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Tecnologia Meccanica

Lavorazioni per deformazione plastica

I materiali metallici subiscono


variazioni permanenti di forma
quando assoggettati a sollecitazioni
superiori al limite elastico.

Nel caso monosssiale, tale valore


è immediatamente evidente, mentre
in caso di sollecitazioni composte si
deve adottare un criterio di resistenza.

Nel caso monoassiale. il comportamento


del materiale è descritto da:

= E =K n

p l dl l
= e= = ln
A l0 l l0

Deformazione plastica 1
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Si possono avere diversi andamenti

in funzione del materiale

Elastico perfetto Elasto-plastico perfetto

Plastico perfetto
Elasto-plastico con incrudimento

Deformazione plastica 2
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T
in funzione della temperatura

Il differente comportamento indica


diversi meccanismi di deformazione:
-- al di sotto della temperatura di ricristallizzazione 2
la velocità di incrudimento è superiore regola empirica: Tricr = Tf
3
alla velocità di riassetto 2
-- al di sopra della temperatura di ricristallizzazione Ovvero: =
il fenomeno è opposto 3

Dal punto di vista della tecnologia: lavorazioni a caldo


lavorazioni a freddo

Deformazione plastica 3
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in funzione della velocità di deformazione T


Re

Meccanismo: velocità di incrudimento


velocità di ricristallizzazione

A basse temperature : - alta resistenza meccanica .


- poco sensibile a

Ad alte temperature : - bassa resistenza


- molto sensibile

Deformazione plastica 4
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Criteri di resistenza

Nel caso di sollecitazioni composte


è necessario individuare una
semplice relazione che rappresenti
il comportamento del materiale al
fine di individuare il valore delle
forze esterne applicate necessarie
per avere deformazione plastica:
ciò è possibile analizzando le
tensioni principali che portano ai
seguenti criteri di plasticità

Criterio di Tresca Criterio di Von Mises


massima tensione tangenziale energia di deformazione
max = ( 1 - 3 ) / 2 E = 1 / 12 G [( 1 - 3 )2 + ( 2 - 3)2 +( 3 - 1 )2 ]

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Caso monoassiale 1

Nel cerchio di Mohr 3 2

indicando con k la max


1

1/12 G 2 Re2 = 1/12 G (4 1


2 +4 2
2 +4 3
2)
1

ma 2 = 3 = 1 /2

e quindi
Tresca / Guest k = Re / 2
2 Re2 = 6 1
2

+ semplice
Re
non a favore della sicurezza Von Mises: k=
3
più complicato
alcune grandezze non sono ben conosciute

Deformazione plastica 6
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Lavoro di deformazione Lavoro di deformazione parallelepipedo

c dc
Ldp = F c = pab c = pabc dLdp = pV
c c
l=
1
d c0 dc c0 dc c c
0 Ldp = pV = pV = pV ln 0 = REV ln 0
c c c c c c

F Ldp
ao rendimento della lavorazione lav =
L fornito
bo
poiché sono da considerare anche i lavori connessi con le
c forze di attrito e con la distorsione delle sezioni risulta:
co

estrusione laminazione trafilatura


b rendimento 30% 85% 50%
a

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Metodo dell’elemento sottile

Ipotesi
stato di deformazione piano: x y = 2k
geometria h << b
coefficiente di attrito µ costante

x h ( x +d x ) h + 2 µ pdx = 0
2 µ pdx = hd x

x y = 2k
+ p = 2k d = dp
y = p x x

2µ b
p x
2 µ pdx = hdp =e h 2

2k

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Altri metodi di calcolo delle forze

FEM (elementi finiti) approssimato, adatto per l’uso con calcolatori

Upper bound (limite superiore) fornisce valore della forza che da sicuramente deformazione

Slip line field (linee di scorrimento) blocchi di materiale che scorrono l’uno rispetto all’altro
lungo linee con tensione tangenziale massima

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Magli

Presse

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fucinatura

stampaggio

Riempimento dello stampo e


Inizio operazione Schiacciamento del materiale fuoriuscita nel canale di bava

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Forze di stampaggio

Nel caso dello stampaggio Nella fucinatura si può


sono disponibili modelli senz’altro applicare
empirici oppure è possibile il lavoro parallelepipedo
applicare il FEM, ove possibile o l’elemento sottile
modellare la forma del corpo
con adeguata approssimazione

