacua di certa new
Heads e ESG, infilando una se- ripetere quella stagione) ma è dei live ma facendo piuttosto age, eludendone la tentazione
quenza che fornisce filo condut- un album vissuto, nato da un’e- risaltare certe sottigliezze jingle con una scrittura che comunque
tore alla maggior parte dell’ope- sperienza personale, liberatorio jangle le quali, fiorite su un non s’accontenta. Nel Michael
ra. Quando si recupera linearità in qualche modo. Quadratissi- background post punk, oltre a Nyman per robot di Remembe-
pop (il singolo Compromised) mo, e non poteva essere altri- suggerire familiarità con nomi ring, nella rincorsa di voci di
il raggio d’azione scala verso menti, in cui Walter Delgado come Go-Betweens e Echo & The The Steady Heart, negli oltre
B52’s e soprattutto Blondie per (l’anima del gruppo) tira fuori Bunnymen, evidenziano la sta- dieci minuti della sinfonia per
il registro vocale utilizzato, ma è tutto. in cui attacca frontalmen- tura dell’autrice. Che racconta terminali umani e cori espres-
giusto un attimo prima di ripri- te, come da anni non riusciva. sentimenti e semiautobiografie sionisti di Expanding Electricity.
stinare angoli e spigoli. Il risultato è un disco di puro con cruda poesia e ganci melo- Se la narrativa risulta meno po-
ARTURO COMPAGNONI hardcore, con i muscoli a New dici a presa rapida, in affilatis- tente rispetto al magistrale The
71/100 York e il cuore a Boston, come sime e micidiali canzoni come Kid di quattro anni fa, non par-
da tempo non sentivamo. Alexandra, Christian Neurosur- liamo comunque di sottofondo
MARIO RUGGERI geon, I Used To Love You. per rilassanti pratiche zen.
74/100 ALESSANDRO BESSELVA AVERAME MAURO FENOGLIO
78/100 70/100
CONTAINER
COUNCIL
THE WANTS
Quando usiamo la definizione post punk, inevitabilmente completo e riparte dal via. Container è un esordio massiccio. La
concentriamo l’obiettivo su anni, immagini e suoni definiti. Più o musica, nonostante faccia ballare e sudare, non rassicura. Nella
meno: l’Inghilterra del ‘79, tonalità che variano dal grigio al grigio, lista dei richiami è d’obbligo aggiungere i primi Talking Heads,
la rivincita dei bassi sulle chitarre. Da allora il post punk è un ciclo i Bush Tetras, la No wave più accessibile. C’è il rock, il kraut, la
che ricorre a intervalli di una decina d’anni rimarcando il proprio dance cibernetica, l’intelletto. Suoni semplici e spietati, che anche
status di genere colto, snob e un filo artefatto. The Wants spezzano quando flirtano col pop (Fear My Society) lo fanno sul filo della
questo ciclo. Con loro, quello che chiamiamo post punk riacquista tensione. Brani come la title track, The Motor e Nuclear Party ci
fisicità, potenza evocativa e ragion d’essere. Possibile, nel 2020? impongono una considerazione: 40 anni fa il futuro era più vicino.
Sì, se la forma è al servizio di un bisogno espressivo che travalica il Ma The Wants sono giovani, questo non lo sanno. Non siamo di
calendario. Quello di The Wants è il suono di questi anni asettici. fronte all’ennesimo revival ma a una band che interpreta il proprio
Non l’unico, certo, ma nemmeno un soprammobile da teca dei tempo, e poco conta che per farlo usi lo strumento del passato.
ricordi. I suoi spigoli, le sue melodie nervose, pur pagando un Perché non c’è un disegno, non una scelta, solo istinto.
evidente tributo alla Leeds dei Gang Of Four (quelli che a ogni LUCA FRAZZI
slappata di basso ti facevano risalire il pasto), sono la colonna 88/100
sonora della Brooklyn di oggi, di una New York che ha fatto il giro
78 | RUMOREMAG.COM
AVA N T
AVA N T
GOTICA
Voce e batteria dei Lightning Mentre si fa un gran parlare, A 67 anni, Lucinda Williams Quando gli avranno fatto sen-
Bolt uno (Brian Chippendale), a ragione, dell’ormai esplosa mantiene sempre il suo piglio tire Black Cathedrals, che apre
Ty Segall l’altro, nome che no- nuova scena jazz londinese, l’e- da bad girl. Quello di chi si il nuovo album dei Witchskull,
toriamente fa ormai genere a sé sule Chip Wickham continua a smazza ancora concerti nei più Lee Dorrian avrà avuto un
stante. Se riuscite a immaginare sfornare eccellente jazz spiritua- infimi bar del Midwest e se le capogiro. Una cavalcata a rotta
quel che ne può uscire e quel che le. Da tempo di base a Madrid, il dici la cosa sbagliata ti rovescia di collo, ma ben controllata, tra
immaginate è una roba che vi flautista torna in patria e con un la birra in testa. L’avevamo potenza High On Fire e folle
piace, per una volta, garantiamo, quintetto di connazionali - in cui lasciata con il travelogue di melodia vocale. Non c’è alcun
il risultato non tradirà le attese. spiccano la batteria di Jon Scott, The Ghosts Of Highway 20, dubbio, i Witchskull sono total-
Un caos (apparentemente) giro Sons Of Kemet, e l’arpa di uno dei punti più alti della sua mente doom. Il destriero su cui
organizzato in cui la ferocia della Amanda Whiting - registra tre discografia. Good Souls Better corrono è la chitarra bazooka di
ritmica di Chippendale sposa quarti d’ora di stile e sostanza. Angels ce la ripresenta in for- Marcus De Pasquale, che giun-
la chitarra di Segall decisa a Legati alla tradizione decennale mato decisamente più rock e ge così al suo settimo album, se
mettersi di taglio per far male del genere nel suono molto co- blues: meno finezza narrativa consideriamo anche i preceden-
a livelli di guardia. Predisporsi smico e nelle tematiche ecologi- e molta più incazzatura nei ti quattro con i Looking Glass
all’ascolto di un disco del genere ste di connessione profonda con confronti del mondo (da chi-sa- (band con un’allure più stoner).
significa mettere in animo un la natura (il succo: Marte era blu pete-voi alla violenza domestica I Witchskull spianano tutto con
po’ di sana cattiveria e porre in e ora è rosso, vogliamo fare la passando per la tossicità dei riff cupi/plumbei heavy doom.
conto una mezz’ora abbondante stessa fine?), ma filtrati dal gusto media). Chitarre che pestano e E del resto si vedono solo due
di headbanging e air guitar a di chi ha visto e vissuto il suo sferragliano al limite del punk patches sul giubbino di Marcus:
livelli di guardia, pronti a rice- tempo. Lasciando un bel pezzo (!), ritmi sostenuti, voce come Saint Vitus e Black Sabbath.
vere mazzate sui denti, gomiti di cuore al Dingwalls dei primi sempre aspra e marinata nell’al- Oltre a Black Cathedrals,
ficcati in mezzo ai fianchi e zero anni 90, ad esempio, con Gilles col eppure straordinariamente ascoltate anche The Red Altar
occasioni per prendere fiato. Peterson ai piatti e chicche dance espressiva. Una roccia. e la title track. Quest’ultima
ARTURO COMPAGNONI come Double Cross in pista. CARLO BORDONE avrebbero potuto scriverla degli
73/100 ANDREA POMINI 77/100 High On Fire in trance.
79/100 CLAUDIO SORGE
75/100
HIGH RISK
THE CHATS BEHAVIOUR
BARGAIN BIN/COOKING VINYL
“Spingo io la robba che / Nu je la fai a spigne te” cantava il Piotta. mischiato al pub rock, o shed rock come amano definirlo, dei Chats
Be’, qui i Chats li spingiamo da che facevano dischetti autoprodotti è l’equivalente di una terribile sbronza di birra. Giunti all’atteso
e la piccola Bubca raccoglieva i primi due EP su un CDR homemade. album d’esordio fanno la loro cosa al meglio, rollando cartoni sin
Cos’altro avremmo dovuto fare dopo aver visto il video di Smoko? dalla fetente Stinker. La chitarra aguzza, l’handclapping e i coretti
L’ex cassiere di supermarket Eamon Sandwith, col suo mullet recintano il racconto di uno che s’è beccato la clamidia di The Clap,
biondo fragola, in tenuta da bagnino che urla: “Sono in pausa finché in Dine And Dash non sfoderano un tiraccio da Clash in
sigaretta, lasciami in pace!” mentre una tipa viene ingoiata dalle rivolta bianca. Identity Theft e Pub Feed, uscite come singoli lo
onde dell’oceano, è il massimo della vita. Era solo due anni fa ma scorso anno, ci portano in zona Eddy Current Suppression Ring con
pare passato un secolo. Nel frattempo Iggy Pop, Dave Grohl e Josh tanto di hooligans al seguito. In chiusura rispolverano la melodia
Homme sono diventati fan sfegatati dei ragazzini della Sunshine aspra dal ritornello killer di Do What I Want e la ballata sciogli cuore
Coast e su YouTube il video di Smoko ha superato dieci milioni di Better Than You. Un grande disco di tre meravigliosi perdenti che
visualizzazioni. I tre hanno preso la ragione sociale dal sobborgo suonano un po’ alla Buzzcocks e un po’ alla Wire come lo farebbero i
di Sydney chiamato Chatswood e da that chat, espressione gergale loro eroi Cosmic Psychos.
usata per descrivere qualcosa di terribile Per il dominio hanno MANUEL GRAZIANI
scelto “thechatslovebeer.com”. Non fa una piega. Il punk basico 85/100
RUMOREMAG.COM | 81
WEIRD RNR
WEIRD RNR
DIMMA NATHAN FAKE
IMORGON BÖRJAR ALTING OM BLIZZARDS
TRANSUBSTANCE CAMBRIA INSTRUMENTS
influenze: afrobeat soprattutto, simo in Give’r. E White Light- (2019), che ha un’altra forma,
un’altra brillantezza mai piena- Avery è fra i produttori
ma pure cose cinematiche da ning sembra un pezzo mooolto
mente raggiunta. Il jangle pop elettronici più lucidi
blaxploitation, beat psichedeli- veloce di Ted Nugent. Mentre
diventato troppo sintetico ha dell’ultima generazione
co indiano, northern soul, jazz Tomahawk ricalca in modo un
perso umanità. britannica, Cortini è
etiopico. po’ più scandito certi accenti dei
un artista sempre più
ANDREA POMINI Metallica prima maniera. NICHOLAS DAVID ALTEA
autorevole, trasversale e
70/100 CLAUDIO SORGE 63/100
personale.
