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N° 323 | MENSILE - DICEMBRE 2018 | PRIMA IMMISSIONE 26/11/2018 | EURO 6,00

ZEROCALCARE JORJA SMITH DANIEL BLUMBERG THE SMASHING PUMPKINS


WIRE AUTECHRE ROSALÍA CAPIBARA SLEEP THE BEATLES LOW TIRZAH
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMM A 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N.11 ANNO 2018

IL MEGLIO
DEL 2018
DISCHI | CANZONI | FILM | LIBRI | FUMETTI

TUTTA LA MUSICA DI CUI HAI BISOGNO


Mute.com
#MuteFourPointZero

IRMIN SCHMIDT MICK HARVEY &


5 KLAVIERSTÜCKE C R BARKER
THE FALL & RISE OF
Il compositore e fondatore dei
Can ritorna con un’album di EDGAR BOURCHIER &
cinque brani per pianoforte, THE HORRORS OF WAR
registrato e prodotto da Gareth Un concept album per celebrare i
Jones nel sud della Francia. cento anni dell’armistizio della
prima guerra mondiale basato sui
Disponibile adesso. testi delle poesie dello scrittore
Edgar Bourchier.
LAIBACH Disponibile adesso.

THE SOUND OF MUSIC


Rivisitazione della colonna sonora del film del 1965 interpretata per la prima volta durante
un tour nella Corea del Nord nel 2015. Registrato in Slovenia e Corea del Nord, l’album si
avvale della collaborazione di Marina Mårtensson e Silence (Primož Hladnik and Boris Benko)
Disponibile adesso.

IN CONCERTO: Unica data in Italia - 31 marzo 2019 – Santeria Social Club, Milano

LOST UNDER HEAVEN


LOVE HATES WHAT YOU BECOME

Il nuovo album del duo di Manchester composto da Ebony Hoorn e Ellery James Roberts.
L’album è stato registrato con il produttore John Congleton (St Vincent, Swans,
Explosions In The Sky). Con la partecipazione alla batteria di Thor Harris.
Disponibile dal 18 Gennaio 2019.

YANN TIERSEN
ALL
Il nuovo album del compositore francese è il suo primo disco registrato interamente nel suo nuovo
studio The Eskal sull’isola di Ushant. Come per l’album precedente “Eusa”, Tiersen dedica questo disco
al tema della natura.
Disponibile dal 15 Febbraio 2019.
IN CONCERTO: 15 marzo – Conservatorio Verdi, Milano / 16 marzo – Auditorium Conciliazione, Roma /
17 marzo – Auditorium Manzoni, Bologna / 19 marzo – Teatro Colosseo, Torino

4.0 MUTE 1978 – TOMORROW


In occasione del quarantennale della Mute oltre 100 titoli del prestigioso catalogo, fra cui album di Goldfrapp, Arca,
Yann Tiersen, Can, passeranno a prezzo speciale fino al 31 Dicembre 2018.
fe st iva l Eu ro pe o 'N ew Wave & Synth Pop'
Il primo

2019 r a ti n g th e N e w W a v e of Life!
Celeb stival.com
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15-18/08 BELGIO

UE
- THE HUMAN LEALIGGH
- TONY HADLEY - CHINA CR
)
(EX SPANDAU BALLET T
THE STRANGLERS RS
E
ISIS - PETER HOOK & TH
KE HAW - RED ZEBRA , 40 YEARS
TIME BA ND ITS - NI K ZZ - LENE LOVICH BAND
HNNY HATES JA
TH E BL OW M ON KE YS - JO E TANTI ALTRI...

N V N A T IO N - N IT Z E R EBB - AND ONE ON


-V
SHE WANTS REVENLGE- NE AI NE L. REINIGER PLAYS TUXEDOMO
W MODEL AR M Y - BL MESH
GE R-
MERCIFUL NUNS - BLUTEN THE CASSANDRA COMPLEX - LEBANON HANOVE NTI ALTRI...
APOPTYGMA BERZERK - E TA

RE!
5 ‘BAND’ DA ANNUNCIA

ARCANO 16 MARTE SOMEDAY


“XVI” “Metropolis in my “Una giornata
head” breve”

“XVI” è l’esordio discografico della band “Metropolis in my head” è l’esordio discografico “Una giornata breve” è il secondo lavoro disco-
piemontese Arcano16, uscito il 16 no- di Marte, che vede la luce il 4 dicembre 2018. Il grafico dei torinesi Someday, in uscita il 7 di-
vembre 2018. Registrato presso l’O.U.T disco si può idealmente dividere in tre momen- cembre 2018. Registrato allo Garage Ermetico
Side Studio di Lu (Alessandria), il disco è ti: un primo momento più intenso, sia dal punto di Collegno (TO), vanta la produzione artistica
composto da dieci brani spregiudicati e di vista degli arrangiamenti che del mood dei di Cristiano Lo Mele dei Perturbazione. Il disco
diretti, a tratti poetici e visionari dotati brani; un secondo più pacato che stupisce poi conta sei brani il cui obiettivo è mettere a fuoco
della volontà di scuotere le coscienze at- con il finale che cresce di dinamica, riportando un mix di pop, progressive, alternative rock in
traverso suggestioni di immagini, parole, così il disco su una chiusura decisamente “up” puro stile anni ’90 e dark/new wave, che mira
suoni e simboli. Spaziando dalla rabbia con l’ultimo brano. Marte trova così la formula a valorizzare la musica senza ricorrere a ridon-
più diffusa, al senso generale di smar- per tenere in equilibrio sia le esperienze vissute danze espressive. I testi sono racconti di epi-
rimento che contraddistingue l’epoca fino a questo momento che l’aria di mutamen- sodi di vita quotidiana, sempre velati di inquie-
attuale, i brani dell’album si insinuano to personale e musicale che sprona ad imma- tudine e di un tocco di mistero: filo conduttore
nell’anima, alimentando dubbi e rifles- ginarne un futuro più forte. La profondità e la delle liriche del disco è la scoperta, da parte dei
sioni: siamo davvero padroni della nostra sfrontatezza dei testi deriva dalla narrazione in protagonisti delle canzoni, di non stare viven-
arte? Siamo ancora in grado di metter- prima persona, che avviene spesso senza filtri do la vita che vorrebbero. Come reagire? I brani
ci in discussione, di vivere celebrando e sembra scaturire da una necessità di liberarsi vogliono rispondere a questa domanda. “Una
il dubbio? “XVI” si rivolge all’ascoltato- da emozioni e sensazioni esplosive, sia positive giornata breve” è la giornata tipo di chi sceglie
re offrendo suggestioni e invitandolo a che negative. Un disco sincero, diretto, perso- di concluderla prima della notte ma anche di
“mantenere la testa in paradiso e i piedi nale e dinamico che mette in luce tutte le mille chi, semplicemente, si accorge che solo pochi,
ben piantati all’inferno”. Questa è la sua sfaccettature del carattere e delle emozioni di brevi attimi di ogni singolo giorno resteranno
poetica di massima. chi lo ha scritto. impressi nella sua memoria.

facebook.com/arcano16 facebook.com/MARTEmusicband facebook.com/somedaytorino

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QUELLO CHE NON C’È


DI ROSSANO LO MELE

Solo negli ultimi mesi, sul mensile “Mojo” ha scritto del passato, quando lui cominciò, negli anni 70 - la
di: il rapporto misterioso tra Robert Mitchum ed Elvis triade gratificazione personale, remunerazione e status
Presley. Le registrazioni semi clandestine di Laura sociale. La moderatrice chiede ai molti ascoltatori in
Nyro. Le prime hit sconosciute di Frank Sinatra. Il sala quali sono le firme che seguono di più. Vengono
bizzarro rapporto di collaborazione tra la songwriter fuori nomi consolidati del giornalismo musicale (il
“classica” Allee Willis e i Pet Shop Boys all’apice nostro sommo ex direttore, Claudio Sorge, Paolo Carù e
della loro popolarità. Fred Dellar è un fuoriclasse poco altro). Il che conferma l’idea di Zanetti: un mondo
del giornalismo musicale e mi è capitato di pensare interrotto. Con relativa sfiducia.
a lui durante un convegno dedicato proprio a questa
professione. Quando si tengono incontri pubblici su Madeddu, che ha eloquio elettrico e raffinato, oltre a un
questo tema si sa sempre da dove si parte - la traccia punto di vista originale, non è d’accordo. Osserva come
iniziale, il passaggio da carta a digitale - ma non si sa lo storytelling ombelicale abbia portato questo mondo
mai dove si finisce. a una specie d’implosione, quello che potremmo
definire un’autofiction permanente. Io io io io. La
L’incontro, dicevo, tenutosi a Varese all’interno narrazione che del resto anima i social media. Provo a
di un festival a tema (il mondo del giornalismo sintetizzare il Madeddu pensiero: sprofondati in questo
tutto), ospitava chi scrive e un paio di altri relatori. baratro, ci sono sostanzialmente solo due vie d’uscita
Franco Zanetti – firma storica delle cose di musica, per il giornalismo musicale contemporaneo. La prima
beatlesiano, beatlesologo, nonché da oltre 20 anni consiste nell’affidarsi ai dati: puri, crudi, numerici,
una delle teste dietro il sito generalista Rockol – e basici. Come fa per l’appunto Madeddu sul suo sito.
Paolo Madeddu, che si definisce CEO di se stesso Analizzare l’andamento delle produzioni discografiche
presso il sito amargine.it (in realtà ha firmato e firma a partire da cifre (album venduti, streaming, biglietti
su tante testate, ma il suo rapporto burrascoso con strappati). Una via forse poco poetica, ma con il pregio
discografia ed editori l’ha portato a divenire per dell’oggettività (apparente, almeno). L’altra via di fuga
l’appunto l’editore di se stesso). Due menti fini con – che condivido pienamente – consiste in quella che lui
esperienze diverse che proprio la loro esperienza chiama il completamento. Ossia, in un mondo e in un
hanno portato al tavolo. Quale futuro è ipotizzabile per tempo dove tutti parlano delle stesse cose – ciò che ha
questo mestiere? Zanetti, che ne ha viste un tot, forse visibilità e ci sta sotto gli occhi, sempre, specie tramite
anche per ragioni anagrafiche, tende a mostrarsi più i social media – vince chi è in grado di raccontare altro.
scoraggiato. Racconta che il solo Rockol riceve una Quello che sfugge. Quello che non c’è. Quello che è
decina di candidature di collaborazione alla settimana nascosto agli occhi, alle orecchie. C’è tanta musica in
(il che vuol dire che siamo oltre le 500 proposte l’anno, giro, ma ci sarebbe bisogno di molteplici punti di vista
un numero non lontano da quello di “Rumore”). Gran per analizzarla. Uno sguardo pulviscolare, laterale.
parte dei ragazzi/e che si avvicinano al mestiere non Come ha scritto la formidabile giornalista inglese
conoscono le basi della lingua italiana, ha proseguito. Laura Snapes (“The Guardian”, “Pitchfork”) non
Poi ci ha raccontato una storia quasi struggente: un po’ mandate richieste di collaborazione così tanto per, a
di tempo fa ha incontrato uno di questi candidati alla siti e giornali. Spiegate chi siete, perché dovrebbero
stazione di Milano Centrale. Arrivava lì da Roma con prendervi, sviluppate un progetto (o una serie) di
la mamma, perché troppo piccolo, appena diciottenne. articoli e interventi. Mostrate la vostra specialità,
C’era della stoffa nel ragazzo, racconta Franco. Parte diversità. Fred Dellar ha ormai la faccia (e l’età) di un
la collaborazione con reciproca fiducia, ma ben pacioso pensionato. Ma è ancora di quelli come lui che
presto il neo maggiorenne scopre che andare ai firma ha bisogno questo mestiere. A “Mojo” non sono mica
copie, realizzare e diffondere continui autoscatti scemi: infatti non lo mandano in pensione e gli lasciano
con i cantanti di turno gli portava più visibilità sula gestire una pagina di culto da anni. Nascosta dentro
Rete. Addio collaborazione, per scelta del ragazzo, il giornale, da stanare, come tutte le cose preziose che
nonostante le basi di partenza per uno così giovane non si vedono.
fossero incoraggianti. Non ci sono più soldi, racconta
Zanetti, e non c’è più tempo per aspettare, oltre
all’assenza delle nozioni di base. Manca - a differenza

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L’editore dichiara di aver ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione dei dati riportati nella rivista.
323 CO N T E N U T I

56

COV E R S TO R Y

Z ER O C ALC AR E

24 Playlist: i dischi dell'anno A CURA DELLA REDAZIONE

51 Canzoni dell'anno A CURA DELLA REDAZIONE

52 Film dell'anno A CURA DI GIONA A. NAZZARO


& EMANUELE SACCHI

53 Serie TV dell'anno A CURA DI GIONA A. NAZZARO


& CLAUDIA BONADONNA
54 Libri dell'anno A CURA DELLA REDAZIONE

55 Fumetti dell'anno A CURA DI GIONA A. NAZZARO


& RAFFAELE CAPORASO

56 Zerocalcare
DI CLAUDIA BONADONNA

98 Retropolis: i dischi dell'anno A CURA DELLA REDAZIONE


NUMER O: 32 3
ANNO 2 7
DI CEMBR E 2 018

DI R ET TOR E R ESPONS ABI LE


Marco De Crescenzo
DI R ET TOR E EDI TOR I ALE
Rossano Lo Mele

COOR DI NAMENTO R EDAZI ONAL E


Alessandro Besselva Averame

CONSULENTI ALL A R EDAZI ONE


Maurizio Blatto, Giona A. Nazzaro,
Andrea Pomini, Claudio Sorge, Giorgio Valletta
T IR Z A H R UBR I CH E Alessandro Baronciani, Carlo
P. 41 Bordone, Luca Doldi, Francesco Farabegoli,
Sergio Messina, Marco Pecorari, Barbara Santi

COLL ABOR ATOR I


Elia Alovisi, Davide Agazzi, Diego Ballani,
Antonio Belmonte, Paolo Bogo, Claudia
Bonadonna, Daniele Cianfriglia, Arturo
Compagnoni, Stefano D'Elia, Stefano Fanti,
Mauro Fenoglio, Paolo Ferrari, Daniele
Ferriero, Manuel Graziani, Luca Gricinella,
Stefano Morelli, Luigi Mutarelli, Andrea
Prevignano, Mario Ruggeri, Gianluca Runza,
Emanuele Sacchi, Fabio Striani, Andrea
Valentini, Simona Ventrella, Francesco
Vignani

DI R EZI ONE AR TI STI CA


E PR OG ET TO G R AF I CO
Stefano Manzi

F OTOG R AF I Stefano “Star Fooker” Brambilla,


Francesca Sara Cauli, Luigi De Palma

T H E B EAT LE S WE B Nicholas David Altea, Letizia Bognanni


P. 9 9
MAR KETI NG E PUBBLI CI TÀ
Francesco Sassi - promorumore@gmail.com

AMMI NI S TR AZI ONE


RUMOREMAG.COM DI F F US I ONE E COR R I S PONDEN Z A
HOMEWORK EDIZIONI
Corso Einaudi 53, 10129 - Torino
redazione@rumoremag.com
rumo remag r u mo remag az i ne ru m o re m a ga z i n e
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA
MEPE Distribuzione Editoriale
Via Ettore Bugatti 15 - 20142 Milano (MI)

S TAMPA Reggiani S.p.A. - Brezzo di Dedero (VA)

4 Editoriale 94 Flashback Pubblicità a carattere musicale


8 News 95 Retropolis direttamente presso l’editore

1 6 Privè 97 Campioni Autorizzazione del tribunale di Torino n. 21


del 25/07/2013
1 8 My Tunes 102 Che fine hai fatto? ISCRIZIONE AL ROC N° 23733
2 0 Futura 103 Identità di genere
Questo periodico è associato
CONTEN ITOR I 6 3 Recensioni 104 Visioni all’Unione Stampa Periodica Italiana

6 4 Disco Del Mese 108 Letture Finito di stampare nel mese di Novembre 2018

84 Treecolore 110 Fumetti


8 6 Radici 111 Poster-i
8 8 In Italia 112 Dal Vivo
9 2 Singolare 114 Banda Larga
S H A M E H A R DY F O X D E E R H U N T E R A R E T H A F R A N K LY I N B E TA B A N D

A CU RA DELL A RE DA Z I ONE D IC EMBRE 2018 @ ru m o re m a ga z i n e

GREEN RIVER HOOKWORMS SERPENTWITHFEET BLOOD ORANGE

I N D I C E : N E W S p . 0 8 — F A C C I A M O I C O N T I p . 0 9 — S O C I A L p . 1 0 — I N A R R I V O p . 1 0 — R . I . P. p . 1 2

TO KIO VINYL B LU ES

Haruki Murakami, autore di


romanzi come Norwegian
Wood, Dance Dance Dance e
1Q84, non ha mai nascosto la
sua sterminata passione per
la musica, che lo ha portato
a mettere insieme nel corso
degli anni una imponente
discoteca (circa 10mila i titoli
in vinile), e a pubblicare
saggi come Ritratti In Jazz
o Absolutely On Music,
raccolta di conversazioni
con Seiji Ozawa, ex direttore
della Boston Symphony
Orchestra. Ora Murakami
ha annunciato che donerà
la sua intera collezione di
vinili (oltre a scritti e altri
materiali) all'università
nella quale ha studiato, la
Waseda University di Tokyo.
Ha spiegato il motivo al
“Japan Times”: “Non potrei HOOKWORMS AL CAPOLINEA
essere più felice all'idea di
aiutare chi vorrà studiare le
mie opere. Spero che questa li Hookworms hanno essere stata vittima di pesanti abusi psicologici
inziativa possa promuovere annunciato il loro e fisici da parte del musicista. Quest'ultimo
degli scambi culturali”.
G scioglimento a seguito ha ammesso la relazione ma ha negato
delle accuse di abusi risolutamente le accuse di violenza. Sul profilo
I L RI CHIAM O DE I FUG A Z I
sessuali rivolte al Twitter della band è apparso questo messaggio:
frontman della band “Siamo profondamente scioccati dalle accuse
Alcuni mesi fa Joe Lally britannica, Matthew Johnson. I fatti rivolte a MJ venute alla luce ieri, e le prendiamo
aveva dichiarato che i risalgono allo scorso 30 ottobre, quando molto sul serio [...] gli altri componenti degli
componenti dei Fugazi, in un tweet Alanna McArdle, ex cantante Hookworms, i loro collaboratori, vari agenti e le
inattivi dal 2002, di tanto dei Joanna Gruesome – in passato legata etichette discografiche non erano a conoscenza
in tanto si ritrovavano in sentimentalmente a Johnson - annunciava delle accuse prima che saltassero fuori, e stanno
privato e per puro diletto si di essere stata contattata da una donna, ancora cercando di elaborare la notizia”. Nessun
mettevano a suonare insieme, “L”, la quale affermava di avere avuto ulteriore sviluppo al momento in cui andiamo
indiscrezione che non poteva
una relazione con Johnson nel 2016 e di in stampa.
che infiammare gli animi dei

8 | RUMOREMAG.COM
fan. Ora viene messa ulteriore
legna al fuoco, visto che Lally
FACCIAMO I CONTI e l'ex collega Ian McKaye si
ritrovano fianco a fianco in
un nuovo progetto ancora
senza nome, di cui fa parte

13
anche Amy Farina, l'altra
ANNI: A QUELL'ETÀ GAZ COOMBES metà degli Evens con Lally,
(SUPERGRASS) SI È RESO CONTO DI AVERE progetto nato a ridosso della
PIÙ CAPELLI DEGLI ALTRI messa in sonno dei Fugazi e
anch'esso discograficamente
inattivo da qualche anno.
La nuova band ha debuttato

16
lo scorso 11 novembre
VOLTE DI FIL A: CAT POWER HA RICANTATO a Washington, D.C., in
LA COVER (DA LEI GIÀ INCISA) DI NEW occasione di un concerto
YORK, NEW YORK AL KARAOKE, POCHI MESI benefico per supportare
FA. A NEW YORK Loaves & Fishes, realtà
che si occupa di distribuire
gratuitamente pasti a chi non
non se li può permettere.

20
LE PAGINE DI AUTOBIOGRAFIA SCRIT TE DA
IAN MCCULLOCH (ECHO & THE BUNNYMEN) P IR O S H K A P IR OSHKA
ANNI E ANNI FA. L'EDITORE STA ANCORA P IR O S H K A YA-YA
ASPET TANDO IL RESTO DEL LIBRO

C'è un nuovo supergruppo


in Gran Bretagna: si tratta

5
ANNI SONO SERVITI AI DUE BEASTIE BOYS dei Piroshka, formazione
RIMANENTI (HOROVITZ E DIAMOND) PER sulla carta molto nineties
SCRIVERE LA BIOGRAFIA DEL GRUPPO che riunisce i talenti di
APPENA PUBBLICATA Miki Berenyi (Lush),
Justin Welch (Elastica), KJ
McKillop (Moose) e Mike
Conroy (Modern English).

45
Al momento la band ha
KG : Q U E S TO I L P E S O D I D AV I D B O W I E N E L ' 74 , diffuso un primo singolo,
Q U A N D O I N C O N T R Ò P E R L A P R I M A V O LTA I L Everlastingly Yours,
C H I TA R R I S TA C A R LO S A LO M A R. C H E G L I C O N- anticipazione di un album
S I G L I Ò I N FAT T I D I M A N G I A R E I N A B B O N D A N Z A
intitolato Brickbat e previsto
per il prossimo febbraio su
Bella Union.

20
MESI SOLO DI APPUNTI PER BLOOD ORAN- R IS TA M PAT I
GE. UN'AGENDA FAT TA DI SPUNTI, DISEGNI E I GR E E N R IV ER
IDEE PRIMA DI COMPORRE LA MUSICA PER IL
S U O U LT I M O, C E L E B R ATO D I S C O
Il prossimo 25 gennaio la
Sub Pop ristamperà due
storici dischi dei Green River,

7
DEL MAT TINO. NADINE SHAH SI ALZA A il gruppo proto grunge di
QUELL'ORA PER DIMOSTRARE ALL A SUA Seattle attivo nella seconda
COINQUILINA DI NON ESSERE PIGRA. metà degli anni 80 nel quale
MA POI TORNA A DORMIRE FINO ALLE 9 militavano Mark Arm dei
Mudhoney e Stone Gossard
e Jeff Ament dei Pearl Jam,
Nello specifico si tratta

110
dell'EP Dry As A Bone, uscito
% : S E C O N D O E LV I S C O S T E L L O L AV O R A R E nel 1987, e il successivo
CON BURT BACHARACH RICHIEDE QUESTA LP Rehab Doll del 1988,
PERCENTUALE DI IMPEGNO PERSONALE anno in cui la formazione si
sciolse. Le nuove edizioni,
rimasterizzate, avranno una
scaletta allargata e saranno
disponibili anche in un
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE
edizione limitata in vinile
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! colorato.
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID

RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! D I C E M B R E 2 0 18

I L GRIM E IN T V
RUMORE PER IL SOCIAL
All'inizio di quest'anno SF O G H I, CO N FE S S IO N I E CA Z Z EGGI CAT TUR ATI IN RE TE
Dan Hancox, firma del
“Guardian”, ha pubblicato
Inner City Pressure: The SONGS OF REVENGE (SIMS EDITION)
Story Of Grime, libro
che ripercorre la storia That dickhole lead singer from sticky fingers is
del genere sviluppatosi sitting next to us at a rooftop pool in singapore,
dalla confluenza di UK petition for me to throw him in and remove the
garage, jungle, dancehall ladder sims style?
e hip hop al principio del S H A M E (quello stronzo del cantante degli sticky fingers è seduto
nuovo millennio a Londra, @ S H A M E B A N D U K
fino al riconoscimento accanto a noi in una piscina sul tetto di singapore, mi
supportate che lo butto dentro e poi tolgo la scala come in the
internazionale di esponenti
sims?)
come Skepta e Stormzy (che
si vocifera potrebbe essere N.B: il cantante della band australiana Sticky Fingers era
headliner a Glastonbury nel stato accusato mesi fa di aver attaccato e insultato una donna
2019). Ora ci sono buone transgender in un bar di Sidney.
probabilità che il lavoro
di Hancox diventi una
trasmissione televisiva,,
visto che Pulse Films e
Paramount Television si TRUMP LE MONDE
sono assicurati i diritti del
volume. Hancox, a proposito STEPHEN Bone Machine is the best pixies song and Plz Vote
del libro, aveva detto: “Se si MALKMUS as Left as u can today xO Sm
vuole comprendere Londra, @ D R O N E C O M A
la sua politica, la povertà, le (Bone Machine è la migliore canzone dei Pixies e per favore
rivolte, la gentrification, le votate più a sinistra che potete oggi xO Sm)
frustrazioni, le tensioni e le
gioie, non esiste un punto di
vista migliore sui primi due
decenni del ventunesimo
secolo di quello che offre il
grime”.
IN ARRIVO
E QUILIBRIO
P REC ARIO ONLINE

Sono disponibili e
liberamente consultabili
in formato digitale,
all'indirizzo issuu.com/ DEERHUNTER
equilibrioprecario_zine gli
otto numeri di "Equilibrio WHY HASN'T EVERYTHING
Precario", fanzine trentina
ALREADY DISAPPEARED?
attiva tra il 1992 e il 2002
4AD
che ha recensito, intervistato
e raccontato sui palchi un
gran numero di protagonisti
della scena indipendente Il nuovo album dei Deerhunter contiene dieci canzoni, gran parte delle quali è stata già
intarnazionale e italiana di
suonata dal vivo durante la scorsa estate. Esce a quasi 4 anni dal precedente Fading Frontier
quegli anni, dai Giardini Di
e vi prendono parte, tra gli altri, la cantautrice gallese Cate Le Bon (che si è occupata della
Mirò ai dEUS, dai Fugazi ai
Kings Of Convenience, dagli produzione di alcuni brani e suona il clavicembalo sul singolo già diffuso sui social, Death
Scisma agli Shellac. In Midsummer, ispirato a una foto scattata nel luglio del 1917 a San Pietroburgo, durante i
tumulti che anticiparono la Rivoluzione d'Ottobre, la quale mostra alcune persone in fuga
LUT T I da pile di cadaveri) e Tim Presley aka White Fence, impegnato alla chitarra solista. Il disco
viene descritto come “un album di fantascienza che parla del presente, preoccupato dalla
scomparsa della cultura, dell'umanità, della natura, della logica e dell'emozione”.
Recenti che hanno colpito
recentemente il mondo della D EER H UN TER M USI C .C O M 4 A D.C O M
musica: Hugh McDowell,
violoncellista dell'Electric
Light Orchestra dal 1972
al 1977 (anno in cui uscì il FUORI IL 18 GENNAIO 2019

10 | RUMOREMAG.COM
disco della consacrazione
definitiva per Jeff Lynne e
BUONGIORNISSIMO
soci, Out Of The Blue), quella
I once disfavored the sentence, "hope you're having dell'ottantasettenne Baba
a good day." that "hope" part always seemed Oja, anomalo componente
passive. why not just ask how my day is ? lately, (il ruolo era quello di "guida
i been revisiting a lot of old vocal jazz & i noticed spirituale") degli Arrested
SERPENT words like "hope" & "why" sound great when sung.
so im here 4 hope again !
Development, il trombettista
jazz Roy Hargrove, che
WITHFEET aveva suonato, tra le mille
@SERPENTWITHFEET (una volta non mi piaceva la frase “spero tu stia
collaborazioni, anche in
trascorrendo una buona giornata”. Quella parte sulla
“speranza” mi è sempre sembrata passiva. Perché non Black Messiah di D'Angelo, e
limitarsi a chiedere come va oggi? In seguito ho riascoltato Takehisa Kosugi, violinista,
un sacco di vecchio jazz vocale e mi sono reso conto che esponente del movimento
parole come “speranza” e “perché” hanno un bellissimo Fluxus, figura chiave
suono se cantate. E allora sono di nuovo qui a sperare!) dell'avanguardia musicale
giapponese nel dopoguerra
come fondatore dell'ensemble
Group Ongaku.
r u mo remag r u m o re m a ga z i n e

ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY

L'ESPERIENZA
DI RUMORE
LA GRAZIA SORPRENDENTE DI ARETHA SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
vrebbe dovuto uscire girato in buona parte da Sydney Pollack, il PLAYLIST DEDICATA
nel 1972 Amazing quale non riuscì a completare il lavoro per AL NUMERO IN USCITA

A Grace, documentario un problema di sincronizzazione dell'audio,


PER VIVERE IL MAGAZINE
che catturava alcune e successivamente osteggiato dalla stessa
IN MANIERA TUTTA NUOVA
esibizioni di Aretha Franklin (i diritti erano stati acquisiti
Franklin presso la dal produttore Alan Elliot, che era stato
New Temple Missionary Baptist Church citato in giudizio dalla cantante nel 2011),
di Los Angeles e che avrebbe dovuto è stato infine pazientemente completato e
accompagnare l'uscita dell'album restaurato. Ha debuttato, questa volta con il
omonimo, registrato proprio in via libera degli eredi della Franklin, lo scorso
quella occasione, ma alcuni problemi 12 novembre al festival statunitense DOC
tecnici e una serie di prolungati NYC.
strascichi giudiziari ne impedirono il ru m o re m a ga z ine
completamento e la distribuzione. Il film,

RUMOREMAG.COM | 11
N E W S! D I C E M B R E 2 0 18

I L PA SSATO PUNK D I

HARDY FOX
BETO O'ROURKE

Cedric Bixler-Zavala (At


The Drive In, Mars Volta) Il sospetto che i membri della Cryptic Corporation, fan-
ha mandato via Twitter un tomatica società che curava gli interessi dei Residents,
accorato messaggio di stima fossero in realtà gli stessi componenti della misteriosa
a Beto O' Rourke, candidato
band di San Francisco circolava da decenni. Lo scorso
democratico in Texas, sconfitto
di misura dal repubblicano anno, però, uno di loro, Hardy Fox, che aveva ricoperto
Ted Cruz alle elezioni di metà il ruolo di presidente della Cryptic dal 1982 al 2016,
mandato lo scorso novembre: dopo aver annunciato il suo allontanamento dal gruppo
“Non mi importa se hai perso. per problemi di salute pur continuando a collaborare,
Li hai fatti tremare con la aveva ammesso di essere il principale compositore e
semplice prospettiva di un
produttore delle loro musiche: una produzione mul-
reale cambiamento. Sei uno
di noi. Non ho che rispetto e
timediale sterminata comprendente capolavori come
ammirazione per te. Sono in Third Reich'N'Roll, il trattato di etnomusicologia im-
lacrime. Posso solo sperare che maginaria Eskimo e il paradossale Commercial Album.
tu concorra alla presidenza”. Fox era nato in Texas e si era trasferito in California nel
C'è un retroscena: entrambi 1967, di lì a poco aveva co-fondato il gruppo. Un comu-
hanno fatto parte negli nicato a firma Cryptic Corporation lo ha ricordato così:
anni Novanta di una band
“nonostante l'assenza di qualsiasi preparazione forma-
punk, i Foss. Bixler-Zavala
aveva rievocato a più riprese le, la sua musicalità era unica, di alto profilo e prolifi-
quell'esperienza comune nei ca. Benedetto da un vitale senso estetico, un orecchio
mesi scorsi, evidenziando appassionato e uno squisito amore per l'assurdo, il viso
nella campagna “porta a (19 48-201 8) sorridente di Hardy era una costante fonte di gioia per
porta” di O'Rourke – i cui chi gli stava attorno”.
trascorsi musicali erano stati
goffamente strumentalizzati
via social dai repubblicani -
radici DIY.

ERRATA CORRIGE N. 322 TOM DIAZ


Cantante dei The World Is A Beautiful Place And I
Am No Longer Afraid To Die dagli esordi, nel 2009,
Nella rubrica “Blog'n'roll” al 2012, Tom Diaz è scomparso improvvisamente a
di Carlo Bordone è uscito
soli 32 anni. Il musicista aveva lasciato il gruppo emo
per errore un pezzo già
pubblicato nel dicembre 2017.
del Connecticut poco prima dell'uscita del loro album
Ci scusiamo con l'autore e con d'esordio, l'acclamato Whenever, If Ever, avendo co-
i lettori. munque preso parte alle registrazioni. Dopo l'uscita
del disco il bassista Greg Hirbal aveva rivelato che
Nelle recensioni di Retropolis, dietro alla decisione c'erano stati problemi di salute.
l'album I Nastri Ritrovati, Negli ultimi anni il musicista aveva registrato nuova
pubblicato da Konsequenz, è musica con il nome di Sinforiano Diaz.
stato erroneamente attribuito (19 86 -201 8)
al solo Luciano Cilio; il disco
è in realtà intestato a Luciano
Cilio e Girolamo De Simone.

IN USCITA
JOSH
Joe Jackson Fool (18
gennaio) Juliana Hatfield
FAUVER
Bassista dei Deerhunter dal 2004 al 2012, Josh Fauver,
Weird (18 gennaio) Pedro oltre ad aver suonato negli album della band (Crypto-
The Lion Phoenix (18
grams, Weird Era, Microcastle, Halcyon Digest) ha
gennaio) Sharon Van Etten
Remind Me Tomorrow (18
fatto parte di vari gruppi dell'area di Atlanta, tra cui
gennaio) Steve Gunn The Electrosleep International e S.I.D.S., oltre a aver fonda-
Unseen In Between (18 to un'etichetta, la Army Of Bad Luck, che ha pubblicato
gennaio) The Twilight Sad vari gruppi locali. Aveva anche un progetto in proprio,
It Won't Be Like This All The chiamato Diet Cola. Il bassista aveva lasciato Bradford
Time (18 gennaio) Toro Y Cox e soci durante le prime fasi della registrazione di
Moi Outer Peace (18 gennaio) (197 8-2018) Monomania, nel 2013, ma la separazione era stata ami-
Swervedriver Future Ruins chevole e consensuale.
(25 gennaio) Toy Happy In
The Hollow (25 gennaio)

12 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / #OALD CROCE ROSSA F RANCES CO FARAB EG O LI

Croce Rossa
#OALD

Questa roba tendiamo a Greta Van Fleet? Be', perché non


condividerla col sospiro costa. Si guadagna qualche extra-
liberatorio di chi ha evitato la credito indie senza manco doversi
catastrofe per un pelo. Per un esporre. Altra domanda: com’è
pelo, stavano per profanare lo possibile che la stroncatura più
spirito del rock. Non so. Secondo rabbiosa dell’anno, da parte del
la recensione i GVF fanno sito più autorevole del pianeta,
schifo perché sono derivativi, non influisca minimamente sulle
anacronistici e involontariamente sorti artistiche e commerciali del
ridicoli. Lo sono, per carità: gruppo stroncato? Be', perché la
chiunque li abbia ascoltati lo stampa musicale non ha più quel
sa. Quello che ci piace è che tipo di autorità. I gruppi possono
P4K si schieri ideologicamente, tranquillamente fare soldi, a
ovviamente dalla nostra parte, qualsiasi livello, senza il minimo
Avete presente un gruppo assestando un colpo mortale alla supporto da parte della stampa,
orrendo di nome Greta Van cosiddetta dittatura del 7 (dal anche di quella più blasonata,
Fleet? Ragazzetti o poco più: nome dell’attore protagonista). anche di quella di riferimento
arroganza cocky, musica anni Quella per cui il voto medio delle (in Italia capita con tantissimi,
70 di merda, iconografia anni recensioni oggi è troppo alto. che so, Lo Stato Sociale: quasi
70 di merda. In pochissimo solo stroncature, tanto successo).
sono diventati il nuovo nome Domanda interessante: che La stampa ne è ben cosciente,
dell’arena rock, quello che coraggio serve a stroncare i Greta i gruppi ne sono ben coscienti.
riempie i festival sponsorizzati Van Fleet, se sei “Pitchfork”? Probabilmente non lo sono i
Heineken e la scaletta delle cover Non tanto, a dire il vero. Gruppo lettori; nel caso magari ha un suo
band alla birreria del paesello. molto in vista, ascoltato da gente senso scagliarsi occasionalmente,
Be', i Greta Van Fleet stavano per che non ti legge il sito. Magari a tutta forza, contro qualcuno che
conquistare il mondo: milioni qualcuno a Republic/Universal non ha la possibilità né l’interesse
di views, milioni di streaming s’incazza per cinque minuti – gli a difendersi. Street cred a mille.
e tutto il resto. Fortunatamente passerà rileggendo la recensione Sai cosa sarebbe interessante?
sono stati fermati, prima di estasiata dell’ultimo disco di Vedere qualcuno che stronchi
raggiungere lo scopo, da una Ariana Grande. Altra domanda: l’ultimo Cloud Nothings,
livorosissima stroncatura su derivatività anacronismo e Frank Ocean, Lotic, gente così.
“Pitchfork”, firmata Jeremy ridicolo involontario sono reali Qualcuno che abbia il coraggio
D. Larson. “I Greta Van Fleet difetti oggettivi della musica, di prendere una posizione,
suonano come dei tizi che si contro cui “Pitchfork” sta facendo argomentare un’opinione che
fanno il primo spinello della loro qualche tipo di crociata? (No, sembra senza senso, e si prenda
vita, chiamano subito la polizia servono solo nel caso specifico). la briga di smenarci con nome e
e provano a registrare un disco Altra domanda: al netto delle cognome.
dei Led Zeppelin prima di auto- evidenze di cui sopra, perché
arrestarsi”. Eccetera. Voto: 1.6. “Pitchfork” si scaglia contro i

14 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / BLOG'N'ROLL THIS IS POP CARLO B O RD ON E

This Is Pop
BLOG'N'ROLL

strano pensando alla qualità, che quella pomposità sia tutto


alla varietà e alla profondità sommato giustificata, e rendersi
di argomenti che vi si possono conto di come in realtà lo stile di
trovare. Personalmente, amo argomentazione sia mediamente
“Popmatters” per una serie di più agile, accattivante e
motivi, i primi due dei quali fresco di quanto premesse del
sono a) il fatto che a fondarlo genere lascino intendere. La
e dirigerlo tuttora sia una realtà è che “Popmatters” si
donna, Sarah Zupko, e b) che il inserisce pienamente nel solco
nome rappresenti un elegante anglosassone dei cultural
virtuosismo da copywriter. Un studies, ambito che da noi è
sito che fin dalla ragione sociale tradizionalmente ignorato
ti dice che parla di “cose pop”, se non addirittura visto con
e per il quale “il pop conta”. Ed sospetto. In questo senso,
In questa rubrica è stato è così importante il pop, per l’abbattimento totale delle
citato diverse volte il nome la Zupko e le sue centinaia di barriere tra musica (nella quale
di “Popmatters”, dando per collaboratori sparsi per il mondo a sua volta l’Americana convive
scontato che la gloriosa rivista (si va da professori universitari con l’elettronica sperimentale,
on line (il suffisso “-zine” a semplici fan) da trattarlo nel l’hip hop con il folk e così via),
è in questo caso riduttivo) modo che merita. Ovvero senza letteratura, cinema, TV, fumetti,
fosse così conosciuta da non la supponente condiscendenza social media ecc. è la vera
essere necessario spiegare da accademici che si infilano ragion d’essere di “Popmatters”.
cosa fosse. In realtà, così guanti e mascherina prima Tanto che l’organizzazione
scontato forse non è. Non che le di analizzare la materia, ma assolutamente incasinata del sito
rilevazioni statistiche tra i miei anche senza la cialtronaggine diventa un plus per il lettore e in
compagnucci di Facebook siano che attualmente detta legge per qualche modo riflette la missione
un indicatore attendibile, ma ho cui a contare è solo il pop, da di cui sopra. Tu vai lì per leggerti
notato come rarissimamente, intendersi nella sua accezione qualcosa sull’ultimo disco degli
per non dire mai, sulla mia più modaiola e gossipara. Spiritualized e ne esci sapendo
timeline qualcuno ne condivida Certo, nella “mission” - “to quali sono i 10 migliori film di
contenuti. Per ogni cento educate and entertain” - non Jackie Chan o come i supereroi
articoli a carattere musicale (o brillano per modestia né per influenzano la nostra vita
più genericamente “pop”, tanto ironia: “we provide intelligent sociale. Perché tutto è pop.
per entrare in argomento) di reviews, engaging interviews E il pop conta.
“Stereogum”, “The Quietus”, and in-depth essays” fino a
“Esquire”, “Noisey” ecc. ce n’è un “we publish for posterity”
forse uno di “Popmatters”. Forse che meriterebbe sonore
pesa un po’ la fama da “Pitchfork spernacchiate alla Bombolo.
per persone ancora più noiose” Eppure, basta leggere qualche
che si tira dietro, ma è comunque articolo a caso per convincersi

RUMOREMAG.COM | 15
MY TUNES
THE DIVINE COMEDY
AT THE INDIE DISCO

DICEMBRE 2018 DI MAURIZIO BL AT TO

The Divine Comedy è il progetto di Neil Hannon, nordirlandese, ironico, colto e capace di coniugare letteratura
(Chechov e F. Scott Fitzgerald, per dire) e ultra pop (Scott Walker, Brel e Bacharach, per dire di nuovo). Più di dieci
album, sempre in crescita, e il manifesto At The Indie Disco, canzone numero cinque (con la moglie Cathy Davey ai cori)
di Bang Goes The Knighthood (2010). Una volta l’ho incontrato dopo un concerto, beneficiando della compagnia di un
noto e simpatico giornalista italiano, che gli ha recitato impeccabilmente alcuni passi salienti della Divina Commedia ai
quali lui, lusingato, ha replicato con alcuni sonetti di Shakespeare. Al netto di racconti di groupie e cocaina, è stato il mio
top assoluto in fatto di backstage.

16 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
MY TUNES THE DIVINE COMEDY AT THE INDIE DISCO MAU RIZIO B L AT TO

ndiamo alla serata “ C H É DE NTRO A L I OCCH I SUOI A RDE VA UN RISO TA L , CH’IO


indie ogni giovedì
P E NSA I CO’ M IE I TOCCA R LO F OND O
"A sera”. Giusto, il
venerdì fa un po’ DE L A M IA GLORIA E DE L M IO PA RA DISO…”
studenti Erasmus (DA N T E A L IG HI E R I, L A D IV IN A C OM M E D IA , PA R A D I S O, C A N TO XV)
e il sabato ci sono
i truzzi. Oddio,
giovedì sera è la serata dell’Europa Halifax. “Quindi ci buttiamo in c’è soddisfazione. Rientriamo?
League, che è la miglior competizione pista per Tainted Love. Lo sai che “E quando è finita e mi sto congelando
calcistica in assoluto, con le squadre non mi stufo mai della serata indie, sull’autobus notturno che mi porta
dell’ex Jugoslavia e gli attaccanti yeah”. Non saprei dire se il concetto a casa, penso a lei e canto le parole
che non conosce nessuno, ma va di indie disco sta a me come il ballo della mia canzone preferita”. In
bene, usciamo, che poi domani sera al palchetto concerneva mia nonna realtà torniamo a piedi. Copriti che sei
c’è Propaganda Live e lo so che Caterina, ma è possibile. In ogni sudato. Smettila di cantare gli Smiths.
tu lo vuoi vedere. Prepariamoci. caso i Soft Cell li balliamo, ma senza Non sono gli Smiths, è At The Indie
“Balliamo i nostri indie hit preferiti troppa foga, con ciò che resta della Disco di Divine Comedy. Yeah. Te lo
fino al mattino”. Scherzavo, era per media ancora in mano, stile hooligan ricordi? L’abbiamo visto insieme, era
dire, non torniamo tardi. Le ragazze casalingo. Comunque, dite quello che vestito da Napoleone. Sì, è stata una
domani hanno scuola, tieni tu la volete, ma la voce di Marc Almond serata magnifica. (- pensiero interno
macchina? Devo pagare il bollettino rimane una delle più belle di sempre. - quale? Divine Comedy al Teatro
del corso di tastiera? Va mia madre Volano consensi, nonostante una Grande di Brescia? O stasera? Ma fa
a prenderla a tennis? Non c’è più frangia oltranzista consideri Marc differenza?). “Lei mi fa battere il cuore
verdura? Compro io 'Repubblica' And The Mambas il suo progetto sempre allo stesso modo, proprio
domattina che c’è il 'Venerdì?' Sì, sì, migliore. “Dacci un po’ di Pixies, un come l’inizio di Blue Monday, sempre
mi ricordo tutto. Gli altri ci aspettano po’ di Roses e un po’ di Valentines”. l’ultima canzone che suonano”. Glielo
là, possiamo prendercela comoda. Cristo, la sequenza killer. Posiamo dico. Ma smettila, che hai giurato a
“At the indie disco, the indie disco. le birre (finite, altro giro, grazie!). te stesso che non l’avresti mai ballata
At the indie disco, yeah”. No, non Where Is My Mind scatena sequela perché la consideravi un tradimento
credo che saremo i più vecchi, temo di yeah a tempo e citazioni goffo- dei Joy Division. Fatti furbo e dammi
che quelli giovani a quest’ora non cinematografiche di Fight Club, I le chiavi. Ma non le avevi prese tu?
siano nemmeno in giro e poi conosco Wanna Be Adored reclama i bei tempi No, te l’ho detto prima di uscire. Due
il DJ, non mette nulla di Achille in cui andavamo in giro con i cappelli volte. Ma è possibile che tu abbia
Lauro, Dua Lipa o Ernia, possiamo da cacciatori d’anatre e citazione sempre la testa altrove? Così adesso ci
stare tranquilli. È il solito giro di letterarie estreme (A Volte Ritorno tocca suonare e svegliamo le ragazze.
sempre, lo sai. “Abbiamo un tavolo di John Niven, molto sottile). Però è Domani hanno scuola. (- pensiero
nell’angolo che è sempre nostro, Soon a farci fuori. Mentre balliamo interno vuoto -). Ehhh… yeah?
vicino al poster di Morrissey con un (più o meno) scommetto i miei poveri
mazzo di fiori”. Eccoci, ciao a tutti. risparmi sull’immagine che i miei
Inchino (a Morrissey, che è un po’ il simili avranno stampata in questo
Padre Pio indie, diciamocelo) e via. La momento sul lobo temporale: Bilinda
bellezza delle cose sicure, il conforto Butcher (che qualcuno ci perdoni,
di etichette come la Slumberland (per siamo maschi cresciuti a botte di
dire), sono un’alternatravet? E va vinili). Ma non basta “Dacci un po’ di
be', pazienza. “Beviamo e parliamo Blur, un po’ di Cure e dei Wannadies”.
di cazzate”. Una media, grazie. Avete Su Song 2 la pista è una bolgia, ho la
sentito le ultime uscite della Fika camicia inzuppata e non so se è colpa
(no doppi sensi, please) Records? del caldo, ma mi pare di sentire – sì,
(scattano comunque doppi sensi) No, ma il mio preferito rimarrà sempre
Math And Physics Club? Gli Smittens? Graham Coxon -, mentre a metà di
Stanley Brinks con i Wave Pictures Friday I’m In Love una fronda nerd
(inchino ai Wave Pictures che sono extraparlamentare fa notare che la
un po’ gli apostoli apocrifi indie, selezione è corretta perché abbiamo
diciamocelo). Occhio che sono una già superato la mezzanotte del giovedì.
bomba, non perdetevele. Calici in alto, I Wannadies poi, scelta di gran classe,
il primo brindisi è sempre per la Sarah hurrah per il pop svedese, hurrah per
Records (o per Alex Chilton, dipende). la Labrador. Ma questa è Someone
Salute. E così è ufficialmente aperto Somewhere! Te la ricordi? Te l’ho
quello che in gergo, e da sempre messa su The Deer Of Richmond Park,
riflesso sulle orbite sbarrate e arrese la mista che ti ho lasciato in macchina
delle nostre compagne, viene descritto un mese fa! Non è pazzesco?! Sguardo
come “l’allegro club dei lati B dei 12” semi-fisso (- pensiero interno
degli Style Council”. Intanto, prima drammatico - mia moglie non ascolta
che qualcuno controlli il risultato più le mie compilation?). “E ora che ci
finale di Paok-Videoton, decidiamo stiamo muovendo a ritmo fissandoci
di far attenzione alle selezioni del a vicenda i piedi, mi chiedo se le
DJ, che ogni tanto ci guarda con la piaccio ancora davvero” (è il tarlo
medesima compassione e dolcezza dei Wannadies, maledetto). At the
che si dedicherebbe ai cugini dell’orso disco indie, yeah. È tardi e il meglio
Paddington accorsi in visita da l’abbiamo dato, questo è evidente, ma

RUMOREMAG.COM | 17
RUMOREMAGAZINE D I C EMB RE 20 1 8

18 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:

New York,
USA KELLY MORAN dal 2016

COSA:

Una studentessa del conservatorio si rende conto di quanto il contesto in cui


è cresciuta gli va stretto e comincia a mettere oggetti nel suo pianoforte.

IL DISCO: ONLINE:

ULTRAVIOLET facebook.com/kellymoranmusic
WARP RECORDS, 2018

a quando sta come “teso e lavorato”; gli impercettibili cambiamenti


promuovendo Ultraviolet come “scardinato, che accadono al suo interno”.
D Ultraviolet, il
suo nuovo album,
sciolto”. Soprattutto, però, quello
che l’ascoltatore percepisce Questa dicotomia tra semplicità
Kelly Moran è grazie ai suoi pezzi è un enorme e complessità si rivela in tutto il
ovunque. Online senso di svago e leggerezza. suo timido fragore nella musica
potete leggere almeno venti “Alla radice c’era una voglia di di Moran. Quello che ascoltiamo
interviste in cui spiega il processo improvvisare divertendomi, di è spontaneo o estremamente
che l’ha portata fin qui: aveva esplorare. Non stavo provando a ragionato? Si tratta di un flusso o
l’orecchio assoluto, si è iscritta vendere la mia roba a nessuno, procede per miriadi di stacchi? Lo
al conservatorio per studiare volevo solo trovare un nuovo stesso avviene quando suona con
pianoforte, si è inammorata modo per lavorare con il mio Oneohtrix Point Never, dice: “Le
di Cage, Reich e Glass, ha strumento. Ho scavato in me a canzoni di Age Of sono come una
incominciato a sentirsi rifiutata livello emotivo, ho varcato delle ‘griglia liquida’, scherziamo tra
dalla comunità artistica in cui era porte. Per la prima volta suonare noi. Hanno una struttura definita
cresciuta. Ha poi deciso di darsi è stato liberatorio per me, mentre molto nettamente, ma tutti
al piano preparato, modificando in passato scherzavo definendo riusciamo a suonare liberamente
il suono dello strumento con la mia musica deprimente, uno al suo interno”. Ultraviolet è
l'inserimento di oggetti tra le specchio dello stato in cui ero. quindi, scopriamo, una collisione
corde. Finiti gli studi è scappata Qua invece c’è solo gioia”. tra svago e disciplina che pochi
a New York, dove ha iniziato a sembravano capire e di cui
suonare il basso in gruppi punk e Definire “ambient” la musica ora molti stanno cominciando
metal entrando infine nella scena di Kelly Moran è un buon a godere: “Mentre cercavo
sperimentale locale. E oggi è qui, punto d’inizio, per quanto un’etichetta per Bloodroot sono
su Warp, nella band di Oneohtrix limitante. “Ambient è qualcosa stata rifiutata un sacco di volte”,
Point Never. che percepisci come naturale, dice Moran. “Sostenevano che il
aderente, che crea un senso di mio sound fosse troppo diverso
“Ovviamente non mi aspettavo spazio”, mi dice, spiegandomi dal solito. Alla Warp invece è
che avrei potuto farmi una l’origine di quel gioiello di piaciuto che fossi diversa e non
carriera suonano il piano contemplazione che è Radian: facilmente categorizzabile. Quella
preparato, quest’anno è stato un “Era un pezzo molto più attivo e che per le altre etichette era una
po’ trip per me”, mi dice Kelly. melodico, ma mixandola ho tolto debolezza, per loro era una forza.
A farglielo cominciare è stato la melodia di piano principale. Gli sarò per sempre grata per aver
un pensiero: “So che sembra Rimuovendo l’azione della visto quel potenziale in me”.
sdolcinato, ma ho avuto un melodia ho svelato l’impalcatura
momento in cui sono rimasta che la sorreggeva. Mi si è rivelato
incredula di fronte alla bellezza questo pezzo che mi è sembrato
del suono della natura, il che completo nella sua semplicità.
mi ha fatto riconsiderare il mio L’ambient non si rivela in tutta
fare musica”. Descrive il suo la sua evidenza, necessita di
precedente album Bloodroot un’attenzione diversa, che registri

TESTO DI Elia Alovisi

RUMOREMAG.COM | 19
DOVE: QUANDO:

Brisbane,
Australia THE GOON SAX dal 2013

COSA:

Fragilità e forza del guitar pop tardo adolescenziale.

IL DISCO: ONLINE:

WE’RE NOT TALKING thegoonsax.com


CHAPTER MUSIC/WICHITA, 2018

A dispetto della copertina L’altro segreto risiede nella timidezza, compassione.


imbarazzante, il secondo album voce selvatica di Louis Forster, Canzoni sull’amore, sulla
dei ventenni di Brisbane è folgorato quand’era ragazzino perdita di se stessi e della
un gioiellino guitar pop che da American Idiot dei Green purezza adolescenziale, che i tre
trae forza da un’elementarità Day e non dai Go-Betweens del hanno scritto separatamente
spavalda e dalla miracolosa padre Robert, tantomeno dai ritrovandosi poi in sala prove.
funzionalità delle tre voci. misconosciuti Baby You Know di Canzoni che hanno un che di
Quella soave della batterista cui la madre Karin Bäumler era dolce e drammatico allo stesso
Riley Jones, una sirenetta con la violinista: “A volte le persone tempo. La critica li ha accolti
lentiggini, occhioni grandi e mi chiedono di un disco, di certe benissimo sin dall’esordio Up
orecchini a forma di margherita. canzoni dei Go-Betweens ed è To Anything, pubblicato quando
Il mormorio quasi parlato di davvero imbarazzante perché andavano ancora a scuola,
James Harrison, un tipo regolare semplicemente non li conosco: paragonandoli a Talking Heads,
con un faccione tra Ed Sheeran in realtà non so di cosa si sta Jonathan Richman, Television
e Ralph Malph di Happy Days. parlando”, ha dichiarato lui. Personalities, Galaxie 500,
“James ha questa cosa: se è a suo Raincoats, Pastels. E l’onda sta
agio, improvvisamente anche I 12 pezzi di We’re Not diventando sempre più alta.
tu sei a tuo agio”, dice Riley. E Talking hanno a che fare con
forse sta proprio qui il segreto. fragilità, indulgenza, angoscia,

TESTO DI Manuel Graziani

20 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:

Modena,
Italia SETTI dal 2008

COSA:

Un cantautore sghembo tra la Via Emilia e l'Ovest.

IL DISCO: ONLINE:
ARTO mondosetti.wordpress.com
LA BARBERIA/VACCINO DISCHI, 2018

Dieci anni di canzoni immaginario, mentre la seconda e che mi piacevano molto; in


sparpagliate tra regali in Rete, è apparentemente più vagabonda, particolare il cantautorato nobile
CD-R, 45 giri e un paio di album, girovaga, probabilmente figlia ma anche sghembo di Beck,
l'ultimo dei quali si concede della mia volontà di spiazzare Adam Green, Magnetic Fields e
un titolo che armonizzando un po' l'ascoltatore dopo averlo Daniel Johnston. Oggi non saprei
due parole importanti (Earth accompagnato al principio”. esattamente come collocarmi,
e Heart) nasconde l'omaggio a in una fase in cui i risultati
uno dei numi tutelari del nostro: Il nostro di cui sopra si chiama numerici sembrano determinare
Arto Lindsay. “Arto è nato dopo Nicola Setti, modenese dell'85 la qualità di quanto si produce.
una lunga fase di scrittura da cui calato in un panorama sempre più Mi sento figlio di un'attitudine
sono emersi dieci pezzi che per magmatico e confuso; quello della diversa, non per forza migliore o
me avevano un senso insieme, musica italiana di oggi: “Quando peggiore. Credo però che ora si
a livello di struttura, stile e ho cominciato a fare uscire le mie possa tornare a proporre un certo
tematiche: più estroversi nei cose su Myspace la situazione underground, stante il divario
suoni e introversi nei testi. Una era completamente diversa creatosi tra 'nuovi big' e piccoli
volta ultimato il disco mi sono dall'attuale per chi cantava in nomi”.
reso conto che la sua prima parte italiano. La mia idea iniziale
è involontariamente indirizzata era replicare nella mia lingua
verso un Nord America cose che uscivano all'estero

TESTO DI Arturo Compagnoni

RUMOREMAG.COM | 21
CAMPOS HELENA DELAND
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:

Pisa, Italia dal 2011 Montreal, Canada dal 2017

ONLINE: facebook.com/camposband ONLINE: helenadeland.com

COSA: COSA:
Di canzone d’autore, folk pop Dream pop intimo che ribolle
e disturbi elettronici. d’ambizione cantautoriale.

