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Definizione: la sequenza organizzativa di fasi operative che portano al rilevamento di esigenze e al loro
soddisfacimento in termini di prodizione edilizia.
Processo edilizio:
IDEA Programma PROGETTO Procedure
Realizzazione USO Manutenzione
Trasformazione Demolizione
Ricostruzione
Processo progettuale
Dall’idea
Processo progettuale: _Metaprogettazione _Programmazione _Progettazione
Processo esecutivo
_Produzione _Prefabbricazione _Costruzione
Processo gestionale
• Gestione dell’organismo edilizio
• Esercizio degli impianti
• Manutenzione ordinaria
• Manutenzione straordinaria
• Ristrutturazione dell’org. ed.
• Recupero di parti dell’org. ed.
Processo di controllo
Controllo delle fasi del Processo edilizio
OPERATORI
OPERATORI FUNZIONI
Committente Iniziativa
Progettista Ideazione
Costruttore Realizzazione
Produttore Produzione
Gestore Conduzione
Utente Fruizione
Committente
Chi è?
È colui che ha bisogno del bene
È colui che guida e promuove l’iniziativa
Ha interesse che il bene abbia costi e tempi contenuti
È una persona fisica anche nei lavori pubblici
Coincide con il proprietario nel privato
Altrimenti è il conduttore, e non può coincidere con il responsabile
Può essere l’utente finale, il gestore, il costruttore, e il progettista.
Cosa fa?
Definisce il quadro delle esigenze
Controlla dai documenti di progetto che le sue esigenze siano soddisfatte
Finanzia i lavori
Paga i progettisti
Paga il direttore dei lavori
Approva firmandogli i documenti di progetto da presentare agli organi di controllo
Richiede le concessioni e i permessi agli enti di controllo
Paga gli oneri di concessione
Si assume le responsabilità soprattutto in termini di danni arrecati a terzi
Istituisce lo staff tecnico in caso di interventi complessi (lavori pubblici)
Progettista
Chi è?
È una figura professionale pagata dal committente
Può essere un singolo tecnico con qualifica professionale (Ingegnere, architetto, geometra, perito edile,
perito industriale)
Può essere un raggruppamento occasionale di professionisti identificati dal committente
Può essere una società d’ingegneria
Può essere un gruppo di professionisti associati
Può essere un R.T.P. tra liberi professionisti e società d’ingegneria
Può essere l’utente o il gestore
Può appartenere allo staff tecnico del costruttore o del committente
Cosa fa?
Raccoglie e ordina il database delle esigenze del committente
Esegue i rilievi e le misurazioni preliminari
Esegue le ricerche preventive di tipo catastale e urbanistico
Esegue le ricerche di tipo geotecnico e strutturale
Guida e indirizza le scelte del committente
Fa gli interessi del committente
Traduce in elaborati grafici la sua interpretazione delle richieste del committente
Si confronta on gli eventuali altri progettisti
Si occupa di adempimenti procedurali (modulistica)
Si occupa di seguire l’iter delle pratiche fino all’approvazione
Determina le quantità previste (computo metrico) e i costi (computo metrico estimativo)
Determina le specifiche tecniche di costruzione (capitolato d’appalto e tecnico)
Individua una serie di produttori componenti di riferimento
Può individuare un elenco di ditte da far partecipare all’appalto
Prepara i documenti d’appalto (lettera d’invio)
Cerca di ottenere un risultato di tipo professionale ed economico soddisfacente
Controlla successivamente che l’opera sia eseguita come da progetto
Collaudatore
Chi è?
È un tecnico nominato e pagato dal committente
Deve essere iscritto all’albo professionale da 10 anni
Per i lavori di piccola entità può coincidere con il progettista o con il Direttore dei lavori
Cosa fa?
È il garante della bontà dell’opera
Può essere convocato in corso d’opera per: questioni amministrative, problemi strutturali rilevanti, per
contenziosi tra DL e impresa.
Esegue una serie di verifiche su: strutture, materiali, elaborati di progetto, documenti amministrativi
Emette il certificato di collaudo
Da il nulla osta al committente per il pagamento finale dei lavori.
Fa da arbitro tra il DL e il costruttore in fase di eventuali controversie
Costruttore
Chi è?
È l’esecutore dell’opera, può essere lo stesso committente, il futuro gestore dell’opera o il committente.
Cosa fa?
Deve realizzare l’opera
Ha l’onere di realizzare il progetto esecutivo
Ha un ruolo operativo che esplica in termini di organizzazione e pianificazione delle attività di cantiere
Deve attenersi ai documenti grafici e scritti (capitolati, disciplinari tecnici, condizioni contrattuali)
Deve attenersi ai documenti numerici (computi e calcoli)
Allestisce il cantiere
S’interessa dell’approvvigionamento dei materiali e dei componenti
Predispone tutte le lavorazioni
Programma i tempi delle lavorazioni
Sceglie e istruisce la mano d’opera, prescrive le modalità operative e comportamentali
Fornitore
Chi è?
È una figura di intermediazione tra produzione e cantiere, che segue essenzialmente le regole di mercato
Cosa fa?
Collabora con il progettista in fase di progettazione facendo in modo di piazzare i proprio prodotti.
Fornisce i prodotti finiti e semifiniti, spesso si occupa anche del montaggio dei suoi prodotti
Produttore
Chi è?
Può coincidere o meno con il fornitore, è un singolo o una società, può coincidere o meno con il
costruttore.
Cosa fa?
Produce materie prime, componenti e manufatti completi
Ha interessi diversi rispetto a quelli dell’impresa in particolare il miglioramento del proprio sistema
produttivo e innovazione tecnologica
Ha un ottica diversa rispetto al fornitore
Gestore
Chi è?
È colui che gestirà e garantirà il funzionamento del bene realizzato, specie in termini impiantistici
Può essere lo stesso committente, progettista o costruttore
Cosa fa?
Si occupa di manutenzione.
