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VIRGIN RADIO

MAGAZINE

N3/SETTEMBRE 08
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Marco Biondi
Head of Music - Virgin Radio

Quarto appuntamento con Virgin Radio Magazine, lo strumento, in stile Fanzine anni Settanta,
con cui Virgin Radio ha deciso di celebrare il rock nella sua natura pi vera, quella live.
Avete tra le mani un pezzo da collezione numerato, as usual, a cui teniamo in modo particolare
perch rappresenta la perfetta unione tra il passato (immenso) e il futuro radioso di una grande band.
In epoca di reunion dettate il pi delle volte dal desiderio, esclusivo, di batter cassa i Queen hanno dimostrato
di avere ancora voglia di fare musica divertendosi e ascoltando The Cosmos Rocks
questo si sente (abbiamo voluto assolutamente il disco in anteprima su Virgin, non a caso).
Sono partiti dalle origini, quelle che ne hanno fatto uno dei gruppi leggendari della storia della musica,
per prendere oggi una strada nuova (con grande coraggio) e ovviamente diversa vista lassenza di Freddie Mercury e
anche quella di John Deacon al basso che ha deciso di ritirarsi dalla scena.
La chiave (e il successo) di questo progetto proprio nascosta nel fatto che Paul Rodgers non il sostituto di Freddie,
il paragone non deve neanche essere fatto, ma un grande professionista (la sua carriera nei Free e Bad Company lo
dimostra) che ha ancora voglia di cantare con un gruppo di amici.
E questa gioia raggiunge il suo apice durante i live, come ampiamente gi dimostrato durante il tour del 2005,
che diventano una grande festa. Un rito collettivo capace di entusiasmare diverse generazioni e nel quale Virgin Radio
non voluta mancare. Un modo per ringraziare i Queen per tutto quello fatto in questi anni di grande musica
e ricordare con affetto lindimenticabile King Freddie.

Roberto Casalini

Un disco nuovo dopo diciassette anni.


E un tour che partito dallUcraina e
che in questi giorni tocca lItalia
(il 26 settembre a Roma e il 28 a
Milano). Ritornano i leggendari Queen,
che avevano rallentato lattivit dopo
la morte di Freddie Mercury nel 1991.
Tributi, concerti e tour avevano
continuato a tenere vivo uno dei pi
grandi miti rock di tutti i tempi, ma
non pi al ritmo implacabile degli anni
Settanta e Ottanta che videro il loro
massimo fulgore ( stato calcolato che,
tra il 1970 e il 1986, lanno dello
sfarzosissimo Magic Tour, i Queen
abbiano tenuto la bellezza di 707
concerti in ventisei nazioni, toccando
tutti e cinque i continenti e arrivando
a suonare, a Rio de Janeiro nel 1985,
davanti a 300 mila persone festanti).
La produzione discografica per era
terminata l, in quel funesto 1991
che qualche mese dopo luscita di
Innuendo aveva visto Freddie Mercury
dare il tragico annuncio: Desidero
confermare che sono sieropositivo:
ho lAids. Ho ritenuto opportuno tenere
riservata finora questa informazione allo

scopo di proteggere la privacy di quanti


mi stanno intorno. Tuttavia, arrivato il
momento che i miei amici e i miei fan di
tutto il mondo conoscano la verit.
Spero che tutti si uniranno a me, ai miei
dottori e a quelli del mondo intero nella
lotta contro questa tremenda malattia.
Non aveva avuto neanche il tempo di
lottare il grande, carismatico Freddie:
una complicazione broncopolmonare
se lera portato via un giorno dopo
lannuncio, il 24 novembre.

I membri superstiti della band


(il chitarrista Brian May, il batterista
Roger Taylor e il bassista John Deacon)
non se lerano sentita di continuare a
incidere, sebbene potessero vantare,
fatto abbastanza raro nelle rockband
di rango, di essere tutti solidi compositori
e di avere contribuito in maniera quasi
paritaria (certo, un peso preponderante
Mercury e May lo avevano avuto) agli
hit stratosferici del gruppo. Al massimo
avevano recuperato tracce e incisioni
inedite, o avevano suonato sopra la voce
di Freddie, comera accaduto nel 1995
con il postumo Made in heaven.
E per di pi nel 1997 Deacon aveva dato
laddio al gruppo: dopo aver suonato
nellunico inedito post-Freddie,
No one but you, dedicato a Lady Diana
che era scomparsa proprio in quellanno,
e aver preso parte a un concerto-tribute
con Elton John, aveva deciso che per lui
finiva l e che sarebbe tornato alla sua
numerosa famiglia (una moglie sposata
nel 1975 e sei figli), reinventandosi una
vita da imprenditore lontana dai palchi
e dalle sale di registrazione. Quando
Freddie se n andato, ha raccontato di
recente Roger Taylor, John ha deciso
che non voleva avere pi nulla a che

fare con il mondo musicale, riceviamo


ogni tanto una sua lettera. Dice di essere
daccordo con questo progetto. Noi gli
mandiamo gli assegni dei diritti.
Gli ultimi due Queen rimasti avevano
lasciato passare la nottata, ripiegando
su progetti solisti (nel 1998, Brian May
firma il notevole Another world, Roger
Taylor il pi che discreto Electric fire).
E ritrovandosi nel nuovo millennio:
nel 2002 al londinese Party at the Palace
(in concerto, si erano uniti a loro Phil
Collins e Will Young), nel 2003 a
Pavarotti & friends(i fan ricordano
ancora il duetto fra Brian May e
Big Luciano in Too much love will kill
you e We are the champions cantata da
Zucchero). Routine dorata, era parso
allora. Un decoroso esercizio della
nostalgia, per tenere viva la fiammella
del mito. Intanto, nel 2002, al Dominion
Theatre di Londra aveva debuttato
il musical We will rock you, scritto dal
comedian Ben Elton con la collaborazione
di May & Taylor e con laiuto a sorpresa di
Robert De Niro: sei anni dopo, tuttora
in scena e ha incassato oltre 400 milioni
di sterline, a conferma che la leggenda
dei Queen davvero inossidabile e resiste
agli anni e alle mode.
Lo scatto di energia che d nuova vita alla
storica e blasonata band avviene nel 2005:
a Brian May e Roger Taylor si unisce una
voce storica del rock inglese, Paul Rodgers
che ha gi militato nei Free e che ha dato
vita ai Bad Company. Dovrebbe essere
un contratto a tempo e, forse per non
offendere la suscettibilit dei vecchi fan
ancora affezionatissimi alla memoria di
Freddie Mercury, Rodgers non viene
cooptato nellorganico del gruppo:
si preferisce invece la pi discreta e
neutra dizione The Queen + Paul Rodgers
(parentesi: di un altro provvisorio e
piuttosto azzeccato sodalizio, quello con
George Michael, resta traccia in un EP
del 1993, Five live, con una strepitosa
versione di Somebody to love).
Con Rodgers, i ritrovati Queen battono
lEuropa con un tour che registra
ovunque il sold out.
Ora replicano con una nuova serie
di concerti e, non paghi, raddoppiano
la posta con un disco nuovo di zecca,
The Cosmos rocks, tutto di materiale
inedito, diverso dal suono classico dei
vecchi Queen ma, noblesse oblige, senza
la pretesa di essere attuale a tutti i costi.
Siamo bambini di sessantanni, sorride
Brian May, che di anni in verit ne ha 61
ed fresco di dottorato in astrofisica
(si era laureato a fine anni Sessanta
prima di dedicarsi alla musica, ma ora
si tolto la soddisfazione di specializzarsi
e pubblicare la sua tesi di dottorato
dal titolo un p astruso, Unanalisi delle
velocit radicali della nube zodiacale,
che segue un libro di buon successo
in Inghilterra e sempre a sua firma:
Bang! La storia completa delluniverso).

