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I CONTRATTI (CATAUDELLA) RIASSUNTO

CAP 1 NOZIONE DEL CONTRATTO


FATTO GIURIDICO, ATTO GIURIDICO, NEGOZIO GIURIDICO
Per FATTO GIURIDICO IN SENSO LATO si intendono tutti gli EVENTI cui conseguono EFFETTI GIURIDICI =cio una
MODIFICAZIONE della SITUAZIONE GIURIDICA.
Dottrina prevalente ritiene k fatti giur ed effetti giur siano collegati da un NESSO DI CAUSALIT, nel senso ke i FATTI sn
IDONEI a PRODURRE gli effetti.
Invece la dottrina + ATTENTA segnala ke lATTITUDINE dei FATTI a produrre effetti giuridici DIPENDE cmq dalla NORMA
GIURIDICA ++ ke il NESSO sussistente tra fatti/effetti giur NON mera causalit naturale ma CAUSALIT GIURIDICA

AllINTERNO della categoria fatto giuridico in senso lato si distinguono:


FATTO GIURIDICO IN SENSO STRETTO
ATTO GIURIDICO
ATTO GIURIDICO pu ex defin COMPORTAMENTO UMANO CONSAPEVOLE e VOLONTARIO.
Pi nello specifico, VOLONTARIO = significa ke, affinch si configuri un atto giur, la VOLONTARIET DEVE avere
RILEVANZA x lORDINAMENTO GIURIDICO al FINE DELLA PRODUZIONE DEGLI EFFETTI GIURIDICI [nel senso ke in
mancanza NON si produrranno gli effetti k altrimenti si produrrebbero].
NB= dunque la chiave quella della VALUTAZIONE dellORDINAMENTO GIURIDICO.
INFATTI, se si PRESCINDE da tale chiave, possono distinguersi FATTI NATURALI // COMPORTAMENTI
UMANI - VOLONTARI e NON VOLONTARI.

**Tradizionalmente:
fatto giuridico in
senso stretto = in cui
la VOLONT MANCA o
IRRILEVANTE [x
lordinam. giuridico]
ndCotty

INVECE, seguendo tale chiave, lORDINAM. GIURIDICO pu dare rilevanza ai FATTI:


nella loro INTEREZZA
SOLTANTO a CERTI ASPETTI quindi pu accadere ke:
o anke se di fronte ad un COMPORTAMENTO UMANO, lORDINAM GIUR disponga
certi effetti giuridici A PRESCINDERE dal fatto ke levento [nb= NON leffetto] sia
prodotto da un comportamento umano;
o di fronte ad un COMPORTAMENTO UMANO, lordinamento giuridico disponga gli
effetti giuridici A PRESCINDERE dalla VOLONTARIET del comportam stesso (nn vi
attrib rilievo)

o lordinam. disponga gli effetti giuridici quando si tratti di un COMPORTAM. UMANO


consapevole e VOLONTARIO = solo in qst caso si pu parlare di ATTO GIURIDICO
= cio un COMPORTAMENTO posto VOLONTARIAMENTE in essere da un
SOGGETTO capace di INTENDERE E DI VOLERE.
Si nota come tale chiave della valutaz dellordinam giuridico incide sulla DISTINZIONE tra FATTO e
ATTO GIURIDICO, dato ke, nellATTO GIURIDICO, lORDINAMENTO attribuisce RILIEVO alla
VOLONTARIET del comportamento. **

NEGOZIO GIURIDICO un ATTO GIURIDICO caratterizzato dal fatto ke, ai fini della PRODUZIONE degli EFFETTI
GIURIDICI, lORDINAMENTO tiene conto NON SOLO della VOLONTARIET del COMPORTAMENTO, ma anke della
VOLONTARIET DEGLI EFFETTI.
SI DISCUTE se tale volontariet degli EFFETTI debba essere considerata cm volontrt degli effetti GIURIDICI
cd. INTENTO GIURIDICO oppure come volontariet dei RISULTATI PRATICI cd. INTENTO EMPIRICO.
Orientamento prevalente propende x lINTENTO EMPIRICO, sulla base di 2 considerazioni:
I) Le parti NON sono sempre CONSAPEVOLI degli EFFETTI GIURIDICI ke conseguono ad un negozio
II) Soprattutto, la DETERMINAZIONE degli EFFETTI GIURIDICI spetta allORDINAM. GIURIDICO, nn alle parti
AD OGNI MODO, pur sostenendo la sufficienza dellintento empirico, bisogna cmq tenere presente ke:
le parti, quando pongono in exere un negozio giuridico, ambiscono a realizzare NON un mero risultato
pratico, bens un risultato pratico GARANTITO dallORDINAMENTO GIURIDICO QUINDI, x la
configurabilit stx del negozio giuridico, NECEXARIO ke le parti abbiano avuto cmq lINTENTO di
VINCOLARSI GIURIDICAMENTE.
INFATTI, IN CASO CONTRARIO non ci troveremmo affatto di fronte ad un ATTO DI AUTONOMIA PRIVATA [es.
dichiarazioni contrattuali emesse x scherzo/a fini didattici] e gli EFFETTI NON si produrrebbero [a meno ke nn
sussistano ragioni di TUTELA dellAFFIDAMENTO LEGITTIMO riposto nella dikiaraz]

DUNQUE, IN CONCLUSIONE x la configurabilit di un negozio giuridico:


o NON M
necessario lINTENTO GIURIDICO inteso come volont rivolta ai CONCRETI EFFETTI GIURIDICI
o Bens richiesto un GENERICO INTENTO GIURIDICO, da intendersi come CONSAPEVOLEZZA e VOLONT di
realizzare un ASSETTO DI INTERESSI TUTELATO dallORDINAMENTO GIURIDICO.

TEORIA GENERALE DEL NEGOZIO GIURIDICO


Mentre una teoria generale dellatto giuridico appare di difficile realizzazione [infatti, atto giur. in senso stretto e
negozio giur. nn sono facilmente riconducibili ad una sistemazione unitaria, proprio x la diversa rilevanza ke ha la volont
nelle 2 figure] la TEORIA GENERALE DEL NEGOZIO GIURIDICO di antica elaborazione.

