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Mono, Testo: Nino

Gatti/The Lu
natics

che passione!
A POCHE SETTIMANE DI DISTANZA TRA LORO,
IL 4 MARZO E IL 29 APRILE 2022,
LA WARNER MUSIC GROUP HA RISTAMPATO
IN VINILE SU ETICHETTA
PINK FLOYD RECORDS
LE VERSIONI ORIGINALI
“MONOFONICHE”
DI THE PIPER AT THE
GATES OF DAWN E
A SAUCERFUL
OF SECRETS.
Gli album mono dei Nella pagina durre i dischi solo in stereofonia. tra migliaia di band attive nei locali
precedente: i Pink
Pink Floyd, inventori Floyd del 1967 con
THE PIPER AT THE GATES OF DAWN, di Londra. Tra beat, blues, sprazzi di
della quadrifonia pubblicato il 4 agosto 1967 in piena era jazz e influenze varie, il loro reperto-

L
Syd Barrett, nel pieno
e rimasterizzazioni “mono” sui del loro periodo psichedelica, è il luminoso esordio su 33 rio è formato fondamentalmente da
nastri analogici originali dell’e- psichedelico. giri dei Floyd, manifesto programmatico cover, soprattutto ballabili. I Floyd,
poca erano state effettuate nel di Barrett: grazie alla sua immensa crea- che inizialmente faticano a trovare un’i-
2017 da James Guthrie, Jo- tività, messa al servizio della musica, dis- dentità, nell’estate del 1965 si stabiliz-
el Plante e Bernie Grundman, un te- semina i solchi del disco di parole, musi- zano nella formazione con Syd Barrett,
am che si è occupato anche delle recen- che e intuizioni geniali ormai consegnate voce e chitarra, Nick Mason alla batte-
ti edizioni in vinile dei Floyd. I due al- alla storia. A distanza di cinquantacin- ria, Richard Wright voce e tastiere, Ro-
bum erano stati quindi pubblicati in que anni, THE PIPER continua a sor- ger Waters voce e basso. Tengono du-
edizione limitata in occasione del Re- prendere e ad affascinare a ogni nuovo ro, tra impegni universitari, sporadiche
cord Store Day del 2018 e 2019. Ades- ascolto. L’album successivo, A SAUCER- esibizioni e infinite prove in studio. La
so saranno disponibili senza limitazio- FUL OF SECRETS, manca dell’estro di svolta arriva nelle prime settimane del
ni, andando ad aggiungersi al già vasto Syd, licenziato dalla band e spazzato via 1966: un primo ingaggio agli Sponta-
catalogo pinkfloydiano. dai venti di droghe ed eccessi vari che neous Underground, eventi organizza-
I primi due album dei PF risulta- lo travolgono. È intriso di note e at- ti al Marquee Club di Londra la dome-
no – parafrasando il regista Wim mosfere oscure, che mescolano nica pomeriggio quando la sala è chiu-
Wenders – così vicini ma an- stili, sovrappongono suoni, ri- sa al pubblico, accessibili solo tramite
che così lontani, sicuramen- “A distanza calcando in musica la grafi- inviti, rappresenta la giusta iniezione
te diversi ma legati tra loro di 55 anni, THE ca della copertina del disco. di fiducia tra i quattro Floyd. La lo-
grazie alla presenza di Syd Nick Mason, Roger Wa- ro musica ha già preso pieghe spe-
Barrett. Escono a dieci me- PIPER continua ters e Richard Wright – af- rimentali, tanto da attirare l’inte-
si di distanza, tra il 1967 e il a sorprendere fiancati dal sostituto natura- resse di una manciata di intellet-
1968, sia in versione mono le di Syd, il nuovo arrivato tuali della Londra che conta, che
che stereo. Le edizioni mo- e ad David Gilmour – trovano il contribuiranno di lì a poco al lan-
no sono importanti perché i affascinare” bandolo della matassa soprat- cio ufficiale del gruppo. La noto-
Pink Floyd ne curano personal- tutto nella suite omonima, che rietà arriva dal nulla nel settembre
mente il missaggio, lasciando al indica ai musicisti la strada da del 1966, quando la band sta pen-
produttore Norman Smith il com- seguire. sando anche di sciogliersi. Grazie a
pito di realizzare successivamente quel- un fuoco di fila di eventi si aprono ma-
lo stereo. I missaggi mono, oltre ad es- (Prei)storia gicamente le porte al grande pubblico.