72/100
RUMOREMAG.COM | 83
TREECOLORE DISCO DEL MESE
LORENZO SENNI
84 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM MAGGIO 2020
Conosciamo Francesco Mandelli Di primo acchito questo disco Un fiume carsico, come definito Ragione sociale, titolo e co-
per la sua storia di attore, potrebbe sembrare un revival dal suo amico Carlo Massarini. pertina strizzano l’occhio alla
conduttore, comico, regista. Ma dell’hard rock anni 70, visto che Il cantautore più sfuggente ed goliardia sboccata di Porky’s.
anche per la sua passione per con i primi due brani si parte a enigmatico della musica italia- Non siamo in un liceo della
il rock. E con lui i Dead Visions razzo a bordo dell’AC/DC Air- na riemerge dal rifugio d’iso- Florida ma in Valdinievole e
che raccolgono membri dei Not lines, invece già dal terzo pezzo lamento volontario (pandemia questi sono quattro musicisti
Right, dei Seed’n’Feed e dei Los le sonorità iniziano a spaziare o meno), ritrovando la figura di lungo corso che hanno scelto
Dragos. Insieme, scrivono uno planando sul continente dell’he- (metaforica) dell’esploratore di fare gli scemi per non pagare
stupefacente disco di garage avy metal anni 80 e sfiorando veneziano, già cantata nell’al- le tasse. Il terzo album dei GS
punk. Veramente sorprendente. le lande dell’alt rock dei ‘90. bum pubblicato nel 1984, prima colpisce per una scrittura po-
In A Sea Of Troubles c’è Resta insomma un disco d’altri di sparire per anni. Due tracce. tentissima, per la scelta dei due
tutto: si parte dai Love e tempi, che prende volutamente La prima un lungo audio libro chitarristi (Paolo e Marcello)
dagli Animals per arrivare le distanze da quanto è avve- su rumori d’ambiente e minima di alternarsi alla voce e per la
a Jon Spencer, attraverso nuto nel mondo della musica orchestrazione, che ripercorre cura negli arrangiamenti, con
gli Stooges, il blues punk, il negli ultimi 25 anni, ma la sua lo sceneggiato del 1982 di Giu- gli innesti di sax, piano, armo-
garage scandinavo, la SFTRI, varietà di stimoli gli permette di liano Montaldo. Il mondo di nica e cori femminili a dare
alcune cose della Fat Possum evitare la semplice “operazione Kublai Khan visto dallo stupore colore e calore: tanto che con
e soprattutto della In The Red. nostalgia”. Gli arrangiamenti favolistico di Marco. Il mistero quel sax spernacchiante King
Insomma, un’immersione totale di viaggio, numeri e usanze, le Of The Lovers fa pensare ai So-
non amano uscire troppo fuori
nell’indimenticabile nevrastenia chimere di gondolone e freccio- nics intenti a demolire James
dai canoni ma non lesinano sor-
della Bassa Fedeltà. I Dead ne, che respirano nello scandire Brown. Sembra di ascoltare del
prese interessanti (soprattutto
Visions riportano il tempo negli pastoso del racconto. La secon- grande aussie rock, mordace e
lungo i sette minuti della title
anni 90 quando questo era il
track). Forse cantare in italiano da, Caravan, storia di Marco e nostalgico, che si abbandona in
genere (ri)emergente. Produce
avrebbe reso più originale la Monica declinata in dolente fi- un infuocato party R&B.
Alberto Ferrari dei Verdena.
proposta, tuttavia… it’s only lastrocca per elettrica e batteria. MANUEL GRAZIANI
MARIO RUGGERI
rock’n’roll but we like it. Laterale ma sempre intrigante. 77/100
80/100 DORIANA TOZZI MAURO FENOGLIO
65/100 72/100 RUMOREMAG.COM | 85
RADICI MAGGIO 2020 / RUFUS WAINWRIGHT
10 CANZONI PER
RUFUS WAINWRIGHT
L’incubo del virus ha cambiato le sorti di tutti. Non fanno eccezione i musicisti, che
hanno dovuto posticipare le uscite degli album, data l’impossibilità di suonarli sui
palchi e venderli nei negozi. È il caso di Unfollow The Rules di Rufus Wainwright, la
cui pubblicazione è slittata a luglio. Lui ha dichiarato a “Billboard” che ha pensato al
titolo dopo una frase di sua figlia Viva. Ma non seguire le regole in questo momento è
molto pericoloso. Eppure dipende da quali regole. Forse quelle del non piegarsi a certo
perbenismo, di non uniformarsi, pur avendo dovuto farvi ricorso in passato. Forse
dell’aver la personalità e la solidità per dare un seguito, otto anni dopo, a Out Of The
Game. Forse quelle del non arrendersi e, in questo frangente di isolamento mondiale,
continuare a suonare dai suoi canali social, vedi le sue Quarantunes. Ma anche i giornali
non si fermano, tantomeno le rubriche, e lui si è gentilmente prestato al giochino della
nostra playlist.
JUDY GARLAND NINA SIMONE FRANZ SCHUBERT ELLA FITZGERALD RANDY NEWMAN
SOMEWHERE OVER MY BABY JUST CARES DU BIST DIE RUH EVERY TIME WE SAY I’LL BE HOME
THE RAINBOW FOR ME GOODBYE
KATE & ANNA MINA BOB DYLAN GIUSEPPE VERDI KATE & ANNA
MCGARRIGLE E POI… A HARD RAIN’S DI PROVENZA IL MAR, MCGARRIGLE
FIRST BORN A-GONNA FALL IL SUOL (TALK TO ME OF)
MENDOCINO
“E Poi…, scritta da
“Mia madre Kate ha Andrea Lo Vecchio e “A Hard Rain’s A-Gon- “Quest’aria, tratta dall’o- “(Talk To Me Of) Men-
scritto questa canzone Shel Shapiro e conte- na Fall è un brano che pera in tre atti di Giusep- docino è una canzone
sui figli primogeniti, nuta nell’LP Frutta E illustra perfettamente la pe Verdi La Traviata, è incredibile che racconta
uscita nel duo secondo Verdura del 1973, è una tristezza dell’esistenza una grande aria cantata di un viaggio simile a
album del 1977. È un canzone che non manca umana. Amo questa da un padre. La trovo quello che mia madre
ordine dall’alto e spero mai di farmi sognare a canzone perché moltis- toccante perché anch’io Kate ha fatto quando
di soddisfarlo come si occhi aperti la bellezza sime emozioni al suo oggi vivo l’esperienza di era giovane attraverso
deve. È vicino e caro al del Mediterraneo”. interno”. essere padre”. gli Stati Uniti. È tratta
mio cuore, però”. dal disco di esordio di
mamma e zia”.
DA DANCER WITH DA THE FREEWHEELIN’ DA KATE & ANNA
BRUISED KNEES DA FRUTTA E VERDURA BOB DYLAN DA LA TRAVIATA MCGARRIGLE
86 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM MAGGIO 2020
88 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM MAGGIO 2020
Forse non sono questi i giorni Dietro il nome portoghese L’esordio di Ettore Pistolesi Willem Dafoe in Cuore Selvag-
migliori per interrogarsi sul (“vostra”), ecco un palermitano (voce, chitarra, tra le espe- gio di David Lynch, ok. Ma chi
futuro dell’umanità, ma certi intero e uno mezzo inglese, e un rienze pregresse Flying Vagi- cazzo è Xù, piuttosto? Cultori
dischi hanno la straordinaria debutto che mostra personalità nas e Shout!) con il moniker dell’underground cagliaritano e
capacità di essere in sintonia con e gusto. Non una sorpresa, visto Wellworn Banana è il classico fisionomisti vari avranno rico-
il corso degli eventi: è il caso di che Gaetano Dragotta ha anni di album che tenta di distillare nosciuto nel ritratto di copertina
questo nuovo lavoro di Fabrizio esperienza nel giro elettronico l’essenza di una lunga militan- Andrea Pilleri, uno di quei ma-
Tavernelli, il nomade psichico come Go-Dratta, e Sergio za in vari gruppi e allo stesso ledetti che riescono a suonare
che, dopo aver rappresentato con Beercock si è già fatto notare tempo una propria biografia solo in gruppi fighi (nel suo
numerosi progetti l’ala più spe- come cantante, polistrumentista, musical/emotiva. Ci riesce caso Rippers, Oops, Love Boat e
rimentatrice e coraggiosa della attore e regista teatrale. Ma benissimo, al di là del fatto che Talky Nerds), e che dopo anni di
musica indipendente italiana, insieme i due trovano una gli omaggi agli idoli di gioventù rock’n’roll in compagnia debutta
cerca di interpretare in presa di- formula vincente, unendo i (su tutti gli Yo La Tengo, ma da solo. Cambiando genere, an-
retta il nostro tribolato presente. propri talenti in un album che sono visibili pure certe vena- cora una volta: le otto canzoni di
Fa un certo effetto ascoltare di per una buona metà è eccellente: ture Sonic Youth e My Bloody Who The Fuck Is Bobby Perù?