IL DISCO: IL DISCO:

UMANI, VENTO E PIANTE, FROM THE SERIES OF SONGS “AL-


WOODWORM, 2018 TOGETHER UNACCOMPANIED”
VOL. I-IV
LUMINELLE, 2018

Sono Simone Bettin, Davide Barbafiera, Tommaso Per qualche ragione evanescenza vaporosa, desiderio
Tanzini ed è appena uscito il loro secondo LP. “Nasciamo balearico e chitarre sognanti trovano conforto fra i freddi
da un' idea mia e di Davide: quella di incorporare del Québec. Men I Trust e Dizzy per dire di luminosi
chitarra acustica, basso, voce con suoni e percussioni esempi recenti. Il dream pop con tutti i suoi languori. Il
elettronici”, spiega Bettin. “Per un po’ mi son trasferito blog “Gorilla Vs Bear” è il loro megafono e la Luminelle
a Berlino, lui è rimasto a Pisa, e si lavorava a distanza. Lì l’etichetta di riferimento. Helena Deland esordisce
ho conosciuto Dhari, bassista australiana che si è unita a con l’EP Drawing Room nel 2017, mostrando fragilità
noi. L’esordio esce nel 2017, anno in cui torno in Italia e acustiche, impreziosite da velluti e ritmi. La cantautrice
in squadra al posto di Dhari entra Tommaso. Poi capita di Montreal inizia a scrivere al pianoforte alle superiori.
che Woodworm, già al management, ci proponga di Il padre, un pianista consumato, la madre ossessionata
pubblicare questo disco”. dalla stazione radio canadese CBC.

La novità è che ora si canta in lingua madre. “Il passaggio La sua coppia di EP, divisa in quattro volumi, From The
dall’inglese all'italiano è stato naturale, sentito. La sfida Series Of Songs “Altogether Unaccompanied”, uscita
è stata creare un lavoro organico e complesso in un solo quest’anno, è un brillante esempio d’evoluzione ecclettica
anno. Per equilibrare musica e testo ci siamo concentrati delle istanze dream pop. Sincere pop come lo chiama
sia sul suono della parola, valorizzandone effetti ritmici e lei, che offre la propria fragilità al racconto di piccoli
musicali, sia sul linguaggio, più metaforico che letterale”. dolori. Tematiche non lontane al nuovo cantautorato
Un disco caratterizzato da un’elettronica dispettosa. “Ci al femminile di Phoebe Bridges, Snail Mail o Soccer
dev’essere sempre un fattore di ‘disturbo’, pur mescolato Mommy. “Non scrivo canzoni per dire quello che penso
a elementi più rassicuranti. Del resto è quel che accade o sento, ma per scoprire quello che c’è, letteralmente”,
nella vita, non tutto è semplice e diretto: dobbiamo dichiara a Dazed. Ma c’è un’ambizione musicale più
sforzarci per superare ostacoli o raggiungere obiettivi, profonda che emerge dai due EP, indizi il trip hop
questo volevamo trasmettere”. sofferto di Take It All o la chill out fine di Claudion.

TESTO DI Barbara Santi TESTO DI Mauro Fenoglio

22 | RUMOREMAG.COM
LALA LALA WITCHERS CREED
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:

Chicago, USA dal 2014 Katrineholm, Svezia dal 2012

ONLINE: lalabandlala.com ONLINE: facebook.com/witcherscreed

COSA: COSA:
Cantautorato di formazione Ancient rock/doom.
alt rock.

IL DISCO: IL DISCO:

THE LAMB AWAKENED FROM THE TOMB


HARDLY ART, 2018 RIPPLE, 2019

Pare che il cupo mood che grava su The Lamb sia Profumo desueto di riff arcaici, di quando il rock
frutto di un inedito senso di vulnerabilità. Il risultato pulsava di blues elettrificato dagli amplificatori 60’s, ma
di una brutta rapina subita mentre stava dormendo da le tenebre lo stavano già avvolgendo. Dark sound dal
sola nel suo appartamento, a Chicago. In quella città sabba inglese dei primi anni 70. Protometal. Band come
Lillie West ci vive da ormai quattro anni, da quando ha Leaf Hound e Pentagram, che pure inglesi non erano,
lasciato Los Angeles e ha iniziato a comporre brandelli ma venivano dal sabba su cui si ergeva la bandiera
di cantautorato chitarristico stralunato e vagamente dell’hard rock americano. Tutto questo va a costituire
slacker, con il moniker Lala Lala. Nome che vorrebbe l’anima dei Witchers Creed. Espressa in un linguaggio
suggerire un impacciato singalong. che si alimenta dei ricordi di Judas Priest e di certa
NWOBHM: Witchfinder General e Angelwitch.
La recente scomparsa di un amico l’ha portata a
trascorrere molto tempo da sola, immersa in un I Witchers Creed nascono con la denominazione di
perenne stato di ansia e frustrazione. Per questo il tono Illusion, nel 2011, ispirati dagli svedesi November, band
generale del nuovo lavoro è radicalmente diverso da heavy prog del 1970. Filip Andersson (chitarra e voce),
quello goliardico dell'esordio del 2016. Se Sleepyhead 80’s metal freak, Emil Bjällerhag (basso) e Charlie
raccontava di giornate passate a scherzare fra una birra e Rangstedt (batteria), un tipo psichedelico, dopo un
l’altra e celebrava (con il brano Fuck With Your Friends) relativamente lungo periodo di interruzione dovuta a
le gioie del sesso ricreativo, oggi il tema è piuttosto problemi di salute di Leo, il batterista che c’era prima
quello di una maturazione personale e musicale. Le di Charlie, riemergono dall’oscurità nel 2017 con un
brutte esperienze vissute hanno chiarito alla West come nuovo cantante, Dennis Hedlund, e con il nuovo nome
la band (che dal vivo è un terzetto) rappresenti la cosa di Witchers Creed. Dopo due singoli autoprodotti, che la
più importante per lei. The Lamb offre così asciutte critica underground si spertica a elogiare, si apprestano
riflessioni sul timore di perdere il contatto con le cose a pubblicare il loro primo album per la Ripple Music.
che contano. Il tutto immerso in dolci melodie e calde
distorsioni.

TESTO DI Diego Ballani TESTO DI Claudio Sorge

RUMOREMAG.COM | 23
AUTECHRE BEAK> JON HOPKINS YOUNG FATHERS ACE OF CUPS SLEEP LOTIC FRANCESCO
MOTTA SPIRITUALIZED STEPHEN MALKMUS AND THE JICKS MR AIRPLANE MAN KALI UCH-
IS ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER IL LUNGO ADDIO MAMUTHONES DOS SANTOS
TIRZAH ICEAGE LOW DANIEL BLUMBERG LAISH SHAME NADAH EL SHAZLY KEIJI HAINO/
SUMAC YVES TUMOR JESSICA MOSS PARQUET COURTS JOSH ROUSE MIND OVER MIR-
RORS DJ KOZE RICCARDO SINIGALLIA NU GUINEA IACAMPO CLOUD NOTHINGS JORJA
SMITH MITSKI IDLES BODEGA MARK KOZELEK DIRTMUSIC IL LUNGO ADDIO AMEN DUNES
AVION TRAVEL MOUNT EERIE SERPENTWITHFEET JULIA HOLTER THE BREEDERS BAN-
TU CONTINUA UHURU CONSCIOUSNESS ANCIENT LIGHTS AL DOUM AND THE FARYDS
A CURA DELLA REDAZIONE
D A L I M E U D
AUTECHRE BEAK> JON HOPKINS YOUNG FATHERS ACE OF CUPS SLEEP LOTIC FRANCESCO
MOTTA SPIRITUALIZED STEPHEN MALKMUS AND THE JICKS MR AIRPLANE MAN KALI UCH-
IS ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER IL LUNGO ADDIO MAMUTHONES DOS SANTOS
TIRZAH ICEAGE LOW DANIEL BLUMBERG LAISH SHAME NADAH EL SHAZLY KEIJI HAINO/
SUMAC YVES TUMOR JESSICA MOSS PARQUET COURTS JOSH ROUSE MIND OVER MIR-
RORS DJ KOZE RICCARDO SINIGALLIA NU GUINEA IACAMPO CLOUD NOTHINGS JORJA
SMITH MITSKI IDLES BODEGA MARK KOZELEK DIRTMUSIC IL LUNGO ADDIO AMEN DUNES
AVION TRAVEL MOUNT EERIE SERPENTWITHFEET JULIA HOLTER THE BREEDERS BAN-
TU CONTINUA UHURU CONSCIOUSNESS ANCIENT LIGHTS AL DOUM AND THE FARYDS

D I C I O T T O

I DISCHI.DELL'ANNO

S C H E D E A C U R A D I A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E , M A U R O F E N O G L I O . A N D R E A VA L E N T I N I E F R A N C E S C O V I G N A N I
A P P R O F O N D I M E N T I D I E L I A A LO V I S I , D I E G O B A L L A N I , M AU R O F E N O G L I O , F R A N C E S C O V I G N A N I E C L AU D I O S O R G E
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

BEAK>
49
>>>
INVADA

LA PREMESSA Due album che hanno riesumato ritmi


motorik e cupezze post punk con ammirevole inventi-
va, e un presente proiettato alla ricerca di più eclettiche
sfumature, senza guardarsi indietro.

COSA NE DICONO “Can, Syd Barrett, Goblin, stoner e


post punk sono fra gli ingredienti che hanno suscitato
curiosità attorno ai lavori precedenti, oltre alla con-
temporanea assenza di notizie su quell’altra band di
Barrow (leggi Portishead). Elementi che tornano in
quest’occasione, declinati secondo un’estetica anni 70,
come nella tensione cinematografica e noir dell’intro-
duttiva The Brazilian o nell’incedere motorik di RSI”.
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 2 0

“Con il suono dei Beak> ora libero di vagare nelle di-


mensioni ultraterrene di una possibilità di sperimen-
tazione, il trio (Billy Fuller, Will Young e Geoff Barrow

50
dei Portishead) sembra concentrato e determinato a
creare musica che nessuno abbia ancora ascoltato”.
K Y L E KO H N E R , “ T H E 4 0 5 ”

LA CANZONE Harvester

AUTECHRE YOUNG
NTS SESSIONS 1- 4
WARP
FATHERS
COCOA SUGAR NINJA TUNE

LA PREMESSA L’astrazione e la ripetizione come ricerca LA PREMESSA Il trio di Edimburgo ha vinto il prestigio-
ostinata di bellezza isolazionista. Ogni disco un passo so Mercury Prize nel 2014, grazie all'album di debutto
in più per allontanarsi da qualsiasi ipotesi di comuni- Dead, uscito su Anticon. Due anni dopo ha aperto le
cabilità. I due graffitari di Manchester hanno scelto un date inglesi dei Massive Attack, con i quali ha collabo-
percorso in cui l’IDM è diventata uno spettro da rimo- rato all'EP Ritual Spirit.
dellare a piacimento. Ogni spiegazione superflua.
COSA NE DICONO “I rimandi sonori e i cambi di atmo-
COSA NE DICONO “Come astronauti nel nero infinito sfera sono continui grazie all’uso 'corale' delle voci
dello spazio, col conforto di un ultimo sguardo al pia- che dialogano, si sovrappongono e si alternano senza
neta terra. La bellezza, come concetto muto, passato di risparmiarsi, e a produzioni musicali colme di dettagli
mano in mano, dai Kraftwerk alla Basic Channel… agli curati e spiazzanti. Dal vivo l’impatto sarà notevole”.
Autechre. In mezzo, cascate di glitch, trapanature me- LUC A GRICINELL A , “ RUMORE ” N . 314
talliche, cubismi acidi”.
M AU R O F E N O G L I O , “ R U M O R E ” N . 3 1 7 “Cocoa Sugar si accende con lo strano calore del ghiac-
cio che brucia, uno stufato bollente garage rap alla
“NTS sessions 1 – 4 dà l’impressione di un apice. Come Tricky-suona-le-cover-dei-Fall. Ogni canzone è cattiva,
se i decenni di lavoro precedente portassero qui. Il brutale e breve, e pullula di immaginazione”.
formato di otto ore è impositivo e non lineare. Ma può DA M I E N M O R R I S , “ T H E O B S E R V E R ”
offrire una grande, memorabile esperienza”.

48
M A R K S M I T H , “ R E S I D E N T A DV I S O R ”

LA CANZONE In My View

LA CANZONE tt1pd

26 | RUMOREMAG.COM
47 PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

MR
LOTIC AIRPLANE
POWER MAN
TRI ANGLE
JACARANDA BLUE
SFTRI

LA PREMESSA Texano di Houston, berlinese d'adozione, LA PREMESSA Ferme dal 2004, le due Mr. Airplane Man
J'Kerian Morgan finora ha collaborato con Björk e rice- si ritrovano e tornano a sfornare musica. E la pausa non
vuto il plauso di uno spirito affine come Arca. Power ha è stata necessariamente deleteria, visto che il loro blues/
alzato l'asticella. rock/garage sembra pulsare come non mai. Un duo alla
White Stripes nato prima dei White Stripes: eh già.
COSA NE DICONO “Power è un lavoro concettuale,
d’implicita denuncia dell’era trumpiana, come quando COSA NE DICONO “Più blues e primitivo del primo
il sinistro gospel di Hunter si muove sui versi 'Brown album dei Gun Club, Jacaranda Blue non è da questo
skin, masculine frame / Head’s a target / Acting real così distante per feeling selvaggio”.
feminine / Make ’em vomit'” C L AU D I O S O R G E , “ R U M O R E ” N . 3 1 6
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 2 0
“Le Mr. Airplane Man volevano che il mondo le sentis-
“Il debutto del produttore con base a Berlino esplora se così come suonano sul palco. Jacaranda Blue svolge
l'idea del potere nel mondo e all'interno di sé, percor- egregiamente questa missione”.
rendo la linea che separa l'esuberanza dal terrore”. NINA CORCOR AN , “ DIGBOSTON ”
SA SHA GEFFEN , “ PITCHFORK ”

LA CANZONE Good Time


LA CANZONE Hunter

47 46 44
STEPHEN
MALKMUS AND MARK
THE JICKS KOZELEK
SPARKLE HARD MARK KOZELEK
DOMINO CALDO VERDE

LA PREMESSA L’ex Pavement Malkmus è praticamente LA PREMESSA Kozelek non è certo uno con problemi di
una garanzia – anche con i Jicks, che ormai sono giunti blocco dello scrittore (né in veste Sun Kil Moon, né in
alla settima prova in studio. Solo che il focus muta leg- quella solista) e questo ultimo doppio CD omonimo
germente, soprattutto nel mood, e si respira una certa lo dimostra. Pezzi schizzati/incisi in stanze d’hotel
aria di contemporaneità. nell’arco di due anni con testi diaristici… come da ma-
nuale.
COSA NE DICONO “Scrittura pop storta ma non tanto,
tentazioni classic rock inevitabili per uno il cui chitar- COSA NE DICONO “In un mondo perfetto la scioltezza e
rista preferito è Tony McPhee dei Groundhogs (!), in- l’entusiasmo con cui Kozelek si applica alle canzoni del
dolenza indie (indiolenza) e ganci melodici scovati con suo ultimo disco basterebbe e avanzerebbe a prenotare
facilità impressionante”. un posto nei cuori degli ascoltatori”.
C ARLO BORDONE , “RUMORE ” N . 316 F R A N C E S C O FA R A B E G O L I , “ R U M O R E ” N . 3 1 7

“È un assaggio affascinante del tipo di musica che “Un’altra accolta di pezzi di uno che non riesce a
Malkmus potrebbe suonare se avesse un quarto di smettere di scrivere e pubblicare e spesso colpisce il
secolo in meno”. bersaglio emotivo che cercava, anche se in modo disor-
E VA N R Y T L E W S K I , “ P I T C H F O R K ” dinato”.
M AT T H E W S L AU G H E R , “ U N D E R T H E R A DA R ”

LA CANZONE Shiggy
LA CANZONE Sublime

RUMOREMAG.COM | 27
43
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

NADAH EL
SHAZLY
ACE OF CUPS
AHWAR
NAWA 42
ACE OF CUPS LA PREMESSA La stella della nuova vulcanica scena un-
HIGH NOON
derground del Cairo. Ponte fra tradizione ineludibile
e futuro aperto. Dagli inizi punk, cantando cover dei
LA PREMESSA Direttamente dalla San Francisco del Misfits, fino all’avanguardia elettronica senza limiti
1967, le Ace Of Cups risorgono per incidere il loro che assembla le radici, rivelandone nuovi significati e
album di esordio dopo essersi sciolte nel 1972. Una potenzialità d’avanguardia.
band di tutte ragazze che, all’epoca, suonava con Hen-
drix, Jefferson Airplane e Grateful Dead. COSA NE DICONO “Sensuale e vagamente sinistra, la
voce di Nadah indugia tra seduzione e avvertimento,
COSA NE DICONO “Credetemi, non si sente il greve peso sporgendosi su un panorama sonoro totalmente estra-
del tempo passato. Sembra di essere ancora lì, all’acid neo eppure famigliare. Come sogno”.
test di qualche band tipo Grateful Dead o a un free con- L U I G I M U TA R E L L I , “ R U M O R E ” N . 3 1 2
cert al Golden Gate Park di San Francisco nel ’67”
C L AU D I O S O R G E , “ R U M O R E ” N . 3 2 2 “Ahwar è un perfetto amalgama fra canzone egiziana
tradizionale e spunti sperimentali su performance e
“Bellissime armonie e un sound fresco e brillante che strumentazione. Nadah El Shazly è una voce, come
soffia come una brezza psichedelica proveniente da un cantante e compositrice, che abiterà i vostri sogni per
passato culturale collettivo”. giorni, dopo aver ascoltato questo disco”.
MICHAEL MUCKIAN, “ SHEPHERD EXPRESS” J O S E P H B U R N E T T, “ T H E Q U I E T U S ”

LA CANZONE Feel Good LA CANZONE Afqid Adh-Dhakira

FRANCESCO MIND OVER


MOTTA
VIVERE O MORIRE
MIRRORS
SUGAR
41 BELLOWING SUN
PARADISE OF BACHELORS

LA PREMESSA Dopo un esordio che tanto ha fatto parla- LA PREMESSA Jamie Fennelly, ex Peeesseye, armato di
re (e ha procurato una targa Tenco a Motta), il cantau- harmonium e synth e con una manciata di complici, si
tore toscano torna all’attacco, ma cambiando prospet- è messo in testa di aggiornare, con esiti eccellenti, la
tiva. Qui siamo nel campo di una difficile autoanalisi, lezione minimalista.
sostenuta da pezzi meno immediati, ma più densi e
profondi. COSA NE DICONO “Un continuum che imbastisce il pro-
prio discorso intorno a minimalismo, drones e loop,
COSA NE DICONO “Entrare in questo disco significa facendo dialogare strumenti ed elettronica, tape delays
entrare nel suo mondo e trovare qualche pezzo di sé: ed effetti, voce umana e percussioni, in un'impressio-
istintivo provare empatia”. nante varietà di sfumature”.
BARBARA SANTI, “RUMORE” N. 315 A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E , “ R U M O R E ” N . 3 1 5

“Vivere O Morire è il Rimmel di Motta, un disco che “Mentre il disco ufficialmente tocca i 73 minuti, in
probabilmente piacerà meno del suo predecessore, più qualche misura sembra essere più breve e più lungo,
difficile e impegnativo da digerire, forse ancor di più come se si espandesse o si contraesse all'ascolto. Vor-
per chi l’ha scritto che per chi l’ascolta”. tici irrequieti di melodie e pattern ritmici mantengono
G I A N L U C A L A M B I A S E , “ S E N T I R E A S C O LTA R E ” un senso di movimento per cui tracce di dieci minuti
sembra passare con la sveltezza di una hit pop”.
G R AY S O N H AV E R C U R R I N , “ P I T C H F O R K ”

LA CANZONE Ed È Quasi Come Essere Felice

LA CANZONE Zeitgebers

28 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

MAMUTHONES
FEAR ON THE CORNER 38
ROCKET RECORDINGS
KEIJI
39 HAINO/
LA PREMESSA Gli esordi rituali e misterici, come nome
SUMAC
di spicco dell'Italian occult psychedelia, con tanto di FEAR ON THE CORNER
THRILL JOCKEY
menzione entusiasta da parte di Julian Cope, e la più
recente, altrettanto credibile, svolta “ballabile”.
LA PREMESSA Il trio guidato dall’ex Isis Aaron Turner
COSA NE DICONO “C'è voluto un po', ma la svolta è unisce le forze con lo sperimentatore giapponese Keiji
completa: gli apripista dell'occulto italiano sono diven- Aaino, facendo però un passo indietro e agendo quasi a
tati una macchina disco mutante coi fiocchi. Sporca e stregua di backing band – come una sezione ritmica al
nervosa nel combinare in maniera originale funk da servizio delle sfuriate chitarristiche di Haino.
Talking Heads via LCD, krautrock e tropicalismi”.
ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 313 COSA NE DICONO “Haino e i Sumac disarticolano, svita-
no, fanno rotolare il metallo free in pezzi che rimbalza-
“I Mamuthones sono una band bizzarra, ma non in no e scorrono su un piano inclinato, tra stridori e urla
quel senso abbatti-confine e esplorativo che proprio di lancinanti, in scure visioni death/psych”.
molti loro contemporanei. Anzi, creano i loro momenti C L AU D I O S O R G E , “ R U M O R E ” N . 3 1 2
più strani e interessanti utilizzando suoni relativamen-
te tradizionali; producono ritmi facili e immediati, e il “Se Haino è un Hendrix scagliato nel multiverso, i
fatto che nonostante tutto ciò l'ascolto faccia girare la Sumac sono la Experience e lo riportano nella nostra
testa è prova dell'abilità della band”. atmosfera, in fiamme ma senza farlo disintegrare”
PAT R I C K C L A R K E , “ T H E Q U I E T U S ” A N DY O ’ C O N N O R , “ P I T C H F O R K ”

LA CANZONE Cars LA CANZONE What Have I Done

37
COSA NE DICONO “Nei 22 minuti della impressionante
JESSICA MOSS Particles un imponente crescendo si acquieta
assottigliandosi in una unica, infinita nota [...], mentre
ENTANGLEMENT le quattro sezioni di Fractals […] disegnano percorsi e
CONSTELLATION
variazioni di antica e austera bellezza'
A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E , “ R U M O R E ” N . 3 2 1

LA PREMESSA Una lunga militanza negli A Silver Mt. Zion


“Questa turbolenza possiede un carattere
come violinista e occasionalmente cantante, la creazione disorientante, teso, Eppure Entanglement riesce a
di Black Ox Orkestar, l'apparizione su dischi di Arcade entrare in contatto e premia un ascolto attento con una
Fire e Broken Social Scene, e due album in solitaria tra bellezza che rimane con l'ascoltatore”
il 2015 e il 2017, il carbonaro Under Plastic Island e T O M B E E D H A M , “ E XC L A I M ”

l'apprezzato Pools Of Light.

LA CANZONE Particles

RUMOREMAG.COM | 29
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

DJ KOZE
una nuova, contemporanea concezione del clubbing,
in cui integrazione e confronto trovano l'armonia nella
circolarità del dancefloor”.
KNOCK KNOCK

36
LUC A MINUTOLO, “ RUMORE ” N . 316
PAMPA

“Knock Knock è un disco col cuore pulsante e con la


vitalità di un bambino che rifiuta di stare seduto. Mera-
viglioso e toccante, l'album ha pochi punti di contatto
LA PREMESSA Un percorso con radici nell'hip hop te-
con i colleghi house e techno di Koze. Piuttosto, se ne
desco anni 90 (è stato componente del progetto Fisch- sta in un angolo coraggioso tutto suo, traendo ispi-
mob), cresciuto nel nuovo millennio attraverso una razione dalle galassie più disparate: dream pop, funk
serie di uscite sulla prestigiosa Kompakt, per arrivare scoppiettante, spigoloso trip hop”.
all'eclettismo di Knock Knock. R O U N A K M A I T I , “ T I N Y M I X TA P E S ”

COSA NE DICONO “Un lavoro che, oltre a lavorarci alcu-

35
ni tra i suoi brani più evocativi […] lascia intravedere LA CANZONE Luminous Beings

dendosi a cappio fra chitarra e batteria, creando così


BODEGA un effetto del tutto familiare (Wire?), per poi aprirsi su
ritmi improvvisamente accattivanti”
ENDLESS SCROLL
A R T U R O C O M PAG N O N I , “ R U M O R E ” N . 3 1 8 / 3 1 9
WHAT’S YOUR RUPTURE?

“Come degli LCD Soundsystem mai entrati in un club


LA PREMESSA Due voci, maschile e femminile. Una band di
o dei Parquet Courts vertiginosamente snob, il debutto
Brooklyn che giunge al debutto con un sound debitore del dei Bodega oscilla fra la satira e l’indignazione”
post punk britannico più nervoso e bizzarro – Fall su tutti,
ma anche Wire e Gang Of Four – e con la supervisione di KIT T Y EMPIRE , “THE OBSERVER”

Austin Brown dei Parquet Courts.

34
COSA NE DICONO “Il suono viaggia in orizzontale, chiu- LA CANZONE Margot

AMEN
DUNES emozionale è retaggio del passato. Trattasi di fatto ge-
FREEDOM nerazionale”
SACRED BONES
M AU R O F E N O G L I O , “ R U M O R E ” N . 3 1 7

LA PREMESSA Damon MacMahon nonostante tutto “In un quadro più ampio, Freedom fa un ulteriore
è sempre andato per la propria strada. E con questo balzo in avanti, posizionando Amen Dunes fra gente
quinto album sembra – chissà quanto volontariamente come The War On Drugs e Deerhunter, espandendone
– giungere a fare un bilancio musicale e di vita, quasi il raggio d’azione e distillando il suo spirito
esorcizzando ogni idea che Damon aveva di sé. DA L E E I S I N G E R , “ S P I N ”

COSA NE DICONO “Il pop alternativo americano svela


forme nuove. La sequenza strofa ritornello da epifania LA CANZONE Satudarah

30 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

33 BANTU
CONTINUA
32
AVION
TRAVEL
UHURU
CONSCIOUSNESS PRIVÉ
WARNER
EMAKHOSINI
BUDA MUSIC

LA PREMESSA Disco numero 14, il loro primo di inediti


LA PREMESSA Poco conta l’etichetta: africangungungu
dal 2003. Un lavoro difficile, in cui sublimare il dolore
o afropsichedelia, ma sempre “musica per la gente,
per la scomparsa di Fausto Mesolella, ma non solo: ci
fatta dalla gente con la gente”. L’ortodossia delle strut-
sono anche pezzi più leggeri e solari, senza cupezza,
ture tradizionali tagliata da funk, congotronics e feroci
ma di sicuro intrisi di intimismo. Un “bonsai dei dischi
ritmi percussivi, oltre a una versione afrobeat dello spi-
passati” lo hanno definito loro stessi.
ritual Nobody Knows The Trouble I’ve Seen.
COSA NE DICONO “Eleganza, profondità, intensità”.
COSA NE DICONO “Il beat di Soweto, parafrasando una
BARBARA SANTI, “RUMORE” N. 317
storica compilation del 1985, è più indistruttibile
che mai”.
“Privé è un disco in cui è ancora possibile sentire degli
ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 316
uomini, persone in carne e ossa, dietro gli strumenti, il
loro gusto, le loro intelligenze. In questo caso, la loro
“Chi teme che la musica sudafricana stia diventando capacità di dire tanto usando con parsimonia parole e
troppo timida o troppo schiacciata su influenze strumenti”.
americane dovrebbe sentirsi rincuorato da un disco
C L AU D I O T O D E S C O , “ R O C KO L”
del genere”.
R O B I N D E N S E L O W, “ T H E G UA R D I A N ”

LA CANZONE Caro Maestro

LA CANZONE Isimbi

ANCIENT JON
LIGHTS HOPKINS
ANCIENT LIGHTS SINGULARITY
RITUAL PRODUCTIONS DOMINO

LA PREMESSA Post metal, drone, canti gregoriani, psi- LA PREMESSA Le collaborazioni con Imogen Heap e
chedelia, dub, doom, post rock… la nuova creatura di Brian Eno, e poi una serie di album che ha definito con
Adam Richardson è cangiante e affascinante, ma non crescente precisione un efficacissimo intreccio club-
per tutti. Non sempre i trip, infatti, sono leggeri e di- bing e sensibilità neocameristica, sfociando nell'ap-
vertenti: e quello che offrono gli Ancient Lights è un prezzatissimo Infinity del 2015.
viaggio che lascia il segno.
COSA NE DICONO “Già Infinity, l'album della consacra-
COSA NE DICONO “Gli Ancient Lights suonano in un zione, tendeva all'infinito aspettandosi di trovarlo nel
mondo di ovatta. Liberano forze inconsce partendo da punto più basso del moto di un pendolo che oscillava
una superficie rock psichedelica senza porsi limiti”. tra ritmicità e aritmicità. Singularity ti illude, anche se
C L AU D I O S O R G E , “ R U M O R E ” N . 3 1 8 / 3 1 9 solo per poco, di riuscire a raggiungerlo”.
E L I A A L OV I S I , “ R U M O R E ” N . 3 1 6
“L’album omonimo degli Ancient Lights è la colonna
sonora perfetta per un rituale del sabato sera, in com- “Affrontando la composizione di questo album da un
pagnia di amici con un debole per le tuniche con cap- punto di vista strettamente improvvisativo, ha ancora una
puccio”. volta confutato l'idea che la techno non possa avere un
GRANT MCPHILLIPS, “ECHOES AND DUST ” suono interamente organico: Singularity sembra vivo”.
L E E B A R T L E E T, “ N M E ”

LA CANZONE Slow Breath


LA CANZONE Sublime
28
29
MITSKI
DOS SANTOS
LOGOS
INTERNATIONAL ANTHEM

LA PREMESSA Preceduto da un EP, Summit Sessions,


BE THE COWBOY l'esordio in lungo dei chicagoani è una mappa dei DNA
DEAD OCEANS
che tocca la scuola post rock cittadina, il jazz, il soul, il
funk e l'America Latina.

LA PREMESSA Possibile dire ancora qualcosa di perso- COSA NE DICONO “Il debutto del quintetto di Chicago è
nale sui rapporti umani usando solo vignette di due mi- un eccellente esercizio di neo cumbia psichedelica. Ma
nuti? A sentire Be The Cowboy parrebbe di sì: i synth basta un briciolo di attenzione per ritrovarsi in qualco-
debuttano giocandosela alla pari con le chitarre ma è la sa di molto meno definibile, e più raro”.
malinconia urbana a restare cifra stilistica. E Nobody è ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 318/319
probabilmente il singolo pop del 2018.
“In tutto il disco il quintetto (…) offre una sorta di
COSA NE DICONO “Un'artista che sta venendo a patti complessa magniloquenza, cavalcando riff psichedelici
con l'età adulta, coltivando nel cuore gli ultimi inco- e araldiche pugnalate di fiati inserite in momenti di
scienti bagliori di gioventù”. genuina estasi. Anche quando grigie dissonanze e
DIEGO BALL ANI, “RUMORE” N. 320 contorsioni ritmiche scuriscono i margini, questo è un
suono che trova nonostante tutto un centro, o la pace
“Rispetto a Puberty 2 gli arrangiamenti sono più am- nel mezzo della turbolenza”.
biziosi, i dettagli più nitidi dopo ogni ascolto e anche le C O L I N J OYC E , “ N O I S E Y ”
influenze paiono più eleganti”.
ZARA HEDDERMAN, “THE QUIETUS”

LA CANZONE Logos

LA CANZONE Nobody

27 SERPENT-
WITHFEET

26
SOIL
THE SECRETLY CANADIAN

BREEDERS
ALL NERVE
4AD
LA PREMESSA Josiah Wise cresce in una famiglia
immersa nella cristianità e nella musica. Una voce più
vicina alle vette dell’opera che ai velluti nu soul. Le
LA PREMESSA Le cronache saranno anche pieni di esem-
stigmate di una libertà sessuale rivendicata lo portano
pi di festeggiamenti (salubri o meno) di Kim Deal, ma
ad un’interpretazione nuova e sperimentale del gospel
nulla batte la scelta di celebrare i 25 anni di Last Spla-
e a una modernizzazione della terra umida del blues.
sh con un disco che rimette assieme la formazione del
periodo. “Ho imparato a essere gentile”, prova a giusti-
COSA NE DICONO “Josiah Wise riprende ed espande
ficare la ritrovata serenità l'ex Pixies.
il suo gospel pagano e viscerale attraverso 11
COSA NE DICONO “Una rentrée che significa urgenza brani che aiutano ad addentrarsi nel suo mondo
di comunicare, con la dose giusta di rabbia, quella che melodrammatico e occulto: sono canzoni ma piuttosto
rende lucidi e affilati come lame”. atipiche nella struttura e nelle modalità espressive”.
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 1 7
E M A N U E L E S AC C H I , “ R U M O R E ” N . 3 1 4

“All Nerve è un disco di cui c’è bisogno ora, di cui ci “Soil è un salmo, cruciale per la sua queerness, cruciale
sarà bisogno la settimana prossima e di cui ci sarà biso- per il suo cattolicesimo, le sue radici pagane che
gno nel 2023. E forse dovremo aspettare fino ad allora protrudono sui marciapiedi, cruciale per la sua purezza
per un seguito”. di cuore, cruciale per come evita gli imperativi: ti
ascolto, c’è un posto per te in questa casa”.
ALFRED SOTO, “ SPIN ”
J A Z Z S C O T T, “ T I N Y M I X TA P E S ”

LA CANZONE Nervous Mary


LA CANZONE Bless Ur Heart

32 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

25
MOUNT
EERIE
NOW ONLY
P.W. ELVERUM & SUN LTD

LA PREMESSA Se A Crow Looked At Me del 2017 resta


disco troppo doloroso per poterlo sentire da cima a
fondo, Now Only vede ora Phil Elverum continuare a
raccontare il lutto per la morte della moglie passando
alla fase della “calcificazione del dolore” in sei pezzi fra
l'autoanalisi e il flusso di coscienza.

COSA NE DICONO “Il suo dolore in fondo non è unico: è


quello che tutti, un giorno, proveremo”.
E L I A A L OV I S I , “ R U M O R E ” N . 3 1 4

“Musicalmente simile al predecessore e poeticamente


con la stessa valenza letteraria, fra echi di Leonard
Cohen e quelli di un contemporaneo come Mark

23
Kozelek”.
SA M CLEE VE , “DROWNED IN SOUND”

LA CANZONE Tintin In Tibet

SPIRITUALIZED
AND NOTHING HURT
IL LUNGO ADDIO
24
BELLA UNION

TUTTI NUOTAMMO A STENTO


TROPICO

LA PREMESSA Jason Pierce non ha bisogno di LA PREMESSA Fabrizio Testa, milanese, autore a proprio
presentazioni: prima gli Spacemen 3, poi la lunga nome di un blues neomodernista dalle tinte autoriali
vicenda degli Spiritualized, ricerca costante di un e sperimentali, evoca nelle vesti de Il Lungo Addio,
perfetto equilibrio tra ascesa spirituale e stimolazione cucite su più scheletriche atmosfere folk, una Romagna
dei sensi, tra gospel e psichedelia, producendo nel metafora di malinconie esistenziali.
mentre grandi canzoni.
COSA NE DICONO “Atto terzo di un concept che ha in
COSA NE DICONO “La dopa e la beatitudine, la ninna partenza un blues secco e potente, con una ritmica da
nanna e la morfina, gli Stones e Disney, l'infantile e il Nightclubbing tribalizzata e un testo che chiama subito
luciferino, il metadone e lo scatto. Prevalgono le ballate in causa piscine abbandonate e una raccolta di lacrime
e trionfa lo schema melodia circolare, ascesi garantita e differenziata”.
accoglienza in paradiso con bagarre di strumenti”. M AU R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 1 8 / 3 1 9

M AU R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 1 8 / 3 1 9
“Un progetto nato a Parigi con il cuore nella Romagna,
“And Nothing Hurt, come album registrato in ma non quella delle hit estive sulla spiaggia e dei turisti
cameretta con un laptop, è decisamente improbabile. avidi di avventure da raccontare al proprio ritorno,
In che modo lo sguardo ampio e l'estrema apertura bensì quella segnata dalla malinconia di chi rimane, di
degli Spiritualized possono sopravvivere stipati in una coloro che aspettano 'al buio con le persiane chiuse',
stanzetta? Piuttosto bene, si viene a scoprire”. perché 'non c'è più nessuno che si vuole innamorare'”.
I A N K I N G , “ P O P M AT T E R S ” VA L E R I A F E R R O , “ O N DA R O C K ”

LA CANZONE I'm Your Man LA CANZONE Marina Di Ravenna

RUMOREMAG.COM | 33
TESTO DI Mauro Fenoglio
FOTO DI Tonje Thilesen

L’EMPATIA
CI SALVERÀ DAL CAOS
JULIA
ché non fa parte integrante del modo in cui comunico,
alla fine la mia voce viene fuori”.

HOLTER Everyday Is An Emergency descrive alla per-


fezione il nostro sentire quotidiano, assediato
AVIARY dalla paranoia. Come se tutto congiurasse per
DOMINO
tenere la nostra esistenza sull’orlo dell’esauri-
mento nervoso.
“È l’unica canzone che si è sviluppata dal titolo. Ho preso
ispirazione dal libro del poeta Frank O’Hara, Medita-
L’elezione di Trump è stata uno spartiacque per tutto il
tions Is An Emergency. Il presente sembra essere sem-
rock americano. Il mondo è improvvisamente diventato
pre in emergenza ed è stressante per tutti. Volevo riuscire
un groviglio quotidiano di caos e paranoia. Impossibile
ad esprimerlo col suono. Avevo l’immagine degli uccelli,
non farci i conti. Anche la compositrice losangelina si
che ispira tutto il disco. Bei ricordi legati a uccelli magni-
è chiesta quale fosse il modo giusto. Mantenendo fede
fici e incubi evocati dallo stridio degli uccelli. In questa
a una vocazione di ricerca e innovazione. E soprattutto
canzone, in particolare, l’hoquetus e le note alte sono allo
cercando la luce oltre le nebbie della confusione. Aviary
stesso tempo bellissimi e terribili. È la dualità che mi af-
è un progetto necessario e indomito, nella sua capacità di
fascina sempre”.
non cedere al rancore.
Ci racconti dell’utilizzo dell’hoquetus nel disco?
Qual è stata l’ispirazione per Aviary?
“È una tecnica abbastanza semplice, che rappresenta
“Quando ho iniziato a comporre il disco, due anni fa, mi
anche una metafora. Voci che, condividendo la stessa
sentivo senza ispirazione. Ero così confusa. Non solo per
linea, s’interrompono a vicenda. Non è utilizzata solo
l’elezione di Donald Trump. Era la confusione del pre-
dalla musica medievale occidentale. È una melodia
sente e il fatto che non sapessi come interpretarla. Allora
semplice condivisa da due o più voci, che si esprimono
ho deciso di seguire il suono, ed ho lasciato che i signifi-
alternandosi, creando una sorta di effetto a singhiozzo.
cati emergessero dopo. L’inizio era comunque un punto
Emerge in Everyday Is An Emergency, ma anche in altri
di domanda”.
brani. Una metafora del mormorio del mondo, tutti che
s’interrompono l’un l’altro continuamente”.
Qual è il ruolo dell’artista in tempi difficili? Come
relazionarsi col mondo?
Queste canzoni sono nate per voce, pianoforte
“Ho capito che l’artista non può isolarsi dal proprio
e sintetizzatore. Il risultato finale mostra ar-
contesto, luogo e tempo. Non credevo che la mia musica
rangiamenti complessi. Ci spieghi lo sviluppo di
fosse politica, ma alla fine ho scoperto che lo era. Anche
Aviary?
se non sento il dovere di esprimermi apertamente, per-
“Ho cominciato dal mio sintetizzatore e da qualche trac-

34 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

cia di pianoforte. Anche dal moog del mio compagno, Si percepisce una continua battaglia contro il
improvvisando. Ho scritto molti degli arrangiamenti che risentimento fra le pieghe di Aviary. In Words
ho portato poi in studio. A differenza dei dischi prece- I Heard invochi Sant’Agostino (“vi amo nella
denti abbiamo finito per usare la gran parte delle cose città degli uomini”). Credi che alla fine tutta
che avevo preparato a casa. Per la prima volta, soprat- rabbia e odio siano risolvibili con il perdono?
tutto nella prima parte del disco, abbiamo provato molto “Il mio tentativo è di distillare, in qualche modo, una
con i musicisti prima di registrare. Per la seconda metà forma d’amore da un mondo sottosopra. Dalla coper-
ho lasciato le mie tracce casalinghe ai collaboratori, che tina alla rappresentazione della confusione spero che
hanno risposto con le loro improvvisazioni. In questo in qualche modo il perdono trovi la sua strada. Sono
modo, alla fine, ogni canzone è diversa. È stato molto privilegiata, sto almeno cercando di non peggiorare il
divertente”. mondo, se non lo posso migliorare. Sono stata molto
distruttiva in passato. Quello che posso fare ora è uti-
Turn The Light On inizia come un’orchestra che lizzare I miei privilegi per essere migliore ed ascoltare
sta accordando gli strumenti. Caos che fatica a quello che succede intorno a me. Ho molte domande
trovare una melodia. Stavi tentando di tradurre sulla moralità, ma non pretendo di essere perfetta”.
il caos del mondo in forma musicale?
“Caos (come disordine) e Kaos (dalla mitologia greca, James Ferraro in For Pieces For Mirai descrive
come spazio aperto). Una dualità interessante. La bellez- un moderno medioevo, in cui l’unica speranza
za e l’orrore del caos”. per l’umanità è di liberarsi da Internet. Qual è
la tua ipotetica soluzione per questi tempi bui?
MI sembra che Aviary inizi dalla confusione e “Ti ringrazio per avere fede nella mia chiaroveggenza.
poi provi a trovare, se non una soluzione, un bar- Credo che il mio cervello sia avvelenato da Internet e
lume di speranza. Avevi pianificato un cammino starei meglio senza. Abbiamo un problema di comuni-
specifico? cazione, ne abbiamo troppa e non sappiamo maneg-
“Non pretendo che le persone lo vedano come un cammi- giarla. Ne siamo sopraffatti. Spero che le persone capi-
no preordinato. L’album è molto fluido, e non m’aspetto scano la bellezza dell'ascoltare gli altri”.
venga necessariamente ascoltato da inizio a fine. Anche
se, sinceramente, ho dedicato molto tempo a decidere la
sequenza. Alla fine non ho soluzioni. Solo la speranza che LA CANZONE In Gardens’ Muteness
emerge dalla disperazione, nel tentativo di venire a patti
col mondo attraverso la mia umanità. Tentando di capire
e ascoltare le persone, attraverso l’empatia”.

I tuoi lavori hanno sempre riferimenti “accade-


mici”. In questo album filosofia antica e poesia,
anche più che in passato. Hai scelto questi ele-
menti come guida per affrontare le ombre del
mondo contemporaneo?
“In realtà non so nulla di filosofia, nonostante molti pen-
sino che sia una specie di luminare (ride, nda). Ma devo
dare credito al fatto che i miei genitori sono degli storici,
mi hanno influenzato. Me ne sono resa conto crescendo.
Credo che molti oggi cerchino nella storia un modo per
interpretare il presente. Sono preoccupati e sentono
l’urgenza di rivolgersi al passato, molto di più rispetto a
dieci anni fa. Gli artisti sono traduttori che prendono a
prestito e riciclano i materiali. Devo ancora capire perché
il medioevo mi interessi cosi tanto, ma è come se mi per-
mettesse di collegarmi in qualche modo al presente. Ero
ossessionata dai vangeli quando ho iniziato a pensare a
questo disco”.

22
Qual è il tuo rapporto con la Rete?
“Uso i social ma ne sono terrorizzata. Col tempo questa
sensazione è aumentata, dopo ogni mio post cado in de-
pressione. Forse sento il peso del distacco che quella co-
municazione implica. Come se sentissi il dovere di usare
il mezzo, anche se ho molta difficoltà con ogni tipo di
comunicazione. Mi affatica. Perfino parlare diventa com-
plicato. Mi sento bene con la musica perché non implica
una comunicazione a tutti i costi. Uso Facebook solo per
postare musica e ancora Instagram in forma personale,
anche se non è sempre piacevole. Seguo alcuni giornalisti
su Twitter per tenermi informata, ma in generale trovo i
social terribili”.

RUMOREMAG.COM | 35
AL DOUM AND
THE FARYDS
SPIRIT REJOIN
BLACK SWEAT
21
LA PREMESSA Dal 2011 tre album sempre più a fuoco
nel convogliare una psichedelia aperta e rituale dai
connotati etnici e cosmici. Il primo album, omonimo, è
stato definito da un entusiasta Julian Cope “a fuck of a
journey”.

COSA NE DICONO “Un quarto album stordente. Forse il


migliore, di sicuro il più accessibile e formato, quello
in cui lo spirito del gruppo milanese [...] giunge a chi
ascolta più potente e sicuro. Quello in cui più forte ri-
suona l’esempio del miglior jazz spirituale, fra trame di
Rhodes e wah wah, sax e flauti, dilatazioni doorsiane”.
ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 316

19
“È un percorso evolutivo del tutto naturale per gli Al
Doum, per quanto possa sembrare arduo, dopo il for-
tunato Cosmic Love di qualche anno fa, è soprattutto il
riconoscere la propria forza come atto d'amore, verso
se stessi prima e poi verso gli altri”.
G I N O DA L S O L E R , “ B L O W U P ”

LA CANZONE Weed And Love

ROLLING
BLACKOUTS JORJA SMITH
COASTAL

20
LOST & FOUND
FEVER FAMM

HOPE DOWNS
SUB POP

LA PREMESSA Il soul disperato di Amy Winehouse e la


strada di Dizzee Rascal nell’urgenza di una ventunenne
LA PREMESSA Indie che più indie non si può. Dopo un
delle Midlands inglesi. Popolarità coltivata con cameo
paio di EP accolti quasi trionfalmente – e quasi unani-
per Drake e Kali Uchis e la partecipazione a Black Pa-
memente – dalla critica, la band della terra dei canguri
ther. Posto assicurato fra i pesi massimi del nu soul a
giunge all’album completo, in cui il jangle pop remiano
venire.
si meticcia con alt rock, punk, indie, country, garage e
new wave. COSA NE DICONO “Jorja Smith attraversa con disinvol-
tura l’R&B classico e contemporaneo, ritmi dancehall,
COSA NE DICONO “Brani come Mainland e Talking
raffinatezze jazz, riferimenti trip hop. Nonostante l’età,
Straight allacciano le fila di mezzo secolo di pulsioni la consistenza e maturità compositiva dei 12 brani qui
‘velvetiane’, in una spola continua fra nevrosi newyor- in mostra è superlativa”
kesi (quelle di Lou Reed ma anche di Strokes) e le ca-
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 1 8 / 3 1 9
rezze oblique del Dunedin sound”.
DIEGO BALL ANI, “RUMORE” N. 317
“La precoce ventenne fonde R&B, soul e trip hop in un
debutto che documenta la continua sfida per scoprire
“Il quintetto di Melbourne ha perfezionato un tipo la sua identità in un mondo difficile”.
adrenalinico e contagioso di jangle rock motorik, al
J AC K S O N H O WA R D , “ P I T C H F O R K ”
contempo nostalgico, ma fresco e imprevedibile”.
S T UA R T B E R M A N , “ P I T C H F O R K ”

LA CANZONE Blue Lights

LA CANZONE Mainland

36 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

17
DIRTMUSIC ICEAGE

18
BU BIR RUYA BEYONDLESS
GLITTERBEAT MATADOR

PREMESSA 4 album che hanno affinato un LA PREMESSA Il post punk con influssi hardcore dei
percorso apolide via via sempre più contaminato tre album precedenti è un ricordo. Gli Iceage, con
e contemporaneamente più a fuoco, un viaggio in Beyondless, completano la trasformazione iniziata nei
varie tappe che, passando per il Sahara e l'Africa solchi di Plowing Into The Field Of Love e si votano a
subsahariana, giunge infine in una Istanbul che è un sonorità più scure, suggestive, bluesy e folky.
crocevia strategico e problematico del presente.
COSA NE DICONO ”Nel nuovo lavoro le cose si chiari-
COSA NE DICONO “Un centellinare voci, spezie e scono meglio per gli Iceage. Forse definitivamente.
strumenti su solidi groove levantini dal ritmo battente, L’apertura di Hurrah, nella sua trascinante lascività
con il saz elettrificato di Ertel che disegna scie proto-grunge, rievoca il fascino selvaggio degli Screa-
traccianti lungo i confini da abbattere e attraversare” ming Trees”.
A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E , “ R U M O R E ” C L AU D I O S O R G E , “ R U M O R E ” N . 3 1 6

“Qui, Dirtmusic è una band con una missione, uno “Gli sforzi degli Iceage per allargare il proprio sound
scopo, e mentre la narrazione che tiene insieme l'album permeano questo album e lo rendono il loro migliore,
non è mai così esplicita da diventare teatro musicale, la a oggi. Sono sempre stati una buona band, ma questo
storia è qui, indiscutibilmente, e raccontata attraverso disco suggerisce che un giorno potrebbero essere dei
suoni che rapiscono davvero” grandi”.
A D R I A N E P O N T E C O R VO , “ P O P M AT T E R S ” CAL CASHIN, “THE QUIETUS”

LA CANZONE The Border Crossing LA CANZONE Painkiller

IACAMPO
FRUCTUS
ALA BIANCA/URTOVOX
15
16
PARQUET
COURTS
WIDE AWAKE!
ROUGH TRADE

LA PREMESSA Si chiude qui la trilogia inaugurata da Va- LA PREMESSA A forza di paragonarli ai Pavement pochi
letudo (2012) e proseguita con Flores (2015) ed è forse si sono accorti che i newyorchesi li hanno già superati
risentendoli in fila che meglio si nota l'ulteriore scatto quanto a numero di album: il sesto della serie vede
in avanti dell'autore veneto, fra rimandi lontani (vedasi Danger Mouse in produzione, una sempre più proble-
la collaborazione col brasiliano Gui Amabis), spiragli matica visione del mondo e la riprova che il gruppo non
elettronici e rilassatezza mediterranea. sbaglierebbe una mossa neanche a volerlo.

COSA NE DICONO “La ricetta è consolidata, ma lo sguar- COSA NE DICONO “Al solito uno dei dischi (rock) dell'anno”.
do è nuovo e sembra frutto di una rinascita”. A R T U R O C O M PAG N O N I , “ R U M O R E ” N . 3 1 6
BARBARA SANTI, “RUMORE” N. 315
“Troppo disordinato e eterogeneo per poter ambire
“Tra fiori, frutti e lo spettro del tempo che passa, Ia- a un pubblico più vasto, ma Wide Awake cementa
campo si conferma una delle voci più belle e autentiche ulteriormente la reputazione del gruppo come uno dei
che abbiamo in casa”. più intriganti della scena indie americana”.
M A R C O J E A N N I N , “ R O C KO L” PHIL MONGREDIEN, “THE OBSERVER”

LA CANZONE La Vita Nuova LA CANZONE Before The Water Gets Too High

RUMOREMAG.COM | 37
TESTO DI Diego Ballani
FOTO DI Daniel Topete

PAESAGGI INTERIORI
CLOUD Life Without Sound. Cosa è successo nel frattem-
po?

NOTHINGS "Siamo stati in tour per circa sei mesi dopodiché ci sem-
brava che la cosa più intelligente da fare fosse entrare in
LAST BUILDING BURNING studio per registrare un altro album, visto che il momen-
CARPARK/WICHITA to era piuttosto buono, la band affiatata e non volevamo
lasciar passare troppo tempo come era accaduto fra i
dischi precedenti. Così abbiamo iniziato a lavorare subito
al nuovo materiale".
Dylan Baldi ha appena 27 anni e un'irrequietezza tipica
della sua giovane età che sfoga in una inarrestabile at- So che l'agenda del vostro tour è stata piuttosto
tività creativa. Appena un anno e mezzo fa lo avevamo fitta, hai qualche ricordo particolarmente piace-
raggiunto per parlare del suo quinto album, Life Without vole che ti è rimasto impresso?
Sound, quello che ne sanciva la maturità come songwri- "Diciamo che ogni sera ci è accaduto qualcosa di curioso.
ter generazionale. È bastato il tempo di una fittissima Durante questo tour, però, abbiamo suonato in Cina per
tournée ed eccolo nuovamente invertire la rotta: Last la prima volta ed è stata un'esperienza veramente incre-
Building Burning è probabilmente il lavoro più violento dibile. Siamo stati anche in diversi posti dell'Asia Centra-
e coinciso a firma Cloud Nothings. Intensità in questo le per il cui direi che le esperienze più interessanti sono
senso è la parola chiave, perché, più di ogni altra che tutte ricollegabili al fatto di aver viaggiato in luoghi in cui
l’ha preceduta, questa raccolta di canzoni appare come non potrei mai andare se non facessi parte di una band,
l'output naturale degli incandescenti show della band, perché non potrei permettermelo”.
con canzoni fatte apposta per esplodere on stage e scate-
nare magmatici moshpit. A che punto avete deciso di realizzare un album così
intenso e urgente come Last Building Burning?
Per Baldi tale frenesia sembra coincidere anche con il
momento più denso della carriera, visto che, mentre si
prepara a portare sui palchi i nuovi pezzi, ha in cantiere
il primo album autografo e già sta pensando al prossimo
lavoro con la band. Entrambi, secondo quanto racconta-
toci dallo stesso Baldi, dovrebbero segnare l’inizio di una
nuova svolta stilistica.

Ci siamo sentiti circa un anno e mezzo fa, ma


pare sia passata una vita della pubblicazione di

38 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

“Durante lo scorso tour abbiamo suonato dal vivo tutte So che per te scrivere i testi di una canzone rap-
le canzoni di Life Without Sound e ci siamo accorti che presenta sempre un momento un po’ teso, col
in alcuni casi le stravolgevamo per renderle più veloci tempo è cambiato il tuo approccio?
e aggressive. Dunque, il nuovo album nasce da questa “Il problema con i testi di un brano è che so che dovrò
esigenza, realizzare canzoni più aggressive che fossero cantarli di fronte a parecchie persone per molto tempo.
divertenti per noi da suonare dal vivo”. Già il fatto di cantare mi imbarazza perché la considero
una cosa molto personale e privata”.
Avevi definito lo scorso album come il frutto di
una maturazione, si può dire altrettanto di que- Per quanto riguarda i testi, Last Building Bur-
sto? ning rappresenta una specie di svolta rispetto
“Penso di sì, anche se abbiamo preso elementi che erano alle tematiche che ti sono più familiari. So che
già presenti sui dischi precedenti e li abbiamo estremiz- canzoni come So Right So Clean e The Echo Of
zati”. The World parlano, ad esempio, del modo in cui
la tua città è cambiata negli ultimi anni.
Mi piacerebbe sapere se vi siete imposti qualche "Sì, Cleveland è cambiata molto recentemente. Un sacco
regola per mantenere il tutto molto diretto. In di edifici storici sono stati abbattuti per costruire condo-
generale il suono dell’album ricorda quello delle mini orribili, in cui la gente paga 600 dollari al mese per
tue prime produzioni, ma tu sei cresciuto molto vivere in una specie di tostapane. Ormai puoi andare in
come musicista. qualsiasi città del mondo e trovare sempre i soliti edifici.
“In realtà il modo in cui scrivo i pezzi non è mai cambia- Tutto si sta trasformando in un unico posto tutto uguale.
to. Tutto ha inizio con me che strimpello la chitarra. È Penso che molti testi di questo disco affrontino quel ge-
una cosa che faccio naturalmente, come camminare. Per nere di sentimento: il fatto di accorgersi che le cose stan-
quanto riguarda la realizzazione in studio c'è soltanto no cambiando in peggio".
una regola che mi sono imposto fino ad ora, forse incon-
A tal proposito, l'anno scorso ti chiesi cosa pen-
sciamente, ed è quella di suonare tutto con due chitarre,
sassi della nuova amministrazione. Ma all'epoca
un basso e una batteria. Senza synth o cose del genere.
Trump si era appena insediato. Oggi cosa puoi
Non è una regola che esiste veramente, ma di fatto è sem-
dirmi sul modo in cui il tuo paese sta cambian-
pre stato così”.
do?
“Penso che ci stiamo indirizzando verso un'epoca in cui il
È come se ogni volta, dopo un album più tran-
paese sarà governato dai bianchi, e tutti gli altri verranno
quillo avessi bisogno di riaffermare il tuo lato
considerati come danni collaterali. È una specie di incu-
più violento. Possiamo dire punk?
bo e sta peggiorando ogni giorno che passa”.
“Noi però non abbiamo mai fatto album tranquilli”.
Tornando ai nuovi pezzi, Dissolution è probabil-
...diciamo un po' più rilassati e introspettivi... mente la canzone più curiosa dell'album, ce ne
“Sì, capisco cosa intendi. È vero, il mood di Life Without puoi parlare?
Sound era più riflessivo. È solo che all’epoca mi piaceva “Mi piaceva l'idea di entrare in profondità in uno degli
più quel tipo di roba. Il nuovo album è il frutto dei nostri aspetti che caratterizzano il mio suono e ad un certo
ultimi live e dell’esigenza di suonare più veloce e rumo- punto la cosa più interessante da fare mi è sembrata que-
roso che mai. Per quanto riguarda il punk, non saprei. sta lunga drony jam. Sostanzialmente ho cercato di co-
Io conosco diversi punk ma ti assicuro che non sono mai struirle una canzone intorno. Sono sempre stato attratto
stato uno di loro. In generale non mi sono mai sentito di dalle canzoni costruite su un unico, lungo accordo”.
appartenere a qualche tipo di scena”.
Si tratta di un aspetto che pensi di approfondire
ulteriormente in futuro?
“Credo proprio di sì. Mi piacerebbe realizzare un album
interamente così. Composto da due o tre lunghissimi
pezzi. Mi piacerebbe avere un produttore anziano e psi-
chedelico. Questa per lo meno è la mia prossima grande
idea”.

