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CCCP
EPICA ETICA STORIA PATHOS
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMM A 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N.9 ANNO 2020
M AT T B E R N I N G E R S E R P E N T I N E P R I S O N
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EDI TOR I ALE
SEMPRE (IR)REPERIBILE
DI ROSSANO LO MELE
John Loder. Un nome così inglese e così anonimo inaugurò una catena distributiva per aiutare una serie
da assomigliare a un Marco Rossi qualsiasi. John di gruppi statunitensi in Europa. Mentre nel 1990, 30
Loder: solo omonimo del celeberrimo attore britan- anni fa, decise di aprire la filiale discografica dei suoi
nico che imperversò tra cronaca e pellicole negli anni studi: nacque così la Southern Records. Operando una
30/40 del secolo scorso. Quella del “nostro” John breve ricognizione dei nomi con cui ha lavorato c’è da
Loder è invece tutta un’altra storia. Chi già lo cono- rimanere ammutoliti. Chi solo a livello distributivo,
sce può agevolmente passare oltre. Gli altri invece, chi produttivo, chi discografico, chi manageriale, dalle
magari anagraficamente meno esperti, ci concedano sua mani sono passati progetti come Shellac, Chum-
qualche minuto. Morto 15 anni fa per un atroce tumo- bawamba, Therapy?, Babes In Toyland, Minor Threat,
re al cervello che se lo divorò nell’arco di un anno ap- Björk, Silverfish etc. Ma non solo: la Southern divenne
pena, Loder è stato un rivoluzionario del rock e della il polo distributivo europeo di realtà editoriali come
musica. Per certi versi, e per sommi capi, potremmo Touch&Go, Constellation, Ipecac, Dischord, Simple
definirlo un Brian Eno del punk. Machines, Wax Trax e via dicendo. Loder è stato il
silenzioso artefice di un impero indipendente che non
Nato vicino a Plymouth nel 1946 e spostatosi a ha mai ceduto alle lusinghe del mercato, soprattutto
Londra per studiare ingegneria, Loder era un gran- multinazionale. E tutto questo quando non era più un
de fan di Jimi Hendrix. Venticinquenne, decise ragazzino, ma un cinquantenne con una visione degna
di finanziarsi un innovativo (per l’epoca) sistema dei tecnocrati di cui sono piene le cronache. Anche
di registrazione multitraccia facendo per un po’ il la Southern divenne a suo modo una multinazionale,
tassista. Al principio degli anni 70 conobbe Jeremy aprendo sedi in Francia e Stati Uniti. Ma la crisi degli
Ratter, con cui fondò il gruppo d’avanguardia Exit. anni Zero pian piano ha finito con l’asfissiare anche
Durò solo due anni, ma fu sufficiente a gettare le lei. Il ridimensionamento aziendale non ha però fatto
basi per una carriera e una lunga amicizia. Ratter in tempo a compiersi, giacché, come detto, a metà anni
si ribattezzò Penny Rimbaud e di lì a poco avrebbe Zero Loder è scomparso.
fondato i Crass assieme a Steve Ignorant, una delle
leggende della storia del punk mondiale. Nel frat- Perché facciamo riemergere questa vicenda dagli
tempo Loder aveva individuato un garage nella zona archivi, e perché proprio oggi? Perché di recente un
sud di Londra e aveva deciso di aprire lì i Southern articolo del “Chicago Reader” si è soffermato su un
Studios. Siamo a metà degli anni 70 e, nonostante il pezzo di eredità della Southern Records. Rispondente
successo e l’ingrandimento del business che sarebbe- al nome di Karate. La band che fu di Geoff Farina –
ro poi arrivati, il fondatore decide che non sposterà amata con tutta probabilità in Italia come in nessun
mai da lì la sede delle sue operazioni come fonico altro paese al mondo: ricordo un’esibizione proprio
e produttore. Già perché l’ondata punk iniziava a a Chicago di fronte a una dozzina di persone appena,
esondare e Loder divenne il principale fiancheggia- negli anni d’oro – è come se non esistesse più. Anzi, è
tore dei Crass, il manager in pratica. La band decise come se non fosse mai esistita. E stiamo parlando di un
di vendere il primo singolo sottocosto (45 penny!?) gruppo pionieristico nel mescolare jazz, post rock, emo
contro il volere proprio del manager: Loder temeva e slowcore. Non solo non si trova traccia del loro archi-
che così facendo i Crass avrebbero perso soldi (tre vio sulle piattaforme digitali (Apple Music a parte), ma
penny a copia per l’esattezza) invece di guadagnarne. i dischi non vengono ristampati da tempo immemore.
Ma il successo della band su larga scala e gli ingaggi Così, nell’era dell’accesso totale e della reperibilità
dal vivo diedero ragione a Penny Rimbaud. Pro- h24, se non fosse per qualche fondamentalista su You-
prio quest’ultimo, nel ricordo di Loder scritto per il Tube queste canzoni non avrebbero diritto di domici-
“Guardian” subito dopo la sua morte, ricorda come lio. Non tutta la musica del mondo è disponibile, falso
il produttore fosse un uomo che – pur avendo un storico. Tanta si perde, speso la migliore. Superfluo do-
grande intuito commerciale – anteponeva sempre il mandarsi: ma se Loder - che mise sotto contatto i Ka-
bello al grande. Nel 1979 nacque la Crass Records e rate - fosse ancora vivo, questo decesso sonoro sarebbe
i Southern Studios divennero il punto di riferimento accaduto? Non lo sapremo mai: ma resta il sospetto
per tutti gli aspiranti musicisti formatisi col punk. I che la morte di chi ha amplificato quella musica si porti
Crass vendevano un sacco di dischi e nel 1985 Loder nella fossa anche la musica stessa.
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345CO N T E N U T I
26
COV E R S TO R Y
CCCP
PR OG ET TO G R AF I CO
E I MPAG I NAZI ONE Sericraft Lab snc
60 Disco Del Mese 110 Letture Finito di stampare nel mese di Settembre 2020
82 Treecolore 111 Fumetti
84 Radici 112 Poster-i
86 In Italia 114 Banda Larga
88 Singolare
A R A B S T R A P R Y L E Y WA L K E R S I M E O N C O X E J A S O N I S B E L L J O H N F O G E R T Y
8 | RUMOREMAG.COM
re oltroceano per i gruppi
britannici (e non solo).
FACCIAMO I CONTI Questo lo scenario com-
mentato da Dave Webster,
coordinatore nazionale
per l’attività concertistica
10
presso la Musicians’ Union
STELLE: QUESTO IL VOTO CHE DA inglese: “Si tratta di un
SPET TATORE MOSES SUMNEY AT TRIBUISCE ulteriore chiodo nella bara
ALL A SERIE DELL A BBC I MAY DESTROY YOU per quanto riguarda la
possibilità che i musicisti
britannici siano in grado
di andare in tour, e un ter-
ribile colpo per gli scambi
180
GRADI DI MUTAZIONE UMORALE IN POCHI culturali in generale”.
M I N U T I: L'A S CO LTO D I WAY N E S H O R T E R Webster ha sollecitato la
SORTISCE QUESTO EFFETTO SU DON WAS creazione di una task force
per discutere le modifiche
legislative statunitensi,
effettive a partire da que-
sto 2 ottobre. Le nuove
78
GIRI: SU UN VECCHIO DISCO IN QUESTO tariffe sono di 705 dollari
FORMATO DI MUDDY WATERS, PETER per poter ottenere un “o
GREEN INCOMINCIÒ A SUONARE LA visa”, destinato ai singoli
CHITARRA A 10 ANNI!? artisti “di straordinaria
abilità”, e 695 dollari per
un “p visa”, destinato prin-
cipalmente ai “gruppi dalla
10
MILA ORE DI MUSICA: SECONDO BILL consistente notorietà in-
CALL AHAN UN MUSICISTA NON DEVE ternazionale”. Fino ad oggi
NEANCHE COMINCIARE A SUONARE SE il costo era lo stesso per
PRIMA NON LE HA ASCOLTATE entrambe le opzioni, 460
dollari. Si allungano anche
i tempi, seppure di poco,
per ottenere i visti: non più
15 giorni bensì 15 giorni
lavorativi. Con la Brexit e
2500
S T E R L I N E . Q U E S TO, N E L 1 9 74 , I L C O S TO D I
REALIZZAZIONE DI I WANT TO SEE THE BRIGHT la pandemia, la situazione
LIGHTS… DI RICHARD & LINDA THOMPSON rischia di diventare dram-
matica. Tom Kiehl, CEO di
UK Music, ha dichiarato a
“Pitchfork”: “È fondamen-
50
tale che i gruppi e artisti
DISCHI, IL FOLLE PROGETTO DI DEDICARNE britannici riescano a suo-
UNO PER OGNI STATO NORDAMERICANO: nare in America, il mercato
S U FJ A N S T E V E N S H A A M M E S S O C H E E R A musicale più grande del
SOLO AUTOPROMOZIONE mondo, ma l’incremento
dei costi per ottenere i visti
rende il tutto molto più dif-
ficile. Per molti è durissi-
15
ma riuscire a non andare in
MA ANCHE 20MILA COPIE PER OGNI passivo esibendosi oltreo-
ALBUM: QUESTE LE VENDITE DEI FALL ceano. E oggi c’è un rischio
A INIZIO CARRIERA reale che questi incrementi
rendano i tour negli Stati
Uniti inattuabili, nel con-
testo di quello che è già
10
di per sé un momento im-
PERSONE ASSIEME: CI CONVIVE MAGNUS mensamente difficile per
MARTIN DEGLI HAWKWIND, IN UNA l’industria musicale bri-
FAT TORIA DEL GALLES tannica. Il governo inglese
deve avere come priorità
l’eliminazione delle bar-
riere commerciali per i
musicisti in tour nell’ottica
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE
di un futuro patto tra i due
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! paesi. Il presidente Trump
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID deve ripensarci”.
RUMOREMAG.COM | 9
N E W S! OT TO B R E 2 02 0
JOHN FOGERTY E ERIC J A S O N That Dune trailer looks pretty great and this is
BURDON VS TRUMP I S B E L L coming from somebody who’s had sex
@ J A S O N I S B E L L
(Quel trailer di Dune sembra davvero fantastico e questo
ve lo dice qualcuno che ha fatto sesso)
L’elenco ormai consistente
di artisti che prendono le
distanze dall’utilizzo di loro
brani da parte di Donald
Trump si allunga. Dopo John
Fogerty, il quale ha commen-
tato l’utilizzo da parte del
Presidente degli Stati Uniti
di Fortunate Son dei Cre- IN ARRIVO
edence Clearwater Revival
manifestando la propria con-
fusione, in riferimento anche
al fatto che Trump fosse
riuscito a non farsi spedire in
Vietnam (“la canzone parla
più di della ingiustizia di GORILLAZ
classe che della guerra in sé,
insomma, il vecchio detto per
cui i ricchi fanno le guerre e ONG MACHINE: SEASON ONE
i poveri poi devono combat- STRANGE TIMEZ
tere per loro”), anche Eric PARLOPHONE
Burdon – il presidente ame-
ricano ha utilizzato House Of
The Rising Sun degli Animals
in un recente comizio – ha L’ipotesi che sarebbe uscito un nuovo album dei Gorillaz nel 2020 aveva incominciato a
detto la sua, commentando diffondersi a gennaio di quest’anno, con i primi episodi del progetto Song Machine, una
così su Instagram, a corredo serie di episodi musicali animati con vari ospiti musicali come protagonisti. Song Machine:
di una foto in cui indossa una Season One – Strange Timez raccoglie 11 brani in tutto (17 nella versione vinilica deluxe),
mascherina con su scritto con il coinvolgimento di una lunga lista di guests che definire eterogenea è un eufemismo
“vote”: “Anche se nessuno (al contrario di quanto accadeva nel precedente The Now Now, spoglio e minimale, quasi
mi ha chiesto il permesso,
un disco solista di Damon Albarn), comprendente tra gli altri Beck, Elton John, Robert
non mi ha sorpreso scoprire
Smith, Fatoumata Diawara, Peter Hook, Slowthai, St. Vincent, JPEGmafia, Joan As A
che Trump abbia utilizzato
House Of The Rising Sun Police Woman, Unknown Mortal Orchestra e lo scomparso Tony Allen. Il 12 e 13 dicembre il
per il suo comizio dell’altro progetto prenderà dal vivo con Song Machine Live, trasmesso da LiveNow.
giorno. Una storia di peccato
e miseria ambientata in un G O R I L L A Z.CO M PA RLO P H O NE .C O M
bordello gli si adatta alla
perfezione! E in questo mo-
mento storico è ancora più FUORI IL 23 OT TOBRE 2020
appropriata”.
10 | RUMOREMAG.COM
ALTRI LUTTI
ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY
L'ESPERIENZA
MARK MOTHERSBAUGH E IL COVID-19 DI RUMORE
SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
ntervistato dal “Los aggredito e rapito da una banda di ragazzini
PLAYLIST DEDICATA
Angeles Times”, Mark “che mi avevano venduto a una compagnia
AL NUMERO IN USCITA
I Mothersbaugh dei Devo privata di ambulanze, cui fornivano
ha raccontato la sua pazienti COVID dietro pagamento”. Le PER VIVERE IL MAGAZINE
drammatica esperienza allucinazioni non si sono fermate lì: “in IN MANIERA TUTTA NUOVA
con il Covid-19, i mesi questa mia allucinazione avevo scritto
di ricovero in ospedale a seguito della un intero album dei Devo, e preparato un
diagnosi di inizio giugno. “Sono passato nuovo live show”. I musicista dice di essere
dal ‘non mi sento bene’ il martedì andato molto vicino alla morte e che a
all’ambulanza che mi portava al Cedars il impedirgli di “lasciarsi scivolare” è stata
sabato”. Paziente ventilato, Mothersbaugh una telefonata della moglie e della figlia.
ha raccontato di aver trascorso parecchio Ancora convalescente, Mothersbaugh è
tempo in uno stato allucinatorio durante comunque già tornato al lavoro sui suoi
il quale si era convinto di essere stato progetti musicali. ru m o re m a ga z ine
RUMOREMAG.COM | 11
N E W S! OT TO B R E 2 02 0
SIMEON COXE
2020), batterista cofondatore
degli australiani Drones; Ian
Mitchell (1958-2020), chi-
tarrista dei Bay City Rollers; Insieme al batterista Dan Taylor, Simeon Coxe aveva
Steve Grossman (1951- fondato i Silver Apples (nome tratto da un poema di
2020), sassofonista fusion e W.B. Yeats) nel 1967, dopo che gli altri componenti
hard bop, tra i protagonisti della Overland Stage Electric Band, presenza fissa
di Live At The Fillmore di
al newyorchese Cafe Wha? di cui entrambi facevano
Miles Davis (1970); Ronald
“Khalis” Bell (1951-2020),
parte, avevano abbandonato il progetto, poco sintoniz-
sassofonista, autore e cantan- zati sulle crescenti sperimentazioni di Coxe, cantante
te di Kool & The Gang; il DJ che si era messo a trafficare sul palco con un set di
e producer house Erick Mo- oscillatori sempre più ingombrante. Classico esempio
rillo (1971-2020); Sidney di gruppo più avanti del proprio tempo, i Silver Apples
“Sid” McCray, co-fondatore avevano esordito con l’omonimo album nel 1968: i
e primo cantante dei Bad ritmi pulsanti e le melodie elettroniche (generate da
Brains. un sistema di nove oscillatori controllati attraverso
mani, piedi e gomiti) anticipavano il futuro più o meno
Durante la lavorazione del
immediato (White Noise, Can, Suicide) e quello più
numero è venuto a mancare
Mario Pomini, padre del
lontano (Stereolab, Portishead). Dopo lo sfortunato
nostro Andrea. La redazione Contact, nel 1969, funestato da una causa con la Pan
è vicina ad Andrea e alla sua Am per la foto di copertina, i due scomparivano nel
famiglia, a cui pone le più nulla riemergendo 20 anni dopo con un nuovo album,
sentite condoglianze. questa volta nella veste di venerati pionieri. Dopo la
morte di Taylor, nel 2005, Coxe si era esibito dal vivo
ERRATA N. 344 (19 3 8-2020) fino al 2016, anno in cui pubblicava un ultimo album a
nome Silver Apples, Clinging To A Dream.
Nella recensione boxata di
Kairon;Irse! e Polymoon per
un nostro errore sembra che
Kairon;IRSE! sia il nome della
GARY
PEACOCK
band e Polymoon/Caterpillars
Of Creation il titolo del disco.
Si tratta in realtà di due album
distinti, Polysomn dei Kai- Contrabbassista eclettico e dalla carriera lunghissima
ron;IRSE! e Caterpillars Of e articolata Gary Peacock, oltre ad aver inciso una ven-
Creation dei Polymoon. tina di album con Keith Jarrett a partire dai primi anni
80 (a completare il collaudato trio la batteria di Jack
Nella recensione di Then Play
DeJohnette), già nel 1964, oltre a un breve passaggio nel
On dei Fleetwood Mac c’è una
quintetto di Miles Davis, aveva all’attivo le session dell’e-
"r" di troppo davanti al nome
dell’etichetta discografica, pocale Spiritual Unity di Albert Ayler e quelle di Life
BMG. Time, debutto solista del batterista Tony Williams. Nel
suo portfolio, collaborazioni con Paul Bley, Bill Evans,
IN USCITA (19 3 5 -202 0) Don Ellis ma anche Ravi Shankar, oltre che una dozzina
di album in proprio dal 1970 al 2017.
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b o n a t i! la rivista di
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TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE NON È VERO CHE BOICOT TARE NON SERVE F RANCES CO FARAB EG O LI
14 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / BLOG'N'ROLL FIRST ANNUAL REPORT CARLO B O RD ON E
quei titoli trionfalistici sul nei bei tempi analogici delle case
vinile che sorpassa il CD nelle discografiche non era poi tanto
vendite (capirai: tra due o tre diverso (il che non è vero, proprio
anni il secondo verrà superato a livello numerico), ma anche gli
pure dalle vendite delle cassette ultimi giapponesi che cinguettano
delle audiofiabe, sempre che le magnifiche sorti e progressive
rimanga in circolazione). Il (nel senso del genere musicale,
dato veramente inquietante, forse) della “rivoluzione liquida”
anche se pure questo per niente saranno quanto meno perplessi
sorprendente, lo si legge non nel davanti a questa situazione
rapporto della RIAA ma in una neo feudale, che peraltro
ricerca di Alpha Data: il 90% di replica fedelmente le identiche
tutti gli ascolti in streaming nel sperequazioni economiche
mondo sono appannaggio dell'1% del mondo in generale. Ah, a
All'inizio di settembre la RIAA dei musicisti presenti sulle proposito dei tempi eroici di
(Recording Industry Associate piattaforme. Cioè circa 16mila Napster: nell'1% di cui sopra
Of America) ha pubblicato il suo artisti sul totale di quelli vivi, figurano anche i Metallica. Nel
report semestrale sull'andamento morti o x. Artisti, specifichiamo, primo semestre del 2020 hanno
del business musicale. Volete tipo Tones & I, il cui ballo della tirato su tre milioni di dollari,
prima la buona notizia o quella scimmia gli ha fatto guadagnare grazie al miliardo di streaming
cattiva? Ok, vi conosco, partiamo quasi cinque milioni e mezzo delle loro canzoni. Non possiamo
da quella buona. Le cifre dicono di dollari (calcolare che la che esserne felici per Lars Ulrich,
che, nonostante la pandemia mancetta di Spotify, per esempio, che ora potrà andare a giocare
e tutto il casino che sappiamo, va da 0,03 a 0,005 dollari per a tennis sereno, ricordando
c'è stata una modesta ma singolo ascolto). Cosa dedurre quando se le dava in tribunale
significativa crescita dei ricavi da tutto ciò? Mah, niente di con Shawn Fanning. Lo vedi,
legati alla “musica registrata” particolarmente interessante, Lars, che non c'era davvero di che
(quasi un + 6%). La notizia se non che forse (ma forse, eh) preoccuparsi?
cattiva non è tanto quella che ci per l'”altro 90%” stare sulle
dice che più dell'80 per cento piattaforme streaming non serve
di questi ricavi derivano dallo assolutamente a niente, non solo
streaming, e neanche che le a livello economico ma neppure
vendite dei supporti fisici sono di visibilità. A meno di non voler
calate di quasi il venticinque dare ragione al sciur padrone
percento (e qui il Covid c'entra, Daniel Ek e buttare lì una
ovviamente), o che il mercato del canzone al giorno sperando nella
digital download ha perso 200 botta di culo, con statisticamente
milioni nel giro di due anni. Tutte le stesse probabilità di chi si
cose che si potevano immaginare, compra il biglietto della lotteria.
e che rendono teneri anacronismi Qualcuno potrà dire che in fondo
RUMOREMAG.COM | 15
TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG CHRISSIE TI AMO LU CA F RAZ Z I
Chrissie ti amo
ZIGZAG
16 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO IRONHILL AN D REA PO M I N I
Ironhill
GLOBO
RUMOREMAG.COM | 17
MY TUNES
THE QUIET VILLAGE
LES BAXTER
ssendo un tipico situati in luoghi chiusi e bui, rappre- sembrava riuscire a proteggere il mio
prodotto urbano sentano per me dei veri paradisi. Sono umore. Chiesi una tregua e, chi era con
E umanoide privo di
radici, ho compreso
un habitat canzone. Voglio dire, ascolti
Lou Reed e Sonic Youth e senti il fumo
me, felice di sbarazzarsi di un compa-
gno limitrofo all’imbalsamazione sen-
ben presto un’asso- che esce dai tombini di New York soriale, fu ben lieto di concedermela
luta verità persona- anche se sei spalmato sul divano in per dirigersi senza esitazione verso la
le. La realtà mi di- boxer in una qualunque città a caso. spiaggia. Io invece, grazie a un taxi già
sgusta. O meglio, al reale preferisco, di Avverti il profumo della vegetazione di oltre il bonus rottamazione, mi infilai
grande, grandissima lunga, la sua rico- Laurel Canyon mentre gira uno dei in un fatiscente centro commerciale al-
struzione artistica. Il falso ben archi- primi di Joni Mitchell, ma con il van- lestito senza alcuna passione architet-
tettato mi pare sempre superiore al taggio di poterti alzare e sapere esatta- tonica all’interno di un hangar abban-
suo originale. La verità è davvero un mente dove hai i torcetti al burro in di- donato. L’offerta era avvilente, abbi-
metro oggettivo di valutazione? Non spensa. La musica fa questo, ti teletra- gliamento che puzzava di pneumatico,
per me. L’accettazione di tutto ciò, sporta, e senza obbligarti a dividere il souvenir già sbeccati, manicure con
oltre al disprezzo generale da parte di tuo sedile con un idiota che spara foto- prezzi scritti a biro su cartone, ma
moltissimi miei conoscenti, mi ha fatto grafie a raffica su un bus col semiasse anche un incessante rumore di percus-
col tempo preferire le piscine al mare, rotto, per giunta. Puoi stare lì, dove ti sioni sul fondo. Ipnotizzato lo seguii e,
l’immobilismo ai viaggi, le serie televi- piace. Se hai dischi buoni, muoversi è giusto dietro un tipo che (forse) avreb-
sive al neorealismo, il condizionatore una seccatura aggravata da insetti non be inciso il tuo nome su orologi sicura-
alle finestre, qualsiasi cosa a Pasolini e mappati o stanze d’albergo dagli odori mente non funzionanti, ebbi una folgo-
un prodotto alimentare industriale a equivoci. Solo un pazzo può nutrire in- razione: il tiki bar. Teste alla Isola di
caso rispetto al temibilissimo “fatto in teressi simili. Ma la vita è un compro- Pasqua riprodotte in truciolato, ana-
casa”. E, di conseguenza, una passione messo e una volta mi trovai in una na- nas ovunque, neon azzurri coperti da
insana per la musica exotica e i tiki zione del Centro America dove nessu- palmizi sicuramente infiammabili,
bar. Questi ultimi, preferibilmente se na crema solare o copricapo in vimini felci di plastica, tucani di peluche,
18 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI
MY TUNES THE QUIET VILLAGE LES BAXTER MAU RIZIO B L AT TO
ghiaccio secco violetto, cascatelle sotto vendendo biglietti a turisti sedentari profondità di una riflessione come “el
lampadine blu cobalto, collane di fiori che desideravano qualche emozione mundo mejor està aqui, donde nos
in terital, poster di film con Chico taboo dopo pranzo, vedere una ceri- otros quieremo de restar e de biber,
Marx, sdraio a strisce su sabbia ripor- monia pagana, scatenarsi sotto il sole o non como en quella maldida playa in-
tata, tavole da surf farlocche: non congiurare con il demonio, e il tutto fuocatas donde la nostra cabeza vien
mancava nulla. Avevo le lacrime agli senza lasciare i comfort dello stereo e bastonada dal sol e da musica de
occhi. Presi posizione su uno sdraio e della loro periferia bianca”. Be’, come mierda latinoamericanas”. Cercai ap-
chiesi un Mai Tai, sperando di rimane- resistere a una simile meraviglia? In- provazione nel nonno di Magnum P.I.,
re lì dentro per almeno un semestre. fatti non ci pensai minimamente e ini- ma mi resi conto che aveva ormai
La musica era ineccepibile, Yma ziai a indicare in ordine sparso tutti i perso conoscenza da tempo, scivolan-
Sumac tuonava il suo Babalu, Martin cocktail dai nomi più improbabili pre- do sempre più disperatamente lungo il
Denny ci portava dritti nella giungla e senti sul menu. Noci di cocco, divinità suo sdraio, tutto coperto di patacche di
tutto intorno percussioni, chitarre surf dal volto squadrato, boccali di lava, rhum lungo il suo misero abbigliamen-
rallentate, uccelli, gong, jazz coloniali- pagode in miniatura, ogni bicchiere to. Alla ottocentesima replica di Quiet
sta, scimmie (molte scimmie, fonda- era diverso e all’interno offriva colora- Village affondai nel nulla ovattato di
mentale per il genere). Buttai giù il zioni da evidenziatore, bollicine, fumi ballerine sorridenti con caschetto nero
Mai Tai come un alpino di Bora Bora, da circo, olive giganti, frutti esotici che e fiori rossi tra i capelli, viali d’ingresso
in un colpo solo. Al mio fianco, uno che sputavo sul pavimento, di tutto. Persi a lagune segnati da torce ai lati e pal-
sembrava il nonno di Magnum P.I. il controllo ben presto, al ritmo di mizi ovunque. Les Baxter aveva vinto.
sorrise e mi gratificò di un confortante “aquí para usted, señor” del mio ca- Ripresi un vago controllo in hotel ore
“good job”. Chi stava meglio di noi? meriere, impeccabile in camicia hawa- dopo, con la ritmica dei Mari del Sud
Mentre cercavo con lo sguardo il profi- iana sgargiante (con cartellino non nelle orecchie, ma anche con la mia
lo di almeno un gibbone finto tra i can- asportato dalla manica destra) e disin- t-shirt blu in un sacchetto di plastica e
neti finti di uno spicchio di Polinesia teresse più totale. Mi fissai su Les Bax- una camicia hawaiana addosso, con il
finta, riconobbi Les Baxter di sottofon- ter e chiesi qualcosa come “se potria cartellino del prezzo sulla manica sini-
do. Era sicuramente lui, con Quiet Vil- de riascoltar esta cancion, por stra. Quantomeno non avevo comprato
lage, e allora festeggiai ordinando un favor?”, il classico gramelot veneto/ quella del barista, ma non volli comun-
altro Mai Tai. Pensai a chi si trovava in messicano tipico dell’italiano fuori po- que approfondire la sua provenienza e
questo momento sotto il sole, con la sizione. Ficcai una mancia e Les Baxter promisi che non avrei fatto mai più
sabbia infilata laddove non dovrebbe e andò in repeat secco. Non se ne accor- una simile idiozia. Ma le cose andaro-
trovai meravigliosa la mia epidermide se nessuno, eravamo atolli umani ab- no diversamente, perché se c’è un tiki
asciutta e levigata dall’aria condiziona- bandonati a noi stessi, questo pensai, bar nelle vicinanze almeno un’oretta
ta unita al pianoforte roboante di Les con un Haitian Grog in mano e la vista me la concedo e ho un buon numero di
Baxter. Guardai il nonno di Magnum ormai obnubilata: fuori la vita scorreva dischi di exotica a casa. Li metto sul
P.I. e la riproduzione di un idolo giava- secondo canoni di buon senso e godi- piatto e veleggio felice tra archi cine-
nese con la testa in fiamme, entrambi bilità condivisa, mentre noi stavamo al matografici e scimmie e tucani (adora-
sembravano essere d’accordo con me. buio con un sorriso ebete e i mocassini bili), ebbro della mia possibilità di
Les Baxter lavorò per il cinema (anche nella sabbia. La musica exotica è il pa- viaggiare in salotto. Immagino di esse-
per Gianni e Pinotto, beato lui), arran- radigma assoluto dell’escapismo sen- re un dirigente di qualche azienda di
giò swing bands, formò un gruppo folk soriale, come altro si potrebbe giustifi- Portland negli anni 50, con il futuro
con un giovanissimo David Crosby e care la bellezza estrema del bolero ra- solido e una vita sicura, elegante e sti-
compose musica space age (il suo veliano che affiora tra i mini vulcani a lizzato in modo impeccabile. Tutta la
Music Out Of The Moon fu ascoltato metà di Quiet Village? E poi, un villag- musica in fondo è exotica, magari non
nello spazio dagli astronauti dell’Apol- gio può esser davvero quieto soltanto sappiamo da cosa scappiamo, ma sap-
lo 11 durante l’allunaggio) e a tema per se è finto, rimodellato, artefatto. Feci piamo di sicuro dove possiamo andare.
parchi acquatici. Ma, soprattutto, fu dono delle mie elucubrazioni al came- In che luogo, in quale periodo, per
uno dei maestri indiscussi dell’Exotica. riere di fiducia che mi parve indossare quanto tempo. E quindi soltanto un
Secondo l’esimio David Toop, “Les Ba- due sandali dalla fattura differente e tonto podría subestimar una maravil-
xter offriva tour musicali organizzati, probabilmente non colse a fondo la la como esta.