sere vicini a come i musicisti avevano I Pink Floyd nascono alla fine del 1964. Si parte dal basso, con le esibizioni al-
inteso le musiche, brillano per freschez- Quel nugolo di ragazzotti, studenti uni- la London Free School, una strampalata
za e genuinità, per cui sono particolar- versitari anche un po’ svogliati, si esibi- scuola privata nel quartiere di Notting
mente ricercati dai cultori del vinile. A Le copertina di alcuni
rari vinili del periodo
sce tra il 1962 e il 1964 cambiando spes- Hill. Pochi giorni dopo i Floyd sono alla
partire dalla colonna sonora del film barrettiano so nome e formazione, mossi dal non Roundhouse di Londra in cima al cartel-
More (1969), il gruppo deciderà di pro- dei Pink Floyd. troppo celato desiderio di farsi spazio lone per il lancio della rivista «Interna-

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tional Times». Il pubblico è numeroso
e autorevole – in sala si vedono anche
Michelangelo Antonioni e Paul Mc-
Cartney che circolano indisturbati tra le
migliaia di spettatori. Il 31 ottobre, con
le serate che si accumulano in agenda,
i Pink Floyd firmano il loro primo con-
tratto che li lega a Peter Jenner e An-
drew King, i due manager che li seguo-
no da settembre. Dopo le prime recen-
sioni e segnalazioni a mezzo stampa, a
metà dicembre arriva la prima intervi-
sta radiofonica, mentre il 23 dicembre,
John “Hoppy” Hopkins – fotografo e
intellettuale del circuito underground Rick Wright
londinese, nonché fondatore della rivi- (di spalle) e Syd
sta «I.T.» – e Joe Boyd, produttore disco- Barrett sul palco
grafico di origini americane, inaugura- dell’Alexandra Palace
no a Londra l’UFO Club, centro nevral- di Londra nel 1967.
gico della controcultura inglese, ricavato
al piano interrato di un cinema. Grup-
po di punta dell’UFO sono proprio lo-
ro insieme ai Soft Machine. L’11 genna-
io 1967, senza avere ancora un contrat-
to discografico, registrano la loro prima
colonna sonora per il documentario di
Peter Whitehead. Qualche giorno e si
interessa a loro la EMI, l’etichetta disco-
grafica dei Beatles, che li mette sotto con-
tratto. Arnold Layne, il primo 45 giri, fir- ti da Barrett. Seguendo la nuova tenden- zo dell’esordio. Barrett firma in solita-
mato da Barrett, esce l’11 marzo, trasci- za degli artisti pop, l’album non è più la ria ben otto titoli su undici; se uniti alle
nandoli nella Top 20 inglese. semplice raccolta dei singoli più famosi. cinque canzoni pubblicate su singolo nel
La band sfrutta la lunghezza di ogni fac- 1967 (la sesta, The Scarecrow viene inse-
Il pifferaio alle porte ciata, che consente di incidere brani più rita anche nell’album), Syd risulta auto-
di Abbey Road lunghi dei classici tre minuti del 45 giri. re di tredici canzoni, accomunate da una
La EMI crede subito in questa compagi- Decidono inoltre di tenere fuori tre del- genialità e da una lucidità che lascia in-
ne dagli abiti troppo colorati ma dal suo- le quattro canzoni incise per i primi due creduli ancora oggi. La prima seduta di
no così particolare, ritenendo interes- singoli, Arnold Layne, Candy And A Cur- incisione di THE PIPER ha luogo a Lon-
santi le canzoni firmate da Barrett. Per rant Bun e See Emily Play, tutte registra- dra il 21 febbraio 1967 nello studio 3 del-
le sedute d’incisione li affida a Norman Le edizioni più rare te ai Sound Techniques Studios. Emily, la EMI, futuri Abbey Road Studios, meta
Smith, ingegnere di tutte le registrazioni del 45 giri Arnold pubblicata nel giugno 1967, è il loro pri- ambita per ogni musicista. Custodie alla