Raccoglie i documenti di “as built”
Se consultato preventivamente può dare indicazioni fondamentali in fase progettale
Enti di controllo:
_Comune _Vigili del fuoco _ASL _ISPESL
Enti eroganti:
_Gas _Acqua _Telefono _Energia elettrica
Sistemi relazionali
Sono i tipi di relazione che intercorrono tra gli attori del processo edilizio e si distinguono in tre modelli:
1) Modello sequenziale
È il modello tradizionale dove le funzioni degli operatori sono distinte in modo netto a seconda delle fasi,
ovvero:
Committente: programmazione
Progettista: progettazione
Costruttore: esecuzione
Progettazione:
Progettista: definisce i documenti progettuali
Esecuzione
Costruttore: definisce l’organizzazione del cantiere
3) Modello integrato
È definito anche UNIFICATO, Il committente affida al costruttore sia la progettazione che la costruzione.
INUTILITA’
Evoluzione storica
Il processo edilizio si è trasformato nel corso della storia da processo regolatore detto di coscienza
spontanea al complesso di fasi che caratterizzano attualmente attraverso alcune fasi che coincidono con
passaggi storici della civiltà.
Medioevo
Produzione: Artigianale
Rinascimento:
Produzione: Artigianale
Rivoluzione industriale:
Produzione: Industriale
Quarto ciclo
Crisi energetica del 74: Legislazione in tema di risparmio energetico
Normativa tecnica prestazionale: Metaprogetto che definisce le caratteristiche del manufatto in termini di
FUNZIONI e QUALITÀ EDILIZIA:
Vincita dell’appalto
Definizione progettuale
Gestione cantiere
Conseguenze:
La funzione del progettista nella definizione del progetto esecutivo è quella di programmazione e controllo
puntuale nella realizzazione.
1 MANAGEMENT
È la progressione di azioni connesse tra di loro, temporalmente e logicamente, per il conseguimento di uno
o più obiettivi
Utilità
Fattibilità
Ottimizzazione
1.2 PROCESSO:
meccanismo che funziona compiendo azioni diverse in una successione di istanti
L’applicazione del management a un processo ( per esempio il processo edilizio) passa dalla definizione del
processo stesso come “meccanismo che funziona compiendo azioni diverse in una successione di istanti”. Si
distinguono dunque
Sistemi processo: nei quali si prendono in considerazione le azioni come successioni di fatti reali
connessi tra loro
Sistemi di informazione decisione: che fanno riferimento a successioni di tipo logico, esplicata
tramite struttura comunicativa
Rivoluzione idustriale: Taylor autore dei primi studi teorici sulla gestione industriale
II guerra mondiale: Inghilterra (1942) si usavano algoritmi di calcolo che partendo dalla valutazione
dei costi determinavano dove ubicare le mine
Dopo guerra: ricerca operativa, le industrie di carta e acciaio furono le prime ad integrare questo
sistema
2.4 ASSOCIAZIONI
PMA (anni 90’) “Project Management Association”: riunisce gruppi nazionali europei tra cui l’italia
PMI (anni 60’) “Project Management Istitute”: di origine statunitense ha collegamenti in tutto il
mondo
Con la grande crisi petrolifera del 1973 il Project Management si consolida definitivamente in ogni settore,
si iniziano a coinvolgere nel progetto gli stakeholder
STAKEHOLDER: soggetti sostenitori nei confronti di un'iniziativa economica, sia essa un'azienda o un
progetto.
È il raggiungimento della maturità dei metodi di PM, viene adottato specialmente dall’industria informatica,
nascono programmi commerciale di PM autosufficienti e personalizzabili.
2.5.3 SECONDA META ANNI 80’
Fondamentale il PMBOK “Project management body of knowledge” sviluppato dal PMI e divenuto standard
ANSI nel 1998
È in questi anni la maggiore diffusione del PM anche nei paesi in via di sviluppo . Il Project Control diventa
di uso accessibile grazie a sistemi di software ed in generale all’ IT ”information technology”
2.6 CERTIFICAZIO
I processi di certificazione hanno creato una condivisione metodologica dei principi su cui basare i processi
di lavoro:
2.7 IL PM IN ITALIA
Arriva negli anni 60’ e diventa un fattore critico di successo per le grandi società di ingegneria. In Italia si
operava in un mercato globale, ma senza la spinta dell’industria militare o aerospaziale non ci sarebbe stato
in tempi brevi il PM
CHI E?
o è un professionista altamente qualificato, preferibilmente un laureato in ingegneria civile,
edile o architettura
o dopo la laurea ha frequentato master specifici
COSA FA?
o Ha la responsabilità della effettiva realizzazione dell’opera con tempi risorse e costi fissati
o Ha la responsabilità di raggiungere gli obiettivi economici fissati col cliente
o Ha la responsabilità di avvertire i suoi referenti superiori ogni qual volta ci siano
impedimenti assoluti nel raggiungimento dello scopo
o Quando gli obiettivi non appaiono più sensatamente raggiungibili, lo comunica
tempestivamente
o Svolge una funzione di REFERENTE UNICO
o Negozia i contrati, i rapporti, le forniture e qualsiasi cosa salvaguardi la qualità tecnica, i
tempi e i costi.
La sequenza organizzata di fasi operative che portano dal rilevamento di esigenze al loro soddisfacimento in
termini di produzioni edilizia.
Riguarda:
IDEA
PROGRAMMA
PROGETTO
PROCEDURE
REALIZZAZIONE
USO
MANUTENZIONE
TRASFORMAZIONE
DEMOLIZIONE
RICOSTRUZIONE
Lo scopo di questo sistema è ottenere, tramite la scomposizione e disaggregazione delle fasi operative
identificando dei pacchetti di lavoro WORK PACKAGE “.. una struttura a forma di albero, che possa
organizzare, definire e mostrare graficamete lo scopo del lavoro complessivo per raggiungere gli obiettivi
finali del progetto..” * tratto da PMI
Un insieme di attività elementari con interazioni ben identificate con gli altri WORK PACKAGE e definito in
modo univoco da INPUT, OUTPUT, ATTIVITA’ INTERNE. Ad esso si associano:
RISORSE
TEMPI DI ESECUZIONE
RESPONSABILITA’
UOMINI
TEMPO
DENARO
La programmazione dei lavori consiste nella gestione di queste risorse. Una cattiva gestione può portare al
fallimento di un impresa per questo si usano adeguati strumenti di supporto a questa operazione, i
CRONOPROGRAMMI.
