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N° 337 | MENSILE - FEBBRAIO 2020 | PRIMA IMMISSIONE 30/01/2020 | EURO 6,00

ALGIERS GIÖBIA PURR CARIBOU JOHNNY MARR GRIMES GIL SCOTT-HERON


NON VOGLIO CHE CLARA FRANTI CABARET VOLTAIRE THE MOTORCYCLE BOY

LEE RANALDO RETROPOLIS: OLTRE 300 RECENSIONI


VS GREG DULLI: SPECIALE SHEFFIELD TRA DISCHI, LIBRI, FILM
AUTARCHIA E MATURITÀ SERIE E FUMETTI

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L’ETÀ DI MEZZO
DI ROSSANO LO MELE

La freschezza degli esordi. Quel soffio che alita sugli Ripetiamo: 1984. Leonard Cohen. Accolto in questo
artisti una volta sola nella vita. E mai più. Oppure la modo. L’album si chiama Various Positions. 35 date
saggezza della fine, i venerati maestri, l’imperiosità di live e poi più niente. Leonard torna al lavoro per
una carriera che volge con flemma verso il capolinea. il successivo I’m Your Man, ma le sessioni di regi-
Magari tutti ti hanno dimenticato fino all’altro ieri, ma strazione s’interrompono quattro volte. L’autore si
poi arriva una serie come gli American Recordings e definisce “soffocato dalle parole”. Revisioni continue
Johnny Cash torna a regnare. In mezzo però. Cosa ca- di testi e nel 1988 il disco esce. Cohen compone con
pita nel mezzo? Nelle giornate infinite che diventano una tastiera Casio portatile, nel disco ci sono capo-
settimane, poi mesi, infine anni, spazi da colmare in lavori come First We Take Manhattan, ma le sue
una carriera quando sei risaputo per i più, ignorato e sensazioni rimangono negative. Interrogato risponde:
lontano nel tempo per gli altri, ma non ancora vecchio “Questi sono i giorni finali. Questo è il buio, questa è
abbastanza per la targa di maestro. Alan Light è stato l’alluvione. Mi ha sempre colpito il modesto interesse
un grande giornalista per “Rolling Stone”, versione suscitato dai miei lavori”. Il Cohen di fine anni 80 af-
americana. Ha raggiunto anche lui l’età di mezzo, 54 ferma di avvertire uno strano feeling: “Tutti i miei fan
anni. E qualche mese fa ha firmato per il mensile bri- dei primi dischi sono morti, quando suono noto un
tannico “Mojo” un delicato ritratto di Leonard Cohen. pubblico di gente che non era neanche nata quando
Colto proprio nella sua età di mezzo. cominciai”. La musica di mezza età, un Cohen ormai
55 enne. Destinato non a scomparire, ma all’oblio di
Light scrive del Cohen di metà carriera. Non il roman- chi non ha una voce. Salvato tuttavia a quel punto,

ADV
ziere degli esordi, non quello dei primi magici album sorpresa, proprio dai ragazzi cresciuti col post punk.
dei tardi anni 60. Al contrario accende l’abat jour sul Gente come Morrissey, R.E.M., Pixies, Nick Cave
periodo più oscuro dell’artista canadese. Quello che comincia a reinterpretare le sue canzoni, dando loro
dalla fine dei ’70 sfocia nei pieni ‘80. Leonard pubbli- lustro.
ca nel ’79 Recent Songs. Trascorre il suo tempo medi-
tando tra due monasteri zen, Los Angeles e Marsiglia. Tra fine anni 80 e primi ‘90 Leonard assiste dalla
In quegli anni, con l’esplosione del punk, interrogato finestra di casa ai moti di rivolta di Los Angeles. Nel
sulla materia, Bono Vox degli U2 avrebbe spiegato che frattempo crolla il Muro di Berlino e piazza Tianan-
“ascoltare Leonard Cohen sembrava un atto da fuori- men porta la Cina dentro la cronaca di contestazione.
legge”. Reduce da un disco non così redditizio, Cohen Complice il cinema (la colonna sonora di Natural
si mette al lavoro a New York al principio degli ’80 con Born Killers), The Future (inclusa nell’album omo-
il produttore John Lissauer. Quest’ultimo crede così nimo) diventa una sorta d’inno generazionale al
tanto nel progetto da presentarsi alla CBS dicendo che pessimismo. Poco prima la rilettura che John Cale dà
“questo disco sarà importante, un album di rottura”. della sua Hallelujah (presente nell’album dimenticato
A quel punto Cohen ha 50 anni esatti. Reduce dai Various Positions) riporta il brano a nuova vita. Oggi
trionfi blasé del decennio precedente, ma elegante- questa è una delle canzoni più riprese di tutta la storia
mente fuori moda. Il presidente della CBS, Walter della musica pop: contra oltre 300 registrazioni, fra
Yernikoff, è fresco del successo di Thriller, uscito due cui quella ormai celeberrima di Jeff Buckley. Ricor-
anni prima. Avendo alle spalle le vendite sviluppate diamoci sempre di ricordare: prima di diventare un
dal classico di Michael Jackson, Yernikoff ha più di padre fondatore, c’è stato per tutti un periodo inde-
un dubbio. Prende così in odio il disco, decidendo di terminato e stretto tra due parentesi in cui il mondo,
non supportarlo negli Stati Uniti. La frase chiave fu: invece di girarti le spalle, non ti ha proprio più visto
“Leonard, sappiamo tutti che sei un gigante, ma non passare. C’è una grandezza resiliente, nella carriera
sappiamo se hai ancora delle idee così buone”. Leo- a metà corsa, che solo l’attenzione e la memoria pos-
nard prende e porta a casa. Nel periodo di maggiore sono nominare. Il 3 e 4 marzo esce in diversi cinema
boom economico mondiale per la discografia si trova Marianne & Leonard: Parole D’Amore. Il docufilm
a reagire così: “Talvolta il music business è ospitale, dedicato al cantautore e alla sua donna/musa, quella
accoglie innovazione ed eccellenza, talvolta non lo è. di So Long, Marianne. Una storia degli anni 60, che
Al momento non lo è per me: ora è stretto nella morsa arriva dopo la morte di Leonard. Sarà bellissimo, si-
del dollaro”. curo, ma mai duro e vero come l’età di mezzo.

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L’editore dichiara di aver ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione dei dati riportati nella rivista.
337CO N T E N U T I

26

COV E R S TO R Y

TA ME I M PAL A

26 Tame Impala D I M AU R O F E N O G L I O

34 Algiers D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A

40 Lee Ranaldo / Greg Dulli D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A

50 Giöbia D I C L AU D I O S O R G E

90 Retropolis: Speciale Sheffield DI DIEGO BALL ANI


NUMER O: 337
ANNO: 2 9
F EBBR AI O 2 02 0

DI R ET TOR E R ESPONS ABI LE


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5 Editoriale 86 Flashback
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8 News 87 Retropolis direttamente presso l’editore

14 Privé 100 Che fine hai fatto? Autorizzazione del tribunale di Torino n. 21
del 25/07/2013
18 My Tunes 101 Gente Sola ISCRIZIONE AL ROC N° 23733
20 Futura (Ma Non Troppo)
Questo periodico è associato
CONTEN ITOR I 57 Recensioni 102 Visioni all’Unione Stampa Periodica Italiana

58 Disco Del Mese 106 Letture Finito di stampare nel mese di Gennaio 2020

74 Treecolore 110 Fumetti


76 Radici 111 Poster-i
78 In Italia 112 Dal Vivo
84 Singolare 114 Banda Larga
KENDRICK LAMAR JOHNNY MARR BECK MIKE MILLS NEPTUNES

A CU RA DELL A RE DA Z I ONE FEBBRAIO 2020 @ ru m o re m a ga z i n e

B E A S T I E B O Y S P E A R L J A M N E I L I N N E S B R I G H T E Y E S B R I T TA N Y H O W A R D

INDICE: NEWS p. 08 — FACCIAMO I CONTI p.09 — SOCIAL p.10 — IN ARRIVO p.10

KENDRICK LAMAR
GOES ROCK?

Incominciano a intensificar-
si le voci sul prossimo album
di Kendrick Lamar. A pro-
posito del seguito di DAMN,
album uscito ormai tre anni
fa, le prime indiscrezioni
parlano di un album “rock”,
qualunque cosa possa signi-
ficare. A solleticare la curio-
sità è stato in particolare un
tweet del direttore editoriale
di “Billboard”, Bill Werde, il
quale ha scritto: “Vi interes-
sa sapere che parecchi amici
mi dicono che la registrazio-
ne del nuovo album potrebbe
essere quasi completata? E
che questa volta ci sta infi-
lando dei suoni più rock?”

RITORNANO I BRIGHT EYES?


I VINILI DEGLI ANNI 10

Conor Oberst potrebbe stare


per rispolverare i suoi Bri- onsequence Of Sounds” originariamente tra il 2010 e il 2019:
ght Eyes, sigla inattiva da ha rivelato i dati Nielsen l'esordio di Lana Del Rey, Born To Die
quasi 10 anni (dal tour di
The People's Key, uscito nel
"C sui vinili più venduti del (decimo) e la compilation Guardians Of The
decennio appena passato. Galaxy Awesome Mix Vol. 1 (terzo). L'unica
2011). Nelle prime settimane
La parte del leone la pubblicazione successiva all'avvento del
di gennaio, infatti, i profili
fanno i classici: Abbey nuovo millennio è Back To Black di Amy
Twitter e Facebook legati
alla band sono tornati attivi Road dei Beatles – anche quarti con Sgt. Winehouse (quinto), le altre posizioni sono
dopo molto tempo, segnalan- Pepper's, settimo - ha toccato le 558mila occupate da Bob Marley, Michael Jackson,
do la creazione di un nuovo copie, sopravanzando di circa 200mila Fleetwood Mac e Miles Davis. Nel solo
profilo Instagram. L'hastag unità un altro grande classico evergreen 2019 è sempre Abbey Road a svettare con
di accompagnamento era della vinilmania di ogni tempo, Dark Side 426mila copie, seguito dall'esordio di Billie
“#BrightEyes2020”, e anche Of The Moon dei Pink Floyd. Colpisce la Eilish, When We All Fall Asleep, Where Do
il sito ufficiale della band latitanza, nella Top 10, di titoli recenti: We Go?, con 176mila unità.
è stato aggiornato. In tutti solo due album sono stati pubblicati
questi anni Oberst è stato

8 | RUMOREMAG.COM
parecchio attivo, pubblican-
do un consistente numero
FACCIAMO I CONTI di dischi a proprio nome e
riportando in vita il progetto
punk Desaparecidos. L'ulti-
ma uscita del songwriter di

48
GRADI DI TEMPERATURA DURANTE L A Omaha è stata, esattamente
R E G I S T R A Z I O N E D I U N V I D E O C L I P. U N A un anno fa, Better Oblivion
DELLE ESPERIENZE PIÙ IMPEGNATIVE DI Community Center, album
SEMPRE PER ROB HALFORD DEI JUDAS realizzato in tandem con la
PRIEST folksinger Phoebe Bridgers.

IL RITORNO DEI NEPTUNES

10 LIBRI ALL A VOLTA: PROVA A LEGGERLI


L I A S S A O U D I D E I FAT W H I T E FA M I LY
Altra “reunion” all'orizzonte,
in questo caso ufficializza-
ta dai diretti interessati: il
2020 è l'anno di un ritorno
a tempo pieno della sigla

1
Neptunes. Pharrell Williams
MILIONE DI STERLINE: I DANNI CAUSATI e Chad Hugo non hanno mai
IN STUDIO A BERLINO DAI KILLING JOKE smesso di collaborare sui
DURANTE LA REGISTRAZIONE DI LOVE rispettivi progetti solisti,
LIKE BLOOD ma per la prima volta dopo
parecchio tempo il sodalizio
ritorna ad avere una presen-

50
za visibile. Ne ha parlato lo
stesso Hugo in una intervista
ANNI PER BECK: CHE PERÒ SE LI SENTIVA concessa a “Clash” il mese
ADDOSSO, PER SUA STESSA AMMISSIONE, scorso, dicendo che con il
GIÀ QUANDO NE AVEVA 22 suo sodale sta lavorando, tra
le altre cose, alla colonna so-
nora di un video game su cui
mantiene al momento il più

5
stretto riserbo. Come team
L E O R E D I D I S C U S S I O N E T R A B R I T TA N Y produttivo i Neptunes avreb-
HOWARD E GLI AL ABAMA SHAKES PER CAPIRE bero inoltre lavorato recen-
COSA FARE O MENO IN FUTURO temente con un gran numero
di nomi: Miley Cyrus, Jay-Z,
Blink 182, Lil Nas X, Dua
Lipa e KAYTRANADA. E per

6
l'emergente star indie hip
hop britannica Rex Orange
MESI DI L AVORO, TRE STUDI DI REGISTRA-
Country, artista per il quale
ZIONE E DUE PRODUTTORI: IL BILANCIO
Hugo avrebbe prodotto una
DEL PRIMO DISCO DI LEONARD COHEN
traccia “che poi ho girato a
Goldlink e Pusha T per ca-
pire se possono giocarci un

14
po'”.

ANNI: LI AVEVA JOAN AS POLICE WOMAN TRIBUTO TORINESE


QUANDO VIDE DAL VIVO I BAD BRAINS A DANIEL JOHNSTON

L'etichetta/collettivo torinese

2
Dotto pubblica questo mese
in digitale – con una tiratura
I LIBRI DI POESIA PUBBLICATI DA GRIAN ridottissima in formato cas-
CHAT TEN DEI FONTAINES D.C. AI TEMPI setta, che comprende come
DELL'UNIVERSITÀ bonus un breve racconto
dello scrittore Pierpaolo
Vettori – From Turin To Au-
stin: A Tribute To The Late
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE
Great Daniel Johnston, dieci
canzoni dell'autore texano
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! riletti da gruppi e solisti della
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID scena cittadina, tra cui i già

RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! F E B B R AIO 2 02 0

noti New Adventures In Lo-fi,


Foxhound e Heart Of Snake, RUMORE PER IL SOCIAL
side project dei Movie Star
Junkies (gli ultimi due nomi SF O G H I, CO N FE S S IO N I E CA Z Z EGGI CAT TUR ATI IN RE TE
riuniti in una cover di True
Love Will Find You In The
End), e, tra gli altri, Promi-
ses Worth Repeating, Smile,
Starving Pets e Low Stan-
TRUMPY GOT A RAW DEAL
dards, High Fives. La scaletta
si chiude con una versione
collettiva, presenti tutti i par- We are aware that the President* @
tecipanti, di Devil's Town. realDonaldTrump continues to use our music at
his rallies. We are exploring all legal avenues
MY NAME IS MARR, M I K E to prevent this, but if that’s not possible please
JOHNNY MARR M I L L S know that we do not condone the use of our music
by this fraud and con man.
@ M _ M I L L S E Y

(Sappiamo che il Presidente* @realDonaldTrump


Johnny Marr è al lavoro con continua a utilizzare la nostra musica ai suoi comizi.
Hans Zimmer sulla colonna Stiamo eplorando tutte le vie legali per imperdirlo,
sonora del prossimo Bond ma se non sarà possibile evitarlo sappiate che non
movie, No Time To Die. Lo tolleriamo l'uso della nostra musica da parte di questo
score, inizialmente assegnato impostore e truffatore)
a Dan Romer, è stato affidato
a Zimmer ad appena tre mesi
dall'uscita prevista nelle sale.
Non è la prima volta che il
compositore lavora col chi-
tarrista britannico: Zimmer
lo ha coinvolto in preceden-
ru m o re m a g ru m o re m a ga z i n e
za nelle colonne sonore di
Inception e The Amazing
Spider-Man 2, e in alcune
occasioni Marr lo ha accom-
pagnato dal vivo.

MUSIC FOR HOTELS


IN ARRIVO

Björk si è recentemente
occupata di sonorizzare la
lobby di un “hotel boutique”
newyorchese, il Sister City.
Il pezzo di musica generativa
approntato dalla musicista PEARL JAM
islandese per l'occasione si
intitola Kórsafan ed è stato
realizzato con l'aiuto della GIGATON
tecnologia AI di Microsoft, MONKEYWRENCH/REPUBLIC
che l'ha assistita nel lavoro di
selezione e assemblaggio dei
frammenti di cori, selezionati
a partire dagli archivi sonori Quasi sette anni separano l'ultimo album in studio dei Pearl Jam, Lighting Bolt, pubblicato
che l'artista ha accumulato nel 2013, da Gigaton. Album che per la copertina fa ricorso al particolare di una fotografia
negli ultimi 17 anni. di Paul Nicklen intitolata Icy Waterfall, e la cui preparazione e registrazione il chitarrista
Mike McCready ha definito “un lungo viaggio”. Viaggio che, continua McCready nel
ALTRI LUTTI comunicato sull'uscita, “è stato a tratti emotivamente cupo e confuso, ma anche una
eccitante e sperimentale mappa stradale per raggiungere la redenzione attraverso la musica.
Collaborare con i miei bandmates a Gigaton […] mi ha donato una maggiore comprensione
Altri lutti hanno funestato il e consapevolezza di quanto siano necessarie le connessioni tra esseri umani di questi tempi”.
mondo della musica in queste Il disco è stato prodotto dalla band insieme a Josh Evans, e l'uscita coinciderà con un tour
settimane: Chris Darrow, mondiale che a giugno toccherà Europa e Gran Bretagna.
scomparso all'età di 75 anni,
già fondatore dei californiani P EAR L JA M .CO M MO NK E Y W RE NC H RE C O RD S .C O M
Kaleidoscope, al cui mix di
psichedelia folk ed elementi
etnici aveva contribuito in
maniera determinante nei
FUORI IL 27 MARZO 2020

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primi due album, Side Trips
e A Beacon From Mars (e
IT'S A RAYMOND CHANDLER TWEET
con loro aveva preso parte
alle session del primo album
When I’m off Twitter I miss sharing with like- di Leonard Cohen, Songs Of
minded folk our profound sense of doom, our self- Leonard Cohen, nel 1967),
disgust projected onto humanity at large, and our diventando in seguito com-
R O B Y N utter helplessness in the face of world events: so ponente della Nitty Gritty
Dirt Band e titolare di una
here I am again.
HITCHCOCK solida carriera in ambito
@ROBYNHITCHCOCK
(Quando sono fuori da Twitter mi manca il condividere country rock; il belga Joel
con persone che la pensano come me questo nostro Vandroogenbroek, fondato-
condiviso senso di catastrofe imminente, il disgusto per re e architetto musicale dei
noi stessi proiettato sul resto dell'umanità, e la nostra Brainticket, negli anni 70 tra
assoluta impotenza di fronte agli eventi: e quindi eccomi i protagonisti meno allineati
di nuovo qui). e più sperimentali della scena
prog europea (e ospite, tra le
altre cose, dell'opera prog di
Tito Schipa Jr., Orfeo n. 9);
Steve Martin Caro, cantante
principale dei newyorchesi
Left Banke, capostipiti di
culto del baroque pop di fine
anni 60.

ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY

L'ESPERIENZA
I BEASTE BOYS E SPIKE JONZE DI RUMORE
SI AMPLIFICA
due Beastie Boys pranzo molte volte nel corso dell'anno, e OGNI MESE UNA NUOVA
superstiti, Mike D e Adam Spike è uno di loro. E anche quando non PLAYLIST DEDICATA
I “Ad-Rock” Horovitz, trovi nulla di familiare sul menu, lui se ne AL NUMERO IN USCITA
insieme al regista esce con qualcosa che mette d'accordo tutti”.
Spike Jonze, hanno Lo stesso Jonze ha dichiarato: “Ho un sacco PER VIVERE IL MAGAZINE
annunciato l'uscita di di debiti nei confronti dei Beastie Boys. IN MANIERA TUTTA NUOVA
un documentario sulla band, in uscita in Una volta mi tirarono fuori da una barca
anteprima su IMAX il prossimo 3 aprile che stava andando a fuoco, un'altra volta
e poi in tutto il mondo attraverso la mi diedero una mano a barare al mio esame
piattaforma Apple TV+. Beastie Boys Story, di ingresso al college. E quindi è un gran
scritto dai tre, è in buona sostanza una privilegio per me reincontrarli e aiutarli a
costola del Beastie Boys Book pubblicato raccontare la loro storia”. Parallelamente,
un paio di anni fa. Mike D e Ad-Rock hanno uscirà anche un libro fotografico curato dai
dichiarato: “ Ci sono amici con cui vai a tre, Beastie Boys. ru m o re m a ga z ine

RUMOREMAG.COM | 11
N E W S! F E B B R AIO 2 02 0

NEIL INNES
ERRATA CORRIGE N. 336

Nel sommario per errore è Neil Innes aveva fondato nei primi anni 60, insieme a
rimasta la rubrica “Identità Viv Stanshall e ad altri allievi del londinese Goldsmith
Di Genere”, sostituita pro- College, la Bonzo Dog Doo-Dah Band, atipica for-
prio a partire dal numero mazione che intrecciava music hall, jazz anteguerra,
336 da “Gente Sola (Ma Non pop psichedelico e humour surreale. Dopo l'esordio
Troppo”.
Gorilla (1967), i Bonzos erano saliti alla ribalta grazie
a Magical Mistery Tour (al film TV dei Beatles parte-
Rubrica “Flashback”, dedica-
ta ai Pale Saints: nella frase cipano con la loro Death Cab For Cutie, che molti anni
“La ristampa con cui 4AD dopo darà il nome all'omonima band) e alla trasmis-
festeggia il trentennale del sione per bambini Do Not Adjust Your Set (insieme
loro esordio (due CD che alla ai futuri Monty Python, con i quali Innes collaborerà
tracklist originaria a giun- nei '70 pure come autore). Il musicista incarnava il
gono demo e BBC sessions) lato più pop e rock – è sua I'm The Urban Spaceman,
cercano di dissipare”, a “cer- unica vera hit del gruppo prodotta da Paul McCartney
cano” va sostituito “cerca”. con lo pseudonimo Apollo C. Vermouth - di quelli che
un documentario della BBC, anni dopo, avrebbe de-
Nella recensione di TS Blue-
finito “i giullari di corte della controcultura”; chiusa
sone l'etichetta è D Cave
anziché I Dischi Del Minollo/ l'esperienza Bonzos, Innes scriverà pezzi come How
Casetta/Brigante/Delphic/ Sweet To Be An Idiot – gli Oasis si vedranno costretti
Teschio Dischi ad accreditarlo come coautore di Whatever: la melo-
dia è identica - e gran parte del repertorio dei Rutles,
Nello spazio dedicato ai (19 44-2019) fictional band che parodiava i Beatles nel mockumen-
Molchat Doma in “Futura”, tary del 1978 All You Need Is Cash.
a firma Luca Frazzi, la frase
“Affascinati dall'architettura
brutalista di regime e suona-
no un techno pop...“ va intesa
così: “Affascinati dall'archi-
tettura brutalista di regime,
NEIL PEART
suonano un techno pop...“ Neil Peart era entrato nei Rush nel 1974, contribuen-
do in maniera determinante all'evoluzione musicale
Nella recensione della ri-
della band di Toronto: dall'iniziale matrice zeppe-
stampa di Stanze dei Massi-
liniana al peculiare prog rock in bilico tra potenza
mo Volume, è stata pubbli-
cata per errore una foto che e raffinatezza della maturità. L'apporto di Peart,
non corrisponde alla forma- batterista inventivo e originale, andava oltre la mu-
zione dell'epoca del disco: sica: suoi erano infatti gran parte dei testi, e concept
nello scatto manca Egle Som- come quello del classico 2112 (1976). A fine anni 90
macal. Chiediamo scusa agli tragedie familiari – la morte di figlia e compagna - lo
interessati. avevano allontanato dalla musica, ma con il nuovo
millennio era tornato in piena attività, annunciando
IN USCITA (19 5 2-202 0) infine, nel 2015, il ritiro.

CocoRosie Put The Shine On


(6 marzo) Cornershop En-
gland Is A Garden (6 marzo)
Mark Kozelek With Ben DAVE RILEY
Boye And Jim White Mark
Kozelek With Ben Boye And Prima di entrare a far parte dei Big Black come bassi-
Jim White 2 (6 marzo) Peter sta, nel 1984, Dave Riley aveva lavorato come tecnico
Bjorn And John Endless del suono per George Clinton, sia per i Funkadelic che
Dream (13 marzo) Baxter per i Parliament (è nei credits di The Electric Span-
Dury The Night Chancers
king Of War Babies dei primi e di Trombipulation dei
(20 marzo) Basia Bulat Are
You In Love? (27 marzo) The
secondi) e fatto parte del gruppo punk Savage Beliefs.
Orb Abolition Of The Royal Con Steve Albini e Santiago Durango, Riley inciderà i
Familia (27 marzo) due album in studio dei Big Black, i classici Atomizer
del 1986 e Songs About Fucking, pubblicato l'anno
successivo, epocali ed esplosivi mix di post punk,
(19 6 0-201 9) noise, hc e industrial.

12 | RUMOREMAG.COM
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SPECIALE HESTETIKA 2020: 4 NUMERI 38 EURO

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TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE IL PROGRESSO TECNOLOGICO NON HA UCCISO L’AMORE PER L A MUSICA F RANCES CO FARAB EG O LI

Il progresso tecnologico
non ha ucciso l’amore
per la musica
PANZANE

guadagno, naturalmente. Ma su YouTube alcuni concerti


cosa ci abbiamo guadagnato, ripresi in mezzo al pubblico da
in fondo? Mica tanto. Ok, oggi telefonini di fascia bassa con
puoi registrare un disco di buon audio di qualità tripla rispetto a
livello con un budget che una quelli di una buona telecamera
volta non bastava nemmeno a pro di 30 anni fa. Ok, oggi puoi
mettere insieme un demo. Ok, discutere di liscio romagnolo
oggi chiunque può pubblicare per tre ore al giorno su Facebook
una canzone dal suo computer scannandoti da pari a pari con
ad Ascoli Piceno e farla ascoltare alcuni dei massimi esperti viventi
dieci minuti dopo a Città Del del genere, comprare edizioni
Capo. Ok, oggi puoi mettere in perdute su Discogs, trattare via
play le 50 nuove uscite della e-mail con un’etichetta l’acquisto
settimana mentre vai da casa del suo intero catalogo a prezzo
Il ragionamento è più o meno al lavoro in metropolitana, di favore, comprare l’intera
questo: 30 anni fa la musica era suonandole su auricolari ultra HD discografia di un gruppo dal
una cosa di reperibilità molto prodotti da misconosciute aziende bassista, concederti di pagare 50
più difficile di adesso, e questo tech cinesi il cui stabilimento è euro una colonna sonora di fine
le dava un grosso valore. 40 anni la camera da letto di un 19enne. ’60 ristampata recentemente
fa dovevi volare a Londra per Ok, oggi puoi controllare quali in doppio vinile pesante. Ok,
comprare Pink Flag, un disco che locali organizzano concerti in oggi puoi leggere 400 pareri sul
in Italia non si sapeva nemmeno serata nel raggio di 20 km da casa nuovo disco dei Deerhunter, di
che esistesse - figurarsi trovarlo tua, e se suona qualcuno che non cui almeno 50 assolutamente
in un negozio. La nuova classe conosci puoi sentirti due pezzi su competenti approfonditi e
di ascoltatori ha tutto a portata Bandcamp e decidere se accendere pienamente argomentati, puoi
di scroll e può sentirsi l’ultimo l’auto o guardarti l’ultima stagione litigare pubblicamente con
disco degli Wire 30 secondi di Fleabag. Ok, oggi puoi decidere l’editor di “NME” per qualcosa
dopo la sua release ufficiale, e di dare un briciolo del tuo che ha scritto, fargli leggere quel
(per estensione) interromperlo interesse all’hip hop senegalese e che hai pubblicato sul tuo blog,
30 secondi prima che finisca la avere una lista ragionata dei tuoi diventarci amico, mandargli
traccia 1. Altro che Pink Flag: dieci rapper preferiti entro fine il tuo disco e stare in home
neanche le basi del rispetto per il settimana. Ok, oggi puoi scrivere sul “NME” la settimana dopo.
lavoro di un poveraccio. Triste a su FB a un musicista indie, Ok, probabilmente se nel ’95
dirsi, questi ragionamenti hanno chiedergli a cosa sta lavorando ti avessero detto che un giorno
un fondo di verità: in quel modo di e ricevere entro un’ora il demo avresti potuto fare tutte queste
scambiare la musica c’erano delle di un pezzo del suo prossimo cose, e che comunque avresti
cose che abbiamo perso, e che disco. Ok, oggi puoi decidere di rimpianto il poco che avevi allora,
oggi probabilmente aiuterebbero non comprare la prevendita di forse ti saresti cacato addosso dal
la musica. È sempre così, però: un gruppo dopo aver visto che ridere…
il progresso ha un costo. E un fa schifo dal vivo, guardando

14 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / BLOG'N'ROLL WHOSE SIDE ARE YOU ON? CARLO B O RD ON E

Whose side are you on?


BLOG'N'ROLL

una posizione politicamente netta E quindi: diteci come la pensate,


e inequivocabile. Al netto dei vari come vi ponete sulle grandi
green/pink/rainbow washing questioni, e sì, anche cosa votate.
con la coda di paglia, ci si può La vaghezza superficialmente
legittimamente chiedere quanto ammantata di buoni sentimenti
ci sia di inquisitorio in questo non è più consentita, e viene
o quanto invece si tratti della punita duramente. Nel pezzo
piattaforma minima per un sano di “The Quietus” si fanno due
rapporto fiduciario tra un brand esempi di fail al riguardo. Uno
e i suoi clienti. Il tema è stato è il tweet di Charli XCX, che
trattato in un recente articolo su invitava i giovani a registrarsi per
“The Quietus”, proprio durante il voto, perché il cambiamento è
il traumatico post elezioni importante e la partecipazione
britanniche. L’assunto di base pure, aggiungendo tuttavia che
Le elezioni, come gli esami, non è che la popolazione giovanile “la mia posizione politica non si
finiscono mai. E apparentemente tende in questo momento può esaurire in 140 caratteri”.
sono sempre più decisive, a essere politicamente più Ah no? L’altro è quello di Boiler
nonostante vada di moda progressista (se ne può discutere, Room, servizio di streaming
suonare le campane a morto per ma prendiamolo per buono) e musicale che ha fatto un video in
la democrazia rappresentativa. che, in quanto consumatori per cui esortava anch’esso a votare
Il 2019 si è chiuso con il voto in eccellenza di prodotti pop, dalla con la postilla di una domanda
Gran Bretagna, il 2020 finirà con musica alle serie TV, i giovani sibillina: “pensate che le grandi
quello americano per il quale si debbano pretendere – e in molti imprese debbano pagare più
può cominciare a toccare tutti i lo fanno - dalle pop star, così tasse?”, che è un po’ come dire,
ferri possibili fin da adesso. UK e come dai servizi che veicolano “per chi votereste? E perché
USA sono peraltro anche le sedi quei prodotti, una dichiarazione proprio per i Tories?” Seppelliti
centrali di quella multinazionale di schieramento. Esattamente dalle critiche on line, hanno
che è la pop culture come è tradizionalmente richiesta dovuto scrivere nero su bianco
contemporanea, nonché di un – nella cultura anglosassone, che, anche se non sembrava, loro
buon numero di brand che hanno almeno – ai grandi giornali. Il sostengono il Labour. In effetti,
a che fare con la distribuzione e punto è esattamente questo: visto come è andata, era meglio se
la commercializzazione di quella molti brand sono diventati stavano zitti.
stessa cultura pop. Degli ottimi conglomerati editoriali nel
punti di osservazione, insomma, momento in cui oltre a distribuire
per ragionare sul rapporto tra il contenuti li producono anche.
potere di influenza dei marchi che Così come molti artisti hanno
hanno ascendenza in particolare ormai un potere da influencer
su un target giovane (da Netflix che va infinitamente al di là di
a – ehm - Kanye West) e la loro qualunque grande firma del
volontà e/o capacità di prendere “Washington Post” o del “Times”.

RUMOREMAG.COM | 15
TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG MORTE AL NECROLOGIO LU CA F RAZ Z I

Morte al necrologio
ZIGZAG

del mese, “Real Gone” (titolo lista sempre più lunga di necrologi,
genuinamente cattivo), si è nonostante il passato sia da tempo
allargata con prepotenza da il core business dell’editoria rock,
semplice boxino a due/tre pagine nonostante la tristezza infinita
riservate ai cadaveri ancora degli “Anniversary Tour” e i 28
caldi. Altre testate come “Record denti in totale tra Mick Jones e
Collector” e “Vive Le Rock” per Paul Simonon, suvvia, diamolo
non essere da meno rispondono un segnale di speranza ai giovani
rispettivamente con “Not brufolosi cresciuti col mito di
Forgotten” e la macabra “R.I.P. Darby Crash e Johnny Thunders
Rock In Peace”. “Rumore” con le (esistono, e non stanno allo
sue colonnine cimiteriali non si zoo). Cominciamo dai necrologi:
sottrae alla regola, al pari delle facciamoli sparire. Tanto a che
altre riviste musicali di casa nostra, servono? Sorprendentemente, il
Perde i capelli, si piega a fatica, nessuna esclusa. Funziona così, è rock per qualcuno è ancora materia
vive di Awards e rimpatriate: il una constatazione: l’età media dei viva, non spezziamo il suo sogno.
rock così come l’abbiamo sempre lettori si è alzata, il rock su carta Faremmo un torto anche a noi, che
inteso si porta sulle spalle 65 lo leggono gli over “enta” (se non da quel sogno non ci siamo mai
anni di onesto lavoro. È vecchio. “anta”), i giovanissimi ascoltano svegliati del tutto. Tradotto: meno
E sempre più spesso qualche suo altro e leggono poco, bla bla bla. spazio ai morti.
protagonista della prima o seconda Discorsi coi quali, da anni, ci Certo, poi pensi a chi li ha
ora muore (tò!), dando la stura bombardano i maroni fini analisti rimpiazzati nel cuore dei sedicenni,
a paginate di coccodrilli social con e senza barba (ma soprattutto giovani minacciosi tempestati di
tutti improntati sullo sconcerto. con) terrorizzati dall'idea di piercing e tatuaggi che sembra
Frase più gettonata: “Nooooo… passare per vecchi. Ok, bene, debbano rovesciare il mondo
non è possibile...”. Possibilissimo, abbiamo capito. Stop. per poi sedersi di fianco a Mara
invece: succede che a un certo Maionchi a pronunciare la frase
punto uno muoia, funziona così da Stop anche ai necrologi, però. Noi “per me è un sì”. Be', a quel punto
tempo. Per un po' ci sono cascato che amiamo le chitarre e gli ampli allora mano alle pale: che sarà mai
anch’io: crepava un mio eroe e abbiamo già un piede nella fossa dissotterrare qualche cadavere?
in un nanosecondo resettavo la ma non è bello che qualcuno ce
lezione degli Stranglers postando lo sbatta in faccia così, con tanta
foto con commento ad effetto. crudeltà, come se avessimo già
Questo ai tempi dei primi decessi appeso le scarpe al chiodo. Non
celebri. Poi col tempo solo foto, è bello per noi e non è bello per
oggi nemmeno più quella. Mi sono chi, ventenne, sceglie di guastare
rotto i coglioni da solo. feste e pronostici usando quel
linguaggio antiquato che a noi
Su “Mojo” da qualche anno la fa battere ancora forte il cuore.
rubrica sui trapassati celebri Morale della favola: nonostante la

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TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO NEL CONTINENTE NERO AN D REA PO M I N I

Nel continente nero


GLOBO

ugandese Bobi Wine è di aiuto per di resistenza all'apartheid",


il suo movimento?". allargatosi via via per dimensioni
- "Distorcendo la sessualità - L'uso e temi trattati, “Africa Is A
del Cristianesimo Evangelico per Country” (africasacountry.com)
contrastare politiche progressiste è oggi forse il principale luogo di
sull'educazione sessuale nelle approfondimento online su tutto
scuole è un altro esempio della ciò che riguarda il continente. Con
marcia verso destra del Ghana". un nome che da solo già spiega
- "Lagos in tutto il suo lurido buona parte della faccenda.
splendore - Il filmmaker Akin In un senso, la presa in giro di
Omotoso mostra la Lagos che chi ancora vede l'Africa come
spinge i sani alla follia, i mansueti una cosa sola, senza sostanziali
al teppismo e i rispettosi della differenze - anche culturali:
legge all'anarchia". quanto parliamo ancora noi, tutti,
In homepage oggi, fra le altre - "Detriti della rivoluzione - Il di "musica africana"? - fra popoli
cose: romanzo Small Things di Nthikeng e stati, magari sorridendo come di
- "Quando il cattivo giornalismo Mohlele replica a Disgrace di J. fronte a un nonsense quando legge
riflette ciò che vuole criticare - Un M. Coetzee, mostrando i difetti delle proteste in Sudafrica contro
nuovo film su Kony 2012 è una della transizione sudafricana dalla gli immigrati dello Zimbabwe, o
lezione su come non combattere prospettiva di un uomo nero". della xenofobia verso i nigeriani
la semplificazione con ulteriore - "I posti vuoti del generale Sisi - in Ghana (d'altronde, con il loro
semplificazione". Calcio e repressione neoliberale celebre "modo di fare"... avrà
- "Crazy Rich Nigerians - La vanno a braccetto in Egitto". ragione Ernesto Galli Della
rabbia e la frustrazione dei - "Viaggiare nel tempo - Il Loggia, a questo punto?), perché
nigeriani sono meritatamente collettivo artistico Chimurenga insomma: in fondo tutti neri sono.
dirette verso il loro governo. esplora la rilevanza del FESTAC, Nell'altro senso, la rivendicazione
Ma pochi puntano il dito verso un epico e quasi dimenticato invece di un'unità, di una visione
uno speciale tipo di nigeriani: i festival di arti nere svoltosi in condivisa, di una necessità di
nigeriani straricchi". Nigeria a metà degli anni 70, per i fare gruppo di fronte alle ostilità
- "Il figlio nero risplende - Il nostri tempi". manifeste o nascoste. Il sito è,
primo album solista di Masauko inutile dirlo, fatto benissimo.
Chipembere è un risultato Di che si tratta? “Lotta Comunista” Finanziato fra gli altri dalla
straordinario, e un tempestivo versione subsahariana? Non Jacobin Foundation e dalla Ford
promemoria musicale riguardo proprio. Fondato dal sudafricano Foundation. Diviso in alcune
la natura circolare della Sean Jacobs nel 2007, nato come sezioni principali (politica,
consapevolezza pan-africanista". blog e come "mezzo per confutare cultura, musica, calcio) e animato
- "Ho occhi solo per Bobi Wine la versione generalmente accettata da alcune delle migliori menti e
- Il concentrarsi dei media dei media sull'Africa, da una penne africane e della diaspora.
occidentali quasi esclusivamente prospettiva di sinistra, forte delle Fatevi un giro.
sul personaggio dell'opposizione sue esperienze nei movimenti

RUMOREMAG.COM | 17
MY TUNES
NO FUTURE
FRANTI

FEBBRAIO 2020 DI MAURIZIO BL AT TO

ll’inizio di ogni ma la capii dopo. A casa la ricezione spinse sul balcone e urlò, “niente, un
cosa e in anticipo della televisione svizzera non era ricchione in meno. Tutto a posto, non
A sul capire, ci furo-
no tre lezioni.
buona e ci costringeva a seguire le par-
tite dell’Hockey Club Ambrì-Piotta del
toccare più niente, si vede bene, scendi
che andiamo”. E allora capii che a chi
La numero uno mi Canton Ticino, di cui eravamo grandi prova sempre più a destra non piaccio-
arrivò in una delle tifosi, con un ronzio intollerabile. no i poeti.
prime occasioni Chiamammo degli antennisti, due per-
in cui andai allo stadio. Avevo dieci sone di assoluta competenza segnala- La terza lezione fu più chiara e mi
anni e con me, oltre a mio padre, c’era tici dal vicino di pianerottolo. La cosa arrivò dritta e precisa sulla schiena.
il geometra Pessinato, conoscente di realmente pazzesca è che si chiamava- Frequentavo un corso di tennis al
famiglia con due uniche debolezze di- no tutti e due Cosimo. Cosimo 2, posi- Parco della Tesoriera di Torino e lì,
chiarate: il formaggio taleggio appena zionato sul tetto, recepiva indicazioni non avendo palestre a disposizione, ci
stagionato e il Toro di Gigi Radice. La da mia madre, piazzata sul balcone, allenavano facendoci correre intorno
sua sobrietà assoluta veniva oltremodo che a sua volta le otteneva da Cosimo al giardino centrale. Lungo quel tragit-
esaltata da un ascetismo di taglio val- 1, schierato di fronte allo schermo to c’era un covo di gente renitente alla
ligiano, ma quando un rigore evidente casalingo. “Più a destra Cosimo, più depilazione con una scritta che parlava
anche a chi era di schiena ci fu negato a destra”. Non funzionava nulla e noi di Circolo Del Proletariato Giovanile.
non si trattenne nemmeno lui. Si girò ci avevamo messo del nostro, per- Avevano donne magrissime e fuma-
verso i presenti con le gote di un color ché buttammo nell’impresa anche vano in continuazione. E, immanca-
(come avrebbe ribadito in altre occa- lo scandaloso desiderio di recepire bilmente, ogni volta che passavamo di
sioni) “pavonazzo”, portò le mani a Tele Capodistria. “Com’è Cosimo?”. fronte a loro, logorati dalle nostre tute
megafono intorno alla bocca per urlare “Niente, prova più a destra”. Cosimo 1 sportive sintetiche, ci tiravano delle
“Arbitro…”, e qui si bloccarono per- iniziava a sudare e io mi attendevo di pietre addosso. Sempre. Non con cat-
sino i tamburi della Curva Maratona, vedere Cosimo 2 franare giù dal tetto, tiveria, ma direi con una sorprendente
atterriti dal possibile epiteto, “Arbi- come i coppi con la neve. Si trattava continuità. Quindi imparai che non
tro…”, ripeté con pausa da consumato di due secondolavoristi totali. Poi conta se sei bello o se sei brutto, ma
mattatore “FASISTA!!!”. La S, la stes- come d’incanto lo schermo si attivò. se sei un piccolo borghese ti tirano le
sa che sull’onesto lavoro quotidiano Stavano dando un’informazione. Era il pietre.
da geometra riservava all’apertura di 2 novembre 1975, il giorno dopo avrei
un fasicolo, fu di un piemontesismo compiuto dieci anni, ma la notizia del Forte di queste tre certezze mi presen-
deflagrante. Nonostante tutto i tam- giorno era che avevano ammazzato tai agli albori degli anni 80 nel Liceo
buri della Maratona ripresero e io Pier Paolo Pasolini. Mia madre disse Alessandro Volta di Torino dove quasi
imparai che un fasista non è una bella esattamente quello: “Hanno ammaz- tutti gli studenti conoscevano a memo-
persona. La seconda lezione, in realtà, zato Pier Paolo Pasolini”. Cosimo 2 ria, e per giunta in lingua madre, ogni
l’avevo ricevuta qualche mese prima, non capì. “Cosaa?”. Cosimo 1 allora si edizione de “Il Notiziario Dei Lavora-

18 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
MY TUNES NO FUTURE FRANTI MAU RIZIO B L AT TO

tori Caucasici”, il periodico di cui Iosif “Rockerilla”, con una cravatta nera di- mettevo mano ad algebra e gessetti,
Stalin divenne direttore nel 1905. Mi menticata da mio padre sul fondo del il loro leader urlò, “ferma prof. Lui
sentii vagamente inadatto. I capi poli- cassetto e una spilla dei Public Image non lo può interrogare! L’ho visto ai
tici studenteschi, avvolti in chilometri Limited, regalo di un invidiatissimo Franti, è uno dei nostri”. Mi avevano
di kefiah palestinesi e accompagnati da amico che era andato a Londra con le notato, contro ogni pronostico. L’inco-
donne che avevano ripudiato i canoni vacanze studio EF. In pratica passai ronazione di Napoleone Bonaparte a
estetici di Audrey Hepburn in favore dal costume di Zorro a quello di imber- Notre-Dame nel 1804 mi parve un atto
di quelli di Teresa De Sio, scrutavano be post punk in una mossa sola. Non del catasto di Orbassano in confronto.
me e miei simili sbarcati dal pullman conoscevo nessuno e rimasi defilato Non dovetti più ambientarmi, da lì
della Linea 72 con un disprezzo riser- provando un’emozione che in futuro in poi mi salutavano tutti e in poco
vato unicamente alla famiglia di Gui e non mi sarebbe toccata mai più: essere tempo bruciai ogni tappa, arrivando
Tanassi. Non sarebbe stato facile am- il più giovane al concerto. Vidi un ma- persino a scrivere un articolo di undici
bientarsi là dentro. Chi sapeva niente nipolo di eroi politici del mio liceo, ma righe sui Tuxedomoon per il giornale
della Quarta Internazionale? O forse mi guardai bene dal salutarli. L’atmo- della scuola. Tenni un seminario di
eravamo già alla Quinta? Per giunta sfera era allegra e pericolosa al tempo new wave, che a ripensarci sembrava
avevo già maturato una devozione to- stesso e quasi tutti parlavano con verbi un corso di formazione per monaci
tale per la new wave inglese e temevo all’infinito e sembravano gente che dei Cure, e duplicai un buon numero
che, se scoperta, potesse essere consi- si portava dietro sempre e comunque di cassette con i dischi dei Franti, che
derata una debolezza pari all’emofilia dei casini. Forse per questo nascosi la avevo ovviamente comprato. Home
di Nicola II. Ma tutto questo passava cravatta con i P.I.L. sotto la giacca. Poi taping is killing business, fa tenerezza
in secondo piano di fronte all’incubo arrivarono i Franti e dopo poco non a pensarci. Mi avevano salvato la vita.
del nucleare. Certo, saremo saltati per riuscii a resistere e andai, per quanto Mi avevano introdotto nel branco. Mi
aria da lì a poco, non si parlava d’altro. possibile, sotto il palco. Mi sembrava- avevano regalato, al presente, un pas-
Ne eravamo ossessionati. Un giorno, no vecchi e nuovissimi al tempo stesso. sato che non possedevo.
durante l’autogestione, l’intera scuola Venivano da un mondo che si appre-
di radunò in palestra per vedere il film stava a scomparire, ma erano perfetti Quando i Franti divennero mille altre
TV americano The Day After, arrivato per quello in cui avevamo i piedi. Nes- cose iniziai a seguirli ovunque. Impa-
chissà come da noi e tradotto al volo suno trasmetteva tensione e forza in rai più da loro sulla Storia di questo
da un esponente del collettivo studen- quel modo e la loro determinazione mi Paese che da qualsiasi saggio politico.
tesco che aveva il padre di Manchester. appariva disperata. Obbligati a essere Erano scioperi, illusioni, lotte conti-
La maggior parte dopo dieci minuti di così, a mostrarcelo. Fu nettamente la nue, opposizione, vene aperte della
apocalisse totale tentò di limonare al cosa migliore. Amai da subito No Fu- mia città. Mai facili, mai. Divenni
buio e nel corridoio si sentì nitidamen- ture, il suo nichilismo solcato dal sax amico di alcuni di loro. Una volta mi
te qualcuno che provava gli accordi de mi parve più familiare del resto delle fregarono la macchina durante un loro
Il Gatto E La Volpe di Bennato. Il fa- canzoni, più politiche e disperate. I concerto, così mi accompagnarono dai
moso trailer italiano del film: “Se que- Franti avevano tutti facce da terroristi carabinieri per fare denuncia, ma mi
sto giorno dovesse venire, sarebbe la appena arrestati, un misto di sfronta- lasciarono 200 metri prima e dovetti
fine di tutti i giorni”, abbinato a quelle tezza e bellezza dissipata. Avrebbero farmela a piedi. Credo che fisicamente
note, mi rese più chiara la prospettiva fatto preoccupare mia madre ed erano non potessero davvero avvicinarsi
in modo drammatico. uguali al loro pubblico. Anzi, erano la troppo a un comando o a una caserma.
stessa cosa. Non mi giudicarono mai. Se ripenso
Così una mattina, mentre in corridoio a No Future credo che i nostri sogni
ci domandavamo se fosse sicuro come Qualche giorno dopo, a scuola, fui fossero diversissimi e che il futuro
rifugio antiatomico la bocciofila di interrogato di matematica. Poco ci abbia deluso in modo differente.
Mappano di cui un mio compagno prima che mi sistemassi alla lavagna, Ma mi hanno insegnato molto. Che
di classe possedeva incomprensibil- entrarono dei guerriglieri tupamaros bisogna avere rispetto di ciò che si
mente le chiavi, notammo in bacheca ripetenti che credo vivessero intorno fa. Che ogni tanto è meglio portarsi
un volantino che chiamava tutti a al termosifone del corridoio e blocca- dietro sempre e comunque dei casini
una grande adunata: era un concerto rono tutto. Succedeva. Presentavano la piuttosto che stare zitto. Che il punk e
rock e, per giunta, un concerto contro loro lista alle elezioni studentesche. Si i poeti possono stare insieme, alla fac-
il nucleare. Tra le band spiccava il chiamava Lista Banana, aveva il logo cia di Cosimo. E allora oggi, in questo
nome dei Franti, che avevo già sentito warholiano della banana del primo mondo che mi sembra andare, come la
di notte sulle frequenze di una radio Velvet Underground e reclamava pisci- mia vecchia antenna, sempre più a de-
privata cittadina. Ci vado, pensai con na sul tetto, maniglie d’oro alle porte, stra, fino ad essere inequivocabilmen-
risolutezza. Il cortile di Architettura, al Frank Zappa come preside e campo te fasista, vorrei ringraziarli. Per tutto.
Castello del Valentino, so dov’è. Per far da calcio regolamentare in cortile. Ma principalmente per non avermi
colpo non so bene su chi, mi travestii Un’improvvisa svolta situazionista. Li mai tirato le pietre addosso.
imitando una foto che avevo visto su ascoltammo impietriti e poi, mentre

No Future compare per la prima volta sulla cassetta autoprodotta A/B del 1982 e poi su Luna Nera del 1985. I Franti
erano Canterbury e quartieri di Torino, ma anche Dylan e i Sound. Prima ancora che la loro musica, sembravano voler
autogestire le loro vite. Ferite e sogni esposti in egual misura. Quasi tutti quelli che li ascoltavano, prima o poi, sentivano
l’impulso fortissimo di urlare insieme a loro. Per ciò che desideravano essere non penso esistesse un nome migliore di
quello che si erano dati.

RUMOREMAG.COM | 19
RUMOREMAGAZINE FEB B RA I O 2 02 0

20 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:

New York,
USA PURR dal 2017

COSA:

La West Coast sognata dai loft di New York

IL DISCO: ONLINE:

LIKE NEW purrband.com


ANTI-, 2020

on proprio The Papas: “È un paragone che nostre aspettative, il tutto in un


buona la prima, fanno in tanti ma è un gruppo che momento molto specifico e strano
N se i due amici
d'infanzia di New
adoriamo, non ci offende essere
accostati a loro. La nostra musica
delle nostre vite”.