Gi, perch a ricordarli con le unghie


laccate e le eccentriche mise di scena
degli anni gloriosi, ci si dimentica che
al termine dei Sixties i componenti dei
Queen si erano conosciuti nellambiente
universitario, dove Brian May appunto
era in procinto di laurearsi in astrofisica,
mentre Roger Taylor studiava biologia e
John Deacon elettronica. Quanto allo
straripante, incontenibile Freddie
Mercury, si era diplomato alla scuola
darte di Ealing, la stessa che aveva
frequentato il leader degli Who Pete
Townshend, e faceva lillustratore (lo
stemma dei Queen, quello tutto corone,
arabe fenici, leoni, granchi e fate, laveva
disegnato lui).
Fu Freddie a trovare il nome della band
nel 1970, quando lasci il suo gruppo
giovanile, i Sour Milk Sea, per unirsi
ai soliti May e Taylor che, negli Smile,
erano stati abbandonati dal cantante.
Le idee erano chiare fin dagli inizi:
Quando fondammo i Queen puntavamo
al massimo, non ci saremmo accontentati
di niente di meno. Parola di Mercury.
Per scalare i vertici e diventare i numero
uno ci misero quattro anni e tre dischi.
Esordirono riprendendo la lezione dei
Led Zeppelin e tenendo un piede nell
hard rock e laltro nel glam: musica dura,
una presenza provocatoria e fantasiosa
sul palco. Qualche anno di gavetta dal
vivo prima dellesordio su vinile Queen,
nel 1973. Subito doppiato dal secondo
album Queen 2 nel 1974 (arriva anche
il primo singolo che li fa notare, Seven
seas of rhye) e, per battere il ferro finch
caldo, seguito a ruota nello stesso anno
da Sheer heart attack subito dopo
un tour americano che li ha visti fare
da spalla ai Mott The Hoople. la mossa
giusta: trainato da un singolo che schizza
al secondo posto in classifica,
Killer queen, lalbum stravende in
Gran Bretagna ma diventa disco doro
anche in America.
La leggenda pu partire: con un suono
maestoso ed elaborato, con un rock
gladiatorio di straordinaria presa live
(il termine arena rock di quegli anni),
che arriver con gli anni a incorporare
mille stili, dalle armonie vocali alla
Beatles al vaudeville, dallhard al gospel
a digressioni latine a frammenti disco,
i Queen diventano fenomeno planetario.
Succede nel 1975 con A night at the
Opera, album il cui titolo si ispira
a un celebre film dei Fratelli Marx.
Il propellente Bohemian rhapsody,
uno dei loro hit pi celebri e acclamati
(e uno dei pi bollati di kitsch dalla
critica pi schizzinosa) e il primo
videoclip di sempre, vero cavallo di
battaglia per Freddie Mercury con il suo
gusto per le armonie vocali intricate
(in studio la voce di Freddie sovraincisa
decine di volte).Bohemian rhapsody
entrata nel Guinness dei primati: rest
al primo posto in classifica per nove
settimane consecutive, battendo il record

precedente che risaliva al 1957


(Diana di Paul Anka, per la precisione).
I Queen non mollano la presa e,
ispirandosi ancora ai Marx Brothers,
nel 1976 mandano sui mercato
A day at the races: ancora successo
clamoroso, ancora unhit stellare,
stavolta si tratta di Somebody to love.
In quellanno suonano a Hyde Park,
davanti a 176 mila persone.
Gli anni Settanta scivolano lisci e trionfali
tra unhit e laltro: nel 1977 la volta di
We are the champions e We will rock
you (Lalbum News of the world),
nel 1978 tocca a Fat bottomed girls,
che fece scandalo con il video pieno di
ragazze nude (e dal sedere assai generoso)
in bicicletta. La leggenda Queen pu
affrontare gli anni Ottanta: li inaugura
con la colonna sonora di Flash Gordon,
prosegue con il Greatest hits del 1981,
una delle antologie pi vendute di tutti
i tempi (rimase in classifica per 165
settimane consecutive). Hot space,
nel 1982, vede i Queen collaborare
con David Bowie (Under pressure),
rendere omaggio a John Lennon
(Life is real) e spagnoleggiare
(Las palabras de amor). Per il nuovo
botto bisogna attendere il 1984 quando
Radio ga ga (lalbum The works,
quellanno i Queen sono ospiti a Sanremo)
torna a colonizzare le classifiche.
Poi la volta di Highlander, il film
di Russell Mulcahy con Sean Connery e
Christopher Lambert che viene insaporito
da due brani drammatici dei Queen,
Princes of the universe e soprattutto
Who wants to live forever.
La popolarit al massimo, lalbum
che ne deriva, (A kind of magic, 1986)
vende tantissimo e d vita allultimo tour
del gruppo a cui prende parte Freddie
Mercury. Unesibizione trionfale a
Wembley nel 1985 per Live Aid, e ancora
due album di buona fattura, ma senza
picchi eccezionali, The miracle del 1989
e Innuendo del 1991, prima dello
scioccante addio di Freddie.
Il resto storia, con Freddie Mercury
proclamato a pi riprese la pi grande
leggenda del rock (secondo Elvis Presley,
terzo Jimmy Hendrix), con i Queen votati
dal pubblico della Bbc, proprio questanno,
band inglese di sempre davanti ai Beatles.
E con 350 milioni di dischi venduti e
un predominio sulle hit parade, certificato
nel 2005 dal Guinness dei primati,
difficilmente eguagliabile: 1.422 settimane
in classifica, pari a 27 anni (tanto per
intenderci, i Beatles sono secondi con
1.293 settimane, Elvis Presley terzo
con 1.280 settimane e gli U2 quarti
con 1.150 settimane).
Bene, ora la leggenda Queen
di nuovo tra noi.

Cesare Cremonini

Avevo da poco compiuto undici anni,


e la mia vita era un libro ancora
non scritto: una serie interminabile
di pagine abbozzate, ma prive di
titolo.
La scuola, le lezioni di pianoforte, le prime
cotte per le ragazze: di questo
parlavano le mie giornate di allora.
Gli unici dischi che avevo ascoltato fino a
quel momento erano dei vecchi 33 giri che
mio padre teneva gelosamente nascosti in
una umida sala da biliardo, nella casa di
campagna dove passavamo l'estate.
Per lo pi si trattava di musica classica,
ma anche Mina, Guccini e Gino Paoli.
Allora mi mettevo in piedi sul letto e
facevo finta di essere Riccardo Muti,
mi mando i gesti che per tradizione
accompagnano la musica sinfonica.
Avevo gi sentito parlare di Freddie
Mercury, perch la notizia della sua morte
aveva fatto il giro del mondo, ma non
avevo mai sentito una sua canzone per
intero, se non di sfuggita in qualche spot

televisivo. Il 27 marzo del 1992 compii


12 anni, e mio padre quella sera torn
dal lavoro con un regalo prezioso:
il "Greatest Hits II" dei Queen.
La mia prima cassetta dei Queen!
Mi rintanai in camera e nel silenzio
di quella serata primaverile incontrai
la voce pi intensa che avessi mai udito.
Mi apr gli occhi... e le orecchie!
Pare una bestemmia ma ingenuamente
tutta la musica classica che avevo ascoltato
fino ad allora mi sembr acqua passata!
Freddie divenne in breve tempo non
soltanto il cantante della mia band
preferita, ma un amico immaginario al
quale confidavo persino i miei momenti
pi fragili, le mie sofferenze, la mia
solitudine. Ne ero ossessionato. Passavo
le giornate a ripetere ogni sua mossa
davanti allo specchio: ero folle della sua
gestualit. Decisi di investire la mia
paghetta settimanale comprando ogni loro
disco, ogni spartito, ogni loro libro, e chiesi
di nascosto alla mia insegnante di