2.13.1 CRONOPROGRAMMI
I più diffusi sono 4 tipi di cronoprogramma che servono ad organizzare e gestire le fasi lavorative, le risorse
umane, il tempo, il budget:
Diagramma di Gantt
Metodo di Pert
Cash flow
Istogramma di carico
Un asse orizzontale – a rappresentazione dell’arco temporale totale del progetto suddiviso in fasi
incrementali (ad esempio, giorni, settimane, mesi)
Un asse verticale – a rappresentazione delle mansioni o attività che costituiscono il progetto.
Barre orizzontali di lunghezza variabile rappresentano le sequenze la durata e l’arco temporale di ogni
singola attività.
Possono sovrapporsi per indicare la possibilità dello svolgimento in parallelo di alcune attività
Delle barre secondarie, frecce o barre colorate sono aggiunto, per indicare le attività completate o una
porzione completata di queste.
Ha la capacità di cogliere le connessioni logiche e i pesi delle varie fasi, soprattutto la valutazione
privilegiata di EVENTI CRITICI sottolineando una potenzialità di sviluppo nella valutazione dei rischi di
infortunio.
Attraverso questo strumento, il pianificatore può rapidamente avere evidenza delle risorse sature o della
capacità produttiva residua.
Si pianificano i lavori in funzione del n° di uomini in cantiere ottimizzando la durata dei contratti a tempo
determinato.
L’istogramma di carico può essere visualizzato in modo contestuale al diagramma di Gantt e sincronizzato
sulla sua base temporale
La curva delle entrate è discontinua perché i pagamenti avvengono secondo SAL stati di avanzamento dei
lavori
L’acconto che il committente versa all’impresa deve essere impiegato in fondi di investimento che
garantiscono copertura a lungo termine dell’impresa.
Elaborazione di un piano di commessa che sia in grado di rispettare gli obiettivi di qualità, tempi e costo del
progetto in maniera efficiente ed affidabile
Qualità tecnica
Durata dei lavori
Affidabilità nell’ottenimento della qualità
BREVE RELAZIONE DESCRITTIVA delle scelte progettuali e dei criteri guida delle analisi applicate al
progetto. Si esplicano gli obiettivi individuati e le eventuali varianti apportate o proposte per una
corretta individuazione dei requisiti da soddisfare in fase di realizzazione dell’intervento.
WBS delle soluzioni tecniche adottate
o Dettagli esecutivi di supporto
QUADRO DELLE ANALISI DEI RISCHI DEL PROGETTO
SCHEMA DEL PIANO DEI CONTROLLI
PIANIFICAZIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
SCHEDE DI ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA
PLANNING
QUADRO RIEPILOGATIVO FINALE
1. DEFINIZIONE DEL
PROGETTO
2. DEFINIZIONE
OBIETTIVI DI TEMPO
COSTO E RISORSE
3. DEFINIZIONE WBS E
OBS
4. LISTA COMPLETA
DELLE ATTIVITA'
6. DEFINIZIONE DELLE
RELAZIONI FRA LE
ATTIVITA' ANALISI DELLA
DISPONIBILITA' DELLE
RISORSE
7. SVILUPPO DEL
CALENDARIO DELLE
ATTVITIA'
8.SVILUPPO
DELL'ANALISI
TEMPORALE CPM
Il concetto di qualità, connesso col desiderio di sicurezza, affidabilità, durata e garanzia d’uso è sempre
esistito ma si è evoluto in parallelo alla crescita della civiltà:
Nei mercati il venditore forniva il suo prodotto ed era il compratore a doversi preoccupare di
assicurarsi della qualità del prodotto stesso. Si parla quindi di CAVEAT EMPTOR cioè “se ne curi il
compratore”
GARANZIA: orale o scritta offerta dal venditore nel mercato
o Concetto che nasce dalla necessità di instaurare un rapporto continuativo tra
commerciante e acquirente, basandosi su accordi orali prima e su atti scritti poi, quando il
numero di acquirenti diventa grande
STANDARD QUALITATIVI: a garanzia della conformità dei prodotti forniti
o Nel medioevo si ha la nascita di CORPORAZIONI o GILDE che codificavano degli standard
qualitativi per i loro affiliati. Erano primitive associazioni di categorie che spesso marcavano
i loro manufatti con un simbolo che li rappresentava. È il primo concetto di MARCHIATURA.
Negli anni fra il 1930 e il 1949 si passa dal controllo di qualità di Taylor alla QUALITA’ GESTITA, cioè
applicata ne punti nodali dei processi produttivi al fine di attivare tempestivamente le azioni
correttive.
o Si analizzano i vari step del processo produttivo con una metodologia di controllo a
campione. Controllo di qualità applicato nei punti nodali dei processi produttivi, al fine di
poter attivare tempestivamente eventuali azioni correttive.
Tra il 1940 e il 1959 il controllo della qualità diviene un processo decisamente statico in quanto la
qualità viene vista come un mezzo strettamente aziendale mediante il quale misurare le prestazioni
qualitative e successivamente effettuare un CONFRONTO CON GLI STANDARD; quindi, se
opportuno introdurre le azioni correttive. Prevale una visione di qualità strettamente aziendale
volta a garantire la conformità del prodotto a norme specifiche di fabbricazione. CONFORMITA’
ALLE SPECIFICHE rispetto degli standard.È Il periodo della CODIFICAZIONE degli STANDARD
o Introduzione della norma 8450: nell’azienda si ha una struttura organizzativa finalizzata alla
qualità, mentre la QUALITA’ è ferma al concetto di rispetto degli standard e conformità
all’uso di destinazione (approccio statico)
Nei primi anni 60 viene superata la visione della qualità come mezzo strettamente aziendale e
cercando la MASSIMA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE viene superato l’approccio statico basato solo
sul rispetto degli standard. Superamento dell’approccio statico, la qualità non riguarda solo
l’azienda ma soprattutto deve mirare alla massima soddisfazione del cliente
o USA: total quality system, massima soddisfazione del cliente con il minor costo possibile
o GIAPPPONE: CWQC comapany wide quality control, processo di miglioramento continuo
mutato dalla teoria di DEMING
Oggi le imprese che hanno adottato un SITEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA hanno lo scopo di:
o Migliorarsi e di migliorare i propri prodotti per ottenere la COSTUMER STISFACTION
(soddisfazione del cliente)
o Ottenere una superiorità competitiva sul mercato acquisendo una quota di mercato
superiore rispetto ai concorrenti.