F = k Re A
- Re resistenza del materiale
- A impronta del pezzo sul
piano di bava, compresa
la camera scartabava
- k costante 3-5 pezzi semplici
5-8 con scartabava
8-12 forme complesse

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Esempio: progettazione del ciclo di stampaggio di una boccola

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Scelta del piano di bava


sottosquadri

riduzione della
altezza del pezzo

TRUCIOLO DEF. PLAST.

lavorazione
impronte
FONDERIA

fibrosità della struttura

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Sovrametalli

dimensioni del pezzo


ossidazione alta temperatura
difetti superficiali
incompleto riempimento
ritiro

Angoli di sformo ( 7-8°) pezzi normali


( 10-12°) pezzi alti
per facilitare il riempimento
per evitare usura durante l’estrazione

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Raggi di raccordo

per evitare - concentrazioni di tensioni


- distacco del materiale durante
il riempimento

Valori tipici

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Dimensionamento del canale di bava

Accoglie il materiale in più


necessario per l’impossibilità
di conoscere esattamente
il volume richiesto

favorisce il riempimento
della forma: il materiale si
raffredda molto e viene
trattenuto cosicchè fluisce
anche in zone difficili da
riempire

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Determinazione del volume di materiale da stampare:

Determinazione delle dimensioni dello stampo: L = l fl dipendono da: materiale stampo


lavorazioni meccaniche
H = h fh resistenza alle forze
B = b fb di stampaggio

fl

fb
fh

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Lavorazioni al maglio

Applicazione di - forza elevata


- in breve tempo
x
mazza
vo
pezzo

incudine

per la costanza del volume: S 0 dx = S ' dx '


dx ' = dx v0 dt

Deformazione plastica 20
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dx
dt 0
e quindi S ' = S0
dx
v0
dt 0

lo strato assume nel tempo dt la velocità del maglio x

variazione di q.d.m
del maglio

Re S0 dt = M ( dv )0 + S0 v0 dx

impulso di forza variazione di q.d.m dello


strato di materiale

dv
M = Re S ' forza sulla faccia inferiore
dt 0

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dx
dt 0 dx
Sostituendo: Re S0 = Re S0 + S0 v0
dx dt
v0 0
dt 0

2
dx dx R
da cui: v0 =0
dt 0 dt 0

propagazione della deformazione variazioni della sezione decelerazione del maglio

4R 4R
1+ +1 1+ +1
dx v0 4R 2
v0 dv RS0 v02
= 1+ +1 S ' = S0 =
dt 0 2 v02 4R dt M 4R
1+ 2 1
0
1+ 1
v0 v02

Deformazione plastica 22
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dx
M ' = M + S0 dt
Successivamente il fenomeno si ripete ma con una massa dt 0
‘apparente’ aumentata dello strato di materiale deformato
che si muove con la ‘nuova’ velocità del maglio dv
v = v0 + dt
dt 0

Ripetendo il ragionamento indefinitamente:

4R 4R
1+ 2 +1 1+ 2
+1
v0 v0
dx v0 4R dv RS 0 S ' = S0
= 1+ +1 = 4R
dt 2 v02 dt M + S0 x 4R 1+ 1
0 0
1+ 2 1 v02
v0

S’ è la sezione alla quale si ha la deformazione plastica nell’istante in cui il maglio ha velocità V con la sua massa M
alla distanza x dalla superficie originaria.

Questa sezione è preceduta da quelle già deformate che non si deformano più perché la F decresce con la V che
decresce nel tempo e quindi F < Re

carattere propagatorio della deformazione

Deformazione plastica 23
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dx
dt 0
=
1
2
R
( 4 + y2 + y )
v2 R dy RS 0 4 + y2 + y
Introducendo la variabile ausiliaria: y =
2
=
Re dt M S0 x 4 + y2 y

4 + y2 + y
S ' = S0
4 + y2 y

Re min = 4 107 N/m2


Ed essendo: si ha che ymax = 0.21 e quindi y2 <0.05 cioè trascurabile
max =8 103 kg/m3

dx R
Quindi si può approssimare e determinare la celerità di propagazione (per v = 0): =
dt

Deformazione plastica 24
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Dalle precedenti, ponendo v = 0 si ricava la massima profondità cui arriva la deformazione ed il corrispondente valore
della sezione
My0
xmax =
S0

