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Isabella Mozzoni
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Stakeholders – soggetto economico –
soggetto giuridico e governance
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Contributi e ricompense
Le persone che svolgono attività economica come mezzo
per realizzare i propri fini portano nell’azienda
contributi di diversa natura (lavoro, competenze, risorse
finanziarie) e si aspettano per questo una ricompensa.
Contributi e ricompensa variano nel tempo e possono
avere sia carattere economico che non economico (es
lavoro volontario nel non profit). Tutti questi soggetti
hanno interesse alla salute e alla continuità dell’azienda.
Quelli che chiamiamo stakeholders sono i soggetti in
qualche modo coinvolti nella vita dell’azienda.
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La teoria degli stakeholders
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La teoria degli stakeholders
Categorie di stakeholders:
Stakeholders interni (portatori di interesse primari) –
azionisti, manager, lavoratori, associati
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La teoria degli stakeholders
Categorie di stakeholders:
Stakeholders esterni (primari) – sono fortemente
condizionati dal destino economico dell’azienda –
clienti, fornitori, banche ecc.
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L’assetto istituzionale
Insieme delle strutture e dei meccanismi
relativi alla proprietà, al governo e al
controllo
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IMPRESA PADRONALE
Elementi caratteristici:
proprietà concentrata e tendenzialmente stabile;
visibilità dell’imprenditore (=soggetto economico)
che detiene le funzioni di controllo e di governo
dell’impresa
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IMPRESA PADRONALE
Obiettivo:
massimizzare il profitto (dell’imprenditore)
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IMPRESA PADRONALE
Vantaggi:
vis imprenditoriale
dedizione
agilità
Limiti:
debolezza finanziaria
debolezza manageriale
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IMPRESA MANAGERIALE
Elementi caratteristici:
Dissociazione dei ruoli di portatore di capitale di rischio
(azionisti) e di quello direzionale (manager)
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IMPRESA MANAGERIALE
Gli azionisti:
capitale investito = risorse finanziarie
vogliono massimizzare il profitto
I manager
“capitale investito” = capacità professionale
vogliono:
Massimizzare la propria remunerazione
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IMPRESA MANAGERIALE
Il peso relativo con cui gli obiettivi di azionisti e
manager incidono nelle scelte dell’impresa, dipende da
come azionisti e manager si dividono il potere, cioè da
quanto riescono a condizionarsi a vicenda. Nelle
imprese manageriali si possono allora avere due diversi
modelli di corporate governance:
PUBLIC COMPANY
IMPRESA CONSOCIATIVA
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PUBLIC COMPANY
Elementi caratteristici:
polverizzazione del capitale tra una moltitudine di
azionisti minimo grado di identificazione
azionista-impresa. (vd grandi imprese USA e
anglosassoni)
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PUBLIC COMPANY
Vantaggi:
profilo finanziario: potenziale crescita illimitata
si affida l’azienda ad un profilo manageriale “capace”
Limiti:
Manager-padrone (“da impresa di tutti a impresa di
nessuno”) attenzione al breve periodo e crescita
forzata
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IMPRESA CONSOCIATIVA
Vantaggi:
lungimiranza ( stabilità azionariato)
flessibilità finanziaria e possibilità di accedere al capitale
a basso costo ( presenza di investitori istituzionali)
azionisti sono interessati ad un controllo più puntuale
dell’operato del management
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IMPRESA CONSOCIATIVA
Limiti:
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IL SOGGETTO ECONOMICO
NELLE AZIENDE PUBBLICHE
Soggetto economico:
cittadini (clienti e azionisti)
politici
dirigenti delle aziende
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IL SOGGETTO ECONOMICO
NELLE AZIENDE PUBBLICHE
“Strumenti” per mantenere equilibrio interno del
soggetto economico e per favorire l’economicità nelle
operazioni:
Bilanciamento poteri (autonomia vs controllo)
Sistemi evoluti di gestione e di comunicazione
Valori condivisi e praticati
Privatizzazione
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