York ci avevano è influenzata in modo naturale Non così scontata l'etichetta


già provato un da quello che usciva fra la fine alle spalle, una Anti- non
lustro fa come Jack And Eliza, dei '60 e il decennio dopo, erano solita a materiale tanto pop:
meteora (a voler essere gentili) quelli i nostri ascolti d'infanzia: “Ammiriamo tantissimi loro
locale durata il tempo di un pensiamo ad artisti come John artisti e apprezziamo la loro
debutto. Casalingo e acerbo, e Lennon, Harry Nilsson, Linda filosofia. Li abbiamo incontrati
quasi irriconoscibili sono le firme Ronstadt, The Band o Brian e abbiamo trovato persone
dietro Like New, titolo fra il Wilson. Ma non è che ci sediamo molto più interessate alla
didascalico e il buon auspicio del e decidiamo di scrivere un pezzo musica che al buttare fuori la
primo passo come Purr: “In realtà che suoni esattamente come i prossima next big thing: non
non abbiamo abbandonato quella dischi nel periodo, è solo il nostro seguono le mode, gli interessa
sigla. I Purr per noi sono un modo di comporre. Tutto parte solo la qualità e il mettere gli
progetto parallelo, probabilmente dalla collaborazione fra di noi, a artisti nelle condizioni di essere
uscirà ancora altro come Jack volte arriviamo con delle idee già tali. Nel panorama odierno è
And Eliza. Cambiare nome è pronte e a volte invece partiamo una cosa rarissima. E poi...
stata una progressione naturale da zero insieme. Solitamente hanno Tom Waits!” Oltre a un
a livello sonoro ed emotivo, ci troviamo d'accordo anche se budget tale da permettere loro
abbiamo solo assecondato gli qualche battaglia c'è stata, però il miglior produttore su piazza
eventi. Il titolo dell'album arriva in genere servono anche quelle per il genere, quel Jonathan
invece da una canzone che non vi per migliorare e raffinare i pezzi. Rado che sta lasciando forse un
è entrata ma ci sembrava potesse O almeno speriamo!”. Molta impatto maggiore dietro al mixer
funzionare perché è allo stesso dell'innocenza del disco è dovuta (chiedere a Weyes Blood, per
tempo sincero e sottilmente anche al tema di fondo, ovvero dirne una) che con i Foxygen: “Lo
ironico. Ci piaceva la buffa onestà il ritrovarsi ventenni e costretti abbiamo incontrato due anni fa,
di queste due parole, questo voler a crescere: scelta consapevole o era il nostro secondo concerto
apparire come qualcosa che non meno? “Abbiamo lavorato sulle come Purr e abbiamo aperto per
sei. Se una cosa è come nuova canzoni all'inizio di un periodo loro. Ha un modo di catturare
allora qualcosa le è già successo, di transizione e di incertezza una certa energia che è tutto suo,
ha già avuto una vita che può nelle nostre vite. Ognuna ha la e ci sembrava che quell'energia
essere raccontata”, premettono sua storia ma al momento di potesse filtrare alla perfezione
loro. scriverle stavamo cercando di nel mondo che stavamo
lavorare sulla tensione fra la costruendo”.
Come da raccontare è il dipendenza e l'indipendenza dalle
microcosmo a prova di attualità persone che ami. Il resistere agli
dei due, governato dalle leggi dei inevitabili cambiamenti nelle
'70 più radiofonici con qualche relazioni e nelle amicizie e a volte
risalita fino a The Mamas And accettarli, il venire a patti con le

TESTO DI Francesco Vignani

RUMOREMAG.COM | 21
DOVE: QUANDO:

Londra, UK
GEORGIA dal 2014

COSA:

La club culture che sa farsi pop

IL DISCO: ONLINE:

SEEKING THRILLS georgiauk.com


DOMINO, 2020

“L'influenza della house music Questo lo spirito di Seeking un'intervista a Marshall


e della prima techno è stata Thrills, un secondo album Jefferson che raccontava la
notevole su molti artisti e band che è come un nuovo inizio scena house di Chicago agli
britanniche fin dalla seconda per l'artista britannica albori, prima di allora non aveva
metà degli anni 80, e mi è recentemente coinvolta anche mai visto bianchi, neri, ispanici,
sembrato interessante provare nel progetto Africa Express, in gay, etero ballare insieme”. Nel
a immaginare lo stile house un brano che la affiancava alle futuro di Georgia ci sono altre
originario con un'attitudine leggendarie Mahotella Queens. collaborazioni prestigiose, ad
più alternativa, distante dal esempio con Wayne Coyne (“è
mainstream. Il suono della 909 Elementi dancehall e hip hop un mentore per me, davvero
e un certo utilizzo delle linee si integrano perfettamente una persona incredibile”)
di basso sono ormai qualcosa con le trame da dancefloor e The Black Madonna (“sto
di estremamente familiare per che ne attraversano l'intero lavorando alla produzione del
moltissimi, e credo che artisti svolgimento: “Il suono da club suo album. Marea è per me di
come gli xx o Robyn siano stati non è solo una scena musicale, grande ispirazione, per ciò che
esemplari nel comprendere che ma rappresenta un movimento comunica al suo pubblico e per
si tratta di una via percorribile culturale. La musica dance ha la sua profonda conoscenza
per esprimersi in modo sempre trasmesso un messaggio musicale”).
accessibile e originale”. di libertà e diversità: ricordo

TESTO DI Giorgio Valletta

22 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:

Vancouver,
Canada MILITARY GENIUS dal 2016

COSA:

Lo-fi, industrial, jazz, soul

IL DISCO: ONLINE:

DEEP WEB militarygeniusbandcamp.com


UNHEARD OF HOPE/TIN ANGEL, 2020

Componente dei Crack Cloud aperto a diverse interpretazioni. altri, costruire qualcosa di più
(“Il collettivo multimediale di È una dichiarazione sarcastica ed personale era diventato una
Vancouver mescola Gang Of esistenziale a tema 'chi siamo'. necessità. Imparare a suonare il
Four, Fela Kuti e l'hip hop ed è Ci siamo interrogati a lungo sax ha permesso al progetto di
un meccanismo di sopravvivenza sulla natura dell'umanità e sulla evolversi”. E il titolo? “Mi piace
per componenti e fan”, dice moralità delle guerre che hanno pensare a questi tempi, tutti
di loro il “Guardian”), Bryce definito la nostra civiltà (vedi tossicità chimica e burocrazia
Cloghesy battezza l'alias Military la Bhagavad Gita o Cuore Di insensata, come a una sorta di
Genius con Deep Web, uno Tenebra). E tutti quanti viviamo i ragnatela in cui ci siamo avvolti
degli esordi potenzialmente più nostri personali conflitti”. noi stessi, intrappolandoci.
interessanti di questo 2020. Siamo parte di processi che non
Progetto musicale che ha radici Deep Web mescola jazz, riusciamo a controllare. Un
in una trasmissione radiofonica, industrial, soul, lo-fi e atmosfere bellissimo caos in cui ciascuno ha
What Passes For Truth, da trasmissione radio pirata, i suoi anfratti bui. Alcuni dei miei
ideata da Cloghesy nell'ultimo ricordando molte cose e li ho messi sul disco”.
quinquennio e trasmessa da nessuna in particolare: “Ci
due stazioni radio underground immaginiamo molti più confini
canadesi, N10.AS e NFR. “Il di quelli che esistono in realtà.
nome”, ci dice Cloughesy, “è Avendo fatto il produttore per

TESTO DI Alessandro Besselva Averame

RUMOREMAG.COM | 23
HANDSHAKE HMLTD
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Firenze, Italia dal 2015 Londra, UK dal 2016
ONLINE: facebook.com/band.handshakers ONLINE: hmltd.org

COSA: COSA:
Quando il rock spaziale tricolore Glam, industrial
fa proseliti oltremanica e provocazioni art pop

IL DISCO: IL DISCO:

AN ICE CREAM MAN ON THE MOON WEST OF EDEN


URTOVOX, 2020 LUCKY NUMBER, 2020

Esordiscono con un album fresco di stampa dal titolo Falsa partenza. Anche da parte nostra, visto che
curioso. “Un gelataio sulla luna non può che sentirsi parlammo di loro già due anni fa in un servizio sul glam.
fuori posto, oltre che invisibile perché vestito del colore Un sacco di cose sono successe da allora, a cominciare
del suolo che calpesta”, spiega il giovane trio fiorentino. da un improbabile contratto con la Sony. "All'inizio si
“Il disco parla di queste due sensazioni, applicate alla fidavano di noi”, ricorda il cantante Henry Spychalski.
vita. Il mondo, apatico, è in balia delle sue leggere “Poi hanno iniziato a dirci che sapevano come avremmo
abitudini e le persone sembrano perlopiù non essere potuto diventare la band più grande del mondo. Ci
interessate al prossimo”. portarono sei parka e ci dissero che avremmo dovuto
avere più appeal sul nord dell’Inghilterra”. Sono seguiti
Sono Giulio alla voce e chitarra, Tom alla batteria e mesi difficili, tensioni interne e rischi di scioglimento.
all’elettronica, e Lorenzo agli altri tamburi, synth e Alla fine ne sono usciti con un componente in meno e
cori. Niente bassista. “Tutti suoniamo un po’ tutto. Poi un nuovo contratto con l’indipendente Lucky Number.
abbiamo con noi l’amico e produttore Samuele Cangi, “Nel recente singolo Loaded abbiamo ammesso di aver
che è polistrumentista. Stiamo bene così, noi tre amici. E venduto l’anima al diavolo. Ora vogliamo diventare la
ad accompagnarci in tour ci sarà l’ottimo Olmo Giani al voce degli outsider”.
basso”. Un disco frutto del loro bagaglio musicale, partiti
“come duo space/garage/psych/rock” ma innamorati Sono queste le premesse del primo album West Of
della ricerca. “Ispiratori sono stati St. Vincent, Tame Eden, un titolo che suona come un richiamo al presente
Impala, Pond, Arctic Monkeys, e i pilastri che hanno distopico, ma che a livello più personale va alla ricerca
plasmato i nostri gusti dall’infanzia: Pink Floyd, Beatles di una nuova idea di mascolinità. "Il che non significa
e Radiohead”. Musiche e testi in inglese, che li hanno debba necessariamente ricadere in ambito queer, ma
fatti approdare a Londra. “I contatti con l’Inghilterra si deve essere diversa dalla versione tossica e patriarcale
intensificano e dovremmo tornare a suonarci a giugno. da cui siamo circondati. Abbiamo bisogno di costruirne
Intanto c’è il tour italiano”. una nuova, più gentile, più creativa, meno violenta".

TESTO DI Barbara Santi TESTO DI Diego Ballani

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JOHN MYRTLE SUBMEET
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:

Londra, UK dal 2017 Mantova, Italia dal 2017

ONLINE: johnmyrtle.bandcamp.com ONLINE: facebook.com/submeet.band

COSA: COSA:
Folk pop pastorale Sferragliante post punk
e dell’obliqua ispirazione psych metropolitano

IL DISCO: IL DISCO:

HERE’S JOHN MYRTLE TERMINAL


SAD CLUB/BINGO, 2019 LADY SOMETIMES, 2020

Quella del giovane londinese John Myrtle è bedroom Da una parte il rumore snervante della nostra
music, ma di un genere assai diverso dal fai da te quotidianità, dall’altra quello tonificante della musica.
digitale a cui siamo stati abituati negli ultimi anni: “Sono È un po’ come se in appena due anni i Submeet avessero
riuscito ad acquisire alcune vecchie apparecchiature, a assimilato la formula per imparentare il “veleno” con
malapena funzionanti, e ho iniziato a registrare le mie le “vitamine”, grazie a quel loro post punk notturno e
canzoni”, spiega. “L'attrezzatura mi è stata di grande sferragliante, sempre meno legato allo shoegaze degli
aiuto per il suono particolare che stavo cercando, anche esordi e sempre più affezionato a certo rumorismo post
se a un certo punto è andata a fuoco”. Il che potrebbe industriale, tanto da ispirarsi per il debut album a uno
rappresentare l'ideale introduzione a una musica dal dei luoghi più frastornanti in assoluto, il terminal di un
fascino antico e dall'ispirazione obliqua. aeroporto): “I brani parlano del rifiuto della condizione
alienante imposta da una società frenetica e senza via
Un folk pop intimo e pastorale che fra storie di lumache d’uscita in cui non ci riconosciamo ma di cui parliamo
antropomorfe e un romanticismo austero ed elegante lo stesso linguaggio fatto di rumori metallici, distorti e
ha fin qui coperto un immaginario sospeso fra fantasie assordanti. Terminal come morte, in generale: dell’uomo,
bucoliche barrettiane e il cantautorato colto di Simon & della coscienza, dell’intelletto, dell’autenticità e libertà di
Garfunkel. Entrato a far parte del circuito DIY londinese pensiero”.
dal 2018, ha subito attirato le attenzioni della storica
tape label Sad Club, la quale (insieme alla Bingo che ne Quella babele di voci, grida e boati aerei assurge, dunque,
ha curato la versione su vinile) ha da poco pubblicato a placenta di un’elettricità spasmodica e avvinghiata
il suo primo EP. Here's John Myrtle è un biglietto alla contemporaneità che, pur nel suo slancio di candida
da visita di tutto rispetto, per un giovane cantautore devozione a Preoccupations, A Place To Bury Strangers
ancora sospeso tra tentazioni jazzy e ipnotiche visioni e Protomartyr, potrebbe indirizzare il trio mantovano
psichedeliche, ma già dotato di una cura tutta speciale verso gratificanti traguardi, prodighi di decibel corvini e
per le melodie e per le originali costruzioni pop. scarnificanti.

TESTO DI Diego Ballani TESTO DI Antonio Belmonte

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TAME
IMPALA
LA PERFEZIONE
DELLA SOLITUDINE
UN GIRO NEL MONDO DI KEVIN PARKER

T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O
FOTO DI NEIL KRUG

L
del suo cellulare sotto le lenzuola del letto da cui
esce di rado, o l’adulto costretto a rifugiarsi nelle sue
rinunce da una socialità competitiva che lo esclude. Il
compianto Mark Fisher ha analizzato molto bene, nel
suo Realismo Capitalista (2009), quanto la solitudine
sfoci in incurabile senso d’inadeguatezza e possa
far esplodere successivamente la malattia mentale.
Diventando patologia sociale piuttosto che clinica, in
una società tardocapitalista sempre più ottenebrata da
impulsi di competizione spietata.

La solitudine come morbo moderno, a volte


autoimposto, a volte subito. Eppure, potrebbe
esistere un’alternativa, per lo meno per alcuni eletti.
a solitudine è diventata oramai la condizione tipica Certamente per Kevin Parker. Nel mondo delle mille
e nefasta dell’uomo moderno. Cercata o subita, pare camerette a tenuta stagna isolate dal mondo cattivo,
essere il destino a cui l’essere umano prima o poi degli hikikomori che vivono in pigiama senza uscire
approda. Tante sono state le letture sociologiche di mai di casa, dell’incapacità congenita di rapportarsi
un fenomeno diventato ormai di massa e, in qualche agli altri, degli invisibili per scelta o imposizione,
modo, transgenerazionale. In un mondo dove le vie l’uomo dietro la sigla Tame Impala trasforma le
d’accesso alle vite degli altri si moltiplicano, al ritmo costrizioni della solitudine in vessillo. Motore
di nuove continue opportunità di socializzazione creativo, cifra stilistica, strumento necessario al pari
digitale, contatti all’infinitesima distanza di un clic di una qualsiasi delle sue chitarre o macchine, vanto
sulla tastiera e infinite possibilità di condivisione, inconscio e (in qualche modo) droga. Potremmo
l’individuo finisce per sentirsi sempre più solo con sé provare a chiamarlo “edonismo della solitudine”,
stesso. Che sia un adolescente in camera sua, il quale per buttare lì una definizione gustosa, e inquadrare
dà segni di vita solo attraverso il video illuminato l’intero percorso di Parker (e della sua creatura) dal

TAG: #solitudine #noburnout #autoimmersivo #vuoto #incendi ONLINE: official.tameimpala.com

RUMOREMAG.COM | 27
TA M E I M PA L A T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

Lui ha già in mente (in realtà lo sta già scrivendo,


mentre viene pubblicato l’esordio) il seguito. Dal
N E L M O N D O D E L L E M I L L E C A M E R E T- titolo, appunto, programmatico. Lonerism (2012)
T E A T E N U TA S TA G N A I S O L AT E D A L è lo stadio nel quale si tiene un concerto rock, dove
una moltitudine di solitudini incapaci di comunicare
M O N D O C AT T I V O, D E G L I H I K I KO M O-
altrimenti trova inno e comunione impensabili. A
RI CHE VIVONO IN PIGIAMA SENZA suo modo, il manifesto di un decennio che canta
U S C I R E M A I D I C A S A , D E L L’I N C A PA C I- l’individualismo come stato di grazia, nella gioia e nel
dolore, ancora con gli occhi piantati sulle corde della
TÀ C O N G E N I TA D I R A P P O R TA R S I A G L I
chitarra ma con il cuore anelante un suono nuovo
A LT R I, D E G L I I N V I S I B I L I P E R S C E LTA che non ha trovato (per ora) nome. Solitudine gioia
O I M P O S I Z I O N E , L’U O M O D I E T R O L A e dolore, dicevamo, perché tutto ha comunque inizio
e ragione. I genitori di Parker (il padre, un contabile
S I G L A TA M E I M PA L A T R A S F O R M A L E
dello Zimbabwe, e, la madre sudafricana) divorziano
COSTRIZIONI DELLA SOLITUDINE IN quando Parker ha tre anni. Lui va a vivere col padre
V E S S I L LO. M OTO R E C R E AT I V O, C I F R A e la matrigna all’età di 12. È il padre ad iniziarlo alla
musica, quasi come antidoto. “Ho imparato a suonare
STILISTICA, STRUMENTO NECESSA-
la chitarra ritmica con gli Shadows (il gruppo
RIO AL PARI DI UNA QUALSIASI DELLE preferito da mio padre). Lui suonava i riff principali
S U E C H I TA R R E O M A C C H I N E , VA N TO e io facevo da sottofondo. Mio padre faceva cover
di Beach Boys, Beatles e Supertramp. Da lì arriva
INCONSCIO E (IN QUALCHE MODO)
il mio amore per la melodia”. Acquistata la prima
DROGA chitarra, come dichiara a “Rollo&Grady” nel 2012, il
passo è breve: “Mettevo di fronte due registratori.
Prima registravo la ritmica e poi prendevo la
cassetta, la infilavo nel secondo registratore e ci
suonavo le tastiere sopra. E poi aggiungevo altri
primo EP fino al nuovo album in uscita. L’elogio strumenti. Fino a quando mio padre mi comprò il mio
delle gioie e delle sofferenze dello stare da soli, primo otto piste”. La scorsa estate “Huck Magazine”
comun denominatore dell’approccio progettuale ha intervistato Parker. Nel maggio precedente,
e delle tematiche preferite dal songwriter di Perth l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto
(Australia). Ed è lui stesso a dettare i confini della sua l’esaurimento nervoso da lavoro (il cosiddetto burnout)
narrativa in una delle sue prime interviste (per “The come patologia. Parker è un interessante caso di
Vine” nel 2010) a valle dell’esordio Innerspeaker. sopravvivenza all’assedio dello stress cui l’individuo
“Tame Impala è solo un frammento della massa medio è esposto nel mondo moderno. Riscaldamento
gigantesca di suoni che facciamo con il nostro giro globale, economie fragili, dipendenza tecnologica.
di amici. Non mi sento male a registrare tutto da Cosi risponde alle ragioni del suo inarrivabile secondo
solo, perché non mi aspetto di avere lo stesso genere album: “Quando avevo 15 anni un mattino mi stavo
di ruolo nelle loro band. Per noi Tame Impala è lavando i denti e sono scoppiato a piangere davanti
il progetto di Kevin Parker e tutti ne hanno uno allo specchio. Mi sentivo abbandonato. Io e mio
loro. Sarà sempre una iniziativa solista con due fratello eravamo stati messi all’angolo. Mi sembrava
metà: quella in studio, che è molto calcolata e di non avere nessuno. Quando hai 15 anni sono cose
gestita, e l’altra dal vivo, dove suoniamo davanti al che capitano. Stare con la mia famiglia era una
pubblico quanto abbiamo registrato”. Tutto chiaro merda allora e l’unica cosa a cui potevo pensare,
sin dall’inizio. Come nell’inequivocabile strofa di per scappare, era diventare una rockstar. La gente
Solitude Is Bliss, dallo stesso album: “c’è una festa mi avrebbe rispettato ed amato. Cosi ho preso la
nella mia testa e nessuno è invitato”. Quasi una chitarra e ho cominciato scrivere canzoni. A centinaia,
premonizione della direzione che Parker avrebbe venivano fuori naturalmente. Ne rimasi folgorato.
scelto per il suo progetto, seguendo esclusivamente il Quando firmai il mio primo contratto, condividevo
proprio cervello, fregandosene del resto. Da solo. Lo casa con un sacco di musicisti. Mi sentivo bene e
sa già allora, mentre eserciti di revivalisti incuranti condividevo una passione comune. Non avevo più
di tanto dettaglio e progettualità si spellano le mani bisogno di essere famoso. La musica sembrava più
per l’improvviso ritorno della neopsichedelia sulla pura, perché non guardava ad ambizioni grandiose.
soglia degli anni 10, e per la nascita una nuova scena Ho iniziato ad usare lo psych rock come veicolo per
di psycho rocker australiani, votati tanto ai Cream cantare la mia insicurezza. La musica psichedelica
quanto ai Led Zeppelin. Tutti resuscitati al primo è introspettiva ed esplorativa per natura, ma non in
ascolto (superficiale) di Innerspeaker. quel modo. Cosi quando ho iniziato a cantare di come

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sono diventato il solitario che sono oggi, e di come
mi sentissi alienato dagli altri, mi sono sentito bene”.
Insomma, Lonerism racchiude tutto il senso di rivincita « H O I N I Z I AT O A D U S A R E L O P S Y C H
del solitario per vocazione, senza pretendere onori o R O C K C O M E V E I C O L O P E R C A N TA R E L A
medaglie. Diventando punto d’approdo ineludibile.
M I A I N S I C U R E Z Z A . L A M U S I C A P S I C H E-
E sono solo grida al miracolo. La critica ha sempre
adorato gli artisti che suggeriscono ambizione infinita, D E L I C A È I N T R O S P E T T I VA E D E S P L O -
riuscendo a restare in magico equilibrio tra il legno R AT I VA P E R N AT U R A , M A N O N I N Q U E L
e il sudore della tradizione rock e la comunicatività
M O D O. C O S I Q U A N D O H O I N I Z I AT O A
morbida e multicolore del pop. Quasi come se questi
eroi fossero personaggi della saga di Guerre Stellari, C A N TA R E D I C O M E S O N O D I V E N TAT O I L
chiamati a riportare equilibrio nella Forza. Parker, S O L I TA R I O C H E S O N O O G G I , E D I C O M E
nel 2012, con quel modo di cantare che stuzzica il
M I S E N T I S S I A L I E N AT O D A G L I A LT R I , M I
ricordo di John Lennon, e quel muro di chitarre e
sintetizzatori amplificato da una vecchia volpe che la SONO SENTITO BENE» KEVIN PARKER

sa lunga come Dave Fridmann (Flaming Lips, Mercury


Rev) in fase di missaggio, è già sul trampolino di lancio.
Lonerism arriva dove si era spinto The Soft Bulletin dei
Flaming Lips nel 1999, superando le speranze spese (e
parzialmente ripagate) per l’esordio degli MGMT nel di base. Certo, è l’illusione di un attimo, che non
2007. coglie il furore innovativo di Paker, il quale già
alimenta sottotraccia Lonerism. Perché tre anni
La psichedelia trova modo di uscire dalla sua nicchia dopo è Currents a trovare la forma a quegli spunti
per scoprirsi totale, senza rinunciare ai suoi principi già presenti nel disco precedente, dietro al mare

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TA M E I M PA L A T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

psichedelico e le interpretazioni neotradizionaliste. che lo portano ad operare razionalmente”. E ancora:


I muscoli pompati di Elephant si sono già sciolti. “Mio padre mi beccò a fumare quando avevo 13 anni.
Parker si occupa, in perfetta solitudine, di tutto, dagli E mi vietò di vedere tutti i miei amici. Telefonò ai
strumenti al missaggio, in perfetto isolamento nel suo loro genitori, dicendo che avevamo tutti fumato. Per
studio casalingo a Fremantle, in Australia. Il tema la mia vita sociale, allora, fu catastrofico. Non mi
è la trasformazione personale (c’è chi dice che sia il permisero più di vederli, di frequentare le loro case e
risultato di una rottura sentimentale). Le chitarre quindi dovetti farmi degli amici nuovi. Fu allora che
retrocedono vistosamente fino a sparire, lasciando persi un po’ della mia innocenza da adolescente per
la scena a ritmi e sintetizzatori. La registrazione entrare in una fase più riflessiva e autoflagellante”.
è febbrile e autoimmersiva. L’edonismo della Currents completa la trasformazione di Parker in
solitudine raggiunge nuove vette, che richiedono un nerd da studio di registrazione. I fan e i critici
anche aiuto chimico. Sempre su “Huck Magazine”, iniziano a interessarsi compulsivamente ai dettagli
Parker ammette il valore di alcol e marijuana come delle varie attrezzature in dotazione, di questa o di
coadiuvanti creativi: “Credo sia più un modo di quella macchina, con la devozione quasi pedante
scappare. L’alcol mi aiuta a dimenticare la pressione nei confronti di nomi come Radiohead o (più
(che sento ogni volta che devo fare un disco nuovo). indietro nel tempo) Pink Floyd. Ma, in parallelo,
Il fumo mi aiuta a non elaborare eccessivamente. il mondo del pop mainstream si apre all’autore di
Non voglio sembrare uno che semplicemente vuole The Less I Know The Better, e iniziano a fioccare
supportare la bellezza del fumo, ma c’è potenza nella collaborazioni di ogni genere, da Kanye West a Lady
musica quando sei fatto. Non so cosa sia. Ci saranno Gaga a Mark Ronson. Le regole della neopsichedelia
innumerevoli studi sulla cosa, ma è insindacabile. sono state consapevolmente tradite: Parker gioca
Non voglio influenzare i ragazzi in modo sbagliato. in una nuova Super Lega, con i pesi massimi. Ma
Non ho bisogno di fumo e alcol per scrivere musica. sarebbe (molto) riduttivo incapsulare Currents in
Let It Happen e Feels Like We Only Go Backwards una pura concessione alle esigenze del mercato. Le
le ho scritte da sobrio. Non è quindi una porta che sue strutture cristalline e morbidamente pulsanti di
apre una diversa percezione, ma è più un modo di ritmi arrivano dove i conterranei Cut Copy avevano
rimuovere dal cervello tutta quella trafila di cose cercato di arrivare nel 2008 con In Ghost Colours

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TA M E I M PA L A T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

e dove i francesi Phoenix hanno suggerito fosse


possibile arrivare con Wolfgang Amadeus Phoenix.
Psichedelia, sempre, che però abbandona la strada « H O I N I Z I AT O A D U S A R E L O P S Y C H
maestra delle chitarre, cambiando pelle per ritrovarsi R O C K C O M E V E I C O L O P E R C A N TA R E L A
nuova, fra le mille possibilità dei ritmi elettronici, del
M I A I N S I C U R E Z Z A . L A M U S I C A P S I C H E-
chill out e della reiterazione, concedendosi alle nuove
generazioni. Parker diventa, quasi inconsciamente D E L I C A È I N T R O S P E T T I VA E D E S P L O -
per sé e per chi lo ascolta, ecumenico e trasversale. R AT I VA P E R N AT U R A , M A N O N I N Q U E L
Difficile pensare a cosa possa venire dopo. Per uno
M O D O. C O S I Q U A N D O H O I N I Z I AT O A
che ha fatto della solitudine un progetto creativo le
secche dell’ispirazione possono essere letali. Ancora C A N TA R E D I C O M E S O N O D I V E N TAT O I L
su “Huck Magazine”: “Per scrivere musica mi devo S O L I TA R I O C H E S O N O O G G I , E D I C O M E
sentire inutile, non necessariamente per profonda
M I S E N T I S S I A L I E N AT O D A G L I A LT R I , M I
depressione, ma semplicemente vuoto. Se le cose
vanno troppo bene, non ho la stessa scintilla. È come SONO SENTITO BENE» KEVIN PARKER

quando ti senti arrivato al fondo e non hai nulla da


perdere. L’unica via è in salita. Quando sei in cima,
cerchi di trattenere il tutto. Diventa soffocante. Come
se bastasse un passo falso per perdere tutto. Essere
creativi significa non aver paura e fregarsene delle deciso di portarti tutte le tue scuse nella tomba”).
conseguenze. Aver solo la voglia di esprimersi”. La solitudine prevede il fronteggiare il dolore, senza
eluderlo ma anche senza fare sconti a nessuno. Il
Parker inizialmente pensa a pubblicare il nuovo nuovo album ha come tema centrale lo scorrere del
album nel 2019. Dal 2016, dopo Currents, è salito 140 tempo e le sue conseguenze. Parker dichiara a “Rolling
volte su un palco, e ha collaborato con mezzo mondo. Stone”: “Cento Anni Di Solitudine di Gabriel Garcia
Non proprio il modo migliore di sentirsi inutili per Marquez è stata un’enorme influenza per il nuovo
ripartire. La casa discografica ha fatto il grosso errore album. Mi ha lasciato la sensazione che la Storia
di non mettergli vincoli di tempo e le cose vanno sia condannata a ripetersi”. Pur chiuso in solitaria
troppo bene perché la scintilla s’accenda. A novembre nel suo studio, alieno a qualsiasi ingerenza esterna,
del 2018 la casa che Parker ha affittato a Malibu va a Parker sembra progettare una resa dei conti con il
fuoco (insieme ad altre centinaia durante il terribile tempo che gli scorre davanti. “Non c’è niente di male /
inverno dei fuochi in California). Lui riesce a scappare Sono solo stanco / Di tutte quelle voci che sostengono
all’ultimo momento, rifugiandosi in una spiaggia / Che nulla duri per sempre”, recita grave It Might
vicina, ma 40mila dollari di attrezzature finiscono Be Time. La lievità di Currents è andata, la gloria di
in cenere. Come racconta a “Monster Children”, Lonerism un’eco lontana. Forse a 33 anni il peso della
nel luglio del 2019: “Non sapevo quando dovessi solitudine inizia a farsi sentire, proprio quando Parker
evacuare. Mi sono collegato al computer, mentre ha iniziato a progettare un’idea di famiglia. Ancora su
vedevo tutto quel fumo, e mi sono detto che era ora. “Huck Magazine”, a proposito del rapporto con sua
Credo stessi dormendo quando i pompieri sono venuti moglie durante le sue estenuanti sessioni creative:
a bussarmi alla porta, perché ero rimasto alzato “Credo che mia moglie si preoccupi quando devo
tutta la notte a registrare. In sostanza, non sapevo andare all’estremo nei periodi in cui scrivo e registro.
se avessi sei minuti o sei ore per evacuare. Alla Ma alla fine è quello che faccio. E cerco di mantenere
fine sono uscito di casa con il laptop e il mio basso la testa fuori dall’acqua, emotivamente e fisicamente.
Hofner, due ore prima che bruciasse tutto”. Pubblica Questo rappresenta la musica per me. Mi mantiene
un primo pezzo (Patience) a inizio anno, il titolo in forma. Se non avessi brandelli di canzoni che mi
quasi una premonizione, che lo lascia parzialmente rendono orgoglioso, alla fine di tutto, potrei essere
insoddisfatto, e inizia programmare le date estive preoccupato. Come tutti, ho i miei alti e bassi nella
del nuovo tour americano. A febbraio si sposa con vita sentimentale. Ma fortunatamente sono un caso
la compagna di sempre, Sophie Lawrence. The Slow interessante, avendo la musica come valvola di
Rush inizia davvero a germogliare poco dopo. Prima il sfogo. La musica è sempre stato il mio stabilizzatore.
vellutato funk di Borderline, e poi il bilancio postumo Quello che succede nella mia vita privata sparisce.
col padre (morto di cancro prima della pubblicazione La musica è il mio strumento d’espressione, per il
di Innerspeaker) di Posthumous Forgiveness, una dolore, per l’emozione. Qualsiasi cosa accada nella
confessione agrodolce sulla difficile relazione col mia vita, a quel punto, non mi pesa più”. Solitude Is
genitore (“Potevi immagazzinare oceani nei buchi fra Bliss continua a riecheggiare, mantra dell’edonismo
le spiegazioni che mi davi / E quando avevi ancora della solitudine: “C’è una festa nella mia testa e
tempo, quando avevi ancora una possibilità, hai nessuno è invitato”.

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TA M E I M PA L A T E S T O D I M AU R O F E N O G L I O

“ERAVAMO SOLO
DIECI AMICI”
“Non credo che ci sia una scena psichedelica con i riverberi di Parker, per un promettente omonimo
australiana. Eravamo un gruppo di amici di Perth, esordio nel 2012. Poi ci sono le uscite estemporanee dei
fra i quali tutti i membri dei Pond. Abbiamo anche vari membri dei Pond (“ogni membro della cerchia ha
abitato insieme per un po’. Una cerchia di 10, 15 il suo progetto parallelo”, ha dichiarato spesso Parker).
amici che facevano tutto insieme, nient’altro”. Questa Avery con Allbrook, come Allbrook/Avery per un
la sintesi che Kevin Parker fornisce al “Guardian” album (Big Art, nel 2011) e un tour con gli Horrors,
nel 2015 per descrivere questa fantomatica scena e come bassista con The Growl, sorta di Black Keys
psichedelica australiana, di cui tutti parlano dopo il deviati, per un EP e un album. Julien Barbagallo,
successo di Innerspeaker. Un gruppo di amici che oltre a fornire le bacchette ai Tahiti 80, pubblica a
sicuramente ha aiutato Parker a dare sostanza alle sue nome suo tre album fra il 2015 e il 2018 e collabora
idee, confrontandosi (in qualche modo) col mondo con i francesi Aquaserge, collettivo di Tolosa dedito
esterno. Da quando il nostro forma la sua prima band a bizzarri concept album dedicati alla figura di Serge
nel 2005, insieme a Dominic Simper: quei Dee Dee Gainsbourg (“sopravvissuto e saggio, che vaga per gli
Dums che diventeranno Tame Impala due anni dopo. abissi a bordo del suo sottomarino a forma di sigaro”,
Ai quali si unisce il batterista Jay Watson, membro dei qualsiasi cosa voglia dire…). E poi Jay Watson e il
Pond di Nick Allbrook, psichedelico nucleo portante suo progetto GUM, con quattro album (l’ultimo, The
del gruppo di amici. Fra questi, il bassista Julien Underdog, del 2018). Una via più pop alla psichedelia
Barbagallo e l’altro batterista Cam Avery. Da cerchia di dei Pond, con infiltrazioni di funk ed electro.
amici a scena vera e propria è un attimo, anche perché
Parker suona la batteria con i Pond dal 2009 al 2011 e
Se ancora non bastasse, ci sono poi le uscite più
continua a produrne i dischi fino a oggi. Anche perché
estemporanee di Parker con amici e conoscenti. I
la saga di progetti paralleli che il gruppo di amici
Kevin Spacey, formati da Parker alla batteria (e alla
partorisce è da mal di testa. Quasi che l’individualismo
voce quando serve) e Avery al basso, messi su nel 2013
spinto che contraddistingue il progetto principale di
per ripagare l’auto rubata all’amica musicista di Perth,
Parker vada compensato dalla condivisione spinta delle
Felicity Groom, con una manciata di jam space funk
collaborazioni.
da scaldare sul palco. Si esibiscono in almeno tre date,
anche come The Golden Triangle Municipal Funk
Proviamo a fare un po’ d’ordine (cronologico). Nel
Band e come AAA Ardvark, per poi scomparire
2007 Parker e Allbrook mettono insieme i Mink
(forse). I più recenti (2018) Theo Impala, con Parker
Mussel Creek, che suonano come un’estensione dei
alle tastiere per il rapper newyorkese Theophilus
Pond. Fanno 100 date dal vivo e provano a registrare
London. Divertissement per improvvisazioni R&B
l’esordio. Va talmente male che lo studio si rifiuta di
consegnare loro i nastri delle session. Riusciranno e cover. Per finire con i misteriosi Space Lime
a pubblicare il risultato solo nel 2014 (Mink Mussel Peacock, una sorta di collettivo ufficioso di membri
Manticore). I Melody’s Echo Chamber nel 2010 di Tame Impala e Pond, nato nel 2008, con Parker che
inaugurano i progetti franco-australiani di Parker (che copre diversi ruoli. Si tratta di jam di funk psichedelico,
ha vissuto per un periodo a Parigi). La cantautrice di cui esiste un album di demo mai pubblicati e caricati
Melody Prochet contamina il suo delicato space pop su Soundcloud, Fra il marasma dei suoni si possono
ascoltare le prime evoluzioni del suono chitarristico di

TAG: #pond #melodysechochamber #markronson #ladygaga #travisscott

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Parker. Che si è anche occupato di produzione ufficiale,
prima dell’esplosione mainstream di Currents.

Quando si tratta di uscire dalla cerchia di amici, cerca


progetti che non siano necessariamente affini al suo
mondo d’origine. I Koi Child diventano una band
dopo che Parker li vede dal vivo come due progetti
separati. Produce il loro omonimo esordio del 2016,
esperimento di rap percussivo e dai bassi profondi. Il
duo elettronico Canyons, per cui Parker restituisce
il favore (i Canyons avevano mixato molti pezzi dei
Tame Impala) e regala l’ugola a due tracce del loro
Keep Your Dreams del 2011. E poi i francesi, oggetto di
fascinazione continua. A partire dai Relation Lounge
Distance, messi su nel 2013 con l’amico Barbagallo
e spariti nel nulla dopo poche uscite dal vivo in
Francia, prima di pubblicare alcunché. Continuando
con gli EP prodotti per gli elettronici Discodeine e
per i Moodoid di Pablo Padovani (chitarrista live

TAME IMPALA
dei Melody’s Echo Chamber). Concludendo con il
contributo alla colonna sonora di Tron: Legacy dei
Daft Punk, con la traccia End Of Line. Ma l’incontro
che alza la posta per Parker in chiave collaborativa
è quello con Mark Ronson, dopo la pubblicazione
di Currents. Col produttore inglese Parker collabora
a tre tracce di Uptown Special del 2015 (Daffodils, THE SLOW RUSH
4AD
Leaving Los Feliz e la splendida Summer Breaking),
ma soprattutto instaura un’amicizia che va oltre le
pure esigenze lavorative, influenzando il suo percorso Ci sono voluti cinque anni,
passati febbrilmente a
dal 2015 in poi. Il resto è storia recente; percorso confrontarsi con mondi
di un talento oramai scoperto dai pesi massimi del musicali diversi, per tornare
pop mondiale. Dal remix di Waves di Miguel, al in solitudine e guardare oltre
Currents. La leggiadria del
lavoro, ancora con Ronson, per il singolo Perfect pianoforte di It Might Be
Illusion tratto da Joanne di Lady Gaga, o il suo Time immerge i Supertramp
contributo più riconoscibile a Tomorrow di Kali in un’esplosione solare
di big beat alla Chemical
Uchis. Tutto nel 2016. Il suo tocco sognante sembra Brothers. “Qualcosa non è
essere quell’elemento escapista che il pop da folle a posto”, recita Parker. Se
oceaniche cerca e agogna con urgenza. Per Parker si il disco precedente anelava
la perfezione, qui siamo
tratta di un’opportunità per sviluppare ulteriormente nella terra del dubbio. E i
l’ampiezza delle possibilità del suono cercato in riferimenti al pop sinfonico degli anni 70 non sono solo azzardo,
Currents. Nel biennio 2017–2018, arriva anche ma rivendicazione di libertà totale. Il tema e lo scorrere del
tempo, senza sconti sul futuro, con briciole per i rimpianti. La
l’attenzione dell’hip hop che conta, con la produzione e psichedelia è l’eco di uno sguardo di sbieco, l’elettronica non
i cori di Skeletons, contenuta in Astroworld di Travis più un totem. Ritornano prepotenti le percussioni in primo
Scott, e la collaborazione a Violent Crimes, apparsa piano. One More Year apre come una preghiera cosmica che
vira in acido, le accoglienti Borderline e Lost In Yesterday
su Ye di Kanye West. Alex Turner degli Arctic sorvegliano il versante singoli acchiappa ascolti, con leggerezza.
Monkeys ha espresso la sua voglia di lavorare insieme Parker approccia il suo smarrimento come i Daft Punk con
a Parker e si narra di inediti nei cassetti di SZA e Mark Random Access Memories: brandelli di passato che invadono il
presente, senza rigido copione o paura dell’errore. Posthumous
Ronson pronti per essere pubblicati, nonché di una Forgiveness parte fra le stanze dei palloncini di The Weeknd
possibile comparsata in studio con Kendrick Lamar. e tramonta nella quiete chill out di un’elegia generazionale.
Probabilmente però la consacrazione definitiva Breather Deeper ha il DNA del soul urbano di Hall & Oates, che
si scioglie in un’epifania di tastiere italo. Parker è in controllo,
arriva da Rihanna, che coverizza New Person, Same per la prima volta forse, senza averlo programmato. Le aperture
Old Mistakes per il suo Anti del 2016. Una versione progressive che cuciono le melodie sono l’anima tormentata
che non osa modificare minimamente l’abito etereo che Currents non aveva. Anima che vola, con la chitarra
acustica che accarezza il crepuscolo balearico della sognante
dell’originale, quasi a voler certificare l’inimitabile Tomorrow’s Dust. Sul sorprendente french touch dell’intensa
gusto di Kevin Parker. Un gusto intoccabile, anche per On Track, che rifiuta qualsiasi Apocalisse. In un mondo
le star internazionali. E dire che tutto era incominciato ormai incapace di garantire certezze, Kevin Parker offre la sua
insicurezza senza filtri, uscendone vincitore.
da una cerchia di amici.
86/100

RUMOREMAG.COM | 33
ALGIERS

T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
F O T O D I C H R I S T I A N H Ö G S T E DT
LA DOPPIA
FARSA DELLA
CONTEMPORANEITÀ
(TUTTO SI RIPETE, MA FORSE
È ARRIVATO IL MOMENTO DI REAGIRE)

È
storica sede della Coca Cola, emblema classico del
capitalismo americano più spinto e consumistico. Un
successivo trasferimento nella capitale britannica,
nel 2012, ha battezzato la nascita della band. Pure
in questo terzo disco, There Is No Year, uscito per
Matador, gli Algiers portano avanti i loro valori
fondanti, anche se è sempre più difficile, oggi, essere
coerenti nei confronti della società e del mondo
che ci circonda. Abbiamo incontrato il bassista e
polistrumentista Ryan Mahan per parlarne, in una
giornata molto particolare.

Oggi è il 4 dicembre. Esattamente 50 anni


fa Fred Hampton, attivista e rivoluzionario
socialista, nonché cofondatore delle Pantere
un momento propizio per la musica di protesta, Nere, veniva ammazzato in un raid dalla
diciamo quella schierata e politicizzata. Sicuramente polizia. Nel precedente album Walk Like A
il tutto è un riflesso della situazione attuale, che Panther era dedicata a lui. A distanza di 50
non riguarda solamente le singole nazioni ma ha a anni che cosa ha lasciato, e a che punto è la
che fare con una crisi contemporanea di valori che lotta? Abbiamo fatto dei passi avanti?
affligge globalmente, a ogni livello, la società. Gli “La lotta per noi è sempre la stessa, perché 'la storia
Algiers sono partiti fin dall’inizio seguendo belli dritti si ripete sempre due volte', per usare una citazione di
la loro direzione, con un nome che evoca la battaglia Karl Marx, 'la prima volta come tragedia, la seconda
di Algeri, vicenda di colonialismo e dolore. Originari come farsa'. Quindi siamo effettivamente nella fase
del Sud degli Stati Uniti, Atlanta per la precisione, della farsa, o addirittura in una fase doppiamente

TAG: #panterenere #neoliberismo #technorazzismo #thirdcinema #coerenza ONLINE: algierstheband.com

RUMOREMAG.COM | 35
ALGIERS T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A

Perché abbiamo il capitalismo ma probabilmente non


è lo stesso genere di capitalismo che riconosceremmo
«L A LOT TA P E R N O I È S E M P R E L A S T E S- in qualsiasi altro momento della Storia. L'attivismo
SA, PERCHÉ 'L A STORIA SI RIPETE sindacale non sarebbe stato in grado di captarlo.
Ora lì si sono create delle forme di associazionismo,
S E M P R E D U E V O LT E ', P E R U S A R E U N A
il che è positivo, visto che in America non se ne
C I TA Z I O N E D I K A R L M A R X, 'L A P R I M A vedevano da molto tempo. E poi c'è il discorso della
V O LTA C O M E T R A G E D I A , L A S E C O N D A tecnologia: invece che per produrre una reale forma
di connessione, viene utilizzata per frammentare
C O M E F A R S A '. Q U I N D I S I A M O E F F E T -
ulteriormente la società. Se ascolti il disco, si sente
T I VA M E N T E N E L L A FA S E D E L L A FA R S A , un po’ la mancanza di speranza, la disperazione: è
O A D D I R I T T U R A I N U N A FA S E D O P- un senso di stanchezza, ma in qualche modo soffice,
attenuato. L’idea è di desiderare e sperare senza tener
PIAMENTE FARSESCA DELL A NOSTRA
conto dell’arrivo del pessimismo e della delusione che
S TO R I A. S I A M O TO R N AT I A L P U N TO I N prima o poi potrebbero sopraggiungere. Mi sembra
C U I I L M O N D O , D I F A T T O , S T A C R O L- di essere in un momento molto peggiore rispetto
all'inizio del millennio però. Ora ci governa un
L ANDO. RIPENSO ANCHE AL MOMEN-
liberismo, un neoliberismo che spezzetta ogni cosa”.
TO IN CUI INIZIAMMO COME BAND,
N E L B I E N N I O 2 0 1 2 -2 0 1 3 : S E N T I V A M O Secondo te c’è qualche nuova figura di
attivista, qualcuno che possegga degli ideali
D I AV E R B I S O G N O D E L L A S O C I E TÀ M A
veramente forti?
NON DI TUTTE LE NARRAZIONI CHE LA “Penso che ci sia soprattutto una serie di eventi,
R I G U A R D AVA N O, V O L E VA M O R I C O R- eventi che indicano qualcosa: le persone stanno
rivendicando l'idea che alcune cose debbano essere
DARE LO SPIRITO DI CERTE PERSONE
abbandonate, e un pensiero possibile che vada al di
E D I C E R T I FAT T I» là del capitalismo, riassumibile con termini come
'socialdemocrazia' e 'accesso ai servizi'. Ne hanno
abbastanza delle briglie del capitalismo. Abbiamo
visto che cosa è riuscito a fare il fascismo, sorretto
dal carisma di chi ha fatto di tutto per mantenerlo
in vita. Non abbiamo mai avuto un partito che
ci rappresentasse. C'erano le pantere nere, che
farsesca della nostra storia. Siamo tornati al punto in rappresentavano la loro comunità di riferimento, ma
cui il mondo, di fatto, sta crollando. Ripenso anche quel movimento si ricollegava anche a forme di lotta
al momento in cui iniziammo come band, nel biennio in ogni parte del mondo, e al concetto che sta dietro al
2012-2013: sentivamo di aver bisogno della società nome Algiers”.
ma non di tutte le narrazioni che la riguardavano,
volevamo ricordare lo spirito di certe persone e Ho letto che alcuni festival hanno deciso di
di certi fatti. Fred Hampton è una di quelle figure adottare il riconoscimento facciale per il
ideologiche e spirituali, e andrebbe sostenuta. Si è pubblico, ad esempio quello organizzato da
trattato quasi di un percorso a ritroso nella Storia, ma Amazon. Una forma di technorazzismo?
non necessariamente di una ripetizione. Di certo gli “È chiaramente così. È palese ciò che sta accadendo
Algiers si sono sempre sentiti coinvolti da questioni con la tecnologia, e questo rende impossibile essere
che riguardano la memoria, il ricordo, cercando però davvero ottimisti. La tecnologia è nelle mani di
di sostituire alla nostalgia qualcosa di concreto: la persone che conosciamo bene, gente che utilizza il
rabbia e la forza. Purtroppo abbiamo ancora molta razzismo, il fascismo e la paura per dividerci. Gruppi
strada da percorrere, il mondo è molto frammentato”. di artisti che si associano però posso fare qualcosa,
ad esempio contro questo governo, quello americano,
E la situazione nella vostra città di origine così fascista e influenzato dalle big companies”.
com'è?
“Siamo cresciuti nel fottuto Sud degli Stati Uniti. Nel 7” di Walk Like A Panther c’era anche
Io, Franklin e Lee proveniamo dalla parte cattiva una piccola brochure con sopra i consigli su
dell’America: quella della schiavitù, controllata da come comportarsi qualora un poliziotto si
una politica americana in rovina. Donald Trump fosse presentato inaspettatamente alla porta,
mente quando parla al Sud, e da quelle parti è o ci si trovasse nella condizione di essere un
rappresentato da personaggi totalmente negativi. rifugiato politico in USA. Qual è la situazione

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degli abusi di potere negli ultimi anni? del lavoro di tre persone, il secondo di quattro,
“Penso che il modo in cui il governo si occupa di l'ultimo di sei, e questo ci ha consentito di sfruttare
immigrazione sia sempre stato problematico, anche determinate potenzialità”.
se l'America di fatto è uno stato coloniale fondato in
tutto e per tutto da stranieri, da immigrati. La mia Qual è stato il processo creativo che vi ha
più grande preoccupazione ha a che fare con il fatto condotti a questo ultimo album?
che abbiamo la tecnologia per identificare i singoli “Per ogni album il processo compositivo è stato
individui, e con mezzi del genere è possibile creare differente. Per il primo io, Franky, Lee e il produttore
campi di detenzione basati su criteri razziali o sulla Tom Morris abbiamo trascorso insieme ogni giornata
nazionalità. Abbiamo questa tecnologia, ma non serve in studio, creando esattamente ciò che avevamo in
necessariamente per proteggerci, per fronteggiare mente in un preciso momento. Nel secondo Frank e
la paura. Sappiamo che cosa vogliono ottenere, e io avevamo i pezzi pronti e abbiamo trascorso due
sappiamo che cosa accade alle persone che si trovano settimane in studio con con Adrian Utley (chitarrista
al confine, conosciamo i metodi per identificare le dei Portishead, nda), però il lavoro è stato portato
persone con l'inganno. La situazione è caotica”. avanti separatamente. Questa volta abbiamo portato
in studio 19 canzoni, da cui abbiamo selezionato le 11
Can The Sub_Bass Speak? non l'avete inserita che sono finite sul disco”.
nell'ultimo album. Come mai?
“Si trattava soprattutto di una collaborazione con Nel testo di Can The Subaltern Speak? c’è
Randall Dunn (Sunn O))), Earth) e Ben Greenberg il frammento di recensione – negativa – di
(Zs, Uniform), anche se di fatto coinvolgeva le sei “Pitchfork”, una recensione del vostro secondo
persone che hanno lavorato all'ultimo disco. Randall album dove vi si definisce “esplosivi fino al
e Ben hanno le idee molto specifiche su quello che punto di essere kitsch, anche se i problemi
vogliono fare. Il primo disco era rappresentativo trattati sono una questione di vita o di morte”,

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ALGIERS T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A

la storia si ripete. E poi c’è il Venezuela. Il film è in


sintonia con quello che stiamo cercando di dire con
«PENSO CHE IL MODO IN CUI IL GO- gli Algiers e appartiene al cosiddetto third cinema, un
V E R N O S I O C C U PA D I I M M I G R A Z I O N E filone cinematografico anticolonialista. Noi cerchiamo
di fare in parallelo, a nostro modo, una sorta di ' terza
S I A S E M P R E S TAT O P R O B L E M AT I C O,
musica', anticoloniale e anticapitalista. La gente si
A N C H E S E L'A M E R I C A D I F AT T O È U N O concentra su quello che accade negli Stati Uniti e in
S TAT O C O L O N I A L E F O N D AT O I N T U T T O gran Bretagna, ma la domanda da farsi è: che cosa sta
succedendo nel mondo? Il problema è globale”.
E PER TUT TO DA STRANIERI, DA IMMI-
G R AT I . L A M I A P I Ù G R A N D E P R E O C C U - È difficile oggi essere una band politicizzata e
PA Z I O N E H A A C H E F A R E C O N I L F AT T O mantenere una certa coerenza?
“Penso che siamo molto contraddittori, non siamo
CHE ABBIAMO L A TECNOLOGIA PER
puramente coerenti né puramente ideologici, anche
IDENTIFICARE I SINGOLI INDIVIDUI, E se cerchiamo di creare una sorta di voce unica,
CON MEZZI DEL GENERE È POSSIBILE qualcosa che vada al di là della politica individuale,
però le contraddizioni ci sono. Penso che le persone
C R E A R E C A M P I D I D E T E N Z I O N E B A S AT I
che hanno a che fare con la musica abbiano desideri e
SU CRITERI RAZZIALI O SULL A NAZIO- aspettative differenti, e credo che questo possa essere
N A L I TÀ . A B B I A M O Q U E S TA T E C N O L O - un problema per gli artisti. Vogliamo cose diverse,
e questo disco ne contiene solo una parte, non è
GIA, MA NON SERVE NECESSARIAMEN-
'organico' da un cereto punto di vista. Noi quattro,
TE PER PROTEGGERCI, PER FRONTEG- come gruppo, abbiamo le competenze per cercare
GIARE L A PAURA» di ottenere davvero quello che vogliamo, ma non
sappiamo quali reazioni potranno avere gli ascoltatori
di fronte al nostro nuovo lavoro. Per me esiste sempre
una sorta di divario tra il desiderio e la realtà dei fatti,
ma quando in qualche modo lo superi ti assale una
sensazione difficile da spiegare”.
e anche “esagerati a tal punto da diventare un
melodramma politico”. Che cosa avete provato Pensavo ai Rage Against The Machine, che
quando l’avete letta? hanno annunciato la reunion e suoneranno
“L’ideologia radicata così profondamente in una al Coachella, un festival il cui fondatore ha
recensione del genere ci ha fatto capire proprio supportato in passato organizzazioni anti
quanto fosse ideologica quella recensione. In Can LGBT e pro armi…
The Subaltern Speak? parliamo di come distruggere “Anche noi abbiamo suonato al Coachella, così come i
il razzismo. È una questione politica, l’industria Downtown Boys i Priests e molte altre band in qualche
culturale è politica, la musica è politica. Lo urliamo modo a noi legate, politicizzate. Abbiamo suonato in
con questo pezzo che è un po’ free jazz”. festival sponsorizzati da produttori di birra, anche
lì ci sono degli elementi problematici. Adesso non
Hour Of The Furnaces, oltre che una canzone ci viene voglia di ritornarci, anche se usciamo per
del disco, è il titolo di un film politico sul Sud una etichetta molto grossa e tutto questo fa parte del
America e sul colonialismo, diretto da Octavio gioco. È difficile vivere con un approccio diciamo
Getino e Fernando Solanas, La Hora De Los anarchico. Ti si presentano quotidianamente delle
Hornos. In questo momento la situazione è contraddizioni, anche suonando in una band, cosa
molto delicata in Cile e Bolivia, qual è il vostro che ti fa sentire in qualche modo colpevole. Ma non
punto di vista sulla questione sudamericana? serve sentirsi colpevoli, occorre sempre confrontarsi,
“ll film è argentino, e quando è uscito, nel 1968, cercare di capire”.
cercava di raccontare la situazione del capitalismo
globale. Noi americani ci siamo comportati in modo Il vostro ultimo album è molto diverso dagli
violento con il Sud America, ma anche con l'America altri: pochissime chitarre distorte, suoni
Centrale. Hanno subito l'oppressione statunitense, molto più profondi, meno ruvidi. Volevate
come è accaduto all'Algeria con la Francia. Abbiamo raggiungere un pubblico più ampio?
colonizzato in vari modi l’intero continente per circa “No, non era nelle nostre intenzioni. La sfida era
60, 70 anni, impadronendoci delle sue risorse. La quella di avere un suono più complesso. Ma non
resa dei conti è il rovescio della medaglia, e continua abbiamo programmato di arrivare a più persone, non
ad accadere, ad esempio in Bolivia. La solita merda, è affatto un tentativo di fare più soldi”.

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LEE
RANALDO
GREG T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
F O T O D I TO M B R O N O W S K I E M A C I E K J A S I K

DULLI UOMINI
(QUASI)
SOLI

E S CO N O I D U E D I S C H I I N S O L I TA R I A ( A VO L ER E S S ER E P I G N O L I , U N O E M E Z ZO) D I
D U E S O L I S T I A N O M A L I A N C H E S E N O N D I P R I M O P ELO. EN T R A M B I R ED U C I DAG L I
A N N I 9 0 D EL L' I N D I E C H E S I FA A D U LTO E S B A R C A S U M A J O R (CO N S O N I C YO U T H E
A F G H A N W H I G S ) : L EE R A N A L D O, T I TO L A R E D I U N A L B U M R E A L I Z Z ATO I N TA N D E M
CO N LO S PAG N O LO R AÜ L R EF R EE , S E M P R E P I Ù V I C I N O, P U R S EN Z A R I N U N C I A R E
D EL T U T TO A L P R O P R I O D N A S P ER I M EN TA L E , A L L A C A N ZO N E ; E G R EG D U L L I , C H E
P ER L A P R I M A VO LTA FA DAV V ER O, L E T T ER A L M EN T E , T U T TO DA S O LO.
LEE RANALDO E
RAÜL REFREE
VISIONI OLTRE IL PASSATO

T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
F O T O D I TO M B R O N O W S K I

S
davvero di tutto, come utilizzare meno chitarre e
sfruttare suoni di batteria, porte che sbattono o
persone che parlano trovati per caso da Lee in un
vecchio registratore Struder e risalenti a circa 25
anni fa. C’è questo e molto altro dentro nel nuovo
album collaborativo Name Of North End Women. La
capacità di non rimanere aggrappati al presente rende
Ranaldo un visionario, un esemplare di musicista
curioso che non ne ha mai abbastanza, che non si
annoia e non si adagia sui bei tempi andati. La forma
mentis di uno dei chitarristi più illuminati di sempre
è libera da costrizioni e al servizio della musica. Lo
abbiamo incontrato per capire dove voglia ancora
arrivare.
e si pensa a Lee Ranaldo, si arriva immediatamente
ai Sonic Youth. 30 anni di carriera e 15 album in Questa estate sei tornato in Puglia in vacanza,
studio, per una delle band più influenti di sempre, ho visto le foto sul tuo profilo Instagram. A
non si cancellano; e nemmeno lui vuole cancellarli, sia questa regione hai anche dedicato anni fa una
chiaro. Quello che colpisce è la sua capacità di agire canzone dal titolo Lecce, Leaving. Come è nata
in territori differenti, con approcci multipli. Abilità la tua passione per quei luoghi?
non casuali se si è fatto parte di una band non lineare “È capitato per caso, quando sono stato invitato lì a
insieme a Thurston Moore, Kim Gordon e Steve lavorare con un gruppo di musicisti e artisti. Mi sono
Shelley. Se poi si riesce a trovare un perfetto partner innamorato di quella parte dell’Italia. Non l’avevo
in crime come Raül Refree – produttore del primo esplorata a dovere al di sotto di Roma. Questo è stato
album di Rosalía, Los Ángeles (2017), quest'anno il primo passo per poter comprendere il vero Sud
appena uscito anche con una avveniristica rilettura Italia, Napoli, altre zone delle altre regioni. Adoro
del fado insieme alla portoghese Lina – può succedere quei posti. Ho scritto Lecce, Leaving circa sei o sette

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RUMOREMAG.COM | 41
«H O C A P I TO C H E L AV O R A R E D A S O LO
N O N M I I N T E R E S S AVA M O LT O. M I
P I A C E M O LT O L'A S P E T T O S O C I A L E D E L qualcuno della famiglia da quelle parti, ma non ne
FARE MUSICA, E QUINDI DOPO I MIEI sono certo. Il ramo della famiglia con cui sono in
contatto e che ho conosciuto vive a Prato”.
PRIMI DUE DISCHI SOLISTI HO INCON-
T R AT O I L M I O AT T U A L E PA R T N E R C R E- Tutti conoscono la tua carriera nei Sonic
AT I V O, R AÜ L R E F R E E. N O N P U O I M A I Youth, ma quanto è stata utile la carriera
solista per la tua crescita musicale?
PREVEDERE IL MOMENTO IN CUI IN-
“È stata molto importante. Nella seconda metà della
C O N T R I Q U A L C U N O C O N C U I S I R I E- carriera dei Sonic Youth tutti quanti sperimentavamo
SCE A CREARE UN'INTESA, QUALCUNO con i nostri progetti collaterali, ma non eravamo
CHE CONDIVIDE OBBIETTIVI COMUNI» mai riusciti a dedicarci del tutto ad essi, la band era
il nostro principale impegno. Quando i Sonic Youth
si sono fermati, tutti noi abbiamo avuto più tempo
per altro. Io ho avuto più tempo da dedicare all'arte
visuale, allo scrivere, oltre che a comporre la mia
musica. È stata una evoluzione davvero interessante
anni fa, e quando ci sono ritornato quest'estate ho
perché il primo disco che ho fatto dopo i Sonic Youth
visto molti più turisti rispetto all’ultima volta. È una
era in un certo senso affine a quel suono: due chitarre,
parte dell’Italia che ha una purezza unica nel suo stile
basso e batteria. Quando con i Sonic Youth abbiamo
di vita, poi il cibo è fantastico, è vicino al mare… È
iniziato a pensare di dare vita a una band, a renderci
qualcosa di molto bello, e nei mesi estivi è perfetta”.
funzionali e in prospettiva a permetterci di avere una
carriera così lunga è stata la perfetta collaborazione
Le tue radici italiane sono tra Avellino
instauratasi tra ciascuno di noi, Siamo diventati una
(Sant’Angelo dei Lombardi) e Benevento
vera e propria unità collaborativa”.
(Paduli). Ci sei mai stato?
“Non sono mai stato ad Avellino. Penso di aver ancora
In che modo sono proseguiti i tuoi progetti?