pianoforte di mettere per un secondo da


parte Chopin e Beethoven in favore di
Freddie e soci. Mi accontent e fu allora che
iniziai anche a scrivere canzoni,
rendendomi conto che la musica classica
poteva abbinarsi e in qualche caso
completare la musica leggera, raccontando
storie che fossero davvero di tutti.
Fu allora che il pianoforte mi divenne
amico per la prima volta. Fino a quel
momento era sempre stato un ladro
di tempo, qualcosa che mi avevano
imposto i genitori per qualche loro
borghese tradizione di famiglia.
In parte il mio amore per i Queen mi fece
sentire diverso. Ricordo molto bene
che durante gli anni del liceo la musica
rock girava attorno ai Nirvana. Non c'era
classe che non fosse colma di ragazzini
pseudo-depressi che intonavano Smells
like teen spirit imbracciando (male)
una chitarra elettrica. Per loro Freddie
ed il mio pianoforte a coda erano roba
da checche. Sembrava che la musica peri
giovani non potesse non essere che triste,
rabbiosa o paranoica. Beh, come non dar
loro ragione! In fondo i Queen erano un
gruppo realmente diverso, lontano anni
luce dal voler essere portavoce di una
generazione in cerca di eroi capaci di
assecondare i loro vizi. Pi di una volta
Freddie dichiar in modo provocatorio che
la sua era musica usa e getta, puro svago
da gettare dopo l'uso, anche se a dire il vero
io non gettavo via un bel niente di quel che
Freddie cantava!
Quel che mi colp maggiormente dei Queen
fu quanto le loro canzoni fossero complete
dal punto di vista emotivo, nonostante
fossero innegabilmente un esempio
di formidabile tecnica esecutiva. Per uno
come me, che fino ad allora aveva studiato
soltanto musica classica, la loro influenza
era un'opportunit irresistibile! Ad ogni
ascolto pensavo: "Questa s che benzina
per i miei desideri!". Trovavo nel loro modo
di comporre la volont di non lasciare
niente al caso. Ogni componente del gruppo
riusciva a dare il suo contributo.
Elencando le canzoni dei Queen che hanno
avuto uno straordinario successo infatti
impossibile non notare come non ci sia uno
solo, tra i componenti del gruppo, che non
abbia avuto importanti meriti compositivi
al riguardo. Basti pensare a "We will rock
you" o "Save me" , scritte da Brian May, o
alla super-hit "Radio ga ga" composta da
Roger Taylor, o alle formidabili "Another
one bites the dust" e "I want to break free"
scritte da John Deacon. I Queen di
Freddie&Soci erano a tutti gli effetti una
vera band, un esempio di gruppo creativo,
il cui leader faceva da sacerdote a
mastodontiche messe live. Ed stato
facile innamorarsi artisticamente dei
Queen, delle loro note e delle loro canzoni.
Sono cariche dei sentimenti pi variegati, e
pare ovvio nel guardare Freddie cantare, o
semplicemente soffermandosi un secondo

sul suo sguardo profondo, che fosse lui


stesso un uomo stracolmo di sentimenti ed
emozioni. altrettanto chiaro che queste
emozioni vennero sempre compensate, a
volte con eleganza, a volte con audacia e
maestria, da grandi musicisti come Brian,
Roger e John, sia nella scelta degli
arrangiamenti, sia nella composizione delle
canzoni. Credo che sia per questo che la
critica non mai stata troppo benevola con
loro, almeno fino alla morte di Freddie.
Non hanno mai scritto n suonato musica
impegnata, o schierata. Hanno mischiato
generi musicali diversi, senza pudore o
paura, burlandosi degli schemi.
Hanno sempre messo in primo piano
nei loro dischi l'esagerazione,
la superbia, il loro amore per il
Rock'n'Roll, ma anche per le ballad
romantiche e sofferenti, per i riff che
mai sembravano voler comunicare protesta
o rivolta. Cercavano con la loro sincerit
creativa di unire, coinvolgere, esaltare il
pubblico semplicemente "fottendosene" o
facendosi burla dei miti che li avevano
preceduti. "Bohemian rhapsody" un
esempio palese in cui questa strana
alchimia diventa arte, ma basti pensare
alla versione di "God save the Queen",
che Jimi Hendrix aveva suonato
polemicamente al Festival dell'Isola di
Wight nel 1970, confrontandola a quella
autoironica e "corretta" che chiudeva
ogni loro concerto.
Le difficolt incontrate dai Queen a mio
avviso non furono causate soltanto dalla
stampa poco lungimirante, ma dal fatto
che fossero sempre stati in qualche modo...
demod. Non erano oggettivamente belli,
ed erano personalit totalmente diverse
unite in una stessa band.
La verit che nel loro apparire diversi e
sempre (in senso buono) popolari,
sono riusciti ad essere esempio di grande
coerenza: basti pensare al titolo del loro
disco-manifesto A night at the Opera,
citazione dell'omonimo film dei fratelli
Marx che esprime a parole un'ideale
colonna sonora di una serata di...
intrattenimento leggero.
Questo modo di concepire la musica e
la creativit mi stato di grande
insegnamento e la quantit di canzoni
pubblicate nei loro album una infinita fonte
di ispirazione. La mescolanza di generi
musicali e culturali stata poi una grande
scuola artistica, e l'ironia presente nei loro
brani e nei loro testi mi hanno trasmesso
la convinzione che tutto possibile
(e magnifico) sul palco della vita.
L'importate lo stile diceva Freddie.
Per questo ho tatuato sul mio braccio lo
sguardo fiero di Freddie che saluta il suo
pubblico a Wembley, avvolto nel suo
regale mantello. La marcia della regina
continua grazie a chi li ha amati e ascoltati,
a chi scrive ancora di loro, del loro percorso
che nonostante l'assenza di un leader
carismatico come Freddie Mercury

continua. Io, lo ammetto, sono e rimango


fermo ai miei 15 anni, a quel periodo in cui
la voce e il suono di una band hanno
conquistato e, volendo esagerare, reso
migliore un ragazzo qualunque.
Un frontman che amava il travestimento,
la teatralit, il cui imperativo era stupire
ed intrattenere, con una voce superba e
che scriveva classici rock al pianoforte.
Un chitarrista gentile ed educato, ma
dal suono unico e graffiante, con un folto
cespuglio di capelli in testa, che amava
l'hard rock... e la Guinnes.
Un batterista biondo dal tiro micidiale
che cantava (con voce roca ma toccando
note altissime) canzoni particolari,
puramente sue. Un bassista sfuggente e
capelluto, davvero molto malleabile,
dai capelli lunghi e cotonati.
Queste sono le forze che hanno dato vita
ai miei sogni. Queste sono state le figure
pi importanti della mia adolescenza.
Questi sono stati i miei primi eroi.
In una sola parola, questi erano
i Queen.

Roberto Casalini

Qualcuno si accontenta di arrivare secondo, io non posso.


La vedo come una sconfitta. Se hai assaggiato il gusto di essere
il numero uno, allora il numero due non ha abbastanza sapore.
Freddie Mercury era fatto cos, e la vita gli ha dato ragione.
Con i Queen, stato ai vertici del rock per oltre ventanni.
E nei sondaggi che le riviste specializzate e i siti web
promuovono periodicamente lo scettro di re del rock continua
ad appartenergli, anche a diciassette anni dalla scomparsa
(lultima consultazione che gli ha confermato il numero uno,
indetta da votenumber1.com proprio questanno, ha visto
partecipare milioni di persone da oltre 40 paesi).
Del resto, Freddie sempre stato il primo a scommettere su se
stesso e sui partner artistici che si era scelto, gi dagli esordi:
Fin dal principio io sapevo che avremmo avuto un enorme
successo, e and proprio cos. Non ho mai avuto dubbi. Mai.
Sapevo che ce lavremmo fatta e non facevo che ripeterlo
a chiunque me lo chiedesse. In questo ambiente devi mostrarti
sicuro. Se vuoi la torta con la ciliegina e tutte le guarnizioni,
devi avere abbastanza fiducia in te stesso per riuscire a
prendertela.
Scelse di chiamarsi Freddie Mercury nel 1970 quando,
ventiquattrenne, diede vita ai Queen, ispirandosi al vivace e
sfrontato dio greco Mercurio che era citato in una canzone
del loro album di esordio, My fairy king. Ma il suo vero nome
era Farrokh Bulsara ed era nato il 5 settembre 1946 a Stone
Town nellisola di Zanzibar, oggi appartenente alla Tanzania.

In quegli anni, Zanzibar era una colonia inglese e suo padre,


Bomi Bulsara, un funzionario dell impero britannico che
viveva i suoi ultimi giorni di gloria e che lanno dopo la nascita
di Freddie, nel 1947, avrebbe imboccato in seguito
allindipendenza dellIndia il viale del tramonto.
Era di origine indiana, Bomi Bulsara: pi esattamente un parsi,
appartenente a quella comunit di origine iraniana che praticava
lo zoroastrismo (i templi del fuoco, i morti esposti agli avvoltoi
nelle torri del silenzio, avete presente?) e che si stanzi a
Bombay nellVIII secolo, quando gli islamici invasero la Persia.
Di origine indiana anche la madre Jer, che nelle vene aveva
inoltre sangue finlandese, russo e indonesiano.
In questo ambiente esotico e protetto Freddie trascorre
uninfanzia felice (Mio zio aveva una villa a Dar-Es-Salaam,
a pochi metri dal mare, e la mattina venivo svegliato dalla
cameriera. Uscivo con in mano un succo darancia ed ero
direttamente in spiaggia, ricorder) e, bambino precoce,
a sette anni viene spedito in collegio nei pressi di Bombay,
a Panchgani. Impara a badare a se stesso e ad essere
indipendente, pratica molti sport (Ero poco portato per
il cricket e per la corsa di resistenza, ma me la cavavo bene
nella corsa veloce, ero bravo a hockey e come pugile
ero davvero eccellente... che ci crediate o no) e, nel 1958,
suona il piano (a scuola per volere della madre ha preso lezioni,
arrivando al quarto livello di classica, teoria e pratica)
nella sua prima band, The Hectics.