2
2 + y0
S max = S0 (la sezione superiore !!)
2

ed infine eliminando y fra le precedenti, si ottiene la relazione S’ = S’ (x) (profilo delle sezioni deformate)

Deformazione plastica 25
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Conclusioni

la deformazione avviene istante per istante, su strati infinitesimi

se Htot < xmax, allora la deformazione si riflette perché l’incudine


ha massa e rigidità teoricamente infinita
quindi, se abbiamo massa M molto grande, la deformazione
del lingotto tende ad essere omogenea

M V0
la Smax dipende dalla V0 , non dipende dalla massa

la xmax dipende da ambedue


xmax S’/S0

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L’effetto della temperatura si spiega


tenendo conto che Re decresce con
la temperatura

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Laminazione

Riduzione di sezione di un componente


(generalmente prismatico) nel passaggio
attraverso la luce fra due cilindri contro-rotanti

Andamento delle forze d’attrito


Andamento delle velocità Non è
Andamento delle pressioni una
forza
Raggio dei cilindri
Rapporto di riduzione
Arco di contatto

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Forma dei grani

Allargamento trascurabile

Deformazione plastica 30
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Curva reale
Andamento delle forze di attrito

A sinistra la velocità del laminando è minore


della velocità del laminato a destra
(altezza minore ma portata costante)
quindi si ha un’accelerazione ed in un solo punto
la velocità periferica dei cilindri è uguale
alla velocità del laminato Curva ideale

ciò accade sulla sezione di inversione


quindi a sinistra le forze di attrito hanno V
componenti dirette verso destra,
a destra accade l’opposto r

L
Fa

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Metodo elemento sottile

equilibrio lungo asse x:

hd x + x dh + 2 pdx tan ± 2 µ pdx = 0

integrata dà:

h µ ( H0 H)
p=c e zona di entrata
hi
h
p = c eµH zona di uscita
hu

R R c costante del materiale


H =2 arctan Ho costante di integrazione
hu hu posizione angolare 0 < <

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Andamento sperimentale
Influenza dei parametri di lavoro

Il punto neutro è il punto in corrispondenza


del quale si ha pressione massima

Il punto neutro si sposta verso la sezione


di uscita al diminuire della riduzione di
spessore

Il valore massimo della pressione


aumenta all’aumentare del coefficiente
di attrito e della riduzione di spessore

Deformazione plastica 33
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FN 0 = FN sin
Condizioni di imbocco:
FT0 > FN 0 FT0 = FT cos
FT = µ FN
µ = tan
µ > tan >
L’angolo di attrito deve essere
maggiore dell’angolo di imbocco

Condizioni di trascinamento: Analogamente a prima: >


2
la condizione di imbocco è più
restrittiva di quella di trascinamento

h
tan
Soluzione R
approssimata: h
µ> h < µ 2R
R

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Forza di laminazione:
Metodo empirico

l= R h arco di contatto b larghezza del laminato

F = l b pm h
1.6 µ l1.2 h R pressione media di contatto
pm = 1 + Re + 2k1k 2 v (formula di Ekelund)
hi + hu hi + hu

NB: Re a caldo varia molto in funzione della temperatura di lavoro

l
Potenza di laminazione: P=C =F
2

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Prodotti della laminazione

Colata continua o lingotti

Deformazione plastica 36
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lingotti 500x500
semilavorati blumi
bramme laminatoio sbozzatore , blooming
billette
bidoni
a caldo
blumi 140 - 400 bramme 80x1000

treni di laminazione

finiti barre: tonde, quadre esagonali billette 40 - 100 lamiere 3x1000


piatti
profilati speciali calibri gabbie di laminazione
vergella
materiale ferroviario profilati fogli 0.01x1000
lamiere sottili
a freddo spesse
nastri avvolti in rotoli
tubi

Deformazione plastica 37
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Laminatoio sbozzatore
universale con gruppo
di comando

Deformazione plastica 38
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Disposizone dei cilindri


duo
trio
quarto
sio
multicilindro
planetario

Movimentazione laminato
Inflessione cilindri
Usura e sostituzione

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Esempio di serie di gabbie quarto

Venti rulli

Deformazione plastica 40
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Calibratura

Realizzazione in diverse passate di


forme particolari con tolleranze Diverse velocità periferiche quindi
assegnate
minima altezza radiale
angoli di spoglia
picole riduzioni
sequenza di passate
profili simmetrici