42 | RUMOREMAG.COM
LEE RANALDO E RAÜL REFREE T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A

“Ho capito che lavorare da solo non mi interessava


molto. Mi piace molto l'aspetto sociale del fare
musica, e quindi dopo i miei primi due dischi solisti «I SONIC YOUTH SI SONO SEMPRE
ho incontrato il mio attuale partner creativo, Raül MOSSI TRA I DUE POLI: DA UNA PARTE
Refree. Non puoi mai prevedere il momento in cui
L A C A N Z O N E , D A L L'A LT R A F O R M E
incontri qualcuno con cui si riesce a creare un'intesa,
qualcuno che condivide obbiettivi comuni. Questo è il A S T R AT T E E A M B I E N T I S O N O R I; C’È
secondo album vero e proprio che abbiamo realizzato S E M P R E S TATO Q U E S TO C O N T R A S TO
insieme in studio, sperimentando il più possibile”.
TRA CANZONI E ASTRAZIONE, TRA
Quando sei entrato in contatto la prima volta SUONI PIACEVOLI E SUONI RUMOROSI
con lui? O D I S S O N A N T I. A L L’E P O C A A B B I A M O
“Il primo contatto è avvenuto nel 2014, attraverso
R E G I S T R ATO U N S A C C O D I M U S I C A
la mia band, Dust, eravamo in Europa e avremmo
dovuto suonare a un festival in Marocco, che poi però I M P R O V V I S ATA, S E N Z A A LC U N C O-
non si tenne, quindi avevamo una intera settimana P I O N E , E L AV O R AT O A M U S I C A A LTA-
libera. Abbiamo fatto dei concerti acustici, e il
M E N T E S T R U T T U R ATA. N O N A B B I A M O
promoter spagnolo ci ha proposto di andare in studio
a registrare un disco acustico con alcuni pezzi tratti M A I R I N U N C I ATO A U N A C O S A P E R
dagli ultimi due album. L’ingegnere del suono e A B B R A C C I A R E L'A LT R A , E N T R A M B I G L I
produttore era Raül. In poco tempo siamo diventati
APPROCCI FANNO PARTE DELL A NO-
molto amici”.
S T R A N AT U R A»
Parlando di sperimentazione, non possiamo
dimenticare Glenn Branca. Che cosa hai
imparato da lui?
“Quando sono arrivato a New York era un momento
fantastico, succedeva di tutto in quella scena “Le session di questo disco erano legate alla
musicale. Ho imparato molto da Glenn Branca: era forma canzone, anche se negli ultimi anni ho
sempre consapevole dell'elemento della teatralità comunque sperimentato molto con suoni astratti e
nella musica, ovunque suonasse c'era sempre questa improvvisazione, come è accaduto qualche tempo fa
componente molto forte, che indossasse una semplice con Jim Jarmush (nel disco a nome Jim Jarmusch/
camicia di flanella, un completo o uno smoking. Glenn Lee Ranaldo/Marc Urselli/Balazs Pandi, nda). Ora
ha fatto un ottimo uso di quell'elemento teatrale e di come ora mi piace molto di più suonare dal vivo che
tutto ciò di cui era a conoscenza. Ho imparato molto registrare musica però”.
anche musicalmente, soprattutto sulle accordature
alternative, che già utilizzavo prima di conoscerlo. Il Ho controllato le strade del North End di
modo in cui creava musica era molto ambizioso”. Winnipeg su una mappa, e, appunto, le vie
hanno solo nomi propri di donne. Ma il motivo
Vedo la tua carriera solista come qualcosa che lo hai capito?
mette insieme due grandi approcci musicali: “Non so perché, davvero. Un inverno mi trovavo
da un lato la sperimentazione, dall'altra una nella città natale di mia moglie, Winnipeg (Provincia
affinità con la forma canzone. Ti riconosci in del Manitoba, Canada, nda), nel North End. Stavo
entrambe le concezioni di musica? camminando e, strada dopo strada, vedevo questi
“Penso di sì, perché i Sonic Youth si sono sempre nomi, Lydia Street, Karen Street, Ellen Street. Era
mossi tra i due poli: da una parte la canzone, dall'altra curioso, c’erano solo i nomi propri e nessun cognome
forme astratte e ambienti sonori; c’è sempre stato o menzione su chi fossero, questa cosa ha stimolato
questo contrasto tra canzoni e astrazione, tra suoni il mio interesse. Forse erano nomi di donne di
piacevoli e suoni rumorosi o dissonanti. All’epoca Winnipeg, nella città ci sono problemi nei confronti
abbiamo registrato un sacco di musica improvvisata, delle popolazioni native, e in passato sono ci sono
senza alcun copione, e lavorato a musica altamente stati episodi orribili. Oppure, ho pensato, fosse un
strutturata. Non abbiamo mai rinunciato a una cosa modo di rappresentare tutte le donne, qualcosa di
per abbracciare l'altra, entrambi gli approcci fanno universale. Non ho mai davvero capito le ragioni, ma
parte della nostra natura”. la cosa mi ispirava. Leggendo quei nomi mi sembrava
di viaggiare nel passato, pensavo a persone che avevo
E in questo disco quale approccio avete conosciuto o con cui avevo collaborato. Così in Lydia
utilizzato? Street ho pensato a Lydia Lunch. Questi nomi li ho

RUMOREMAG.COM | 43
«PENSO CHE QUESTO SIA UN NUOVO
PA S S O I N AVA N T I S I A P E R M E C H E P E R
RAÜL, E MI PIACE SPINGERE L A MUSI-
CA IN UNA DIREZIONE CHE NON SIA
QUELL A DEL SOLITO SCHEMA CHI-
TA R R A-B A S S O-B AT T E R I A. P E N S A N D O
AL FUTURO, IMMAGINO CHE L A MIA
MUSICA NON TORNERÀ PIÙ INDIETRO,
M A S I S P I N G E R À P I Ù LO N TA N O»

LEE RANALDO poi raggruppati in una poesia, da lì sono partito per


scrivere i testi e strutturarli”.

& RAÜL REFREE Nella title track ci sono dei cori gospel molto
intensi…
“E ci sono anche ritmiche 'afro', volevamo usare ritmi
differenti, ci sono anche elementi di flamenco e fado,

NAMES OF NORTH END WOMEN che abbiamo inserito nella musica”.


MUTE/PIAS
Perché hai deciso di usare così poco la chitarra
in questo album?
Un anno fa esatto ho avuto “Non è stata una vera scelta, è stato più importante
la fortuna di intervistare
sul palco Lee Ranaldo, dopo il processo del risultato finale. Quando registriamo
una sua intensa esibizione un disco e lavoriamo in studio, ascoltiamo prima di
solista. Disponibilissimo, tutto solo quello che esce dalle casse, non pensiamo
intelligente e curioso verso
il pubblico, a un certo punto al modo in cui suonerà in concerto. Ci siamo resi
ha concesso ai presenti conto che non ci servivano molte chitarre. Di solito
una piccola rivelazione che io sono uno di quelli che, se va in studio a registrare
ha stupito non soltanto
me: “Il gruppo che mi un album, come prima cosa porta a termine la
influenzato di più sono stati registrazione delle chitarre perché sono il corpo
i Beatles”. Condivisibile, ma del brano, ma in questo caso siamo partiti dai
sorprendente per qualcuno
che abitualmente associ a deflagrazioni di chitarre. Eppure, ritmi, dall'elettronica, dai campioni e dai suoni.
sappiamo tutti che i Fab Four sono stati pura avanguardia Registravamo marimba, vibrafono, chitarra acustica
pop, esattamente come questo disco, che ha nella tessitura ed elettrica, batteria, per poi riversare tutto nel
di melodie, incursioni ritmiche, nastri, strumenti “insoliti”
(chitarre poco presenti) e campionamenti, il suo pregio computer e cantarci sopra. Non ci siamo preoccupati
più alto. Innovare nell’accessibile è molto più ostico che della mancanza di chitarre, non ci interessava
distruggere in eterno e il suono di una porta sfondata, a lungo, ragionare in quel modo, ma le abbiamo utilizzate in
si tramuta in pura noia. In questa collaborazione tra Ranaldo e
Refree (già chitarra flamenco per Rosalia), ogni composizione un paio di casi in maniera assai decisa”.
ha un che di inatteso, contiene un invito al ritorno, al riascolto
che si rende necessario per una decifrazione corretta, ma Come vedi la tua musica nel futuro?
tutto, ripetiamolo, in un ambito pop modernista. Valgano
Humps, con dolcezza vocale (sì, McCartney) e tensione “Penso che questo sia un nuovo passo in avanti
poliritmica (Peter Gabriel/Steve Lillywhite) e Words Out sia per me che per Raül, e mi piace spingere la
Of The Haze, titolo esemplificativo per i testi di Jonathan musica in una direzione che non sia quella del solito
Lethem e gli scritti di Ranaldo stesso, che nasce quasi Suicide
e si stempera in aria folk inglese. O l’Africa che si impone sul schema chitarra-basso-batteria. Pensando al futuro,
mondo digitale della title track, contrapposta al commiato immagino che la mia musica non tornerà più indietro,
sereno di At The Forks, ballata molto R.E.M., tra acustica e ma si spingerà più lontano. In questo lavoro ci siamo
un mondo in dissolvenza elettronica. Uno spaesamento quasi
geografico, tra nuovi luoghi sonori costruiti su tecnologia concentrati ancora di più sulla voce, sui testi e sulle
invecchiata precocemente e strumenti antichi resi moderni: parole, e credo che in futuro mi concentrerò ancora di
una Nuova Traiettoria Cerebrale, come suggerisce il titolo più sulla voce, sull'elemento cantato”.
numero tre, spoken lynchiano notturno. La diaspora sonica
non è mai stata così luminosa.
MAURIZIO BLATTO
82/100

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GREG DULLI
FARLO DA SOLO

T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A
FOTO DI M ACIEK JA SIK

G
è arrivato anche per lui il turno del disco solista,
Random Desire (via Royal Cream/BMG). Il ragazzone
dell’Ohio ci ha raccontato i come e i perché, ma
soprattutto dell’inaspettato piacere di farlo da solo.

La prima domanda che ti voglio fare, la cosa


ha creato qualche dubbio anche ai tuoi fan, è:
perché consideri questo il tuo primo album
solista?
“Perché Amber Headlights (2005) conteneva brani
lasciati fuori da Blackberry Belle (2003), il secondo
album dei Twilight Singers; la ragione per cui non c’è
scritto solo Greg Dulli in copertina ma 'Greg Dully’s
Amber Headlights' è che sono brani che appartengono
reg Dulli quando ti parla è molto tranquillo e rilassato. a me. e non a voi. E credimi ho visto molti che... (fa
Lo abbiamo incontrato nella hall di un hotel che un verso con la bocca, come a dire che molti hanno
sembra una specie di enorme bottega d’antiquariato, polemizzato e parlato, nda). Non avrei mai pensato di
con arazzi, poltrone in velluto, struzzi impagliati, dovermi difendere da chi già mi apprezza (ride, nda),
modellini di due metri del Titanic e foto di James Dean. ma va bene così, tutto ok”.
Gente ribelle ma con gusto, gentlemen d’altri tempi,
proprio come Greg Dulli. Negli ultimi anni, dopo la Perché ci hai messo così tanto tempo a
reunion degli Afghan Whigs del 2011, il nostro Greg pubblicare il tuo primo disco solista?
pare abbia trovato un equilibrio e una ispirazione “Non avevo mai avuto intenzione di fare un disco
musicale eccellente: Do To The Beast (2014) e In solista, perché mi piace stare in una band. Ma molta
Spades (2017) lo confermano senza esitazione. A Dulli gente me lo ha chiesto in questi anni, e una persona
è sempre piaciuto suonare con un gruppo, ma poi ha in particolare: Mark Lanegan, uno vecchio amico, uno
fatto di necessità virtù e in un momento particolare dei miei migliori amici, Mark mi diceva, 'Devi fare

TAG: #dulli #guttertwins #losangeles #marklanegan #toddrundgren ONLINE: gregdulli.com

RUMOREMAG.COM | 45
« N O N AV E V O M A I AV U T O I N T E N Z I O N E
D I F A R E U N D I S C O S O L I S TA , P E R C H É M I
P I A C E S TA R E I N U N A B A N D . M A M O LTA “Ho iniziato nel 2018 e sono andato avanti tutto
GENTE ME LO HA CHIESTO IN QUESTI l’anno. Non sapevo se ci sarebbero stati anche gli altri,
e quando tutti mi hanno detto che erano impegnati
ANNI, E UNA PERSONA IN PARTICO-
altrove ho rallentato i ritmi. Tra febbraio e luglio 2019
L ARE: MARK L ANEGAN, UNO VECCHIO ho completato la scrittura di tutte le canzoni, tranne
A M I CO, U N O D E I M I E I M I G L I O R I A M I C I, una che ho finito ad agosto. Infine a settembre abbiamo
registrato la batteria di Pantomima, il primo singolo,
M A R K M I D I C E VA , ' D E V I F A R E U N
mentre il disco l’ho concluso a ottobre”.
A L B U M D A S O L I S TA ’ , E I O R I S P O N D E V O ,
‘ N O , M I P I A C E I L L AV O R O D I S Q U A D R A , Ho letto che ti dichiari ispirato da molti artisti
MI PIACE ESSERE IN UNA BAND’» solisti, o comunque da molte one man bands,
che definisci visionari. Che cos'è, secondo te,
che rende un artista visionario?
“Quando ero molto giovane ricordo di aver ascoltato
Todd Rundgren, che suonava praticamente tutti gli
strumenti nei suoi dischi. Per me era pazzesco. Come
un album da solista’, e io rispondevo, ‘no, mi piace faceva? Non avevo idea di come ci riuscisse. Dopo mi
il lavoro di squadra, mi piace essere in una band’. E sono appassionato a Prince, e quando l’ho ascoltato
questa volta i componenti del mio gruppo, gli Afghan ho pensato che fosse meglio di quasi tutto quello che
Whigs, erano tutti impegnati. Tutti – letteralmente c’era in giro. Il livello era davvero alto, ma ora sono
– avevano qualche cosa da fare: ‘Oh, no, non posso più consapevole dei miei mezzi. In fondo ho sempre
farlo…’. ‘Ok, capisco’, rispondevo. Così l'ho fatto suonato i pezzi di una one man band coinvolgendo
tutto in solitaria e ho finito per apprezzare davvero il artisti in grado di farlo meglio di me. In questo caso
risultato finale”. faccio del tutto affidamento sulle mie abilità: suono
la batteria in oltre metà disco e quando riascolto una
Quando hai iniziato lavorarci? canzone, fondamentalmente, riconosco me stesso.

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GREG DULLI T E S T O D I N I C H O L A S D AV I D A LT E A

Finalmente sto riuscendo a fare qualcosa che quando


ero bambino mi faceva impazzire, e mi piace l'idea
di non dover spiegare a qualcuno che cosa io voglia « Q U A N D O E R O M O LT O G I O V A N E R I -
ottenere, o come debba suonare”. C O R D O D I A V E R A S C O LT A T O T O D D
R U N D G R E N, C H E S U O N AVA P R AT I C A-
Un nuovo processo e una nuova sfida...
“Sì, lo è stato, ma è così che dovrebbe sempre essere: MENTE TUTTI GLI STRUMENTI NEI SUOI
fare qualcosa di nuovo nella tua vita. Ad esempio ho D I S C H I. P E R M E E R A PA Z Z E S CO. CO M E
utilizzato approcci vocali che non avevo mai sfruttato
FA C E VA ? N O N AV E V O I D E A D I C O M E
in precedenza, perché mi piace spingermi oltre”.
CI RIUSCISSE. DOPO MI SONO APPAS-
Ci sono due stati d'animo in questo disco, S I O N A T O A P R I N C E , E Q U A N D O L’ H O
e mi pare che nessuno dei due prevalga.
A S C O LT A T O H O P E N S A T O C H E F O S S E
Volutamente?
“Sì, una scelta del tutto naturale. Dove invece ho fatto MEGLIO DI QUASI TUTTO QUELLO CHE
qualcosa per forzare il contrasto, è stato nell'ultima C ’ E R A I N G I R O . I L L I V E L L O E R A D A V V E-
canzone che ho composto. Quando ho sentito il
R O A LT O , M A O R A S O N O P I Ù C O N S A -
disco con le tracce in ordine, la quarta canzone non
funzionava dove l'avevo inserita, pur piacendomi. PEVOLE DEI MIEI MEZZI. IN FONDO HO
Dovevo metterci qualcos'altro e ho scritto The Tide, S E M P R E S U O N ATO I P E Z Z I D I U N A O N E
non solo per il disco ma proprio per inserirla in quella
MAN BAND COINVOLGENDO ARTISTI
posizione all'interno della scaletta”.
IN GRADO DI FARLO MEGLIO DI ME. IN
In merito all’ordine delle tracce volevo QUESTO CASO FACCIO DEL TUT TO AF-
chiederti, perché già in terza posizione c'è una
F I D A M E N TO S U L L E M I E A B I L I TÀ »
ballata come Marry Me?
“Perché non poteva stare da nessuna altra parte. Forse
si poteva mettere alla fine, ma c'era già Slowpan, con
quell'arpa, quella doveva stare ultima per forza. Non
potevo metterla dopo Slowpan, dovevo distanziarle, Random Desire è la parte non pianificata della vita,
così l'ho messa terza. Marry Me mi piace moltissimo, qualcosa che non si può predire”.
credo funzionerà anche dal vivo questa cosa, dopo le
prime due, per spiazzare il pubblico che magari non se C’è una canzone con un titolo italiano, Sempre.
l'aspetta”. Come mai?
“Molto semplicemente, quando lavoro a una canzone
Sulla cover del disco c’è la foto di un'auto con l’ingegnere del suono vuole sapere il nome del brano.
del fuoco che brucia al suo interno e il ghiaccio Io le chiamo con parole a caso, tipo ‘blah’, o versi che
all'esterno. È una metafora? faccio con la bocca. Quella l’avevo chiamata anche se
“Anche a me era sembrato ghiaccio inizialmente, in non pronuncio mai la parola ‘sempre’ nella canzone,
realtà è l’effetto del fuoco sui vetri. La prima volta però quando ho scoperto che 'sempre' significava
che ho visto quella foto mi ha spiazzato. In un certo ‘always’ l’ho voluta tenere, perché il brano ha un
senso sì, è una metafora, ma può anche significare che significato opposto, cioè ‘never’, 'mai'”.
quando pensi di essere al posto di guida, forse non sei
tu a guidare, ma qualcos'altro... (ride, nda)”. Lo incontri spesso Mark Lanegan?
“Abitiamo nella stessa città, certo. Spesso ci
In Lockless citi il titolo del disco, Random messaggiamo, ma occasionalmente andiamo a pranzo o
Desire. Che cosa è esattamente per te un alle partite di NBA, qualche volta anche al cinema”.
desiderio (o una voglia) casuale?
“Ti faccio un esempio. Cammini per strada, vieni a Per quale squadra della NBA tifi?
trovarmi…" “Los Angeles Clippers. I Lakers però mi stanno
sorprendendo, anche se li odio”.
A Los Angeles?
“Dove vuoi tu... sulla strada qualcosa ti attira ma vuoi Torniamo a Mark Lanegan…
vederlo da più vicino. Quindi vai lì e non vieni più da “Dal momento che entrambi stiamo lavorando molto,
me, perché desideri qualcos'altro in cui ti sei imbattuto non riusciamo a vederci abbastanza. L’ultima volta che
per caso. Non avevi intenzione di farlo, ma hai appena l’ho incontrato è stato quando ho cantato su un brano
reagito a uno stimolo: ecco il desiderio casuale. del suo prossimo disco in uscita (Straight Songs Of

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«PENSO CHE QUESTO SIA UN NUOVO
PA S S O I N AVA N T I S I A P E R M E C H E P E R
RAÜL, E MI PIACE SPINGERE L A MUSI-
CA IN UNA DIREZIONE CHE NON SIA
QUELL A DEL SOLITO SCHEMA CHI-
TA R R A-B A S S O-B AT T E R I A. P E N S A N D O
AL FUTURO, IMMAGINO CHE L A MIA
MUSICA NON TORNERÀ PIÙ INDIETRO,
M A S I S P I N G E R À P I Ù LO N TA N O»

Sorrow); lo avevo già fatto in quello precedente. Quello


in arrivo è un album che attendo molto, mi piace molto,
mi ricorda alcuni dei suoi lavori più vecchi. C’è anche
un libro in uscita, che è incredibile”.

GREG DULLI
E con i Gutter Twins avete in mente di fare
qualcosa?
“Penso che un giorno faremo qualcosa di nuovo, ma ora
siamo entrambi molto impegnati e Mark ha anche una
band con sua moglie. Se rimettessi insieme i Gutter
RANDOM DESIRE Twins, onestamente, vorrei un progetto molto spoglio,
minimale, nudo: una chitarra, un pianoforte, due voci,
ROYAL CREAM / BMG
facile da portare in tour. Succederà quando saremo
vecchi. Più vecchi di quanto già non siamo (ride, nda)”.
Alla terza canzone Mr.
Afghan Whigs piazza
una ballatona acustica E invece con i Twilight Singers?
intitolata Marry Me. Facile “I Twilight Singers sono finiti. Ho intenzione di
immaginarselo su una
suonare un po’ di quei pezzi durante il nuovo tour.
collina a guardare le luci
notturne di Los Angeles, la Li riformerei, se solo non avessi gli Afghan Whigs, li
sigaretta in bocca e il culo avevo messi assieme proprio perché non c'erano più
sul cofano ancora caldo
gli Afghan Whigs. Le produzioni con i Twilight Singers
della macchina. Quando
partirà universalmente, sono le cose che più apprezzo della mia carriera, e
le cinquantenni di oggi si sono molto eccitato alla prospettiva di risuonare
sentiranno chiamate in
quel materiale sul palco. Ci saranno anche un paio
causa e spereranno che
l’invito sia rivolto a loro, quindi crolleranno in lacrime e i loro di canzoni dei Whigs, ma i pezzi degli AW preferisco
mariti malediranno, ma non troppo, questo motherfucker suonarli con il gruppo”.
assoluto e la nostalgia canaglia degli anni 90. Sigillo di
fabbrica inimitabile, quello di Dulli: i segni dei cazzotti come
make up di verità, la Motown per palestra, il peccato di James
Dean e l’assoluzione di Al Green. Iconografia grunge in Quale disco degli Afghan Whigs è, secondo te,
glorificazione perpetua. Primo disco solista, tutti gli strumenti
più vicino a Random Desire?
suonati da solo, registrazioni iniziate nella casa di Silver
Lake e terminate a Joshua Tree. Greg Cuore Selvaggio ha la “L'ultimo, In Spades, perché è stato concepito più o
padronanza di una scrittura classica nel suo involucro soul e meno nello stesso periodo. Quello, insieme a Do To
nella sicurezza che, prima o poi, tutto esploderà di saturazione
The Beast e Random Desire, è il mio album preferito
romantica. Inevitabilmente. Perché Dulli è uno che soffre e in
pubblico, sotterrando nel wall of sound da Grande Rock (un tra quelli che ho fatto, da un bel po’ di tempo a questa
passo prima del mainstream amico dei Foo Fighters, talvolta) parte. Adoro tutti i miei lavori ciascuno in modo
amori in pezzi e dolori fraterni come la perdita di Dave Rosser,
diverso, ovviamente: Blackberry Belle l’ho amato come
chitarrista degli Afghan Whigs. Non grandi differenze rispetto
alla casa madre, forse un filo di confidenza in più. Per il resto non mai, e anche Black Love. Ci sono stati momenti
qualche spruzzo digitale (Lockless), sobbalzi emozionali diversi nella mia vita ma In Spades è qualcosa di
(Black Moon, Pantomima), archi (Scorpio), venature latine
speciale: è la mia versione preferita della band, ci ha
(A Ghost), le spinte old school Sub Pop (The Tide, Sempre),
persino l’arpa (Slow Pan). Ladies, ma anche Gentlemen. suonato un musicista che è scomparso tempo fa (Dave
MAURIZIO BLATTO Rosser, nda), è stato l'ultimo album su cui ha suonato e
73/100 per questo mi è molto caro”.

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GIÖBIA
TESTO DI CL AUDIO SORGE - FOTO DI MELISS A CREM A

IL GIOVEDÌ
DELLE CENERI
PSICHEDELICHE
discografica relativa, perché nel frattempo è uscito il
P live all’Electric Valley e il singolo con la cover degli
Hawkwind, Silver Machine, il nostro omaggio a
Lemmy”.

Nel frattempo è arrivato il contratto con Heavy


Psych Sounds.
B.: “Era da un po’ che Gabriele ci faceva il filo, era
anche venuto a Roma a vederci. D’altra parte con
la Sulatron non c’era nessun contratto, era tutto
sulla parola e in quel momento non c’era nulla di
pianificato, così abbiamo accettato l’offerta della
HPS, che sta lavorando benissimo, in modo molto
professionale”.

Eravate una band in evoluzione?


er i Giöbia il 2019 è stato un anno preparatorio per B.: “Stavamo migliorando. Stavamo facendo molti
quello che si suppone dovrà essere un grande 2020. festival europei importanti. Sai, ogni volta c’era da
Incontro la band all’antivigilia dell’ultimo dell’anno mettersi in gioco con band molto più famose di noi, di
a casa di Bazu e Melissa, tra tappeti rossi, picture qualità molto alta, ottimi musicisti. Dal punto di vista
discs e copertine psichedeliche: Bazu, Saffo, Betta, tecnico forse non eravamo all’altezza, ma sentivamo di
Detrji e Melissa (quinto membro virtuale della band) avare qualcosa di diverso da dire, di portare qualcosa
e un gatto. E mentre Bazu mette in sottofondo un di più originale. È stata una bella sfida. Ad esempio al
introvabile disco folk psichedelico di Mark Fry, inizia Freak Valley eravamo in ballottaggio con i Vidunder e
la nostra chiacchierata. gli Hypnos e alla fine hanno preso noi”.

Raccontatemi che cos’è successo in questi Quando avete cominciato seriamente a


cinque anni, dall’uscita di Magnifier fino a ragionare su Plasmatic Idol? Quando sono
Plasmatic Idol. nate le prime idee?
Bazu: “Parlando di Magnifier, posso dire che è stato B.: “Per quel che mi riguarda, subito dopo l’uscita di
un album più apprezzato in Italia, ne sono state fatte Magnifier stavo già pensando al disco successivo.
tre ristampe, e solo successivamente ha cominciato Appena avevamo un minuto di tempo cercavamo
ad essere conosciuto anche all’estero; a differenza di metter giù qualcosa. Non è stato agevole, perché
del precedente Introducing Night Sound, che aveva avevamo sempre una quantità di live da fare e, siccome
avuto un andamento opposto. Magnifier è partito ciascuno di noi lavora, non era facile trovare dei
lento ma via via è esploso. Grazie a questo hanno momenti liberi. Quando stavamo per concludere un
cominciato a chiamarci in vari festival all’estero, brano con idee in fermento, saltava sempre fuori un
ragion per cui abbiamo ritardato l’uscita di Plasmatic Sonic Blast in Portogallo o altro dove suonare”.
Idol fino a oggi. Comunque è stata un’assenza Saffo: “In realtà il lavoro duro inizia quando tutto è già

TAG: #heavypsychsounds #hawkwind #lamortevienedallospazio #dayjobs #burzum ONLINE: facebook.com/giobiaband


GIÖBIA T E S T O D I C L AU D I O S O R G E

dark rispetto ai precedenti”.


S.: ”Credo che i testi siano belli proprio perché non
« G L I H AW K W I N D R A P P R E S E N TA N O capisci esattamente di cosa stanno parlando, sono
G R A N PA R T E D E L L A N O S T R A M U S I C A . metafore. È una ricerca continua. In questo senso, ogni
nostro album è diverso”.
C O M E I P I N K F L O Y D. S O N O L’ E S S E N Z A ,
I L ‘L A’ C H E H A D AT O I N I Z I O A Q U E S T O La title track curiosamente è la più breve
P R O G E T T O. G L I O P E N M I N D S O N O P I Ù dell’album.
B.: “È un tema, che riassume l’album, è stato registrato
L E G AT I A I S A B B AT H, P U R M A N T E N E N-
con synth anni 80”.
D O U N ’ AT T I T U D I N E F R E A K B E AT, E A M E
Q U E S T O P I A C E M O LT I S S I M O, P E R C H É Quali differenze ci sono rispetto a Magnifier?
B.: “Forse Magnifier aveva un’oscurità, come dire, più
S I A M O M O LT O L E G AT I A I 60’ S . U N ’ I N-
facilmente dichiarata. Nel nuovo c’è un sentimento più
F LU E N Z A B A S I L A R E P E R N O I S O N O S TAT I sottile, come una pazzia sotterranea, devi ascoltarlo più
I K A L E I D O S KO P E , Q U E L L I A M E R I C A N I. volte per cogliere questa oscurità meno esplicita. Un
altro aspetto è che nel nuovo c’è stato più un recupero
S O N O S TAT I F O L G O R A N T I Q U A N D O
del nostro passato legato ai 60’s, anche nel modo di
S I A M O PA R T I T I : L’ U S O D E G L I S T R U M E N T I suonare, dall’altro lato abbiamo messo più suoni e
E T N I C I, L A P S I C H E D E L I A » BAZU colori ‘anni 80’. Effetti che ad esempio usavano i Cure
li abbiamo fatti funzionari su una strumentazione
60’s. Il Vox Continental di Saffo era l’organo di Ray
Manzarek. Quindi abbiamo un po’ ‘sporcato’ gli anni 60
con un certo tipo di suono anni 80”.
stato registrato. Il lavoro di post produzione, mixaggio,
ecc, che prende molto più tempo”. In passato avete fatto due cover significative
come Magic Potion degli Open Mind e
C’è un concetto che sottende Plasmatic Idol? Silver Machine degli Hawkwind: che cosa
B.: “Non è un concept album, ogni canzone ha un’idea rappresentano queste due canzoni nel
sua, è un viaggio a parte”. pantheon delle vostre influenze?
B.: “Gli Hawkwind rappresentano gran parte della
Perché “Plasmatic Idol”? nostra musica. Come i Pink Floyd. Sono l’essenza,
S.: “Ogni volta che si deve decidere il titolo di un il ‘la’ che ha dato inizio a questo progetto. Gli Open
album, si apre un periodo di ricerca e di proposte, che Mind sono più legati ai Sabbath, pur mantenendo
poi Bazu ‘cazzia’ per il novanta per cento (ride, nda)… un’attitudine freakbeat, e a me questo piace
È un po’ complesso spiegare da dove nasce. Faccio moltissimo, perché siamo molto legati ai 60’s.
riferimento alla copertina che centra perfettamente Un’influenza basilare per noi sono stati i Kaleidoskope,
il significato dell’album: l’ha disegnata Metastazis di quelli americani. Sono stati folgoranti quando siamo
Parigi. Un idolo, un’entità che potesse rappresentare… partiti: l’uso degli strumenti etnici, la psichedelia. E
come dire, difficile spiegarlo… la coesistenza degli poi i gruppi della Delirium Records, negli anni 90,
opposti della vita terrena. Nella creazione artistica gli sempre quando abbiamo iniziato. In quel momento
opposti si saldano, c’è una coesistenza tra la psichedelia che si proponeva era quella. Porcupine
bene e male, o tra passato e presente, esterno (lo Tree, Ozric Tentacles, Ship Of Fools”.
spazio) e interno di noi stessi. Anche nel lavoro grafico, Betta: “Per quel che mi riguarda il prog italiano dei 70’s
ad esempio, i colori sono opposti ma coesistono. Sono mi ha fatto vedere la musica in modo completamente
‘plasmati’ assieme, ma stanno anche separatamente, diverso”.
come in una dimensione onirica”.
Tornando alle origini della band: nasce nel
Specificamente, i testi di cosa parlano? ’94...
Melissa: “In realtà non sono molto legati tra loro, B.: “È nata senza pretese. Il primo demo è del ’97.
ciascuno racconta una storia diversa, uno stato Io arrivavo dal black metal. Dopo anni di militanza
d’animo: qualcosa che succede dentro di noi. Questo nell’heavy metal estremo avevo l’esigenza di formare
'plasmatic idol' non è qualcosa di fisico, ma di una band che fosse più originale, che andasse oltre. In
metafisico. Il filo conduttore, se si può dire, è qualcosa questo senso i Cure per me sono stati fondamentali.
di oscuro, macabro, pesante. Non sono testi allegri. Quello che mi piaceva di loro era che avevano fatto
Riguardano anche il nostro vissuto, traumi esistenziali. dischi tutti diversi l’uno dall’altro e allo stesso tempo
Da questo punto di vista, Plasmatic è un album più avevano uno stile perfettamente riconoscibile. Da Hard

52 | RUMOREMAG.COM
Stories (2010) in poi, il nostro secondo disco, siamo nulla all’estero. Adesso è il contrario. È stato dopo
sempre rimasti con questa formazione. Per anni la l’uscita di Introducing Night Sound per la Sulatron
nostra è stata una band sotto traccia, la psichedelia non (2013) che abbiamo cominciato ad essere conosciuti
era molto popolare. Suonavamo alle Scimmie (storico fuori dall’Italia e a fare diversi concerti”.
club underground di Milano, nda) con un pubblico
molto anziano”. State già pensando al prossimo album…
B.: “Qualche idea già ce l’ho. Attualmente sono in un
Quando le cose hanno incominciato a periodo di grande trip per il folk”.
cambiare?
B.: “Direi verso il 2008/2009. Se dobbiamo fare dei Cosa sta ribollendo nel tuo “calderone”?
nomi, quando sono usciti i Black Angels, che ci hanno B.: “È un periodo difficile. Sto anche preparando
dato una bella scossa. Abbiamo suonato con loro al l’esordio europeo per l’altro mio progetto, La Morte
festival di Ferrara ed è lì che abbiamo conosciuto Viene Dallo Spazio (nome tratto dal titolo di un film di
anche il loro fonico, Brett Orrison (che ha lavorato fantascienza del 1958, nda), che ha un suono molto più
anche con Jack White, nda), quello che ha masterizzato heavy. Ci sono anche Melissa, voce e moog, Angelo, un
Plasmatic Idol ed altre cose che abbiamo fatto in flautista, io alla chitarra, una ragazza che suona il basso
passato. Fino a quel momento, pur avendo suonato e un batterista. Potremmo vagamente definirli black
anche in Inghilterra, eravamo una band sconosciuta psychedelia, un po’ alla Oranssi Pazuzu”.
ai più. All’epoca dividevamo la sala prove con le M.: “Abbiamo quasi finito le registrazioni di un album.
Vibrazioni. Sia loro sia DJ Henry ci hanno trovato Per ora stiamo ancora cercando un’etichetta che lo
molti concerti. Suonavamo tanto a Milano, e quasi pubblichi. Non abbiamo fretta”.

RUMOREMAG.COM | 53
GIÖBIA T E S T O D I C L AU D I O S O R G E

In questi ultimi anni il music business è creata uno stile che non è prettamente da organista”.
cambiato. B.: “Le piacciono molto i Seeds, dei quali in realtà ci
B.: “Sì, moltissimo…Il ruolo di YouTube, Spotify… piacerebbe fare una cover, The Wind Blows Your Hair”.
Da quando siamo usciti con Magnifier, è cambiato
totalmente il mercato della musica. Ci sono molte più Il periodo flower power dei Seeds...
band in giro rispetto a prima; dobbiamo affrontare, B.: “A proposito di cover, ne abbiamo inciso una dei
o scontrarci se vuoi, con una realtà completamente Soledad Brothers, che pensavamo di inserire come lato
diversa. È cambiato anche il gusto delle persone, in B in un 45 tratto da Plasmatic Idol. Un blues molto
questi anni”. grezzo”.
S.: “Comunque non ragioniamo come un gruppo che
deve fare uscire un album l’anno, ci prendiamo i nostri Tornando infine alle vostre primissime origini:
tempi, anche se da una parte sappiamo che questo può come si lega questa idea della strega bruciata
essere rischioso”. (l’ultimo giovedì di gennaio era tradizione
bruciare il fantoccio di una strega, un vecchio
State per intraprendere un lungo tour europeo. rito popolare lombardo/piemontese, nda) con la
Riuscite a conciliare tutto questo con i vostri day vostra musica?
jobs? B.: “Quando la band ha iniziato, era molto più legata
B: “Be', è molto faticoso. Tipo l’ultima volta, abbiamo al folk, alla musica etnica, e quindi anche il nome
finito di lavorare il venerdì e abbiamo suonato nel Giöbia era più congruo… Eravamo dei ragazzini che
weekend in Germania, a Dresda e Berlino. E lunedì stazionavano in Piazza Vetra a Milano, e stavamo
eravamo già al nostro posto di lavoro. La settimana cercando il nome per la band, lì vicino c’era una libreria,
prima abbiamo fatto la stessa cosa, suonando a Duisburg. dove abbiamo trovato questo libro, Entità Padane, e
Adesso con La Morte Viene Dallo Spazio suoniamo c’era la storia di questa Giöbia che mi aveva affascinato,
domenica a Avellino e il giorno dopo saremo al lavoro”. anche perché legata al nostro territorio… Lì vicino poi
c’era Zabriskie Point, dove compravamo i dischi, dove ho
Quali sono le tue influenze come tastierista? preso i dischi di Burzum, anche lui una grande influenza.
S.: “Più di tutti i Pink Floyd. C’è da dire che prima di Mi aveva folgorato, anche e soprattutto per l’aspetto
entrare nel gruppo suonavo violino e pianoforte. Mi sono garage e lo-fi. Ma ora sono coinvolto da tutt’altro”.

PLASMATIC IDOL
HEAVY PSYCH SOUNDS GIÖBIA
Nel corso degli anni, i Giöbia non solo hanno fatto dischi molto psichedelica celeste. E allora ecco il jangle sound di Hardwar,
diversi l’uno dall’altro ma, per quanto mi riguarda, anche l'uno fluttuante meteorite sonico che sembra essersi staccato da Their
più bello dell’altro. Plasmatic Idol segna il culmine della loro Satanic Majestic Request degli Stones, giungendo agli Hawkwind
creatività. Come leggerete poco sopra, la band nasce da una attraverso un’autostrada astral kraut. The Escape, a seguire, è
congerie di ispirazioni, anche, se si può dir così, contrapposte un gelido e ipnotico space rock. Mentre Far Behind sprofonda
tra loro. Plasmatic Idol non è metaforicamente solo l’idolo delle nell’'interstellar dark’: vortici astrali post pinkfloydiani di bellezza
coesistenze impossibili, ma la convergenza di tutte le loro influenze, e fascino barocchi, sirene galattiche e apparizioni aliene. Tra canti
che ha prodotto nel tempo uno stile unico. Una rivisitazione del psichedelici a ritmo di valzer (Heart Of Stone) e la finale corsa nello
passato che si espande e vibra in una eccitante nuova dimensione spazio allucinata e maestosa di The Mirrors House termina (per
neoprogressiva. Parhelion è la porta d’ingresso di Plasmatic ora) il viaggio dei Giöbia. Plasmatic Idol è una suite che non è una
Idol: una horror movie soundtrack rivisitata; e va a introdurre suite, ma è come se lo fosse. E lascia dietro di sé come un’eco, alla
la squillante In The Dawnlight, una marcia psichedelica che fine dei suoni, che continua a vibrare nell’atmosfera. Chiamatelo, se
sembra davvero un mix tra gli Open Mind e gli Hawkwind, ma volete, freakbeat destrutturato.
è “plasmata” in un modo molto originale. A questo punto siamo 85/100
già nella stratosfera dei Giöbia, dove brillano strati di materia

54 | RUMOREMAG.COM
IL NUOVO ALBUM
DAL cb FEBBRAIO caca

DA SEMPRE TI ACCOMPAGNANO ALLA SCOPERTA


DI TUTTO CIÒ CHE RUOTA ATTORNO AL NOSTRO MONDO

DISCHI DIMENTICATI, CINEMA, COLONNE SONORE, RISTAMPE

A GENNAIO E A LUGLIO IN SUPPLEMENTO AL NUMERO


80 PAGINE TUTTE DA LEGGERE!

SE TI SEI PERSO QUALCUNA DELLE USCITE HAI ANCORA LA POSSIBILITÀ


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SONO DISPONIBILI NEL NOSTRO STORE:

RUMOREMAG.COM
GIL SCOT T-HERON JEFF PARKER & THE NEW BREED DOZER THE CL ASH

CARI BOU
58

THE GONERS NADA SURF THE MOTORCYCLE BOY NENEH CHERRY

R E C E N S I O N I
225 DISCH I TRAT TATI FEBBRAIO 2020 ru m o re m a ga z i n e

GR IMES NON VOGLI O CHE CL ARA

60 74

S Q U A R E P U S H E R TA L K Y N E R D S O V O K H R U A N G B I N & L E O N B R I D G E S S AT O R
DISCO DEL MESE FEBBRAIO 2020

CARIBOU

MUSICA IMPROVVISA

si potevano certo intuire le ulteriori uno strumento tradizionale come


evoluzioni in evidenza sull’atteso il pianoforte. Come in apertura,
Suddenly. A far da biglietto da visita per in maniera più lieve, nell’intima
il nuovo disco, qualche mese fa, è stata conversazione di Sister.
proprio Home. Cioè la traccia che è più
vicina all’estetica sonora del progetto Per altri versi, le citazioni vintage
Daphni, in cui il musicista canadese riescono nell’intento di sottrarre a
- complice l’assistenza dell’amico di una precisa dimensione temporale il
sempre Kieran Hebden, ovvero Four materiale del disco, come accade con
Tet - utilizza in maniera originale e il sorprendente ed emozionante finale
funzionale un oscuro campione soul di Lime. Altrove, come in Never Come
(l’omonimo brano cantato da Gloria Back, Dan Snaith ribadisce la sua abilità
Barnes nel 1971). nel confezionare prototipi dance pop
efficaci quanto distanti dalle banalità.
Anche il secondo brano scelto come Certo, la sua natura sonora resta
singolo, You And I, si muove su fondamentalmente elettronica, ma
coordinate riconoscibili, come la voce gli elementi e riferimenti che Caribou
CARIBOU di Dan e il delicato gusto melodico, inserisce in questo viaggio sono di
SUDDENLY rendendosi però protagonista di natura diversissima e rendono il
CITY SLANG
imprevedibili cambiamenti e inserti. tutto di fruibilità universale, pur
È come se la struttura stessa delle sue restando a marcata distanza dalle
L’ultimo segnale discografico per
composizioni alludesse a un’instabilità tendenze dominanti nella musica pop
Caribou risale al 2014, quando usciva
- che dal personale si proietta nel internazionale. E quando, dopo aver
l’acclamato Our Love: a ragion veduta,
sociale - sopravvenuta in questi anni. attraversato nella sezione finale la
uno degli album di musica elettronica
Così in Sunny’s Time, con l’improvvisa fragile e intimista melodia di Magpie,
più riusciti e importanti del decennio
apparizione di un loop vocale rap l’album arriva alla sua conclusione
che si è appena concluso. Da allora,
(campionato, tagliato e ricucito a con una Cloud Song di magnifica
soltanto il secondo LP firmato come
piacimento) a metà del suo svolgimento. vulnerabilità (in cui Dan canta “I’m
Daphni - l’alias che Dan Snaith riserva
Quest’ultimo è anche uno dei brani broken, so tired of crying / can’t seem
alle sue produzioni più esplicitamente
che utilizza un effetto pitch, capace to find the way to you”), ci si ritrova
rivolte al dancefloor -, il buon Joli Mai
di modificare e plasmare la tonalità definitivamente conquistati.
(2017), che in qualche modo influenza
con un risultato psichedelico, 86/100
questo nuovo lavoro ma dal quale non
qui paradossalmente proprio su

DI GIORGIO VALLETTA - FOTO DI THOMAS NEUKUM

58 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

...AND YOU WILL KNOW AA.VV. TRISTAN ARP ÁSGEIR


US BY THE TRAIL OF DEAD ELECTROSTEEN SUGGESTED FORMS BURY THE MOON
X: THE GODLESS VOID AND MOSTAKELL HUMAN PITCH ONE LITTLE INDIAN/CA-
ROLINE INTERNATIONAL
OTHER STORIES
INSIDE OUT Promuovere una visione al- “A Detroit, Berlino e NY c’è
ternativa di una Palestina che molta musica da club dura, Il cantautore islandese scolpisce
Era facile associare Trail Of “nell’ultimo mezzo secolo è stata scura e con cassa dritta: mi nel ghiaccio 11 nuovi brani come
Dead e At The Drive-In, a fine vista quasi esclusivamente at- ispira ad andare dalla parte statue sonore dai profili artici
‘90: texani, post hardcore traverso le lenti di guerra, occu- opposta. Non perché non la ammorbiditi dai più delicati trat-
evoluto, tecnica invidiabile e pazione e sofferenza”: missione rispetti, ma perché esiste già”. ti somatici delle melodie calde ed
tentazioni progressive. Quando semplice e legittima, quella del Fossero tutti così chiari e deter- eteree che scorrono liquide lungo
gli ATDI han generato i Mars progetto Electrosteen. Realizza- minati nelle motivazioni, e così questo suo terzo LP. Anticipato
Volta, i Trail Of Dead hanno to tramite una residenza collet- capaci di trasformarle in musica dalla travolgente Young e dal più
sentito forse di dover fare la tiva di produttori locali presso il interessante come quella di Sug- recente Lazy Giants, il nuovo
stessa cosa, sacrificare il son- Popular Art Centre di Ramallah, gested Forms. Con quattro trac- lavoro di Ásgeir vede ancora una
gwriting e dedicarsi full time con accesso libero ai suoi archivi ce attinte dai due EP di debutto, volta l’artista collaborare con suo
alle poderose seghe mentali che audio di musica tradizionale, e tre nuove e tre remix firmati padre, il poeta Einar Georg Ei-
li han resi inascoltabili nel giro il compito di combinare quelle Machine Woman, Beta Librae e narsson, per la stesura dei testi.
di un disco. Va dato loro atto di fonti con suoni urbani attuali. I Kelman Duran, il primo album Non ci si discosta troppo dall’in-
non aver negoziato sulla loro nomi sono quelli di Sama’ (DJ di del produttore newyorkese (ma timità di In The Silence e dalle
visione: sono l’unico gruppo fe- fama internazionale e direttrice nato e formatosi nella Detroit linee elettroniche innevate che,
lice d’essersi tramutato in piena artistica del tutto), Muqata’a, più techno) dice infatti proprio come accadeva anche in After-
coscienza nell’imitazione cinese Bruno Cruz, Julmud, Nasser quello: restando in pista, e facen- glow, scendono delicatamente
di se stesso, e oggi sfoggiano i Halahlih, del rapper Shabjdeed do ballare con musica intricata, sull’elegante folk pop delle com-
risultati della mutazione con (occhio al suo album Sindibad scivolosa, piena di svolte inattese posizioni, con qualche traccia di
un orgoglio invidiabile. Viene El Ward, del 2019). I suoni toc- e rivelazioni. Molto percussiva e R&B, ma Bury The Moon (Sátt’
quasi naturale fare il tifo per cano trap e dub, house e grime, piena di dettagli anche minusco- in islandese) mostra un artista
loro. Peccato per la musica. electro e dabke, riuscendo quasi li, giocosa e sincopata, che osa più maturo che comincia a fare
FRANCESCO FARABEGOLI sempre a evitare recuperi banali scrivendo pagine non scontate i conti con il proprio io e con il
e soluzioni facili. fra house e fremiti bass. mondo che lo circonda.
46/100
ANDREA POMINI ANDREA POMINI DORIANA TOZZI

79/100 81/100 80/100

BEAT CITY TUBEWORKS BLACKBERRY SMOKE BLOOD INCANTATION ALICE BOMAN


TOP ROCK HOMECOMING – LIVE IN ATLANTA HIDDEN HISTORY DREAM ON
THE SIGN EARACHE OF THE HUMAN RACE PIAS
DARK DESCEND
A stretto giro esce il secondo È anche una questione di… Primo album per la cantautrice
album di questa bella promes- etichetta. Con il triplo album C’era grandissima attesa per svedese che si era fatta conosce-
sa svedese, che guarda al r’n’r dei Blackberry Smoke, che rac- il secondo disco del gruppo di re nel 2013 con l’EP Skisser, i
degli anni 90 di Hellacopters coglie le loro più belle canzoni Denver: dopo il notevole Star- cui brani erano nati nell’intimità
e Backyard Babies (e, volendo, in un caldo live di ritorno al spawn di quattro anni fa e una della sua camera, come versioni
mettiamoci anche Hardcore Tabernacle Theatre di Atlanta, la manciata di demo, EP e split si demo da riregistrare in studio,
Superstar). Rispetto all’esordio, Earache celebra il suo definitivo attendeva la consacrazione nei e invece il loro tocco spontaneo
cambia poco o nulla. In ogni e trionfante abbraccio con la grandi nomi del death metal e morbido convinse l’etichetta
brano dei BCT c’è sempre alme- musica americana. Diciamo pure contemporaneo. Ebbene, la con- a pubblicarli in quella stessa
no un riff di Chuck Berry. Fatto con il rock americano classico. sacrazione c’è stata: le quattro forma, con quelle stesse imper-
funzionare in modo frenetico. La stessa Earache che scopri i tracce di Hidden History Of The fette quanto sublimi registrazio-
Sembra di ascoltare una ver- Napalm Death, i Carcass, gli En- Human Race sono un esempio ni domestiche. Sin dall’inizio era
sione sleazy pub rock di Eddie tombed e ha ora come gruppi di estremamente funzionale di sin- evidente che il talento dell’ar-
And The Hot Rods (vedi Roa- punta i Rival Sons e i Blackberry tesi tra passato (Morbid Angel tista di Malmö risiedeva nelle
drunner, che no, non è quella di Smoke. I Blackberry sono puro e Death, in particolare post sue melodie sinuose e intime e
Bo Diddley), oppure, al servizio rock americano a 360 gradi. Human) e futuro fantascienti- nella voce sospirante che danza
di ballate spedite e anthemiche Fondamentalmente una country fico. Accostabili senza timore a in punta di piedi nel castello di
tipo Fading To Grey, proprio southern rock band eclettica, pezzi grossi come Demilich e Ti- cristallo in cui abitano i brani,
gli Hellacopters. Se devo essere che riverbera stili diversi: dagli meghoul, i nostri imbastiscono un posto magico dove non c’è bi-
sincero però, dal loro secondo Skynyrd, ai Black Crowes, a un viaggio nello spazio remoto sogno di pareti di sovraincisioni
album mi sarei aspettato, come Tom Petty e Chuck Berry. Ho- alle origini dell’uomo, sonorizza- o di suppellettili ornamentali.
dire, un po’ più di originalità, mecoming è da ascoltare rapiti to da un riffing costante e ficcan- In questo LP i suoni si fanno più
un piccolo scatto in avanti. A dall’inizio alla fine, per sentire te, un growl allo stato dell’arte e puliti ma il folk malinconico è
cominciare dal titolo del disco… (anche) quant’è bravo Charlie una varietà di soluzione compo- sempre intimo, impalpabile e
CLAUDIO SORGE Starr, cantante, chitarrista e mo- sitive – e tecniche – invidiabile. illuminato da una tenue luce di
68/100 tore inesauribile del gruppo. STEFANO FANTI speranza.
CLAUDIO SORGE 85/100 DORIANA TOZZI
80/100 75/100
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ISOBEL CAMPBELL CITY AND COLOUR
THERE IS NO OTHER A PILL FOR LONELYNESS
COOKING VINYL STILL

Cinque saranno anche passati Una pillola per la solitudine,


in guai legali dopo il fallimento ma non tanto per combatterla
di un’altra etichetta, ma non quanto per accoccolarcisi den-
sono pochi i 14 anni (scorpo- tro, lasciando fluire pensieri,
rando i discreti lavori in coppia ricordi ed emozioni. È questa
con Mark Lanegan) dall’ultimo la ricetta di Dallas Green, che
disco in solo dell’ex B&S. Un torna a consolarci e accarezzar-
matrimonio, un trasloco a Los ci le ferite con il sesto lavoro
Angeles e la scoperta dei benefici a nome City And Colour: un
della meditazione, il consuntivo album denso di delicatezza e
privato del periodo. E il senso intensità come solo il musicista
di un talento fuori allenamento canadese e non tantissimi altri
o trascurato, se TINO inciampa sanno fare, addentrandosi con
sempre un attimo dopo aver le orchestrazioni epiche e ma-
preso ritmo: notevole il codazzo linconiche dell’emo primordiale