Non restano documentazioni di quegli anni: soltanto una foto


buffa e tenera, che lo mostra dodicenne educato e col ciuffo,
pantaloni chiari camicia bianca e cravatta a stringa.
Torna a Zanzibar nel 1962 e, due anni pi tardi, si trasferisce
con la famiglia in Inghilterra. Si iscriver nel 1966 alla scuola
darte di Ealing e dopo il diploma tenter la carriera
di illustratore free lance. Pi della grafica e del design, per,
lo appassiona la musica: da fan (eclettico gi in giovent,
avr come idoli Jimi Hendrix e John Lennon, ma
anche i Jacksons Five) e, allinizio, come musicista dilettante
(negli Ibex di Liverpool poi divenuti Wreckage, nei Sour Milk
Sea). Fino allincontro con gli Smile di Brian May e Roger
Taylor che, grazie proprio a Freddie che ne divenuto
il cantante, si trasformeranno nei Queen. La sua prima carta,
la pi cospicua, lasso che manca per fare il poker, la voce.
Veemente, teatrale, con una timbrica e unestensione inusuali,
con uno spessore e una pienezza che conquistavano al primo
ascolto. Sulla voce incredibile di Freddie Mercury sono stati
fatti anche degli studi: per stabilire, basandosi sulle canzoni
da lui incise, che tra la nota pi bassa (Fa1 in Dont try suicide
dallalbum The game) e la pi alta (Sib5 nel
falsetto di Lets turn it on, da The Mr. Bad Guy sessions)
cera unestensione di tre ottave e mezzo.
Alla voce si accompagnava una notevole versatilit
compositiva. Sue sono fra le altre We are the champions,
Bohemian rhapsody, Crazy little thing called love,
Somebody to love, Killer queen, Dont stop me now e
Under pressure (alla stesura di questultima partecip
anche David Bowie).
Ma Freddie ha altre frecce nel suo arco: estroverso,
carismatico e incontenibile, tutte doti che lo renderanno
frontman amatissimo. E lunico che riesce a coinvolgere e
a far battere le mani allultima fila di Wembley, dir Mick
Jagger, dopo averlo visto in azione al Live Aid. E David Bowie:
Di tutti i cantanti rock teatrali, Freddie era una spanna sopra
tutti: lui andava oltre. E naturalmente, adorer sempre un
uomo che indossa collant. Lo vidi in un concerto e pensai che
lui era luomo in grado di tenere il pubblico nel palmo di una
mano. Non solo collant: i travestimenti per la scena sono parte
integrante dellartista Freddie, perch per lui un concerto non
mai soltanto un concerto. Diamogli la parola: Quando ho
cominciato, tutti i gruppi rock indossavano jeans sporchi, e
di colpo sono arrivato io, con le mie camicie sbuffanti di Zandra
Rhodes e il viso truccato. Unimmagine assolutamente
scandalosa. Il concerto con lui diventa show, rappresentazione
teatrale, altro: Mi vesto per fare colpo ma con un certo gusto, e
mi diverto con i miei abiti di scena. Non solo un concerto
quello che il pubblico vede, anche una sfilata di moda.
Mi piace cambiare vestiti, fa tutto parte degli effetti teatrali.
Entro in scena dopo lassolo di chitarra di Brian e la gente sa
che sta per succedere qualcosa. Il qualcosa potr essere
di volta in volta una tuta da ginnastica e una vestaglia lunga,
un travestimento femminile o una giacca gialla, un completo
in pelle o un vestito a scacchi: limportante esagerare.
Anche se, nel corso del tempo, i capelli si accorceranno e la
sobriet tender a prevalere. Per dirla con Freddie:
Dora in avanti, gli abiti strampalati in scena sono vietati.

Non credo che un uomo di quarantanni debba pi correre


qua e l in calzamaglia. Non un granch appropriato.
Il leader dei Queen. Lapprezzato solista che riesumava
un vecchio successo dei Platters (The great pretender),
che prov a duettare con Michael Jackson in due canzoni non
pubblicate ma che circolano sul web e che realizz un album
con la soprano catalana Montserrat Caball, anticipando
di qualche anno il connubio tra lirica e rock che ebbe Pavarotti
come pigmalione (il disco era Barcelona, e la canzone che gli
dava il titolo ebbe lonore di aprire le Olimpiadi del 92).
E poi luomo Mercury. Comera Freddie nel privato?
Era puntiglioso, perfezionista, esigente nel lavoro e nei
rapporti umani. Ma era leale: nei Queen, cerc sempre di
mettere in ombra la sua prepotente preminenza a favore
del collettivo. Generoso fino alla prodigalit, sommergeva
gli amici di regali e aveva uninclinazione allo shopping
compulsivo pari se non superiore a quello dellamico
Elton John: i soldi, per lui, erano fatti per essere spesi.
Era un collezionista tra leccentrico e il molto competente:
kimono e gigantesche carpe koi che andavano a finire
nel laghetto della sua villa a Kensington, ma anche stampe
giapponesi, impressionisti e pittori dellet vittoriana.
Era vitalista, festaiolo, teorico del vivere alla giornata:
ma la sfrontatezza era la maschera di un timido che alternava
le celebri e sfrenate feste a momenti di grande malinconia e
solitudine. Era gay: dichiarato e, a parte gli eccessi di scena,
non ostentato. Promiscuo ma anche vulnerabile e facile vittima
di delusioni amorose. Visse per sei anni con una ragazza,
Mary Austin, che rest la sua pi intima amica per tutta la vita
e fin per ereditare il suo patrimonio: Freddie la definiva
la sua moglie di fatto. Anche se per la famiglia
non aveva nessuna vocazione: Se avessi voluto dei bambini
sarei andato da Harrods e ne avrei comprato uno. Vendono
di tutto, l. Se ne prendi due, ti regalano anche la tata.
Preferiva i gatti, e ad uno arriv a dedicare un album.
E preferiva laffetto del pubblico, che poteva permettersi di
salutare cos, alla fine di un concerto: Grazie, Dio vi benedica e
sogni doro... branco di puttane! Aveva un grande senso
dellumorismo, Freddie Mercury. Come quando riassunse cos
la sua vita: Ho vissuto sconvolgimenti e ho affrontato
problemi enormi, ma mi sono divertito moltissimo e non ho
rimpianti. Oddio, sembro Edith Piaf!
Anche per questo ci manca.

Ho pensato al nome Queen. solo un


nome, ma molto regale ovviamente, e suona
benissimo. un nome forte, molto universale e immediato. Ha molte potenziali visuali ed
aperto a tutti i tipi di interpretazioni.
(Freddie Mercury).
I segni zodiacali dei Queen: Roger Taylor e
John Deacon sono del Leone, Brian May
un Cancro, Freddie Mercury era del segno
della Vergine.
Cera una sezione di No, no, no! e noi
dovevamo ripeterla qualcosa come 150 volte.
A quei tempi in studio si usavano i 16 piste.
Ora abbiamo i 24 e 32 piste, e anche di pi.
Abbiamo fatto cos tante sovraincisioni per
quella canzone su quelle 16 piste, strati e
strati, continuavamo ad accumularne, e
il nastro diventato trasparente, non ce ne
stavano pi. Penso che si sia anche rotto in
due punti (Freddie Mercury a proposito
di Bohemian rhapsody).
Nel 1984 i Queen si travestono da donne
per il videoclip di I want to break free,
ispirandosi a una popolare sit-com televisiva
dellepoca, Coronation Street. Gli inglesi
si divertono, gli americani molto meno e
bandiscono il video dalle tv.
Nel 1986, il singolo A kind of magic
arriva al primo posto in classifica in 35 paesi.
Nel corso del Magic tour, quellanno,
i Queen suonano anche in Ungheria: sono
il primo gruppo rock a esibirsi nellEuropa
dellEst.