Deformazione plastica 41
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Realizzazione di tondino
per cemento armato

Alternativo alla colata continua

Sequenza di calibri

Deformazione plastica 42
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Tipi di calibri e
sequenze di riduzione

Trave a C

Trave a T

Deformazione plastica 43
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Travi IPE

Palle

Anelli

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Laminatorio Mannesmann per la produzione di tubi

- I rulli ruotano concordi


- Il disassamento provoca
avanzamento assiale
- Le forze di laminazione
provocano un ciclo di
incrudimento al centro
sull’asse del laminato F
- innesco di una cricca
e successivo allargamento
R S A B
tramite il mandrino

T U C D

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Laminatoio passo di pellegrino

per la riduzione di spessore e la finitura di tubi

Deformazione plastica 46
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Estrusione

- A caldo
- Nessun collegamento fra
forma finale e forma iniziale
- Matrici con forme anche molto
complicate
- Distorsione sezioni (rendimento basso 30%)

diretta inversa

Deformazione plastica 47
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Meccanica dell’estrusione

diretta

3 fasi - riempimento contenitore


- scorrimento lungo x
- fuoriuscita parte finale

inversa

Deformazione plastica 48
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Analisi delle forze


S0
S1

L0 L1

Approccio parallelepipedo L1
FL0 = Re So L0 ln
(senza attrito) L0
2 2
L1 r r
Per sezioni circolari: = 0 quindi: F = Re" r02 ln 0
L0 r1 r1

Con attrito: si può ipotizzare = Re


r max
$ Fa = 2" r0 L ( x ) µ Re
##
da cui: t max = µ Re

2
r
FTOT = Re" r0 r0 ln 0 + 2 µ L0
r1

Deformazione plastica 49
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Distorsione delle sezioni

difficile da prevedere

quindi formula empirica

% r
2
&
Ideale od inversa alto attrito
F = Re ' a + b ln 0 (
') r1 (*
a = 0.8
b = 1.2 ÷ 1.5

Forza di estrusione
Angolo del contenitore
tot
3
& 1
2

Angolo del
contenitore &

Deformazione plastica 50
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Alcuni difetti dell’estrusione Sezione variabili

La zona centrale ha maggiore velocità


Cavità centrale Soluzione: nella zona
inferiore maggiore
Modifica del pistone superficie
attrito maggiore
Diametro del pistone
leggermente inferiore per
ridurre le forze di attrito

Esempio: la pasta

Deformazione plastica 51
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Estrusione acciaio

problemi - alte temperature Procedimento secondo il metodo Ugine-Séjournet


- alta resistenza
- alta velocità
- usura matrici

soluzioni - presse potenti


- matrici in WC barre:

- riduzione scambio termico


- riduzione attrito

polvere di vetro che fonde a 1000 C


forma velo aderente, isolante
con basso coefficiente di attrito
tubi:

Deformazione plastica 52
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Prodotti

Tubi

Filiere ed estrusi

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Trafilatura

A freddo --> incrudimento

Prodotti finiti - tubi


- barre
- fili

Elevata finitura superficiale

Tolleranze ??

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Meccanica della trafilatura

Approccio parallelepipedo

Sulla sezione di entrata solo r

Sulla sezione di uscita sia r che a

r0 = Re a = ...

Costanza di volume : S0l0 = S1l1 = V

Criterio di resistenza: r a = Re
S1 dS S
Lav. Parallelepipedo: Ldp = Fl1 = V Re ' = S1l1 Re 'ln 0
S0 S S1 NB: c’è incrudimento quindi
Re‘ rappresenta un valore
intermedio fra Re Re (def max)

Deformazione plastica 55
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S F
Considerando che il valore massimo: ln 0 = 1 corrispondente a: = Re max def
S1 S1
S0 S1 1
Ipotesi: il materiale non incrudisce La sezione si riduce a: =e = = 37%
non c’è attrito S1 S0 e
non c’è deformazione delle sezioni 1
vale a dire la sezione si riduce del: 1 = 63%
e

In realtà le riduzioni di sezione sono dell’ordine di grandezza del 10-15%

I = 0.1 ÷ 0.15 Re max def


- la deformazione non avviene solo per effetto di F
- esiste un effetto delle pareti
- a destra non c’è deformazione plastica