GRIMES
soul di Hey World messo a metà nei nostri spazi più vulnerabili.
disco a mo’ di sveglia, un po’ Difficult Love, Mountain Of
come l’elegantissima e adatta al Madness, Song Of Unrest, The
nuovo domicilio The Heart Of It War Years, anche solo i titoli
All. Sono più i guai però, con la raccontano storie che apparten-
Campbell un po’ a vivere di ren- gono a tutti, così come a tutti
dita (a dir poco ridondante Run- appartengono le indiscutibili
MISS ANTHROPOCENE nin’ Down A Dream) e un po’ a bellezza e sincerità di questi
4AD sperare che il fumoso diventi per brani, davvero 11 pillole di rico-
intervento divino fascino sfug- stituente per l’anima.
gente (Boulevard). LETIZIA BOGNANNI
Arrivano i ruggenti anni FRANCESCO VIGNANI 75/100
20, con l’eco del decennio 63/100
precedente ancora in testa.
Quanti dischi rimarranno,
oltre le sirene immediate
dell’hype? Il rock (?)
potrà cantare le nuove
migrazioni climatiche?
Mentre le opposte fazioni
affilano le armi, pronte
a bruciare Babilonia o a
incoronare nuovi effimeri DAN DEACON DIRTY PROJECTORS
idoli, qualcuno dovrà pur MYSTIC FAMILIAR SING THE MELODY
DOMINO DOMINO
raccontarla quest’epoca
d’incerta fluidità. Claire Boucher è andata oltre: ha deciso Il compositore elettronico Dan Terzo capitolo della serie Domi-
di impersonarla. Attraverso un’evoluzione, appetibile tanto
Deacon (Baltimore, MD) sta da no Documents. Tocca alla crea-
a Katy Perry quanto alla PC music. Accettando l’abbraccio
ultimo cercando di accreditarsi tura guidata dal vulcanico David
perverso del neo capitalismo “illuminato” (Elon Musk,
come compositore colto? An- Longstreth. Fotografata dal vivo
il boss di Tesla, è il suo fidanzato) o trasformandosi in
drebbero in questo senso i suoi ai Power Station Studios di New
gioco elettronico (il nuovo Cyberpunk 2077). L’autrice del
studi accademici e le ultime York, nel 2018, con la formazio-
Visions è una delle poche plausibili sintesi alle mille e uno
ipotesi di futuro musicale (e non). Pronta a cogliere tutta mosse: la scrittura per balletto in ne del tour di Lamp Lit Prose. Le
l’angoscia di un mondo, che s’infiamma (letteralmente). collaborazione con Justin Peck, collaudate voci eteree di Felicia
L’esplosione pop del precedente Art Angels si rabbuia in le recenti colonne sonore, i con- Douglass, Maia Friedman e
uno scuro groviglio tecnologico. Tornano il cyberpunk, il certi con la Baltimore Symphony Kristin Slipp, con Nat Baldwin e
processamento estremo della voce e l’elettronica plumbea. Orchestra. Senza contare che Mike Johnson alla sezione ritmi-
Grimes è la dea del riscaldamento globale, in un mondo dove la copertina di Mystic Familiar ca, a coadiuvare i cubismi melo-
l’umano si trasforma, aggrappandosi a pochi ricordi. Delete richiama un font (ITC Avant dici del leader. Originali che non
Forever è un sospiro acustico, senza la solarità di California, Garde) usatissimo nella grafica subiscono stravolgimenti, ma
Violence una fucina aliena e 4ÆM vive fra sudori tropicali e dell’elettronica del Novecento. acquistano volume proprio nel
accelerazionismo cosmico. “Io prego, ma il mondo brucia”, Deacon in Mystic Familiar gioca dosaggio degli orpelli d’arrangia-
invoca la versione manga di Kate Bush in New Gods. Non a fare il verso a Philip Glass (We- mento. Cosi What Is The Time
rimane che illudersi sul baratro, fra le chitarre nu metal di My eping Birch), guarda alle compo- rivela la sua gioia R&B e That’s
Name Is Dark o sfidare Charli XCX con la gommosità perversa sizioni cosmiche europee (Hyp- A Lifetime una complessità che
di You’ll Miss Me When I Am Not Around. “Voglio giocare, nagogic), riesuma Eno (Become non si specchia. E c’è spazio per
anche se perderemo” conclude l’elegia digitale di IDORU. A Mountain) ma non rinuncia a il medley del tormentone Four-
Serenità terminale. Grimes sfida il panico da estinzione, picchiare duro lanciando drum FiveSeconds (di cui Longstreth è
accettando il mistero della post umanità, provando a giocarci machine, sintetizzatori e arpeg- coautore con Kanye West e Paul
piuttosto che spiegarlo. Il nuovo decennio l’attende. giatori a schiantarsi contro il McCartney) e Knotty Pine, scrit-
MAURO FENOGLIO muro del suono. (Arp II: Float ta con David Byrne. Si respira
85/100 Away, Arp IV: Any Moment). divertimento.
ANDREA PREVIGNANO MAURO FENOGLIO
60/100 73/100
60 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

PSYCH
PSYCH

DISASTROID DUSTER
MORTAL FOOLS DUSTER
HEAVY PSYCH SOUNDS MUDDGUTS
CB3
Giungono al terzo album i vete- Pochi mesi dopo la retrospettiva AEONS
rani di San Francisco Disastroid targata Numero Group che in- THE SIGN
e, a giudicare da quello che seriva i Duster in una posizione Nel puro e semplice formato basso/chitarra/batteria
sentiamo, rimpiangiamo di non privilegiata della gerarchia post (con aggiunta di effetti space) gli svedesi di Malmö
averli conosciuti prima. Ci pensa rock, il gruppo torna con un CB3 (Charlottas Burnin’ Trio) riescono a costruire,
la HPS a dar loro una nuova album che upgrada le intuizioni sulla base di influenze varie e sorprendenti (si
opportunità. Mortal Fools è una originarie. Duster è un sogno va dai King Crimson duri e inflessibili di Red
collezione di canzoni dal taglio per chi ha amato quella galas- alla Mahavishnu Orchestra) strutture e percorsi
super heavy molto originale. C’è sia di suoni che proliferava fra tanto essenziali quanto inusitati e interessanti. Ai loro excursus
molto dell’alternative heavy di le pieghe delle college radio, strumentali, che sono sostanzialmente delle jam, i CB3 imprimono
questi ultimi anni nella loro mu- fatta di melodie pigre, chitarre una disciplina ferrea, non disgiunta da una furiosa convulsione
sica. Che non è facilmente defini- stralunate e voci catatoniche. Le space rock, che in pezzi come Warrior Queen potremmo anche
bile. Sludge stoner rock sfregiato architetture precarie del gruppo definire neo progressive (ma sempre super heavy) e nell’ipnotica
da acide dissonanze e molto non si sono spostate da quell’im- Zodiac, semplicemente, heavy krautrock. Mentre nella conclusiva
dark. E con un bassista che nel maginario, ma se possibile il Apocalypse spuntano mellotron e sax dei King Crimson. Puro
suo muoversi come un bulldozer loro songwriting ha acquistato heavy space prog reinventato.
ricorda il Mike Watt dei Minute- una maggior profondità per via 80/100
men. C’è una radice postcore nel di melodie solennemente malin-
loro suono, infatti. Ma è a sup- coniche, di un rumorismo crepi- A CURA DI CLAUDIO SORGE
porto di una più allargata visione tante e di un afflato minimalista.
post grunge. Per dire, la title Brani come Copernicus Crater e
track pare un cupo, misterioso Chocolate And Mint sono acco- SOLACE COLOUR HAZE
grunge sfuggito di mano a Kim rate esplorazioni chitarristiche THE BRINK WE ARE
Thayil. E Bilge ricorda i Nirvana. che incantano e testimoniano BLUES FUNERAL ELEKTROHASCH
Brutalità e melodie inquiete. l’inattesa vitalità di un’estetica Si formano nel 25esimo
Da sentire. che si credeva superata. New Jersey, anniversario per
CLAUDIO SORGE DIEGO BALLANI nel 1996, e a i Colour Haze
76/100 80/100 tutt’oggi non del chitarrista
sembrano aver Stefan Kogler
perso la loro (Josiah,
primitiva energia stoner/ Cherry Choke, nonchè patron
metal. Le loro influenze della Elektrohasch): We Are
arrivano dall’hard rock ’70 e è l’ennesimo viaggio prog
da certa NWOBHM, ma non psichedelico. Caldi desert riff e
sono mai riusciti ad esprimerle fughe electric jazz ’70; potenza
compiutamente. Questo è il heavy e giostre e ricami prog.
loro nuovo album. Un opus Sulla scia di certi Motorpsycho,
ELEPHANT STONE ELKHORN potente, monumentale, ma Kyuss, Grateful Dead, Ozric
HOLLOW THE STORM SESSIONS non illuminato da molta Tentacles. Tutti gruppi questi
FUZZ CLUB/ELEPHANTS ON PARADE BEYOND BEYOND IS BEYOND
fantasia. Gragnuole di riff, - tranne i Kyuss - che hanno
organo Hammond, un drive peccato nella loro carriera di
Grazie al cielo in tempi di inno- Immaginate di cancellare un
monolitico e poco variato che una certa prolissità…
cue canzoncine liquide da centro concerto causa nevicata, e di non cambia mai.
commerciale qualcuno continua occupare la serata chiudendovi 68/100
a pubblicare concept album pen- nello studio di un amico a im- 63/100
santi, persino costruendo due provvisare. The Storm Sessions,
SURYA DEAF PROOF
capitoli a sé stanti (i due lati del sesto album in cinque anni del OVERTHROWN BRAIN UTOPIA
vinile): The Beginning, ovvero duo newyorkese, è la registra- AUTOPRODUZIONE CLOSTRIDIUM
la distruzione della terra. E The zione del risultato: due lunghi
I Surya Teutonici
Ending, la fine di tutto sempre brani, uno per facciata, divisi
hanno una bombardieri
a causa dell’incuria e brama di in tre parti ciascuno e intitolati
visione ampia stoner, i Deaf
potere dell’uomo. So che detta semplicemente Electric One e
delle “cose Proof fanno
così potrebbe prefigurarsi una Electric Two. Viaggi strumen- psichedeliche”. esplodere uno
discreta rottura di coglioni. tali in cui la 12 corde acustica Un sound space fuzz, le
Invece il gruppo di Montreal gui- di Jesse Sheppard e la sei corde tra heavy e prog, ricco di cui basi psichedeliche stanno
dato da Rishi Dhir è abile a non elettrica di Drew Gardner (con aperture e ipnotico. Come originariamente nei Kyuss; che
esagerare, ad esempio nell’uso l’amico di cui sopra, Turner Wil- quando i Byrds dilatano Eight loro, come avrete immaginato,
del sitar (strumento d’elezione liams, al bouzouki e allo shahi Miles High; ma immaginateli dilatano fino al parossismo.
del nostro che l’ha suonato con baaja) si intrecciano, una più da una prospettiva heavy La title track di oltre 14
Beck e Brian Jonestown Massa- ritmica e l’altra lanciata in soli- psych americaneggiante. minuti è un’odissea fuzz, con
cre). Nella sua distopia fantasy, smi acidi, creando un’armosfera Fantasia che corre a briglia interminabili assoli ragablues
Hollow mette in scena una magica e sottilmente tesa fra sciolta, paesaggi desertici, e un oscuro martellamento
dolce leggerezza, un fanciullesco folk, psichedelia e spiritualità. pioggia acida, temperatura che ne sottolinea l’estenuante
disincanto psych pop, come un’i- E scrivendo una nuova pagina in ebollizione. Non siamo corsa. Per certi versi
potetica colonna sonora di uno nella grande tradizione del ancora all’eccellenza stoner, riecheggiano anche i (primi)
spettacolo per bambini scritta da suono chitarristico primitivista ma poco ci manca. Samsara Blues Experiment.
Zachary Cole Smith. americano. 75/100 78/100
MANUEL GRAZIANI ANDREA POMINI
74/100 78/100
RUMOREMAG.COM | 61
HIP HOP

HIP HOP

EMINEM REBECCA FOON


MUSIC TO BE MURDERED BY WAXING MOON
INTERSCOPE CONSTELLATION
LIL DARKIE
THIS DOES NOT EXIST Eminem apre l’11esimo album Già componente di Silver Mt.
LIL DARKIE - uscito ancora a sorpresa - ribat- Zion, Esmerine e Set Fire To
Lil Darkie, classe 1998, si è fatto notare grazie tendo alle tante critiche ricevute Flames, la violoncellista cana-
alla scena Soundcloud, è membro fondatore della dal precedente Kamikaze. Qui il dese ha intrapreso da qualche
Spider Gang e, fino al 2016, si firmava Brahman. livello sembra superiore già dagli anno un percorso solista che
Ironico, satirico, irriverente, con uno stile che ha ospiti: basterebbero Anderson inizialmente si è manifestato at-
come riferimento principale il rap underground .Paak, Black Thought e Q-Tip traverso la sigla Saltland, incen-
lo-fi e rumoroso, l’artista californiano di base a (loro due nello stesso brano) ma trata sui loop e la manipolazione
Los Angeles passa da sfoghi urlati a introspezioni, si concede i più “strillati” sono Ed Sheeran, delle fonti sonore. Ora la Foon
incisi punk hardcore ma anche un pezzo voce e chitarra, Young M.A. e lo scomparso Juice ci mette il nome, per una serie
dimostrando in tutte le 13 tracce di avere un’attitudine davvero WRLD (con una bella melodia di canzoni minimali imbastite
indipendente. Questo esordio ufficiale arriva dopo vari singoli dal sapore trap). Darkness suona principalmente su un filo di voce
ed EP in cui, per esempio, cita Steinbeck, Melville e fa metafore come il grido d’aiuto dell’Ame- – ricco di sfumature, però - e sul
provocatorie in cui tira in ballo addirittura l’olocausto. Nell’era rica degli abusi, psicofarmaci piano, che scandisce il trascorre-
degli exploit fulminei, il mercato darà modo a Lil Darkie di dipendente, che può diventare re di un tempo sospeso. Talvolta
crescere? così violenta da fare stragi come con l’aiuto di un contrabbasso
77/100 a Las Vegas nel 2017 (vicenda da (Richard Reed Parry degli Ar-
cui prende spunto il testo). La cade Fire), di chitarra e organo
A CURA DI LUCA GRICINELLA violenza torna in Stepdad ma, (Jace Lasek, anche coprodut-
in generale, l’album spazia tra tore) e di occasionali ospiti,
stili, toni e temi, spesso autobio- lambendo con slancio ritmico, in
MAD MOON CURRENṨY grafici, per quanto su Eminem Wide Open Eyes, un pop epico
MAD SPACE BACK AT BURNIE’S non ci sia più molto da scoprire, ma sempre originale. Una luna
BREAK ALL JET LIFE assunto che sembra anche l’ap- crescente – la Waxing Moon del
Akai Solo si rifà Il rapper di proccio migliore per continuare titolo – screziata di cameristiche
vivo a stretto New Orleans, ad ascoltarlo. luminescenze dream pop.
giro rappando super prolifico LUCA GRICINELLA ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
sulle basi di (impossibile 68/100 75/100
iblss e non stare dietro ai
di Pink Siifu. suoi mixtape
Anche in questo caso, complici e agli album collaborativi),
i suoni per lo più dilatati, lo pubblica con quasi due anni
stile è sognante. Solo ha la di ritardo il nuovo album uffi-
capacità di far concentrare l’a- ciale. Sequel del successo del
scoltatore sulla sua voce e, di 2011, Weekend At Burnie’s,
conseguenza, sui testi intimo/ quest’ultimo capitolo solista
filosofici con cui si sta facendo funziona quando si sintoniz-
apprezzare. I due artisti fanno za sulla frequenza dopata e MARGARET GARRETT KATIE GATELY
parte di una scena under- notturna, specialmente nella LIVE AT THE CHARLES RIVER LOOM
ground newyorchese che si sta seconda parte in cui il picco è MUSEUM OF INDUSTRY HOUNDSTOOTH
animando. il duetto con Rick Ross. SFTRI
73/100 64/100 È dedicato alla madre scompar-
Qualcuno si arrabbierà per la sa a causa di un tumore nel 2018
genericità della definizione, ma il secondo album dell’artista
non sono un esperto di musica sperimentale losangelina, che
KOOL KEITH MEDHANE africana. O che arriva dall’Afri- arriva a più di tre anni dall’ac-
SAKS 5TH AVE OWN PACE ca. So che Margaret Garrett del clamato Color. Ecco perché, in
VOLUNTEER MEDIA GRAND CLOSING duo di blues puro Mr. Airplane netto contrasto con gli accesi
Man da tempo ha cominciato a colori del precedente, Loom si
L’underground, 22enne di Bro-
collaborare con musicisti africa- apre con la plumbea Ritual. Le
per sopravvive- oklyn, già acco-
ni, contaminando (be’, forse non armonie vocali stratificate della
re, pare costret- stato al chiac-
to a produrre chierato col- è la parola esatta) il Delta blues successiva Allay danno il la a
dischi senza lettivo sLUms, urbano garage degli Airplane una sequenza di umore sempre
soste e Keith Medhane ha Man, ispirato a John Lee Hooker più minaccioso - come suggeri-
(1963) da anni ha precorso collaborato, tra gli altri, con e Elmore James, con nenie e me- sce il titolo stesso dell’album -,
questa tendenza. Nel suo terzo Earl Sweatshirt e MIKE (pre- lodie africane dei Tuareg e dei che raggiunge un primo culmine
album da luglio a oggi, le basi sente anche in questo disco). Gnawa. E quest’album, che inci- nella lunga Bracer, densa di di-
sono di Landon Price Beats e Attitudine introspettiva, testi de da sola, è un tentativo che va sarmonie e rumori campionati.
il flow è buono (il talento re- che parlano di depressione in quella direzione. In realtà non Katie si immedesima nella
siste). Titoli e testi attingono e atmosfere oscure e fumose è da proprio da sola, ma aiutata medicina sull’andamento triste-
da esperienze personali ma con qualche tocco di soul a da Grem Porter (batteria) e Djim mente marziale di Tower e nella
soprattutto dal mondo della illuminare. Alla fine, il risul- Rynolds (basso). Probabilmente madre quando in Flow la sua
moda: una sorta di concept tato è costituito da 12 canzoni questa è una formazione desti- voce armonizza su melodie dal
album che prende il nome da distensive, niente di pesante o nata a rimanere, perché i Mr. sapore sacro, ma riesce a rende-
un noto grande magazzino. “contagioso”. Airplane Man sembrano essere re l’intero album accessibile ed
67/100 73/100 entrati in una fase di stallo. emozionante grazie a una vir-
CLAUDIO SORGE tuosa, impeccabile cura sonora.
80/100 GIORGIO VALLETTA
79/100
62 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

GLOW KIT GODSTICKS LUKE HAINES PAUL HASLINGER


NAÏVE ANTLERS INESCAPABLE & PETER BUCK EXIT GHOST
ALIEN SNATCH!/KANEL KSCOPE BEAT POETRY FOR SURVIVALISTS ARTIFICIAL INSTINCT
CHERRY RED
Jay Reatard ha portato il weird Il duro percorso verso la con- Componente dei Tangerine
garage nell’alveo del pop. A sapevolezza dei propri limiti ha L’incontro fra due laterali asso- Dream tra ‘80 e ‘90, poi compo-
dieci anni dalla morte dobbiamo condotto Darren Charles e soci luti del rock (uno per la troppa sitore per cinema e TV (Halt &
essergliene ancora grati: giorna- a doversi confrontare con i lati complessità, l’altro per decisione Catch Fire), il musicista austria-
listi, appassionati di certi suoni più oscuri della propria realtà propria, dopo aver assaporato il co inaugura il catalogo Artificial
e band sparse nei quattro angoli interiore. Da questa presa di co- miele dell’Olimpo) non poteva Instinct (sottoetichetta modern
del pianeta. Tipo il duo danese scienza sono nate le nove nuove che essere bizzarro. In sostanza, classical di Fire) con un lavoro
che ha esordito proprio nel 2010 composizioni della band galle- Buck acquista uno dei ritratti di che fa ricorso all’elettronica
con la P. Trash dell’indimenti- se, dalle quali traspare infatti Lou Reed dipinti da Haines al per avvolgere le partiture in un
cato Peter Eichhorn. Invero qui un maggior trasporto emotivo prezzo di 99 sterline. Non si sono sottile foschia a base di elettri-
siamo più dalle parti del college rispetto ai lavori precedenti. mai visti prima, ma decidono che cità statica e field recordings
rock: il pezzo d’apertura See Sul loro crossover, nei fatti più è ora di fare un disco insieme. appena percettibili, ma che per
Your Friends About It è pura alt metal che prog, soffiano qui Sembra una barzelletta. La cosa il resto si affida a pianoforte e
melodia ma a una certa le chi- brezze melodiche intime ed ef- buffa è che viene fuori una col- archi sparsi, strumenti che dise-
tarrine miagolano come gattini ficaci e i tempi dispari affilati e lezione di bozzetti, che tira fuori gnano minime melodie tenui e
acciaccati dal tram. È l’inizio di gli intarsi strumentali articolati Haines dalle recenti secche d’i- malinconiche, galleggianti sulla
un gran disco weird alt pop che – che sono da sempre il punto spirazione e riaffaccia la chitarra radiazione di fondo. L’innesco
prosegue nella media fedeltà di di forza della band – per la di Buck in modo sorprendente. lo offre Guglielmo Marconi: le
Tripping Away, nelle melodie prima volta trovano sostegno e Occultisti famosi (Jack Parsons), onde sonore non scompaiono
beatlesiane coperte da lava so- conforto nelle ammalianti linee una radio che trasmette solo mai del tutto, ma si affievoli-
nica di All I Could…, nella brina vocali, più incisive rispetto canzoni di Donovan (Apocalypse scono dissolvendosi nel back-
acustica di Let Your Hair Down. alle prove del passato, dando a Beach), Bigfoot e Pol Pot. La ground noise del mondo. Sugge-
Meravigliosamente ingenui e questo disco sonorità più piene svagatezza resuscitata degli Au- stione che l’autore sembra voler
felici, come cantano in Naive, e una cubatura emotiva più pro- teurs e le sinusoidi chitarristiche applicare ai propri personali
che pare una ghost track di un fonda in grado di portare alla dell’ex R.E.M. E Ambulance ricordi e fantasmi, riuscendo a
best postumo dei PUSA. luce paesaggi nascosti. qualche brivido lo fa venire. toccare anche le nostre corde.
MANUEL GRAZIANI DORIANA TOZZI MAURO FENOGLIO ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
76/100 68/100 77/100 78/100

THE GONERS GOOD MOURNING


RIDING EASY

Mentre aspettavo un nuovo album dei Salem’s Pot, nel frattempo stoogesiani, e mostra i ragazzi non più “travestiti”, ma esattamente
sono arrivate due notizie: una buona e una cattiva. La cattiva per quello che sono: punk rockers del 2000. Sostanzialmente
era che i Salem’s Pot si erano sciolti; quella buona che il loro i Goners sono una band rock’n’roll, ma eclettica, a suo modo
mastermind, Nate Gone, aveva formato un altro gruppo con malevola e nostalgica dell’epoca d’oro glam punk. L’album si apre
fuoriusciti dagli Yvonne, i Goners. Il cui album d’esordio si è subito e chiude allo stesso modo: con una svisata surf che va a sfociare in
materializzato. A pubblicarlo non poteva essere che la Riding Easy, torridi ritmi punk. In mezzo sta un sacco di r’n’r super eccitante.
già casa dei Salem’s Pot, dei quali i Goners diventano a questo Ad esempio la degenerazione alicecooperiana di High, Low And
punto la continuazione. Cosa cambia rispetto ai Salem’s? Nulla, o Never In Between, il garage punk come fosse un malsano mix di
quasi nulla. Ma dentro questo “quasi” non ci sono cose trascurabili. Kinks e Kiss di World Of Decay (e cosa se no?), la ballata decadente
Soprattutto una dinamica, una freschezza e direi anche un’energia con riverberi da Bowie di Aladdin Sane di Good Death, il brumoso
maggiori. E un appeal più garage punk rock. Se Alice Cooper e r’n’r dai riflessi optical psichedelici di Down Out. Quanto basta non
Roky Erickson erano i numi tutelari del teatrale dark’n’roll dei solo per non rimpiangere i Salem’s Pot, ma per dire che una nuova
Salem’s Pot, che amavano suonare travestiti da strani uccelli/ stella r’n’r lassù al Nord si è accesa.
vampiri, il sound dei Goners si libera di certi orpelli, diventa più CLAUDIO SORGE
crudo e diretto, ingloba riverberi di instrumental surf e riff para 80/100
RUMOREMAG.COM | 63
HUMANS ETCETERA INKRÄKTARE
A NORMAL TEMPORARY WE ARE NOT REALLY HERE
REACTION TO LIFE EVENTS ELAB
NEFARIOUS INDUSTRIES
La movenza è sinuosa, circola-
Potremmo definirlo sommaria- re, ma al contempo inquieta e
mente uno sperimentatore rock. reduce da un minuzioso ricavo
Chistopher Henry è un nerd espressionistico. Il secondo atto
americano che ha passato metà del progetto concepito da Dean
della sua vita in Cina, dove ha Garcia dei Curve e Mark Wallbri-
collaborato con band come Fuck dge insiste nell’estremizzazione
Your Birthday e Polyphozia. E della portata goth shoegaze
ora guida questa sua congrega di tipica del progetto madre, si
indie lunatici chiamata Humans veda Cuckoo, e riadatta con stile
Etcetera. Questo è il loro decimo la voce minimalista e ovattata
album. Solipsista eclettico di ciò del trip hop. In questo flusso
che con varie definizioni - nessu- minimal electro noise, dove non
no può dire di avere quella “giu- mancano cenni verso il supporto
sta” - chiamiamo psichedelia, cinematico (Saphirr Bomb), le

GIL SCOTT-HERON
Henry ha spesso descritto alcuni voci di Rose Berlin e Preston
suoi lavori come grunge rock Maddox (Say Goodbye To You)
acustico e noise/ambient music. contribuiscono a rinforzare la
Frammentate composizioni che coloritura astratta e al tempo
mettono assieme ritagli e scorie stesso a mediare la distorsione
punk rock e visioni lo-fi psiche- onirico/cerebrale; come in un
deliche distorte, che sembrano quadro dei Cocteau Twins ori-
WE’RE NEW AGAIN: in alcuni momenti perdere la ginari mediati dal nero di Nine
A REIMAGINING BY MAKAYA cognizione del tempo e dello
spazio. E lontana rimbalza un’e-
Inch Nails e Depeche Mode
(Husk e The Night Growls ne
MCCRAVEN co dei Radiohead…
CLAUDIO SORGE
sono validi esempi).
STEFANO MORELLI
XL
77/100 78/100

Il testamento sonoro di Gil


Scott-Heron viene rigenerato
(“reimmaginato”) in
un’ulteriore versione, dopo
quella realizzata da Jamie xx
nel 2011, pubblicata pochi
mesi prima della scomparsa
dello stesso musicista KAYTRANADA THOMAS KÖNER
americano. Prodotto e BUBBA MOTUS
voluto da Richard Russell RCA MILLE PLATEAUX
per la sua XL, I’m New
Here arrivava dopo 16 anni Uscito a sorpresa sul finire del Quale società potrà mai acco-
di silenzio discografico e 2019, il secondo album del pro- gliere nei propri dancefloor mu-
accostava l’asprezza della sua duttore di Montréal si muove sica da ballare priva di pulsazio-
poesia a strutture elettroniche minimali. Qui le sue riflessioni in maniera coerente rispetto ne ritmica? In bocca a Thomas
ritrovano un panorama sonoro affine al suo percorso musicale al debutto 99,9% nonostante il Köner la domanda non ha nes-
storico, che lo ha visto muoversi - soprattutto negli anni 70, passaggio a una major. Semmai suna parvenza retorica. È da un
complice l’intensa collaborazione con Brian Jackson - attorno Bubba guadagna sia nella disin- sogno, una visione del composi-
a funk, soul e jazz. Merito di uno degli artisti più importanti voltura con cui si muove nell’a- tore tedesco che nasce il concet-
della nuova e appassionante scena jazz di Chicago, il batterista, rea di confine fra R&B e ritmi to sotteso a Motus, una musica
tastierista e produttore Makaya McCraven, artista di punta dance, e nell’agilità del flusso priva di progressioni armoniche,
nel catalogo dell’etichetta International Anthem, a cimentarsi con cui i suoi 17 brani sono di melodie nonché di appigli
nell’impresa di dare una nuova veste a questi brani.Ad messi in sequenza, come in un’i- ritmici, che sia in grado di pro-
accompagnarlo, musicisti che abbiamo già notato al suo fianco deale e ultra dinamico DJ set. durre una pulsazione intrinseca:
in dischi come il più recente Universal Beings: fra questi, Jeff I numerosi ospiti vocali del disco ritmo senza ritmo. L’album è un
Parker, Brandee Younger e Junius Paul, in evidenza già dalle sono la ciliegina sulla torta: dalle magma ribollente di vibrazioni
prime battute dell’album. Fra le trasformazioni più radicali, vellutate voci del duo VanJess subsoniche, un mantice che si
quella dell’originariamente percussiva e scheletrica New
nell’elegante Taste all’infallibile espande e si comprime senza
York Is Killing Me, che qui diviene una calda jam in grado di
Kali Uchis nel singolo 10%, pas- sosta, cortine di suono che af-
evidenziare le capacità della band di McCraven, mentre People
sando per la splendida Charlotte fiorano e scompaiono, sinusoidi
Of The Light riambienta su un groove metropolitano il suo
Day Wilson (già con i BadBad- sonore, oscillazioni elettroniche.
poema The Vulture. Altrove, The Crutch è ridipinta di ossessivo
NotGood) in What You Need. E propone la personale visione
funk, e un incantevole flauto (campionato da un vecchio disco
del padre, Stephen McCraven) volteggia su Where Did The Night Ma Kaytranada sembra voler di danza e movimento liberi
Go. Tutt’altro che un’operazione superflua, l’album è ricco di dimostrare ancora una volta di dalla scansione temporale, dal
immaginazione e profondità, e rende ulteriore giustizia a uno saper brillare anche negli episo- groove e dal ritmo, non a caso
degli artisti più importanti e sottovalutati degli ultimi decenni. di strumentali, come la daftpun- sincronizzata con la filosofia gli-
GIORGIO VALLETTA
kiana Scared To Death. tch della Mille Plateaux.
GIORGIO VALLETTA ANDREA PREVIGNANO
89/100
82/100 80/100
64 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

LANTERNS ZOË MC PHERSON


ON THE LAKE STATES OF FUGUE
SPOOK THE HERD SFX
BELLA UNION
Il suo primo album, String Fi-
Tempi oscuri chiamano dischi gures, era parte di un progetto
oscuri. Questa la dichiarazione crossmediale sugli Inuit, il cui
nascosta nel quarto lavoro del canto veniva inserito in un misto
quintetto di Newcastle, capitana- di techno analogica di confine,
to dalla cantante e autrice Hazel sperimentazioni digitali e field
Wilde. Il loro è un dream pop che recordings. State Of Fugue,
si alimenta di epica orchestrale prima uscita dell’etichetta che
e brume umorali, secondo una Mc Pherson ha fondato con
formula quasi programmatica. l’artista Alessandra Leone, pro-
Il singolo Every Atom (dedicato segue su quella strada avventu-
all’elaborazione di un lutto) con rosa, con risultati pari a quelli

JEFF PARKER &


le sue sincopi percussive, i suoi di tanti colleghi più celebrati.
pieni vuoti e il suo crescendo Il suono delle dieci tracce è ag-
passionale, offre più di un’indica- gressivo e complesso, fonde l’or-

THE NEW BREED


zione per il resto. Registrato per ganico e il robotico spinto con
la prima volta lontano da casa, naturalezza sorprendente, tocca
nello Yorkshire. Diario d’ansie tanto il (quasi) ballabile quanto
private, per un mondo in crisi. l’assenza di strutture conven-
Blue Screen Beans richiama le zionali, trova sponde ideali nelle
ugge dei National, Before They collaborazioni con Elvin Brandi
Excavate riflette sul riscalda- (vedi Villaelvin su questo stesso
mento globale. Scrittura e pro- numero) e l’improvvisatrice vo- SUITE FOR MAX BROWN
duzione (un po’ troppo) pulite e cale Greetje Bijma. Avvolgendo INTERNATIONAL ANTHEM/NONESUCH
lineari, un attimo prima che l’in- l’ascoltatore con intensità e chia-
tensità diventi barocchismo. rezza di visione rare.
MAURO FENOGLIO ANDREA POMINI Comincia tutto da John
63/100 80/100 Coltrane, e da una di quelle
sere in cui metti dischi e
tutto sembra funzionare
particolarmente bene.
Riesci a sincronizzare
per dieci minuti, ad
esempio, un vinile di
Nobukazu Takemura e uno
di A Love Supreme, e la
giustapposizione di beat
THE MEN MIDNITE SNAXXX programmati e free jazz
MERCY MUSIC INSIDE astratto ti piace più del
SACRED BONES SLOVENLY
previsto. Fino a farti venire
Dulcinea Gonzalez era la cari- di voglia di creare tu stesso qualcosa di simile. Così nasce
Non che si sia persa la mano, se
smatica frontwoman dei Loud- Suite For Max Brown, ultima fatica solista del compositore e
Breeze, messa quasi controvo-
polistrumentista statunitense, membro dei Tortoise e di vari
glia verso la coda, mostra che mouths, una delle più autentiche
altri progetti chicagoani fra jazz, post rock e avanguardia. E se
il senso dei newyorkesi per il band punk californiane dei ’90.
anche il presupposto pare banale - legittimo, ché di pasticci se
garage punk resta quello lucido Da una decina d’anni guida i
ne sono visti tanti - fidatevi di Jeff e della sua storia.
e adrenalinico degli esordi. E Midnite Snaxxx di Oakland, arri-
Un filo che lega l’album al precedente The New Breed c’è,
non che si pretenda un’adesione vati zitti zitti al terzo album. Da
ma laddove quello aggiungeva improvvisazioni su un intenso
fideistica, ramonesiana quasi, a vecchie volpi quali sono sanno lavoro di campionamento e messa in loop secondo tecniche
un certo suono e guai a evolver- che la partenza è fondamentale. quasi hip hop, le fondamenta di questo sono posate da Parker
si. Si tratta semmai di mettere a Ecco allora che scaricano subito sia con ritmi e campioni, sia soprattutto suonando diversi
sistema il contorno, visto che nel due proiettili power pop: la title strumenti. Stendendo strutture sulle quali chiamare amici a
piatto nuotano ballate fra il folk track, molto Muffs, e lo specu- improvvisare, uno per volta, per poi assemblare e dare forma
(ottima peraltro Cool Water) e il lare mid tempo Baby. Via via il al tutto. Amici come Paul Bryan e Makaya McCraven, Nate
country di area indie, un abboz- songwriting s’irrigidisce fino Walcott dei Bright Eyes (tromba nella conclusiva, splendida
zo della più danzereccia wave di a lambire il post punk inglese Max Brown) e Rob Mazurek. E un po’ di famiglia: la giovane
NY e 11 minuti di jam blues che delle Slits (She Don’t Want That, figlia Ruby che canta nell’iniziale e molto spirituale Build A
perdono fiato ben prima della Gold Chains) con la voce di Dul- Nest, la mamma Maxine a cui l’opera è dedicata. Forse sono
metà. La versione isterica di un cinea furiosa (Cyborg), squillan- anche loro a contribuire all’umore così caloroso e umano di
disco già eterogeneo come Drift te ma sempre abbarbicata alla questi 40 minuti, alla loro sintesi così originale di passato,
del 2018, volendo. Solo con più melodia (I Just Need Myself). presente e futuro. Ben rappresentata fra i pregevoli originali
dubbi su dove si voglia arrivare Prima di chiudere col power pop da ricorrenti atmosfere jazz d’annata, e dalle interpretazioni
con un lavoro così: faticoso (ma mieloso di Phased Out e più ar- di classici quali Black Narcissus (ribattezzata Gnarciss) di Joe
possibile) rinunciare a un filo rembante di Not Normal arriva Henderson, e After The Rain di Coltrane, appunto.
logico, presuntuoso il farlo con il colpo di coda: Out Of Control ANDREA POMINI
materiale tanto altalenante. che richiama dichiaratamente il 82/100
FRANCESCO VIGNANI classico L.A. punk.
61/100 MANUEL GRAZIANI
72/100
RUMOREMAG.COM | 65
GOTICA

GOTICA

MIGHTY OAKS MILITARY GENIUS


ALL THINGS GO DEEP WEB
BMG UNHEARD OF HOPE/TIN ANGEL
DARK MATTER
NEBULA TO BLACK HOLE Più underground dei Lumineers, Jazz notturno e un poco sbava-
MY KINGDOM MUSIC meno introspettivi dei Daughter; to, sfumature - e fantasmatiche
i Mighty Oaks tornano con il loro presenze - industrial dalle tinte
A dispetto del titolo, in questi solchi rintraccerete
molta luce. Un bagliore donato anzitutto dall’inten- folk ibrido e mostrano ancora noir, echi di pop appena distorto
zione collettiva del progetto, composto dalla coo- una volta come unire melodie dalla patina di un nastro su cui
perazione di ben 17 artisti tra cui Daniel Cavanagh (Forget Tomorrow) e atmosfere si è registrato troppe volte (chi
degli Anathema, Thomas Helm degli Empyrium e (Lost Again) in un’ottima misce- si ricorda il primissimo Ariel
Fab Regmann degli Antimatter. A dirigerne il canto la pop sia cosa piuttosto facile Pink?). Ma anche la psichedelia
è l’artista israeliano Aria Moghaddam, coadiuvato dal chitarrista per il trio. All Things Go svetta da futuro vittoriano di Nick
Mehdi 14CH, abilissimo nel promuovere una singolare convergen- rispetto a Dreamers anche per Nicely, i Suicide che si danno, a
za estetica tra le coloriture romantiche del death doom sinfonico un interesse ritrovato nel ritmo modo loro, al jazz (When I Close
(in primis 3rd And The Mortal e Anathema), e quelle tragiche del (What You Go) e un songwriting My Eyes è più che esplicita in
thrash, col rock d’avanguardia e le istanze da requiem neo classico. davvero ispirato (Crazy). tal senso, risucchiata sul finale
Si consideri ad esempio il prologo di Except Love, situata nel calco Niente male per un gruppo che in un gorgo di organo quasi
intimista del solco bowiano, o il capolavoro di Earthless Child (che è rimasto per un po’ di tempo gotico), ma anche l’ultimissimo
fa il tandem con Void World), dove il portamento lirico del canto con la classica spada di Damocle Bowie di Black Star, radiazione
di Anaé si erge come fiamma ligetiana. del “studia ma non s’impegna”, di fondo da supernova più che
87/100 sollevando qualche dubbio richiamo esplicito. Tutti colori
A CURA DI STEFANO MORELLI sulla quadratura del cerchio di che queste otto canzoni prodot-
un sound non particolarmente te tra il 2016 e il 2019 da Bryce
personale. Questa volta, però, Hildebrand Cloghesy dei Crack
DROWN MAYHEM è tutto a fuoco, tanto per dimo- Cloud rifrangono attraverso un
SUBAQUEOUS DAEMON strare che se il secondo album prisma che ha ottime possibilità
PROPHECY CENTURY MEDIA è quello più difficile, il terzo è di diventare uno dei più affasci-
Markov Soroka Il tentativo, quello della maturità e della con- nanti enigmi del 2020.
raggiunge la ben riuscito tra sacrazione (meritata). ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
seconda vetta l’altro, è quello FERNANDO RENNIS 80/100
del suo sen- di sintetizzare 70/100
tiero “doom le pose più
acquatico”, che disturbanti dei
nel suo caleidoscopico riflesso Mayhem recen-
lovecraftiano molto deve a ti e csihariani, sospinti quindi
Evoken, ai Cure, e alle pose verso il post black industriale,
gothic rock dei Fields Of The con quelli tradizionali del
Nephilim (specie quelli nella ctonio De Mysteriis Dom
fase neo floydiana). Sono due Sathanas. Anzi, la volontà
tracce a definire il viaggio di principale è proprio quella di
Subaqueous, Mother Cetacean aggiornarne il volto classico e MONDO GENERATOR ANNE MÜLLER
e Father Subaqueous, e la pro- algido, riabilitando all’occor- FUCK IT/SHOOTERS BIBLE HELIOPAUSE
cedura risulta vincente poiché renza pure l’originaria matrice HEAVY PSYCH SOUNDS ERASED TAPES
si caratterizza in un credibile thrash crust. L’opera più na-
ed evocativo quadro sonoro turale e sentita all’indomani Il mondo che appartiene a Dopo aver lavorato con buona
espressionista. del radicale Ordo Ad Chao. Nick Oliveri è da sempre quello parte del who’s who di area
84/100 80/100 dell’HC americano. E viene modern classical e dintorni, da
fuori ancora una volta in que- Nils Frahm a Lubomyr Melnyk
sto ultimo disco, a otto anni di passando per Agnes Obel, la vio-
NORDVARGR SOLO ANSAMBLIS
DAATH OLOS
distanza da Hell Come To Your loncellista berlinese esordisce in
CYCLIC LAW ARTOFFACT Heart. Fuck It viene pubblicato proprio per l’etichetta di punta
in contemporanea a Shooters del genere, Erased Tapes. Lo fa
Si denota A quattro anni
Bible (del 2010), che però non con un lavoro essenziale, di ag-
un singolare dall’esordio
vide mai la luce. Roba da Cali- graziate geometrie e ammirevole
allineamento di Roboxai,
fornia hardcore punk ‘80, come sobrietà, rinunciando a facili
estetico tra il quartetto
quest’ulteriore lituano si rigenerante corrente di ener- trucchi e automatismi emotivi
sentiero del ripresenta gia, che fa da base per canzoni che di tanto in tanto rischiano
Nordvargr solista e il suo con una rinnovata veste post che evolvono verso una cupa di sviare chi frequenta territori
percorso più recente con gli kraftwerkiana/DAFiana. e contorta dimensione stoner cameristici, pure i meglio inten-
MZ.412, una corrispondenza Se il minimalismo quadrato core (roba tossica come Silver zionati. Nummer 2, con severi
rintracciabile nell’urgenza e sintetico dell’elettronica Tequila). Un mondo di follia, fraseggi scanditi da sparuti beat,
formale di un suono più che mai ha un’evidente rilevanza nel paranoia e reazioni psicotiche una Aarhus/Reminiscences che
radicato in una riattivazione loro procedere (tra i vertici: indotte da uno smodato uso di lascia ampio spazio al piano e
pagana e rituale dell’algido Bydermejeris e Netildai), Olos stimolatori chimici. Ritmi velo- soprattutto Drifting Circles,
quadro industriale. Per non manca di rileggere con cissimi alla Slayer (Up Against dialogo in crescendo archi e voci
intenderci, l’ambient funereo personalità gli accenti synth The Void); i Circle Jerks depra- celestiali che sembra evocare il
e marziale post CMI si riattiva wave e neo dark in funzione vati di Turboner; persino una tema cosmico del titolo, rappre-
in una forma che accoglie cureiana e numaniana. specie di Psychotic Reaction in sentano i frutti più evidenti della
l’archeofuturismo alla Z’EV. Similitudini a parte, una via versione dark core come Death sua meticolosa attitudine alla
90/100 alternativa ai She Past Away. Van Trip. sottrazione.
80/100 CLAUDIO SORGE ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
77/100 75/100
66 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

MURA MASA NYX NOTT OF MONTREAL OLD TIME RELIJUN


R.Y.C. AUX PIEDS DE LA NUIT UR FUN SEE NOW AND KNOW
POLYDOR MELODIC POLYVINYL K

È singolare la trasformazione a Il percorso del tenebroso Aidan Le note biografiche ne parlano Gli Old Time Relijun sono un
cui si sottopone il 23enne Alex Moffat (ex Arab Strap), come come del primo disco realizzato nuovo gruppo di estrazione post
Crossan, già affermato musicista compositore strumentale non è in totale autonomia da Kevin punk, quelli che andavano di
elettronico, sulla scia del fresco e che sia stato clamoroso fino a qui. Barnes da parecchi anni a que- moda a metà anni Zero - casse
innovativo album di debutto del I suoi album come Lucky Pierre, sta parte, senza l’ausilio di alcun dritte batterie scheletriche chi-
2017. Sin dalla traccia inaugurale spesso bizzarri esperimenti tutto collaboratore esterno. La cosa tarre appuntite parti vocali ul-
Raw Youth Collage, Mura Masa sommato prescindibili. Qui lascia non viene rispecchiata necessa- traeccitate. Un disco un po’ fuori
tenta una strana sintesi fra certo di nuovo da parte il suo innega- riamente nella cervellocità della tempo massimo. Si distinguono
emo pop punk annacquato degli bile talento lirico, per mettere in musica: se volessimo dividere dalla concorrenza per i testi e
ultimi decenni e suoni digitali, scena una collezione di temi de- l’ormai monumentale discogra- l’interpretazione del cantante, un
nell’intento di riflettere le in- dicati alla notte. Composti nella fia d(egl)i Of Montreal in due vero invasato, che rende See Now
quietudini di quella che qui viene quiete delle ore piccole, a casa, parti, UR FUN sarebbe incluso And Know un disco quantomeno
definita la No Hope Generation. mentre la famiglia dormiva. Par- nel gruppo dei più piacioni, degno d’essere ascoltato. Qualora
L’ibrido però non sembra parti- tendo da linee percussive, arric- ascoltabili e privi di asperità. Il decidiate di farlo vi consiglio di
colarmente riuscito, e ci si trova chite via via con tastiere, sapori sospetto, generato dall’ultima pensare che tutto quello che ho
a rimpiangere i Basement Jaxx jazz e ammennicoli vari (come un tripletta di dischi, è che Barnes scritto finora sia vero, e non rovi-
più vitriolici ascoltando I Don’t Micky Mouse giocattolo, com- abbia superato i momenti più narvi il fegato obiettando che in
Think I Can Do This Again. prato in Giappone). Il risultato dolorosi e riesca ormai a viversi realtà gli Old Time Relijun sono
Mentre gli episodi migliori in in qualche modo ammalia. Fra la fase autoanalitica della sua gli Old Time Relijun, che hanno
scaletta sono la collaborazione velluti lynchiani (The Prairie), musica con quel briciolo di sin- in catalogo due o tre dischi da
con Georgia sulla house di Live fughe da mille e una notte (Da- cero buonumore che serve a fare isola deserta e che Arrington De
Like We’re Dancing e quella con mascene Slap) e omaggi orrifici a la differenza tra un disco d(egl) Dionyso sembra aver riesumato
Slowthai (Deal Wiv It): due arti- Edgar Allan Poe (Long Intervals i Of Montreal e un bel disco il progetto per la gag. Uscito nel
sti che ora hanno sicuramente le Of Horrible Sanity). Tenera e d(egl)i Of Montreal. Il pubblico 2019, in via di release europea per
idee più chiare. agghiacciante è la notte. annuisce e ringrazia. il tour di aprile.
GIORGIO VALLETTA MAURO FENOGLIO FRANCESCO FARABEGOLI FRANCESCO FARABEGOLI
57/100 72/100 69/100 57/100

NEVER NOT
NADA SURF TOGETHER
CITY SLANG

La vita è fatta anche di comfort zone. Spazi sicuri dove rifugiarsi, chiameremmo distrazioni: non sempre si centra tutto, non sempre
dove la certezza di non venire traditi è l’unica cosa che rende questo puoi essere perfettamente allineato e a fuoco, e You Know Who
gesto reiterato, l’azione giusta da fare. Quando parte So Much Love You Are (2016) peccava di qualche distrazione di troppo. In questo
capisci che sei nel posto giusto, pur ascoltandola per la prima volta. nono album permane l’essenza umana del gruppo (Live Learn and
I Nada Surf sono artigiani dell’indie rock gentile e hanno dalla loro Forget). Spunta il momento mid tempo più intimo, dolcemente
l’empatia, citata anche dal cantante e chitarrista Matthew Caws nel nostalgico e dedicato alla gioventù (Just Wait) che inevitabilmente
brano Something I Should Do. Emerge perfino il concetto di “holy obbliga a fermarci, almeno un attimo. Looking For You ha
math” che ha ispirato lo stesso Caws, fulminato dall’ascolto di Bon un’impostazione più maestosa e grandiosa ma è Crowded Star a
Iver mentre raccontava al podcast Song Exploder la sua idea di fermare di nuovo il tempo e i Death Cab For Cutie non sono mai
unità e interconnessione umana. Something I Should Do, oltre ad stati così vicini. O forse è il contrario. Poco importa. La costanza e
avere il classico andamento spinto della band, riprende nel testo l’umiltà dei Nada Surf sono un bene prezioso, custodirlo e amarlo è
tutto il senso del disco con due spoken words che si innestano nel un piacere, ma anche un dovere. La salvaguardia di entità musicali
cantato, concludendo con “Empathy is good / Lack of empathy così vere è una delle nostre missioni.
is bad / Holy math says we’re never not together”. Qualche NICHOLAS DAVID ALTEA
piccolo tradimento la band di New York lo ha commesso, ma le 75/100
RUMOREMAG.COM | 67
METAL

METAL

KASSA OVERALL NIKLAS PASCHBURG


I THINK I’M GOOD SVALBARD
BROWNSWOOD 7K!/K7!
SEPULTURA
QUADRA Batterista, alchimista digitale, Il viaggio a vele spiegate del
NUCLEAR BLAST MC e compositore cresciuto compositore e produttore tede-
Sembrerà una banalità, ma il thrash “alla vecchia” in area squisitamente jazz, il sco, inauguratosi con gli scenari
lo fa bene solo la vecchia scuola, a dispetto degli quarantenne di Seattle residente postapocalittici di Tuur Mang
anni sul groppone, delle criniere che si diradano e a Brooklyn ci prende per mano e Weltin – che guardando oltre le
delle panze che tendono a dilatarsi. I Sepultura – ci porta dentro incubi e fantasmi macerie ripartiva dalla natura
dopo vicissitudini da telenovela, a livello di forma- che gli popolano la mente. – e giunto poi sulle rive di Oce-
zione – si sono ormai assestati, e anche molto bene, Disagio psichico, penitenziari, anic, prosegue ora visitando il
superando egregiamente gli abbandoni dei due Cavalera. E questo ricoveri coatti sono esorcizzati Polo Nord. In questo nuovo ca-
terzo disco della line-up Kisser/Pinto/Green/Casagrande è una no- dalla trasformazione in arte pitolo del suo “diario di bordo”
tevole mazzata di sound alla Sepultura, con una generosa strizzata sonora raffinata e intensa. Un l’artista affronta i campi innevati
d’occhio al thrash crudo di Arise e Beneath The Remains – forse viaggio che inizia con una Visible e le bufere (anche letteralmente,
gli apici creativi della band nella sua incarnazione classica. Il tutto Walls spiazzante, senza batteria come in Cyan, scritto dopo esser
con sguardo rivolto alla contemporaneità, ma non troppo: perché per concentrare l’attenzione sulla stato travolto da un vento geli-
la sensazione old school è ciò che rende vincenti questi pezzi. ricchezza delle soluzioni armo- do che gli aveva bloccato ogni
84/100 niche. Nella galleria di emozioni movimento) cercando nelle me-
spiccano due profili femminili: lodie minimali e malinconiche il
Angela Davis interviene nel finale calore per proteggersi dall’assi-
A CURA DI ANDREA VALENTINI di Show Me A Prison, scelta deramento. L’ammiraglio degli
come singolo, mentre Was She 88 tasti traduce così in musica
KREATOR Happy è dedicata alla pianista le sue esperienze, con linguaggio
LONDON APOCALYPTICON – TOMBS Geri Allen, sua compagna d’av- neoclassico sublimato dall’e-
LIVE AT THE ROUNDHOUSE MONARCHY OF SHADOWS ventura per sette anni scomparsa lettronica, raccontando con le
NUCLEAR BLAST SEASON OF MIST
nel 2017. Un consiglio: ascoltate note i diversi aspetti della natura
Mille Petrozza Mike Hill, i sei minuti di Darkness In Mind incontaminata che incontra du-
non molla di un anima dei davvero al buio. rante i viaggi.
millimetro. E Tombs, è un PAOLO FERRARI DORIANA TOZZI
con un ululato impenitente 80/100 71/100
sempre più vici- workaholic: si
no al Tom Araya occupa di caffè
del tempo che fu traghetta i (è CEO di Savage Gold Coffee),
suoi Kreator verso il traguardo di podcast, di giornalismo
del terzo album live, con l’aiu- musicale e di suonare. Questo
to del compare Ventor (sono EP (35’ circa) fotografa i
gli unici due originali rimasti). Tombs nella loro più recente
Sarà “solo” un live, ma questo incarnazione, con un sound che
disco di cattivissimo teutonic poggia su basi black, meticciato
thrash senza compromessi, con un’attitudine melodica e PICTISH TRAIL PURR
suonato da vecchi leoni del gotica alla Type O Negative e THUMB WORLD LIKE NEW
genere, è un guilty pleasure tardi Sisters Of Mercy. Il bello FIRE ANTI-
(to kill). è che la band è perfettamente
a proprio agio in entrambi gli Socio di King Creosote nell’av- Eliza Calahan e Jack Staffen
75/100
scenari. ventura Fence Records, fonda- hanno iniziato a lavorare al
82/100 tore di quella Lost Map che ne nuovo progetto dei Purr nel
raccoglie l’eredità, presente sul 2017. Rispetto al duo Jack &
palco di ogni edizione del Green Eliza, semplicemente ora sono
AVATARIUM VERIKALPA
THE FIRE I LONG FOR TUOPPITANSSI
Man: Johnny Lynch è un’isti- una band, più completa e con un
NUCLEAR BLAST SCARLET tuzione del cantautorato indie suono più avvolgente. A produrli
scozzese. Quello più obliquo e c’è il fighissimo Jonathan Rado e
Continua L’heavy
psichedelico, imparentato con già da questo si può capire come
il percorso contaminato
elettronica da camera e slacke- suonino. Hard To Realize, ad
fatto di rock con la tradizione
rismo americano più che con il esempio. ha riferimenti sublimi-
esoterico folk diviene
con sapori delle due canone folk britannico. Uso a nali a Leader Of The Pack delle
vintage anche l’una: colonna lavorare da solo sulla minuscola Shagri-Las (1965): shoegaze
nel quarto album di questo sonora da rievocazione storica isola di Eigg, Lynch apre ad alcu- white soul pop! Influenze glam
progetto nato da una per metallari ben carburati ne collaborazioni, prima fra tutte dei Foxygen sono d’ordinanza
costola dei doom metallers oppure viaggio nelle viscere quella con l’artista Swatpaz: cre- (con inflessioni inevitabili di
Candlemass. Fra Black di leggende oscure. Il 90% ate sentendo una prima versione Beatles & Beach Boys). E per
Sabbath, Black Widow e Coven, del traffico però finisce sulla del disco, sono le sue illustrazioni sovrammercato mettiamoci un
con voce femminile e parentesi prima via – e i Verikalpa non da videogiochi anni 80 a ispi- certo sapore synth dolciastro
molto melodiche. Non c’è una si sottraggono al trend. Questo rarne atmosfere e immaginario alla Ariel Pink (Refuse). Ballate
nota al posto sbagliato, per secondo album esplora miti e definitivi. Non tutto è all’altezza pop angeliche gonfie di rarefatti
la cronaca. Anzi, forse è tutto sonorità del folk finlandese, di ballate gioiello come Slow sentimenti e una ciliegina come
troppo perfetto formalmente: diverte, ma finisce per creare Memories e Fear Anchor, o di Cherries, che riecheggia la sen-
se vogliamo trovare un difetto, l’effetto fiera paesana alla chicche kraut pop come Double sazione ultima e dolcissima di
manca una buona dose di periferia di Tampere. Sided, ma Thumb World resta Shagri-Las in collaborazione con
lordura allo zolfo. 65/100 una prova matura e intrigante. i Beach Boys. Delizia.
79/100 ANDREA POMINI CLAUDIO SORGE
78/100 79/100
68 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