Brian May suona quasi sempre la Red


Special, una chitarra che si era costruita da
ragazzo con laiuto del padre ingegnere, non
potendosi permettere la pi costosa
Telecaster. La chitarra fatta in legno di
quercia e, per il corpo, usa il mogano
dellarchitrave di un caminetto.
Il batterista Roger Taylor, invece, noto per
impugnare le bacchette al contrario.
Freddie Mercury non prese mai la patente
di guida. Tra le auto, preferiva la Rolls Royce,
anche se per i suoi spostamenti usava una
Mercedes.
Fatta eccezione per quelli del primo
album, tutti i singoli dei Queen sono sempre
arrivati nella Top Ten della classifica
inglese.E per quanto riguarda gli album, dal
quarto in poi tutti hanno raggiunto il primo
posto in classifica almeno in un paese.
Nel 1978, per promuovere il doppio
singolo Bicycle Race/Fat bottomed girls,
i Queen organizzano una gara di ciclismo
nello stadio di Wimbledon. Concorrenti, 65
ragazze nude e dal sedere importante.
La vincitrice della gara finisce (censurata)
nella copertina del doppio singolo.
Una volta Rod Stewart, Elton John e io
volevamo mettere su un gruppo. Volevamo
chiamarlo Hair, Nose and Teeth, capelli,
naso e denti, per via delle nostre peculiarit
fisiche. (Freddie Mercury)

Freddie Mercury non accett mai di farsi


raddrizzare i famosi denti sporgenti, nel
timore che la sua voce ne venisse alterata.
Nel 1970, mentre incideva il primo album
con i Queen, Freddie Mercury aveva inciso
anche il singolo I can hear music/Goin
back, usando lo pseudonimo Larry Lurex.
Nel 1984, Freddie Mercury partecipa alla
colonna sonora di Metropolis con Love
kills, scritto con il produttore Giorgio
Moroder. Lanno prima, aveva inciso con
Michael Jackson State of shock e There
must be more to life than this. (questultima
apparve nel primo album solista di Freddie,
ma senza le parti cantate da Jackson)
Uno dei pi insospettabili fan dei Queen
Homer Simpson. Nel corso di una puntata,
lo dichiar in modo esplicito: A cosa servono
tutti questi nuovi gruppi? Lo sanno tutti
che il rock ha raggiunto la sua massima
perfezione quando usc Bohemian rhapsody
nel 1975.
Secondo alcune dichiarazioni (anche di
Brian May) si pensa da tempo a un film
su Freddie Mercury, che dovrebbe essere
interpretato da Johnny Depp.

Roberto Casalini

Paul Rodgers, chi mai costui?


Poco noto dalle nostre parti, il cantante che,
collaborando con i Queen, si accolla
il compito gravoso di non fare rimpiangere
Freddie Mercury, ha tutte le carte in regola.
Meglio ancora, ha il pedigree giusto di voce
regina dellhard rock, seconda soltanto forse
a quella di Robert Plant, cos come la band
che diede la notoriet a Rodgers, i Free,
fu seconda soltanto ai Led Zeppelin nello
scandire e portare al successo planetario
la musica post-Beatles che si irradiava
dallInghilterra allinizio degli anni Settanta.
Stimatissimo dai colleghi, che lo chiamano
The Voice, come un tempo si usava fare
per Frank Sinatra, Rodgers ha anche un fan
illustrissimo: lex premier britannico
Tony Blair, che nel 2002 lo invit a esibirsi
al congresso dei laburisti, dove lintera
platea dei delegati inton a voce spiegata
il ritornello di un suo vecchio hit, Wishing
well. Rodgers ne ha un ricordo filtrato dal
sarcasmo: Cantavano tutti, amiamoci in un
mondo di pace, ma poco dopo ci siamo
imbarcati nella guerra in Iraq.
Rewind, partiamo dalla biografia.
Nato nel 1949 a Middlesbrough,
nellInghilterra settentrionale, Rodgers
comincia suonando il basso per una band
locale, The Roadrunners: ne fanno parte
fra gli altri Micky Moody, che finir
nei Whitesnake, e Bruce Thomas, che pi

in l verr ingaggiato negli Attractions


di Elvis Costello. Con gli strumenti ci sa
fare: alloccasione, oltre al basso, suona la
chitarra, il piano e la batteria.
Se proprio ne avesse voglia, potrebbe fare
da solo (lo far in unoccasione, incidendo
in perfetta solitudine la ballad Seagull per
i Bad Company). Ma richiesto soprattutto
come cantante e loccasione giusta arriva
nel 1968, quando lascia la sua blues band,
i Brown Sugar, per unirsi al grande
chitarrista Paul Kossoff, al bassista Andy
Fraser e al batterista Simon Kirke: sono nati
i Free, gruppo di punta del blues-rock
inglese che proprio quellanno esordisce
per la Island con il capolavoro Tons of
sobs: tre quarti delle canzoni, che vivono
grazie alla sua voce urticante e agli assolo di
Kossoff, li ha scritti lui, da solo o con Fraser.
Con i Free, fino al 1973, Rodgers sforna sette
album. il terzo, Fire and water, nel 1970
scala le classifiche inglesi e americane
(e la canzone che lo traina, All right now,
nel 2000 ha toccato il lusinghiero traguardo
dei due milioni di passaggi radiofonici).
I Free si separano nel 1971, si rimettono
assieme, chiudono i battenti nel 1973.
Per Paul Rodgers, accompagnato dal batterista
Simon Kirke, tempo di una nuova
avventura. E prende forma il supergruppo
Bad Company, che incorpora il chitarrista
dei Mott the Hoople Mick Ralphs e
il bassista dei King Crimson Biz Burrell.
Amministrati da Peter Grant, manager

dei Led Zeppelin, e messi sotto contratto


dalletichetta di Page & co., la Swansong,
i Bad Company agguantano il successo
per il collo e, con il loro rockblues vestito
di sonorit da classifica, non lo mollano pi:
Cant get enough, dal loro primo album,
va subito al primo posto, con il secondo
album si fanno largo nelle charts americane,
e alla terza prova (Run with the pack,
1976) ottengono il platino e rimangono
in classifica per oltre nove mesi.
Il successo dura, con Rodgers, fino al 1982.
Poi lui scende: una serie di discreti album
solisti (uno, Muddy Waters blues,
nel 2000 riceve una nomination al
Grammy), un breve duo con Jimmy Page,
nome di bottega The Firm e due dischi
allattivo, un altro gruppo (i Law, con lex
batterista degli Who Kenney Jones),
un tribute a Hendrix con i suoi musicisti,
unapparizione al Letterman Show
con B. B. King, il ritorno in classifica
con i Bad Company e da solo, alcune
comparsate di lusso con Jeff Beck, Roger
Waters e altri. Nel frattempo, dal 2005
Paul Rodgers ha detto s ai Queen.
Dopo aver detto no, nel corso degli anni,
ai Deep Purple, ai Doors e ai Lynyrd Skynyrd.