Innanzitutto, bisogna precisare ke nel concetto di NEGOZIO GIURIDICO rientrano REALT VARIE:
Negozi UNILATERALI e PLURILATERALI
Negozi PATRIMONIALI (contratti) e NON PATRIMONIALI (matrimonio)
Negozi INTER VIVOS e MORTIS CAUSA (testamento)
Da qui il DUBBIO: che la teoria generale del negozio giur porti ad APPIATTIRE le DIFFERENZE SIGNIFICATIVE
tra i vari tipi di negozi specie se si tiene presente ke tale teoria si formata sulla base di considrz relative alle
NORME sui CONTRATTI, e quindi cn una conseguente tendenza a MODELLARE su tali norme anke la disciplina
delle ALTRE FIGURE.
C DA DIRE, X, ke il LEGISLATORE ITALIANO (a d qll tedesco BGB) NON ha inserito nel COD.CIV. una
DISCIPLINA GENERALE del NEGOZIO GIURIDICO, ma si limitato a dettare una DISCIPLINA compiuta del
CONTRATTO, senza NEPPURE fare MENZIONE del negozio [inftt nel cod.civ. it si distinguono solo contratti e atti]
ANCHE SE, IN REALT la MANCANZA di un RIFERIM. NORMATIVO al negozio giuridico SOLTANTO
APPARENTE. A tal proposito, se si esamina il dettato dellART 1324 C.C.:
Salvo diverse disposizioni di legge, le norme che regolano i CONTRATTI si osservano, in quanto compatibili, x gli
ATTI UNILATERALI tra vivi aventi contenuto patrimoniale

Notiamo che 1) IN PRIMO LUOGO, la norma sancisce lAPPLICABILIT in VIA ANALOGICA delle disposiz. dettate x i
contratti agli atti unil tra vivi aventi contenuto patrim, IN QUANTO NON stabilisce unAPPLICAZIONE
PURA E SEMPLICE, ma la SUBORDINA ad una VALUTAZIONE DI COMPATIBILIT.
TUTTAVIA, si potrebbe sottolineare cm fa PARTE DELLA DOTTRINA che:
Nel procedimento ANALOGICO, linterprete opera in POSITIVO, xk deve accertare se la
fattispecie non espressam regolata abbia CARATTERISTICHE COMUNI a qll regolata.
Quindi, PRIMA giudizio positivo sullequiparabilit di RATIO e POI APPLICAZIONE della disciplina;

INVECE, nellART 1324 si opera IN NEGATIVO, cio viene SANCITA lapplicabilit delle norme
sui contratti ai neg.unil.tra vivi av conten patrim. prevedendo la NON APPLICAZIONE SOLO in
caso di GIUDIZIO NEGATIVO di INCOMPATIBILIT.
Quindi, PRIMA APPLICAZIONE della disciplina, esclusa solo in caso di constatata incompatibilit.

Tale valutz offrirebbe cmq sec lautore un criterio distintivo SCARSAMENTE INCISIVO.
2) INOLTRE, il dettato dellart 1324 NON preclude lapplicazione (in qst caso) IN VIA ANALOGICA delle
norme relative ai contratti ANCHE ai:
NEGOZI UNILATERALI MORTIS CAUSA (quindi, al testamento)
NEGOZI INTER VIVOS, UNILATERALI E PLURILATERALI, NON PATRIMONIALI
in quanto sar sempre possibile esaminare la disciplina dei contratti, INDIVIDUARE la RATIO ke ha indotto il
legislatore a dettarla e, in caso si constati unIDENTIT di RATIO, applicarla attrav il procedim analogico anke
alle fattispecie NON contrattuali.

IN CONCLUSIONE da tale analisi si evince ke il legislatore ha cmq tracciato una BASE POSITIVA per lINDIVIDUAZIONE,
al di l del contratto, della figura + generale del NEGOZIO GIURIDICO.
ATTITUDINE PSICHICA DEL SOGGETTO (CAPACIT DI AGIRE)
Proprio x la diversa rilevanza ke assume la VOLONT nellATTO GIURIDICO in s.lato e nel NEGOZIO GIURIDICO, anke
lATTITUDINE PSICHICA del SOGGETTO viene valutata in maniera DIVERSA da p. dellORDINAMENTO [al fine di
RICOLLEGARE allatto o al negozio i loro effetti giuridici propri]

NellATTO GIURIDICO richiesta soltanto la capacit di INTENDERE e DI VOLERE (=capacit naturale)


vedesi ART 2046 avente portata generale [anke se dettato x atto illecito]

Lordinamento NON attribuisce peso allINIDONEIT del soggetto a BADARE AI PRPR


INTERERSSI, PROPRIO XK gli EFFETTI dellATTO sn fissati dallordinam. giuridico A
PRESCINDERE dalla VOLONT DEL SOGGETTO stx.
Nel NEGOZIO GIURIDICO, coerentem. con la rilevanza riconosciuta alla VOLONT DEGLI EFFETTI, richiesta
la CAPACIT DI AGIRE del SOGGETTO, cio la CAPACIT DI BADARE AI PRPR INTERESSI.
NB, ai sensi dellART 1425:
o allINCAPACIT LEGALE DI AGIRE del sogg. consegue lANNULLABILIT DEL NEGOZIO.
o il negozio giuridico posto in exere da SOGGETTO LEGALMENTE CAPACE ANNULLABILE se ,al
momento di conclusione del negozio, sogg. si trovi in stato di INCAPACIT NATURALE + ricorrano le
CONDIZIONI di cui allART 428. Tale disciplina appare dettata in considerazione dellestrema difficolt
di accertare la mancanza della capacit di agire del sogg. al momento della conclusione del negozio.

RILEVANZA DELLA VOLONT DEGLI EFFETTI // AUTONOMIA PRIVATA


Quando si parla di RILEVANZA della VOLONT DEGLI EFFETTI nel negozio giuridico si intende:
NON una rilevanza IMMEDIATA, cio ke la volont del sogg. sia IDONEA DI X S a provocare effetti
giuridici
bens di una RILEVANZA MEDIATA, cio una rilevanza CONSENTITA DALLORDINAMENTO GIURIDICO,
ke presuppone dunque un RAPPORTO SOGGETTO-ORDINAM GIURIDICO.

INFATTI, a monte dei negozi giuridici posti in essere in concreto, si individua una situazione di
LEGITTIMAZIONE DEI PRIVATI allATTIVIT NEGOZIALE, dipendente da una PRESA DI
POSIZIONE dellORDINAMENTO GIURIDICO, il quale:
o RICONOSCE ai privati il POTERE di DISPORRE DEI PRPR INTERESSI, e
o vi RICOLLEGA [almeno nella maggior parte dei casi] EFFETTI GIURIDICI tendenzialm
CORRISPONDENTI a tali disposizioni di interessi.
Ed in qst senso ke si configura la SFERA DI AUTONOMIA lasciata ai PRIVATI. [si ricordi lart
1322 intitolato autonomia contrattuale

AUTONOMIA PRIVATA etimologicamente AUTONOMIA (auts+nmos), significa potere di DETTARE NORME a


se stesso, anke se nel caso dellAUTONOMIA PRIVATA + corretto parlare di POTERE di REGOLARE I PRPR
INTERESSI, potere CONCESSO e GARANTITO ai PRIVATI dallORDINAM. GIURIDICO.