INDIE

INDIE
RITUAL KING THE ROUTES
RITUAL KING TUNE OUT, SWITCH OFF, DROP IT
RIPPLE MUSIC GROOVIES
ITCHY BUGGER
Fiammate hendrixiane illumi- I Routes scrivono canzoni proto DOUBLE BUGGER
nano questo lungo flusso tribal ‘60 punk. Nei ferrei riferimenti LOW COMPANY
psichedelico electric heavy dei al selvaggio ‘60 punk tutto fuzz e Gli Itchy Bugger arrivano da un’ epoca lontana,
Ritual King, Che stenta però a jangle, che da sempre costituisce un anno qualunque tra l’89 e il ‘95, e da un posto
delinearsi in vere e proprie can- la base della loro musica, imprecisato, piazzato nel bel mezzo di un poligono
zoni. I mancuniani hanno i pregi inseriscono elementi che non che congiunge Glasgow a Dunedin e Olympia. Una
e i difetti di una band come gli ne alterano sostanzialmente sorta di triangolo delle Bermuda dell’indie rock da
Elder. Entrambi, due gruppi lo spirito, ma ne sfondano cui sono affiorati musicisti i quali hanno trovato
che tendono costantemente alla i confini. Trovando nuove e la propria ragione di essere in suoni che, attraverso un processo
jam, senza da una parte avven- inaspettate vie di evoluzione. di semplificazione tanto della struttura armonica che della stru-
turarsi decisamente in territori Proto ‘60 punk, appunto. mentazione adottata per crearla, hanno saputo trovare la strada
inesplorati, ma neppure, come Tutto ruota al solito attorno al giusta per rapire cuori e catturare anime. Le loro carte d’identità
dire, “solidificarsi” dall’altra cantante chitarrista Chris Jack. in realtà denunciano il fatto che a inizio anni 90 i ragazzi non
in composizioni riconoscibili. Si comincia con il drone ‘60 erano ancora venuti al mondo, mentre la loro attuale localizzazio-
Bisogna arrivare alla quinta psych The Ricochet, e si procede ne geografica si colloca a Berlino via Australia.
traccia di questo comunque tra le selvagge e pure deiezioni 76/100
buon esordio, Dead Roads, per ‘60 garage di The King Of Loose
sentire qualcosa di compiuto: Ends e Split Personality. E se
una canzone basata su un riff Up And Down echeggia uno A CURA DI ARTURO COMPAGNONI
travolgente e struggente, che poi shoegaze punk dolcissimo,
diventa cavalcata inarrestabile. Just How It Feels si spinge THE GONKS
E per la verità anche Restrain quasi al limite di un’ipnotica, FIVE THINGS YOU DIDN’T PROGRAM
sprigiona la potenza dei più ispi- indianeggiante heavy psych. KNOW ABOUT THE GONKS SHOW ME
rati Graveyard. Buona la prima, Heavy nel senso di vintage ROCKS IN YOUR HEAD ANTI FADE
dunque, ma occhio a un’eccessi- heavy fuzz. Decisamente una Esattamente La Anti Fade è
va autoindulgenza. (‘60s) band in piena evoluzione. dalla stessa una di quelle
CLAUDIO SORGE CLAUDIO SORGE area geografica etichette da
73/100 78/100 e medesima tenere marcata
era ideali degli stretta. Tra le
Itchy Bugger uscite eccellenti
arrivano i californiani Gonks. degli ultimi mesi si cataloga il
Nel loro caso è l’ombra dei disco dei Program, formazione
Beat Happening quella che si del giro Stroppies, band il cui
allunga praticamente su ogni ultimo lavoro venne incensato
canzone, mentre l’inflessione a dovere in questa rubrica.
vocale femminile avvicina le Show Me è a sua volta un bril-
loro canzoni ai Vaselines e il lante esempio di come ancora
THE SAXOPHONES MARJANA SEMKINA cipiglio a tratti aggressivo, oggi si possa centrare il punto
ETERNITY BAY SLEEPWALKING
irrobustito da uno sporadico agganciando la propria attua-
FULL TIME HOBBY KSCOPE
utilizzo del sax, restituisce lità alle memorie di Pavement
Il loro esordio del 2018 è stato Con un artwork che ricorda echi post punk (Kleenex). e Feelies.
una delle migliori sorprese degli la celebre Ophelia dipinta da 75/100 76/100
ultimi cinque anni. Una voce Millais (ma in realtà ispirato
alla Stuart Staples dei Tinder- alla Vanitas e alle sue riflessioni
sticks, atmosfere oscillanti tra sulla caducità della vita), la voce
THE ROSALYNS MORE KICKS
jazz anni 50, minimalismo pop e degli Iamthemorning dà alle OUTTA REACH MORE KICKS
una sorta di exotica indie, pigra stampe il suo primo lavoro so- PIG BABY BELUGA
e dolcissima. Marito e moglie, lista, intima panacea composta
Da San Diego La Swinging
una manciata di canzoni regi- dalla cantautrice per superare
arriva come un London degli
strate nella barca dove vivevano alcuni momenti difficili e per anni 60 visitata
fuoco d’artificio
e ora un nuovo figlio. Cartoline questo pubblicato solo a suo con gli occhi,
di un tardivo
da un paradiso melodico qui nome. Musicalmente non trop- capodanno l’all le orecchie e
confermato, ma senza l’effetto po distante dalle produzioni con girl garage lo spirito di un
sorpresa e una caratterizzazione la band, questo primo album pop delle Rosalyns. Il quin- trio di ragazzi della Londra
leggermente meno incisiva delle senza Kolyadin (l’altra metà tetto che immaginiamo alle di oggi. Questo è l’album di
canzoni. Sempre seducenti (You degli Iamthemorning) è un sof- prese con live set devastanti, debutto dei More Kicks, regi-
Fool, New Taboo) e onirici (Li- ferto percorso che nasce nell’o- pescando a piene mani dal strato in un paio di giorni di
ving In Myth, Lampligher), con scurità per risalire verso la luce, repertorio ‘60 garage alla studio, in presa diretta senza
chitarra sfiorata, fiati distanti alla ricerca del senso della vita maniera dei Detroit Cobras, ricorrere a sovraincisioni. Ne-
e percussioni lievi. Tramonto nonostante l’ineluttabilità della mette assieme una collezione cessità di economia e di spirito
sulla spiaggia, con Martin Denny morte. Con collaboratori d’ec- di cover che oscillano tra il che portano al raggiungimento
e Jonathan Richman a servire cezione (tra cui Jordan Rudess riuscito e il molto riuscito, di un risultato decisamente
i cocktail. Ammirazione e un dei Dream Theater), l’artista dà con menzione speciale per la buono: power pop tra il pas-
pizzico di invidia: storie da un forma ad un elegante alt folk doppietta finale (He Cracked/ sato remoto dei Buzzcocks e
matrimonio pop. visionario impreziosito da testi Search And Destroy). quello prossimo dei Super-
MAURIZIO BLATTO dall’afflato poetico. 67/100 grass.
74/100 DORIANA TOZZI 71/100
77/100
RUMOREMAG.COM | 69
BEATS

BEATS

SIX ORGANS SON LITTLE


OF ADMITTANCE ALOHA
COMPANION RISES ANTI-
MEN WITH SECRETS DRAG CITY
PSYCHO ROMANCE & OTHER SPOOKY BALLADS Collaboratore di Mavis Staples e
THE BUNKER NEW YORK Ben Chasny (ex Comets Of Fire), dei Roots, il cantautore di Fila-
Ormai veterani della nostra scena musicale elettro- grande interprete di culto del folk delfia è, insieme a Gary Clark JR
nica, Donato Dozzy e i Retina.it avevano già lavorato deviante americano, tra ameri- e Charles Bradley, uno degli ani-
insieme a un EP techno (Officine Di Efesto) nel can primitive e avanguardie eu- matori del nuovo tradizionali-
2015, ma in questa circostanza è la comune passione ropee, è un esempio di coerenza smo R&B americano. Autori che
per il più scuro suono post punk digitale ad aver of- stilistica. In 22 anni e 15 album in pescano fra le sicurezze della
ferto loro lo spunto per un album intero. proprio ha variamente declinato tradizione, provando a dotarle
Firmato con uno pseudonimo ispirato dall’omonimo brano di Ri- la sua ricetta a base di fingerpi- di sapori contemporanei. Aiutati
chard Bone - personaggio di culto dell’underground newyorkese cking, psichedelia, folk, kraut da capacità vocali generalmente
negli anni 80 -, il disco non è una mera operazione revivalistica, pur rock, post rock, facendo sensibil- notevoli (in questo caso una se-
contenendo riferimenti al mondo di Cabaret Voltaire e dei primi mente emergere di volta in volta ducente ruvidezza), rappresen-
New Order. È invece notevole la cura nella composizione, come gli elementi della sua formula. tano un’alternativa conciliante,
provano la contagiosa The Misfortunes Of Virtues, il cinico incede- In Companion Rises alla sua 12 con annesso intenso profumo di
re di Dramatic o ancora la relativa luminosità melodica di Aletheia. corde e alla sua chitarra elettrica Grammy. Il problema, come in
82/100 ha aggiunto contributi digitali questo suo quarto album, è che
sotto forma di sheet elettronici di la riproposizione dei temi tipici
sintetizzatori, per lo più trovate della musica black s’accontenta
A CURA DI GIORGIO VALLETTA testurali a dare profondità alla di una comoda didascalia, senza
sua scrittura. Nessuno stravolgi- mai osare. Salvo episodi sparsi
mento del canone per cui Chasny (la riflessione su dipendenza e
AA.VV. AA.VV. è conosciuto (c’è il folk ipnotico suicidio della morbida Suffer o
HYPERSWIM NERVOUS HORIZON VOL. 3 della title track e l’assalto sonico la preghiera spiritual di O Cle-
HYPERDUB NERVOUS HORIZON di The 101), piuttosto una vigoro- ver One), la sensazione è quella
Cioè 19 inediti L’etichetta sa riverniciatura. del viaggio sicuro col pilota au-
siglati dalla fondata a ANDREA PREVIGNANO tomatico.
collaborazione Londra dagli 70/100 MAURO FENOGLIO
fra il conteni- italiani TSVI e 59/100
tore televisivo Wallwork sta
Adult Swim e assumendo un
l’etichetta di Kode9. A riflet- ruolo sempre
tere la visione - geografica e più importante nel panorama
sonora - sempre più globale di del suono da club più astratto
quest’ultima, testimoniata da e innovativo. A confermarlo,
incisive presenze come quella la qualità e l’originale visione
della sudafricana Angel-Ho, di queste dieci tracce, in
dell’angolano Nazar e del tori- grado di esplorare techno,
nese Mana. E anche qui Burial Gqom, grime, footwork e SQUAREPUSHER CHRISTOPHER
regala otto minuti straordina- oltre, e di valorizzare talenti BE UP A HELLO PAUL STELLING
ri, con il surreale retrogusto come l’australiano DJ Plead WARP BEST OF LUCK
‘80 di Old Tape. (strepitosa la sua Ambush) e ANTI-
79/100 l’italo/ivoriano Ehua. Dopo le recenti escursioni in
81/100 territori jazz, ambient e classi- Il quinto album del folksinger
ci, Tom Jenkinson rispolvera americano, prodotto da Ben
finalmente le macchine da lui Harper, sembra nascere nel
utilizzate nella prima parte tepore casalingo mostrato nel
QUIRKE SPECIAL REQUEST
STEAL A GOLDEN HAIL ZERO FUCKS
degli anni 90 - synth analogici, videoclip che accompagna il sin-
WHITIES SPECIAL REQUEST effetti vintage e persino un ve- golo Have To Do For Now, con
tusto Commodore Vic20 - per Stelling che accarezza la fedele
Nel suo Proprio
rievocare il suono con il quale “Brownie” (la sua inseparabile
primo album sul finire
aveva acquisito notorietà in chitarra) con il trasporto appas-
(preceduto dell’anno Paul
quel decennio. Così nei singoli sionato di un amante, compo-
da alcuni Woolford ha
promettenti messo in rete Nervelevers e Oberlove, brani nendo così le sue canzoni seduto
12”) il e in download guidati da breakbeat ipercine- al tavolo, sotto lo sguardo vigile
produttore britannico elabora libero l’album che chiude la tici e travolgenti, per arrivare della sigaretta che fuma solitaria
un’interpretazione spettrale sua quadrilogia del 2019. Al all’esilarante parossismo di mentre il nostro cerca la melodia
e talvolta claustrofobica del collaudato repertorio sonoro a Speedcrank. Se Hitsonu allude giusta. Il bruciante folk a stelle e
suono definito da Simon cui ci ha abituati, qui aggiunge al mondo delle musiche per strisce di Stelling si anima della
Reynolds come hardcore l’inusitata citazione di Travis videogame, Vortrack esplora passione narrativa di Bob Dylan
continuum. Cioè l’ennesima Scott, in una Double Sicko il lato oscuro di quello che e alterna intime ballate acusti-
mutazione della hardcore che ne sovrappone le rime da alcuni fu definito drill ‘n’ che a poderosi fremiti folk’n’roll
techno, dove però gli accenni a un tempo jungle. Mentre bass. Il 15esimo album firmato che spesso evadono nei vicini
trance sono sepolti da beat la conclusiva Quiet Storm Squarepusher è una doverosa e territori del blues. Il valore
industriali (Se Seven 7S) e il affascina di contrasti fra i piacevole celebrazione - fra le aggiunto è sempre il virtuoso
piano ambient di Fluorescent vorticosi ritmi e gli elementi molte di quest’ultimo periodo fingerpicking di Stelling che
Phlegm affoga in un mare di melodici. - di quell’era del rave del cui trova la sua piena realizzazione
rumore. 80/100 spirito oggi si avverte sempre in Blue Bed, monologo della sei
82/100 più la mancanza. corde.
GIORGIO VALLETTA DORIANA TOZZI
70 | RUMOREMAG.COM 80/100 75/100
RECENSIONI GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

AVA N T
AVA N T

THELMA AND TORRES


THE SLEAZE SILVER TONGUE
FUCK, MARRY, KILL MERGE
TO WHAT OF WHOM JAN ST. WERNER
Spiega tutto la copertina, in MOLOCULAR MEDITATION
Queer sguaiate, puramente pratica, con Torres a stringere EDITIONS MEGO
american kitsch, Thelma And fiori dello stesso colore di quei Jan Stephan Werner (Mouse On Mars, Microsto-
The Sleaze sono il segreto Few Blue Flowers che la persona ria), dal 2013 accasato su Thrill Jockey, sceglie Edi-
più sporco e mal custodito di amata le regala prima di lasciarla tions Mego per pubblicare, rieditata, una compo-
Nashville, nonché una band da sola a casa nel momento più sizione del 2014, anno in cui collabora per l’ultima
rock’n’roll provocatoria e indifeso del disco. E alle sue volta con Mark E. Smith, cantante dei Fall e icona
intrigante. Esistono dal 2010 e spalle un UFO, chissà quanto culturale britannica da sempre fuori dal coro (i due
hanno inciso un sacco di roba, consapevolmente riflesso della si erano incontrati nel 2007 in occasione del progetto Von Südenf-
tra singoli e cassette, per la ri- carriera dell’americana. Visto ed). Molocular Meditation è un reading di Smith (osservazioni po-
nomata cucina americana della che Torres – dopo il suicidio litiche e di costume sulla Gran Bretagna di oggi) sulle elucubrazioni
Burger. E questo è il loro nuovo commerciale (e non artistico) di elettroniche/elettroacustiche frattali di Werner. Con la stessa tec-
album, tappezzato di simboli Three Futures del 2017 – pare nica Werner sonorizza On The Infinite Of Universe And Worlds, su
femminili trash stereotipati, a continuare un percorso autoriale testi di Giordano Bruno recitati da Giuseppe Zevola, VS Cancelled
ribaltare la propria condizione tutto suo, anche nel raccontare (risalente al periodo Von Südenfed) e Back To Animals.
di schiave dell’immaginario come qua gli alti e bassi di un 75/100
femminile tradizionale. TATS nuovo amore. Valgono i dettagli:
ci sputano in faccia tutta la loro la paura di Good Scare (o come
aggressività e feroce ironia, e rendere cerebrale l’ultimissima A CURA DI ANDREA PREVIGNANO
lo fanno attraverso canzoni che Van Etten), i ricordi di Records
spaziano dal thrash metal più Of Your Tenderness poggiati MASSIMO TONIUTTI
r’n’r e riottoso al punk rock e a su un madrigale distorto o una VARIATION SÉCULAIRE JEJAWEDA
sciatte e sdolcinate ballate semi cameristica e luminosa Gracious GÉOMAGNÉTIQUE PIONEER WORKS VOL. 1-2
country. E il tutto funziona, Day, ad esempio. Mai scontati KLANGGALERIE BALANCE POINT ACOUSTICS
corrosivamente. soprattutto, ma a quello siamo Variation Usciti contem-
CLAUDIO SORGE già (ben) abituati. Séculaire poraneamente
70/100 FRANCESCO VIGNANI Géomagnétique a fine 2019, i
78/100 è una versione due volumi di
ampliata di Pioneer Works
Antidocument/ vedono quattro
Groundwork (2016), che mostri sacri dell’impro radi-
il compositore elettronico cale (Damon Smith: contrab-
Massimo Toniutti, tornando basso; Weasel Walter: batte-
sulle scene dopo 18 anni, ha ria; Jeb Bishop: trombone,
pubblicato sulla newyorkese electronics; Jaap Blonk: voce,
Vitrine, e che Klanggalerie electronics) sfidarsi in studio.
meritoriamente ripropone. La Blonk e la sua sound poetry
MICK TROUBLE VILLAELVIN musica per nastro magnetico estrema affrontano sul ring
…HERE’S THE MICK TROUBLE LP HEADROOF
e suoni concreti di questa ri- le intemperanze di Walter e
EMOTIONAL RESPONSE HAKUNA KULALA
edizione è un’autentica gioia Smith, e uno stellare, sornione
Può la nostalgia essere fresca Dopo il debutto di MC Yallah e per i più ardimentosi fan delle e sdrammatizzante Bishop.
e spensierata? Mick Trouble ci Debmaster, ancora ottime nuove avanguardie nostrane. 70/100
dice di sì. La storia è curiosa: dall’Uganda e dalla scena nata 75/100
più o meno cinque anni fa il intorno al giro Nyege Nyege.
newyorkese Jed Smith, già nei A firmare il primo vinile della
RACINE SAMUEL ROHRER
My Teenage Stride e ora nel Hakuna Kulala, dopo diverse QUELQUE CHOSE TOMBE CONTINUAL DECENTERING
duo Jeanines, s’inventò singoli uscite digitali, è la sound artist DANSE NOIRE ARJUNAMUSIC
di artisti inglesi fittizi dei primi gallese Elvin Brandhi in collabo-
Julien Racine, Il batterista
’80 e iniziò a spargerli sul web. razione con vari nomi locali fra
giovane musici- svizzero Sa-
Una burla, per un po’ alimentata musicisti, rapper e produttori, e muel Rohrer
sta anche noto
anche da Everett True, ma di il misto è di quelli che danno alla è da ormai
come Rabieto e
quelle ben riuscite al punto che testa. Ci sono elettronica e im- come membro più di 20 anni
di quei fake Mick Trouble è di- provvisazione, ritmi dance glo- del duo pop interessato
ventato realtà. All’EP del 2017 ha bali e suoni campionati in giro vaporwave canadese Dolphin all’interazione tra drum kit
fatto seguito un vero album che per Kampala, voci trattate in Dream Pyramids, pubblica un ed elettronica. Qui tecniche
ci porta a spasso nella Londra arrivo da chissà dove e interven- album informato dalle inquie- di triggering su percussioni
uggiosa di fine ’70, quella dei ti degli MC, tutto confezionato tudini della società postmo- innescano processi di sintesi
Part Time Punks che sapevano con attitudine molto spontanea derna alle prese con i muta- modulare che Rohrer cerca di
ghignare con una melodia trabal- fra bassi e glitch. Passando in un menti del fattori produttivi e governare (quasi interamente
lante in sottofondo. È indie pop? istante da ipotesi grime (Ghott la disgregazione dei percorsi il lavoro è stato ripreso dal
Certo che sì. E pure al massimo Zillah, Etiquette Stomp) alla identitari e sociali. Tutto si vivo, minime sono le sovrain-
della forma. Tipo Housemartins dancehall più storta e sperimen- traduce in una dark electroni- cisioni). Il risultato: un ibrido
accasati alla Rough Trade (End tale (i nove minuti di Kaloli), cs rumorosa, epica, dolorosa, tra i Boards Of Canada e degli
Of The Lion) o Wedding Present in mezzo a cose più astratte e commentario di tempi difficili. Autechre in versione noir.
in Erasmus all’Università di Du- nervose, fino all’umore notturno 65/100 65/100
nedin (Not ‘Alf Bad). della conclusiva Rey.
MANUEL GRAZIANI ANDREA POMINI
76/100 79/100
RUMOREMAG.COM | 71
WEIRD RNR

WEIRD RNR
ANDRAS CERRONE
JOYFUL DNA
BEATS IN SPACE BECAUSE

Al primo Ispirato in
album per buona parte
l’etichetta dai cam-
di Tim Swe- biamenti
eney (DFA), tecnologici
quarto in e climatici,
totale, l’au- il 27esimo
HALLELUJAH! straliano album
WANNA DANCE Andrew Wilson firma 36’ di dell’ultraveterano della disco
MAPLE DEATH
house sognante ed euforica. francese si ricollega sia temati-
Una frustata sul costato inferta da David Yow Che prendono forma da un’in- camente che dal punto di vista
che brandisce maleodoranti calzini rosa razziati tuizione non scontata: fondere sonoro al suo capolavoro Super-
nel camerino dei N.W.A. Penso a questo mentre gli arpeggi acidi e le pulsazioni nature. Vedi la title track o la
la puntina solca il primo pezzo Pink Socks. Fero- della dance anni 90 con il folk protoelectro di Air Dreaming,
cia e ritmo alla massima potenza tuonano nella anni 70, sotto forma di voci, fra gli episodi più riusciti di
successiva Champagne per arrestarsi nell’o- campioni e melodie. Nulla di questo lavoro interamente stru-
maggio a capriola electro di (I Wanna Be) Your Duck e diluirsi troppo esplicito nei fatti, ma mentale. Nulla di sconvolgente,
nei Suicide in orbita spaziale di Minipony. Il lato B si apre l’aria estiva e vibrante che ne ma niente male per un batteri-
nell’irruenza noise di Scream, ci fa ballare storditi per due risulta è irresistibile. sta 67enne.
minuti con Wanna Dance e ci schianta a terra con Burka For ANDREA POMINI GIORGIO VALLETTA
Everyone. In Alter Ego siamo dentro la Risonanza Magnetica
Nucleare ad alto campo tre Tesla. Nessuna chitarra, solo un
80/100 65/100
vecchio Korg MS20, un microfono a contatto, basso, batteria e
drum machine. Per ora disco italiano dell’anno.
83/100
CULT WITH NO NAME DAKOTA SUITE
MEDIABURN & QUENTIN SIRJACQ
A CURA DI MANUEL GRAZIANI CWNNN MUSIC THE INDESTRUCTIBILITY
OF THE ALREADY FELLED
Per la loro SCHOLE
nona fatica
PAT AND THE PISSERS POTTERY sulla lunga Molta è fari-
AMERICA’S DREAM NO. 1 na del sacco
distanza,
DRUDGY PARTISAN/ROYAL MOUNTAIN
Erik Stein e di Chris
La title track è È uscito da Jon Boux, Hooson
una litania de- un po’ ma in compa- aka Dakota
ragliante e post è d’obbligo gnia di Kelli Suite, uno
punk, poi Alex recuperare Ali e di Steven Brown e Blaine mai sfiorato
Beckmen ci l’esordio L. Reininger dei Tuxedomoon, dalla fortu-
trasporta nella della band na oltre che perseguitato dai pa-
fanno un salto nel vuoto di va-
tormenta noise hc di Freaks di Montréal guidata da ragoni con Kozelek. Suo il sus-
lori e ideali che sta divorando
e So Thick mentre in Hello e Austin Boylan, in cui milita
la nostra società aggrappati surro di voce ad accompagnare
Operator i soci accendono la Paul Jacobs. Un portentoso
alle loro tenebrose trame elet- il pianoforte felpato e imbevuto
miccia del groove. Con Don’t amalgama di post punk e pop
troniche dall’appeal acustico, di ambient del francese Sirjacq,
Come In My House si torna a deviato, con scintille dance,
ricavandone 13 nuovi eleganti e suoi i tempi di un lavoro ide-
riflettere per abbandonarsi in- velluti damascati (Worked
brani dai ritmi electro wave, almente (e poco più) dedicato
fine al tepore della struggente Up) e cavalcate prog. Per
innamorarsene basta ascoltare i fiati jazz e un’eterea anima alla cultura giapponese: album
ballata lo-fi Debris. Un album
indefinibile, che scuote e fa la melodia contagiosa e British synth pop. notturno per vocazione e raffi-
riflettere, di una band dell’In- del primo singolo Hank DORIANA TOZZI natissimo per sviluppo.
diana da tenere d’occhio. Williams o di Lady Solinas, 65/100 FRANCESCO VIGNANI

77/100 dedicata all’attentatrice di 75/100


Warhol.
78/100 DEN ECCO2K
IRON DESERT E
R.M.F.C./SET-TOP BOX THE SHITDELS CORPSE FLOWER YEAR0001
SPLIT SHAPE-SHIFT FACES
GOODBYE BOOZY WHAT’S FOR BREAKFAST? Questo di Drain
In occasione Queste quattro Chicago Gang è un
del tour estivo righe sul misco- è un trio collettivo
a Melbourne nosciuto grup- ben strano. svedese in
hanno po di Nashville “Deserto orbita cloud
pubblicato una sono indirizzate d’acciaio” rap, un mi-
cassetta con a chi è aduso è la “for- crogenere
due pezzi a testa: R.M.F.C. a setacciare i bassifondi del mula” con dell’hip hop
coverizzava Worker di Set- garage riverberato e ultra lo-fi, cui vorrebbero descrivere la con beat sognanti e un flow de-
Top Box e quest’ultimo esaltandosi al ritmo di “boogie loro musica. Immaginate un cisamente lento. Arriva da qui
Television della creatura di woogie per scheletri animati”. grezzo fuzz noise sound caricato Ecco2k (Zak Arogundade) che a
Buzz Clatworthy. La GB sversa Sono certo che i crampsiani di death metal, che si liquefa in differenza dei compagni sceglie
tutto su vinile con l’aggiunta di tutte le età e i fan del bud- digressioni astral psichedeliche, strade alternative vicine a un
di due pezzi. Stiamo parlando get rock s’invaghiranno del ma più spesso sembra sbattere R&B destrutturato, a una nuova
di autentico weird punk caos dalla melodia informe di monotonamente contro un muro visione dello urban pop (Sugar
australiano fatto con chitarre Status 6 e Mirror Man, il surf di ferro. Eppure ci sono alcuni & Diesel). Un pathos esistenzia-
scordate, elettronica da maleodorante di Shitsurf e passaggi molto interessanti. le che avvolge lentamente tutto
videogiochi anni 80, voci cupe roba così. Sentite l’(im)puro death psiche- (Fragile). La resa è super con-
ed effettate: uno sballo! 70/100 delico Svalbard. temporanea e piena di spunti
74/100 CLAUDIO SORGE interessanti.
75/100 NICHOLAS DAVID ALTEA
78/100
72 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
RECENSIONI IN BREVE FEBBRAIO 2020 IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

FREE NATIONALS HELVETIA THE JAZZ DEFENDERS


FREE NATIONALS FANTASTIC LIFE SCHEMING
EMPIRE AUTOPRODUZIONE HAGGIS

Impeccabi- C’è Jason


le al fianco Albertini Non si na-
di Ander- dietro gli scondono
son .Paak, Helvetia, certo dietro
la band la band di un dito,
guidata dal Portland i cinque
chitarrista che da circa britannici
Jose Rios 15 anni pra- capitanati
viaggia senza una direzione tica la religione del lo-fi speri- dal pianista
precisa nell’album con cui si mentale. Il gruppo era nato dopo e organista George Cooper: il LITURGY
cimenta in proprio. Incostante lo scioglimento nel 2001 dei nome va preso alla lettera, e il H.A.Q.Q.
e dipendente dalla personalità Duster, nei quali Jason suonava jazz che intendono difendere è YLYLCYN
degli ospiti di volta in volta la batteria. Duster che peraltro quello ultraclassico degli anni
coinvolti. Non a caso qui gli sono ritornati nel 2019 con un 60. Hard bop di rigorosa osser- Il quarto album dei Liturgy
episodi migliori sono quelli che nuovo lavoro. Gli Helvetia sono vanza Blue Note, dunque, rivisto è come sempre un affare
coinvolgono stelle dell’R&B degli slacker psichedelici e con con intenzione più marcatamen- esplosivo, neuronico: burst
contemporaneo come Syd, Ka- i Pavement nel cuore, portano te soul jazz e ballabile, e piglio beats, contratte abrasioni
dhja Bonet e Kali Uchis, oltre al avanti la bandiera della loro da band affiatata e moderna. elettroniche, strumenti etni-
giamaicano Chronixx. sgangherata bassa fedeltà. Puri. Non male, ma nostalgia pura. ci, piano, arpa.
GIORGIO VALLETTA NICHOLAS DAVID ALTEA ANDREA POMINI
61/100 77/100 68/100

KID FRANCESCOLI FRANZISKA LANTZ THE LONE MADMAN


LOVERS FORMING TROPICAL CYCLONE LET THE NIGHT COME
YOTANKA/PIAS GLOBAL WARMING SATURNAL

Mathieu L’artista an- I Lone


Hocine glosvizzera, Madman
festeggia a due anni di Helsinki
il 18esimo dal primo ti sotter-
complean- album Arid rano sotto
no del suo Zones, una coltre
Kid Fran- prosegue di chitar-
cescoli con in un per- re heavy
questo nuovo sensuale LP corso tematico piuttosto coe- “chiuse” in una compatta at-
electro dream pop dal consueto rente anche dal punto di vista mosfera gravemente doom, e ti SAULT
profumo francese. Sulle ali delle musicale. Questi 20 episodi introducono a un canto/litania 7
basi sognanti e ipnotiche dell’ar- sono fortemente caratterizzati folk da antica Inghilterra. Im- FOREVER LIVING ORIGINALS
tista marsigliese volano leggere da un suono techno distorto e maginate, pur con le dovute
e quasi sussurrate le voci di visionario, sottolineato dall’oc- proporzioni e una tendenza a Nell’attesa di un segnale che
Samantha, Sarah Rebecca, Nas- casionale emergere di sugge- un’epicità a volte anche eccessi- li faccia finalmente uscire
see e Alizée aka iOni, muse di stive melodie, come in Raaa: va, un dolente e fuori dal tempo dall’ombra, 7 conferma
queste passionali storie d’amore consigliato ai seguaci di Ron mix tra i Candlemass e i Fair- le formidabili qualità e la
dai testi in francese, inglese e Morelli e dell’elettronica rave port Convention. visionaria versatilità dei
portoghese. sperimentale. CLAUDIO SORGE
Sault.
DORIANA TOZZI GIORGIO VALLETTA 70/100
70/100 66/100

NATHANIEL RATELIFF SHADOW WITCH UNCOMMON


AND IT’S STILL ALRIGHT UNDER THE SHADOW OF A WITCH EVOLUTION
CAROLINE INTERNATIONAL ARGONAUTA ALGID
ARGONAUTA
Una storia Una buona
d’amore band, Southern
che finisce, esperta, con sludge
un amico membri che blues dai
fraterno arrivano da toni caver-
che viene vari gruppi nosi e forse
a mancare del sotto- un po’ grevi
troppo pre- bosco metal (il cantante
sto e la serenità che presenta il newyorkese (Murphy’s Law, sembra un
conto. È in queste circostanze Voodelic, Cold War Survivor). Il Phil Anselmo in crisi di asma). ALGIERS
che nasce il primo LP solista loro terzo album per la valente Siamo in ambito NOLA, se THERE IS NO YEAR
del frontman dei Night Sweats, Argonauta mette assieme vec- non si fosse capito (Corrosion, MATADOR
che esorcizza il dolore attra- chio e nuovo: heavy metal stori- Down), benché la band con tutta
verso dieci canzoni acustiche e co, hardcore e grunge, arrivando la sua aspra grezzezza provenga Gli Algiers sono andati
intime. Con la voce e la chitarra a una sorta di sound “progres- in realtà dal Montana. C’è in loro molto oltre, anche se
sempre in primo piano, Rateliff sivo” che può anche rievocare i anche qualcosa dei Black Oak probabilmente ci vorrà del
alterna country, folk e blues per Mastodon. Il tutto interpretato Arkansas di Jim Dandy (Harder tempo per accorgersene.
un viaggio introspettivo verso la con una potenza e un’energia da Than Hickery), riconvertito però
speranza. band hardcore esordiente. in chiave heavy. Buone basi, at-
DORIANA TOZZI CLAUDIO SORGE tendiamo sviluppi.
63/100 70/100 CLAUDIO SORGE
74/100
RUMOREMAG.COM | 73
TREECOLORE DISCO DEL MESE

NON VOGLIO CHE CL ARA

BENTORNATO SPLEEN POP

scandagliate, perché giro dopo giro è Spleen sì, ma pop. Malinconico ma mai
facile che assumano tonalità diverse, che annoiato. Colto ma fruibile. Elegantissi-
suggeriscano nuovi spunti. Altrettanto mo. La consapevolezza e la naturalezza
misurato e sempre discreto è l’approc- poi non sono maturate solo in termini
cio. Ancora una volta è un pop di sapore musicali, di arrangiamento e produzio-
rétro, romantico, che parte dal pianerot- ne, ma pure di voce; non è un segreto
tolo per declinare l’Universo, sia in ter- che quella di De Min sia personale, ma
mini di note sia di parole. È divertente ha guadagnato in sicurezza e defini-
perdercisi, decifrare il messaggio che sta zione. Il suono è più lieve, arioso, con-
dietro ai personaggi, agli oggetti e ai luo- tagioso; si pensi per esempio al primo
ghi egregiamente ritratti dal quartetto singolo, La Croazia, che dice molto
bellunese. Il pensiero che sta dietro alla anche di quel sottile e contrariato sar-
narrazione. È uno sguardo poetico che casmo che contraddistingue la scrittura
dall’ironico sa farsi caustico, cinico; a dei nostri e di certo gusto per ciò che è
stanare i mostri di oggi, che ciclicamente sintetico. Ma anche per dire per il funk e
si ripropongono assumendo forme di- la disco, basti ascoltare Epica Omerica o
verse, insiti nella natura umana. “Quan- La Streisand per crederci. Senza dimen-
to all’amore l’ho sepolto giù in cortile ticarsi del rock, e di far suonare corde
NON VOGLIO CHE CLARA insieme col giardiniere. Ci fosse amore piene o riverberate, secondo il clima. O
SUPERSPLEEN VOL. 1
fra le mie rose nelle aiuole lo scoprire- di sondare territori esotici e sperimen-
DISCHI SOTTERRANEI
sti dall’odore. Chi si è scordato i figli tare percussioni sudamericane applicate
Se il risultato è questo, è valsa la pena dentro l’auto sotto il sole, chi la lama al pop. Tra la tradizione e il mondo. La-
del coltello appena sotto il cuore e chi la sciando che l’ascoltatore possa affidarsi
aspettare cinque anni per ascoltare il
dignità sul sedile di un Range Rover”, a un arpeggio, al suono rassicurante di
nuovo lavoro di Fabio De Min, Mar-
cantano ne Il Miracolo, per capirsi. un pianoforte, ma anche che si alzi in
cello Batelli, Martino Cuman e Igor piedi per ballare su una cassa disco o su
De Paoli. Del resto, senza ricamarci Tuttavia quel loro pop d’autore intro- un synth, o che semplicemente resti se-
troppo intorno, la qualità ha bisogno di verso oggi si tinge di nuove sfumature e duto a meditare.
tempo. L’esito è una scaletta misurata si fa più immediato, diretto, forse anche 85/100
e necessaria. Dieci canzoni in tutto che più consapevole, disteso, meno cere-
si fanno amare subito, anche se chiedo- brale, anche meno cupo, ma pur sempre
no di essere riascoltate, approfondite, riflessivo e intenso, beninteso.

DI BARBARA SANTI

74 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

AA.VV. AA.VV. AIRPORTMAN/ ASP 126 X UGO


A FRAGILE TRIBUTE EXTRASUSSURRANTE FABIO ANGELI BORGHETTI
O’LIVE LACERBA IL PAESE NON DORME MAI SENZA GHIACCIO
LIZARD BOMBA DISCHI
Festeggiare un anniversario Magari di architettura non si
celebrandone un altro: è quello potrà ballare, ma si può suonare: Ogni album degli Airportman fa La ormai celebre Lovegang non è
che ha scelto di fare la O’live lo dimostrò nel 1983 Alessandro storia a sé. In quasi 20 anni di mai stata facile da inquadrare e
produzioni, che in occasione del Mendini con Architettura Sus- attività la band di Centallo (CN) questo disco, uno dei più auten-
suo decennale chiama a raccolta surrante: un esperimento mu- ha scelto spesso di raccontare tici dell’anno appena concluso,
amici e artisti del suo roster per sicale, pubblicato in sole 2000 storie solo con i suoni, lascian- ne è stato un ulteriore testimo-
reinterpretare The Fragile, l’al- copie (di cui una è conservata al do fuori le parole. O, meglio, ne. Complici un modo di rappare
bum dei Nine Inch Nails che di MoMa di New York), che si pro- inserendole nelle pagine dei unico e dei beat semplici ed
anni ne compie 25. Come in tutte poneva di “essere la componente booklet, poetiche didascalie e efficaci, Ugo e Asp hanno messo
le operazioni di questo genere, c’è sonora di esperienze architetto- controcanto mentale affidato la malinconia di una certa Roma
chi sceglie di restare più fedele niche complesse”. In seguito alla all’ascoltatore. Di tanto in in musica, colmi di una genui-
al sound originale e chi preferi- scomparsa di Mendini, avvenuta tanto, però, la formazione ha nità musicale necessaria. Senza
sce vestire i brani di atmosfere praticamente in contemporanea intrecciato il proprio percorso Ghiaccio profuma di quella che
congeniali. Il cast è decisamente con la riedizione da parte di con delle voci: in questo caso i portoghesi chiamerebbero
eterogeneo, ma dall’iniziale Lacerba, il progetto Extrasus- Fabio Angeli degli Esterina, che saudade, quel tipo di nostalgia
Somewhat Damaged del duo surrante, già in cantiere, diventa declama e poi canta nelle due difficile da spiegare a parole, ma
tedesco Floor 5, uno dei più affini un tributo all’autore oltre che parti della title track e rende decisamente sentita. La voce
per ispirazione ai NIN, a una title all’opera, che viene ricostruita incantevole una cover struggen- spezzata di Ugo Borghetti in
track che cambia lingua e nelle da artisti coinvolti nell’originale te, devastante nel suo imploso Campare Di Campari sarà lon-
mani di Nevica e Dagger Moth di- fra cui Mauro Sabbione e Mauri- intimismo, di Life In Vain di tana dalla perfezione stilistica
venta una specie di incontro ide- zio Marsico, mantenendone in- Daniel Johnston. Per il resto, di chi raggiunge i dischi d’oro in
ale fra Trent Reznor e Cristiano tatte le fondamenta ideologiche con un collante emotivo/tema- una settimana ma ci ricorda che
Godano, al folk blues in cui Enzo ed espandendo, restaurando, tico che parla di padri e ciclicità la musica, spesso, è anche tera-
Moretto degli A Toys Orchestra innovando, come a ricordare che del tempo, prevalgono acustiche pia. Nell’immensa offerta musi-
converte The Great Below, la pietra e cemento possono essere chitarre circolari e ritmi appena cale che offre il rap oggi, questi
costante è il rispetto per un disco materiali vivi e plasmabili al pari accennati. Poche note ma, come due ragazzi si sono differenziati
e una band fondamentali. del suono. sempre, quelle giuste. nel modo più sincero possibile.
LETIZIA BOGNANNI LETIZIA BOGNANNI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME MATTEO DA FERMO
71/100 78/100 75/100 79/100

MARTINA BERTONI BIG MOUNTAIN COUNTY BRUNORI SAS COUNTRY FEEDBACK


ALL THE GHOSTS ARE GONE SOMEWHERE ELSE CIP! SEASON PREMIERE
FALK PORTO ISLAND MIACAMERETTA

Musicista friulana di base a Due tizi buttano giù il terzo “Il bello della vita è rientrare Country Feedback è lo pseudoni-
Berlino, Martina Bertoni è stata bicchiere consecutivo, il pas- in partita”. Dario Brunori ri- mo scelto da Antonio Tortorello,
per molti anni collaboratrice di saggio dalle droghe ai liquori torna a scuotere il cantautorato già leader dei frusinati 7 Trai-
fiducia di Teho Teardo prima è fisiologico all’avvicinarsi italiano con la sua peculiare ning Days, per mettere in piazza
di trasferirsi in Germania della mezz’età. Il primo attacca poetica degli opposti, della ve- educazioni sentimentali e ascolti
e intraprendere la carriera dicendo che la pallosissima lata malinconia e quel pizzico sedimentati negli anni. Se è le-
solista. Dopo due EP giunge Italian Occult Psychedelia sta di ironia che mescolano le carte gittimo circoscriverne le compo-
finalmente all’esordio di lunga facendo la fine del Mago Do tra il bene e il male, dando voce sizioni a una formula indie rock
durata per l’etichetta islandese Nascimento e aggiunge: in am- ai pensieri di una generazione chitarristica comme il faut (Love
con un album che parte dal bito psychgaze non male New ricolma di rimpianti, ma che Usually Leads To Trouble), in
suo strumento d’elezione, Candys e Sonic Jesus ma troppo spera ancora nel riscatto del un panorama affollato di pur vo-
il violoncello, per esplorare nella parte. Il secondo filosofeg- futuro. Cip! è il ritratto di un lenterosi manieristi non possia-
territori sonori all’insegna gia in rima: per fare psichedelia ingenuo, mistico, consapevo- mo che accogliere entusiasti la
di un’elettronica algida e ci vogliono soul ed empatia, il le, democristiano, capace di spericolatezza di certe soluzioni:
scintillante. Un po’ sulla scia nuovo dei BMC è nebbia (Lost raggiungere con apparente solide iniezioni post punk a base
della recente tradizione di Summer) con chitarre affetta e affilata semplicità anche i di bassi schiacciasassi e accenti
violoncellisti come Oliver Coates nostalgia (Dust, Just The Same) cuori più induriti. L’ordina- ritmici extraoccidentali sparsi
e Hildur Guðnadóttir, anche e ritmiche che fanno dimenare rietà e la cantabilità di testi un po’ ovunque, un uso assai
Martina approccia il proprio e melodie avvezze al pop, ma originale dei fiati (qualche disco
come i bersaglieri di Porta Pia
strumento per indagarne elegantemente rivestite di De degli Ex sul piatto ci è passato),
(Dancing Beam, Just A Boy).
tutte le potenzialità in senso Gregoriana luce, riducono la il tutto miscelato con eccellenti
Ah: ci vuole pure un tocco d’e-
compositivo più ampio e libero. distanza tre pensieri e parole, risultati, ad esempio, in un pezzo
leganza, nonché d’elegia, e la
Ne risultano brani dall’alto tasso
presenza di Andrea (Persian richiamando un senso di empa- come Bad Habits Die Hard.
cinematico, costruiti su strati di
Pelican) e Paola (Honeybird & tia corale. ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
suono spesso ma non privo di
raffinatezza. The Birdies) di Canarie, mi pare SIMONA VENTRELLA 75/100
proprio lo dia. 72/100
LUIGI MUTARELLI
MANUEL GRAZIANI
75/100
81/100 RUMOREMAG.COM | 75
RADICI FEBBRAIO 2020 / GIOVANNI TRUPPI

10 CANZONI PER
GIOVANNI TRUPPI
5, il suo nuovo EP in uscita ora, è l’occasione giusta per scavare nelle radici del Nostro.
“La lavorazione di Poesia E Civiltà è stata lunga, complessa e faticosa”, spiega.
“Avevamo canzoni in esubero; alcune accantonate perché inadatte all’insieme, altre
(Procreare e Il Tuo Numero Di Telefono) perché non saremmo riusciti a finirle bene e
per tempo. 5 è un modo per far uscire queste tracce, e per lavorare con alcuni colleghi
che desideravo incontrare ‘artisticamente’. Inoltre volevo coinvolgere artisti visivi in un
progetto che riguardasse canzoni, e le cose si sono fuse in quest’esperienza: un piccolo
disco e un libro, dove cinque disegnatori/fumettisti hanno scelto un pezzo ciascuno e
l’hanno raccontato in una storia. Cantano con me Calcutta, Brunori, Fabi e Veronica
Lucchesi, mentre gli artisti coinvolti nel libro sono Antonio Pronostico e Fulvio Risuleo,
Cristina Portolano (già autrice della copertina del mio scorso disco), Pietro Scarnera,
Mara Cerri e Zuzu”.

TAG S: #GIOVANNITRUPPI #5 ONLINE: GIOVANNITRUPPI.COM

NINA SIMONE ROBERTO NAT KING COLE PAOLO CONTE THE BEATLES
WHO AM I MUROLO STARDUST LA RAGAZZA IN MY LIFE
‘MMIEZ O GRANO FISARMONICA

“Da un po’ di anni è la “La canzone moderna, “Una preghiera dolce,


mia canzone preferita, “La versione di questo per come la vivo e la “È ancora incredibile, crudele, leggera e
senza discussione: per brano incisa da Murolo sento, ha un piede nella per me, quanto possa onesta all’amore e alla
me sia la musica sia è la mia traccia preferita canzone napoletana e essere varia la gamma vita. Il modo in cui
le parole (sia, nella di Napoletana, una serie l’altro negli standard di cose che una canzone è registrata la rende
versione di Nina Simo- di dischi voce e chitarra americani. Per un perio- è in grado di descrivere ancora più impalpabile:
ne, l’interpretazione) da lui incisi a metà degli do la mia routine di stu- e quanto si possa essere la conosco da quando
rapprese”. anni 60 del ‘900 sulla dio (di canto) iniziava specifici nel racconto. ero ragazzo ma ci ho
storia della canzone ogni giorno eseguendo Questo è un esempio messo molto tempo a
PLAYLIST

napoletana. Qui ci sono questa canzone”. formidabile”. comprenderla”.


le mie origini, da ogni
DA NINA SIMONE punto di vista”. DA THE NAT KING COLE
AND PIANO! DA NAPOLETANA – VOL. 6 STORY – VOL. 1 DA PAOLO CONTE DA RUBBER SOUL

SUN KIL MOON MORPHINE SUFJAN STEVENS FABRIZIO LUCIO DALLA


JIM WISE HONEY WHITE COME ON! FEEL DE ANDRÉ CARA
THE ILLINOISE! NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ

“Ho scoperto Mark “La musica che scrivo “Cara è sexy, elegante,
Kozelek molto tardi non sarebbe la stessa “Un capolavoro asso- “Per un certo periodo del- dolce, complessa e sem-
e in un momento in senza il rock. È difficile luto. Ho conosciuto la mia vita De André ha plice. Tutto quello che
cui non credevo più dare una definizione di Sufjan Stevens partendo rappresentato una figura una canzone d’amore
molto nel cantautorato questa parola, che mi da questa canzone e, quasi paterna ed è diffi- può essere è contenuto
contemporaneo. Questa sembra ormai più un’at- anche se non è tra i suoi cile scegliere tra le sue qui, e più passa il tempo
canzone – e dietro di lei titudine che un genere. brani che mi emoziona- canzoni e le sue cangianti e più mi sembra sempli-
Benji e tutta l’opera di Questo brano per me ci no di più, ogni volta che manifestazioni discografi- cemente bellissima”.
Sun Kil Moon - mi ha riesce benissimo”. la sento mi impressio- che. Scelgo questa perché
sconvolto”. na quello che riesce a credo che l’avrei scelta da
costruire nei 6’46’’ della giovanissimo”.
sua durata”.
DA BENJI DA YES DA ILLINOIS DA STORIA DA DALLA
DI UN IMPIEGATO

A CURA DI BARBARA SANTI - FOTO DI GIUSEPPE TRUPPI

76 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

DARDUST DRIEU GOTHIC STONE HUMPTY DUMPTY


S.A.D. STORM AND DRUGS LA DISTRUZIONE HAERETICUS EMPYREUM LA VITA ODIA LA VITA
SONY MASTERWORKS AUTOPRODUZIONE BLACK WIDOW SUB TERRA LABEL

Dopo un 2019 che l’ha visto Scende la puntina sull’esordio dei Grevi e ampollosi, i freaks pa- Fra i 19 album all’attivo del
imprevedibilmente trionfare a Drieu e scompaiono i sorrisi. Il lermitani Gothic Stone hanno messinese Alessandro Calzavara
Sanremo (come coproduttore e gruppo (con ex membri di Crash però un carisma e una fantasia (tutti scaricabili gratuitamente
coautore della Soldi di Mahmo- Box, Erode, Burning Defeat) ha nelle loro elucubrazioni gothic dal suo Bandcamp) quest’ultimo
od), è impossibile non pensare a la mano pesante. Con cattiveria doom da lasciare affascinati. suona come il frutto di un’ambi-
Dario Faini - da anni iperattivo chirurgica, i sei episodi di La Dopo 25 anni dalla loro for- zione per troppo tempo sopita.
dietro le quinte - come a uno Distruzione ti martellano ai mazione incidono finalmente Humpty Dumpty è da sempre
dei protagonisti dell’attuale rin- fianchi e trasudano disagio. Il un album. Ed è qualcosa di il punto di incontro di alcune
novamento del pop italiano. Il suono passa in secondo piano, sorprendente. Perché ricco di delle esperienze artistiche più
suo terzo album come Dardust rispetto alla tensione che influenze heavy dark prog, oblique dello spettro pop. Un
prosegue nell’esplorazione della genera. Ci trovo qualcosa dei rock ‘70, NWOBHM, che vanno crogiuolo sonoro in cui la new
linea di confine fra neoclassico Fugazi, dei Massimo Volume a comporsi in un’opera dai wave italiana si lega inestrica-
ed elettronica di stampo euro- di Stanze, degli Wire più cinici. tratti magniloquenti e barocchi. bilmente al post punk britan-
peo, a partire dalla spettacolare Zero sorrisi, dicevamo. Meglio Una “recitazione” heavy metal nico più geometrico e ai neo
sintesi dell’inaugurale e tempe- così, di coglioni che ridono di portata all’estremo, in brani da barrettismi di Robyn Hitchcock
stosa Sublime. Se l’utilizzo di un default in giro ce ne sono già chiesa sconsacrata come Caene- e Julian Cope. Questa volta le
cantato blues filtrato in Prisma troppi. I Drieu sono una spina ris Mundus The Necromancer, consuete riflessioni esistenziali
fa pensare al più celebrato nel fianco dell’underground dove coniugano i Judas Priest vengono assestate su complesse
Moby, S.A.D. applica campioni italiano 2020: disturbanti, nel con la musica sacra; mentre in partiture DIY. Quelle di Dal
vocali di gusto R&B a un piano- modo di far musica e in quello TheTime Lord gli stessi Judas Confine e Anni Luce sono epiche
forte malinconico. Forse in que- che raccontano, in antitesi a diventano liturgicamente psi- di psichedelia urbana, sketch di
sto disco non c’è nulla di radical- un certo imperante buonismo chedelici, con punte di vero un romanticismo distaccato e
mente nuovo, ma il tutto suona punk. Potrà non piacere, il loro e proprio delirio. Certo non è decadente che grazie al carisma
avvincente ed emozionante: in post hardcore, ma la ferita che la sobrietà la virtù dei Gothic del suo autore si fanno esperien-
fondo è da anche da questo che provoca è profonda. Se alla Stone, al contrario, li apprezzi za appagante dal punto di vista
si capisce la sua bravura. musica indipendente chiedete proprio per questo gusto sfre- estetico e da quello narrativo.
GIORGIO VALLETTA conferme, cercate altrove. nato dell’eccesso. DIEGO BALLANI
74/100 LUCA FRAZZI CLAUDIO SORGE 80/100
80/100 78/100

KETAMA 126 LA COSA LORD WOLAND M!R!M


KETY THE DONALD SINCLAIR SESSIONS LITANIA THE VISIONARY
SONY ADAPTOR RECORDINGS RETRO VOX AVANT!

