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Gaetano Berruto La Verieta Del Repertorio
Gaetano Berruto La Verieta Del Repertorio
Sommario
Gaetano Berruto – Le Varietà Del Repertorio ................................................................................................... 2
1. Il repertorio linguistico degli italiani ...................................................................................................... 2
2. Varietà dell’italiano: dimensioni di variazione e gamma di varietà ...................................................... 2
3. Il continuo e il discreto nelle varietà dell’italiano ................................................................................. 3
4. Modelli di repertorio ............................................................................................................................. 4
5. Tra italiano e dialetto ............................................................................................................................ 5
Giuseppe Francescato – Sociolinguistica delle minoranze ................................................................................ 7
01. Le minoranze linguistiche in generale ............................................................................................... 7
02. Minoranze linguistiche in Italia ......................................................................................................... 7
03. Provenzale e franco-provenzale ........................................................................................................ 7
04. Minoranze tedesche lungo la catena alpina ...................................................................................... 8
05. Italiano e tedesco nell’Alto Adige ...................................................................................................... 8
06. La minoranza ladina dolomitica ......................................................................................................... 9
07. La lingua friulana ............................................................................................................................... 9
08. La minoranza slovena ........................................................................................................................ 9
09. La varietà croata .............................................................................................................................. 10
10. Le varietà dell’abanese .................................................................................................................... 10
11. I “grichi” di Calabria e Puglia ........................................................................................................... 10
12. La varietà algherese ......................................................................................................................... 10
13. La lingua sarda ................................................................................................................................. 11
14. Le parlate degli zingari ..................................................................................................................... 11
15. Bilinguismo ed emigrazione............................................................................................................. 11
Gaetano Berruto – Le Varietà Del Repertorio
1. Il repertorio linguistico degli italiani
È impensabile sostenere che tutti gli italiani parlino solo l’italiano anche se è altrettanto vero che vengono
considerati parlanti nativi dell’italiano tutti coloro che hanno come lingua della socializzazione primaria,
quella cioè acquisita in famiglia, l’italiano o un dialetto del gruppo italo-romanzo. Data la loro distanza
strutturale reciproca i dialetti italiani vanno però considerati varietà linguistiche a se stanti, non semplici
varietà dell’italiano; quindi per dare una definizione grossolana a livello numerico delle varietà del
repertorio linguistico degli italiani bisognerebbe contare la quindicina di varietà romanze dialettali da
affiancare all’italiano alle quali vanno aggiunte le cinque altre lingue o varietà romanze e le sei lingue o
varietà non romanze parlate nelle comunità alloglotte. Non esiste dunque un unico repertorio linguistico
panitaliano, valido per tutti gli italiani, perciò per “repertorio linguistico” si intende l’insieme dei due
(dia)sistemi che lo compongono vale a dire la lingua nazionale e il dialetto. Per diasistema si intende in
linguistica un insieme di sistemi con molti tratti in comune o più tecnicamente un sistema di livello
superiore costruito a partire da più sistemi aventi somiglianze parziali, con (dia)sistema invece intendiamo
un sistema complessivo che con maggior rigore si potrebbe definire come un diasistema. Questi due sistemi
sono apparentemente legati da un rapporto di diglossia ma forse sarebbe più opportuno parlare di
“macrodiglossia” e “microdiglossia” per fare una giusta differenziazione tra aree e classi sociali in cui il
dialetto è più forte di altre aree e classi sociali in cui invece e l’italiano la lingua maggiormente usata. Un
altro fattore tipico della lingua italiana è che quasi ovunque manca l’elemento principale della diglossia,
cioè che la prima lingua viene utilizzata negli usi scritti e formali mentre la seconda per gli usi parlati e
informali, in quanto le due varietà si scambiano spesso di ruolo; si può dire pertanto che italiano e dialetto
abbiano un rapporto di dilalia. È questa una situazione in cui vengono chiaramente usati e compresi due
diversi (dia)sistemi linguistici la cui differenza strutturale è tuttavia inferiore a quella che si riscontra nei
repertori bilingui classici, sistemi che invece si sovrappongono in maniera imprevista e ricorrente. Dati
statistici confermano che oggi esiste una maggioranza della popolazione italofona che sa e usa sia l’italiano
che il dialetto, un ampia minoranza che non sa o non usa il dialetto e una piccola minoranza che non sa o
non usa l’italiano con molte zone (praticamente sono unica eccezione Sardegna e Friuli) che oltre a servirsi
dei due livelli (alto dell’italiano e basso del dialetto locale) ne utilizzano uno intermedio del dialetto italo-
romanzo circostante e dove il dialetto non è più il livello più basso del repertorio ma viene sostituito dalla
parlata alloglotta locale. Dunque partendo dal presupposto di considerare l’italiano o un dialetto italo-
romanzo come lingua della socializzazione primaria e l’italiano come lingua della socializzazione secondaria
se si vuole affrontare uno studio del repertorio linguistico degli italiani bisogna confrontarsi con l’intera
somma delle risorse linguistiche a disposizione della comunità parlante, la loro stratificazione in quel tutto
che è il repertorio e il loro organizzarsi in varietà.