So che stai preparando anche un tuo album so-


lista e mi piacerebbe capire come cambia il tuo
approccio in quel caso.
“A dire il vero non ci ho lavorato ancora molto, ma dovrei
farlo. Sarò a casa per dicembre e penso di iniziare a re-
gistrarlo in quel periodo. Al momento c'è soltanto qual-
che linea di chitarra. Lavorare sulle mie cose è strano,
perché sono sempre stato portato a comporre pensando
alla band. Questa volta ho intenzione di realizzare brani
molto lunghi e ambient. Vedremo se funzioneranno”.

LA CANZONE Leave Him Now

RUMOREMAG.COM | 39
KALI
13 12
JOSH
ROUSE
UCHIS LOVE IN THE
ISOLATION MODERN AGE
VIRGIN YEP ROC

LA PREMESSA Il disco R&B dell'anno, soprattutto per la LA PREMESSA I Blue Nile al posto dei Lambchop, i synth
dimostrazione plastica di come il genere si stia man- a occupare gli spazi che una volta competevano alle
giando i vicini di casa. Parlano gli ospiti, a dir poco acustiche e la trasformazione di Rouse nel più impro-
disparati: Tyler come Jorja Smith, ma anche Albarn e babile dei new romantics è completa: alzi la mano chi
Kevin Parker. A soli 24 anni Kali Uchis viaggia già a ve- avrebbe pensato di ritrovare l’americano emigrato in
locità doppia rispetto ai colleghi. Spagna così perfettamente a suo agio negli anni 80.

COSA NE DICONO “Debutto ufficiale che la vede flut- COSA NE DICONO “Sapersi rinnovare con tanta raffina-
tuare magnificamente in brani (Flight 22, Killer) che tezza è prerogativa dei Grandi, e Josh Rouse è in prima
hanno già il sapore del classico”. fila nella foto di questo gruppo”.
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 1 6 M AU R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 1 5

“Isolation è la svolta verso il successo di un'artista che “LITMA non funzionerebbe se fosse solo fatto di synth.
ci sta dimostrando di essere perfettamente in grado di Ma non è il caso di preoccuparsi: Josh Rouse ha dalla
gestirlo”. sua anche le canzoni”.
JULIANNE ESCOBEDO SHEPHERD, “ PITCHFORK ” B E N S A L M O N , “ PA S T E M AG A Z I N E ”

LA CANZONE Miami LA CANZONE Love In The Modern Age

SONS OF
KEMET
11 LAISH
TIME ELASTIC

10
TALITRES
YOUR QUEEN IS A REPTILE
IMPULSE!

LA PREMESSA Nati nel 2011 a Londra, dal 2016 assestati-


si a quartetto con Shabaka Hutchings (sax, già con Sun LA PREMESSA Danny Green, da Brighton, torna con i
Ra Arkestra, Polar Bear, Mulatu Astatke), Theon Cross suoi Laish per un quarto album ispirato dalla visione di
(tuba), Tom Skinner e Eddie Hick (batteria), miglior One More Time With Feelin’, il film documentario sulla
gruppo jazz ai MOBO Awards del 2013, anno dell'esor- genesi di Skeleton Tree di Nick Cave. Il folk rock è solo
dio Burn, album dell'anno per il DJ Gilles Peterson. un template che si colora e arricchisce di atmosfere po-
etiche e pop.
COSA NE DICONO “Tutto cucito su misura per le nove
regine celebrate, tutto potente e perfettamente a fuoco, COSA NE DICONO “Misurati e di un’eleganza composi-
con prevalenza di atmosfere febbrili e pulsanti perfette tiva rarissima, accarezzano il northern soul intimista
per la visione generale”. alla Stuart Murdoch di University come il soul divino
ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 316 targato Kurt Wagner di Love Is Growing”.
M AU R I Z I O B L AT T O “ R U M O R E ” N . 3 1 5
“Su Your Queen Is A Reptile, questo dialogo copre un
ampio territorio con un vocabolario limitato. Rese sola- “La scoperta di una scrittura e una voce bellissime… è
mente con tuba, sassofono, batteria e voce, le composizio- come il nuovo volume di un diario segreto, su un prato
ni di Hutchings sono varie e ritmicamente ambiziose. Egli verde, sfiorato dalle ombre e illuminato da una luce
non si limita a fare leva sul jazz, ma lo fa su un più ampio persistente”.
linguaggio sonoro che comprende Afrobeat, dub, soca
F R A N Ç O I S G O R I N , “ T E L E R A M A”
caraibica e grime”.
M ADISON BLOOM , “ PITCHFORK ”

LA CANZONE My Queen Is Mamie Phipps Clarke LA CANZONE Dance To The Rhythm

40 | RUMOREMAG.COM
9
TESTO DI Claudio Sorge

LA SCIENZA
DEGLI SLEEP
SLEEP Man, quando abbiamo suonato a Nashville, circa due
anni fa. Ci siamo seduti con loro e abbiamo discusso, è
stata una cosa abbastanza veloce. Il disco era già inciso
THE SCIENCES
THIRD MAN e mixato ed eravamo pronti a fare il mastering. Questo
era il nostro piano: faremo un disco e troveremo un’e-
tichetta disposta a pubblicarlo, non cercheremo un’eti-
chetta prima di registrare il disco. Volevamo farlo alle
Come nasce The Sciences? nostre condizioni”.
Matt Pike: “Quello che abbiamo fatto è stato riprendere Matt: “Sì, e non dobbiamo nulla a nessuno. È una sen-
la musica che Al (Cisneros, nda) e io avevamo scrit- sazione migliore”.
to. Ma dovevamo ristrutturarla e lavorare con Jason.
Ovviamente Jason è un batterista diverso da Chris
(Hakius, batterista degli Sleep negli anni 90 nda), le LA CANZONE Antarcticans Thawed
parti di batteria che avevamo erano quelle che aveva-
mo messo a punto con Chris e dovevamo ricalibrare i
tempi. Fondamentalmente abbiamo ricreato qualcosa
che avevamo scritto 20 anni fa. Ma questo solo per al-
cune canzoni. Altre sono invece originali, e altre ancora
sono state ricostruite a partire da uno scheletro. Le ab-
biamo rese totalmente nuove per noi, perché penso che
ora abbiamo un po’ più di esperienza rispetto a quando
eravamo dei ragazzini, ora capiamo meglio il timing e
altre cose teoriche. È stato probabilmente un po’ noioso
affrontare tutto questo, ma suonavamo queste canzoni
dal vivo da tanto tempo e credo che questo ci abbia aiu-
tati a riscriverle, essendo, come dire, state memorizzate
dai nostri muscoli… Non so come spiegarlo, ma se stai
suonando da tanto tempo una canzone dici: ‘Ok, siamo
seri, registriamo questa cosa, dovremmo pensare a tutti
i particolari e a tutte le implicazioni'”.

Come siete arrivati a pubblicare The Sciences


per la Third Man di Jack White?
Jason Roeder: “Un nostro amico ci suggerì che poteva-
mo contattarlo, allora Al e Matt sono andati alla Third

RUMOREMAG.COM | 41
8
SHAME COSA NE DICONO “Ci sono anthem di una ferocia
incontrollata, tanto più efficaci quanto più ricordano
SONGS OF PRAISE il sound marziale dei Killing Joke aggiornato a
DEAD OCEANS
un’estetica post shoegaze”
DIEGO BALL ANI, “RUMORE” N. 312

“Spuntati dalla stessa scena dei pub sud londinesi che


ha portato i decadenti squatter-chic Fat White Family,
LA PREMESSA L’esordio sulla lunga distanza di questa gli Shame devono molto anche ai Fall e i Gang Of Four.
band dedita a un post punk sfrontato e spigoloso. Dopo E, come i FWF, sono spavaldi abbastanza da cercare di
essersi fatti le ossa nel circuito live londinese e dopo rianimare le salme dei loro progenitori”.
mezza dozzina di singoli in Rete, suonano al Pitchfork E V E B A R L O W, “ P I T C H F O R K ”
Festival Paris 2016 e al SXSW 2017, oltre a fare da spalla
a Slaves e Warpaint. LA CANZONE Dust On Trial

YVES TUMOR
SAFE IN THE HANDS

7
OF LOVE RICCARDO
WARP
SINIGALLIA
CIAO CUORE

PREMESSA Un corpo e una mente dedicati alla


SUGAR

6
costruzione del pop del futuro. Attraverso una visione
globale, sia geografica che musicale. Soul, R&B, pop PREMESSA Con tutta probabilità il disco italiano più
ed elettronica evoluta che si sciolgono in un linguaggio atteso del 2018, oltre che il disco più imprevedibile
astratto e denso, che unisce cervello algido e istinto di Sinigallia. Come se qualcuno avesse deciso di far
fisico. Spigoloso e onnivoro. deflagrare ciò che si intende per cantautorato nostrano
a colpi di minimalismo e esplosioni black prima di un
COSA NE DICONO “Il suo terzo album, il primo per finale acustico a riportare tutto a casa.
Warp, entra di sicuro nella top 10 di questa nuova
onda. Il lavoro si muove in un percorso ritmicamente COSA NE DICONO “Ciao cuore, proprio. Necessario.
accidentato, tra pulsazioni spezzate, IDM, ossessivi e Fulmineo ma lento, decolla in un crescendo continuo
sognanti loop vapor wave, hip hop 4.0, fusion”. che svela nuovi risvolti a ogni ascolto”.
ANDREA PREVIGNANO, “RUMORE” N. 321 BARBARA SANTI, “RUMORE” N. 320

“Il nuovo album è un riferimento per la musica “Ciao Cuore è un album come al solito tutt’altro che
sperimentale. Bruciante e senza limiti, musica conscia immediato, non tanto per una complessità di forma,
del confinamento oppressivo, musica con un'urgenza quanto per una questione di quantità di carne messa al
intossicata di essere libera”. fuoco”.
J AY S O N G R E E N E , “ P I T C H F O R K ” S E B A S T I A N P R O C AC C I N I , “ S E N T I R E A S C O LTA R E ”

LA CANZONE Recognizing The Enemy LA CANZONE Ciao Cuore

42 | RUMOREMAG.COM
DEVOZIONE
DOMESTICA TESTO DI Francesco Vignani

TIRZAH che ti aspetti. La nascita della nostra prima figlia (il


padre è Kwake, produttore e abituale collaboratore di
Sampha, nda) ha stravolto tutti i nostri piani e ab-
DEVOTION
DOMINO
biamo dovuto cambiare casa: è stato sicuramente un
anno pieno, questo sì. Poi, anche se io ho avuto una
formazione classica e ho studiato l'arpa per anni, per
lungo tempo il mio lavoro è stato di tutt'altro tipo.
Facevo la designer nell'industria della moda anche un
Ovvio, ogni anno ha i suoi guai. Ma nessun altro disco po' per reazione ai miei studi, quindi è un po' come se
ha raccontato quest'anno il crogiolarsi nella sfera do- piano piano stessi tornando alla musica”, spiega lei.
mestica e il lasciare fuori il precipitare del mondo come
Devotion. Valgono le primissime parole dell'album, Raccontando che non è stata una singola recensione o
in fondo: “ti farò stare bene di nuovo”. E il suo saper un concerto a farle capire che Devotion stava comin-
traslare una semplice frase in una sorta di manifesto ciando a vivere di vita propria: “non c'è stato un mo-
programmatico, se il più volte rimandato debutto della mento particolare, ho capito che stava funzionando
londinese fa esattamente quello. Già dalla scelta di un nel momento in cui persone che neppure conoscevo
R&B downtempo e casalingo lontano dai singoli di UK hanno cominciato a darmi la loro opinione. E soprat-
garage in cui i più attenti alla scena inglese avevano tutto a dirmi che il disco parlava loro in modi diversi
trovato Tirzah negli ultimi cinque anni, arrivando quasi dal resto, che stavano sviluppandovi una relazione
a una FKA Twigs della porta accanto, se vogliamo. Coi particolare”. C'entreranno versi come quelli già cita-
dubbi di tutti e soprattutto con le parole di tutti: “que- ti in apertura o quel trucco brevettato dagli xx di far
sto sembra così puro, questo sembra così raro”, sussur- sentire a disagio l'ascoltatore come se stesse entrando
ra raccontando la nascita di un rapporto, lasciandone nella stanza in cui due persone stanno avendo una di-
altri in sospeso e riducendo all'osso il discorso in versi scussione fin troppo intima: “è un bel paragone, anche
come “voglio le tue braccia, i tuoi baci, la tua devozio- se poi musicalmente non siamo così vicini. Le prime
ne”. “Canzoni d'amore a cuore aperto”, definisce lei gli parole del disco? Be', da qualche parte dovevo pur
11 pezzi di Devotion. Disco che – cosa non essenziale cominciare! Non avevo un'idea chiara di come avrei
ma inevitabilmente aiuta – somiglia incredibilmente
alla londinese, imbarazzata e autoironica di fronte ai
complimenti come estremamente delicata e protettiva
nel provare a raccontare (durante un viaggio in treno
con una figlia di un anno che prova in tutti i modi a
rubarle il telefono) il suo 2018. “Sono partita senza
grosse aspettative, ché tanto poi in genere non se ne
realizza nessuna e succede sempre l'opposto di quello

RUMOREMAG.COM | 43
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

voluto fossero i testi, sono venuti fuori in questa ma-


niera praticamente per caso e oltre le mie intenzioni.
O forse sono così perché il disco fin dall'inizio è stato NU GUINEA

4
pianificato con persone che conosco benissimo e a cui NUOVA NAPOLI
voglio bene, quel tipo di intimità in una maniera o NG
nell'altra è venuta fuori”. Tanto che il disco è a nome
Tirzah più per convenzione che altro, visto che al 50%
è opera di Mica Levi (ex Micachu And The Shapes e ora
quotatissima autrice di colonne sonore quali Under
The Skin e Jackie): “sì, lei è la mia migliore amica dai PREMESSA L'esordio – per Massimo Di Lena e Lucio
tempi dell'infanzia ma ormai è impegnatissima con Aquilina – una decina di anni fa come giovani promesse
il cinema e insieme al mio essere mamma a tempo della minimal techno, poi il trasferimento a Berlino, lo
pieno i tempi per il disco si sono fatti più lunghi. Così sviluppo di un discorso house eclettico e soul, la nascita
che i pochi momenti insieme – che fossimo a casa sua della sigla congiunta Nu Guinea e le riletture afrobeat di
a buttare giù idee o in studio - si sono fatti preziosi, The Tony Allen Experiment (2016).
dovevamo essere concentrate e ispirate. È una cosa
diversa rispetto alle mie esperienze precedenti, mi COSA NE DICONO “Il suono del disco spedisce subito
piaceva fare semplicemente la vocalist nei pezzi degli lì, al Golfo dei neri a metà, ma ben presto si realizza
amici: potevi presentarti in studio senza un'idea che non sarebbe così nuovo e potente se non passasse
precisa, sperimentare e lasciarti andare. Sono state attraverso due decenni di discoteche e relativa musica,
esperienze divertenti e istruttive, e dal gravitare at- esplicita o meno che sia nel risultato finale”.
torno a queste situazioni l'album sicuramente ha trat- ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 316
to beneficio: penso soprattutto alle serate nel sud di
Londra organizzate dal collettivo Curl di Kwes e Coby “Hanno scelto di ripartire da capo e tornare alla
Sey, non a caso quest'ultimo è finito nel pezzo che dà il loro terra di origine per trarne ispirazione. Come
titolo al disco”. Questioni di famiglia, dicevamo, se alla osservatori di lungo corso della città, hanno
domanda su quale sia il suo disco dell'anno lei indica curiosamente chiamato in causa la distanza che ora li
con una risata “qualunque cosa in cui siano coinvolti separa dal luogo di origine per tracciarne e ricostruirne
i miei amici”. Gli stessi ad accompagnarla anche nel l'essenza”.
debutto italiano al recente Club To Club, con Mica Levi “INN8.NET”
e Coby Sey dietro alle macchine e lei immobile con le
braccia dietro alla schiena e poco sopra dei pantaloni
della tuta che paiono aver visto giorni migliori. “Non è
facile suonare un disco così privato in pubblico, forse LA CANZONE Je Vulesse

3
avrei dovuto pensarci prima”, scherzava lei. Portare
a casa il risultato con una performance magnetica e
dalle sterminate profondità emotive (e farlo oltretutto IDLES
davanti a un pubblico raramente così maleducato e JOY AS AN ACT
rumoroso) racconta di una ragazza la cui luna di miele
con la grazia artistica pare destinata a essere di quelle
OF RESISTANCE
DEAD OCEANS
di lungo periodo.

LA CANZONE Devotion LA PREMESSA Da Bristol l’anello mancante fra il vetriolo


verbale sputato nei pomeriggi al pub e il punk. Un
esordio (Brutalism) per allenare ugola e chitarre,
prima dell’assalto decisivo ad un’Inghilterra rassegnata
a lasciarsi andare al declino dal buon senso. Gli
Sleaford Mods non sono più soli.

COSA NE DICONO “Quando il pub rock si trasformava


in punk, rotolando sulle strade delle periferie inglesi:
Angelic Upstarts, Sham 69 e Cockney Rejects infilati in
una bottiglia molotov che miscela birra, sidro e gin al
posto della benzina”.
A R T U R O C O M PAG N O N I , “ R U M O R E ” N . 3 2 1

“Il cantante Joe Talbot, ex badante ed ex alcolista,


parla di giovani arrabbiati in città come acquari, demo-
nizzazione della working class, James Bond e declino
dei centri cittadini. E sono solo le prime tre canzoni”.
DAV E S I M P S O N , “ T H E G UA R D I A N ”

LA CANZONE Danny Nedelko

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PITTURARE
LA MUSICA TESTO DI Mauro Fenoglio
FOTO DI Steve Gullick

2
DANIEL
BLUMBERG
MINUS
MUTE

L’ingenuità dei Cajun Dance Party, Il grunge languido


degli Yuck, lo slacker diluito degli Hebronix, la deva-
stante fine della storia con l’attrice Tracy Martin. Un
passo alla volta per spogliarsi di vestiti ingombranti e
approdare a alla comunità creativa del Cafe OTO. L’im-
provvisazione come nuovo inizio. Dopo un ricovero per
problemi mentali, Minus è l’approdo e il tormento. Ne
parliamo con l’autore, a Londra, fra suoni di clarinetto
e voci sullo sfondo. ha trovato la sua voce attraverso isolamento e
sperimentazione.
Vedi qualche possibile compromesso fra la li- “Ho incontrato Scott e Peter, mentre lavoravano alla
bertà dell’atto creativo e la professione dell’ar- colonna sonora di The Childhood Af A Leader di Brady
tista? Corbet. Brady ha cominciato come attore ed è una di
“Non c’è mai spazio per il compromesso, ma l’adatta- quelle persone che ha saputo dire no. Non tutti sanno
bilità alle limitazioni. Per esempio, Roger Hilton, un dire no, ad un certo punto. Neil Young fece lo stesso
pittore che amo: invalido, pitturava disteso sul letto per iniziare a suonare da solo dopo l’esperienza con
usando solo la sua mano destra, nonostante fosse man- Crosby, Stills e Nash. Ho lasciato le session di Childho-
cino. Solo piccoli quadri, di cui si percepisce la fragilità od sapendo che avrei voluto ricreare con Peter le sue
e la difficoltà nel realizzarli. Per Minus avevamo la for- dinamiche di interazione con Scott. Una delle cose che
tuna di essere in studio e poter scegliere fra tutta l’at- apprezzo dei dischi di Scott prodotti da Peter è il modo
trezzatura a disposizione. Allo stesso tempo volevamo in cui suoni molto complicati diventano comunicativi.
catturare l’essenzialità del momento”. Ho lavorato a Minus con Billy Steiger, Tom Wheatley e
Jim White. Avevo bisogno di qualcuno che catturasse
Per Minus hai lavorato con Peter Walsh, l’em- le loro peculiarità. È l’aspetto qualificante dell’improv-
blematico produttore di Scott Walker. Il per- visazione, che Peter mi ha aiutato a far emergere. Pur
corso di Scott Walker ha delle affinità con il tuo, essendo a mio nome, l’album è il risultato di quattro

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PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

elementi che uniscono le loro voci”. L’improvvisazione è la mia chiave per mettere in co-
municazione le diverse forme d’espressione. Quando
Ci parli di come hai cominciato a collaborare ero in Ungheria, Brady mi ha introdotto alle tecniche
con la comunità del Cafe OTO e di cosa quell’e- di scrittura ispirata dai dipinti. Mi sono interessato
sperienza abbia significato per Minus? alle monografie di László Krasznahorkai, al punto che
“Una delle ragioni principali è stata la pittura. A un hanno influenzato il mio approccio a Minus”.
certo punto della mia vita dipingere è diventato fonda-
mentale. Mi sentivo bene solo se mi alzavo e pitturavo Quanto hanno influenzato Minus la fine di una
per ore. A 18 anni anche il cinema ha cominciato a in- tua storia d'amore e i tuoi recenti problemi
teressarmi. Non riuscivo più a trovare ispirazione solo mentali?
con la musica. Andavo a concerti e festival senza ritro- “Non separo mai l’arte dalla vita. È come con i miei
vare la fiamma, per poi tornare a casa e immergermi quadri: ho bisogno di dipingere per vivere. È un pro-
nella pittura e nei film. Antonioni, Pasolini e Tarkowski cesso molto rilassante, dai una pennellata e pensi a
sono diventati i miei eroi. Al punto che ho iniziato a quella immediatamente successiva. Appendo i disegni
chiedermi se la musica fosse davvero il mio mezzo di alla parete e una settimana dopo provo a riguardarli,
espressione. Qualcuno mi fece conoscere il Cafe OTO e la mia parte razionale riconosce e giudica i dettagli.
lì andai a vedere un concerto del chitarrista giapponese La mia parte istintiva e quella più razionale convivono
Keiji Haino. Immediatamente capii che non avevo mai anche quando vado in studio. C’è la parte pratica, e poi
sentito nulla di simile; come se non fossi mai stato in la zona dove m’abbandono al momento, fissando un
contatto con la musica giusta per me. Quelle schegge suono dopo l’altro, come farei con i tratti in un dipinto.
di chitarra improvvisata avevano la stessa urgenza dei La fine della mia storia sentimentale mi ha aiutato a
miei tratti sulla tela. A quel punto cominciai ad andare riscoprire la forma canzone. È stata la prima volta che
al Cafe OTO ogni giorno. Incontrai Seymour Wright, mi sono reso conto di quanto possono essere potenti le
canzoni, al di là del contenuto tecnico/strumentale”.
un sassofonista molto noto nella scena improvvisativa.
Avevo capito che c’era un’affinità fra il mio modo d’in-
L’album sembra costruito su pochi elementi fon-
tendere la pittura e quello che quei musicisti facevano”.
damentali. Chitarra, piano e archi. Era un’essen-
zialità che avevi in mente fin dall’inizio?
Con Seymour Wright hai iniziato a collabora-
“Per Minus ho provato a costruire suoni acustici
re nel progetto sperimentale GUO. Nel primo
partendo dalla mia esperienza elettrica. Ma non ho
album suonava anche David Toop (musicista,
aggiunto troppe sovraincisioni. Abbiamo spinto più
musicologo e saggista, nda). Come sei entrato
in là le canzoni con gli archi senza pregiudicarne l'im-
in contatto con l’improvvisazione?
mediatezza. Peter ha disposto i microfoni per catturare
“Il Cafe OTO e un posto speciale, dove le persone si ri-
l’atmosfera dal vivo, senza effetti o compressione”.
trovano per mettere su progetti comuni. C’è addirittura
uno spazio fisico adiacente, chiamato Project Space, Come si legano i testi delle tue canzoni alla musica?
dove la gente arriva e le cose iniziano a succedere. La “Più dipingo e più metto in discussione la parola. Leggo
cosa che mi ha fatto piacere è che i musicisti che ho poesia americana contemporanea e letteratura giap-
conosciuto non sapevano nulla della mia storia prece- ponese per via del suono. È difficile definire quello che
dente e per me è stato proprio come ricominciare da fai a livello inconscio. Lo stesso vale per le parole che
zero. David e io suoniamo la chitarra, l’ho visto suo- scegli. Faccio fatica a spiegarle”.
nare al Café OTO e mi ha subito intrigato. Solo dopo
ho scoperto i suoi scritti sulla musica sperimentale. La grana intima e gli arrangiamenti sparsi di
Minus mi riportano alla mente Mark Hollis.
“Ho ascoltato molto il disco di Mark Hollis. Il modo
in cui ha utilizzato le idee dei musicisti processandole
è magnifico. E un disco a cui ha dato forma l’improv-
visazione. Quando ero più giovane la struttura era un
limite. Ho iniziato a chiedermi come la tensione legata
all’improvvisazione potesse superare quei limiti au-
toimposti. Il disco di Mark Hollis è un perfetto esempio
di bilanciamento fra scrittura e dinamica strumentale”.

Hai seguito lo stesso procedimento compositivo


per tutte le canzoni?
“Madder è stata composta alle isole Orcadi, e influen-
zata dal mio incontro col pittore Brendan Colvert. L’ho
scritta al piano in totale isolamento, nel suo bungalow.
Permanent la cantavo in mezzo al traffico. Per Used To
Be Older stavamo suonando e la frase è venuta fuori
cosi, improvvisando con il basso e il violoncello e ripe-
tendola all’infinito”.

LA CANZONE Madder

46 | RUMOREMAG.COM
PL AYLIST IL DISCO DELL'ANNO

ARCHITETTI DELLA
DISSOLUZIONE TESTO DI Elia Alovisi

1
FOTO DI Paul Husband

LOW
DOUBLE NEGATIVE
SUB POP

Le fondazioni sono il punto di partenza di una costru-


zione ma non del suo progetto. Quello procede per
scatti e frenate. C’è chi parte dalla funzione che l’edi-
ficio dovrà avere e chi dalla sua forma. Alan Sparhawk
dei Low si sente un architetto della seconda categoria.
Sono 25 anni che, come Frank Gehry, accartoccia fogli
per trovare forme che lo soddisfino. Poi pensa insieme Double Negative è uno specchio in cui chiunque abbia
a sua moglie Mimi e al bassista di turno al modo in cui paura di questo mondo può riconoscersi. Confrontar-
trasformarli in edifici. mi con i suoi autori - Mimi siede accanto ad Alan, che
parla - è stato un momento di pace. Come quando la
Il loro nuovo album Double Negative è la torre più alta mattina dopo una catastrofe ci guardiamo negli occhi e
che abbiano mai costruito. È una struttura imponente, non siamo soli, ci sentiamo mortali e fragili, ma umani,
inquietante ed erosa. È tanto ambiziosa quanto instabi- e ancora vivi.
le, un gesto di hybris creativa nei confronti della Musa
del rock americano. Con l’aiuto del produttore BJ Bur- Che cosa è stato a colpirvi del lavoro di BJ Burton?
ton, che aveva già lavorato con loro su Ones And Sixes “BJ aveva mixato una canzone che avevamo registrato
e si è occupato di prendere a martellate il suono dell’ul- con il mio gruppo bluegrass, i Trampled By Turtles. Ci
timo Bon Iver, i Low hanno creato un disco che scova i ha invitati a vedere il suo studio. Lì ci ha detto che pen-
semi della dissoluzione nel terriccio di dolore, violenza sava potessimo spingerci verso certe direzioni, andarci
e assurdità che sembra essere la nostra era. giù pesante con gli esperimenti che già avevamo fatto
con nostri vecchi pezzi. Ricordo che ha usato la parola
I Low hanno sempre esplorato i recessi della loro sa- 'esploso', blown out, per spiegarci quello che avrebbe
lute mentale illuminandone le pareti a giorno, come voluto fare al nostro sound”.
minatori del dolore. Lo hanno fatto ancora una volta,
usando però un martello pneumatico. Nel varco sono E poi avete lavorato con lui su Ones And Sixes.
penetrati la disgregazione dell’Occidente, il dramma “Sapevo che BJ sarebbe stato molto coraggioso e av-
dell’impotenza, l’accettazione di un peggio inevitabile. venturoso. È più giovane di noi e quindi ha più voglia

RUMOREMAG.COM | 47
PL AYLIST I DISCHI DELL'ANNO

di guardare al futuro. Noi non siamo una band roots o è l’ultima volta che ho la possibilità di dire qualcosa, di
nostalgica, non ci basiamo davvero su una tradizione esprimere la mia frustrazione. Magari domani non ci
americana folk. Siamo solo persone che scrivono e can- sarà più nessuno ad ascoltarmi, o non ci sarà più nulla
tano canzoni, e su quell’album abbiamo incominciato a da ascoltare”.
capire un nuovo modo per farne”.
Si può scrivere di dolore buttando fuori un
E poi lo avete applicato in Double Negative. Lo sacco di parole, come fanno Mark Kozelek e
possiamo definire una “decostruzione”? Phil Elverum, o si può fare come voi, usando
“Starei attento a usare quel termine. Non avevamo una poche parole molto pesanti.
cosa compiuta che poi abbiamo deciso di fare a pezzi. “Forse mi sento più bravo a fare l’editor che a fare il
La realtà è che proviamo sempre a fare a pezzi la nostra creativo. Quando abbiamo fondato i Low credevo di
musica. Ci decostruiamo continuamente. Eliminiamo non saper scrivere canzoni. E quindi mi sono detto,
elementi e ci chiediamo, 'E adesso che succede?'” iniziamo andando piano. Ho quattro righe di testo che
mi piacciono. Ho un bel riff. Cominciamo a suonare,
Un po’ come ai tempi di Drums And Guns. cantiamole. Sono passati quattro minuti? Allora forse è
“Esattamente. Avevamo un’idea molto semplice: 'Tro- finita! Poi ho cominciato a pensare in termini di strofe
viamo nuovi suoni. Sappiamo usare la chitarra, il basso e ritornelli, ma il minimalismo mi ha sempre aiutato.
e la batteria. Possiamo usare qualcos’altro?'” Non mi viene fuori molto materiale. Procedo per fram-
menti. Ho un paio di accordi, una melodia. Ci metto
Quell’album uscì nel 2007, alla fine dell’e- su tre parole e mi accorgo se funzionano. A volte mi
ra Bush, mentre questo esce all’alba dell’era sembra di comporre un puzzle: ecco due cose, trova un
Trump. Se ne è parlato come colonna sonora modo per incastrarle assieme. Sono più un architetto
perfetta per il disastro geopolitico e ambientale che un pittore”.
che pare stiamo vivendo.
“Scriviamo sempre delle nostre esperienze, solo che a Come ti fa sentire il fatto che i media musicali
volte è più ovvio. Quello che volevamo fare era interro- abbiano incominciato a parlare con regolarità
garci sull’esperienza del singolo all’interno del mondo. di salute mentale?
L’America è cambiata profondamente. Molte realtà si “La società sta cominciando a rendere accettabile l’idea
sono palesate agli occhi di tutti, ma dalla mia musica che si possano avere dei problemi e che sia ok parlarne
uscirà la mia reazione a tutto questo. Se mi fido delle con un medico. Il rapporto tra salute mentale e musica
mie sensazioni e le accolgo come ispirazioni è perché è particolare, però. Se sei un musicista e inizi a tagliarti
sono certo che là fuori ci sono altre persone che si sen- le vene la gente lo vede. Sei sul palco, non sei un pit-
tono come me”. tore o un attore. Inoltre il musicista è considerato un
eccentrico. La gente non si scandalizza se ti metti a
Ben Beaumont-Thomas del “Guardian” ha defi- parlare da solo, perché… sei un artista. Ma al contempo
nito il vostro album “il suono del mondo che si conduci una vita stressante. Sei sempre in viaggio, devi
smantella”. parlare con un sacco di gente. E quindi devi essere con-
“Qualsiasi opera d’arte è una reazione ai suoi tempi. scio del tuo stato di salute mentale. Devi sapere quando
Trump è stato eletto mentre scrivevamo Double Nega- fermarti, devi capire che non puoi bere ogni sera. Ma
tive e dopo lo sgomento iniziale abbiamo preso la de- non succede sempre”.
cisione di fare quel passo in più, spingerci fino a dove
poi siamo arrivati. Forse è qualcosa di primitivo. Forse Qual è stata la prima pietra di Double Negative?
“Quorum. Avevamo l’inizio, quel rumore, ma a forza di
lavorarci sopra mi sono reso conto che aveva smesso
di funzionare. Quindi lo abbiamo lasciato perdere, ma
continuavamo a ripensarci. E ci abbiamo messo una
vita a capirne le parti, a farla restare la stessa canzone
nonostante aggiunte e rimozioni. Quando abbiamo
sentito per la prima volta quello che senti oggi sul disco
è stato come una scoperta, un ritorno. Stavamo lavo-
rando ad altre quattro o cinque canzoni contemporane-
amente e da lì tutto ha iniziato ad avere senso. Boom,
boom, boom, sapevamo esattamente cosa fare”.

Perché dedicare una canzone a Roma?


“Roma è sempre stata metafora di una società che di-
venta troppo grande e boriosa per sostenere il proprio
peso. Parlando d’America, o dell’Occidente, è un para-
gone che viene fuori spesso. La domanda che mi sono
posto è, che cosa resta dopo il collasso? Una persona
che spenga la luce. Qualcuno che svegli l’ultima perso-
na rimasta per dirgli che è finita”.

LA CANZONE Dancing And Blood

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BOB DYLAN
IN VINILE

DAL 15 NOVEMBRE IN EDICOLA IN ABBINAMENTO AL MAGAZINE DE


AGOSTINI VINYL L'IMPERDIBILE COLLEZIONE DI VINILI 180 GRAMMI
DI BOB DYLAN.
Dai primi passi nei locali folk del Greenwich Village album pubblicato nel 1964 e straordinario manifesto
di New York all'alba degli anni 60 al Nobel per la di un'America giovane attraversata da venti di
Letteratura ricevuto nel 2016, il percorso di Bob Dylan cambiamento e ideali rivoluzionari, contenente brani
è stato uno dei più ricchi, vari e influenti all'interno immortali come la title track e l'invettiva With God On
della popular music del 900. Una vicenda che racchiude Our Side.
al suo interno un susseguirsi di rivoluzioni musicali e
culturali - dal folk impegnato degli esordi alla svolta Seguiranno altri album leggendari come The
elettrica di metà anni 60, fino alla produzione più Freewheelin' Bob Dylan, il disco che lo ha fatto
introspettiva e spirituale del decennio successivo e conoscere al mondo, il primo, omonimo esordio, a tratti
alla recente riscoperta della tradizione americana che ancora acerbo ma già capace di delineare la poetica
precede l'avvento del rock'n'roll e di crisi e rinascite del Nostro, e poi ancora la summa dei suoi anni ‘60,
personali, di sommovimenti sociopolitici che la sua Blonde On Blonde, il capolavoro della maturità Blood
musica ha ispirato e poi raccontato, e che potrete On The Tracks, lo spirituale Saved, e ancora il disco
ripercorrere attraverso questi 41 vinili. della riscoperta, Oh Mercy, fino ad arrivare ad un altro
classico come Time Out Of Mind. Nel ripercorrere la sua
La prima uscita della serie, al prezzo di soli euro 9 sterminata produzione ci si imbatterà anche in live che
e 99, è The Times They Are a-Changin’, terzo ci svelano pagine nascoste e momenti chiave.

SEQUENZA DELL'OPERA: 11. SELF PORTRAIT 23. INFIDELS 35. TOGETHER THROUGH LIFE
12. PAT GARRETT & BILLY THE KID 24. REAL LIVE 36. BOB DYLAN IN CONCERT:
1. THE TIMES THEY ARE A-CHANGIN’ 13. BEFORE THE FLOOD 25. EMPIRE BURLESQUE BRANDEIS UNIVERSITY 1963
2. THE FREEWHEELIN’ BOB DYLAN 14. PLANET WAVES 26. DOWN IN THE GROOVE 37. TEMPEST
3. BOB DYLAN 15. THE BASEMENT TAPES 27. DYLAN & THE DEAD 38. SHADOWS IN THE NIGHT
4. ANOTHER SIDE OF BOB DYLAN 16. BLOOD ON THE TRACKS 28. OH MERCY! 39. THE REAL ROYAL ALBERT HALL -
5. HIGHWAY 61 REVISITED 17. DESIRE 29. UNDER THE RED SKY 1966 CONCERT
6. BRINGING IT ALL BACK HOME 18. HARD RAIN 30. GOOD AS I BEEN TO YOU 40. FALLEN ANGELS
7. BLONDE ON BLONDE 19. STREET-LEGAL 31. WORLD GONE WRONG 41. TRIPLICATE
8. JOHN WESLEY HARDING 20. SLOW TRAIN COMING 32. TIME OUT OF MIND
9. NASHVILLE SKYLINE 21. SAVED 33. LOVE AND THEFT
10. NEW MORNING 22. SHOT OF LOVE 1 34. MODERN TIMES

BOB DYLAN VINYL COLLECTION ESCE IN ABBINAMENTO EDITORIALE CON IL NUOVO MAGAZINE DE AGOSTINI VINYL. PROPRIO IL
NUMERO DI NOVEMBRE DEL MENSILE PROPONE UN GIOVANE DYLAN IN COPERTINA, OLTRE A UNA RICCA COVER STORY FIRMATA DAL
GRANDE RICCARDO BERTONCELLI.

Bob Dylan Vinyl Collection si compone di 41 uscite a cadenza quattordicinale. Prezzo prima uscita €9,99*. Prezzo per le 29 uscite successive contenenti album
singoli €17,99*, prezzo per le 11 uscite successive contenenti album doppi o tripli €27,99*. Salvo variazione aliquote fiscali. * Prezzo rivista escluso, non vendibile
separatamente da DE AGOSTINI VINYL € 5. L'editore si riserva il diritto di variare la sequenza delle uscite dell'Opera e/o i prodotti allegati.

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@DEAGOSTINIVINYL
IL LATO
OSCURO di
Maurizio
De Paola

serial killers,
sette segrete,
fenomeni
inspiegabili,
misteri storici,
cospirazioni,
libri maledetti, Quando la musica metal narra di misteri e delitti,
diventa IL LATO OSCURO. Un viaggio tra le tenebre
dell’animo umano e le ombre di interrogativi che
tesori perduti, ancora cercano una risposta, accompagnati
dai testi di SLAYER, JUDAS PRIEST, METALLICA,
alieni, UFO... MEGADETH, GAMMA RAY
e molti altri ancora...

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CANZONI DELL'ANNO A CURA DELL A REDAZIONE

1 2 3 4 5

IDLES CHILDISH RICCARDO NU GUINEA JOSH ROUSE


DANNY NEDELKO GAMBINO SINIGALLIA JE VULESSE BUSINESSMAN
DA JOY AS AN ACT THIS IS AMERICA CIAO CUORE DA NUOVA NAPOLI - NG LOVE IN THE MODERN AGE
OF RESISTANCE - PARTISAN RCA DA CIAO CUORE – SUGAR YEP ROC
Un micidiale groove
Un brillante manifesto Un ambivalente grido Title track che incarna in 4/4 che mette in Lo sguardo tagliente di
pro-immigrazione che d'allarme che denuncia lo spirito dell'album, musica una poesia di Josh Rouse incastona-
coniuga l'immediatez- la violenza nei confron- evocando quegli in- Eduardo De Filippo, Je to in una produzione
za dell'inno da stadio, ti della comunità nera e contri che nella vita Vulisse Truvà Pace. pop eighties che ne va-
il tiro del post punk e il rischio che quest'ul- “danno una botta lorizza il talento pop.
un risoluto dito medio tima si svenda ai valori emotiva che ricordi per
rivolto ai nazionalismi. culturali della società sempre”.
bianca.

CANZONI DELL’ANNO

6 7 8 9 10

PARQUET COURTS DANIEL LAISH STEPHEN MALKMUS KALI UCHIS


WIDE AWAKE! BLUMBERG TIME ELASTIC AND THE JICKS AFTER THE STORM
DA WIDE AWAKE MINUS DA TIME ELASTIC –TALITRES MIDDLE AMERICA DA ISOLATION – VIRGIN
ROUGH TRADE DA MINUS - MUTE DA SPARKLE HARD - DOMINO
Pezzo scritto dopo Il leggendario Bootsy
I poliritmi dei Talking Monocromie sparse e aver visto One More Malkmus al suo meglio: Collins, Tyler, The
Heads, da Remain In disintegrate che legano Time With Feeling di crooning svagato e Creator, la produzione
Light in direzione Tom frammenti e detriti di Nick Cave, cercando di vagamente stonato, storie dei BadBadNotGood:
Tom Club, incontrano emozioni sciogliendoli mettersi nei suoi panni. oblique e chitarre indie meglio di così...
uno dei migliori gruppi in una melodia che ti Bellissimo. rock comme il faut.
indie-con-chitarre rimane addosso.
dell'ultimo decennio.

RUMOREMAG.COM | 51
FILM DELL'ANNO A CURA DI GIONA A. NAZZARO & EMANUELE SACCHI

1 2 3 4 5

LAZZARO FELICE BELLE DORMANT FIRST REFORMED LA TRUFFA SOLDADO


DI ALICE ROHRWACHER DI ADOLFO ARRIETA DI PAUL SCHRADER DEI LOGAN DI STEFANO SOLLIMA

“Una favola amara “Un incanto surreale “La sublime ossessione “Un sublime esercizio “Meglio del
sull'Italia. Il male di ieri e dolcemente intos- bressoniana di Paul stilistico che rovescia capostipite. Sollima
è il male di oggi. So- sicante; un oggetto Schrader al suo apogeo l'ironico classismo gioca dentro la
gnando Citti e Pasolini, filmico inconsueto e formale. Un film me- della trilogia di Ocean tradizione dell'action
mentre si progetta un desueto eppure strug- morabile che scava nei in un riscatto (sotto) e dell'hard-boiled con
cinema e un mondo che gentemente calato nel dilemmi etici e politici proletario. Quando la l'autorità di un Sergio
non ci sono ancora”. suo tempo”. del nostro tempo”. forma è politica”. Leone più cattivo...”

FILM DELL’ANNO

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MENOCCHIO ORE 15.17 AVENGERS READY WAJIB – INVITO


DI ALBERTO FASULO ATTACCO INFINITY WAR PLAYER ONE AL MATRIMONIO
AL TRENO DI ANTHONY E JOE RUSSO DI STEVEN SPIELBERG DI ANNEMARIE JACIR
“La conferma di un ta- DI CLINT EASTWOOD
lento potente, politico “Film geometrico e sen- “Spielberg al suo me- “La Palestina (r)esiste
e fuori dalle coordinate “Una riflessione poten- suale, classico in una glio; politico e teorico. ancora. Un racconto
del cinema italiano te sul reale e il suo dop- forma perversamente Con un pezzo di cinema teso ed emozionale per
contemporaneo. Un'e- pio; il cinema e il suo... anti classica, antonio- – il labirinto Shining – dare voce a coloro che
sperienza visiva e sen- realismo. L'Eastwood niano, osa essere inat- da annoverare subito subiscono l'occupazione
soriale.” più teorico, ovviamente tuale in forme parados- nella sua top ten!” in tutte le sue artico-
incompreso”. salmente attualissime”. lazioni. Anche le più
semplice. banali”

52 | RUMOREMAG.COM
SERIE T V DELL'ANNO A CURA DI GIONA A. NAZZARO & CL AUDIA BONADONNA

1 2 3 4 5

KIDDING SHARP OBJECTS THE TERROR MOSAIC COLLATERAL


“La tensione tra lutto “Uno scavo psicologico “L’orrore agorafobico “Probabilmente per “La struttura dell’inda-
interiore e le necessità affilato intorno a di una natura immensa Soderbergh solo un gine poliziesca è solo
dello show business cui il regista cuce e ostile diventa subito divertissement, eppure la cornice narrativa
sta tutta nel sorriso un gioco rarefatto e interiore”. si avverte un’urgenza attraverso cui mettere
triste di Carrey”. controllatissimo”. che altrove non c’è. in scena la crisi di una
E tanto basta”. nazione”.

SERIE T V DELL’ANNO

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KILLING EVE CASTLE ROCK PATRICK GOMORRA THE END OF THE


MELROSE STAGIONE 3 F***ING WORLD
“Due stralunate pro- “Un’inquietudine
tagoniste, ognuna a quasi familiare “I grotteschi risultati “Una riuscita assoluta “Da Holden al punk,
suo modo estranea e che ondeggia con non mancano di che permette di dal Kes di Loach
scomoda al mondo che leggerezza fra thriller e ironia”. guardare con grande passando per l’indie
la circonda”. orrore”. ottimismo allo rock, Alyssa e James
sviluppo ulteriore sono il fallout della
della serie”. società occidentale”.

RUMOREMAG.COM | 53
LIBRI DELL'ANNO A CURA DELL A REDAZIONE

1 2 3 4 5

MARK FISHER CHUCK KLOSTERMAN DAVID EPWORTH GREIL MARCUS MICHAEL ZADOORIAN
REALISMO MORIRE PER 1971: L’ANNO LIPSTICK TRACES BEAUTIFUL
CAPITALISTA / SOPRAVVIVERE D’ORO DEL ROCK IL SAGGIATORE MUSIC
THE WEIRD AND MINIMUM FAX BIG SUR MARCOS Y MARCOS
THE EERIE L’orizzonte si allarga
NERO / MINIMUM FAX Un divertente e Un racconto suggestivo sino alla Storia o alla Zadoorian ci consegna
narciso reportage zeppo di piccoli grandi fulminante riflessione una bellissima storia
Testi importanti di cri- sulla cultura pop, sui eventi straordinari antropologica. Un di crescita, solitudine,
tica culturale, d’inven- suoi fondamentali, e (Never A Dull Moment tripudio di leggibilità perdita e sopravvivenza
zione teorica e dubbio sulla vita dell’autore; è il sottotitolo originale e di stimoli, nonché scandita a ritmo di
nei confronti del po- girovagando per gli del volume) che fanno uno dei capisaldi della rock’n’roll. Un tripudio
tere; non semplici ma USA in auto, in una del 1971 l'annus mira- critica musicale di ogni di leggibilità e di
neanche inaccessibili. sorta di diario di bilis del rock. tempo. stimoli.
viaggio letterario.

LIBRI DELL’ANNO

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MICHAEL IMPERIOLI JENNIFER EGAN ABRIZIO & STEFANO WILLY WLAUTIN YOKO ONO
IL PROFUMO MANHATTAN GILARDINO IO SARÒ IMAGINE JOHN
BRUCIÒ I SUOI BEACH IL QUADERNO QUALCUNO YOKO
OCCHI MONDADORI PUNK 1979-1981 JIMENEZ L’IPPOCAMPO
NERI POZZA GOODFELLAS
Una ricostruzione Roddy Doyle lo con- Libro di grande
Imperioli è un appas- impeccabile e una Un punto di vista vivo, sidera “uno dei più formato, pieno di
sionato di musica. lingua aulica portano ingenuo, che scaturisce grandi scrittori ame- fotografie, fotogrammi,
Questo romanzo di sontuosamente in da una passione di ricani”. Niente male manoscritti originali,
formazione in punta di scena la New York dei quelle che solo da gio- per uno che non riesce planimetrie,
penna potrebbe avere porti e dei cantieri vanissimi si consuma- a scrollarsi di dosso illustrazioni e cose
la statura del classico: navali dagli inizi del no in modo così puro. l’etichetta di cantante mai viste. Lo ha curato
condizionale d’obbligo ‘900 alla Seconda Il punk di un triennio che scrive romanzi. Yoko Ono dando fondo
ché sarà il tempo a Guerra Mondiale. magico. a scatoloni di ricordi.
dircelo.
54 | RUMOREMAG.COM
FUMETTI DELL'ANNO A CURA DI GIONA A. NAZZARO & RAFFAELE CAPORASO

1 2 3 4 5

KIDS WITH GUNS FORTEZZA MACERIE PRIME INFINITY WAR EXTREMITY


CAPITAN ARTIGLIO PTERODATTILO ZEROCALCARE AA.VV. DANIEL WARREN JOHNSON,
BAO PUBLISHING RATIGHER BAO PUBLISHING PANINI COMICS MIKE SPENCER
COCONINO PRESS SALDAPRESS
“Un’opera di grande “Un ritratto forte e “Una saga immancabile
impatto (…) Una storia “L’arte di Ratigher è inedito delle condizioni per ogni appassionato, “La distopia post apo-
avvincente e originale aliena e affascinante. sociali e personali dei proposta in un’edizione calisse di matrice Mad
come poche”. Uno sguardo fuori trentenni negli anni 10 in grado di appagare Max incontra incontra
scala e racconti in del XXI secolo”. anche il collezionista la fantasmagoria della
grado di ridefinire l'i- più esigente”. space opera. E sono
dea stessa di fumetto”. faville e botte da orbi!”

FUMET TI DELL’ANNO

6 7 8 9 10

PSYCHO AGENTE ALLEN RAMONES GLI ANNI ZAPPIT!


PROFESSOR BAD TRIP TIZIANO SCLAVI, CADÈNE, BÉTAUCOURT, MIGLIORI A CURA DI MICHELE
ERIS MARIO ROSSI CARTIER STEFANO CASINI MORDENTE
SALDAPRESS EDIZIONI BD TUNUÉ MUSCLES EDIZIONI
“Un artista ancora UNDERGROUND
troppo poco celebrato. “Una lettura “Il segno in bianco e “Un racconto di
Un volume imperdi- imprescindibile; non nero e i toni di grigio formazione, una ballata “Edizione assoluta-
bile”. solo per i filologi del sono un miracolo di es- malinconica: un altro mente impeccabile. Un
fumetto italiano ma senzialità e giustezza”. capolavoro targato ulteriore tassello per
anche per tutti gli Stefano Casini”. preservare la memoria
altri”. – e si spera il futuro –
del fumetto under-
ground italiano”.

RUMOREMAG.COM | 55
L'ANNO DI

ZEROCALCARE
TESTO DI CL AUDIA BONADONNA

S'INTITOLA MACERIE PRIME E MACERIE PRIME SEI MESI DOPO (E LA PUBBLICANO I

FEDELISSIMI DI BAO PUBLISHING), L'ULTIMA MONUMENTALE PROVA DI ZEROCALCARE.

MESSINSCENA A PIÙ VOCI DI UNA GENERAZIONE ALLO SBANDO CHE FINISCE COL

RACCONTARE L'ANSIA RABBIOSA E PERICOLOSAMENTE TRASVERSALE DI QUESTO

MILLENNIO LIQUIDO E FEROCE. LUI, MICHELE RECH DA REBIBBIA, CAMPIONE DI VENDITE E


RISTAMPE, SUPERSTAR DEL WEB E DEL GRANDE SCHERMO (ANCHE SE DELLA TRAVAGLIATA

PELLICOLA DI EMANUELE SCARINGI LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO NON RESTA CHE

QUALCHE DIPLOMATICO COMMENTO SULLO STRANIAMENTO DI "VEDERSI RACCONTATI

DA ALTRI"), SEMBRA AVER ACQUISITO UNA MAGGIOR DISINVOLTURA NEL RAPPORTO COI

MEDIA E COL PUBBLICO. "NEANCHE PER SOGNO - SMENTISCE SUBITO -. PREFERISCO

FARE ORE DI DEDICHE E DISEGNI CHE STARE DIECI MINUTI DAVANTI A UN MICROFONO O

PARLARE DENTRO UN REGISTRATORE!". L'INTERVISTA, ALLA FINE, CI DARÀ RAGIONE.

G
"Io però conosco gente che la vita se la sa godere
e ozia senza sensi di colpa. Per me non è così ed è
una condizione che patisco tantissimo. Negli ultimi
sette anni ho vissuto da drogato del lavoro, mi sono
riempito la vita all'inverosimile, quindi è inevitabile
che, quando non ho più niente da fare e devo restare
da solo con il resto della mia esistenza azzerata, mi
assale il panico. Questo mi candida a rappresentante
del disagio generalizzato? Non saprei, non voglio
pontificare su niente. Per me è sempre molto difficile
fare discorsi universali che scantonino dalla mia
situazione personale. Posso solo intuire che, sì, il
lavoro di oggi è fatto in modo da costringerci a una
perenne schizofrenia, perché se devi dividerti tra
mille servizi e prestazioni per arrivare a fine mese,
non c'è verso che il resto della tua vita non vada a
scatafascio".
razie per averci fatto la copertina,
innanzitutto. Alla fine anche “Rumore” è finito Dici di faticare a uscire dal tuo orizzonte
nella lista degli "accolli" di Zerocalcare, il che privato, eppure tutti hanno salutato Macerie
è pur sempre un punto d'onore… Prime come un'opera… orrore orrore…
"Boh, prego. Non c'è di che" (ride, nda). generazionale.
"E io ribatto sempre a questa cosa che mi perseguita
Recentemente hai pubblicato sul blog una che il concetto stesso di generazione è qualcosa
storia intitolata Horror Vacui in cui, una volta di gigante, complesso, non raccontabile, perché
finito tutto il lavoro, non rimane più niente abbraccia persone d'età, destini e vite diversissimi.
se non il confronto con se stessi: un baratro Io sono sicuro di non avere la capacità di interpretare
verso un mondo più vuoto e spaventoso tutto questo. Nessuno ce l'ha. Posso solo cominciare
del Sottosopra di Stranger Things. "La dall'esperienza mia e di quelli che stanno accanto
rassicurante cappa di accolli che ti si appiccica a me. Soprattutto di quelli che stanno accanto a
alla pelle - spiega il saggio armadillo - è la tua me: la mia vita ormai è cambiata così tanto che
coperta di Linus cucita col disagio". Viviamo in non può più essere l'unico punto di partenza. Ecco,
tempi travagliati e siamo sempre raggiungibili. forse raccontare i miei amici - gente diversa, con
L'ufficio comodamente racchiuso nello caratteristiche diverse - ha fatto sì che statisticamente
smartphone. In borsa, in tasca o sul comodino riuscissi a intercettare più persone, che più tipologie
vicino al letto in cui non andiamo a dormire. riuscissero a riconoscersi in quello che disegno e
Tutto pur di non pensare alla nostra precarietà scrivo".
totale…

TAG: #macerieprime #impicciati #fiaccolaaccesa #panda #crescereinpubblico ONLINE: zerocalcare.it

RUMOREMAG.COM | 57
L'ANNO DI ZEROCALCARE TESTO DI CL AUDIA BONADONNA

una componente interiore e molto personale che ci


rende particolarmente inabili ad affrontare la realtà.
"SONO PARTITO DA UNA BASE DI Quelli che le cose le fanno lo stesso, malgrado le
difficoltà e il senso di inadeguatezza, quelli che magari
R E A LTÀ P E R P O I S V I LU P PA R E U N
fanno pure i figli… ecco, mi sa che sono loro i veri eroi
RACCONTO DI FINZIONE. È STATA del nostro tempo".
UN'ESPERIENZA NUOVA, PER CERTI
Come l'amico Cinghiale, che si sposa tra mille
VERSI FATICOSA. ERA L A PRIMA
terrori e ha una bambina… Raccontami la
VO LTA C H E U S C I VO DA L M I O P U N TO costruzione corale di Macerie Prime…
DI VISTA: HO DOVUTO IMMAGINARE "Ho raccontato la mia comunità. Sono proprio andato
a casa dei miei amici a intervistarli: adesso vi farò
PIÙ PROSPET TIVE, CREARE INTE-
domande sui vostri fallimenti, prenderò appunti
RAZIONI, UNA SCENA PIÙ AMPIA… sulle espressioni che usate e le metterò in bocca ai
ABBANDONARE LA COMODA MEDIA- vostri personaggi! No, seriamente, sono partito da
una base di realtà per poi sviluppare un racconto di
ZIONE DELLO SGUARDO DEL MIO
finzione. È stata un'esperienza nuova, per certi versi
PERSONAGGI”. faticosa. Era la prima volta che uscivo dal mio punto
di vista: ho dovuto immaginare più prospettive, creare
interazioni, una scena più ampia… abbandonare
la comoda mediazione dello sguardo del mio
personaggio".
Forse è solo un istinto, un'intuizione
inconscia, una tua sensibilità, ma davvero sei Nel libro, la vita di successo di Zerocalcare
stato in grado di rappresentare molte vite… crea una frattura con questa comunità…
"Non sono ancora riuscito a capire bene che cosa "Un'esigenza narrativa che riassume i tanti piccoli
è successo con Macerie Prime e tutto il resto, so 'scazzi' che sempre capitano tra amici. Certo, ora
solo di aver raccontato l'insicurezza, la crisi, il viaggio spesso e quando non viaggio sto tumulato in
fallimento… insomma di aver fatto un libro sulle casa a lavorare, inevitabilmente ho perso pezzi di vita
persone 'impicciate'. E le persone 'impicciate' lo sono della mia tribù, ma il mio rapporto con Rebibbia non
a 20, a 30, a 50 anni. Solo che ogni età declina questo è mai cambiato. Quando esco, i posti che frequento
disagio a modo suo, adattandolo al proprio contesto: sono sempre quelli, gli amici sono sempre quelli.
per un quarantenne saranno la famiglia e i figli, per A volte faccio cose assurde come stare in Francia
un ragazzino di 15 anni la scuola… Alle presentazioni un giorno per una presentazione, tornare a Roma il
vengono a trovarmi studenti, operai e anche dottori giorno dopo per un concerto, ripartire per la Francia il
con una doppia laurea: si riconoscono nella stessa giorno dopo ancora… Certi appuntamenti non voglio
fragilità. Che poi è anche la mia. L'unica categoria che proprio perderli: sono legami importanti con la mia
conosco". comunità, sono legami fondativi della mia stessa
identità".
Rappresentare gli "impicciati"…
"Sì, ci posso stare dentro". Però metti in scena lo sfilacciamento di questi
vincoli, la dissoluzione dell'ancora salvifica
Ma non è forse, questa, una forma di della solidarietà…
infantilizzazione a cui il mondo ci costringe "In ogni momento di crisi la prima risposta è il
tutti? Un mondo che ci toglie ogni sicurezza, rinchiudersi in se stessi, è il 'si salvi chi può', a
che ci impedisce qualsiasi decisione, qualsiasi maggior ragione se vedi che i tuoi pari ti stanno
costruzione… lasciando indietro. Sgomitare di più per andare avanti
"Non so se si tratta di uno stato d'animo, di una è naturale, è umano, ed è il nocciolo del problema:
percezione o di una forza esterna e oggettiva... Certo, è esattamente la dinamica viziosa che ci rende una
il mondo là fuori è brutto sporco e cattivo, ma mi società di persone arrabbiate e sole".
vengono in mente alcuni miei colleghi che, se stessero
nella mia condizione esatta in termini di vendite di Tutt'intorno le macerie non solo dell'ideologia,
libri e di successo editoriale, sarebbero le persone ma di ogni forma di aggregazione…
più felici e realizzate della terra e il mondo se lo "La mia comunità resiste. Sotto attacco, indebolita,
starebbero godendo tantissimo. Dunque non escludo in crisi rispetto a un modello che magari funzionava

58 | RUMOREMAG.COM
"SONO CONVINTO CHE LE NUOVE
GENERAZIONI PRIMA O POI TROVE-
RANNO UN LORO MODO DI STARE
AL MONDO. OGNI TEMPO HA L A
SUA FORMA E L A SUA GRAMMATICA,
DOBBIAMO SOLO ASPET TARE CHE
ANCHE I 'NATI DALLE MACERIE' IN-
VENTINO LE LORO”.

negli anni 90 e adesso non più tanto, però ancora


vitale. Certo, i tempi sono cambiati. 15 anni fa c'erano
i centri sociali, l'associazionismo anche cattolico, gli
scout, i circoli Arci… oggi tutto quel mondo è stato
spazzato via, non ci sono più interlocutori nella
società civile per fare cose insieme".