virus che si svegliano dal loro gli intrecci di voci trattate e le Valentine, e molto altro, a voler durano tutte dai quatto minuti
sonno millenario in seguito allo sequenze sintetiche di una Cima cercare, della gloriosa stagione in su, e lo mostrano alle prese
scioglimento dei ghiacciai (Cose che sa di Caribou; i tagli soul indie nineties) sono credibili e con un post punk da cameretta
Sull’Orlo), o anche sentir cantare e la pompa techno midtempo mai puramente emulativi. Ed è fatto egregiamente. Ritmi ro-
di regioni lontane divenute re- distorta di Change; i poliritmi una diffusa urgenza da teenage botici di drum machine, suono
centemente famose (Lune Cine- metallici e le nacchere della angst (e chissenefrega della riempito da sintetizzatori e chi-
si); canzoni in cui alla vena mi- filastrocca Bastard; il groove carta d’identità), ma anche epi- tarra, ora distorto e ora invece
stica e psichedelica dell’ex AFA si acustico maliano, il batitto deep e sodi come la fragile e vulnera- in fuga su arpeggi gotici, voce ef-
vanno ad aggiungere inebrianti gli arpeggi prog di Nisba. Il resto bile Slow Time, a far decollare fettata e melodie che tradiscono
elementi di world music. è meno a fuoco nonostante varie una mezz’ora bella fitta di croc- confidenza con tanto rock mar-
STEFANO D’ELIA buone intuizioni, ma regge. cante indie rock chitarristico. ginale di ieri e di oggi. Bravo.
73/100 ANDREA POMINI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME ANDREA POMINI
77/100 72/100 77/100
COSMIC RITUAL
BLACK RAINBOWS SUPERTRIP
HEAVY PSYCH SOUNDS
Si riaccende la macchina del fuzz/riff dei Black Rainbows. Non At Midnight You Cry ti sferza e ti mette subito in riga, citando
un ingranaggio fuori posto, tutto funziona alla perfezione. Più apertamente gli Stooges. Universal Phase manipola gli Sleep
solido e “scolpito” di Pandaemonium, fin dal titolo Cosmic Ritual saturandoli di fuzz. Hypnotize By The Solenoid e Glittereyezed
Supertrip sembra un esplicito riferimento ai Monster Magnet. E hanno l’andamento di mantra psichedelici firmati Spacemen 3
un brano come Radio 666 ne è l’omaggio più evidente: rovinato invasi da una marea montante di fuzz e wah wah. Mentre con The
e torrenziale space junk fuzz (che poi gratta gratta sotto ci trovi Great Design e Searching For Satellites la tensione si allenta:
sempre gli Stooges). Meno ieratici e più “killer” della band di remote ballate space psichedeliche tra Sam Gopal e Hawkwind.
Dave Wyndorf, i Black Rainbows sono un tipo di gruppo raro, che Master Power Blast torna a mordere: una versione blast stoner
riesce sempre a fare un nuovo album migliore del precedente. Ogni dei Frijid Pink di Detroit! Per non farsi (e non farci) mancare
volta c’è un motivo per cui puoi affermare questo. Nel loro caso niente, i BR scodellano alla fine due fuzz blues micidiali come
però è sempre lo stesso: Gabriel “idrovora” Fiori, il chitarrista/ Snowball e Sacred Graal (alla Nebula), e ci volevano proprio due
compositore, che riesce di volta in volta ad amalgamare in pezzi così. Ammetto che non ero sicuro di essere preparato a dirlo
progress ogni possibile influenza, dal presente e dal passato, in un’altra volta, ma questo è il miglior album dei Black Rainbows.
un formato essenziale/compatto, ma non per questo povero di CLAUDIO SORGE
contenuti. La chiamano capacità di sintesi. Il brano di apertura 84/100
RUMOREMAG.COM | 89
TREECOLORE IN BREVE MAGGIO 2020
VIAGRA BOYS
fiche di mitra, riff secchissimi, Mountains Darkness And Cold,
voce folle e monocorde, cambi ed è difficile trattenere la com-
di tempo e, di fondo, una certa mozione.
paranoia. Bel singolo. GIORGIO VALLETTA
LUCA FRAZZI 89/100
75/100
POLE
DUB TEUTONICO
reggae ai suoi languori caraibici e al suo di brevi loop. Fu così che in poco più di
allegro ritmo ondeggiante. Ecco perché due anni nacque il trittico composto da
ai bianchi europei il dub piace, perché 1 (1998), 2 (1999) e 3 (2000) che ora, a
vi ritrovano una vibrazione fredda più distanza di 20 anni dalla chiusura del
consona al clima continentale, perché non progetto e a 12 dalla prima ristampa su
nasce al sole nei sound system di Kingston, ~scape, Mute e PIAS ripropongono in
ma nella penombra degli studi di versione rimasterizzata con l’aggiunta
registrazione, come un golem minaccioso. di un EP, Raum (1998), propedeutico
Ne è stata affascinata la generazione punk alle sperimentazioni iniziate quell’anno.
e post punk, quella industriale, quella 1, ma soprattutto 2 e 3, costruirono
trip hop, e alla fine degli anni 90 la nuova un reticolo di scoppiettanti crackles,
scena elettronica tedesca, incluso Stefan atmosfere ambient e dub spogliate da
Betke, in arte Pole. Racconta Betke che ogni melodia, poggiato su una techno
furono due musicisti della Neue Deutsche minimale e fratturata, studiato, come
Welle, Gudrun Gut (Malaria!) e Thomas ricorda lo stesso Pole in una bella
Fehlmann (Palais Schaumburg), a intervista a “Fact”, per un ascolto in cuffia,
regalargli un filtro analogico, il Waldorf mentre si è in metropolitana, a casa, nella
POLE 4-Pole (da qui il monicker scelto da dimensione del club, addirittura come
1/2/3 Betke) con il quale decise di sperimentare sottofondo funzionale a un set techno con
MUTE/PIAS
su alcune idee. Quel modulo cadde e si pulsazione regolare. Un ascolto urbano,
danneggiò. Quando Betke lo riesumò dopo insomma, legato alla fruizione negli spazi
Dub take the voodoo out of reggae.
molto tempo notò che quel suono pieno di contenuti della quotidianità cittadina,
Nel 1996, quando il dub scavallava il fruscii e piccole scariche elettrostatiche si secondo un’estetica glitch e minimale che
suo quarto di secolo, Mad Professor adattava perfettamente alla sua sensibilità parallelamente veniva coltivata da nomi
e Lee Perry, due giganti del genere, minimal techno e alla sua recente passione come Thomas Brinkmann e Oval. Dopo
pubblicavano un album di onesto dub per dub e reggae. Munito di eco, reverberi quasi un quarto di secolo uno spettro
riaggiornato ai tempi allora correnti con e delay applicati agli electronics in sua ancora si aggira per i cieli di Düsseldorf, lo
un titolo che subito suonò come sentenza dotazione iniziò a sperimentare sulle sue spettro del dub.
retroattiva: il dub tira fuori il voodoo ossessioni espungendo ogni elemento 90/100 DISCO
dal reggae. Come a dire che ne enuclea consonante e melodico e concentrandosi ZERO0 EXTRA
lo spettro misterioso, abbandonando il sulla tessitura sonora, sull’elaborazione
DI ANDREA PREVIGNANO
94 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS MAGGIO 2020
Il progetto 391 è il più serio e Negli anni 80 la guerra fredda A prima vista, una semplice Tempo di celebrazioni con il
strutturato tra quelli votati al toccava l’apice della tensione e raccolta di musica maghrebi- doppio zero per una delle voci del
recupero della prima new wave la città simbolo di quello scontro na: Synth Raï, Chaoui & Staifi cinema più famose al mondo. È
italiana. Intanto, per l’imposta- (ideologico, politico, militare) era 1985-1997 dice il sottotitolo, e infatti passato un secolo da quan-
zione rigorosa (doppi CD, uno ovviamente Berlino. In Germania ci si immagina polverosi nego- do Cesare Andrea Bixio decise
per regione, con bio dettagliate e Est esisteva una scena musicale zietti di Orano pieni di cassette di fondare la sua casa di edizioni
una linea grafica riconoscibile), underground che nessuno cono- con le copertine sbiadite dal musicali, scegliendo poi nel 1960
poi per la qualità delle scelte, che sceva al di fuori dei confini na- sole. In realtà, qualcosa di più di specializzarsi in colonne so-
privilegiano formazioni spesso zionali, più nascosta e coraggiosa ibrido e intrigante: 11 tracce nore e cambiando il nome dell’e-
mai arrivate a incidere, a testi- della controparte occidentale. prodotte da musicisti della co- tichetta in Cinevox. Tidbeats è
monianza di un sottobosco vivis- Lo scopriamo grazie a Behind munità nordafricana di Lione, risultato di una full immersion di
simo. In particolar modo in Emi- The Wall, raccolta che mette in anch’esse circolate fino ad ora 12 mesi negli archivi da parte del
lia Romagna, alla quale sono de- fila nomi sconosciuti e suoni che solo su nastro, ma figlie di una curatore Alessio Santoni, che ha
dicati ben due volumi (‘80/’84 e cristallizzano un’era, su tutti i Die contaminazione inevitabile con colto questo oneroso privilegio
‘85/’89, quattro CD per un totale Art col loro post punk alla Wire, i stili e soluzioni pop francesi ed per arrivare a condividere con
di 80 gruppi) dai quali emerge la Kriminelle Tanzkapelle (al limite europee. Favorita dall’acces- gli appassionati il bottino di 161
consapevolezza del proprio es- dell’industriale) e i Die Vision, sibilità di tecnologie nuove e pepite assemblate in una sorta
sere alternativi a quell’Italia “da dei Byrds cinetici in parata mili- dalla facilità di circolazione del di partitura lineare unica inediti
bere” e in qualche caso proposte tare. Per il resto, è un trionfo di formato. Entrano allora in ballo di Stelvio Cipriani, Francesco
musicali di assoluto rispetto. Per percussioni tribali, bassi cupis- disco e funk, chitarre elettriche De Masi, Piero Umiliani, Riz
capire di cosa parlo procuratevi simi e grigiore honeckeriano. La e suoni sintetizzati di fisarmo- Ortolani, Armando Trovajoli,
questi due volumi e, se sposate la foto di un luogo e di un’epoca, in nica, sovraincisioni e citazioni Piero Piccioni e tanti altri grandi
causa, anche quelli che li hanno tutte le sue contraddizioni. (Salah El Annabi con Oxygène maestri della colonna sonora ita-
preceduti. LUCA FRAZZI del concittadino Jean-Michel liana. Disponibile in doppio CD o
LUCA FRAZZI 75/100 DISCO Jarre!), con risultati mirabili. quadruplo vinile.