The Quiet Village è stata composta da Les Baxter nel 1951 e così descritta dal suo autore “La giungla diventa più
fitta mentre la barca fluviale si fa strada lentamente verso l'interno. Un serpente scivola nell'acqua, spruzzando un
uccello dalle piume scintillanti che vola nella radura sopra un tranquillo villaggio. È il ritratto musicale di un villaggio
tropicale deserto nel caldo di mezzogiorno”. Notevole la versione di Martin Denny, riconoscibile per l’apporto delle rane
(molte, moltissime, delirio di rane) e di volatili di varia natura. Scenario meno edificante per Boyd Rice che, sotto lo
pseudonimo di The Tards, inciderà, nel 1993, Quiet Village Idiot. Del nonno di Magnum P.I. nessuna notizia.
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RUMOREMAGAZINE OT TOB RE 2 02 0
20 | RUMOREMAG.COM
DOVE: QUANDO:
Londra,
UK BEABADOOBEE dal 2017
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
RUMOREMAG.COM | 21
DOVE: QUANDO:
Londra, UK
OSCAR JEROME dal 2016
COSA:
IL DISCO: ONLINE:
Ci sono pezzi corposi di chiuso”. Soprattutto quando uno ai Sons Of Kemet) è un debutto
geografia musicale londinese, degli allievi alla voce influenze in cui, a sorpresa e al netto di un
di quella che di storia ne ha sciorina nomi come Coltrane, livello tecnico stellare, a brillare
vista passare, dietro l'esordio di John Martyn, Gil Scott-Heron e sono le canzoni: “Quello che fa
Oscar Jerome. Il Trinity Laban MF Doom. la differenza è che molte delle
Conservatoire, struttura da 150 persone nella scena londinese non
anni fra le più ostiche e prestigiose La fortuna, tanto per tornare a sono cresciute ascoltando jazz.
d'Europa, ad esempio. Un allievo una ipotetica geografia londinese, Dentro infatti senti di tutto, dai
a caso? Fela Kuti. “Amare il jazz arriva con l'ingresso nella scena ritmi spezzati dell'elettronica o
mi ha aperto le porte di generi locale un secondo prima della dell'hip hop a sonorità caraibiche.
molto differenti. È musica molto sua esplosione. Nell'ordine: E soprattutto, rispetto ad altre
complessa, ingloba elementi anni in giro con i KOKOROKO città, qua c'è davvero un grosso
che arrivano da tutti gli angoli a imparare l'afrobeat, progetti supporto reciproco. È semplice: ci
del mondo. Ma non c'era molto cresciuti all'ombra di J Dilla divertiamo”.
supporto fra gli insegnanti per come i SumoChief, e in ultimo
i miei primi progetti. Anzi: collaborazioni coi pesi massimi
nell'ambiente si tende sempre a cittadini Shabaka Hutchings e
definire pop tutto quello che non Moses Boyd. Così come denso di
è jazz, è un atteggiamento molto ospiti locali (dagli Ezra Collective
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DOVE: QUANDO:
New Orleans,
USA SPECIAL INTEREST dal 2016
COSA:
POC punk
IL DISCO: ONLINE:
Sulla relazione direttamente Se dovessimo scegliere tra il Jello Biafra, il nostro bassista è
proporzionale tra oscurità dei suonare con una band queer in fissa con Your Turn To Run,
tempi ed estro artistico hanno o una di colore sceglieremmo una canzone delle Malaria”. Una
pubblicato intere enciclopedie. quest’ultima, nonostante solo cantante spettacolare, basso,
Oggi la cadenza al decadimento due di noi siano neri. Questa è la chitarra e uno scompiglio di
UK post Brexit la dettano nostra priorità”. beat elettronici mitragliati da
Sleaford Mods, Idles e Fontaines un minimale Casio collegato a
D.C., e ora tocca all’America Da qui la definizione POC punk, una foresta di pedali low cost.
socialmente (e non solo) in dove l’acronimo sta per people La No wave dei Teenage Jesus
fiamme trovare la propria of colour, movimento che filtrata dai synth di Screamers e
colonna sonora. Tra le diverse dalle periferie delle metropoli Suicide, dopata dalle ritmiche dei
opzioni disponibili una delle più trumpiane rischia di dilagare Revolting Cocks sparate fuori a
interessanti pare essere quella ovunque al motto di Young, una velocità spropositata. Scuro,
proposta dagli Special Interest, Gifted, Black, In Leather, titolo frenetico, industriale: il suono
quartetto di New Orleans che della canzone simbolo degli giusto per soffocare le vostre
porta avanti istanze allo stesso Special Interest: “Le nostre ansie. O farle definitivamente
tempo queer e black: “Siamo influenze sono l’hardcore, il esplodere.
tutti e 4 gay ma non lo riteniamo rock’n’roll e il glam, i video live
un fattore che ci definisce. dei Bad Brains e la teatralità di
RUMOREMAG.COM | 23
BILLY NOMATES BRISTON MARONEY
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Bristol, UK dal 2019 Knoxville, USA dal 2015
ONLINE: iambillynomates.com ONLINE: bristonmaroney.com
COSA: COSA:
Un tumultuoso mix di rap, pop e Indie rock
post punk post whatever
IL DISCO: IL DISCO:
Pare che sia stato un concerto degli Sleaford Mods Spulciando fra i video (purtroppo non più disponibili)
a mettere Tor Maries sulla giusta strada, dopo anni del Lollapalooza 2020 in streaming, fra una performance
trascorsi a militare in band senza sbocco: “Non ci sono rilassata di Josh Homme e un ottimo live dei Janes
molte persone della classe operaia nel mondo dell'arte”, Addiction, colpiva la performance di questo ragazzo di
racconta. “Tuttavia trovarle è semplice, hanno un tono 23 anni da Knoxville, Tennesse. Come spesso accade
nella loro voce che non sentivi da parecchio tempo”. per artisti che si affacciano sul mercato in questi anni,
Non che oggi manchino artisti provocatori dalle taglienti Briston Maroney non ha ancora pubblicato album
sonorità post punk. Ciò che distingue Billy Nomates (debutto previsto nel 2021), ma dal 2018 ad oggi sono
è la capacità di creare grande sconquasso emotivo usciti una serie di singoli ed EP che non lasciano dubbi
con una musica quintessenziale. Un minimalismo sulle sue qualità. Indie rock di stampo chitarristico, che
esasperato e verboso, che ha rilanciato l'asse con il duo ricorda a tratti i primi Kings Of Leon, con un grande
di Nottingham, non fosse altro perché Jason Williamson gusto pop.
(suo fiero supporter) compare nel brano Supermarket
Sweep. Ascoltandoli in ordine temporale non si può non notare
la grande crescita che il Maroney ha avuto dai suoi primi
Il primo album (registrato con GarageBand e laptop e pezzi ad oggi, fino ad arrivare al recente Deep Sea Diver,
prodotto da Geoff Barrow dei Portishead) è una raccolta ballata folk quasi perfetta. Un cantautore ancora acerbo,
canzoni scheletriche dall'astuto tiro pop: un coinvolgente puro, con una grande attitudine dal vivo e una grande
mix di rabbia e storytelling, cantato con il furore di capacità di scrittura. Se due indizi fanno una prova, ma
una moderna Patti Smith. Il disco era pronto ad uscire ne abbiamo anche di più, c’è una nuova generazione di
in primavera, ma poi ci si è messo di mezzo il Covid, artisti “con la chitarra in mano” (perdonate la citazione)
costringendo l’etichetta a rimandare il tutto. Cosa che ha pronta a farsi strada: insieme a Sam Fender, Ten Tonnes
generato un rapporto simbiotico fra clima post pandemia e Del Water Gap, Briston Maroney è certamente uno dei
e canzoni capaci di canalizzare in modo positivo senso nomi da tenere d’occhio.
d’ansia e frustrazione.
24 | RUMOREMAG.COM
JESTER IN JAIL LAZY EYES
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Pesaro, Italia dal 2018 Sydney, Australia dal 2015
COSA: COSA:
Rock per cuori infranti Open prog pop
IL DISCO: IL DISCO:
MEMORIES FADED & BROKEN HEARTS EP-1
SEAHORSE RECORDINGS, 2019 AUTOPRODUZIONE, 2020
“Pesaro è una donna intelligente”, cantava qualcuno; Nonostante sia appena uscito, i Lazy Eyes parlano
una donna dal fascino indecifrabile, il cui viso è del loro EP-1 come di un qualcosa che appartiene
avvolto da un velo di malinconia, con i fianchi distesi ormai al passato. “Abbiamo cominciato a lavorarci
sull'Adriatico e i morbidi seni adagiati in Emilia- quando eravamo ancora al liceo artistico di Newtown,
Romagna. La città di Rossini è una madre amorosa, che Sydney. Tangerine è probabilmente la prima canzone
ha svezzato decine di band le quali hanno marchiato che abbiamo scritto. In un certo senso questa uscita
indelebilmente la scena indie nazionale: ed è forse per ha il sapore della nostalgia per noi. Le registrazioni le
questo che i JIJ faticano a inserirsi nella scena locale. abbiamo fatto durante un periodo di vacanza dal liceo”.
Branco, Matthew e Thom hanno poco più di 20 anni e Stiamo parlando dei loro inizi, del biennio 2016/17.
dopo un EP autoprodotto hanno trovato nella Seahorse Erano talmente giovani che in certi club non li facevano
l'etichetta giusta per iniziare la loro avventura; l’esordio neppure suonare. Harvey Geraghty, piano, chitarra
arriva a fine 2019, ma conosce l'infausto destino e voce e Itay Stackar, chitarra e voce, sono i due che
condiviso da tutti quei dischi che hanno iniziato a scrivono le canzoni, le quali vengono poi arrangiate dagli
muovere i primi passi insieme all'incipiente pandemia. altri, Blake Wise, basso Rickenbacker, e Neal Martin,
batteria.
Se spesso la bellezza degli esordi dimora nella freschezza
della gioventù mista all'inevitabile ingenuità, MF&BH “La nostra musica è stata etichettata fin dall’inizio come
vive di episodi di vivida e sprezzante elettricità psych rock, ed effettivamente è così (riferimenti ai primi
(Repulsion), misti a delicatezze Brit (la morriseyana Tame Impala e a King Gizzard), ma ora siamo progrediti
Now We Are...) e pregevoli esempi di pop rock in cui gli in una direzione più complessa, potremmo dire prog
Strokes incontrano i RHCP con reciproco piacere (When pop”. Musica che comunque trasmette un grande
I'm Alone), per finire con quella vibrante rasoiata in ottimismo, ideale colonna sonora per il post Covid. “Lo
stile Franz Ferdinand che corrisponde al titolo di Oh, spero”, dice Harvey. “Penso che, qualunque cosa accadrà
Feelings. dopo il Covid, sarà tutto molto più etico”.
RUMOREMAG.COM | 25
CCCP
FEDELI
ALLA
LINEA TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI E BARBAR A SANTI
F O T O D I V I T TO R I O C AT T I
TEMPI (POST?)MODERNI
NUOVI FORTI E INTERES-
SANTI: 1990-2020
C
i sono sei piani quinquennali (e molta poca stabilità)
fra il comunicato sulla fine dei CCCP e l'oggi.
Settembre del 1990, quindi. Poco più su la Germania si
riunisce, nelle intenzioni consegnando al passato parte
consistente dell'immaginario filosovietico tritato e
reimmaginato da Ferretti e Zamboni. E l'Italia, anche
a guardarla dall'Emilia, è in fase di trasformazione
radicale, con la fine degli anni 80 e l'inizio di un
decennio diversissimo. “Finiscono i CCCP, godendo
il privilegio di scrivere il proprio necrologio e di
essere presenti al proprio funerale portando la cassa,
con un'ultima colonna sonora che non è una marcia
funebre, ma un disco – Epica Etica Etnica Pathos –
con il quale sondare il valore di alcuni vocaboli un
tempo di senso comune ed ora di pura definizione
intellettuale individuale”, recitava l'annuncio. È
soprattutto l'ultima frase a dare senso al tempismo di
una fine che, se procrastinata, avrebbe forse ridotto
il peso di una delle vicende più incredibili dell'intera
storia della musica italiana. Il paese non era più quello
di Ortodossia, EP di debutto del 1985: e se Ferretti
non è già più quello del primo incontro con Zamboni
a Berlino o di Punk Islam, nemmeno il gruppo lo è
più da un po', fra cambi di formazione e slittamenti di
orizzonti musicali. È l'anniversario a dare l'occasione
di provare a raccontare quegli anni coinvolgendo il
maggior numero di protagonisti possibili. Ferretti
in testa, in una delle rarissime interviste concesse a
una rivista specializzata negli ultimi anni, con uno
scambio di email che parte da Non Invano, suo ultimo
saggio pubblicato in questi mesi, e risale fino ai CCCP
e alle sensazioni di uno ormai considerato eretico da
parte dei fan della prima ora. Oltre che ovviamente
a Massimo Zamboni, geniale motore musicale del
gruppo e fresco di pubblicazione de La Macchia
Mongolica, libro (oltre che disco e documentario) a
quattro mani con la figlia Caterina dedicato al suo
ritorno in Mongolia, tappa fondamentale per i destini
dei CSI e dei rapporti umani con il cofondatore dei
CCCP. Oltre che a Fatur, ballerino per mancanza
di migliori definizioni del gruppo, e, stante
l'impossibilità di parlare con la soubrette del popolo
Annarella (da anni ritiratasi a vita privata), la parola a
due il cui ingresso ne farà la fortuna come CSI, ovvero
Giorgio Canali e Gianni Maroccolo, che qua provano
a raccontare cosa si provasse a entrare sul finale della
storia degli autori di Affinità-Divergenze.
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TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI
PORTARE IL FUOCO
GIOVANNI
LINDO
FERRETTI
Cominciando dalle primissime pagine, mi Ho provato a trarre dal libro un senso al titolo,
ha colpito la citazione de La Strada di Corman anche perché il concetto di “non invano” solo in
McCarthy in apertura. Che cosa lega (se un paio di occasioni è affrontato testualmente:
qualcosa le lega) le due opere? L'insistenza sul lo intendi come un paradigma in base al quale
fatto che i due protagonisti “portino il fuoco” giudicare le proprie azioni? Una sorta di
in un mondo post-apocalittico ha una valenza minimo dell'operato umano?
anche religiosa, volendo, così come la tua “Faticherei a definirlo ‘minimo’, tendo a identificarlo
visione della natura nel mondo moderno ha come un possibile traguardo. Un giorno ‘non invano’
dei paralleli con quella del romanzo. Sbaglio? è un giorno per cui ringraziare. Né usuale né ovvio di
“La Strada è tra i pochi libri che hanno segnato questi tempi”.
l’immaginario di questi miei ultimi anni. Un padre
e un figlio in cammino verso il sole. Una religiosità Già in apertura di libro scrivi “da anni mi
cosmica, naturale e vitale, in uno scenario post scontro con questa parola: eremita”. Non pensi
apocalittico. Se c’è un rapporto tra i due libri che questa percezione sia figlia della rigidità
è temporale, Non Invano si colloca nel tempo dell'idea che moltissimi hanno di te? Tu sei
antecedente, prima della fine, e, sì, noi portiamo il ormai fuori da meccanismi discografici e simili,
fuoco. La citazione è l’omaggio a un pensiero che si fa eppure la lente con cui ti si guarda resta quella
scrittura e mi lascia col fiato sospeso. Riconoscente”. della cultura pop(olare). “Cosa ci si aspetta da
me, resta un mistero, seppure di quelli piccoli”
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C C C P G I OVA N N I L I N D O F E R R E T T I TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI
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C C C P G I OVA N N I L I N D O F E R R E T T I TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI
complessivo sulla società, sui media e la funzione che Fra i posti che mancano nel libro c'è Berlino,
svolgono. Di mio poi non ho grande considerazione città che ha visto nascere i CCCP, una
del genere umano ed è difficile stupirmi in negativo. riunificazione della Germania negli stessi
Ho buona memoria e grande considerazione della giorni dell'uscita di Epica Etica Etnica Pathos e
Storia. Ho visto un po’ e so di molto altro. Il mondo la fine del rapporto umano fra te e Zamboni. Ci
reale e il mondo virtuale non sono sovrapponibili, sei più tornato da allora? Quanto ti sembrano
la realtà è materica corposa soggetta a molte forze, distanti la Berlino e la Germania di oggi?
lo spazio dell’operare con la parola è minuscolo “A parte la mia faccia, se c’è un posto che può
seppur indispensabile. Nel mondo virtuale, il mondo raccontare il mutamento del mio mondo negli anni
delle solitudini connesse, il digitare assume valenze della mia esistenza è quella città. Berlin mon amour.
eroiche, messianiche, perfino erotiche, ma si riduce Niente è come era ma ciò che è non è dato sapere. Non
al tocco di una tastiera. Per molti il livello più alto la vedo da 15 anni e il libro è il resoconto degli ultimi
dell’eccitazione vitale. È vero che tutto sta mutando dieci. Ora vivo come fossi agli arresti domiciliari,
travolgente ma nulla è definitivo, non ancora, almeno. fatico a salire in macchina per andare a far spesa in
Ciò che è non appare, ciò che appare non è. Nei valle, ma un po’ ho invidiato Grazia che proprio ieri da
concerti percepisco l’affetto, in giro per lo più mi Berlino mi ha scritto: ‘estate nordica, vuota di turisti
allieta un senso di stima, di rispetto. Che qualcuno e di eventi, piena di cantieri come al solito e ancora
mi disprezzi fino al limite dell’odio ci sta, vale per generosa di spazi nuovi da scoprire’. Ci tornerò? Non
tutti. L’odio è uno dei grandi motori dell’esistente, so. In una quotidianità ormai sedentaria Berlino,
stupirsene è da sciocchi oppure è una tattica che mira Mosca, Ulan Bator meriterebbero un ultimo viaggio,
a colpire tutt’altro”. così come Gerusalemme e Visoki Dečani, per altre
destinazioni non è più tempo”.
Avendo visto i tuoi live solisti, il libro conferma
l'opinione che mi ero fatto circa la tua Visto che vi abbiamo appena accennato:
“profonda serenità” nello stare su un palco. È ricorrono in questi giorni i 30 anni dalla
stata una conquista di questi anni? È quasi un pubblicazione di Epica Etica Etnica Pathos. Ai
patto col tuo pubblico il pubblicare la scaletta tempi lo definisti, in modo che a me parse molto
della serata in anteprima, no? duro, come il disco in cui i CCCP non c'erano
“Tornare su un palco senza avere alle spalle CCCP e più e al loro posto arrivava la musica: cosa
CSI non è semplice, non lo avrei voluto, avrei preferito intendevi di preciso?
dedicarmi ad altro ma la realtà è più complessa e “Esattamente quello che ho detto: i CCCP, mentre
contraddittoria della volontà dei singoli e spesso stavamo registrando, sparivano ogni giorno un
sono le persone che si incontrano a fare la differenza. po’ e alla fine, col disco in mano, bisognava solo
Ambrogio Sparagna, la riscoperta della musica prenderne atto. I CCCP mettevano in scena una sorta
popolare e degli strumenti tradizionali, ha segnato di teatro selvaggio, primitivo, usavano la musica, la
una prima svolta a cui ha fatto seguito l’esperienza di strapazzavano. I CSI nacquero al servizio della musica,
Bottega in Bologna, laboratorio artigianale di musica per qualcuno un sogno realizzato per altri un incubo in
e comunicazione di cui sono stato ideatore e maestro potenza poi, ahimè, in atto”.
accettando suggestioni e supporto dell’esimio Angelo
Varni, vero nume tutelare, con Ero Righi altro nume, Proprio nel parlare della fine dei CCCP dici che
di un periodo travolgente per quantità e qualità di allora si parlava di “mancanza d'aria”, mentre
esperienze. Bologna, la Fondazione del Monte, l’Alma ora scrivi che “mancanza basta e avanza”. Io
Mater, l’ERT, la provincia di Reggio Emilia, il teatro ricordo anni fa una tua dichiarazione per cui
di Barberio Corsetti, fino al Kwa Zulù Natal poi nel a quel punto “non funzionavano più i CCCP,
cuore della musica etnica euroasiatica, tanta roba, non funzionava la loro apparenza”. È cambiato
potevo non modificare lo sguardo e le attitudini. Ma qualcosa nella tua analisi di quella fine?
ciò che mi ha riportato sui palchi di pochi e selezionati “No, ma è aumentato l’affetto, la considerazione, per i
club, qualche teatro e qualche festival è stato il protagonisti”.
sodalizio con Sergio, il mio borbonico manager a cui
ho affidato in toto ogni mio rapporto con il mondo Nota è la proposta (rifiutata) di aprire per
della musica e dintorni. Pochi limiti ben definiti e ben i Sex Pistols negli anni 90, ma una decina
concordati: io entro in scena, di persona, sul palco ed abbondante di anni fa circolarono per un po'
esco dopo i bis, non mi interesso di nient’altro che è insistenti voci di contatti per riformare anche
affar suo. E sì, ne è derivata una profonda serenità. solo per una sera i CCCP al completo. Puoi
Lui gestisce ogni rapporto io saluto sorrido concordo. confermarla? È una cosa che col senno di poi
Lui ha deciso di pubblicare le scalette, e molte altre sei contento non sia accaduta?
cose, io compiaciuto ringrazio”. “Il concerto è una ritualità con valenze economiche
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ma non può essere ridotto ad economia, pena primo bassista stabile del gruppo, nda) per esistere,
l’insignificanza. Nello specifico dei CCCP la presenza focalizzare l’idea, poi Fatur e Annarella per dargli
di Annarella e Fatur, un corpo femminile e uno corpo. E qualcun altro, in marcia, per sostenerlo.
maschile nel loro incontenibile fulgore esistenziale, Una presenza che, non fosse pacificata, risulterebbe
ne impediscono qualsiasi riesumazione. A meno di ingombrante e gravosa. Non ho rapporti che non siano
non immaginare una riscossa della terza età, pantere buona memoria, so che stanno bene per quel che si
grigie? RSA Tour/Emilia Paranoica al tempo del Covid? può, li penso volentieri e con affetto ma così vanno le
Il senno di poi rinvigorisce quello di allora”. cose così devono andare. Il libro che Massimo ha scritto
raccontando della sua famiglia e della nostra città mi
Avresti mai immaginato da giovane punkettone è piaciuto oltremodo, e l’ultimo, sulla Mongolia, mi
di vedere i vostri dischi diventare parte ha messo di buon umore: mi è arrivato mentre stavo
integrante della tradizione musicale e culturale finendo l’ultima stesura del mio paragrafo ‘Mongolia
italiana? Io credo che in parte dipenda anche Eterna’. Mi piace la sua scrittura mi è sempre piaciuta,
dal fatto che continuino a essere suonati che noi dovessimo incontrarci sta nell’ordine delle
dal vivo non solo da te ma anche dai tuoi ex cose. Con Annarella è diverso, ci lega la terra, la nostra
compagni. Continui a seguire le loro carriere e i montagna, qualcosa che va al di là di noi stessi. Non
loro lavori? posso pensarla senza ‘vedere’ Elido, suo padre, la Pia,
“Mai immaginato il mio futuro per esser troppo sua nonna, Zeo, suo fratello e tutta Vallisnera, il suo
interessato al presente. I CCCP avevano fatto della paese di fianco al mio. È un pensiero che mi consola.
precarietà, nel senso più nobile e ampio del termine, Fatur è stato l’irruzione dell’estraneo, il più lontano
la loro scelta di vita. ‘No future’ do you remember? I possibile, e il riconoscerlo indispensabile, stupendo:
CCCP sono l’origine e il motivo della mia dimensione José Lopez Macho Frasquelo”.
pubblica, tutto il resto è conseguenza e le persone
- proprio quelle - sono imprescindibili, occupano Negli anni ho letto tantissime tue interviste,
lo spazio fondante. Massimo e Umberto (Negri, eppure è da molto che non ne ricordo una con
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un giornale come “Rumore”. Ovviamente si scherza, ma
colpa tua o nostra, nel senso dell'editoria di settore?