I cresce da 0 a F/S1

r descresce da Re a: Re maxdef - F / S1

Deformazione plastica 56
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Attrito

dF = µ pdA
&
dF ' = µ pdA cos dr dF p
dF ' = µ p 2" r
dA ' = dA sin tan r0
dA
r1

r1 p
F'= µ 2" rdr
r0 tan

F'= µ
p
2"
(
r02 r12 )
tan 2
p S
F'= µ S1 0 1
tan S1
diminuisce se aumenta
F' p S0 diminuisce se diminuisce µ
II ' = =µ 1 p r Re I
S1 tan S1

Deformazione plastica 57
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Distorsione sezioni

Analisi sperimentale
Modelli elementi finiti

2
III = Re
3

) to t
) )I
Risultato complessivo:
)II ) III

&

Deformazione plastica 58
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Controtiro

Ta T

2k
)2
diminuisce R2
diminuisce l’attrito
)t )1 aumenta la durata
recupero di lavoro

Ta
t =
S0
Trafila multipla antislittante

Deformazione plastica 59
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Problemi e difetti

- attrito metallo / trafila


- cedimento elastico - trafila
- filo

- usura trafila --> vita utile trafila


tempo fra 1 = inf (toll)
e 2 = sup (toll)

materiali per trafile - acciai alto legati


tolleranze larghe
- ghisa bianca

- carburi (WC)
tolleranze strette
- diamante

Deformazione plastica 60
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Tensioni residue A B
C D
Ti
Ti

Te due fibre AB e CD
stessa lunghezza ma diversa temperatura:

LAB = L0 (1 TAB )
)
LCD = L0 (1 TCD )
TAB > TCD
LAB > LCD

Te > Ti per:
- attrito
- piccolo tempo di contatto

Deformazione plastica 61
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Attrito
Ritorno elastico diverso LAB > LCD
)II Stesso andamento delle tensioni residue:

l l0 l
= =
l0 l0 E

non rimane costante


sulla sezione di uscita

Deformazione plastica 62
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Plasticizzazione

Le fibre interne minore resistenza meccanica


sono più calde
lunghezza naturale minore

Andamento opposto alle tensioni residue

Deformazione plastica 63
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Somma totale delle tensioni


)TOT migliore per la fatica
)TOT

Contributo della plasticizzazione poco rilevante Contributo della plasticizzazione molto rilevante

TT (bassa temperatura per evitare ricristallizazione


che ridurrebbe le caratteristiche meccaniche)
Eliminazione tensioni residue
Pallinatura
Deformazione plastica controllata (stiramento)

Deformazione plastica 64
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Lavorazione delle lamiere

Processi a freddo per deformazione plastica Spessore inferiore di vari


ordini di grandezza rispetto
alla larghezza e alla lunghezza
Caratterizzati da - variazioni di forma
- non sostanziali variazioni di spessore Max 6 mm Min 0.2 mm

Preceduti o seguiti da - trattamenti termici


- zincatura
- rivestimenti superficiali

Si ottengono prodotti finiti - carrozzerie per automobili


ed elettrodomestici
- minuterie meccaniche
- lamierini magnetici
- pentolame
- reattori per industria chimica
- scatole metalliche

Deformazione plastica 65
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piegatura

stampaggio

imbutitura

Principali processi tranciatura / punzonatura

tranciatura fine

profilatura con rulli

calandratura

Deformazione plastica 66
stiramento
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Piegatura

La deformazione plastica è concentrata


in una zona limitata della lamiera

Grandezze caratteristiche: in stampo


raggio di raccordo del punzone r
spessore della lamiera s
lunghezza della lamiera b
distanza fra gli appoggi l zona deformata
angolo di piegatura

da cui la forza applicata F


libera
2
b s
F=
1.5 l

valida per 6s < l < 12s zona deformata


e per s < 2r < 2s
Si tiene conto dell’incrudimento e degli attriti attribuendo a il valore 2(2k)

Deformazione plastica 67
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Ritorno elastico

Dipende da - materiale
- stampo (libero o meno)
- pressione di coniatura
- raggio del punzone
- velocità di lavorazione

Se ne tiene conto con punzoni ad ridotto


opportunamente in funzione di r , s e materiale

Per gli acciai.


