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IVA ridotta

nell’edilizia
I beni finiti, gli interventi agevolati,
le norme e le interpretazioni.

Edizione 2018

Istruzioni per l’uso


Carissimi Soci,

l’edizione 2018 delle “Istruzioni per l’uso” dedicate alle modalità applicative dell’IVA ridotta
nel settore dell’edilizia, oltre a fare riferimento alle consuete casistiche legate agli interventi
di nuova costruzione e di recupero del patrimonio edilizio privilegiando gli aspetti di imme-
diato interesse per la generalità delle aziende associate, cioè quelli concernenti la cessione
dei prodotti (“beni finiti” e semilavorati) abitualmente trattati dalle aziende distributrici del
settore idrotermosanitario, presenta alcune importanti modifiche relative al “Testo Unico
dell’Edilizia” (D.P.R. 380/2001); ricordiamo in particolare che l’art 3 comma 1 lett. b) era
stato modificato dal c.d. decreto “Sblocca Italia” (decreto legge n. 133 del 12 settembre
2014, convertito in legge n. 164 dell’11 novembre 2014), il quale aveva ampliato il concetto
di “manutenzione straordinaria”.

Resta inteso che, stante l’estrema eterogeneità delle casistiche previste dalla normativa,
l’opuscolo non può essere del tutto esaustivo ma ha l’obiettivo di proporsi come agile stru-
mento di consultazione e aggiornamento, fornendo un quadro sintetico e generale della
materia; Vi ricordiamo comunque che ulteriori informazioni ed approfondimenti sono dispo-
nibili all’interno del sito ANGAISA (Area Normative/Fisco).

Ricordiamo che le aziende associate possono avvalersi di un servizio di consulenza telefo-


nica e via e-mail (diritto.impresa@angaisa.it) in funzione del quale è possibile ottenere
chiarimenti, consigli, indicazioni in merito alle pratiche concernenti l’applicazione di aliquote
IVA 4% e 10% da parte della propria clientela privata e professionale.

Come sempre, le novità più significative che potranno interessare in futuro la materia, ver-
ranno tempestivamente segnalate a tutti i Soci all’interno del portale www.angaisa.it e
attraverso il bollettino informativo “ANGAISA Informa”.

IL SEGRETARIO GENERALE
dott. Corrado Oppizzi

Milano, marzo 2018

L’elaborazione del testo è stata realizzata a cura di ANGAISA a fini informativi e divulgativi e non può compor-
tare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.
INDICE

LE CESSIONI DI BENI FINITI.......................................................................................pag. 3

I BENI FINITI: caratteristiche ed elenchi esemplificativi..............................................pag. 4

GLI INTERVENTI EDILIZI AGEVOLATI: le aliquote IVA applicabili..............................pag. 8

IVA RIDOTTA 4% - Cessione beni finiti........................................................................pag. 10


Nuove costruzioni........................................................................................................pag. 10
Gli immobili agevolati...................................................................................................pag. 10
Ampliamento e completamento..................................................................................pag. 11
Gli ausili per disabili.....................................................................................................pag. 12

IVA RIDOTTA 10% - Cessione beni finiti......................................................................pag. 14


Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.........................................................pag. 14
Opere interne...............................................................................................................pag. 17
Modifica destinazione d’uso........................................................................................pag. 17
Gli immobili agevolati...................................................................................................pag. 17
Edifici assimilati alle case di abitazione......................................................................pag. 18
Urbanizzazioni e altri interventi agevolati.....................................................................pag. 18
Impianti solari termici...................................................................................................pag. 19
Impianti solari fotovoltaici............................................................................................pag. 19

LE PRESTAZIONI DI SERVIZI......................................................................................pag. 21

SANZIONI E RESPONSABILITÀ DEL VENDITORE.....................................................pag. 24

DICHIARAZIONI DI RESPONSABILITÀ.......................................................................pag. 26

ANGAISA
rappresenta la Categoria nell’ambito delle Istituzioni
Italiane aderendo alla Conferazione Generale Italiana
delle Imprese delle Attività Professionali e del Lavoro
Autonomo.
LE CESSIONI DI BENI FINITI

Per quanto riguarda le cessioni di beni, Naturalmente ad ogni cessione di beni


sono sostanzialmente tre le condizioni che deve essere applicata l’aliquota vigente al
devono sussistere per poter applicare le momento dell’effettuazione dell’operazio-
aliquote IVA ridotte nell’edilizia nel pieno ne ex art. 6 D.P.R. 633/1972 (“Testo Unico
rispetto della normativa fiscale vigente: IVA”).

1. l’oggetto della cessione deve riguardare L’acquisto dei beni finiti per un intervento
beni “finiti” (vedi paragrafo seguente); “agevolato” consente di applicare l’agevo-
lazione fiscale ai beni, diversi dalle materie
2. i beni finiti devono essere utilizzati per prime e semilavorate, acquistati sia da un
uno degli interventi edilizi “agevolati” soggetto che effettua l’intervento in econo-
per i quali è prevista l’applicazione del- mia, sia da parte di chi esegua i lavori in
l’aliquota IVA ridotta 4% o 10%; appalto o subappalto; naturalmente, an-

IVA RIDOTTA
che in questo caso, l’acquirente (es.: su-
3. l’acquirente deve rilasciare una dichia- bappaltante installatore) dovrà rilasciare al
razione di responsabilità circa l’utilizzo commerciante un’apposita dichiarazione
dei beni finiti stessi; è inoltre opportuno di responsabilità che attesti la destinazio-
che venga allegata la fotocopia del ti- ne d’uso finale dei beni stessi, come pun-
tolo abilitativo necessario per effettua- tualizzato dalla circolare Ministero Finanze
re l’intervento edilizio (DIA, SCIA, Co- n. 1/E del 2 marzo 1994.
municazione Inizio Attività o Permesso 3 «
di costruire).
I BENI FINITI
Caratteristiche ed elenchi esemplificativi

Le cessioni di beni con aliquota IVA ridotta struttura della quale fanno parte e che con-
devono essere relative a beni “finiti”: deve servano, quindi, la propria individualità”. In
trattarsi cioè di beni che, incorporandosi base al principio richiamato dal Ministero
nei fabbricati senza perdere la loro indivi- delle Finanze, possono essere conside-
dualità, ne costituiscono elementi struttu- rati a tutti gli effetti “beni finiti” del Settore
rali e/o funzionali, diventando quindi parti Idrotermosanitario, con conseguente ap-
integranti dei fabbricati stessi. plicabilità delle aliquote IVA ridotte:

Le caratteristiche dei “beni finiti” sono sta- • apparecchi idrosanitari in vitreous chi-
te puntualizzate dal Ministero delle Finanze na, fire clay e altri materiali;
con la Circolare n. 14/330342 del 17 aprile • bruciatori per caldaie;
1981: “ai fini della identificazione – dei beni • cabine doccia (comprensive di box-
ammessi al suddetto particolare trattamen- doccia e piatto doccia);