A qst punto ci si
potrebbe kiedere
se si tratti di un

Qst xk tale autonomia NON ha le caratteristike prpr della NORMA GIUR. (generalit, astrattezza, eteronomia).
Da ci si deduce anke la SCARSA PERSUASIVIT di quegli orientam dottrinali minoritari ke ravvisano nel NEGOZIO
GIURIDICO una FONTE DI NORME.
Neppure lART 1372 comma1 (Il contratto ha FORZA DI LEGGE tra le parti) offre alcun sostegno
effettivo a tale tesi = xk in tale disposiz si vuole solo sottolineare in modo ENFATICO il VALORE
GIURIDICAM. VINCOLANTE dellimpegno contrattuale.
Neppure lINDIVIDUAZIONE di un ORDINAMENTO PRIVATO, nellambito di una visione PLURALISTICA
degli ORDINAM GIURIDICI offre sostegno xk occore trovare cmq un FONDAMENTO DI LEGITTIMAZIONE
di tale ORDINAM PRIVATO, ke verrebbe quindi ravvisato cmq nellORDINAMENTO STATALE cos il
discorso perde di conclusivit.

POTERE ATTRIBUITO/RICONOSCIUTO? la domanda in realt ha scarso rilievo sul PIANO GIURIDICO, infatti
lAUTONOMIA PRIVATA assume rilevanza SEMPRE E SOLO ad opera dellORDINAMENTO, sia ke esso la CREI
(quindi=attribuendo il potere) sia ke la RICONOSCA (quindi=limitandosi ad attribuire rilevanza GIURIDICA ad un
potere ke i privati esercitavano gi sul piano sociale)

RAGIONE DEL RICONOSCIMENTO DELLAUTONOMIA PRIVATA va rinvenuta nel fatto ke lordinamento:


1) NON pu DISCIPLINARE AUTORITATIVAMENTE TUTTI i rapporti tra i consociati [xk sarebbe impoxib
prevedere e disciplinare tt le situazioni possibili]

2) N tantomeno ha INTERESSE a FARLO, xk NON vi almeno nella maggior parte dei casi
unINTERESSE GENERALE a ke rapporti riferiti tra PRIVATI siano regolati in un DETERM. MODO.
MA INVECE, vi un INT. GENERALE a ke tali rapp. trovino CMQ UNA REGOLA: in assenza di regole,
infatti, la soluzione dei conflitti di interessi sarebbe lasciata allARBITRIO e FORZA dei SINGOLI, cn
intollerabile TURBAMENTO dellORDINE SOCIALE.
Ci spiega la GARANZIA offerta dallORDINAM. x la SOLUZ. PACIFICA DELLE CONTROVERSIE,
attraverso lESERCIZIO dellAUTONOMIA PRIVATA e con lo STRUMENTO del NEGOZIO
GIURIDICO. In partic., tale garanzia si esplica:
1) Controllando la CORRETTA FORMAZIONE della VOLONT dei sogg titolari del potere di
autonomia
2) Offrendo agli stx la possibilit di OTTENERE lATTUAZIONE COATTIVA dellASSETTO DI
INTERESSI realizzato col negozio
3) Dettando EFFETTI GIURIDICI ke nella maggior p. dei casi, tendenzialm CORRISPONDONO
alle le regole poste dalle parti

A LIVELLO COSTITUZ., la TUTELA dellautonomia privata NON DIRETTAMENTE GARANTITA bens


trova INDIRETTO FONDAMENTO nellART 41 co 1, ke garantisce la LIBERT DI INIZIATIVA
ECONOMICA. in qnt laut.priv. viene considerata STRUMENTO INDISP. x lesercizio di tale libert.
Ad ogni modo, bisogna tenere presente ke lautonomia priv cmq SOLIDAMENTE ANCORATA al nostro
ORDINAM. GIURIDICO, in qnt costituisce il PRESUPPOSTO e RAGIONE della disciplina dei CONTRATTI.
++ Tutela autonomia privata ancora + forte oggi, nel quadro dellORDINAM. EUROPEO, ke considera la
lib. di inz. economica un valore fondamentale.

AUTONOMIA PRIVATA E MERCATO


1) LINIZIATIVA ECONOMICA, di cui allart 41 Cost., finalizzata allo SCAMBIO di PRODOTTI contro PREZZI.
2) LESERCIZIO dellAUTONOM. PRIVATA, attrav la conclus di CONTRATTI DI SCAMBIO, ne lo strumento.
3) Il LUOGO IDEALE di tali scambi il MERCATO:
Esso NON costituisce una REALT AUTONOMA risp allORDINAM. GIURIDICO, in qnt NON pu operare SENZA REGOLE
GIURIDIKE ke lo ordinino
Tuttavia, il MERCATO e lattivit economica k si svolge al suo interno ha anke REGOLE PROPRIE, ke NON costituiscono
espressioni di DOVER ESSERE ma sono DEDUZIONI di CAUSA-EFFETTO studiate dalla scienza economica.
Lordinam. giur. NON le pu modificare, e xci il legislatore NE DEVE TENER CONTO qnd DETTA REGOLE GIURIDIKE
destinate ad avere impatto sulleconomia.
RAPPORTO ORDINAM.GIUR/MERCATO pu atteggiarsi in vari modi [controllo autoritativo, interventi contenuti,
soluz intermedie] TUTTAVIA bisogna tenere presente k:
o NON pu aversi una MERA FUNZIONALIZZAZIONE del primo al secondo => quindi linteresse ad un +
EFFICACE FUNZIONAM del MERCATO nn pu essere posto cm interesse assolutam. preminente, in qnt
lORDINAM. GIUR NON vi pu sacrificare gli altri INTERESSI FONDAMENTALI.
Conferma: ART 41 co 2 (Non pu svolgersi in contrasto con l'utilit sociale o in modo da recare danno
alla sicurezza, alla LIBERT, alla dignit umana.)
o MA pu esserci un CONDIZIONAMENTO RECIPROCO, tra ordinam giur/mercato, tra regole
giuridike/regole economike (riguardanti il mercato) ci accade xk la TUTELA degli INTERESSI
FONDAMENTALI CONDIZIONATA, di fatto, dalla SITUAZIONE ECONOMICA del Paese (=disponibilit di
risorse)
4) AD OGNI MODO, lAUTONOMIA PRIVATA:
pur essendo esercitata allinterno del mercato, incontra, sul piano giuridico, SOLO i limiti posti dallORDINAMENTO
GIURIDICO NON assoggettata ad INTERESSI DEL MERCATO NON tutelati dallordinamento.
dallaltro lato NON pu essere trasformata in STRUMENTO x la realizzaz di FINALIT PUBBLICHE o x il soddisfacim di
DIRITTI FONDAMENTALI a ci vi si frappone lART 41 co 2, che indica infatti l UTILIT SOCIALE e la SICUREZZA,
LIBERT, DIGNIT UMANA (=dir fondam) come LIMITI alliniziativa economica (=quindi, aut. priv), e NON come PRINCIPI
ISPIRATORI.