E quindi come se ne esce? Reagendo o


aspettando che l'apocalisse faccia il suo corso?
"Io sono per tenere accesa la fiaccola. Siccome le
cose della vita e della storia sono cicliche, prima o
poi questa conoscenza, questa pratica, torneranno
ad essere uno strumento importante e sarà utile che
qualcuno ne abbia ancora memoria. L'altra speranza
è: la fiducia nei ragazzini. Sono convinto che le nuove
generazioni prima o poi troveranno un loro modo di
stare al mondo. Ogni tempo ha la sua forma e la sua
grammatica, dobbiamo solo aspettare che anche i 'nati
dalle macerie' inventino le loro".

Intanto però lo Zerocalcare di carta batte in


ritirata, la sua nuova coscienza è un panda
cinico e asociale...
"Quella di Macerie Prime è una storia di crisi.
Anche di crisi d'identità. Per sette anni l'armadillo
ha rappresentato un certo modo di stare al mondo,
generoso e solidale, ma la sua corazza ha fallito, in
un certo senso, perché non è riuscita a proteggere del
tutto Zerocalcare. Ecco allora l'insorgere di una nuova
coscienza più egoista e solitaria. Il panda non è per
niente un animale simpatico! Ha uno stomaco per cui
può mangiare ogni cosa, però mangia solo un tipo di
bambù e gli piace solo quello. Non vuole fare nessuna
concessione al resto del mondo".

Alla fine l'armadillo torna e vince. Siamo


tutti cresciuti, siamo più maturi, non
necessariamente più buoni…

RUMOREMAG.COM | 59
"DI FAT TO, IL MIO L AVORO È CRE-
SCIUTO IN PUBBLICO: UN GETTO
CONTINUO DI CONSEGNE, OGNI
PROVA È STATA PUBBLICATA. NON
HO MAI AVUTO IL TEMPO PER CHIU-
DERMI IN CAMERET TA AD AFFINA-
RE TECNICHE E PROVARE STILI. L A
MIA EVOLUZIONE È UN PERCORSO
L E N TO FAT TO A PA S S I P I C C O L I P I C-
COLI. ED È SOTTO GLI OCCHI DI
TUTTI, LIBRO DOPO LIBRO”.

"Nel fumetto l'ho messa giù in maniera molto


manichea: armadillo buono, panda cattivo. Però saper
pensare anche a se stessi non è di per sé sbagliato.
Molto banalmente, per poter star bene con gli altri,
uno deve prima essere in pace con se stesso. Il vero
equilibrio nella vita è arrivare a una sintesi tra gli
ZEROCALCARE istinti del panda e gli slanci dell'armadillo. Io però
COFANETTO MACERIE PRIME
BAO PUBLISHING questa sintesi sono ancora lontanissimo dal trovarla".

Continuiamo a parlare di crescita: hai


"WELCOME TO REBIBBIA. Fettuccia di paradiso stretta imparato a disegnare i gomiti? Scherzi a parte,
tra la Tiburtina e la Nomentana, terra di mammut, ti poni il problema di evolverti tecnicamente?
tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi", ha scritto
Zerocalcare nel murales di 40 metri fuori dalla stazione Quanto il tuo tratto immediato e punk ti libera
metro che introduce al suo famigerato quartiere. "Qui ci creativamente? E quanto ti limita?
manca tutto, non ci serve niente". E la vita va come sa. "Cerco sempre di studiare, ma la verità è che non
Tra attese disilluse e fragilità emotive. Cinghiale, l'amico
di mille rimorchi, si è sposato e ha una bambina; Sarah, ho tempo di sperimentare. Di fatto, il mio lavoro è
laureata in lettere col sogno dell’insegnamento, lavora cresciuto in pubblico: un getto continuo di consegne,
invece in un’azienda che fa posate. A quasi 40 anni, Katja ogni prova è stata pubblicata. Non ho mai avuto il
e Deprecabile sono ancora impantanati nella condizione
di eterni fidanzati. Tra un processo e l'altro, Secco
tempo per chiudermi in cameretta ad affinare tecniche
ha improbabilmente scoperto la sua vera vocazione: e provare stili. La mia evoluzione è un percorso lento
insegnare ai bambini. E Zero? Lavora bene, ha una casa fatto a passi piccoli piccoli. Ed è sotto gli occhi di tutti,
più grande, un'invidiatissima camera per gli ospiti, una
libro dopo libro".
notorietà piena di impegni e una nuova coscienza - un
panda cinico e bastardo - che lo aiuta a difendersi dai
sensi di colpa indotti dal suo nuovo egoismo. L'amicizia, Stai tentando delle piccole animazioni, però.
la speranza, la lezione di “abnegazione, sacrificio, Recentemente hai disegnato il videoclip di
altruismo, solidarietà e violenza-quando-ce-vò” dei
cartoni animati d'infanzia, tutti i mattoncini primari che Giancane…
fondavano l'identità del quartiere e dei suoi protagonisti, "Finora siamo nel campo del gioco, ma vorrei
sono fatti a brandelli da misteriosi demoni che, in cominciare a dedicarmici seriamente. È da un po' che
una realtà alternativa post-apocalittica in cui tutto è
ridotto a maceria, mangiano pezzo a pezzo i loro corpi. ho in testa questa storia... una narrazione lunga, di
Zerocalcare racconta molto fuor di metafora il dramma fiction, non so se un film o una serie…".
di una generazione annichilita dalla frustrazione e dal
risentimento. Impreparata alla non-storia cui il nuovo
Le cronache ci sapranno dire…
millennio l'ha condannata. Soffice e ferita sui detriti
di un vecchio mondo che non c'è più. Il lento processo
si ricostruzione è ancora umoristico e a lieto fine, ma
lo sguardo d'insieme si fa tutt'altro che indulgente.
Una prova di vera, amara maturità per l'eroe grafico
di Rebibbia. Edizione deluxe con i colori di Alberto
Madrigal e una tiratura limitata di 15 mila pezzi. Non
solo per fan.
80/100

60 | RUMOREMAG.COM
ONEOHTRIX POINT NEVER ANGUISH GIARDINI DI MIRÒ BIG UPS

ROSALÍ A
64

G AY E S U A K Y O L T H E S M A S H I N G P U M P K I N S L I L P E E P T I M M Y ’ S O R G A N I S M

R E C E N S I O N I
246 DIS CH I TRAT TATI D ICE MBRE 2018 ru m o re m a ga z i n e

C A P IBA R A ALDO BECCA

84 87

P E T E R S E L L E R S A N D T H E H O L LY W O O D PA R T Y N AT U R E M O R T E K Æ L A N M I K L A
DISCO DEL MESE DICEMBRE 2018

ROSALÍA

QUANDO IL FLAMENCO
FLIRTA COI BEATS
dell’affollata esibizione alla più recente El Mal Querer enumera proprio storie
edizione del Sonar Festival di Barcellona di “cattivo amore” in una scaletta
e all’indomani dell’uscita del folgorante che affianca al titolo di ogni brano
singolo Malamente, qui contenuto. quello di un capitolo, come in un
Ma prima ancora di tutto ciò, Rosalía racconto che attraversa la gelosia - il
aveva già valicato i confini iberici e dolente secondo singolo Pienso En
conquistato l’attenzione di artisti come Tu Mirá -, l’estasi (Di Mi Nombre), la
Pharrell Williams grazie alla qualità del salute mentale (Maldición). Un arco
primo album Los Ángeles, uno sleeper narrativo sempre coinvolgente, anche
nella classifica spagnola (mai entrato nei nell’episodio più convenzionale dal
Top 10 ma da 80 settimane in classifica) punto di vista sonoro, il lamento di
uscito all’inizio dello scorso anno. Reniego, in cui ad accompagnare la sua
voce drammatica resta solo una sezione
L’incontro con il produttore El Guincho d’archi. Ma al di là dell’utilizzo di tre
(qualcuno forse ricorderà i suoi brani appartenenti alla tradizione, il
brillanti lavori usciti su XL e Young linguaggio che parla questo disco è
Turks alcuni anni fa) permette alla estremamente contemporaneo, affine
ROSALÍA sua musica di fare un balzo in avanti, alle musiche urban, all’hip hop. In
EL MAL QUERER di sposare magistralmente i ritmi questo senso probabilmente farà molto
SONY
dispari e imprevedibili del flamenco parlare di sé Bagdad, che utilizza una
con il minimalismo dei beat digitali frase melodica dal Justin Timberlake di
Chi l’avrebbe detto? Il flamenco,
in cui vengono trasformati i battiti Cry Me A River, mentre è più curiosa
arte nata oltre due secoli fa e di rara
delle mani, di applicare filtri che la scelta di Arthur Russell, del quale
profondità emotiva, come nuova
ne amplificano i suggestivi spazi. A Maldición utilizza un frammento
frontiera del suono globale, proiettato
sonorizzare la “disputa” di De Aquí No di Answer Me. Ed è senza dubbio
nell’immediato futuro e celebrato
Sales arrivano anche i rombi campionati attuale la riflessione finale sul potere,
da pubblico e addetti ai lavori
di motociclette, mentre Rosalía così quella A Ningún Hombre che si rivela
internazionali in misura crescente. A
descrive la violenza fisica che si eloquente dichiarazione di indipendenza
compiere il miracolo è la 25enne Rosalía
scatena in una coppia: “Conmigo no te femminile e il cui testo inizia così: “A
Vila Tobella, catalana di Sant Esteve
equivoques / Con el revés de la mano / nessun uomo permetterò di dettare le
Sesrovires. Per lei la consacrazione
Yo te lo dejo bien claro”. mie frasi”.
è arrivata in casa davanti a un
pubblico internazionale, in occasione 91/100

DI GIORGIO VALLETTA

64 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

THE 1975 DEENA ABDELWAHED ACID MOTHER TEMPLE AH! KOSMOS


A BRIEF INQUIRY INTO ONLINE KHONNAR & THE MELTING BEAUTIFUL SWAMP
RELATIONSHIPS INFINÉ PARAISO U.F.O. COMPOST
DIRTY HIT REVERSE OF REBIRTH
Un manifesto, una dichiarazio- IN UNIVERSE
Un album che parte molto bene,
Ti conviene avere un piano, se ne di consapevolezza e libera- RIOT SEASON con gli strati percussivi e le
hai il peso dell’ultimo blockbu- zione che supera brillantemente sincopi funk di chitarra che in-
ster dell’anno sulle spalle e prima varie barriere dure a cadere. L’universo psichedelico degli troducono archi e voci sfuggenti
ancora di scriverne una nota l’hai Fra i concetti sclerotizzati di est Acid Mother Temple si arre- di Woods, e con la stessa ricetta
paragonato a OK Computer. Il e ovest, uomo e donna, locale sta momentaneamente nella declinata in forme techno melo-
problema di Matty Healy è che e globale. Fra convenzioni e sua espansione: tempo di ri- diche per June. Quello di Başak
forse il piano non c’è, ma la fortu- libero arbitrio, fra ballo e spe- visitazioni. Kwabata Makoto Günak, produttrice di Istanbul
na è che potrebbe andargli bene rimentazione. Un antidoto alla (chitarre) e Higashi Hiroshy con base a Berlino, è un modo di
anche questa volta. Inutile cerca- colonizzazione, in cui intento (synth), membri storici della combinare elettronica e rock di
re risposte definitive da ABIIOR artistico e politico si nutrono seminale formazione di Osaka, taglio post punk forse non inedi-
intanto, se l’album in fondo si a vicenda, significativamente hanno deciso di ristrutturare to (vedasi la stessa Germania di
limita a risalire agli esordi liman- intitolato con un termine intra- alcuni vecchi, chiamiamoli così, 12/15 anni fa, fra folktronica ed
do un po’ degli eccessi artsy del ducibile che “evoca il lato oscu- classici del loro repertorio, con emotività da pista), ma efficace.
secondo disco: dentro quindi del ro, disonorevole e perturbante una nuova squadra di esplora- Istintivo eppure elegante, solen-
funk bianco appena muscolare, delle cose”. Perfetto per il primo tori astrali, tra i quali l’esiziale ne, capace di portare altrove l’a-
del jazz come il pop ‘80 più coto- album della DJ e produttrice vocalist Jyonson Tsu. Non che scoltatore. Peccato che il resto del
nato, e una buona dose di riempi- tunisina, per il suo rimodellare lo stile furioso e ridondante, da programma non mantenga del
tivi. Ma dalla sua ha dei flirt con elementi techno, bass e IDM sempre marchio del gruppo, sia tutto le promesse, perdendosi un
le sonorità FM ben più rifiniti, con audacia e sicurezza: nelle cambiato in questo nuovo disco. poco fra riff elettrici, downtempo
oltre alla solite ballate da numero melodie arabe di Tawa, nel tiro Jyonson rilegge sussurrando e senza mordente, pop poco cu-
uno a Natale: tutta da verificarne martellante di 5 5, nel gelido infondendo un’inusitata rilassa- rato. Sul finire, l’ottima Beyond
la tenuta nell’Inghilterra post cantilenare di Ababab, nelle tezza ai brani degli ACM, qui è là Dreams risolleva la media con
Idles, così come la piega scelta molteplici idee che s’intrecciano contrappuntati da improvvisi e groove acustico e sapori folk/
per il disco gemello in uscita nel in ognuna delle dieci tracce. Pe- squarcianti wah-wah free psych. psichedelici.
2019. ricolose e affascinanti. CLAUDIO SORGE ANDREA POMINI
FRANCESCO VIGNANI ANDREA POMINI 78/100 70/100
67/100 89/100

AMBROSE AKINMUSIRE AXIS: SOVA THE BEVIS FROND BIG UPS


ORIGAMI HARVEST SHAMPOO YOU WE’RE YOUR FRIENDS, MAN TWO PARTS TOGETHER
BLUE NOTE DRAG CITY FIRE EXPLODING IN SOUNDS

Acclamato nel 2017 per A Rift In Fino a poco tempo fa gli Axis: Si è già detto tutto il necessario, I Big Ups dopo questo disco – il
Decorum, doppio tanto fresco Sova erano solo Mr. Brett Sova su Nick Saloman. E non è mol- terzo della loro carriera – hanno
quanto legato a un modello col- con il suo Roland TR66. Poi tissimo: scrive belle canzoni, deciso di prendersi una pausa
traniano classico, il trombettista sono diventati un trio, con chi- suona una chitarra perfetta per a tempo indeterminato. Non
jazz californiano torna con un tarra e basso e ora sono una fe- le cose che fa, non nutre appa- sbagliano un disco. Sono pazze-
lavoro di ambizione e portata conda contraddizione. L’album renti ambizioni di carriera che schi per questa loro integerrima
superiori, ibrido ed esploratore nuovo è un mix di krautrock vadano oltre il vivere decente- ricerca del suono post/noise
di vie nuove. Sempre in quar- dai ritmi sintetici, e momenti mente con questo mestiere, e da violento, avvelenato, rumoroso
tetto (con batteria, piano e sax), rock’n’roll ben scelti. Tipo che 32 anni fa più o meno sempre lo e allo stesso tempo scomposto,
Akinmusire accoglie gli archi del in Terminal Holyday paiono dei stesso disco. In trio, lungo (20 come la scuola di Steve Albini in-
Mivos Quartet e le rime del rap- Black Keys centrifugati kraut. E brani in 90 minuti, stavolta), segna con Shellac e Big Black. In
per Kool A.D. (già Das Racist), in New Disguise dei Roxy Music equamente diviso fra ballate questo album però sono ancora
per dare vita a un flusso in cui si riprocessati con lo stesso tratta- acustiche, psichedelia e sfuriate più cerebrali nel destrutturare i
amalgamano parti apparente- mento. Con lo zampino di Eno elettriche, con echi prog e Pai- brani e per certi versi più vicini ad
mente lontane, con intensità e (ma quell’Eno là, con i capelli sley. Tutto dolce e melodicis- Unwound, Polvo e Don Caballero.
spirito di gruppo. Sui 38 minuti lunghi e la camicia di leopardo). simo, e pervaso da un senso di Trying To Love, con l’intro mini-
totali dei primi tre brani trova Che pare trafficare retrospettiva- purezza raro. Tutto come sem- male sorretto principalmente da
posto la narrazione irregolare di mente anche con altre canzoni, pre votato al culto di eroi rock basso e batteria, saluta da vicino
Kool A.D., poesia sociale mista come Crystal Predictor e Dod- senza tempo come Hendrix, la gioventù sonica di Moore, Gor-
a hip hop. Sui tre di Free, White ger. Diciamo allora che queste Byrds, Neil Young, Dinosaur Jr. don, Ranaldo e Shelley, per esplo-
And 21 è invece lo stesso leader due opzioni, il 70’s glam e il ge- Non mancano gli assoli volanti dere veemente. Momenti più
a sussurrare un testo fatto dai lido rhythm box sottovuoto, alla di Nick, e nemmeno il tradizio- urgenti molto vicini all’hardcore
nomi dei neri vittime di razzismo fine, pur stridendo, s’incastrano nale pezzo finale lunghissimo, (PPP) e altri più introspettivi
e polizia negli ultimi anni. Men- bene, concorrendo a far uscire che stavolta si chiama You’re (Fear). Ennesimo disco da amare.
tre intorno la vita esplode.
 buone canzoni. Ed è quello che On Your Own e dura 13 minuti. Peccato sia l’ultimo.
ANDREA POMINI conta, dopotutto. Per i fan, siamo nella media. NICHOLAS DAVID ALTEA
84/100 CLAUDIO SORGE ANDREA POMINI 83/100
72/100 77/100
RUMOREMAG.COM | 65
HIP HOP

HIP HOP

BIXIGA 70 BOOTCHY TEMPLE


QUEBRA-CABEÇA GLIMPSES
GLITTERBEAT HOWLIN’ BANANA/AZBIN/HELLZAPOPPIN
MHD
19 Quasi come risposta ai rag- Terzo album per il gruppo di
ARTSIDE gelanti venti reazionari che Bordeaux dal bouquet delicato,
24 anni, sangue senegalese/guineano, fino a soffiano sul Brasile, i Bixiga 70 che migliora col passare degli
due anni fa consegnava pizze, oggi è una star da San Paolo tornano con un anni. Anche loro sono d’Appe-
internazionale, reduce da un tour in Africa e Stati nuovo album - il quarto - che lation D’Origine Controllée, ma
Uniti (Coachella compreso). Gli viene riconosciuta ribadisce, se proprio ce ne fosse a differenza del noto vino della
la paternità dell’afro trap, ma MHD ha fuso l’Africa bisogno, le radici meticce e Francia sud-occidentale non
a vari stili urban occidentali, per giunta con quella transoceaniche che alimentano offrono “una gamma di varietà
semplicità che è patrimonio di pochi talenti. Questo secondo album da sempre la tradizione musi- quasi infinita”. Di certo sono
si intitola 19 come l’arrondissement parigino dove è cresciuto e il cale del paese sudamericano. soavi e dal sapore distinto, direi
numero delle canzoni che contiene, e fa sembrare contemporaneità Il sassofonista/flautista Cuca anche generoso e fruttato: di
e tradizione del tutto complementari: l’Intro con Salif Keita è la Ferreira dice che il tentetto ha quei frutti autunnali tipo cachi,
necessaria premessa alla trap melodica di Encore (seconda traccia) lavorato più a lungo del solito castagne, pere; roba di color
e via così. Tante chitarre, atmosfere gioiose, Diplo e Stromae tra i sulla scrittura dei brani, e lo arancione, marrone, amaranto,
produttori per un disco di vero pop metropolitano. sforzo ha evidentemente dato ocra. Con la consueta naturalez-
82/100 suoi frutti: se nei dischi pre- za twee pop il quintetto tira su
cedenti a impressionare era la la colonna sonora della quiete
ricchezza delle soluzioni utiliz- di una campagna bagnata da
A CURA DI LUCA GRICINELLA zate e il suono d’insieme, qui il pioggerellina malinconica, ad
lavoro collettivo genera brillanti esempio in un pezzo totalmente
DJ MUGGS APOLLO BROWN ibridazioni dalle solide fonda- Sarah Records tipo Nail’s Ward
& ROC MARCIANO & JOELL ORTIZ menta. Come 4 Cantos, croce- o nel sussurrato psych surf The
KAOS MONA LISA via equilibratissimo di ritmi Gleam che chiude l’album. E ci
SOUL ASSASSINS MELLO MUSIC GROUP dell’Africa occidentale, accenti sono pure ritmiche dolenti e del
Dopo Il producer soul jazz e fiati da big band che voluminoso shoegaze alla James
un’intro funk di Detroit e il lambiscono il jazz rock. (Lady Sunshine).
blaxploitation rapper di New ALESSANDRO BESSELVA AVERAME MANUEL GRAZIANI
tirata, le York, entrambi 74/100 73/100
produzioni classe ’80, per
musicali di DJ la prima volta
Muggs si rabbuiano e parte il insieme. Suoni golden age
rap dopato di Roc Marciano. riproposti con padronanza
Kaos diventerà anche un film della materia e la coscienza
ambientato nelle strade meno che c’è ancora una fetta di
centrali di New York, con i due pubblico che non aspetta altro.
nei panni dei protagonisti, e Un instant classic che nel
questa è la colonna sonora. titolo tira in ballo il classico per
Le atmosfere non proprio definizione, il quadro più noto CHARLES BRADLEY BRONCHO
spensierate danno la misura al mondo. Unico ospite Royce BLACK VELVET BAD BEHAVIOR
della storia messa in scena… Da 5’9 per un disco piacevole DAPTONE PARK THE VAN
un disco “drammatico”? Il dall’inizio alla fine.
senso è quello. 71/100 Impossibile immaginare Black A quell’album miracoloso, e
76/100 Velvet come un album compiuto miracolato, che è stato Just
e ideato come tale dal principio Enough Hip To Be Woman seguì
alla fine. Significherebbe quasi il più ostico e dopato Double
SNIPER MICK JENKINS fare un torto alla memoria Vanity. Il quarto capitolo del
PERSONNALITÉ SUSPECTE, VOL. 1 PIECES OF A MAN dell’Aquila Urlante del soul, grande romanzo in divenire della
MEZOUED ARTIST FIRST scomparsa l’anno scorso, prima band dell’Oklahoma si pone nel
di compiere 70 anni. Un emulo mezzo, leggermente più spostato
Dopo sette Il rapper di
di James Brown divenuto artista verso Just Enough… Ryan Lind-
anni, gli Sniper Chicago cita Gil
si rifanno vivi Scott-Heron, completo, con un timbro vocale sey, con la sua inconfondibile
con un album, ha ospiti vocali impossibile da confondere. L’al- voce, meno nasale del solito
dopo 12 si ri- come Ghostface bum postumo di Charles Bradley ma ancor più lasciva, butta via
forma il trio Killah e Corinne è così un collage di session cat- senza sforzi e torna a sputacchia-
originario formatosi nel 1997. Bailey Rae e collabora con turate durante la registrazione re melodia a presa istantanea
E Tunisiano, Aketo e Blacko produttori come Black Milk dei tre dischi precedenti per nell’armoniosa hit Get In My
puntano molto sulla melodia e Kaytranada. Premesse del Daptone, che vive dell’eteroge- Car e nella più vellutata Keep It
adottando dei codici urban tutto rilanciate dalla voce e i nea follia del proprio interprete. In Line. Quello a cui si assiste
contemporanei, compreso vari stili con cui Jenkins la usa. Un tearjerker come I Feel Chan- in Bad Behavior è un incontro
l’autotune, per far arrivare Dopo il successo dell’esordio, ge, un robusto anthem come ravvicinato del terzo tipo tra pop,
i messaggi anche alle nuove e i relativi cambiamenti Can’t Fight The Feeling, cover psichedelica e glam extraterre-
generazioni. Magari non tutto nella quotidianità, Jenkins spregiudicate come Stay Away stre, che si sfidano sui terreni
suona ispirato, ma questo guarda dentro se stesso e, con dei Nirvana o Heart Of Gold di accidentati della religione, del
ritorno restituisce alla scena attitudine da poeta, pubblica Neil Young. Forse non rimarrà pec cato e del vizio: tra chitarre
francese un gruppo inviso al un album introspettivo. a lungo nella vostra playlist, ma dal beat sintetico che grondano
potere. 72/100 c’era bisogno di un altro piccolo groove e affondano nella sabbia
62/100 pezzo di Charles Bradley. urbana (Weekend).
EMANUELE SACCHI MANUEL GRAZIANI
79/100 80/100
66 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

PSYCH
PSYCH

LUCKY BROWN CANCER


& THE S.G.’S SHADOW GRIPPED
MESQUITE SUITE PEACEVILLE
TRAMP TAPES
 WORKIN’ MAN NOISE UNIT
Difficile raccontare cosa abbia- IT’S NOT NOTHIN’
Finalmente del funk contem- no rappresentato i Cancer per RIOT SEASON
poraneo che va oltre lo schema lo sviluppo del metal estremo Il “rumore del lavoratore”? Se ascoltiamo l’Opener
della cantante nera davanti mondiale. La loro esistenza, (di nome e di fatto) del loro disco, sentiamo una
con incravattati bianchi dietro. abbastanza breve rispetto ai canzone del tutto simile ad I Fought The Law
Vale per i Putbacks di cui si dice colossi del genere, fu tra le più - sorta di protest song scritta originalmente da
altrove, e vale ancor più per il significative e incisive per la Bobby Fuller e rifatta anche dai Clash - diventare
quarto album dello statunitense transizione dal thrash al death un coacervo adrenalinico fuzz kraut. E allora
Joel Ricci in arte Lucky Brown. grind. I Cancer erano uno dei si capisce il significato. Tutto l’album dei Workin’ Man Noise
Mesquite Suite, doppio vinile o gruppi di riferimento. Era dal Unit di Reading è così. Canzoni scritte da un gruppo incazzato
download, è roba che resta vinta- 1995 che la band non si raggrup- simile ai Clash, stravolte da un’ondata di rumore, echi, riverberi,
ge in tutto e per tutto, nei suoni pava in studio per partorire un oscillazioni psichedeliche. Tipo: focalizzate un incrocio tra i Clash
come nelle forme anni 70 di rife- nuovo album, ma l’occasione del e gli Hawkwind. Da una parte un inno punk; dall’altra un mantra
rimento, ma non si accontenta di trentennale dalla loro nascita psichedelico. E dentro, una tonnellata di rumore psych. Come
replicare. Roba creativa, mai ba- era troppo ghiotta per essere nella rovinosa Workin Man Blues, caos organizzato da tregenda.
nale, che si allarga oltre i confini sprecata. Ed ecco Shadow Grip- 79/100
angolsassoni (il Mulatu di Bless ped: che vede ancora una volta
Your Soul, il groove chicano di Walker, Ian Buchanan e Carl
Justice) e sviluppa un discorso Strokes insieme per celebrare, A CURA DI CLAUDIO SORGE
complesso e stimolante, al livello di fatto, se stessi con un album
di grandi del soul psichedelico calligrafico e, se vogliamo, auto- PSYCHIC DOSE
strumentale odierno come Helio- celebrativo, ma di grande inten- MOUNTAIN DUST MALEFICIUM VOL.1: THE DEATH
centrics, Menahan Street Band, sità e densità. Un disco di altri SEVEN STORMS OF SORCERER
El Michels Affair. Ma sufficiente- tempi, insomma. KOZMIK ARTIFACTZ FORSAKEN
mente originale per camminare MARIO RUGGERI “Graveyardismo Terzo album
sulle proprie gambe. 78/100 senza per questi
ANDREA POMINI limitismo”, trogloditi del
83/100 soundtrack doom. Bestie
spaghetti vintage sub
western e la Black Sabbath.
voce di Brendan Mainville che Qualcosa dei loro lamenti
si trascina tra deserti e notti allucinati l’abbiamo già
di blues lunare, per questa ascoltata dai Beastmaker e
brava formazione di Montreal, qualcosa (la parte più sporca
che cerca di costruirsi una e cavernosa) naturalmente
propria identità. A poco a dai primissimi Black Sabbath.
poco, lentamente, riuscendoci. Freak occulti, spazzatura
CROOKED MAN CURSIVE Il loro secondo album è più bianca, che eviscera riff sub
CROOKED HOUSE VITRIOLA variato e strutturato, tra doom, incitati dalla lasciva
DFA 15 PASSENGER
ballate dark graveyardiane e punitrice voce blues della
e accessi di rock doorsiano cantante Amanda Howell. La
Questo è il secondo dei due dischi Chissà che band avremmo avuto
con un sovrastante organo loro noia è la nostra gioia.
che Crooked Man ha pubblicato, oggi se gli americani Cursive Hammond.
anche se ne ha fatti in realtà una si fossero sciolti per un po’ di 76/100
marea a partire dal 1988. Richard tempo (non la breve pausa tra 73/100
Barratt è parte della storia dell’e- il 1998-1999), ma davvero per
FUZZ EVIL MAGMAKAMMER
lettronica di Sheffield, nonostan- 10-15 anni, ad esempio dopo HIGH ON YOU MINDTRIPPER
te abbia fatto tutto il possibile per The Ugly Organ (2003). Sicura- RIPPLE KOZMIK ARTIFACTZ
eludere le attenzioni del grande mente la loro mancanza avrebbe
Registrato allo Il disco non
pubblico tra pseudonimi, proget- alzato il livello di attesa e mitiz-
Studio 606 di comincia
ti e volontarie ritirate dal mondo zazione emo/post HC. Fatto sta
Dave Grohl e male – sembra
del clubbing. Questo Crooked che Tim Kasher e compagni non
con il missaggio una pigra
House è un’onesta aggiunta al si sono più fermati: l’ottavo lavo- di Paul Fig il modificazione
suo canone e una buona intro- ro – l’ultimo I Am Gemini risale secondo album degli Sleep –
duzione al suo mondo, sospeso al 2012 – riporta il violoncello degli arizoniani Fuzz Evil ma finisce a poco a poco per
tra due estremi. Uno è il quieto del periodo The Ugly Organ, è un bel pezzo monolitico perdersi in un’imitazione con
dondolio della disco newyorkese messo da parte dopo l’abbando- di stoner hard rock (title poco mordente (già tipica
più soft, impepato di vocalizzi no di Gretta Cohn. Si riconfigura track da paura): ben scritto, dell’originale) di Uncle Acid:
tanto melodiosi nella forma così quella melodrammatica im- con interessanti variazioni, un lamento sdilinquito,
quanto apocalittici nel contenuto prevedibilità che riprende anche nonostante la monoliticità. Si veicolato da grezzi riff
(Robots, Every Killer Needs A alcune virate decise e le chitarre capisce che sono un gruppo Sabbath. Potrebbero tirarsene
Friend). L’altro è il pulsare della imbizzarrite dell’altro capolavo- indiscutibilmente americano, fuori, perché i mezzi ci
house più zanzarosa (Long Time ro, Domestica (2000). E c’è pure se questo ha un qualche sarebbero, ma purtroppo non
Dead, Here On Earth), con con- Mike Mogis alla produzione. In significato: ricerca dei grandi lo fanno, e vanno ad arenarsi.
cessioni ad atmosfere da aperiti- fin dei conti: “Sono i Cursive, spazi, grunge blues, echi di Un problema di personalità.
vo balearico (Walls). veda un po’ lei”. Mastodon. 57/100
ELIA ALOVISI NICHOLAS DAVID ALTEA 74/100
73/100 74/100
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GOTICA

GOTICA

EX:RE FACTORY FLOOR


EX:RE A SOUNDTRACK FOR A FILM
4AD H/O/D
NATURE MORTE
NM1 Un disco solista dovrebbe, come Se vi aspettate il solito disco dei
ARGONAUTA il nome suggerisce, dirci qualcosa Factory Floor siete nel posto
Ciò che consente all’odierno post black di essere di inedito sul suo creatore, libero sbagliato ed è facile intuire il
incisivo è anzitutto la capacità di tradurre simbo- di esprimersi senza il vincolo di perché: questa è una colonna
licamente la potenza del medium sonoro. Saperlo un gruppo. È questo il caso di sonora, commissionata nel 2017
traslare in una convulsione emotiva. In quest’ot- Ex:Re, esordio di Elena Tonra dei dallo Science Museum di Lon-
tica, la traccia innescata da formazioni come Daughter. Se come frontwoman dra, del pluri sonorizzato Me-
Amesoeurs o Alcest ha contribuito a riformare/ della sua band la Tonra si limitava tropolis di Fritz Lang (forse una
rileggere il death doom albionico dei ’90, in accordo con la dark a tracciare pennellate sentimen- delle più originali). In questa
wave (pensiamo in termini più ampi ai Katatonia). L’esordio dei tali nebulose, in cui chiunque veste il duo londinese diventa
francesi Nature Morte esprime un’efficacia inattesa, mutuando a poteva specchiarsi con l’aiuto di più liquido. I BPM s’abbassano,
sua volta una forma neurosisiana, capace di fondersi organica- un’impalcatura indie minimale le sequenze diventano molto più
mente col prospetto neo psichedelico e gotico. Doom black, dark post xx, qua sembra a lunghi tratti ipnotiche e circolari, lo spazio si
e shoegaze: guardate a brani come Grief o Black Pram e ritrove- aver studiato alla corte dell’ul- dilata fino a coprire i 150 minuti
rete pure la pioggia dei Klimt 1918. timo Mark Kozelek (New York, del capolavoro del 1927. Un la-
87/100 Romance). La musica è un foglio, voro fatto di piccoli dettagli che
uno sfondo che si ripete invitante; galleggiano su un mare di loop
le sue parole lo riempiono, come ossessivi, industriali, che metto-
A CURA DI STEFANO MORELLI se stesse scrivendo un diario. no l’accento sul lato più oscuro
Ex:Re è un disco intimo: entra e disturbante del film. L’ascolto
nei dettagli delle relazioni e del è un’immersione in apnea dove
EINHERJER FADING RAIN dolore amoroso della sua autri- l’unica bolla d’aria è rappresen-
NORRØNE SPOR LET SILENCE BEGIN ce, che guadagna uno spessore tata da Transform, singolo inse-
INDIE WHITE ZOO narrativo finora inedito nella sua rito successivamente: prendete
Certo, fa uno Pur risalendo discografia. un bel respiro prima d’iniziare.
strano effetto a diversi mesi ELIA ALOVISI LUCA DOLDI
sentire il leader fa, l’esordio 77/100 80/100
Frode Glesnes dei Fading
adottare gli Rain merita
stessi registri segnalazione
vocali di Demonaz e Satyr, ciò per la sua capacità di
però non svilisce il carisma muoversi in bilico tra le
neo black pagano degli scan- matrici dark wave di primi
dinavi. Fedele come da tradi- Cure (specie nel periodo
zione al retaggio epico delle Faith), Sound e Bauhaus,
gesta vichinghe, Norrøne Spor seguendo idealmente quella
accentua più che in passato il linea tracciata nei ‘90 dai
legame con l’heavy classico e Corpus Delicti. Romanelli ha MIYA FOLICK LAURA GIBSON
l’hard rock, ponendosi con de- cambiato posizione, ma questo PREMONITIONS GONERS
terminazione sul fronte oppo- silenzio ne immortala l’indole: TERRIBLE/INTERSCOPE CITY SLANG
sto a quello degli Enslaved. Until The New Sun.
75/100 78/100 Miya Folick nasce in California, Troppo classica per conquistare
da genitori giapponesi e russi, i fan di Joanna Newsom, Jo-
e cresce seguendo il buddismo. sephine Foster o Julia Holter,
Sono tante le influenze compo- Laura Gibson è allo stesso tempo
sitive di Miya, al primo ascolto troppo eccentrica per farsi em-
LEI, (NO) INNOCENCE SELVANS
INNOCENCE FAUNALIA
pensi di averle percepite tutte blema di quel continente abitato
A BUZZ SUPREME AVANTGARDE e invece a ogni brano arriva da filologi romantici ma pur
un qualcosa d’inaspettato. Ad sempre conservatori che va sotto
Si applica la Superare i
esempio Cost Your Love nasce il nome di Americana. Forte di
definizione dark risultati estetici
dalla scuola indie rock delle questa sua unicità, la cantautri-
ambient, e i raggiunti con
Sleater-Kinney, ma con un ce/multistrumentista dell’Ore-
riferimenti alla Lupercalia non
divulgazione era impresa cambio di registro rimescola le gon incide dischi profondi, nar-
cinematica semplice. carte in tavola con il synth pop rativamente densi, con arran-
filo Ant-zen Hymen/Middle Necessitava anzitutto una pochi minuti dopo. Si avvicina giamenti elaborati e mai banali.
Pillar ci sono tutti: ma la sua rifinitura che non tralasciasse a Angel Olsen o Mitski, ma poi Questa volta la riflessione parte
natura attrae soprattutto la il sentimento folk acustico si discosta per andare verso lidi dalla metabolizzazione del lutto
simbologia espressionista, in psichedelico - specie nelle sue ancora più pop/orchestrali o e dall’idea che tutti quanti siamo
accordo col minimalismo neo risonanze neo pagane - e il alternativi come in Freak Out destinati prima o poi a scompa-
sinfonico/cameristico (tra radicamento dell’approccio e Stop Talking. Un disco umo- rire; temi pesanti che tuttavia
David Bowie, Steven Wilson cinematico rispetto al gesto rale, denso di personalità e una respirano e si muovono leggeri
e Zoar). Immaginate una black progressivo. Faunalia voce che si espande in molte tra glissando d’archi, ritmi urba-
destrutturazione armonica sigla tale traguardo, tra l’altro direzioni, trovandosi sempre a ni, fiati, mandolini, cori celestia-
tra Weine, Edel e Wenders, col supporto di Mercy (Ianva) proprio agio. Sarà difficile man- li, ambienti elettronici e piano
con Brian Eno a smussarne i e Agghiastru (Inchiuvatu). tenere nel tempo questa solidità elettrico, veicolati da una voce
contorni violacei. 85/100 compositiva, ma le sensazioni ricca di sfumature.
80/100 sono più che positive. ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
NICHOLAS DAVID ALTEA 75/100
77/100
68 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

GOUGE AWAY STEVE HAUSCHILDT HEN OGLEDD JOOLS HOLLAND


BURNT SUGAR DISSOLVI MOGIC & MARC ALMOND
DEATHWISH GHOSTLY INT. WEIRD WORLD/DOMINO A LOVELY LIFE TO LIVE
WARNER
Le parole Gouge Away fanno La fase ipnagogica è lo stato di L’impressione è che gli Hen
pensare subito a quel gran pezzo Da quando se n’è andato dagli Ogledd siano un po’ strani per L’effetto del duo pianista-condut-
che è la traccia 15 di Doolittle, Emeralds, Steve Hauschildt si essere strani. Ci sono band tore TV-ex Squeeze con la voce
chiusura dell’album dei Pixies. In è costruito la strada su cui cam- che sono riuscite a fare musica angelica del synth pop è un po’
questo caso però si parla di una mina facendo cadere sul terreno stramba risultando comunque quello delle trasmissioni radio-
band hardcore di Fort Lauderda- arpeggi cristallini, acchiappasogni fruibili (gli Animal Collective) o foniche Rai anni 70 nelle quali,
le. Alla voce Christina Michelle, sintetici e strati di pace. Dissolvi è addirittura lambendo i confini alla domenica mattina, si an-
che non canta. Non urla. Grida. la costruzione di un sentiero alter- del pop (i Superorganism). Op- nunciava con entusiasmo “è con
Perlopiù in modo disperatamen- nativo che riconduce alla strada pure c’è chi ci ha dato giù pesante noi… Nando Gazzolo!” Solo più
te sguaiato, punk e sgradevole. principale da cui è stato generato, con le stranezze così da fare il inglese e più divertente. Cabaret,
Ogni volta pensi stia rimanendo più che il coraggioso strappo di giro e diventarlo, da Captain torch song, omaggi a Londra, jazz
senza voce, invece gliene rima- una diramazione. Qualche esem- Beefheart fino all’ultimo disco confidenziale e il supporto della
ne ancora un filo. Attorno a lei pio? Saccade, con la voce scorpo- degli australiani EXEK. Gli Hen Rhythm&Blues Orchestra, oltre
suona l’hardcore, ma quello post, rata di Julianna Barwick, è attra- Ogledd vivono in una terra di che del rodaggio live compiuto
che passa dalle dissonanze dei versata dal ricordo dei Boards Of nessuno tra due trincee e risulta- insieme negli ultimi anni. Un
Fugazi alla brutalità educata Canada. Phantox contrappone un no frammentari e incoerenti nel titolo come Dirk Bogarde And
degli Unwound o le chitarre noise kick da dancefloor alle prime luci susseguirsi del loro post punk in Me dovrebbe comunque chiarire
dei Jesus Lizard. E quando Chri- dell’alba a rumorini fluttuanti; salsa gallese. Non spiacevoli, in- eventuali dubbi sull’immaginario
stina non grida (Stray/Burnt Lyngr compone il numero dell’ul- tendiamoci: diciamo che spoken collettivo. Marc Almond si cimen-
Sugar) siamo in pieni ‘90 alter- timo Jon Hopkins e chiacchiera word come Gwae Reged O ta con Hymne À L’Amour di Edith
nativi. Jeremy Bolm dei Touché con lui fino a cadere, dolcemente, Heddiw, lunghe semi improvvi- Piaf, How Deep Is The Ocean di
Amoré se n’è innamorato, tanto addormentata. Ma il senso di sazioni come Transport & Travel Irving Berlin, un paio di Bobby
da coprodurre il secondo album. pace oscillatoria di Hauschildt e intermezzi caotici più o meno “Blue” Bland e persino con la pro-
Se necessitate di un po’ di rabbia attraversa ogni nota di Dissolvi, gratuiti come Dyma Fy Robot pria Tainted Love in versione big
repressa e ansia, servitevi pure. palesandosi chiaramente in M non erano fondamentali per la band. Ottimo per le festività.
NICHOLAS DAVID ALTEA Path e Syncope. buona riuscita dell’album. MAURIZIO BLATTO
78/100 ELIA ALOVISI ELIA ALOVISI 71/100
73/100 57/100

SHINY AND OH SO BRIGHT

THE SMASHING PUMPKINS


VOL.1 - LP - NO PAST,
NO FUTURE, NO SUN
NAPALM

La squadra, già sulla carta, è di quelle niente male: Billy Corgan lavori della band; che le cose vanno bene è chiaro dalla tripletta di
ritrova Jimmy Chamberlin e James Iha (ok, manca D’Arcy Wretzky apertura: Knights Of Malta (con un andamento sornione, un po’
per parlare di “reunion” della formazione originale, ma possiamo pulp, e l’arrangiamento di archi) è notevole, Silvery Sometimes
anche dire che tutta la questione delle reunion ha un attimino (Ghosts) ci riporta ai tempi di 1979 e Travels è un gioiellino di alt
trifolato l’apparato urogenitale?) In studio, poi, le session si rock del secolo scorso. Del resto il singolo Solara aveva già dato
svolgono sotto l’ala avvolgente del Re Mida del mixer, barbuto e un assaggio e qualche antenna si era drizzata per quell’heavy alt
in calzoncini, ossia Rick Rubin – uno che, piacciano o meno gli rock energetico alla Bullet With Butterfly Wings. Il tocco rubiniano
artisti con cui sceglie di lavorare, lascia sempre un segno e spesso è è percepibile nella grana e nella pastosità del sound, spigoloso e
garanzia di successo. Risultato: un decimo disco, per gli Smashing pompato, per un disco che alterna melodia a sfuriate, oltre a essere
Pumpkins, che a dispetto di un titolo pomposo che sfiora la conciso e godibile (doveva essere una coppia di EP, negli intenti
barzelletta (traduciamolo a braccio, dai: “Brillante e tanto luminoso originari). Non sarà un lavoro epocale – per le faccende epocali il
– Vol. 1 – LP – Nessun passato, nessun futuro, nessun sole”… siamo tempo è ormai passato – ma la forma della band è indiscutibile.
quasi a livello di “Antani, blinda la supercazzola prematurata con ANDREA VALENTINI
doppio scappellamento a destra”) è davvero piacevole all’ascolto. 78/100
Si respira profumo di anni 90, con afflati che richiamano i migliori

RUMOREMAG.COM | 69
HOLY GROVE IRON LAMB
II BLUE HAZE
RIPPLE THE SIGN

Belle persone e belle facce, gli Chi ha vissuto e si è innamo-


Holy Grove. Freak americani di rato dell’esordio fulminante
stanza a Portland, fucina di band degli Iron Lamb ricorderà la
rock grunge e metal di una certa tensione musicale derivata dai
importanza. Dopo l’esperienza Motörhead, dai Wolfbrigade e
con la Heavy Psych Sounds, che li dai Mobile Mob Freakshow. Ov-
ha scoperti e rivelati, approdano vero rock’n’roll selvaggiamente
ora alla Ripple e devo dire che maltrattato da watt e crust core.
mi paiono migliorati. Laddove il La progressione artistica degli
suono era ancora non pienamen- Iron Lamb si è mossa, album
te sviluppato, nel nuovo album dopo album, progressivamente
la band sembra dispiegare quelle e sempre più verso la New Wave
che sono le sue piene potenziali- Of British Heavy Metal, che è la
tà. Prodotto da Billy Anderson, cifra stilistica di Blue Haze, il
Holy Grove II presenta innanzi- loro terzo album. Perché anche

LIL PEEP
tutto brani più lunghi e articolati, negli episodi più moderni, come
dove il canto lancinante di An- Into The Night, la radice e il
drea Vidal si staglia su montagne groove arrivano dal periodo bri-
di riff tra stoner, doom e blues. tannico ‘78-‘82. L’atmosfera ge-
Con una certa originalità e capa- nerale di Blue Haze dice che gli
cità nel variare dal blues rock di Iron Lamb oggi sono una band
Aurora (tipo Wide Eyes) ai mo- heavy metal con la capacità di
COME OVER WHEN YOU’RE menti di psichedelia dark metal scrivere grandi canzoni; di tutta

SOBER PT. 2 potentissimi di Cosmos e Valley


Of The Mystics.
la nouvelle vague NWOBHM
loro sono forse tra i migliori in
COLUMBIA CLAUDIO SORGE assoluto.
76/100 MARIO RUGGERI
83/100
Scrivere di un artista di 21
anni e dover parlare già di
un album postumo lascia
non poco pensierosi, tanto
che il Club 27, in confronto,
sembra un collegio di
studentelli ultracattolici.
Gustav Åhr, meglio noto
come Lil Peep, veniva
trovato il 15 novembre 2017 JAY GLASS DUBS JOJI
senza vita: abuso di Fentanyl PLEGNIC BALLADS 1
e Xanax. Insicurezze, ansia, ECSTATIC 88RISING/12TONE MUSIC
depressione e purple drank
(sciroppo per la tosse a base Al primo album per Ecstatic La storia di Joji è peculiare:
di codeina solitamente diluito con Sprite) sono state spesso dopo la raccolta di rarità Dubs americano nato e cresciuto in
al centro di tutta la narrazione, ma non c’è solo quello. C’è il (2017), Dimitris Papadatos Giappone, si è costruito una car-
rifiuto di un machismo esagerato e di una presa di coscienza guarda al vissuto musicale riera da YouTuber puntandosi
(anch’essa troppo esasperata) dei propri problemi, delle proprie della sua terra, al laïkó che ne una telecamera contro mentre
depressioni che si amplificano negli abusi. Lil Peep era tutto ha caratterizzato lo scenario diceva e faceva cose buffe e/o of-
quello che c’era nei suoi testi, nel bene e nel male. Come in folk e pop nei ‘60. Un’influenza fensive, magari indossando una
COWYS Pt. 1, anche in COWYS Pt. 2 c’è una mistura di anni 90 e mai esplicita, che aleggia nelle tutina rosa e facendosi chiamare
2000 che fa da sfondo, su cui poi s’innesta tutta la componente cinque lunghe tracce di Plegnic Pink Guy. Poi ha creato l’Harlem
rap filtrata dall’autotune. Per prima cosa l’emo (lui era un filtrata dalla visione del produt- Shake, cioè uno dei primi balli
grande fan dei Taking Back Sunday) che ne direziona parte tore ateniese, fatta di dub come virali di sempre. Poi ha fatto un
delle atmosfere. Le linee di chitarra in apertura di Cry Alone concetto e tecnica al di là delle disco rap demenziale ed è entra-
ricordano molto l’intro di The Middle dei Jimmy Eat World. origini giamaicane (peraltro to nella Billboard 200. E adesso
Oppure Sex With My Ex e altri crossover generazionali che presenti anche loro sottotrac- ha ripreso il suo nome e, grazie
intercettano quelli di oggi: rap e trap. Sta lì la forza e per alcuni cia). I mezzi sono basilari: synth al supporto di quella fucina di
anche la debolezza delle produzioni. IDGAF prende a piene e batteria elettronica da pochi talenti asiatico/americani che è
mani dall’ondata grunge (sponda Nirvana) per un semplice soldi, campioni d’epoca, la voce 88rising, ha scritto un capolavo-
intro, e poi si trasforma accompagnata da leggeri arpeggi in di Yorgia Karidi come ulteriore ro all’intersezione tra lo-fi, trap
quello che è (stato) il suono di Lil Peep. La mole di materiale elemento sonoro. Si comincia e R&B preso male da portatile
che aveva inciso è bastata a Smokeasac e George Astasio Of più riflessivi, con il bouzouki in cameretta. Brani come R.I.P.,
IIVI, collaboratori e amici fidati, per produrre con il supporto di Mouthless Dub e il freddo di XNXX e I’ll See You In 40 rivela-
della madre questo disco: che non è un tributo, è quello che Temple Dub e Umbro Dub; si no un inaspettato strazio all’in-
avrebbe fatto lui se non si fosse sbriciolato così presto. “Isn’t finisce quasi in pista, con una terno di una neo tradizione mu-
life beautiful? I think that life is beautiful” scriveva LP in Life Is Dry Dub profonda e incalzante sicale prematuramente tacciata
Beautiful. ai limiti del dubstep, e con l’ip- di superficialità e transitorietà.
NICHOLAS DAVID ALTEA notica Fearless Dub. ELIA ALOVISI
71/100 ANDREA POMINI 88/100
79/100
70 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

BEATS
BEATS

ANTHONY JOSEPH KÆLAN MIKLA


PEOPLE OF THE SUN NÓTT EFTIR NÓTT
HEAVENLY SWEETNESS ARTOFFACT
OBJEKT
Il sesto album del musicista Persiste una traccia affascinante COCOON CRUSH
anglo/trinidadiano è anche il e avvolgente nell’espressionismo PAN
primo a esser stato registrato stilistico degli islandesi, qual- Sono trascorsi quattro anni da Flatland e nel frat-
nella sua isola nativa. Lo stesso cosa che riesce a collocarli in un tempo il successo del singolo Theme From Q ha
acronimo del titolo evoca la ibrido inquieto, spettrale, rare- incrementato la visibilità del produttore inglese e
Port Of Spain in cui ha trascor- fatto per l’esattezza, di istanze l’ha portato a esibirsi davanti a folle più numerose.
so i primi 20 anni, assorbendo cold wave psichedeliche e dark Cocoon Crush è un secondo album introspettivo ed
i ritmi caraibici che più tardi plumbee. Il progetto madre in enigmatico, dichiaratamente ispirato da “esperien-
avrebbe combinato con funk, cui milita Solveig Matthildur, ze personali turbolente”. Stavolta il dancefloor è appena lambito,
soul e l’arte della parola di giunto qui al terzo capitolo, pone mentre a enfatizzare lo straordinario realismo cinematografico c’è
maestri come Gil Scott-Heron. le sue radici nel corredo intimi- la scelta di attingere a materiale sonoro organico. La maniacale e
Ad affiancare il 52enne Joseph sta dei primi Cocteau Twins, nei proverbiale attenzione al dettaglio di Objekt fa il resto: se l’atmo-
qui ci sono leggende locali quali Cure della fase Faith e nell’al- sfera sospesa e aliena di Rest Yr Troubles Over Me riesce perfetta-
Len “Boogsie” Sharpe, Ella An- gida declamazione dell’electro mente nell’intento di terrorizzare, nella sezione finale Secret Snake
dall e Brother Resistance. I co- industrial tinto di corrispon- apre a un necessario rilascio emotivo.
lori delle steel drum, dei fiati, di denze tragiche (l’assetto teatrale 85/100
forme come il rapso (ibrido che è preminente sia nelle strut-
combina rap, calypso e soca), ture sonore sia nel canto). Su
espresso in modo accattivante quest’ultimo aspetto, provate ad A CURA DI GIORGIO VALLETTA
dagli ospiti 3 Canal in Bandit ascoltare Skuggadans, Drauma-
School - e la potenza musicale dìs o Andvaka ponendovi nella
che risulta da ogni singola nota prospettiva onirica dei Frozen GEORGE FITZGERALD JUN KAMODA
di People Of The Sun - ne fanno Autumn e in quella cinematico ALL THAT MUST BE REMIXES JUN KAMODA
un disco travolgente, sebbene bergmaniana dei Das Ich. Sug- DOMINO BLACK ACRE
estraneo alle più chiacchierate gestivi e distinti. A pochi mesi Reduce dalle
tendenze odierne. STEFANO MORELLI dal suo secondo esperienze
GIORGIO VALLETTA 87/100 album, questa ultradecennali
79/100 collezione di nella scena hip
remix sottoli- hop giapponese
nea le capacità (come nei
compositive del produttore dischi realizzati sotto l’alias
inglese. Moby, Kornél Kovács, Illreme), qui Kamoda applica
DJ Seinfeld e DJ Tennis fra il suo genio al disco funk - vedi
i colleghi coinvolti. In primo le prodigiose Nightmare Club
piano le multiple rielabora- e Crush - alle derive baleariche
zioni per Roll Back e Burns, del genere (Blooming Blues)
mentre per Half Light sono e, con risultati altalenanti, alla
KING CRIMSON KOMETEN notevoli sia il remix piano rave house. Ma complessivamente
MELTDOWN KOMETEN
di Special Request sia la Day il suo è uno degli album
DGM TRANSUBSTANS
Version che utilizza l’intero dance più piacevoli e freschi
Tre CD e un Blu-ray, sunto di Focus sull’hard rock americano vocal di Tracey Thorn. dell’ultimo periodo.
tre giorni di concerti a Città Del anni 70. Rasoiate di Bloodrock 72/100 74/100
Messico, estate 2017. E di una e super riff di Aerosmith.
band che, con minimi aggiusta- Southern boogie e heavy prog/
menti (Bill Rieflin rientra come folk. Aperture melodiche potenti
VESTER KOZA
tastierista full time, lasciando la e un certo easy appeal; alternati LOADER MITHER WAAJEED
batteria a Jeremy Stacey), conti- a momenti di puro folk/hard HOUNDSTOOTH FROM THE DIRT
nua a crescere nell’intesa e nella europeo, anche aulico e severo, DIRT TECH RECK
Negli ultimi
padronanza di un repertorio che com’è nella tradizione prog dei Da due decenni
anni il produt-
sfiora il mezzo secolo, lasciando paesi nordici. E un organo Ham- agitatore della
tore londinese
spazio a improvvisazioni e ricom- mond. Le due tendenze, boogie scena di Detroit
si è fatto cono-
binazioni. Un ottetto che suona e folk, non di rado si sposano, scere (e ha con- (al fianco degli
rumorosissimo e raffinatissimo nelle canzoni dei Kometen, con quistato l’at- Slum Village di
art rock senza impolverarsi, con una riverenza 70’s quasi mania- tenzione di artisti come Laurel J Dilla sin dagli
il fuoco di fila di tre batterie a sot- cale e qualche virtuosismo, da Halo e Lee Gamble) attraverso inizi, poi nel duo Platinum
tolineare la fisicità del tutto. Tra parte del chitarrista, che vuole una serie di EP contraddistinti Pied Pipers), Robert O’Bryant
gli apici Fracture, con la chitarra abbellire ma talvolta finisce un da un’elettronica onirica e in- giunge solo ora al primo
di Robert Fripp che tesse archi- po’ per irritare. Posso dire però tricata. Che qui trova maggior album vero e proprio: che ne
tetture paradossali alimentando che questa roba mi diverte tre- spazio per il suo svolgimento: riassume lo spiccato talento
continue tensioni, mentre le mendamente. E comunque le attraverso otto brani come Ar- nel disegnare groove capaci di
novità in scaletta sono Discipline canzoni sono ben fatte, a volte thur Two Sheds (nei suoi rife- abbracciare la house più deep
e due bonus track dal tour 2018, molto ben fatte. Tipo Maid Of rimenti post grime), oppure il e quella più solare; oltre a te-
l’antichissima Moonchild e l’an- Honor: come fossero degli Ae- morbido incedere dub di Don’t chno, funk, soul e accenti jazzy
golare Breathless dal frippiano rosmith in jam con gli Skynyrd; Hurt Me. e gospel. Ancora una volta
Exposure. o l’allusiva Iommin’, che… impeccabile.
77/100
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME southernizza i Black Sabbath. 81/100
78/100 CLAUDIO SORGE
78/100
RUMOREMAG.COM | 71
INDIE
INDIE