IVA RIDOTTA
to di aliquota – vale il criterio – enunciato • cabine doccia-sauna (comprensive di
nella circolare n. 25 del 3 agosto 1979 box-doccia e piatto doccia);
– della permanenza del carattere della “in- • caldaie per riscaldamento a gasolio, a
dividualità” dei beni stessi anche successi- gas, a carbone o funzionanti con altri
vamente al loro impiego nella costruzione. tipi di combustibile;
Pertanto, non rientrano nell’ambito applica- • caminetti;
tivo della disposizione …… omissis…… • cassette di scarico esterne e/o da in-
quei beni che, pur essendo prodotti finiti casso; 4 «
per il cedente, costituiscono invece mate- • centraline elettroniche ed apparati di
rie prime e semilavorate per l’acquirente, controllo per impianti di riscaldamento
quali mattoni, maioliche, chiodi, tondini di e/o condizionamento;
ferro, calce, cemento, pozzolana, gesso, • condizionamento (impianti);
ecc…… omissis…… possono conside- • contatori e misuratori per impianti
rarsi beni assoggettabili all’aliquota del 2% idraulici e di riscaldamento;
[N.B.: attualmente 4%], purché, beninteso, • depuratori;
risultino da dichiarazione dell’acquirente • dolcificatori d’acqua;
e sotto la sua responsabilità, forniti per la • filtri;
costruzione degli immobili agevolati, gli • flessibili;
ascensori, i sanitari per bagno (lavandini, • impianti solari termici;
vasche, ecc.), i prodotti per impianti idrici, • impianti fotovoltaici;
per gli impianti di riscaldamento (caldaia, • impianti irrigazione (se accessori);
elementi di termosifoni, tubazioni, ecc.), • infissi;
per impianti elettrici (contatore, interruttori, • lavabi (anche comprendenti compo-
filo elettrico, ecc.), e per impianti del gas nenti arredo bagno, purché il prodotto
(contatore, tubazioni, ecc...). sia caratterizzato da un singolo codice
articolo);
A sua volta, la Risoluzione Ministero Fi- • lavelli in acciaio inox;
nanze n. 39/E del 9 marzo 1996 precisa • minuterie per impianti idraulici, da ri-
che i “beni finiti” sono quelli “aventi ca- scaldamento e/o condizionamento;
ratteristiche tali da poter essere sostituiti • piatti doccia in ghisa, acciaio e altri
in modo assolutamente autonomo dalla materiali;
• pilettame; milavorati” dall’applicazione delle aliquote
• pompe e circolatori di tutti i tipi per uso IVA ridotte.
idraulico e/o di riscaldamento;
• raccorderia in ghisa, ferro, nera, zinca- Per maggior chiarezza espositiva, ripor-
ta, cromata; tiamo di seguito un elenco esemplificativo
• raccorderia in ottone, rame, bronzo; dei prodotti che non possono essere ce-
• radiatori a corpi scaldanti di tutti i tipi e duti con aliquote IVA ridotte:
materiali;
• rubinetteria cromata e rubinetteria gial- • battiscopa;
la esterna da incasso; • box/pareti doccia, in quanto caratte-
• saracinesche e valvole in ghisa; rizzati da un proprio singolo codice
• scaldabagni elettrici, a gas o funzio- articolo. A tale proposito segnaliamo
nanti con altri combustibili; che la Direzione Centrale Normati-
• scaldabagni solari; va (Settore Imposte Indirette – Ufficio
• scale a chiocciola; IVA) dell’Agenzia delle Entrate ha for-
• sifoname; nito ad ANGAISA una specifica con-
• stufe (integranti impianti di riscalda- sulenza giuridica (n. 954-21/2010 del

IVA RIDOTTA
mento che non si caratterizzino come 09.12.2010) con la quale si puntualiz-
semplici elettrodomestici); za, fra l’altro, quanto segue: [Per poter
• tubazioni e altri manufatti in ghisa, fruire delle aliquote IVA ridotte nei casi
acciaio, plastica, piombo e/o altri ma- previsti dalla legge] “come chiarito dal-
teriali per impianti di scarico di acque l’Amministrazione finanziaria con la riso-
bianche o nere; luzione n. 353485 del 18 ottobre 1982,
• tubazioni in acciaio nero o zincato, in oggetto della cessione deve essere il
rame e altri materiali per impianti di ad- bene completo, ne sia o meno previ- 5 «
duzione di acqua calda e/o fredda; sta la posa in opera; nell’ipotesi in cui
• vasche idromassaggio; vengano cedute singole parti, ciascuna
• vasche in ghisa, acciaio e altri materiali. dovrà essere assoggettata ad aliquota
propria. Pertanto, ne deriva che i com-
Non possiedono invece le caratteristiche ponenti rappresentati dall’Associazio-
di “bene finito” i prodotti riconducibili alle ne istante [ANGAISA] ….. box doccia,
famiglie dell’arredobagno e dell’accesso- gruppi aste, colonne doccia per cabine
ristica in genere, così come i semplici elet- doccia – qualora ceduti singolarmente -
trodomestici (es.: stufette elettriche) che scontano l’aliquota IVA ordinaria. Ciò in
devono essere pertanto ceduti applicando quanto tali beni pur essendo facilmen-
l’aliquota IVA ordinaria. te individuabili, costituiscono elementi
strutturali del bene finito (… cabina
L’aliquota IVA ordinaria deve essere inoltre doccia); non appaiono, dunque, dotati
applicata nel caso in cui vengano cedu- di una propria individualità funzionale
te materie prime – es.: cemento – ovvero che, come sopra chiarito, caratterizza i
semilavorati – es.: piastrelle – anche se i “beni finiti” per i quali è previsto il regi-
prodotti venduti devono essere utilizzati me fiscale di favore”;
per costruzioni di case non di lusso o per • collanti;
interventi di recupero del patrimonio edili- • elettrodomestici;
zio “agevolati”. Ricordiamo che la tabella • ferro per cemento armato: ferro e ac-
A del D.P.R. 633/72 (istitutivo dell’IVA), parti ciaio tondo per cemento armato, in
II e III, è inequivocabile nell’escludere le barre lisce e in barre ad aderenza mi-
semplici cessioni di “materie prime e se- gliorata;
• idropitture; espansa in grana grossa, pietrisco cal-
• laterizi: comignoli e canne fumarie, careo, polistirolo liquido o in granuli,
elementi in laterizio per soletta mista e sabbia viva di cava o sabbietta viva di
nervature parallele con o senza alette fiume, silicio o simili, vermiculite espan-
ed elementi semplici, forati, mattoni an- sa;
che refrattari, tavelle e tavelloni, tegole; • materiali per pavimentazione interna
• leganti e loro composti: calce dolce e ed esterna: doghe e doghette in legno,
spenta, calce eminentemente idrauli- linoleum, listoni in legno, marmette e
ca, calce idrata, cementi normali e clin- marmettoni, moquette, pavimenti in
ker, malta, miscela per intonaco pron- gomma e in PVC, piastrelle di rivesti-
ta; mento murale in sughero, piastrelle in
• maniglioni (*); gres e di marmo, piastrelle per rivesti-
• manufatti e prefabbricati in gesso, ce- mento in maiolica, scaglie di spacco di
mento, laterocemento, ferrocemento, lastra di marmo, frammenti di lastra di
fibrocemento e anche con altri compo- marmo e pietra naturale per pavimen-
sti: blocchi cavi in conglomerati di ce- tazione, prodotto ceramico cotto deno-
mento e granulato in argilla espansa, minato biscotto, quarzo plastico, tesse-

IVA RIDOTTA
blocchi cavi prefabbricati in calcestruz- re di caolino smaltato per rivestimenti,
zo di cemento vibrocompresso, pali tessere di vetro per pavimenti e rivesti-
prefabbricati in calcestruzzo, pozzetti menti. A tale proposito segnaliamo che
in cemento prefabbricati, recinzione la recente Risoluzione Agenzia Entrate
prefabbricata costituita da pilastrini in n. 71/E del 25 giugno 2012 ha ribadito,
calcestruzzo armato; facendo riferimento agli interventi di ri-
• materiali di coibentazione, imperme- strutturazione edilizia, che l’acquisto di
abilizzazione, bituminosi e bituminati: pavimento in laminato (parquet) di tipo 6 «
agglomerato ligneo in lastre, bitume, flottante non sconta l’aliquota IVA ridot-
cartone bituminato e cilindrato, cemen- ta del 10% bensì quella ordinaria. Infatti,
to plastico bituminoso e fibra di amian- sebbene i pannelli di laminato possano
to, fibra di vetro, frammenti di sughero essere spostati facilmente in altro luo-
in lastre, idrofugo liquido e in polvere, go per essere di nuovo posati e creare
isolanti flessibili in gomma per tubi, una pavimentazione, nel momento in
lana di roccia, guaine impermeabili, cui vengono smontati perdono le loro
polistirolo espanso; caratteristiche strutturali di pavimenta-
• materiali e prodotti dell’industria lapi- zione e, pertanto, non possono essere
dea: alabastro, ardesia, caolino, dio- considerati come “beni finiti” dotati di
rite, granito, marmo, pietre calcaree e una propria individualità e autonomia
silicee, pietre di gesso, quarzite, sieni- funzionale. Più semplicemente si tratta,
te, travertino, serpentino, tufi, porfido, quindi, di materiale di rivestimento, ov-
feldspato, caolino; prodotti e sotto- vero di materie prime o semilavorate da
prodotti derivati dalla lavorazione dei impiegare per l’intervento in oggetto;
materiali dell’industria lapidea: argilla, • mobili e mobiletti;
calce, cubetti, gesso cotto, ghiaia, gra- • portarifiuti;
nulati, marmette e marmettoni, pietri- • porta salviette;
sco, polvere e similari, sabbia, selci; • portasaponette;
• materiali inerti: argilla, bentonite di tipo • sedili per WC;
medio, ghiaia, ghiaietta, graniglia per • specchi e specchiere;
trattamento superficiale e massiccia- • stucco;
te stradali, granulati di pomice, perlite • tappeti;
• tende per doccia; Più precisamente, nel caso delle pavi-
• tubi isolanti in polietilene; mentazioni (come avviene normalmente)
• vernici. l’accordo fra le parti deve presentare le
caratteristiche del cosiddetto “contratto di
Possono essere ceduti con IVA 4% in
(*)
risultato”, in cui il cedente si impegna non
quanto ausili per disabili alle condizioni semplicemente a consegnare uno o più
previste dalla normativa vigente. prodotti, ma a garantire la realizzazione
di un risultato finale (es.: pavimentazione
Ribadiamo che le semplici cessioni di pia- “a regola d’arte”) che richiede l’impiego
strelle devono sempre essere effettuate di una “organizzazione straordinaria del
applicando l’aliquota IVA ordinaria; è in- lavoro” con conseguente assunzione del
vece consentita l’applicazione dell’aliquo- rischio e garanzia nei confronti del cliente.
ta IVA ridotta nel caso in cui il contratto
– identificato o meno come cessione con
“posa in opera” – si possa configurare, a
tutti gli effetti, come una vera e propria pre-
stazione di servizi dipendente da contratto

IVA RIDOTTA
di appalto, in quanto prevale l’obbligazione
di “fare”, anziché quella di “dare”.