80/100 DISCO ZERO EXTRA ANDREA POMINI MARCO PECORARI
ZERO EXTRA 80/100 DISCO 73/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA
Nata nel 1928 e mai troppo Questa è la band nata dall’ab- Facile, visti i ritmi fordisti della Gli Espers rappresentano un
considerata in vita, Ruth An- bandono dei Them da parte di fabbrica di ristampe di Bowie, caso singolare nell’ambito del
derson è stata una pioniera Pat e Jackie McAuley, nel 1965. passare sopra un lavoro come pop di inizio millennio. In un
della composizione elettronica Con tanto di disputa legale per ChangesNowBowie. Potrebbe periodo in cui si dava nuovo
ed elettroacustica americana. l’utilizzo del nome, persa dai frenare la data di registrazione, lustro a forme tradizionali di
E suona crudele che non abbia McAuley, e gran casino a corre- quel 1996 che lo vedeva in tran- musica acustica, il loro era un
potuto vedere il suo unico album do. Il produttore Jim Fowley li sito da Outside a Earthling, non droning sound arcano e dalle
solista, uscito pochi mesi dopo la ribattezzò Belfast Gypsies, ma proprio i suoi due dischi ricor- fattezze misticheggianti; ispira-
sua morte (nello scorso novem- loro volevano chiamarsi Them dati con maggiore affetto. Ma to all’acid folk di Fairport Con-
bre) e chiamato a renderle i giu- lo stesso, anche se in UK erano se queste registrazioni in larga vention e Pentangle, ma ricco di
sti onori. Cinque tracce in tutto, obbligati a chiamarsi The Other misura acustiche non arrivano elementi dissonanti, incursioni
di cui due inedite, registrate fra Them. Incisero questo disco di dai ‘70, la scaletta scelta per analogiche e richiami alla tra-
1968 e 1979: le onde sintetiche ruvidissimo garage/R&B rin- celebrare negli studi della BBC dizione pagana anglosassone.
pure di Points, il recitato dell’i- ghiante alla Them (ehm) in cui i 50 anni del Duca Bianco pesca Il loro primo omonimo album,
niziale The Pregnant Dream, i rifanno i Them senza Morrison quasi tutto da lì. The Man Who uscito nel 2003 e da tempo
minacciosi oscillatori effettati di (ehm bis) e con tanta incazza- Sold The World post rinasci- fuori catalogo, viene ora ristam-
So What, il provocatorio collage tura. Questa ristampa include mento nirvaniano, ad esempio. pato insieme a The Weed Tree,
radiofonico da plunderphonics l’album uscito (postumo e con In testa a un live minore ma non disco di cover del 2005 che,
15 anni prima di Sum (State Of il logo dei Them: paraculata!) per questo meno sublime: una fatti salvi un paio di brani tra-
The Union Message). Sull’intero nel ‘67 per la svedese Sonet, dei Lady Stardust che da sola vale dizionali, andava a pescare da
secondo lato del vinile invece, demo, singoli e un EP francese la ristampa e scelte meno imme- un repertorio variegato (Black
i 23’33” di I Come Out Of Your dello stesso anno. Un ottimo do- diate come The Supermen, Qui- Sabbath, Durutti Column, Nico,
Sleep, costruiti solo su lunghe cumento per un gruppo dimen- cksand o l’amata cover di White Blue Öyster Cult), lasciando
vocali sussurrate ed effetti, me- ticato: non epocale, ma perfetto Light/White Heat. E sì, persino intravvedere tutta la complessa
ditazione infinita. per gli amanti del genere. un recupero dai Tin Machine. gamma di influenze del gruppo.
ANDREA POMINI ANDREA VALENTINI FRANCESCO VIGNANI DIEGO BALLANI
78/100 DISCO 75/100 DISCO 82/100 DISCO 79-75/100 DISCHI
ZERO EXTRA 78/100 EXTRA ZERO EXTRA ZERO EXTRA
RUMOREMAG.COM | 95
RETROPOLIS MAGGIO 2020
Durante un burrascoso tour Lo aspettavamo da tanto questo Dicono che nei primi anni 70 Mentre Minor Threat, Void e
americano dell’aprile 2006, Ben LP retrospettivo dei Groupies. in Inghilterra uno dei migliori Faith pontificavano sui capisaldi
Pritchard, Spencer Birtwistle Garage band culto dei ‘60 alla chitarristi in giro fosse Nicky hardcore della East Coast, i No
e Steve Trafford abbandonano quale si può tranquillamente Moore. Nel 1973, la sua band, Trend (Ashton, Maryland) pren-
all’improvviso la band: vengono accostare la parola “punk” e che gli Hackensack, esordì con un devano a schiaffi le convenzioni,
sostituiti al volo dagli statuni- incise un solo singolo (Primiti- album di torrido blues/gospel che fossero quelle della borghesia
tensi Tim Presley, Rob Barbato e ve). Si può dire che fossero una rock americano, ora appena reaganiana o quelle non meno
Orpheo McCord. Con loro Mark versione più “sporca” degli Sha- ripubblicato, che ci troviamo a ferree e sacrali della scena un-
E. Smith, la sua compagna Elena dows Of Knight. Nel senso che raccomandarvi. Gli Hackensack derground di Washington D.C.
Poulou e Dave Spurr assembla- masticavano il blues di Chicago avevano uno stile non molto dis- Stilisticamente più vicina alle
no questo album – pubblicato di Muddy Waters, Howlin’ Wolf simile da quello degli Humble Pie pesantezze sonore dei Flipper o
l’anno seguente. Non è certo un e Willie Dixon (You Can Judge A di Steve Marriott e, se vogliamo, degli Urinals, o alla sguaiatezza
disco epocale e forse è il primo in Book By The Cover) con una rab- anche dei Free di Paul Rodgers. postcore degli Scratch Acid, la
cui Smith mostra i segni dell’età bia al limite dell’isterismo; e gli Gloriose canzoni nutrite di blues, band pubblicò nel 1983 un di-
che avanza e degli abusi. Ma è R&B più trasandati (I’m Gonna r’n’r originale e southern rock, rompente album tra hardcore e
pur sempre Fall al 100%, nel Work It Fine) come gli Stones di con questo chitarrista padrone post punk, Too Many Humans,
bene e nel male, con non pochi December’s Children. I’m A Man assoluto della scena, a volte fin e un EP (in versione 7” e 12” con
echi dell’era d’oro della band poi dovete sentirla. Certo Cooker troppo (vedi l’iniziale, comunque diverse tracklist), Teen Love, che
(fine anni 70, primi ‘80): quindi non era Jim Sohns, ma un teppi- devastante, title track). Mentre diventarono oggetti di culto. Con
post punk, motorik e immagina- sta che non sapeva tanto cantare: brani come A Long Way To Go merito Drag City li ripresenta
rio delirante frullati assieme. La sentite come “rovina” Gloria. Il avrebbero potuto benissimo nella loro completezza, resti-
ristampa è anche corredata da “clou” è naturalmente Primitive, essere nel repertorio di un Joe tuendo la band nel suo momento
due CD di demo e alternate ver- inno underground del garage di Cocker. E Lazy Cow è un pasti- meno addomesticato.
sions, più un live del 2007. ogni tempo. Tassello fondamen- che bubble gum basato sugli in- ANDREA PREVIGNANO
ANDREA VALENTINI tale per il 60’s punk. confondibili riff di Chuck Berry. 80/100 DISCO
70/100 DISCO CLAUDIO SORGE CLAUDIO SORGE ZERO EXTRA
74/100 EXTRA 85/100 DISCO 73/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA
FODDER ON
MY WINGS
VERVE NINA SIMONE
Quasi sempre l’autore cerca di delineare se stesso, di chiarire cosa Il contraltare prosegue con i gospel da chiesa nella foresta di Color
provi e perché e, mentre lo fa, sa di essere il primo destinatario di Is A Beautiful Thing e Vous Etes Seuls… opposti a Le Peuple En
tale sforzo. Nina Simone è sopravvissuta a molto, ma mai al fatto Suisse (gli anni passati in Svizzera) resa jazz da un inserto di tromba
di essere Nina Simone. In questo disco del 1982, da tempo fuori e Alone Again Naturally. Quest’ultima, cover di Gilbert O’Sullivan,
catalogo e qui arricchito, decide, per quanto possibile, di uscire subisce un cambio nel testo, con riferimenti espliciti e durissimi alla
dal proprio personaggio, di prendersi una pausa dalle colazioni coi morte del padre della Simone, avvenuta dieci anni prima. Il cantato
demoni, di sfuggire persino ai consueti canoni sonori. Ma non ce in francese è un tributo a una nazione stimata e ritenuta un pezzo
la fa del tutto, si ostina, prova. E la domanda che dobbiamo porci d’Europa dove poter ricreare un’Africa immaginaria e idealizzata.