“Non c’è colpa, sta nell’ordine delle cose. L’editoria di settore
scandaglia il settore e io ne sono fuori, non conosco niente di ciò
che è successo in questo secolo inizio millennio. La musica è ora
totalmente assente dalle mie giornate e, peggio, non ne sento il
bisogno. Non posseggo un impianto stereo, rotto il lettore CD, è
il mio tempo del silenzio e tendo al selvatico”.
32 | RUMOREMAG.COM
TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI
FRATTURE E CONTINUITÀ
MASSIMO
ZAMBONI
Ti ricordi cosa stavi facendo esattamente 30 loro fantastica capacità musicale ci aveva spiazzato
anni fa in questi giorni? completamente. Abbiamo lavorato in quei tre mesi a
“Era il settembre del 1990 e sì, lo ricordo Villa Pirondini con molta sorpresa e molta cattiveria
perfettamente. Ero appena tornato da un viaggio di da una parte e molto amore dall'altra, credo che tutti
due mesi in Thailandia dopo aver finito le registrazioni questi sentimenti trovino un riflesso nell'album. Però
di Epica Etica Etnica Pathos e lì avevo maturato la sapevamo che la storia come l'avevamo in mente noi
decisione di chiudere con i CCCP. Perché quell'album – quattro CCCP era finita. Quindi io torno dal viaggio,
che poi è un disco glorioso, molto importante anche per comunico la mia decisione agli altri e ricordo una
noi allora come oggi – aveva palesato chiaramente che riunione molto triste: Annarella era abbastanza
non aveva più senso continuare quella storia. C'erano incredula, Giovanni in qualche maniera aveva accettato
delle divergenze troppo forti fra di noi, diciamo fra me abbastanza velocemente la mia decisione, Fatur molto
e Giovanni da una parte e Annarella e Fatur dall'altra. meno ovviamente. Paradossale è che la nostra etichetta
Era una formula che cominciava a mostrare la corda, discografica, la Virgin, fosse entusiasta dell'album.
sapevamo che stavamo perdendo di vista quello che Ricordo benissimo il loro direttore dire che finalmente
avevamo in mente all'inizio”. avevamo trovato dei musicisti con cui suonare e noi
invece sapevamo che la cosa era finita”.
Anche perché diverse erano le persone
coinvolte, a quel punto. Torniamo alla genesi del disco: Canali racconta
“L'irruzione di Maroccolo, Canali e Magnelli e della di registrazioni molto tese.
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“Guarda, dipende dai momenti. Quando convivi solo Maroccolo. Ci siamo conosciuti in Unione
per tre mesi hai campo per tutti i possibili Sovietica, abbiamo fatto un piacevole viaggio di
stati d'animo, dall'odio più totale, alla noia, ritorno insieme e gli abbiamo proposto di produrre
all'insofferenza, all'affetto e all'amore per quelli il nostro prossimo album. In effetti non sapevamo
con cui stai suonando. Eravamo molto contenti di nulla di Canali che ci era stato presentato come
quello che stava venendo fuori, al di là di tutti i fonico. Fonico con chitarra, per la precisione, e
problemi. C'erano persone nuove: è arrivato Ringo infatti poi ci ha dimostrato cosa sapeva fare con
De Palma che se ne è andato subito nella maniera lo strumento. E non conoscevamo più di tanto
più drammatica, girava tantissime gente. La cosa Magnelli, che era arrangiatore e tastierista. Non
più importante era questa idea che aveva portato c'era nessun calcolo. Ma non c'è mai stato nessun
Maroccolo, quella di piantarla con un modo di calcolo in quello che abbiamo fatto come CCCP.
registrare che per noi era un'autentica tortura e di Abbiamo sempre vissuto e… la vita vissuta ha
svelarci che bastava trovare l'attrezzatura giusta e sempre rivelato quello che portava con sé”.
si poteva incidere ovunque. Questa per noi è stata
una sorpresa enorme, la nostra incapacità tecnica È un disco che era quasi una provocazione
non ce l'avrebbe mai potuto rivelare. Invece Gianni per chi vi vedeva come gruppo punk. Ci sono
con la massima naturalezza ha tirato fuori i pregi tre pezzi attorno ai dieci minuti, l'album dura
di ognuno di noi e la bellezza di vivere insieme un'ora e sette minuti e molte scelte stilistiche
un'avventura artistica così forte, così creativa”. sono lontanissime da quelle degli esordi. Era
voluta?
Tu credi che quasi inconsapevolmente, nel “L'idea della provocazione non c'era e non ci ha mai
momento in cui avete deciso di coinvolgerli accompagnato. È un'idea un po' misera, diciamo,
nel gruppo, lo stavate facendo anche per dare appartiene a chi ha dei problemi che non riesce a
una cesura rispetto a quanto successo fin lì? risolvere altrimenti. E noi non avevamo intenzione
“In realtà no, perché il nuovo ingresso doveva essere di risolvere quelli che erano i nostri problemi in
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CCCP MASSIMO ZAMBONI TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI
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CCCP MASSIMO ZAMBONI TESTO DI FR ANCESCO VIGNANI
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UNO SGUARDO SUI CCCP
TRA AFFINITÀ E DIVERGENZE TESTO DI BARBAR A SANTI
CANALI &
F O T O D I A N TO N I O V I S C I D O
MAROCCOLO
Che dire? Parliamo di due esponenti di una delle disco cui collaboraste entrambi. Che percezione,
più grandi e particolari band dei ‘90 italiani, i CSI. E che idea avevate dei CCCP negli anni precedenti
parliamo del trentesimo anniversario, lo avrete capito, alla vostra collaborazione? Vi conoscevate già?
dell’ultimo album dei CCCP, Epica Etica Etnica Pathos; Come li vedevate?
che in qualche modo un po’ è stato anche il primo dei Giorgio Canali: “I CCCP concettualmente mi facevano
CSI, proprio per via del suono e per la formazione che lo incazzare. Non tanto perché mi facesse cagare quello
ha pensato, sudato, prodotto, inciso. Accade che nell’89 che facevano, i testi di Giovanni erano spettacolari e
CCCP e Litfiba condividano un tour in Unione Sovietica. dal punto di vista musicale non erano poi così terribili,
E accade che i CCCP propongano a Gianni Maroccolo di semplicemente non sopportavo tutto il blaterare
curare la produzione di quello che sarebbe stato EEEP, mediatico su di loro come ‘alfieri del punk’, come se
e che lui accetti, portando con sé in squadra Francesco bastasse una cresta o il gilet in pelle borchiata di Fatur
Magnelli, Ringo De Palma e Giorgio Canali, già tra l’altro per essere punk. Il punk era un’altra cosa e in Italia c’era
fonico dei Litfiba. Ci interessava la loro visione dei CCCP. chi lo viveva in maniera meno estetica e più essenziale, mi
La loro versione. Quella di Gianni e Giorgio. Giusto nel vengono in mente Kina e Franti, per esempio, anche Not
momento in cui quella storia era in procinto di finire per Moving… Ma ammetto di essere un fighetto di merda: per
generarne un’altra. me il punk erano i Crass, poche seghe e tanta creatività”.
Gianni Maroccolo: “Mi piacevano i CCCP. Ascoltavo
Sei lustri da Epica Etica Etnica Pathos, ultimo i dischi e andavo ai concerti. Sinceramente non mi
album dei CCCP dopo otto anni di militanza, emozionava l’iconografia, né ero affascinato dal lato
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performativo e teatrale dei concerti. Ero ammaliato da un concerto, una perfomance, una rassegna di video
Giovanni soprattutto. Dal suo modo di stare sul palco, d’arte o magari Patti Smith o Iggy Pop allo stadio o i
da quel suo modo (mai sentito prima) di cantare, urlare, Tuxedomoon all’Aleph. Un grande fermento. In quel
salmodiare. Poi mi innamorai della sua voce e della sua periodo fondammo i Litfiba passando giorno e notte
(presunta) non musicalità, del chitarrismo pazzesco nella cantina di Ghigo a suonare. Da lì a poco il primo
di Massimo e della sua capacità di comporre riff che ti concerto alla Rokkoteca Brighton, il 6 dicembre 1980,
trapanano il cervello. E Umberto Negri, bassista unico, e nel giro di un anno ci ritrovammo a suonare in giro
tra i migliori. In quegli anni non ero attratto molto dai per l’Italia e all’estero. Furono le esperienze all’estero
testi; avevo bisogno di energia, di adrenalina e credo di a farmi capire che tutto sommato eravamo un buon
avere vissuto i CCCP più dal punto di vista musicale che gruppo e che avremmo potuto provare a vivere di
da quello concettuale. Ho scoperto anni dopo la bellezza e musica. Tra l’uscita di Desaparecido e 17 Re decisi di
la profondità della scrittura di Giovanni e il significato di smettere di lavorare, facevo il cuoco, e da allora mi
quei suoi testi”. sono dedicato solo alla musica”.
G.C.: “A quell’epoca ero un animale tecnologico,
Che anni erano quegli ’80? Con chi suonavate, con Politrio facevamo una specie di rock con tanta
prima dell’esperienza di Epica? Suonavate solo elettronica dentro, contaminato dai miei gusti che
o facevate anche altro? andavano dal punk alla new wave e da quelli di Bob
G.M.: “Gli ‘80 furono anni intensi e inconsapevoli. Zoli che adorava il rock americano e il jazz elettrico.
Tra crisi economica, terrorismo e ristagno culturale Lavorando così in studio e dal vivo imparavamo a
fu miracoloso svegliarsi e di punto in bianco vedere usare ogni tipo di strumentazione e tecnologia e, per
nascere nuovi gruppi, radio private, locali, etichette campare, entrambi facevamo i tecnici del suono.
indipendenti, negozi di dischi, fanzine, festival, tutto Lui incominciò a collaborare con i Litfiba, io mi feci
era possibile per tutti finalmente. Nacquero compagnie un paio di tour con la PFM, poi nell’87 lo rimpiazzai
di teatro sperimentale, attori, stilisti di moda. Ogni come fonico con la band di Pelù, Maroccolo e soci, di
giorno a Firenze potevi scegliere se andare a vedere lì è partito tutto”.
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CCCP GIORGIO CANALI & GIANNI MAROCCOLO TESTO DI BARBAR A SANTI
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CCCP GIORGIO CANALI & GIANNI MAROCCOLO TESTO DI BARBAR A SANTI
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CCCP GIORGIO CANALI & GIANNI MAROCCOLO TESTO DI BARBAR A SANTI
Ricordo la sofferenza di tutti loro, i pianti, le parole dure. G.C.: “Uno psicodramma in piena regola, tanto stress,
Fu chiaro che quel disco sarebbe stato l’addio del gruppo. tante scenate, tensioni, quelle normali che ci sono in un
Giorni densi di emozioni forti. Avevo appena lasciato i gruppo eterogeneo e stranamente assortito di persone,
Litfiba e mi ritrovavo a vivere una situazione simile. Poi ognuna con le proprie turbe mentali, che decidono di
Zamboni mi propose di far parte del gruppo in pianta andare in vacanza insieme. Solo che non eravamo in
stabile, ma ero confuso e credevo che la cosa più saggia vacanza, ahimè. Annarella e i suoi capricci, Fatur che ha
da fare fosse pensare solo al disco, concentrarsi. Non rotto i coglioni finché Gianni non ha deciso di lasciargli
ricordo dove stesse andando il mondo… Sì, il crollo del cantare un pezzo, Ringo che se ne è andato e non è più
muro, Baggio alla Juventus e poco altro. Ero assorbito tornato, i litigi fra me e Gianni per un riverbero più alto
da quell’esperienza. Andavo a letto quando albeggiava e o più basso di mezzo decibel durante il mix… Problemi
soffrivo il peso della responsabilità che mi ero assunto nei minuscoli che diventavano enormi e sofferenze enormi
confronti di tutti, Virgin compresa. Il flusso creativo era che cercavamo di cancellare”.
sorprendente, non finiva mai. Così come le complessità e
i problemi. Dopo un mese avevamo materiale sufficiente Che idea avevate l’uno dell’altro all’epoca?
ma sarebbe stato folle interrompere il ‘flusso’ e proposi Eravate amici, oltre a lavorare insieme?
di pensare a un doppio album. La mattina seguente G.C.: “Eravamo amici. Quando lui se ne andò dai Litfiba
Giovanni aveva già trovato il titolo, Epica Etica Etnica li mollai anch’io. Ma non era una persona facile, era
Pathos. Se non avessimo preteso dalla Virgin di un maniaco del controllo, come la maggior parte dei
pubblicare un doppio, una canzone come Annarella non bassisti (eheh). Alla fine della produzione di EEEP
sarebbe mai nata, per esempio”. gli dissi che sarebbe stata l’ultima volta che si faceva
qualcosa assieme, che se ne andasse a cagare, e scappai
Come andarono le registrazioni? Ci parlate della a Bruxelles a registrare il primo album dei Corman &
band, del luogo e contesto che sceglieste per Tuscadu. Fu la prima di tante volte. Nella nostra vita
inciderlo, dei vostri rapporti, delle difficoltà, musicale assieme ci siamo mandati a cagare ‘per sempre’
delle soddisfazioni? C’erano anche Francesco almeno altre due o tre volte (ride, nda)”.
Magnelli e Ringo De Palma… G.M.: “Conosco Giorgio da una vita. A metà anni 80
G.M.: “Massimo aveva trovato una location pazzesca: iniziò a collaborare con i Litfiba. Era il nostro fonico dal
Villa Pirondini, a Rio Saliceto. Facemmo un sopralluogo, vivo e si occupava della preproduzione dei dischi. C’è
e pensando al suono gli dissi che andava bene. Avrebbe voluto tempo per conoscerci ma siamo diventati amici,
pensato lui a pulirla e arredarla e io al resto. Con anche se i nostri caratteri fumini hanno provocato alcuni
Giorgio si decise di montare lo studio nella cappella malintesi, sclerate, tensioni. Ma invecchiando ci siamo
adiacente, mettendo il mixer sull’altare. Attaccai ammorbiditi entrambi”.
una coperta al muro scrivendo il numero dei giorni a
disposizione. Ognuno si prese una camera. Io condivisi E che idea Giorgio ha di Gianni e Gianni di
un materassone con Francesco al piano terra, coperto Giorgio, oggi? Vi sentite? Vi vedete? Vi volete
da sacchi a pelo. Ci si addormentava all’alba, più o bene? Capita che suoniate insieme?
meno quando nel semibuio sentivamo arrivare Giorgio G.M.: “Be’, è diventato un Artista di razza. È stato un
scalzo, in pigiamino leggerissimo, che con la paglia lungo percorso partito da lontano fino alle sue undici
accesa andava nella cappella dove, a volume bassissimo, canzoni di merda: una Meraviglia! Ci sentiamo spesso. Ci
riascoltava il lavoro del giorno prima. Massimo poi mandiamo i dischi che facciamo prima di pubblicarli per
ci spiegò che intorno a Rio Saliceto erano nati alcuni scambiarci opinioni. E capita che si suoni insieme sia dal
dei film di Maciste, che lì abitava Luigi Ghirri e che vivo sia nei nostri dischi. Nel mio ultimo Alone, per dire,
avrebbero cercato di convincerlo a occuparsi delle foto ci sono tre suoi bellissimi camei. Se non ci si volesse bene
e dell’artwork. Anche se Giovanni si inventò lo slogan non saremo mai riusciti a suonare insieme”.
‘tutto lo sporco degli anni 90 con la tecnologia degli anni G.C.: “Credo che lui sia una persona migliore di 30 anni
70’, EEEP deve molto a Giorgio. Registrare e mixare fa e io pure, fare robe insieme è sempre un piacere e,
in quelle condizioni non fu semplice e tutto si può dire sorprendentemente, negli ultimi otto/nove anni andiamo
tranne che il disco non abbia un gran bel suono. Tra alti d’accordo su quasi tutto, ogni tanto mi stupisce che
e bassi umorali si procedeva. Francesco era sempre di abbiamo reazioni assolutamente simili rispetto alla
ottimo umore e ispirato. Seguiva lui Giovanni quando musica, all’etica e, ancor più sorprendente, alla politica”.
cantava proponendo armonizzazioni, controcanti, cori.
Giorgio pensava ai suoni, poi tirò fuori la chitarra synth Sentite o vedete ancora Massimo, Lindo, Fatur
e iniziò a suonare con noi. Quando si trattò di pensare a e Annarella? Con chi siete rimasti in contatto e
un batterista, Giovanni propose di chiedere a Ringo di di chi invece avete perso le tracce?
unirsi a noi. L’ultima canzone composta fu Annarella. E G.C.: “Capita di incrociare Massimo o Fatur,
fu anche l’ultima che suonò Ringo. Il disco era finito. Era Annarella non la vedo da secoli, con Giovanni ci
domenica. Il giorno dopo Ringo morì”. vediamo a ogni morte di papa, ci si manda a salutare
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CCCP GIORGIO CANALI – GIANNI MAROCCOLO TESTO DI BARBAR A SANTI
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TESTO DI BARBAR A SANTI
FATUR
Chi fossero Fatur, “Artista Del Popolo”, e Annarella, ho conosciuto Sandrina e Mirka, che andavano al
“Benemerita Soubrette”, lo sanno anche i sassi. Quali Tuwat. Io ero stato sbattuto fuori dall’istituto dei preti
fossero invece i rapporti, i ruoli, le intese, i legami tra perché avevo delle mensilità della retta non pagate.
i componenti dei CCCP è sempre piacevole riscoprirlo. Dormivo in camere d’affitto, avevo una bicicletta, un
O sorridere rammentando quali fossero i costumi di paio di jeans, uno di scarpe da tennis e un cappotto:
scena scelti e discettare a proposito del loro legame in pratica mi si prospettava, a 22 anni, una vita da
con la moda. Meno, quando si parla della crisi e della barbone. Cominciai a frequentare il Tuwat e a volte
fine, per le quali il Nostro ha sofferto parecchio. Si facevo il barista. I CCCP erano soliti venire a vedere
chiacchiera naturalmente di CCCP, poi di storia e vita, i concerti e ballare. Io e Sandrina andammo a vivere
con Fatur. A voi la sua prospettiva. insieme, la Mirka suonava in un gruppo che provava
al Tuwat, luogo in cui avevo capito che si poteva fare
Chi eri e che periodo era, quello in cui arte. Fu allora che mi inventai il nome Josè Lopez
ti avvicinasti alla musica, all’arte, allo ‘Macho’ Frasquelo, striptease maschile. Feci persino
spettacolo? un volantino”.
“Ero Josè Lopez ‘Macho’ Frasquelo, stripteaser e
barista del Tuwat, centro culturale anarchico di Come ti avvicinasti al mondo dello spettacolo?
Carpi, vicino a Modena. Era il 1983, e dopo gli anni “Ho iniziato nel 1973 , quando vidi Le Orme in teatro
di piombo e la disco per noi proletari era, come al a Modena. Cominciai a comprare dischi dei gruppi
solito, ‘dura’. Lavorando in un Pronto Moda di Carpi progressive italiani e stranieri e ad andare ai concerti
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di Genesis, PFM, Lou Reed , King Crimson. Poi il punk Che rapporto c’era tra te e lei?
mi fulminò con Clash e Sex Pistols, Ian Dury e poi il “Ci incontravamo alle prove, si decidevano le uscite,
dark dei Joy Division, dei Bauhaus. Il reggae di Bob poi, come due scintille impazzite, ci si incontrava sul
Marley. Cominciai a ballare la disco a 14 anni e poi palco, con la musica ultraveloce dei CCCP”.
piano piano il rock nelle serate di Mondoradio Rock
Station”. E che rapporto c’era tra voi quattro? Con chi eri
più a tuo agio, con chi c’era maggior sintonia?
Quando, come e dove conoscesti i CCCP e come Incomprensioni?
cominciasti a collaborare con loro? “Un rapporto di amicizia molto serio e professionale.
“Ho conosciuto i CCCP al Tuwat. Io facevo appunto il Tutti noi volevamo i CCCP al top. Con Umberto Negri
barista e loro suonavano spesso lì. I CCCP videro il mio mi sentivo molto in sintonia. Eravamo dei punk
striptease, lanciai loro delle rose e mi chiamarono a incazzati col mondo. Io personalmente non ho mai
fare le performance durante i loro concerti. 1984”. avuto scazzi con nessuno”.
Lo sappiamo, ma ridicci qual era il tuo ruolo nei Che cosa vi circondava?
CCCP e quale quello di Annarella. Che cosa succedeva nel mondo?
“Io ero il performer quasi sempre nudo. Annarella era “Sentivamo che il blocco sovietico stava cedendo.
la modella/ballerina che cambiava tanti abiti. Eravamo Avevamo fretta di portare in giro il punk filosovietico
la parte teatrale dei CCCP. Partivo da Carpi con la 500 perché la storia stava cambiando sotto i nostri anfibi...”.
per andare a Fellegara, dove abitava Giovanni e dove
c’era la nostra la sala prove, ricavata in una camera di Raccontaci delle vostre performance, intendo
una vecchia casa colonica immersa nella campagna tue e di Annarella. Come ci lavoravate? Come
reggiana. Alle prove c’erano anche Annarella e Silvia, sceglievate gli abiti e gli oggetti di scena?
due punk che facevano la performance con me. Si Quanto tempo dedicavate alla cosa, tra ricerca,
vestivano da militari russe durante Live In Pankow, prove e spettacoli?
CCCP e Spara Jurij. Col chador in Punk Islam, Radio “Il lavoro, tra ricerca dei miei materiali e degli abiti
Kabul… Io entravo in scena su Stati Di Agitazione, con di Annarella, richiedeva un impegno continuo e
corna da vacca, anfibi, pelato, truccato, quasi sadomaso, costante. Alle prove si decidevano le uscite: a volte
mi muovevo come un pazzo su Curami. Poi Silvia se ne usciva solo Annarella, a volte solo io, a volte tutti e due
andò, rimase Annarella. I CCCP erano molto teatrali: assieme. La performance avveniva direttamente sul
Giovanni era il leader estetico con la cresta colorata, palco. Prima dei concerti, mentre i CCCP provavano,
Massimo un ufficiale dell’Armata Rossa, Umberto un bel Annarella e io dovevamo crearci il camerino,
militare della DDR. La musica era scandita dalla batteria addobbare il palco con bandiere rosse e altro materiale
elettronica, quasi una marcia veloce dell’Armata Rossa. e trovare uno spazio sul palco dove esercitare la
Il clima del concerto era irreale, violento, e spesso c’era performance. A Berlino presero fuoco dei vestiti
un filo spinato a dividere i CCCP dal pubblico”. incautamente appoggiati su un faro”.
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CCC P FAT U R TESTO DI BARBAR A SANTI
Cosa ti manca di più di loro e cosa di meno? E questi attacchi, se fossero esistiti i social ai
E chi ti manca di più? tempi dei CCCP, secondo te ci sarebbero stati
“Dei CCCP mi manca tutto, e tutti in egual misura”. anche allora?
“Sì, allora c'erano i giornali che parlavano male dei
Che cosa ascolti oggi? Ascolti anche musica CCCP, oggi i social”.
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MATT
BERNINGER
TESTO DI LE TIZIA BOGNANNI
FOTO DI JEFF SALEM
DIRE LA VERITÀ
IN MANIERA
DIVERTENTE
C
che Berninger non ha risparmiato nemmeno quando
l'abbiamo raggiunto al telefono per farci raccontare del
disco, e non solo.
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MAT T BERNINGER TESTO DI LE TIZIA BOGNANNI
A questo proposito, hai detto che One More Hai letto Ohio di Stephen Markley?
Second è “l'altro lato del dialogo di I Will “No, non lo conosco. Ma io l'ho vissuto, non ho bisogno
Always Love You di Dolly Parton”. di leggerlo. È bello?”
“Be', pare che quella canzone... aspetta, voglio essere
più preciso, cerco una cosa su Internet... ecco! Allora, Sì, è un bellissimo romanzo. Te lo chiedevo
Dolly era nel Porter Wagoner Show con il suo ex perché mi ha fatto pensare a Bloodbuzz Ohio,
partner e mentore, lui dipendeva dalla presenza di per il modo in cui ritrae quei luoghi come una
lei, per il successo e gli ascolti. Quindi Dolly, quando sorta di emblema dell'America profonda, con
decise di lasciare il programma, scrisse questa tutte le sue contraddizioni, e le ragioni per
canzone per spiegare di voler andare avanti da sola. Io fuggire. Anche tu lo vedi in questo modo?
ho scritto partendo dal punto di vista di Wagoner, poi “In realtà l'ho amato, da piccolo, mio zio aveva una
ovviamente parlo anche di me”. fattoria vicino a Cincinnati dove ho trascorso gran parte
dell'infanzia, con tutti i miei cugini e mia sorella Rachel,
In generale l'album mi sembra molto diretto e poi nove anni dopo è arrivato anche mio fratello Tom.
e immediato, sono canzoni che “arrivano” Facevamo passeggiate, giocavamo nei boschi, c'erano
subito, era questa l'intenzione? tante cose belle da fare per un bambino. All'università
“Sì, volevo fare un album che suonasse intimo, caldo, ho vissuto un Ohio diverso, quello di molte prime volte,
luminoso, volevo che fosse pieno di emozioni, ma delle esperienze. Poi come succede spesso mi sono
anche divertente. Sai, volevo che suonasse bene alla stancato e sono andato a New York. Ci sono rimasto per
radio, volevo che suonasse bene in macchina, in taxi, quasi 18 anni, però un certo punto anche lì ha iniziato a
su YouTube, in una radio pirata o in una college radio, diventare tutto bianco e nero, proprio come in Ohio, e
o nelle cuffie di qualcuno che ti passa accanto uscendo così mi sono trasferito a Los Angeles. Comunque scrivo
dalla metropolitana, ovunque. Volevo fare un disco sempre di casa, ma non è necessariamente un luogo
che potesse piacere anche a mia figlia e a mio padre, e fisico, è più un'idea del passato e del futuro”.
che potessimo ascoltare insieme”.
Una cosa che manca nel disco è la politica.