7 «
GLI INTERVENTI EDILIZI AGEVOLATI
Le aliquote IVA applicabili - Tabella riepilogativa

Prestazioni di servizi
Le nuove costruzioni Cessione beni finiti (contratti di appalto
subappalto)
Costruzione casa non di lusso (se
il committente possiede i requisiti 4% 4%
prima casa).
Costruzione casa non di lusso
(se il committente non possiede i 4% 10%
requisiti prima casa).
Costruzione casa non di lusso (se il
committente è un’impresa che effet-

IVA RIDOTTA
4% 4%
tua la costruzione per la successiva
vendita).
Costruzione casa non di lusso (se
il committente è un’impresa o ente
4% 10%
che non effettua la costruzione per
la successiva vendita).
Costruzioni fabbricati rurali ad uso
abitativo (se ricorrono le condizioni 4% 4% 8 «
previste da art. 9, D.L. 557/1993)
Costruzione edifici assimilati alle
case di abitazione non di lusso
10% 10%
(caserme, ospedali, case di cura,
collegi, orfanotrofi, ecc...).
Costruzione uffici, negozi, alberghi 22% 22%
Ampliamento casa non di lusso - se
il committente possiede i requisiti 4% 4%
“prima casa”
Ampliamento casa non di lusso
- se il committente non possiede i 4% 10%
requisiti “prima casa”
Completamento costruzione casa
non di lusso - se il committente 4% 4%
possiede i requisiti “prima casa”
Completamento costruzione casa
non di lusso - se il committente non 4% 10%
possiede i requisiti “prima casa”
Costruzione casa di lusso (appar-
tenente alle categorie catastali A1/ 22% 22%
A8/A9.
GLI INTERVENTI EDILIZI AGEVOLATI
Le aliquote IVA applicabili - Tabella riepilogativa

Gli interventi di recupero edilizio


Fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata
Contratti di appalto = 10%
Manutenzione ordinaria e straordinaria
Contratti di subappalto = 22%
Lett. a/b, art. 3, comma 1, D.P.R. n.
Cessione beni finiti = 22%
380/2001
Cessione altri materiali (es. semilavorati) = 22%
Restauro e risanamento conservativo, Contratti di appalto = 10%
ristrutturazione edilizia e ristrutturazione Contratti di subappalto = 10%
urbanistica Lett. c/d/f, art. 3, comma 1, Cessione beni finiti = 10%
D.P.R. n. 380/2001 Cessione altri materiali (es. semilavorati) = 22%

IVA RIDOTTA
Gli interventi di recupero edilizio
Altri edifici e immobili
Edifici di edilizia residenziale pubblica: contratti di
Manutenzione ordinaria e straordinaria
appalto e subappalto = 10%
Lett. a/b, art. 3, comma 1, D.P.R. n.
Cessione beni finiti = 22%
380/2001
Cessione altri materiali (es. semilavorati) = 22% 9 «
Restauro e risanamento conservativo, Contratti di appalto = 10%
ristrutturazione edilizia e ristrutturazione Contratti di subappalto = 10%
urbanistica Lett. c/d/f, art. 3, comma 1, Cessione beni finiti = 10%
D.P.R. n. 380/2001 Cessione altri materiali (es. semilavorati) = 22%

N.B.: In caso di opere riconducibili a prestazioni di servizi dipendenti da contratto di appalto o


subappalto con contestuale forniture dei “beni finiti di valore significativo” di cui al D.M.
29.12.1999 (ascensori e montacarichi; infissi esterni e interni; caldaie; videocitofoni; appa-
recchiature di condizionamento e riciclo dell’aria; sanitari e rubinetteria da bagni; impianti
di sicurezza) devono essere rispettate le modalità di fatturazione riportate nel capitolo
dedicato alle prestazioni di servizi.
IVA RIDOTTA 4% - Cessione beni finiti

Nuove costruzioni b. non oltre il 25% della superficie to-


In base al n. 24, tabella A, parte II, alle- tale dei piani sopra terra deve esse-
gata al D.P.R. 633/1972 istitutivo dell’IVA, re destinato a negozi (nel concetto
l’aliquota IVA 4% si applica alle cessioni di “negozi” rientrano tutte le attivi-
di beni finiti forniti per la costruzione di tà commerciali che prevedano un
case di abitazione non di lusso; più pre- contatto diretto con il pubblico).
cisamente il punto citato prevede quanto
segue: DPR 633/72, tabella A, parte II – Seconda casa: ferme restando le con-
Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4% dizioni sopra indicate, non ha alcun
punto 24: “beni, escluse le materie prime rilievo il fatto che l’immobile sia adibito
e semilavorate, forniti per la costruzione, o meno a prima casa; l’aliquota IVA ri-
anche in economia, dei fabbricati di cui dotta al 4% si applicherà quindi anche
all’articolo 13 della legge 2 luglio 1949 n. alle cessioni di beni finiti da destinare

IVA RIDOTTA
408 e successive modificazioni, delle co- ad un’abitazione che non presenti tali
struzioni rurali di cui al numero 21-bis e, caratteristiche.
fino al 31 dicembre 1996, quelli forniti per
la realizzazione degli interventi di recupero Definizione di “casa di abitazione”:
del patrimonio pubblico e privato danneg- per casa di abitazione deve intendersi
giato dai movimenti sismici del 29 aprile, “ogni costruzione destinata a dimo-
del 7 e dell’11 maggio 1984”. ra delle persone e delle loro famiglie,
cioè strutturalmente idonea ad essere 10 «
Gli immobili agevolati utilizzata ad alloggio stabile di singo-
L’aliquota IVA 4% si applica alle cessioni di le persone o di nuclei familiari, a nulla
beni destinati alla costruzione di: rilevando la circostanza che la stessa
sia abitata in via permanente o sal-
1. Fabbricati di cui all’art. 13 della leg- tuaria” (Circ. Min. Finanze n. 14 del
ge n. 408/1949 (c.d. “legge Tupini”): 17.04.1981).
si tratta dei fabbricati composti o da
sole unità abitative (vedi di seguito Caratteristiche “casa di lusso”: rien-
la definizione di “casa di abitazione”) trano nella categoria delle “case di
che non possiedono le caratteristiche lusso” (per le quali non è applicabile
“di lusso” (sono considerate di “lusso” l’aliquota IVA ridotta 4%) le unità im-
le unità abitative appartenenti alle ca- mobiliari classificate o classificabili
tegorie catastali A1, A8, A9), oppure nelle seguenti categorie catastali: cat.
composti da abitazioni, uffici e negozi; A/1 – abitazioni di tipo signorile; cat.
in quest’ultimo caso, come previsto A/8 – abitazioni in ville; cat. A/9 – ca-
dalla legge n. 1212/1967, per appli- stelli e palazzi di eminenti pregi artistici
care l’aliquota 4% devono ricorrere le e storici. La precedente definizione di
seguenti condizioni: “abitazione di lusso” (n. 21 Tabella A,
Parte II, D.P.R 26 ottobre 1972, n. 633)
a. oltre il 50% della superficie totale è stata modificata di recente dal D.l-
dei piani sopra terra deve essere gs n. 175 del 21 novembre 2014 (c.d.
destinata ad abitazione non di lus- “semplificazioni fiscali”), il quale ha
so; provveduto a sostituire le parole: “non
di lusso secondo i criteri di cui al de- comprese nella categoria dell’ampliamen-
creto del Ministero dei lavori Pubblici 2 to anche le opere finalizzate a sopralzo/so-
agosto 1969” con le seguenti: “ad ec- praelevazione dell’immobile).
cezione di quelle di categoria catasta-
le A1, A8 e A9”. Nonostante il concetto Con Risoluzione Ministeriale n. 400039 del
di “casa di lusso” sia stato superato 9 marzo 1985, il Ministero delle Finanze ha
dalle modifiche apportate dal prov- ribadito che “gli ampliamenti di immobili
vedimento, permangono dei dubbi agevolati soggiacciono alla stessa aliquo-
circa l’identificazione di un’abitazione ta applicabile alla costruzione del bene ex
civile con caratteristiche non di lusso. novo, in quanto l’ampliamento deve con-
I giudici di Cassazione, con sentenza siderarsi una nuova parziale costruzione”.
n. 12024 del 10.06.2015, hanno affer- Pertanto, a fronte di un regolare titolo abi-
mato che, se le finiture dell’immobile litativo che a tale intervento faccia espres-
possono essere definite di “pregio”, so riferimento e comunque concernente
la categoria di riferimento sarà quella fabbricati di cui alla “legge Tupini” 2 luglio
della casa di lusso (A/1) anche se è 1949 n. 408, art. 13 (a prescindere dal fat-
stata classificata come categoria A/2. to che l’immobile abbia le caratteristiche