da ascoltatori è: quand’è che davvero noi la apprezziamo di più? I Fodder On My Wings, più ancora che un disco, è un segmento
Sing Just To Know That I’m Alive è dichiarazione d’intenti oltre imprevisto in una grande biografia. Il disperato e cieco desiderio di
il titolo, esplosione corale da musical tropicalista: sono Nina, ma essere felici, arrancando in un modo diverso. Cercando di togliere
non la solita, una chiave d’ingresso per un disco anomalo. Il che è con il soffio dell’arte “la polvere dal proprio cervello”.
disatteso immediatamente da Fodder In Her Wings, ballata sofferta MAURIZIO BLATTO
in cui è facile riconoscere la Simone nell’uccello condannato a non 75/100 DISCO
volare per camminare in un mondo dove tutti sembrano indifferenti. 72/100 EXTRA
96 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI
Un prontuario di miniature
pop screziate di rumore e
dissonanze, paradossi e alie-
nazioni. La versione lo-fi di
TRIP TAKERS WYTCHERY FRANK ZAPPA Music For A New Society di
THE TRIP TAKERS COLLECTION RESTLESS AND DEAD THE HOT RATS SESSIONS John Cale.
AREA PIRATA DEAD, HOT AND READY ZAPPA
WITCHBURNER EP
Sono insieme da soli cinque SYMPHONY FOR THE DEVIL Hot Rats, riproposto nel mis-
anni ma tra gli appassionati CENTURY MEDIA saggio del 1987 curato dallo
del suono sixties sono già un stesso Zappa, è il capolavoro
piccolo culto. I Trip Takers, A 20 anni di distanza dal loro che conosciamo: il primo
siciliani, un mini LP, un 7” e esordio, questa è una celebra- lavoro senza Mothers, l’esplo-
un album all’attivo, si sono zione. Un remaster che abbrac- razione di territori jazz rock,
fatti le ossa suonando parecchio cia i primi quattro capitali lavori quella pastiera di ludiche
dal vivo (anche all’estero, con dei Wytchery ovvero l’unica malinconie che è Peaches En
responsi lusinghieri), e insieme band svedese in grado di ripren- Regalia, il cameo di “Capitan
a Backdoor Society e pochi altri dere e sviluppare, in forma più Cuordibue” in Willie The Pimp
rappresentano il meglio della metal, l’arte degli Entombed. Il e via dicendo. Il reale motivo
nostra scena neo sixties (di nic- loro obiettivo era unire Death d’interesse questa volta risiede
chia, ma in buona salute). Par- Metal, Motörhead e Heavy nella documentazione – a tratti
liamo di gruppi ai margini del Metal Classico e i primi due illuminante, a tratti impegnati-
mercato e di cifre risibili, come dischi hanno dimostrato che, va materia per esegeti e filologi
sempre. Nonostante questo, i in questo, erano perfetti. Velo- – del work in progress che con-
Trip Takers vanno dritti per la ci, potenti eppure puramente duce all’album. Una sterminata COCTEAU TWINS
loro strada fatta di garage folk metallici come dimostrerà la collezione, spalmata su sei CD, GARLANDS / VICTORIALAND
psichedelico alla Dovers/Leaves, raccolta di cover Witchburner, di spunti, appunti, false parten- 4AD
imperterriti. Vista la tiratura in grado di transitare il metal ze e idee in seguito ricollocate
limitata dei loro dischi, Area in una forma quasi speed e altrove (Aybe Sea è una sezione Un caos calmo e
Pirata ha pensato di radunarli in rock’n’roll. Il risultato, lo riba- del primo abbozzo al piano di impalpabile, che unito a un
un unico CD: un’occasione per diamo, è una manciata di dischi Peaches; Toads Of The Short canto appena intellegibile
rimettersi in pari con gli ascolti, importantissimi e una canzone Forest nasce qui): la continuità dai tratti sovrumani abbatte
nell’attesa della prossima uscita devastante come The Storm. Da concettuale zappiana catturata il confine fra sogno e realtà.
firmata Trip Takers. riscoprire assolutamente. nel suo quagliare.
LUCA FRAZZI MARIO RUGGERI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
75/100 DISCO 87/100 DISCO 90/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA 75/100 EXTRA
RUMOREMAG.COM | 97
T E S T O D I D I E G O B A L L A N I - F O T O D I I A N R O O K E F I N C O S T E L LO
“TUTTI AMANO
I BUZZCOCKS!”
INTERVISTA A STEVE DIGGLE
S
RETROPOLIS BUZZCOCKS TESTO DI DIEGO BALL ANI
RUMOREMAG.COM | 99
dei Buzzcocks. Così come gli Oasis. Gli Oasis erano di uno dei nostri album migliori. Poi c'è il black album del
Manchester, noi eravamo fra i gruppi della generazione 2003, che contiene la mia canzone preferita: Sick City
che precedeva la loro. Per quanto riguarda gli americani, Sometimes. In Flat Pack Philosophy ci sono echi delle
all'epoca partecipammo all'ultimo tour dei Nirvana. Ci nostre prime cose, con grandi melodie, backing vocals
vollero con loro dopo averci visti in concerto negli Stati e cose del genere. Sono tutti ottimi dischi e poterli
Uniti. Li accompagnammo nella loro ultima tournee ascoltare tutti insieme rende loro giustizia, mostra
in Europa. Un sacco di gente ci considera un modello quanto siano diversi l'uno dall'altro”.
perché nel nostro suono abbiamo sempre miscelato rock
e melodia”. In questa seconda fase tu hai scritto più canzoni,
e sei stato più spesso davanti al microfono.
Proprio per via del fatto che avete influenzato “In realtà molti singoli del primo periodo erano miei
band così differenti tra loro, non pensi che fosse ma li cantava Pete. Promises ad esempio, o Love Is Lies.
riduttivo definirvi un gruppo punk? Fast Cars la scrivemmo insieme. Nel periodo successivo
“Be’, fra i nostri brani c’è sicuramente qualche classico arrivai a scrivere anche metà album. Con Pete avevamo
pezzo punk, ma credo che sia sempre stato molto difficile molti punti in comune e ci sentivamo molto vicini, ma
etichettarci. Che cosa diresti dei Beatles? Sono una band per certi versi eravamo anche persone molto diverse,
pop? Un gruppo d’avanguardia? Quando avevamo pezzi e questo aveva un suo senso all’interno dei Buzzcocks.
più catchy ci consideravano una band pop, ma avevamo Era l’elemento che dava più profondità al tutto.
anche pezzi più rock, soprattutto dal vivo. In realtà non Personalmente ad un certo punto ho cercato di fare
ci siamo mai preoccupati di questo aspetto, abbiamo anche cose molto diverse, se ascolti Modern c'è anche
sempre cercato di coprire un territorio molto vasto”. una canzone rap”.
Qual è il tuo disco preferito fra quelli pubblicati In che cosa differiva il tuo songwriting da quello
in questa seconda parte della vostra storia? di Pete Shelley?
“Per me ognuno è grande a suo modo. Modern (il disco “Per molti versi io e lui eravamo complementari. Se
del '99) è speciale perché in quel momento stavamo fossimo stati persone identiche sarebbe stata una
sperimentando con l'elettronica e stavamo provando follia. Invece se ascolti i pezzi della band ti accorgi di
a fare qualcosa di diverso dal solito. Alcune persone, quali sono le sue canzoni e quali le mie. È come avere
compreso me, considerano Trade Test Trasmission un punto di vista differente sul mondo. Sia io che lui
100 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS BUZZCOCKS TESTO DI DIEGO BALL ANI
scrivevamo con il cuore e con l'anima, parlavamo nel secondo suonaste come Buzzcocks. Pensi
di argomenti intellettuali, di chi eravamo e di cosa che in tutta questa vicenda il vostro ruolo sia
saremmo diventati. Ci sentivamo come filosofi a Parigi. stato sottostimato?
Parlavamo del significato della vita, solo che lo facevamo “Non credo, in molti sanno che è grazie ai Buzzcocks
a Manchester! Quella era la nostra Parigi. E quelle che Manchester è finita sulla mappa. Abbiamo ispirato
conversazioni che c’erano tra noi diventavano canzoni. molte persone perché non c'erano molte band punk
Come se stessimo parlando con delle persone in un all'epoca. C'erano i Pistols, i Clash, i Damned, i Jam e
pub o da qualche altra parte. Sapevamo come parlare i Buzzcocks. Tutte le band che sono uscite fuori dopo a
alla gente in modo semplice. Uno dei motivi per cui Manchester, come i Joy Division e gli Stone Roses, erano
ho iniziato a cantare di più è che, in un certo senso, in in mezzo al nostro pubblico. Tutto è iniziato da quel
quel momento avevo incominciato a scrivere da una primo concerto alla Lesser Free Trade Hall, a giugno. Io
prospettiva più politica e sociale. Pete invece scriveva avevo appeno iniziato a suonare con una band e avrei
di faccende più umane. Parlava di rapporti umani e di dovuto incontrare un tizio proprio lì, un tale che avevo
cose del genere. Quindi ci sono stati momenti in cui contattato grazie all’annuncio su un giornale. Malcolm
ho preferito fare tutto da solo. Si può dire che io fossi McLaren era fuori dal locale e pensava fossi il bassista
la parte logica mentre lui era quella irrazionale del che gli altri avrebbero dovuto incontrare. Fu davvero un
gruppo”. caso. Fu lui a presentarmi a Pete, che stava vendendo
i biglietti alla cassa, e a Howard Devoto, che si stava
In questa fase poteva passare molto tempo fra occupando delle luci. Il giorno dopo feci una breve prova
un album e l'altro. Di solito quando decidevate dopodiché entrai ufficialmente a far parte della band.
che era arrivato il momento per incidere un All'epoca avevo già scritto Fast Cars, anche se era un po'
nuovo disco? più lenta di quella che sarebbe poi finita su disco. Alcune
“Dipendeva molto dal fatto che andavamo spesso in settimane dopo portammo nuovamente i Sex Pistols alla
tour. Ci sono stati tour durati anche due anni. Siamo Lesser Free Trade Hall, e a quel punto aprimmo per loro.
andati spesso negli Stati Uniti e in Australia, per questo Fu il nostro primo concerto”.
ci mettevamo molto tempo prima di ritornare in studio.