CONDIZIONAMENTI DELLAUTONOMIA PRIVATA:


1) FENOMENO 1 cd. DETERMINAZIONE AUTORITATIVA DELLASSETTO DI INTERESSI.
Nella maggior p. dei casi, lORDINAM. GIUR. ricollega ai negozi degli EFFETTI GIURIDICI tendenzialm.
CORRISPONDENTI alle REGOLE dettate dalle PARTI [qst x via dellINDIFFERENZA dellordinam x il MODO in cui
vengono regolati i rapporti tra singoli consociati]

TALVOLTA, PER, pu accadere ke vi sia un INTERESSE GENERALE DELLORDINAMENTO a ke tali rapporti


vengano regolati in un DETERM. MODO.
In qst casi, quindi, al negozio giuridico si ricollegheranno EFFETTI GIURIDICI ke PRESCINDONO da
un CONFORME INTENTO delle parti, e k sn destinati a prodursi anke A FRONTE di un INTENTO
CONTRARIO. cd DETERMINAZIONE AUTORITATIVA DELLASSETTO DI INTERESSI
Attualmente tale fenomeno abbraccia INTERI SETTORI del giuridico [es. materia del lavoro, in buona
parte regolata IMPERATIVAMENTE con norme ispirate alla tutela del lavoratore subordinato]

2) FENOMENO 2 lESTENDERSI DELLUSO DEGLI STRUMENTI PRIVATISTICI X LO SVOLGIM. DI ATTIVIT di


INTERESSE PUBBLICO
Es. Ente pubblico k agisce iure privatorum nei rapp coi privati / settore delle partecipazioni statali =
fine pubblico perseguito attrav societ controllate dalla mano pubblica, oggi sottop. a spinta inversa
nel senso delle PRIVATIZZAZIONI.
DISCORSO DIVERSO vale x lESTENDERSI delluso delle CATEGORIE NEGOZIALI (negozio, contratto,
accordo) AL DI L del proprio AMBITO TRADIZIONALE
Es. accordi tra governo e sindacati
Ci INFATTI NON rappresenta unESTENSIONE dellAMBITO di OPERATIVIT dellAUTONOMIA PRIVATA,
xk laccordo NON viene usato cm strumento x lesercizio dellAUTONOMIA PRIVATA ma PER ALTRI FINI.

X effetto di questi CONDIZIONAMENTI lAUTONOMIA PRIVATA:


da UN LATO ha visto ESTENDERSI il prpr AMBITO DI OPERATIVIT
ma DALLALTRO ha PERSO IN INCISIVIT anzi addirittura si discute se sia ancora pox AFFERMARNE
LA SOPRAVVIVENZA anche quando i privati appaiono espropriati del potere di DETTARE LIBERAM.
La REGOLA dei prpr interessi tanto k si parla di cd CRISI DELLAUTONOMIA PRIVATA.
TUTTAVIA, affermazioni del genere appaiono ECCESSIVE dato ke:
o il fenomeno della determ autoritativa, pur essendo esteso, NON ha cmq abbracciato
LINTERA REALT NEGOZIALE [x cui si potrebbero al massimo ESPUNGERE i settori nei quali il
fenom. abbia assunto CARATTERE PREVALENTE]

e CMQ bisogna tenere presente ke lAUTONOMIA PRIV si estrinseca nel potere di


SOTTOPORRE A REGOLA i prpr interx, e NN da qll di DETTARE LA REGOLA dei prp interessi
X cui le parti, pur non potendo atteggiare liberamente le REGOLE di un determinato
rapporto, pox cmq SCEGLIERE LIBERAMENTE se COSTITUIRE o MENO il RAPPORTO IN
QUESTIONE quindi ESERCITANO CMQ il potere di REGOLARE i PRPR INTERESSI [sia
pur in modo meno intenso]

PROBLEMA: tale prospettiva riskia di CONFONDERE i confini tra ATTO GIURIDICO in s.s. e NEGOZIO GIURIDICO?
Secondo lautore la preoccupaz ECCESSIVA, e sussiste SOLO qualora si individui: lATTO G. IN SS laddove gli EFFETTI
PRESCINDONO dalla VOLONT dellautore // e inv il NEGOZIO laddove gli EFFETTI siano CONFORMI alla vol. dellaut.
INVECE bisogna tenere presente ke:
o TUTTI i FATTI GIURIDICI IN S. AMPIO NON sono DIRETTAM. produttivi di EFFETTI GIURIDICI,
bens CONCORRONO a CONCRETARE la NORMA GIURIDICA
o IL CONCRETARSI della norma, dipende dalla VALUTAZIONE ke lORDINAMENTO GIUR fa:
NellATTO GIURIDICO, del COMPORTAMENTO dellautore
Nel NEGOZIO GIURIDICO ANCHE del COMPLESSO DI REGOLE ke lautore detta
QUINDI la DISTINZIONE tra atto/negozio poggia sul DIVERSO OGGETTO DELLA VALUTAZIONE ke
lordinam fa, NON sul TIPO DI RISPOSTA ke esso d.
X CUI il fatto ke lordinam, faccia seguire ad un atto degli EFFETTI solo PARZIALMENTE
conformi allintento dellautore (=certo tipo di risp), NON incide sulla NATURA NEGOZIALE
dellATTO ma solo sul RAPPORTO SOGGETTO-ORDINAMENTO.
In qst prospettiva, anke nei casi in cui si ha DETERM AUTORIT dellassetto di
interessi, pu aversi cmq un NEGOZIO GIURIDICO.
In tal senso non si dovrebbe parlare di CRISI DEL NEGOZIO ma piuttosto di CRISI di
un CERTO MODO di CONCEPIRE lAUTONOMIA PRIVATA.