IVA RIDOTTA
di “prima” o “seconda” casa), alle relative
2. Costruzioni rurali a destinazione abi- cessioni di beni finiti deve applicarsi l’ali-
tativa: si tratta di fabbricati destinati quota IVA ridotta al 4%.
al servizio del terreno ove si svolge Può accadere che l’intervento di amplia-
l’attività agricola; la costruzione deve mento si sovrapponga ad un intervento di
essere destinata all’uso abitativo da restauro o di ristrutturazione edilizia (en-
parte del proprietario del terreno o di trambi gli interventi devono essere natural-
altri addetti alle coltivazioni dello stes- mente menzionati all’interno della conces- 11 «
so o all’allevamento del bestiame e sione); in questo caso l’applicazione della
alle attività connesse. Devono inoltre corretta aliquota dovrà essere effettuata
ricorrere le altre condizioni previste necessariamente in base alla dichiarazione
dall’art. 9, comma 3, lett. c) ed e) D.L. presentata dal cliente, che potrà acquista-
n. 557 del 30.12.1993: il terreno cui il re con aliquota del 4% facendo riferimento
fabbricato è asservito deve avere una all’ampliamento e con aliquota del 10%, fa-
superficie non inferiore a 10.000 mq cendo riferimento all’intervento di restauro
(3.000 mq se il terreno è ubicato in un o ristrutturazione edilizia.
comune montano) ed essere censito L’aliquota IVA ridotta al 4% deve inoltre
al catasto terreni con attribuzione del essere applicata nel caso in cui la desti-
reddito agrario; il fabbricato non deve nazione d’uso dei beni finiti ceduti sia re-
possedere le caratteristiche delle unità lativa a lavori di “completamento” di una
immobiliari urbane appartenenti alle nuova costruzione di casa di abitazione
categorie A/1, A/8 e A9. non di lusso; a tale proposito va ricordato
che le caratteristiche proprie del “comple-
Ampliamento e completamento tamento” sono state escluse dal Ministero
L’art. 1 della legge 19 luglio 1961 n. 659 delle Finanze in presenza di fattispecie non
prevede che le agevolazioni fiscali e tri- riconducibili alla nozione di costruzione:
butarie stabilite per la costruzione di case riattamenti, rifacimenti, riammodernamen-
di abitazione dagli articoli 13, 14, 16 e 18 ti e ristrutturazioni. A titolo esemplificativo
della legge 2 luglio 1949 n. 408 si appli- ricordiamo che in base alla risoluzione
cano anche all’ampliamento degli edifici ministeriale n. 330968 del 7 aprile 1981, il
già costruiti o in corso di costruzione (sono rifacimento della facciata di un fabbricato,
successivamente alla data di fine lavori e al usufruire dell’aliquota IVA ridotta al 4% de-
rilascio del certificato di abitabilità (attual- vono essere accompagnate dalla predetta
mente denominato “certificato di agibilità”, certificazione.
vedi art. 24, D.P.R. n. 380/2001), non può La certificazione dovrebbe contenere l’e-
beneficiare dell’aliquota ridotta, in quanto lencazione dei beni/prodotti che il medico
di per sé non costituisce opera di com- specialista “prescrive” al disabile, in quan-
pletamento ma di semplice manutenzione to “ausili” atti a compensare l’handicap.
ordinaria. Rimarrebbero quindi esclusi dall’ambito
agevolativo le cessioni di beni che non
Gli ausili per disabili possono essere fatti rientrare nella cate-
L’art. 1, comma 3-bis, della legge 28 luglio goria degli “ausili”; a titolo esemplificativo:
1989 n. 263 prevede che “tutti gli ausili e lavabi, rubinetterie, piastrelle ed infissi che
le protesi relativi a menomazioni funzionali non hanno alcuna specifica funzionalità le-
permanenti sono assoggettati all’aliquota gata al loro utilizzo da parte di un disabile
dell’imposta sul valore aggiunto del 4 per permanente, dovranno necessariamente
cento”. Il punto 41-quater, tabella A, par- essere venduti con aliquota IVA ordinaria
te II, del D.P.R. 633/1972, nella versione (a meno che la cessione non sia legata ad

IVA RIDOTTA
attualmente in vigore, prevede che siano un intervento edilizio già agevolato in base
soggetti all’aliquota IVA 4% “protesi e ausi- alla normativa fiscale vigente, come nel
li inerenti a menomazioni di tipo funzionale caso di restauro risanamento conservativo
permanenti”. o ristrutturazione edilizia per i quali è pre-
L’effettiva portata del provvedimento age- vista l’aliquota IVA ridotta al 10%). In caso
volativo e le relative modalità di applica- contrario l’agevolazione fiscale prevista
zione dell’aliquota IVA ridotta sono state per “ausili e protesi” troverebbe un’appli-
successivamente chiarite dalla circolare cazione generalizzata a qualsiasi tipologia 12 «
Ministero Finanze - Dipartimento delle en- di bene, ciò che esula dagli ambiti previsti
trate, n. 189/E del 22 novembre 1994. In dalla legge n. 263/1989.
particolare, tale circolare precisa che “l’a- Con le risoluzioni n. 97/E del 20 aprile 1995
liquota agevolata non può applicarsi alle e n. 107/E del 29 luglio 2005, l’Agenzia del-
cessioni di protesi ed ausili per i quali, le Entrate ha fornito alcune precisazioni in
attesa la loro possibile utilizzazione pro- merito alla possibilità di applicare l’aliquo-
miscua, non è dato di individuare, all’atto ta IVA ridotta al 4%, relativa agli ausili e alle
di effettuazione delle relative cessioni, il protesi per disabili, alle cessioni effettuate
loro effettivo impiego da parte di soggetti nei confronti di strutture quali fondazioni,
aventi menomazioni funzionali permanenti. case di cura, ecc.
In queste ipotesi, pertanto, l’agevolazione
si rende applicabile esclusivamente per le La risoluzione del 1995 aveva ritenuto
cessioni effettuate direttamente nei con- ammissibile la concessione dell’agevola-
fronti dei soggetti muniti di specifica pre- zione fiscale nei confronti di tali soggetti
scrizione autorizzativa rilasciata dal medico “quando la sicura utilizzazione da parte
specialista della UU.SS.LL. di appartenen- del soggetto disabile sia dimostrata sulla
za, nella quale si faccia anche riferimento base della seguente documentazione, che
alla menomazione permanente dell’acqui- l’acquirente deve produrre al cedente:
rente”. Pertanto tutte le cessioni di prodotti
che possono essere considerati ausili ma a) un elenco delle persone sofferenti delle
che si prestano ad un utilizzo “promiscuo”, suaccennate menomazioni permanen-
cioè tanto da parte del disabile quanto da ti ricoverate nella casa di riposo;
parte di persone “normodotate”, per poter b) un attestato del Direttore sanitario delle
condizioni dei ricoverati, con allegati, 196/2003), l’Agenzia delle Entrate ha quin-
anche in fotocopia, i certificati originali di confermato la possibilità di sostituire la
sullo status dei singoli… rilasciati dalle documentazione citata con una semplice
UU.SS.LL. competenti”.
dichiarazione attestante che gli elenchi ed
i certificati esistono e sono a disposizione
Consapevole del fatto che la produzio-
ne di tale documentazione al fornitore dell’Amministrazione finanziaria in sede di
“può confliggere con le norme che tute- eventuali verifiche.
lano il diritto alla privacy” (vedi d. lgs. n.