Roberto Casalini

Glam rock, il rock del fascino. O, sinonimo, glitter rock,


il rock dei lustrini. Da Londra, negli anni Settanta, arriv
questa nuova ondata facilissima da individuare a occhio
e al tempo stesso assai sifficile da definire a orecchio.
A occhio, ruppe con le uniformi dei Sixties: i Beatles tutti
vestiti allo stesso modo e tutti con lo stesso caschetto
(ma anche i Fab Four nellultim fase avevano aumentato
vertiginosamente il gioco degli specchi e i travestimenti)
i giubbotti di cuoio dei gruppi mod; i lustrini,
le paillettes e il lam che erano arrivati in eredit, quasi
in saldo, dal rock n roll anni Cinquanta di Elvis Presley,
Little Richard e Liberace e, nei dorati Sixties, da molte
delle baracconate spettacolari degli artisti soul: il glam
segn uno sfrenato e rutilante individualismo allinsegna
delleccesso vestimentario. Soprattutto, ruppe con una
consuetudine: che lartista fosse sincero e spontaneo,
che offrisse se stesso, senza mediazioni e
occultamenti, al pubblico.
Con il glam rock, il concerto divenne qualcosa di pi e
qualcosa di meno di quel che era stato nel decennio
precedente: non pi soltanto unesibizione di bravura e
potenza musicale, non pi e non solo un rito collettivo,
ma una messa in scena, una rappresentazione,
uno spettacolo teatrale dove il musicista-divo entrava
nei panni di un personaggio.
Aiut, in questo caso, che alcuni protagonisti del glam
rock provenissero dal musical (Alex Harvey era stato
a lungo nel cast di Hair, Gary Glitter aveva calcato
i palcoscenici con Jesus Christ Superstar, David Bowie
aveva preso lezioni dal grande mimo Lindsay Kemp).
Musicalmente era tutto un altro paio di maniche.
Di base, molto del glam rock che andava per la
maggiore era in origine robusto hard rock sottoposto
ad accurate lavorazioni e metamorfosi: reso pi teatrale e
magniloquente (i Queen, lo si gi detto, ma anche
i Kiss e gli Slade), contaminato e come alleggerito
da robuste iniezioni di pop e di sonorit da classifica.
Ma a volte il glam era puro e magistrale pop-rock
di derivazione beatlesiana appena rimodernato,
e le concessioni glam erano tutte e soltanto nel look
(le zeppe e gli occhialoni che divennero quasi
il marchio di fabbrica, in scena, dellaltrimenti assai
distante Elton John). A volte era caricatura sfacciata di se
stesso (gli abiti argentati e le suole ortopediche che
raggiungevano altezze vertiginose di Gary Glitter)
e a volte voleva essere sgradevole e volutamente
scioccante (il teatro delle atrocit di Alice Cooper,
con decapitazioni, effettacci da grand guignol e serpenti
boa a spasso per il palco, oppure Iggy Pop che si faceva
cospargere di burro di arachidi dagli spettatori o,
peggio ancora, si tagliava con una lametta sanguinando
vistosamente). Emozioni forti, ma anche voglie
di ribellione generazionale (All the young dudes,
che poi divenne inno gay, scritto da David Bowie
per i Mott The Hoople) e innesti molto intellettuali
di decadentismo underground e pre-dark (il Lou Reed
vistosamente bistrato e borchiato di Transformer e
di Berlin) oppure raffinate pose dandistiche e la musica
di matrice progressive (il mix di futurisno e anni
Cinquanta che costituiva il marchio di fabbrica di Bryan
Ferry nei Roxy Music) e, a met dei Settanta, il nuovo
personaggio di Duca Bianco che David Bowie adott
dopo avere smesso i panni dellalieno.
Con travestimenti oltraggiosi e musica rude (pensiamo
alle New York Dolls) che sembrano anticipare il punk.

Che cosa resta di quegli anni? Be, prima di tutto la


figura di Marc Bolan, che con il suo cappello a cilindro
tempestato di strass, le sue canzoni oniriche o
grezzamente elettriche (pensiamo al quasi-manifesto
Ride a white swan e i suoi T. Rex fu lalfiere del glam
rock. Poi i Queen e i Kiss, certo. Ma soprattutto il David
Bowie androgino e bisex, con i capelli verdi e arancio,
nella memorabile invenzione di Ziggy Stardust,
alieno da Marte. E i Roxy Music di Ferry e Brian Eno,
con la sua elettronica selvaggia e sinuosa, che quasi
annunciava molte trance-dance future.
Di certo, la prospettiva alla musica rock e pop, dopo
lo scioglimento dei Beatles la diedero loro.
Ed loro che le superstar teatrali dei decenni successivi,
da Madonna a Michael Jackson, devono ringraziare.

I FAN CELEBRI DEI QUEEN

LA STORIA DEI QUEEN NON SOLO MUSICA: ANCHE LEGGENDA.

I Queen hanno una larga base di fan di tutte le et con una grande
preponderanza di giovani e giovanissimi, a testimonianza del fatto
che la grande musica non ha barriere di nessun tipo.
A questa schiera di sostenitori si aggiungono naturalmente anche tanti
personaggi famosi del mondo dello spettacolo.
Tra gli artisti di casa nostra abbastanza nota la passione per il gruppo
di Enrico Ruggeri. Lui stesso ha dichiarato che brani come Peter Pan
e Mistero sono di chiara ispirazione Queen. Ci sono poi senza dubbio
Morgan, Francesco Baccini, Giorgia e Cesare Cremonini (con tanto di
tatuaggio). Molti anche quelli del mondo dello spettacolo in genere,
da Paolo Bonolis a Maddalena Corvaglia, tanto per citarne due che hanno
dichiarato spesso il loro incondizionato amore alla band inglese.

Sono stati il primo gruppo a far scorrazzare 50 ragazze nude per lo stadio
di Wimbledon per promuovere un loro album, i primi a conquistare le
folle oceaniche del Sudamerica, a violare con uno spettacolo rock la
cortine di ferro dellallora ex blocco sovietico; hanno inventato il videoclip
a fini commerciali e scalato le classifiche di tutti i continenti,
sbaragliando la concorrenza e influenzando gran parte di essa.

A livello internazionale i Queen hanno influenzato schiere di musicisti,


in particolare molti gruppi heavy metal.
Nikki Sixx dei Motley Crue cita da sempre "Sheer Heart Attack"
come uno dei migliori dischi di sempre, per non parlare di Extreme,
Def Leppard, Scorpions, Metallica e Guns n'Roses.
Axl Rose un grande fan dei Queen da sempre, ha presentato anche
degli special sul gruppo andati in onda negli Stati Uniti e recentemente
ha anche chiesto a Brian May di contribuire in alcuni all'atteso disco dei
Guns "Chinese Democracy".
Non si contano pi le numerose citazioni ai Queen di Taylor Hawkins
e Dave Grohl dei Foo Fighters nei loro concerti, cos come le varie
apparizioni con Brian May e Roger Taylor. Ma certamente non molti
sanno che gi nel 1995, di passaggio in Italia, il gruppo di Dave Grohl
poco prima dell'uscita di "Made In Heaven" chiese la possibilit di sentire
in anteprima il disco dei Queen con gli ultimi pezzi registrati da
Freddie Mercury.
E ci riuscirono. Nel gruppo allora era ancora membro ufficiale Pat Smear,
anche lui accanito fan dei Queen. E visto che siamo in tema, lo stesso
Kurt Cobain era un grande ammiratore dei Queen e di Freddie Mercury
in particolare.
Chiudiamo questa breve rassegna dedicata ai fan celebri, che potrebbe
continuare ancora per molto se dovessimo citare veramente tutti, con due
nomi pi recenti come i McFly, che con la loro cover di "Don't Stop Me
Now" hanno raggiunto il vertice delle classifiche inglesi ed hanno poi
avuto l'onore sia di avere ospite Brian May in un loro concerto (cercatevi
il clip su YouTube per vedere lo spettacolare ingresso del chitarrista
prima di eseguire uno dei suoi incredibili assoli) e di essere chiamati a
suonare alle celebrazioni per il sessantesimo compleanno di Freddie
Mercury con un'edizione speciale del musical "We Will Rock You"
al Dominion Theatre di Londra.
Infine non possiamo mancare di citare The Feeling, uno dei gruppi
pi interessanti della scena inglese. Cantante, chitarrista, bassista e
batterista sulla loro biografia citano rispettivamente, Freddie Mercury,
Brian May, John Deacon e Roger Taylor tra i musicisti dai quali hanno
tratto ispirazione!
WE WILL ROCK YOU
Official Italian Queen Fan Club
Via Garibaldi 2/2
23010 Berbenno di Valtellina (SO)
www.wewillrockyou.it