Al giorno d’oggi si parla così Personaggi eccentrici che Trio hard rock che arriva dal Il suono del progetto M!R!M
tanto di trap da far credere ad frequentano le notti dei grandi Lago di Bolsena. Iniziano can- non è mai restato uguale. L’u-
alcune persone che tutti siano centri urbani hanno spesso tando in inglese e solo dopo il nica parte immutabile è Jack
capaci di farla, come fosse la ispirato la musica di numerosi cambio di formazione del 2017 Milwaukee, italiano e ormai
cosa più semplice del mondo: artisti, è il caso di questo disco, provano a fare nuovi pezzi in londinese d’adozione da svariati
basta aprire i social per render- che prende il titolo da tale italiano. Ma il sound rimane anni, nonché mente e anima di
sene conto. Come spesso accade, Donald Sinclair, uno scapestra- lo stesso; ispirato al rock blues questa creatura. Tra singoli ed
tuttavia, non è tutto come sem- to aristocratico britannico che classico degli anni 60/70, che EP, il terzo disco è una realtà so-
bra e oltre ad avere un certo ta- ha animato con la sua vivacità mettono a punto in una serie lida, dove il marcato abbandono
lento per il genere bisogna avere il centro storico genovese per di concerti di apertura a band della cold wave dritta e marziale
anche una credibilità, la quale alcuni anni. Con simili premesse come Duel, Gorilla Pulp, Datcha di Iuvenis (2017) è a favore di
spesso latita. Ketama126 con non poteva che venire alla luce Mandala. E si arriva a Litania, un’evoluzione decisa in tutte le
questo disco ha dimostrato defi- un party album festoso e gode- il loro nuovo album. Un ottimo sue parti: suoni, arrangiamenti
nitivamente di avere entrambe, reccio, che affonda le sue radici album, dove a me è parso di e strutture. Survive è una droga
pubblicando un album solido e nella migliore tradizione funk e ascoltare persino antiche cose liquida che scivola tra gli an-
credibile, addentrandosi anche house, con alcune incursioni in del Balletto Di Bronzo, il primo fratti synth pop ‘80. Another
in terreni particolari, come ac- territori italo disco (What We Balletto, quello hard influenzato Life Another Time con Kat Day
caduto in Cos’è L’Amore, brano Offer You), finendo per lambire dai Led Zeppelin. Ampie melo- dei KVB viaggia dritta sulla pop
in collaborazione con Franco anche moderne atmosfere in die italprog e squarcianti riff e wave, mentre la voce iper filtrata
Califano (sì, proprio lui) e Fran- stile DFA (Hey Tonight). Un accordi di chitarra, che in alcuni e i sax portano a compimento
co126. In Denti D’Oro il rapper lavoro ricco di groove esplosivi, tratti diventano quasi deflagran- Testament. Crucifix And Roses
canta: “Ho una sola possibilità e in cui i Daft Punk di RAM amo- ti. Soprattutto, alimentati da è la miglior declinazione dream
non posso sbagliare”: a qualche reggiano con il soul (Fooling una fantasia e creatività simili a pop wave dei Pains Of Being
mese dall’uscita possiamo dire You), e in cui la cover di Wicked quelle del Balletto. Pure At Heart, capace di toccare
che questa chance sia stata uti- Game risulta il brano meno CLAUDIO SORGE valvole emotive impolverate. È
lizzata più che bene. interessante del lotto. 80/100 quasi magia, Jack.
MATTEO DA FERMO STEFANO D’ELIA NICHOLAS DAVID ALTEA
77/100 72/100 83/100
RUMOREMAG.COM | 77
IN ITALIA

I STREAM, YOU STREAM, WE ALL STREAM


FOR AN ICE STREAM

rovato un titolo brillante arrocchiamoci in dischi rifugio passando


dopo 60 minuti di blocco dalla doppia h all’hc, in attesa che il cielo
T creativo, ora fatta In
Italia bisogna fare gli
su Roma volga al sereno: i Greve (greve.
bandcamp.com) sono nati come gruppo
in italiani: sovranismo per accompagnare Michele Barox nelle
o barbarie? 12-5-87 date di presentazione della ristampa
aprite i vostri occhi o 17 re? Ius soli, ius del 7” Tutti Pazzi dei Negazione (di cui
sanguinis o ius culturae? Chi siamo, da Barox è stato primo batterista: e tutto
dove veniamo, dove andiamo? La risposta torna, visto che non perdiamo occasione
come diceva quelo è uno streaming of di ricordare che invece l’ultimo batterista
consciousness, ma è quella sbagliata: del gruppo è stato Neffa e che ora alla
dentro il nostro carrello Amazon® in batteria nei Greve c’è un noto rapper). Nel
attesa di un friday bloody friday che mai loro 7” di debutto Allo Specchio riflettono
arriverà, nella nostra chiave USB persa di luce propria: sei pezzi originali per
sotto il sedile della macchina o dentro poco più di otto minuti di durata, pochi
fronzoli, no bullshit, testi introspettivi e
rabbiosi impreziositi dall’artwork a cura
il nostro account Spotify® (che cito
di Nicola Peressoni anche conosciuto
nella speranza di vedermi regalato un come Speaker Deemo, quello di Sfida Il
abbonamento premium a vita mentre Buio e Questione Di Stile che al momento
vivo sperando che torni presto l’era del su Discogs viaggia solo a 120€. Visto
vinile bianco). In attesa della nuova onda che oramai è noto che questa rubrica è
affidiamoci a dischi che fungano da beni finanziata da Soros e dal piano Kalergi
rifugio a scopo non speculativo, che ci prendiamo un Flixbus® in partenza da
proteggano da questo periodo di crisi e Torino stazione Commando Vanessa
di forte instabilità. Visto che in questo (commandovanessa.bandcamp.
momento storico il ruock e il cantautorato com) ed esuliamo in Belgio in compagnia
STRANACREMA sono populisti e noi non vogliamo fare il dell’italianissimo Christophe Clébard.
STRANACREMA
loro gioco iniziamo coi generi che colgono SSS è l’ultimo disco che uscirà sotto
SOUNDCLOUD.COM/STRANACREMA
lo spirito di questi tempi, ossia la trap e questo nom de plume: un epitaffio
Gli esordi del romagnolo Giuseppe l’hip hop (ho letto che è trap nell’Internet). synth punk su ritmi turbolenti cantando
Coluccelli li possiamo ascoltare su Essendo noi boomer scegliamo seminudo di amore, odio e morte,
MySpace, alla pagina ancora esistente Dellamorte Dellemone, disco che come accompagnandosi a un synth arrugginito.
dei post rockers Venezia. Era il 2008 al solito esce solo in formato digitale e Il segreto meglio custodito della stazione
e Giuseppe aveva 19 anni. Poi vennero
come al solito è scaricabile gratuitamente, di Bruxelles?
i Raein. Qualche anno di silenzio e lo
ritroviamo in 47100, l’ottimo debutto che celebra il ventennale del progetto
solista dell’amico Matteo Vallicelli, Aggettivo Sette (mortecattiva.
uscito per Captured Tracks. Il progetto bandcamp.com), nato nel 1999 da
Stranacrema da lì riparte: estetica e Mortecattiva e DJ Panino dopo aver
titoli di canzoni che rimandano ad ascoltato su Geocities un gruppo di
un immaginario “post” virato verso rapper sfigati di Bolzano. Il Soavi (inteso
l’elettronica (anche se chitarra e voce come il regista Michele) titolo è un
fanno capolino ogni tanto), suggestioni
liquide e atmosfere dilatate ed eteree manifesto programmatico del pensiero
ma meno gelide di quelle delineate e della musica del rapper trentino, per
dall’amico emigrato a Berlino. Il il resto ha già detto tutto la conclusione
debutto solista di Coluccelli in un certo della recensione comparsa in rete l’11
senso segue la rotta adriatica, e, visto novembre 2019: la sensazione è che ci sia
Giuseppe nella vita fa lo skipper, direi più hip hop in questo che in tantissimi
c’è da fidarsi. dischi recenti di pseudo rap da classifica.
74/100 In moto avverso e contrario rispetto a
quello che fecero Neffa&soci negli anni 90

A CURA DI MARCO PECORARI

78 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

NO STRANGE OVO VALENTINA POLINORI RAMROD


MUTTER DER ERDE MIASMA TRASPARENTI JET BLACK
AREA PIRATA ARTOFFACT AUTOPRODUZIONE BLACK WIDOW

Sin dai primi anni 80, i torinesi Mi sono veramente rotto le Del secondo disco della can- Per una volta parliamo di rock.
No Strange costituiscono un palle di scrivere degli OvO. tautrice romana colpisce l’in- Questa negletta parola che sem-
corpo estraneo all’interno del Hanno iniziato a suonare più o terpretazione. La voce è natu- bra non piacere più a nessuno
panorama italiano. Il loro è meno quando ho iniziato a scri- rale, espressiva, nonostante sia (tra i Kritici). Invece ci sono in
un percorso coerente che li ha vere, e per questioni di affinità intonata, precisa e munita di giro tante band che vale la pena
portati fino a qui imboccando le ne ho sempre scritto - tutti i estensione. “Nonostante” perché di ascoltare e che fanno sempli-
strade poco battute della kosmi- dischi, un mare di concerti, gli di solito laddove si privilegia il cemente una musica dove soul,
sche musik, del prog europeo innumerevoli progetti a lato di canto si trascura il pathos e vice- blues e hard rock formano una
più esoterico e di esplorazioni Bruno e Stefania. Da una realtà versa. Il suo fiato sa essere lieve, miscela irresistibile. Una di que-
etnomusicali come quelle di come gli OvO si suppone un elegante; profondi e poetici i ste sono i Ramrod, dove canta la
Third Ear Band e Aktuala. ciclo di vita di quattro/cinque versi. Melodie eteree incontrano brava Martina Picaro. È un rock
Oggi si servono proprio di anni, uno o due dischi e poi il rime surreali, in una scrittura moderatamente hard, avvicinabi-
quest’ultime per porgere il loro dimenticatoio; loro continua- avara di parole ma prodiga di le a ciò che stanno facendo band
omaggio alla scomparsa Jutta no da 20 anni, si presentano a immagini. Canzoni d’amore come Blues Pills o Riven, sempre
Taylor-Nienhaus degli Analogy. intervalli regolari, ogni disco sottendono metafore d’attualità per parlare di gruppi con una
Grazie a un sound espansivo e è meglio di quello prima, ogni e insinuano dubbi esistenziali. cantante femminile. I Ramrod
stratificato e alle numerose col- concerto è meglio di quello Musicalmente siamo tra Cristina sembrano ancora più “america-
laborazioni, Mutter Der Erde prima. Miasma, anno 2020, è Donà, Raffaella Destefano e Car- ni” dei modelli sopracitati, per
si presenta come un saggio di ancora il disco di un gruppo in men Consoli, nell’ideale incon- le loro cadenze blues; mentre in
misticismo in forma sonora. piena parabola ascendente: so- tro tra modernità e passato. Un brani come In Ares Call si coglie
Un album ricco di elementi e luzioni inesplorate, un mare di sapiente e misurato uso dell’e- una chiara influenza dei Deep
richiami a un universo culturale guest inaspettati, eccitazione a lettronica, adagiato sulla forma- Purple (organo Hammond). Si
che può suonare ostico ai non mille. Mi sono veramente rotto zione classica chitarre/basso/ dirà che non è nulla di nuovo ed
iniziati, ma che nondimeno le palle di scrivere degli OvO, batteria dei sodali Alessandro Di è vero, ma loro lo fanno davvero
sprigiona un fascino fuori dal ma mica posso smettere prima Sciullo, Stefano Rossi e Federico molto bene. E non è poco.
tempo, che va oltre il mero pia- che smettano loro. Santoni. Da tenere d’occhio. CLAUDIO SORGE
cere epidermico. FRANCESCO FARABEGOLI BARBARA SANTI 75/100
DIEGO BALLANI 84/100 75/100
77/100

MARA REDEGHIERI SCOSSE ELETTRICHE SIBERIA TALKY NERDS


SCOSSE ELETTRICHE
TUTTI AMIAMO SENZA FINE DUNGEONS AND DRUGS
RECIDIVA+
SUGAR/MACISTE DISCHI
LULLABIT ADN POUET! SCHALLPLATTEN/JACOB

È un disco perlopiù di duetti che Due avventurieri psichedelici di L’anima wave che pervadeva Scorri la formazione e trovi
esce a due anni dal suo esordio generazioni diverse, e un’unio- l’alba della formazione labro- membri di Lame, Movie Star
individuale. Sono le riletture di ne che dà subito ottimi frutti. I nica è sempre viva e dichiarata Junkies, Rippers e Love Boat. Da
nove tracce proprio di Recidiva, sintetizzatori, il piano e il flauto (vedi Ian Curtis, per dire) ma gente così ti aspetti blues torci-
e i remix di tre di queste, a cura di Riccardo Sinigaglia (Futuro ha lasciato spazio a un pop di budella e garage al vetriolo, poi
di Beatrice Antolini, Lele Batti- Antico, Correnti Magnetiche, deriva decisamente bohémien, piazzi il disco sul piatto e scopri
sta e di Raiz e Pierpaolo Polcari. Doubling Riders) e la batteria di in debito sempre di più con i di essere parecchio fuori strada.
Le voci che l’hanno affiancata Davide Zolli (Squadra Omega), Baustelle, sia nelle intenzioni Nei nove episodi di Dungeons
hanno saputo entrare in piena protagonisti di tre lunghe della voce, sia nei testi, sia me- And Drugs infatti emerge una
sintonia con l’umore delle can- tracce improvvisate in cui si lodicamente. Ma anche questo vena pop dai risvolti quasi “ba-
zoni, nonostante apparentemen- amalgamano le esperienze e le è un amore dichiarato, digerito, rocchi” (nell’accezione più nobile
te abbiano poco in comune sia peculiarità di entrambi. I fra- metabolizzato. Insomma, certo del termine), come se il demone
tra di loro sia con la Nostra. La seggi solenni fra prog, kraut e Sournia e sodali non ne hanno del freakbeat si fosse imposses-
prima a fare capolino è quella di ambient del primo, la pulsazione mai fatto segreto, e Tutti Amia- sato di musicisti che conosciamo
Gianna Nannini, naturalmente tanto disciplinata quanto cre- mo Senza Fine scorre via grade- per tutt’altro. Le voci incasto-
riconoscibile e sorprendente- ativa del secondo, elementi su volmente, tra episodi più leggeri nate in un muro di fuzz gotico
mente a fuoco in Anni Luce. Poi, cui si sviluppa il suono cosmico e ammiccanti che sanno di ‘80 massimalista e gli arrangiamenti
nell’ordine di scaletta, ci sono trascinante dell’album. Uno italiani e ballate più intense. La ben poco lo-fi, fanno di questo
Luca Carboni, Orietta Berti, apre il disco con circospezione, formula della profondità delle disco un’anomalia che lascia il
Rachele Bastreghi, Mauro Er- ingrossandosi strada facendo fra parole coniugata alla leggerezza segno. Poi ci sono i pezzi, tutti di
manno Giovanardi e Antonella tasti elettrici e toni cupi, senza del pop non sempre è equili- qualità medio alta (uno su tutti:
Ruggiero. Be’, tutti loro sono mai esplodere. Lo fa invece Due, brata, e quando predomina la Dragon Stones, notevolissimo).
riusciti a calarsi nella parte com- potente come una danza rituale seconda cominciano i problemi, Difficile, credo, replicare dal vivo
pletamente e forse è questa la e apice rock del disco, prima che ma sono solo un paio le tracce sonorità così ricche, ma intanto
qualità che li lega, certamente la la rarefatta e jazzata Tre accom- incriminate, le altre rispettano godiamoci i Talky Nerds in stu-
professionalità. pagni all’uscita. le giuste proporzioni. dio. Ottima prova.
BARBARA SANTI ANDREA POMINI LUCA FRAZZI
BARBARA SANTI
72/100 81/100 80/100
64/100 RUMOREMAG.COM | 79
C O L O R
C L A S S I C B L U E 1 9 - 4 0 5 2

20
TREECOLORE GLI ALBUM FEBBRAIO 2020

TUM TUTTI FENOMENI


TAKE OFF & LANDING MERCE FUNEBRE
MOQUETTE 42

Come lascia intuire il titolo, il Quanti altri dischi tutti uguali


primo album solista di Tum, al dovremo ascoltare prima che
secolo Tommaso Vecchio, è stato chi di dovere si convinca che
scritto in gran parte in viaggio, l’ondata Itpop si è ritirata, la-
su voli per India, Thailandia, sciando spesso sul bagnasciuga
Lapponia, Giappone, Marocco solo mucillagine, e che è inu-
e... Verano Brianza.Di tutto que- tile inondare ulteriormente il
sto andare su e giù, i dieci brani mercato dell’ennesima copia
del disco conservano lo spirito di mille riassunti? Prodotto da
DIY di chi è abituato a viaggiare Niccolò Contessa, MF è un disco
leggero e lo sguardo curioso di che, reiterando gli stilemi di un
chi non ne ha mai abbastanza di giovanilismo ormai con il fiato
stare on the road. La meta ulti- corto, dimostra che il problema
ma ideale però resta sempre lei di questo genere non è costi-
l’America: suona piuttosto evi- tuito da chi ha dimostrato per

YURI BERETTA
dente che Tum sia uno che a co- primo di saperlo impersonare
lazione mangia pane, indie folk con carattere, ma dagli epigoni
e immaginario lo-fi, visto come interessati a inserirsi nei solchi
ha imparato (bene) l’arte della di un successo facile da insegui-
canzone in equilibrio (precario) re. Giorgio Quarzo Guarascio
sulla linea di frontiera fra spazio interpreta alla perfezione un
sconfinato e cameretta, che ci copione scritto precedentemen-
porta dritto nel nostro personale
Idaho (o Minnesota, Oregon,
te da altri, fatto di un pop che
vuole essere arguto e ironico, CARA PACE,
AUTOPRODUZIONE
fate voi) anche se viviamo a Ve- ma che risulta bolso e, in fin dei
rano Brianza. conti, inconsistente.
LETIZIA BOGNANNI STEFANO D’ELIA
Appena il tempo di leggere
76/100 58/100 il suo Leucemia Adventure,
e arriva il quarto album.
Parliamo di uno di quei
rari artisti capaci di
scrivere canzoni che si
lasciano ricordare, che se
trovassero l’adeguato spazio
potrebbero entrare nella
memoria collettiva, e questo
suo lavoro ne è nell’insieme
CLAUDIO VIGNALI ZOLFO la conferma, nessuna traccia
RACH MODE ON DELUSION OF NEGATION esclusa. Perché Beretta sa
AUAND BEATS SPIKEROT comunicare. Sa arrivare
all’anima. Probabilmente per la mole di esperienze dolorose
Basato prevalentemente sulla Per il suo cadenzato e ferale an- che ha dovuto affrontare nel corso della sua ancora giovane
tecnica del campionamento in damento - un’eruzione di lavica vita, ma arriva dritto, e in questo disco le esorcizza. Sembra
tempo reale, il disco del piani- potenza metallica - gli Zolfo rinato. La voce è sicura. Rasserenante. Colpisce per il taglio
sta Claudio Vignali, cui pren- sembrano molto death metal. poetico dei versi, per l’intensità, la fantasia e la dolcezza lieve
dono parte Daniele Principato Mettete in fila i due brani inizia- con cui li declina. Questa volta il suo è uno sguardo sollevato,
(elettronica, real time loop li, Neural Worm e la successiva sì, ma pur sempre critico: basti ascoltare Diversamente Umani
remix - per l’appunto – e chi- Inner Freeze, ci troverete però per capirlo. Siamo in zona pop d’autore colto e intelligente,
tarra) e Rob Mazurek (tromba, molto altro. Una cavernosa, beninteso, che merita approfondimento e attenzione, ma
elettronica), uscito esclusiva- magniloquente esplosione doom potrebbe arrivare a una più ampia fetta di pubblico. Fare
mente in digitale per la divi- latina. La terra che si sbriciola altri proseliti. A tal proposito si sente il tocco del sodale Lele
sione Beats di Auand, utilizza sotto i piedi e ti inghiotte in Battista (tastiere e cori), e del suo complice Giorgio Mastrocola
l’espediente senza lasciarsene un sommovimento di fuoco e (chitarre e bassi), che insieme lo hanno ottimamente prodotto.
imprigionare. Le potenzialmen- fiamme e una voce tonante che Si sentono quel sapore rétro, quell’eleganza contagiosa che
te illimitate – e proprio per que- ti accompagna dentro questo li accomuna. Si sente pure un’inedita coralità di suono, una
sto potenzialmente fuorvianti – inferno. Da cui si va avanti per rotondità che forse mancava: insieme ai tre hanno suonato
possibilità offerte da tale meto- sentieri cavernosi e impervi, in diversi musicisti, tra chitarre, tastiere, bassi, batterie, archi.
do compositivo vengono gestite scenari di follia e perdizione. Pop d’oltremanica che sa di Smiths, indie folk d’oltreoceano,
al meglio, alternando movimen- Certamente non solo metal, o jangle, wave, intarsi sintetici, psichedelia, umori post punk,
tate, incalzanti interazioni tra death metal, o doom, ma una senza dimenticarsi delle nostre radici, quelle che vanno da
beat e strumenti riprocessati congerie di suggestioni che si Tenco a Endrigo a De Andrè a Gaber, per capirsi. Il perfetto
(gli archi e cori della title track) aggrumano in un terrificante e equilibrio tra pathos e fruibilità. Spiace che ancora una volta
e momenti come A Ship In The gigantesco teatro del disastro. esca in sordina. Spiace perché vale tanto.
Abyss, con il piano che dialoga Una musica che cresce lenta- BARBARA SANTI
con la tromba tra silenzi e misu- mente e poi esplode inconteni- 88/100
rate interferenze, valorizzando bile, alimentata da una tensione
sfumature e chiaroscuri. spasmodica implacabile.
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME CLAUDIO SORGE
70/100 80/100
RUMOREMAG.COM | 81
TREECOLORE IN BREVE FEBBRAIO 2020

‘A67 COSIMO BIANCIARDI & BJRG BLACK TAIL


NAPLES CALLING INTIMA PSICOTENSIONE SKIN DEEP YOU CAN DREAM IT IN REVERSE
FULL HEADS I.P.T. INRI/SANGUE DISKEN MIA CAMERETTA/LADY SOMETIMES
SUBURBANSKY/RED CAT
È un richia- Con BJRG Placidi
mo abba- L’auto- (ex Berg) arpeggi di
stanza reto- analisi ci tuffiamo chitarra
rico quello condotta proprio disegnano
che gli ‘A67 attraverso nel mini- suadenti
vorrebbero la scrittura malismo cornici
diffondere di canzoni sonoro. A elettroacu-
nei vicoli di costituisce lui bastano stiche che
Napoli, un appello che ingloba un nutrito due microfoni, una loop station, circondano una voce malinco-
hip hop, elettronica e pop, il sottogenere musicale, dischi due pedali delay e, ovviamente, nicamente indolente, contrap-
tutto infarcito di messaggi poli- che però spesso risultano no- la sua voce. No elettronica, no punto sonoro dei pensieri di
tici spesso fuori tempo massimo iosamente autoreferenziali. strumenti musicali. Gira tutto un animale selvatico che scruta
(Bluemoon). A livello di sound A questo stato di cose sfugge attorno a un concept sulla pelle. rapito le luci della città all’alba,
Naples Calling rappresenta un I.P.T.: un eterogeneo album Tra trip hop e R&B contami- fermo sul limitare del bosco.
netto passo indietro rispetto alla rock attraversato da sottili ve- nato, è un fluire continuo di Attitudine slacker, mista a un
proposta della Nuova Napoli nature prog e jazz, composto pulsazioni che sanno andare in raffinato gusto per la melodia
evocata da tanti recenti progetti da brani solidi e schietti, in cui profondità, ricordando alcune che avvicina i BT al pop came-
come Nu Guinea e La Niña. Bianciardi si libera dei propri sfumature di Anohni. Groove ristico dei Pernice Brothers: un
STEFANO D’ELIA demoni privati, prendendoli caldi per anime fragili. disco prezioso.
58/100 gioiosamente in giro. NICHOLAS DAVID ALTEA STEFANO D’ELIA
STEFANO D’ELIA 71/100 73/100
65/100

DAZIO THE DELAY IN THE BEPPE DETTORI HIBOU MOYEN


COME FANNO GLI ANIMALI UNIVERSAL LOOP & RAOUL MORETTI LUMEN
AUTOPRODUZIONE INNER CAPITALISM S’INCANTU E SAS CORDAS PRIVATE STANZE
BULBLESS AUTOPRODUZIONE
In un mer- Lumen è un
cato ormai Dylan Iulia- Mondi che sentito dia-
saturo fino no non ha si incontra- rio intimo
all’invero- paura del no, lingue, composto
simile come capitalismo suoni e da 11 brani
è quello del in sé ma del suggestioni raffinati
cosiddetto capitalismo che conflui- ed evoca-
cantauto- dentro scono in un tivi, i quali
rato itpop, cercare di risaltare è di sé. Per evocativo attraverso delicate trame
ormai un’impresa improba, so- “esorcizzare tutta l’ansia e l’im- meticciato sonoro all’insegna acustiche rivelano tutta la sen-
prattutto quando non si hanno potenza che la mia generazione del viaggio e della scoperta. sibilità di un autore in grado
particolari doti capaci di far sente nei confronti di quest’e- Universi apparentemente lonta- di districarsi con scioltezza tra
spiccare la propria arte. Dazio, poca surreale” sceglie la fuga nissimi come la musica tradizio- sonorità sixties e cantautorato
pur avendo qualche buona attiva in un universo dove le nale sarda e i repertori classici classico (Martha). Folk luna-
freccia al proprio arco (Termo- pulsazioni electro, gli inaspetta- mediterranei (S’Incantu I & II), re tendente alla psichedelia
sifoni, Satellite) non sfugge alla ti sprazzi di melodia quasi pop, celtici e sudamericani trovano (Avaria), ammantato di una
regola, risultando uno dei tan- le nebulose industriali, convivo- il loro comune denominatore sottile sensualità, che ascolto
tissimi epigoni di Calcutta & Co. no in un panorama sonoro che nell’arpa di Raoul Moretti e dopo ascolto ammalia e seduce
STEFANO D’ELIA cura e insieme nutre le nostre nella chitarra di Beppe Dettori. l’ascoltatore.
52/100 inquietudini. STEFANO D’ELIA STEFANO D’ELIA
LETIZIA BOGNANNI 68/100 72/100
73/100
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

HUGE MOLASSES FRANCESCO JESTO


TANK EXPLODES INCANDELA INDIEJESTO
II FLOW VOL. 1 AUTOPRODUZIONE
RETRO VOX TIP OFF
La nuova
Divertente No folk cel- moda
il fatto che tico. No tzi- per molti
abbiano ganate. No rapper
preso il loro accademia. nostrani
nome dal Si muove al pare essere
cosiddetto di fuori di quella di
“Disastro ogni con- convertirsi
Della Me- venzione di in cantanti pop, il tutto spesso
lassa”, avvenuto a Boston nel genere il violino di Francesco con risultati abbastanza alta- THE DINING ROOMS
1917, quando esplose una ci- Incandela, in quel suo continuo lenanti. Non sfugge alla regola ART IS A CAT
sterna che inondò – be’, esage- divenire melodico (e atmosferi- Jesto con il suo nuovo lavoro, 11 SCHEMA
ro – mezza Boston di melassa. co) assecondato da synth, chi- canzoni in cui più che a Coez e
Partiti come duo, sono ora una tarra, basso e batteria: cinque Carl Brave & Franco 126 questo Un artigianato elegante
realtà più numerosa, complessa narrazioni strumentali per ri- ragazzo romano finisce per so- della composizione mi-
e allo stesso tempo compatta, partire una sana voglia di spe- migliare a una versione hipster surata, che ha poco a che
producendo un suono gran- rimentazione tra registri prog di Mannarino (Astemio), e fare con l’ossessione per il
dioso, dove shoegaze e kraut cinematografici (Oversound) e questo sì che risulta davvero superlativo di molto pop
psychedelia si compenetrano in modernissimo neoclassicismo indigesto. italiano recente.
cascate di suoni (a volte anche (Dream 70). STEFANO D’ELIA
un po’ ridondanti). ANTONIO BELMONTE 52/100
CLAUDIO SORGE 73/100
72/100
KETTLE OF KITES NADJA ПРОEKT PIT
ARROWS ATTO V DIGIBORG DREAMS
AUTOPRODUZIONE AUTOPRODUZIONE ABOUT NATURE
CELLDEATH
Difficile Atto V è
trovare l’album con Esce per
punti in co- cui i Nadja un’oscura
mune tra la aggiornano etichetta
Scozia e la quanto di di Chicago
Liguria, ma buono mo- (una qua-
la band ita- strato nel rantina di
liana, capi- precedente uscite in
tanata dal madrelingua scozzese lavoro. Un precipitato sono- cassetta
Tom Stearn non ha molto da in- ro fatto di sonorità concrete, all’attivo) il mini album del LUCIO CORSI
vidiare a una qualsiasi band alt frammenti cameristici e inter- produttore italiano. Il concept COSA FAREMO DA GRANDI
folk d’Oltremanica. L’intensità polazioni folk che recuperano - l’acquisizione e traduzione SUGAR
dei Grizzly Bears e le delicatez- le radici esoteriche della loro della natura da parte di un or-
ze dei Fleet Foxes assemblate terra. Ancora due lunghe suite, ganismo digitale - percorre otto Una voce profonda e legge-
naturalmente. Lontanissimi fra recitazione e minimalismo brani di ispirazione ambient ra. Una pronuncia che tra-
rimandi agli Alt-J depurati delle acustico, per una ricerca poetica e vaporwave. I titoli finisco- disce le origini e un timbro
parti sintetiche. Con Lights Go alla cui base c’è l’auspicio di un no con sigle quali .zip e .exe, che rivela l’età, con tutte le
Out toccano il punto più alto. rapporto sostenibile fra l’uomo quasi a interpretare la materia sue preziose imprecisioni.
Very good. e il suo mondo. sonora qui compresa come un
NICHOLAS DAVID ALTEA DIEGO BALLANI surreale insieme di file.
68/100 77/100 GIORGIO VALLETTA
73/100

BRUNO ROMANI ORGA- THE STASH RAIDERS  TONI CRIMINE


NIC CROSSOVER GROUP SAVING PANDORA TONI CRIMINE
VERSILIA AFTER DARK HOPEFUL MONSTERS AREA PIRATA/ORFAN
THE COTTON CLUB/FONOARTE
Siete pronti Esagitati
L’ex leader per par- lo erano
dei Deto- tire con 15 anni fa
nazione, gli Stash e lo sono
armato di Raiders e tutt’oggi,
flauto e sax, accompa- di nuovo in
prosegue la gnarli nel pista con
sua pluri- loro fanta- il primo
decennale stico viaggio interplanetario? album di devastante high r’n’r,
esplorazione dei dialetti jazz. Obiettivo: salvare la galassia a alla Turbonegro, con remini- MARIPOSA
Accanto, dieci musicisti che ne scenze del Granducato HC e LISCIO GELLI
cavallo del loro furgone spazia- SANTERIA
assecondano spinte centripete le, una missione con una fanta- testi che mischiano greve ironia
e centrifughe, spingendo il pe- smagorica colonna sonora, fatta toscana (Donnaiolo, Saltai Su
Una operazione
dale con estrema naturalezza di rock psichedelico, sperimen- Di Lei) e antimilitarismo (La
fuori da ogni logica e
sull’eclettismo. Fin dalle prime tazioni zappiane e sci fi funk. Guerra Per Il Kebab). I pisani
contemporaneamente
note di Cocaine Dealers At Una sfavillante space opera, c’hanno in canna pure due hit:
lucidissima che poteva
Dawn, che oscilla tra jazz da ricca di gustosi riferimenti nerd Tappeto cantata da Appino e
riuscire solo a uno
camera mantleriano e sporci- che impreziosiscono un’opera Urlo Disperato, dal patrimonio
dell’Unesco Ico Gattai. dei gruppi italiani più
zia funk senza batter ciglio. ambiziosa.
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME MANUEL GRAZIANI
spiazzanti e sguscianti.
STEFANO D’ELIA
75/100 70/100 72/100
RUMOREMAG.COM | 83
DEENA ABDELWAHED ARCANA 13
DHAKAR BLACK DEATH
INFINÉ AURAL

Dopo l’eco Il loro


suscitata climax tra-
dall’album suda puro
Khonnar, horror ita-
la DJ e lian soun-
produttrice dtrack, se-
elettronica gnatamente
tunisina in- la musica di
titola il nuovo EP alla mascolini- Claudio Simonetti, che ha avuto
tà (questo il significato del titolo, in passato una collaborazione
tradotto dalla lingua araba) e ai con loro. In questo nuovo mini,
suoi aspetti più controversi. La gli Arcana 13 proseguono il
voce della stessa Deena è modi- loro viaggio occulto che sembra

KHRUANGBIN &
ficata col pitch nella scatenata avere un’impronta più doom da
Lila Fi Tounes, che introduce una parte, e dall’altra qualche
una sequenza in cui si fanno antica influenza di band come

LEON BRIDGES
spazio anche le melodie di deri- Mercyful Fate. C’è anche una
vazione folk di Insaniyti. cover di Wratchild degli Iron
GIORGIO VALLETTA Maiden, in versione occult.
77/100 CLAUDIO SORGE
69/100

TEXAS SUN AVEY TARE BROWER


DEAD OCEANS
CONFERENCE OF BIRDS/ LIL’ BIT OF LIVERPOOL
BIRDS IN DISGUISE DISCOS METEORO
DOMINO
Una combinazione strana, ma che fun- Il funambo-
ziona perfettamente dal punto di vista Cows On lo newyor-
musicale. Il quotato cantante retrosoul Hourglass kese Nat
e il sempre più popolare trio che ha fatto Pond, usci- Brower
del funk R&B psichedelico e strumentale to un paio torna con
la propria insolita cifra stilistica non di mesi fa, un 45 di
hanno in comune solo le origini geogra- è andato cover Mer-
fiche, dichiarate nel titolo di questo EP. piuttosto seybeat
C’è un elemento contemplativo e piace- bene a tempestate di glitter. Nulla di
volmente fuori dal tempo a caratterizzare questi quattro brani, livello critico. Avey Tare torna più fuori moda eppure senza
nati durante il tour nordamericano che hanno condiviso lo scor- con una specie di EP lungo tempo, da Little Child dei Be-
so anno, e sempre pronti a spiazzare sottilmente l’ascoltatore. (stampa in 12”, quasi mezz’ora atles a How Do You Do It? di
Dal retrogusto country della title track alla gustosa combina- di musica) con una manciata Gerry & The Pacemakers, fino
zione armonica fra la voce di Leon e le rarefatte tessiture sonore di pezzi che aveva suonato live a Oh Carol, I’m So Sad dei
dei Khruangbin in Midnight. Fino ai quasi sette minuti di strug- negli ultimi mesi e che boh, così Rockin’ Horse di Jimmy Cam-
gente meraviglia di una Conversion che si candida a restare fra i a occhio avrebbero rovinato l’a- pbell (Kirkbys) e Billy Kinsley
loro brani più memorabili. roma rusty/sfascione/bucolico (Merseybeats) dove la chitarra
GIORGIO VALLETTA dell’ultimo disco. Non male, ma solista è carezzata dalla drag
87/100 per completisti. Per completisti, queen Josephine, fresca dell’al-
ma non male. bum emolliente Music Is Easy.
FRANCESCO FARABEGOLI MANUEL GRAZIANI
62/100 71/100

LUCY DACUS CHRIS DE WISE EGGS ELLI DE MON


2019 SHEPHERD A CERTAIN SMILE & DAILY THOMPSON
HOWLIN’ BANANA/HELLZA-
MATADOR NERA WO’O SOKE/ATUNE ELLI DE MON & DAILY THOMPSON
POPPIN/PERMANENT FREAK
ANYA’ALIMA AMMONIA
Ben venga, LOKALOPHON
visto il Un 45 giri Non è facile
livello, que- Nuovo con buco specie in
sto sunto di marchio grande, Italia essere
quanto but- della Phi- centrino e una one girl
tato in rete lophon di copertina band come
nell’anno Max Weis- bianche. Elisa De
dall’ame- senfeldt, Tutto molto Munari. Cu-
ricana, con sottolineatura per Lokalophon semplice. riosa, pro-
inediti quali Fool’s Gold e il suo esordisce Come semplici sono le melodie fonda, colta e sanguigna, come
fuoco sotto la cenere e la delica- con due singoli dal Ghana: che s’insinuano tra chitarrine conferma lo split coi tedeschi
tezza acustica e autobiografica quello delle Ahemaa Nwomkro jangle pop e il ticchettio delle Daily Thompson. Alle primitive
di Mother & I. E attenzione e questo, del cantante di Bolga- bacchette su charly e ride. Il Vampire Blues e You segue la
alle cover, dal Phil Collins alla tanga, terra del popolo Frafra. giovane quartetto parigino tira rarefazione cerebrale di Sea Of
4AD di In The Air Tonight (!), Nelle due tracce, il gospel rurale fuori dal cilindro due ballate in Blood e Confession. I crucchi al-
una pleonastica ma irresistibile del nord si fonde con i ritmi dissolvenza che scalderanno il zano i volumi e la buttano sullo
Dancing In The Dark a una Last elettronici urbani e nervosi di cuore a chi è legato affettiva- stoner grunge. Chi ama certi
Christmas su ritmi punk. Accra: il primo prevale nella mente alla Sarah e alla Creation suoni troverà pane per i suoi
FRANCESCO VIGNANI martellante Atune Anya’Alima, degli ’80. Il video footage di denti, ma per me Eddie Vedder
78/100 i secondi nei botta e risposta Picture Book è tutto dire. spaccava la minchia già nei
electro di Nera Wo’o Soke. MANUEL GRAZIANI Temple Of The Dog.
ANDREA POMINI 73/100 MANUEL GRAZIANI
84 | RUMOREMAG.COM 75/100 70/100
SINGOLARE LA LUNGHEZZA NON È TUTTO FEBBRAIO 2020

IRREVERSIBLE LAIBACH LUCY AND THE RATS MEMORIE CLUSTER


ENTANGLEMENTS PARTY SONGS STICK TO YOU DROP THE B
HOMELESS/GLOBAL MUTE STARDUMB/SURFIN’KI BLACK RIOT
INTERNATIONAL ANTHEM
Un EP di Sono di Secondo
Un gran brani ine- Londra EP per
primo diti relativi ma non lo l’etichetta
album nel all’esperien- diresti. E londinese a
2017, e ora za in Corea non sono esser firma-
un singolo del Nord, la nemmeno to dal duo
che anticipa dice lunga spudora- formato dai
il secondo, su quanto tamente produttori
previsto in tale viaggio abbia influito nella ramonesiani, nonostante il Ettore Sorrentino e Giacomo
primavera. Una traccia di 23 definizione di un nuovo immagi- look. Suonano come delle New Virzì. Se Space Cake e Drop
minuti che conferma le qualità nario lirico. Se si tralasciano gli York Dolls più pop, sono stupidi The B si rifanno piacevolmente
musicali e liriche del quintetto episodi dal vivo presentati alla il giusto e volutamente basici. a stilemi dance anni 90 fra bre-
statunitense: tutta improvvisata Scuola di Musica di Pyongyang, Certo, i Ramones ce li hanno nel akbeat e ipnotiche percussioni,
con batteria, contrabbasso, sax momenti come Honourable o DNA, ma li filtrano con risultati a trasformare Never Give Up
alto e tromba, fra esplosioni Dead Or Alive, hanno l’insolita più che dignitosi. Stick To You, in un prototipo esplosivo di
free e groove più rilassati e capacità di sintetizzare tradizio- per capirci, è un signor pezzo funky house ci pensa l’esper-
ipnotici, mentre le parole della ne e avanguardia, come in un che si regge da solo, senza per to Severino, già agitatore nel
MC/poetessa Camae Ayewa ibrido estetico tra Volk e Spectre forza dover rispolverare cadave- collettivo angloitaliano Horse
(Moor Mother) raccontano di (senza disdegnare però un tema ri eccellenti. Non male. Meat Disco.
migrazioni e confini con piglio pop che riconduce a Gackt). LUCA FRAZZI GIORGIO VALLETTA
militante. STEFANO MORELLI 70/100 72/100
ANDREA POMINI 78/100
80/100
PROTRUDERS RADIOACTIVITY THE RITUAL SPHINX SATOR
NO MORE ERASED VEINS SCORCHING SUNLIGHT
GOODBYE BOOZY WILD HONEY EVES ARGONAUTA

Ma quanti Jeff Burke Il genovese Nei 30


prefissi resta un Alessandro minuti del
abbiamo piccolo Bartolena brano che
attaccato grande esplora da solo
al punk? genio l’universo costituisce
Mi scuso, dell’ultima dei droni questo
quindi, se generazione e rumori maxi EP,
tiro in ballo under- digitali in i Sator
art e proto ma facendo girare ground garage americana. un EP di debutto pubblicato dispiegano tutta la loro forza
più volte sul piatto No More Nell’ombra, defilato, assesta dall’etichetta di Cesare Bignotti visionaria, formulando una
sono i Rocket From The Tombs colpi che vanno quasi sempre (Useless Idea). Strutture com- previsione che li accomuna a
l’unico termine di paragone a segno. Questo Erased ce lo plesse e astratte, e umori preva- Greta Thunberg: l’estinzione
che mi rimbalza in testa. Non conferma: due brani maturi, lentemente glaciali per cinque dell’uomo. Nei panorami crip-
è facile inquadrare i ragazzi di melodie piene, accordi aperti, brani fra cui si fanno notare per to psichedelici e di turbinosa
Montréal, anche per via delle college punk come collante. In veemenza sonora mArrow e l’a- desolazione evocati dalla loro
dissonanze no wave del sax. E Fear sembra di sentire i Big pocalittica DisSolution, prima musica, si coglie l’influenza dei
infatti per chiudere il singolo Star col piede sull’acceleratore, di giungere all’inquietante fi- più terribili Neurosis, ma sotto
buttano lì It’s Not Easy degli descrizione orrenda che però nale industrial di Heart Spiral questo roccioso e cavernoso
Stones in una versione a dir forse rende l’idea. Mai banali, i Ascent. sound filtrano liquide sorgenti
poco comatosa. Radioactivity. GIORGIO VALLETTA pinkfloydiane. Un capolavoro.
MANUEL GRAZIANI LUCA FRAZZI 74/100 CLAUDIO SORGE
74/100 75/100 82/100

TIGER MOSQUITO GIOVANNI TRUPPI VIBRAVOID PAUL WELLER


FUNNY MEAL 5 TIMEMAZINE WOMAN IN ANOTHER ROOM
AIGUAMOLL VIRGIN STONED KARMA GHOST BOX

Gli spagnoli Tre rilettu- “The first Incontro


hanno gran re di altret- kinetic op sorpren-
familiarità tanti pezzi art vinyl dente,
con il gara- dell’ultimo record in quello tra il
ge rock. A suo Poesia the world” modfather
voler esser E Civiltà è l’ap- e l’etichetta
pignoli si e due ine- propriato hauntolo-
può rim- diti, scritti claim con gica per
proverare loro di essere un po’ durante la stesura dello stesso cui viene presentato questo 7” eccellenza. Per ora ci si limita
troppo filologici e didascalici. e poi accantonati. Ad accompa- dei prolificissimi Vibravoid. In a uno stuzzichino composto da
I ragazzi di Barcellona non gnarlo in duetto in questo EP ci effetti i paladini della neopsi- quattro frammenti in cui tutti
sfuggono ai cliché, ma quan- sono i colleghi Calcutta, Veroni- chedelia in salsa kraut sfornano i topoi sono messi in fila: field
tomeno rivelano coraggio nel ca Lucchesi, Niccolò Fabi (Mia, un 7” con effetto optical can- recordings, aperture ambient,
passare dall’aggressione garage Due Segreti e Conoscersi… giante, in pratica un trip visivo nastri manipolati, un piano che
punk in stile Morlocks di Steak ), mentre in Procreare è con che offre un’esperienza non solo strimpella e un fringuello che
Tartar agli oltre dieci minuti Brunori e ne Il Tuo Numero Di audio. La musica? Una cover cinguetta. A mancare è proprio
di psichedelia desertica e not- Telefono da solo. Ma 5 è anche di Gary Walker & The Rain e Paul Weller. Tanto di cappello
turna di Tuna Salad. Chiude il un libro di storie illustrate che un remix del brano Echoes Of alla curiosità dell’artista, ma
numero l’agrodolce Ice Cream raccontano le canzoni. Time. Per superfan. sfugge il senso.
Headache. BARBARA SANTI ANDREA VALENTINI CARLO BORDONE
MANUEL GRAZIANI 75/100 79/100 60/100
72/100
RUMOREMAG.COM | 85
FLASHBACK THE MOTORCYCLE BOY

THE MOTORCYCLE BOY

INDIE POP: MANUALE PER L’USO

del miglior sogno fatto la notte prima. rock candy mountain, rolling down the
Alex Taylor, australiana traslocata a hillside in the sun. Copertina dell’“NME”
Edimburgo, la biondina rubacuori che prenotata e band spedita in studio con
cantava con adorabile indolenza nelle Pat Collier, già bassista nei Vibrators e
favolose Shop Assistants a far baldoria all’epoca miglior produttore sulla piazza
con tre quarti dei Meat Whiplash, per un certo tipo di suoni. Disco pronto
leggenda scozzese fondata su di un unico con tanto di promo spediti alla stampa,
45 giri e la partecipazione al concerto ma proprio sul più bello qualcosa va
più irrequieto del decennio (marzo ‘85, storto: dissapori interni mai chiariti
di spalla ai Jesus And Mary Chain al dalle cronache portarono al congedo di
North London Polytechnic). Ciliegina chitarra e batteria e nell’incertezza che ne
sulla torta una ragione sociale che rubava seguì la Chrysalis pensò bene di infilare
nome e immaginario al Coppola doc di in un armadio il disco appena registrato
Rumble Fish. Ce n’era abbastanza da (promo su nastro reperibile via Discogs)
farci perdere il sonno, a noi che ai tempi scoraggiando i tentativi di una seconda
avevamo nell’Inghilterra la nostra unica vita per la band, tentativo che si consumò
patria ed eravamo – com’è logico fosse – in un altro paio di singoli prima della
THE MOTORCYCLE BOY young and stupid, esattamente come il dichiarazione di definitivo decesso. La
SCARLET titolo della raccolta dei Josef K che usciva caparbietà nella ricerca dei master di
FORGOTTEN ASTRONAUT
proprio quell’anno e che girava senza quel demo a 30 e passa anni di distanza,
sosta sul mio stereo. Il singolo con cui i proprio da parte dei due fuoriusciti,
Nel Regno Unito del 1987 uscivano i Motorcycle Boy inchiodarono il proprio porta oggi alla pubblicazione del disco.
debutti a 33 giri di Wedding Present, nome ai piani alti delle classifiche indie e Zero budget e zero extra, l’album esce
Pastels, Primal Scream, Close Lobsters, in cima alle preferenze del maestro John esattamente come sarebbe dovuto
Wolfhounds e McCarthy, nonché i primi Peel pareva la versione giusta di quella uscire nell’88: una brillante collezione
due formidabili singoli degli House Of canzone dei Sigue Sigue Sputnik che un di canzoni la cui mescola è forgiata col
Love. Si era in piena botta col miglior po’ tutti noi ci vergognavamo ammettere miglior pop d’Albione, 60s wall of sound
periodo che l’indie rock inglese abbia di apprezzare, con le chitarre piazzate a e una sana spolverata di irruenza punk.
mai conosciuto (C86, ça va sans dire) mezza strada tra Ramones e Phil Spector, Basta e avanza.
e in quel contesto lo sbucar fuori dei la batteria che incalza e una voce tutta 82/100 DISCO
Motorcycle Boy pareva la realizzazione miele e pan di spagna: looking for the big ZERO EXTRA

DI ARTURO COMPAGNONI

86 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS FEBBRAIO 2020

AA.VV. AA.VV. AA.VV. NENEH CHERRY


A SLIGHT DISTURBANCE C90 FURTHER PERSPECTIVES & DI- RAW LIKE SUSHI
IN MY MIND CHERRY RED STORTIONS: AN ENCYCLOPEDIA 30TH ANNIVERSARY
CHERRY RED OF BRITISH EXPERIMENTAL AND UNIVERSAL
L’Inghilterra del 1990 era l’esat- AVANT-GARDE MUSIC 1976 - 1984
“Signore, se è una disgrazia, to opposto di quella odierna. Il CHERRY RED Abbiamo appena finito di scolare
mandamene una al giorno”, dice- thatcherismo ormai al lumicino birra per i 40 anni di London
vano i vecchi dalle mie parti per e la fine della guerra fredda ave- Riprendendo il titolo di una fa- Calling e la capitale britannica
sottolineare qualcosa di bello e vano determinato un ottimismo mosa compilation pubblicata nel torna a scalciare la porta in ver-
positivo che accadeva. Ed è più generalizzato. A risentirne fu 1981, Cherry Red fornisce un’i- sione 1989 con un altro snodo
o meno la reazione che si ha di perfino il pop, che lasciatosi alle stantanea chiarificatrice sul pa- importante della sua storia mu-
fronte a queste 84 tracce (in tre spalle le asperità new wave si norama avant garde britannico sicale e attitudinale. Rispetto a
CD), dedicate all’ondata protop- abbandonava a coloratissime fra ‘70 e ‘80. Far sfilare in ordine dieci anni prima ha preso piede
sichedelica inglese del 1966 – sonorità psichedeliche. Fidatevi alfabetico terroristi sonici come in città l’hip hop, e l’allora venti-
quando il pop inizia a farsi meno di un appassionato di indie rock Nurse With Wound e Psychic cinquenne di nazionalità svedese
leggero, le sonorità si tingono di britannico: il ’90 è stata una delle TV, accanto a pionieri della c’è dentro fino al collo, tant’è
lisergia e fa capolino ciò che sarà annate più appassionanti. Ricca sperimentazione meno compro- che il singolo capolavoro Buffalo
il freakbeat. Per intenderci, è una di tesori sepolti che ora Cherry messa con il progressive tout Stance campiona Malcolm McLa-
sorta di compendio al bellissimo Red si appresta a svelare. È l’an- court (ad esempio Soft Machine ren e la Rock Steady Crew. A
Nuggets II (che Rhino pubblicò no di Madchester, della breve e Henry Cow) significa svelare il Inna City Mama, a Phone Lady
quasi 20 anni fa), ma incentrato fiammata shoegaze e di una serie fil rouge che unisce le sensibilità e alle altre perle dell’originale si
sui grandi nomi (Creation, Kinks, di band dall’identità indefinita artistiche pre e post punk che aggiunge un diluvio di extra che
Animals, Yardbirds, Bowie, pronte a imbracciare a loro modo avevano scelto di muoversi fuori porta il pallottoliere a 31 tracce.
Bolan, Pretty Things, Misun- ritmi dance, chitarre noise e da ogni schema. Fra spoken Sono remix dei brani più famosi
derstood, Renegades…), anche melodie sognanti. Una sequenza word, esercizi di musica concre- del disco: tra le perle, Manchild
di meravigliosi outsider (e una ta, quadretti free jazz, manipo- versione Massive Attack e Kisses
se non mancano alcune gemme
manciata di nomi noti), ognuno lazione di nastri e composizioni On The Wind riletta da David
minori. Come bonus, poi, c’è un
dotato della sua piccola specifici- Morales.
booklet di oltre 50 pagine pieno seriali, la raccolta rappresenta
tà da scoprire e adorare. PAOLO FERRARI
di foto e info. un excursus affascinante.
ANDREA VALENTINI
DIEGO BALLANI
DIEGO BALLANI 85/100 DISCO
78/100 DISCO 78/100 DISCO 78/100 DISCO 65/100 EXTRA
ZERO EXTRA ZERO EXTRA ZERO EXTRA

THE CLASH DISCIPLINATHA DON DIEGOH DOZER


LONDON CALLING TESORI DELLA PATRIA & MACRO MARCO IN THE TAIL OF A COMET/MADRE
COLUMBIA CONTEMPO DISORDINATA ARMONIA DE DIOS/CALL IT CONSPIRACY
XL EDITION HEAVY PSYCH SOUNDS
750 battute per recensire Lon- La partnership con la Contem- MACRO BEATS
don Calling nell’edizione del po di Firenze sigla il confine Caratterizzati da un incessante
40ennale? Facile: al netto dei ultimo dell’epica che definì lo Quello di Don Diegoh è un rap groove turbo fuzz che alimenta
doppiopetti gessati di Mick spirito propulsivo, situazionista adulto, malinconico ma mai la loro musica dall’inizio alla
Jones, delle cattive compagnie e provocatorio del nome Disci- davvero triste. In questo disco, fine, i nordsvedesi Dozer sono
di Paul Simonon, dei pentimenti plinatha. Lo diciamo con cogni- al quale sono stati aggiunti sette stati da una parte una delle
dell’ex drogatissimo Topper zione di causa, considerando inediti rispetto all’omonima band più energiche e vitali della
Headon, dei santini di Joe come ancora siano vive certe pubblicazione di un anno fa, il prima ondata stoner, a cavallo
Strummer che (ahimè) piaccio- contraddizioni nei loro confron- rapper calabrese cerca con tutte tra la fine degli anni 90 e l’ini-
no anche ai fans dei Modena ti e come quell’esplosione sia le sue forze di mettere il cuore in zio degli anni Zero, e allo stesso
City Ramblers e della retorica ancora strumento di critica sul/ rima, anche a costo di sembrare tempo quanto di più vicino a un
clashiana in toto, uno dei di- del presente. La rivisitazione ridondante. In verità ogni brano compatto mix tra Fu Manchu
schi più grandi e influenti nella in vinile della compilazione del ha un suo senso di esistere e e Kyuss si potesse ascoltare
storia del Creato. Mi sbilancio: 2012 ospita un’accurata rima- i beat di Macro Marco danno in quel momento. E lo sono
il più grande. E partite pure coi sterizzazione dei singoli episodi ulteriore unicità all’album, probabilmente ancora oggi.
distinguo, tanto non vi sento. da parte di Santini ma anche, rendendolo scorrevole e dav- Hanno inciso album per le più
Per l’anniversario, London fatto importante visto i ricorsi vero profondo. Ci sono periodi carismatiche etichette stoner:
Calling esce in varie edizioni storici (i 40 dei Joy Division, ed età nella vita di ognuno di Man’s Ruin, Small Stone, Mol-
speciali, superba quella in CD nonché il loro focus sul ruolo noi in cui si tirano le somme in ten. E ora la magnifica Heavy
più diario della lavorazione fondante di Battiato nella cultu- una maniera quasi esasperata e Psych Sounds ristampa i loro
dell’album con appunti, note ra musicale italiana), l’aggiunta Disordinata Armonia potrebbe primi tre album, a cominciare
a biro, scarabocchi, correzioni di un 7” esclusivo di New Dawn tranquillamente essere la colon- dall’esordio su Man’s Ruin, In
e quant’altro. Nessuna bonus Fades. Sette vinili quindi, con na sonora di quest’ultimi, tra The Tail Of A Comet (2000).
track, per fortuna: perfetto così. l’artwork ulteriormente am- una notte insonne e un autobus Un’esplosione stoner i cui effet-
Uno splendido quarantenne. pliato e riassestato da Simone perso sotto la pioggia. ti sentiamo ancora oggi.
LUCA FRAZZI Poletti. MATTEO DA FERMO CLAUDIO SORGE
100/100 DISCO STEFANO MORELLI 81/100 DISCO 78-80-76/100 DISCHI
ZERO EXTRA 95/100 DISCO 80/100 EXTRA ZERO EXTRA
90/100 EXTRA
RUMOREMAG.COM | 87
RETROPOLIS FEBBRAIO 2020

ELECTRONIC GIANT SAND


ELECTRONIC GLUM
RHINO FIRE

L’esordio degli Electronic arri- Registrato a New Orleans da


vava a due anni a Getting Away Malcolm Burn, già collabora-
With It, il singolo pubblicato tore di Daniel Lanois, il decimo
all’apice della “Second Summer album dei Giant Sand, nel 1994,
Of Love” e il cui successo aveva è il primo ad avere un budget
convinto due grandi del pop considerevole (esce per l’ambi-
britannico a confrontarsi con la ziosa indie Imago), e rappresenta
follia baggy. Per Sumner era una una sorta di punto di svolta. La
naturale evoluzione del discor- presenza dell’asse ritmico Burns/

ERIC
so intrapreso con i New Order Convertino e di una miriade di
(arrivati temporaneamente al ospiti e amici prefigurano una
capolinea); per Marr l’ennesimo maturità di culto poi canonizzata

BURDON AND
capitolo del peregrinare post smi- in Chore Of Enchantment, con-
thsiano. Il risultato era un album segnandoci la quadratura (im)
che fra tentazioni italo disco, ac- perfetta su cui si regge ancora