/ ‘ = 0.99 per r / s = 1
/ ‘ = 0.97 per r / s = 10

Deformazione plastica 68
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Stampaggio

Produzione di un oggetto tridimensionale


di forma corrispondente a quella di una matrice
sulla quale viene fatta adattare la lamiera
per azione di un contro-stampo

In realtà si tratta di una serie di piegature


su piani e con direzioni diverse

Produzione di freni a tamburo:

Fasi: 7 presse capaci di forza variabile fra


30 e 600 ton con diversi stampi

Produzione circa 600 pezzi / h

Tolleranze: da 50 µm fino a 0.2 mm

Deformazione plastica 69
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Produzione di minuteria meccanica

Un singolo stampo produce tutta la forma

Deformazione plastica 70
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Lavorazione dei fili


Inizialmente viene raddrizzato (dalla bobina)
Lavorazione sempre a freddo

Piegatura
Laminazioni (per variare forma della sezione)

Produzione di una clip Produzione di un filo a sezione quadrata

A partire da un trafilato, successivamente


avvolto su tamburi rotanti che piegano
e raddrizzano solamente alcune zone.
Infine il filo viene tranciato.

Deformazione plastica 71
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Produzione di molle

Produzione di un occhiello

Deformazione plastica 72
Tecnologia Meccanica

Tranciatura e punzonatura di lamiere

Stato di sollecitazione

Deformazione plastica 73
Tecnologia Meccanica

La lavorazione avviene per


deformazione plastica fino
alla formazione di cricche

Influenza del gioco:


- legato allo spessore
- si possono formare altre cricche
se il gioco è troppo alto o basso
- gioco ottimale -> forze minime

g = f ( materiale, spessore )

g = 0.007 s kt [ mm ] per s < 3mm


g = ( 0.007 s 0.005 ) kt [ mm ] per s > 3mm
kt = 0.75 ÷ 0.80 Rm
matrice = pezzo + 2g

Deformazione plastica 74
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F = kt S A
A = perimetro del contorno x spessore della lamiera

Formazione di bave dovute


a stato di sollecitazione
di trazione pura

Notare l’effetto del gioco

Brusca discesa della forza dovuta


al rapido propagarsi delle cricche

Deformazione plastica 75
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Tranciatura fine
- tolleranze molto spinte (0.005 mm)
- gioco = 0
- lubrificazione abbondante
- velocità di avanzamento bassa

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Imbutitura

Produzione di oggetti tridimensionali


a partire da lamiere piane

Problema: sviluppo 3D di un figura piana

Esempio: pentole

Fase a: il punzone forza la lamiera a


penetrare in una matrice, la lamiera
scorre radialmente e, quindi, assialmente ‘

Fase b: iniziano variazioni di spessore


ed instabilità

Fase c: completamento (con o senza flangia)

Deformazione plastica 77
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Stato di tensione

Le singole porzioni di materiale


sono sottoposte a stati di tensione
progressivamente variabili

Instabilità a compressione
e quindi ingobbamento

Instabilità a trazione
e quindi assottigliamento

Deformazione plastica 78
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Dimensionamento

Gioco deve essere maggiore dello spessore della lamiera


g = s+C s
C costante dipendente dal materiale
C= 0.22 acciaio
C= 0.06 alluminio
C= 0.12 altri non ferrosi

Si = superficie delle parti elementari


componenti l’imbutito

Dimensione iniziale del disco:

D = 1.13 ,S
i i

Punzone e matrice:

r0 = (5 ÷ 6) s
primo passaggio
rm = 4 s
r0 = (5 ÷ 6) s
ulteriori passaggi
rm = (3 ÷ 4) s

Deformazione plastica 79
Tecnologia Meccanica

Rapporto di imbutitura : forza


-tot = D / d

-max = 2 ÷ 2.7 (primo passaggio)


-max = 1.3 ÷ 1.15 ( ulteriori passaggi)

da cui si determina il numero di passaggi corsa

% d& % 2
( ) ( d m + 2rm ) &
2 2
') - 1 + 0.005 (* " ) D
s *
Calcolo delle forze necessarie: F = Rm
1600
-1 1
Premilamiera: F1max = 1.1 " d s Rm
-1max 1
-n 1 tiene conto
Punzone: Fn max = 0.1 F1max + ... + 0.1 Fn + 1.1 " d n s Rm dell’incrudimento
1max
- n max 1

Deformazione plastica 80
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