AUTOREGOLAMENTO E VOLONT (NEL NEGOZIO GIURIDICO)


Nel delineare la DEFINZIONE di NEGOZIO GIURIDICO, la dottrina si da sempre divisa tra ki pone laccento
sullAUTOREGOLAMENTO, e ki invece lo pone sulla VOLONT DEGLI AUTORI del negozio.
Secondo Cataudella si tratta solo di una differenza di PROSPETTIVA infatti:
o Per AUTOREGOLAMENTO si intende un COMPLESSO DI REGOLE dettato dagli AUTORI del negozio
x cui si dv NECEXARIAM fare riferim alla loro VOLONT; ( la situazione realizzata col negozio =risultato)
o Per VOLONT si intende una VOLONT CONCRETA INDIRIZZATA a un RISULTATO quindi
VOLONT di REGOLARE in un DETERMINATO MODO certi INTERESSI, ke si concreta necexariam in
un COMPLESSO DI REGOLE. ( la tensione verso il risultato) NB: non volont astratta, interno volere
IL CONTRATTO
DISCIPLINA c.c. prevede una DISC. SPECIFICA x il contratto (negz giur), contenuta nei TITOLI II e III del LIBRO IV
(artt 1321 ss), e ripartita in PARTE GENERALE e SPECIALE.
In proposito occorre fare alcune precisazioni:
1) Laffluire di NUOVE REGOLE (specie di derivaz comunitaria) ke si INSERISCONO CON DIFFICOLT nella
disciplina codicistica ha portato a METTERE IN DUBBIO lUTILIT della PARTE GENERALE sui contratti.
Il dubbio era sorto sopratt in relaz alla NORMATIVA A TUTELA DEI CONSUMATORI. (prima dellavento del cod.
consumo) Tuttavia secondo Cat. essa trovava CORRETTA COLLOCAZIONE nella PARTE GENERALE sui contratti
prpr xk si RIFERISCE ad una VASTA e DIVERSIFICATA CATEGORIA DI SOGG., accomunati SOLO dalla POSIZIONE
ASSUNTA in una serie di contratti. [Si ricorda ke, prima dellavvento del CODICE DEL CONSUMO, la tutela dei
consum. era contenuta nella p. gen. artt 1469-BIS ss di cui ora sopravvive solo lart 1469-BIS]
In proposito: da rigettare la tesi ke configura, accanto ai contratti dei consumatori, la categ. del TERZO
CONTRATTO [unifica tutti i contratti di impresa] oppure del CONTRATTO ASIMMETRICO [contratti in cui 1 dei
contraenti in posiz di DEBOLEZZA]
2) Distinz. TRA P. GENERALE/SPECIALE FORTEMENTE NEGATA da una parte della dottrina (PERLINGIERI).

A tale tesi occorre obiettare che:


o PARTE GENERALE dei contratti NON una MERA COSTRUZIONE DOTTRINALE, ma SEGUE la
SISTEMATICA del CODICE CIVILE
o La normativa in essa contenuta (p.gen) DISCIPLINA i CONTRATTI ATIPICI + concorre con qll SPECIALE
a disciplinare i CONTRATTI TIPICI.
NOZIONE data dallART 1321 cc: Il contratto laccordo di due o + parti per costituire, regolare o estinguere tra
loro un rapporto giuridico patrimoniale dalla nozione si evince ke:
1) Si tratta di un NEGOZIO GIURIDICO, xk realizza un AUTOREGOLAM. DI INTERESSI
2) CARATTERISTICHE:
o PLURALIT DI PARTI
il contratto laccordo di DUE O + PARTI

PARTE si intende un CENTRO DI RIFERIM. DI INTERESSI.


NON equivale a soggetto, infatti:
+ SOGGETTI possono costituire una SOLA PARTE = se sono portatori di IDENTICI
INTERESSI
UN SOLO SOGGETTO pu costituire CENTRO DI RIFERIM. di 2 INTERESSI DISTINTI
es. contratto con se stesso
le due nn sono infatti necexariam coincidenti

SI DISTINGUE:
a) PARTE FORMALE: chi conclude il contratto
b) PARTE SOSTANZIALE: chi TITOLARE degli INTERESSI ke il contratto va a regolare
Se lASSETTO DI INTERESSI dettato da UNA SOLA PARTE nn contratto ma NEGOZIO GIURIDICO
UNILATERALE.
o PATRIMONIALIT
accordo [] x costit, reg, o est, [] un rapporto giur PATRIMONIALE
NOZIONE + AMPIA d contratto ke abbracci anke ipotesi di ACCORDO relativo a RAPPORTI NON
PATRIMONIALI, pu essere LOGICAMENTE CONCEPIBILE.
TUTTAVIA sarebbe POCO UTILE E DEVIANTE in qnt lintera disciplina dei contratti
IMPRONTATA alla NOZIONE data dal CODICE, x cui conviene attenersi ad essa.
MATRIMONIO nel ns sistema NON un contratto, xk appunto regola rapporti NON
PATRIMONIALI [x comporta conseguenze patrimoniali] a diff di qnt sostiene parte della dottrina
ATTI DI DISPOSIZ. DEL PROPRIO CORPO Parte della dottrina, analizzando lART 5 C.C. che vieta
gli atti di disposiz del prpr corpo qnd cagionino una diminuz permanente dellintegrit fisica, o qnd
sono contrari alla legge, allordine pubblico o al buon costume, conclude ke tali atti, NEI CASI NON
VIETATI [e quindi IMPLICITAMENTE AMMESSI dalla norma] vadano qualificati cm CONTRATTI.
TUTTAVIA, bisogna considerare ke:
qualora la disposiz del prpr corpo sia fatta SENZA CORRISPETTIVO, NON vi
alcuna necex di qualificare il negozio cm contratto
qualora inv sia PREVISTO UN CORRISPETTIVO, e lASSETTO di INTERESSI dettato
abbia dunque NATURA PATRIMONIALE, si tratter snz dubbio di un CONTRATTO.
o SUPERAMENTO CONFLITTO DI INTERESSI / CONFLUENZA DI INTERESSI:
Col contratto, le parti disciplinano i loro interessi SUPERANDO, di solito, un CONFLITTO
EFFETTIVO/POTENZIALE.
TUTTAVIA, in alcuni casi, il conflitto NON cos EVIDENTE, ma ANZI si osserva una sorta di
CONFLUENZA DI INTERESSI.
Es. Nel contratto di SOCIET (art 2247) e in generale in tt i contratti associativi, la
COMPOSIZIONE di un POTENZIALE CONFLITTO si attua facendo CONFLUIRE beni e servizi
x lesercizio in comune di unattivit.
Qst ha portato PARTE DELLA DOTTRINA ad affermare ke lACCORDO SOCIETARIO
NON un CONTRATTO, in qnt non ne presenta la CARATTERISTICA PROPRIA della
COMPOSIZIONE di un CONFLITTO di INTERESSI attrav lAUTOREGOLAMENTO.
OBIEZIONI:
k si pox muovere
1) Tale tesi muove da una concezione PRIVA DI QUALSIVOGLIA SUPPORTO
NORMATIVO, in qnt la caratteristica propria della composiz di un confl
di interessi attrav lautoregolam NON DESUMIBILE dallART 1321 cc.
2) Laccordo societario viene expressam definito dal cc come CONTRATTO
3) Nellaccordo societario si ha CMQ un CONFLITTO DI INTERESSI, seppure
solo POTENZIALE [ad es. in relazione alla misura dei conferimenti/utili]
+ DEL RESTO, bisogna convenire ke anche nei CONTRATTI DI SCAMBIO
il conflitto RESTA A MONTE, dato ke esso risulta GI SUPERATO nel
momento in cui le parti STIPULANO IL CONTRATTO.
4) Loperare dei soci FIANCO A FIANCO k caratterizza tutti i contratti
associativi, attiene in realt al MODO DI REALIZZARSI dellASSETTO DI
INTERESSI, ke in qsti casi DINAMICO e nn statico.