E a essere onesti verso la fine Pete non aveva più voglia Si può dire che i veri Buzzcocks nacquero
di fare dei dischi. Era diventato molto lento a scrivere i quando Howard Devoto abbandonò il gruppo?
pezzi. Ma continuavamo comunque ad andare in giro per “Sì, assolutamente. Howard lasciò appena sei mesi
il mondo a suonare”. dopo. Ovviamente Spiral Scratch è un gran disco, che
ha ispirato un sacco di persone. Ma andando avanti non
Stai preparando i pezzi per un nuovo album. credo che le cose avrebbero funzionato. Se ne accorse
Perché hai deciso di portare avanti il nome dei lo stesso Howard, che infatti se ne andò. A ripensarci è
Buzzcocks piuttosto che proseguire con la tua stata una cosa positiva sia per noi che per lui, anche se
carriera solista? in quel momento ne fummo scioccati. I veri Buzzcocks
“Quando Pete era ancora vivo mi disse in un paio di partirono quando abbandonai il basso e passai alla
occasioni che voleva abbandonare il gruppo. Ne ricordo chitarra. La band acquisì un sound più melodico e
una in particolare, eravamo in tour, venne nella mia diretto”.
stanza e mi disse: 'Vado in pensione'. E io: 'Non vai
proprio da nessuna parte'. Lui mi disse che sarebbe Anche più sixties...
stato felice se avessi proseguito con il gruppo, e che “Sì ma non solo. Sia io che Pete siamo cresciuti
avrei avuto la sua benedizione. Me lo disse per due volte. ascoltando diverse cose: Velvet Underground, MC5,
In passato ho fatto alcuni dischi solisti e avrei potuto Stooges. E poi le cose dei ‘70 come David Bowie e Brian
continuare in quel modo, ma ci tenevo a continuare con Eno. La musica psichedelica tedesca è stata molto
il nome Buzzcocks, volevo tenere in vita le mie canzoni e importante. Pensa a pezzi come Real Life. Tutto questo
quelle di Pete. Dopotutto i Buzzcocks hanno attraversato lo legavamo a canzoni che trattavano della condizione
varie fasi. All'inizio era Howard Devoto a cantare, poi umana da un punto di vista filosofico. Cercavamo di
Pete, ora ci sono io. A dicembre abbiamo fatto un piccolo farlo attraverso melodie solari, perché anche così puoi
tour e le cose sono andate bene. Così abbiamo deciso di risultare vulnerabile. Da un certo punto di vista il nostro
proseguire”. sound era più futuristico di quello di Pistols e Clash. Era
più spaziale. Credo che a contraddistinguerci fossero
Senti, una delle mie storie preferite della proprio i riff di chitarra, nessuno all'epoca li suonava
storia del pop è tutto ciò che è accaduto a così. Non sembravano riff del passato. Puntavano al
Manchester fra il ’76 e gli anni 90. Una rinascita futuro”.
cittadina strettamente legata alla musica. Una
storia che parte con i due concerti dei Sex Quando fondaste la vostra etichetta (la New
Pistols alla Lesser Free Trade Hall. Il primo lo Hormones) per pubblicare Spiral Scratch, di
organizzarono Pete Shelley e Howard Devoto, fatto inauguraste l’era delle moderne etichette
RUMOREMAG.COM | 101
indie. Quindi, di fatto, l’indie rock.
“Sì, ma più che un colpo di genio fu una questione
di necessità. Pensavamo di suonare la musica meno
commerciale del mondo, se l'avessimo proposta a una
qualsiasi casa discografica probabilmente ci avrebbero
riso dietro. Per 500 sterline potevamo stampare un
migliaio di copie del nostro singolo, e così facemmo. Non
appena registrato il disco fummo contattati da sei tra le
principali case discografiche. Sembra molto semplice
ora, ma in quel momento non lo era per niente”.
102 | RUMOREMAG.COM
visto che nel frattempo Pete pubblicò i suoi album e io catalizzatore della reunion. All'inizio avrebbe dovuto
diedi vita ai Flag Of Convenience”. esserci solo il tour americano, ma poi ne arrivò anche
uno australiano e uno in Giappone. A quel punto ci
In quel periodo ti mancavano i Buzzcocks? accorgemmo di quanto fossimo ancora in gamba e di
“Sì, mi mancavano. Però è stato bello realizzare quanto ci piacesse fare quello che facevamo. Così le cose
qualcosa con altre persone. Con i Flag Of Convenience sono andate avanti”.
pubblicammo due album, uno più punk rispetto alla
musica che facevo con i Buzzcocks, l’altro più jangly. Quanto sono cambiati i fan dei Buzzcocks nel
È stato bello sperimentare nuove cose, ma mi ha corso degli anni?
fatto comprendere che quello che c’era con Pete era “Abbiamo la fortuna di avere sempre nuovi fan.
qualcosa di unico. Mi sono divertito molto con i Flag Of Ovviamente ci sono le persone della mia età. Ma ai
Convenience, ma non sono stato io a decidere di mettere nostri show abbiamo sempre avuto anche ragazzi di 14
fine ai Buzzcocks, è stato Pete. Personalmente sapevo o 20 anni. Nel corso del tempo la musica dei Buzzcocks
che prima o poi il gruppo si sarebbe riformato, e infatti è cambiata molto. Il fatto che sempre nuove persone
le cose andarono proprio così”. abbiano trovato il modo di relazionarcisi per me è una
cosa incredibile ma è anche una testimonianza di quanto
A tal proposito, quale fu la molla che vi spinse siano buone le nostre canzoni. Ci sono i die hard fans
a tornare insieme nel 1989? Era cambiato ma, soprattutto fra i più giovani, c'è gente che si imbatte
qualcosa a livello di chimica fra te e Pete? per caso nei nostri pezzi e li ama. Una volta Alan McGee
“A un certo punto suonai al Locomotive, a Parigi, ha detto 'tutti amano i Buzzcococks’. Al tempo facevo
con i Flag Of Convenience. Solo che a quel punto ci fatica a crederci, ma oggi penso che avesse ragione”.
chiamavamo FoC, anzi Buzzcocks FoC. Come dire,
‘questi sono gli FoC di Steve Diggle dei Buzzcocks’, Ultima domanda. C’è qualcosa che più di ogni
anche se all'epoca non suonavo nessuna delle vecchie altra ti manca di Pete Shelley?
canzoni. La stessa cosa accadde in Germania, quando “Molte cose, ma soprattutto la sua amicizia. Ricorda che
suonai al Metropole. Erano tutti posti grandi, da abbiamo passato insieme più di 40 anni. Avevo 20 anni
migliaia di persone. Il nostro agente americano se ne quando lo conobbi. Lui era più anziano di me di sole
rese conto e allora telefonò a me e a Pete chiedendoci tre settimane. Mi manca anche solo il fatto di potergli
di fare un tour negli States come Buzzcocks. Fu lui il parlare. E ovviamente tutto il resto”.
RUMOREMAG.COM | 103
CHE FINE HAI FATTO? FRANCESCO CALÌ
FRANCESCO CALI
IERI (1993 AL 1999) OGGI (DAL 2000)
“Sono nato a Milano nel ‘73. Dopo la “Dal 2000 al 2007 ho cazzeggiato, fatto il
maturità classica, scelsi giurisprudenza. Ma servizio militare, mi sono rimesso a studiare,
poi ci fu la Milano della prima metà dei ‘90. poi ho capito che non volevo fare l'avvocato.
Nel ‘91 vidi i Nirvana al Bloom di Mezzago Ho vissuto a Milano fino al 2009, dopo a
e l’anno dopo andai al mio primo Reading Barcellona e dal 2010 a Londra. Tra il ‘94 e
Festival. Al liceo già strimpellavo. I Soon il ‘99 la vita sulla strada mi aveva permesso
nacquero in quel contesto. Incontrammo il CALÌ FONDA I di provare tutte le cucine regionali italiane
duo di Divinazione nel ‘93, nell'ambito di SOON E SUONA e tanti vini: il seme della passione per cibo e
Rock Targato Italia, durante la nostra seconda LA CHITARRA CON vino, piantato allora, è cresciuto pian piano.
esibizione. Diventarono i nostri manager e a LORO TRA IL ’93 È il 2007 quando capisco cosa voglio fare. Mi
inizio ‘95 ci fu la svolta, suonammo di fronte E IL ’99, ANNO IN iscrivo al corso Sommelier A.I.S di Milano,
ad alcuni discografici che avevano invitato, CUI SI SCIOLGO- mi diplomo a pieni voti, e mi incoraggiano a
ed entrammo in studio a registrare Scintille NO. DELLA BAND seguire la strada del vino. Così parto. Dopo
per la Black Out/Polygram. Cominciò la la parentesi a Barcellona, volo a Londra e
SONO USCITI DUE
vita on the road, una routine gratificante comincio a fare il sommelier in alcuni locali.