IVA RIDOTTA
13 «
IVA RIDOTTA 10% - Cessione beni finiti

Gli interventi di recupero del patri- 1. Manutenzione ordinaria (lett. a, art.


monio edilizio 3, comma 1, D.P.R. n. 380/2001)
Il n. 127-terdecies, tabella A, parte III, alle- Interventi edilizi che riguardano le opere
gata al D.P.R. 633/1972 istitutivo dell’IVA, di riparazione, rinnovamento e sostitu-
è dedicato alle cessioni di beni finiti forniti zione delle finiture degli edifici e quelle
per gli interventi di recupero del patrimo- necessarie ad integrare o mantenere in
nio edilizio, per le quali è attualmente pre- efficienza gli impianti tecnologici esi-
vista l’applicazione dell’aliquota IVA 10%. Il stenti.
punto sopra citato prevede quanto segue: Sono interventi di “manutenzione ordi-
D.P.R. 633/72, tabella A, parte III – Beni e naria”, a titolo esemplificativo:
servizi soggetti all’aliquota del 10% punto • sostituzione sanitari;
127-terdecies: “beni, escluse le materie • installazione nuova doccia;
prime e semilavorate, forniti per la realiz- • rifacimento integrale o parziale di

IVA RIDOTTA
zazione degli interventi di recupero di cui pavimenti;
all’articolo 31 della legge 5 agosto 1978 n. • nuova piastrellatura bagno;
457, esclusi quelli di cui alle lettere a) e b) • riparazione di impianti;
del primo comma dello stesso articolo”. • rifacimento intonaci interni e tinteg-
giatura;
L’art. 31 della legge n. 457/78, nelle lettere • sostituzione caldaia;
da a) ad e) prende in considerazione cin- • sostituzione scaldabagno;
que distinti interventi di recupero: • installazione di termostati e crono- 14 «
a) manutenzione ordinaria; termostati;
b) manutenzione straordinaria; • sostituzione di vasca tradizionale
c) restauro e risanamento conservativo; con vasca idromassaggio;
d) ristrutturazione edilizia; • sostituzione di tubi gas/acqua;
e) ristrutturazione urbanistica. • apertura/chiusura porte interne;
• installazione doppi vetri;
Le cessioni di beni finiti da destinare ad in- • installazione di porte blindate.
terventi di manutenzione ordinaria e straor-
dinaria devono essere effettuate applican- 2. Manutenzione straordinaria (lettera
do l’aliquota IVA ordinaria del 22%. b, art. 3, comma 1, D.P.R. n. 380/2001).
Interventi edilizi che riguardano le ope-
L’aliquota IVA 10% è invece applicabile se re e le modifiche necessarie per rinno-
i lavori riguardano rispettivamente restauro vare e sostituire parti anche strutturali
e risanamento conservativo, ristrutturazio- degli edifici, nonché per realizzare ed
ne edilizia e ristrutturazione urbanistica. integrare i servizi igienico-sanitari e
tecnologici, sempre che non alterino
Riportiamo di seguito alcune delle tipologie la volumetria complessiva degli edifici
di lavori riconducibili ai singoli interventi di delle singole unità immobiliari e non
recupero edilizio, facendo riferimento alle comportino modifiche delle destina-
definizioni incluse nel citato art. 31, legge zioni d’uso. Nell’ambito degli interventi
n. 457/78 che sono state successivamen- di manutenzione straordinaria sono ri-
te recepite all’interno del “Testo Unico del- compresi anche quelli consistenti nel
l’Edilizia” (D.P.R. n. 380/2001). frazionamento o accorpamento delle
unità immobiliari con esecuzione di • sostituzione tramezzi interni, senza
opere anche se comportanti la variazio- alterazione della tipologia dell’unità
ne delle superfici delle singole unità im- immobiliare;
mobiliari nonché del carico urbanistico • installazione di pannelli solari o di
purché non sia modificata la volumetria pompe calore per climatizzazione
complessiva degli edifici e si mantenga ambiente e/o produzione acqua
l’originaria destinazione d’uso (lett. b, calda sanitaria;
art. 3, D.P.R. n. 380/2001). L’art. 3 com- • interventi finalizzati al risparmio
ma 1 lett. b) è stato modificato dal c.d. energetico.
decreto “Sblocca Italia” (decreto legge
n. 133 del 12 settembre 2014, conver- 3. Restauro e risanamento con-
tito in legge n. 164 dell’11 novembre servativo (lett. c, art. 3, comma 1,
2014), il quale ha ampliato il concetto D.P.R. n. 380/2001)
di “manutenzione straordinaria”, ricon- Interventi edilizi rivolti a conservare
ducendo in questa categoria anche gli l’organismo edilizio e ad assicurarne
interventi consistenti nel frazionamento la funzionalità mediante un insieme
e accorpamento (prima riconducibili sistematico di opere che, nel rispet-

IVA RIDOTTA
ad una “ristrutturazione edilizia”) e an- to degli elementi tipologici, formali
che gli interventi che comportino “al- e strutturali dell’organismo stesso,
terazioni” delle superfici delle singole ne consentano destinazioni d’uso
unità immobiliari. con essi compatibili. Tali interventi
comprendono il consolidamento, il
Sono interventi di “manutenzione straor- ripristino e il rinnovo degli elementi
dinaria”, a titolo esemplificativo: costitutivi dell’edificio, l’inserimen-
• sostituzione di infissi esterni e ser- to degli elementi accessori e degli 15 «
ramenti o persiane con serrande, impianti richiesti dalle esigenze del-
con modifica di materiale o tipolo- l’uso, l’eliminazione degli elementi
gia di infisso; estranei all’organismo edilizio.
• realizzazione e adeguamento di
opere accessorie e pertinenziali Si considerano interventi di “restauro
che non comportino aumento di e risanamento conservativo”, a titolo
volumi, realizzazione di volumi tec- esemplificativo:
nici, quali centrali termiche, impian- • modifiche tipologiche delle singole
ti di ascensori, scale di sicurezza, unità immobiliari per una più fun-
canne fumarie; zionale distribuzione;
• nuova realizzazione e integrazione • innovazione delle strutture verticali
di servizi igienico-sanitari senza e orizzontali;
alterazione dei volumi (compresi • ripristino dell’aspetto storico-ar-
scarichi e tubature interne); chitettonico di un edificio, anche
• rifacimento integrale impianto di ri- tramite la demolizione di superfe-
scaldamento; tazioni;
• sostituzione impianto igienico-sa- • adeguamento delle altezze dei so-
nitario; lai, con il rispetto delle volumetrie
• rifacimento di scale e rampe; esistenti;
• realizzazione di recinzioni, muri di • apertura di finestre per esigenze di
cinta e cancellate; sostituzione so- aerazione dei locali;
lai di copertura con materiali diversi • demolizione e ricostruzione struttu-
dai preesistenti; re interne di un fabbricato.
4. Ristrutturazione edilizia (lett. d, art. ga mantenuta la stessa volumetria ma
3, comma 1, D.P.R. n. 380/2001). non la stessa sagoma. Come precisa-
Interventi edilizi rivolti a trasformare gli to in una recente risposta del Ministero
organismi edilizi mediante un insieme dell’Economia e delle Finanze del 14
sistematico di opere che possono por- gennaio 2014 a seguito dell’interro-
tare ad un organismo edilizio in tutto gazione parlamentare n.5-01866, la
o in parte diverso dal precedente. Tali variazione della sagoma può anche
interventi comprendono il ripristino o la consistere nello “spostamento di lie-
sostituzione di alcuni elementi costituti- ve entità” in fase di ricostruzione del
vi dell’edificio, l’eliminazione, la modifi- fabbricato. Con la nuova nozione di
ca e l’inserimento di nuovi elementi ed “ristrutturazione” si ha quindi un am-
impianti. Nell’ambito degli interventi di pliamento delle fattispecie agevolabili
ristrutturazione edilizia sono ricompresi sia per quanto riguarda l’aliquota IVA
anche quelli consistenti nella demo- ridotta al 10%, sia ai fini della detrazio-
lizione e ricostruzione con la stessa ne fiscale del 50% per le ristrutturazioni
volumetria di quella preesistente, fatte edilizie (per maggiori informazioni vi ri-
salve le sole innovazioni necessarie mandiamo all’Opuscolo “Detrazione fi-