dei Beatles fino al 1965. I Floyd ambisco- Layne e See Emily mo vero successo, che li porta nella Top mano e cuore che batte a mille, i quattro
no a realizzare un 33 giri: quando entra- Play, tra cui quella Ten inglese e al celebre programma Top musicisti e i loro due manager, che han-
italiana (la terza da
no in studio, suonano già da alcuni mesi sinistra) pubblicata of the Pops, primo canale della BBC. no prenotato una session notturna, pas-
i brani originali che comporranno il pri- nel 1967 con copertina I quattro impiegano in media una ses- sano davanti allo studio 2, dove i Beat-
mo album, per la maggior parte firma- inedita. sion giornaliera per registrare ogni pez- les stanno lavorando su Fixing A Hole. I

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PF registrano sei take di Matilda Mother, Nella fila a sx:
il programma
l’ultima delle quali reputata la migliore. del Package Tour con
Il sound dei primi Floyd è composto sia Hendrix, l’inserzione
dalle tastiere di Wright che dalla voce e di Arnold Layne,
dalla fantasiosa chitarra di Barrett. A ren- il biglietto del
concerto a Canterbury
dere unico quel sound è un effetto italia- del 1966. Nella fila
no, il Binson Echorec, che filtra i suoni a dx: pubblicità del
della chitarra Fender di Syd e dell’orga- primo album, Waters
no Farfisa di Rick, uniti in un’inconfon- e Barrett fotografati
all’UFO Club, annunci
dibile simbiosi. Waters e Mason, in se- pubblicitari per
condo piano rispetto alla genialità degli il Games For May
altri due, portano in dote una base rit- del maggio 1967 e
mica elementare ma solida, primordia- lo show al Fillmore
le, che si lega alla perfezione ai viaggi in- West di San Francisco
dell’ottobre 1967, che
terstellari affrescati da chitarra e tastie- sarà rimandato.
ra. I PF sono pieni di proposte, di idee
e imparano in fretta; hanno accumulato
un po’ di esperienza in studio, appreso
le basi e i trucchi fondamentali per in-
cidere in multi-traccia su nastro magne-
tico e parlano con cognizione di causa.
Basta aggiungere la curiosità dei princi-
pianti, la creatività di Barrett e l’intui-
to di Waters, per comprendere come sia
stato possibile raggiungere quel livello di
maturità che trasuda tra i solchi di THE
PIPER, una delle migliori opere prime
del rock. Complici impegni e concerti
quasi quotidiani nel fitto calendario del
gruppo, l’album viene missato in mono
e stereo e completato solo agli inizi di
luglio.

Una delle prime


fotografie
promozionali dei Pink
Floyd, inizio 1967.
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Barrett, Wright lo scrittore franco-inglese Hilaire Belloc,
e il Pink Floyd Sound tagliata prima della pubblicazione per-
Apre il 33 giri Astronomy Domine, il bra- ché i quattro non ottengono il permesso
no più impegnativo da registrare dell’in- di utilizzarli. Wright, che sembra legge-
tero album, che infatti necessita di molte re un libro di fiabe, canta morbidamente
take prima di ottenere una versione sod- la parte principale sul suono imperioso
Il settimanale inglese disfacente. Il tema dei pianeti e il suo- delle tastiere, mentre Barrett controbat-
«Record Mirror» no che sembra giungere da una galas- te – simulando le parole di un ragazzino
(1967) ospita i Pink
Floyd in copertina. sia sconosciuta concorrono a regalare ai – di non averne mai abbastanza. Come
Poster per il concerto Pink Floyd la fuorviante e poco veritie- la traccia precedente, anche qui la parte
al Fillmore di San ra nomina di band spaziale. All’inizio centrale del brano non ha nulla di fan-
Francisco, novembre della canzone è il manager Peter Jenner ciullesco o fiabesco e trascina l’ascoltato-
1967, con i Pink Floyd
e i Procol Harum.
