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DEGLI “STAKEHOLDER”
Tra i soggetti che operano all’interno dell’impresa e ai gruppi con i quali l’impresa
entra in contatto durante lo svolgimento della sua attività, distinguiamo: gli
organi di governo, cioè coloro che mirano al conseguimento degli obiettivi di
gestione; e coloro che agiscono in posizione subordinata. L’impresa è
un’istituzione sociale con finalità plurime, cioè il suo compito è quello di creare
valore in senso ampio, non solo valore economico ma anche valore sociale.
Un’impresa per durare deve saper interpretare e rispondere ai bisogni collegati
al suo funzionamento. L’impresa si pone al centro di una serie di rapporti con
differenti gruppi sociali, con i quali ha relazioni di scambio, di informazione e di
rappresentanza.
Il governo dei rapporti con tutti gli stakeholder rappresenta una responsabilità
primaria per l’imprenditore o il manager, perché influenza direttamente i risultati
della gestione aziendale. E’ importante individuare gli stakeholder, stabilirne il
peso, valutarne gli interessi e orientare la mission aziendale.
Con la teoria degli stakeholder vi è una nuova definizione di impresa:
organizzazione economica legata ad un complesso di interlocutori interni ed
esterni, che mediante la combinazione di risorse differenziate, svolge processi di
produzione e acquisizione di beni o servizi allo scopo di creare valore e
distribuire valore tra di essi.
Non in tutte le imprese gli stakeholder hanno la stessa rilevanza, questa varia a
seconda dell’attività esercitata, della dimensione della struttura,
dell’organizzazione e della natura della proprietà. L’individuazione degli
stakeholder e il grado di influenza esercitabile sulla gestione dell’impresa,
avviene secondo dei criteri:
• la forza da essi detenuta in virtù del ruolo ricoperto;
• la legittimazione da parte di particolari soggetti economici, sociali e politici;
• l’attualità dell’interesse difeso, cioè l’urgenza di dare risposte da parte
dell’azienda e la criticità di queste ultime.
La classificazione degli stakeholder è continuamente mutevole poiché questi
criteri possono variare. Da questi criteri, si comprende che la classificazione degli
stakeholder è continuamente mutevole.
Sotto questo profilo, gli interlocutori aziendali possono essere classificati in 4
gruppi:
• stakeholder amichevoli, dai quali si può ottenere un sostegno decisivo per
l’attività dell’impresa;
• stakeholder avversari, dai quali si generano difficoltà sostanziali per l’attività
aziendale;
• stakeholder non orientati, da cui si potrà avere un sostegno o un
atteggiamento negativo;
• stakeholder marginali, il cui peso nei confronti dell’impresa risulta del tutto
modesto.
Questa divisione consente di individuare la strategia di volta in volta più efficace
per amministrare le relazioni con le diverse tipologie di stakeholder aziendali.
Occorrerà determinare le modalità giuste per evitare ostacoli e per ottenere la
collaborazione necessaria alla proficua realizzazione delle iniziative
imprenditoriali.
Una problematica negli stakeholder è il ruolo della proprietà, che viene distinta
in 2 soggetti:
• proprietà investitrice (non è compreso negli stakeholders);
• management (interlocutore primario).