L’azienda deve
o Soddisfare le esigenze e le aspettative del mercato
o Fornire l’assicurazione di qualità oltre che la garanzia
Con il SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA siamo ritornati sulla piazza del mercato (anche se oggi
è la piazza del mercato globale), nella quale il cliente ed il fornitore si incontrano di nuovo
o Il vecchio concetto di CAVEAT EMPTOR è oggi diventato una cura a carico del fornitore che,
nel latino di oggi, si chiama CUSTOMER SATISFACTION
QUALITA IERI QUALITA OGGI
Ieri erano fortemente sentiti i concetti di: Oggi i concetti si sono ampliati:
o Prodotto finale adeguato all’uso o La qualità è frutto del lavoro di tutti e a tutti
o Prodotto finale conforme alle specifiche i livelli
o Qualità del posto di lavoro
o Immagine dell’azienda
o Rispetto dell’ambiente
o Soddisfazione del cliente
LA QUALITA’ RIGUARDA SOLO IL PRODOTTO LA QUALITA’ RIGUARDA TUTTI I PROCESSI
DELL’AZIENDA
LA QUALITA E’ FRUTTO DELLA SELEZIONE SUL LA QUALITA’ E’ FRUTTO DEL CORRETTO
PRODOTTO FUNZIONAMENTO DI TUTTO IL SISTEMA AZIENDALE
QAULITY ASSURANCE: assicurazione della qualità QUALITY MANAGEMENT SYSTEM: sistema di
gestione della qualità mirato alla soddisfazione del
cliente
Ieri la cultura della qualità era una CULTURA DI Oggi la qualità è una CULTURA DEI FINI: proiezione
MEZZI ed attenzione verso:
ESIGENZE
DESIDERI
BISOGNI
PASSAGGI FONDAMENTALI
Qualità di prodotto Qualità di processo
Qualità ottenuta dalla selezione del prodotto Qualità del corretto funzionamento del sistema
aziendale
Quality assurance (ISO 9000:94) Customer Stisfaction (UNI EN ISO 9000:2005)
Qualità legata ai mezzi Qualità legata ai bisogni
L’italia attraverso il SINCERT è membro dell’EAC (istituto di accreditamento europeo). Il SINCERT accredita
all’ICMQ (organismo di certificazione)
UNI: (ENTE NAZIONALE ITALIANO DI UNIFICAZIONE) è l’ente di normazione italiano e aderisce all’ISO.
Promulga norme tecniche e garantisce le attività di certificazione e di prova impiegando SINCERT cioè
impiegando un organo di accreditamento. L’attività dell’UNI consiste:
SICEV: (SITEMA CERTIFICAZIONE E VALUTATORI) insieme che comprende i valutatori impiegati dal SINCERT
nel controllo di ICMQ
1 RISK MANAGEMENT
La Project Management Body of Knowledge (PMBOK) è una guida, pubblicata dal Project Management
Institute (PMI), che ha lo scopo di documentare e standardizzare le pratiche comunemente accettate
di project management. All’interno della guida, tra gli aspetti fondamentali troviamo la RISK ANALYSIS
PMBOK
TIME management
COST management
COMMISION management
RISK ANAYSIS management
QUALITY ASSURANCE
CONTRACT management
HUMAN RESOURCES
SCOPE management
Gli aspetti del RISK MANAGEMENT si ritrovano nella fasi di MONITORAGGIO E CONTROLLO del PM
Una parte molto importante del Project Management è il RISK MANAGEMENT in quanto i rischi non gestiti
e non mitigati sono una delle cause principali di fallimento dei progetti. Dunque la gestione dell’imprevisto
assume un ruolo fondamentale nell’ingegnerizzazione dei processi.
1. “Il rischio è la possibilità che si produca un evento sfavorevole, che comporta delle conseguenze sul
costo e sulla durata di un operazione che si traduce matematicamente per mezzo di un GRADO DI
DISPERSIONE dei valori possibili intorno al VALORE PROBABILE che quantifica l’evento e di una
probabilità che il valore finale rientri entro limiti accettabili”. AFITEP AFNOR, Vocaboulaire de Project, AFNOR,
Paris, 1989
2. “Il rischio è la probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impego,
ovvero di esposizione, di un determinato fattore”. Circolare n°102/95 del 7 agosto 1995, Decreto legisl ativo
19/09/94, n °626
3. “Il rischio è la possibilità di conseguenze dannose o negative a seguito di circostanze non sempre
prevedibili”. Vocabolario della lingua Italiana N.Zingarelli, Zanichelli, Bologna, 2000
4. “Il rischio è uno scarto giudicato inaccettabile in rapporto ad un criterio utilizzato nel controllo, sia
che lo scarto risulti da un’alea sia da un incertezza”. Courtot H., La Gestion Des Risques Dans les Projects, IAE de
Paris, Ed. Economica de Paris, 1998
5. "Il rischio è la possibilità prevedibile di subire un danno, un evento negativo o simili, come
conseguenza del proprio comportamento o di difficoltà oggettive; circostanza o evento a cui è
connessa tale possibilità, situazione critica in cui si trova”. Il grande Dizionario Italiano dell’uso di Tullio De Mauro
ACCIDENT = INCIDENTE: risultato di una serie di eventi che generalmente produce ferite non
intenzionali, morti o danni patrimoniali
DAMAGE = DANNO: entità o gravità della ferita o della perdita, fisica o funzionale che potrebbe
determinarsi se si perdesse il controllo su un pericolo
HAZARD = PERICOLO: una condizione o una situazione che può potenzialmente determinare una
conseguenza non desiderata, che può portare ferimento o morte
DANGER = PERICOLO: espresso come esposizione relativa ad un HAZARD. Può essere ridotto con
opportune precauzioni
R = f (P, D, E)
Il rischio può essere espresso da una funzione matematica di tipo probabilistico che lega almeno tre
parametri quali:
P: probabilità di accadimento
D: entità di danno
E: grado di esposizione
INCERTEZZA O INDETERMINATEZZA
PERDITA
Il RISCHIO è un ambiente dove le informazioni sono aleatorie e probabilistiche, cioè ad una STRATEGIA è
associato un gruppo di possibili risultati
L’INCERTEZZA è un ambiente dove il gruppo dei possibili risultati di una strategia non è ben noto e allora le
probabilità non sono misurabili.