a parlare al megafono, leggendo il no- re verso lidi oscuri. Flaming è psichedelia
me di una serie di pianeti da un atlante, pura; arrangiamento leggero, parole che
che Barrett aveva portato in studio. Un spaziano tra unicorni, denti di leone e al-
inizio di grande effetto, unito al pulsare tri personaggi delle favole, offre ancora
della musica, che prima sembra prende- una volta un senso di oscuro e di incom-
re il volo, poi si ferma, si contorce su se piuto. Il protagonista, che Barrett indica
stessa, riprendendo la corsa verso mete come un hippie, contrappone alla par-
sconosciute. Il megafono riporta a Yellow te iniziale di ogni strofa del testo – “non
Submarine, incisa dai Beatles nel 1966 e puoi vedermi”, oppure “non puoi sen-
cantata da Ringo Starr. Nessuna sorpre- tirmi” – la spiazzante affermazione “ma
sa: i Floyd adorano i Fab Four, che nello io sì”, che denota capacità paranormali
stesso periodo stanno registrando SGT. e sciamaniche. Nonostante la fuoriusci-
PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB ta di Barrett dai Floyd, resteranno nelle
45 giri del 1981 su
BAND in contemporanea con THE PI- loro scalette sia Flaming (nel 1968) che
vinile rosa con Let PER. Nella canzone Lovely Rita la band si- Astronomy Domine (fino al 1971).
There Be More Light. mula con un pettine il suono del kazoo, Pow R. Toc H. permette a Wright di lan-
In basso: colonna riproposto anche dai Floyd nel 1968 in ciarsi in una scala strumentale a forti tin-
sonora di Tonite
Let’s All Make Love
Corporal Clegg, cantata Nick Mason, co- te jazz, con Waters che si produce nei
In London, il 45 giri me aveva fatto Starr nella canzone del suoi classici vocalizzi al limite dell’uma-
olandese It Would sottomarino giallo. no, ripetuti tra i solchi di UMMAGUM-
Be So Nice (1968), Lucifer Sam, la seconda traccia di THE PI- MA e nelle versioni live di Careful With
una raccolta tedesca PER, sembra provenire dalle corde di That Axe Eugene. Waters è mattatore as-
dei primi due 33 giri
e il singolo olandese Bo Diddley , suggerendo sonorità be- soluto sulla traccia che chiude il lato A
Point Me At The Sky at, sprazzi della chitarra di Hank Mar- di THE PIPER, Take Up Thy Stethoscope
(1968). vin degli
g Shadows e temi dei film di Ja- And Walk, primo pezzo a sua firma per
mes Bond. L’ L’ispirazione per Syd arriva i Pink Floyd, con liriche neanche parago-
dal suo ggatto; come accadeva con le nabili a quelle mature composte dall’au-
sue canzoni,
ca dietro l’apparen- tore negli anni Settanta. È un r’n’b tirato
te innocenza
in del tema si cela- e psichedelico, con tratti beat; dal vivo i
no atmosfere oscure – vedi Floyd ne allungavano la parte strumen-
la sezione strumentale cen- tale mediana con il loro estro improv-
ttrale del pezzo. Le favole e visato.
i racconti fantasiosi e pieni In apertura della seconda facciata di
d sorprese, amate da Syd
di THE PIPER c’è la lunga Interstellar Over-
durante
d la sua infanzia, so- drive, inno della psichedelia inglese che
no al centro della succes-
n trasforma gli sconosciuti Pink Floyd
siv Matilda Mother. Nella
siva nelle star dell’UFO Club di Londra.