CONTRATTI NORMATIVI anke questi vanno INCLUSI nel NOVERO DEI CONTRATTI.
1) CONTRATTI NORMATIVI accordi volti a conformare FUTURI CONTRATTI, quindi dettano regole x
ASSETTI DI INTERESSI EVENTUALI e FUTURI.
Si dicono CONTRATTI TIPO quando la regola dei futuri contratti DEFINITA in TUTTI I SUOI ASPETTI.
NB La qualificazione di NORMATIVO nn indica lIDONEIT a DETTARE NORME GIURIDIKE ma
lIDONEIT a VINCOLARE i COMPORTAMENTI delle PARTI qnd si tratti di concludere futuri contratti.

2) Pox ex UNILATERALI conformano eventuali futuri contratti delle parti COI TERZI
BILATERALI conformano eventuali futuri contratti delle parti TRA LORO
CONTRATTO NORMATIVO CONTRATTO COLLETTIVO contrariam opinione diffusa
Infatti, il CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO:
1) Detta regole destinate ad operare nei rapporti FRA TERZI [= soggetti DIVERSI dalle parti stipulanti il contr.
collettivo], GI COSTITUITI o ke saranno da essi costituiti.
Inv i contratti norm conformano smpr contratti FUTURI ed EVENTUALI delle PARTI tra loro/con terzi.

2) Le regole dettate dal c. coll. operano DIRETTAMENTE, PREVALENDO ANCHE su REGOLE DIVERSE poste dai
terzi, laddove siano MENO FAVOREVOLI x il lavoratore subordinato.
Inv, nel contratto normativo loperativit diretta [cio senza esplicito rikiamo/riproduz] ESCLUSA
qnd sn inserite REGOLE DIVERSE nel contr. SUCCESSIVO.
CONTRATTI PLURILATERALI anke questi vanno INCLUSI nel NOVERO DEI CONTRATTI.

La proposta della dottrina (Messineo) di ESCLUDERLI inftt CONTRASTA palesemente cn il dettato dellART 1321
cc, secondo cui Il contratto laccordo di due O PI parti
ELEMENTI DEL CONTRATTO
A) REQUISITI LART 1325 elenca quali REQUISITI del contratto:

l'ACCORDO DELLE PARTI


la CAUSA
lOGGETTO
la FORMA, quando prescritta dalla legge a pena di nullit

AD OGNI MODO, A PRESCINDERE da esplicite INDICAZIONI NORMATIVE, pox INDIVIDUARE, analizzando la


NOZIONE STX DI CONTRATTO:
I cd. ELEMENTI ESSENZIALI [=indispensabili] dello stx: CONTENUTO FORMA FUNZIONE.
1) Il contratto, inteso come AUTOREGOLAMENTO DI INTERESSI, implica necexariam lesistenza di un
COMPLESSO DI REGOLE, dettato dalle parti e vincolante x le stesse.
TUTTAVIA tali regole, proprio xk destinate a VALERE x TUTTE le parti, devono essere ESTERNATE.
Tra gli elem. essenziali del contr figurano:
CONTENUTO [=ci k la regola contrattuale detta]
FORMA [=esternaz della regola contrattuale].
FORMA e CONTENUTO sono in SIMBIOSI INSCINDIBILE = cos cm non concepibile una FORMA senza
CONTENUTO, non concepibile un CONTENUTO senza FORMA, [non vi regola senza esternaz]

2) A qst punto, lAUTOREG. inteso cm complesso di REGOLE-ESTERNATE pu essere esaminato da 2 pov:


STATICAMENTE, guardando alle regole COS CM SONO DETTATE => si presenta cm il
CONTENUTO del contratto.
DINAMICAMENTE, cio IN UNA VISIONE FUNZIONALE, guardando ai RISULTATI ke
lautoregolam appare IDONEO A REALIZZARE => si presenta cm la FUNZIONE [o CAUSA] DEL
CONTRATTO.
in qst caso: funz astratta
QUINDI, dallANALISI della NOZIONE DI CONTRATTO inteso come AUTOREGOLAMENTO DI INTERESSI si pu
evincere k ELEMENTI ESSENZIALI del CONTRATTO sn:
CONTENUTO ci ke la regola contrattuale STATICAMENTE
FORMA lesternazione di tale regola
FUNZIONE (o CAUSA) il RISULTATO ke la REGOLA CONTRATTUALE appare IDONEA A REALIZZARE
[=visione lontana dalla funzionalizzaz. del contratto al perseg. di inter gen, cui facevano rif i sostenitori della
causa come funz ec-soc]

NB La STRUTTURA del contratto NON il risultato della SOMMA di contenuto, forma e causa.
INFATTI, i 3 elementi NON sono parti di un tutto ma PROSPETTIVE DIVERSE da cui osservare una STESSA
REALT UNITARIA e INSCINDIBILE ke sarebbe lAUTOREGOLAMENTO DI INTERESSI.
TEORIE DELLA CAUSA
1. CAUSA COME FUNZ. ECONOMICO-SOCIALE DEL CONTRATTO sostenuta da Betti, Galgano, fatta
prpr dal Guardasigilli nella Relazione al Codice Civile.

2. CAUSA COME FUNZ. ECONOMICO-INDIVIDUALE DEL CONTRATO sostenuta da Pugliatti, contrario


alla teoria della funzione eco-soc.
3. CATAUDELLA entrambe le visioni sn ACCETTABILI, in qnt:
a) La FUNZIONE ASTRATTA [=finalit perseguita dal LEGISLATORE nel delineare le varie figure
contratt astratte] dv necexariam essere ECONOMICO-SOCIALE, xk esse deve attagliarsi ad una
SERIE INDETERMINATA di CONTRATTI CONCRETI.
b) La FUNZIONE CONCRETA deve ex necexariam ECONOMICO-INDIVIDUALE, xk si evince dal
CONCRETO ASSETTO DI INTERESSI k le parti perseguono.
Secondo CAT. esistono PUNTI DI CONTATTO tra le 2 visioni, si pensi ad es ke il contratto CONCRETO
svolge s una FUNZIONE ECONOMICO-INDIV, ma allo stx tempo CONCORRE, cn gli altri contratti
rientranti nello SCHEMA TIPICO, allo SVOLGIM. di una FUNZIONE ECONOMICO-SOCIALE.
ASTRAZIONE DELLA CAUSA Quando si parla di NEGOZIO ASTRATTO non si intende un negozio
SENZA causa bens negozi riguardo ai quali:
o stabilita unINVERSIONE DELLONERE DELLA PROVA cd. ASTRAZIONE PROCESSUALE
Es. promessa di pagamento, ricognizione di debito

o (oppure) NEGATA momentaneam. RILEVANZA alla causa, cd. ASTRAZIONE SOSTANZIALE.


