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Astor Piazzolla: musicista argentino che ha dato nuova vita a questo genere.

Da piccolo non ne era


particolarmente attratto, al contrario del padre, ma con il tempo si avvicinò tanto da non poterne fare più a
meno. Intraprese una carriera come solista di bandeneòn.

Il nuevo tango: nel ’55 Piazzolla ritorna in argentina con una preparazione musicale di altissimo livello,
non comune a quel tempo. Decide di introdurre la chitarra elettrica al quintetto “nuevo tango”, dandogli
una sfumatura diversa. Infatti, la musica era senza danzatori e cantanti e rivoluzionario, rispetto alla forma
e armonia, rispetto al tango tradizionale, con un linguaggio drammatico e passionale. Piazzolla complicò la
struttura della musica facendo uno dell’armonia complessa, e la presenza di un ritmo e fraseggio più vicino
a quello del jazz. Tra le opere più importanti ricordiamo libertango e adios nonino.

La fortuna di Piazzolla: Questa nuova forma di tango venne molto apprezzata lontano della
madrepatria, che al contrario consideravano il nuovo tango come un tradimento rispetto alle loro
tradizioni. Piazzolla afferma però che questa nuova forma di tango deve non solo a due grandi maestri
come Boulanger (la prima donna a dirigere un’intera sinfonia) e Ginastera, ma anche e soprattutto a
Buenos Aires.

Libertango: Piazzolla incise questo brano nel 1974, scelse questo titolo in quanto sta ad indicare libertà,
dal punto di vista della composizione ma anche del tango stesso. Nel corso del tempo ha conosciuto diverse
rivisitazioni strumentali, per quintetto, per orchestra, per due pianoforti, per chitarra. La struttura di
Libertango piò essere schematizzata così: Introduzione – A – A’ (ripetizione della melodia) – B (numerose
dissonanze, chiude il brano). Il brano comincia con una sezione introduttiva eseguita dal pianoforte solo.

Il tango arriva a Parigi: tra il 1900 e il 1914, il tango argentino arriva in Europa dove fu ben accolto; qui,
infatti, avvengo numerosi cambiamenti sia sociali che tecnologiche, che ne facilitarono la diffusione. La
meta preferita in questa fase è Parigi. La società francese rimase attratta dal tango e dalla sua sensualità;
inizialmente si volle de-erotizzare il tango eliminare quegli elementi troppo “barbari” che non
rispecchiavano la borghesia parigina. Ben presto però il tango divenne una danza popolare, che si propagò
in tutta Europa, nonostante questo però non veniva ben vista da tutti in quanto “aveva un messaggio
troppo erotico”; ma, nonostante ciò, riuscì a sorprendere numerosi compositori, ii quali scrissero alcuni
brani.

Il bandoneon: questo strumento è facilmente confondibile con la fisarmonica, ma ci sono diverse


differenze, la fisarmonica ha una forma rettangolare, e presenta una tastiera su un lato, mentre dall’altro
ha una serie di bottoni. Il bandonen è di forma quadrata o esagonale, ed ha bottoni su entrambi i lati, con
un suono più vicino ai legni rispetto a quello della fisarmonica che ricorda il suono di un’orchestra. Inoltre, il
governo ha emanato una legge per poter tutelare questo strumento.

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