prima
prim versione incisa in stu- Pezzo corale, nasce da un riff di Barrett
dio, Barrett
B recupera una parte che, basandosi sul cantato di Peter Jen-
dei testi dei Cautionary Tales del- ner, cerca di replicare il tema di My Lit-

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Pink Floyd ad
Amsterdam, 1968. ispirata a uno spaventapasseri al qua-
le Syd si paragona, si snoda tra folk e
psichedelia. Nella prima metà del pez-
tle Red Book di Burt Bacharach nella della sua acustica, con rimandi allo sti- zo Syd la interpreta per voce e chitarra,
versione dei Love, datata marzo le di Ray Davies dei Kinks. La suc- sorretto dalle percussioni di Nick; sul fi-
1966. È rock, ma dentro ci so- cessiva Chapter 24 prende il no- nale si aggiungono Roger (basso suona-
no sprazzi di free jazz, r’n’b, “Se la me da un capitolo del libro to con l’arco alla Jimmy Page) e Rick
musica sperimentale, l’apo- controcultura I-Ching, un classico della cul- (cori, violoncello e ovviamente l’italia-
teosi di quella libertà cre- è riuscita a tura cinese, che conta mol- nissimo organo Farfisa). Chiude Bike,
ativa tipica dei primi Pink tissimi adepti tra gli hippie bizzarro brano su una bicicletta, in cui
Floyd. La versione dell’al- sparigliare degli anni Sessanta, pron- Barrett cerca di far colpo su una ragazza,
bum viene ridotta – sfiora quella dominante ti a scovare tra quelle pagi- donandole strani oggetti… dal topo Ge-
i dieci minuti – alla metà del periodo ne le risposte a tutti i quesi- rald, agli omini di pan di zenzero. Sul
della sua durata media dal è anche merito ti riguardanti la propria esi- finale una serie di effetti al limite del-
vivo, snellita anche su indi- stenza. Barrett la canta con la musica concreta, ottenuti con un abi-
cazione della produttore. Le dei Pink Floyd” stile solenne, quasi fosse una le collage di nastri, ricreano la “room of
atmosfere favolistiche tornano preghiera carica di simboli spi- musical tunes”, dove Syd potrà final-
con la scanzonata The Gnome, uno rituali interiori. The Scarecrow (era mente sedurre la donzella.
degli apici creativi di Barrett. Le paro- Scarecrow sul retro del singolo See Emily THE PIPER è ritenuto uno tra i più im-
le si incastrano perfettamente al ritmo Play), la traccia più breve dell’album, portanti dischi pubblicati in In-
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La “mission impossible” anche se hanno registrato i loro contri-
di Gilmour buti in due momenti differenti. Grazie a
Nel gennaio del 1968 David si unisce una serie di improvvisazioni, la versione
ufficialmente al gruppo. Inizialmen- live di Controls triplica la durata rispetto
te affianca Barrett sul palco e dopo po- al disco. Ultimo brano del primo lato è
chi giorni lo sostituisce definitivamen- Corporal Clegg, ancora firmata da Waters,
ghilterra nel 1967. Se la controcultura te. È il periodo in cui la band torna in che tiene saldamente le redini del grup-
è riuscita a sparigliare la cultura domi- Due annunci studio per completare le registrazioni po. Parla di un vecchio caporale in di-
discografici del 1968,
nante del periodo, è anche grazie al con- foto promozionale
del secondo album, A SAUCERFUL OF sgrazia, che ha perso una gamba duran-
tributo fondamentale dei Pink Floyd. del 1968 e manifesto SECRETS. Tre canzoni incise con Syd te la Seconda guerra mondiale; Waters lo
degli show al Piper l’anno precedente – Set The Controls For sbeffeggia, dedicando testi sarcastici an-
Il rapido declino di Roma del 1968. The Heart Of The Sun, Remember A Day e che alla consorte del militare. Esordisce
di Syd Barrett Jugband Blues, sono quasi pronte. Wa- così il tema della guerra nel suo reperto-
THE PIPER arriva nei negozi ingle- ters arriva in studio con una nuova rio, che si farà prorompente alla fine del
si nei giorni in cui Barrett affronta composizione, la futura Let There Be suo periodo nei Pink Floyd. Della canzo-
il suo doloroso crollo psico-fisico, i More Light, destinata ad aprire il di- ne esiste un divertente video, girato nel
cui segni lasceranno profonde cica- sco: basso ipnotico e potente che ti 1969 per la tv tedesca; la band, che indos-
trici sulla sua pelle. Dopo un anno inchioda sin dall’inizio, piatti della sa copricapi militari, trasforma un tran-
intenso, centinaia di concerti e mi- batteria e tastiere arabeggianti tirano quillo pranzo in una lotta con lancio di
gliaia di chilometri macinati in In- per oltre un minuto finché la musica cibo e torte in faccia che coinvolge anche
ghilterra e la band spremuta fino si placa, permettendo alle voci di Gil- un cameraman.