Spesso il concetto di RISCHIO viene confuso con uno dei suoi parametri. Di seguito due definizioni di Frank
Knight:
RISCHI di una azione: sono rappresentati dalla mancanza di certezza su quello che accadrà, ma allo
stesso tempo sulla conoscenza della probabilità di accadimento
INCERTEZZA è invece, una condizione nella quale manca questa conoscenza della probabilità
DISCREZIONALITA’ del rilevatore che può attribuire INPUT e valutare OUTPUT troppo
soggettivamente
RISPOSTA INDIVIDUALE dei soggetti investiti dall’evento
Pratica professionale
Dati statistici
Ricorrenza di alcuni eventi
La risposta del FATTORE UMANO intesa come modalità di interazione del soggetto sottoposto a una
situazione di rischio, invece è motivo di maggiore incertezza e il problema in altri termini è:
PERCEZIONE
ELABORAZIONE INDIVIDUALE
che attraverso l’individuazione degli OBIETTIVI consenta di GESTIRE l’indagine compatibilmente con
la STRUTTURA di riferimento e il TEAM di lavoro disponibile di reperire le RISORSE necessarie
all’indagine stessa
Consentano all’indagine di gestire in modo sistematico i rischi di progetti anche complessi. Si tratta
essenzialmente di strumenti per la gestione scientifica dell’indagine stessa:
o Schemi di valutazione
o Simulazione di processi
o Organizzazione delle informazioni
Si individua in ambito costruzioni cinque tipologie di rischio, derivante dalle cause più disparate:
RISCHIO TECNICO
RISCHIO INFORTUNI
RISCHIO AMBIENTALE
RISCHIO ORGANIZZATIVO
RISCHIO ESTETICO
La valutazione e gestione del rischio ha come finalità la riduzione del RISCHIO di:
PERDITE
CATTIVA QUALITA’ dei prodotti consegnati
Per l’AMBIENTE (diminuzione consumo energia da materiali grezzi)
Per i LAVORATORI (riduzione possibilità incidente)
Per gli UTENTI (costi investimento e qualità del prodotto)
Il processo di produzione viene investito totalmente dall’analisi del rischio può esprimersi pertanto in
termini di:
1.5.5 METODI
FMEA
MATRICE DEI RISCHI
METODO AD ALBERO
LISCA DI PESCE
3 - LISCA DI PESCE
Segue ad un ceckup completo del luogo di lavoro cercando di individuare tutte le fonti di rischio. È uno
strumento di rilevazione di uno stato di fatto che però deve contenere un programma di interventi.
CHI PARTECIPA?
Il datore di lavoro
Il medico competente
Il RSPPR
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
COSA CONTIENE?
L’analisi e la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro e i criteri per la
valutazione della stessa.
Valutazione ammortamento:
Si intende l’accantonamento di capitale corrispondente alla vita di una macchina che serve a compensare la
spesa d’acquisto della macchina stessa oltre alla rimunerazione del capitale investito
• IL DPR 547/55 regolava e disciplinava l’utilizzo delle macchine in relazione alle singole caratteristiche e
alle singole fasi di lavorazione; ma è stato superato per via della notevole evoluzione che si è avuto.
Questo conteneva informazioni: sui rischi, sul corretto uso e sulle responsabilità. È stato integrato col
DPR459/96 e DLgs 494/96. Adesso vale solo il D.Lgs 81/08.
FORMAZIONE
in caso di inchiesta in seguito a infortunio sul lavoro si valuta sempre se ciò è avvenuto per
malfunzionamento della macchina o per imperizia del lavoratore; è necessario prevedere allora un’attenta
formazione di chi usa i macchinari. È fondamentale l’uso del:
-manuale d’uso
-manuale di manutenzione
•In mancanza di tali libretti, pur essendo nuova e perfettamente funzionale la macchina non è a norma.
•Per la sicurezza è necessario anche mantenere sempre in condizioni buone la macchina attraverso la
manutenzione periodica.
I tecnici intervengono nella fase di prevenzione e protezione con il documento di analisi dei rischi (come
richiesto dal D.Lgs. 81/08) ma sono coinvolti anche nell’acquisto, nella gestione dei manuali d’uso e nella
manutenzione delle macchine.
I tipi di macchine da cantiere più diffuse sono quelle per il sollevamento ed il trasporto dei carichi. I
principali tipi di macchine per il sollevamento sono le gru che a seconda della loro strutturazione costruttiva
possono essere:
_ a ponte (ex. carro ponte)
_ a fune (ex. Blondin)
_ a braccio (a torre, Derrick)
_ a sbalzo ( da parete o a bicicletta)
Grado di ribaltamento:
.
Dispositivo di massimo carico: quando il carico applicato è maggiore del carico ammissibile, lo scompenso
viene misurato da un dinamometro, ed entra in funzione un allarme per il gruista
Dispositivo di arresto: immediato in caso di mancanza di corrente elettrica, Sistema difrenata morbida:
attenua le modalità e i tempi di frenata.
La base deve essere sicura, rappresenta il punto più critico e di maggiore destabilizzazione della struttura.
La base risulta critica specialmente se funziona come un carrello ferroviario, appoggiato sui binari.
Sistemi di ancoraggio:
Se il vento supera i 70km/h si interviene bloccando le ruote in un area appositamente allestita e ancorando
la gru a terra tramite appositi tiranti.
