Sei sulla pagina 1di 3

Differenza quantitative e qualitative tra i modelli di utilit e le invenzioni.

Se
quantitativa il modello di utilit uninvenzione meno importante dellinvenzione cio
attiene ad aspetti del prodotto meno rilevanti o a in s un concetto innovativo meno
rilevante rispetto allinvenzione. Dire questo vuol dire dare concetti astratti, non
determinati (saranno determinati concretamente nel caso concreto, allesame della
giurisprudenza). Pu essere una differenza qualitativa. Nel modello di utilit si
presuppone la preesistenza del bene/prodotto in cui viene conformato lo stesso in
maniera nuova, in modo da utilizzarlo in maniera pi proficua. Linvenzione di
perfezionamento non anche questa (= possiamo avere un prodotto gi preesistente
ma lo modifichiamo nelle sue componenti in modo che se ne abbia un utilizzo pi
proficuo) oppure linvenzione di combinazione (= si possono combinare ulteriore
elementi che ne danno una applicazione nuova)? Se svolge una funzione diversa
siamo in presenza di invenzione. Per modello di utilit si intende a conferire
particolare efficacia o comodit di applicazione o di impiego a macchina. Quindi non
un prodotto nuovo, il modello di utilit una pi facile utilizzazione di prodotti
preesistenti. Si deve guardare solo allaspetto esteriore, agli elementi formali che
attengono ad un prodotto preesistente e che, questa nuova forma esteriore del
prodotto, consenta una migliore utilizzazione o applicazione (di quella macchina) a
quel prodotto. Accento per distinguere tra i modelli di utilit e di invenzione
essenzialmente sullaspetto formale. Questo non che risolva tutti i problemi. Noi
vediamo che tanto spesso non facile individuare la linea di demarcazione tra
brevetti, invenzioni e modelli di utilit. Ad esempio, listituto della conversione. La
conversione di un brevetto nullo (per invenzione) prevede che pu essere convertito in
un modello di utilit. Non solo ma lart. 84 del C.P.I. ammette la possibilit di richiedere
le brevettazione alternative (= chi chiede il brevetto per invenzione pu chiedere
contemporaneamente la domanda di brevetto per modelli di utilit da avere nel caso
in cui la prima non sia accolta o sia accolta solo in parte). Ci sta a dimostrare la
difficolt che sottesa nel distinguere tra linvenzione e il modello di utilit. La norma
cosa dice? Io posso chiedere il brevetto per invenzione e aggiungere una domanda per
brevetti per modelli di utilit ( se ritenessero meno forte lattivit inventiva). Se
ritenente che non invenzione, consideratelo come modello di utilit. Non solo, se la
domanda ha per oggetto un modello anzich un invenzione lUfficio italiano brevetti e
marchi pu invitare linteressato a modificare la domanda. Posso aver presentato la
domanda per modelli di utilit e lUfficio italiano brevetti e marchi vede che
uninvenzione e mi sollecita a modificarlo. E solo caso per caso che si potr qualificare
quando nettamente un modello di utilit non un invenzione (= tutela 20 anni,
invenzione prodotto/ perfezionamento/ combinazione con lattivit inventiva). Un
invenzione che attenga alla forma del prodotto pu contenere anche un modello di
utilit e non essere tale in se ma essere uninvenzione come modello di utilit per cui
faccio entrambe le domande. Ad esempio, linvenzione di procedimento (per arrivare
al prodotto) non ha rilevanza in questo caso. La durata dei brevetti di utilit, al
contrario dellinvenzione, non ventennale ma decennale. Dura dalla data di
presentazione della domanda. Si applicano le norme in tema delle invenzioni, ad es. le
norme in tema delle invenzioni dei dipendenti e licenze obbligatorie, si applica tutta la
disciplina in tema dellart. 64 (invenzioni dei dipendenti). Al di fuori dei caratteri propri
di una rilevanza qualitativa e quantitativa inferiore dellinvenzione nei modelli di utilit
si applica tutta la disciplina propria dellinvenzione. Rientrano nella normativa delle
invenzioni per uso tecnico, uso commerciale ( del prodotto o della macchina). Stiamo