Es. cambiale, rapporto sottostante irrilevante
X qnt rig inv I cd. ELEMENTI ACCIDENTALI Secondo la DOTTRINA TRADIZIONALE tali elem [CONDIZIONE, TERMINE e

lONERE (o MODUS)] si CONTRAPPONGONO agli elementi ESSENZIALI.


TUTTAVIA tale CONTRAPPOSIZIONE FALSATA, in qnt IN REALTA CONDZ-TERM-MODO sn CLAUSOLE
CONTRATTUALI ke servono ad atteggiare in un certo modo lassetto di interessi.
Fanno parte del CONTENUTO DEL CONTRATTO, e in partic quel contenuto ULTERIORE, la cui presenza
MODIFICA lASSETTO DI INTERESSI, senza x INCIDERE sulla configurabilit del TIPO CONTRATTUALE
Pertanto vengono in rilievo nellANALISI degli ELEMENTI del CONTENUTO DEL CONTR, NON degli ELEMENTI
DEL CONTRATTO.

C) CONFRONTO CON LART 1325 A qst punto pox CONFRONTARE gli ELEM. ESSENZIALI individuati analizzando la
nozione di contrato con lELENCO DEI REQUISITI di cui allART 1325. Si nota ke:
1) Sn menzionate tra i req. la CAUSA(=FUNZIONE) e la FORMA.
TUTTAVIA, considerando ke nellART 1325 lESSENZIALIT DELLA FORMA vista cm dato solo
EVENTUALE, bisogna concludere ke in qst caso FORMA:
NON sia intesa nel senso LATO di manifestazione della regola contrattuale (=elemento
essenziale del contratto)
BENS nellaccezione + ristretta di FORMA VINCOLATA, k si riferisce tutti quei casi in cui
la MANIFESTAZ. della regola contratt. deve avere DETERMINATE CARATTERISTICHE a pena
di nullit del contratto.
2) NON menzionato il CONTENUTO, ma si parla di ACCORDO e OGGETTO
x qnt rig l ACCORDO Il contratto, prpr xk volto a risolvere un CONFLITTO EFFETTIVO/POTENZIALE tra le parti,
nasce SOLO se le parti SONO DACCORDO.
Il termine pu assumere VARI SIGNIFICATI: cio pu indicare:
a) CONCLUSIONE DEL CONTRATTO quindi come FASE FINALE del procedimento di formazione
del contratto, ke si conclude, appunto, con lINCONTRO delle VOLONT DELLE PARTI.
b) CONTENUTO DEL CONTRATTO in qnt x accordo non si intende un ASTRATTO e VUOTO
incontro di consensi ma la CONCORDANZA delle parti su un CONCRETO ASSETTO DI INTERESSI
da esse posto.
c) CONTRATTO NELLA SUA INTEREZZA in realt assume questo senso nellART 1321, che
appunto detta Il CONTRATTO lACCORDO di due o + parti MA NON nellART 1325, ke lo
indica cm REQUISITO del contr = quindi una sua COMPONENTE.
X CUI, nellART 1325, il termine ACCORDO pu indicare SIA la CONCLUSIONE DEL CONTRATTO,
sia il CONTENUTO DEL CONTRATTO.
x qnt rig l OGGETTO anke in qst caso il termine pu assumere VARI SIGNIFICATI, cio pu indicare:

a) CONTENUTO DEL CONTRATTO


b) ELEMENTO ESTRANEO ALLA STRUTTURA DEL CONTRATTO, appartenente alla REALT
ESTERNA.
QUINDI:
1) SOLO NELLA PRIMA PROSPETTIVA, lOGGETTO appare cm ELEMENTO STRUTTURALE del
contratto

DI CONSEGUENZA, x, si dovrebbe CONCLUDERE ke il LEGISLATORE abbia attribuito


al termine ACCORDO il significato di CONCLUSIONE DEL CONTRATTO, e nn qllo
di CONTENUTO DEL CONTRATTO (= inv attribuito alloggetto).
Non potendo attribuire lo stx significato a 2 requisiti distinti.
NB = per PRESTAZ. si
intendono:
o sia i COMPORTAM. posti
in ex in esecuz. degli
obblighi nascenti dal
contratto
o sia
i
RISULTATI
(=trasferim di diritti) ke
CONSEGUONO
immediatam
allACCORDO
nei
contratti ad EFFETTI
REALI.

2) Nella SECONDA PROSP. sono state proposte dalla dottrina NOZIONI DIVERSE dellOGGETTO:
I) Una parte lo identifica col BENE cui inerisce il regolam.di interessi dettato col contratto
II) Altra lo identif. con gli INTERESSI regolati dal contratto
III) Altra lo identif. con la PRESTAZIONE/PRESTAZIONI dedotte in contratto
IV) Unaltra ancora lo identif. con la PARTE DEL CONTENUTO del contratto ke INDIVIDUA
le PRESTAZIONI
LAUTORE ritiene ke sia da preferire lidentificaz tra OGGETTO e PRESTAZIONE, in qnt trova
SIGNIFICATIVI SUPPORTI NORMATIVI. I
1.ART 1347 ke, nel disciplinare la POSSIBILIT SOPRAVVENUTA
DELLOGGETTO parla di PRESTAZIONE inizialm. impossibile quindi
identificando prestaz e oggetto.

2.ART 1348 ke ammette la possibilit di dedurre in contratto la PRESTAZIONE


di COSE FUTURE (salvi i partic. divieti di legge)
3.ART 1349 ke, sotto il titolo di DETERMINAZIONE DELLOGGETTO, parla della
determinazione della PRESTAZIONE dedotta in contratto.
NB INVECE:
o Il BENE cui inerisce il REGOLAMENTO DI INTERESSI lOGGETTO DELLA
PRESTAZIONE e nn loggetto del CONTRATTO.
o NB mentre le prestazioni NON fanno parte del CONTENUTO del
contratto, in esso inv RIENTRA NECEXARIAM. la DESCRIZIONE DELLE
PRESTAZ stx, indispensabile x la DETERMINAZIONE dellASSETTO DI
INTERESSI ke si inteso realizzare da ci deriva uno STRETTO COLLEGAM.
tra CONTENUTO e OGGETTO del contratto
CARATTERISTIKE DELLOGGETTO ai sensi dellART 1346 cc Loggetto del contratto deve
essere POSSIBILE, LECITO, DETERMINATO o DETERMINABILE
o POSSIBILE la prestz possibile quando ad essa NON si frappongano n IMPEDIMENTI
MATERIALI [cd. impossibilit fisica] n IMPEDIM. GIURIDICI [impossibilit giuridica.]
Poxib pu essere ATTUALE o SOPRAVVENUTA, come si evince da:
ART 1347, (discipl possibilit sopravvenuta delloggetto)
Il contratto sottoposto a condizione sospensiva/termine VALIDO, se la
PRESTAZIONE inizialmente IMPOSSIBILE diviene POSSIBILE prima
dellavveram. della condizione/scadenza del termine
ART 1348, la prestazione (avente ad oggetto) COSE FUTURE pu essere

dedotta in contratto, salvo i particolari divieti di legge.