Un brano meno semplice, almeno dal punto di “Sì, non mi piace scriverne... Penso che i notiziari
vista dei testi, è la title track, mi ha ricordato veicolino paura, i network, i giornali... questi canali
un brano dei National che io definisco della paura sono come zucchero, come eroina. Alla
postmoderno, Not In Kansas. gente piace Ritorno Al Futuro e non vede l'ora che
“In effetti è così, l'ho scritta molto velocemente, ed Michael J. Fox prenda a botte Biff, però poi lo elegge,
era molto più lunga, un lungo flusso di coscienza. Biff. Penso che gli americani dovrebbero smettere di
Io le definisco canzoni alla Dr. Seuss, o alla Maurice creare i propri incubi”.
Sendak, autori che usano le paure per dire la verità
in maniera divertente. Una cosa fondamentale del Per il video di Distant Axis sei tornato a
Dr. Seuss è che dice cose brillanti e progressiste lavorare con tuo fratello. Io ho sempre pensato
attraverso le rime, e le rime ti fanno prestare che dev'essere difficilissimo lavorare con i
attenzione”. familiari, soprattutto in ambito creativo.
“È sempre molto, molto, molto, molto dura lavorare
Quel tipo di scrittura, uno stream of con le persone a cui vuoi più bene, c'è troppa emotività:
consciousness, mi fa pensare anche allo stile fai arte sulla persona con cui la stai facendo, è quello
di Michael Stipe. che succede con Tom, che faceva arte prendendo me
“Si, è uno dei miei autori preferiti. Adoro il modo come soggetto, e viceversa. Lui, che considero un genio,
astratto in cui scrive, emotivo ma capace allo stesso e mia moglie sono le persone con cui amo collaborare,
tempo di raccontare la sua storia, il suo paese, il e funziona, però mi rendo conto che è difficile. Penso
mondo, tutto filtrato attraverso il suo prisma. Da lui ai Beatles quando hanno cominciato a scrivere dei
ho imparato moltissimo, parlandoci ho capito tante rapporti fra di loro e sono venute fuori delle cose belle
cose anche sul modo in cui far parte di una band. ma anche colpi bassi, frecciatine, cattiverie. A dire
Non solo da lui, in verità: una mattina ad esempio il vero anch'io ho scritto delle canzoni cattivissime,
ho parlato con Steve Perry dei Journey, davanti a un su ex fidanzate, su Dio, su me stesso, che ora non mi
piatto di pancakes, mi ha dato degli ottimi consigli, va più nemmeno di cantare perché non sono più così
così come Booker T.: non è semplicemente come a arrabbiato con nessuno, neanche con me stesso. Ma
un musicista, è un paroliere, scrive versi, suoni, linee a loro modo sono tonificanti e ogni tanto mi diverto a
vocali. Se ascolti Melting Pot di Booker T. & The cantarle, perché ritorno al mio io torturato e arrabbiato
M.G.'s, ci sono versi ovunque, anche non in inglese, dei 25 anni per tre minuti. Ma non di più, perché
sono suoni che parlano”. fondamentalmente preferisco cantare una canzone più
matura e meno egoista”.
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MAT T BERNINGER TESTO DI LE TIZIA BOGNANNI
Ultimamente sono venute fuori storie poco una donna, per noi è importante perché non abbiamo
piacevoli dal mondo dell'indie americano, mai voluto essere una dude band. C'è questo libro
vicende di presunte molestie. Tu da uomo, che parla della scena newyorkese di inizio millennio,
e da uomo che lavora spesso con donne, hai Meet Me In The Bathroom, io in quei bagni non ci
mai visto, o intuito, qualcosa che ti abbia sono mai stato, la gente sapeva che la regola era
dato l'impressione di un ambiente tossico, 'non portate questa merda ai National'. Forse perché
maschilista? sono più vecchio sono una specie di figura paterna,
“Certo, ho visto un sacco di maschilismo in anche se non mi piace a volte mi comporto come tale.
ogni ambiente in cui mi sono trovato, a partire Voglio dire, anch'io mi sono ubriacato e ho detto
dall'università – le confraternite sono la fabbrica cose orribili, quelle pessime battute da maschio cis
della mascolinità tossica. Quando sono arrivato a New cresciuto a Cincinnati, e non voglio giustificarmi
York alla fine degli anni 90 era il momento delle dot. ma spesso non riesci a controllarlo. Il maschilismo,
com e giravano un sacco di soldi, c'erano feste piene l'ego, sono una presunzione di autorità e potere che
di droga ed edonismo, c'era di tutto. Io all'epoca gli uomini cercano di mostrare quando in realtà
non fumavo nemmeno, bevevo sì, cioè bevo troppo, hanno paura delle donne, anche se non vogliono
anche se il mio peggior vizio è il fumo. Ma è ovunque, ammetterlo e la esorcizzano ad esempio attraverso
nel cinema, nella politica, anche nella religione. Io la spiegazione, il mansplaining... lo faccio anch'io,
ho avuto un'educazione cattolica, e il simbolo per lo sto facendo anche adesso con te, ed è una cosa che
antonomasia di questa religione è un uomo di 33 fa schifo... Ma per quanto riguarda la mia esperienza
anni torturato a morte, circondato da persone che non ho assistito a vere e proprie aggressioni, be'
avevano paura delle donne e di loro stessi, e la sua ho visto Post Malone fare lo stronzo, ho visto band
storia è raccontata in un libro scritto da uomini stronze, ma a noi non piace stare in compagnia di
bianchi che avevano paura di tutto. Ti dirò che per persone così... In un club di New York trovavo sempre
quanto riguarda l'industria musicale non ne ho Julian Casablancas che cercava di rimorchiare
viste troppe di queste cose, probabilmente perché ci la mia ragazza. Io non ho mai fatto una cosa del
siamo sempre circondati di persone come noi, gente genere, certo a volte non sono stato il massimo della
relativamente quadrata del Midwest. Abbiamo anche correttezza, però non tradisco e non dico bugie, e
sempre assunto donne, la nostra prima manager era nella band cerchiamo di essere tutti così”.
SERPENTINE
MATT BERNINGER PRISON
BOOK'S/CONCORD/CAROLINE
Un giorno uno scrittore/critico musicale mi ha detto che sperava Anche senza i musicisti puri della band – ma coadiuvato da
che l'assegnazione del Nobel per la letteratura a Bob Dylan (e un'ottima squadra produttiva, capitanata da un Booker T. Jones
forse potremmo aggiungere il Pulitzer a Kendrick Lamar) avrebbe che arricchisce senza appesantire – il frontman ci consegna
tirato fuori la Canzone dall'immeritato ghetto della cultura di altri dieci capitoli di un romanzo work in progress che da 20
serie B. In realtà non sembra che la considerazione nei confronti anni indaga tutte le facce, soprattutto quelle oscure, dell'animo
della cultura pop(olare) da parte di chi ha sempre suddiviso umano, dell'amore, dei rapporti familiari e interpersonali in
l'arte in classi sia cambiata più di tanto, eppure basterebbe un genere. E proprio come nei migliori romanzi “popolari” - quelli
pizzico di attenzione in più per accorgersi di quanto anche certi che raccontano una grande storia senza volerla snobisticamente
dischi, canzoni e autori spesso siano in grado di raccontare – non nascondere dietro a inutili intellettualismi - i capitoli si lasciano
solo con le parole – la natura umana, le relazioni, il mondo, non leggere – ascoltare - uno dopo l'altro, e speri che non finiscano
meno efficacemente di un romanzo o di un film. Se pensiamo mai. Perché, checché se ne dica, di canzoni d'amore (amore in
agli artisti delle ultime generazioni dotati di una poetica, visione senso lato) semplici, belle, intelligenti, emozionanti ed eleganti
e sensibilità autoriale personale, i National non si possono non ce ne saranno mai troppe.
sicuramente tralasciare, e con questo primo lavoro solista Matt 78/100
Berninger conferma di esserne senza dubbio l'anima letteraria.
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DERIVE POST PSICHEDELICHE ANNI 20
D E N T R O I L P E R I M E T R O D I Q U AT T R O D I S C H I U S C I T I I N Q U E S TO S T R A N O E D I S C O N T I N U O 2 0 2 0 , TH E W H O L LY
OTH E R D E I B L A C K H E L I U M , P O LY S O M N D E I K A I R O N ; I R S E ! , C ATE R P I L L A R S O F C R E ATI O N D E I P O LYM O O N , I I I
D E G L I S LO AT H , È P O S S I B I L E R I N V E N I R E A LT R E T TA N T I P E R C O R S I C H E S E G N A N O L’ I N I Z I O D I N U O V E E I N E D I T E
DERIVE POS T PSICHEDELICHE
BLACK
HELIUM
La prima cosa che vorrei chiedervi è come creativamente e produttivamente. Abbiamo registrato
vi sentite dopo questo periodo di pandemia. Wholly Other con Wayne Adams ed è stata una
Come tutto questo ha cambiato la vostra vita di rivelazione registrare qualcosa di veramente complesso in
musicisti, lavoratori, esseri umani. vari posti, live, e in un così breve lasso di tempo. Qualcosa
Stuart: “Non so quanto mi abbia cambiato, ma ha di veramente fresco e eccitante per noi, e il tutto è finito
definitivamente riaffermato un sacco di cosa che sapevo on the road con i PigsX7 per testare il nuovo materiale
già, e probabilmente avevo bisogno di ricordarle. Sono davanti ad una audience che non era completamente
stato veramente fortunato, so di persone cui è andata nostra. La risposta è stata molto migliore di quel che
peggio. Immagino di essere grato per le cose che ho, e la avremmo pensato e andavamo verso il 2020 con fame
musica ha giocato una grande parte a farmi attraversare nell’anima e fuoco nella pancia… Questo virus del
tutto questo. Sono scuro che, quando tutto sarà finito, cazzo ha cambiato tutto. Ha sconvolto l’intera industria
le persone usciranno e torneranno a divertirsi. Sarà musicale. Tutti soffrono. Nessun artista può uscire e dire
probabilmente il momento migliore per essere in una quel che prova, il che è opprimente. Il club hanno chiuso.
band”. I support teams e i network per le registrazioni e gli artisti
Beck: “È certo cosa sia importante nella vita e cosa non in tour sono collassati. Siamo tutti dentro un abisso in
lo sia. Essere vivi, amare i tuoi cari, il tempo libero, fare questo momento. È preoccupante e ci vuole un’immensa
musica e attaccare il tuo dito sui social media…” dose di immaginazione e forza per vedere oltre. Ma io
Davey Mulka: “Il 2019 è stato un grande anno per noi, penso che ne usciremo. La fenice risorgerà ancora”.
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DERIVE POST PSICHEDELICHE ANNI 20 BLACK HELIUM T E S T O D I C L AU D I O S O R G E
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DERIVE POST PSICHEDELICHE ANNI 20 BLACK HELIUM T E S T O D I C L AU D I O S O R G E
tristi e anche un po’ inutili. … Abbiamo spedito l’LP momento in cui le avevamo scritte. Ma la più grande
a varie etichette, ma non abbiamo avuto risposta… canzone dell’album è Curtains At The Mausoleum: è
Avevamo pensato di farlo uscire in cassetta… poi stata la più facile da scrivere, si suonava da sola.”
Andy e la Rot Season hanno detto che il nostro brano B.: “La registrazione del primo album è stata
Curtains At The Mausoleum era al primo posto della un’avventura difficile. Abbiamo imparato molto su
loro playlist, lo adorava e voleva pubblicare il nostro ciò che volevamo fare e su ciò che avremo voluto
LP. Siiii! La Riot Season è brillante. È una grande fare dopo. Per l’LP numero due abbiamo trovato il
etichetta, grandi uscite e grande attitudine. Da non produttore Wayne Adams dei Bear Bite Horse Studios.
perdere”. Ci ha raggiunto anche il nostro nuovo batterista Diego
D.M.: “Andy è un bravo ragazzo. Fa tutto da casa Gomes. Questa combinazione tra la produzione di
e pubblica la musica in cui crede. Non so quante Wayne, l’hard hitting groove di Diego e la registrazione
etichette ci avrebbero dato una chance, ma è stato il in due soli giorni ci hanno portato al raw live sound
primo con il quale abbiamo parlato, essendo riusciti che abbiamo avuto dopo”.
a lavorare insieme facilmente. Non conosco molte D.: “Primitive Fuck è stato un disco difficile da fare.
altre band dell’etichetta ad essere onesto. Trovo Abbiamo perso Ben (il nostro vecchio batterista) tre
sorprendenti i Blown Out. Abbiamo suonato con loro giorni prima di registrare. Abbiamo perso il cuore
al Brave Exhibitions Festival due anni fa: dei feroci pulsante della band prima ancora di registrare le
geni freeform. Mi piacciono anche i Mummise Guns, chitarre, la voce o qualunque altra cosa! È stata
totalmente originali”. una faticata fare il disco. Ma sono orgoglioso che
lo abbiamo fatto, per me ci sono dei momenti
Come dice il suo titolo, Primitive Fuck è brutale straordinari. Mi piace sempre suonare quelle canzoni
e diretto. The Wholly Other sembra avere una dal vivo ed è stata un’esperienza fondamentale per il
migliore produzione, una visione più ampia e nostro secondo lavoro in studio. Stuart e Beck avevano
idee più chiare su quello che il gruppo vuole scritto le canzoni da molto tempo senza l’obbiettivo
fare. Quali differenze ci sono tra i due album di incidere un album. The Wholly Other è stata una
secondo voi? visione sonica pura e focalizzata, scritta in uno spazio
S.: “Be’, il primo disco è sempre così, dato che si tratta di tempo relativamente breve, con tutti noi in sincronia
di canzoni che stai facendo da anni. Alcune erano l’uno con l’altro. Sentivamo il bisogno di registrare con
vecchie al punto che avevamo persino scordato il Wayne e quello di essere registrati live. Quel tipo di
THE WHOLLY
OTHER
RIOT SEASON BLACK HELIUM
Decisamente Wholly Other dei Black Helium è qualcosa di Trip. O, detto in altro modo: immaginate gli 11 Paranoias uscire
eterogeneamente psichedelico. Anzi, heavy psichedelico. Partiamo da una supernova dei Deviants. Di nuovo ecco un collegamento tra
ovviamente dal primo brano, Hippie On The Slab, una vera passato e presente, una sorta di ipnotica ascensione, dalle tracce
bomba: una “metallizzazione” di Final Solution dei Pere Ubu, perdute di un remoto trip acido 60’s alle galassie heavy, scure e
attraversata da cupi lampi di psichedelia UK, e, se faccio ancor caotiche del presente. E non dimentichiamo un altro caposaldo
di più funzionare la memoria, tutto quel caos pulsante mi ha dell’album, Death Station Of The Goddess, un fluttuare di cupi e
ricordato persino certi Deviants, quelli di Ptoof! Davvero un inizio lisergici panorami post pinkfloydiani, con quell’esplosione finale
al fulmicotone per questa band che rinnova e riscrive molto dello rievocante certi momenti dark degli Stooges del primo album,
scibile heavy psichedelico. Nel secondo brano, Two Masters, ci quando lavoravano con John Cale. Sulla via d’uscita dal trip, ecco
troviamo immersi in un paranoico sabba, come se si trattasse di il brano più lungo ed ipnotico dell’album, Pink Bolt, inquieta,
un mix tra Electric Wizard e Pretty Things (che poi le due cose narcotica tranquillità post Saucerful Of Secrets. Crack on!
stanno perfettamente insieme, anche se non è così evidente: me lo 83/100
spiegò una volta Jus Oborrn degli EW, ma questa è un’altra storia).
Ritornano ancora gli Electric Wizard in un pezzo come One Way
52 | RUMOREMAG.COM
DERIVE POST PSICHEDELICHE ANNI 20 BLACK HELIUM T E S T O D I C L AU D I O S O R G E
RUMOREMAG.COM | 53
THE SUBLIME EXPERIENCE
KAIRON;
IRSE!
I Kairon; Irse! sono forse il nome emergente del specifiche dei Kairon; Irse! sono la saturazione dei
nuovo corso psichedelico finlandese (meglio: post suoni, in (leggermente) sfasata, vorticosa e continua
psichedelico). Si formano nel 2009 e c’è voluto un po’ collisione/sovrapposizione tra loro; come accade nei
di tempo perché le loro qualità venissero riconosciute My Bloody Valentine (da cui il senso del sublime).
dalla critica più attenta e, diciamolo pure, legiferante. Il tutto è governato da una dinamica inflessibile e
Come il “Guardian” inglese, che ha definito la loro precisa. Un brano come Altaãr Descends, dall’ultimo
musica “rinvigorente come una profonda immersione album Polysomn, illustra perfettamente questa
in un lago finlandese, con un senso per il visionario definizione. “All’inizio era una specie di scherzo”,
e il sublime”. Più specificamente musicale invece è dice Nico Lehdontie (chitarra e synth), rievocando
stato il pronunciamento di “The Wire”: “un velenoso com’è nato lo strano nome della band, “volevamo
cocktail di space rock, King Crimson periodo Greg infastidire la gente, trovare un nome che fosse
Lake e free jazz”. Riferendosi al loro primo album del veramente difficile da scrivere. Il classico caso in
2014, Ujubasajuba (che poi primo non era, perché cui c’era il nome della band prima ancora di aver
era uscito un mini dal titolo The Defect In That One suonato una sola nota… Abbiamo i cominciato a
Is Bleach/We’re Hunting Wolverines). Le modalità fare jam assieme dai tempi della scuola. Lasse e io
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DERIVE POST PSICHEDELICHE ANNI 20 KAIRON; IRSE! T E S T O D I C L AU D I O S O R G E
RUMOREMAG.COM | 55
TESTO DI CL AUDIO SORGE
POLYMOON
Se per gli Oranssi Pazuzu è stata coniata la definizione erano definitivamente formati. “Il nome, dice Juuno”,
“black psychedelia”, per i conterranei Polymoon, dà questa sensazione soft space. Abbiamo sempre
finlandesi di Tampere, vale il concetto opposto: una pensato ai Polymoon come ad un insieme di molte
psichedelia, come potremmo dire, “trasparente”. lune in rotazione attorno al nostro universo”. L’album
Infiniti riverberi sonici in un cielo notturno, chitarre viene registrato negli ultimi mesi del 2019. Dopo alcuni
crushing fuzz e synth ondulatori. Un’accecante, demo, interviene il produttore Juho Vanhanen a dare
continua esplorazione di suoni eterei, tra euforia e la fisionomia ultima al lavoro. I Polymoon hanno anche
malanconia. Tanto quanto scure e impenetrabili sono una forte componente visuale. Se ne occupa per lo più
invece le atmosfere black psych degli Oranssi Pazuzu. Kalle-Erik. Kalle ha l’idea di far suonare il gruppo in
È proprio il cantante dei Pazuzu, Juho Vanhanen, uno spazio pieno di riferimenti sognanti e psichedelici.
co-produttore del loro primo album, a descriverne in C’è la palpabile influenza di certi visual shows televisivi
maniera accurata lo stile: “I Polymoon sono i nuovi degli anni 60 con materiali liquidi, ma l’idea originale
giovani maghi di un’esplosiva scena psychedelic rock è quella di creare questo spazio onirico dove la band
uscita da Tampere e dalla Finlandia in questi ultimi suona (il video di Malamalama). Il tutto fa parte di
anni. Il loro sound ricco e colorato rivela idee belle e un ventaglio più vasto di influenze psichedeliche che
fresche, servite con una tale passione da farti pensare la band rivendica. “Certamente i primi Pink Floyd”,
ai giorni in cui la musica annunciava la rivoluzione. dice Jesse, “Roger Waters che fuma una sigaretta e
E questo non in modo nostalgico, ma tale da farti urla durante Careful That Axe Eugene, mentre David
sperimentare qualcosa di importante, qui e ora”. I Gilmour slitta con la sua delayed guitar attraverso
Polymoon iniziano nel 2018 con Jesse e Juuno Valli. questi sorprendenti suoni psichedelici. Dev’essere
Nel dicembre dello stesso anno, il chitarrista Otto stato un momento molto intenso”. Kalle-Erik invece
Kontio si aggiunge per delle session, e un paio di ha gusti musicali più particolari, glam. “Avrei voluto
mesi più tardi arriva il batterista Tuomas Heikura. vedere i Queen al Live Aid del 1985. 20 minuti di puro
“Avevamo a quel punto già pronte un paio di canzoni di sesso magico… E sono assolutamente innamorato di
Caterpilllars Of Creation (il primo album)”, dice Juuno, Ivan Cattaneo. Una sorta di versione italo disco dei
“quando Jesse ha chiamato Kalle-Erik per chiedergli ‘60 (l’album è Italian Graffiati, nda). Forse qualcuno
se era interessato a far parte di questa nuova band non se lo aspetta, ma l’ampiezza della musica di Ivan è
space prog di Tampere”. Alla fine del 2019 i Polymoon talmente vasta da lasciare senza parole”.
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TESTO DI CL AUDIO SORGE
RAW POWER
SLOATH
Reclusi e inaccessibili. Gli Sloath sono una band che Ex, White Mice, Bardo Pond. Band che definiscono
incarna tutti i “peccati” e le virtù di una band crustpunk. ellitticamente lo stile degli Sloath: una sorta di sludge
Gente che vive nell’underground per scelta e non ha psichedelico elevato all’ennesima potenza rumorista. E
alcuna velleità di raggiungere una qualsivoglia forma di comunque, in luogo degli spazi noise psichedelici aperti
successo o notorietà, totalmente consegnata com’è a una da Sloath, Deep Mountain contiene canzoni più brevi
sorta di incompromissoria integrità. In un certo senso e compatte. La band ammette influenze “classiche” di
sono dei punk freak della “vecchia scuola” anarchica Creedence, ZZ Top e Groundhogs, consegnandoci il loro
adattati ai tempi nuovi. Certamente, musicalmente, più album più convenzionale (be’, si fa per dire). Un anno
evoluti. La loro musica è definita come una sintesi di più tardi sono tra i protagonisti al Festival underground
classic rock, minimalismo e volume estremo, almeno Raw Power di Londra, dove creano un vero e proprio
quella che ci hanno consegnato i loro tre LP, incisi caos tra il pubblico, nonostante (o forse proprio per
per la Riot Season. La band esiste dal 2007, formatasi quello) debbano suonare con un equipaggiamento
nominalmente a Brighton, ma i suoi componenti hanno deficitario. III arriva nel 2020, ma le canzoni erano
attualmente provenienze e residenze diverse: Kent, state scritte quattro anni prima e anche registrate
Londra, Berlino, Saragozza. Fin dall’inizio l’idea è con Tim Cedar (Part Chimps) ai Dropout Studios di
quella di sfondare tutti i muri sonici esistenti. Gli Sloath Camberwell. Solo nel 2019 la band decide metterci
registrano il primo omonimo album agli Electric Studios mano, remixando il tutto ed entrando definitivamente
di Brighton nel 2010. I loro concerti sono contrassegnati nell’idea che quelle canzoni potranno costituire il
da un pubblico totalmente assordato dal loro rumore, contenuto di un nuovo album. Praticamente, avendole
amplificatori fusi e indicibili risse con i promoter locali. lasciate maturare come whisky in una botte di quercia
La trascinata lentezza del loro modo di suonare arriva (paragone questo molto adatto al lifestyle degli Sloath).
da band come i Melvins e gli Harvey Milk. Con il passare III è un deciso passo in avanti rispetto ai precedenti.
del tempo, attraverso un lento processo di evoluzione, Si diceva di queste influenze dub (Revengue) con
tutto questo sfocerà parzialmente in una sorta di riminiscenze di Pop Group, ma pure tese ed estenuanti
claustrofobico psychedelic dub. Nel 2014 sono pronti maratone sludge/northern folk, come The Whistler.
per fare uscire il sophomore, Deep Mountain, sempre Prospettive nuove che si aprono. Come se i Melvins si
per la Riot Season, album che supportano sui palchi fossero scontrati con gli Acid Mother Temple su un
insieme a Acid Mother Temple, Part Chimp, OM, Burial territorio neutrale inglese.
RUMOREMAG.COM | 57
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60
R E C E N S I O N I
244 DIS CH I TRAT TATI OT TOBRE 2020 ru m o re m a ga z i n e
82 74
E N S L AV E D A D R I A N N E L E N K E R W AY N E C O U N T Y & T H E E L E C T R I C C H A I R S
DISCO DEL MESE OTTOBRE 2020
KEATON HENSON
DI MAURO FENOGLIO
60 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2020
SUFJAN STEVENS
al tempo stesso sottilmente dalla città paralizzata, musicisti
inquietante (Copse l’apice hor- improvvisati nei propri appar-
ror, tra suoni di rami spezzati tamenti, fondendo tutto questo
nel sottobosco e flauti sinistri), piccolo tesoro estemporaneo a
elettronicamente naïf (i consue- materiale d’archivio inutilizzato.
ti timbri analogici dei synth) e Ciò che ne è conseguito, ricco di
ludicamente rassicurante nel sample decontestualizzati e seg-
THE ASCENSION suo appartenere a quel “conti- menti elettronici esplosivi, sta a
ASTHMATIC KITTY nuum anglo/surrealista” in cui cavallo tra collagismo e musica
Simon Reynolds inserisce l’hau- concreta. Come in ipotetico in-
ntology di marca Ghost Box. contro tra NWW e Cluster.
Esattamente 40 anni fa i ALESSANDRO BESSELVA AVERAME ANDREA PREVIGNANO
Depeche Mode pubblicavano 78/100 70/100
il loro primo album e
dovevano spiegare al mondo
di essere un “normale”
gruppo pop che al posto di
chitarre e batterie suonava
synth e drum machine.