ALBUM, SCINTILLE
ma massacrante, e la mia vita cambiò. Mi Nel 2013 smetto le vesti del sommelier
NEL ’96 E SPIRALE
separai dalla mia fidanzata di allora. I Soon e inizio a lavorare per un importatore di
sono stati il mio primo lavoro. Eravamo NEL ’97. NEL 2007, vino, imparando i segreti della mia attuale
cinque teste pensanti con un ego notevole. POI, TROVA LA SUA occupazione. Tre anni fa ho fondato con
Passammo il ‘96 a suonare tanto e a scrivere NUOVA MISSIO- l'amico Giuseppe Mascoli la Dogma Wines
nuove canzoni. Poi pre-producemmo il NE, DIVENTA Ltd., un business to business di importazione
secondo album, lo incidemmo, e facemmo SOMMELIER, E NEL e distribuzione di vini naturali italiani in
un altro centinaio di date. Partecipammo al 2010 SI TRASFE- UK. Ora vivo tra Londra e Milano. Intanto
Festivalbar e a Sanremo Giovani. La mia vita RISCE A LONDRA, nel 2010 ho ricominciato a scrivere musica,
era continua ricerca; allora era complicato, DOVE ORA VIVE E fatto un paio di remix, e qualche DJ set. Le
niente era a portata di click. Ero sempre LAVORA. piattaforme digitali hanno appiattito tutto, ma
fuori di casa, vita personale e musicale dato anche la possibilità ai più di aprirsi un
coincidevano. Poi la storia dei Soon finì. Ne home studio. Chitarre a parte, mi interesso a
uscii umanamente integro. Nessuno di noi synth, batterie elettroniche e basse frequenze.
aveva una formazione classica, la nostra Leggo perlopiù in inglese (Banville e Orwell su
musica poteva avere rilevanza solo in quanto tutti), frequento la National Gallery, il British
sintesi dell'alta tensione comunicativa interna Museum, la Tate, la Dulwich Picture. Adoro la
al gruppo, mutuata da un contesto affidabile stand up comedy e mi piace cucinare. Ho una
che stava all'esterno. Ci sciogliemmo per la compagna. Non ho rimpianti, solo rimorsi”.
degenerazione di questi presupposti”.
DI BARBARA SANTI
104 | RUMOREMAG.COM
GENTE SOL A (MA NON TROPPO) STORIA MINIMA DEI DISCHI DEFIL ATI
Mai stati a Nantucket? È un’isola a 50 km circa da in meno di un giorno, con pochissime sovraincisioni.
Cape Cod, nello Stato del Massachussetts. Ha sempre Il disco è una miscela perfetta di minimalismo folk
goduto di un turismo prevalentemente bianco e ricco. soul, tra l’esordio (The New Folk Sound Of) di Terry
Nelle sue acque naufragò nel 1956 il transatlantico Callier, Astral Weeks di Van Morrison, il lirismo puro
italiano Andrea Doria e, da qui, salpò il Pequod, la nave di Tim Buckley e persino il white deep soul di Duane
di Moby Dick di Melville. Dev’essere splendida. Allman. L’apertura dell’esplicita Nantucket Island,
Willie Wright nasce a Bayland, Mississippi, nel 1933, tributo all’Eden che lo ospita, è un manifesto allo
da una madre zingara di discendenza Cherokee, spirito laidback che oggi amiamo: rilassatezza pop e
ma si sposta continuamente, fino ad arrivare a New tropicalismo intimista. Ma tutto il disco brilla della sua
York dove, negli anni 50, si esibisce nella scena dei impalcatura per sottrazione, definito da pochi dettagli
gruppi doo-wop di Harlem, frequenta la scena del e, per questo, attualissimo. Il jazz cosmico interno
Greenwich Village, va in giro con Dylan e suona il di Lady Of The Year e In The Beauty Of The Night,
flauto con i Three Deegres, band piuttosto nota di la rotondità soul di Love Is Expensive (Paul Weller
Philly soul. Qualcuno lo nota e arrivano le prime in prima fila), le radici tra accordi elettrici di Indian
offerte di contratto, ma lui rifiuta seccamente Reservation e la fragilità alla Goodbye And Hello di
dicendo di preferire la libertà artistica a un impiego Dressing For The Occasion. Tutte eccellenti, con testi
da “mezzadro”, com’era toccato a molti talenti della sulle sue donne e i figli che ha abbandonato, su chi si
sua generazione. Si trasferisce a Boston ed entra in è davvero. Ma chi le ascolterà? Mille copie di Telling
contatto con la controcultura locale. Incide un album, The Truth, il secondo album di Willie Wright, ancora
Lack Of Education, nel 1971, sulla propria etichetta, autoprodotto dalla Hotel, viaggiano da New York a
la Hotel, ma passa inosservato. Un’agenzia lo ingaggia Boston su un bus Greyhound, dopodichè saranno
per una serie di esibizioni nei club, nei ristoranti o, vendute da Willie stesso dopo i live, alla fine delle cene
addirittura, sopra gli yacht stessi di una clientela nei ristoranti, ai ricchi ascoltatori (distratti?) sugli
ricca (e bianca). Dove? A Nantucket, ovviamente. yacht e, per la maggior parte, direttamente dal bagaglio
Una relativa solidità economica e la rilassatezza della macchina. Interessa? Volete il mio disco? Chissà
paradisiaca del luogo ispirano le canzoni di Wright quanti Telling The Truth abbandonati nei garage o
che, approfittando della pausa imposta dalla stagione dentro le stive di Nantucket, dispersi tra cocktail e tuffi
invernale, torna a New York per incidere il suo primo pomeridiani. Dopo qualche anno Wright si trasferisce
disco composto interamente da materiale originale. a Rhode Island, si esibisce come Brother Bill e apre un
Lo fa nei Variety Studios, i meno cari della città, e negozio di dischi con lo stesso nome. Dura un attimo. Si
ottiene anche uno sconto sulla tariffa, autorizzando un mantiene vendendo gioielli per strada. Nel 2012 esce un
messaggio pubblicitario degli studi stessi di 11 secondi, suo CD, This Is Not A Dream. Telling The Truth è stato
posto in apertura al disco. Con lui ci sono anche George ristampato un anno prima dalla benemerita Numero
"Buzzy" Bragg e Herry Jensen (rispettivamente negli Group, con tanto di 7” e note accurate. È ancora oggi
Skull Snaps e nel Jimmy Castor Bunch). Registrano bellissimo, un assoluto “Nantucket dell’anima”.
DI MAURIZIO BLATTO
RUMOREMAG.COM | 105
VISIONI (DALLA QUARANTENA) MAGGIO 2020
Jason Blum non sarà Roger Corman, Ad Harmony non si può non volere
ma certo ha appreso le strategie bene. Lui fa di tutto per non indurre
imprenditoriali del maestro. Come lui sospetti che le sue cose le pensi in
non teme di mettere in gioco le sue ogni dettaglio e che tutto sia molto
convinzioni politiche trasformandole meno caotico e casuale di quanto
in distopici pamphlet. The Hunt, le immagini dichiarino. The Beach
però, è ancora più velenoso del solito. Bum, interpretato da un Matthew
Parafrasando La Pericolosa Partita di McConaughey meravigliosamente
Ernest B. Schoedsack e Irving Pichel, sopra le righe, è un’appendice light
aggiunge una nota acida: questa volta di Spring Breakers, con il quale
è l’élite liberal di senzadio descritta condivide in parte ambientazione e
da Fox News e dai media reazionari gusto per i colori acidi e al neon, una parabola libertaria
USA a dichiarare aperta la stagione che si esalta soprattutto nella leggerezza e nella libertà
della caccia contro razzisti, redneck e cospirazionisti di gesto di Korine, il quale gira e monta con la scioltezza
assortiti. Un rovesciamento di fronte geniale che rende di un jazzista all’apice di una jam session. La prima parte
tangibile l’incubo propagandato da fascisti come Rush del film appartiene di diritto alle migliori cose del nostro.
Limbaugh, cui Trump ha concesso la Medaglia della Poi il film abbraccia un po’ troppo la solita retorica
Libertà. Zobel, ovviamente, non perde l’occasione per del poeta maudit che per scrivere deve abbracciare
saldare qualche conto anche a sinistra, alla maniera di un sconsideratamente l’ebbrezza e rischia di arenarsi.
Bret Easton Ellis, ma non si prende mai molto sul serio. Korine, però, sa bene che la bellezza “è lo spreco delle
E invece sul film sono piovute accuse violentissime di risorse utili”, e il falò finale ci dice che forse nemmeno
ogni tipo, che hanno costretto il film a spostare la data di lui crede più di tanto alla retorica hemingwayana/
uscita in seguito all’ennesima strage scolastica. Cosa che bukowskiana del suo film. A rendere il tutto più
ovviamente non fa altro che accentuare l’evidenza che The esilarante, Snoop Dogg nel ruolo di un trafficante di
Hunt – purtroppo – è il più attendibile discorso sugli Stati marijuana di nome Lingerie. E il nome del protagonista,
Uniti e il suo stato dell’unione oggi. Moondog, è un omaggio a “quel” Moondog.