I concerti dei Queen sono curati in ogni dettaglio, anche quando allinizio
le finanze scarseggiano. Investono migliaia di sterline in costosi impianti
luci e ed effetti vari, tra cui tonnellate di ghiaccio secco. Ingaggiano un
sosia di Freddie che allinizio di ogni concerto dia la sensazione che il
cantante si trovi contemporaneamente in pi punti del palco. Curano in
modo maniacale il proprio look, consci per primi di come musica e
immagini diverranno di l a poco elementi complementari.
Nel 1975 regalano ai propri fan il concerto di Hyde Park, che richiama
una folla sterminata ed entusiasta. Nel corso degli anni la band coinvolge
alcuni fan nella realizzazione dei video, generando un legame rimasto
indissolubile.
E soprattutto la contaminazione di stili e la variet dei suoni a determinare
il successo della band. Se A night at the Opera costituisce la prima
opera rock capace di influenzare ancora oggi decine di artisti, News Of
The World lalbum che ha spinto Kurt Cobain ad imbracciare una
chitarra, mentre sulle orme di Queen II che a distanza di anni si
formano artisti del calibro di Def Leppard e GunsnRoses .
Ogni nuovo progetto presentato con feste pantagrueliche, caratterizzate
da un assortimento di nani, spogliarelliste, cartomanti e buffoni.
Memorabile il party tenutosi a New Orleans nel 1978 durante il quale
ben 400 invitati poterono godere di numerosi servizi speciali
gentilmente offerti dai Queen.
Gli anni Ottanta sono lepoca dei concerti immensi, soprattutto quelli in
Sud America, durante i quali migliaia di persone percorrono decine di km
a piedi pur di essere presenti, mentre la band viene scortata dai militari
perch troppo forte il timore dei regimi locali di possibili sommosse
popolari. La conquista del Nord America avviene grazie al singolo
Another one bites the dust, un brano funk-black che allinizio fa passare
i Queen come una band di colore.
In Italia il gigantismo dei Queen deve vedersela con il piccolo palco
dellAriston di Sanremo e con la necessit di esibirsi in playback. Ne
seguir una esibizione particolare, con Freddie Mercury deciso a far
capire a tutti che in realt non stava cantando. Rivedendolo oggi,
i Queen sembravano una corazzata in uno stagno!!!
Nel 1995 Made in Heaven, album postumo che racchiude alcune tra le
pi belle tracce vocali inedite di Freddie, presentato con semplici
interviste e senza alcuna esibizione promozionale, vende milioni di copie
e raggiunge ovunque il primato in classifica.
Sembra la fine della storia dei Queen, senza pi possibilit di ritorno,
se non con materiale darchivio. E invece
www.queenheaven.it

ORIZZONTALI

VERTICALI

Ragazze in bicicletta

Il pittore preferito da Freddie

Il nome della prima chitarra di


Brian May

Titolo del musical ispirato


alle loro canzoni

Brian May stato uno studente


di...

Titolo della canzone


coverizzata dai Metallica
nel 1990

10 La citt cantata con


Montserrat Caball

La prima band di Paul Rodgers

13 La nazione dove nato Freddie

La canzone dei vincitori

14 Citt dove Freddie frequent


il liceo

Film di fantascienza di cui


firmarono la colonna sonora

15 Roger Taylor stato uno


studente di...

La loro prima stilista

11 Lalbum del Magic Tour


17 Canzone cantata al Festival di
Sanremo nel 1984
18 La prima band di Freddie

12 Brano cantato con David Bowie


16 Citt della Cornovaglia sede
del loro primo concerto

19 Il loro fan, personaggio dei


cartoon, pi celebre
20 Film con Christopher Lambert
scozzese di cui firmarono
la colonna sonora

by Rita&Franz

La soluzione la potete trovare dal 30/09/08 su www.virginradio.it

su virginradio.it le WEBRADIO amplificano il Rock

Roma: 98.7
Frascati - Tivoli: 98.7 # Fiumicino - Lido Di Ostia: 98.7
Anagni - Colle Ferro: 88.2
Frosinone - Alatri - Ceccano - Veroli: 87.6-106.7-98.5
Sora: 93.8 # Cassino: 91.2-87.6 # Latina: 97.6
Velletri - Aprilia: 97.6 # Sabaudia - Terracina: 97.6
S.Felice Circeo: 97.6 # Viterbo: 98.7 # Rieti: 93.5

La COMPILATION
con i brani pi forti
delle classifiche di Virgin Radio.
1Papa

RoachReckless
2Puddle Of MuddPsycho
33 Doors DownIt's Not My Time
4OneRepublicStop And Stare
5Los Campesinos!Death To Los Campesinos!
6MorrisseyThat's How People Grow Up
7NickelbackRockstar
8The KooksAlways Where I Need To Be
9dEUSThe Architect
10Club 8The Boy Who Couldn't Stop Dreaming
11BabyshamblesYou Talk
12SlutIf I Had A Heart
13SeetherFake It
14The BraveryBelieve
15SkinTear Down These Houses
16SupergrassBad Blood
17RadioheadJigsaw Falling Into Place
18We Are ScientistsAfter Hours
19The NiroLiar
20EditorsThe Racing Rats

www.universalmusic.it

Dj RINGO

Voglio condividere con voi un segreto! Virgin Radio sul pezzo e


marcia che una meraviglia. In poco pi di un anno la radio ha
fatto passi da gigante ed merito soprattutto vostro che ci
ascoltate con tanta passione. La stessa che noi ci mettiamo per fare
sempre del nostro meglio senza dormire sugli allori. Mai.
Per questo abbiamo in serbo un sacco di novit, tutte a breve
scadenza, da non perdere.
Si, perch ci piace presentarvi i dischi in anteprima come abbiamo
fatto con The Cosmos Rocks dei Queen + Paul Rodgers oltre alle
esclusive in stile Virgin Radio come Black Ice degli AC/DC
(ci sar anche una super intervista con la mitica band australiana)
e, in ambito italiano, HELLdorado il nuovo disco dei Negrita.
Parallelamente a queste iniziative continua il nostro impegno in
ambito live.
Il tempio del rock. Sono stati gi tanti i concerti presentati da
Virgin Radio e credetemi saranno ancora di pi.
Da Bryan Adams e Alter Bridge (a brevissimo) fino ai tour previsti
per la primavera/estate con U2, Oasis
E live, per Virgin Radio, significa anche la fanzine (quella che avete
tra le mani in questo momento).
Ci avete dimostrato, intasando la nostra mail, di apprezzarle molto e
quindi il nostro impegno sar raddoppiato anche in questo ambito.