Cosa c’entra questo con
il nuovo album di Sufjan
Stevens? C’entra perché
il singolo Video Game si JAMES DEAN PETER BRODERICK
apre con il verso “I don’t BRADFIELD BLACKBERRY
EVEN IN EXILE ERASED TAPES
wanna be your Personal
DELWARE
Jesus” e prosegue su una Peter Broderick (ex Horse
base che potrebbe sembrare uscita proprio da Speak & Spell,
Solo due, fra gli anni 90 e oggi, Feathers) dal nativo Oregon è
e, soprattutto, c’entra perché spesso ancora oggi sembra che
le vacanze in solitaria del com- approdato in Europa, facendosi
si debbano in qualche modo trovare giustificazioni quando un
pagno Bradfield. Ma anche qua conoscere come prezioso poli-
artista ripone la chitarra e tira fuori il synth, e si leggono in
si resta sotto la cortina di ferro strumentista e arrangiatore. Ha
giro cose come “elettronica usata con moderazione”, nemmeno
dei Manics, partendo tutto da suonato live negli indie popsters
fosse una sostanza proibita. Ebbene qui l’elettronica non
è usata con moderazione, dispiace per gli integralisti delle una serie di poesie e scritti fir- danesi Efterklang, ha incrociato
chitarrine - dalla memoria corta (The Age Of Adz?) -, e The mati dal fratello del socio Nicky la sua musica cangiante con
Ascension è un altro “normale” disco di Sufjan Stevens: vale a Wire e dedicati a Victor Jara, quella elettroacustica dell’olan-
dire il disco di un artista che si esprime da sempre con forme, cantautore e attivista cileno dese Machinefabriek, ma rimane
strumenti e mezzi diversi. Con delle costanti: l’intensità, che ucciso dal regime di Pinochet. uno dei più sottili autori alt folk
ritroviamo qui tanto nell’inno antipop - e paradossalmente il Attorno a cui, pezzo a pezzo e moderni (si vedano le sue colla-
pezzo più pop di tutti - Video Game, quanto nella supplicante con il gruppo in (serena, pare) borazioni con M. Ward). Nella
Run Away With Me, nell’apparatiana Make Me An Offer, pausa, Bradfield costruisce un solitudine della sua nuova base
nell’ipnotica I Wanna Die Happy – immancabile in ogni album mai troppo lontano dalla londinese Broderick ha registrato
album l’esorcismo dell’ossessione per il tema della morte. E la casa madre, al netto di qualche un bedroom album di delicato
capacità di ritrarre l’America, e la metodica distruzione del suo chitarra latineggiante. Tonal- folk pop con derive doo-wop, fra-
sogno, con pennellate feroci sfumate da voci e melodie gentili: mente perfetto per le sue corde gili novelty songs come un mo-
come uno Springsteen più introverso e meno binary, Stevens però: drammatica la storia e derno Tiny Tim, ma anche brani
ci porta (di nuovo) per mano nel cuore di un Paese sempre più (melo)drammatica l’interpre- più ripiegati e scuri, tra Drake
ferito e confuso e sempre meno innocente, che brandisce la tazione, fra l’epica di The Boy e Martyn. Tornato dopo cinque
fede come un’arma mortale, in difesa da nemici inesistenti per From The Plantation, il coro anni alla forma cantautorale
non affrontare la realtà di essersi sconfitto da solo. per polmoni di ferro di The Last (tanti ne sono passati da Colours
LETIZIA BOGNANNI Song e la cover di La Partida, Of The Night), sicuramente a lui
80/100 strumentale proprio a firma congeniale, Broderick mostra di
Jara. Pop socialista firmato da non avere perso smalto.
un veterano del genere. ANDREA PREVIGNANO
FRANCESCO VIGNANI 65/100
62 | RUMOREMAG.COM 72/100
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2020
PSYCH
PSYCH
HIP HOP
ENSLAVED UTGARD
NUCLEAR BLAST
È un corredo estetico che si mantiene a dir poco magistrale, quello che deve molto anche al nuovo contributo dietro le pelli, e nel
degli scandinavi. L’algida narrazione di Utgard contiene non solo sentimento vocale (basta la sola Homebound per capirlo), di Iver
i colori formali e progressivi della molteplicità compositiva a cui Sandøy, nonché alla sinergia epica tra la sei corde di Arve Isdal
ci hanno abituati da tempo, ma oltrepassa, ed è qui il segreto, il e le tastiere di Håkon Vinje. Questo per dire quanto il codice
limite simbolico dei segni sonori e immaginifici. Armonia e furore romantico sappia estendersi in un eclettismo noir avvincente, a
si compenetrano, occhio e spada s’intrecciano, acquisiscono tratti triptykoniano nelle ascensioni doom (il prologo di Fires In
nuovamente folgori dalle coloriture psichedeliche tradizionali di The Dark), dove spuntano a sorpresa argute coloriture katatoniane
Emerson Lake & Palmer, primi Genesis e King Crimson (in chiave e cureiane (la conclusiva Distant Seasons e l’ulteriore singolo
pop, il Bowie di Space Oddity e della “memoria”), condensandole Urjotun, che reca in sé pure il minimalismo electro stile DAF).
nella poesia folk black norvegese. Ispirazione arcaica che evoca a STEFANO MORELLI
sé i suoi fasti (Vikingligr Veldi, Eld, Monumension, Isa, Axioma 80/100
Ethica Odini), per rilanciarli nel caos emotivo della creazione.
Come corvi di Odino elogiati dal canto di Snorri, fasi come
Flight Of Thought And Memory o Storms Of Utgard incarnano
e declinano una fervida cinematica del progressivo; posizione
RUMOREMAG.COM | 65
GOTICA
GOTICA
THE UNIVERSAL
DOVES WANT
UNIVERSAL
Erano in silenzio (discografico: l’anno scorso si erano rivisti maturità -, i tre si muovono ancora in equilibrio fra alternative
in giro con una serie di live) da 11 anni i Doves, e adesso che ballad e inno emo/radiofonico, senza tralasciare di movimentare
li risentiamo ci accorgiamo che ci erano mancati. In tanti, nel il tutto con sporadiche reminescenze degli inizi danzerecci
tempo, ne hanno seguito le orme, più o meno consapevolmente come Sub Sub. E mettono in fila dieci riflessioni struggenti e
– e quasi mai dichiaratamente: sarà a causa dell’apparenza luminose su amore, vita e morte: il disco si apre con Carousels,
schiva, quasi dimessa, ma tanto spesso quanto ingiustamente giustamente scelta anche come primo singolo, impreziosita da
ci si dimentica di citarli, quando si parla di cose Brit. In tanti un sample di Tony Allen, mentre al centro troviamo un ricordo
sì, però in pochi(ssimi) sono riusciti a riprodurne l’epicità, la di David Bowie in Cathedrals Of The Mind. Maestri che rendono
maestosità del sound senza cadere nel pomposo. Perciò, diamo omaggio ad altri maestri: la forza dell’umiltà, quella vera.
ai fratelli Williams e alla voce sempre evocativa di Jimi Goodwin LETIZIA BOGNANNI
un bentornato caldo come questi dieci pezzi di universale 75/100
fascino e solenne bellezza. Riprendendo il discorso musicale da
dove l’avevano lasciato - ma senza per questo suonare superati,
piuttosto classici, grazie all’ulteriore sapienza acquisita con la
RUMOREMAG.COM | 67
WEIRD RNR
WEIRD RNR
INDIE
INDIE
HELLO FOREVER LUKE HOWARD TRIO
WHATEVER IT IS THE SHADOW
ROUGH TRADE LUKKTONE
BULLY
Aspettino un attimo fuori i fan The Shadow è la colonna sonora SUGAREGG
dei Discharge: Samuel Joseph commissionata per The Shadow SUB POP
ha scelto il nome del suo col- Whose Prey The Hunter Become Al terzo disco la 29enne Alicia Bognanno azzera la
lettivo ispirandosi al suo saluto di Geelong (Australia), un’opera propria band reinventandosi assieme al maestro
preferito (“ciao per il resto teatrale totalmente incentrata John Congleton e ripartendo sostanzialmente
della nostra vita”, spiega per sul mondo delle persone dalle origini. Ne esce un disco inquieto e potente
agevolarne il senso di eternità affette da disabilità intellettiva con le proprie fondamenta poggiate sul quadrato
e comunanza), la residenza e sull’influenza negativa delle chitarre e sull’impeto della voce, mai così
in una ex colonia nudista dell’intelligenza artificiale, energica e aggressiva. Diretto e senza spazi per decorazioni che
californiana e ispirazioni come utilizzata per “normalizzare” le ne compromettano l’urgenza, Sugaregg non abbassa mai la ten-
“il cielo e l’universo”. Non la loro vite. È un lavoro in punta sione, concedendo giusto un paio di pause per respirare (Come
solita roba per cui impazzireb- di piedi, concettualmente Down e Hours And Hours) e calando alcuni assi che lasciano il
be il cinismo inglese targato profondo, ispirato e intimo, in segno: i Sonic Youth periodo Goo evocati in Let You, il basso che
Rough Trade. Ma il periodo è continuo movimento ai confini irrobustisce Where To Start e arrotonda Stuck In Your Head,
quello che è, e anche ripescare del jazz contemporaneo e del la pura elettricità di Add It On, giusta a ricordarci in apertura il
un disco uscito a inizio anno e neoclassicismo. Il delicato padre putativo: sua maestà Bob Mould.
dargli visibilità può aiutare a pointillisme pianistico di Luke 77/100
migliorare l’umore. Che è quello Howard, tra Chris Abrams dei
che WIS – ingrassato di un Necks e Michael Nyman, il A CURA DI ARTURO COMPAGNONI
paio di inediti – fa benissimo: il ritmo dapprima in chiaroscuro
miele selvatico dei Beach Boys poi improvvisamente deciso
degli anni 60 come collante e la e sincopato delle percussioni GIRL FRIDAY HOLY MOTORS
modernità intesa come somma di Daniel Farrugia, e lo scarno ANDROGYNOUS MARY HORSE
dei Dirty Projectors di Swing Lo contrabbasso di Jonathan Zion HARDLY ART WHARF CAT
Magellan e i Grizzly Bear. Disco evocano paesaggi malinconici e Debutto in Non è la prima
estivo per estati stranissime. solitari, ma bellissimi. lungo per i volta che la
FRANCESCO VIGNANI ANTONIO BRIOZZO losangelini capitale dell’E-
77/100 82/100 Girl Friday al stonia capita
seguito di un sulle mappe del
paio di EP che rock. Teatro di
lasciavano intravedere spazi una scena indie consolidata e
di crescita effettivamente ri- di un paio di festival di tutto
scontrabili tra le dieci tracce rispetto, Tallinn sforna ora
di Androgynus Mary. Solido una band che attorno alla
indie rock anni Zero (Yeah bella voce della giovanissima
Yeah Yeah’s) che affonda radi- Eliann Tulve costruisce una
ci agli albori del genere e non versione shoegaze del classico
HUDSON MOHAWKE ALEX IZENBERG disdegna di sporcarsi le mani suono da autostrada america-
B.B.H.E/POOM GEMS CARAVAN CHÂTEAU
con qualche giro di chitarra na. Tra Mazzy Star, chiamati
WARP WEIRD WORLD
preso in prestito dalla Seattle in causa proprio dalla voce,
Come per tutte le cose, c’è modo Tutt’altro che strano trovare degli anni 90. e Orville Peck per restare ai
e modo di riordinare i cassetti. Jonathan Rado nei credits di 67/100 giorni nostri.
Quello degli appassionati delle un disco simile, quasi vedesse 65/100
riorganizzazioni zen alla Marie in Izenberg molto di quello che
Kondo, ad esempio. O quello, sarebbe potuto capitare se i
CUT WORMS I LIKE TRAINS
caoticamente e programmati- Foxygen non fossero esplosi e il NOBODY LIVES HERE KOMPROMAT
camente disordinato (proprio mestiere di produttore non ri- JAGJAGUWAR ATLANTIC CURVE
come dischi quali Lantern del chiedesse una certa lucidità. Un
Per il suo nuovo Chi ricorda gli
2015) dello scozzese. Che, trova- autore perso nella propria testa
album, primo I Like Trains
tosi forzatamente chiuso in casa e nelle proprie manie, meglio per Jagjaguwar, come avampo-
come tutti, decide di passare le ancora se legate alla California il newyorkese sto brit all’e-
ore a resuscitare pezzi usati solo degli anni 70, in sintesi. E anco- Max Clarke sercito del post
nei live, scarti e bozzetti anche ra più paranoiche e disturbate fa le cose in rock potrebbe
vecchissimi ristrutturandoli in di quelle che resero il debutto grande servendosi di una big sorprendersi non poco all’a-
due mixtape. A B.B.H.E. vanno del losangelino del 2016 prima band country e mettendo in scolto del quinto album della
i movimenti più brevi di brani un mezzo caso e poi un guaio a pista una trentina di canzoni formazione di Leeds: ritmiche
spesso attorno al minuto, per cui dare un seguito, con tanto di in fase di scrittura, ridotte poi dritte come la cassa che le
quanto a restare sia un brano depressioni profonde a dettarne a 17 in sede di registrazione. guida, voce che mastica post
come Tar e i suoi tempi da am- i tempi. Dentro chitarre acusti- Abbastanza da riempirci un punk e chitarre che tendono le
bient documentaristica. Con che sfasate, voce impastata e a doppio album per un’ottantina loro corde su di una valle che
Poom Gems a spostare il consue- volte, quasi come lampi, esempi di minuti di musica che suona collega Interpol e Bloc Party
to calderone elettronico su bina- di pop perfetto come December come una moderna rilettura da una parte e una qualunque
ri leggermente più sperimentali 30th: musica da camera per orchestrale del country folk band inglese di inizio ‘80
prima di una coda praticamente case dalle pareti scrostate e matrice tardi ‘60. dall’altra.
hardcore: godibili entrambi, in inquilini troppo pigri per chia- 65/100 73/100
attesa di novità più corpose. mare il proprietario.
FRANCESCO VIGNANI FRANCESCO VIGNANI
70/100 74/100
RUMOREMAG.COM | 69
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2020
BREACH US
FYSISK FORMAT
HYMN
Una volta, molti e molti anni fa, un fantasioso critico musicale fino a farti esplodere. Partiti anni fa con l’esperienza doom occulta
paragonò il canto di Dave Byron degli Uriah Heep all’urlo di una dei Tombstones, i due hanno poi dato vita al progetto Saver e hanno
persona che precipita a capofitto in un fiordo norvegese. E viene inciso un primo album, Perish, come Hymn per la Svart, mentre
alla mente anche L’Urlo di Edward Munch, pittore norvegese che per questo secondo hanno raggiunto gli Okkultokrati alla Fysisk
visse la sua vita sempre sull’orlo del precipizio. Ebbene, sempre Format. E ora ritornano sulle tracce di Perish con questa seconda
a proposito di norvegesi, il duo degli Hymn, Ole Ulvik Rokseth al offerta, se possibile ancora più feroce e incompromissoria. “Back
canto e chitarra e il mega batterista Markus Støle, suscita un tale to the bone”, la descrivono loro. Brandelli di apocaliptyc doom e
bombastico e tenebroso impatto da ricordare in modo traslato brividi occulti (Can I Carry You) si saldano a abrasive deiezioni
tali sensazioni di “sparizione” nei fiordi norvegesi. Ma gli Uriah sludgecore (Breach Us), in rotta di collisione verso la catarsi. Sarà
Heep beninteso non c’entrano niente con la musica degli Hymn. per la tensione spasmodica che questa musica infligge, ma non è
Un composto metallico ipercompatto di potenza inaudita; oscuro azzardato pensare agli Hymn come a una delle band più heavy che
sludge martoriato da un indicibile sofferenza. A cominciare abbiano mai calcato questo pianeta. Mostruosi, è dire poco.
dall’estenuato, allucinato, terminale modo di urlare/cantare di CLAUDIO SORGE
Ulvik. Un impatto suono/voce di una tensione letteralmente 82/100
insostenibile. Come una forza oscura magnetizzante che ti stritola
70 | RUMOREMAG.COM
AVA N T
AVA N T
BRAZIL
THE MAGIC GANG MAGIK MARKERS
DEATH OF THE PARTY 2020
WARNER DRAG CITY
JOANA QUEIROZ
TEMPO SEM TEMPO Ci aveva visto lungo Felix White Dovremmo sempre ricordarci
YB MUSIC (ex The Maccabees) con la sua che, ben prima del Covid, le can-
Yala Records quando nel 2018 tine erano già rifugio sicuro dal
Speriamo che quando leggerete questa rubrica la si-
ha prodotto il loro primo album. mondo là fuori. Dove con chitar-
tuazione della pandemia in Brasile non sia più così
drammatica come nel momento in cui scriviamo. Ora la band, passata alla ben ra, basso, batteria e benedette
Impossibile non pensarci ascoltando lo splendido più blasonata Warner, timbra il dosi di follia, nascevano universi
quarto album della clarinettista di Rio. Concepito secondo album senza perdere un alternativi. Elisa Ambrogio e
in solitudine in una casa vicino al fiume Paraná, grammo della freschezza dell’e- Pete Nolan si sono chiusi nel
esplora le possibilità create dalla loop station, muovendosi tra jazz, sordio, ma aggiungendo consa- loro sotterraneo dal 2001,
musica contemporanea, elettronica e nova MPB. Tra sonorità e ri- pevolezza delle proprie qualità. immersi in un magma caotico,
ferimenti naturali (acqua, mare, vento, flora e fauna), anche i brani Si staccano un po’ dai loro rife- dall’ansia decostruzionista.
cantati (quattro su otto) si adattano al clima circolare e ciclico rimenti (Weezer su tutti), per Neanche l’abbandono di Leah
del lavoro. Lo fanno anche le originali (e bellissime) cover di Seu costruire un suono un po’ più Quimby li ha fermati. Riemergo-
Olhar di Gilberto Gil e Jóia di Caetano Veloso, le cui percussioni personale e spingere l’accele- no ora, con John Shaw al basso,
sono di Domenico Lancellotti. Eccezione: l’angolosa Cidade. ratore su una costruzione pop dopo sette anni dall’ultima
90/100 raffinata, mai banale, ma sempre missiva. L’alienante (e profeti-
con le melodie giuste al posto ca) Hymn For 2020, scritta nel
giusto. Senza cercare di com- 2016, è manifesto d’intenzioni.
A CURA DI PAOLO BOGO plicarsi la vita per dimostrare I magnifici otto minuti di Surf’s
qualcosa, cosa che fa la maggior Up un impossibile incontro
PESSOAS QUE parte delle band con il secondo fra le brume dei Young Marble
ARTHUR MELO EU CONHEÇO album. Basterebbe ascoltare il Giants e Robert Smith che con-
ADEUS IDEOLOGIA CHINESA ritornello di Just A Minute per fessa un improvviso amore per
SENTINELA DISCOS 40% FODA/MANEIRÍSSIMO capire che i Magic Gang hanno la Flying Nun. Tutt’intorno, una
Omonimo del Fa impressione un tocco magico che pochi altri messa pagana fuori fuoco.
neo giocatore leggere nella possono vantare. MAURO FENOGLIO
della Juventus, presentazione LUCA DOLDI 77/100
il cantautore che “tutto qui è 74/100
22enne del discotecabile”
Minas Gerais con club e bo-
giunge al terzo album. Com- ates chiusi in tutto il Brasile.
posto e registrato in solitudine Ma il progetto del noto produ-
tra gennaio e marzo (prima del cer Luca de Paiva, cofondatore
Covid quindi), omaggia Caeta- dell’etichetta carioca 40%
no Veloso, Tom Zé e soprattut- Foda-Maneiríssimo, ci conqui-
to l’amato Devendra Banhart. sta con un album dove deep
Intimi, irregolari, malinconici house, downtempo e garage si
e notturni, i 14 pezzi alternano mescolano allegramente con MARILYN MANSON KEVIN RICHARD MARTIN
samba, bossa nova, folk e psi- accattivante raffinatezza. In WE ARE CHAOS FREQUENCIES FOR LEAVING
chedelia. Da vedere il video- House Aprovado Pelo Gover- LOMA VISTA/CAROLINE EARTH VOL.1, 2 AND 3
clip di 2012, o Ano Bege. no fa capolino James Brown. INTERCRANIAL
METAL
METAL
THURSTON
album dei Moloko. Something 27 Summers, pezzo più riuscito
More, il singolo che apre il della collezione). A corredo,
nuovo album sembra ripartire tanta nostalgia (che culmina
MOORE
proprio da questo sentimento nella riunione dei compagni di
di rivalsa e di… hangover.Si The Firm, con Dr. Dre incluso,
balla molto fra queste tracce per Full Circle), un superficiale
eleganti e sornione. Ritmi per- tentativo di redimersi col Mee
fetti che riecheggiano la disco Too (visto il suo burrascoso
anni 70 ma sanno anche pren- passato con Kelis), per poi con-
dersi in giro facendo il verso ai cedere comunque strali a una
BY THE FIRE Daft Punk. giornalista di colore. I malanni
DAYDREAM LIBRARY SERIES CLAUDIA BONADONNA del re, mai curati dai tempi di
69/100 Illmatic. Era il 1994 e oggi il
mondo è un’altra cosa.
Un esercizio di stile può MAURO FENOGLIO
essere sterile soltanto se lo 50/100
stile non è nobile. Vogliamo
definire l’importanza
dello stile alla chitarra
di Thurston Moore? Che
cosa ha rappresentato per
noi e il Rock tutto? Già, il
rock. Perché questo è, dopo
le porte sfondate, i sibili
assassini, il caos concreto,
gli amplificatori in fumo. NO AGE NO HOME
Rock, oggi. E la strada era GOONS BE GONE FUCKING HELL
DRAG CITY AUTOPRODUZIONE
già ben chiara negli ultimi
e sottostimati dischi dei Uno dei difetti dei No Age, Charlie Valentine, da Londra,
Sonic Youth: quelle chitarre, distese in ballate e diluite fuori
probabilmente l’unico difetto a è il nome dell’artista che opera
dal caos, non erano altro che il filo riannodato di Velvet e
parere di chi scrive, è la mono come No Home, e che dopo una
Grateful Dead, il grande e speculare chitarrismo americano.
tonicità. Nel senso che il loro serie di interessanti EP arriva al
By The Fire riparte da laggiù, dalla fine dell’eterna giovinezza
suono, già di per sé limitato debutto sulla lunga distanza con
sonica, inserendo (con parsimonia, grazie) pericolosità
quanto a sbocchi di fantasia un album dal titolo forte quanto
avanguardista, furore krauto e dolcezza acustica. L’attacco
(in Teen Age Riot we trust) programmatico di Hashish, transitando esclusivamente il contenuto. Rigettando gli
irrobustito dalla successiva Cantaloupe, power psichedelico da una chitarra e una batteria, stereotipi, tanto di genere – usa
quasi Hawkwind, lascia spazio alla bellezza pura di Breath, lo diviene ancor di più nel il pronome “they”, proprio come
dieci minuti in cui le impennate elettriche sono anticipate da momento in cui i due strumenti ha scelto di fare di recente Kae
accordi melodici (i primi due minuti!) e intervallati da passaggi sono tarati esclusivamente su Tempest, alla cui poetica peraltro
indie, battuta in eleganza soltanto dalla simmetria melodica due uniche lunghezze d’onda: si può per alcuni versi assimila-
di Siren, dodici minuti di memento cristallino su quanto quella del divertissement pseu- re – quanto musicali, Fucking
magnifici fossero i Sonic Youth. Effetto nostalgia? Affatto, dosperimentale (A Sigh Clicks Hell è una bruciante (come da
perché se Thurston Moore è il più fedele depositario di quella e Toes In The Water a questo copertina) accusa a una società
“invenzione sonora”, qui c’è anche molto del suo percorso giro) e quella della sgroppata che disorienta e deumanizza,
solista. Ci si immerga in Dreamers Work, intimismo elettrico indie punk à la Dinosaur Jr., soprattutto le nuove generazioni,
erede di Demolished Thoughts, o in Locomotives, sedici minuti episodi fortunatamente molto lanciata con una schizofreni-
(sforbiciabili, in verità) di percussioni e schizofrenia elettrica. più frequenti questi ultimi, che ca, disorientante (appunto)
Ciò che conoscevamo, ma leggermente oltre. Per l’indicazione trascinano spirito e umore oltre sequela di brani destrutturati,
novità, valga l’imperioso finale, con il tornado all’orizzonte ogni ostacolo, travolgendo tutto genderless, punk nel senso più
dell’ambient minacciosa (14 minuti) di Venus, nube elettrica di e tutti. Esempi in questo senso primordiale del termine, noisy
rara potenza. Verrebbe da dire ben tornato, ma Thurston Sonic ce ne sono tanti, basti puntare black, stream of consciousness
Moore non è mai andato via da qui. la coppia di canzoni in apertura industrial che contengono
MAURIZIO BLATTO di disco o il tris che lo chiude manifesti artistici millennial:
80/100 con il botto. “Therapy is too expensive, so I’ll
ARTURO COMPAGNONI have to sing along”.
74/100 LETIZIA BOGNANNI
74 | RUMOREMAG.COM 78/100
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2020
CONFINI
CONFINI
ADRIANNE
lo slackerismo e gli ardori punk folgori antimoderne; ecco allora
del passato, oggi diluiti in favo- che Tyriat Sig Tyrias prosegue
re di vampate da Libertines in nel solco di Sol Invictus e Death
LENKER
palla (Company), modernariato In June, Achtung, Baby! e The
doo-wop (Absent Minded Fool, Twain rileggono i primi Ostara,
Is It True), vaporose ballate elet- mentre l’ottima The Angry Cup
triche spacca cuore (Violence, riadatta Morricone seguendo il
Magdalena) e avant wave ul- piglio caveiano (quello alla Jack
tramelodica (Masquerader, Ca- The Ripper). Tra gli ospiti si se-
sino). Al di là dei generi, i Ravi gnalano Nergal dei Behemoth,
SONGS/INSTRUMENTALS Shavi sanno scrivere canzoni Averill dei Primordial e Le Pru-
4AD con ritornelli appiccicosissimi e nenec dei Rïcïnn.
un frontman come Rafay fa una STEFANO MORELLI
gran differenza. 83/100
Per Adrianne Lenker il MANUEL GRAZIANI
metodo è integrale alla 80/100
sostanza della creazione,
anche quando diventa
necessità. Cancellato il tour
primaverile dei Big Thief per
la pandemia, si perde fra i
boschi del Massachusetts.
Trovando rifugio in una baita
che “sembra l’interno di una
chitarra acustica”. Chiamato
l’amico Phil Weinrobe a SATANIC TOGAS SCREECHING WEASEL
condividere registrazioni, X-RAY VISION SOME FREAKS OF ATAVISM
GOODBYE BOOZY MONONA
bagni nel ruscello vicino e
cene improvvisate, raccatta Se il punk rock oggi ha ancora Ormai il conto degli album di
un otto piste Otari per le sovraincisioni e il metodo è deciso. Un
una ragione d’essere è perché Ben Weasel e dei suoi Scree-
doppio album, tutto in analogico dal ventre della casa/chitarra,
esistono gruppi come i Satanic ching Weasel lo abbiamo perso,
con la natura che diventa strumento e cura. Le 11 composizioni
Togas, che resettano non tanto ma poco importa. Gli standard
vocali appartengono allo stesso mondo di tenebra di Abysskiss.
la storia quanto i suoi strascichi punk rock della band sono sem-
Nomi, luoghi e convenzioni svaniscono in un universo di
(citazionismo, conservazione, pre alti e anzi, in Some Freaks
fragili metafore. La chitarra ricerca una lingua ancestrale
nella natura intorno a sé. Fatta di legno, umidità, silenzi, eccetera). Con gruppi così non si Of Atavism, la cui cover è realiz-
imbrunire e risvegli. Trasformando il presente sospeso in un corrono questi rischi. Per loro il zata dall’italiano Riccardo Buc-
tuffo nell’ignoto. L’amato Elliott Smith e la maestra d’intensità punk è un linguaggio possibile, chioni, funziona tutto meglio
Joni Mitchell non sono stati mai stati così vicini. Nelle al momento il più efficace. La del solito in un contemporaneo
accordature aperte che diventano coralità intima sulla tensione tradizione per i Satanic Togas 2020. Non gli si può insegnare
degli arpeggi, sul ritmo degli strimpellii. Il rumore della conta fino a che non si oppone nulla, al massimo sono loro
pioggia sul legno, che avvolge la magnifica Come, crepuscolo all’istinto. Suonano punk com- ad essere stati mentori di un
umano che affonda calmo nel terreno. Il calore dei Kings Of presso a bassa fedeltà (anche certo punk rock dal 1986 a oggi
Convenience nella circolarità di Ingydar. Il codice di una nella copertina, solito artwork con qualche stop di mezzo. Per
rinascita nelle parole di Zombie Girl, fra il canto degli uccelli: Goodbye Boozy fatto con forbici informazioni citofonare a Green
“Oh vuoto / dimmi della tua natura / forse non ti ho capito”. e colla in dieci minuti) forte di Day (Mike Dirnt suonò anche il
Music For Indigo (primo strumentale), nasce da quotidiane una tastierina Devo disso- basso nel 1994) e ai Blink-182.
improvvisazioni. L’innocenza pura del fingerpicking astratto nante, con tanta convinzione La tripletta God Help Us, To
di Jim O’Rourke, dove ragione e istinto diventano mistero. Alla e freschezza da spazzare via Hell With You e Settle In è il
fine, rimangono solo il rumore di campane a vento e di passi nel ogni dogma. Pezzi come Chain marchio di fabbrica. Fare le cose
bosco in Mostly Chimes. La natura/madre ha vinto. Per uno dei Reaction e Itchin’ ci fanno capire semplici ma farle bene, intorno
dischi medicina di questo disgraziato 2020. perché certe cose non sono “il ai due minuti o poco più, esclusa
MAURO FENOGLIO passato”. Sono in tre, australiani la chiusura Bleed Through Me
87-82/100 di Sydney, e il loro X-Ray Vision che va addirittura oltre i 240
è davvero un bel disco. secondi. Sono storia.