LAIBACH LALA LALA


THE SOUND OF MUSIC THE LAMB
MUTE HARDLY ART
CALVIN JOHNSON
WONDERFUL BEAST Sarei curioso di sapere come i Sleepyhead, l’album con cui
K funzionari di Pyongyang hanno Lillie West esordiva nel 2016,
Presenza fissa delle cronache musicali indie da accolto le esibizioni coreane dei era eloquente nei suoi vagheg-
oltre un trentennio – il primo album dei Beat Laibach. Se l’immagine del col- giamenti post adolescenziali.
Happening uscì nel 1985, ricordiamolo – Calvin lettivo sia stata percepita come Almeno quanto melodie, distor-
Johnson tra un progetto e l’altro arriva oggi a parodia o come fiera adesione sioni e bassa fedeltà lo erano
metter fuori il suo terzo disco solista. Un album ai dettami totalitaristi. Di fatto nei richiami all’alt rock dei ‘90.
che sorprendentemente si rivela essere tutt’altro tutta la produzione del gruppo di Anche oggi la confusione regna
che un passatempo atto a soddisfare se stesso e qualche fan basa su questa ambiguità. Questa sovrana nei quadretti autobio-
anziano e fuori tempo come il sottoscritto. La produzione curata volta però, più che in passato, gli grafici della West, ma vuoi per la
da Patrick Carney dei Black Keys conferisce respiro pieno ai suoni sloveni mostrano il loro ghigno profondità dell’interpretazione,
di chitarra, synth e batteria, quest’ ultima spesso modulata su beffardo. I brani di The Sound vuoi per una produzione che lima
cadenze uptempo che catturano testa e gambe (Wherefore Art Of Music (il nostro Tutti Insieme le asperità lo-fi, The Lamb suona
Thou è la traccia su cui puntare). Spunta anche l’ospitata di lusso Appassionatamente) sono molto come bedroom pop ombelicale a
di Michelle Branch, stella del country pop che duetta col vocione conosciuti in Corea Del Sud. 24 carati, in cui l’indie rock delle
inconfondibile del nostro. L’idea d’interpretarli accanto a Breeders e il moderno twee pop
77/100 canzoni della tradizione coreana si fondono in un sound psiche-
funziona nel momento in cui il delico e riflessivo. Difficile indi-
A CURA DI ARTURO COMPAGNONI gruppo ne esalta gli elementi kit- viduare momenti deboli; brani
sch, calca la mano sull’ottimismo come Spy e Get In sono così fo-
posticcio e quindi lo mortifica calizzati nel raccogliere lo spleen
APOSTILLE WARM con il timbro perverso di Milan dei millennial e nel servirlo in
CHOOSE LIFE WARM Fras. Svelando il volto sinistro brani melodicamente avvincenti,
UPSET! THE RHYTHM IN THE RED che assimila la propaganda dei che potrebbero fare di The Lamb
Michael Lei canta due capi del mondo. un grande album generazionale.
Kasparis, infilando DIEGO BALLANI DIEGO BALLANI
scozzese di Alan Vega nel 72/100 78/100
Glasgow, costume nero
spende le di Siouxsie
sue giornate Sue, lui (Paul
in compagnia di un paio di Quattrone, già batterista di !!!
band che pasticciano alla e Oh Sees, mica niente) sporca
grande con hardcore (The di rumore ritmi circolari kraut
Lowest Form) e post punk trance con lo scopo dichiarato
(Anxiety). Quel poco di di creare una versione
tempo che gli resta libero lo rock’n’roll delle leggendarie
impiega travestendosi con produzioni hip hop a marchio
lustrini glam e giocando con Bomb Squad. Disco scuro, MAISHA MANSION
sequencer, drum machine e a tratti claustrofobico, THERE IS A PLACE FIRST DEATH OF THE LUTHERAN
linee di basso gommose con affascinante come una sottile BROWNSWOOD I-HATE
cui costruisce potenziali hit ipotetica linea che collega In
per dancefloor, alternativi ma The Red e Sacred Bones. Sulla scia di Kamasi Washin- Una cosa disturbante ascoltare
neanche troppo. 75/100 gton e Thundercat, che hanno i Mansion. Una congrega occul-
76/100 riaperto i sarcofaghi, una tista finlandese che s’ispira a un
brezza di afro jazz si abbatte su movimento religioso locale degli
VALUE VOID entrambi i lati dell’Atlantico. anni 30: che propagandava un
EXIT GROUP
ADVERSE HABITAT SENTIMENTAL In quel di Londra, dove mezzo cristianesimo integralista contro
CASTLE FACE TOUGH LOVE secolo fa era una scorribanda di i sacerdoti luterani, ipocriti a
sax, flauti e percussioni come se loro dire, che avrebbero dovuto
Nato come Anglo argen-
si stesse riscrivendo la musica essere impalati da Satana. Tra-
estemporaneo tini di base a
in una sola notte, oggi rinasce la sferito in musica, tutto questo si
spin off di Londra, i tre
passione per Pharoah Sanders articola in una lunga processione
Useless Eaters, Value Void si
il progetto propongono e Chris MacGregor. Gli assoli doom occulta, celebrata come
Exit Group ha con un album ribollono, come testimoniava in un rito catacombale da officianti
preso vita fino ad arrivare alla che miscela in modo perso- febbraio la raccolta della neo- allucinati e fanatici. Il loro lento
pubblicazione di un album nale e sicuro uno spariglio di nata Brownswood intitolata We respiro spiritual/doom ricorda
che è un’ininterrotta scari- reminiscenze 90’s piuttosto Out Here. Fiore all’occhiello era quello dei primi Sabbath Assem-
ca di rock’n’roll futurista in varie (da PJ Harvey ai Gui- lì un ensemble di giovani jazzi- bly. E a parti rovesciate, i Coven.
transito su un cavo elettrico ded By Voices, passando per sti, guidato dal batterista Jake Indicibilmente morbosa l’iniziale
posato lungo il canale sci-fi già Throwing Muses e Breeders): Long, di nome Maisha, che ri- Wretched Hope, tra recitati,
scavato da gente tipo Devo, mettendole in collegamento porta in auge maschere tribali e cimbali infernali, organo chie-
Screamers e Brainiac. Storia al fervore post punk di scuola orge di fiati in There Is A Place. sastico, chitarre tonitruanti: un
già scritta che si rilegge con inglese su cui viene convo- Apre la programmatica e farao- vero delirio. Che si sublima nella
piacere, specie quando viene gliato il suono di chitarre ner- nica Osiris, chiude la spruzzata conclusiva First Death, marcia
esposta con tanto vigore e con- vose e angolari. di malinconia al piano della title funebre con ottoni che scivola
vinzione. 69/100 track. Uno splendido e balsami- verso la gloria.
73/100 co anacronismo. CLAUDIO SORGE
EMANUELE SACCHI 80/100
84/100
72 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

LUBOMYR MELNYK MULL HISTORICAL MUSE TOM ODELL


FALLEN TREES SOCIETY SIMULATION THEORY JUBILEE ROAD
ERASED TAPES WAKELINES WARNER SONY
XTRA MILE
Il suo concetto di continuous Se ci pensiamo bene, sono stati C’è sempre stato qualche proble-
music si porta dietro, inevita- Anno pieno di novità per il po- i Muse nei ’90 a riportare in ma fra Tom Odell e la stampa che
bilmente, il rischio di una conti- liedrico Colyn Macintyre. Ottavo vita il concetto di synth rock, conta, poco incline a farsi irretire
nuous review. È difficile aggiun- album, autobiografia e un libro assorbendolo dal synth pop degli da un “piano man” poco più che
gere qualcosa a un progetto che per bambini con canzoni. D’altra anni 80 e traducendolo, in modo ventenne. Non c’è dubbio che il
abbraccia, di fatto, l’intera esi- parte, sin dal celebrato Loss del quasi glam, nel linguaggio armo- ragazzo abbia il dono della melo-
stenza, scandita dai tasti del pia- 2001, lo scozzese promette po- nico e barocco dei Queen. E per dia potente e una voce ideale per
noforte e da una devozione allo tenziale. Non sempre pienamen- questo Simulation Theory deve interpretarla, ma nello scarto fra
strumento quasi religiosa. Non te espresso nella scrittura, un po’ essere considerato, nonostante l’espressione mansueta e il lus-
a caso, il settantenne musicista diluita dopo l’esordio. E oggi rin- i lunghi decenni dall’esordio, un sureggiante electro soul del pre-
ucraino è considerato il Profeta vigorita dalla regia dell’ex Suede ritorno alla radice della propria cedente Wrong Crowd c’è tutto
del Pianoforte. L’ispirazione per Bernard Butler (che lo ospita a musica. E in questo i Muse rag- il senso di scelte poco azzeccate.
il nuovo lavoro è scoccata du- casa per registrare il disco). Le giungono un risultato inaspetta- Jubilee Road convince nel modo
rante un viaggio in treno lungo melodie lineari del nostro bril- to. Certo, il contenuto oggi è su- più naturale, abbandonando le
l’Europa, con la natura, offesa lano nel portamento della title perato e superabile da centinaia velleità contemporanee e conse-
ma resistente, a sfilare lungo i track (carezza agli immigrati di altri gruppi che, forse pren- gnandocelo in una versione più
finestrini. È un buon modo per in fuga dalla guerra, fra Billy dendo le mosse proprio da loro, classica che mai. Una produzione
approcciarsi all’ascolto, tra se- Bragg ed Elvis Costello) o nella hanno saputo sviluppare il con- polverosa, una strumentazione
quenze più furiose, malinconie coralità di cori e archi dell’ariosa cetto. Ed è altrettanto vero che prevalentemente acustica ed ec-
alla Nyman (Barcarolle) e l’esta- Clementine. Affondano, invece, Simulation Theory addirittura colo riscoprirsi fine balladeer col
tica suite di 20 minuti suddivisa sotto spolverate di zuccheri, fra si sfida andando a recuperare santino di Elton John in mano.
in cinque parti di Fallen Trees, le memorie famigliari di 14 Year il pop degli anni 80. Ma il tutto Oppure, sul gospel pop uptempo
dove affiorano, discrete, le voci Old Boy, finendo per adagiarsi risulta ancora credibile e ascol- di China Dolls, brillante intrat-
di ospiti di casa Erased Tapes. su soluzioni scontate. Con i soliti tabile, pur non facendo gridare tenitore alla maniera di un Billie
Lezioni di piano, perenni. se e ma, tutto sommato, buone al miracolo in alcun modo. Joel d’Oltremanica.
MAURIZIO BLATTO notizie da Mull. MARIO RUGGERI DIEGO BALLANI
65/100 MAURO FENOGLIO 70/100 72/100
68/100

ANGUISH
ANGUISH RARENOISE

Anguish è un disco/gruppo uscito fuori da tre giorni di session nello il gruppo del New Jersey ha perso per strada Oktopus, e l’aggiunta
studio dei Faust. Al progetto partecipano Hans Joachim Irmler, dei Fire! sembra fatta apposta per mischiare le carte e infilare
due membri dei Fire! tra cui Mats Gustafsson e due membri dei qualche matta di straforo dentro al mazzo. Quello che arriva nello
Dälek tra cui Dälek. Non so se avete memoria di Derbe Respect stereo alla fine dei lavori è un brutale disco free jazz d’ispirazione
Adler, mitologico disco in collaborazione Faust/Dälek che uscì su cosmica, ad accompagnare i soliti spoken word alla fine della
Staubgold una quindicina d’anni fa. All’epoca l’album sembrò il notte da sputar via le tonsille. Certo, nel frattempo abbiamo perso
punto di arrivo di una clamorosa - e impensabile, all’epoca - teoria l’innocenza e non ci crediamo più come un tempo, ma non è in
trasversale della musica avant che univa il krautrock e l’avant hop questo disincanto che i tre gruppi coinvolti trovano buona parte
in un flusso comune in cui passato e presente risuonavano l’uno della loro ragion d’essere. Perché accantonando in via definitiva la
nell’altro. Poi ascoltammo il disco e ci passò. Non che fosse brutto, succitata teoria trasversale della musica avant che unisca krautrock
ma il risultato finale era molto più prevedibile di quanto fosse la e avant hop in un flusso comune in cui passato e presente risuonano
collaborazione sulla carta. Il fatto è che la musica è fatta spesso l’uno nell’altro, ci rimane addosso un gruppo in forma davvero
di personalità forti e di punti di accumulazione: se metti Dälek a smagliante.
jammare con qualcun altro, chiunque sia, quel che esce fuori dalle FRANCESCO FARABEGOLI
session è un disco di Dälek. Certo di acqua sotto i ponti ne è passata: 76/100
RUMOREMAG.COM | 73
OUTERCORE

OUTERCORE

WILL OLDHAM YOKO ONO


SONGS OF LOVE AND HORROR WARZONE
DOMINO CHIMERA MUSIC
VESSEL
QUEEN OF GOLDEN DOGS Uscite di sicurezza blindate, Non la prima volta in cui Yoko si
TRI-ANGLE se ormai l’accoppiata Oldham prende libertà con il suo passato,
Giocare sul sicuro non appartiene certo a Seba- e disco di cover è di quelle da a considerare tali anche Yes I’m
stian Gainsborough. Ribadire le sonorità in bilico fuga di massa dopo i lavori A Witch (2007) e il suo seguito
tra groove industriali e dub sensuale del preceden- dedicati a Merle Haggard e del 2016. Dove a pescare in giro
te Punish, Honey (2014), forse sarebbe stato tradi- Susanna Wallumrød a firma erano artisti più o meno affini,
re il suo talento inquieto. Ci sono voluti quasi due Bonnie “Prince” Billy. SOAH è mentre a guidare Warzone è la
anni di ritiro nel Galles rurale per dare propulsio- sicuramente quello meno impe- sola giapponese, con un filo logi-
ne al salto verso la musica classica. Una svolta che non ha nulla gnativo per il suo autore: com- co più legato allo stato del mondo
a che vedere con l’auto indulgenza di molta elettronica classica plemento sonoro a una raccolta che ad assonanze artistiche. Così
contemporanea. Vessel recupera orchestrazioni, arie rinascimen- dei suoi testi, null’altro è che che l’album più citato è Starpe-
tali e barocche per virarle in un pulsante guazzabuglio di sintetiz- una serie di riletture in acustico ace, sua risposta pacifista del
zatori, ritmi spezzati, bleeps&drills, sorta di allucinatoria jam tra del repertorio del nostro. Quasi 1985 alle politiche reaganiane,
Bach e Squarepusher. Ne esce un album di rara vitalità, sempre tutte da buona la prima e in e si risale con Why fino a Yoko
pronto a prendere direzioni inaspettate. una solitudine che gela l’aria in Ono/Plastic Ono Band del 1970,
85/100 pezzi come una scheletrica I See ma riportando tutto a un minimo
A Darkness o una Wai spogliata comun denominatore fatto di
di archi e controcori, insieme a pianoforte, chitarre acustiche e
A CURA DI LUIGI MUTARELLI un inedito dei ‘90 (Party With una voce che a 85 anni si concede
Marty) e una cover per sola lo sconforto. Prima di Imagine
SALOLI COLIN SELF voce del classico di Richard e in coda: neanche un anno dopo
THE DEEP END SIBLINGS Linda Thompson, Strange Af- averne ottenuto i diritti da coau-
KRANKY RVNG INTL. fair. Indispensabile? Tutt’altro, trice, la Ono si vendica con una
Più che Il superamento ma vale il tuffo negli anni in rilettura ambient di decenni di
promettente del gender è cui si attendeva con ansia ogni abomini fatti in suo nome.
esordio per sempre stato uscita di Oldham. FRANCESCO VIGNANI
la giovane al centro della FRANCESCO VIGNANI 68/100
compositrice musica e delle 72/100
di Portland, performance
Oregon. Nove brani di Colin Self. La meditazione
strumentali per solo su arte e tecnologia come
sintetizzatore improntati a porte di accesso a nuove
un minimalismo ipocinetico forme di società, non basate
dal respiro classicheggiante. sulla differenza biologica,
Evidenti i riferimenti a Satie si esprime qui attraverso
(Ice World suona come un un’elettronica digitale
sentito omaggio), ma Mary e futuristica (le recenti
Sutton dimostra di avere già collaborazioni con Holly LEE “SCRATCH” PERRY PETER BJORN
una spiccata personalità che Herndon si fanno sentire) che BLACK ALBUM AND JOHN
UPSETTER DARKER DAYS
unisce sensibilità melodica non disdegna aperture verso la
alla rigorosa ricerca sul suono. forma canzone più canonica. INGRID
Il team è quello che stava dietro
Meditativo ma solido. 70/100 a Back On The Controls, ritorno Chiamiamola efficienza del mo-
73/100 ad alti livelli del 2014: il vecchio dello produttivo nordeuropeo o
Scratch, splendido ottanta- parcellizzazione delle competen-
duenne, e il britannico Daniel ze, tanto poco cambia: a sentir
DREW MCDOWELL O-JANÀ
THE THIRD HELIX INLAND IMAGES
Boyle a condividere con lui pro- loro, per l’ottavo disco del trio a
DAIS FOLDEROL duzione e mixaggio. Identico Peter è toccata l’attualità, a Bjorn
è anche l’obiettivo, ricreare il i problemi di coppia e a John i
Seconda Audace e con-
suono classico del nostro, con lati oscuri della psiche. Prevedi-
giovinezza vincente esor-
l’impiego di equipaggiamento bile che ne esca un titolo come
per lo storico dio per il duo
analogico vintage e dell’arse- Darker Days, quindi. Molto
collaboratore formato dalla
dei Coil che, cantante Lu- nale infinito di effetti raccolti meno il fatto che dietro si na-
ora stabilmente dovica Manzo (e inventati) in questi decenni, sconda invece il lavoro più spas-
oltreoceano, è tornato con e la compositrice Alessandra ma con potenza e corpo mo- soso dei tre da Gimme Some del
regolarità all’attività live e di Bossa. Con la complicità delle derni. Il piano e l’organo sono 2011, oltre che altrettanto ispi-
registrazione. Tempo anche di percussioni di Michele Rabbia, dell’Upsetter originale Robbie rato. Gut Feeling avrebbe solo
incassare il credito tributatogli la coppia napoletana si muove Lyn, lo schema è quello collau- bisogno di un gestore di telefonia
dalla rediviva scena synth con agio tra panorami che dato del ritmo roots profondo conciliante, ad esempio, proprio
industrial americana. Viene il spaziano tra musica da camera con la voce inconfondibile di come Wrapped Around The Axle
dubbio che con la sua perizia il e jazz, elettronica e avanguar- Perry, ciascuna delle nove trac- di una rinascita delle indie disco;
buon Drew potrebbe tirare fuori dia. Una pletora di suggestioni ce è seguita dalla sua version con Living A Dream a racconta-
un disco così ogni sei mesi, ma padroneggiata e mai sopra le (dubbata live direttamente sulla re quella che potrebbe essere la
qui più che mestiere ci sono righe, anche quando si sporge console come si faceva al Black nostalgia per il sapere di avere
anni di appassionata dedizione. verso la forma canzone. Ark). Ed è soprattutto lì che an- già scritto (e soprattutto di non
71/100 73/100 cora, inesorabilmente, l’uomo ci essere più) Young Folks. Fossero
prende e ci porta via. tutti così i giorni più scuri.
ANDREA POMINI FRANCESCO VIGNANI
80/100 75/100
74 | RUMOREMAG.COM
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BRAZIL

BRAZIL

PIP BLOM PLANNINGTOROCK


PAYCHECK EP POWERHOUSE
NICE SWAN DFA/PIAS
CATAVENTO
ANSIEDADE NA CIDADE La giovane olandese Pip Blom La Powerhouse, la “potenza” del
HONEY BOMB guida già da un paio di anni una titolo di questo album è la madre
Sono in sette e vengono dal sud del Brasile (Caxias band indie pop che porta il suo di Planningtorock, artista che ha
do Sul, città fondata da migranti veneti a fine ‘800). nome. Quando canta ha quel tipo fatto della propria non-binarietà
Quando debuttarono nel 2014 cantavano in inglese di soliloquio annoiato di chi svi- lo scheletro della sua carriera.
un mix tra grunge e noise. Due album dopo scel- luppa le proprie canzoni nell’inti- A rendere questi nuovi brani
gono il portoghese per raccontare le inquietudini mità della propria cameretta. Un meritevoli di un ascolto, o più,
(personali e non), che da quelle parti oggigiorno vezzo che la fa sembrare una ver- è il salto di qualità che i loro au-
sono davvero molte. Il tutto all’interno di scenari sonori ipnotici sione imberbe di Chan Marshall o tori fanno a livello narrativo: se
e visionari, che intrecciano psichedelia, tropicalismo, dreampop, una Courtney Barnett al netto del brani come Non Binary Femme
rock e jazz. Il risultato è davvero notevole, soprattutto se ascoltato background folk. Le canzoni di o Transome non fanno che
con calma, magari guardandone su YouTube anche la versione vi- Paycheck suonano così come un trasportare in un contesto non
sual. I brani più belli: Deus Online, il malinconico Panca Úmida, il misto d’indolenza pavementiana, etero il racconto amoroso e di
ruvido e spigoloso Alergia, Alergia e il finale Leve Agora Mesmo!, dissonanze a bassa intensità e amor proprio che domina il pop
dove irrompe una sorta di carnevale lisergico. ripetitività art rock che funziona contemporaneo, Dear Brother
90/100 al meglio quando trova la strada o la title track regalano all’a-
per il ritornello. Del gruppo si scoltatore una rara prospettiva
parla già da tempo come di una sul rapporto tra vita familiare e
A CURA DI PAOLO BOGO delle cose più eccitanti in circola- non-binarietà. Dato il sigillo di
E A TERRA NUNCA zione, anche in virtù del recente approvazione di James Murphy,
ME PARECEU TÃO tour di supporto delle Breeders. la musica non può che essere
MARIA BERALDO DISTANTE Onestamente, però, diviso com’è elettronica di qualità: a tratti
CAVALA FUNDAÇÃO fra noise smussato e pop asettico, trascurabile nei momenti più
RISCO BALACLAVA l’EP in questione fa ancora poco ballabili, sempre coinvolgente in
Oltre a far Non ha guizzi per dimostrarlo. quelli più contemplativi.
parte delle iper innovativi DIEGO BALLANI ELIA ALOVISI
Bolerinho (pop ma il post 63/100 69/100
alternativo) e rock degli
dei Quartabê EATNMPTD è
(tra jazz e post ben suonato,
rock), Maria Beraldo dedica energico, a tratti spigoloso,
il debutto solista alla propria ma soprattutto malinconico,
identità di lesbica. Intreccian- perfetto da ascoltare in cuffia
do dolore, dolcezza, rabbia e in una giornata grigia (come
pop sperimentale, il risultato capita spesso nella loro São
è autentico e riuscito. Se Amor Paulo). Prodotto da Gabriel
Verdade è il pezzo più perso- Arbex, il loro primo album
nale, Da Menor Importância convince pienamente, anche THE PUTBACKS LEE RANALDO
e Helena sono i più belli. Sus- se il meglio è in pezzi come THE PUTBACKS ELECTRIC TRIM LIVE
sussussu e Gatas Sapatas i più Karoshi, Como Aquilo Que HOPE STREET AT ROUGH TRADE EAST
divertenti. Não Se Repete o il singolo MUTE

85/100 (con video) Daiane. Avvistati quattro anni fa come


75/100 backing band della cantante Quando hai tra le mani un album
soul/funk Emma Donovan, i che raccoglie un concerto di un
cinque di Melbourne debuttano artista ci sono due possibilità:
in proprio con un album che o si configura ben presto come
GAL COSTA BARRO un episodio trascurabile della
A PELE DO FUTURO SOMOS
esalta le loro qualità ben oltre
BISCOITO FINO A BUZZ SUPREME quelle di semplice “rhtyhm sua discografia, oppure diventa
section”, come amano definirsi. una gemma rara, un’istantanea
Partecipò con Anche il
Primo perché per essere una se- che tratteggia un momento ir-
quattro brani secondo album
zione ritmica sono decisamente ripetibile cristallizzato. Ecco, in
all’epocale del cantautore
in tanti; secondo perché - con questo senso Electric Trim Live
(e sempre di Recife esce
batteria, basso, chitarra, organo è come la Peel Session dei Joy
modernissimo) in Italia grazie
Tropicália: Ou ai fiorentino/ e percussioni - non si limitano Division: appartiene certamente
Panis Et Circenses. 50 anni milanesi di A Buzz Supreme. al solo ritmo, ma aggiungono alla seconda delle ipotesi. Non
dopo, Gal Costa pubblica il Non bello come il primo arrangiamenti curati e parti so- solo, il disco è anche un labora-
suo quarantesimo (!?) album, (Miocárdio), convince liste. Ma soprattutto, un lavoro torio sulle canzoni, documentato
prodotto da Pupillo (Nação comunque unendo ritmi di scrittura ed esecuzione da dalla scarnificazione di strutture
Zumbi) che colora i 13 pezzi pernambucani, pop ed beatmaker evoluti, che su un e dalla potenza e carisma che l’ex
di black music anni 70. Tra gli elettronica. Tra gli ospiti: canovaccio funk polveroso e di- Sonic Youth mette in campo, affi-
autori: Gilberto Gil, Adriana Dengue (anche lui dei Nação latato cerca e trova divagazioni dandosi soltanto alla sua voce e a
Calcanhotto, Emicida e nostri Zumbi), Chiquinho (Mombojó, soul, jazz, psichedeliche, cine- una chitarra liquida, che si scam-
beniamini come Silva e Tim amici di Lætitia Sadier) e la matografiche. E collaboratori di biano le saturazioni e le carezze
Bernardes. Ospite deluxe: promettente Sofia Freire. lusso come Bilal (nella favolosa di riverberi e delay desertici.
Maria Bethânia. Pezzi da non perdere: Não The Ways, satura di elettricità e Difficile eleggere i pezzi migliori,
80/100 Vim Pra Passar Batido e pronta per mille campionatori) facile rimettere il disco sul piatto
Cavalo Marinho. e Miguel Atwood-Ferguson. appena finito.
78/100 ANDREA POMINI FERNANDO RENNIS
80/100 80/100
76 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

RATA NEGRA REDSHAPE ROBYN ROOSEVELT


JUSTICIA CÓSMICA A SOLE GAME HONEY YOUNG ROMANCE
LA VIDA ES UN MUS MONKEYTOWN KONICHIWA/INTERSCOPE CITY SLANG

I Rata Negra sono madrileni, ma Ancora nascosto dietro la sua lu- L’evoluzione dell’artista svedese Il secondo album di Marius Lau-
spiritualmente appartengono alla cida maschera rossa, il berlinese era già in corso da un paio di ber ne conferma l’inclinazione
California dei primi anni 80. Un Sebastian Kramer torna sei anni album, ma Honey, nell’interrom- per il synth pop più ballabile e
anno fa avevano esordito con un dopo il suo ultimo album e, come pere un silenzio che durava da morbido, a cui si associa l’ormai
album (Oìdo Absoluto) fatto di prevedibile da un tradizionalista otto anni, lascia alle spalle anche consolidata esperienza di remixer
punk veloce, melodico e oscuro, come lui, punta sulle conferme l’electro pop per una forma più per colleghi come Chvrches,
dominato dalla personalità della più che sulle sorprese. Ovvero, sottile ed estatica, spesso ai con- Glass Animals, WhoMadeWho.
cantante Violeta (già membro, su quella techno con la T maiu- fini con la house. Ad affiancarla Composto nella natia Colonia
insieme al chitarrista Fa, dei scola per cui è diventato famoso nella composizione e produzione, prima di essere completato sotto
Juanita Y Los Feos). Pochi mesi dalla metà dello scorso decennio oltre al solito Klas Åhlund, si è il sole di Los Angeles, Young Ro-
dopo arriva questo scintillante in qua, memore tanto degli in- aggiunto Joseph Mount, mente mance è un disco dal gusto anco-
lavoro che fa piazza pulita di ogni segnamenti detroitiani quanto dei Metronomy con cui il deno- ra più estivo e rilassato del prece-
insicurezza e mostra la band al delle loro successive applicazioni minatore comune è evidente in dente. Incline a strizzare l’occhio
culmine della sua fredda fero- europee. Il setup è classico, brani stratificati quali Because a soluzioni EDM in Under The
cia. Difficile individuare punti analogico e ridotto all’osso (808 It’s In The Music ed Ever Again. Sun oppure a realizzare un’e-
deboli. Anche perché Violeta ha e 909 per i ritmi, sintetizzatore La citazione del Lil’ Louis di stemporanea copia carbone degli
l’aggressività trasfigurata di una Prophet 12 per le melodie); il French Kiss nella sublime Send ultimi Tame Impala. Ma anche
Exene Cervenka, e brani come suono è cinematico e incalzante, To Robin Immediately - prodotta ad azzeccare un’ispirata Pangea
Es Unica e Asesino con quei riff tanto minuzioso quanto capace invece da Kindness - è l’ulte- e ad emozionare con la dolce ed
virati al nero, suonano come l’i- di muovere fisico e mente. E riore ciliegina sulla torta. Ma è elegante chitarra di Better Days.
deale punto di incontro fra TSOL l’album scorre denso e compatto, la personalità della Carlsson a Sono episodi come questi ultimi,
e Agent Orange. Non manca nep- senza i riempitivi che spesso prevalere e a raccontarci come si oltre al cameo dell’affine Washed
pure una tensione distopica, che appesantiscono i passi lunghi di possa sopravvivere con il cuore Out, a illuminare un lavoro pia-
nell’Europa di questi anni suona chi è abituato a lavorare per la spezzato attraverso una manciata cevole e rifinito ma adagiato su
tutt’altro che fuori luogo. singola traccia e la pista. di canzoni irresistibili. una comoda routine.
DIEGO BALLANI ANDREA POMINI GIORGIO VALLETTA GIORGIO VALLETTA
82/100 80/100 86/100 68/100

SURVIVAL
TIMMY’S ORGANISM OF THE FIENDISH
BURGER

Sopravvivenza del demoniaco? Perversamente, immaginate dei Angeles con gli Stooges nel DNA. Nell’album, in più, naturalmente,
Blue Cheer-meets-Stooges spastici e riottosi; ancora più spastici c’è dell’altro. Sentite Murder City Mayhem, psicotico hard rock
dei Fuzz di Ty Segall. Quello che più o meno si divertono a fare i made in Detroit, forse la migliore del lotto. Proseguite con South
Timmy’s Organism di Tim Vulgar, degenerato r’n’roller dai tempi Shore Train e Bitter Pill, due amare pillole rhyhtm and blues/punk:
dei Clone Defects - cloni difettosi di Stooges/Dolls/MC5 - e poi soprattutto la seconda, una contorta ballata alla Rocket From the
degli Human Eye, gruppo che conoscerete, se siete dei cultori del Tombs/Dead Boys di Ain’t Fun, se possibile anche più rovinata e,
punk americano underground. L’infame Tim Vulgar, detroitiano al solito, venata di stupida demenza. Mentre God Of Comedy pare
d’appartenenza, animale sgraziato e feroce del rock’n’roll. Una una parodia heavy metal in chiave fuzz punk, con wah-wah strobo
razza in via d’estinzione (nell’ottica di Vulgar, il primo “manimal” è e sempre quella polvere detroitiana a sporcare tutto. Infine Green
stato Darby Crash). I Timmy’s Organism, compreso questo, hanno Grass è una distorta ballata punk, sporca e basta. Tim, oltre a
già pubblicato quattro album, di cui uno con la Third Man di Jack cantare come un disturbato, improvvisa assoli rumorosi e confusi
White, un altro per Sacred Bones e un altro ancora per In The Red. con la sua fuzz guitar sderenata. Tirando le somme, credo ce ne sia
Si dovrebbe comprendere meglio perché prima citavo i Blue Cheer abbastanza per divertirvi.
ascoltando l’opener dell’album, Guzzle Gasoline. Pensatela come se CLAUDIO SORGE
a farla fossero (stati), nel 1979, i Lewd, una lercia banda punk di Los 80/100
RUMOREMAG.COM | 77
WEIRD RNR

WEIRD RNR

EMMA RUTH RUNDLE SANTIGOLD


ON DARK HORSES I DON’T WANT: THE GOLD
SARGENT HOUSE FIRE SESSIONS
BORZOI DOWNTOWN
A PRAYER FOR WAR Quello della Rundle non è certo
12XU un nome nuovo. Negli ultimi Dieci tracce a sorpresa, prean-
Dei Fugazi texani a cui prudono le mani a forza di 15 anni la trentaquatrenne ca- nunciate da un tweet. Così, a due
ascoltare gli Shellac. Il punto è che non sono né liforniana ha alternato lavori anni di distanza da 99¢, Santi-
gli uni né gli altri. Questi sono nati e cresciuti col solisti all’impegno con band come god ha presentato al mondo il
punk, preceduto dal prefisso post e dall’onnipre- Nocturnes e Marriages, mante- suo quarto album: “Una raccolta
sente garage r’n’r. Qualcuno ha scritto che spri- nendo come unico denominatore di canzoni scritte sul momento”,
gionano un’agile pesantezza. I tre di Austin sono un sound mesmerico, dalle ma- spiega, composte nella solitu-
nervosi e metallici come le band più geniali e rognose dell’Am- linconiche radici folk. Su On Dark dine delle ultime settimane di
pethamine Reptile tipo i Cows (Desert Rose). Ma son anche capa- Horses la ragazza porta a com- gravidanza con la mano produt-
ci di febbrili galoppate groovy tipo The Tonsure Twist, Schlock pimento il suo percorso, facendo tiva - consapevole ma per nulla
e Beneath The Boardwalk che porta la mente dritta ai Cramps. tesoro delle passate esperienze e invasiva - di Dre Skull. Tracce
Chiudono con la ballata capolavoro Sundays At Hirohito’s, che facendole coagulare in un sound leggerissime che omaggiano
esprime la malinconia dei night frequentati da cowboy tristi. denso di contrasti. Quello fra il fa- come un memoir emozionale la
Tutto molto anni 90, ma anche tutto molto bello e a suo modo talismo doom metal e le melodie dancehall di tradizione carai-
originale. sognanti, tanto per cominciare. bica. Il cupo flow di Shenseea,
77/100 La sua voce trasfigurata si aggira un po’ di sfacciato electroclash,
fra basi heavy psych e deliqui sho- l’appoggio confortevole a strut-
A CURA DI MANUEL GRAZIANI gaze in un’ideale spola fra inferno ture consolidate (i ritmi ipnotici
e paradiso. La cupa intensità di e sincopati di Wha’ You Feel
BOOJI BOYS TOMMY certi arrangiamenti rimanda a Like: la nuova L.E.S. Artistes) e
UNKNOWN PLEATHERS AND THE COMMIES eroine dark come Chelsea Wolfe, la dichiarazione d’intransigenza
SEWERCIDE HERE COME TOMMY ma le partiture, decisamente più commerciale di I Don’t Want,
Due album nel AND THE COMMIES classiche, fanno dell’album un fanno il resto. Un album imme-
2017, il secondo SLOVENLY lavoro fuori dal tempo. diato. Incompleto. Sincero.
pubblicato Non siamo a DIEGO BALLANI CLAUDIA BONADONNA
a Natale era Manchester 76/100 79/100
una bomba nel 1977,
d’irruenza e ma nel nord
melodia solo in apparenza dell’Ontario
tirata via. I canadesi amati da nell’ancor più
Iggy Pop tornano con un EP grigio 2018. Ad accendere
noise con pezzi che paiono giornate sempre uguali arriva
abbozzi di canzoni. I ragazzi il nuovo gruppo di Jeff Houle,
devoti spingono per tutto il già negli Statues e nei budget
tempo come ossessi posseduti rocker Strange Attractor. Chi
dal punk sonico (New ama i Buzzcocks, come chi
Personnel). Tirano il fiato scrive, in un battito di ciglia TY SEGALL SPACE ALIENS
solo alla fine nella title track, verrà fatto prigioniero da questi FUDGE SANDWICH FROM OUTER SPACE
20 minuti scarsi di power pop IN THE RED NEBULOSITY
sorretta da una strepitosa
melodia lo-fi. virato punk che esplodono dritti ESCAPE FROM TODAY/CHEAP SATANISM
in faccia come una granata. Che poi se ci mettiamo pure a
73/100 suonare le canzoni degli altri, Ha una logica il fatto che un
74/100 a scrivere e parlare di Ty Se- gruppo di alieni atterri proprio
gall non si finisce più. Giusto a Torino, città che ormai da anni
il tempo di mettere a referto il gioca le sue carte solo più nel
THE THINGLERS VANITY
THE THINGLERS EVENING RECEPTION
secondo lavoro dei GØGGS e il circuito dell’outer space dell’un-
AREA PIRATA BEACH IMPEDIMENT nostro è già pronto con un suo derground. Dal cui circuito ar-
nuovo disco, anche se di sole riva la band, con un anonimato
Cos’è il garage Dopo l’eccel-
cover si tratta. E con questo fra Area 51 e Residents blindato
se non uno lente Don’t Be
fanno quattro in un anno. In da una scelta sonora spesso
scherzo del Shy, la band
Fudge Sandwich il trentunenne lontanissima dall’immaginario
rock? Una di NY fiorita
bizzarria sixties dalla nuova di Laguna Beach si diverte con di provenienza. Ecco quindi i
tramandata di scena street HC alcune delle sue canzoni prefe- Flaming Lips più vischiosi e do-
decennio in decennio. In Italia torna a stupire con un album rite e se non sorprende più di pati spediti in cantina a girare il
siamo bravi in queste cose qui, baciato dalla grazia power pop tanto la selezione, alcune delle seguito di Ultimatum Alla Terra
come gli stagionati ragazzi di della Grande Stella e dal roots esecuzioni sono da segnare (Asterism), prima di dialoghi in
Pordenone che portano avanti punk dei Saints. Un godi- sul taccuino: lo switch da 45 un codice Morse alieno criptati
la tradizione tra melodia e mento perdersi tra le chitarre a 33 giri di Lowrider dei War, da elettronica cristallina (Entan-
raucedine, beatle boots e acustiche di These Things… la chitarra acustica applicata glement) e lunghe passeggiate da
camicie floreali (Without You e Mea Culpa; per poi essere all’hardcore dei Dils e l’har- Osservatore della Marvel sulla
è un gioiellino sickrosiano). folgorati dalla scarica elettrica dcore applicato alla chitarra superficie di lune da dimensioni
D’altronde nascono dalle di It’s That Way For A Reason acustica di Neil Young, il proto parallele di Particle Horizon.
ceneri di Seuss, The Grains e Cease Fire. I Vanity sono metal che trasfigura i Grateful Immaginario celebrato giù fino
e, soprattutto, The Woody un segreto che va disvelato Dead. Lavoro forse secondario, all’inclusione delle voci robo-
Peakers. subito. ma non meno significativo nella tiche, ma anche immaginario
72/100 78/100 sua sconfinata discografia. che i SAFOS evitano diventi una
ARTURO COMPAGNONI prigione.
72/100 FRANCESCO VIGNANI
78 | RUMOREMAG.COM 74/100
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

SUN KIL MOON SWILSON THROWING SNOW THUNDER HORSE


THIS IS MY DINNER SWILSON LOMA THUNDER HORSE
CALDO VERDE CHEAP SATANISM HOUNDSTOOTH BC/TX

Che poi basterebbe prenderlo Non sono più giovanissimi gli Uscito inizialmente come serie Non vorrei incasellarli a tutti i
come narratore Mark Kozelek, Swilson. E del resto come po- di quattro singoli digitali da due costi, ma i Thunder Horse mi
per venire a patti con la sua trebbero, se tra le band preferite tracce l’uno, il terzo album del evocano una versione scura,
smodatezza produttiva. Un ge- citano i Blue Öyster Cult e i Rub- britannico Ross Tones per l’au- molto heavy e ancora più efferata
neratore di racconti, dai quali ber City Rebels? (Prendere nota: torità bass Houndstooth viene del turbamento grunge degli
scegliere quelli preferiti. Per il i Rubber City Rebels). Ma non pubblicato oggi su vinile, con Alice In Chains. Un mondo di
suo secondo disco (!?) dell’an- sono neanche così vecchi da non un bonus. Ma più che il remix sofferenza e brutalità che si tra-
no, rispolvera il formato band. I riuscire a suonare con un’ener- inedito di Simmer firmato Octo scina in catene. In brani come
fedeli Jim White e Ben Boye (fra gia incredibile. Il loro secondo Octa - 11 minuti di tensione Blood Ritual, il cui titolo dovreb-
gli altri) garantiscono tappeti di album, in uscita per l’etichetta ipnotica quasi senza rilascio - a be dire qualcosa sull’America
jazz notturno e lounge da gate con il miglior nome che abbia colpire è il materiale originale, oscura messa in scena da questi
aeroportuale, per il solito elo- sentito da molto tempo a questa a tratti micidiale per come com- texani maniaci, i tempi si slab-
quio spoken. C’è spazio anche parte, Cheap Satanism, è quel bina impeto techno e specificità brano e, trascinati da un ritmo
per due cover: Come On Get che si dice un piccolo gioiello albionica. Nella stessa Simmer vagamente blues e immensamen-
Happy della Partridge Family rock‘n’roll senza tempo. Partite ad esempio, che apre con tiro te dark, e tra eco sinistre, delira-
e Rock’N’Roll Singer degli AC/ da Rats With Wings, che inizia frenetico e riff acidi. Nell stra- no proprio. Abbastanza folle il
DC. Per il resto, con un’osses- uguale a Search And Destroy e ordinaria Vulpine, drum’n’bass chitarrista Stephen Bishop, che
sione per il dettaglio degna del poi sgraziatamente si perde tra percussiva a tempo dimezzato fluttua come un Robin Thrower
compulsivo Karl Ove Knau- riff rock’n’roll di second’ordine. I che pare arrivare dritta dalla impazzito. Tra canti monolitici
sgard: frasi raccolte con ironia o Like Girls non è quella dei Plan 9, savana. Nelle più eleganti arie e cori esacerbati si corre lungo il
empatia, eroi (e gatti) deceduti, ma la ricorda. Qualcuno ha scrit- garage di Myriad e Subtitles. Si filo del rasoio fino alla fine. Per la
cose che piacciono (la Scandi- to di loro che lacerano come un nota soprattutto il gran lavoro cronaca, il mazziere che sta alla
navia) e altre che no (gli Steely coltello tra Alice Cooper, i Kiss, sull’aspetto ritmico: e anche se batteria è Jason West, già con i
Dan). Una bolla (a)sociale che gli Hellacopters e Michael Mon- non tutto è ai livelli citati, l’ora Murderdolls di Joey Jordison.
riscatta la vita dalla dittatura roe. Non male come definizione. scorre fluida e coinvolgente. CLAUDIO SORGE
della sintesi. CLAUDIO SORGE ANDREA POMINI 70/100
MAURO FENOGLIO 79/100 78/100
82/100

ULVER THE VENUS FLY TRAP VIAGRA BOYS COLTER WALL


SIC TRANSIT GLORIA MUNDI ICON STREET WORMS SONGS OF THE PLAINS
HOUSE OF MYTHOLOGY GLASS MODERN YEAR0001 YOUNG MARY’S

Poco dopo la pubblicazione dello Per quello che potrebbe vero- Il nome fa la sua “figura”, ma Outlaw country a strafottere,
straordinario The Assassination similmente rappresentare il il meglio è sicuramente quello vocioni, steel guitar e via. Secon-
Of Julius Caesar, visione per- suo ultimo viaggio, la band di che i sei di Södermalm (un’iso- do disco per Colter Wall, 23enne
sonale e approfondita del pop Northampton si trascina dietro letta/quartiere facente parte di canadese che direste 65enne del
anni 80 da parte dei mutanti il suo ormai consueto bagaglio Stoccolma) vomitano in questo Mississippi. Per valutare que-
alieni musicali Ulver, gli Ulver a mano carico di post punk a disco d’esordio, tanto sporco sta roba andrebbe applicata la
stessi decisero di pubblicare trazione psichedelica ed elettro- quanto il raffinato sarcasmo de- solita formula: bontà del disco
sulla propria pagina Bandcamp nica violacea. Ma a questo giro, clamatorio del frontman Seba- moltiplicata per il fuss attorno al
alcuni nuovi frame musicali pungolati da una sconsolante stian Murphy. C’è un brano che nome in copertina moltiplicato
che, originariamente, avrebbero meditazione sulla massificante si chiama Sports dove prendono per il tasso di nerditudine (qui in
dovuto vivere all’interno di The iconografia massmediatica, in giro la mascolinità, citando tracklist ci sono canzoni che si
Assassination… A un anno di Alex Novak e Andrew Denton in maniera delirante solo nomi chiamano Camaro Song o Wild
distanza, quest’idea embrionale sfoderano una diversificazione di sport e cani bassotti. Dance Bill Hickock), fratto il numero
diventa disco. E pur raccoglien- di registri mai azzardata prima. punk, post punk con synth spa- di dischi pubblicati dall’artista
do brani già scritti nel 2017, L’eclettismo sonico dei P.I.L. ziali e qualche sax da no wave (non importa quanto sia buono
questo è a tutti gli effetti il ponte come coagulante elettrico di una newyorkese (Slow Learner) si il nono disco uguale), fratto il
tra The Assassination… e il pros- sinistra music box che centrifuga contagiano all’interno dell’al- numero di cose identiche a que-
simo album, programmato per gotico urbano (Vodoo Vodoo), bum d’esordio ai limiti della sta che hai ascoltato in vita tua
il 2019. Canzoni che riprendono synth pop ultravoxiano (Vites- depravazione. Incontenibili per – l’ultimo coefficiente di solito
meravigliosamente il tema pop se), benevole tossine alla Velvet quel che si sente. Un incidente rende irrilevanti tutti gli altri.
e lo sviluppano secondo coordi- (l’uno/due finale Puppet/In The musicale in piena regola tra Ma che il country sia un genere
nate synth gotico elettroniche. Moonlight), ammiccamenti a LCD Soundsystem, Sleaford secolare non è mica colpa di Col-
Dimostrando ancora una volta Cramps e B-52’s (Flashback) e Mods e Fall che diventa uno ter Wall: lui fa l’unica cosa che
l’intelligenza superiore di una persino reggae da batcave (Re- spettacolo teatrale surreale e può, ci mette tutto quel che ha e
band evolut(iv)a come gli Ulver. turn Of The Sidewinder). Il mi- avanguardista. Questi pazzi, stacca il discone.
MARIO RUGGERI gliore dei congedi possibili. pazzi svedesi. FRANCESCO FARABEGOLI
78/100 ANTONIO BELMONTE NICHOLAS DAVID ALTEA 77/100
71/100 78/100
RUMOREMAG.COM | 79
AVA N T

AVA N T

WE HUNT BUFFALO WITCHTHROAT


HEAD SMASHED IN SERPENT
FUZZORAMA SWALLOW THE VENOM
I-LP-ON SVART
ÄÄNET I We Hunt Buffalo sono onesti
EDITIONS MEGO lavoratori di uno stoner massiccio Introdotto da una rabbrividente
Äänet, in finlandese “suoni”. Un titolo semplice e grezzo nella sua formulazione, nenia voodoo, il nuovo disco dei
per una storia lunga e complessa, ma uno migliore ma classico nel suo genere. Vo- dandy francesi Witchthroat Ser-
non si poteva immaginare, quasi brutale nella sua lendo, a questo frusto termine, pent si allarga presto in un caos
asciuttezza. Per ricordare l’amico Mika Vainio, suo stoner, potremmo accostare controllato occult doom. Guidato
sodale per 22 anni e più nei Pan Sonic, scomparso anche quello un po’ desueto e dal drive di una deflagrante fuzz
lo scorso anno, Ilpo Väisänen ha deciso di riedi- avvizzito di grunge. Nel senso di guitar, il suono mellifluo e ca-
tare, riprocessare e ricombinare suoni inediti raccolti durante muscolari e potenti riff messi al denzato di Swallow The Venom
il tour mondiale dei Pan Sonic del 2000, il loro anno apicale. In servizio di canzoni che hanno una intossica lentamente e pesan-
quest’operazione di assemblaggio di musiche e field recordings è loro riconoscibile melodia. A volte temente la mente. Tortuoso e
custodita intatta l’arte del duo, quel melange di sinusoidi sonore, incredibilmente trascinante. Bella incessante, gira attorno ad assoli
glitch, rumore bianco, dub e avant techno che ha ridefinito l’elet- ad esempio la giga stoner di Giant di mortuaria psichedelia, tangen-
tronica di ricerca degli anni 90 e l’ha fatta incontrare alla compo- The Causeway, dallo spirito folk do in molti catartici momenti la
nente più illuminata dell’elettronica di consumo. pagano. Per certi versi non paiono bruciante malia degli Electric Wi-
85/100 molto dissimili dai Red Fang. Al- zard. Ma spesso distaccandosene,
meno nella mastodontica e anthe- per approdare a nicchie d’inarri-
mica opener, Heavy Low. Mentre vabile occultismo psych, in brani
A CURA DI ANDREA PREVIGNANO quando le atmosfere si fanno più come Pauper’s Grave. A tratti
sinistre, i colori virano verso lo monumentali e marmorei come
LUCA SIGURTÀ & stoner/doom (Prophecy Wine). solo poche band sono riuscite
SUNN TRIO SERGIO SORRENTINO Molti brani sono strumentali e a essere (Hunt For The Moun-
FAYRUS NAKED BRUNCH questo rivela una capacità espres- tebank), l’impressione finale è
UNROCK AND DESIRE siva del loro modo di suonare che che il Serpente potrebbe presto
Un’esplosione FLAG DAY
non è da tutti. schiacciare il Mago Elettrico (No
di violentissimo Su delicatissimi CLAUDIO SORGE More Giant Octopussies).
rock psichede- equilibri si 74/100 CLAUDIO SORGE
lico, frequenze fonda l’interplay
tra Luca
80/100
radio impaz-
zite, gamelan Sigurtà (synth,
dall’inferno, distorsioni noise sample, tape;
rock, la salmodia della musica Luminance Ratio, Harshcore)
mediorientale, free etno jazz. e Paolo Sorrentino (chitarra
Era dai tempi più belli dei e-bow), una solida reciproca
Sun City Girls o dei Comets intesa. Ci sono momenti più
On Fire che non si azzardava crudi di altri (Eve), ma là dove
tanto. E forse qui si va oltre. Sigurtà si spinge su territori
Il rock dell’Arizona getta un più scoscesi, Sorrentino YOU ME AT SIX ZOLA JESUS
ponte da deserto a deserto riequilibra con l’uso sapiente VI WISEBLOOD
verso l’Harrat al-Shamah, e e magicamente psichedelico AWAL (JOHNNY JEWEL REMIXES)
scopre l’ignoto. dell’archetto elettronico. Per chi SACRED BONES
85/100 apprezza Fennesz e O’Rourke. Le cose cambiano anche per
70/100 gli You Me At Six: il percorso La contingenza è che un remix di
intrapreso è quello che ci si Wiseblood, canzone contenuta
ERALDO BERNOCCHI sarebbe aspettato senza troppe nell’ultimo (bellissimo) Okovi,
TIGER HATCHERY LIKE A FIRE THAT CONSUMES sorprese. Dal pop punk (più pop è incluso nella colonna sonora
BREATHING IN THE WALLS ALL BEFORE IT che punk) californiano iniziato di Beautiful Boy. Il remix è a
ESP-DISK RARENOISE nel 2004 a un pop rock, vario cura di Johnny Jewel, che a me
ed eventuale. Non si esimono piace ancora chiamare “quello
Nella scena Dedicato a
dal metterci la classica chitarra delle Glass Candy”, in barba
free impro uno dei giganti
di Chicago, funk, che però in questo caso al fatto che nel frattempo sia
dell’arte
popolata da moderna ricorda in maniera lampante i diventato il go-to producer di
decani come del ‘900 Two Door Cinema Club (Back quasi chiunque voglia rifarsi una
Rob Mazurek americano, Again) o un’inclinazione blues, patina electro friendly pagando
e da unità consolidate come Cy Twombly, esponente tipo una versione extra pop il giusto compenso. Una cosa
i Ballister, da diversi anni si post espressionista della (molto pop) dei Black Keys (I che molto francamente a Zola
muovono i Tiger Hatchery pittura gestuale, Cy Dear è O U). Un disco che suona orgo- Jesus non serve, ma Johnny
(Mike Forbes: sax alto/tenore; un documentario di Andrea glioso, grosso, pieno, con vellei- Jewel pare averci preso gusto, è
Andrew Scott Young: basso; Bettinetti. La sua colonna tà da stadio. Ci sono tanti sali- intervenuto su un’altra canzone
Ben Billington: batteria), sonora è stata affidata a scendi, tra l’epicità e la ricerca (Ash To Bone, sempre da Okovi)
sintetizzabili come un Eraldo Bernocchi (ex Sigillum del ritornello giusto che ai Saint e ha messo insieme un EP di
incontro tra Talibam!, Jesus S, Metallic Taste Of Blood), Motel gusterebbe (Danger). sette tracce, nessuna delle quali
Lizard e Peter Brötzmann. qui rispettoso del tratto di Forse c’è anche in atto una col- ha la minima pretesa d’insidiare
Ancora una volta: “The artists Twombly. Ambient music dplayzzazione non totalmente la qualità degli originali. Nell’au-
alone decide what you will punteggiata da meditati avvenuta (Losing You), per gurare ai due le massime fortune
hear on their ESP-Disk”. interventi di chitarra. Tra fortuna naturalmente. Prossima che il mondo possa loro riserva-
75/100 ECM e Denovali. evoluzione? Maroon 5, o Six. re, ringraziamo, dimentichiamo
65/100 NICHOLAS DAVID ALTEA e passiamo oltre.
57/100 FRANCESCO FARABEGOLI
80 | RUMOREMAG.COM 48/100
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2018