THE ANIMALS
cenni house ed esotismi balearici oggi la band: una ricercata tra-
distillava il talento pop dei due scuratezza sospesa tra tradizioni
sulle coordinate dance dell’epoca. e sporcizia sonora, illuminata dai
L’odierna ristampa colma uno fuochi di un ammaccato classi-
storico gap, visto che l’album non cismo (una Faithful immaginata
era mai stato pubblicato in vinile. per Marianne). La ristampa
Purtroppo mancano fortunati del 25ennale aggiunge estratti
WHEN I WAS YOUNG - THE MGM singoli come Disappointed, ma da una session radiofonica per
RECORDINGS 1967-1968 restituisce ancora tutto l’ingenuo
ottimismo di quella stagione.
KCRW, sessione integrale nella
versione doppio vinile.
ESOTERIC DIEGO BALLANI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
75/100 DISCO 78/100 DISCO
ZERO EXTRA 75/100 EXTRA
Il piccolo bluesman bianco
di Newcastle che con gli
Animals nel 1965/66 guidò
la beat explosion inglese
(che arrivò come un tornado
anche in America) alla fine
del 1966 si ferma come
stupito alle prime avvisaglie
psichedeliche. Dal R&B RANDY HOLDEN
innervato di J.L. Hooker HOT CHOCOLATE
POPULATION II REMIXES & RARITIES
e Willie Dixon comincia RIDING EASY CHERRY POP
ad allargare la sua visione
musicale, sposandosi a Ristampato e bootlegato più Remix à gogo per questo box da
culture native americane e volte, è finalmente disponibile tre CD griffati Hot Chocolate –
altre musiche folk dal mondo. Winds Of Change è il primo album nella versione “legale” approva- una band spesso sinonimo di
del “nuovo” Burdon, pubblicato nel 1967 per la MGM americana. ta dallo stesso Randy Holden, funky disco scopereccia e trapa-
Il prezioso box allestito dalla Cherry Red inglese, oltre a Winds Of Population II, uno dei capisaldi nante alla You Sexy Thing, ma
Change, contiene altri tre album: The Twain Shall Meet, Every dell’heavy psychedelia. Inciso che ha sfornato anche un capo-
One Of Us e Love Is (tutti rimasterizzati). Tra il ‘67 e il ‘68 è un dall’ex chitarrista dei Blue Cheer lavoro come Emma, poi coveriz-
periodo sulfureo e innovativo per Eric Burdon e i nuovi Animals. nel 1969, quando militava anco- zata dagli immensi Urge Overkill
I “venti di cambiamento” lo portano a nuove sperimentazioni, ra nel gruppo, all’epoca di New! (chi non la conosce provveda!).
passando per sentieri dylaniani e poemi hipster recitati su Improved!, Population II a detta
nenie psychedelic folk. San Franciscan Nights è uno dei pezzi Questi 36 pezzi con ricco book-
dello stesso Holden “fu qualcosa let allegato sono indirizzati a
che testimonia di questa nuova febbre di libertà creativa che si
che nessuno aveva mai fatto chi già ben conosce la band o a
vive in quel momento. Da Newcastle a San Francisco. Nuove
prima”. Per i suoni, l’atmosfera DJ e affini in cerca di versioni
porte che si aprono, nuove aggregazioni, nuove comunicazioni.
ieratica e la superamplificazione bizzarre all’insegna del remix
Yes I’m Experienced – risponde Burdon a Jimi Hendrix. È una
è stato definito il primo disco selvaggio (ci sono sette You
nuova ricerca ethnic pop quella di Burdon, accompagnata da
doom della storia. In questi gior- Sexy Thing, quattro Every 1’s A
testi non di rado recitati. Nella formazione che lo accompagna
entrano anche l’ex chitarrista dei Dantalian Chariots, Andy ni per la cronaca Randy Holden Winner, tre So You Win Again e
Summers, che dieci anni dopo si farà conoscere con i Police, e suona, insieme ai Loons di Mike avanti così…), ma sono anche lo
Zoot Money, prime mover del blues revival inglese dei primi ‘60. Stax e al batterista degli Earth- specchio di un lavoro encomia-
E certamente Burdon grida ancora il suo selvaggio R&B, quando less Mario Rubalcaba, una serie bile da parte di Cherry Red – col
rifà River Deep Mountain High, o quando riecheggia Johnny di concerti che rievocano la sua sottomarchio Cherry Pop – nel
Cash in Ring Of Fire, o nella freakbeat Gemini (la rifecero anche intera storia musicale: dai Sons recupero di ogni sfumatura della
i Quatermass), o nella fantasmagorica When I Was Young. Senza Of Adam agli Other Half ai Blue musica made in Great Britain.
dubbio fu questo il suo periodo più creativo e irripetibile. Cheer e, naturalmente, ai brani Dunque sotto col basso che
CLAUDIO SORGE di Population II. pompa e via le inibizioni…
CLAUDIO SORGE
85/100 DISCO ANDREA VALENTINI
82/100 EXTRA 85/100 DISCO 70/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA
88 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

IL SEGNO MERCURY REV THE POOH STICKS


DEL COMANDO ALL IS DREAM THE POOH STICKS
OPTIC NERVE
IL SEGNO DEL COMANDO CHERRY RED
BLACK WIDOW
Dopo che Deserter’s Songs aveva Emersi dal sottobosco di band
Nel 1996 sei ragazzi portato le visioni del gruppo in che orbitavano in area C86
(vedi il Flashback di questo
PALE SAINTS
malsanamente innamorati un contesto orchestrale e cine- THE COMFORTS OF MADNESS
del prog italiano dei primi matico, i Mercury Rev prepara- numero), i gallesi Pooh Sticks 4AD
’70 incisero un album che ne vano il loro lavoro più ambizioso. guadagnarono subito la stima
riprendeva tutti gli stilemi più Forse troppo ambizioso, vista della scena con canzoni fulmi- La magia dei Pale Saints
interessanti. In più ambientando l’opulenza di All Is Dream, che si nanti e irresistibilmente sgan- la si deve soprattutto al
quanto appreso in un denso apriva con l’ouverture hollywo- gherate dai titoli come I Know songwriting astratto di
clima dark, assomigliando in odiana di The Dark Is Rising e Someone Who Knows Someone Ian Masters, alla sua voce
questo ad altri che già avevano proseguiva con epiche barocche Who Knows Alan McGee Quite diafana, al suo gestire gli
tentato questa strada, come Il di inusitata intensità. All’epoca Well e Indiepop Ain’t Noise spazi servendosi della
Biglietto Per L’Inferno. Questo l’album venne accolto con uno Pollution. Stephen Pastel se ne penombra.
incredibile gruppo si chiama(va) scetticismo che finì per ridimen- innamorò, tanto da trafugare i
Il Segno Del Comando (da una sionare il profilo del gruppo. Un nastri di un loro concerto casa-
serie televisiva occult della RAI). errore parzialmente corretto da lingo per farli uscire in formato
Intervallato da interludi liturgici questa ristampa grazie alla quale album sulla sua 53rd & 3rd. La
con tanto di organo a canne, il si può apprezzare la compattezza brillante Optic Nerve ristampa
loro primo album è qualcosa di del materiale e il tentativo di oggi la loro prima uscita, un
irriducibilmente italiano, nelle espandere a dismisura i confini album con cinque canzoni sul
melodie e nel climax mélo; a del pop. Una sensazione confor- lato A e il vuoto sul B, in un box
tratti hard jazz, vedi brani come tata dalle outtakes, con cui i Mer- di cinque 7’’ colorati con altret-
Ritratto Di Donna Velata (Lord cury Rev arrivano a omaggiare tanti inediti piazzati sul retro.
Byron’s Night Promenade), Chopin e Satie, e dalle tracce live Poco meno che imprescindibile.
o nella misterica mobilissima in cui si apprezza ancora la ARTURO COMPAGNONI
Missa Nigra. concretezza del gruppo rock. 78/100 DISCO
CLAUDIO SORGE DIEGO BALLANI 85/100 EXTRA
80/100 DISCO 75/100 DISCO
79/100 EXTRA 90/100 EXTRA
AA.VV.
TARANTISMO: ODISSEA
DI UN RITUALE ITALIANO
FLEE

Un progetto che racconta


taranta, pizzica e manifesta-
zioni culturali annesse al di
SUPERGRASS WILDFIRE ZAP MAMA fuori di ogni istituzionaliz-
THE STRANGE ONES: 1994 – 2008 SMOKIN’ ADVENTURES IN AFROPEA zazione mainstream.
BMG OUT-SIDER CRAMMED

Mi piace l’idea di una scaletta Nuova ristampa per uno dei Uscito omonimo per Crammed
che procede a ritroso, partendo gioielli nascosti del primo nel 1991, e quindi rilanciato
dal rock angolare dell’ultimo hard rock americano. Un disco due anni dopo da Luaka Bop
album per concludere con l’inno uscito come private pressing come Adventures In Afropea 1,
neo mod Caught By The Fuzz. nel 1970, le cui copie originali il debutto delle Zap Mama esce
Ora siamo in fase di riscoperta sono praticamente impossibili per la prima volta in vinile, ed
del combo di Oxford a uso e da trovare. Sulla scia di fuoco è un’ottima occasione per riap-
consumo di chi mancava nel di Hendrix, Cream, Mountain prezzarne le intuizioni. Prima
‘95, quando i tre marchiavano a e Grand Funk, i Wildfire erano fra tutte, quella di mescolare
fuoco il Britpop con uno dei suoi una band americana al 100%, il identità e radici in maniera pa-
un album più significativi. Quasi cui punto di forza era la potenza ritaria e naturale: le Zap Mama
da subito però i Supergrass melodica che riuscivano a im- sono cinque ragazze di Bruxelles
sono stati altro. Custodi di una primere in un sound dominato con origini africane, soprattutto
tradizione che interpretavano dall’eclettica chitarra di Randy congolesi, che usano solo le loro
senza remore e senza il condi- Love (cugino di Mike Love voci (più qualche percussione
zionamento dell’hype, finendo dei Beach Boys), che fondeva ogni tanto) per dare vita a un
per comporre canzoni fuori dal funk, soul e blues in un nuovo intreccio a cappella di canti MASSIMO VOLUME
tempo come quelle dell’elet- formato heavy. Peraltro, nulla pigmei, cori polifonici europei, STANZE
troacustico Road To Rouen. che Hendrix non avesse già reggae, hip hop, scat, gospel, 42
In questo senso The Strange inventato. Ma con questo im- canzone mediorientale e pop di
Ones ce li restituisce sinceri e printing melodico particolare. varia ispirazione. Le loro canzo- L’impatto alieno e
spigliati, in grado di far tesoro Nati in California, i Wildfire ni suonano fresche e avvolgenti, devastante che il disco
della lezione di Lennon, Bolan furono scoperti da un promoter gioiose e creative, curate al det- ebbe alla fine del 1993 pare
e Madness, tanto ad arrivare, texano che li fece poi diventare taglio eppure spontanee. Diffici- intatto: un bruciare puro,
in qualche caso, a confrontarsi una grandissima attrazione ad le scordarle. violento, commovente.
direttamente con loro. Austin, nel 1971. ANDREA POMINI
DIEGO BALLANI CLAUDIO SORGE 80/100 DISCO
79/100 DISCO 74/100 DISCO ZERO EXTRA
ZERO EXTRA ZERO EXTRA
RUMOREMAG.COM | 89
SHEF
TESTO DI DIEGO BALL ANI
SOGNANDO
IL FUTURO

FFIELD E
L’ESPLOSIONE
POST PUNK
C
RETROPOLIS SHEFFIELD E L’ESPLOSIONE POST PUNK TESTO DI DIEGO BALL ANI

rock e le moderne sonorità dei sintetizzatori.


Il mito della Sheffield post punk ha radici remote.
Una storia che oggi viene ripercorsa grazie a due
pubblicazioni discografiche. La prima (Methodology
’74/’78: The Attic Tapes) è la ristampa di una storica
raccolta delle prime registrazioni targate Cabaret
Voltaire: i frammenti più sperimentali in grado di
gettare le fondamenta estetiche e concettuali su cui
avrebbero costruito le band cittadine.

La seconda è costituita dal box Dreams To Fill The


Vacuum, appena pubblicato da Cherry Red. Un
titolo significativo (ripreso da un brano degli I’m
The Hollow) per quella che fra la fine degli anni 70
e l’inizio degli '80 ha rappresentato l’avanguardia
i sono elementi che assimilano la Sheffield della del pop albionico, con il suo blend fra visioni
metà degli anni 70 alla Manchester dei Warsaw/ fantascientifiche, conflittualità artistica e cinismo
Joy Division. Un passato industriale glorioso e un populista. Alle note di quest’ultimo hanno contribuito
presente decadente, un paesaggio fatto di edifici Roger Quail (batterista dei primi Clock DVA, poi
fatiscenti e la colonna sonora delle officine. Alla metà passato ai Books e per un breve periodo anche nelle
degli anni 70 la vocazione socialista di quella che file dei Cabaret Voltaire) e Martin Lacey, aka Martin
veniva descritta come la capitale della “Repubblica X Russian, fondatore della cult band They Must Be
Democratica dello Yorkshire del Sud”, non era Russians. Con loro abbiamo provato ad approfondire
sufficiente a salvarla dal preoccupante livello di alcuni temi di quella eccitante stagione che, fra le
disoccupazione e da un panorama distopico dominato altre cose, ha settato le coordinate estetiche per il pop
dai fumi degli altoforni. Nondimeno, per dirla con degli anni 80.
Jarvis Cocker, “guardando a Sheffield nel ’77 si aveva

DAL
la lieve sensazione di vivere nella città del futuro”. Un
sentimento che la sua gioventù coltivava di pari passo
con un fiero spirito avveniristico che le consentì di

GLAM
guardare al punk con un certo distacco. Un fenomeno
tutto sommato "londinese" di recupero delle radici, a
cui era preferibile il cabaret tecnologico di certo glam

AL POST
« A L L’ I N T E R N O D E I R O X Y M U S I C , E N O
E R A L’ U N I C O C H E S E M B R A VA S U O N A -
PUNK
RE UNO STRUMENTO IN MODO NON Per comprendere quanto accadde a Sheffield alla
fine degli anni 70, bisogna fare un passo indietro,
C O N V E N Z I O N A L E . A V E VA S O L O S T R A -
agli inizi dello stesso decennio. “Molti dei gruppi
N E T A S T I E R E E S E M B R A VA I N T E N T O A dell’epoca”, ricorda Roger Quail, “erano cover band
PROGRAMMARE PIÙ CHE A SUONARE. e suonavano nel circuito dei cabaret. Gli unici a
fare musica originale erano gli Extras, la resident
Q U E S TO E R A I M P O R TA N T E P E R I R A-
band di un locale chiamato Broadfield. Una specie
G A Z Z I P E R C H É I N S E G N A VA L O R O C H E di versione cittadina dei Roxy Music”. Anche gli
NON DOVEVI ESSERE RORY GALL A- Extras si cimentavano con le cover, ma nel loro
caso si trattava di pezzi di Leonard Cohen e Velvet
GHER O RITCHIE BL ACKMORE PER FAR
Underground, qualcosa di ben diverso dalle hit del
PARTE DI UN GRUPPO» MARTIN L ACEY momento riarrangiate dalle altre band. Andare ai
loro concerti significava entrare nell’orbita di giovani
dandy che nutrivano lo stesso amore per Bowie,

TAG: #sheffield #synthpop #dada #sci-fi #cabaretvoltaire

92 | RUMOREMAG.COM
C A B A R E T V O LTA I R E

Roxy Music e Lou Reed. “A Sheffield”, ricorda Lacey,


“c’era una sproporzione di amanti del glam rispetto
al resto del Paese”. Il glam rispondeva al desiderio «V O L E V A M O S U O N A R E C O M E I R A M O -
di anticonformismo della gioventù cittadina. Un
N E S M A N O N T R O V A VA M O U N B A T T E-
sentimento alimentato dalla presenza di università,
scuole d’arte e da istituzioni ricettive e lungimiranti. R I S T A D E C E N T E . P O I S E N T I M M O P A R-
Fra le band glam, i Roxy Music erano quelli destinati L ARE DEI CABS. RIMANEMMO AFFA-
a colpire maggiormente l’immaginario degli
S C I N AT I D A L FAT TO C H E FA C E S S E R O
studenti, grazie al look retrofuturista e alle sonorità
protoelettroniche di Brian Eno. “All’interno dei Roxy M U S I C A S E N Z A U N A B AT T E R I A , S O LO
Music, Eno era l’unico che sembrava suonare uno C O N N A S T R I E V O C I P R O C E S S AT E . P E R
strumento in modo non convenzionale. Aveva solo
N O I F U U N A S V O LT A , E A V V E N N E A N -
strane tastiere e sembrava intento a programmare
più che a suonare. Questo era importante per i CORA PRIMA DI SENTIRLI SUONARE»
ragazzi perché insegnava loro che non dovevi essere MARTIN L ACEY
Rory Gallagher o Ritchie Blackmore per far parte di
un gruppo”.

Fra i seguaci di Eno e dell’idea che per fare musica Con un nome preso in prestito dal famoso cafè di
bastassero sintetizzatori e nastri registrati c’erano Zurigo dove Tristan Tzara e Hugo Ball declamavano
Stephen Mallinder, Richard H. Kirk e Chris Watson. le loro poesie, i primi Cabaret Voltaire si adoperavano
“I Cabaret Voltaire hanno iniziato nel ’74”, continua per destrutturare la canzone pop grazie all’ausilio
Lacey, “ma non pensavano a loro stessi come a un delle tecnologie. Nella loro prima incarnazione non
gruppo pop. Sperimentavano piuttosto con i suoni”. solo non avevano la batteria, ma non possedevano
Riprendendo le teorie di Eno, i Cabs organizzavano le neppure un sintetizzatore. Gli unici strumenti di
loro composizioni come performance sonore, collage cui erano dotati erano dei registratori a bobina
astratti ispirati alla tecnica del cut up burroghsiano e e un oscillatore costruito da Watson. “All’inizio i
all'immaginario distopico di Ballard e Dick. Cabs lavoravano in un ambito della musica molto

RUMOREMAG.COM | 93
C LO C K D VA

sperimentale, che aveva a che fare con il movimento maggior parte della grandi città inglesi, il genere
Dada. Erano anche influenzati da Stockhausen e dai non vi si sedimentò. Quail ricorda che “da Sheffield
Can. Prima dell’avvento del punk fecero un paio di passarono gruppi come Clash, Stranglers e Sex
disastrose apparizioni live, ma vennero accolte così Pistols, ma tutte le band cittadine che nacquero in
male da confermare loro solo l'idea di non essere quel periodo avevano una drum machine. Penso ai
una band pop”. Le cronache del primo concerto sono primi Clock DVA, agli Human League, ai Graph,
impietose. Si tenne il 13 maggio del ’75 all’interno di ai Vice Versa e ai They Must Be Russians. C’erano
una rassegna organizzata dall’associazione studentesca cittadine vicine come Barnsley e Doncaster che
Science For The People. Il collettivo era stato avevano scene punk più radicate. Da noi l’unico
pubblicizzato come gruppo rock, ma si presentò con un gruppo punk erano i 2.3 di Paul Bowers, che per
set che al posto delle percussioni prevedeva un nastro tutto il '77, insieme a Adi Newton, pubblicò la fanzine
con la registrazione di un martello a vapore. Kirk 'Gun Rubber'”.
suonava il clarinetto e vestiva una giacca gommata
coperta da luci intermittenti, e il tutto si concluse con Se nel resto del paese il punk offriva l’idea allettante
un’invasione di palco da parte del pubblico nella quale di una musica in cui tecnica e virtuosismo erano
ad avere la peggio fu Mallinder, finito in ospedale con banditi e in cui era l’attitudine a fare la differenza,
una frattura. Poi, per fortuna, arrivò il punk. Sheffield poteva già contare sull’esempio dei Cabaret
Voltaire, il cui stile si protendeva decisamente verso il
Fra il ’76 e il ’77, infatti, i venti del punk soffiarono futuro piuttosto che restaurare i legami con lo spirito
anche dalle parti di Sheffield, ma a differenza della primigenio del rock. “Quando mi trasferii da Londra

10 SHEFFIELD CL ASSICS

THE HUMAN BRITISH CLOCK DVA CABARET HEAVEN 17


LEAGUE ELECTRONIC THIRST VOLTAIRE PENTHOUSE
REPRODUCTION FOUNDATION (FETISH, 1981) RED MECCA AND PAVEMENT
(VIRGIN, 1981)
(VIRGIN, 1979) MUSIC FOR STOWAWAYS (ROUGH TRADE, 1981)
(VIRGIN, 1981)

94 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS SHEFFIELD E L’ESPLOSIONE POST PUNK TESTO DI DIEGO BALL ANI

e iniziai col gruppo”, ricorda Lacey, a proposito


degli esordi con i They Must Be Russians, “volevamo
suonare come i Ramones ma non trovavamo un « E S E G U I R O N O U N A P I È C E M O LT O S P E-
batterista decente. Poi sentimmo parlare dei Cabs. R I M E N TA L E , S E N Z A I N I Z I O E S E N Z A
Rimanemmo affascinati dal fatto che facessero
FINE, DI CIRCA 25 MINUTI. DOPODI-
musica senza una batteria, solo con nastri e voci
processate. Per noi fu una svolta, e avvenne ancora C H É , M E N T R E V E N I VA P R O I E T TATO
prima di sentirli suonare”. In breve, l’approccio U N V I D E O E G L I S T R U M E N T I S T A VA N O
primitivo inaugurato da Mallinder e soci divenne il
A N C O R A A N D A N D O I N L O O P, S C E S E-
marchio della Sheffield di fine '70. Secondo Quail,
infatti, “era una cosa molto tipica nella Sheffield R O DA L PA LCO, P R E S E R O U N A B I R R A
dell’epoca. Nei Clock DVA Adi suonava clarinetto, il A L B A R E V E N N E R O I N P L AT E A A D O S-
violino e una qualche forma primitiva di chitarra.
S E R VA R E L O S P E T T A C O L O . P E N S A I C H E
Lo faceva a modo suo, cercando di trovare un suono
originale, fornendo sempre un contributo inedito al FOSSE LA COSA PIÙ INCREDIBILE CHE
sound del gruppo. Al contrario il nostro sassofonista AV E S S I M A I V I S TO F I N O A Q U E L M O-
era un musicista straordinario, ma era proprio
MENTO» ROGER QUAIL
questa amalgama di esperienza e primitivismo a
creare una tensione creativa unica”.

Il punk resta l’elemento detonatore. La condizione

GENE-
senza la quale un gruppo come i Cabaret Voltaire
non avrebbe mai scoperto di avere un pubblico.
La sua esplosione avrebbe cambiato le aspettative

RAZIO-
generali riguardo alla fisionomia di un gruppo rock,
mostrando che esistevano spazi in cui un collettivo
sperimentale come i Cabaret Voltaire avrebbe potuto

NE MEA-
lavorare. Allo stesso tempo, dai collage sonori iniziali,
le loro divennero vere e proprie composizioni, che
portavano l’ethos del punk in territori assolutamente

TWHIST-
originali. Nel ’78, dopo la pubblicazione del primo EP
per Rough Trade, per loro divenne più facile suonare
dal vivo, sebbene le performance continuassero a

LE
opporsi in maniera audace alle antiche tradizioni del
rock. Quail ricorda la prima volta che vide suonare
la band al Limit Club, nel ’79: “Eseguirono una pièce
molto sperimentale, senza inizio e senza fine, di circa
25 minuti. Dopodiché, mentre veniva proiettato un C’è un altro elemento che rese unica la scena di
video e gli strumenti stavano ancora andando in Shieffield, e può essere riassunto nella tradizione
loop, scesero dal palco, presero una birra al bar e progressista e lungimirante delle sue istituzioni.
vennero in platea ad osservare lo spettacolo. Pensai Il punk infatti non era neppure un'ipotesi quando,
che fosse la cosa più incredibile che avessi mai visto nel ’72, venne inaugurato il Meatwhistle. “Era uno
fino a quel momento”. spazio aperto dallo Sheffield City Council e gestito

I’M SO HOLLOW THOMPSON ABC ARTERY THEY MUST BE


EMOTION/SOUND/ TWINS THE LEXICON OF LOVE OCEANS RUSSIANS
MOTION A PRODUCT OF… (MERCURY, 1982) (RED FLAME, 1982) THEY MUST BE
(CHERRY RED, 1981) (T, 1981) RUSSIANS
(FIRST FLOOR, 1983)

RUMOREMAG.COM | 95
RETROPOLIS SHEFFIELD E L’ESPLOSIONE POST PUNK TESTO DI DIEGO BALL ANI

da parte di Marsh di un kit per la costruzione di un


sintetizzatore. A quel punto, dopo aver reclutato
«B A N A L M E N T E , L A M U S I C A P R E F E R I TA l’amico Adi Newton, ribattezzarono il gruppo The
Future.
D A C H I L A V O R A VA N E L L’ I N D U S T R I A
I Future durarono solo fino al ’78, quando Adi partì
D E L L’ A C C I A I O E R A L’ H E A V Y M E T A L , per formare gli Clock DVA. Ware si ricordò del
N O N A C A S O L’ A LT R A S C E N A C H E D O - compagno di scuola Phil Oakey, il cui elemento più
M I N Ò S H E F F I E L D I N Q U E L P E R I O D O. I rivoluzionario, oltre al fatto di saper a malapena
cantare, era il taglio di capelli asimmetrico. Con il suo
S I N T E T I Z Z ATO R I E L E D R U M M A C H I N E ingresso la band cambiò nome in The Human League.
E R A N O P E R LO P I Ù S U O N AT E D A G L I
STUDENTI DELLE SCUOLE D’ARTE. PER Fu proprio in quel momento che le cose iniziarono
ad accadere. “La Now Society”, ricorda Lacey, “era
LO R O, A B I T U AT I A L AV O R A R E N E L L E una organizzazione di intrattenimento alternativo
C A M E R E T T E O N E I D O R M I T O R I D E L L’ U - che faceva capo all’Università di Sheffield e che
N I V E R S I TÀ , E R A P I Ù FA C I L E S U O N A R E organizzò diversi concerti, fra cui una famosa
esibizione dei Cabaret Voltaire nel ’78. Allo Sheffield
CON DRUM MACHINE CHE CON VERE Art College gli Human League suonarono il loro
B A T T E R I E . È Q U E L L O C H E A L L’ I N I Z I O primo concerto. Sono questi i posti che hanno dato
ACCOMUNÒ LE BAND DI SHEFFIELD: I un contesto alla prima musica originale che veniva
suonata in città. La loro importanza consistette
RITMI ELET TRONICI E PROTO ELET TRO- anche nel portare band come Throbbing Gristle,
NICI» ROGER QUAIL Teardrop Explodes e Mighty Wah!, permettendo ai
gruppi locali di aprire i concerti”. Quail ricorda la
nascita di alcuni storici club: “Il Limit era il primo
posto dove potevi andare in jeans e scarpe da
ginnastica. Per questo divenne molto popolare, non
da Chris Wilkinson e sua moglie Veronica. Erano solo negli ambienti post punk. Ricordo una serata
loro ad aver avuto l’idea di dar vita a un gruppo storica nel ’79, in cui sullo stesso palco si esibirono
teatrale giovanile, in cui i ragazzi potessero venire e Human League e Def Leppard. Nel 1980 aprì il
sperimentare in qualsiasi modalità”. Il Meatwhistle Blitz. Era soltanto un appartamento al primo piano
fu costituito attorno al Crucible Thatre ma si di un palazzo. Fu aperto da un tipo che si faceva
trasformò ben presto in uno spazio creativo in cui era chiamare Disco John e non poteva contenere più di
possibile sperimentare soluzioni innovative sia dal 200 persone, ma divenne subito molto popolare, dal
punto di vista visuale che musicale. Un terreno fertile momento che il Limit stava diventando un locale più
per gran parte dei giovani di talento di Sheffield. trendy e Disco John voleva un club in cui la gente
Per Quail “la cosa incredibile è il fatto che fosse potesse ascoltare roba tipo James Chance e i Suicide.
un progetto del City Council. In pratica il comune Poi c’erano il Crazy Daisy e il Leadmill. Quest’ultimo
pagava affinché i ragazzi potessero essere ‘strani’ e è attivo ancora adesso e ha una lunga storia di
seguissero le proprie inclinazioni artistiche. Penso successi. Anch’esso aprì grazie a un contributo dal
che sia questo lo spirito che ha reso Sheffield diversa comune e nel 1980 fu teatro di un famoso concerto
dalle altre città. Il fatto che qui le persone venivano dei Dead Kennedys”. Contestualmente la scena si
incoraggiate a essere loro stesse e a pensare che in stava affollando di band che sulla scia di Cabaret
fondo non era sbagliato essere un po’ strani”. Voltaire e Human League perseguivano l’idea di una
Il primo collettivo musicale a emergere dal musica innovativa, animata da uno spirito creativo
Meatwhistle furono i Musical Vomit, il duo art rock e un’intensità che talvolta sfociava in violenza. Le
inizialmente formato dal cantante Mark Civico e da cronache raccontano che gli Artery erano autori di
Ian Craig Marsh e nel quale, fino al ’76, si alternarono show tanto terrificanti quanto elettrizzanti. I Clock
Martyn Ware, Paul Bowers e Glenn Gregory. A quel DVA vennero banditi da alcuni locali dopo il loro
punto il loro era un rock dalla forte impronta teatrale, primo concerto, mentre durante una loro performance
con testi che trattavano di masturbazione e necrofilia. gli I’m So Hollow vennero cacciati dal palco dopo solo
Anche in questo caso la svolta arrivò nel ’77. Quello due canzoni. Persino gli Human League dovettero
che per molti è l’anno del punk, dalle parti di Sheffield iniziare ad esibirsi dietro uno scudo di perspex per
decretò il momento in cui le chitarre iniziarono a evitare che gli skinhead presenti ai loro concerti
perdere il loro appeal. Per Ware e Marsh gli eventi che distruggessero i sintetizzatori.
segnarono la svolta furono la pubblicazione di Trans
Europe Express dei Kraftwerk (e in misura minore il “C’era una band chiamata Molodoy”, ricorda Quail,
successo di I Feel Love di Donna Summer) e l’acquisto “il cui look era ispirato a quello dei drughi di Arancia

96 | RUMOREMAG.COM
HUM AN EL AGUE

Meccanica. Musicalmente sembravano i Banshees da chi lavorava nell’industria dell’acciaio era l’heavy
senza Siouxie, ma avevano un seguito composto metal, non a caso l’altra scena che dominò Sheffield
principalmente da skin e ai loro concerti c’era sempre in quel periodo. I sintetizzatori e le drum machine
la sensazione che potessero esserci problemi”. I più erano per lo più suonati dagli studenti delle scuole
autodistruttivi, a detta di molti, erono i Salon Graph d’arte. Per loro, abituati a lavorare nelle camerette o
(poi ribattezzati semplicemente Graph), di cui faceva nei dormitori dell’università, era più facile suonare
parte Ian Burden, che più tardi sarebbe entrato negli con drum machine che con vere batterie. È quello
Human League. “Erano fantastici”, ricorda Lacey, che all’inizio accomunò le band di Sheffield: i ritmi
“avrebbero potuto avere successo se solo lo avessero elettronici e proto elettronici”.
voluto. Ma era un gruppo con cui era estremamente

UN
difficile lavorare. Il loro unico singolo fu pubblicato
per la Fast Product di Bob Last. Quando tutti li
consideravano pronti a fare il salto di qualità, si

NUOVO
misero in testa di fare musica improvvisativa e
scelsero consapevolmente di distruggere tutto quello
che avevano ottenuto fino a quel momento”.

Fra il ’79 e l’81 la città fu colta da un momento di


euforia creativa che l'avrebbe portata spesso sulle
prime pagine delle riviste musicali. Gli anni in cui i
MAIN-
STREAM
Cabs pubblicarono i primi tre, fondamentali album, in
cui gli Human League istituirono le basi del synth pop
con dischi come Reproduction e Travelogue, e in cui
i Clock DVA diedero alle stampe il capolavoro Thirst.
Sull’onda dell’interesse crescente per le sue band Il 1981 fu anche l’anno in cui, a causa del disaccordo
simbolo, Sheffield si ritagliò un profilo futuristico e sulla direzione da prendere per l’album successivo,
tecnofilo spesso frettolosamente associato alla sua Martyn Ware e Ian Craig Marsh abbandonarono gli
storia industriale. “L’industria dell’acciaio è una Human League per formare la British Electronic
parte importante della città”, ci tiene a precisare Foundation. Più che un gruppo, la B.E.F. era una
Quail, “ma Sheffield è anche una delle città più vera e propria casa di produzione, che con il progetto
verdi dell’Inghilterra. Il Peak District, la zona in Heaven 17 avrebbe riconvertito le istanze sperimentali
cui Sheffield incontra la contea del Derbyshire, è un in chiave “new pop”. Esattamente quello che stava
luogo incantevole. Banalmente, la musica preferita per accadere agli Human League guidati da Phil

RUMOREMAG.COM | 97
RETROPOLIS SHEFFIELD E L’ESPLOSIONE POST PUNK TESTO DI DIEGO BALL ANI

di non essere stata scelta. Penso che alla fine la sua


fu una decisione brillante perché quelle erano due
«Q U A N D O G L I H U M A N L E A G U E C A M- ragazze in cui tutte le teenager inglesi si potevano
BIARONO ORGANICO E PASSARONO identificare”. Secondo Lacey, “quando gli Human
League cambiarono organico e passarono da un
D A U N A L B U M S P E R I M E N TA L E C O M E album sperimentale come Travelogue a un disco
TRAVELOGUE A UN DISCO COME DARE, come Dare, c’era ancora un senso di novità. Portare
C ’E R A A N C O R A U N S E N S O D I N O V I TÀ . in classifica un album interamente elettronico era
ancora qualcosa di inusuale al tempo. Ma poi si
P O R TA R E I N C L A S S I F I C A U N A L B U M I N- trasformò nel paradigma per decine di band che
TERAMENTE ELET TRONICO ERA ANCO- ne seguirono l’esempio”. Nel caso dei Vice Versa, la
R A Q UA LCO S A D I I N U S UA L E A L T E M P O. band di Martin Fry che nel giro di pochi mesi passò
da un electro post punk ad un funk pop estremamente
MA POI SI TRASFORMÒ NEL PARADIG- sgargiante, il cambiamento fu più traumatico.
M A P E R D E C I N E D I B A N D C H E N E S E- “Eravamo di ritorno da un concerto a Londra con i
G U I R O N O L’ E S E M P I O » MARTIN L ACEY
Vice Versa”, prosegue Quail, “quando, durante una
pausa del viaggio, Martin Fry ci disse che avrebbero
cambiato nome in ABC, avrebbero indossato abiti
eleganti e avrebbero suonato come Smokey Robinson
& The Miracles. Gli rispondemmo increduli, ‘certo,
Oakey. Quest’ultimo, una volta assunto in formazione ora tornate nel van che andiamo a casa’. Nel giro di
il bassista dei Graph, Ian Burden, reclutò le coriste un anno avevano pubblicato The Lexicon Of Love ed
Joanne Catherall e Susanne Sulley dopo averle viste erano diventati delle rockstar”.
ballare al Crazy Daisy. Ricorda divertito Quail:
“Nessuno sapeva cosa avesse in mente Phil Oakey Fu un cambio di sensibilità repentino a cui non
quando assunse le due ragazze del Crazy Daisy. A tutte le band riuscirono o vollero uniformarsi. Per le
parte questo, quando gli Human League pubblicarono restanti si trattò di fare i conti con una generalizzata
Dare, nessuna delle ragazze di Sheffield si capacitava disillusione alimentata dalla frammentazione della

METHODOLOGY
'74-'78. ATTIC
TAPES
MUTE/PIAS
CABARET VOLTAIRE
Pubblicata per la prima volta nel 2003 e ristampata oggi su vinile, a ostacoli di non facile assimilazione ma di indubbio fascino. Il
Methodology rappresenta esattamente quello che suggerisce il titolo: collettivo si poneva sulla lunghezza d'onda dei grandi compositori
una serie di sketch sonori con cui l'ensemble britannico costruiva d'avanguardia con quella che sembrava ambient music per distopie
il proprio universo espressivo, fatto di manipolazioni di nastri, fantascientifiche in cui le macchine dominano sull’uomo. Il valore
interpolazioni elettroniche, studi sui timbri, modulazioni e pattern dell’opera sta tutto nell’allucinato primitivismo digitale di frammenti
ritmici. In epoca pre punk Kirk, Mallinder e Watson sviluppavano come Exhaust, Jet Passing Over e Jack Stereo Unit, con cui il
un fiero approccio antimusicale e antirock, facendosi portavoce delle gruppo sviluppava gli strumenti artistici che avrebbe utilizzato
intuizioni di Brian Eno, prosecutori della sperimentazione tedesca per le composizioni della maturità. Negli ultimi due vinili il brodo
e delle teorie Dada applicate alla musica. In un solaio adibito a techno primordiale finisce per coagularsi nelle prime composizioni
laboratorio sonoro il gruppo fissava su nastro il risultato di quei primi sonore. Appaiono così le prime versioni di classici come Nag Nag
esperimenti dando vita a qualcosa che stava fra la musica concreta Nag, Baader Meinhof e Do The Mussolini (Headkick), più grezze
e le più estreme sonorizzazioni della BBC. Materiale che avrebbe e ruspanti di quelle che verranno poi reincise, con altri mezzi, per
utilizzato all'interno dei primi e intransigenti show, generando Rough Trade.
sgomento presso un pubblico ancora impreparato al loro approccio. 90/100 DISCO
I primi cinque di questi sette dischi costituiscono un percorso ZERO EXTRA

98 | RUMOREMAG.COM
«A S H E F F I E L D È M A N C ATA U N A F I G U R A
COME TONY WILSON. L A SUA IDEA DI
FONDARE L A FACTORY RECORDS E L A
P O S S I B I L I T À D I A V E R E U N O S P A Z I O T E-
L E V I S I V O È S TATA U N A G R A N D E P U B-
B L I C I T À P E R L A M U S I C A D I M A N C H E-
S T E R , H A C O N T R I B U I T O A D A R L E C O E-
SIONE. QUESTO A SHEFFIELD NON C’È
M A I S T A T O , N O N A V E VA M O U N A T E L E-
VISIONE LOCALE O UNA RADIO CHE
P R O M U O V E S S E R O L A M U S I C A C H E V E-
N I VA P R O D O T T A Q U I » MARTIN L ACEY

AAVV
scena. Il londinese Lacey prova a spiegare il fenomeno
da esterno: “Credo che sia dovuto al fatto che il punk
non ha mai sfondato a Sheffield. In molti erano ancora
legati a quello che c’era prima: il glam e il funk. Non DRESS TO FILL THE VACUUM: THE
si sentivano vincolati ad alcuna regola e non ebbero SOUND OF SHEFFIELD 1978-1988
CHERRY RED
problema a riprendere alcune di quelle sonorità in
chiave più moderna. Io ero avevo vissuto il punk e
feci molta fatica ad accettare la cosa. Di fatto fra il Quella della Sheffield post
1981 e il 1982 la musica cambiò e tutto diventò più punk, in cui il declino
della vocazione industriale
mainstream”. trovava sfogo in una musica
futuristica e provocatoria, è
Secondo Quail, “all’inizio c’era l’idea che si potesse solo una delle possibili storie.
Certamente la principale,
essere sovversivi anche nel mainstream e che ma non l'unica. Ancora una
si potessero in qualche modo cambiare le cose volta Cherry Red mette mano
dall’interno. Perfino i Cabs finirono per firmare agli archivi aiutando a far
chiarezza sulle tendenze che
per la Virgin, dimostrando che in fondo si potevano portarono la città a essere uno
mantenere le proprie peculiarità”. Col senno di poi, dei più interessanti laboratori
conclude Lacey, “a Sheffield è mancata una figura culturali fra '70 e '80. Ne
emerge la mappa musicale
come Tony Wilson. La sua idea di fondare la Factory coerente ma frastagliata di
Records e la possibilità di avere uno spazio televisivo una città colta nel passaggio
è stata una grande pubblicità per la musica di fra avanguardia artistica
e innovazione mainstream. Un osservatorio privilegiato, visto
Manchester, ha contribuito a darle coesione. Questo che sotto l'egida dei Cabaret Voltaire (assenti dalla scaletta, ma
a Sheffield non c’è mai stato, non avevamo una la cui ombra si estende su buona parte di questi 83 brani) una
televisione locale o una radio che promuovessero la generazione di musicisti imbracciò sintetizzatori e drum machine
con spirito laico e avventuroso, finendo per portare in classifica un
musica che veniva prodotta qui. D’altra parte non po’ di quelle visioni avveniristiche. I primi due CD documentano
avevamo neanche un’etichetta cittadina, a parte la il cuore della rivoluzione post punk di Sheffield e la sua repentina
Limited Edition, che pubblicò il primo album degli riconversione a fenomeno new pop. Human League, Heaven
17, Clock DVA e ABC sono le tessere più pregiate di un puzzle
Artery e forse quello di una o due altre band”. “Però che acquista senso solo se osservato nella sua interezza. Graph,
abbiamo avuto i Cabaret Voltaire”, ricorda Quail, “non Molodoy, Artery e I’m So Hollow sono invece gli outsider di lusso,
dirò mai abbastanza su quanto quei ragazzi hanno artisti esuberanti che contribuirono a corroborare la leggenda
cittadina. I CD 3 e 4 mostrano un lato meno conosciuto, ma non
fatto per le band della città, ispirando musicisti, meno interessante. A metà anni 80 Sheffield divenne teatro di
producendo i dischi di Clock DVA, I’m So Hollow e una compatta scena goth che, grazie a gruppi come Danse Society,
They Must Be Russians e collaborando con tutti in In The Nursery e Dachau Choir, era in grado di rivaleggiare con
quella di Leeds. A valle l’underground cittadino si era frammentato
maniera aperta e amichevole. In pratica dando unità fra sgargianti sonorità jangle pop (One Thousand Violins), electro
a una scena che nessuno a Sheffield avrebbe mai funk (Chakk) e art pop (i primi Pulp), a dimostrazione di una
ammesso esistesse”. complessità artistica che merita di essere riscoperta.
80/100 DISCO
ZERO EXTRA

RUMOREMAG.COM | 99
CHE FINE HAI FATTO? MAOLO TORREGGIANI

MAOLO TORREGGIANI
IERI (2006 AL 2012) OGGI (DAL 2013)

“Avevo 20 anni, ero in piena tracotanza “Quella ‘fotta’ che da giovane mi aveva fatto
postadolescenziale e, come si dice qui a realizzare nella musica, ora mi stava portando
Bologna, carico di un'immotivata ‘fotta’ per a perseguire obiettivi diversi. Dall'Hana-
cui avrei potuto spaccare il mondo. Allora Bi, dopo due stagioni, tornai a Bologna. La
la scena indipendente era fiorente e in cucina, la gastronomia sono cose che mi
fermento. Da adolescente mi chiamavano hanno sempre accompagnato, e sperimentai
‘fratellino dei Settlefish’ e il legame fraterno DOPO L’AVVEN- di tutto in città. Lavorai in ristoranti
con Emilio (loro chitarrista) è stato il motore TURA LICEALE DEI creativi, cucine tradizionali, bistrot di gusto
propulsivo per iniziare a concepire quella NON COMPLIANT anglosassone, botteghe con gastronomie
musica. Vederlo suonare tanto e ovunque mi CARDIA, NEL annesse, bar con fantomatiche licenze di
2006 FONDA I MY
ha spronato. Dal 2006 al 2008 ho fatto quasi manipolazione, hamburgherie gourmet,
AWESOME MIXTA-
400 date in giro per Italia ed Europa, cosa bakery dal respiro nordico, fino a ciò che ha
PE, CON I QUALI
che ci aiutò ad autodefinirci e modellarci. PUBBLICA TRE EP condizionato il mio lavoro soprattutto negli
Da collettivo aperto, diventammo una E DUE ALBUM: ultimi tempi: volevo coniugare la cultura del
formazione a cinque. Io, Scaglia, Mancio, Suri MY LONELY AND panificato a quella della semplice ristorazione.
e Fede incidemmo il secondo album, edito da SAD WATERLOO Il sogno era aprire un locale mio dove
42. Non smettemmo mai di suonare, e forse fu E HOW COULD coniugarle. Nel frattempo nel 2014 conobbi
la mole concertistica a logorarci. Dai 20 anni A VILLAGE TURN Chiara, ci innamorammo e sposammo. E
passi ai 25 senza accorgertene, e poi inizi a INTO A TOWN. NEL proprio lei e io nel 2016 decidemmo di aprire
chiederti ‘cosa fare da grandi’, domanda cui la 2012 LA BAND SI Olmo, un piccolo ristorante-panificio. Nel
band non poteva assolvere. Pur essendo sulla SCIOGLIE E, DOPO 2017 poi è arrivata nostra figlia Ottavia.
bocca di tutti non riuscivamo a sostentarci, LE ESPERIENZE DI Diventare padre mi ha di nuovo spinto a
QUAKERS & MOR-
e molti di noi sfruttarono quella passione riconsiderare le priorità: la mia era diventata
MONS E SIN/COS,
suonando come turnisti. Io in parallelo, sin lei, volevo essere presente e non distrutto dal
MAOLO DECIDE
dai 16 anni, coltivavo un attaccamento all'arte DI VOTARSI ALLA lavoro. Fu chiaro che non potevo più lavorare
culinaria. Per arrotondare iniziai a lavorare, CUCINA. 13-14 ore al giorno come facevo da Olmo, non
prima facendo catering per locali bolognesi, era giusto né per Ottavia né per mia moglie.
poi come aiuto cuoco all'Hana-Bi di Marina Decisi di vendere e farmi assumere da Zoo,
di Ravenna. L'inizio del ‘lavoro da grandi’ un locale di Bologna che tuttora mi consente
coincise con la fine dei My Awesome, e fu di lavorare le giuste ore e sviluppare la mia
naturale e umano. Ci furono anche Quakers passione per i panificati. Di cose ne ho fatte
& Mormons e sin/cos, ma sentivo che una e se mi guardo adesso sono pienamente
parte di me mi spingeva verso la cucina. Morì soddisfatto di tutto il mio percorso. Certo, ci
mio padre, e la cosa mi sconvolse. Mi buttai a sono stati alti e bassi ma posso ritenermi una
capofitto nella ristorazione”. persona felice”.
DI BARBARA SANTI - FOTO DI SIMONE CARGNONI

100 | RUMOREMAG.COM
GENTE SOL A (MA NON TROPPO) STORIA MINIMA DEI DISCHI DEFIL ATI

DUNCAN BROWNE
Duncan Browne (RAK, 1973)
Ho sempre pensato che i dischi solisti inglesi l’apertura aulica di Ragged Rain Life, che spinge
esprimessero tristezza. Quelli americani, solitudine. come certo folk rock britannico 70’s di area Pentangle
Istintivamente scelgo i primi, forse perché puoi e Fairport Convention. La dolcezza piena, note e testo,
essere triste anche insieme a qualcuno che ami. La di My Only Son va accompagnata dai video della
tristezza non è così male, ha un che di intimo. Mentre sua apparizione all’epoca, all’immancabile Old Grey
la solitudine può avere una coda di rifiuto, è quasi Whistle Test, con camicia di seta viola e capelli lunghi
violenta. Tutta la discografia appartata britannica non da cui spuntano orecchie a punta e naso affilato da
può prescindere dall’ombra tra le spalle chiuse di Nick elfo della Compagnia dell’Anello. E come non scovare
Drake, ma in questo secondo disco di Duncan Browne il primo Momus nei pastelli pop di Babe Rainbow? O
ci sono anche il primissimo Al Stewart, Bert Jansch l’eleganza decadente smoking e glitter di Roxy Music
e Roy Harper, persino qualcosa della futura scrittura e mondo post Bolan del singolo Send Me The Bill For
di Stuart Murdoch e Nicholas John Talbot (aka Your Friendship (che titolo…), classico hit mancato
Gravenhurst). Certo, anche un eco delle visioni di Tim per cui chiunque oggi ipotecherebbe l’anima?
Buckley. Non aveva mai desiderato diventare una pop Nonostante la produzione del Re Mida del pop
star, Duncan Browne (anche lui forse limitrofo alla britannico Mickie Most (dagli Animals ai Vibrators),
sindrome da isolazionismo alla Mike Oldfield), ma per Duncan Browne non ottenne il successo che meritava.
poco non gli toccò in un paio di occasioni. Una fu il Quindi vennero i Metro, una carriera solista più
singolo Journey, estratto proprio da questo disco, che sbilanciata verso una forma di new wave melodica e,
arrivò al numero 23 delle classifiche inglesi e lo portò infine, le colonne sonore per la televisione inglese.
a Top Of The Pops. La seconda arrivò invece grazie ai Una volta aprì, quasi nel disinteresse più totale, per
Metro, band che formò insieme a Peter Godwin e Sean Lou Reed, pallido e abbandonato prima di Mr. Velvet
Lyons e con i quali incise nel 1977 Criminal World, all’apice della sua tensione elettrica. Nel 1989 gli fu
destinata a finire poi nientemeno che in Let’s Dance di diagnosticato il cancro, al quale si arrese nel 1993,
David Bowie. Un brano clamoroso di post glam e pre all’età di 46 anni. Il suo album postumo, Songs Of
new wave, censurato dalla BBC per il suo sottotesto Love & War, fu terminato grazie al contributo di
“sexual”. Troppo per uno schivo come Duncan, che amici musicisti, ma il suo lascito migliore al “nostro”
nelle note scritte proprio da Sean Lyons per l’edizione mondo rimane proprio il secondo e omonimo album
in CD della EMI del 2002 viene descritto come un del 1973. Una di quelle opere che apparentemente non
gentiluomo impalpabile, in una casa piena di piante lasciano ombra, come la canzone numero sette per
e tessuti indiani, coperta dal profumo del tè Earl piano e voce, Cast No Shadow, almeno fino a quando
Grey e dal fumo delle Gitanes. I due discutono di non hai la fortuna di sfiorarla tra i tuoi ascolti. E, mi
musica, ma anche del modo migliore di cucinare le raccomando, se fate le uova strapazzate, ricordatevi
uova strapazzate. Tutto molto inglese, come le corde sempre di non aggiungere latte e mescolare
pizzicate per se stessi di My Old Friends (in fondo non costantemente. È un suggerimento di Duncan.
così dissimile da Old Friends di Simon & Garfunkel),

DI MAURIZIO BLATTO

RUMOREMAG.COM | 101
VISIONI FEBBRAIO 2020

“Orgoglio e pregiudizio”
HAMMAMET il dolore sordo di un uomo che ha avuto tutto, e che ormai vive
REGIA DI GIANNI AMELIO circondato dalla famiglia e dai fantasmi di una vita. Rimpianti,
ITALIA, 2020 sensi di colpa, rabbia, rancore, tristezza, furori. Nel chiuso del
giardino si consuma un assedio che Amelio trasforma in un
conflitto tutto interiore, rischiarato solo dagli echi di un cinema
Un film enorme che osa porre il primato del cinema e dello lontano (che intuizione il trittico Mann, Tourneur, Sirk!). Il
sguardo (quindi del pensiero) nelle sacche della rimozione ritratto di famiglia in un interno di Amelio è struggente perché ci
collettiva. Nel mettere in scena gli ultimi bagliori del crepuscolo mostra un uomo, il suo venire meno a sé stesso, il suo sparire. E,
di Bettino Craxi a Hammamet, Gianni Amelio sceglie di non in questo bagliore irresistibile della fine, balugina la seduzione
percorrere la strada del cosiddetto cinema civile – ossia di una possibile paternità, invocata e rifiutata, nei confronti di
privilegiare l’invettiva e l’accusa, predicare ai convertiti Fausto, figlio di un compagno di partito che forse si è suicidato o
colpevolisti a tutti costi – ma osa parlare e agire da poeta. Osa forse no. Amelio, senza paura, tesse il più umano dei ritratti del
rivendicare il privilegio del pensiero, e dunque della critica. più odiato fra gli uomini politici italiani cui Favino, in autentico
Hammamet non è un film che assolve Craxi o accusa Mani stato di grazia, conferisce un grado di verità, anche nei gesti e
Pulite. Hammamet è un’occasione di parola presa e quindi negli accenti più segreti, che vibra di commozione inaudita.
offerta da un regista – all’apice della sua forza poetica – che (ir) GIONA A. NAZZARO
rompe sulla scena di una rimozione. Craxi – il Presidente – è in 100/100
Tunisia. L’Italia è un’eco lontana, al di là del mare. Amelio coglie

A CURA DI GIONA A. NAZZARO @GIONANAZZARO

LA VITA NASCOSTA IL LAGO DELLE OCHE


REGIA DI TERRENCE MALICK SELVATICHE
GERMANIA, USA, 2019 REGIA DI DIAO YINAN
CINA, FRANCIA, 2019
Che gli ultimi anni della produzione
di Terrence Malick siano stati Presentato a Cannes, il film di
fraintesi è a dir poco un eufemismo. Diao Yinan è stato il titolo che
In questo senso La Vita Nascosta maggiormente ha preso alla
non cambierà probabilmente molto sprovvista gli habitué del festival.
il modo in cui il cinema del regista Complice anche un’apparizione di
statunitense viene considerato. Ed Tarantino alla proiezione ufficiale.
è un vero peccato, visto che il film Noir ultrastilizzato in ambiente
si può annoverare senza problema proletario – nulla a che vedere con
alcuno fra gli esiti maggiori di una i corrispettivi di Hong Kong degli
ricerca formale e filosofica che non anni 80 e 90 – il film si presenta
ha eguali nel cinema contemporaneo. come un periplo notturno nel quale un gangster di piccola
Nel mettere in scena la vicenda di un obiettore di taglia tenta di sfuggire alla cattura dopo avere ucciso un
coscienza all’epoca del nazismo, Malick interroga il senso poliziotto. I riferimenti a Fino All’Ultimo Respiro sono
del dovere e della fedeltà, il rispetto nei confronti delle sussurrati ma evidenti anche se risultano più interessanti
proprie idee e l’amore per i precetti del cristianesimo. le strategie attraverso cui il regista decostruisce lo spazio
Sino a che punto è giusto sacrificarsi? O meglio rinunciare e il tempo, creando così un vero e proprio film cervello.
ai propri principi per salvarsi la vita? Malick, ovviamente, Tutto sembra assolutamente immobile mentre in realtà il
non osa rispondere a questi interrogativi, creando una fato tesse implacabile la sua tela. L’aspetto più interessante
vera e propria sinfonia visiva in cui il dialogo interiore del de Il Lago Delle Oche Selvatiche coincide con le strategie
protagonista risuona nelle voci del Creato, intrecciandosi attraverso cui il regista riesce ad aggirare le limitazioni
con quelle delle persone amate. Il talento di Malick è della censura cinese – sempre più aggressiva e pervasiva
tale che non bisogna essere religiosi per commuoversi – dando corpo a un film astratto e rarefatto. Uno di quei
di fronte a questo elogio del sacrificio. Tutto vive nello rari film che riesce ad evitare il realismo obbligato della
sguardo e nei movimenti della macchina da presa di un produzione cinese contemporanea, optando per una scelta
regista in stato di grazia assoluto. stilistica convincente e controcorrente.
GIONA A. NAZZARO GIONA A. NAZZARO
100/100 75/100

102 | RUMOREMAG.COM
PINOCCHIO 6 UNDERGROUND
REGIA DI MATTEO GARRONE REGIA DI MICHAEL BAY
ITALIA, FRANCIA, UK, 2020 USA, 2019

Non è certo l’ambizione che difetta a E se il sistema Michael Bay si fosse


Matteo Garrone. Avendo ristabilito esaurito? Già l’ultimo capitolo
le sue credenziali dopo l’infortunio della saga dei Transformers – con
dell’ambizioso Il Racconto Dei la sua paradossale ambizione
Racconti con Dogman, il regista a fare “cinema” – risultava
corona finalmente il suo sogno straordinariamente statico. Con 6
collodiano. Garrone mostra mano Underground, verrebbe voglia di
ferma nella gestione del racconto, che dire “un film di transizione”, Bay
struttura come una serie di tableaux torna a essere quello sbarazzino
vivants attraverso alcuni dei capitoli del primo Bad Boys, ma ritiene
più noti del libro, evocando una tutta la sua muscolarità “militare”.
narrazione dolcemente onirica, come un’allucinazione Come un action movie degli
da dormiveglia. Le asperità più nere del libro ne soffrono anni 70, il film si svolge in tutto il “mondo” ridotto a
un po’, anche se l’impiccagione del burattino e la sua segnaletica “Google” (la vocazione turistico/totalitaria di
trasformazione in ciuchino risultano piuttosto disturbanti. Bay) perdendo però la leggerezza immateriale del gioco
In linea con la sua poetica, il regista reinventa il bestiario fra hardware e pixel. 6 Underground teorizza guerre
di Collodi in una processione di creature quasi cittiane, asimmetriche come sport estremi per geniali milionari
governate dai loro appetiti. Probabilmente il momento annoiati, ma la frammentazione applicata al mondo –
più alto è il capitolo del pescecane. con Geppetto che intuizione non banale – si traduce solo in una raccolta
addirittura ipotizza di potere vivere nel ventre del mostro. non differenziata di set pieces complessi ma privi di quella
Così, fra set naturali e riferimenti addirittura mélièsiani, stupefatta ironia che è il cinema di Bay al suo meglio. Certo,
il film riesce ad affermare il proprio universo visivo e Bay (re)introduce l’elemento slapstick, sinora visto solo in
simbolico. Riuscito, dunque, e assolutamente non banale Pain & Gain, ma tutto sembra essere una ripetizione di cose
il Pinocchio secondo Garrone, autore sempre pronto a già note e – soprattutto – fatte. Michael Bay continua a
rimettersi in gioco e a rischiare. essere un regista complesso e contraddittorio, interessante
GIONA A. NAZZARO dunque, peccato che questo 6 Underground ne riveli più i
72/100 limiti che il valore.
GIONA A. NAZZARO
65/100
Extravisioni GLI ALTRI FILM DA NON PERDERE