LUCA FRAZZI NICHOLAS DAVID ALTEA
75/100 72/100
76 | RUMOREMAG.COM
RECENSIONI GLI ALBUM OTTOBRE 2020
INDUSTRIALE
INDUSTRIALE
Frettolosamente gli Sports Che n’è stato dell’indietronica? Taylor non ha bisogno di pre- C’è stato un pre e un post Bri-
Team verranno buttati nel Di quel ponte fra l’understate- sentazioni, in quanto frontman tpop, e gli scozzesi Travis si
nuovo calderone post post punk ment sentimentale della post di Slipknot e Stone Sour (oltre sono formati nel 1995 quando
UK. Non è totalmente sbagliato adolescenza indie e le possibilità che attore e scrittore). Nel suo iniziava a scricchiolare qualcosa
ma sono già molto più defilati di sintetiche delle consolle? L’im- debutto da solista mette sul del mondo Brit apparentemente
tutta la truppa Idles, Fontaines pressione (da un po’ di tempo) è piatto pezzi più recenti mesco- inaffondabile. Dopo di loro Col-
D.C. e altri. L’album è stato am- che lo slancio primigenio si sia lati a composizioni risalenti a dplay e Keane ne hanno seguito
piamente anticipato dai singoli esaurito nel dolce crogiolarsi per diversi anni fa. Quello che ci le tracce: i primi sono diventati
dove sono evidenti le influenze l’ennesimo elegante calembour, troviamo in mano è una specie – che piacciano o meno gli ul-
dell’ormai inflazionato Mark E. piazzato sulla matematica dei di Zibaldone di suoni 100% timi dischi – popstar mondiali;
Smith, ma qui appare anche e beat. L’assalto al futuro del pop made in America, con ingre- i secondi sono implosi su se
soprattutto altro: Going Soft che oramai delegato alla più corag- dienti che spaziano – di conti- stessi per poi riformarsi. Fran
guarda ai Libertines e Long Hot giosa PC music. Il terzo album nuo – dall’hard rock al punk, Healy (lui tifa Celtic Glasgow) e
Summer che riprende dal brit di Amelia Meath (il rapimento passando per il metal (diverse i soci della band (tutti tifosi dei
rock 2005/2010 alcune peculi- e il gioco) e Nick Samborn (il sono le affinità coi Metallica di Rangers Glasgow) possono dar
rità e Here It Comes Again più rigore dei ritmi) non inverte Load e Reload) e il rock più tra- lezioni di brit pop a tutti. Non
contratta verso il revival post la tendenza. Nella quiete del dizionale. Tutto molto patinato hanno nulla da chiedere: la scrit-
punk. Si perde però la scrittura, nuovo studio a Durham (North e professionale, spesso catchy, tura sapiente rimane scolpita
buttando spesso in caciara e Carolina), fra accenni al gancio con un feeling da stazione FM nella roccia, l’incedere crescente
non osando quando dovrebbe- da estate tropicale alla Lean On su cui sintonizzarsi durante un di Waving At The Window, la
ro. Proprio loro che sembrano (Ferris Wheel) e la ripetizione a passaggio sulla Route 61. In- perfetta collaborazione con Su-
incontenibili e casinari poi si memoria dell’abbecedario Postal somma: talento, mestiere, melo- sanna Hoffs delle Bangles (The
rivelano un po’ pigri, o chissà. Service (Numb). L’eloquente die, riffoni e tanto – ma tanto – Only Thing), gli archi di Kissing
Ti aspetti lo strappo, il gesto del “cool” esclamato con soddisfa- Sidol per lucidare bene il tutto, The Wind e le trame più spinte
campione o della squadra ma zione alla fine, chiarisce bene le a beneficio anche della tribù del di Valentine. Troppo spesso ci
non arriva quasi mai. intenzioni. “ruock” (sì, proprio quella…). dimentichiamo di loro.
NICHOLAS DAVID ALTEA MAURO FENOGLIO ANDREA VALENTINI NICHOLAS DAVID ALTEA
67/100 59/100 70/100 72/100
Nel calendario Neil Young della nostra vita, siamo in piena doom ballate, spesso minimali, con architettura acustica, soppesate con
trilogy. Superfluo spiegare perché. Ma dischi come Sundowner misura e intensità a piccolo rilascio. Si ronza intorno a Cohen, per
riflettono come stavamo qualche mese fa, in che maniera ne le parole appoggiate in quel modo nella title track e l’eco Suzanne,
stiamo uscendo, cosa non ci soffieremo mai via di dosso. E la cosa ma anche al Lou Reed arresosi alla vita di A Night At The Little
bizzarra è che forse lo fanno del tutto involontariamente, perché Los Angeles. Ci sono l’orientalismo sottilmente psych di Brother,
questo non è un disco sul lockdown e in parte soltanto ne è stato Sister (Jonathan Richman?), l’elegia per gli smarriti di Jamie,
condizionato (in termini di registrazioni). Ma c’è un senso di esaltata dal rimpianto e da un’unica manciata di note di pianoforte
perdita forte, abbondano domande, testi su amici persi e il tono in mezzo all’acustica. E spicca Campfire, rilassata e dolente (“where
generale indica una misura e un’intimità che abbiamo imparato a have all my friends gone?”), con il break di field recording della
riconoscere come “giuste”. Josh Rouse, David Blumberg e Kevin propria vita (fuoco e il canto indiano di Waxahatchee) a due minuti
Morby sono i tre migliori interpreti delle possibilità del songwriting dall’arrendevolezza finale. Registrato con un quattro piste nella
odierno. Il precedente Oh My God era un capolavoro assoluto e solitudine che stiamo imparando non solo a indossare, ma spesso a
Sundowner ne è la versione Coney Island Baby, ma declinata fuori proteggere, Sundowner richiede tempo: il nostro.
dall’urbano, con tramonti (appunto) infuocati sotto i quali danzare MAURIZIO BLATTO
con la compagna Kate “Waxahatchee” Crutchfield. Un disco di 85/100
RUMOREMAG.COM | 79
GENEVIEVE ARTADI THE ATOMIC BITCHWAX
DIZZY STRANGE SUMMER SCORPIO
BRAINFEEDER TEE PEE
Anticipato Esordio su
da tre sin- disco di un
SOMEONE NEW goli, esce
il settimo
trio spesso
usato live
LUMINELLE
album del da Frisell,
cantautore tanto per
israeliano complicare
Il dream pop contemporaneo dalla voce una di-
ha trovato casa (geografica) personale, versatile, intensa scografia sterminata. Non una
nel Quebec e megafono nel e subito riconoscibile. Dieci sorpresa l’amalgama e la fluidità
curatissimo blog “Gorilla vs nuove canzoni cresciute tra i si- di esecuzione, quindi. E nem-
Bear” di Chris Cantalini. È lenzi di una pausa di riflessione meno una scelta di scaletta che
proprio la sua Luminelle a voluta e gli ulivi di una tenuta passa da tradizionali (dolorosa
pubblicare l’esordio lungo del centro Italia. Un disco pop e attualissima We Shall Overco-
di una delle autrici più
a celebrare i suoi primi otto me), cover pop – qua si ritorna
interessanti di quell’universo
lustri, suonato e cantato da solo da Bacharach – a inediti, con la
postmoderno di ritrosia. Il
(ha inciso alcune voci sino a 12 chitarra di Frisell a sfumare di
motore, un inconciliabile
volte per sovrapporle), rimugi- ambient gli schemi avant jazz.
senso d’inadeguatezza (fisica
nando circa l’esistenza. FRANCESCO VIGNANI
o mentale), che diventa
rivolta privata al giudizio
BARBARA SANTI 70/100
del mondo, su sospiri vocali. 72/100
La voce, appunto, riverberata su multitraccia, come l’eco di un
sogno che non si riesce a trattenere la mattina dopo. La chitarra
è quasi una coperta di Linus da pizzicare con arpeggi lievi, GAZPACHO HELVETIA
scarabocchi fra le pagine del diario delle confessioni più segrete. FIREWORKER THIS DEVASTATING MAP
Composto e arricchito con arrangiamenti insieme all’amico KSCOPE JOYFUL NOISE
di sempre Valentin Ignat in 24 mesi, registrato a Montreal e
finito da Gabe Vax a New York. Diventa un inno concettuale Concept Jason
a quell’oscurità accogliente e uterina, che i primi ottimi EP album dalle Albertini
suggerivano. Come per la sagoma dell’autrice in copertina, accese tinte (ex Built
le melodie sembrano emergere dal buio, rivelando i dettagli socio psico- To Spill)
(il basso minaccioso, i sintetizzatori mai in primo piano, le analitiche, dopo aver
percussioni sparse) con pazienza. Un metodo che muove dalla l’undicesi- riattivato
precarietà dell’ipnagogia e riconosce l’oscurità domestica di mo disco i Duster
Carla Del Forno. Con le prime brume di Cat Power e il letto della band lo scorso
sfatto di Connan Mockasin come compagni d’avventura. Truth norvegese è un ricco affresco anno pubblicando un disco
Nugget e Lylz si stendono su quella stessa riva placida, che prog costituito da cinque movi- dopo 19 anni, con gli Helvetia
ha visto crescere i Beach House. Dog è un ritratto pallido e menti distinti che prendono il la fa doppietta nel 2020: prima
incerto di un singolo pop, immaginato davanti allo specchio dall’opulento brano d’apertura. con Fantastic Life a gennaio, e
della cameretta. Ma la timidezza osa anche su ritmiche sghembe Se da un lato la narrazione di un in estate con This Devastating
(figliate dalle passate collaborazioni con JPEGMafia). Pale universo dominato da un’enig- Map. Nei deliri lo-fi qualcosa
accenna un’andatura trip hop, prima di lasciare la scena a matica entità stile Matrix affasci- gira bene (Devastating Map), le
Comfort Edge, che s’inietta il dolce veleno dei Portishead. na, dall’altro i toni costantemen- melodie si aprono (3 Boys) ma
Quando l’insicurezza diventa vessillo. te epici rimandano ai Muse più ci si perde anche troppo facil-
MAURO FENOGLIO barocchi e cervellotici. mente in psichedelici capogiri
81/100 STEFANO D’ELIA distorti (Echo Location). Estro
68/100 e sregolatezza.
NICHOLAS DAVID ALTEA
68/100
80 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
RECENSIONI IN BREVE OTTOBRE 2020 IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI
MARCO PARENTE
DI BARBARA SANTI
82 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM OTTOBRE 2020
Gemelli portava con sé grandi Più che un disco, uno scherzo Brenno Itani è un nome abba- Fuochi d’artificio per l’esordio
aspettative, dettate dal nome tra amici. Ascoltando questi stanza noto nella scena musi- full length dei veronesi Jahbu-
dell’artista ─ considerato una 13 pezzi pubblicati su cassetta cale bolognese e La Promessa long. Trio super stonato che si
delle migliori penne del rap viene da pensare a un tipo che Non Mantenuta è la sua prima muove meravigliosamente in
italiano ─ e dall’eccezionale si porta chitarra e pianola alla vera chance per arrivare a un uno spazio sludge lisergico trac-
promo che ne ha preceduto festa di 40 anni dell’amico cool pubblico più ampio. Thaurus ha ciato dalla triade Sleep/Electric
l’uscita. A qualche settimana della compagnia, mettendosi deciso infatti di scommetterci Wizard/Sabbath (dove al verti-
dalla stessa le critiche emerse in testa di emulare Jonathan e il rapper ha risposto con un ce della piramide stanno natu-
sono state davvero poche, per Richman. Parte con l’idea di album pregno di contenuti. ralmente questi ultimi). Fretta
un progetto che sembra aver fare il simpatico ma il fantasma Grazie anche a qualche fea- e spigliatezza non sono proprio
messo d’accordo davvero tutti. depresso di Enzo Carella lo turing di livello (come Keta- le caratteristiche dei Jahbulong.
Ernia è riuscito a dare vita ad perseguita insinuandosi nello ma126, Franco126 e persino un Tutt’altro. Le loro pesanti e op-
un ottimo disco per un grande spazio dei due incisivi centrali campionamento autorizzato di piacee atmosfere stoner/doom
pubblico senza snaturarsi mandibolari (Mac DeMarco?). Calcutta), Brenno si è sfogato sono rilasciate con malefica e
troppo, cristallizzando il suo Gli amici presenti nella taverna sul beat di tante emozioni ne- quieta spossatezza. Vibrano di
modo di fare musica in quello dove si tiene la festa sbottano di- gative, non dimenticando mai insana follia psichedelica, che
che per un bel po’ sarà il suo vertiti battendo le mani a tempo di omaggiare la sua Bologna e si appoggia a montagne insca-
miglior progetto. I nomi giusti quando il tipo canta I’m Looking il suo quartiere (Mascarella), labili di fuzz dementia. Possono
alle produzioni e al microfono seppur con un po’ di amaro sommergerti di volume (Under
For A Job e I Wanna Dance
─ Madame, Fabri Fibra, in bocca per un amore forse The Influence Of The Fool) o
With You Tonight. Altrettanto
Luché e tanti altri ─ hanno non corrisposto fino in fondo avvelenarti tra spire lisergiche
velocemente il chiacchiericcio
conferito all’album delle precise con la città delle Due Torri. La evocatrici di sconosciuti riti
sovrasta la nenia Primitive
sfumature, dirette perlopiù a
Harmony e la delicata Flowers Promessa Non Mantenuta non occulti (The Tower Of The
una dimensione di maturità, con
In Your Pocket.Uno scherzo tra sarà disco d’oro ma potrà esse- Broken Bones). Incredibilmente
qualche sprazzo di leggerezza.
amici riuscito a metà. re il primo passo per un percor- pregnanti.
MATTEO DA FERMO
MANUEL GRAZIANI so musicale di tutto rispetto. CLAUDIO SORGE
81/100 69/100 MATTEO DA FERMO 82/100
75/100 RUMOREMAG.COM | 83
RADICI OTTOBRE 2020 / NOGA EREZ
10 CANZONI PER
NOGA EREZ
Dovrebbe essere ormai ufficiale: è annunciata per il prossimo febbraio la pubblicazione
del secondo album della giovane e talentuosa cantautrice/produttrice israeliana.
Intanto quest’inverno è uscito Views, brano prodotto dal conterraneo Ori Rousso,
insieme a lui suonato e poi riletto in versione acustica per la serie Kids Against
The Machine ai primi di aprile. Proprio in quei giorni Noga sui social lo descriveva
pressappoco così: “Ori è un genio. Ha un orecchio incredibile per gli hook, il ritmo e
il suono. È l’amore della mia vita, mio fratello spirituale e migliore amico. È il miglior
partner che avrei mai potuto desiderare, perché capace di portarmi al di fuori della mia
comfort zone”. Tant’è che con lui, durante l’isolamento, ha scritto il secondo singolo, No
News On TV, del quale a luglio è uscita un’altra versione acustica con tanto di videoclip,
e poi ancora un terzo, edito a fine agosto, che si intitola You So Done, di cui in Rete si
trova un magnifico video.
“Yukimi Nagano è una “Una delle mie prime “In questa traccia “È uno dei più grandi “Uso molto questa
delle mie cantanti pre- canzoni ‘empower- collaborano con talenti d’Israele. Un canzone nelle playlist.
ferite. Suonavo Twice ment’. Non so nem- Damon Albarn. Quasi cantautore incredibile, È una canzone d’amore
spesso finché non mi meno se ho letto i testi ogni volta che provo a con una voce che suona di band femminile
sono stancata. Poi un inizialmente, ma la scrivere una canzo- come quella di un così bella. È un pezzo
giorno, mentre ero in ascoltavo spesso e mi ne d’amore penso a angelo. Sono cresciu- particolarmente sti-
tour in Germania, ho dà una sensazione di Saturday Come Slow. ta ascoltando la sua molante per il modo in
ascoltato questa canzone forza. Mi ha ispirato È la canzone definitiva musica, quindi, anche cui esegue il ritornello,
in un bar. Ero così felice forza specialmente nei sull’attesa, la mancan- se può sembrare strano così giocoso e ricco di
PLAYLIST
di sentirla e ricordare momenti in cui ne ave- za e il desiderio”. per via della lingua, personalità”.
quanto l’ho amata. Ora vo davvero bisogno”. non posso escluderlo
la suono di nuovo”. da questa lista”.
DA LITTLE DRAGON DA POST DA HELIGOLAND DA EVIATAR BANAI DA HIGHLY FLAMMABLE
“Amo tutto di questa “Il meglio che c’è, nella “Adoro questi ragazzi.
canzone. La produzio- produzione di ritmi!” Questa canzone è così
ne, i testi. Ma adoro “Ok, c’è un pezzo nel dura! Inoltre, c’è un “Ho coprodotto The
specialmente la per- mio nuovo album che verso che recita ‘I’ll Fox con D Fine Us e Ori
formance di Rihanna. si ispira fortemente break your neck so you Rousso, quindi sono di
Amo dannatamente a questo. Anche se can watch your back’, il parte. Sono pure ospite,
la sua voce e la sua preferirei che ti godessi quale ha ispirato un ver- insieme a Big T. Il
attitudine”. solo questa canzone e so del mio brano Views: processo lavorativo di
dimenticassi che ti ho ‘And watch your back, questa canzone è stato
detto del collegamento I’ll break your neck’” molto soddisfacente e
con la mia”. divertente, adoro ciò
DA NO ONE EVER
che è diventata e voglio
REALLY DIES DA NOVEMBER DA MR. WONDERFUL DA SATURATION
che tutti lo sappiano”.
SINGOLO
84 | RUMOREMAG.COM
TREECOLORE GLI ALBUM OTTOBRE 2020
86 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
TREECOLORE IN BREVE OTTOBRE 2020 IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI
In lon- A meno di
tananza un anno di
senti suoni distanza
e rumori dall’uscita
d’ambienti, del suo
un vociare decimo
di persone LP, Ma, il
felici in un cantautore
spazio aperto. Poi parte Aisha americano torna con un breve
Badru, con la voce nuda, come EP contenente tre brani nati
se cantasse sottovoce senza arti- contemporaneamente a quelli
fici, quasi dimessa, e l’immagine del precedente disco ma diffe-
si completa. La quiete soul della renti per tematiche. Qui infatti
newyorkese è abbinata al calore non si parla di maternità bensì
degli arpeggi leggerissimi. Il di quanto la disillusione possa
trasferimento in una parte di spalancare le porte della libertà,
YO LA TENGO
Florida incontaminata ne ha al contrario della delusione. In
elevato la delicatezza innata. chiusura ritroviamo Love Song
Immersiva. remixata da Helado Negro.
NICHOLAS DAVID ALTEA DORIANA TOZZI
72/100 85/100
WAYNE COUNT Y
& THE ELECTRIC CHAIRS
POLVERE DI STELLE
tempo gli era stato negato in patria. Off, in una sorta di wrecking (l’abitudine
Partito dalla maschissima Dallas, Rogers queer di scioccare, demolire con scenate
era entrato in contatto con l’universo e volgarità assortite) applicato al rock.
drag ad Atlanta, dove aveva imparato Nel ’73 arriva persino la copertina del
a vivere la sua natura come una gioiosa “Melody Maker”, ma anche un momento
lotta per la sopravvivenza (“Eravamo di impasse, dove Wayne è invischiato in
costantemente in fuga”, ricorderà. “Una un contratto senza sbocco con la MainMan
volta passeggiavo insieme a due queen [...] di Bowie. È a quel punto che si ritrova a
e qualcuno ci sparò addosso”). Qui capì Londra al seguito di Johnny Thunders e
anche che al soul delle Supremes preferiva compagni. Qui arruola una nuova band (gli
il rock’n’roll, meglio se sudicio e triviale. Electric Chairs) e la guida nell’ecosistema
Trasferitosi nella Grande Mela finì per del punk inglese come una corazzata
diventare il punto di congiunzione fra il aliena. Sono gli anni su cui si concentra il
protopunk delle Dolls e il demi monde del box della Cherry Red: quelli dell’omonimo
travestitismo newyorkese. Fondamentali
album (diretta prosecuzione del trash
i contributi degli allora coinquilini Leee
rock newyorkese), del barocco Storm The
Childers (fotografo della corte warholiana)
WAYNE COUNTY e la superstar Jackie Curtis. Grazie a
Gates Of Heaven (i cui archi lo avvicinano
& THE ELECTRIC CHAIRS quest’ultima iniziò a esibirsi nella scena
più al glam del Rocky Horror che a quello
THE SAFARI YEARS di Bowie) e dell’eccentrico Things Your
drag con il Theatre Of The Ridiculous:
CHERRY RED Mother Never Told You (che modera gli
mix di trash e glamour che giocava sulla
eccessi glam con le fredde suggestioni
sottile linea di demarcazione che separa
Fu all’inizio del ‘77, quando la capitale di Low e The Idiot). Il live Rock’n’Roll
l’avanguardia dal pattume.
inglese sembrava il posto più cool e Resurrection chiude idealmente un ciclo.
Un po’ quello che succedeva quando
pericoloso della Terra, che quei balordi Wayne, vestito come una Jean Harlow All’epoca infatti Wayne è già diventato
degli Heartbreakers si ritrovarono a malandata, arringava i club cittadini alla Jayne County e ha abbandonato gli
sguazzare nella Londra del punk, in uno guida dei Queen Elizabeth (prima) e dei Electric Chairs, lasciando in dote una
dei tour più leggendari di sempre. Spesso Backstreet Boys (poi). Fra vibratori, finte manciata di canzoni capaci di incarnare il
però si dimentica che con loro c’era anche eiaculazioni e blasfemie assortite, metteva volto meno rassicurante del rock’n’roll.
Wayne County, al secolo Wayne Rogers, in scena boogie rock osceni come (If You 85/100 DISCO
deciso a prendersi quello che per troppo Don’t Wanna Fuck With Me, Baby) Fuck 87/100 EXTRA
DI DIEGO BALLANI
90 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS OTTOBRE 2020
RED LIGHTS KEVIN ROWLAND SIGUE SIGUE SPUTNIK SLAUGHTER & THE DOGS
RED LIGHTS MY BEAUTY FLAUNT IT DO IT DOG STYLE
IN THE RED/SPACECASE CHERRY RED CHERRY RED CAPTAIN OI!
Non avevo mai pensato a Uscito originariamente nel ‘99, A metà anni 80, l’ex Generation Prime mover della scena punk
Jeffrey Lee Pierce come a un in pieno boom del lad rock, My X Tony James, dava un nuovo mancuniana, gli Slaughter &
potenziale cantante power Beauty rappresenta uno dei senso al concetto di rock’n’roll The Dogs hanno nel medagliere
pop. Per questo, quando la più spettacolari suicidi artistici swindle con un gruppo che un paio di album e una mancia-
In The Red ha dissotterrato i della storia. Un album di cover, raccoglieva tutti i cliché del pop ta di singoli fra il 1978 e il 1980.
nastri della sua band pre Gun composto per lo più da canzoni (dalle creste punk, al futurismo Poi una carriera di reunion
Club, la sorpresa è stata tanta. ultraromantiche fra cui spicca- cartoonesco) e li usava per nel nome della passata gloria.
Anche perché nel contesto della va una The Greatest Love Of All shockare chi non aveva dimesti- Nonostante questo, l’album di
Los Angeles del 1978 i Red di Withney Houston, realizzata chezza con nessuno di essi. Il ri- debutto è ancora incendiario
Lights ci stanno alla grande, con un dispiegamento specto- sultato era una pop band basata e vale un posto nel gotha del
col loro amore per i sixties riano di archi e fiati. Fra una su un’unica idea (temi rocka- punk rock. Quest’edizione
che convive con le istanze del commovente Long And Win- billy, bassline moroderiana e expanded è completata da un
punk. Ne scaturisce un ibrido ding Road e una You’ll Never provocazione spiccia), ma che bel disco di b-sides, outtakes e
di buona fattura, pop robusto Walk Alone sobria come un grazie al glamour malato arrivò singoli sparsi, a cui si aggiunge
con una tastiera a scandire i abito di Liberace, avrebbe dovu- persino al nostrano Festivalbar. un live del maggio 1977 già noto
tempi, melodie acerbe e furore to trovar posto in scaletta anche Immancabile presenza nel ce- col titolo di Live Slaughter
controllato. Jungle Book verrà una barocca interpretazione di stone dei forati, Flaunt It è riu- Rabid Dogs. Interessante il
incisa e pubblicata dalla cult Thunder Road eliminata all’ul- scito negli anni a imporsi come booklet con copertine, testi,
band dei Last due anni dopo, e timo minuto, ma recuperata in classico grazie all’inserimento memorabilia, note: un’ottima
in Debbie By The Tree si scor- questa bella ristampa. All’epoca del singolo Love Missile F1-11 lezione di storia (il gruppo si
gono i primi segnali del futuro si trattò del peggior incasso di in tutte le playlist dei club rock. è sciolto definitivamente nel
suono disperato del Club del casa Creation. In prospettiva, se Oggi ritorna in un quadruplo 2019). Nel caso qualcuno avesse
Fucile, i restanti tre brani sono ne possono godere lo sguardo CD di cui, più di tutto, si fa ap- dubbi: persino Morrissey fece
sana esuberanza teen, né più né sincero e i momenti di assoluta prezzare l’esauriente booklet. un’audizione per entrare nella
meno. Un documento prezioso. squisitezza pop. DIEGO BALLANI band nel ’79… può bastare?