all’osso, l’entourage dei Pink Floyd mour e Wright di duettare. Funziona,
nel tentativo di recuperare Syd fer- tanto che dalla simbiosi strumentale Mason e Waters
ma le attività previste per agosto e dei due nasceranno negli anni succes- portano
manda tutti in vacanza. Il chitarri- sivi i lavori migliori della band. Sul il pentagramma
sta non è più quello di prima e la finale David, sostenuto dall’Ham- sul tecnigrafo
sua instabilità sta portando la band mond di Rick, si lascia andare in un Il secondo lato esordisce con l’ultima
alla deriva. I Floyd provano a tener lungo solo, carico d’effetto hendrixia- canzone incisa, registrata in più riprese
fede agli impegni presi. Tra agosto no, sfrontato e deciso ma ancora lon- durante le session dell’aprile 1968. Nor-
e novembre registrano nuove can- tano dallo stile dei Pink Floyd. I te- man Smith cede alla richiesta della band
zoni per un secondo album. Bar- sti di Light sono confusi e poco incisi- di poter utilizzare a proprio piacimento
rett tira fuori quattro nuovi brani, vi e non manca l’ennesima citazione gli ultimi minuti necessari per completa-
specchio del suo declino psicologi- beatlesiana (Lucy In The Sky With Dia- re l’album. I quattro Floyd vogliono re-
co e artistico: Scream Thy Last Scre- monds). È comunque un buon punto gistrare qualcosa di totalmente nuovo,
am e Vegetable Man, Jugband Blues di partenza, destinato ad aprire qua- sperimentale, carico di improvvisazio-
e Apples And Oranges, quest’ultima si tutti i concerti del 1968. Wright, ne, che faccia liberare la mente e muove-
accoppiata alla debole Paintbox di che in quelle settimane medita se re- re le dita sugli strumenti e si discosti dal-
Wright nello sfortunato singolo del stare o seguire Barrett per intrapren- lo stile barrettiano. Capitanati da Mason
novembre 1967. Durante quelle ses- dere una nuova avventura musicale, e Waters, compongono la suite parten-
sion il tastierista firma altre due can- contribuisce con la successiva Remem- do da uno schema strutturato e progetta-
zoni, Remember A Day e See-Saw. A ber A Day, che ricalca lo stile barrettia- to: disegnano le musiche da incidere co-
dare manforte a Barrett, che ha ral- no, col tema dell’infanzia perduta ar- me diagrammi e linee, unendo proget-
lentato a livello compositivo, arriva gomento simile a quello del suo se- tazione architettonica e musica davanti
Waters con un brano lento e ipnoti- condo contributo al disco, See-Saw. allo stupore di Gilmour, proveniente
co, Set The Controls For The Heart Of Se dal punto di vista musicale que- dalla tranquilla esperienza con la cover
The Sun. Suonato per la prima vol- ste canzoni dimostrano la sua matu- band dei Jokers Wild, in cui doveva so-
ta dal vivo nel luglio 1967, è desti- rità compositiva – nonostante chia- lo replicare il suono di altri artisti. Il ri-
nato a far parte dei live fino al 1973. re influenze beatlesiane e il malcelato sultato è una mini suite, semi-strumen-
Alla fine di quell’anno, dopo il pri- tentativo di ispirarsi a Syd – la musi- tale, lunga dodici minuti, divisa in quat-
mo, disastroso tour americano e il ca di Remember A Day non sembra le- tro sezioni, che prende spunto da Nick’s
prestigioso Package Tour con Jimi gare con lo stile dei Floyd e i testi non Boogie, risalente agli inizi del 1967 e ba-
Hendrix, i Pink Floyd prendono at- sono neanche paragonabili all’imma- sata su un loop di batteria di Mason. Co-
to che Barrett non può più garantire ginario mondo di Syd. La canzone è me Interstellar Overdrive, questa nuova su-
stabilità e continuità sul palco e in degna di memoria sia per la slide gui- ite afferma le capacità dei quattro musici-
studio. La band apre all’inserimen- tar di Barrett che per le parti di batte- sti di improvvisare e impiegare la musica
to di un nuovo membro e arruo- ria, con Mason in difficoltà nello svi-
la David Gilmour, originario luppare un ritmo adeguato, che lascia Pubblicità per lo show
di Cambridge e amico di Syd. le bacchette a Norman Smith. a Torrance, negli USA, agosto 1968.