parlando sempre di invenzioni della meccanica, anche il design industriale dove viene
valorizzato laspetto artistico (anche se si produce in serie, ci che si tutela il
contenuto).
In adeguamento ad una direttiva in Italia c stata questa differenziazione tra i modelli
di utilit che sono vere e proprie invenzione a cui era equiparato anche il modello
(tridimensionale) o il disegno (bidimensionale) che attribuiva uno speciale ornamento
relativa allaspetto del prodotto. La tutela allora precedente nelle varie direttive
riconosceva un'unica valenza come attivit inventiva non era riconosciuta come una
vera e propria opera dellingegno perch lalta gamma del design industriale era pur
sempre attinente al prodotto industriale. Per quanto riguarda le forme dei prodotti
valeva la regola solo dellimitazione servile ( = c una norma in tema di
concorrenza sleale che dice che un concorrente non pu produrre prodotti la cui forma
sia unicamente unimitazione servile dellaltro prodotto e quindi concorrenza sleale e
contraffazione ecc..). Non vi era una tutela pi complessa e piena come quella
derivante della forma del prodotto dai diritti titolati. Con un adeguamento alla direttiva
sono stati presi in considerazione in maniera autonoma i modelli o i disegni che non
hanno un valore ornamentale. Il requisito estetico riguarda la tutela dellopera
intellettuale. Abbiano tre diverse discipline. Questa disciplina in tema di disegni e
modelli si coordina e si combina con i cosiddetti marchi di forma (art. 9, 1. Non
possono costituire oggetto di registrazione come marchio dimpresa i segni costituiti
esclusivamente dalla forma imposta dalla natura stessa dei prodotti, dalla forma del
prodotto necessaria per ottenere un risultato tecnico (vedi i modelli di utilit), o dalla
forma che d un valore sostanziale al prodotto).
ART. 31 -> OGGETTO DELLA REGISTRAZIONE (la disciplina dei modelli di utilit si
avvicina a quella del marchio, una disciplina ibrida)
1. Possono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli laspetto
dellintero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche
delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale ovvero dei
materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi
ed abbiano carattere individuale. (= tutti quegli elementi che attengono allaspetto
esteriore. Nellindividuare il disegno o il modello, chiarisce che non oggetto il
prodotto ma il disegno o il modello, ossia la configurazione bidimensionale o
tridimensionale. Ci che rileva sono le fattezze e le caratteristiche esteriori del
prodotto senza valutare come incide questa forma sul prodotto perch questa
incidenza sulla forma sul prodotto d luogo ai modelli di utilit. Lincidenza artistica
della forma d luogo al design industriale proteggibile come diritto dautore. Qui la
forma e il disegno, relativo alla forma del prodotto, bidimensionale o tridimensionale,
non valutato per la particolare incidenza sul prodotto qualunque sia questa forma,
indipendentemente dalla incidenza sulla funzione anche del prodotto stesso. Rilevante
che sia una forma nuova, differenziazione rispetto ad altre forme. In questa maniera
la forma diventa un segno atipico perch non ne marchio ne incide profondamente
sulla funzione del prodotto perch altrimenti un modello di utilit o di invenzione,
un segno del prodotto che lo individua ma non lo caratterizza come ad. Es. il marchio.
Svolge una funzione di ornamento ma la stessa non pu essere oggetto di tutela. La
norma precisa la forma di questa forma tutelata .)

2. Per prodotto si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi tra


laltro i componenti che devono essere assemblati per formare un prodotto complesso,
gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e i caratteri tipografici, esclusi i
programmi per elaboratore. ( = Possono essere oggetto di tutela come modello o
disegno anche il modello o il disegno di una parte del prodotto perch abbiamo detto
che qualsiasi oggetto compresi i componenti che devono essere assemblati per poter
formare un prodotto complesso. La norma al terzo comma chiarisce che )
3. Per prodotto complesso si intende un prodotto formato da pi componenti che
possono essere sostituiti, consentendo lo smontaggio e un nuovo montaggio del
prodotto. ( = questa norma ha risolto un problema che si era posto negli anni 90, la
cui attuazione si avuta con il C.P.I. Il problema era per i pezzi di ricambio delle
macchine che erano considerati le parti autonome erano un modello di utilit. Prima
della norma che stiamo esaminando e prima della riforma le cause automobilistiche
rispetto ai produttori dei pezzi di ricambio che le producevano autonomamente.
Abbiamo gi visto che per i pezzi di ricambio io non posso utilizzare il marchio se non
per identificare che sono destinante a quel prodotto diversamente marchiato. Per si
pone un problema ulteriore. Le case automobilistiche ritenevano che tutte le
componenti potessero essere assoggettate a modelli di utilit secondo la previsione
anteriore a questa riforma quelli che avevano equiparato alle invenzioni anche i
modelli quelli che attribuivano uno speciale ornamento. Anche le componenti della
macchina erano assoggettabili a questa disciplina brevettuale e quindi non potevano
essere prodotti dai ricambisti se non con il consenso delle case automobilistiche. I
ricambisti che producevano i ricambi autonomamente violavano questo diritto di
esclusiva data dalla brevettazione. Questa norma, o applicazione della norma, che
tutelava in maniera assoluta le case automobilistiche a danno dei ricambisti ( x
ventanni non potevano produrre se non pagando una licenza alla case
automobilistiche). La difficolt di questa situazione stata avvertita anche dalla
giurisprudenza comunitaria, non solo quella italiana, di ammettere anche se sulle
singole parti potesse valere la tutela brevettuale. Cerano state una serie di sentenze
che avevano disatteso questa applicazione che ne facevano le case automobilistiche,
dicendo che sulle parti che componevano il tutto non si potesse applicare la tutela
brevettuale. Noi abbiamo visto che per i modelli di utilit stato confermato questo
principio:

Potrebbero piacerti anche