IVA RIDOTTA
per l’adeguamento alla normativa anti- scale 50%”). Si considerano interventi di
sismica nonché quelli volti al ripristino “ristrutturazione edilizia”, a titolo esem-
di edifici, o parti di essi, eventualmen- plificativo:
te crollati o demoliti, attraverso la loro
ricostruzione, purché sia possibile ac- • riorganizzazione distributiva degli
certarne la preesistente consistenza. edifici e delle unità immobiliari, del
Rimane fermo che, con riferimento agli loro numero e delle loro dimensioni;
immobili sottoposti a vincolo ai sen- • mutamento di destinazione d’uso 16 «
si del decreto legislativo 22 gennaio di edifici, secondo quanto disci-
2004, n. 42 e successive modificazioni, plinato dalle leggi regionali e dalla
gli interventi di demolizione e ricostru- normativa locale;
zione e gli interventi di ripristino di edifi- • trasformazione dei locali accessori
ci crollati o demoliti costituiscono inter- in locali residenziali;
venti di ristrutturazione edilizia soltanto • recupero abitativo sottotetto;
ove sia rispettata la medesima sagoma • realizzazione solaio;
dell’edificio preesistente. • realizzazione balcone;
Prima delle modifiche introdotte dal • apertura finestre e porte finestre.
c.d. “Decreto del Fare” (art. 30, com-
ma 1, lett. A) del D.L. 21 giugno 2013, 5. Ristrutturazione urbanistica (lett. f,
n. 69, convertito, con modificazioni, art. 3, comma 1, D.P.R. n. 380/2001).
nella Legge 9 agosto 2013, n. 98), la Interventi rivolti a sostituire l’esistente
demolizione e ricostruzione di un im- tessuto urbanistico-edilizio con altro di-
mobile era qualificabile come interven- verso mediante un insieme sistematico
to di “ristrutturazione edilizia” solamen- di interventi edilizi anche con la modifi-
te nel caso in cui rimanessero invariate cazione del disegno dei lotti, degli iso-
la volumetria e la sagoma dell’edificio, lati e della rete stradale.
c.d. “fedele ricostruzione”. Allo stato
attuale invece, rientrano nella nuova Come puntualizza la Circolare del Ministero
definizione di “ristrutturazione edilizia” delle Finanze n. 57/E del 24.02.1998, “è il
anche gli interventi di demolizione e caso di rilevare che gli interventi previsti in
ricostruzione a seguito dei quali ven- ciascuna delle categorie sopra richiamate
sono, di norma, integrati o correlati ad inter- modifiche di destinazione d’uso degli im-
venti di categorie diverse; per esempio, ne- mobili.
gli interventi di manutenzione straordinaria
sono necessarie, per completare l’interven- Ai fini dell’eventuale applicazione di ali-
to edilizio nel suo insieme, opere di pittura quote IVA ridotte legate ad interventi di
e finitura ricomprese in quelle di manuten- “modifica destinazione d’uso” è necessa-
zione ordinaria. Pertanto, occorre tener con- rio tenere presente che tali modifiche pos-
to del carattere assorbente della categoria sono comportare anche “opere significati-
“superiore” rispetto a quella “inferiore”, al ve” che rientrano nelle tipologie comprese
fine dell’esatta individuazione degli interven- nell’art. 3 del D.P.R. n. 380/2001.
ti da realizzare e della puntuale applicazione
delle disposizioni in commento”. Il Ministero delle Finanze, nella Circolare
57/E del 24 febbraio 1998 ha precisato,
Opere interne a titolo esemplificativo, che nella ristrut-
In linea generale le “opere interne” sono turazione edilizia sono ricompresi anche
assimilate, ai fini IVA, ad interventi di ma- i “mutamenti di destinazione d’uso di
nutenzione straordinaria. edifici, secondo quanto disciplinato dalle

IVA RIDOTTA
Peraltro il Ministero delle Finanze, con Cir- leggi regionali e dalla normativa locale”: è
colare n. 57/E del 1998 ha precisato quan- quindi necessario fare riferimento anche in
to segue: “La definizione di opere interne si questo caso al titolo abilitativo, verificando
riferisce, come è noto, alle diverse catego- di volta in volta i riferimenti di legge in esso
rie rubricate nell’art. 31 della legge 457/78, contenuti, per determinare se la variazione
le cui caratteristiche principali ed unificanti è effettuata nel contesto di lavori ricondu-
sono, in sintesi, l’assenza di alterazione cibili ad uno degli interventi per i quali si
dell’aspetto esterno degli edifici, nonché la rende applicabile l’aliquota IVA ridotta al 17 «
natura di interventi edilizi che non compor- 10%.
tino trasformazioni urbanistiche, oggetto
di concessione edilizia. (... omissis ...) ... Gli immobili agevolati
l’intervento interno in conformità del titolo Per quanto riguarda le tipologie degli im-
abilitativo necessario, non deve eccedere mobili che possono costituire oggetto di
il limite dell’intervento meramente edilizio, interventi di recupero “agevolato”, si è
potendosi realizzare, quindi, opere com- consolidata nel tempo una evoluzione in-
prese nella manutenzione straordinaria o terpretativa a livello amministrativo che ha
di restauro e risanamento conservativo, an- comportato l’estensione dell’aliquota ri-
che connesse con opere di manutenzione dotta anche ai lavori effettuati su edifici ed
ordinaria.... è evidente come la modalità di organismi edilizi a carattere non abitativo.
intervento in commento riguardi la maggior
parte delle opere eseguibili all’interno di Sono pertanto interessati all’applicazione
una singola unità immobiliare, per le quali dell’aliquota IVA ridotta al 10% non soltan-
le opere stesse devono essere considera- to gli interventi su edifici a carattere abita-
te nell’insieme della categoria di intervento tivo o ad essi assimilati, quali scuole, ca-
edilizio di maggiore rilievo, come identifica- serme, ospedali, case di riposo, ma anche
ta all’art. 31 della legge 457/1978”. immobili con diverse caratteristiche come
uffici, negozi, alberghi, edifici di interesse
Modifica destinazione d’uso artistico, ecc.
In base a quanto disposto dalla legge 28
febbraio 1985 n. 47, compete alle singole Per quanto riguarda ad es. la “ristruttura-
Regioni regolamentare la disciplina delle zione” di albergo, il Ministero delle Finanze
- D.G. Tasse e II.II. ha confermato l’am- quelli di culto non cattolico ammessi dal-
missibilità dell’agevolazione fiscale con lo Stato, a norma dell’art. 12 del R.D. 289
Risoluzione 16 febbraio 1989 n. 551410. del 28 febbraio 1930.
Con la Circolare n. 1/E del 2 marzo 1994,
Edifici assimilati alle case di abitazione il Ministero delle Finanze ha esteso l’ap-
Fra le categorie di immobili presi in con- plicazione dell’IVA ridotta “anche ad
siderazione dal legislatore al fine di de- edifici che, pure se non sono precipua-
terminare quelli ai quali possono essere mente destinati ad ospitare collettività,
applicate, nei casi previsti dalla legge, le sono utilizzati per il perseguimento delle
aliquote IVA ridotte, vi è anche quella dei finalità di istruzione, cura, assistenza e
cosiddetti “edifici assimilati ai fabbricati beneficenza”, chiarendo altresì che “l’e-
non di lusso”. Per tale categoria di immo- sercizio di attività volte al perseguimen-
bili è prevista l’applicazione dell’aliquota to di finalità di interesse collettivo deve
IVA ridotta al 10% non solo relativamente trovare rispondenza nelle caratteristiche
alle cessioni di beni finiti destinati ad inter- strutturali dell’immobile”.
venti di recupero ma anche per quelli de-
stinati alla loro costruzione. La norma di Urbanizzazioni e altri interventi agevolati

IVA RIDOTTA
riferimento è sempre il D.P.R. n. 633/1972, Il n. 127-quinquies, tabella A, parte III,
più precisamente i nn. 127-quinquies e allegata al D.P.R. n. 633/1972, individua
sexies, tabella A, parte III, che prevedo- inoltre ulteriori tipologie di interventi per i
no l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta quali è prevista l’applicazione dell’aliquo-
al 10% per le cessioni di beni, escluse le ta IVA ridotta al 10%:
materie prime e semilavorate, forniti per
la costruzione degli edifici assimilati ai 1. Realizzazione opere di urbanizzazio-
fabbricati di cui all’articolo 13 della legge ne: sono quelle elencate nell’art. 4 18 «
2 luglio 1949 n. 408 e successive modi- della legge n. 847 del 29.09.1964, fra
ficazioni. Un’elencazione, peraltro non le quali rientrano ad esempio:
tassativa, di tali fabbricati è contenuta a. fognature
nell’art. 2, comma 2, R.D.L. 1094 del 21 b. reti idriche
giugno 1938, convertito nella legge 35 c. asili nido e scuole materne
del 5 gennaio 1939, che fa riferimento a: d. scuole dell’obbligo
e. mercati di quartiere
• edifici scolastici; f. delegazioni comunali
• caserme; g. chiese ed altri edifici per servizi
• ospedali; religiosi
• case di cura; h. impianti sportivi di quartiere
• ricoveri; i. centri sociali ed attrezzature cul-
• colonie climatiche; turali e sanitarie.
• collegi;
• educandati; 2. Realizzazione impianti di produzione
• asili infantili; e reti di distribuzione calore-energia e
• orfanotrofi; di energia elettrica da fonte solare-fo-
e simili. tovoltaica ed eolica.