DAUGHTERS MARIE DAVIDSON


YOU WON’T GET WHAT YOU WANT WORKING CLASS WOMAN
IPECAC NINJA TUNE

Quarto album per i terroristi Mentre procede in parallelo nel


noise di Rhode Island. I Dau- duo Essaie Pas, l’artista di Mon-
ghters imbracciano le loro chi- treal ha recentemente pubbli-
tarre e producono rumori me- cato il suo album più personale.
tallici/acuminati che strisciano Autoironico a partire dal titolo,
faticosamente su superfici abra- è l’ideale seguito del polemico
se. Lamenti strazianti (Alexis Adieux Au Dancefloor, soprattut-
Marshall); attimi di terrore puro to in episodi come Your Biggest
rifratti in un’inquietante instabi- Fan, in cui si burla della vacuità
lità emotiva. Satan In The Wait. e degli stereotipi che affollano il
Satana in attesa, è uno dei brani microcosmo della club culture.
più “ascoltabili” dell’album: una Spesso ad accompagnare le sue
lamentazione gotico alla Mark E. acide rime sono i suoni altrettan-
Smith industrial/noise. Ascolta- to caustici dell’electro di gusto
bile? Diciamo che le chitarre e le proto industriale. Ma fortunata-

GAYE SU AKYOL
percussioni sono usate più come mente non c’è solo il sarcasmo
utensili Black&Decker. Ma non fra gli ingredienti di questo lavo-
in Less Sex, sorta di blues apoca- ro: le trame acid di Lara e soprat-
littico. E anche in Daughter, che tutto l’assalto sonoro attraverso
combina Massive Attack, Fall il quale esprime la frustrazione
e, of course, rumore abrasivo. di Workaholic Paranoid Bitch
Quelli della Ipecac ci suggeri- conferiscono speciale sostanza
scono che il modo migliore di musicale, prima ancora del qua- ISTIKRARLI HAYAL HAKIKATTIR
descrivere la filosofia dei Dau- dro bucolico della conclusiva La GLITTERBEAT
ghters è semplice: rock’n’roll. Chambre Intérieure.
CLAUDIO SORGE GIORGIO VALLETTA
73/100 80/100 È possibile che chi due
anni fa si è perso il secondo
album di Gaye Su Akyol,
Hologram Ĭmparatorluğu,
il primo distribuito al di
fuori dei confini turchi
grazie a Glitterbeat, abbia
intercettato la musicista di
Istanbul nell’ottimo Bu Bir
Ruya dei Dirtmusic, per
chi scrive uno dei dischi di
THE DECLINING DEMDIKE STARE questo 2018. Lì la cantante
WINTER PASSION e compositrice declamava
BELONT SLOPE MODERN LOVE
in inglese e si lanciava in
HOME ASSEMBLY MUSIC
sinuosi melismi tra le maglie impalpabili della struggente
Sean Canty e Miles Whittaker
Love Is A Foreign Country, efficace metafora geopolitico-
A tre anni da Home For Lost si erano lasciati alle spalle le
sentimentale all’interno di un concept sull’abbattimento
Souls, Richard Adams torna, col brume dell’hauntologia più
di confini culturali, emotivi e mentali. In questo suo nuovo
suo sguardo paesaggistico sul oscura già con Wonderland. La
lavoro in proprio l’invito, a partire da un titolo che si traduce
nord dell’anima. Il co-fondatore serie Testpressing e i lavori di
all’incirca come “la fantasia coerente è realtà”, è piuttosto
dei crepuscolari Hood galleggia Equinoxx e Shinichi Atobe, pub- chiaro, rafforzato da un sottotesto che viene difficile non
sui declivi dolci dell’autostrada blicati per la loro DDS, a sancire percepire come politico vista la provenienza dell’appello, una
M62, fra Leeds e i monti Pennini. la nuova era del duo mancunia- Turchia sempre più avvolta in spirali repressive: scatenare
Un post rock da accordi circolari, no. Mente e muscoli offerti al la forza liberatoria del sogno. Al di là delle spinte idealiste,
che distilla l’intimità di malinco- dancefloor cum grano salis. Il tuttavia, è soprattutto la freschezza con cui la Akyol mette in
nie brumose. Si applica la rurali- nuovo album (o doppio EP) è la pratica i suoi propositi a rendere l’operazione avvincente. La
tà umbratile della band d’origine: loro manifestazione più fisica musicista trentatreenne, che ha sviluppato la propria personale
dolci chitarre acustiche sempre di sempre. Una reinvenzione idea di rock anatolico crescendo con la psichedelia folk della
in evidenza, voce mai sopra le di tutte le tendenze della dance connazionale Selda Bağcan e il decano del rock turco Erkin
righe e accompagnamenti misu- britannica con classe, senza Koray, ma anche con Kurt Cobain, traduce l’esperienza sui
rati. La tromba di the Break The il timore d’apparire troppo di palchi maturata portando in giro Hologram Ĭmparatorluğu
Elder o la morbidezza piovosa di genere. Spazio ai ritmi, in tutte in un suono più asciutto e diretto rispetto al passato. Che
Near Garden sono fantasmi dei le forme, senza concessione ad non smarrisce però la capacità di muoversi in maniera
‘90 britannici più defilati. Poi le altro. Il bordone post grime di credibile tra tradizione e modernità, intrecciando mondi (solo
sorprese. Il post rave elettronico At It Again, la notte detroitiana apparentemente) lontanissimi in pezzi come Şahmeran, che
di Twilight Rating o il loop am- della technoide Know Where To passa in scioltezza dal flamenco alle chitarre surf di Dick Dale
bientale in decompressione della Start e la sincope quasi house di sostenuta da una basso quasi dub, o una Hemşerim Memleket
lunga Still Harbour Hope. Come Cracked, tutte figlie della stessa Nire pigramente funk, i cui sintetizzatori sarebbero piaciuti ai
appoggiare la faccia sul finestri- passione. Che si pacifica solo nel Tuxedomoon.
no, con la brughiera inglese che buio ambientale di Dilation. ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
scorre di fronte. MAURO FENOGLIO 80/100
MAURO FENOGLIO 79/100
75/100
RUMOREMAG.COM | 81
RECENSIONI IN BREVE DICEMBRE 2018

AKITO ALKALINE TRIO BNJMN HELENA DELAND


GONE AGAIN IS THIS THING CURSED? HYPNAGOGIA FROM THE SERIES OF SONGS…
TIGHT KNIT EPITAPH DELSIN LUMINELLE

Londra Est Nel loro Primo Ecco le


distillata e mondo album dal parti nu-
proiettata fatto di emo 2011 e terzo mero tre
verso il pop punk e in tutto e quattro
futuro, nel digressioni per il bri- dell’esordio
debutto di horror, gli tannico a lungo della
Akito He- Alkaline Berlino Ben cantautrice
arnshaw. Trio non Thomas, del Québec
Il suono coraggioso e poco devono far nulla di più che scri- che ispirato da stati di illusione (le prime due uscite qualche
inquadrabile della collisione vere buone canzoni con riff di ipnagogica vissuti in prima per- mese fa). Conferma di sedu-
fra onnipresente grime, 2-step chitarra che ti si attaccano alla sona (da qui il titolo) sviluppa cente creatività. Fra ipotesi di
frammentato, dancehall mu- testa. Con il nono album della 52 minuti di techno atmosferica sognante nostalgia dalle parti
tante, luminescenze ambient, band di Chicago si torna ai tempi e sognante. Musica pensata per di Lana Del Rey (A Stone Is A
inquietudini IDM. Un ecosiste- di Good Mourning: dentro si l’ascolto più che per il ballo, ma Stone), contrappunti slowcore
ma strumentale in evoluzione trova un po’ di quel viscerale vi- che alla fine dei conti non sod- (Lean On You) e incursioni di
continua, con inventiva e inten- gore primi anni zero. Sempre in disfa appieno né l’una né l’altra chill out elettronico alla Four
sità sempre intorno al livello salute e per nulla ammorbiditi. esigenza, con la noia che prende Tet (Claudion). Pagine di uno
di guardia; e gestione perfetta Alkaline Trio, e sai quello che il sopravvento in entrambi i casi. dei diari privati più convincenti
degli stati d’animo. ascolti. ANDREA POMINI dell’anno.
ANDREA POMINI NICHOLAS DAVID ALTEA 63/100 MAURO FENOGLIO
80/100 71/100 75/100

FIDDLEHEAD FINN GRANDE ROYALE ED HARCOURT


SPRINGTIME AND BLIND DANCE MUSIC HAS BETRAYED CAPTURED LIVE BEYOND THE END
RUN FOR COVER US ALL THE SIGN POINT OF DEPARTURE
LOCAL ACTION
Mettere I Grande Più una
assieme le Negli ul- Royale sono ribellione
peculiarità timi mesi, dei ragaz- artistica
principali grazie alla zotti svedesi contro gli
di due band contagiosa cresciuti con orrori del
fondamen- Sometimes gli Hella- mondo
tali (ma The Going copters e le digitale
minori) Gets A Litt- cose basiche che un’in-
come Face To Face e Idlewild le Tough, è del r’n’r come gli Stones. Hanno versione a U, dice Harcourt:
non era un gioco semplice. I divenuto il DJ/produttore più inciso tre album e questo live dà aggiungendo di aver solo voluto
bostoniani Fiddlehead da una chiacchierato della nuova scena la giusta dimensione della band. creare “qualcosa di bellissimo”
parte lavorano sull’emozionalità di Manchester. Nel nuovo EP Diciamo che non sono superiori per il suo ottavo disco. Via il
ruvida dei californiani (Spousal Finn McCorry ribadisce il suo agli Hellacopters, anzi, paiono la microfono e il risultato sono
Loss), dall’altra sulla melodia debole per ritmi veloci e suoni copia minore. Ma la carica è ge- 12 partiture per pianoforte da
affilata degli “alternativi” scoz- da rave. Nella traccia principale nuina, il soul vibra nelle loro voci, aspirante Max Richter: mini-
zesi (USMA). Viscerali quanto come nella house da french le chitarre filtrano MC5 e Sonic male, suadente e con gli archi
efficaci negli arrangiamenti e touch accelerata e febbrile di Rendez Vous Band e insomma a innestarvi drammaticità, ma
nelle dinamiche. C’è da perderci Do Good Boys Get The Fear? a me sta roba non dispiace per anche con giri a vuoto frutto di
la testa. Oppure nella frenetica disco niente. inesperienza.
NICHOLAS DAVID ALTEA techno di Opening Up. CLAUDIO SORGE FRANCESCO VIGNANI
86/100 GIORGIO VALLETTA 70/100 71/100
85/100

HOLYGRAM JOYCE MANOR BLAKE MILLS GEORGIA ANNE


MODERN CULTS MILLION DOLLARS TO KILL ME LOOK MULDROW
CLEOPATRA EPITAPH NEW DEAL OVERLOAD
BRAINFEEDER
C’è quel I livelli di Blake Mills
non so che un album torna sul D’indole
di subdo- come Never luogo del solitaria,
lamente Hungover delitto. la prolifica
citazionista Again Dopo due musicista
nella mu- (2014) album so- losangelina
sica degli sono molto listi e un apre a nu-
Holygram lontani. Grammy merose col-
che invece di scatenarmi l’ortica- Quel disco brillava di luce pro- come produttore, si cimenta in laborazioni
ria quasi mi riconcilia col mondo pria. Il successivo Cody (2016) Look: album in cui sperimen- nel disco che la vede approdare
(1997 su tutte). Peraltro diluito non aveva stupito più di tanto. talismo e richiamo vintage sul al marchio di Flying Lotus. Ma
scaltramente dalla band tedesca Questa volta alla produzione fronte synth ci parlano di emo- resta la personalissima impronta
all’interno di una dark wave c’è Kurt Ballou dei Converge. Il zioni eteree, sospese e amorfe. che da oltre un decennio (e 16
tanto affezionata a Sisters Of risultato è l’emo/pop punk che Allo stesso tempo, però, il terzo album!?) ne ha fatto un punto di
Mercy e Clan Of Xymox quanto sta cercando una sua maturità disco del losangelino ripropo- riferimento dell’R&B d’avanguar-
massivamente contaminata da (definitiva?), ma che sa ancora ne strutture (One) e formule dia. Overload è ricco di melodie
shoegaze e future pop. Bravi a gridare ed emozionare con Big (Three) già ampiamente elabo- sinuose, arrangiamenti visionari,
vitaminizzare l’inconfondibile Lie e Up The Punx. Sono tornati rate in Break Mirrors e Heigh synth cosmici, testi consapevoli e
nero ottantiano. sulla retta via. Go. Insomma: un sogno a metà. taglienti: una delizia.
ANTONIO BELMONTE NICHOLAS DAVID ALTEA FERNANDO RENNIS GIORGIO VALLETTA
69/100 71/100 65/100 82/100
82 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

THE NATVRAL HÉCTOR OAKS POWELL TILLMANS


KNOW ME MORE EP AS WE WERE SAYING SPOKEN BY THE OTHER
KANINE BASSIANI XL

Kip Berman Il debutto Dice molto


con i Pains del mar- il luogo
Of Being chio legato di nascita
Pure At all’omoni- dell’EP,
Heart con- mo club di quella Tate
tinua nella Tbilisi, un Modern
diffusione Berghain di Londra
di ottimo georgiano dove il plu-
indie pop, ma l’anima più in- con base nella piscina in disuso ripremiato fotografo tedesco
timista (e folk) trova sfogo e dello stadio della Dinamo (!?), Wolfgang Tillmans – da due BOYGENIUS
la giusta dimensione in The è anche il primo album del suo anni di nuovo attivo anche in BOYGENIUS EP
Natvral, nuovo progetto solista. residente Oaks. È un’oretta di ambito musicale – stava curan- MATADOR
Difficile non sentirci le lezioni techno come ce la si aspetta, do una personale. Incontrando-
di Leonard Cohen (Know Me tosta e palpitante, con i fatti del vi Powell e pianificando qual- Macchina perfetta in cui
More); ma il meglio emerge in maggio scorso - raid poliziesco cosa che sa molto di sonorizza- le tre artiste, alternando le
The Violet Hour e Home, spinte nel locale e seguenti manife- zione improvvisata: rumorismi, proprie voci, superano il
un po’ oltre per forzare gli stile- stazioni/rave di piazza - come distese ambient e voci distorte minimalismo dei rispettivi
mi del genere. Kip è un cantore ispirazione. Un valore aggiunto in scaletta, ma il risultato è più album producendo un
delicato e gentile, d’altra parte. non da poco. spoglio che cerebrale. lavoro ricco e stratificato.
NICHOLAS DAVID ALTEA ANDREA POMINI FRANCESCO VIGNANI
73/100 75/100 68/100

RAIME RHYE SLOWTHAI


WE CAN’T BE THAT FAR FROM BLOOD REMIXED RUNT EP
THE BEGINNING CAROLINE METHOD
RR
Rhye decide Da Dizzee
Già con l’ul- di dare in Rascal fino
timo Am I pasto ad a Stormzy
Using Con- alcuni ami- o Skepta,
tent... il duo chetti DJ e giusto per
londinese producer il citare alcuni
mostrava suo ultimo che hanno
una dipar- album, segnato le
tita dalla Blood (2018). Ci ritroviamo vie del grime recente. Slowthai,
scura pece distopica abituale. nelle orecchie un qualcosa di all’anagrafe Tyron Frampton, è LONNIE HOLLEY
Il nuovo EP è un’indagine sul tremendamente diverso, estre- una delle nuove leve del grime MITH
bombardamento di Internet e mizzato, oltre il semplice remix. inglese: lo si potrebbe inserire lì JAGJAGUWAR
percorre strade ancora più ine- L’ottimo Mano Le Tough dona in mezzo. Flow impressionante,
dite. Strappi post dubstep, con carisma notturno house/techno scrittura intelligente, empatica Dieci tracce che proseguono
inserimenti vocali campionati da a Waste e Jacques Greene riani- (Call My Own), ma allo stesso nell’improbo tentativo di
YouTube. Strutture astratte che ma Song For You. L’incremento tempo ruvida e spigolosa (Slow dare almeno un po’ di forma
lambiscono il verbo post moder- sostanziale dei BPM rigenera Down). Questo è un fenomeno, all’acqua, riuscendoci senza
no di James Ferraro. Alla ricerca ogni traccia e le conferisce e ci auguriamo non sia solo di perdere per strada un gram-
di un contatto col mondo, qual- nuova giovinezza. Trasfusione passaggio. mo di autenticità.
siasi esso sia. di Blood. NICHOLAS DAVID ALTEA
MAURO FENOGLIO NICHOLAS DAVID ALTEA 83/100
78/100 73/100

ESPERANZA SPALDING SUNFLO’ER WE WERE PROMISED


12 LITTLE SPELLS NO HELL JETPACKS
ESPERANZA SPALDING PRODUCTIONS NOISE SALVATION THE MORE I SLEEP THE LESS
I DREAM
Chiamia- Quanto BIG SCARY MONSTERS
molo soul meno sono
organico, in una si- Adam John
se la Spal- tuazione Thompson,
ding dice di grave voce e chi-
che ognuno instabilità tarra degli
di questi emotiva, scozzesi
12 piccoli questi ar- WWPJ, alza
incantesimi è dedicato a una chitetti newyorchesi dell’har- il livello di
parte del corpo. Dimenticandosi dcore sperimentale. Così si epicità della BROCKHAMPTON
probabilmente però per strada spiega il passaggio improvviso band con l’apertura di Impos- IRIDESCENCE
la pancia: sinuosissimi certi da momenti di furia omicida sible, ricordando in alcuni casi QUESTION EVERYTHING, INC
passaggi in cui pare di vedere ad altri di calma malata ad altri anche la voce di Tom Smith (Edi-
una Solange appoggiarsi su basi ancora di break schizofrenici, tors). Chitarre post punk taglienti Registrato a Londra, fra
neoclassiche, ma il dialogo fra in questo loro secondo album. e ritmiche serrate movimentano voglia di scappare da tutto
influenze nobili (jazz in primo Che si può paragonare a cose le composizioni (In Light), e ambizione smisurata. Una
luogo) e il pop stenta troppo che in passato ci ha dispensato trame sonore rifinite (Repeating band sull‘orlo di una crisi di
spesso a giungere a conclusioni gente come Converge e Botch. Patterns), ma c’è anche qualche nervi o del salto definitivo
convincenti. Un pezzo come Days Gone è da attimo scialbo e scarico (Not verso l’Olimpo.
FRANCESCO VIGNANI clinica psichiatrica. Wanted). Non sempre incisivi.
NICHOLAS DAVID ALTEA
65/100 CLAUDIO SORGE
75/100 63/100
RUMOREMAG.COM | 83
TREECOLORE DISCO DEL MESE

CAPIBARA

LA CAPA GIRA

do album di Luca Albino come Capibara. sue ex colonie (dall’ignoranza del kuduro
Con conclusioni originali sia sul piano alla ricerca della Principe Discos). Non
teorico, sia sul piano pratico. Le prime manca la trap nostrana, con due tracce
suonano come un misto di umiltà e quasi insieme al collettivo Sxrrxwland, e non
impotenza da un lato, e di ambizione manca la Giamaica, di oggi e soprattutto
senza falsa modestia dall’altro: “Omnia di ieri: l’approccio a una materia così
è il risultato dei miei ascolti,” dice il pro- eterogenea ha molto a che fare con il dub,
duttore romano, “delle mie ricerche, delle e le mani esperte dello specialista Paolo
mie passioni, ma anche delle mode degli Baldini sul mixer aiutano non poco.
altri, degli ambienti degli altri, delle vo-
lontà degli altri. Questo può stare anche a Il rischio è quello di risultare poco coe-
significare che, in un certo senso, Omnia rente, abbozzato, dispersivo; 17 tracce
non è strettamente una mia fotografia, per un’ora e un quarto di durata non sono
quanto un ritratto della mia generazio- uno scherzo, tanto più per le soglie di
ne”. Le seconde arrivano in forma musica attenzione attuali. Ma la forza di Omnia
dal passo vertiginoso, fresca e imperfetta. è proprio lì, nel non dare punti di riferi-
mento, nel ficcare continuamente tutto
CAPIBARA Cresciuto con l’hip hop in una città dove dappertutto, anche all’interno dello stes-
OMNIA contemporaneamente dilagava anche so pezzo, senza nuocere ma anzi renden-
LA TEMPESTA do il tutto imprevedibile e sempre nuovo.
techno di primissimo livello, e dove le
diverse comunità immigrate portavano in I nove minuti di Wall Maria Asteroid
strada quantità industriali di dance tropi- Blues sono in questo senso esemplari,
Siamo cultura ben più che natura, e cale, reggaeton in testa, Albino rielabora ma pure cose più brevi come la tripletta
su questo non dovrebbero esserci troppi tutto senza preconcetti. E aggiunge voci assassina Prodigio/Santa Roma/Cattivi
dubbi, ma da lì in poi le cose si fanno più manipolate e gelo urbano post Burial, an- United quasi in apertura o dettagli come
confuse. Quanta di questa cultura è scelta dature garage e bass britanniche, anten- il cantato soul che appare dal nulla a
consapevolmente, e quanta invece è su- ne puntate verso ciò che si muove tanto metà di Kojima.
bita? Proprio da qui, dalle considerazioni in America Latina (in Mandria ci sono 82/100
sul peso che ambiente passivo e ambiente i fuoriclasse peruviani Dengue Dengue
attivo hanno sulla nostra formazione, dal Dengue!, sul beat scuro di Mr. Don Papa
“contrasto tra le cose che scegliamo e le Boss il rapper dominicano Maldonado)
cose in cui ci ritroviamo”, nasce il secon- quanto nell’area del Portogallo e delle

TESTO DI ANDREA POMINI - FOTO DI KAROL SUDOLSKI

84 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM DICEMBRE 2018

AA.VV. AABU A. B. NORMAL THE ACC


DEMOLITION DERBY ABBIAMO ANCORA BISOGNO OUT OF A SUITE BEAUTIFUL AT NIGHT
RETRO VOX DI URLARE UR AUTOPRODUZIONE
LA CUPOLA MUSIC
Bella sorpresa dall’etichetta Guidati dal trombonista Andrea Alla fine Stiv Cantarelli e
italiana Retro Vox: una scop- Vero: ascoltare Abbiamo Anco- Baronchelli, classe 1989, con in Edward Abbiati hanno deciso
piettante compilazione che ra Bisogno Di Urlare è ritorna- formazione tra gli altri Danilo di farsi il disco da soli. Stiv e
mette assieme quattro band, re con la testa ai primi Ministri. Gallo, batterista dei Guano Edward: due musicisti di vec-
svedesi e italiane, alle prese con Alla loro durezza e al loro stile Padano, gli A. B. Normal sono chio corso, italiani d’origine,
pura dinamite hardcore punk graffiato e cupo. Ma c’è qual- un quintetto che porta a spasso americani per le radici musicali.
virata rock’n’roll. Riferimenti cosa di diverso negli Aabu, che il proprio background jazz in Quelle che innervano Beautiful
specifici? Andate e ripassarvi fa di loro un gruppo di grande un percorso ricco di timbri e At Night, nato, tra le altre cose,
i dischi di Gluecifer, Puffball personalità. C’è quel modo accenti, senza paracadute. The dal comune amore per un brano
e pure quelli dei Misfits. Sha- potente d’interpretare il rock Crown costruisce dal silenzio un poco noto di Townes Van Zandt,
kerate il tutto et voilà, ecco a alternativo del nuovo millennio, crescendo orchestrale tra i Jaga il texano solitario: Old Satan
voi otto canzoni al fulmicotone c’è una certa carica e il groove Jazzist e il post rock, mentre (Revisited). La storia di un ra-
regalateci nell’ordine da Scum- della Seattle dei Mudhoney, i le speculari Intro e Outro lam- gazzo di campagna che si lascia
bag Millionaires (SW), Black tempi medi dello stoner evolu- biscono psicotiche dinamiche trascinare dal Diavolo, nella
Gremlin IT), King Mastino (IT) tivo dei migliori Queens Of The jazzcore. Non mancano i mo- città tentacolare. Un brano
e Demons (SW). Adrenalina Stone Age, il tutto modellato menti più squisitamente lirici: country folk blues mozzafiato,
che scorre a torrenti, cori con- sulla personalità di un gruppo Starting With A Cherry, con il che i due rifanno caricandolo
tagiosi, iper calore rock’n’roll. con le idee chiare. Provate ad trombone che si erge solenne di elettricità punk. E attorno al
Perdonatemi l’autocitazione, ascoltare Io Sono Un’Ombra: tra chitarre ispide e batteria che quale mettono una collezione
ma Demolition Derby mi ri- tipo No One Knows suonata con via via ricompatta la materia, la di canzoni di rimpianto e aspra
corda quelle compilazioni che la profondità dei Soundgarden struggente Syriarin. Visibile in solitudine, scritte da ciascuno
includevo ai numeri di “Metallic di Superunknown e filtrata dal controluce, una filigrana Can- dei due o in coppia. Canzoni che
KO” qualche anno fa e che rim- sapore lancinante dei Marlene terbury sound omaggia discreta sembrano uscite dal repertorio
piango. Tra l’altro il numero Kuntz. Decisamente una band i protagonisti di quella stagione, maturo dei Gun Club cantate da
due aveva proprio in copertina sopra la media. recependone lo spirito dolce- un incazzato Tom Petty. Senti-
i Demons. MARIO RUGGERI mente sovversivo. tele, ne vale la pena.
CLAUDIO SORGE 80/100 ALESSANDRO BESSELVA AVERAME CLAUDIO SORGE
75/100 75/100 75/100

ARCA PROJECT ARMATA DEL TRONTO BAOBAB ROMEO ENRICO BOSIO


ARCA PROJECT ARMATA DEL TRONTO HUM SCALENO
JOLLY ROGERS COSTAKLAN SEAHORSE AUTOPRODUZIONE

Nulla da fare: la tradizione In una scena intasata di ego Non risulta facile a un primo A due anni di distanza da L’ulti-
progressive italiana, a certi smisurati e isolazionisti, piace ascolto inquadrare il sound dei mo Sguardo, ultimo lavoro dei
livelli, è ancora oggi qualcosa innanzitutto il formato squadra Baobab Romeo, e l’impressione genovesi En Roco, Enrico Bosio
da studiare scientificamente, un po’ old school, con Anter, è che il loro intento sia proprio decide di riprendere in mano
tanto è impressionante la ca- Ase, Siero e Sputo ai microfoni quello di sfuggire alle tradizionali la proprio carriera solista e di
ratura artistica di chi la crea e sostenuti dai beat geometrici di classificazioni; un obbiettivo che, dare un seguito all’EP Ridi Come
diffonde, anche oggi, con mae- TalcBeats. Il linguaggio spazia a scanso di ogni equivoco, Hum Sempre pubblicato solo un anno
stria. Arca Project è pienamente anche in area più che esplicita, raggiunge ampiamente. La band fa, uscita che a sua volta seguiva
un’evoluzione del prog classico. l’energia è palpabile, gli ormo- lombarda riesce a concentrare di poco Giocondo, album dato
Il gruppo in cui milita Alex ni punk rap sono in circolo: in questi otto brani un’attitudine alle stampe anch’esso nel corso
Jorio - batterista del più grande travolgente Lirico Ultimatum, alla ricerca che non disdegna la del 2017. Ci troviamo quindi di
gruppo AOR italiano di sempre, riflessivo, articolato e poetico il melodia (per quanto obliqua e fronte a un autore prolifico e
i torinesi Elektradrive - riesce a singolo Mezze Verità, profonda dai margini screziati), e lo fa in poliedrico, come dimostrano per-
fondere hard rock, progressive Cinque Punte, efficace e a tratti brani che potrebbero affascinare fettamente le dieci composizioni
e melodia arrivando a sfiorare, esilarante il dissing Non Ci Fai tanto il Lynch alla ricerca di una di questo Scaleno: i cui molti
in certi passaggi, i Pooh del Pena che con il passaggio “serve nuova colonna sonora per i suoi lati sono gli uni diversi dagli
periodo d’oro di Parsifal. Ospiti lo stile, non servono stilisti” ne incubi (Marvin), quanto l’appas- altri, proprio come nel caso del
d’eccezione in questo debutto manda a casa un bel po’. Origi- sionato di musica indipendente triangolo da cui prende il nome;
meraviglioso: Mauro Pagani, nale l’uso degli skit, che dilatati abituato a frequentare territori e ci parlano di un musicista ar-
Gigi Venegoni e Arturo Vitale. e distorti, come nel puzzle ci- sintetici calcati da gente come guto, capace di disegnare giocosi
Ma è il contenuto della musica a nematografico di La Ragione, Archive, Thom Yorke e Nine Inch bozzetti pop che prendono le
essere il vero protagonista. Un evocano scenari dub. Il testimo- Nails. Al di là della fuorviante distanze in modo deciso da ogni
disco veramente bellissimo. ne dell’eroica esperienza Menti ragione sociale, i Baobab Romeo manierismo: puro artigianato
MARIO RUGGERI Criminali è in buone mani e rappresentano un’inattesa e feli- cantautorale di grana finissima.
83/100 Ascoli Piceno ha ancora molto ce sorpresa. STEFANO D’ELIA
da dire. STEFANO D’ELIA 75/100
PAOLO FERRARI 80/100
80/100
RUMOREMAG.COM | 85
RADICI DICEMBRE 2018 / SIMONE FILIPPI

10 CANZONI PER
SIMONE FILIPPI
Anni passati alla chitarra con gli Ustmamò, che cofonda nel ’91 e rifonda quattro
anni fa, e un presente anche dietro ai tamburi. Nel tempo ha collaborato con Nada,
Post-CSI, Gianni Maroccolo e Massimo Zamboni, oltre a militare nei Fennec e nei
DeProducers. “Proprio in questi giorni sono in studio a lavorare al nuovo progetto
che uscirà a primavera 2019”, dice a proposito di questi ultimi. Degli Ust invece è
appena uscito Il Giardino Che Non Vedi, album che stanno presentando in giro per la
penisola. Secondo senza Mara Redeghieri, ma primo in italiano dalla reunion. “I testi
sono stati in parte scritti e tutti scelti da Luca che li ha cantati”, spiega. “Il passaggio
non è stato semplice. Il primo lavoro è stato fatto in inglese per rispetto della nostra
lingua, nessuno di noi si sentiva in grado di scrivere in italiano. Con il tempo e il
lavoro Luca ha trovato un modo per esprimersi, finendo per cantare testi commoventi
e diventando un cantante riconoscibile”.

TAG S: #u stmamo # i lgi ardi n och en on vedi ONLINE: FACEBOOK.COM/USTMAMO

THE BEATLES KISS A-HA PRINCE BEASTIE BOYS


COME TOGETHER ROCK AND ROLL ALL NITE TAKE ON ME DARLING NIKKI SABOTAGE

“A cinque anni, un “Li ho scoperti a sette “14 anni a Ouagadougou “Non potevo non mette- “Quando ho sentito
giorno d’inverno nella anni e sono impazzito! in Burkina Faso. Motori- re il mio brano preferito i Beastie Boys per la
saletta musica della casa A quell’età per me erano no e un Walkman Sony a di quello che per me è prima volta non mi
in cui abitavamo, ho dei veri idoli. Alieni veri cassette. Prima cotta per stato uno dei musicisti sembrava vero. Faceva-
iniziato ad ascoltare i con poteri soprannatu- una compagna di scuola. più incredibili della no esattamente quello
dischi di mio padre e mi rali. Ho consumato il Per me lei era bellissi- storia del rock. Un vero che in quel periodo
ricordo che sono rimasto doppio vinile e ho an- ma e questa era la sua genio, il mio vero idolo avrei voluto fare io con
folgorato da questo bra- cora i superotto di tutti canzone preferita. Io la da imitare fin da ra- i miei amici ‘caciaroni’,
no che ho ascoltato in i loro dischi, ma non ho ascoltavo in continuazio- gazzino. Sempre super con i quali si tentava
PLAYLIST

loop per mezza giornata. più il lettore”. ne perché non facevo che sexy e con un groove da di suonare senza però
Ancora lo ascolto”. pensare a lei. Tenero”. paura”. riuscire a ‘quagliare’.
DA BETWEEN DA HUNTING HIGH Roba da matti!”.
DA ABBEY ROAD THE BUTTONS AND LOW DA PURPLE RAIN DA ILL COMMUNICATION

PEARL JAM SENSER PORTISHEAD FIONA APPLE USTMAMÒ


EVEN FLOW AGE OF PANIC STRANGERS ON THE BOUND SIAMO DI QUA

“Mi piace la com- “Altro disco che mi ha “1994. Dopo il secondo “Questo brano e in gene- “Questo è il disco di
posizione e il modo dato ispirazione per il album composto con gli rale tutto il disco è legato Luca A. Rossi, mio
naturale e istintivo modo in cui hanno uni- Ustmamò cercavo ispi- in modo indissolubile alla amico e socio in musica
di suonare. Questo to sonorità rap e metal razione, novità. Questo donna che amo, mia mo- dal 1990. Il disco è
disco ha cambiato il con un’intenzione funk pezzo e tutto l’album glie. Nel 2000 è stato la veramente ispirato e
mio modo di suonare che a me muove sempre mi hanno stimolato a colonna sonora dei nostri sincero. Il brano espri-
la chitarra. Mi hanno il sangue quando è ben sperimentare. Mi piace viaggi e On The Bound me tutto l’amore e la
aiutato a crescere come riuscita. Una sorpre- il suono grezzo ma è stato il sottofondo del gratitudine per il luogo
musicista e forse anche sa! Crudo ma molto ricercato e l’efficacia nostro matrimonio. Graf- da cui anche io proven-
come persona. Ringra- romantico, almeno per della composizione. fiante e dolce allo stesso go. Grazie Luca”.
zio ascoltandoli ancora me”. La cantante, poi!” tempo, come lei”.
spesso in macchina”. DA IL GIARDINO CHE
DA TEN DA STACKED UP DA DUMMY DA WHEN THE PAWN… NON VEDI

A CURA DI BARBARA SANTI - FOTO DI FRANCESCO BALESTRAZZI

86 | RUMOREMAG.COM
PAOLO CONTE CRANCHI
LIVE IN CARACALLA L’IMPRESA DELLA SALAMANDRA
BMG NEW MODEL LABEL

Dati Wikipedia: dovrebbe essere Massimiliano Cranchi e band


il settimo disco live di Paolo per il quinto disco mettono le
Conte, ad accompagnare 14 mani nella storia e si fanno ispi-
lavori in studio e 21 raccolte. rare da Federico II di Gonzaga,
Osservazioni oggettive sul disco: sfruttando il suo proverbiale
il sottotitolo recita 50 Years Of temperamento passionale per
Azzurro, la scaletta è una bomba raccontare il fuoco che brucia,
e la qualità audio è da disco di condiziona e affligge la nostra
studio. Questo è più o meno quotidianità. Il lavoro di Cran-
quanto. Ora sarebbe carino se chi in movimento tra viaggi, pa-
mi lanciassi in una qualche cro- esaggi lontani e amori comples-
ciata per sostenere che in realtà si, incarna e instaura un legame
Paolo Conte è sopravvalutato, solido e significativo con la
quelle cose tipo Scaruffi/Beat- tradizione d’autore emiliana di
les: non aveva niente da dire, Guccini e Lolli, a cui si aggiun-

ALDO BECCA
e infatti non lo disse. Non ho gono nuovi elementi sonori che
intenzione di farlo, sia chiaro, assicurano un’iniezione di mo-
anzi quando qualcuno prova dernità. L’impegno sociale, le
a menarla col fatto che sì OK attuali lotte di classe, le grandi
Paolo Conte ma tutto sommato vicende della storia e i tormenti
XXXX era meglio inizio a schiu- personali sono interpretati con
mare ed estraggo il coltello. Dico vigore e intensità: attraverso i
solo: che sto facendo qua sopra
di preciso? Una recensione di
suoni caldi e familiari del folk,
uniti alle ritmiche decise del
DALI
RIBÉSS/RLO
Paolo Conte? Un’analisi critica? rock melodico.
Eddai, siamo seri. SIMONA VENTRELLA
FRANCESCO FARABEGOLI 60/100 Benvenuti, questa è la mia
77/100 poetica. Con Aldo Becca
non sai mai se è la musica
a intromettersi nella vita
o l’esatto contrario. Se ci
è consentito entrare nei
soffi del privato o ne siamo
parte durante l’ascolto,
quando e come ci è affidato
un ruolo tra il vento che
satura le casse, i treni, il
DIAFRAMMA GIARDINI DI MIRÒ legno che scricchiola, le voci
L’ABISSO DIFFERENT TIMES dei vecchi e i vinili che si
DIAFRAMMA 42 incantano. Gli spazi minimi
diventano rilevanti e tutto pare stia accadendo (e suonando)
La leggerezza del tuo sguardo È il 2018, quasi 2019: gli snob esattamente in quel momento. Per noi. Di nuovo, l’offerta è
superiore ride di noi. Pure se musicali hanno altre cose per di arte e vita in sovrapposizione. Ci sono canzoni cristalline
la notte ti ubriachi per sentirti la testa, il post rock e l’indie su impianto acustico, come Chiave Di Volta, argine contro
più umano, l’impero del male rock e la chitarra in generale la disillusione, Il Mare, Una Pozzanghera, madrigale con
colpisce ancora. Che poi è così non sono più la cosa di cui è feedback e Anisetta, folk per amori che svaniscono con un testo
delicata, ok, ma un minuto assolutamente necessario oc- potentissimo (quel “morirò libero”, scolpito). E sfilano passaggi
con lei vale una vita intera. I cuparsi, e quindi la domanda che legano l’insieme: il bellissimo strumentale Sguardo Su
ragazzi stanno ancora bene col diventa: di che pasta sono fatti, Mezzogiorno, con il sax dell’irlandese David Colohan (United
rock, anche se solo per dieci oggi, i Giardini di Mirò? Hanno Bible Studies) sospeso sul nulla a echeggiare i Franti su sfondo
secondi. Come fare a sollevare ancora qualche cartuccia da Blade Runner, la dolcezza agreste (sì, cinguettano sullo sfondo)
un peso? Con le lacrime sinte- sparare? Ha un senso ascoltare alla Five Leaves Left di Esplosione Di Una Bolla Di Sapone e la
tizzate sulle auto di notte che la loro musica a 20 anni e passa psichedelia affilata (Claudio Rocchi, Amerigo Verardi) di Fuoco
fanno molta paura, secondo dai primi vagiti del gruppo? È Nero (Fidél). Agganciate, Un RE Che Non È, piccolo bolero
l’antica legge del più stronzo. E sufficiente la loro qualità pop, trattenuto e D’Ali, ballata di poche note a salire. O la rifrazione
sì, beato chi conosce l’amore e da sola, a tenerli a galla in un cosmica (saluti da lassù) di 18/6 Da Principio, (16/8 Cavallo
tutte le infinite miserie che lo mondo che sembra avere supe- E Farfalle). Aldo Becca testimonia un tempo dal quale sembra
tengono insieme: al netto del rato la loro esistenza? In altre talvolta assentarsi. In Dali ci sono tanti ospiti, nastri natalizi
fica power. La luce del giorno parole: possono arrogarsi un del 1985 ritrovati chissà dove, elettronica sporca, un mondo
a volte appare come una nuova qualsiasi diritto di parola? Non depositato su questa manciata di canzoni così diverse da tutto
chance, perché non è vero che a so. Cioè, in realtà sì: ascolti e mai estranee, che staranno chissà come in una scatola con
60 anni si entra nell’abisso della certi episodi di Different Times, una chiavetta USB, video, testi, fotografie e magari altro. Una
vecchiaia. E magari tra un anno prendi atto che i Giardini sono scommessa, sorridete, vinta.
e mezzo Federico Fiumani, a in forma smagliante, ammetti a MAURIZIO BLATTO
60 anni, entrerà nel mito dalla te stesso che sono tutte doman- 82/100
porta principale. Lo meritereb- de stupide. Buon per loro.
be. Lunga vita ai Diaframma. FRANCESCO FARABEGOLI
MANUEL GRAZIANI 68/100
75/100
RUMOREMAG.COM | 87
IN ITALIA

THIS CHIAVETTA USB DA 1,86 GIGA


COULD BE YOUR LIFE

onsideriamo completata lontano dalle secche populiste indiepop


la fase di devoluzione e riuscendo nel difficile compito di
C di questa rubrica: da
spazio, 1999, dedicato
attualizzare una artista difficile come
la Balistreri. Rimaniamo su terreni
alle promesse, nel 2019 folk spostandoci nei Paesi Bassi con
In Italia è oramai più Dominique Vaccaro e il suo alter ego
che altro una rubrica prometeica con una arbëreshë (la minoranza albanese in
chiave USB al posto del fegato. Obiettivo Calabria) J.H Guraj: Steadfast On Our
2020, solo per poter citare i Timoria in Sands è la colonna sonora elettroacustica
versione reloaded: voglio restare qui / dell’omonimo film documentario del
chiuso nella mia stanza / dita abili per collettivo ZimmerFrei girato sull’isola
accarezzare i tasti / datemi un’illusione olandese di Terschelling. Con l’ausilio di
gode così la mia generazione / voglio Massimo Carozzi (sound designer già in
bruciare la voglia di ascoltar musica combutta con Stefano Pilia, Starfuckers,
che è dentro di me. Proviamo a svuotare Claudio Rocchetti) Vaccaro disegna gli
antitetici scenari stagionali dell’oggetto
la chiave dei promo iniziando con le del documentario: dall’ambient che
descrive la desolazione invernale, alle
Krasue (krasue666.bandcamp.
altrettanto visionarie e suggestive
com): dal nome del gruppo (uno spirito
tracce “calde” basate sulla sua chitarra
del folklore thailandese che appare
blues, Vaccaro ci restituisce un ritratto
sotto forma di testa femminile con gli
profondamente rappresentativo delle
organi interni che penzolano dalla testa)
contraddizioni insite nella vita su questa
e dal triplo sei ci aspetteremmo del
singolare isola. Terminiamo questo
metal. Nelle quattro tracce del debutto
involontario viaggio nelle isole del “post
Saliva invece ci troviamo di fronte
folk” nella Sardegna di Mirko Santoru/
ad un irruento ibrido che miscela un MSMiroslaw: in Organes De La Voix
FERRO SOLO cantato alla Hanna e le sue sorelle a una
ALMOST MINE: THE UNEXPECTED RISE
la voce è l’unica fonte sonora utilizzata,
pesantezza sonora che se non avessimo mediata solo dagli effetti e dall’acustica
AND DEMISE OF FERNANDO (PART 1)
paura di essere bollati come retromaniaci dei luoghi che hanno ospitato la
RIFF
definiremo grunge. Dagli spaghetti registrazione (i nuraghi di Borore) e la
Dietro a questo titolo di concept album bolognese all’arrabbiata al tributo alla post produzione (la grotta di Nasprias).
alla Kinks si cela l’esordio “solista” di rabbia della sicula Rosa Balistreri, già Impossibile veramente scrivere di più
Ferruccio Quercetti, anima dei CUT coverizzata in Sicilia oltre che da Carmen senza invitare all’ascolto di questo
che su queste pagine non hanno certo Consoli dal Colapesce di Mafia E Parrini.
bisogno di presentazioni. Dopo qualche suggestivo lavoro.
Il marchigiano Andrea Pulcini, col suo
anno in cui le ha portate in giro da solo
in semi acustico, le canzoni su disco lo progetto Terra Matta - Persian Pelican
vedono accompagnarsi a una serie di canta Rosa Balistreri (persianpelican.
musicisti che vanno dai romani Giuda bandcamp.com), pur nella differenza
al gran completo a membri di Julie’s di provenienza e di approccio musicale, si
Haircut, Chow, Three Seconds Kiss e mantiene fedele alla tradizione pop della
Forty Winks. Presentate dallo stesso Balistreri, pur venendo da un mondo
Ferruccio come canzoni intimistiche apparentemente lontanissimo. Pulcini si
nate a seguito di vicende personali
travagliate, sono però declinate alla è sempre interessato a un certo modo di
sua maniera: alcune col pedale pigiato, vedere il folk, ricomponendolo a livello
alcune più calme ma tutte comunque musicale e strutturale la grammatica
con un gran tiro. I 40 minuti passano della sua forma canzone. Con Terra
così tanto velocemente che non Matta riscrive e reinterpreta brani
vediamo già l’ora della seconda parte. dell’artista siciliana richiamandosi al
74/100 filo rosso del terremoto, unendo il Belice
del ‘68 alle Marche del 2016, tenendosi

A CURA DI MARCO PECORARI

88 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM DICEMBRE 2018

IO E LA TIGRE LIARS CESARE MALFATTI MANGIACASSETTE


GRRR POWER NEVER LOOKED BACK LA STORIA È ADESSO SCOPRIRSI STUPIDI
GARRINCHA AREA PIRATA RIFF IBEXHOUSE/ALOCH DISCHI

Si parla di complesso di J Ma- I tre personaggi del r’n’r pisano, L’ex La Crus continua un defila- Mangiaccassette è dal 1998 l’alter
scis in relazione a un disturbo all’interno della più vasta scena to percorso solista. Un cantau- ego di Lorenzo Maffucci. Il suo
della personalità che t’impone garage italiana degli anni 80, si torato che tocca temi a progetto quinto disco fa della stupidità,
di continuare a riscrivere la chiamavano: Daniele Caputo, con grazia ed eleganza rari, di intesa come stupore e scoperta, il
stessa canzone, nella strenua Maurizio Curadi e Alessandro questi tempi. Dopo i capolavori fulcro sul quale sviluppare e ar-
convinzione che un giorno Ansani. Useless Boys, Birdmen di Milano, tocca alla storia. L’e- gomentare liriche pop, pensate e
riuscirai a scriverla in manie- Of Alkatraz, Steeplejack e Liars spediente è la figura di Valeriano riposate, apparentemente timide
ra perfetta. Il complesso di J sono gruppi cha hanno fatto la Malfatti, podestà di Rovereto, e ingarbugliate, a tratti surreali.
Mascis è frustrante per chi ne è storia del rock italiano e loro durante il difficile passaggio del Un’apparenza modesta, quasi
affetto e fruttuoso per chi ascol- erano lì a farla. I Liars di Alessan- Trentino dall’Austria all’Italia. docile, che nasconde un lavoro
ta i dischi. Il complesso di J Ma- dro Ansani e Pier Paolo Morini Il suo mettersi a rischio per la di semplificazione e sintesi dei
scis si sviluppa tramite l’acqui- ci sono ancora, accompagnati città viene accarezzato con testi suoni, prediligendo arrangia-
sizione progressiva di strumenti da un altro personaggio, quel (affidati a un gruppo di autori) menti freschi e minimali. Sotto
cognitivi e la perdita progressi- Vipera che fu anche batterista dei e musica (con campioni dalle una superficie a tratti dismessa si
va della spinta emotiva alla base selvaggi Fase Quattro. Il disco del macchine intonarumori, in- nascondono soluzioni tutt’altro
della tua ragion d’essere come loro comeback è una bella colle- ventate dal futurista Russolo). che banali, molteplici rimandi
gruppo; in soldoni, diventi zione di power pop dal retrogusto Ricerca e dettagli che schiudono a sonorità nostalgiche dei ‘70,
meno aggressivo e più efficace. beatlesiano e assonanze con i un nuovo viaggio di pop adulto, distorsioni elettriche e ritmiche
La variabile ultima che determi- Plimsouls di Peter Case. Forse a fra ricami alla chitarra, velluti dal vago sentore esotico. Lorenzo
na la sopravvivenza e la morte tratti caratterizzato da un sound elettronici e ritmi. Il sussurro è il tipo di cantautore senza fron-
di un artista è la capacità di un po’ troppo “effettato”, è un di Chiara Castello ai cori. Uno zoli, che realizza canzoni mature,
scrivere: a un certo punto, non album che si lascia comunque Sguardo contemporaneo fra le sagge e gentili che trovano una
so perché, quasi tutti finiscono ascoltare con grande piacere. Del crepe di un passato, dove il co- quadra espressiva attraverso un
l’ispirazione e iniziano a boc- resto la classe, quando ce l’hai, raggio non si perdeva nell’attesa approccio morbido e una consi-
cheggiare. Io E La Tigre hanno non la perdi. di un applauso. stenza lieve.
ancora l’ispirazione. CLAUDIO SORGE MAURO FENOGLIO SIMONA VENTRELLA
FRANCESCO FARABEGOLI 75/100 74/100 60/100
71/100

PUNKREAS SALMO WAXLIFE ZAMBONI - BARALDI


INSTABILE PLAYLIST PATTERNS ROVERSI
GARRINCHA SONY GHOST SONATA A KREUZBERG
CONTEMPO
Il coraggio di provare rende un Sembra aver iniziato a far pace Dopo anni di militanza come
artista immortale. A prescindere con se stesso. Ascolti le tracce e DJ ma con solo un paio di uscite Tutto nasce dall’ultimo romanzo
dal successo. Già, perché secondo per la prima volta non sei preoc- all’attivo, il milanese Simone del nostro, tradotto nella pièce
molti il punk dovrebbe essere cupato per Maurizio: sta bene, Lanza debutta in lungo per una Nessuna Voce Dentro – Berlino
immutabile nel tempo, rigido se la caverà. Qui e là affiora un Ghost ormai sganciatasi dal pro- Millenovecentottantuno e ora in
nelle sue regole. No, il punk ha Salmo più efficace, meno istin- filo di etichetta rigorosamente questo disco. Un lavoro dedicato
molte variabili e una componente tivo: cavalca il suo personaggio indie rock. Prodotto con Belize al quartiere di Kreuzberg e ai
emotiva fortissima. E i Punkreas invece di sparargli contro, cerca (che ricambiano il favore fatto suoi abitanti: “Luogo glorioso di
dopo 30 anni hanno ancora la di comunicare con qualcuno che dallo stesso Lanza per il loro residenza di migliaia di Hausbe-
forza e il coraggio di esplorare. non sia la sua fanbase più har- album d’esordio), Riva e Davide setzer, gli occupanti di case che in
Marta, che apre il nuovo Insta- dcore (Playlist è il primo disco Ferrario, Patterns è infatti un quegli anni di Muro hanno dato
bile, è un gioiello di punk che si che suppone l’esistenza di una album di elettronica dalle ma- un volto umano alla città”, spiega
fa rock, che affronta dolore e no- fanbase di Salmo non-hardcore), nifeste intenzioni pop, d’ispira- introducendolo. In scaletta alcuni
stalgia, rabbia e liberazione, toc- cerca un’efficacia nel medio/ zione britannica. Ben costruito pezzi cardine del periodo in cui è
cando corde profonde attraverso lungo periodo. Il conto da pagare e dosato nel suono - mezzo ana- ambientato il libro, riletti da Zam-
un’architettura di tempi, suoni e è salatissimo, un disco ripulito di logico e mezzo digitale - e nella boni al canto e qui al basso, Baraldi
armonie che sono una silenziosa quasi tutte le asperità musicali di scrittura. Che riesce ad essere all’altra voce e Roversi a tastiere,
rivoluzione. Osano i Punkre- un Hellvisback. Bisogna capire commerciale senza sbracare, sia programmazioni e ritmiche. Sono
as, prima di ritornare alla loro cosa ci ha guadagnato, ancora quando punta sulla house stru- dieci cover e quattro inediti, in una
grande arte punk melodica, con non è chiaro, spero per il meglio mentale (l’iniziale Love Is Not A trama in cui s’intrecciano il Lou
Verità e Instabile. Ma sono l’in- e mi preparo al peggio. Se invece Losing Game) o cantata (Never Reed doc di Berlin al tormentone
novazione e l’intensità di Marta ci si chiede se nel 2018 è ancora Say Goodbye), sia quando ral- d’epoca come l’avvolgente Bette
a lasciarci senza parole. E a dirci uno tra i rapper più trascinanti lenta o si fa romantico, aggiunge Davis Eyes, o la suggestiva versio-
che i Punkreas sono immortali. della sua generazione, sì, tran- chitarre acustiche e archi, sfiora ne di The Garden degli Einstur-
Anche oggi. Ancora oggi. quilli, nessun problema. possibilità pubblicitarie (Stay). zende, per tornare poi ai CCCP.
MARIO RUGGERI FRANCESCO FARABEGOLI ANDREA POMINI BARBARA SANTI
80/100 73/100 70/100 70/100
RUMOREMAG.COM | 89
TREECOLORE IN BREVE DICEMBRE 2018

MARTINO ADRIANI ALESSIO BONDÌ CARAVITA THE DI MAGGIO


È IN ARRIVO LA TEMPESTA NIVURU COME SEMPRE CONNECTION
GOLDMINE 800*A MUSICRAISER ROWDY
THUNDERBOARD
Martino Al secondo Speaker
Adriano è album, il radiofo- È un Brian
un cantau- cantautore nico, DJ, Setzer
tore ma- siciliano animatore e made
linconico, vira verso cantautore; in Italy,
delicato, a il sud del il ferrarese Marco Di
volte velata- mondo con Icio Carovi- Maggio: e
mente iro- arrangia- ta nel corso con questo
nico. Con le sue canzoni parla menti e strumenti di area afro degli anni ha riassunto nella terzo album
d’amore, dietro alle quali ana- tropicale. Lo spostamento d’o- sua persona tutte queste figure, del power trio che guida lo di-
lizza e disapprova le moderne rizzonte è in corso d’opera, e a legandosi in maniera indissolu- mostra ampiamente. 12 brani
convenzioni sociali e culturali. convincere maggiormente sono bile alla musica e alle emozioni di rockabilly, swing, rock’n’roll,
Melodicamente dolce e carez- proprio le tracce in cui si affon- che da essa scaturiscono. Come surf con energia da vendere che
zevole, l’opera di Martino si dano i colpi in quella direzione. Sempre è un lavoro genuina- vi faranno divertire e ballare
mostra musicalmente variegata, Ghidara, Savutu e la ballata al mente sincero e appassionato nelle serate giuste. Per capirci
forte e ammaliante grazie alla limite della filastrocca L’Amuri come il suo autore, ma in de- basta un esempio: nelle mani
commistione tra suoni distorti, Miu Pi Tia girano al massimo, in finitiva privo di una scrittura di Di Maggio & co. persino un
chitarre dai sentori rock, ariosi altri passaggi la tensione cala. persuasiva e di veri spunti pezzo “bollito” come Smoke On
cori e morbide percussioni. PAOLO FERRARI d’interesse. The Water torna ad avere un
SIMONA VENTRELLA 55/100 STEFANO D’ELIA senso… e scusate se è poco!
65/100 50/100 ANDREA VALENTINI
72/100

ELECTRIC CIRCUS iENA L’ETIOPE LA FURNASETTA


CANICOLA COW IN A CAR TUTTI I SUCCESSI LA FURNASETTA
NEW MODEL LABEL LA LOCOMOTIVA SUVARBS ASBESTOS DIGIT

I trentini Quello di Ennesima Progetto


Electric iENA è il band che carbonaro,
Circus tor- tipico pro- vorrebbe che striscia
nano con getto elet- apparire nel sotto-
un nuovo tronico che scanzonata, suolo psi-
lavoro piacerebbe ironica e chico della
all’insegna tanto al pungente provincia
di un sound buon Mor- come i No- (Casale
variegato e mai banale, che in rissey. Cow In A Car è infatti un braino (Lorenzo Kruger, quanti Monferrato, per la precisione)
queste 11 composizioni riesce a concept album che, attraverso danni hai fatto), ma che finisce e di quel vissuto restituisce i
esprimersi in maniera convin- un elaborato reticolo narrativo per risultare esclusivamente irri- suoni. Rilegge l’esistente sotto
cente e in tutta la sua raffinata di ansiogena minimal noise, tante. I milanesi L’Etiope vanno le forme spurie dell’industrial
originalità. Muovendosi tra jazz, prova a tradurre in musica lo a ingrossare le già nutrite fila dei e death ambient, mentre scor-
funky e world music, le tracce di stato d’animo degli animali in gruppi che al prossimo concerto- rono rivoli di power noise,
Canicola finiscono con il lambire sofferenza. Un po’ come se Alva ne del primo maggio si esibiran- narcosi doom rock e droni in
anche territori fusion, spingen- Noto rimodulasse, a suo modo, no alle tre del pomeriggio, quan- controluce. Inoltre: diverse
dosi fino a toccare affascinanti Meat Is Murder per una futuri- do per loro fortuna gli spettatori sperimentazioni e belle sorpre-
contaminazioni psichedeliche. stica campagna di sensibilizza- sono ancora sobri e miti. se accompagnano una musica
STEFANO D’ELIA zione animalista. STEFANO D’ELIA giustamente mefitica.
72/100 ANTONIO BELMONTE 45/100 DANIELE FERRIERO
69/100 73/100

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SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

LA RAPPRESENTANTE LOU SERIOL MARTE


DI LISTA OCCITAN METROPOLIS IN MY HEAD
GO GO DIVA EGEA AUTOPRODUZIONE
WOODWORM LABEL
Nome sto- Martina
Un’altra rico della Saladino
storia tutta nuova onda guarda de-
al femmi- che, sulla cisamente a
nile per scia dei Lou cantautrici
Veronica Dalfin, ha come Cat
Lucchesi e riattualiz- Power e
Dario Man- zato la tra- Sharon
giaracina. dizione musicale occitana, i Lou Van Etten, questo per via di
In questo capitolo la femmina Seriol nel loro venticinquesimo tutta una serie di esperienze CASO
protagonista è vitale, vorace, anno registrano con Riccardo artistiche al di fuori dei confini AD OGNI BUCA
combattiva, dispersa tra crisi e Parravicini (Fabi, Gazzé, Le- nazionali che l’hanno portata a TO LOSE LA TRACK
sofferenze, ma per questo viva. vante...) e declinano compatti proporre oggi un sound cosmo-
Elettrica, eclettica, contempora- ed eclettici folk in levare, rock e polita e ricco di riferimenti. Me- Otto canzoni, 30 minuti,
nea, saltellante tra dub, jungle e dintorni. Tra gli ospiti Tatou e tropolis In My Head è un disco bassochitarrabatteria; un
jazz, melodicamente totalmente Blù dei Massilia Sound System, d’esordio ricco di sfaccettature, disco indie rock alla vecchia,
pop. La trasversalità e le capa- in chiusura una divertente rilet- che ci presenta una musicista di un’onestà devastante,
cità cantautorali del duo sono tura dei Sex Pistols (Anarquio già in possesso di una spiccata volutamente scarno,
preservate, così come la scarsità En Occitània). personalità. ostinatamente ingenuo, di
di noia. ALESSANDRO BESSELVA AVERAME STEFANO D’ELIA petto.
SIMONA VENTRELLA 68/100 73/100
70/100

MARU MIZA MAYI NEW ADVENTURES


ZERO GLITTER STAGES OF A GROWING FLOWER IN LO-FI
BRAVO DISCHI JC RECORDS & EVENTS/ALTERMUSIC INDIGO
DOTTO/DREAMINGORILLA/
Zero Glitter Di fronte FLOPPY DISCHI
è un disco a un disco
di canzoni come Potrebbe
pop deli- questo il bastare il
cate che si rischio brano di
appiccicano è quello apertu-
addosso. di cadere ra come
Un piccolo vittima del perfetto
zircone ancora da tagliare e un cliché dell’artista soul e jazz riassunto
passo avanti notevole per Maru, tutta virtuosismi da piano bar e di quello FRANCESCO DI BELLA
sia dal punto di vista compositi- pose lounge; per nostra fortuna che sono i New Adventures In ‘O DIAVOLO
vo sia vocale. Se questa crescita questa giovane esordiente italo Lo-Fi: il college rock che incon- LA CANZONETTA
verrà confermata anche con congolese prescinde da tutto tra l’emo americano dei primi
i prossimi dischi, nel giro di questo e dimostra di possede- 2000. Si giocano l’all in subito Più introverso, riflessivo e
quattro anni avremo un capo- re classe e stoffa da vendere. e poi gestiscono con abilità la assorto del solito, in bilico
lavoro; a patto di lasciare nella Un debutto raffinato, che si vicinanza a Ben Gibbard e soci, tra tradizione, folklore, rock,
custodia l’ukulele e imparare a districa con disinvoltura tra nu accelerando quando serve verso pop di taglio inglese, orche-
lavorare da vera autrice a 360 soul, R&B ed eleganti ballate la California (Jellyfish) o rie- strazioni, reggae, folk.
gradi. romantiche. cheggiando se stessi (Pitcairn
LUCA DOLDI STEFANO D’ELIA Blues). Le “avventure in bassa
65/100 70/100 fedeltà” continuano.
NICHOLAS DAVID ALTEA
74/100
PUNK XEROX TMO ZUIN
BROKEN TR3E PER TUTTI QUESTI ANNI
DESTROYO/MY OWN PRIVATE CUT UP VOLUME!