La gru è alimentata elettricamente e deve soddisfare tutte le norme di sicurezza per queste
apparecchiature, l’elevata mobilità alla sua base fa si che il cavo debba avere un certo franco, e dovrà
essere avvolto ad un rocchetto onde evitare cavi penzoloni.
La gru arriva in cantietre a pezzi che vengono assemblati in loco, la torre ha una forma scatolare ed è
composta da moduli in metallo, il braccio è in uno o due pezzi.
Gru Derrik
Tipi di movimento:
1) Rotazione
2) Sollevamento
3) Variazione dello sbraccio
Vantaggi di utilizzo:
1) Notevoli altezze di antenna, fino a 100m
2) Notevoli sbracci, fino a 80m
3) Notevoli portate, fino aa 12t
Gru Bondin
Costruito da una fune con sorretta alle estremità di due poligoni, lungo la quale si muove il carrello.
Tipi di movimento:
1) rotazione
2) sollevamento
3) traslazione lungo la fune
Vantaggi:
1) notevole altezza delle antenne: fino a 60m
2) notevoli sbracci, fino a 1000m
3) notevoli portate, fino a 6t
I due piloni possono essere fissi o mobili, di solito uno è fisso e l’altro è mobile, lungo una via di corsia che
ruota intorno all’altro con un raggio m
Dove p è il peso per unità di lunghezza del cavo, H tensione della fune tesa. P carico utile, più benna.
Apripista (Bulldozer)
Sono macchine cingolate dotate nella parte anteriore di una grande lama (dozer), la quale affondata nel
terreno da due pistoni idraulici, con il moto del mezzo spinge, sposta, livella il materiale di risulta.
Motorgrader
È un livellatore di materiale di finitura molto preciso e veloce. Viene usato per
stendere il materiale "bianco" nella costruzione delle strade, cioè l'ultimo strato di
ghiaia prima della asfaltatura. Viene usato anche per lavori di livellamento, taglio
canali, profilature di scarpate.
Scraper
Sono degli speciali autocarri che si caricano da soli avendo il cassone sospeso tra i
due assi. Mentre la macchina avanza, il cassone si abbassa sul terreno con un
"tagliente" ed il materiale va a riempire il cassone. Sono macchine ideali per
spostare grandi quantità di materiale su brevi distanze.
2. 2 Macchine per il caricamento del materiale e lo scavo
Caricatori
Sono le cosiddette pale gommate o cingolate. Le pale gommate vengono utilizzate per il carico del
materiale smosso (es. sabbia, ghiaia, terra). Sono agili e veloci e possono, se abilitate, percorrere le strade
pubbliche. Le pale cingolate sono più lente ma hanno maggior potere "penetrante" nel
terreno con i denti della benna. Queste pale vengono utilizzate per scavare, spandere,
stendere materiale e possono essere dotate nella parte anteriore del "ripper". Il ripper
é un dente che penetra nel terreno coeso per spaccare roccia, terreni particolarmente
compatti ecc.
Escavatore
L'escavatore idraulico é l'incontrastato "re" delle macchine movimento terra. È la
macchina movimento terra più versatile e importante oggi in commercio, con una
quota di impiego di oltre il 50% rispetto alle altre macchine. L'escavatore idraulico
può essere cingolato o gommato. In questo ultimo caso, se abilitato può circolare
sulle strade pubbliche.
Con l'escavatore idraulico si eseguono scavi di sbancamento, carico di materiale, scavi in sezione ristretta
per fondazioni, canalizzazioni, sistemazioni idrauliche, formazioni di scarpate, argini fluviali, ecc. Se dotato
di particolari accessori può posare manufatti, come armature, tubazioni, etc... Al posto della benna possono
essere montate speciali attrezzature da lavoro come pinze idrauliche per il
cesoiamento di manufatti in ferro, calcestruzzo, e se dotati di cabina "blindata" possono essere adibiti a
demolizione di fabbricati. Possono essere dotati di "martellone" per demolizioni di grandi masse di roccia e
manufatti stradali, come pilastri, fondazioni ed altri.
Terne
Le terne rappresentano un segmnto particolare delle mmt. Nascono in origine
all’applicazione su trattori agricoli di una benna di caricamento nella parte anteriore e
di un braccio dotato di un piccolo cucchiaio, montato posteriormente. Sono macchine
molto versatili e utilizzate in lavori di piccola entità, in spazi circoscritti, per l’esecuzione
di canalizzazione, pulizia canali, fosse, scavi non molto profondi, sistemazioni forestali e
agricole.
Miniescavatori (Bobcat)
Sono macchine di piccole dimensioni e di ridotte capacità di scavo. Sono però molto
efficienti e di facile uso e costruite per lavorare in spazi ristretti. Hanno particolarità
costruttive uniche come ad esempio il Bobcat che é una pala caricatrice, priva di ruote
sterzanti. La sua manovrabilità avviene frenando le ruote in gomma come nei mezzi
cingolati.
Dumper
Essi vengono utilizzati nell'ambito di un cantiere sia edile che stradale e sono adibiti
esclusivamente al trasporto di materiale. Possono spostarsi sui terreni accidentati e
non pavimentati e sono dotati di cassone ribaltabile. In genere non possono circolare
sulle strade pubbliche.
Autocarri – articolati
Gli autocarri sono utilizzati per il trasporto di terra, ghiaia, sabbia, in quanto sono omologati per circolare
sulle strade pubbliche. Sono dotati di cassone ribaltabile anche di grandi dimensioni (mc 20)
2. 4 Posatubi
Si tratta di macchine utilizzate per eseguire lavori di trasporto e posizionamento di tubi, prevalentemente di
grande diametro, per l'esecuzione di oleodotti etc... Sono costituite da un corpo semovente,
prevalentemente su cingoli, con, montato trasversalmente alla macchina, un sistema di sollevamento per la
movimentazione ed il posizionamento dei tubi, equilibrato da una adeguata zavorra aggiuntiva. Come
"posatubi" si intendono anche quei dispositivi,
montati prevalentemente su terne, per lo scavo e la posa adi tubazioni flessibili di piccolo diametro.