Fanno inoltre parte della categoria di edi- 3. Realizzazione impianti di depurazio-


fici in esame anche gli immobili destinati ne destinati ad essere collegati a reti
al culto cattolico, quali chiese, santuari, fognarie anche intercomunali e ai re-
oratori pubblici e semi-pubblici, oltre a lativi collettori di adduzione.
Impianti solari termici gli impianti termici solari), ai sensi del
Per quanto riguarda gli “impianti di pro- n. 127-quinquies, tabella A, parte III del
duzione e reti di distribuzione calore-e- D.P.R. n. 633/1972, l’Agenzia limita inve-
nergia e di energia elettrica da fonte ce l’applicabilità dell’aliquota IVA 10%
solare-fotovoltaica ed eolica”, va preci- in caso di cessione dei “componenti”
sato che con le risoluzioni 334359 del 9 sopra menzionati, utilizzati per la realiz-
febbraio 1982 e 333154 del 30 ottobre zazione degli impianti solari termici. Più
1981, il Ministero delle Finanze aveva precisamente:
inizialmente limitato l’applicazione dell’a-
gevolazione agli impianti che immette- 1) alla cessione dei beni finiti forniti per
vano calore o energia in apposite reti la costruzione degli impianti di cui
urbane, per essere impiegato da uten- sopra l’aliquota IVA 10% resta appli-
ze civili o commerciali e industriali (c.s. cabile solamente “se detti beni sono
“teleriscaldamento”). Successivamente acquistati da soggetti che rilasciano,
l’Agenzia ha peraltro esteso tale ambito sotto la propria responsabilità, un’ap-
applicativo, fornendo ulteriori chiarimenti posita dichiarazione al cedente dal-
nelle risposte fornite ad alcune istanze la quale risulti che i beni acquistati

IVA RIDOTTA
di interpello; sulla base di tali indicazioni sono destinati ad essere impiegati
era stata sostanzialmente ammessa la per l’installazione o costruzione degli
possibilità di applicare genericamente impianti in argomento”;
l’aliquota IVA ridotta al 10% alle “cessioni
di pannelli solari utilizzati in genere per la 2) l’aliquota IVA ridotta si renderà appli-
produzione di acqua calda”. Più recen- cabile esclusivamente per le cessioni
temente la risoluzione dell’Agenzia delle che intervengono nell’ultima fase di
Entrate n. 269/E del 27.09.2007, ha fis- commercializzazione del bene, con 19 «
sato con estrema chiarezza le principali la conseguenza che il beneficio non
casistiche e le relative modalità applica- può essere riconosciuto se la cessio-
tive delle aliquote IVA. I chiarimenti forniti ne interviene nei confronti di un sog-
dall’Agenzia riguardano le cessioni di: getto operante nelle fasi intermedie
di commercializzazione (quindi non
1) “impianti termici ad energia solare, potrà essere applicata per le cessioni
definiti anche kit solari, la cui funzio- da fornitore a commerciante).
ne essenziale è quella di sfruttare al
meglio l’irradiazione solare per tra- In sostanza, l’agevolazione resterà appli-
sformarla in energia termica”; cabile alle sole cessioni dei componenti
di impianti termici solari (quali pannelli
2) “singole parti componenti dei citati kit solari, bollitori e pompe) effettuate nei
solari, quali i pannelli solari, i bollitori confronti di soggetti dediti all’installazio-
specifici per tali impianti, le pompe di ne o costruzione di impianti termici ad
alimentazione del flusso del liquido energia solare nonché degli utilizzatori
termovettore tra pannelli solari e bolli- finali che rilascino, sotto la propria re-
tori all’interno dell’impianto”. sponsabilità, una specifica “dichiarazio-
ne di responsabilità” circa l’utilizzazione
Nel ribadire l’applicabilità dell’aliquota dei beni per la costruzione degli impianti
IVA ridotta al 10% sulle cessioni di “im- di cui al n. 127-quinquies.
pianti di produzioni e reti di distribuzione
calore-energia… da fonte solare, foto- Impianti solari fotovoltaici
voltaica ed eolica” (a cui sono assimilati Gli stessi principi sopra richiamati si ren-
dono applicabili anche per quanto riguar- Più recentemente, la risoluzione n. 474/E
da gli impianti fotovoltaici ed i loro compo- dell’Agenzia delle Entrate del 05.12.2008
nenti. Già con la Circolare n. 46/E del 19 ha ribadito che le cessioni di “compo-
luglio 2007, l’Agenzia delle Entrate aveva nenti” di impianto potranno invece fruire
precisato che in caso di acquisto o realiz- dell’aliquota IVA 10% “esclusivamente se
zazione di impianti fotovoltaici si rende ap- detti beni sono acquistati da soggetti che
plicabile l’aliquota IVA ridotta 10% “ai sensi rilasciano, sotto la propria responsabilità,
del n. 127-quinquies della Tabella A, Parte un’apposita dichiarazione al cedente dal-
III, allegata al D.P.R. n. 633 del 1972, che la quale risulti che i beni acquistati sono
prevede l’applicazione di detta aliquota, destinati ad essere impiegati per l’instal-
fra l’altro, per impianti di produzione e reti lazione o costruzione degli impianti in ar-
di distribuzione calore-energia e di energia gomento”. Resta inteso che, nel caso in
elettrica da fonte solare-fotovoltaica ed cui la destinazione d’uso dei componenti
eolica”. Quindi, esattamente come avvie- o impianti acquistati sia relativa alla nuova
ne per gli impianti solari termici, anche in costruzione di una “casa di abitazione non
questo caso i kit/impianti solari fotovoltaici di lusso”, si renderà applicabile l’aliquota
completi dovranno essere ceduti con ali- IVA ridotta al 4%, permanendo per queste

IVA RIDOTTA
quota IVA ridotta 10% sia nel passaggio tipologie di prodotto la caratteristica di
da fornitore a distributore che in quelli suc- “beni finiti”.
cessivi.

20 «
LE PRESTAZIONI DI SERVIZI

Anche le prestazioni di servizi relative alla contratti di appalto per gli interventi di
realizzazione o al recupero di immobili superamento delle barriere architetto-
possono essere assoggettate alle aliquote niche.
IVA ridotte (4% e 10%).
Prestazioni soggette ad aliquota IVA 10%
Prestazioni soggette ad aliquota IVA 4% La Tabella A, parte III, n. 127-septies e 127-
In base a quanto previsto dalla Tabella A, quarterdecies del D.P.R. 633/72 stabilisce
parte II, n. 39, del D.P.R. 633/1972, sono che sono soggette ad aliquota IVA del 10
soggette all’aliquota IVA del 4 per cento per cento le prestazioni, relative a nuove
le prestazioni di servizi, relative alla nuova costruzioni, concernenti:
costruzione di:
• fabbricati “Tupini”, svolte nei confronti
• fabbricati “Tupini”, svolte nei confron- di soggetti diversi da quelli che svolgo-

IVA RIDOTTA
ti di imprese costruttrici (soggetti che no l’attività di costruzione di immobili
svolgono l’attività di costruzione di im- per la successiva rivendita (ad esem-
mobili per la successiva rivendita); pio, per locazione);