o ILLECITA la prestz illecita qnd contrasti con NORME IMPERATIVE o con lORDINE
PUBBLICO o col BUON COSTUME.
++ A diff. dellimpossibilit, NON prevista SANATORIA in caso di successivo venir
meno delle ragioni dellilliceit.
NB, DIFF. tra PRESTAZ. GIURIDICAM. IMPOX e prestaz ILLECITA:
GIURIDICAM. IMPOX. la prestazione ke la legge NON CONSENTE di dedurre in
contratto es. trasferimento di un bene fuori commercio
In qst caso i contraenti operano OLTRE lAMBITO dellAUTONOMIA
PRIVATA, quindi il contratto NULLO xk INIDONEO ad operare.
ILLECITA la prestazione ke la legge VIETA es. vendita di cose rubate
In qst caso i contraenti operano CONTRO UN DIVIETO posto
dallordinamento, quindi la NULLIT assume veste SANZIONATORIA

o DETERMINATEZZA/DETERMINABILIT della prestazione INDISPENSABILE xk,


altrimenti, lASSETTO DI INTERESSI programmato risulterebbe PRIVO DI CONCRETEZZA
e quindi INIDONEO AD OPERARE. In partic:
La prestazione DETERMINATA qnd le parti ne abbiano dato NEL CONTRATTO
una DESCRIZIONE SUFFICIENTE ad INDIVIDUARLA.

DETERMINABILE qnd, pur mancando tale descrizione, le


parti abbiano indicato gli STRUMENTI x INDIVIDUARLA.
In partic, le parti pox ricorrere:

ARBITRAGGIO ARBITRATO:
LARBITRATO volto a dirimere una
CONTROVERSIA tra le parti;
LARBITRAGGIO volto ad INTEGRARE il
CONTENUTO del CONTRATTO, su CONCORDE
VOLONT DELLE PARTI.
CONTRATTO CON CLAUSOLA DI ARBITRAGGIO
COMPLETO?
Giurisprudenza = NO, ancora in formazione
Dottrina (parte) = s, PERFEZIONATO.
Dottrina (altra parte) = INCOMPLETO solo nel
caso di DETERMINAZ demandata al MERO
ARBITRIO del terzo
CONDIZIONI GENERALI DELLA PRODUZIONE
lART 1349 co 3 prevede ke Nel determinare la
prestaz, il terzo deve tener conto anke delle CONDIZ.
GENERALI DELLA PRODUZ. cui il contratto
eventualmente abbia riferimento => si tratta di una
norma palesem. Ispirata allIDEOLOGIA POLITICA
dellEPOCA, x cui la si pu ritenere TACITAMENTE
ABROGATA o cmq PRIVA DI SOSTANZIALE
RILEVANZA dato ke nn esprime + un principio di ORDINE
PUBBLICO.

1. A DATI ESTERNI al contatto (es quotazioni in borsa) in qst caso la


prestaz. determinabile PER RELATIONEM
2. AllARBITRAGGIO, cio demandando la determinaz della prestaz a
un TERZO [ex ART 1349 cc].
Nello specifico le PARTI:
Possono rimettersi ESPRESSAMENTE al MERO ARBITRIO di
un TERZO di loro PIENA FIDUCIA, il cui OPERATO quindi sar
SOTTRATTO ad ogni SORTA DI CONTROLLO.
MERO ARBITRIO non indica decisioni arbitrarie e
capricciose, bens delle DETERMINAZIONI il cui ITER
FORMATIVO NON dovr essere ESPLICITATO, N potr
essere CENSURATO.
DETERMINAZ. DEL TERZO pu essere IMPUGNATA
SOLO se si provi la MALA FEDE del terzo [art 1349 co 2]
xk in qst caso viene meno il PRESUPPOSTO della PIENA
FIDUCIA k ha indotto le p. ad affidarsi al terzo

In caso contrario, IL TERZO dovr procedere con EQUO


APPREZZAMENTO, adottando CRITERI [=equitativi] ke
consentono un CERTO CONTROLLO.
DETERMINAZ. DEL TERZO pu essere IMPUGNATA
quando risulti MANIFESTAMENTE INIQUA O ERRONEA
In caso di determinaz iniqua = si ha 1 violazione
INTENZIONALE da p. del terzo del prpr compito
Determinaz.erronea = violazione INVOLONTARIA

SOSTITUZIONE del terzo COL GIUDICEprevista,


nellipotesi di equo apprezzam, qualora la
DETERMINAZIONE
MANCHI
oppure
risulti
PALESEMENTE INIQUA o ERRONEA.
Ci coerente con la natura dellistituto prpr xk nel
caso di EQUO APPREZZAM. si tratta di una
determinaz ISPIRATA A REGOLE.
DI CONSEGUENZA, tale sostituzione forzata
NON possibile in caso di DETERMINAZ
rimessa al MERO ARBITRIO del terzo, prpr xk
loperato del terzo:
NON vincolato a regole
ma anzi LEGATO ALLA FIDUCIA dei
contraenti

INFATTI, ai sensi dellART 1349 co 2, quando


la determinazione MANCA (o CADE xk operata
in mala fede), LE PARTI DEV. ACCORDARSI x
SOSTITUIRE IL TERZO = altrim IL CONTRATTO
NULLO.
DETERMINAZIONE AFFIDATA AD UNA DELLE PARTI? Lart 1349 NON prevede tale possibilit.
Bisogna inoltre analizzare ke:
o In caso di determinaz rimessa al MERO ARBITRIO di una delle parti si attribuirebbe ad UNA SOLA DLL PARTI
un POTERE UNILATERALE di determinare un ELEMENTO ESSENZIALE del REGOLAM DI INTERESSI = ci sarebbe
contraria alla natura stx del CONTRATTO.
o In caso di determinaz. rimessa all EQUO APPREZZAM inv POTREBBE SEMBRARE un caso diverso dato ke
loperato della parte cmq CONTROLLABILE in qlk misura, ma secondolautoree NON una DIFFERENZA TALE
da portare ad una conclusione diversa da qll del caso precedente (mero arbitrio).
In entrambi i casi verrebbe a mancare l ACCORDO, sostituendosi ad esso la DETERMINAZIONE di UNA SOLA PARTE, ke
avrebbe la possibilit di FAR PREVALERE il PROPRIO INTERESSE.

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