78/100 78/100
106 | RUMOREMAG.COM
ULTRAS SPENSER CONFIDENTIAL
REGIA DI FRANCESCO LETTIERI REGIA DI PETER BERG
ITALIA, 2020 USA, 2020
SEBERG
IL BUCO THE EDGE OF
REGIA DI GALDER
NEL MIRINO DEMOCRACY
REGIA DI BENEDICT
GAZTELU-URRUTIA REGIA DI PETRA COSTA
SPAGNA, 2019 ANDREWS BRASILE, 2019
USA, 2019
108 | RUMOREMAG.COM
Musica
VISIONI ESPANSE
Cineobituary
BOYCYCLE
RUMOREMAG.COM | 109
LETTURE MAGGIO 2020
ALBERTO CASTELLI
SOUL TO SOUL. STORIE DI MUSICA VERA
CHINASKI
ROBERTO GUSCELLI
I SATELLITI DI RICKY GIANCO. I RAGAZZI DI VIA BENGASI
SALOMONE BELFORTE
PHILIPPE MARCADÉ
OLTRE L’AVENUE D I primi Levi’s al mercatino di piazza XX settembre, gli
AGENZIA X strumenti Framus e Hofner acquistati con le cambiali:
inizia qui la storia. Livorno, 1958. Roberto Guscelli ha 14
Il ciuffo ribelle da teddy boy, la lunga sigaretta anni, prende lezioni di canto e s’innamora sempre più del
che pende all'angolo della bocca, il cipiglio r’n’r. Nel 1962 con gli amici del cortile e della scuola forma
blasé, la vistosa benda bianca sull'occhio i Criker’s. La città pullula di gruppi beat, i Fossi di Livorno
- che sembra una dichiarazione d'intenti come il fiume Mersey di Liverpool. Nell’Italia di Carosello,
pirateschi ma è solo frutto di un incidente: Lascia O Raddoppia?, dell’omicidio Mattei, i Criker’s
mentre attacca manifesti per pubblicizzare i suonano nei luoghi di villeggiatura più in voga. Ingranano
concerti della sua band, il giovane Philippe, e se la godono con le turiste nordeuropee. Quando
“Flipper” per gli amici, si stropiccia l'occhio incappano in un impresario che scappa col malloppo incontrano Ricky
con la mano sporca di colla e finisce di corsa Gianco, già nell’olimpo della canzone italiana, e diventano i suoi Satelliti. Tra
in ospedale. Flipper è Philippe Marcadé, il 1965 e il 1968, sotto l’egida di Gianco, pubblicano cinque 45 giri e suonano
fondatore e cantante dei Senders, un gruppo di ovunque conquistando il Piper di Roma al cospetto dei Rolling Stones. Ma
blues bianco alla Dr. Feelgood che ha vissuto con l’arrivo del ’68 non c’è più spazio per l’allegria beat, e le divergenze
i suoi giorni di gloria alla fine degli anni 70 musicali fanno il resto: fine della corsa. Un racconto avvincente, mai sopra le
intorno al circuito dei club newyorkesi (al righe, scritto benissimo, sull’irripetibile avventura musicale di ragazzi comuni
Max’s Kansas City servivano un hamburger nell’Italia del boom.
col loro nome) per scomparire poi nel gorgo MANUEL GRAZIANI
dell'eroina: "Eravamo una generazione che si 77/100
divertiva e per certe cose era molto ingenua",
dice. Dei quattro membri originari Philippe,
che oggi è un (quasi) splendido 60enne e ha
trasferito la sua residenza in Italia, è l'unico
sopravvissuto. Nella Grande Mela è arrivato in FRANCESCO "KENTO" CARLO
pieno ciclone punk, nel 1975, quando ancora TE LO DICO IN RAP
non aveva 18 anni, una specie di Forrest Gump IL CASTORO
perennemente strafatto, con un affascinate
accento francese, un certo stile nel vestire e Parliamoci chiaro: anche se a noi piacerebbe molto che
l'inconsapevole capacità di intercettare tutti i fosse il contrario, e cioè che ci leggesse in massa la mitica
nomi che contano. Alla festa d'inaugurazione fascia dei giovani, la maggior parte di voi ha figli. E nel
del suo primo appartamento invita i Ramones 2020 i figli, piaccia o no, ascoltano anche e soprattutto
al loro debutto sulla scena; Johnny Thunders rap. Ora, data per scontata la premessa, che tipo di rap
e Wayne Kramer lo chiamano a suonare la vogliamo che ascoltino? Con che grado di consapevolezza?
batteria nei loro Gang War; Sid Vicious gli Come? Il consiglio è di regalare loro Te Lo Dico In Rap. Un
chiede consigli sull'uso dell'aspirapolvere, simpatico manuale teorico/pratico sulla cultura hip hop,
Nancy Spungen gli affida il suo ferocissimo destinato suppergiù a ragazzi in età da fine elementari o
gatto eroinomane, Madonna tenta un'avance, medie. Scritto da un rapper di comprovata credibilità - sia
Bob Marley divide una canna con lui… come microfono conscious, sia come depositario di tradizioni e sapienza da
Marcadé è torrenziale, ridicolo e sfrenato B-boy puro - quale Francesco "Kento" Carlo, e illustrato con gusto appropriato
come la New York che ricorda: un'ultima da Albhey Longo, autore Bao. C'è tutto: le nozioni storiche e sociali sull'origine
grande onda, in cui eccesso e malinconia si e la peculiarità delle varie arti; le lezioni tecniche su rime, metrica, stili e
intrecciano indissolubilmente, prima della modi di sviluppare ed esprimere la propria creatività lirica; un sito dedicato
risacca degli anni 80 e dell'AIDS. "La fine di con un po' di pezzi scritti e rappati apposta da Kento, e relative strumentali
un’epoca in cui eravamo stati liberi come non per esercitarsi. Ci sono glossario, FAQ e playlist consigliata, ed è tutto chiaro,
lo saremmo stati mai più”. semplice e accattivante.
CLAUDIA BONADONNA ANDREA POMINI
76/100 80/100
110 | RUMOREMAG.COM
LETTURE EXTRA MAGGIO 2020
PAUL BEATTY
TUFF E LA SUA BANDA
FAZI
MATTEO GRILLI
CROCEVIA DI PUNTI MORTI
EFFEQU
112 | RUMOREMAG.COM
F U M E T T I P O S T E R-I D I A L E S S A N D R O B A R O N C I A N I E A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E
RUMOREMAG.COM | 113
A CURA DI
BANDALARGA FOTO VS PHOTOSHOP S ERG IO MES S IN A
letto ri@sergio m essina . c om
FOTO VS
PHOTOSHOP
Un momento importante della finale è profondamente diverso. un pezzo di oltre 15 minuti, una
storia della musica pop è stato Da un lato è certamente un specie di maratona vocale, che
l'introduzione della registrazione compromesso tra la qualità della si narra lei abbia cantato tutto
multitraccia, che consente di performance, il posizionamento in una volta. Poi c'è la bellissima
registrare la musica uno strumento dei microfoni e il missaggio, che storia su Cobain raccontata da
alla volta. Il 99% della musica dai avviene in tempo reale. Dall'altro Butch Vig: "Abbiamo provato a
tardi anni 60 in poi è realizzata in però si tratta della "fotografia" di registrare Something In The Way
questo modo, dai Beatles a Ultimo. una performance, dell'effettivo (su Nevermind) tutti insieme,
Naturalmente questa tecnologia svolgimento di un evento sonoro, ma non riusciva. Così una sera
offre degli immensi vantaggi: si e dentro questo svolgimento c'è ho chiesto a Kurt come avrebbe
ottiene una performance "ideale", un'altra magia. Niente come una dovuto essere secondo lui. Si è
per esempio di una traccia vocale registrazione sonora è in grado sdraiato sul divano e ha iniziato a
difficile, che un cantante può di trasportarci in un altro luogo. suonarla sull'acustica, cantandola
eseguire frase per frase. Inoltre Quindi quando ascoltiamo le sussurrando. L'ho fermato, ho
c'è la separazione acustica dei sublimi canzoni blues registrate piazzato due microfoni, e quella è
vari strumenti, consentendo da Alan Lomax nelle prigioni la versione che sta sul disco: più
grande precisione nel missaggio. americane del sud durante gli tardi abbiamo aggiunto gli altri
Una musica può anche essere anni 40, per quel tempo noi ci strumenti". Quindi ascoltando
"ottimizzata" suono per suono, troviamo in quel luogo. Idem Something In The Way c'è un
aggiungendo e togliendo. Il quando ascoltiamo That'll Be The doppio livello: una canzone dei
risultato finale sarà l'immagine più Day di Buddy Holly. Naturalmente Nirvana, e una fotografia sonora
"perfetta" possibile di quel brano, in ambedue i casi c'è la mediazione di Kurt steso sul divano che
ottenuta attraverso la registrazione del microfono, e la consapevolezza sussurra.
delle tracce, e la post produzione che si sta registrando. Però in
- che è dove accade la magia. Ecco molti casi la differenza si sente
perché oggi il produttore è una bene. Uno dei tratti attraenti dei
figura così importante. bootleg (registrazioni live fatte dal
pubblico, talvolta di qualità infima)
Il procedimento antico, tutt'ora è proprio l'effetto "fotografia".
utilizzato da alcuni artisti,
consiste nel posizionare i Naturalmente gli ibridi sono
microfoni (anticamente solo infiniti, e molte delle parti
uno, poi via via sempre di più), significative della storia del r'n'r
far partire il registratore (non sono state registrate in "one
multitraccia) e riprendere una take", cioè dall'inizio alla fine
scena sonora già completa che, senza interruzioni. Su questa
salvo alcune correzioni, sarà storia del "one take" esiste una
quella che troviamo sul disco. Se variegata mitologia pop. Nel
uno dei musicisti sbaglia, devono primo sfortunato album solista di
ricominciare tutti. Il risultato Grace Slick, Manhole (1974), c'è
114 | RUMOREMAG.COM
A B B O N A T I
SPECIALE HESTETIKA 2020: 4 NUMERI 38 EURO