Non ci sono TR3E Massimo


tamburi né sviscera Zuin giun-
Tamburini, l’anima am- ge al suo
ma tastieri- bientale e primo la-
ne malfun- minimalista voro solista
zionanti e del proget- dopo una
chitarrette to TMO. buona ga-
elettroniche Dopo due vetta fatta
nel progetto di stratificazione album eclettici, utili ad Andrea con i Ninfeanera, esperienza
sonora sperimentale e situa- Campanella e Daniele Virgilio che ha portato il musicista lom- FABRIZIO TESTA
zionista del guastatore toscano per definire i propri confini este- bardo a sviluppare un’ottima REBUS
AUTOPRODUZIONE
Tab_ularasa. Broken è un tour tici, il nuovo lavoro dilata loop padronanza dei propri mezzi.
lunare che prevede sei ferma- e sequencer, rinunciando quasi Per Tutti Questi Anni è un Fabrizio Testa scrive, rischia
te, dalla prima più turbolenta completamente al ritmo per lavoro all’insegna di una ben
e crea (molto) fuori dai
Punk Xerox all’ultima Agenzia costruire paesaggi naturalisti di misurata alternanza tra dolcez-
consueti caroselli italiani.
Di Viaggi Interplanetaria: una grande spessore estetico e con- za e rabbia, quest’ultima ben
Corrode e lucida la canzone.
rilassante suite di experimental cettuale. In qualche modo affini espressa da una voce graffiante,
Osa, e arriva in profondo.
new age di quasi dieci minuti. all’approccio mistico di Giacinto messa al servizio di brani ricchi
Buon viaggio. Scelsi. di vigore e pathos.
MANUEL GRAZIANI DIEGO BALLANI STEFANO D’ELIA
72/100 75/100 72/100
RUMOREMAG.COM | 91
?ALOS MATIAS AGUAYO FT.
THE CHAOS AWAKENING MUJAJI THE RAIN
DIO DRONE/ARCHEOLO- RAIN
GICAL/CHEAP SATANISM NCÓMEME

20 minuti Un Aguayo
e un solo da singolo,
unico lungo ancor più
brano che libero e
dà il titolo sperimen-
a questo tatore del
disco. Un solito, vola
suono am- a Johan-
bientale fatto di rumori di vetri, nesburg e firma due tracce di
catene e cristalli registrato in cupa, percussiva sensualità con
una casa cantoniera. Una tetra, la DJ e cantante sudafricana
sciamanica esperienza quella Mujaji The Rain. Rain è quasi

ONEOHTRIX
di ?Alos, tessitrice di atmosfere solo tamburi e legnetti e un re-
lontane nei secoli, che fonde citato ipnotico, e il suo Club Mix
assieme passato e contempora- non fa che irrobustirla a dovere

POINT NEVER
neo: come campane vietnamite con effetti e tamburi. Serious è
e synth modulari amalgamati più densa ed electro, con Mujaji
alla voce. Magia e trascendenza che alterna soul e parlato in
in un rituale ammaliante. mezzo ai fuochi d’artificio.
NICHOLAS DAVID ALTEA ANDREA POMINI
70/100 78/100

LOVE IN THE TIME OF LEXAPRO AMYL AND BARMUDAS


WARP
THE SNIFFERS ROCK THE BARMUDAS
SOME MUTTS (CAN’T BE MUZZLED) AREA PIRATA
FLIGHTLESS
Sarà la durata (mai sottovalutare un EP) Ecco il
o l’assenza di un concetto preciso dietro, Ci si rimedio
ma l’amore nei tempi di questo farmaco, è aspettava contro il lo-
una delle migliori uscite oneohtrixiane di il primo gorio della
sempre. Rifrazioni, malinconia e una certa album col vita moder-
idea di presente che sfugge in silenzio come botto, per na fatta di
non echeggiavano da tempo. Sul versante ora il botto hipster bar-
inediti la title track, già rodata dal vivo, l’hanno buti, indie
ha i fluidi riflessi digitali della copertina di fatto solo i posers, cover band, influencer
Christian Riese Lassen, mentre Thank God I’m A Country Girl è una collezionisti portando alle stelle e intellettuali su biciclettine
cascata di tasti quasi classichegiante. Last Known Image Of A Song, le quotazioni dei due EP su cas- da mille euro. Si pongono così
titolo splendido, è un rework firmato da Ryuichi Sakamoto in rigo- setta della band australiana: il i quattro “vecchi” marpioni di
rosa chiave artica stile colonna sonora di The Revenant, superata recente flexi 7” sta già oltre 100 stanza a Firenze. E hanno ragio-
in intensità dalla cover acustica di Babylon (anch’essa da Age Of), euro. La bionda Amyl e i suoi ne. O meglio ha ragione la loro
voce, chitarra ed echi Elliott Smith. A soffiarla in chiusura è (Sandy)/ hanno affilato unghie e chitarre, musica inzuppata di Rolling
Alex G. Contro l’ansia e la depressione, meglio del Lexapro. urlando nella title track che non Stones e glam rock che sgorga
MAURIZIO BLATTO verranno ammaestrati mai, su melodia ovunque, tra ritornelli
79/100 un bollente tappeto proto punk. killer (Rock The Barmudas) e
Ancor più compatta musical- carnali ballate r’n’r (Zaira).
mente la b-side Cup Of Destiny. MANUEL GRAZIANI
MANUEL GRAZIANI 74/100
77/100

BIENOISE THE CHESTERFIELD CRVTR EL SÒRRIO


MOST BEAUTIFUL DESIGN KINGS NEVER BEEN A HYPE ESCE TUTTO EP
MILLE PLATEAUX I THINK I’M DOWN TO LOSE LA TRACK/QSQDR LA TEMPESTA
MEAN DISPOSITION…
Diavolo di Streamo Un lungo
un Bienoise: Dopo la (2016) era il EP che ab-
ogni volta furia dei disco della braccia la
diverso, Distorted conferma vaporizza-
come se Level, nel di quanto la zione della
la priorità 1978 Greg band ligure metropoli e
fosse il li- Prevost stesse fa- la condensa
bero sfogo fonda i cendo bene. in flussi
di un’indole sperimentatrice Chesterfield Li ritroviamo con un EP di due che scivolano senza freni. Il
in movimento perpetuo. Il suo Kings. Le prime canzoni che canzoni: Pivo Pivo, brano com- producer, che si fa chiamare El
debutto per lo storico marchio incide rivelano un ritorno duro e posto durante il tour europeo Sòrrio, comprime sentori e pul-
Mille Plateaux è nientemeno che puro al 60’s punk. 40 anni dopo, in Repubblica Ceca e Lazarus, sazioni umane. Flussi musicali,
un omaggio al caro vecchio flop- da quegli archivi escono queste già presente in Here It Comes, ma anche di coscienza, effettati
py disk e ai file audio con bitrate due grezze gemme garage punk: Tramontane! (2013), ma in dall’autotune che ondeggiano
basso. Realizzato con strumenti I’m Think I’m Down, una cover versione riarrangiata. Rumore fra trip hop (The Narcisst III),
per comprimere il suono in MP3, degli Harbinger Complex (sentite controllato e post math core slow house (Pyno) e dinamiche
codificato a 16k e pubbicato su come Greg sia debitore del sel- nervoso il primo. Distrazioni avvolte nella nebbia umida
floppy (e in digitale). IDM nel vaggio cantante degli HC) e una post rock e ripartenze furiose (Mara Mannara). Per ora è
vero senso della parola. primeva versione di I Can Only il secondo. Ordinaria ammini- tutto (forse).
ANDREA POMINI Give You Everything dei Them. strazione. NICHOLAS DAVID ALTEA
77/100 CLAUDIO SORGE NICHOLAS DAVID ALTEA 69/100
85/100 75/100
92 | RUMOREMAG.COM
SINGOLARE LA LUNGHEZZA NON È TUTTO DICEMBRE 2018

FABIO FABIO THE JACK CADES LITTLE DRAGON LUDOVAN


AMORE CANNIBALE RUN PAULIE RUN LOVER CHANTING CICATRICI EP
IVREATRONIC DANGERHOUSE SKYLAB NINJA TUNE AUTOPRODUZIONE

Esce per Quanto Anche I quattro


l’etichetta adoro i Jack quando si musicisti
che fa capo Cades. In tratta di milanesi
alla crew loro si com- una canzo- capitanati
di Cosmo bina una ne d’amore, da Stefa-
il debutto struggente Yukimi no Rizza
del duo nostalgia Nagano viaggiano
formato - a 60’s con una e i suoi sospesi su
dispetto delle apparenze - da DJ nervosa voglia pop punk. Il non possono fare a meno di quella linea sottile ma dispet-
Foresta e Mattia Ricco. Quattro nuovo singolo è un’altra pietra risultare eccentrici. Accade nel tosa che sta tra la nicchia e il
tracce all’insegna del tribalismo preziosa di un’inestimabile col- brano che intitola il loro primo mainstream; strofa più intima
elettronico: fra cui l’ottima title lezione, ad opera della coppia EP per Ninja Tune, che con gli e ritornello che ammicca, ecco.
track (che campiona le percus- Mike ed Elisa Whittaker. Run altri due inediti ha in comune Ancora manca omogeneità di
sioni dal film di culto Mondo Paulie Run è una corsa western un ulteriore slancio innovativo stile, una direzione, in bilico tra
Cane) e la collaborazione con frustata alla 13th Floor Eleva- nella ricerca di inusuali suoni songwriting pop e asperità rock,
il sound designer Enrico Ascoli tors. E il retro, And Pretend, è percussivi e sintetici. La costan- ma la voce ha carattere e pro-
nella scura Alma, ispirata dalla una jangle ballad garage punk te resta l’anima funk e R&B che fondità. Occorrerebbe lavorare
vita di una drag queen brasi- da pelle d’oca. attraversa ancora una volta i per sottrazione, cosa normale
liana. CLAUDIO SORGE loro sensuali groove. per un esordio. Si vedrà.
GIORGIO VALLETTA 80/100 GIORGIO VALLETTA BARBARA SANTI
82/100 80/100 60/100

MARCO SHUTTLE MASSIMO MORELLI MOSCOW MR. MITCH


THE MOON CHANT IL VENTO MOSCOW PRIMARY PROGRESSIVE
THE BUNKER NEW YORK AUTOPRODUZIONE AUTOPRODUZIONE GOBSTOPPER

Lo Shuttle Chitarra Noise, post Abbando-


atterra acustica e HC, punk, nato defini-
nuovamente voce: Mas- wave, blues tivamente
presso il simo Morel- metallico. l’immagi-
caldissimo li, dopo un Su queste nario grime
marchio di decennio fondamenta (come te-
Brooklyn nel punk poggia la stimoniato
dopo un rock, si al- casa dell’e- anche dal
12” del 2014, e firma tre tracce lontana dalle logiche di gruppo nigmatico gruppo piacentino. Il più recente album Devout), il
techno di fattura superiore. portando a una dimensione più suono è cupo, teso, claustrofobi- minimalismo malinconico del
Soprattutto The Moon Chant, personale il fervore e l’attitu- co, giocato sui chiaroscuri, con produttore londinese conosce
bomba da prime ore del matti- dine rock. Un impulso ribelle una voce disturbata e piuttosto nuove vette nei cinque brani
no, 9’20” di accumulazione di a cui si aggiungono una buona cigolante che qua e là richiama qui contenuti: nell’introspettiva
dettagli e tensione costante, con dose di armoniche e violini Rob Zombie e Marilyn Manson Restart come in episodi che non
il canto di Gabriella Vergilov d’ispirazione folk, uniti alle rit- (Anschluss). Dopotutto non perdono di vista i club. Vedi la
a dare vita al titolo. Cyberia e miche decise e malinconiche del male, considerando che la band dancehall gotica e post apocalit-
Curve Pericolose picchiano più country, delineando sei canzoni ha appena un anno di vita. Bi- tica di Phantom Dance e di una
acide e urgenti, ma la scelta schiette, sincere e moderata- sogna solo limare, asciugare un Settle capace di citare il primo
resta la title track. mente arrabbiate. po’ e puntare più sull’impatto. Burial.
ANDREA POMINI SIMONA VENTRELLA MANUEL GRAZIANI GIORGIO VALLETTA
80/100 60/100 67/100 87/100

SOMEDAY STRAIGHT ARROWS SUPERSONIC BLUES MARGHERITA ZANIN


UNA GIORNATA BREVE 21ST CENTURY VOL. 1 RADIOMARGHE
AUTOPRODUZIONE GOODBYE BOOZY AUTOPRODUZIONE VOLUME!/PLATFORM MUSIC

Immersi in Il miglior Quel che A due anni


un contesto garage in amo dei di distanza
“concettua- circolazione Superso- dall’album
le” anni 90, ha un nome: nic Blues d’esordio,
ma costruiti Straight. E è la loro la savonese
su un suono un cogno- assoluta Margherita
moderno, me: Arrows. dedizione Zanin ri-
prodotti da La densità e a un suono torna con
Cristiano Lo Mele dei Pertur- il groove della sezione ritmica, la che s’impasta del miglior rock quattro nuovi brani che, stili-
bazione (e la mano si sente), i chitarra tagliente, la voce mid-fi, underground heavy dei 60’s - sticamente, non si allontanano
torinesi Someday raggiungono le armonizzazioni beatlesiane toccherà ancora fare il nome eccessivamente da quelli con-
l’obiettivo di un secondo lavoro dei cori fanno di 21st Century il dei Blue Cheer - ma con uno tenuti in Zanin. Spiccano nel
di ottima fattura. Rock italiano, pezzo perfetto. Cyberbully spin- stile garage grezzo e spontaneo. lotto Piove, una delicata ballata
con punte progressive e alter- ge ancor più sul lato groovy, un Non c’è nulla di artefatto in in perfetto equilibrio tra soul e
native rock; e quel senso di ma- po’ Beck e un po’ Primal Scream loro. Un po’ simili ai Dzjenghis bossanova (che credo farebbe
linconia imperante che rende la era Screamedelica. È appena Khan. Come in Wicked Man, drizzare le orecchie a Mina e
loro musica penetrante. Inte- uscito il terzo album della band facciata b del loro secondo sin- Ornella Vanoni), e il caldo e vi-
ressantissimi. di Sydney, On Top!: di nome e golo; mentre Freaks! Gotta Be tale rock FM di Travel Crazy.
MARIO RUGGERI di fatto. Free rivela qualcosa dei primi STEFANO D’ELIA
75/100 MANUEL GRAZIANI Sabbath rock. 65/100
82/100 CLAUDIO SORGE
80/100
RUMOREMAG.COM | 93
F L A S H B AC K P E T E R S E L L E R S A N D T H E H O L LY W O O D PA R T Y

PETER SELLERS AND THE


HOLLY WOOD PART Y

MILANO PSICHEDELICA

che aveva avuto il proprio manifesto nella quello che fruttò alla band uno slot di
raccolta Eighties Colors e i cui cardini supporto ai Jazz Butcher. Con Pat Fish
estetici erano compresi fra la psichedelia e soci i milanesi condividevano la spinta
dilatata dei torinesi No Strange e il dark intellettuale, il jingle jangle opalescente e
garage dei tosco piacentini Not Moving. lo psycho pop adamantino. Un’estetica che
Era come se garage, beat e psichedelia ne faceva una sorta di avamposto italiano
avessero iniziato a convergere in un della scena C86 britannica e che procurò
caleidoscopio di suoni per dar vita ad alla loro Chaotic Shampoo & Strange
uno dei movimenti DIY più eccitanti del Rock’n’Roll un posto nella compilation
periodo. Di quel clima culturale i Peter della Glass Records 50,000 Glass Fans
Sellers And The Hollywood Party furono Can’t Be Wrong insieme a Pastels, Nikki
originali esponenti. Un ideale ponte fra lo Sudden e Spacemen 3. Non è un caso
stralunato psycho pop barrettiano ed entità che con Chaotic Shampoo inizi anche
spurie dell’underground britannico come questa preziosa ristampa targata Spittle.
Swell Maps e Television Personalities, per Un LP e un CD in cui, per la prima volta,
un immaginario che abbracciava sia la viene raccolto il materiale pubblicato
PETER SELLERS AND THE Swinging London di Beatles e Stones che su compilation, singoli e cassette ormai
l’arcana Albione di Julian Cope e Robyn introvabili. Come la mitica Peter Sellers
HOLLYWOOD PARTY Hitchcock. Oltre ad essere artefici del Meets Syd Barrett, su cui appariva la
THE EARLY YEARS 1985-1988
SPITTLE progetto e di numerose entità collaterali, fragile e melodiosa invocazione indirizzata
Stefano Ghittoni e Tiberio Longoni all’ex Pink Floyd, dal titolo Stolen Letter.
A metà anni 80 c’era una Milano che (alias Magic Y e Uncle Tybia) furono i Fra demo e materiale intitolato ai side
rifiutava l’ottimismo steroidizzato di quella catalizzatori di una una vivace comunità project di Ghittoni e Longoni, Early Years
“da bere” e il nichilismo introspettivo artistica, che nella psichedelia avevo rappresenta una fulgida testimonianza
del post punk. Erano ragazzi che non si trovato il modo per uscire dal conformismo di un periodo caotico ma creativamente
riconoscevano più negli input culturali di quegli anni. Un folto underground ricchissimo, propedeutico ai due album
della propria generazione e che iniziarono a indipendente che si riconosceva in della band. Autentiche pietre miliari dei
guardare ai 60s come fonte di inspirazione. microetichette come la Crazy Mannequin neo 60s italici.
Gruppi come Four By Art, Pression X e Bad (gestita dallo stesso Ghittoni) o la label/ 80/100 DISCO
Medicine rappresentavano l’avanguardia fanzine Tambourine Man. ZERO EXTRA
meneghina di un movimento più vasto, L’anno zero per i Peter Sellers fu l’86,

TESTO DI DIEGO BALLANI


RETROPOLIS DICEMBRE 2018

THE 7TH PLAIN AA.VV. AA.VV. AREA


CHRONICLES BROWN ACID: THE SEVENTH TRIP HARMONY IN MY HEAD – UK 1978 GLI DEI SE NE VANNO,
A-TON RIDING EASY POWER POP AND NEW WAVE 77-81 GLI ARRABBIATI RESTANO!
CHERRY RED WARNER
Memorie rave da Luke Slater, qui Giunti in un baleno già al settimo
fotografato a metà anni 90 men- volume dei Brown Acid ( il Nug- Se circoscrivere il power pop è Compie 40 anni l’ultimo disco
tre come The 7th Plain si occupa- gets hard degli anni 70), Lance sempre stata un’operazione spe- degli Area con Demetrio Stratos.
va del chillout prima di ributtarsi Barresi e la sua crew di investi- ricolata, la cosa si fa ancora più Il primo senza Paolo Tofani,
nella bolgia, o del ritorno a casa gatori dell’America sommersa complicata quando la si declina senza il contributo teorico/
con le cuffie e la stanchezza che dei 70’s licenziano questa nuova nell’Inghilterra di fine 70 in cui testuale di Gianni Sassi e il mar-
scende insieme al resto. Attimi raccolta killer, la più rumorosa e il confine fra punk, new wave e chio Cramps (uscì per la Ascolto
di uguale peso specifico, come selvaggia dell’intero lotto Brown revivalismo 60’s è sempre stato di Caterina Caselli). Lucido inno
dice lui stesso: “Parte della notte, Acid fino ad ora. Si è ad esempio arbitrario. Buzzcocks, Barracu- alla disillusione costruttiva (il ti-
parte dell’esperienza”. Ai quali la a lungo vociferato che Greg Ginn das, Records ed Elvis Costello si tolo), all’epoca venne accusato di
techno cosmica di Slater puntava, dei Black Flag avesse preso il assomigliano poco per fortune e aver smussato in direzione fusion
costruita su ritmi sfaccettati e riff di No Values dal brano che background, ma condividevano una delle realtà musicali più di-
synth ariosi, con grana puramen- apre la raccolta: The Sorcerer dei passione per i power chords, rompenti del decennio. In realtà
te analogica e gran carica emo- Pegasus. Per non parlare della sguardo retrospettivo e proiezio- non è così: l’album contiene forse
zionale. Uscito Chronicles I due devastante Good Times dei Nobo- ne verso il futuro. Questo basta le prove migliori di Stratos col
anni fa, oggi arrivano altri due dy’s Children, band a cavallo tra per fare di questa raccolta in tre gruppo (Acrostico In Memoria
volumi (e un cofanetto completo): 60’s e 70’s, puro Texas flashbacks CD un’opera compatta ed esau- Di Laio), la loro migliore canzo-
il II replica lo schema, quattro scum of the earth, già segnalati in stiva. A differenza delle cugine ne “pop”, Hommage À Violette
tracce edite fra ’94 e ’95 e quattro vecchie compilation come High In americane, le band britanniche Nozières, nuove combinazioni
inedite; il III è invece tutto noto, The Mid Sixties. E poi il vero crack avevano un sound più aggressivo d’innesti jazz ed elettronici con
ma compilato a tema con le cose di Brown Acid, i Blue Amber con e omogeneo. L’avvento del nuovo quella inconfondibile torsione
più tendenti verso ambient, ritmi We Got Love: roba esplosiva, 1971 decennio costrinse le superstiti a mediterranea. E chissà dove si
spezzati, astrazione. Datato, ma fuzz garage proto hard (pensate a mutar pelle per non scomparire. sarebbero spinti ancora se Stra-
storicamente pesante. uno Sky Saxon iper fuzz). ANDREA POMINI tos fosse rimasto tra noi. Ottima
ANDREA POMINI CLAUDIO SORGE 85/100 DISCO la rimasterizzazione.
80/100 DISCO 80/100 DISCO ZERO EXTRA ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
72/100 EXTRA ZERO EXTRA 78/100 DISCO
ZERO EXTRA

BRAN CHRIS CORNELL COVEN BOB DYLAN


A BOX OF BRAN CHRIS CORNELL WITCHCRAFT DESTROYS MINDS MORE BLOOD, MORE TRACKS:
RISE ABOVE UMG AND REAPS THE SOULS THE BOOTLEG SERIES VOLUME 14
REAL GONE MUSIC COLUMBIA
Impazzirebbe per questa Si vuole così bene all’uomo, e a
ristampa il chitarrista dei ciò che ha rappresentato per chi Allestimento occulto perfetto, Tutti quei “se” e quei “ma” della
Mammoth Weed Wizard è cresciuto negli anni 90, che personalità, ma soprattutto storia del rock. Strasentiti, mitiz-
Bastard, innamorato delle si vorrebbe scrivere di questa l’intuizione tipica dei precursori: zati. E sempre più spesso restau-
antiche leggende della sua terra raccolta postuma come di uno sono stati questi i grandi meriti rati. Molti riguardano Bob Dylan
natale, il Galles. I Bran sono, straordinario testamento di dei Coven. Nati nel 1969 - l’anno e la monumentale Bootleg Series
anzi erano, questa oscura band eclettismo artistico. Purtroppo in cui si chiudono i 60’s, anche li ha visitati quasi tutti. All’appello
gallese che si esprimeva nella non è così. Anche l’affetto e la idealmente, da Charlie Manson mancava Blood On The Tracks
lingua antica degli avi e suonava nostalgia cedono il passo di fron- ad Altamont - i Coven sono stati nella sua incarnazione primigenia
un dolce/acido concentrato di te agli scivoloni di una carriera negli anni a seguire una fonte di newyorchese, prima che il nostro
heavy progressive folk, a metà che assomiglia a una discesa nel ispirazione per interi filoni rock risuonasse il tutto con altra band
dei gloriosi anni 70. In questi maelstrom, con Cornell sbatac- ed heavy metal. Pensate solo che a Minneapolis. La seconda ver-
suoni c’erano implicazioni chiato tra tentativi soul, repecha- un brano del loro primo album si sione ha fatto la storia, la prima è
dark, addirittura proto doom, ge A.O.R., improbabili duetti e chiamava Black Sabbath e il loro rimasta un mito da bootleg. Ora ci
e deviazioni space rock. E non cover da karaoke bar. Un disastro bassista Oz Osbourne. Quanto sono 87 tracce, sparse su sei CD,
è estranea ai Bran neppure che non intacca lo splendore del alla musica strettamente intesa, per valutare le cose lucidamente.
una base glam. Lee Dorrian, primo troncone fino a Superun- be’, il loro mito non pare sempre E concludere che Dylan aveva
ricercatore archeologo dei known. Ma, come forse è giusto all’altezza della fama che si sono capito tutto al volo: Tangled Up
diamanti oscuri dei ’70 ha che sia, Chris Cornell si sofferma costruiti. In realtà, non c’è nulla In Blue e compagnia suonano qui
impiegato anni a mettere assieme sul resto, delineando un quadro di heavy e spesso neppure di scarne e autobiografiche (versi in
questa raccolta dei tre album, più onnicomprensivo, anche nelle rock nel loro primo disco, oggi prima persona), ma anche troppo
demo, incisi in vita dal gruppo cadute rovinose. I feticisti giove- ristampato ufficialmente. Sembra John Wesley Harding rispetto
gallese, tra il 1974 e il 1976. Ed ranno di qualche gadget curioso, più un musical dell’occulto, con alla personalità che acquisiranno
eccoli di nuovo qua. Spiazzanti, per gli altri mano sul cuore ma ballate e melodie pop/R&B 60’s. nella versione definitiva. In ogni
intriganti, assolutamente puntina sollevata dal disco. Però il fascino rimane. caso, testimonianza inestimabile.
originali. EMANUELE SACCHI CLAUDIO SORGE EMANUELE SACCHI
CLAUDIO SORGE 64/100 DISCO 69/100 DISCO 84/100 DISCO
80/100 DISCO 68/100 EXTRA ZERO EXTRA 70/100 EXTRA
78/100 EXTRA
RUMOREMAG.COM | 95
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

MAD TIMOTHY METALLICA MORTIIS


A VERY SNUG JOYNER …AND JUSTICE FOR ALL THE SONG OF A LONG FORGOTTEN
OUT-SIDER REMASTERED GHOST
UNIVERSAL FUNERAL INDUSTRIES
C’è ancora molto da scoprire nel
passato del rock. Gruppi sepolti La notizia è che il suono di Si tratta in definitiva del ripristino
BADFINGER dalla storia. Acetati che si ritro- questo remaster si avvicina, dell’archetipo. Meglio ancora, del
BADFINGER/
vano in qualche vecchia cantina. più dell’originale, a quello che feto dell’archetipo che condurrà
WISH YOU WERE HERE
REAL GONE MUSIC
Collezionisti privati che ne en- avremmo voluto sentire da … il nostro alla monumentale e
trano in possesso. E poi succede And Justice For All. Perché magica costruzione di Anden
Ham, Molland e Evans che escono dischi come questo l’album più assurdamente cri- Som Gjorde Oppror nonché alla
erano cantanti e composi- dei Mad Timothy. Dei quali poco, ticato nella storia del Metallica partnership con la svedese Cold
tori coi fiocchi, capaci di anzi, nulla si sa. Una band uscita (per inciso un capolavoro di Meat Industry di Karmanik.
mescolare riff muscolari e dagli anni in cui si protestava scrittura metal) aveva un grande Originariamente concepito come
melodie zuccherine per la guerra in Vietnam; droga e problema. Un suono che l’ha singolo episodio demo nel ‘93,
sesso a influenzare pesantemente parzialmente distrutto. La bat- ritrova qui smalto e coloritura
il modo di scrivere musica. I Mad teria di Ulrich e alcune chitarre grazie anche all’artwork di
Timothy avevano un loro stile di Hammett erano francamente David Thierree (già responsabile
psichedelico originale. Potevano fastidiose. Piatte, schiacciate, grafico nel set delle ristampe
suonare come dei Blue Cheer senza potenza. Eppure, nono- pubblicate lo scorso anno). Una
narcotizzati (Strong Enough), stante questo, il disco esplodeva marcia funebre e neo psichedelica
macerarsi in ballate vagamente come Master Of Puppets per vi- caratterizzerà il nostro in questa
dylaniane (Master Of War) o sione della musica heavy. E più prima fase; tramite una cadenza
doorsiane (Find My Place) o di una volta ci si è immaginati la neo medievale e tolkeniana
stonare, improvvisando tentativi sua reale portata con una produ- segnata dalle matrici kraut
improbabili di jazz rock zappiano zione diversa. Ecco oggi, seppur di Tangerine Dream/Schulze
(Snug Joyner). E riprendere alla ancora lontani, cominciamo a (l’arcaismo generativo è quello di
fine la via dei Blue Cheer. La cosa intravedere qualcosa. Che sa an- Atem) e dal tragico/notturno di
che gli riusciva meglio. cora una volta di capolavoro. Chopin.
CLAUDIO SORGE MARIO RUGGERI STEFANO MORELLI
70/100 DISCO 90/100 DISCO 80/100 DISCO
ZERO EXTRA 73/100 EXTRA ZERO EXTRA
LUCIANO CILIO
E GIROLAMO DE
SIMONE
I NASTRI RITROVATI
KONSEQUENZ

La musica totale - allergica


ai confini, al contempo
minimale e tendente TOM PETTY
all’assoluto - di Cilio, un
THE POLICE PRIMAL SCREAM
AN AMERICAN TREASURE EVERY MOVE YOU MAKE, GIVE OUT BUT DON’T GIVE UP: THE
intensissimo work in REPRISE THE STUDIO RECORDINGS ORIGINAL MEMPHIS RECORDINGS
progress. UNIVERSAL SONY
Normale diffidare, se la prima
uscita postuma di uno il cui Il contributo dato dalla band Figuriamoci fosse stata questa
greatest hits del 1993 ha da all’evoluzione del rock è la forma definitiva di GOBDGU,
anni sfondato quota dieci sotto gli occhi di tutti. Non fu a rinvangare certe perplessità -
milioni di copie è una raccolta. semplicemente una questione facciamo una: non era Screama-
Eppure, stando ai passi degli di reggae bianco o di less is delica - della stampa nel 1994. Di
eredi di Petty, la strada pare more (la logica che regalò assi sicuro era la versione più vicina
giusta: moglie e figli a stilare come Walking On The Moon ai sogni di Gillespie, prima che
la scaletta, ma insieme a pezzi o Don’t Stand So Close To una mano esterna rivoltasse il
di Heartbreakers a garantire Me), i Police convogliarono disco da cima a fondo affidandolo
natura doc al tutto. E 245 minuti le istanze del dopo punk e a un George Drakoulias fresco di
e quattro dischi che privilegiano della new wave in un’identità Black Crowes. Solo che il nastro
versioni alternative e inediti, pop armonica strettamente ritrovato da Innes in una scatola
partendo da una Surrender individuale, che non mancò di (storia sempre credibilissima, tra
rimasta fuori dal debutto e cogliere le istanze tradizionali l’altro) ripropone sì per intero il
arrivando fino a un live del 2016 del jazz, quelle progressive ed disco come registrato con Tom
THE KINKS di Hungry No More. Classici elettroniche (il colpo di Ghost Dowd e la Muscle Shoals Rhytm
ARE THE VILLAGE GREEN quasi tutti schivati quindi, in In The Machine), financo quelle Section, ma resta di rilevanza
PRESERVATION SOCIETY quella che pare una versione per etniche. Every Move You Make relativa: nel gioco dei paragoni
BMG completisti di Playback, raccolta ne riassume il sentiero in vinile, meglio le ballate (ancora più inti-
di rarità del 1995 qua nemmeno riproponendo i cinque episodi me e senza filtri) che pezzi come
Uno dei capolavori assoluti sfiorata. Ma sintesi che non tiene in un box corredato da un sesto Rocks, ad esempio, spesso più
del ’68 anche perché conto del livello medio altissimo movimento, Flexible Strategies, monodimensionali. Tanto vale
con i tumulti giovanili di di AAT, oltre al suo promettere che raccoglie b-sides ma risparmiare, da troppo non esce
quell’anno c’entrava meno altro materiale d’archivio di pari dimentica inspiegabilmente Fall una nuova versione deluxe di
di zero, nonché uno dei livello. Out. Tutto sommato doveroso, a Screamadelica.
gioielli della corona Kinks. FRANCESCO VIGNANI 40 anni da Outlandos D’Amour. FRANCESCO VIGNANI
80/100 DISCHI STEFANO MORELLI 65/100 DISCO
84/100 EXTRA 80/100 DISCO 50/100 EXTRA
96 | RUMOREMAG.COM 70/100 EXTRA
CAMPIONI
RETROPOLIS DICEMBRE 2018 LA MUSICA
AL MICROSCOPIO

A CURA DI ANDREA POMINI

JAWBREAKER
KISS THE BOTTLE (1992)
DA: 2’40” - 2’52”

Studio Razor’s Edge di San


Francisco, agosto ‘92. Blake
PUSSY R.E.M. MIKAEL TARIVERDIEV Schwarzenbach ancora non lo
INVASION LIVE AT THE BBC SEVENTEEN MOMENTS OF SPRING
VINTAGE/ROCKADROME UNIVERSAL EARTH sa, ma quella che ha appena
finito di registrare è l’ultima
A lungo accreditato come il Il disco live definitivo per la Un pregio, oltre la musica, della canzone in cui canta con la sua
secondo album dei Jerusalem, band di Athens, un po’ per una serie di ristampe di Tariverdiev voce. La sua prima voce. Sono
il disco dei Pussy, che uscì nel concorrenza non indimentica- targate Earth? L’aprire squarci sei anni che si sgola, e quella
1973, sempre prodotto da Ian bile e un po’ per le dimensioni non scontati sulla cultura sovie- cosa sempre più roca, sempre
Gillan, ebbe in realtà una storia del box in oggetto. Otto dischi tica dei ‘70, il rivelare analogie più provata da tour e sigarette,
molto diversa. E infatti si scelse di per quasi 400 minuti di live “per nascoste da anni di propaganda è diventata uno dei simboli dei
trovare un nuovo nome alla band. la BBC” più che “alla BBC”: c’è occidentale. L’URSS aveva il suo Jawbreaker. Anche la band è
Tanto per cominciare, solo in tre ovviamente l’unica Peel session James Bond, ad esempio: Maxim mutata, è diventata sempre
dei Jerusalem, guidati da Paul della band del 1998 (una di Isaev. Operava sotto copertura più originale e rumorosa, ha
Dean, ne erano coinvolti. E poi troppo, visto come la band fosse nella Germania nazista, per sa- integrato la radice hardcore
lo stile, il modo di comporre, la poco sopportata dal barbuto botare negoziati con gli USA in degli inizi con il noise, e sta
qualità delle canzoni: tutto molto conduttore) e qualche registra- chiave anti sovietica. Ma era un
avvicinandosi a quello storytel-
diverso dai Jerusalem. Che, nel zione isolata negli anni, ma altri Bond stile Patto di Varsavia: ri-
ling emo punk evoluto che
loro primo e unico disco, partendo sono i motivi d’interesse. Un flessivo, modesto, fedele, malin-
da una base british blues si conico. Altro che cocktail, e altro diventerà la sua cifra stilistica
concerto a Nottingham nel 1984,
aggiravano dalle parti di un denso che luogo comune dell’agente del principale negli anni a venire.
con il gruppo a bruciare adrena-
e potente dark sound. Invece i KGB come bruto senz’anima. La Pochi giorni dopo, i tre partono
lina in un set di primi classici.
Pussy sono una sensazione più Oltre a uno show londinese nel serie TV si chiamava Seventeen per un tour che li porterà per
glam, con un gusto per la canzone 1995 per il controverso tour di Moments Of Spring e divenne la prima volta in Europa, dopo
pop, ma che pur sempre rimaneva Monster e uno a Glastonsbury popolarissima così come la sua alcune date sulla costa est degli
indefettibilmente hard rock. nel 1999 a defezione di Bill Berry colonna sonora. Sviluppata su USA. E il 24 agosto, a Kalama-
(Immagino che album d’intrigante già avvenuta: enfasi (e doppioni) un tema struggente, densa di zoo, Blake si rompe. Il dottore
glam come questi siano nella testa soprattutto sul finale di carriera, romanticismo e sottile tensione dice che nelle corde vocali
di gente come Clayton Burgess dei e non è un buon segno se oggi si come il suo protagonista, scritta c’è un polipo grosso come un
Satan’s Satyrs). rimpiange anche quello. ed eseguita magistralmente. acino d’uva, e la convalescenza
CLAUDIO SORGE FRANCESCO VIGNANI ANDREA POMINI in silenzio è di due settimane.
80/100 DISCO 87/100 DISCO 82/100 DISCO Per i Jawbreaker del ‘92 can-
ZERO EXTRA ZERO EXTRA ZERO EXTRA cellare o anche solo posticipare
un tour vuol dire perdere soldi
già spesi, non incassarne altri
e rimettersi a cercare casa e
lavoro. Si parte lo stesso allora,
canterà il roadie e Blake suo-
nerà solo la chitarra. Ma non
funziona, e Blake ricomincia
subito. Tre settimane dopo, in
TELESCOPES TIMORIA GECKO TURNER Irlanda, uno sputo enorme e
EARLY STUDIO RECORDINGS VIAGGIO SENZA VENTO SONIQUETE sanguinolento ferma finalmen-
BANG! 25° ANNIVERSARIO LOVEMONK te la giostra. Lo operano,
UNIVERSAL e dopo cinque giorni è di nuovo
Raccolta puramente compilativa, Dopo quattro album pubblicati al microfono. La voce “era
Early Studio Recordings mette Se anche l’Italia ha avuto dischi a partire dal 2003, il veterano due ottave più alta. Non aveva
in fila i primi quattro EP (Kick generazionali, e se per dischi spagnolo Gecko Turner tira le carattere, era uno strumento
The Wall, 1989; 7th Disaster, generazionali intendiamo album fila di una carriera da prege- difficile da padroneggiare e do-
1989; The Perfect Needle, 1989; che hanno accumunato, avvici- vole artigiano del ritmo con vevo forzarlo per farlo ritorna-
To Kill A Slow Girl Walking, nato, rappresentato, che sono quest’antologia, 13 brani editi re a quella che sapevo essere la
1990) della psych/noise/ diventati un linguaggio comune e uno nuovo. Una scaletta che mia voce.” Ci riuscirà, e molto
shoegaze band di Burton Upon e che hanno portato il rock a trasuda amore per tutto ciò bene. Ma Kiss The Bottle è un
Trent che mise a ferro e fuoco essere non musica esclusiva, che è riconducibile al concetto
congedo perfetto: struggente
la scena britannica con J&MC, ma inclusiva, allora dobbiamo di groove globale – funk ame-
esempio dello storytelling
Chapterhouse e MBV a cavallo parlare di Viaggio Senza Vento ricano e africano, mescolanze
tra ‘80 e ‘90. Il pregio: riproporre dei Timoria. Chi ha vissuto quel latine, afrobeat, Brasile, soul
di cui sopra, e musica che
a beneficio di nuove generazioni periodo ricorda ancora quel disco classico, quattro quarti non avanza impetuosa e melodica,
(?) versioni remasterizzate di come centro vitale di una comu- esasperato – e la giusta propor- sbriciolando i classici chugga
canzoni dimenticate della prima nità, quella rock, che diventava zione di stile e sudore nel ripro- chugga chitarristici del trio
produzione dei Telescopes, per sempre più grande. Viaggio porlo. Sicuro sia con l’inglese fra rallentamenti e impennate.
intenderci quella sulla label Senza Vento divenne il seguito sia con lo spagnolo e polistru- Nella discografia appare come
londinese Cheree, appena culturale, sociale e aggregativo mentista, Turner ha sia il por- un mezzo scarto, per una com-
antecedente quella su Creation. dei Litfiba. Omar Pedrini, uno tamento esperto del cantante pilation di band del Mission
Il difetto: avere lasciato fuori dei più sensibili chitarristi rock che ha visto molti palchi, sia il District di San Francisco, ma
(forse per questioni di copyright) d’Italia, e Francesco Renga erano tocco leggero e competente del in realtà è Cenerentola. La voce
Forever Close Your Eyes dallo in grado di scrivere grandi can- beatmaker, e sa scrivere canzo- è devastata, perfetta. Passata
split del 1988 con i Loop. zoni (Sangue Impazzito). Il loro ni pop niente male. Non inventa la metà, allunga l’ultima parola
Musiche lontane ormai 30 anni, segreto fu quello. E oggi lo rico- molto, ma avercene. E il pezzo di una frase in un urlo di 12
ma sempre vive, architravi nosciamo ancora una volta, a 25 nuovo (Cortando Bajito) è un secondi che pare il colpo di
dell’indie pop a venire. anni di distanza. treno da pista garantito. grazia. Da leggere sembrano
ANDREA PREVIGNANO MARIO RUGGERI ANDREA POMINI pochi, 12 secondi. Da leggere.
70/100 DISCO 83/100 DISCO 79/100 DISCO
ZERO EXTRA 80/100 EXTRA 82/100 EXTRA
RUMOREMAG.COM | 97
D U E M I L A D I C I O T T O

I DISCHI.DELL'ANNO

A CURA DELLA REDAZIONE


RETROPOLIS I DISCHI DELL'ANNO

ROXY MUSIC
ROXY MUSIC
10 AA.VV.
ESTERNO NOTTE VOL. 2
45th ANNIVERSARY ESTERNO NOTTE JAZZ
SUPER DELUXE EDITION ESTERNO GIORNO D’ESTATE
UMC FOUR FLIES

“Un UFO abbattutosi sull'art rock britannico del “Lo si ripete sempre per la
1972: indefinibile, avveniristico, sconcertante. In library music italiana dei ’60 e
sé conteneva il rock più glamour mai ascoltato, i ’70: le riserve sembrano infinite,
migliori '80, il new romantic, Bryan Ferry e Brian Eno. nonostante anni di ricerche
Ascoltando il fatidico demo del '71, che conquistò col setaccio. Pare impossibile,
Richard Williams di 'Melody Maker' e portò i Roxy ad esempio, che roba come la
Music a incidere l'album, si arguisce quanto abbia serie Esterno della romana Four
contato il lavoro successivo di cesello. I lavori sono Flies esca fuori solo ora, perché
chiaramente lontani dalla forma migliore, poco più siamo allo stato dell’arte del
di un caos di sperimentazioni abbozzate, ma rivelano genere. Tre nuovi volumi a tema:
(Ladytron) la forza dell'eredità King Crimson”. Esterno Notte Vol. 2 è il lato più
E M A N U E L E S AC C H I , “ R U M O R E ” N . 3 1 3 poliziesco e funk della faccenda,
groove da inseguimento e assoli
“Proprio come The Velvet Underground And Nico, fuzz, tasti acidi e un Severino
Roxy Music – ora pubblicato in una sontuosa edizione Gazzelloni languido in chiusura. Esterno Notte Jazz
deluxe per il quarantacinquennale – è davvero in segue la traccia del titolo, documentando le incursioni
anticipo sui tempi nel suo sfidare lo status quo del rinfrescanti del jazz nello schema collaudato delle
rock. Resta un lavoro impertinente e sperimentale che colonne sonore del tempo. Esterno Giorno D’Estate,
si è dimostrato influente per generazioni di musicisti infine, è tutto un dabadà e dubidù da gita al mare o
nei mondi del punk, del post-punk, del new romantic e cocktail serale, flautini e psichedelia cotta al sole. Tutto
dell'elettropop contemporaneo”. favoloso”.
DAV I D C H I U , “ T H E Q U I E T U S ” ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 315

THE BEATLES
disco si conclude con 13 minuti di Helter Skelter
che mostrano i Beatles nel pieno della loro cupezza
e sporcizia sonora, duri e heavy. Stavano davvero
8
THE BEATLES 50th ANNIVERSARY facendo dell'heavy metal, e dannatamente bene,
APPLE
addirittura prima dei Black Sabbath”.
WA D E TATA N G E L O , “ S A R A S O TA H E R A L D T R I B U N E ”

“Gli ultimi tre dischi ti portano nello studio di “Il disco di 'Sessions' offre un sacco di informazioni sui
registrazione con i Beatles ed è un luogo affascinante Beatles, non solo musicisti supremamente dotati ma
in cui trovarsi, e molto più divertente di quanto ci si anche scrupolosi artigiani e sperimentatori entusiasti.
possa aspettare considerato tutto quanto è stato scritto Ci sono pure momenti di estrema intimità che rendono
sull'acrimonia. Sì, anche Yoko sembra una presenza la band nota per aver 'cambiato il volto della musica
gradita nella take di 10 minuti di Revolution 1. Il quarto pop così come la conosciamo' ancora più umana”.

R A N DY L E W I S , “ L O S A N G E L E S T I M E S ”

RUMOREMAG.COM | 99
RETROPOLIS I DISCHI DELL'ANNO

7 SOFT CELL
KEYCHAINS AND
6 AA.VV.
REVOLUTIONARY SPIRIT
SNOWSTORMS THE SOUND OF LIVEPOOL
THE SOFT CELL STORY 1976 – 1988
CHERRY RED
UNIVERSAL

“Nulla poteva fare immaginare un lavoro di archivio “Analogamente al recente box Manchester North Of
come questo K&S, esaustivo al punto che auspicabile England, Revolutionary Spirit racconta una rinascita
sarebbe una versione più asciutta dedicata ai fan meno culturale officiata attraverso la musica pop, ben sapendo
completisti. 12 ore e nove dischi, come accennavamo che in questo caso la storyline è meno lineare […] Il tutto
in sede di intervista, e tutte relative ai cinque anni (e è raccontato con la solita mano felice dai complilatori,
primi tre dischi) dal 1980 al 1984 in cui il gruppo trovò attenti ad alternare classici da John Peel Show a brani che
residenza presso Phonogram”. hanno davvero dato il via a piccole rivoluzioni”.
FR ANCESCO VIGNANI , “ RUMORE ” N . 320 DIEGO BALL ANI, “RUMORE” N. 313

“Definire questo boxset di dieci dischi che copre l'intera “Mentre il recente box Manchester – North Of England
carriera dei Soft Cell 'esaustivo' sarebbe un eufemismo. ha rafforzato la credenza diffusa che Manchester abbia
È un tesoro per i fan delle leggende del synth pop, il influenzato il corso del punk e quello che è accaduto
che è ancora più rimarchevole se si considera che Marc dopo, l'altrettanto tempestivo Revolutionary Spirit
Almond e Dave Ball hanno raggiunto la fama finendo rimette le cose in pari e ci ricorda che gli ossessionati
in cima alle classifiche con la loro cover di Tainted musicomani di Liverpool non hanno mai avuto bisogno
Love nel 1981 e si sono sciolti appena tre anni dopo, di percorrere per 40 miglia la East Lancs Road per
riformandosi nel 2001 per un tour e un nuovo album sentire i venti del cambiamento nella seconda metà
prima di separarsi nuovamente”. degli anni 70”.
S I M O N B U T T O N , “AT T I T U D E ” T I M P E AC O C K , “ R E C O R D C O L L E C T O R ”

JOE CAR SEAT

5 4
STRUMMER HEADREST
JOE STRUMMER 001 TWIN FANTASY
IGNITION MATADOR

“Questo box set, a 16 anni dalla scomparsa di Joe, è “Twin Fantasy è un capolavoro DIY, un progetto
incentrato sui suoi lavori extra Clash, pre e post, anche iper-ambizioso registrato col culo che parla di
grazie all’opera di recupero del materiale d'archivio omosessualità e disagio post adolescenziale,
assemblato dalla vedova Strummer. […] Il materiale decostruendo la classica narrazione da slacker tipica
selezionato è di sicuro più adatto a un pubblico di dell'indie americano. E lo fa sia con lampi corali che
fan iniziati, ma mostra la poetica strummeriana nel con suite da dieci minuti e finti scarti da un minuto
suo complesso, aggiungendo tasselli importanti per scarso (Stop Smoking). Questa nuova versione è
la comprensione di un artista che ha sempre cercato cristallina, ed è sbagliato biasimare un artista che dà
nuove vie”. all'opera che l'ha definito la forma che avrebbe voluto
A N D R E A VA L E N T I N I , “ R U M O R E ” N . 3 2 1 darle in primo luogo. Ma dispiace pensare che ci sarà
chi non ascolterà mai la versione originale di questo
“Preferendo il collage alla cronologia, Joe Strummer classico contemporaneo”.
001 tratteggia un ritratto complesso e vivido di E L I A A L OV I S I , “ R U M O R E ” N . 3 1 3
Strummer al di fuori dei Clash [...] Una compilation
con tutti questi spigoli solitamente rimane territorio “Twin Fantasy non è solo uno dei tanti album di
per convertiti, ma Joe Strummer 001 spiega la Toledo pubblicati su Bandcamp. È un ambizioso
sensibilità del rocker e può essere d'ispirazione anche ciclo di canzoni eletto suo capolavoro dal piccolo ma
per i neofiti. I Clash erano onnivori e appassionati, fervente culto online che circonda il musicista […] Un
ma la loro familiarità può alle volte far passare sotto album con un livello di specificità scioccante, che tocca
silenzio il loro senso di avventura e la loro portata sensazioni familiari per chiunque da giovane abbia
emotiva. E non è questo il caso”. desiderato e si sia fatto spezzare il cuore”.
STEPHEN THOM A S ERLEWINE , “ PITCHFORK ” M ARK RICHARDSON , “ PITCHFORK ”

100 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS I DISCHI DELL'ANNO

CANZONIERE FELT
DEL LAZIO A DECADE IN MUSIC

3 2
CHERRY RED
LASSA STA' LA ME
CREATURA
FONÉ

“La formazione raddoppia con l’arrivo di musicisti “Nei primi cinque album della band le premesse
di estrazione extra folk, e alla dotazione di base si di un rock colto e scapigliato venivano filtrate
aggiungono strumenti elettrici, sassofoni, batteria, dalla sensibilità crepuscolare di Lawrence e dalla
percussioni di varia origine. Paiono fricchettoni da preparazione classica di Maurice Deebank. Nasceva
comune più che etnomusicologi, e Lassa Sta’ La così un sound solenne, minimale ed etereo, suddiviso
Me Creatura lo certifica. Dischi Del Sole rifiuta di fra arabeschi elettroacustici, afflato ambientale e le
stamparlo, i puristi sbiancano. A partire dalla copertina tentazioni pop di un leader che non faceva mistero di
il linguaggio è nuovo, influenzato dall’aria inebriante che puntare al più ampio riconoscimento popolare”.
si respira, e quindi da jazz, rock progressivo, psichedelia, DIEGO BALL ANI, “RUMORE” N. 313
improvvisazione, spinte etniche”.
ANDREA POMINI, “RUMORE” N. 317 “Il piano per raggiungere la fama globale non è andato
a buon fine, ma in questi dischi c'è della musica
“Il primo album del Canzoniere del Lazio è una assolutamente essenziale. Fondendo il tintinnio della
collezione di veraci canti di lotta che portano titoli tipo Rickenbacker dei Byrds di metà '60 e il pop oscuro dei
Comunisti Della Capitale. Poi, nel 1974, se ne escono '70, culminando in un suono che era psichedelia e pop
con questo monumento panetnico di saltarelli affogati in parti uguali, i Felt diventarono in fretta un pilastro
nell’acido, improvvisazioni free, sangue, sudore, delle classifiche indie anni 80 […] Fortemente influente
orgie meticce e inni pagani. Per gli ambienti del folk all'epoca, il talento di Lawrence per le melodie pop
politico italiano fu uno scandalo, e ai cortei del primo all'interno di strutture indie non è secondo a nessuno, e
maggio le quotazioni del gruppo romano calarono dopo decenni la forza di questi album resta immutata”.
drasticamente”. CHRIS TODD, “ THE LINE OF BEST FIT ”
VA L E R I O M AT T I O L I , “ N O I S E Y ”

album. Roba nata per la posterità e a proprio agio


in qualunque futuro possibile, compreso il nostro
1
presente in cui a certe esplosioni creative (almeno in
ambito rock) non siamo più abituati. Pink Flag, Chairs
Missing, 154: citati in fila, uno dopo l’altro, come un

WIRE vero e proprio mantra salvifico”.