2.5 Compattatore
Sono macchine utilizzate prevalentemente nei lavori stradali e sono costituite da un corpo macchina
semovente la cui traslazione e la contemporanea compattazione del terreno o del manto bituminoso,
avviene mediante due o tre grandi cilindri metallici (la cui rotazione permette l'avanzamento della
macchina), adeguatamente pesanti, lisci o, eventualmente (solo per compattazione di terreno), dotati di
punte per un’azione a maggior profondità.
La preparazione del cantiere inizia dopo l’assegnazione dell’appalto, due o tre mesi prima dell’ordine di
servizio di inizio lavori. Prima dell’inizio della fase di costruzione il CSP ha redatto un piano per
l’organizzazione del cantiere (Piano di Sicurezza e Coordinamento - PSC). All’interno del documento sono
contenute indicazioni riguardanti la planimetria e il cronogramma delle lavorazioni, nella fattispecie:
Tavole
Planimetria ubicativa
Pianta delle fondazioni
Planimetria dei piani
Disegni esecutivi
Quadri elettrici
Baracche e servizi igienici
Segnalitiche
Procedure di sicurezza
La fase d’installazione del cantiere comporta l’accertamento preliminare delle eventuali fonti di pericolo
presenti, anche con indagini presso gli uffici competenti proprietari dei sottoservizi.
L’area del cantiere è recintata con steccati di legno, lamiera o reti arancioni di tipo stradale. Nel caso in cui
l’area da delimitare occupi la sede stradale, occorre stabilire, con l’ente proprietario dello stesso, il tipo di
segnalazione provvisoria da utilizzare durante la posa della recinzione e per tutto il periodo d’occupazione.
Le linee elettriche aeree, eventualmente interferenti, con l’operatività dei mezzi, dovranno essere deviate o
protette previo accordo con gli enti proprietari.
Le baracche che compongono l’impianto igienico assistenziale sono posate, con l’ausilio di gru, su dei
supporti di legno. Gli allacciamenti comportano l’esecuzione di piccoli scavi, in genere realizzati a mano o
con mini escavatori. I sottoservizi, presenti nelle vicinanze degli scavi o demolizioni, vengono
opportunamente segnalati demarcando la relativa fascia di rispetto. L’installazione della gru, come per gli
allacciamenti, può comportare l’esecuzione di piccoli scavi e opere di carpenteria per la costruzione del
basamento.
La preparazione delle aree di stoccaggio, per i materiali da costruzione o per i rifiuti da avviare a discarica,
può comportare il livellamento del terreno con l’utilizzo di macchine movimento terra e/o attrezzi per la
demolizione.
Per le bombole di gas compresso o liquefatto occorre approntare un deposito appartato ed adeguato.
Lavori pubblici
L’obiettivo della nuova normativa è migliorare la qualità edilizia controllando la spesa pubblica. Ciò avviene
differenziando e razionalizzando le specifiche competenze con una distinzione netta tra coloro che
rappresentano la domanda e l’ offerta, e identificando gli imput e gli output di ciascuna fase costruttiva
attraverso il project managament.
Programmazione
Progettazione
Direzione Dei Lavori
Concessioni L.P.
La Nuova Normativa Nei Lavori Pubblici
Collaudo
Regolamentazione Appalti
Supporto Tecnico –Amministrativo
Il governo redige insieme alla legge un regolamento di disciplina degli appalti e delle concessioni, modalità
di progettazione penali procedure di collaudo, obblighi assicurativi, quote di subappalto. Insieme alla legge
è stato fatto un regolamento attuativo di 15 titoli divisi in capi a loro volta separati in sezioni. In questo
regolamento viene definita l’autorità di vigilanza che vigila sugli appalti e i contenuti minimi del contratto.
La programmazione delle attività viene fatta ogni tre anni dall’ente e parte da un’analisi di risorse
finanziarie ed è affidata al responsabile di procedimento RUP.
E’ un tecnico della P.A, definita stazione appaltante, nominato prima dell’elenco annuale dei lavori. E’
responsabile della fase di progettazione affidamento e esecuzione. Può coincidere con il progettista e
quindi anche con il D.L e può essere affiancato da un responsabile del programma. Il RUP fornisce dati
formula proposte e a ogni passaggio della progettazione verifica la coordinazione e il successo della varie
attività in termini:
costi
qualità
prestazioni
La certificazione della qualità risponde a dei codici di normativa sia italiana sia europea e si basa sui
seguenti elementi:
Progetto preliminare
l progetto preliminare è un elaborato prodotto in fase di progettazione, e rappresenta il primo dei tre livelli
di definizione nella stesura di un progetto definiti dalla normativa italiana. Esso "stabilisce i profili e le
caratteristiche più significative degli elaborati dei successivi livelli di progettazione" in funzione del tipo di
intervento. Esso si compone di vari elementi, la cui presenza è tuttavia lasciata a discrezione del RUP che
ne valuta la necessità:
relazione illustrativa;
relazione tecnica;
studio di prefattibilità ambientale;
indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche preliminari;
planimetria generale e schemi grafici;
prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
calcolo sommario della spesa.
Nel caso in cui il progetto debba essere posto a base di gara per concessioni di lavori pubblici o appalti
concorso dovrà contenere anche:
relazioni e grafici relativi alle indagini necessarie (di natura geologica, geotecnica, idrologica,
idraulica e sismica);
uno speciale capitolato prestazionale.
Se il progetto è posto a base di gara per l'affidamento di concessioni di lavori pubblici dovrà essere
corredato di piano economico e finanziario di massima.
Progetto definitivo
Il progetto definitivo "contiene tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio della concessione edilizia,
dell'accertamento di conformità urbanistica o di altro atto equivalente." Rappresentando la fase successiva
al progetto preliminare, è redatto sulla base delle indicazioni contenute in quest'ultimo, e delinea gli aspetti
fondamentali del progetto esecutivo. Esso comprende:
Progetto esecutivo
l progetto esecutivo rappresenta l'ingegnerizzazione di tutti gli interventi previsti nelle precedenti fasi di
progettazione in ogni particolare, rappresentando così la fase tecnicamente più definita dell'intera
progettazione. Da esso risulta esclusa solo la progettazione del cantiere e delle relative opere provvisorie.