4. Modelli di repertorio
Partendo dal sistema base del Pellegrini che identificava quattro varietà fondamentali del repertorio,
numerose sono state le variazioni apportare a questo primo tentativo di distinguerle e classificarle:
1. Pellegrini, 1960: 4 varietà. Italiano standard o comune, italiano regionale, koinè dialettale o dialetto
regionale, dialetto locale.
2. Mioni 1, 1975: 6 varietà. Tre sul versante italiano con italiano aulico, italiano parlato formale e
italiano parlato informale, e tre sul versante dialettale con dialetto di koinè, e/o dello stile più
elevato, dialetto del capoluogo di provincia, dialetto locale. È uno schema che da grande rilevanza
alla dimensione diafasica.
3. Mioni 2, 1983: 7 varietà. Standard formale, standard colloquiale-informale, italiano regionale,
italiano popolare, dialetto formale, dialetto informale urbano e dialetto informale rurale.
4. Sobrero, 1981: 6 varietà. Tre gradini di italiano comune, italiano regionale e dialetto ciascuno diviso
a sua volta in due gradini alto e basso mettendo così in risalto la variazione diatopica.
5. De Mauro, 1980: 6 varietà fortemente in relazione alla variazione diafasica. Italiano scientifico,
italiano standard, italiano popolare unitario, italiano regionale colloquiale, dialetto regionale,
dialetto locale stretto.
6. Sanga, 1981: 8 varietà per l’italiano, 5 per il dialetto e 3 per i gerghi. Italiano: Italiano anglicizzato,
italiano letterario standard, italiano regionale, italiano colloquiale, italiano burocratico, italiano
popolare (unitario), italiano dialettale, italiano-dialetto. Dialetto: dialetto italianizzato, koinè
dialettale (regionale), dialetto urbano (provinciale), dialetto locale civile, dialetto locale rustico.
Gerghi: gergo italiano (regionale), gergo dialettale urbano, gergo dialettale rustico.
7. Trumper, 1982: 6 varietà per il parlato e 4 per lo scritto. Parlato: italiano regionale formale, italiano
regionale informale, italiano regionale trascurato (fortemente interferito), dialetto koinè, dialetto
urbano, patois locale. Scritto: italiano standard, italiano sub-standard, italiano sub-standard
interferito, dialetto letterario.
8. Stehl, 1990: 5 varietà su base regionale. Italiano standard, italiano con poche interferenze dialettali,
italiano con numerose interferenze dialettali, dialetto con numerose interferenze dall’italiano,
dialetto locale.
9. Sabatini, 1985: 2 varietà a carattere nazionale e 4 a livello regionale. Nazionale: italiano standard e
italiano dell’uso medio. Regionali: italiano regionale delle classi istruite, italiano regionale delle
classi popolari (italiano popolare), dialetto regionale o provinciale e dialetto locale. Importante
distinzione anche fra scritto e parlato.