FREQUENZE VIRGIN RADIO


PRINCIPATO DI MONACO Monte Carlo: 101.0 VALLE DAOSTA Aosta: 98.5 - Pont St. Martin: 100.5 - Chatillon,
St. Vincent: 88.5 - Courmayeur: 98.2 - Villeneuve, Arvier :107.20 PIEMONTE Torino: 90.9 - Ivrea: 94.0 - Trecate:
96.7 - Novara :104.5 101.5 - Intra, Verbania, Stresa : 103.2 - Lago DOrta: 101.5 - Biella, Santhi: 101.5 104.5 - Vercelli:
104.5 - Alessandria: 91.1 104.5 - Novi Ligure, Tortona: 104.5 91.1 - Casale Monferrato: 104.5 - Asti: 98.8 - Cuneo:
91.1 - Alba: 87.6 - Bra: 91.1 - Pinerolo : 87.6 LOMBARDIA Milano: 87.6 104.5 - Monza: 104.5 - Brianza: 104.5 Varese: 89.7 - Luino, Maccagno: 92.4 103.2 - Laveno 103.2 - Como: 97.6 - Lecco: 102.0 - Mandello, Bellagio,
Tramezzo, Bellano, Gravedona: 101.8 - Barzio, Pasturo, Introbio 102.2 - Taceno, Margno, Premana 101.6 - Parlasco
: 102.0 - Sondrio: 93.3 - Morbegno: 104.2 - Ardenno, Berbenno: 104.2 93.3 - Teglio: 89.6 - Valdisotto, Bormio : 94.0
- Livigno : 98.3 - Pavia: 104.5 - Voghera, Stradella, Broni, Casteggio: 104.5 - Lodi, Crema: 104.5 - Cremona: 104.5
105.0 - Bergamo: 92.0 - Ponteranica, Almenno S.B. 92.0 - Brescia: 90.7 92.2 - Lago DIseo, Lovere: 95.6 - Sarnico:
104.8 Sirmione, Desenzano, Toscolano M., Gardone Riviera: 98.8 - Mantova: 90.1 LIGURIA Genova: 107.4 105.5 Recco, Camogli : 105.5 - Busalla : 89.6 - Rapallo, Santa Margherita: 107.4 97.8 - Chiavari, Lavagna, Sestri Levante :
97.8 - Portofino: 98.7 107.4 - La Spezia: 107.7 104.7 - Lerici : 107.7 104.7 - Savona: 107.4 105.5 - Varazze, Celle Ligure
: 105.5 107.4 - Pietra Ligure, Loano, Albenga: 90.4 - Imperia, Diano Marina : 105.0 105.5 - Sanremo: 105.0 105.5 Bordighera: 104.7 - Ventimiglia: 104.7 VENETO Venezia: 93.1 95.7 - Mestre: 95.7 - Portogruaro: 96.8 - Mirano :
100.3 - Jesolo: 95.7 - Verona: 100.2 - Peschiera, Bardolino, Garda : 98.8 - Soave : 90.2 - Vicenza: 100.5 - Bassano del
Grappa, Castelfranco Veneto : 95.7 - Padova: 95.7 - Rovigo: 95.6 - Adria, Porto Viro, Taglio di Po : 97.7 - Treviso :
95.7 - Valdobbiadene : 95.8 - Belluno: 96.8 99.3 - Feltre : 96.8 - Agordo: 100.7 - Forno di Zoldo: 90.8 - Sappada :
104.3 - Pieve Di Cadore, S. Stefano di Cadore : 104.3 - Cortina DAmpezzo: 104.6 - Asiago : 100.500 FRIULI
VENEZIA GIULIA Trieste: 96.2 96.8 - Pordenone: 96.8 - Udine: 96.6 95.7 - Tolmezzo : 105.1 - Tarvisio : 98.1 Gorizia: 96.3 - Monfalcone: 90.9 96.8 TRENTINO ALTO ADIGE Bolzano: 92.7 - Trento: 98.3 - Rovereto: 94.3 Storo : 103.2 - Madonna Di Campiglio: 103.1 - Riva del Garda, Arco di Trento, Nago-Torbole: 91.2 - Condino, Pieve
di Bono : 103.4 EMILIA ROMAGNA Bologna: 106.5 98.5 - Piacenza : 105.0 104.5 - Val Trebbia, Rivergaro : 105.0
104.6 - Parma: 93.5 105.2 - Fidenza, Fiorenzuola : 105.2 105.0 - Reggio Emilia: 89.7 93.25 - Modena: 88.8 - Carpi:
88.8 - Ferrara: 105.2 - Comacchio, Lidi Ferraresi: 95.1 - Bondeno : 92.7 - Tresigallo : 98.7 - Copparo : 96.3 - Codigoro
: 96.7 - Ravenna : 98.9 - Castel San Pietro, Imola, Faenza : 106.0 98.95 - Forli, Cesena, Cervia, Cesenatico: 106.0 Bellaria, Rimini: 104.5 106.0 - Riccione, Cattolica: 104.5 104.7 TOSCANA Firenze: 107.2 89.1 - Valdarno: 91.3 Greve in Chianti: 107.9 107.2 - Prato : 89.1 88.0 - Pistoia : 101.5 89.1 - Pisa, Lucca: 89.1 107.2 - Livorno: 106.2 89.1 Porto Azzurro - Massa Carrara, Versilia, Viareggio, Forte dei Marmi: 107.2 - Aulla, Pontremoli: 107.7 - Arezzo: 97.4
107.9 - Siena: 97.9 107.9 - Grosseto: 93.5 103.6 107.9 - Argentario: 103.6 107.9 - Isola DElba: 107.9 107.2 89.1 Mugello 97.2 - Cetona, Chianciano, Chiusi, Montepulciano, Sinalunga 104.5 - Sansepolcro: 101.7 UMBRIA Perugia:
103.5 104.1 - Castiglione del lago, Citt della Pieve: 104.5 104.1 - Assisi: 103.5 104.1 - Gualdo Tadino: 91.6 - Terni:
96.5 - Orvieto: 104.5 - Citt di Castello: 101.7 - Norcia e Valnerina: 104.0 - S.Venanzo, Marciano: 104.1 LAZIO Roma:

Tutto qui? Neanche per sogno.


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98.7 - Frascati, Tivoli: 98.7 - Fiumicino, Lido Di Ostia: 98.7 - Anagni, Colle Ferro: 88.2 - Frosinone, Alatri, Ceccano,
Veroli: 87.6 106.7 98.55 - Sora: 93.8 - Cassino: 91.2 87.6 - Latina: 97.6 - Velletri, Aprilia: 97.6 - Sabaudia, Terracina
97.6 - S.Felice Circeo: 97.6 - Viterbo: 98.7 - Rieti: 93.5 MARCHE Ancona: 101.0 101.4 91.4 - Falconara, Jesi: 91.4 101.0
104.7 Senigallia: 91.4 104.7 - Fabriano: 105.4 - Pesaro: 104.7 104.5 - Fano: 104.7 - Castelfidardo, Civitanova, Porto
Recanati: 100.8 - Macerata: 100.6 106.8 - Tolentino: 100.6 - San Severino Marche: 100.6 - San Benedetto Del Tronto:
97.950 - Ascoli Piceno: 96.4 96.7 ABRUZZO LAquila: 102.8 - Pescara: 88.3 95.8 - Teramo, Roseto degli Abruzzi,
Pineto: 94.0 - Chieti, Ortona, Lanciano: 95.8 - Lanciano, Atessa, Gissi: 99.3 - Vasto: 95.8 99.3 - Avezzano: 90.4 Sulmona : 100.3 - Castel di Sangro, Schiavi dAbruzzo: 91.2 MOLISE Campobasso: 91.2 - Isernia: 101.8 101.3
PUGLIA Bari: 106.6
90.8 - Acquaviva, Casamassima: 105.2 - Altamura: 95.4 - Barletta:
87.9 91.3 - Andria, Trani, Bisceglie, Molfetta, Corato: 91.3 - Canosa di Puglia: 97.6 - Foggia, S. Severo, Gargano: 105.7
- Manfredonia: 98.0 105.7 - Brindisi: 104.1 - Fasano, Monopoli, Alberobello, Putignano: 101.0 - Martina Franca,
Locorotondo: 93.5 - Taranto: 96.0 96.2 - Grottaglie, Francavilla: 96.2 - Lecce: 105.9 93.7 Gallipoli: 96.5 CAMPANIA Napoli: 93.7 93.5 - Castellammare: 93.5 Scafati 106.0 - Torre
Annunziata, Pompei 93.5 106.0 - Sorrento 93,5 93,7 - Pozzuoli, Ischia: 93.5 93.7 - Capri: 93.5
93.7 - Caserta, Capua, Aversa: 93.5 93.7 - Benevento: 103.4 - Sannio: 91.2 - Avellino, Irpinia:
94.4 - Agro Nocerino Sarnese: 106.0 - Salerno: 90.0 106.0 - Palinuro Cilento: 105.0 104.5 Rocca Gloriosa: 104.5 - Sala Consilina, Vallo Di Diano: 87.9 - Sicignano, Buccino: 95.1 Vietri su Mare, Cava dei Tirreni: 90.0 - Caianello: 91.2 BASILICATA Potenza: 95.6 Lauria, Lagonegro: 92.3 - Vaglio di Basilicata 102.0 Melfi: 92.5 - Castelsaraceno: 102.9 Caggiano, Vietri di Potenza: 95.3 - Viggiano, Grumento, M.te Murro: 95.2 - Vigianello,
Rotonda, Laino: 94.0 - Matera: 99.4 90.9 - Pisticci,
Beralda: 97.9 CALABRIA Catanzaro: 93.1 104.0 - Cosenza
96.0 - Reggio Calabria: 87.9 88.8 - Lamezia, Nicastro, Maida:
93.1 104.0 - Catanzaro Lido, Simeri: 104.0 93.1 - Crotone: 99.3
- Rossano Calabro: 106.4 - Scalea, Praia a mare: 104.5 - Cetraro,
Diamante: 88.500 SICILIA Palermo: 93.2 - Cefalu: 101.8 - Messina:
87.9 88.8 - Capo DOrlando, SantAgata: 99.5 - Milazzo, Patti,
Barcellona: 94.2 94.7 - Catania: 106.5 88.8 - Taormina: 106.2 88.8 Misterbianco, Lentini, Carlentini, Augusta: 88.8 106.5 - Giarre: 92.0 88.8 Acireale: 88.8 - Patern: 101.2 - Siracusa: 103.0 106.5 88.8 - Agrigento: 91.5 Ragusa, Modica, Ispica: 88.8 - Enna: 88.8 106.5 96.8 - Caltanissetta: 96.8 Alcamo, Castellammare del Golfo, Partinico: 92.3 - Trapani, Marsala, Erice,
Mazara, Isole Egadi: 87.6 SARDEGNA Cagliari: 105.4 90.3 - Villacidro: 90.3
- Nuoro: 94.5 - Sassari: 96.5 - Porto Torres: 96.5 - Olbia, Costa Smeralda,
Tempio Pausania: 106.1.

Roma:

98.7

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