Il progetto esecutivo è redatto sulla base delle direttive fornite dal progetto definitivo e si compone dei
seguenti elementi:
Nomade
Stagionale
Produce solo prototipi
Instabile per le oscillazioni del mercato e cambiamenti delle risorse umane.
Il cantiere è’ una fase fondamentale del processo edilizio, che consiste nella realizzazione dell’opera, che
necessita di collegamento e coordinamento con le fasi precedenti (ideazione, pianificazione,
programmazione, progettazione), e che richiede la gestione di mezzi (macchine, strumenti, materiali) di
uomini (mano d’opera) tempi e denaro.
Cantiere Storico
Sperimentazione e definizione in situ delle soluzioni: tipologica, tecnologica e costruttiva
Strumenti realizzati in situ
Materiali e componenti in situ
Mano d’opera a buon mercato
Cantiere moderno
meccanizzazione spinta
corretta programmazione
razionale approvvigionamento dei materiali a piè d’opera
disponibilità di un progetto costruttivo che riduca le possibilità di “variazioni” e varianti in corso
d’opera
definizione precisa delle responsabilità di lavorazione alle varie fasi
affiatamento e motivazione delle risorse umane
garanzia di incolumità nel corso delle lavorazioni
Cantiere futuro
Il cantiere futuro rassomiglierà sempre di più ad un’officina meccanica, perché:
i tempi ed i costi saranno sempre più sotto controllo
i manufatti edilizi saranno sempre più meccanizzati ed automatizzati per cui la loro realizzazione
sarà sempre più assimilata a quella di una macchina
la mano d’opera sempre più formata sui principi della meccanica e dell’informatica
Progetto delle attività
fasi di realizzazione dell’opera
tempi di realizzazione dell’opera
individuazione del tipo e del numero di risorse umane necessarie
tipi di attrezzature necessarie
sequenza delle fasi costruttive
modalità di redazione del piano della sicurezza
individuazione del tipo e delle quantità di materiali
La fase operativa che possiamo definire di organizzazione della gestione del cantiere, stabilisce:
i ruoli, le responsabilità e le competenze per la sicurezza
i ruoli, le responsabilità e le competenze per la corretta esecuzione dei lavori (sia in termini di
impostazione che di controllo)
i ruoli, le responsabilità e le competenze per la programmazione e l’organizzazione della mano
d’opera
i ruoli, le responsabilità e le competenze per l’espletamento degli adempimenti previsti dalle
normative vigenti
i ruoli, le responsabilità e le competenze per le verifiche sulle forniture dei materiali
Zonizzazione
Zone fisse
area occupata dall’edificio in costruzione
zona uffici
zona servizi e refettorio
zone di viabilità interna per il transito dei veicoli
Zone variabili
zona di deposito delle barre per calcestruzzo armato
zona di deposito leganti in sacchi
zona di deposito del legname
zona di confezionamento degli impasti
Zone fisse/variabili
zona di lavorazione del ferro
percorsi delle attrezzature per i trasporti interni
l’area da recintare deve essere sufficientemente grande da consentire l’installazione delle
attrezzature necessarie a ridosso della costruzione
l’ingresso e l’uscita devono essere posizionati in maniera da essere compatibili con la viabilità
esterna
gli uffici e i servizi devono essere in prossimità dell’ingresso del cantiere
i percorsi interni devono essere tali da favorire la gestione del traffico
le macchine per il sollevamento devono essere scelte in funzione delle caratteristiche del cantiere
gli sbracci delle gru devono essere previsti in modo da raggiungere agevolmente le aree di scarico e
deposito del cantiere
sui terreni in declivio è necessario prevedere opere di stabilizzazione del terreno
LAYOUT DI CANTIERE
Concessione edilizia (IMPRESA)
Designazione dei lavoratori incaricati della gestione delle situazioni di emergenza (IMPRESA)
Notifica Preliminare (COMMITTENTE o RL) Il committente o il responsabile dei lavori, prima dell’inizio dei
lavori, trasmette all’Azienda unità sanitaria locale e alla Direzione provinciale del lavoro territorialmente
competenti un documento con il quale li informa dell’inizio dei lavori; tale notifica può essere definita la
carta d’identità del cantiere e dei soggetti impegnati nell’applicazione e nel rispetto delle norme
antinfortunistiche. Copia della notifica deve essere affissa in maniera visibile in cantiere.
PSC (CSP – CSE) E’ il documento attraverso cui il coordinatore in fase di progettazione (e quello in fase di
esecuzione per gli adeguamenti) individuano, analizzano e valutano i rischi legati all’esecuzione delle
lavorazioni definendo le corrispettive misure di prevenzione e protezione, le procedure da adottare e la
stima dei costi.
POS (IMPRESA) La valutazione dei rischi in cantiere (POS) rappresenta l’adattamento della valutazione
omogenea aziendale allo specifico ambiente di lavoro. Il POS è il documento che il datore di lavoro
dell’impresa esecutrice redige in riferimento al singolo cantiere interessato. Il POS è il piano
complementare di dettaglio del Piano di sicurezza e coordinamento redatto dal coordinatore per la
sicurezza in fase di progettazione.
PSS ( IMPRESA AFFIDATARIA) Tale piano non coincide con il POS dell’impresa stessa in quanto i due
documenti hanno due finalità diverse: il POS analizza le fasi di lavoro eseguite dall’impresa mentre il PSS
delinea le modalità di applicazione delle norme antinfortunistiche da attuare nell’intervento nel suo
complesso, valide quindi per le sue subappaltatrici se previste.
Libretto di Omologazione degli apparecchi di sollevamento con portata > 200 Kg (IMPRESA – ISEPL)
Richiesta di Verifica da parte dell’ASL dell’apparecchio di Sollevamento quando a terra (IMPRESA – ASL)
Richiesta di Verifica da parte dell’ASL dell’apparecchio = = installato e prima dell’utilizzo (IMPRESA – ASL)
Richiesta di Verifica annuale dell’apparecchio di Sollevamento con portata > 200 Kg ( IMPRESA – ASL)
Ponte sviluppabile a funi su carro e ponte mobile sviluppabile: libretto di omologazione (ISPESL – ASL)