C ARLO BORDONE , “RUMORE ” N . 317
PINK FLAG / CHAIR MISSING / 154
PINK FLAG “Freschi di rimasterizzazione, gli album ancora
entusiasmano. Pink Flag, punk oieggiante con in tasca
un pacchetto delle Strategie Oblique di Brian Eno.
“Nell’intervista, Colin Newman usa l’aggettivo Chair Missing, una miscela allucinatoria di melodia
'definitive' per queste ristampe. Difficile dargli torto, e post punk e surrealismo da scuola d'arte. E, infine, 154:
per una volta non sembra solo enfasi da ufficio stampa. sofisticato, enigmatico, estremamente europeo”.
Del resto, definitivi lo erano già in origine, questi tre L O U I S PAT T I N S O N , “ U N C U T ”

RUMOREMAG.COM | 101
CHE FINE HAI FATTO? MASSIMINO FERRUSI

MASSIMINO FERRUSI
IERI (1985 – 1999) OGGI (DAL 2000)

“Quando nacquero gli Stinky Rats ero il “A Tenerife ho fatto il batterista turnista
più piccolo del mio giro, avevo 16 anni e mi full time per tre anni, suonavamo cover
battezzarono Massimino. È stato il primo internazionali soprattutto. Finita l’esperienza
gruppo importante, con cui ho registrato di Tenerife, ho appeso le bacchette al chiodo
il mio primo mini LP. Per quanto riguarda e sono partito per Vienna, dove grazie ad
gli studi stenderei un velo: finite le scuole amici sono finito a fare l’aiuto gelataio in un
dell'obbligo ho mollato tutto per suonare. In INIZIA NELL’85 laboratorio. Tornato in Italia ho fatto un po’
quegli anni vivevo con i miei e mio fratello SUONANDO LA di tutto, dal rappresentante, al magazziniere,
maggiore, un periodo di formazione sia dal BATTERIA NEGLI al tecnico di un laboratorio oftalmico. Oggi
punto di vista sociale che di scambio culturale STINKY RATS, POI sono l’autista di una ditta gastronomica, è un
e musicale. Suonavo e lavoravo: facevo il MILITA NEGLI INDI- lavoro part time. Nel 2005 mi sono trasferito
magazziniere. I concerti sono stati pochi ma GESTI PER UN PAIO a Terni, dove ho vissuto per dieci anni e ho
intensi. Uscì un solo album, Vergognati. D’ANNI E ANCORA fatto tre bellissimi bambini. Lì sono andato a
Nel'86 passai agli Indigesti e partii per la convivere da subito con la mia ex compagna e
CON ANIMAL RAGE,
prima volta per un vero Tour negli Stati Uniti,
NEGAZIONE, ISHI E dopo i primi mesi di assestamento ho ripreso
che andò alla grande. 23 date coast to coast,
PERSIANA JONES. a lavorare a singhiozzo con chiunque me ne
un’esperienza che porto nel cuore. L'anno
MA LA SUA BAND desse la possibilità: ancora rappresentante
dopo fu la volta del tour europeo e dell’album
SONO CERTAMEN- di varie aziende, tecnico di slot machine e
Lùbeck Live 02.09.87. Poi, dopo la fine degli
TE GLI ANGELI, CHE tanto altro. Terni non mi piaceva, questo
Indigesti e la parentesi con gli Animal Rage,
tocca dirlo, quindi nel 2015 ho cambiato
arrivano i Negazione, con cui milito tra il ’90 FONDA NEL ‘96
e il ’92. Infine i Persiana Jones: quattro anni CON TAX FARANO E
nuovamente aria e sono tornato a Torino,
insieme, due dischi e una valanga di concerti dove tuttora vivo con la mia nuova fidanzata.
MARCO CONTI, E DI
in Italia ed Europa. Intanto nel ’95 suono In tutto questo mi è anche tornata la voglia
CUI ESCONO DUE
con gli Ishi, progetto durato un disco e poche di musica: da circa quattro o cinque anni
ALBUM, ANGELI E
date. Nel 96, nel bel mezzo dei PJ, preso dalla ho ripreso a suonare, e da un annetto sto, o
VOGLIO DI PIÙ.
mia insaziabile voglia di punk rock, con Tax meglio stiamo, lavorando a una nuova band
formo gli Angeli. Il Mio primo gruppo. A punk rock, che te lo dico a fare. Non abbiamo
quel punto devo scegliere tra i PJ e gli Angeli ancora un nome definitivo, ma spero presto di
e scelgo gli Angeli. Incidiamo due dischi, potervelo comunicare. Se tutto va bene questa
entrambi in Bretagna nel favoloso studio di primavera si ‘esce’ con un disco e relativo
Iain Burgess. La fine della band è dipesa da live. Oltre alla musica, non ho altre grandi
me: mi contattarono da Tenerife per suonare passioni, a meno che per passioni non si
a tempo pieno, accettai e mollai tutto”. intendano divano e pantofole (ride, nda).
E, sì, a volte sono felice”.
TESTO DI BARBARA SANTI

102 | RUMOREMAG.COM
IDENTITÀ DI GENERE VIAGGIO TRA I GENERI SCOMPARSI

CA S O : 01 4 PR ES O I N CARICO DA :
NOM E D E L S O G G E T TO : MAURIZIO B L AT TO

POP
IPNAGOGICO
R APPR ES ENTANTI: James Ferraro, Skaters, Neon Indian, Ariel Pink,
PE RI O D O : 2011-poi chissà
Washed Out, Daniel Lopatin, Memory Tapes...

PARO L E C H I AVE : VHS ER EDI: Zola Jesus, Ducktails, You Wake Me Up Before You Hypnagogo

Un giorno David Keenan (1) si è svegliato (2) forse anche perché la maggior parte degli esseri
e ha avuto un’intuizione: molti dei dischi strani umani aveva pagato dei medici per dimenticare
che circolavano in casa sua erano sostanzialmente gli anni 70 (7). Quindi si passò alla musica e,
“musica pop rifratta attraverso il ricordo di un per forza di cose, vennero fuori i sintetizzatori,
ricordo”. “Molto figo”, deve aver pensato, “ma la colonna sonora dei Goonies (8), la prima new
adesso come cazzo lo chiamo?”. Be', non so chi age, i videogiochi primitivi, la disco music e l’AOR
sia arrivato alle semifinali, ma in conclusione ha più becero (9). Restavano solo più da indicare i
vinto “pop ipnagogico” (3). Ora, fissata l’etichetta, gruppi simbolo e fu allora che partì un fuggi fuggi
bisognava capire chi ci stesse davvero dentro, e generale (10). Forse distratto da altro, era rimasto
qui iniziarono i guai. Intanto, uno che passava lì in giro soltanto più James Ferraro (11), che fu così
per caso (4) azzardò dubbioso “ma che minchia incoronato re del genere. “La sua è una musica che
è, esattamente, l’ipnagogia?”. In coro gli venne riesce mirabilmente a tradurre le impressioni di una
risposto “dai, anche tu, però: è la fase di sonnolenza giornata estiva californiana durante gli anni 80” (12)
che precede l’addormentamento, caratterizzata da (13). Contento della inappuntabile qualifica, Ferraro
quel particolare stato fluttuante della coscienza e dal fece due telefonate e reclutò nel club ipnagogico
carattere vago e sfumato dei pensieri” (5). Appurata Neon Indian, Emeralds, Rangers, Ariel Pink e
l’assenza di ogni riferimento alla corposa produzione forse Oneohtrix Point Never. Dopodiché, visto che
live dei Grateful Dead (6), si decise di andare avanti. nessuno capiva nulla della faccenda, ognuno fece
Che ricordo, intanto? Si decise per gli anni 80, un po’ quello che voleva e le cose andarono bene
ugualmente.
NOT E :

(1) David Keenan è un ex musicista, ma soprattutto un giornalista di famiglia da decenni, ormai. Interi patrimoni dissipati in stipendi
“The Wire”. Per darvi un’idea è quello che ha detto "I Beatles sono la per badanti, e tutto a causa di qualche versione estesa di Dark Star,
vera maledizione della musica indie moderna. Il mio Beatle preferito maledizione.
è Yoko Ono, senza l'influenza di Yoko non credo che ci sarebbe alcuna (7) Dategli torto. Vestitevi voi in quel modo.
musica dei Beatles che potrei ascoltare". E poi c’è qualcuno che ogni (8) I Goonies vanno citati sempre, hanno persino scalzato Pasolini
tanto mi accusa di essere uno snob… dalla classifica.
(2) Ho grande rispetto per la gente che si sveglia al mattino e ha (9) Dopo aver letto e assimilato la lista, consiglio un bel bicchiere di
intuizioni o quantomeno denuncia movimenti cerebrali. Io spesso Biochetasi, come dice lo slogan “un alleato per il tuo stomaco”.
faccio fatica a intendere pienamente quattro righe di “Sorrisi E (10) “Via, via, c’è l’ipnagogia che ti porta via!!”
Canzoni TV”. (11) James Ferraro è l’incubo del nostro Andrea Pomini. Certe volte
(3) Gira voce che tra i nomi papabili ci fosse anche Memory Dolce vorrei chiamarlo al telefono nella notte e fargli sentire un pezzo dei
Memory. Ma nessuno ha mai confermato, per il momento. Meglio così. suoi dischi. Così, per scherzare.
(4) E chi era? Un roadie degli Exploited infastidito da un blogger (12) Direi che questa è di Simon Reynolds che, forse invidioso di
considerato a sinistra della Blackest Ever Black? Il contrario? Tutto David Keenan, voleva dire la sua sull’argomento.
può essere, non c’erano telecamere in zona. (13) La definizione causò il consueto parapiglia alternativo e
(5) Venne detto in coro perché sono banalità che conosciamo tutti a sbucarono ovunque tipi che battezzavano la loro musica come
memoria, come le parole di Frà Martino Campanaro. “schegge di ricordi di un mattino autunnale polacco del 1983”.
(6) C’è gente caduta in catalessi al terzo Dick’s Picks e vegliata dalla C’era da aspettarselo.

RUMOREMAG.COM | 103
VISIONI FILM DEL MESE

Lo scandalo del miracolo


IL VIZIO DELLA SPERANZA paesaggio. Intrecciando il melò proletario di matrice piscicelliana,
REGIA DI EDOARDO DE ANGELIS rielaborando i conflitti primari del cinema di Matarazzo, il regista
ITALIA, 2018 si concede un'epifania che inevitabilmente (anche se taluni
potranno obiettare...) evoca il finale de Il Miracolo di Rossellini.
Progressivamente la qualità del lavoro di Edoardo De Angelis De Angelis costeggia l'eccesso con spregio del pericolo. Si attacca
ha collocato il regista partenopeo fra i nomi di punta del nuovo ai corpi con una passione e generosità davvero sorprendenti e
cinema italiano degli ultimi dieci anni. Il trittico composto da riesce anche a raddrizzare talune ingenuità che ancora affioravano
Perez, Indivisibili e dall'ultimo in ordine di tempo Il Vizio Della nel precedente Indivisibili. Il Vizio Della Speranza è un film
Speranza confermano il farsi di uno sguardo forte e di un gesto durissimo, eppure mai compiaciuto dell'orrore. Con uno sguardo
cinematografico assolutamente singolare. Ambientato nella terra ancorato ai corpi e alle loro motivazioni primarie, De Angelis crea
di nessuno di Castel Volturno, territorio abbandonato dallo stato un ritratto dell'umanità giunta alla fine del mondo che ritrova
e che dal basso sta tentando di riconquistare dignità di esistere faticosamente la forza di rialzarsi. Il Vizio Della Speranza ci
e legalità, De Angelis approccia, con uno sguardo potentemente permette, in fondo, di continuare a sperare anche nel cinema
visionario, lo scandalo della “fede”, intesa non semplicemente italiano.
in senso confessionale ma come istinto primario di resistenza, 100/100
motore di una palingenesi, di una impossibile, ma non più
procrastinabile, rinascita. De Angelis ci presenta la protagonista
(la magnifica Pina Turco) con un superbo piano sequenza che
non ha nulla di virtuosistico ma rivela un personaggio e un

A CURA DI GIONA A. NAZZARO @GIONANAZZARO

MENOCCHIO HALLOWEEN
REGIA DI ALBERTO FASULO REGIA DI DAVID GORDON GREEN
ITALIA, 2018 USA, 2018

Alberto Fasulo è uno dei talenti Lo si attendeva con ansia questo


più singolari del cinema italiano ennesimo reboot di Halloween
contemporaneo. Sorto dal diretto da David Gordon Green,
che era già stato in predicato per
documentario di creazione con
dirigere il rifacimento di Suspiria
il magnifico Rumore Bianco, ha
finito poi nelle mani sapienti di
saputo con l'eccellente Tir porre Luca Guadagnino. Premesso che
le basi per un superamento della l'essenzialità hawksiana del primo
strategia osservazionale in funzione capitolo è irripetibile, e che i due
di una narrazione strategicamente film di Rob Zombie, pur non essendo
sospesa fra reale e racconto. Menocchio è un progetto che orribili come dicevano molti, nulla
Fasulo ha coltivato per moltissimo tempo, difendendolo aggiungevano alla materia, incuriosiva
con caparbietà e portandolo a termine attraverso una il tornare alla base facendo piazza
coproduzione europea gestita con grande acume da Nadia pulita dei vari sequel. Green, ovviamente, non è Carpenter,
Trevisan. La vicenda del mugnaio friulano Domenico ma è abbastanza legato a un'idea di cinema americano per
Scandella accusato di eresia, studiato da Carlo Ginzburg capire che meno è meglio e quindi riprende l'estetica del
nel volume Il Formaggio E I Vermi, ha spinto Fasulo cinema slasher di fine '70 per confezionare un esercizio
a tornare sulle tracce degli autentici documenti dei manieristico che se pure non aggiunge elementi di novità,
due processi. Il regista, dotato di uno sguardo potente se non altro restituisce alla serie e a The Shape le sue lettere
di nobiltà. Più che il conteggio dei morti, vale il modo in cui
e barbaro, incantato dai misteri della luce, capace di
il regista si prende tutto il tempo necessario per dare corpo
cogliere attonito i filamenti del buio e delle ombre,
a un'atmosfera inquietante e sospesa. Carpenter, da troppi
compone un abbacinante poema visivo; opera arcaica anni inattivo, aleggia su tutto il progetto e in fondo si spera
di lucidissima modernità. Menocchio è un viaggio nelle che, incoraggiato dall'esito economico di questo nuovo
tenebre dei meandri della storia e del pensiero; un saggio Halloween, decida di tornare presto dietro la macchina da
di filosofia fatto di immagini e carne. E Fasulo si conferma presa. Ma non ci contiamo molto...
talento temerario e visionario senza timore. 72/100
100/100

104 | RUMOREMAG.COM
LA FAVORITA SOLDADO
REGIA DI YORGOS LANTHIMOS REGIA DI STEFANO SOLLIMA
UK, IRLANDA, USA, 2018 USA, 2018

Yorgos Lanthimos deve avere Stefano Sollima è l'ultimo


preso molto sul serio le voci che regista di genere e il primo
lo davano alle prese con una autore della serialità
reiterazione manierata dei suoi temi televisiva italiana. Come a
di fondo e della sua disperazione dire che è un abitante dei
cinica. La Favorita è la risposta. due mondi. Sa da dove viene
Non cambia nulla nel suo sistema e dove si dirige. Per questo
estetico ed espressivo ma veniamo motivo il sequel di Sicario
a sapere che 1) è capace di lavorare possiede una potenza che
anche su progetti che gli vengono difettava al capostipite.
commissionati apparentemente Sollima conosce le regole di ingaggio. Sa che la moralità
lontanissimi dal suo universo e 2) in dei corpi in guerra – al cinema – si misura con la moralità
fondo non è cambiato nulla. A Lanthimos il genere umano della messa in scena della lotta. Per questo motivo tutti
fa sempre orrore, ma per una volta se ne può anche ridere i conflitti a fuoco del film sono caratterizzati da una
se la ghignata non si strozza in gola. La Favorita è in essenzialità brutale. Nessun compiacimento coreografico
fondo l'incubo del cinema di James Ivory. Una specie di hollywoodiano. A Sollima interessa l'uomo nell'agone
Downtown Abbey del male, annegato nella putrescenza e non gli effetti delle sue armi. Per questo motivo la
di un potere ebbro di sé. Grandangoli che deformano premessa paradossale del film emerge come una sorta
espressionisticamente lo spazio e attori in stato di grazia di morality play e non una trovata propagandistica.
che si combattono a colpi di cattiverie inaudite. Senza Sollima mette in scena uomini in guerra e osserva il
contare che la lotta per il potere è tutta al femminile: i loro dilaniarsi. A differenza del capostipite non tenta di
maschi sono figure di contorno; tappezzeria da corte. redimere il suo film iniettando artificialmente posizioni
Raramente il teatro del potere è stato più grottesco e... politicamente corrette. Il mondo del sicario è un luogo
divertente. Autentico tour de force virtuosistico, il film brutale e senza possibilità di redenzione. Per questa sua
conferma che Lanthimos è abilissimo nello sviare i suoi capacità di sguardo Sollima risulta in fondo molto più
critici e che in fondo a fare il cattivo e il cinico si diverte americano di tanti statunitensi odierni. Soldado è pura
ancora tantissimo. morality in action.
83/100 88/100

Extravisioni GLI ALTRI FILM DA NON PERDERE

LA CASA DELLE
I VILLEGGIANTI BAMBOLE -
REGIA DI VALERIA BRUNI GHOSTLAND BUMBLEBEE
TEDESCHI REGIA DI PASCAL REGIA DI TRAVIS NIGHT
FRANCIA, ITALIA, 2018 USA, 2018
LAUGIER
FRANCIA, CANADA, 2018

NON-FICTION ZOMBIE
REGIA DI OLIVIER ASSAYAS CONTRO ZOMBIE
FRANCIA, 2018 REGIA DI SHIN'ICHIRÔ UEDA
GIAPPONE, 2017
La leggerezza ironica con la quale
Olivier Assayas dibatte delle Un divertimento, sì, ma
questioni che impegnano i grandi davvero colto nel suo mettere
dibattiti filosofici è davvero degna in gioco tutti i meccanismi
di ogni lode. Come una commedia del cinema e dell'industria
d'altri tempi, girata con uno stile da dello spettacolo. Un film di
guerriglia, come un divertissement, zombi a budget quasi zero
Assayas affronta tutti, ma proprio diventa una riflessione sui
tutti, i grandi dilemmi del sapere meccanismi della produzione
e del vivere comune, offrendo dell'immagine, oltre che
così un ritratto attendibile di una un tour de force su una
classe sociale che il populismo mise en abîme senza pari.
fascisteggiante identifica come le “élites”. La precisione Il film poi dura anche il giusto per non stancare e le gag,
con la quale il regista filma dialoghi e scambi di battute, metronomiche, colpiscono sempre con una precisione
il modo in cui si affrontano di fioretto questioni chirurgica. Il passaggio dal set al... set diventa così un
ponderosissime, evocano la sensibilità di un Garson gioco di virtuosismo ammirevole, tanto più che anche
Kanin. Assayas filma una classe sociale di individui alle la seconda parte del film è improntata a un'economia
prese con un mondo che cambia mentre loro in fondo non del risparmio esemplare. Si ride molto ma con un gusto
hanno poi molta voglia di assecondare il cambiamento e diverso rispetto alle solite parodie zombie. Qui l'oggetto del
osserva le frizioni così prodotte fra queste due opposte contendere è il dispositivo di riproduzione e non il secondo
tensioni. Realizzato con una sapienza d'altri tempi, con la grado dei nerd. In fondo, anche se magari non sembra,
velocità di un run-for-cover hitchcockiano, Non-Fiction è si parla di cinema. E così, da un omaggio del primissimo
il gesto cinematografico di Olivier Assayas al suo meglio. cinema di Peter Jackson, si scivola inavvertitamente nel
Una ronde politica e sentimentale per capire meglio il riflessione metacinematografica dell'anno (senza contare
tempo e i luoghi in cui ci troviamo oggi. Senza smettere di che per tenere tutto in ordine la segretaria d'edizione deve
sorridere. essere letteralmente impazzita...). Un film schiettamente
92/100 divertente, dunque, che osa persino essere “intelligente”. A
volte al cinema di serie Z non si può chiedere molto di più.
69/100
RUMOREMAG.COM | 105
VISIONI SERIE TV

Storie di famiglia
e altri fantasmi
THE HAUNTING OF HILL HOUSE del professor Montague a trascorrere del tempo a Hill House per
PRODUZIONE: PARAMOUNT TELEVISION, INTREPID PICTURES verificare l'effettiva presenza di fantasmi. Flanagan immagina
PIATTAFORMA: NETFLIX invece i cinque fratelli Crane fare i conti con la misteriosa e tragica
morte della madre avvenuta 30 anni prima proprio nell'angosciante
"Hill House si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al e silenziosa magione sulla collina. Ogni episodio ricostruisce un
buio; si ergeva così da cent'anni e avrebbe potuto continuare per punto di vista e corre tra passato e presente a comporre un lento
altri cento. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano e tesissimo dramma collettivo in cui psicologia e soprannaturale
con precisione, i pavimenti erano solidi e le porte diligentemente si confondono ambiguamente. Dove finisce il rimosso e il senso di
chiuse. Il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra colpa e comincia la persecuzione spettrale? I lunghi piani sequenza
di Hill House. E qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva circolari, gli imprevisti loop temporali, le oscure presenze che
sola". Si apre programmaticamente con l'incipit dell'omonimo si notano appena nel buio dell'inquadratura (giusto il tempo di
romanzo la riduzione in dieci perturbanti episodi che Mike lasciarci una subliminale inquietudine) volutamente non sciolgono
Flanagan applica al classico di Shirley Jackson (consegnato l'enigma. "I fantasmi sono colpe, sono i nostri segreti, i nostri
alla storia dell'horror dalla pellicola di Robert Wise del '63, Gli rimorsi, i fallimenti... ma per la gran parte, quasi sempre, un
Invasati). Una modernizzazione tanto libera nel mescolare trame e fantasma è un desiderio…"
personaggi quanto fedele nell'interpretarne la poetica. Nella storia CLAUDIA BONADONNA
originale tre ragazzi, Eleanor, Thea e Luke, accettavano l’invito 87/100

GHOUL DARK - I SEGRETI DI WINDEN


PRODUZIONE: BLUMHOUSE PRO- PRODUZIONE: WIEDEMANN
DUCTIONS, PHANTOM FILMS, & BERG TELEVISION
IVANHOE PICTURES PIATTAFORMA: NETFLIX
PIATTAFORMA: NETFLIX
“La distinzione tra passato, presente e
Sin dalle prime scene si intuisce che futuro è solo un’illusione ostinatamen-
qualcosa di strano e misterioso si te persistente”; la frase di Albert Ein-
nasconde tra le spesse mura della stein apre la prima stagione di Dark
prigione, invase dal buio nelle sue - I Segreti Di Winden, serie tedesca
più variegate sfumature. La coltre diretta da Baran Bo Odar e prodotta
spessa e pesante delle tenebre avvolge da Netflix. Nella piccola Winden,
questa storia, immersa tra terrorismo cittadina della Renania, sotto l’occhio
e presenze demoniache che agisco- di un’imponente centrale nucleare, ra-
no subdolamente sulla psiche dei gazzi e bambini spariscono all’improv-
carcerieri e delle persone con le quali viene in contatto il viso, ma il tempo non è solo relativo,
prigioniero, svelandone le più nascoste nefandezze. La luce è anche ciclico, diceva Giambattista Vico, e le sparizioni a
è bandita, lontano ricordo appartenente al mondo esterno, Winden non sono cosa nuova. Come in Day Of The Tentacle,
la realtà è quella della segregazione carceraria, in un tempo tre diversi piani temporali frammentano la narrazione e si
imprecisato, sospesa, aliena e distante, tutto è rinchiuso in intersecano l’uno con l’altro, condizionando l’evoluzione
uno spazio angusto, schiacciato, ristretto, dove fantasmi e degli eventi. Lo sguardo dello spettatore è catapultato ora in
misteriosi esseri si muovono indisturbati, determinando un’epoca, ora nell’altra, ritrovando la coralità dei protagoni-
il fluire degli eventi. Ghoul è una miniserie indiana in tre sti della vicenda nelle diverse fasi storiche della loro vita e di
episodi, inizialmente pensata come film unico, prodotta da quella della cittadina tedesca. Paradossi temporali, comples-
Netflix e creata, scritta e diretta da Patrick Graham; la serie se vicende sentimentali e un pizzico di fantascienza fanno
poggia la sua architettura su una sceneggiatura minimalista di Dark una delle serie più interessanti degli ultimi anni,
ma funzionale alla narrazione, giocando con i generi. L’ibri- con personaggi ben caratterizzati e mai banali, nonostante
dazione tra thriller, political crime e mistica horror risulta l’intreccio narrativo a tratti destabilizzante, che impone e
perfetta e godibile, dando vita a un tessuto narrativo e visivo merita di essere seguito senza concedersi lunghe pause.
originale e coinvolgente. MARIANGELA SANSONE
MARIANGELA SANSONE 76/100
83/100

106 | RUMOREMAG.COM
Musica
VISIONI ESPANSE

per gli occhi

KAMASI WASHINGTON
Cineobituary HUB-TONES
REGIA: JENN NKIRU
LABEL: YOUNG TURKS

SCOTT WILSON Mesmerizzante, ipnotico, uno spazio


comunicativo tra piani spirituali
19 42 – 2018 diversi, ma paralleli, cercando il
varco, attraverso la musica, per
Scott Wilson aveva una faccia inconfondibilmente americana. Di quelle che non arrivare agli avi. Hub-Tones è il nuovo
dimentichi mai anche se non ti ricordi il nome. A rimettere in carreggiata la carriera di singolo estratto da Heaven And Earth
questo magnifico attore e caratterista ci ha pensato la zombie-serie The Walking Dead, di Kamasi Washington. Il videoclip,
dove Wilson è stato impegnato dal 2011 sino al 2014. A sfogliare la sua filmografia ci si diretto da Jenn Nkiru, contiene forti
rende conto che Wilson, nato ad Atlanta, vantava ruoli importanti con registi cruciali richiami alla cultura africana, resi
del cinema statunitense. Si fa notare ne La Calda Notte Dell'Ispettore Tibbs di Norman evidenti dalla presenza della Pan
Jewison nel 1967, data che segna il suo esordio cinematografico, per passare ad A Sangue African Flag For The Relic Travellers'
Freddo di Richard Brooks poco tempo dopo. Una doppietta fenomenale che annuncia Alliance di Larry Achiampong,
l'avvento di un talento fuori dal comune. Lavora poi con registi del calibro di Sydney artista anglo-ghanese la cui arte è un
Pollack, John Frankenheimer, Robert Aldrich, Richard Fleischer (I Nuovi Centurioni), continuo rimando all’immaginario
Jack Clayton (Il Grande Gatsby) e altri ancora. Con Philip Kaufman interpreta Uomini religioso delle proprie origini, inserito
Veri mentre per Walter Hill compare in Johnny Il Bello e Geronimo. La passionaccia per nel tessuto sociale contemporaneo.
il western fa sì che il suo ultimo film sia Hostiles: Ostili di Scott Cooper. Una carriera Hub-Tones nasce, nelle intenzioni di
straordinaria, quella di Scott Wilson, piena di ruoli e interpretazioni indimenticabili. E Washington, come omaggio a Freddie
una faccia incredibile, di quelle che ormai il cinema americano non produce più. Hubbard, una cover dell’artista che
GIONA A. NAZZARO Nkiru, in una recente intervista,
definisce “il re dei suoni nel jazz”, la
cui ritmica incalzante è funzionale
proprio a creare un ponte ideale con
gli avi. Tre ballerine si muovono
D.O.A. in una danza estatica, quasi in una
A RIGHT OF PASSAGE trance mistica, gli occhi socchiusi e il
D E L ME S E SECOND SIGHT ENTERTAINMENT
capo adorno di una cascata luminosa
di cristalli che tanto ricordano lo
Il film di Lech Kowalski è passato alla storia
stile di Nina Simone. La MDP è fissa
del cinema... “punk” per alcuni momenti,
sui volti delle tre ragazze, primi
agghiaccianti, riguardanti Sid e Nancy, colti
piani intenti a scrutare emozioni
nel punto più basso della loro abiezione da
e battiti di ciglia, un viaggio lungo
eroina. Sulla scia del tour americano dei Sex
linee armoniche di una bellezza quasi
Pistols, colto nei suoi momenti più drammatici,
divina, e distogliere lo sguardo da
Kowalski tenta di fare luce sul fenomeno
quei volti è pura blasfemia. La luce
del punk e realizza probabilmente il ritratto
si fa soffice sul velluto epidermico e
antropologicamente più attendibile di uno
illumina di mille scintille baluginanti
sconvolgente momento di disperazione (e
le pietre dei copricapi. Tuniche verde
depressione...). Per anni passato di mano in
smeraldo, intarsi oro e fasce bianche
mano in condizioni quasi mai ottimali, il film
sulle quali campeggia la scritta
di Kowalski trova finalmente una nuova vita
Nation Time, rimando all’album del
in alta definizione. Gli extra contribuiscono a
sassofonista Joe McPhee, ma anche
fare nuova luce sulla realizzazione del film, ma
alla cultura Black Power. Kamasi
è lo stesso D.O.A. a fare la parte del leone. Chi
Washington, con la rivisitazione
non ha mai visto il film (cosa impensabile per
di Hub-Tones, gioiello di Freddie
qualsiasi rumorista degno del suo titolo...),
Hubbard, confeziona una danza
offerto sia in versione DVD che Blu-ray,
dionisiaca trance-ritmica tra schizzi
l'occasione è di quelle da non farsi scappare,
di sax e ipnotiche sonorità ancestrali.
considerato anche il prezzo assolutamente
MARIANGELA SANSONE
abbordabile. E, fra le altre cose, un altro
merito del film è avere conservato per sempre e
consegnato ai posteri gli insalvabili (sotto ogni
punto di vista...) Terry & the Idiots.
GIONA A. NAZZARO

RUMOREMAG.COM | 107
LETTURE DICEMBRE 2018

EDUARDO VITOLO
CHILDREN OF DOOM
TSUNAMI

Gelo, ansia, disperazione, nubi plumbee, paesaggi


inquietanti, anime in pena, sonorità ansiogene. Eppure
catartiche: anzi, è proprio questa la loro ragione di
esistere. Signore e signori, ecco il doom – o, almeno, una
sua approssimazione decisamente fedele. Un genere le
cui radici musicali affondano in certa tradizione blues
sepolcrale, mentre quelle tematiche si vanno a perdere
nella notte dei tempi. In questo ricco volume, quasi
enciclopedico, Vitolo ripercorre l’impervio sentiero
del doom, tracciandone una storia e documentando
cronologicamente/geograficamente band e scene (compresa quella
fertilissima italiana e quelle definite “dimenticate”). Dal proto doom anni
60 ai Black Sabbath, passando per i Pentagram e tutto ciò che è venuto
dopo, la narrazione ci porta fino ai giorni nostri, includendo ovviamente
anche le declinazioni dark, stoner, sludge e drone, in una lunga sarabanda
a tinte fosche. Una lettura quasi obbligatoria se amate il genere e certo rock
sepolcrale, ma godibile anche per i non iniziati (menzione speciale per le
appendici e una chiusura di volume… da antologia).
ANDREA VALENTINI
83/100

LELE SACCHI
CLUB CONFIDENTIAL
YOKO ONO (A CURA DI) UTET
IMAGINE JOHN YOKO
L'IPPOCAMPO Notoriamente la console rappresenta un punto di vista
privilegiato, da cui è possibile tener d’occhio la pista da
Imagine John Yoko è un libro di grande ballo e la variegata fauna che abita i club, permettendo al
formato, pieno zeppo di fotografie, DJ di studiare le dinamiche del dancefloor e di prevedere
fotogrammi, manoscritti originali, le sue possibili evoluzioni; Lele Sacchi però fa di più,
planimetrie(!), illustrazioni e cose mai viste, e approfitta di questa prospettiva unica per guardarsi
per dirla alla Enrico Ghezzi. Lo ha curato alle spalle e raccontare al lettore di come un ragazzo
Yoko Ono dando fondo a scatoloni di ricordi proveniente dal profondo nord possa diventare uno dei
e, vuoi per la grande attenzione riservata più importanti DJ italiani. Partendo dai pomeriggi passati
all'aspetto visivo, vuoi per la struttura a scartabellare vinili nei negozi di dischi, passando per
stessa del testo, un flusso ininterrotto - ma le prime esperienze in radio e dietro la console, fino ai
organizzato per capitoli tematici e cronologici set in giro per il mondo al fianco delle star internazionali del settore, Sacchi
- di interviste, citazioni e testimonianze, si delinea i confini geografici e professionali del nightclubbing in modo preciso
legge come se fosse un documentario di quelli e dettagliato, abbandonandosi ai ricordi e non disdegnando gustosi aneddoti
più immersivi e coinvolgenti. L'argomento professionali. Club Confidential è un coinvolgente viaggio all’interno del
trattato è, ovviamente, Imagine, l'album e mondo della notte, che affronta e analizza con cura la cultura pop e dance con
tutto ciò che gli ruota intorno. Al centro le una competenza mutuata da autori come Simon Reynolds e David Byrne.
session a Tittenhurst Park, la villa georgiana STEFANO D’ELIA
nei pressi di Ascot acquistata nel 1969 e 85/100
trasformata in quartier generale, con tanto
di disamine approfondite dei singoli brani;
tutto intorno uno spaccato di quotidianità
che coinvolge la coppia più chiacchierata del
momento, i collaboratori stretti e tutti gli ENRICO FONTANELLI
amici e colleghi in visita. Sul finale la storia OFFLAGA DISCO PAX - CATALOGO 2003 - 2013
diventa quella di un viaggio newyorchese BDC - BONANNI DEL RIO CATALOG
(Lennon deve registrare gli archi con Phil
Spector e il sax di King Curtis, la Ono ne Gli Offlaga Disco Pax non sono stati solo suono, parole
approfitta per riallacciare i rapporti con il e reazione. Gli ODP di Max Collini, Daniele Carretti ed
milieu artistico cittadino; insieme ideano Enrico Fontanelli erano estetica: rigorosa, citazionista,
la mostra This Is Not Here) che anticipa il sottile e pungente, che univa tutto assieme in un enorme
trasferimento definitivo dei due protagonisti manifesto di un collettivo neosensibilista contrario alla
nella Grande Mela. Qualcuno - i soliti democrazia nei sentimenti. E tra locandine, poster, flyer, magliette e grafiche
detrattori a molla, aggrappati all'ammuffita emerge chiaramente l’immaginario lucido di Enrico Fontanelli che ha pensato,
leggenda metropolitana della Yoko rovina prodotto e catalogato sistematicamente ogni materiale che potete riscoprire
Beatles - potrebbe obiettare che l'operazione è in questa raccolta che funge da ricerca archeologico/grafica degli ODP. Dalla
troppo onocentrica, ma ormai ridimensionare numero 1 alla 163 ci sono le tappe di una band che è cresciuta, e con lei la
il ruolo di Yoko Ono nella vicenda artistica di tecnologia li ha seguiti, dalle fotocopie sgranate alla stampa a colori più vivida.
Lennon rasenta il negazionismo, e considerare “Ho passato tutti i primi anni di questa storia alla fotocopiatrice”, racconta
Imagine una collaborazione tra i due è del Max Collini nell’introduzione dal titolo Le Cose Restano. Eccome se restano,
tutto ragionevole. Meritevole di menzione caro Max. Ogni fotocopia e ogni gesto di conservazione aiuta a mantenere
la traduzione di Paolo Bassotti, che schiva la memoria lucente. Nell’epoca dell’effimero questo catalogo è un gesto
agevolmente le secche di quel traduttese rock rivoluzionario. Grazie Enrico.
nel quale ancora troppo spesso si inciampa NICHOLAS DAVID ALTEA
dalle nostre parti. 84/100
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
80/100

108 | RUMOREMAG.COM
LETTURE EXTRA DICEMBRE 2018

JEFFREY EUGENIDES
UNA COSA SULL’AMORE
MONDADORI

Nella copertina di Una Cosa Sull’Amore è racchiuso


tutto quanto. La casualità di un incontro, il punto di vista
voyeuristico del lettore e la capacità dello storytelling di
plasmare la realtà, oltre che di nutrirsi di essa. Jeffrey
Eugenides crede fortemente nella forza della narrazione,
si sa. Ma la prerogativa di Una Cosa Sull’Amore è di
mostrare, attraverso dieci racconti scritti in epoche
anche molto lontane tra loro, la gamma di stili e finalità,
eterogenea ma coerente, di cui è capace l’autore di Le
Vergini Suicide. Un arco temporale molto ampio, dal
1989 di Giardini Volubili al 2017 di Le Brontolone e Denuncia Tempestiva:
un percorso non lineare di crescita ed esplorazione che trova un malinconico
fil rouge nello smarrimento emozionale degli uomini. Davanti alla retta e
prevedibile via tracciata dal destino, i personaggi di Eugenides scelgono di
deviare, di “tirar fuori l’ascia”, anche in modo autodistruttivo e insensato.
Perché il senso è in ogni caso estraneo al coacervo di convenzioni, obblighi
e privazioni che l’uomo contemporaneo sembra avere assemblato per il suo
presente. Acquisirne consapevolezza è forse il massimo a cui si possa ambire.
EMANUELE SACCHI
86/100

JENNY HVAL
PARADISE ROT
VERSO

WILLY VLAUTIN Jo è una ragazza norvegese che si trasferisce in un


IO SARÒ QUALCUNO
JIMENEZ
piccolo centro universitario dell'Inghilterra per motivi
di studio. Fin dall'arrivo l'esperienza si rivela alienante
Roddy Doyle lo considera “uno dei più grandi e a tratti sinistra, fino all'incontro con una compagna
scrittori americani”. Niente male per uno che, d’appartamento con cui la protagonista condivide
immagino, non riesca a scrollarsi di dosso inettitudine a modelli di vita e socialità normalizzati.
l’etichetta di cantante che scrive romanzi. Romanzo di formazione in negativo, dove la crescita
Il cinquantunenne di Reno, noto per essere personale non si dà senza una buona dose di smarrimento
il leader dei Richmond Fontaine, da Motel e perdita di identità, Paradise Rot recupera molti dei
Life in poi ha costruito un romanzo migliore temi che agitano la musica di Jenny Hval: iI corpo come
dell’altro: dal toccante Verso Nord, pubblicato campo di battaglia dove si scontrano le pulsioni erotiche e le contraddizioni
in Italia da Quarup, al mondadoriano La del capitalismo avanzato, la maternità come promessa di felicità e minaccia
Ballata Di Charley Thompson. Con una ultima, il ruolo dell'arte e della scienza nella società post industriale, un'idea
scrittura pulita, lineare, finanche semplice di sessualità magmatica più che liquida. La scrittura è asciutta eppure onirica
(seppur solo in apparenza), profondamente e felicemente straniante, ribadendo con coerenza i canoni estetici dei suoi
Americana come la sua musica, Vlautin album e delle performance dal vivo. Si giunge alla fine del romanzo, per altro
racconta storie lancinanti di personaggi ai snello, con la piacevole impressione di aver sognato il sogno di qualcun altro.
margini della società, disegnandone i contorni LUIGI MUTARELLI
con una minuziosità degna di Steinbeck e 72/100
Carver. Come la parabola di Horace Hopper,
il 21enne di origini indiane e irlandesi che fa
il pastore nel ranch dei suoi tutori, i signori
Reese, e ha l’ossessione di diventare un
pugile professionista. Dalla piccola Tonopah COSSUTTA, GRECO, MAINARDI, VOLI
raggiunge Tucson, Las Vegas e il Messico per SMAGLIATURE DIGITALI. CORPI, GENERI E TECNOLOGIE
combattere e riscattarsi da una vita costellata AGENZIA X
di abbandoni, tristezza, solitudine, ingenuità,
ad eccezione della musica heavy metal e di un "Il corpo della donna è fantascienza", proclama in
vecchio manuale di self help della nonna. Io apertura la poetessa pop Francesca Genti. Campo
Sarò Qualcuno è uno straordinario racconto di sperimentazione così come di dominio: perfetto
di vite - di come sono state, come sono e come prototipo culturale di ciò che il capitale globale impone
sarebbero potute diventare - di un’umanità e introietta nelle coscienze, ma anche laboratorio
abbacinante: non solo di Horace ma anche biopolitico a partire dal quale costruire e affermare
dell’anziano Eldon Reese. Se la letteratura nuove identità di genere. Il ricorso al tropo del
con la L maiuscola ti arpiona lentamente, cyborg (l’entità multipla, impersonale, inorganica che
trascinandoti e poi facendoti venir voglia di ingloba e supera le differenze binarie di maschile e
correre e sorpassarla, be’, la grande letteratura femminile in favore di un’identità "fratturata, liminale
porta a schiantarti. In questo caso ti schianti e nomade") è il debito che le quattro ricercatrici Carlotta Cossutta,
con gli occhi gonfi, inumiditi dalle lacrime, Valentina Greco, Arianna Mainardi e Stefania Voli ("precarie al confine tra
perché non è affatto vero che “deve andare accademia, esperienza e attivismo", così si definiscono) orgogliosamente
tutto per il verso giusto e quindi andrà tutto pagano a Donna Haraway e al suo celebre Manifesto. Ed è l'approccio
per il verso giusto”, nonostante tu sia un transfemminista con cui hanno raccolto questa serie di saggi da tutto il
combattente e un incredibile incassatore con mondo per raccontare il corpo come "somateca: un archivio di finzioni
una disciplina di ferro. politiche vive che in nessun modo possono costituire un unico corpus".
MANUEL GRAZIANI Un'ottica che mette insieme soggetti eccentrici, scarti della scienza e visioni
88/100 alien(at)e.
DANIELE FERRIERO
77/100

RUMOREMAG.COM | 109
FUMETTI DICEMBRE 2018

SHIPWRECK
DI WARREN ELLIS, PHIL HESTER
SALDAPRESS

Warren Ellis è un grafomane della miglior specie. Colmo


di idee, prono sul foglio, a disposizione tanto di istanze
commerciali quanto di sommovimenti autenticamente
sotterranei. Lavora per i soldi, ma sa dare anima e
corpo a un’idea alta e profonda dello scibile umano.
Negli ultimi anni, la sua run per Moonknight, Injection,
Supreme: Blue Rose e il recente rilancio di The Wild
Storm si sono caratterizzati per la qualità: altissima, quasi
irraggiungibile. Shipwreck sta invece su un piano diverso.
È una mini di sei numeri, autoconclusiva, astratta.
Quasi impalpabile nella costruzione dei personaggi e dei
fatti agiti. Una narrativa fatta soprattutto di sensazioni, che nel raccontare
il naufragio del protagonista (tra Beckett, Fringe e Interstellar), mette in
realtà in scena una presa di coscienza: la vigliaccheria del protagonista, ben
distante dall’eroismo banale a cui siamo abituati. Ottime potenzialità e grande
atmosfera, ma ci si perde nei caratteri appena accennati e nei risvolti non
chiariti.
DANIELE FERRIERO
61/100

MILES
DI LUCIO RUVIDOTTI
MARVEL OMNIBUS EDIZIONI BD
LA SENSAZIONALE SHE-HULK
DI JOHN BYRNE La storia di Miles Davis è la parabola (a)tipica di uno tra
PANINI COMICS i simboli assoluti del jazz di ogni spaziotempo possibile e
immaginabile. Un’icona, prima ancora che un musicista.
Quando nel 1989 torna alla Marvel, dopo Nel pronunciare il suo nome, evochi immediatamente
averla abbandonata qualche anno prima un’estetica e delle musiche. Anche se quelle musiche
in segno di protesta e aver rilanciato il non le conosci. È la forza radicale di un innovatore che
personaggio di Superman alla Distinta ha saputo ribaltare la norma, o seguirla per rinnovarla
Concorrenza, John Byrne, nonostante forzatamente dall’interno. Un uomo le cui passioni
fosse una superstar del fumetto, sceglie di forti hanno segnato l’immaginario del secolo scorso e,
dedicarsi a serie minori, come quella dei come una slavina, hanno cambiato l’orizzonte dell'oggi.
Vendicatori Della Costa Ovest, per godere di Ruvidotti, con il suo tratto nervoso, livido, i neri spessi e la sperimentazione
maggiore libertà. E in quest’ottica che nasce su spazi e tavola – tanto dirompente quanto controllata, una attitudine
la serie de La Sensazionale She-Hulk, i cui sperimentale mai fine a sé stessa – sintetizza quella vita con regia mirabile.
numeri firmati da Byrne sono raccolti in un Soprattutto quando sfrutta colori e campiture per dettare i tempi, strutturare
pregevole Marvel Omnibus edito di recente la biografia e il momento del racconto. Offrendo squarci che impattano sul
da Panini Comics. L’autore, inoltre, aveva lettore con la forza del ricordo e della presenza.
già avuto modo di lavorare sul personaggio DANIELE FERRIERO
durante la sua lunga run dei Fantastici 76/100
Quattro, rendendo Jennifer Walters la
sostituta della Cosa e un personaggio sempre
più emancipato, esuberante e sensuale. Per
la seconda serie personale di She-Hulk,
Byrne sceglie di spingere ancora di più
sull’acceleratore, forse in alcuni casi persino
eccessivamente. Una delle note più peculiari
PREDATOR - 30° ANNIVERSARIO
DI MARK VERHEIDEN, CHRIS WARNER, RON RANDALL
di quest’opera è quella inerente la rottura SALDAPRESS
della cosiddetta “quarta parete”: come si
evince dalla copertina del primo numero, Nulla di meglio che il magnifico volumone in
She-Hulk ha la consapevolezza di essere la questione per purgarsi di eventuali delusioni da reboot
protagonista di un fumetto, e perciò spesso e predatoriano cinematografico. La Saldapress, con il suo
volentieri si rivolge direttamente al lettore, gusto che ormai è vero e proprio marchio di fabbrica,
imbastendo con questo un tacito quanto dopo Aliens si cimenta con l'universo fumettistico del
divertentissimo gioco. She-Hulk diviene più spietato cacciatore della galassia. Nonostante il
così lo strumento che consente a Byrne di tempo trascorso dalla prima pubblicazione delle storie
realizzare non solo una delle serie a fumetti in questione, la resa grafica è a dir poco eccellente.
più originali e artisticamente brillanti di Colori pieni e attenta impaginazione permettono di
sempre, ma anche una delle narrazioni godere di questo piccolo capolavoro nelle condizioni
più dissacranti, parodistiche, farsesche ottimali. Le storie scritte da Verheiden precedono Predator 2 e mettono in
e politicamente scorrette di sempre, che campo elementi che permettono di ricostruire la mitologia del predatore.
ne ha per tutti e non risparmia nessuno L'azione, pur onnipresente, non sottrae mai spazio e campo a personaggi e
nell’industria dell’intrattenimento, dalla DC motivazioni. Sangue, botte, botti, ferocia. E non solo. Un lavoro eccellente,
Comics alla Disney alla stessa Casa Delle dunque, che merita di essere scoperto non solo dagli aficionados ma anche
Idee. Un capolavoro unico e inimitabile. – forse soprattutto – da quei lettori che normalmente non degnerebbero
RAFFAELE CAPORASO d'attenzione letture simili.
88/100 GIONA A. NAZZARO
83/100

110 | RUMOREMAG.COM
FUMETTI POSTER-I DI ALESSANDRO BARONCIANI
DAL VIVO PRIMAVERA CLUB

Primavera Club
Per chi è abituato a frequentare ed educato) e gli Hop Along (indie rock
Barcellona durante il Primavera Sound con qualche declinazione folk), non
ritrovarsi nella città spagnola in autunno proprio sconosciuti poiché ormai da
per il Primavera Club può funzionare anni sotto Saddle Creek. Kadhja Bonet,
come piccolo assaggio in attesa della invece, non lascia molto pur avendo doti
line up ufficiale e delle fake line up vocali notevoli, ed è un peccato visti gli
che costelleranno i giorni antecedenti ottimi due album, tuttavia riportarli sui
gli annunci. Da alcuni anni il festival palchi necessita di qualcosa di più se la
spagnolo lavora in questa direzione: tua musica è a base di neo soul/R&B.
presentando e dando spazio ad artisti più Slowthai, nuovo esponente del grime
o meno giovani – 46 in totale di cui 26 inglese, ha tutto quel che occorre per
in doppia data, anche al Primavera Club farsi largo tra i vari Skepta e Stormzy. I
madrileno. Artisti in ascesa, perché il Louder Than Death di King Khan paiono
fulcro è muoversi in anticipo sui nomi che una cover band dei Turbonegro che ce
– per così dire – non sono ancora esplosi. l’ha fatta, ma KK può fare tutto quello
Tutto si svolge principalmente alla Sala che vuole e il disagio si tocca con mano
Apolo, spazio suddiviso in due ambienti, BARCELLONA (sudata).
in un contesto vivibile e rilassato. 26-28 OTTOBRE
C’è però un live che ha destabilizzato
Il cartellone dell’evento guarda al futuro i presenti: JPEGMAFIA, artefice di
senza barriere: ci si può imbattere Veteran (2018), uno dei dischi rap
nel fenomeno (tale soprattutto grazie dell’anno. Dal vivo è sconvolgente: una
all’algoritmo di YouTube) Boy Pablo, che potenza inaudita in cerca di contatto
ben si destreggia tra indie pop e bedroom con il pubblico, all'insegna di un'idea
pop di fronte ad un pubblico caldissimo; di rap che unisce e non crea distanze.
o a Tirzah, voce soul pop frammentaria Diventerà davvero enorme, e per ora
che con l’album d’esordio ha convinto basta lui da solo a far partire le basi,
tutti (o quasi), e che anche dal vivo rappare e aizzare il pubblico. Il Primavera
avvolge alla Sala Apolo in un liquido Club è un festival per curiosi, per chi è
amniotico. Tra i nomi che più colpiscono mosso dalla voglia di conoscere quel che
gli inglesi GNOD in sala 2, rumorosi e diverrà (molto probabilmente) grande.
noise con il loro imperioso e granitico Tante scommesse, molte già vinte. Ma chi
muro sonoro. Devastanti. Convincono suonerà al Primavera Sound 2019?
i giovani Crumb (indie pop edulcorato

TESTO DI NICHOLAS DAVID ALTEA – FOTO DI CHRISTIAN BERTRAND E DANI CANTO

112 | RUMOREMAG.COM
DAL VIVO IN ARRIVO

Come di consueto anche in questa pagina si tirano le fila dell’anno che ci sta salutando. Il miglior concerto visto in questi 12
mesi però non l’ho visto in Italia, ma in Portogallo, al Nos Alive, ed è quello dei National. Quando parlo di loro ho sempre
l’impressione di sembrare un fan di Springsteen, di quelli che quando gli dici che ti fa cagare ti dicono “se non l’hai mai
visto live non puoi capire”. Ma loro sono così, riescono a darsi totalmente al pubblico, e più è vasto, più riescono a farti
sentire vicino. Davvero difficile da spiegare, ma prima che finisca il concerto arrivi a volergli bene.

A CURA DI LUCA DOLDI

1 DICEMBRE 1 DICEMBRE
RAT BOY SKEPTA
OHIBO (MILANO) MAGNOLIA (MILANO)
Chiamiamolo brit hop. Definizione in cui si può inquadrare Uno dei più importanti rapper inglesi, capofila del grime,
Rat Boy, fra strofe rappate con il tipico accento da bad boy genere, o meglio sottogenere, nato proprio sulle rive del
inglese e ritornelli degni del miglior Britpop. Tamigi. Unica data, da non lasciarsi scappare.

2 DICEMBRE 3/4 DICEMBRE


UNCLE ACID AND THE DEADBEATS ESBEN AND THE WITCH
LEGEND (MILANO) LIGERA (MILANO) - FREAKOUT (BOLOGNA)
Gli Uncle Acid sono cavalieri del doom, riffettoni classici Atmosfere esoteriche, una voce eterea e un grande impatto
e strutture come da copione, ma una grande capacità di dal vivo. Trio essenziale ma con una grande capacità di
reinterpretare il genere in modo personale. mettere sempre tutte le cose al posto giusto.

4 DICEMBRE 5 DICEMBRE
PARCELS CHARLOTTE GAINSBOURG
MAGNOLIA (MILANO) FABRIQUE (MILANO)
Una band tedesca con un po’ di french touch, fra indie Doveva arrivare in Italia per il Radar Festival, poi annullato.
pop e dance tropicale anni 70, per un concerto in cui non Per fortuna potrete comunque ammirare Charlotte in tutto
riuscirete a stare fermi. Lacoste obbligatoria. il suo splendore ed eleganza in questa data.

6/7/8 DICEMBRE 6/14 DICEMBRE


INTERGALACTIC LOVERS MICAH P. HINSON
MILANO / TREVISO / TRIESTE TOUR ITALIANO
Band pop rock con un gusto raffinato e la capacità di Ormai italiano d’adozione, infatti al nostro Paese dedica un
confezionare grandi canzoni senza sbagliare un colpo. Tre lungo tour, quasi come un artista nostrano. Chitarra acustica e
date per ascoltare la voce delicatissima di Lara. storie da raccontare, come sempre.

8 DICEMBRE 11 DICEMBRE
COLOUR HAZE CLUTCH
BLOOM (MEZZAGO - MB) FABRIQUE (MILANO)
Quando attaccano a suonare i Colour Haze si viene investiti Una delle migliori live band che possiate vedere nella
da un vento caldo che brucia gli occhi e le orecchie, e solo vostra vita, una carriera lunghissima senza mai sbagliare
chi è stato nella Death Valley può capire. un colpo. I Clutch sono un’istituzione.

12/13/14/15 DICEMBRE 18/19 DICEMBRE


PICK A PIPER A PERFECT CIRCLE
ROMA / NAPOLI / FERMO / CHIETI FORUM (MILANO) / PALALOTTOMATICA (ROMA)
Un po’ elettronici, un po’ analogici, un po’ computer e un Il regalo di Natale di quest’anno arriva un po’ in anticipo,
po’ strumenti suonati. I Pick A Piper sono un’esperienza dopo il passaggio di quest’estate. Mi raccomando non fate
atipica tutta da scoprire, non perdeteveli. foto e video se non volete finire male.

RUMOREMAG.COM | 113
A CURA DI
BANDALARGA NEURODIVERSI S ERG IO MES S IN A
letto ri@sergio m essina . c om

Neurodiversi

Dopo l'uscita infelice, improvvida e che non hanno alcuna interazione di link: essendo remoto e asincrono,
inesatta di Beppe Grillo sull'autismo, con gli altri, hanno comportamenti Internet è un mezzo di comunicazione
e in particolare sulla Sindrome di ristretti e ripetitivi, e reagiscono con perfetto per gli Aspie. Naturalmente
Asperger, mi pare utile dire due o tre violenza a qualsiasi cambiamento. E non sfuggono loro gli aspetti negativi
cose informate su questo argomento dall'altro c'è chi ha il lieve disturbo della sindrome, ma - a quanto ho letto
complesso e singolare, difficilmente dello spettro autistico: individui - nessuno vorrebbe farsi curare, e molti
riducibile in un breve articolo - ben funzionanti (per esempio sotto affermano che quelle caratteristiche,
figurarsi in due battute sceme. il profilo professionale), spesso anche negative, li hanno resi quello che
non diagnosticati, sostanzialmente sono. Di più: negli ultimi anni nasce la
L'autismo è una condizione integrati nella società ma considerati teoria della neurodiversità. L'autismo
neurobiologica (non una malattia, stravaganti, bizzarri: talvolta sarebbe una variante genetica positiva,
non un disagio mentale o psicologico) monomaniaci, spesso ripetitivi (per in una piccola percentuale della
identificata da pochissimi anni, e esempio nel cibo), insofferenti ai popolazione; e le persone lievemente
ancora oggi non chiara. Non se ne cambiamenti, scarsamente sociali, autistiche sarebbero utili all'umanità.
conoscono le cause, non c'è una cura, emotivamente distanti, ostinatamente Molti dei grandi inventori del passato
forse in certi casi non è nemmeno razionali. Questa condizione però ha forse erano autistici. Sicuramente dei
da considerarsi una condizione. La un aspetto assolutamente unico. Infatti pezzi di Internet sono stati pensati da
psichiatria lo considera un disturbo, o la lista delle caratteristiche continua in autistici: la sindrome è diffusissima
anche una sindrome comportamentale: modo inaspettato: sensibilità visuale tra i supergeeks. Il libro Neurotribes:
"Le aree prevalentemente interessate o uditiva fuori dalla norma, capacità The Legacy Of Autism And The Future
sono quelle relative all’interazione di concentrazione superiore, grande Of Neurodiversity di Steve Silberman
sociale reciproca, all’abilità di creatività nel combinare elementi racconta bene questo aspetto della
comunicare idee e sentimenti e alla distanti per produrre cose nuove (idee, questione (ma forse in italiano non c'è).
capacità di stabilire relazioni con gli ma anche invenzioni e tecnologie).
altri, agli interessi stereotipati, rigidi e Gli "Asperger" (o Aspie, come si Naturalmente la società ha innanzitutto
ripetitivi". Mentre fino a pochi anni fa definiscono) sono profondamente il dovere di occuparsi degli autistici
si distinguevano diversi tipi di autismo, onesti, leali e affidabili. Quindi è un gravi - e delle loro famiglie. Nel 2018,
tra cui la Sindrome di Asperger, oggi "disturbo" che ha anche effetti positivi - però, è bene che la società sappia anche
si parla di disturbo dello spettro che io sappia, l'unico. che esiste questa condizione, così
autistico, che può essere lieve (appunto diversa dalla nostra idea di "disagio".
l'Asperger) o molto grave, come nel Infatti non solo esiste l'Asperger Che l'autismo lieve, inserito nella
caso di persone che non parlano, non Pride, che ne rivendica l'orgoglio, ma diagnostica solo nel '94, riguarda una
comunicano, chiuse dentro se stesse - anche movimenti locali per i diritti certa percentuale della popolazione; e
come suggerisce il termine autismo. degli Asperger (che continuano a che questa non è necessariamente una
usare questo termine). In inglese si cattiva notizia. Magari ce ne fossero
Quindi da un lato dello spettro ci chiama self advocacy, e se cercate di Aspie in televisione: farebbero una
sono quelli severamente autistici, su Google trovate decine di milioni figura infinitamente migliore di quelle
giacche vuote che popolano la mia.
114 | RUMOREMAG.COM
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