LUCA FRAZZI DIEGO BALLANI 70/100 DISCO ANDREA VALENTINI
72/100 DISCO 78/100 DISCO 85/100 EXTRA 79/100 DISCO
ZERO EXTRA 75/100 EXTRA 75/100 EXTRA
92 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI
I
T E S T O D I LU C A F R A Z Z I
ILLUSTR A ZIONE DI GRIECO
RUMOREMAG.COM | 95
In Rete, nella pagina dell’archivio di Radio Radicale, si capelli nerissimi, mani piccole con le unghie corte,
trova la registrazione audio di un programma andato e l’incredibile agilità che solo le persone corpulente
in onda su Tele Roma 56 pochi giorni dopo la sua riescono ad avere… non aveva una lira, io meno di lui…”),
morte (la cita anche Michele Mordente nell'intervista ammirazione vera (Pazienza: “Stefano ha sempre rifiutato
che segue). La conduce Carlo Romeo, in studio di prostituirsi. Non ha mai rincorso le mode che lui stesso
sono presenti Vincenzo Sparagna (direttore de “Il aveva provveduto a creare. Non era nemmeno in grado di
Male” e di “Frigidaire”), Andrea Pazienza e (come lo comprarsi una camicia da solo…”), realismo (Sparagna:
definisce lo stesso Paz) la “vipera” Filippo Scozzari, “A un certo punto, convinto di non poter competere con
invitati a ricordare l’amico scomparso. Dura un’ora. gente come Pazienza, Scozzari e Mattioli, Stefano ha
È una trasmissione bellissima, prendetevi il tempo deciso di deporre le matite e ha agitato il cervello…”).
per ascoltarla, ne vale la pena. Il tono e il linguaggio E alla fine l’aria in studio è permeata di un dolore vero,
appartengono a un’altra epoca. C’è cinismo (Scozzari: palpabile, perché quel ragazzone di 30 anni non c’è più.
“Ranxerox non mi è mai piaciuto…Stefano era un magro
nel corpo di un grasso…”), tenerezza (Pazienza: “Era Un genio che aveva scelto di non crescere, Tamburini,
un ragazzone con i capelli molto lunghi, un ‘boccolone’ perché la gioventù delle idee non ha prezzo. Missione
che gli scendeva sulla fronte quasi a coprirgli un occhio, compiuta.
96 | RUMOREMAG.COM
MUSCOLI, FORBICI
E UNA MISSIONE
INTERVISTA A MICHELE MORDENTE, CURATORE DELLA COLLANA TUTTO TAMBURO
Nessuna ricorrenza particolare, meglio chiarirlo. Ma la Coconino. Perché, a un certo punto, hai sentito
dedizione di Michele Mordente alla causa (la salvaguardia l’esigenza di fondarne una tua, la Muscles?
della memoria di Stefano Tamburini e la sua opera) ha “Hai dimenticato la casa editrice forse per me più
un che di romantico e non passa inosservata. A maggior importante, perché è stata la prima a darmi fiducia e
ragione oggi che la collana antologica Tutto Tamburo, quella con cui ho avuto la collaborazione più lunga.
curata da Mordente con rigore filologico e una passione Con Stampa Alternativa ho realizzato la mia prima
smisurata che – detto con affetto – sfocia nel patologico produzione, Mostri Italiani, le figurine dei serial killer
(ignorando ogni logica commerciale), è arrivata al suo italiani, poi alcuni ‘millelire’, e ho curato e tradotto alcuni
quinto volume, se vogliamo quello più affine a “Rumore” libri di fumetti su Tamburini e non solo. Poi ci sono stati
e al suo target. Nel libro si parla infatti delle connessioni Francesco Coniglio e di recente Igort, fondatore della
con la musica, verso la quale il nostro nutriva un interesse Coconino, che mi hanno chiesto di realizzare dei libri su
che travalicava (e di molto) l’aspetto giornalistico. Sotto di lui. Devo dire che essendo un curatore e non un autore
lo pseudonimo di Red Vinyle, Tamburini rompeva gli non ho partecipato con queste mie produzioni a fiere di
schemi della critica musicale “istituzionale” mettendo libri e a mostre mercato del fumetto, né a presentazioni
in campo cattiveria e fantasia. Stefano era avido di in librerie. In qualche modo mi mancava il rapporto con i
novità, amava il rock non scontato e guardava al futuro. lettori, con i destinatari dei libri che ideavo e curavo. Per
Era proiettato (con cuore, spirito e cervello) nel nuovo questo ho deciso prima di creare l’Associazione Culturale
millennio, ma non ci è mai arrivato. O forse sì. Di questo e Muscles, dedicata a Tamburini, nel 2006, e poi, nel 2014,
altro parliamo con Michele Mordente. di dedicarmi all’autoproduzione con il marchio Muscles
Edizioni Underground. Le produzioni Muscles sono quasi
Perché hai deciso di votarti alla missione di delle fanzine, la casa editrice è una one man band. Io mi
raccogliere, catalogare e far conoscere l’opera di occupo di tutti i passaggi, dall’ideazione e costruzione
Stefano Tamburini? del libro, seguo la stampa in tipografia e gestisco gli
“Sono sempre stato un appassionato di fumetti, sin ordini e le vendite, fino alle spedizioni alle Poste. Ho
da bambino, e crescendo ho attraversato i vari generi, un’unica fondamentale collaboratrice, Daisy Jacuzzi,
approdando alla satira e all’underground. Quando ho una splendida grafica che fa il miracolo di rendere vivi e
letto della morte di Andrea Pazienza, su un numero del visibili i miei progetti e le mie idee. Con lei collaboro sin
‘Be Bop A Lula’ di Red Ronnie e Bonvi, sono rimasto dai miei esordi con Stampa Alternativa, è ormai la grafica
incuriosito dal modo in cui descrivevano l’autore, ho ufficiale della Muscles”.
cercato le poche cose che erano disponibili sul mercato
librario e in quello dell’usato. Inevitabilmente sono Generazionalmente, Tamburini ti appartiene?
incappato nei lavori di Stefano Tamburini e ne sono Quanti anni hai?
rimasto folgorato. Anche lui era scomparso da poco “Sono più giovane di Tamburini di una dozzina d’anni.
e alcune delle sue opere principali (da Rank Xerox a Quando Tamburini ha esordito con ‘Cannibale’ ero alle
Snake Agent) erano state ristampate da Sparagna e elementari e le mie letture erano ‘Il Corriere Dei Piccoli’
Scozzari su ‘Frigidaire’ e su ‘Tempi Supplementari’. Lette e ‘Topolino’. Ho recuperato solo alla fine degli anni 80
quelle, decidere di andare oltre e di cercare le altre sue quelle letture”.
opere è stato immediato. All’inizio con le mie piccole
scoperte ho realizzato tre numeri di una fanzine dedicata Sei un’autorità in materia: come descriveresti
interamente alle sue opere introvabili. Tamburini era ed Tamburini a una persona che non sa di chi stiamo
è il mio autore preferito e, sicuramente, sarebbe stato parlando?
dimenticato del tutto o trattato marginalmente. Per “Ho sempre preferito raccontare l’autore con le sue
questo ho iniziato a occuparmene e me ne occupo tuttora, parole e i suoi segni, cioè attraverso la pubblicazione delle
grazie alla fiducia che mi ha sempre accordato la sorella sue opere. Se devo però usare delle parole per descriverlo,
Alessandra. Dopo 30 anni, con Tutto Tamburo chiudo posso dire, in breve, che era un genio schivo, un narratore
quasi un cerchio, iniziato con quelle prime modeste di talento che usava tutti i media, dal fumetto alla
fanzine fotocopiate”. musica, e che riusciva ad aggregare altri autori di talento,
esaltando le potenzialità di quanti gli stavano accanto.
Per farlo, sei passato attraverso collaborazioni Un autore che ancora non aveva sviluppato tutte le sue
con diverse case editrici come Coniglio e potenzialità, ma che con le sue creazioni grafiche e le sue
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riviste ha tracciato il solco per più di una generazione”.
strade e nuove forme di comunicazioni, visuali e sonore… Il linguaggio di quella generazione è invecchiato
audiovisivi, soprattutto, e poi magari avrebbe ibridato bene o male? Un ventenne del 2020 cosa può
diversi media. E ci avrebbe raccontato la realtà futura”. ricavare dalla lettura di un episodio di Ranxerox
o di Zanardi?
Tamburini ha operato esattamente a cavallo “Ranxerox e Zanardi raffigurano e anticipano la
di due decenni, ‘70 e ‘80, in un’Italia molto disgregazione del tessuto sociale e urbano e un certo
diversa da quella di oggi, e la sua opera è figlia di tipo di cinismo oggi imperante. Questi due fumetti, che
quel contesto. Questo significa che oggi appare all’epoca erano un’estremizzazione, purtroppo descrivono
“superata” o pensi che conservi elementi di pienamente la società odierna, ma forse non siamo ancora
attualità? arrivati a quelle distopie. Forse un ventenne ci può leggere
“Io definisco quella di Tamburini la poetica un monito”.
dell’accelerazione, con i fumetti e con le sue grafiche ci
affacciamo sulla società alienata e alienante che viviamo. Tamburini aveva un’attenzione particolare per la
Fa sempre bene rispecchiarci nella sua opera e vederci dal musica, soprattutto quella del dopo ‘77 (penso per
di fuori”. esempio alla sua grande passione per i Devo) più
sperimentale e coraggiosa. Non trovi che questo
Associ Tamburini più agli anni 70 o agli ‘80? lo proiettasse nel futuro più di Pazienza e soci?
“Amo di più il Tamburini degli anni 70, ma trovo che “Tamburini era un grande esperto di musica, come lo
il suo apice creativo lo abbia raggiunto negli ‘80 con erano anche Liberatore e Mattioli. Ha iniziato ascoltando
Ranxerox, La grafica di ‘Frigidaire’ e Snake Agent. le sperimentazioni di Zappa per approdare ai Pere Ubu
È sempre stato pienamente aderente al momento vissuto, e ai Devo. Questi ultimi anche da un punto di vista
anzi un passo avanti”. iconografico sono stati di ispirazione per lui. Tamburini
era sempre alla ricerca di novità culturali di qualsiasi tipo,
La generazione di Tamburini, Pazienza, Mattioli anche musicali. Questo certamente lo differenzia da altri
(che per comodità e affinità di intenti associamo del gruppo”.
ai vari Sparagna, Scozzari, Liberatore, anche
se c’era qualche anno di differenza) trova dei La sua cassetta a nome Mongoholy-Nazy uscita
corrispettivi nella scena attuale? nell’80 (allegata in formato CD a questo nuovo
“È tutto molto cambiato, Tamburini e soci erano parte volume di Tutto Tamburo) era una sorta di
di un’avanguardia del fumetto (e Tamburini non solo “dichiarazione di intenti”: inizia un nuovo
del fumetto) che oggi non trova corrispettivi. Esistono decennio che sarà l’esatto contrario di quello che
di certo autori capaci e innovativi, il web ce li mostra l’ha preceduto. È un’opera fortemente simbolica.
ogni giorno, ma è cambiato il contesto sociale e non è Al suo interno ci trovi i Throbbing Gristle (e di
più possibile che questi abbiano un’incidenza nel gusto conseguenza Burroughs), la wave più estrema e,
e nella società come è stato per quelli del gruppo di su tutto, un profondo senso di “nuovo”. Nasceva
‘Frigidaire’”. come uno scherzo, una provocazione o cos’altro?
RUMOREMAG.COM | 99
“Thalidomusic For Young Babies era un esperimento post punk
dal sapore industriale, nato come una provocazione del cinico
critico musicale Red Vinyle, interpretato da Tamburini sulle
pagine di ‘Frigidaire’. L’opera del fantomatico musicista ungherese
Mongoholy-Nazy era stata creata mescolando assieme delle
registrazioni fatte con il walkman dallo stesso Tamburini. Si va
da frammenti di Silver Surfin’ di Maurizio Marsico/Monofonic
Orchesta, registrata live durante un concerto tenuto dal musicista
milanese a New York, fino a rumori d’ambiente, tra cui la corsa di
un treno. Il lato B era semplicemente il riversamento del nastro
al contrario. Una sorta di industrial tape poi proposta nella sua
rubrica su ‘Frigidaire’ come unica novità musicale degna di nota
degli ultimi tempi. E il critico Red Vinyle si offriva di farne una
copia a pagamento a chi ne avesse fatto richiesta. Inutile dire che le
richieste piovvero numerose. Tamburini si rese conto che tanti non
avevano capito si trattasse di un gioco, e anche per questo decise di
dare un taglio alla rubrica di critica”.
TUTTO TAMBURO VOL. 5
(LA MUSICA: SUONI, SEGNI Le sue recensioni di dischi con lo pseudonimo di Red
E PAROLE 1977-1982) Vinyle sono un altro ponte spezzato col passato, un
DI STEFANO TAMBURINI
MUSCLES EDIZIONI UNDERGROUND cambio di rotta radicale rispetto allo stile della critica
musicale anni 70 stile “Muzak”/“Gong” di Bertoncelli e
Tutto Tamburo è la collana creata da
Muscles Edizioni Underground per soci, così forbita, intrisa di ideologia e “corretta”…
consegnare alla storia l'opera omnia di “Red Vinyle era un esperimento di fiction musicale. Il tono era
Stefano Tamburini, e che nonostante la provocatorio e aggressivo, in linea con lo stile dell’autore, volto ad
mole di materiale già pubblicato è arrivata
solo a metà strada. Questo ci dà la misura di
‘accelerare’ ogni sua azione e situazione artistica. Il ruolo del critico
quale vulcano di idee fosse l'artista romano. era portato all’eccesso e bandita ogni mezza misura. Per questo Red
Il quinto volume si occupa delle multiple Vinyle era tanto amato quanto detestato. Immagino che Tamburini
connessioni tra Tamburini e la musica, si divertisse a ricevere le lettere furenti dei fan dei gruppi che
dal travolgente amore giovanile per Frank
Zappa alla scoperta del punk e della new aveva stroncato nel numero precedente. Tutto era comunque volto
wave (non dimentichiamoci che Stefano in quell’ottica di spingere al massimo ogni azione e situazione
nel '77 aveva 22 anni) nei suoi aspetti meno artistica. Era narrativa anche quella, una sorta di fumetto”.
canonici. Quindi Pere Ubu, John Lurie, Arto
Lindsay, James White, Throbbing Gristle
approcciati non solo sul piano grafico Tamburini soffriva di un complesso di inferiorità rispetto
ma anche su quello critico/letterario con a Pazienza, Liberatore e Scozzari? Non era convinto delle
articoli comparsi su “Cannibale”, “Il Male”,
la splendida “Musica 80” e soprattutto la
sue capacità tecniche?
rivista più scomoda e geniale dell'epoca “Tamburini non era semplicemente un autore di fumetti, ma un
(di sempre?), ovvero “Frigidaire”, che comunicatore multidisciplinare. Non avrebbe dovuto paragonare
Tamburini aveva fondato dandole il taglio
le sue capacità di disegnatore con quelle degli altri membri del
cinico e innovativo che l'avrebbe resa
unica. È su “Frigidaire” che trova spazio il gruppo, alcuni dei quali erano dei virtuosi del disegno e con una
critico musicale Red Vinyle, pseudonimo solida formazione accademica. Oggi il discorso del bel segno del
col quale Stefano provoca anche i lettori fumetto è superato, anzi sembra che ci sia una rincorsa ai disegni
più illuminati, ed è su “Frigidaire” che dà
sfogo alle sue pulsioni dadaiste. A partire brutti e diversi (vedi il successo di Fumettibrutti, Maicol & Mirco e il
dalla copertina giallo choc del numero 1 Dottor Pira su tutti). Tamburini ha tracciato una strada utilizzando
ispirata ai Devo, altra sua passione viscerale magistralmente tecniche miste, dai collage ridipinti di Jena Press
(ricordo lo sconcerto degli edicolanti,
quando uscì: non sapevano se piazzarla alle tecniche della copy art di Snake Agent. Personalmente amo il
tra le riviste musicali, zozze o di costume). disegno underground di Tamburini, ma all’epoca l’autore di fumetti
In questo volume (in allegato un CD che doveva mostrare doti artistiche e di costruzione anatomica quasi
contiene la cassetta di sperimentazione
accademiche, e credo che questo lo abbia messo in crisi”.
industrial Thalidomusic For Young Babies
pubblicata all'epoca sotto lo pseudonimo
Mongoholy-Nazy, con l’aggiunta di tre Prima Tamburini, due anni dopo Pazienza: gli anni 80,
tracce musicate da Maurizio Marsico/ l’eroina. Quanto e come la droga ha influenzato l’opera di
Monofonic Orchestra) c'è la tensione di un
artista verso la provocazione e lo stimolo, queste due figure? Nel bene o nel male?
una guerra alla noia che Tamburini ha “Le droghe di ogni tipo hanno accompagnato la vita di questi autori
condotto sino all'ultimo dei suoi giorni. Un e ne hanno tragicamente causato la morte, ma negli anni in cui
uncontrollable urge, più che mai.
hanno vissuto e operato erano parte dell’universo dei giovani e di
85/100
chi contestava il sistema. Non c’era ancora l’idea che abbiamo oggi
100 | RUMOREMAG.COM
RETROPOLIS STEFANO TAMBURINI T E S T O D I LU C A F R A Z Z I
C O N L I B E R ATO R E, S C OZ Z A R I E PA Z I E N Z A
del tossico junkie. Inevitabilmente sono entrate anche Tre degli elementi sempre presenti nella proposta
nell’opera di Tamburini e Pazienza, influenzandole. artistica di Tamburini (e di tutto il gruppo
Paz mostra in Zanardi l’uso spavaldo anche delle di “Cannibale”/“Il Male”/“Frigidaire” sono
sostanze pesanti, mentre in Pompeo vi è l’altra faccia, l’urgenza, il dinamismo e l’ironia (che quasi
la distruzione, la solitudine e la morte. Pompeo è un sempre sfociava nel sarcasmo). Non trovi che
fumetto catartico, Pazienza uccise la parte negativa di siano elementi assenti nell’avanguardia grafica e
sé, volle allontanare lo spettro della droga ma senza del fumetto di oggi? Come vivrebbe un Tamburini
risultati, come si è purtroppo visto pochi anni dopo. nel mondo delle graphic novel?
Con Ranxerox, invece, Tamburini crea un supereroe, “Azzarderei che Tamburini avrebbe frequentato il mondo
un robot invincibile che si pera di Vinavil senza del fumetto solo marginalmente o per niente. Come ho già
conseguenze, ma anche Lubna, la ragazzina tredicenne detto, Stefano era essenzialmente un comunicatore, sia
che lui ama, gestisce senza problemi apparenti la sua attraverso immagini statiche, il fumetto e le illustrazioni
tossicodipendenza. C’è chi dice che Tamburini sia editoriali, sia attraverso i suoni, come attesta il CD
stato assorbito dai suoi problemi personali (di droga allegato a Tutto Tamburo 5 (che contiene anche dei brani
e non solo) latitando – dopo un primo momento – da scritti da lui e musicati da Maurizio Marsico), e attraverso
‘Frigidaire’. Guardando le opere prodotte nell’ultimo la scrittura, ad esempio la fiction musicale di Red Vinyle e
suo periodo di vita questo non si avverte, anzi, troviamo i suoi brevi racconti pubblicati su ‘Frigidaire’. Per questo
alcune delle sue cose più interessanti, come si potrà immagino che avrebbe battuto nuove e diverse strade e
scoprire nei prossimi volumi di Tutto Tamburo, che mezzi di comunicazione: il cinema, il web, e azzardo che
proporrà per la prima volta anche dei gustosi inediti”. forse avrebbe creato e percorso strade ibride tra diversi
generi. Questa rimane, purtroppo, solo una sensazione”.
Quelli di Tamburini erano anni di forte tensione
sociale e politica. La politica però sembra entrare Tamburini è morto nel 1986. Perché dopo 34
solo di striscio nel suo lavoro. Mi sbaglio? anni siamo qui a parlare di lui e a studiare il suo
“Tutta la produzione anni 70 dell’autore è fortemente lavoro?
politica, sin dalle produzioni super underground del “Ritengo che sia sempre necessario leggere e studiare
giornalino di strada ‘Combinazioni’. La produzione per gli autori e gli artisti che hanno aperto nuove strade e
Stampa Alternativa supportava le battaglie per i diritti innovato le arti e i media. Io penso che Stefano Tamburini
civili della comune urbana romana e nei fumetti su faccia parte di questi. Ho semplicemente fatto mia la
‘Cannibale’ e ‘Zut’ Tamburini mostra la sua vicinanza dichiarazione di Pazienza quando a Tele Roma 56, in una
all’area dell’Autonomia. Il Rank Xerox in bianco e trasmissione dedicata alla scomparsa dell’autore, disse:
nero su ‘Cannibale’ offriva un ritratto distopico della ‘In un futuro bisognerà cercare di ordinare quella che è
situazione sociale e politica degli anni in cui fu creato. stata la sua opera, la sua produzione, in modo che non
La carica politica di Tamburini si è poi smorzata con la si faccia riferimento solo a Ranxerox per definire il suo
nascita di ‘Frigidaire’. Erano già gli anni 80, gli anni del livello di genialità, ma si vada a riscoprire tutte quelle cose
riflusso, e i tempi erano decisamente cambiati”. anche minimali, che avevano un’incidenza profonda’”.
RUMOREMAG.COM | 101
CHE FINE HAI FATTO? ROBERTA VICINELLI
ROBERTA VICINELLI
IERI (1983 AL 2000) OGGI (DAL 2000)
“Sono nata a Bologna. La musica mi attrae “Lascio casa, lavoro, amici e parenti e
da quando ero bambina: cantavo, suonavo la parto, per stimolare nuovi interessi. Viaggio
chitarra, l’armonica, ho persino frequentato il soprattutto in Spagna e Africa e realizzo che
conservatorio, dove tentarono di insegnarmi un’alta qualità del cibo è la cura più efficace
a solfeggiare. Poi è arrivato il punk e nei primi per mantenersi in salute. Così decido di
‘80 ho militato in gruppi dove ho cominciato imparare a fare l’orto biologico, all’inizio
a suonare il basso, lo strumento che mi calza a NEL ’91 ENTRA AL con risultati scarsi, ma ogni volta migliori.
pennello. Me ne sono andata da casa dei miei BASSO NEI DISCI- Lavoro come wwoofer e giardiniera, e
a 19 anni, per mantenermi lavoravo. All’epoca PLINATHA, CON I seguo corsi di permacultura. Mi stabilisco
a Bologna c’era un humus musicale creativo QUALI INCIDE UN a Formentera, lavoro molto d’estate e
e vario, e mi ci sono buttata. ‘Ne volevo a SINGOLO E DUE poco d’inverno, così posso tornare per un
pacchi’, suonavo in più gruppi, sfrecciavo in ALBUM, TUTTI USCI- paio di mesi in Italia a salutare gli affetti.
motorino da una sala all’altra con il basso a TI PER I DISCHI Nel 2009 un grave problema familiare mi
tracolla. Poi nel ‘91 un’amica mi dice che una DEL MULO (C.P.I.). costringe a tornare a Bologna. Nel 2012 mi
band chiamata Disciplinatha è rimasta senza INTANTO NEL ’92 chiamano i Disciplinatha per un concerto di
bassista ed eccomi arruolata. Intanto entro RAGGIUNGE LE presentazione del documentario sulla storia
nelle Mumble Rumble e comincia un periodo MUMBLE RUMBLE del gruppo e del box contenente la nostra
intenso di concerti, prove, registrazioni, CON LE QUALI discografia. La data va bene e torniamo a
dischi, interviste, video, servizi fotografici che CONDIVIDE PAL- coagularci. Poi nascono i Dish Is Nein, col
si protrae fino al ‘97, quando lascio le Mumble CHI E UN ALBUM, vecchio bassista, e pubblicano un EP. Nel
e i Disciplinatha si sciolgono. L’album PER POI ABBAN- 2019 lo rimpiazzo (come nel ‘91) e prepariamo
Primigenia segna l’inizio della fine, i rapporti DONARLE NEL ’97, il live che parte a gennaio. Dopo tre date ci
con il Consorzio si incrinano, ‘Disciplinatha ANNO IN CUI SI interrompe il lockdown. Nei due mesi di
non sta bene’ e la musica ne risente. E, visto CONCLUDE ANCHE clausura ho scritto pezzi nuovi. A proposito
che niente migliora, decidiamo di ‘suicidarci’. LA STORIA DEI di lavoro, l’ultimo che ho fatto è stato
Memorabile l’ultimo concerto, sofferto, lo DISCIPLINATHA. soddisfacente: eravamo in due e dovevamo
ricordo bene. Però mi si libera del tempo avviare un orto biologico in un terreno quasi
che decido di impiegare cimentandomi desertico. Individuata la tecnica giusta, ci
con batterie elettroniche, campionatori e siamo impegnati a seguire i progressi e a
programmi, per fare musica senza dover intervenire in caso di problemi (molti), ma
militare in una band. Poi mi travolge la voglia poi l’orto ha prodotto e sono cresciuti anche
di allontanarmi dalla città e di ridefinire i cocomeri. Non ho più voglia di viaggiare,
bisogni e priorità: mangiare sano e respirare vorrei trovare casa sugli Appennini bolognesi
aria pulita, fondamentalmente”. e vivere vicino al bosco. Ma chissà, potrebbe
di nuovo cambiare tutto”.
DI BARBARA SANTI
102 | RUMOREMAG.COM
GENTE SOL A (MA NON TROPPO) STORIA MINIMA DEI DISCHI DEFIL ATI
PAUL PENA
New Train (Hybrid, 1973/2000)
È un po’ l’effetto Rodriguez, ma davvero dietro vita comunque difficile e sfortunata. Una moglie
a ogni musicista c’è una storia incredibile. Paul prematuramente scomparsa per insufficienza renale
Pena (Hyannis, Massachusetts, 26 gennaio 1950 e la sua salute aggravata da diabete e pancreatite e,
- San Francisco, 2005) ha origini capoverdiane come se non bastasse, dalle complicazioni respiratorie
(isole di Brava e Fogo, per la precisione) e si subite a causa di un incendio nella camera da letto.
appassiona, tramite padre e nonno, entrambi Ma in tante avversità, anche la insolita soddisfazione
musicisti professionisti, alla morna, il blues di Capo di una rinascita artistica dovuta alle doti di Pena nel
Verde fatto anche di violini e fisarmonica. Passa canto armonico tuvano, scoperto per caso su Radio
un’estate in Portogallo e Spagna, dove studia e Mosca durante un ascolto radiofonico occasionale.
suona il flamenco. Ma ha anche gravi problemi di La Repubblica di Tuva, Siberia centromeridionale, è
salute, un raro glaucoma congenito, e la condanna “nota” per il suo affascinante canto vocale, quasi una
di diventare cieco prima ancora di compiere 20 versione asiatica di certo pre war folk americano.
anni. Nel 1969 forma una band e si esibisce prima Paul Pena se ne innamora e inizia da autodidatta,
di Grateful Dead e Mothers Of Invention, suona ascoltando incessantemente un disco trovato a fatica
con la T-Bone Walker Blues Band e collabora con (Voices From The Center Of Asia), studiando la
Bonnie Raitt. Nel 1971 pubblica un album solista per lingua tuvana grazie a un dizionario Tuvano-Russo-
la Capitol, ma sono le canzoni del successivo, New Inglese convertito tenacemente in una sorta di braille.