Si resta increduli al pensiero Terzo brano è l’ipnotica Set The Con-
che il 20 gennaio 1968, a dodi- trols For The Heart Of The Sun. Bar-
ci mesi dalla firma del contrat- rett, che aveva ricavato i testi di
to con la EMI, Barrett suoni per Chapter 24 dall’I-Ching, viene emu-
l’ultima volta con i Pink Floyd. lato da Waters, che copia alcune pa-
Fatto fuori dalla band e – dischi so- role del libro Poems of the late T’ang.
listi del 1970 a parte – dal mondo È l’unica canzone dell’album dove
del rock. suonano sia Barrett che Gilmour,
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come potenziale colonna so- lucido da far paura, canta: “È molto cor-
nora. I suoni ascendono, di- tese da parte vostra pensarmi qui / E vi so-
scendono, si intrecciano e si no molto obbligato per aver chiarito / che io
confondono: sembrano silen- non sono qui” e poi “E mi chiedo chi stia
ziarsi ma subito dopo esplo- scrivendo questa canzone”. Parole che se-
dono con una potenza inau- gnano il suo commiato umano e artisti-
dita; quando la ‘battaglia so- co all’interno della band che ha contri-
nora’ sembra placarsi, arriva buito a portare al successo, ma che al sor-
a concludere il brano un co- gere delle prime difficoltà lo ha scaricato
ro capitanato dalla voce cele- senza troppi complimenti. SAUCER-
stiale di Gilmour, che improv- FUL chiude l’epopea barrettiana, avvia-
visa con il suo cantato suaden- ta con i primi due singoli della band ma
te un coro quasi ecclesiastico, principalmente con il geniale THE PI-
che emoziona e vibra sotto la PER, che mostra la strada da percorrere.
pelle. Mantenendo la struttura Due album “zeppi di segreti”, carichi di
delle quattro sezioni legate tra loro della Manifesto del Pop no, The Most Boring Song I’ve Ever Heard spunti e idee, ma soprattutto rivelatori
versione in studio, la title-track viene in- Festival di Roma Bar Two (La canzone più noiosa che ab- di uno stile dal quale i Pink Floyd attin-
(maggio 1968) e
crementata dal vivo, tanto che in alcuni annuncio per lo show
bia mai sentito, eccetto due), la dice lun- geranno a piene mani per tutta la loro
concerti supera i venti minuti di durata. di Hastings (gennaio ga sull’entusiasmo che circondava quella lunga e pluripremiata carriera. A par-
Nelle scalette rimane fino al 1972, spes- 1968), l’ultimo con composizione. Jugband Blues, firmata da tire dal 1969, con le colonne sonore
so suonata come bis. Barrett in formazione. Syd, contribuisce a incrementare il suo dei film di Barbet Schroeder (More)
Il disco si chiude con due canzoni, una mito con la sua ultima volta su un disco e di Michelangelo Antonioni (Za-
di Rick, l’altra di Syd. La prima è la già dei Pink Floyd. Incisa nell’ottobre 1967, briskie Point) e il doppio UMMA-
citata See-Saw: il tema è un rapporto tra- quattro mesi prima della sua uscita dal- GUMMA, la band non sbaglie-
vagliato tra fratello e sorella, che pare ri- la band, offre il suo infinito e immortale rà un colpo, rendendosi protago-
solversi con un fratricidio o comunque corollario di genialità. Un po’ come Ve- nista negli anni Settanta con una
I giovani Mason,
con un episodio traumatico, che pale- Waters, Wright
getable Man, il testo del ‘blues dell’orche- serie di dischi, da ATOM HEART
sa la perdita dell’innocenza dei prota- e Gilmour in posa strina’ suona profetico degli eventi. Bar- MOTHER a THE WALL, entrati di
gonisti. Il titolo di lavorazione del bra- agli inizi del 1968. rett fissa lo stato delle cose e, cosciente e diritto nella storia del rock.

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