BAD BOYS L’HOTEL DEGLI


JUDY FOR LIFE AMORI SMARRITI
REGIA DI RUPER GOOLD REGIA DI ADIL EL ARBI, REGIA DI CHRISTOPHE
USA, 2019 BILALL FALLAH HONORÉ
USA, 2020 FRANCIA, 2019

RICHARD JEWELL STAR WARS: L’ASCESA


REGIA DI CLINT EASTWOOD DI SKYWALKER
USA, 2019 REGIA DI J.J. ABRAMS
USA, 2019
Clint Eastwood continua a
interrogare cosa significhi essere Padri, figli, nipoti. Morte, vita,
“americani” oggi, in quello che ciclicità, eterno ritorno. Saga,
senz’altro può essere considerato mito, cosmogonia. Il nono
uno dei momenti più bui della storia film di Star Wars, quello che
degli Stati Uniti. Richard Jewell, dovrebbe chiudere il discorso
però, non è solo il nuovo capitolo inaugurato da Lucas più di
di un ideale pantheon dell’eroe 40 anni fa e dal 2015 finito
americano. Eastwood, come sempre, nelle mani della Disney,
mette in campo una straordinaria più che un film è un season
macchina delle ambiguità. L’eroe è finale. Niente di scandaloso,
il frutto di una narrazione, di uno vista la provenienza di JJ
sguardo. E la sua immagine è il risultato di un conflitto Abrams e il lavoro del co-sceneggiatore Chris Terrio con
da affrontare sia nel cuore dei suoi valori che come i franchise della DC Comics: i due hanno trattato una
racconto alternativo al discorso ufficiale. L’eroe secondo materia amplissima come accumulo di personaggi, eventi e
Eastwood è una discontinuità. Una frattura. Non è un risposte da dare. L’impaginazione orizzontale del racconto
caso che da American Sniper in poi il regista abbia anche procede a tappe forzate, svelamento dopo svelamento,
offerto un punto di vista molto preciso sull’apparato della all’interno però di un blocco di film – gli ultimi tre – pensati
comunicazione e dei mass media. Ancora una volta un film in senso verticale, con Il Risveglio Della Forza chiamato
dalla nettezza implacabile, il quale evoca sia le tribolazioni a riallacciare i fili del tempo e Gli Ultimi Jedi relegato a
dell’ingenuo eroe americano di Frank Capra che la lucidità episodio a sé, troppo audace, forse, nel tentativo di togliere
politica del Pollack di Diritto Di Cronaca. Eastwood la saga dalla sua stessa ombra. La pervasività del modello
sembra addirittura invocare il magistero di William Wyler seriale ha dunque raggiunto anche Star Wars. Giusto così,
per come riesce a cancellare (apparentemente) i segni probabilmente, come modo per chiudere coerentemente
della sua presenza autoriale dando vita a una tragedia una storia che per nascita appartiene al ’900, che lo stesso
americana che esplode silenziosa in dettagli e note a Lucas aveva cercato di proiettare nel futuro con la seconda
margine. trilogia e che ora la Disney fa di tutto per ancorare al
GIONA A. NAZZARO presente.
100/100 ROBERTO MANASSERO
72/100 RUMOREMAG.COM | 103
VISIONI SERIE TV

“E la fine del mondo


ma io sto bene”
WAR OF THE WORLDS creature approdano sulla Terra. La diffidenza verso gli altri esseri
PRODUZIONE: PRODUZIONE CANAL+, umani viene alimentata dalla necessità di proteggere sé stessi e i
FOX NETWORKS GROUP EUROPE & AFRICA propri cari, dall’urgenza di ricongiungersi a loro nell’apocalisse
PIATTAFORMA: FOX imminente, ma cresce in parallelo la solidarietà e l’istinto di
protezione verso i propri simili: questi i principali binari su
cui si muove la serie. Allontanandosi dall’idea originale del
Davanti a un’imminente apocalisse qual è la forza propulsiva romanzo, si racconta l’umanità, lasciando sul fondo l’invasione
che spinge ad affrontare le difficoltà, le paure e la possibilità di extraterrestre. Nel cast brillano in particolar modo Gabriel Byrne,
morire? L’amore, in tutte le sue declinazioni: per la famiglia, per nel ruolo di Bill, professore di neurobiologia ossessionato dalla
i figli, il recupero di affetti perduti rincorrendo vane chimere. In sua ex moglie (Elizabeth McGovern) a cui è concesso il ruolo
linea con una corsa al particolare e al privato che accompagna più approfondito, e Catherine Durand (Léa Drucker), scienziata
questi anni di ritorni di sistemi di pensiero autoritari. War Of The che raccoglie le prime tracce di origine extraterrestre. La serie
Worlds, serie in otto episodi basata sul romanzo di H. G. Wells, non risparmia colpi di scena ed emozioni forti. Un prodotto di
caposaldo della letteratura fantascientifica, è il racconto corale intrattenimento non disprezzabile ma che forse banalizza un po' le
di un’umanità sempre più cinica ed egoista in cerca di riscatto intuizioni spielberghiane, nerissime, per privilegiare un approccio
dinanzi a una fine ormai prossima. Tutto ha inizio quando dallo ideologico e politico più rassicurante.
spazio profondo giungono segnali di vita; dopo poco appare chiara MARIANGELA SANSONE
la minaccia di una guerra aliena, molteplici attacchi e spaventose 74/100

CARNIVAL ROW LE TERRIFICANTI


PRODUZIONE: LEGENDARY PICTURES, AVVENTURE DI SABRINA
AMAZON STUDIOS PRODUZIONE: WARNER BROS.
PIATTAFORMA: AMAZON PRIME VIDEO TELEVISION, ARCHIE COMICS,
BERLANTI PRODUCTIONS
Nella pacifica e operosa città di Burgue PIATTAFORMA: NETFLIX
(una Londra steampunk piena di fumi
industriali e corsetti vittoriani) scia- Le Terrificanti Avventure Di
mano gli esseri fatati in fuga da Faerie, Sabrina si discosta dalle atmo-
regno al di là delle montagne caduto sfere leggere e ironiche della serie
in mano alla forza misteriosa e vaga- televisiva anni 90, cedendo il passo
mente nazista chiamata Il Patto. La al lato oscuro, ai riti satanici e alle
convivenza si fa subito brutale: stipati formule demoniache in latino, una
nella zona più malfamata della me- vera e propria declinazione horror
tropoli (la Carnival Row del titolo), i rispetto alla sitcom di qualche
gruppi sempre più numerosi di fatine con le ali da libellula, decennio fa, Sabrina, Vita Da
lupi mannari e satiri dai piedi caprini subiscono, come tutti Strega. Ispirata alla creatura degli Archie Comics, la storia
i rifugiati, la paura, il disprezzo e il razzismo degli umani. ha molti punti in comune con la serie originale, come la
Tranne alcuni. Il tormentato ispettore Rycroft Philostrate presenza delle due zie, Zelda e Hilda, il fidanzato Harvey
(Orlando Bloom, copia esplicita del Johnny Depp di From e il gatto “famiglio” Salem, ma la sedicenne, metà strega e
Hell) si batte per far luce sugli efferati omicidi che flagella- metà umana, deve scegliere se continuare la propria vita
no la comunità fatata e per riconquistare l'amore perduto come una qualsiasi adolescente o dedicare la propria esi-
della fatina Vignette (la supermodella Cara Delevingne, che stenza a Satana. La ragazza non vuole rinunciare a nessuna
dà un nuovo significato recitativo al termine "statuario"). delle due strade, da un lato la normalità del quotidiano con
Sorprende per sontuosità e accuratezza, l'ambientazione i brividi e la libertà dell’adolescenza, dall’altra la magia e il
della serie ad altissimo budget scritta dal neofita Travis fascino del potere delle tenebre. Non si tratta solamente di
Beacham e dal veterano René Echevarria. Peccato che lo una serie con fantastico e horror come matrici fondamen-
sforzo creativo si sia arenato dentro una pozzanghera di psi- tali, ma anche del ritratto di una giovane ragazza che lotta
cologie da strapazzo e di prevedibilissime svolte. per essere sé stessa e per affermare la propria personalità
CLAUDIA BONADONNA individuale, fuggendo dagli stereotipi e ribellandosi a im-
59/100 posizioni e divieti ciecamente dettati dalla morale comune.
MARIANGELA SANSONE
72/100
104 | RUMOREMAG.COM
Musica
VISIONI ESPANSE

per gli occhi

Cineobituary
SANTA MANU

ANNA KARINA HIT


REGIA: SIMONE BOZZELLI
LABEL: UMG
19 40 – 2019
Simone Bozzelli è uno dei nomi da
All’anagrafe era stata registrata come Hanna Karin Blarke Bayer. Il cinema – e il mondo tenere maggiormente d’occhio fra
– la ricorderanno per sempre con il nome di Anna Karina. Nell’arco di sette film e mezzo, i giovanissimi registi italiani che
diretta da Jean-Luc Godard, l’attrice diventa il segno di un’epoca irripetibile. La Nouvelle ancora devono esordire sulla lunga
Vague e i prodromi del ’68. Dopo, nulla sarà più come prima. Il suo volto, il suo accento, distanza. Diplomato alla NABA e
la sua presenza sono assurti a simbolo di tutto ciò che il cinema può ancora essere. allievo di Gianni Amelio al Centro
Eppure, nonostante l’ombra di Godard, ha saputo emanciparsi da un amore difficile e Sperimentale di Roma, Bozzelli ha
andare avanti. Fra gli altri registi con cui ha lavorato impossibile non citare Fassbinder, presentato nel 2019 in concorso alla
Rivette, Schlöndorff, Cukor, Visconti, Demme e altri ancora come Guy Greene e Franco Settimana Internazionale della Critica
Brusati per Pane E Cioccolata. Restia a offrirsi come musa o simbolo, ha vissuto con di Venezia il suo primo cortometraggio,
leggerezza il suo ruolo di icona di una certa idea della Nouvelle Vague. Nel 2000, con Amateur, lavoro di raro acume
la collaborazione di Philippe Katerine e altri musicisti, incide il disco Une Histoire formale e di straordinaria intelligenza
D’Amour, una magnifica raccolta di chansons che la sua voce inconfondibile indossa con poetica. Dotato di un talento visivo
straordinaria naturalezza. Anna Karina sarà per sempre l’immagine di un cinema che ha notevolissimo e di un’intuizione
permesso di immaginare un altro modo di essere nel cinema, per il cinema. Non ci sarà naturale per la composizione,
mai più un’altra attrice come lei. Anna Karina è tutto il cinema del mondo. ritroviamo Bozzelli alla regia di HIT,
GIONA A. NAZZARO singolo di Santa Manu. Il video,
contemporaneamente un omaggio
e una parodia dell’estetica delle
televendite delle televisioni private
dagli anni 80 in su, caratterizzato
da colori caldi e una levigatezza
addirittura disturbante, rielabora in
forme contemporanee il sincretismo
D E L ME S E DRACULA del primo Almodovar. In tre minuti
BBC esatti, Bozzelli riesce a dare corpo
all’insofferenza di Santa Manu, al
Mark Gatiss e Steven Moffat ci riprovano. suo disprezzo per le richieste che le
Dopo Sherlock Holmes (e Sir Arthur Conan vengono poste, restando nell’ambito
Doyle), tocca a Dracula (e a Bram Stoker) delle forme di una televendita che
ricevere il trattamento di rilettura attento, assume i caratteri di una messa con
affettuoso e perversamente di secondo tanto di comunione. La reificazione
grado diventato ormai il marchio di fabbrica dei corpi e delle idee diventa così un
del loro lavoro, e del successo che ne è circo cinico di mortifera eleganza,
conseguito. Interpretato da Claes Bang (The che nelle parole del brano si presenta
Square), Dracula si presenta con i crismi sardonico e minaccioso. Bozzelli
delle migliori produzioni BBC degli ultimi dimostra anche in un lavoro su
anni. Per il momento più una miniserie che commissione di pensare in termini
una vera e propria serie televisiva, si tiene in visivi assolutamente personali, senza
equilibrio fra filologia e innovazione secondo cedere mai al naturalismo dominante.
la collaudata ricetta di Gatiss e Moffat. Chi Il suo approccio gender fluid riprende
per i vampiri ha sempre avuto un debole la domanda di fondo di Amateur, ossia
ovviamente aspetterà il duo al varco. Il resto cosa si è disposti a fare per essere
del pubblico, invece, confiderà nell’effetto amati e amare, e la trasforma in una
Sherlock. Il minimo sindacale in termini di questione di economia dell’immagine.
qualità è in ogni caso garantito dalla BBC e il Politica del desiderio, insomma. In
box blu-ray è un oggetto da collezione degno attesa di vedere i prossimi lavori di
della spesa. Un lavoro di notevole qualità, Bozzelli, non possiamo che apprezzare
dunque, in una confezione all’altezza delle i risultati – già così compiuti – di un
aspettative. Quindi: che sarà mai qualche giovane talento che esplora senza
goccia di sangue per vivere un’avventura ai paura il perimetro della sua vocazione
confini della notte? di artista.
GIONA A. NAZZARO GIONA A. NAZZARO

RUMOREMAG.COM | 105
LETTURE FEBBRAIO 2020

AA.VV.
1000 DISCHI ROCK FONDAMENTALI + CENTO DISCHI DI CULTO
GIUNTI

Difficile rendere ancora più completa una guida dal


valore già di per sé enciclopedico, ma i tempi cambiano:
risulta quindi necessario procedere a delle nuove
integrazioni, così come alle inevitabili conseguenti
esclusioni. Escono alcuni titoli, la cui rilevanza è stata
ridimensionata dal mutare delle prospettive storiche;
altri scivolano nei Cento Culti, sezione nuova di zecca,
che accoglie anche lavori precedentemente lasciati fuori
come Happy Nightmare Baby degli Opal o Today dei
Galaxie 500. Viene finalmente sanata la sanguinosa assenza dell'album
omonimo di Mark Hollis, allo stesso modo vengono aggiunti titoli essenziali
usciti dopo la precedente edizione (Blackstar di David Bowie e Black
Messiah di D'Angelo, che qui prende il posto di Voodoo). Risulta nutrita
la pattuglia degli anni 10, la quale vede l'ingresso trionfale di numerosi
dischi: nomi come Kurt Vile, Tame Impala e Courtney Barnett conquistano
il loro meritato posto al sole. Un volume che si conferma, anche in questa
nuova veste riveduta e corretta, una guida irrinunciabile per ogni vero
appassionato di musica rock.
STEFANO D'ELIA
90/100

HUGUES BAZIN
LA CULTURA HIP HOP
BESA/MUCI

BUGO La ristampa dell’imprescindibile saggio di Bazin offre


LA FESTA DEL NULLA l’opportunità di una riflessione sullo stato dell’arte
RIZZOLI odierno, ma anche un doveroso riguardare quanto di
solido è passato nella cultura urbana globale. Se oggi
Cris, diminutivo di Crisante (ma a ben vedere esiste una sedimentata tradizione di luoghi riconvertiti
anche di Cristian, pensando al Bugatti), è alle nuove realtà giovanili, ciò è dovuto alla rivoluzione
un liceale senza una lira bucata in tasca che di usi e costumi avvenuta nei tardi anni 80 e primi '90:
sta stretto nel piccolo e brumoso paese della e l’hip hop ne è principale artefice. La prospettiva di
provincia di Novara in cui vive ed è nato, Bazin è in particolare quella francese, che parte dalle
Cerano. Come ogni adolescente dei primi '90 esperienze di Radio 7 attraverso gruppi come Suprême NTM o Iam per
che si rispetti naturalmente suona. E scalpita. giungere alla deriva più “popolare” di MC Solaar o Alliance Ethnik. Vero
Ha una band, i Provincia Bastarda. È “un è che le istanze programmatiche della cultura hip hop sono state sempre
rocker col cuore di panna”, innamorato di contrassegnate dal superamento dei confini nazionali. Per cui spazi,
Vasco Rossi, ma anche di Battisti. Curioso arti grafiche, danza e parole musicate si configurano come espressioni
che lo sia del Battisti meno ovvio, quello di comunitarie, che hanno come obiettivo la trasformazione di un contesto. Le
Anima Latina. Comunque ama anche i Cramps. banlieues di Parigi diventano archetipo di ogni periferia, e ciò che è valso
Bowie. I gusti musicali forse non coincidono alla generazione di La Haine oggi indica la direzione anche per i ragazzi di
del tutto, ma i luoghi in cui si svolge l’azione Baggio o Torpigna.
sì, e quella Novara e dintorni in cui è cresciuto FABIO STRIANI
Bugo torna prepotentemente in questo suo 85/100
romanzo d’esordio. Eppure di romanzo si tratta
perché, nonostante le assonanze tra l’autore e
il protagonista, la trama è frutto della fantasia.
Così come il viaggio verso quella Londra in
cui Cris approda insieme ai suoi tre sodali di JANE BIRKIN
band, in cerca di opportunità musicali e della MUNKEY DIARIES
sua Barbara, fanciulla di buona famiglia che ha CLICHY
appena fatto armi e bagagli per trasferircisi a
studiare. Il viaggio è al centro, metafora di vita. Facile presentare in TV Jane Birkin come icona trasgressiva
Il racconto è veloce. Scorre liscio e cadenzato. e fascinosa. Nei fatti Birkin ha tutto per essere considerata
Ha ritmo. L’argomento in sé certo non è star internazionale appena sfiorata dal disagio di esistere.
inedito, ma la scrittura è piacevole e personale. Il diario è però da sempre un cancello ben chiuso, e quindi
Perché scrivere canzoni e romanzi non è condividere svariati dettagli di vita familiare è già di per
la stessa cosa, chiaro, ma se si ha carattere sé meritorio, tanto più che JB svela fotografie nient’affatto
nella stesura dei versi spesso lo si ha anche in frivole, disseminate nel bilancio quotidiano tra viaggi,
prosa, o perlomeno questo è il caso del nostro. incontri, affetti e prime esperienze artistiche. Il successo
Funziona la descrizione dei personaggi, pare ha motivazioni ampiamente dispiegate: pur nell’eleganza
di averli conosciuti in quegli anni di fine del formale delle relazioni familiari, la giovane Jane mette a
secolo scorso. Ragazzi di provincia che sperano repertorio tutta una serie di gentili quanto inesorabili coercizioni genitoriali
di aprire i propri orizzonti, che desiderano che saranno decisive nelle successive scelte artistiche. Esempio: “Pa aveva
altro per il futuro e che associano quest’altro deciso di mandarmi in Francia presso Madame P., a causa del suo debole
al sogno di una vita da rockstar. Funziona per i francesi”. Una linea educativa condizionante può produrre una reazione
anche il flusso tra i pensieri del protagonista a catena se avvicinata ad un moltiplicatore di rilievo (nel caso di Jane: una
e i dialoghi. Un buon esordio. E in attesa capacità di fascinazione oltre norma). Non a caso, tiene a sottolineare la
del nuovo album, gli si augura il meglio per volontà di mantenere il proprio cognome davanti ai riflettori, una tangibile
l’avventura al Festival. seppur raffinata espressione di rivalsa.
BARBARA SANTI FABIO STRIANI

76/100 73/100

106 | RUMOREMAG.COM
LETTURE FEBBRAIO 2020

FRANCO CAPACCHIONE
PAROLE INTONATE
FRANCO CESATI EDITORE

“La sfida di questo libretto è sottolineare il legame,


palese o sommerso, tra un’opera di narrativa, o
poesia, o saggistica e un disco di musica rock o pop.
Considerandoli alla pari, senza distinzioni tra alto e
basso”. Fa bene l’autore a mettere le mani avanti e tenere
un profilo basso, ché la materia è facile preda dei cliché.
I 20 Abbinamenti Tra Letteratura E Musica Pop, come
da sottotitolo, sono esempi più o meno interessanti
di affinità elettive tra un libro e un disco. Alcuni tirati per i capelli, come
Bukowski e la Bertè, il Pirsing di Lo Zen… e il Vasco Rossi di Bollicine. Altri
decisamente più centrati, come il concept Histoire De Melody Nelson di
Gainsbourg ispirato da Lolita di Nabokov e a sua volta fonte d’ispirazione
per molti artisti, oppure il binomio Burroughs/Nirvana. Parole Intonate
pare un catalogo d’arte impaginato a mo’ di rivista patinata, con foto e font
grafici per ipovedenti: un po’ guida, un po’ saggio divulgativo per neofiti.
Detto questo, è ben scritto (particolarmente interessante la parte letteraria,
vedi Tondelli) e curato altrettanto bene a livello editoriale.
MANUEL GRAZIANI
71/100

LUCA D’AMBROSIO
EPÌSCH PORZIONI MUSICA MIGRANTE – DALL’AFRICA ALL’ITALIA PASSANDO
KURT COBAIN DOSSIER: INDAGINE PER IL MEDITERRANEO
SU UN SUICIDIO SOSPETTO ARCANA
CHINASKI
Siamo abituati a scindere emotivamente e
“Qualcuno sa dirmi che fine abbia fatto la operativamente la musica dell’Africa dagli incontri
verità?”. Questa domanda, che si trova tra che ogni giorno viviamo con le persone provenienti dal
le pagine del libro, verso la fine, riassume quel continente. Tutto bene se in cuffia pompano suoni
perfettamente il clima di dubbi, presunti subsahariani suggeriti da David Byrne o Peter Gabriel,
o veri depistaggi, affermazioni, smentite oppure techno Maghreb intercettata all’università. Però
e documenti distrutti, forse mai esistiti o sul fronte del contatto diretto siamo carenti. Il lavoro
smarriti negli anni, che circondano con dell’autore s’infila in questo varco per un viaggio in due
una spessa coltre di mistero la morte di tranche: le storie arrivano da Burkina Faso, Mali, Niger, Ghana, Tunisia e
Kurt Cobain e che Porzioni raccoglie con via dicendo; la musica, che inevitabilmente punteggia i racconti, è in seguito
meticolosità e descrive con linguaggio illustrata con portamento storico e critico. Il punto di forza dell’operazione
spudorato e diretto raccontando i fatti dalle risiede proprio nei passaggi in cui i due vasi comunicano con maggiore
diverse angolazioni (allucinate o meno) di chi immediatezza. Un ragazzo del Burkina svela i suoi idoli engagé, un profugo
li ha vissuti. Già nel 2008 l’autore pubblicò della Sierra Leone passa gli auricolari all’uomo europeo, suoni e baby
Il Caso Cobain, sempre per Chinaski, che gang s’intrecciano nei racconti della Costa d’Avorio. E così via, con la forza
conteneva solo i primi due dei cinque capitoli delle storie di prima mano raccolte sul campo in Africa e con importanti
qui presenti e godeva di una breve prefazione riferimenti a fede religiosa ed etnia di ciascun interlocutore.
di Ken Paisli, che ci avvertiva: “Un’indagine PAOLO FERRARI
seria fatta da un tipo poco serio, ecco cos’è 73/100
Il Caso Cobain”. Qui l’autore, sempre con
l’accuratezza di contenuti presentati tramite
il suo gonzo style, rincara la dose con nuove
testimonianze (allucinate? Interessate?
Reali?) e ulteriori prove (create a tavolino?
DON JOE
IL TOCCO DI MIDA
Manipolate? Reali?) che non riguardano solo MONDADORI
l’eccentrica vedova Courtney Love ma anche
la polizia di Seattle, la CIA e una serie di altri Re Mida, il sovrano capace di trasformare in oro ogni
attori secondari (ma non troppo), cercando cosa finita in suo possesso: è questo il paragone che
di tirare le somme. Se i primi due capitoli Don Joe, storico produttore della crew milanese Club
(quelli contenuti anche ne Il Caso Cobain) Dogo, sceglie per raccontare la propria storia. Che
ricostruiscono l’infanzia, l’adolescenza e la è una storia di successo, l'avventura del ragazzino
carriera di Cobain fino alla sua scomparsa, che ce l'ha fatta, trasformando la propria passione
facendo luce anche su vicende che se collegate in un lavoro. Joe è ottimo testimone del prima e del
alla morte di Kurt porrebbero effettivamente dopo di questa musica in Italia, oltre a essere stato
qualche dubbio sul suo suicidio, dalla terza protagonista di quella stagione spartiacque, l'anno 2006
parte in poi conosceremo meglio l’infanzia, con la rinascita mediatica e commerciale del genere
l’adolescenza e l’era “post Kurt” di Courtney, nel nostro paese proprio grazie al successo di Fabri Fibra e dei Dogo. La
una donna che sembra uscita da un romanzo differenza fondamentale fra i due momenti, la presenza e l'assenza di
di Irvine Welsh, e incontreremo anche Frances denaro, è ben descritta nelle circa 130 pagine che costituiscono questo libro
Bean Cobain e il suo ex marito. Porzioni non e che ripercorrono la carriera del producer meneghino, dai primi passi
risparmia proprio nessuno per offrire un come appassionato della cultura al successo nazionale, passando per la
quadro completo di quelli che sono i fatti resurrezione artistica come Club Dogo dopo lo scioglimento del progetto
concreti che si celano dietro questo “suicidio Sacre Scuole in un momento morto per la scena, quei primi anni Zero dove
sospetto”. Ma alla fine chi sa dire “che fine le rime erano scomparse dai radar mainstream. Godibile.
abbia fatto la verità”? DAVIDE 'DEIV' AGAZZI
DORIANA TOZZI
60/100
77/100

RUMOREMAG.COM | 107
LETTURE FEBBRAIO 2020

KRISTIN HERSH
NON FARE STRONZATE, NON MORIRE
JIMENEZ

"A volte vogliamo morire. E a volte ci guardiamo a


vicenda mentre percepiamo questa emozione". Due
danneggiati dal mondo (Kristin Hersh delle Throwing
Muses, in lotta dall'adolescenza con la depressione
bipolare, e Vic Chesnutt, tetraplegico dall'età di 18 anni
dopo un violento incidente automobilistico) si incontrano
nella vita e nella musica. Lei è già una stella alternativa
avviata alla carriera solista, lui un chitarrista che può
muovere solo due dita, ma capace di strimpellare "canzoni
sgualcite dentro cui riuscivamo tutti a sentirci a casa". Per buona parte
degli anni 90 saranno in tour insieme. Quasi feroce l'una, nell'imporre a lui
di accogliere "la tremenda dolcezza dell’esistenza" (ma Chesnutt si ucciderà
comunque, la vigilia di Natale del 2009), caustico e dissacrante l'altro nel
trattare i demoni di lei. Il racconto di quegli anni diventa nella poetica cruda di
Hersh l'incontro dentro uno stesso disagio: l'impulso "incrinato e brutalmente
profondo" a condividere il proprio smarrimento. Un Addio A Vic Chesnutt,
recita il sottotitolo. Il ricordo accorato e sfrontatamente privo di pietismo di
una vita in fiamme.
CLAUDIA BONADONNA
82/100

MATTEO TORCINOVICH
PUNKOUTURE - CUCIRE UNA RIVOLTA 1976-1986 LUIGI LUPO
NOMOS
PODCASTING. LA RADIO DI CONTENUTO RITORNA SUL WEB
MELTEMI
Che sia un fine esteta e storico pop
Torcinovich ce l’ha dimostrato con Pics Off! È impossibile che non vi siate resi conto di quanto il
sulle copertine fotografiche dei dischi new podcast si sia diffuso negli ultimi anni. Ecco, quindi,
wave. Nel secondo capitolo, sempre stampato un libro fondamentale per comprendere come le
dai tipi di Nomos in un’elegante edizione pionieristiche web radio abbiano svolto un primo passo
cartonata 20x25, si supera analizzando la importante verso lo sbarco dei grandi network sul web e
moda punk che fece diventare glamour il da qui si sia passati in breve tempo alla definizione del
kitsch più esasperato attraverso il riuso, formato podcast, molto seguito all’estero e ultimamente
il fai da te e le combinazioni più assurde anche in Italia. Lupo si mostra grande conoscitore
innalzati a forma d’arte individuale. Il punk e frequentatore di entrambe le realtà: quella della
è stato un movimento artistico di protesta radio, filtrata anche attraverso le riflessioni personali
ma anche di costume, l’antimoda che per scaturite dall’ascolto di alcuni programmi, e quella dei podcast, termine
paradosso diventa moda al punto che nei coniato da Ben Hammersley del “Guardian” che ha fuso i termini pod (in
tardi ’70 pure le riviste italiane, tedesche, riferimento al “walkman del terzo millennio” della Apple) e broadcasting.
finlandesi, della ex Jugoslavia pubblicavano Nonostante la materia trattata sia piuttosto specifica, Podcasting è un
articoli su come vestirsi punk. Il tutto spinto libro che può risultare interessante e facile a tutti, lo testimoniano i grafici
da fanzine fotocopiate dove a partire dal 1976 esemplificativi, indispensabili nel capitolo in cui si racconta del boom del
appaiono disegni, bozzetti e pubblicità DIY podcast. Un libro utilissimo per capire come e perché questo formato sia
dei negozi che vendevano le divise per punk diventato così popolare negli ultimi anni.
e diramazioni varie come new romantics, FERNANDO RENNIS
rockabillies e mods. Non solo vestiti,
75/100
accessori e scarpe (Doc Martens e Brothel
Creepers), in Punkouture troviamo racconti e
foto delle acconciature punk come la moicana
di Richie Stotts dei Plasmatics o i make
up sovversivi di Dave Vanian dei Damned. MAURIZIO STEFANINI, MARCO ZOPPAS
Nonché le fantastiche storie dei punk russi, DA OMERO AL ROCK
fotografate da Igor Moukhin, e quelle delle IL PALINDROMO
boutique alternative dell’epoca: Seditionaries,
Kitsch-22 e Boy a Londra (con le creazioni Esiste ancora un pubblico che considera la scrittura
della Westwood e la t-shirt “Gary Gilmore “contaminata” dall’immagine o dalla musica come
Lives” di Genesis P-Orridge), Poseur a Los scarsamente degna di essere valorizzata quale opera
Angeles, a NY Revenge e Manic Panic delle letteraria. Stefanini e Zoppas risalgono alla letteratura
sorelle Bellomo, fugaci coriste dei Blondie. non scritta per ricordare che, invece, tutto iniziò proprio
Torcinovich non scrive libri, ché sono buoni a voce (con Omero). E la parola veniva frequentemente
tutti a farlo, piuttosto idea e compone musicata, come nel caso degli aedi greci, passando per i
curatissimi progetti editoriali wave punk con guiriot fino ai cantastorie. Un esempio? Il ritornello: la
al centro le immagini (foto, flyer, grafica) e reiterazione delle formule funge da “ripasso” per esercitare la memoria del
testi tanto essenziali quanto preziosi: non cantore, oltre che come valore iconico stabile per l’ascoltatore. E dunque
quei boxini divulgativi Wikipedia style per i ritroviamo il piè veloce Achille come il “solco lungo il viso” del pescatore.
figli alternativi delle casalinghe di Voghera. Una materia di vastissimo respiro che gli autori elaborano nei particolari
Applausi e sputi punk à gogo. storico geografici, privilegiando il contesto italiano. Menzione d’onore
MANUEL GRAZIANI è però fatta per il caso Dylan, a più riprese trattato nella bibliografia
88/100 contemporanea dopo l’assegnazione del Nobel. Non tutti, affermano
gli autori, hanno saputo definirne propriamente il percorso artistico: la
crucialità di quell’attestazione sta nell’aver elevato la parola scritta e cantata
a sublime letterario riconosciuto.
FABIO STRIANI
80/100

108 | RUMOREMAG.COM
LETTURE EXTRA FEBBRAIO 2020

ÈVELYNE BLOCH-DANO
LE CASE DEI MIEI SCRITTORI
ADD

Da sempre, “il luogo della creazione” è fonte di curiosità.


Recentemente siamo stati A Casa Delle Rockstar
(Hoepli), ma nel caso della recherche domestica
compiuta dalla scrittrice francese Bloch-Dano,
l’immersione tra le mura dove molte delle parole che
amiamo hanno trovato forme e contorni, è ancora più
precisa e “devota”. Assecondando le curiosità personali,
spiccano la colossale dimora svizzera di Simenon,
corredata da un’infermeria attrezzatissima, 25 camere
e piscina, soprannominata “il bunker”, ma anche i meravigliosi dettagli
vittoriani della casa londinese di Charles Dickens al 48 di Doughty Street.
E poi Jean Cocteau a Milly-la-Forét (“ogni oggetto, ogni pianta, sono stati
messi lì per amore”), Nietzsche in Engadina, la villetta cubica di Samuel
Beckett e la fattoria vicino a Nairobi di Karen Blixen. Verlaine e Rimbaud
a Londra, Il Muro di André Breton, Casa Malaparte sulla sommità di Capo
Massullo, a Capri, e il New England borghese di Edith Wharton. Cortili,
soprammobili, vetrate, scale, librerie e guardaroba: prego, accomodatevi.
MAURIZIO BLATTO
78/100

MASSIMILIANO NUZZOLO
LA VERITÀ DEI TOPI
LES FLÀNEURS

JILL DAWSON Storie dentro altre storie, vicende che corrono veloci
UN INUTILE DELITTO e febbrili, come dei topi che attraversano silenziosi le
CARBONIO
tubature delle città, senza una meta precisa o uno scopo
"Una ragazza gentile, tutti la descrivevano ben definito. Allo stesso modo procede la scoppiettante
così. Niente avrebbe potuto prepararla a ciò narrazione di questo nuovo libro dell'autore de L'Ultimo
che seguì. Quando arrivò il secondo colpo, Disco Dei Cure, un romanzo breve che immerge il
sferrato alle spalle, e il dolore raggiunse lettore nelle fantasmagoriche avventure della stirpe
la sua coscienza, le sue ginocchia cedettero dei Du Marchand. Famiglia dedita al narcotraffico e
e tutto si fece nero… Questa è la mia fine al mercato della prostituzione, i Du Marchand sono
e il mio principio". La sera del 7 novembre dei Buendía , capaci di attirare per generazioni le più inenarrabili sfighe;
1974 Richard Bingham, settimo conte di costantemente alla ricerca di un riscatto sociale che li affranchi dalle loro
Lucan, uomo affascinate e noto alle cronache umili origini, questo colorato piccolo nucleo famigliare andrà incontro a
mondane, giocatore professionista, più volte numerose tragicomiche disavventure, le quali mettono in evidenza i pregi e
preso in considerazione per il ruolo di James i difetti della nostra società. Tra Benni e Márquez, con un pizzico di Pennac,
Bond negli adattamenti cinematografici dei Nuzzolo costruisce un meccanismo che scorre in maniera debordante verso
romanzi di Ian Fleming, uccise brutalmente, il suo incerto finale, infarcendo il racconto di gustose citazioni letterarie che
scambiandola per la moglie, la giovane costituiscono per il lettore un divertente gioco di rimandi e citazioni.
STEFANO D'ELIA
bambinaia di casa, Sandra Rivett, una
ragazza di provincia che cercava a Londra il 68/100
riscatto da un passato difficile. Ci sono delitti
destinati a segnare epoche, immaginari e
identità nazionali, raccontando più e meglio
di qualsiasi trattato sociologico i rapporti tra
classi. A versare in prosa le molte ipotesi su
"Lord Lucan, il fortunato", scomparso dopo SALVATORE SCIBONA
IL VOLONTARIO
l’assassinio e condannato in contumacia, ci 66THAND2ND
aveva già pensato Muriel Spark nel romanzo
del 2000 Aiding And Abetting. La "scrittrice Si ha buon gioco nell’individuare in Scibona una delle
storiografica" Jill Dawson sceglie invece il voci più potenti del panorama letterario americano
punto di vista della vittima e porta in scena attuale. Con il primo libro, La Fine, è infatti stato
il personaggio simbolico di Mandy, ragazza finalista al National Book Award ed è poi arrivato tra le
au pair audace e spensierata, al servizio pagine del “New Yorker Magazine” che, nel 2010, l’ha
dell'aristocratica famiglia Morven. Un inserito tra i migliori 20 autori di fiction sotto i 40 anni.
figlio dato in adozione, la frenesia di vivere, Oggi torna con questo splendido Il Volontario, che è un
Mandy è tanto libera quanto i Morven sono colosso di narrativa equiparabile a un miscuglio della
irreggimentati nell'educazione sociale del prosa chirurgica e acuminata di Don DeLillo e al furore
loro rango. Due mondi che si attraggono e del rimpallo tra denaro e amore di Faulkner. Il tutto,
si oppongono: la modernità lieve e persino ovviamente, nella prospettiva del Grande Romanzo Americano che, di lustro
timorosa di lei, la polverosa memoria in lustro, la critica occidentale, testarda e ottusa, ha ricercato con purissima
dell'Impero che si sbriciola tra le mani della ossessione. Il libro è comunque una meraviglia umanissima, tenera e
nobile coppia, il buco nero del delitto finale. crudele, che segue il viaggio di generazioni perdute e da perdere, con i loro
Un racconto che si inanella tra le pagine in fili famigliari trasversali in attesa di disfarsi del tutto. È un romanzo che
una spirale discendente di oscuro presagio. verte sul tentativo di annullare se stessi e il prossimo ego. E, insieme, il
Che dipinge un'Inghilterra sempre in conflitto dolore e la violenza.
tra avanguardia e deleteria nostalgia. Allora DANIELE FERRIERO
come ora.
79/100
CLAUDIA BONADONNA
72/100

RUMOREMAG.COM | 109
FUMETTI FEBBRAIO 2020

CHEESE
DI ZUZU
COCONINO PRESS

Vincitrice del Premio Guinigi Lucca Comics 2019 come


miglior autrice di fumetti emergente ex aequo con
Fumettibrutti, Zuzu con Cheese ci porta nei territori
dell’autofiction, nei quali la propria storia personale
si scontra ed esplode con l’invenzione, l’esagerazione
astratta ma ficcante, la deformazione antirealistica.
Opera estremamente profonda e ambiziosa, mette subito
in chiaro che la voce dell’Autrice – con la A maiuscola
– è presente, chiara e, nonostante qualche inevitabile
sbavatura in termini di ritmo e coesione - d’altronde parliamo pur sempre di
un esordio -, ci fa capire che con il suo lavoro avremo molto a che fare anche
in futuro. La storia è quella di tre amici immersi nella provincia dell’impero,
tra pulsioni giovanili e problematiche esistenziali concrete, reali e mai
mostrate in chiave banale o semplicistica. Se amate Gipi e, per certi versi,
Simon Hanselmann, questa lettura fa per voi.
STEFANO FANTI
75/100

LA SCUOLA DI PIZZE IN FACCIA BRAT


DEL PROFESSOR CALCARE DI M. DEFORGE
DI ZEROCALCARE ERIS
BAO PUBLISHING
Deforge si è calmato? Conoscendo la sua produzione
Non cessa di sorprendere la straordinaria precedente e leggendo Brat sembrerebbe di sì,
capacità di Zerocalcare di trasformare quelli nonostante la natura multistrato tra astratto, nonsense e
che sostanzialmente sono momenti di feroce introspezione dell’opera. Il tratto infantile, i colori piatti,
autoanalisi in riflessioni che investono la sperimentazione sulle forme e le prospettive libere
la totalità dei fenomeni del nostro vivere dell’autore sono importanti per capirlo e apprezzarlo, ma
comune. E, a dispetto di una macchina ora riesce a essere narrativamente parlando più lineare,
promozionale che non vuole altro che nonostante l’incipit folle. In Brat si parla di una ribelle
incasellare nomi e opere per continuare la sua superstar del vandalismo in crisi artistica: schiacciata dal
fagocitazione indifferenziata e poi passare successo e dalle nuove generazioni che spingono, vessata
ad altro, Zerocalcare si conferma ancora una dall’ispirazione latente e dai troppi flash del passato, decide di uscire di
volta autore completo e – soprattutto – dal scena con un ultimo colpo di teatro. In questo script malato troviamo
respiro ampio e dallo sguardo acuminato. ragionamenti profondi alternati a volgarità estreme, ma sempre seguendo
Senza mai venire meno alla forma del un percorso evolutivo. Nella metamorfosi delle forme – il suo lavoro su
racconto breve in prima persona – di fatto Adventure Time è palese rimando, così come i degenerati lavori precedenti,
sempre la messa in abisso di un racconto, tra pop e avanguardia – ritroviamo sentimenti ed emozioni, e non è poco.
la riflessione a posteriori o proiettata in STEFANO FANTI
avanti di una “cosa” da fare (o già alle spalle
ma sulla quale si ritorna “criticamente”…)
75/100
– l’autore, attingendo unicamente alla sua
integrità, al suo inesauribile talento per la
sintesi, il gusto del cortocircuito paradossale
o lo sberleffo autodenigratorio, si offre
ancora una volta come unica possibile sintesi
fra Andrea Pazienza (non ne me voglia Rech MURDER FALCON
se lo citiamo ancora), Tondelli (la lucidità DI DANIEL WARREN JOHNSON – MIKE SPICER
SALDAPRESS
attraverso cui un intero mondo esiste per
tramite della scrittura e diventa racconto) ed
Un vero fumetto heavy metal, i cui autori non si limitano
Enrico Brizzi (la precisione con cui gli oggetti
a strizzare l’occhio a una fetta di mercato fra le più
culturali assurgono a correlati oggettivi di un
refrattarie alle lusinghe del “tutto disponibile, tutto in
sentire). Il volume, raccogliendo materiale
digitale”. Gente, cioè, che continua a comprare dischi,
di provenienza eterogenea, riesce, merito
ad andare ai concerti e a condurre uno stile di vita
enorme, a porre in prospettiva quelle che
analogico. Murder Falcon è una visione del mondo –
prese singolarmente e magari lette al volo in
adolescenziale e un po’ nerd – che chiunque abbia mai
Rete possono sembrare solo sortite spiritose
fatto air guitar comprende senza troppe spiegazioni. Lo
anziché tasselli di un mondo complesso e
scarto sta nell’acuta intelligenza che gli autori investono
stratificato che si cela con estrema modestia
nel dare forma a un immaginario in genere relegato alle
dietro il suo valore d’uso immediato. Rech si
migliori copertine degli Iron Maiden e dei Judas Priest. Le tavole sprizzano
conferma dunque autore fra i più interessanti
energia a mille. L’omaggio al metal è autentico perché il racconto non bara
e articolati del panorama fumettistico
e non semplifica: si tratta di salvare il mondo grazie all’aiuto di un falco
italiano e non solo: la melassa del consenso
umanoide che a ben vedere è un cugino di secondo grado delle tartarughe
e dell’hype non l’ha ancora ghermito. Per
ninja, facendo gridare le chitarre in piena distorsione. Una lettura
fortuna sua e nostra.
irresistibile che in fondo spiega perché il metal non scomparirà mai.
GIONA A. NAZZARO
GIONA A. NAZZARO
100/100
87/100

110 | RUMOREMAG.COM
F U M E T T I P O S T E R-I D I A L E S S A N D R O B A R O N C I A N I E A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E

1963: Nasce ad Ardwick,


Manchester, il 31 ottobre.
I genitori sono immigrati
irlandesi, provenienti
dalla Contea di Kildare. La prima
grande passione è il calcio: Marr
arriverà a fare un provino per il
Manchester City.
Cit

1976: Trasferitosi in un
nuovo quartiere, scopre
la chitarra e assiste alle prove
di Billy Duffy, futuro chitarrista dei Cult,
con la sua band scolastica. Marr esordisce
con il suo primo gruppo, i Paris Valentinos,
di cui fa parte anche Andy Rourke, futuro
Smiths: suonano cover di Stones e ThinLizzy.
Tre anni dopo abbandona il suo vero
cognome, Maher,
Mahe per non essere confuso
con il batterista dei Buzzcocks, John Maher.

1982: La sua ultima band, i Freak Party, si è arenata per


la difficoltà di reperire un cantante. Un
amico gli consiglia di contattare Steven Patrick
Morrissey, ex frontman dei Nosebleeds, effimera
formazione punk. Nascono così gli Smiths.

1987: Sciolti gli Smiths, per un brevissimo


periodo entra a far parte dei Pretenders.
Segue il sodalizio con i The The del vecchio
amico Matt Johnson, in studio e in tour,
a più riprese
rip tra il 1988 e il 1994, e la nascita
degli Electronic, di cui è co-fondatore con
Bernard Sumner dei New Order.

Entrambi chitarristi si trovarono per la prima volta


in studio a sorpresa soltanto con delle tastiere.
Nessuno dei due voleva più suonare le chitarre. 2006: Entra a far parte in pianta stabile dei Modest Mouse.
Grazie a We Were Dead Before The Ship Even Sank, uscito
nel 2007, Marr arriva per la prima volta in cima alle
classifiche americane, impresa mai riuscita con gli Smiths.

2013: Esce il primo


album a suo nome,
The Messenger.
Tre anni dopo esce
la sua autobiografia,
Set The Boy Free.

RUMOREMAG.COM | 111
DAL VIVO INNER SPACES #5: MURCOF

INNER SPACES #5:


MURCOF
Non è semplice descrivere un live diversi appuntamenti della rassegna un
dove sul palco non c’è nessuno e aspetto particolarmente interessante
l’aspetto visivo è pressoché azzerato. è capire come verrà sfruttato dagli
Ma è il bello degli appuntamenti di artisti, cogliendo le differenze
Inner Spaces, la rassegna che da sei nell’interpretazione (artisti che spesso
anni porta all’Auditorium San Fedele arrivano anche un paio di giorni
di Milano i migliori interpreti mondiali prima per provarlo). Il live set di
della scena ambient ed elettronica. Murcof si gioca tutto sulla sospensione
Puro suono, nient’altro. Questo è del suono, un equilibrio di tappeti
possibile grazie all’impianto presente sonori, reverberi, fruscii e loop che
in sala, l’Acusmonium Sator, sorta di si espandono in cerchi concentrici
surround all’ennesima potenza formato attraverso la sala. Come se la musica
da 50 altoparlanti che possono essere fosse posizionata a metà strada fra
“suonati” e gestiti in diretta durante il pavimento e il soffitto, degli anelli
l’esibizione, in completa simbiosi senza Saturno al centro. L'esibizione
con l’artista e la sua musica. Quando non punta sulla potenza ma sulla
viene sfruttato al meglio delle sue AUDITORIUM SAN FEDELE, delicatezza, sulla apparente fragilità, in
potenzialità, ci si trova completamente MILANO perfetta sintesi con le caratteristiche del
13 GENNAIO 2020
immersi, schiacciati, come in una suono creato. Fernando Corona (questo
gigantesca sauna sonora con il suono al il suo vero nome) riesce a costruire un
posto di umidità e del calore. Per questo piccolo buco nero al centro della sala,
motivo la gran parte delle volte l’artista vicino al quale un set da 40 minuti
non sta sul palco, ma in centro alla sala, sembra durarne solo cinque. Un viaggio
di fianco alla “regia acusmatica”. durante il quale si ha quasi timore di
Per il primo appuntamento del 2020, respirare, o di muovere un qualsiasi
l’artista chiamato a cimentarsi con muscolo, per paura di rompere la magia
l’Acusmonium è il messicano Murcof, o di incrinare la sottile bolla di cristallo
punto di riferimento dell’ambient il in cui si è immersi. Una esperienza
cui stile particolare va dalla classica sensoriale raffinata. Qualcosa da
contemporanea alla musica concreta. provare assolutamente almeno una
Prima di lui, l’ascolto di un’opera di volta nella vita in campo musicale?
Francois Bayle, scritta appositamente Senza alcun dubbio un appuntamento di
per lo strumento, ideale per capirne Inner Spaces.
le potenzialità. Perché frequentando

TESTO DI LUCA DOLDI - FOTO DI STARFOOKER

112 | RUMOREMAG.COM
DAL VIVO IN ARRIVO

All’inizio di gennaio impazzava sui social il giochino dei concerti, troppe volte però il miglior concerto o l’ultimo
erano di band terribilmente vecchie, o di molti anni fa. In Italia c’è sempre stato un retaggio culturale per il quale
andare ai concerti nei locali è una cosa da ragazzini, e quando si diventa grandi si deve smettere. Per fortuna col
tempo sta cambiando la mentalità, perché non si capisce come giocare a calcetto fino a 60 anni sia socialmente
accettabile e andare ai concerti no. Quindi spero che qui sotto troviate il vostro miglior concerto, perché il migliore
è sempre il prossimo.

A CURA DI LUCA DOLDI

4 FEBBRAIO 5 FEBBRAIO
RIDE EXPLOSIONS IN THE SKY
SANTERIA (MILANO) DUSE (BOLOGNA) / FABRIQUE (MILANO)
Se si parla di shoegaze è impossibile non citare i Ride. Se si parla di post rock, invece, non si può non parlare
Dopo la reunion del 2014 e due dischi dopo 20 anni di della band texana come una delle protagoniste del genere:
silenzio, tornano di nuovo su un palco italiano. quest’anno festeggiano i 20 anni del loro debutto.

7 FEBBRAIO 6/7/8 FEBBRAIO


BALTHAZAR RYLEY WALKER
LOCOMOTIV (BOLOGNA) RAVENNA / MACERATA / MILANO
Una delle migliori live band in circolazione, ve lo può Ryley Walker è un cantautore elegante, spesso accostato a
confermare chi era sotto il palco a Milano e a Torino l’anno Tim Buckley. Uno dei migliori della sua generazione (forse
scorso. Se siete in zona Bologna non mancate. il migliore?), soprattutto quando è su un palco.

10/11/12 FEBBRAIO 11 FEBBRAIO


EDITORS CITY AND COLOUR
ROMA / MILANO TEATRO DAL VERME (MILANO)
Con gli Editors non si sbaglia mai. Anche i detrattori Uno dei pochi casi in cui il progetto solista del cantante di
dei loro ultimi dischi si tolgono il cappello di fronte una band riesce a superare la band stessa. Dallas Green è un
all’intensità dei loro concerti. Doppia data a Milano. fuoriclasse con il punk nelle vene.

16 FEBBRAIO 22/23 FEBBRAIO


LIAM GALLAGHER BIG THIEF
MEDIOLANUM FORUM (MILANO) LOCOMOTIV (BOLOGNA) / MAGNOLIA (MILANO)
Recentemente hanno aperto a una possibile reunion, ma Hanno pubblicato non uno ma due dischi, U.F.O.F. e Two
approfittatene comunque: per rivedere gli Oasis spendere- Hands, nel 2019, ed entrambi sono finiti ai primi posti di
ste molto di più che vedere i due fratelli separatamente. tutte le playlist annuali.

26/27 FEBBRAIO 26/27/28/29 FEBBRAIO / 1 MARZO


ALGIERS FLAMINGODS
MONK (ROMA) / OHIBÒ (MILANO) PESCARA / ROMA / BOLOGNA / VENEZIA / MILANO
La band del momento, quella che più incarna questo Il migliore esempio di come il flusso di persone da un
periodo storico: impegno politico e sociale e fusione di paese all’altro possa portare a un arricchimento culturale.
generi molto lontani fra loro. Imperdibili dal vivo. Psichedelia made in UK con retrogusto arabo.

27 FEBBRAIO 27/28 FEBBRAIO


GEORGIA TYCHO
MAGNOLIA (MILANO) FABRIQUE (MILANO) / ESTRAGON (BOLOGNA)
È da un po’ che la teniamo d’occhio da queste parti, per- Mette d’accordo un po’ tutti, gli amanti del pop,
ché sul palco ha una presenza e una carica che pochi altri dell’elettronica e anche del post rock. Il live è un lungo
possono vantare. Occasione da non perdere. viaggio fra suite strumentali e grandi canzoni.

RUMOREMAG.COM | 113
A CURA DI
BANDALARGA MASCHIE E FEMMINI S ERG IO MES S IN A
letto ri@sergio m essina . c om

MASCHIE
E FEMMINI
Mentre qualcuno, soprattutto in nessuno degli "strumenti della di intersessualità. Dice Wikipedia:
Italia, continua a lamentarsi della femminilità" (secondo una dicitura "Intersessualità è un termine usato
"Teoria Gender" (la distinzione tra antica), ma il cui corpo ha un per descrivere quelle persone i cui
il sesso con cui si nasce e il genere senso evidentemente diverso. E cromosomi sessuali, i genitali e/o
che si può diventare), il mondo è se qualche avanzo della preistoria i caratteri sessuali secondari non
pieno di varianti tutte naturali che continua a dare delle lesbiche sono definibili come esclusivamente
mettono in crisi l'idea comune di alle calciatrici (qualcuna lo sarà maschili o femminili. Un individuo
genere sessuale. Aggiungerei che anche, ma non è questo il punto), intersessuale può presentare
la società, anche quella italiana, nel mondo dello sport questo caratteristiche anatomo-fisiologiche
mostra dei segnali che mi sembrano cambiamento è spettacolare. sia maschili sia femminili". Alla
incoraggianti: l'idea di maschio e Perfino in casi meno eclatanti faccia della teoria gender esistono
femmina in alcuni settori si evolve di quello di Serena Williams, persone che sono sia maschi che
molto velocemente - purtroppo non che possiede un ultracorpo femmine. Sono sempre esistite, solo
in tutti. All'inizio (cioè non troppi (parte naturale, parte scolpito) che ancora oggi vengono "corrette"
anni fa) regnava incontrastato intensamente femminile e insieme chirurgicamente alla nascita. Non
il dismorfismo sessuale, cioè la efficiente e letale, soprattutto in è un caso che si attribuisca loro più
differenza di forma tra uomo e passato. Sempre nel mondo del spesso il genere femminile: è più
donna. La cosa insieme bellissima tennis mi sembra significativo il facile togliere. E quante sono? Un
e terribile che ha spinto la nostra caso della ex numero 1 del mondo dato molto diffuso parla dell'1,7%
società a costruire il concetto Simona Halep, dal corpo piccolo della popolazione.
di donna debole, fragile, e via e scolpito, che si è sottoposta a un
dicendo. Fino a pochissimi anni fa intervento di riduzione del seno
le donne sportive, che naturalmente per potersi muovere meglio. In un
avevano una muscolatura non mondo di puppe sintetiche mi pare
comune, venivano viste come una storia utile.
curiosi oggetti umani e molte di
loro si sforzavano di ingentilire il Così come è utile, terribile e
loro aspetto, forse convinte che istruttiva la vicenda di Caster
così sarebbero state accettate Semenya, mezzofondista e velocista
più facilmente da una società sudafricana, due volte campionessa
dallo sguardo sostanzialmente olimpica e tre volte campionessa
maschile. Col tempo è successa mondiale degli 800 metri piani. Nel
una cosa interessante: i corpi 2009 qualcuno inizia a sollevare
delle atlete sono diventati molto dubbi sul sesso della Semenya,
più evidentemente muscolari, la quale si sottopone a un test
ed è comparso un nuovo tipo ormonale. Dopo mille controversie
di sportiva. Una donna sempre (che trovate tutte in Rete) nel 2018
femminile ma non più riconducibile viene esclusa dalle competizioni
allo stereotipo di fragilità; una internazionali. Pare, ma non ci sono
femmina che non rinuncia a conferme, che si tratti di un caso

114 | RUMOREMAG.COM
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RIEHEN / BASILEA
26. 1. – 17. 5. 2020
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Edward Hopper, Cape Cod Morning, 1950 (Detail), Oil on canvas, 86,7 × 102,3 cm, Smithsonian American Art Museum, Gift of the Sara Roby Foundation, © Heirs of Josephine Hopper / 2019, ProLitteris, Zurich, Photo: Smithsonian American Art Museum, Gene Young

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