Train, a destare interesse. Jerry Garcia collabora alle Fatica titanica premiata dall’invito a partecipare,
registrazioni, si porta dietro il fido tastierista Merl unico occidentale, al simposio Khoomai tenutosi nel
Saunders, e la miscela di blues e West Coast funk 1995 a Kyzyl (Tuva). Lì fu premiato, acclamato dal
rock talvolta hendrixiano dell’album pare perfetta pubblico e insignito del soprannome di Cher Shimjer
per gli ascolti dell’epoca. A produrre il disco c’è Ben ("Terremoto") per l’estrema profondità del suo
Sidran, tastierista della Steve Miller Band. Ma le cose canto. Nel 2000, dopo qualche negoziazione legale,
non vanno per il verso giusto e Albert Grossman, fu finalmente pubblicato New Train, caldissimo
manager di Dylan e proprietario della Bearsville, fin dall’apertura di Gonna Move, con i Persuasions
congela l’album. Dispute contrattuali, soprattutto, a fare i cori ed esaltata dalle seguenti New Train
ma New Train non viene pubblicato, e Paul Pena (ballata alla Tony Joe White sotto caldi raggi soul)
rimane comunque “imprigionato” dalla sua etichetta. e dalla benemerita Jet Airliner (grande classico da
Ben Sidran, però, invita Steve Miller ad ascoltare i highway rock e vento caldo dai finestrini). Notevoli
nastri e la Steve Miller Band decide di pubblicare la super hendrixiana Cosmic Mirror, quasi sei minuti
sul suo Book Of Dreams del 1977 una versione di Jet funkadelici, la rilassatezza gospel della cover di Let’s
Airliner, canzone numero tre dell’album fantasma Move And Groove Together di Johnny Nash e il pop
di Pena. Il brano, che è il resoconto del viaggio in lieve per archi e Terry Callier di Indian Boy. Chiude
aereo da Boston a Montreal intrapreso da Pena la dolce e quasi acustica Taking Your Love Down,
per partecipare al suo primo live con la T-Bone neanche tre minuti perfetti a inquadrare la golden
Walker Band, raggiunge la posizione numero 8 nelle hour dei primi anni 70, tramonto nostalgico su un
classifiche di “Billboard” e consente al suo autore, certo modo (e mondo) rock. Paul Pena: Genghis Blues
grazie al pagamento delle royalties, di condurre una forever.
DI MAURIZIO BLATTO
RUMOREMAG.COM | 103
VISIONI SPECIALE VENEZIA 77
104 | RUMOREMAG.COM
THE WORLD TO COME MANDIBULES
REGIA DI MONA FASTVOLD REGIA DI QUENTIN DUPIEUX
USA, 2020 FRANCIA, 2020
106 | RUMOREMAG.COM
Musica
VISIONI ESPANSE
Cineobituary
LAFAWNDAH
RUMOREMAG.COM | 107
LETTURE OTTOBRE 2020
CARMINE AYMONE
YES I KNOW... PINO DANIELE
HOEPLI
GIACOMO BOTTÀ Ai Priest, prime movers del look cuoio e borchie, si deve
DEINDUSTRIALISATION AND POPULAR MUSIC buona parte dell’immaginario legato all’idea generica
ROWMAN & LITTLEFIELD PUBLISHERS
di heavy metal. La loro importanza è fuori discussione
In tempi in cui è facile ritrarsi nella propria (anche nell’ambito dell’ondata di popolarità del genere
(presunta) formazione culturale e chiudersi di metà anni 80 circa), per cui questo libro/autobiografia
occhi e orizzonti, la ricerca portata a è una ghiotta chance per fan, metal kids e “studiosi
compimento da Giacomo Bottà vale come del rock”. Il fatto è che, a fronte di una lettura agile e
esempio da seguire. Sfidarsi nel viaggio oltre scorrevole, l’entusiasmo si affievolisce man mano per
confine e nel confronto. Soprattutto saper via di narrazione un filo “parrocchiale”: la lordura della
ritrovare empatie e corrispondenze in ambiti vita da rockstar del metal viene smussata, celata dietro
apparentemente distanti, e talvolta in aperto paraventi eretti nel nome della privacy e del rispetto per le parti coinvolte.
contrasto. L’autore è uno studioso italiano Così sesso, droga, liti ed eccessi vengono appena sfiorati in un dolce planare
presso l’università di Helsinki, che dopo oltre stile documentario pomeridiano dai contorni un po’ sfumati. Non manca
due anni di lavoro ci racconta quattro realtà qualche aneddoto divertente (il no alla colonna sonora di Top Gun perché “il
urbane europee. Seppure geograficamente film sarà un flop”, oppure le disgrazie sul palco) e le parti più interessanti
disseminate, Tampere, Torino, Düsseldorf sono quelle sul processo per istigazione al suicidio e sulle dinamiche interne
e Manchester comunicano affinità. E le loro alla band – specialmente a ridosso dell’abbandono di Halford nei primi ’90.
ANDREA VALENTINI
playlist segnano con evidenza il passaggio
comune verso una civiltà postindustriale. In 69/100
questi contesti la musica agisce prima come
una sorta di medium di transizione tra due
realtà storiche in conflitto, quella della città
industriale in senso stretto e quella, appunto,
deindustrializzata. Successivamente fare
musica vuol dire diventare catalizzatore sociale
WALTER LURE & DAVE THOMPSON
TO HELL AND BACK
e lasciare una sorta di eredità rappresentativa BACKBEAT
di un luogo. La lettura dei singoli capitoli
dedicati ci conduce immediatamente verso Questo libro, in qualche modo, completa in extremis
raffronti ancor più specifici, non sempre la bibliografia legata a Johnny Thunders e agli
incrociati ma anche e soprattutto riverberati Heartbreakers. Lure, chitarrista della leggendaria
nell’esperienza urbana di ognuno. Per questo band, era infatti l’ultimo vivente dei quattro e in pieno
non è affatto improbabile il confronto con una lockdown (sfiga…) ha pubblicato questo memoir.
città apparentemente opaca come Düsseldorf, Giusto il tempo di vederlo circolare un po’ ed è finito in
e sorprendente come siano vicine certe ospedale. La diagnosi purtroppo è stata terribile: cancro.
dinamiche creative tra Italia e Finlandia. Quel maledetto cancro che se l’è portato via il 21 agosto
Anche il naturale godimento che ci viene dalle 2020, all’improvviso. To Hell And Back (sottotitolo: My
pagine sull’Hacienda, o la partecipazione Life In Johnny Thunders’ Heartbreakers, In The Words
diretta dei musicisti torinesi alle vicende degli Of The Last Man Standing) è dunque un testamento,
anni di piombo si trasfigurano dunque in un purtroppo, e ripercorre la storia della sua vita e della sua musica con quel
racconto ancor più aperto, attraverso il quale tocco ironico per cui Walter era ben noto – tanto che nel leggerlo spesso
il lettore può riconoscere il cambiamento si immagina il suo sorriso sardonico mentre racconta alcune storie. Le
avvenuto nel proprio ambiente, e idealmente gesta con gli Heartbreakers sono narrate in maniera leggera e a tratti
condividerlo. Un’opera attenta che merita di lasciano trasparire quasi una noia perenne che sembrava permeare le loro
uscire dall’ambito accademico, per diventare esistenze… ma le sezioni più curiose sono quelle in cui si accenna alla sua
valida testimonianza storica e, perché no, vita extramusicale: prima come chimico, poi come uomo di Wall Street.
piacevole diario di viaggio. ANDREA VALENTINI
FABIO STRIANI
72/100
83/100
108 | RUMOREMAG.COM
LETTURE EXTRA OTTOBRE 2020
GIANLUCA DIDINO
ESSERE SENZA CASA
MINIMUM FAX
ROBERT V. HORVATH
RADIO BUDAPEST
FRANCESCO BERLINGIERI PLAYGROUND/SYNCRO/EUROPA
PALLONE, ASFALTO E BETONIERE
AUTOPUBBLICAZIONE
Il protagonista del romanzo è un ragazzo gay con “la
barba del classico biondo scuro americano di un biondo
Memoir, saggio sportivo di provincia, romanzo
ragazzo del Midwest”, dalle radici magiare, che punta
di formazione, trattato di sociologia (sotto)
in aereo un bel ragazzo tedesco. Nell’iPad una playlist di
culturale, narrativa degli spalti. Con una
rock ungherese in onore dello Sziget Festival del 2018.
scrittura portentosa e straordinariamente
Una partenza leggera per un libro, dall’edizione curata ed
fluida Francesco Berlingieri disegna una città,
elegante, che di leggero ha lo stile e il contorno ma non
e una tifoseria, che non soffre con dignità:
il tema di fondo. In un Paese dove la libertà di amare è
s’abbatte proprio. La malinconia incazzosa
negata, in mezzo a “ungheresi che non distinguono un
dei foggiani (la seconda provincia più estesa
vecchio mod da un hipster” e accettano in silenzio l’omofobia dell’ultradestra
d’Italia, che non produce utile) è il fulcro
di Orbán, un gruppetto di coraggiosi attivisti LGBT lotta per cambiare le
ma anche l’escamotage per raccontare gioie
cose. Con il suo fascino esotico - “non sono carino, sono semplicemente
e dolori di chi è schiavo di una passione
americano” - Bob scardina il muro delle “velate”: i ricchi e famosi gay non
“irriducibile e non perimetrabile”. Una
dichiarati, prigionieri delle proprie (non) scelte. János, il carismatico DJ della
passione irrazionale, diciamo una iattura
radio di Stato, fa coming out pagandone le conseguenze. Tibor, l’affascinante
proprio, capace ti farti stare in ansia sia che
politico del Fidesz, rimane all’ombra per la brama di potere: cambierebbe
s’affronti la Juventus, che il Gualdo Tadino.
qualcosa se diventasse primo ministro, come si dice in giro?
Perché è proprio vero che da nord a sud,
MANUEL GRAZIANI
dalla piccola provincia caciarona all’altera
metropoli dalle facciate albertine come Torino 73/100
o alla Milano coi suoi colori verdi da Totip,
il calcio è l’unico fattore accomunante “che
riesce laddove falliscono miseramente la
Religione, lo Stato e l’antiStato”. Come è
vero, in un certo senso, che “la curva è l’unico HAO JINGFANG
ambito meritocratico in un capitalismo che si PECHINO PIEGHEVOLE
vanta di esserlo ma non lo è”. Pallone, Asfalto ADD EDITORE
E Betoniere, titolo che omaggia un verso di
Red Rose dei romani Gli Ultimi, esalta le C'è stato un tempo in cui dichiararsi frequentatori dei
piccole gesta quotidiane dei senza fissa dimora territori della science fiction equivaleva a dirsi reietti:
del tifo, non cadendo nella trappola dell’epica fragili, sfigati e sognatori, tutta una frangia di lettori e
trita del mondo ultras e nella retorica del tifo appassionati che non aveva ancora subito il beneplacito
organizzato. Un libro verace come chi che della cultura pop e di massa, e non sapeva ancora cosa
andava al campo quando in curva c’erano volesse dire sentirsi accettati dalla società. Probabilmente,
ancora i tubi Innocenti, come le guance rosse tuttavia, questa capacità (col)laterale di sedere ai
da contadino del rumeno Dan Petrescu, come margini dei tavoli migliori, e dei posti più esclusivi, ha
il tempo in levare dell’indimenticato portiere permesso a lungo alla sci-fi e generi associati di sfornare
Franco Mancini quando, dopo aver fatto penne visionarie, sperimentali e di sublime potenza
sgolare migliaia di persone allo Zaccaria, la immaginativa. Ha dato il via, insomma, a proposte del tutto originali e
domenica sera si sedeva dietro la batteria personali, irrintracciabili altrove; a futuri impossibili. Oggi, invece, il futuro
al servizio di un gruppetto reggae in un pub si costruisce interamente sul presente. È il caso di questo interessantissimo e
di Foggia. Un libro che avrebbe meritato importante insieme di 11 racconti che ricostruiscono il contemporaneo della
l’attenzione di un editore medio grande. Ma Cina secondo la lente delle sue storture sociali e della vita vera e quotidiana,
in fondo è giusto così. Autoproduzione a l'angoscia che si diffonde in mondi "paralleli" o in alternative mai così vicine.
oltranza. Cercatelo. A riprova del fatto che tutta la fantascienza è paese.
DANIELE FERRIERO
MANUEL GRAZIANI
80/100 74/100
RUMOREMAG.COM | 109
LETTURE EXTRA OTTOBRE 2020
MIEKO KAWAKAMI
SENI E UOVA
E/O
BRUCE PORTER
BLOW
OFFICINA DI HANK
SYLVAIN PRUDHOMME
I PIÙ GRANDI Tutto inizia con una semplice domanda posta con
66THAND2ND noncuranza durante la fila alla mensa del carcere di
Danbury, “George, tu sai nulla della cocaina?”. Se avete
"Pabia li ki no tchom. Perché è la nostra visto il film interpretato da Johnny Depp conoscerete a
terra". I Super Mama Djombo (dal nome dello grandi linee la vicenda di George Jung, lo spacciatore che
spirito invocato dai guerriglieri durante la a cavallo tra gli anni 70 e 80 inondò letteralmente gli USA
guerra d'indipendenza contro il Portogallo) di polvere bianca, in queste pagine però sono i particolari
sono stati il più celebre gruppo di musica (molti dei quali assenti nella pellicola del 2001) a fare
creola della Guinea-Bissau. Dal 1974 fino la differenza tra realtà e leggenda. A metà tra reportage
allo scioglimento nel 1986, sotto la guida investigavo e avvincente fiction d'inchiesta, Blow ci porta dentro la vita del
politicamente consapevole del frontman gringo che con le sue intuizioni geniali rivoluzionò il mondo del narcotraffico,
Adriano Atchutchi, hanno rappresentato la tanto da diventare l'uomo di fiducia di Pablo Escobar negli stati uniti.Tra
memoria storica del Paese ed esportato nel spericolati viaggi in aereo e a bordo di sgangherati camper imbottiti di droga,
mondo il nuovo corso del presidente Luís l'autore snocciola in maniera precisa e dettagliata nomi e date riguardanti una
Cabral. La band si è riunita nel 2012 per un storia ricca di eventi spesso al limite dell’inverosimile, in cui per il suo audace
tour europeo con la speranza di dimostrare protagonista sono la sfida al pericolo e alla legalità a rappresentare la vera
che, malgrado i molti rovesci e colpi di stato sostanza stupefacente.
che si sono succeduti nella giovane storia STEFANO D'ELIA
della Repubblica, "il suono più forte della 70/100
Guinea-Bissau non è quello degli spari
ma della musica". Il recente vincitore del
Prix Femina Sylvain Prudhomme (nato in
Francia nel 1979 ma cresciuto tra Camerun,
Burundi, Niger e Mauritius, già noto per i suoi
reportage narrativi dall'Africa) ricostruisce VANNI SANTONI
una storia immaginaria e simbolica del gruppo LA SCRITTURA NON SI INSEGNA
intrecciando vere memorie, occasioni fittizie MINIMUM FAX
(la morte di Dulce, cantante dalla "voce di
bambina guerriera e ridente" che ha lasciato Se il titolo può lasciarvi qualche dubbio, la sostanza del
la compagnia per sposare un generale) e libro dovrebbe invece farvi scartavetrare quell'incognita
personaggi di fantasia (il vecchio Couto, che vi è rimasta dipinta sul volto. La Scrittura Non Si
"chitarrista delle note in maggiore", voce Insegna, per davvero. Ed è quindi con piglio, e spirito,
narrante e antico amore di lei). Mentre la da serissima e voluta contraddizione che è il caso di
vecchia banda si riunisce dopo oltre 20 anni approcciare questo volume. L'autore, d'altronde, ha
di assenza per un nuovo concerto; mentre il poco da dover dimostrare. Nelle librerie italiane non
giorno precipita inesorabile verso la possibilità mancano i suoi titoli, così come non mancano le sue
di un golpe militare, Couto resiste al dolore curatele nelle case editrici, o gli apporti più critici e
della perdita e ricorda. Ricorda gli anni lontani saggistici tra le riviste culturali. Di quel che contengono le vostre librerie, poi,
della gioventù, anni terribili e bellissimi di direte voi. In ogni caso, questo bel libricino ha il pregio di costituirsi come
musica, guerriglia, identità e passione. Ricorda una sorta d'incrocio tra il pamphlet e il manualetto, il libello a suo modo
l'ebbrezza di appartenere a un ideale, il brivido irriverente e la dichiarazione d'amore per la materia letteraria. Stia lontano
comunitario della lotta e del pubblico che chi cerca la formula binaria e il bianco e nero. Questa è la stagione delle mille
canta le tue canzoni. Il ritmo è veloce, ellittico gradazioni di colore e forme, e soprattutto dell'invito a (ri)leggere. Perché
e spezzato come il creolo in cui Prudhomme è più importante insegnare a se stessi la concretezza dello "scrittore" che
ama indugiare. Il sentimento è malinconico, la pretendere da altri il dono della scrittura. C'è differenza.
speranza combattuta… DANIELE FERRIERO
CLAUDIA BONADONNA 70/100
79/100
110 | RUMOREMAG.COM
FUMETTI OTTOBRE 2020
VACANZE IN SCATOLA
DI TUONO PETTINATO, M. SARRITZU
CANICOLA
EPIPHANIA VOL. 1
GODZILLA DI L. DEBEURME
LA GUERRA DEI 50 ANNI COCONINO PRESS
DI JAMES STOKOE
SALDAPRESS Il primo volume di Epiphania, opera uscita
originariamente in Francia in tre parti, è la perfetta
Non bisogna essere necessariamente delle introduzione a un universo stratificato e denso di
enciclopedie viventi dei kaijū-eiga (i film significati, in cui rapporti familiari, ecologia, capitalismo
di mostri giapponesi) per subire il fascino e anticapitalismo, razzismo e visione della diversità,
del cosiddetto “re dei mostri” che, partire adolescenza e tanto altro si incontrano nella vita del
dal film di Honda Inishiro del 1954, è protagonista David e del figlio adottivo Koji. Un figlio
diventato un architrave dell’immaginario nato da un mistero: dopo una tempesta, la caduta di
fantascientifico e non solo. Se a uno sguardo tre meteoriti e il conseguente tsunami, appaiono sulla
superficiale Godzilla può sembrare solo un Terra esseri in evoluzione, metà uomini metà animali (viene da pensare ad
giocattolone, la mitologia cui ha dato vita e i Alana e Marko di Saga), e tra di loro c’è Koji che David accudirà e adotterà,
molteplici livelli di lettura filologica ne fanno nonostante le sue paure sulla genitorialità e l’età adulta. Debeurme (già
uno dei “segni” più potenti della cultura autore degli ottimi Lucille e Renée), seguendo le orme dei maestri Charles
popolare. James Stokoe vi si avvicina con il Burns e Daniel Clowes, ci presenta una storia sospesa tra fantascienza ed
più grande rispetto immaginabile, che non esoterismo, psicanalisi e rivoluzione, tanto attuale quanto universalmente
gli impedisce però di offrire una sua visione complessa. Aspettiamo con ansia i prossimi volumi.
personalissima della cosmogonia di creature STEFANO FANTI
e storie che ruota intorno a Godzilla. Sin
85/100
dal titolo si evince come l’impresa di Stokoe
sia attraversare tutte le stagioni del mito
godzilliano. L’approccio a Gojira è filologico,
come si evince dalle note dell’autore poste
in chiusura del volume, e fra le tavole del
libro deflagra un’onda d’urto di visionarietà
assoluta. Stokoe, con un tratto che omaggia RUFOLO E IL GRANDE EVENTO
manga e “cinema dei mostri”, riflette la DI F. TONETTO
ERIS
propria ossessione in quella del protagonista,
il tenente Ota Murakami, che resta attaccato
L’arte di Tonetto è, ancora una volta, densa di
alla coda di Godzilla per 50 anni. Pieno di
stratificazioni e letture a più livelli; pensate ai Simpson:
invenzioni visive e zeppo di riferimento alla
quella che è senza dubbio una delle opere più importanti
saga cinematografica (cosa che però non
del Novecento è costruita su svariati piani di lettura
inficia affatto il piacere della lettura) il libro
e interpretazione, accessibili in maniera diversa sia
inanella invenzioni folli (il cannone che spara
da un bambino in età scolastica sia da un accademico
buchi neri) e riflessioni “filosofiche”. Gli
pluridecorato. Rufolo E Il Grande Evento, così come
avversari storici di Godzilla ci sono tutti: da
Rufolo prima di lui (2016, sempre pubblicato da Eris
King Ghidorah a Mothra passando per Rodan,
Edizioni), racconta un mondo cromaticamente definito
Hedorah e tutti gli altri. Per comprendere
e bizzarramente abitato in cui il protagonista nuota su uno sfondo bianco
l’amore riversato in queste pagine basterà
metafisico – inevitabile sia la mente dell’autore – dove vive avventure
leggere come Stokoe ha tentato di raffigurare
all’apparenza semplici ma cariche invece di un bagaglio esistenziale e
visivamente il famigerato urlo del mostro.
ontologico: il grande evento ricercato ossessivamente ci riguarda tutti,
Con un equilibrio mirabile fra gravità,
enigmatico e incomprensibile com’è. La vita, la morte, la crescita, gli
divertimento e un tocco di malinconia, il libro
errori, la consapevolezza compressi in un tempo sospeso, fatto di bianco e
si offre come lettura irresistibile.
arancione.
GIONA A. NAZZARO
STEFANO FANTI
92/100 80/100
RUMOREMAG.COM | 111
P O S T E R- I D I A L E S S A N D R O B A R O N C I A N I E A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E
112 | RUMOREMAG.COM
RUMOREMAG.COM | 113
A CURA DI
BANDALARGA DROGATI & DROGATI S ERG IO MES S IN A
letto ri@sergio m essina . c om
DROGATI
& DROGATI
Quando si parla di Droga, i drogati - altro termine privo di difficile. C'è chi si ricrea (da cui
sfortunatamente il dibattito è significato: uno che si fa una canna l'espressione "droghe ricreative"),
inquinato proprio da questa parola il sabato sera e un cocainomane chi si medica da solo, chi si
dal significato impreciso. Non è da dieci grammi al giorno sono annichilisce e chi esplora i meandri
un termine scientifico: droga è considerati ambedue drogati, e c'è della propria psiche attraverso
qualsiasi sostanza sia inclusa nella addirittura chi sostiene che debbano l'uso, controllato e scientifico, di
tabella che accompagna la legge essere "curati" allo stesso modo. sostanze psichedeliche. Perché la
su questo tema. La terminologia Una pura follia, considerando che realtà suggerisce una logica diversa,
inglese è più chiara e rivelatoria: sulle etichette dei superalcolici (la e cioè che la differenza non la fanno
drug significa medicina, quindi vera sostanza problematica di tutto tanto le droghe ma i drogati, e come
ci sono le prescription drugs, l'Occidente e non solo, legale quasi ti droghi è forse più importante di
quelle che ti prescrive il medico ovunque e in certi casi catastrofica) quello che prendi. C'è chi consuma
(qualcuna delle quali ha anche un campeggia la scritta: "Bevi tanta marijuana da diventare un
effetto psicoattivo, ed è oggetto responsabilmente". Quindi si può problema e chi prende droghe anche
di spaccio clandestino) e le illegal consumare responsabilmente una pericolose ma in modo assennato.
drugs, quelle che noi chiamiamo sostanza più potente di molte delle Un fatto apparentemente ovvio
droga. Che sia un termine ambiguo droghe proibite, che fa decine di ma inaccettabile per chi sostiene
mi pare evidente: si definiscono migliaia di morti e provoca drammi la "guerra alla droga" talvolta per
"droga" sostanze diversissime, umani e sociali, ma non le droghe motivi di lucro, come nel caso
dagli effetti distanti, con esiti leggere. Se fossi un genitore italiano delle comunità terapeutiche che
psicologici e sociali diversi. Nel sarei preoccupatissimo. sono passate dal trattamento delle
corso degli anni si è spesso provato dipendenze da oppiacei a quello
a dimostrare una correlazione tra Basta guardarsi intorno per dell'uso di marijuana proprio grazie
le sostanze, come la teoria della osservare una grande varietà di tipi a questa ambiguità. Una guerra
marijuana "droga ponte" verso di drogati. C'è il ventenne che va che non ammette tentennamenti
consumi più pesanti. Una teoria al parchetto e si fa le canne con gli o idee divergenti perfino se ovvie,
sbagliata, come hanno dimostrato - amici, il manager completamente e cioè che la vodka è molto più
dati alla mano - tutte le esperienze dipendente da Ritalin/Adderall (che potente e pericolosa dell'hashish,
di legalizzazione nel mondo. Ma si trovano sul mercato clandestino che se qualcuno abusa delle
tant'è: oggi in Italia il Fentanyl pur essendo prodotte legalmente) droghe il problema non sono le
(circa 100 volte più potente della e chi si fà l'Ecstasy per ballare. C'è droghe, e che è possibile drogarsi
morfina) e la marijuana sono quello che prende l'eroina solo nei responsabilmente: un'informazione
considerate allo stesso modo: weekend, e chi si fuma 20 grammi essenziale in una società che voglia
droga. Una parola utilizzata come di ganja al giorno. C'è chi pippa davvero salvaguardare la propria
clava da chi è contrario non dico cocaina perché pensa che lo renda popolazione - specialmente quella
alla legalizzazione, ma anche solo a una persona migliore (soggetti più giovane.
parlare del tema. difficili, patetici e squilibrati, che
avrebbero bisogno urgente di
Così come le droghe sono diverse aiuto) e chi si fa le pere perché il
tra loro, allo stesso modo lo sono mondo gli pare un posto troppo
114 | RUMOREMAG.COM
“... Intendiamoci, il benessere del
nostro gregge ci sta a cuore più che
altro per motivi pratici.
Loro sono la nostra fonte di
sostentamento, quindi c’interessa
che siano in salute e in numero
sufficiente a sfamarci...”
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