• fabbricati “Tupini”, svolte nei confronti • fabbricati assimilati a quelli “Tupini”;


di cooperative edilizie e loro consorzi,
anche a proprietà indivisa, se per i soci • edifici destinati a finalità di istruzione,
ricorrono i requisiti “prima casa”; cura, assistenza e beneficenza; 21 «
• fabbricati adibiti ad abitazione, svolte • case di abitazione non di lusso quando
nei confronti di soggetti che hanno i non ricorrono i requisiti “prima casa”;
requisiti “prima casa”;
• opere di urbanizzazione primaria e
• fabbricati rurali, destinati a uso abi- secondaria ex articolo 4, legge n.
tativo del proprietario del terreno o 847/1964 e assimilate.
di altri addetti alla coltivazione dello
stesso o all’allevamento del bestiame, E’ inoltre applicabile l’aliquota IVA ridotta
purché permanga l’originaria desti- al 10% per:
nazione (devono sussistere i requisiti
previsti dal decreto legge n. 557 del • prestazioni di servizi dipendenti da con-
30.12.1993). tratti di appalto aventi a oggetto inter-
venti di recupero di cui alle lettere a, b,
L’aliquota IVA 4% si rende inoltre applica- c, d, f dell’articolo 3, comma 1, D.P.R. n.
bile nei seguenti casi: 380/2001 (cioè manutenzione ordinaria
e straordinaria, restauro e risanamento
• ampliamento e completamento di fab- conservativo, ristrutturazione edilizia e
bricati “Tupini”, fabbricati “prima casa” ristrutturazione urbanistica).
e fabbricati rurali destinati ad uso abi-
tativo; La manovra finanziaria 2010 (legge 23
dicembre 2009 n.191, art.2 comma 11)
• prestazioni di servizi dipendenti da ha confermato la possibilità di applicare
l’IVA agevolata al 10% sulle prestazioni di riscaldamento con sostituzione caldaia.
servizi relative ad interventi di manuten- Se l’intervento ha un costo complessivo di
zione ordinaria e straordinaria, restauro e 5.000 euro, costituito dal costo della cal-
risanamento conservativo, ristrutturazione daia (euro 3.000) oltre alle spese di instal-
edilizia “per gli anni 2010, 2011, 2012 e lazione (euro 2.000), la rappresentazione
successivi”. Nel caso di interventi relativi in fattura del costo caldaia dovrà essere
ad opere di manutenzione ordinaria e stra- suddivisa in due parti:
ordinaria, i lavori devono riguardare “fab-
bricati a prevalente destinazione abitativa 1) la prima parte, pari al valore della pre-
privata”. stazione e dei materiali e beni non si-
gnificativi impiegati (es. tubi, fili), pari
Ricordiamo che con “prevalente destina- a 2.000 euro, verrà assoggettata ad
zione abitativa privata” si fa riferimento a aliquota IVA 10%;
singole unità immobiliari a destinazione
abitativa indipendentemente dall’effettivo 2) la seconda parte, pari a 1.000 euro,
utilizzo delle stesse e relative pertinenze; dovrà invece essere fatturata con ali-
interi fabbricati con più del 50 per cento quota IVA ordinaria 22%.

IVA RIDOTTA
della superficie dei piani sopra terra de-
stinata ad abitazione privata, per gli in- Se però il valore del bene significativo è
terventi sulle parti condominiali. Possono superiore al 50% del valore complessivo
fruire dell’agevolazione anche gli edifici di della prestazione, l’aliquota IVA del 10%
edilizia residenziale pubblica, a condizio- si applicherà a tale bene, solo fino a con-
ne che siano caratterizzati dalla prevalente correnza della differenza tra il valore com-
destinazione abitativa, e gli “edifici assimi- plessivo dell’intervento di manutenzione e
lati alle case di abitazione non di lusso”. quello dei beni stessi; se il valore del bene 22 «
In quest’ultimo caso è però necessario significativo è pari o inferiore al 50% del
– vedi circolare Ministero Finanze n. 71/E valore complessivo della prestazione, l’a-
del 07.04.2001 - che tali edifici costituisca- liquota IVA del 10% si applicherà a tutto il
no stabile residenza di collettività, come corrispettivo. Questo è quanto è stato riba-
nel caso di orfanotrofi, ospizi e conventi dito dall’Agenzia delle Entrate con risolu-
(mentre restano esclusi gli edifici non ca- zione n. 25 del 06.03.2015. Con tale prov-
ratterizzati dalla “stabile residenza”, come vedimento, l’Amministrazione finanziaria
scuole, caserme e ospedali). In questi casi ha esaminato l’applicazione della disci-
la fatturazione della prestazione deve però plina sopra illustrata nel caso in cui i beni
tenere conto dei cosiddetti “beni significati- significativi siano realizzati direttamente
vi”, individuati con il decreto ministeriale 29 dall’impresa artigiana che, sulla base di
dicembre 1999: ascensori e montacarichi; contratti di appalto commissionati dagli
infissi esterni ed interni; caldaie; videocito- utenti finali, provvede anche all’installa-
foni; apparecchiature di condizionamento zione degli stessi; nella fattispecie i beni
e riciclo dell’aria; sanitari e rubinetterie da significativi sono infissi su misura. Sia nel
bagno; impianti di sicurezza. Nel caso in caso in cui le operazioni poste in essere si-
cui questi beni siano impiegati nella pre- ano riconducibili a un contratto di cessione
stazione, l’aliquota ridotta spetterà fino a con posa in opera sia nel caso in cui sia-
concorrenza del valore complessivo della no riconducibili a un contratto di appalto,
prestazione relativa all’intervento, al netto ai fini dell’individuazione dell’aliquota IVA
dei predetti beni. applicabile, la fornitura degli infissi rileverà
come fornitura di beni significativi. Ne con-
Esempio: realizzazione nuovo impianto di segue che, in entrambe le ipotesi, l’aliquo-
ta IVA agevolata del 10% sarà applicabile competa anche nell’ipotesi in cui l’inter-
al valore degli infissi costruiti dall’azienda vento di recupero si realizzi mediante
installatrice entro i limiti previsti per i “beni cessione con posa in opera di un bene,
significativi”. poiché l’apporto della manodopera assu-
me un particolare rilievo ai fini della qua-
L’art. 1, comma 19, della Legge 2015/2017 lificazione dell’operazione. L’oggetto della
(Legge di Bilancio 2018) ha fornito ulteriori norma agevolativa è infatti costituito dalla
interpretazioni in materia. Ha chiarito che realizzazione dell’intervento di recupero,
“l’individuazione dei beni che costitui- a prescindere dalle modalità utilizzate per
scono una parte significativa del valore raggiungere tale risultato”.
delle forniture effettuate nell’ambito delle
prestazioni aventi per oggetto interventi Per distinguere la vendita da un contratto
di recupero del patrimonio edilizio e del- di appalto, nell’ipotesi in cui alla presta-
le parti staccate si effettua in base all’au- zione di “fare” si affianca quella di “dare”,
tonomia funzionale delle parti rispetto al occorrerà accertarsi se, per volontà delle
manufatto principale, come individuato nel parti, a prevalere sia l’attività lavorativa
citato D.M. 29 dicembre 1999; come valo- prestata o la materia.

IVA RIDOTTA
re dei predetti beni deve essere assunto Se assume maggior rilievo l’obbligazione
quello risultante dall’accordo contrattuale di facere, si avrà un appalto, mentre se as-
stipulato dalle parti contraenti, che deve sume maggior rilievo il trasferimento della
tenere conto solo di tutti gli oneri che con- proprietà dietro pagamento di un prezzo,
corrono alla produzione dei beni stessi e, si avrà cessione con posa in opera.
dunque, sia delle materie prime che della
manodopera impiegata per la produzione La Corte di Cassazione, con sentenza 17
degli stessi e che, comunque, non può gennaio 2014, n. 872, ebbe modo di preci- 23 «
essere inferiore al prezzo di acquisto dei sare che sono da considerarsi contratti di
beni stessi”. Quindi le parti staccate che vendita quelli “concernenti la fornitura ed
non sono connotate da un’autonomia eventualmente la posa in opera, qualora
funzionale rispetto al bene principale rien- l’assuntore dei lavori sia lo stesso fabbri-
treranno nel valore dello stesso (la Legge cante o chi fa abituale commercio dei pro-
di Bilancio ha sostanzialmente codificato dotti e dei materiali di che trattasi”.
quanto interpretato da parte dell’Ammini-
strazione finanziaria con circolare n. 12/E L’applicazione di questo principio però re-
dell’8 aprile 2016). “La fattura emessa ai sta ancora controversa.
sensi dell’articolo 21 del decreto del Presi-
dente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.
633, dal prestatore che realizza l’intervento
di recupero agevolato deve indicare, oltre
al servizio che costituisce l’oggetto della
prestazione, anche i beni di valore signi-
ficativo, individuati con il predetto decre-
to del Ministro delle Finanze 29 dicembre
1999, che sono forniti nell’ambito dell’in-
tervento stesso”.

Come ha precisato il Ministero delle Finan-


ze, con la circolare n. 71 del 07.04.2000,
“deve ritenersi che l’aliquota IVA ridotta
SANZIONI E RESPONSABILITÀ DEL VENDITORE

La regola generale prevede che per una di servizi applicando aliquote IVA ridotte
applicazione non corretta di aliquote IVA è sempre responsabile per l’aliquota ap-
ridotte, ai sensi art. 6, commi 1-4 del de- plicata, a meno che non sia in grado di
creto legislativo 471/1997, al soggetto dimostrare, a fronte di contestazioni da
obbligato all’emissione della fattura ven- parte dell’Amministrazione finanziaria,
ga applicata una sanzione che può anda- che la scelta operata è stata causata da
re dal 90% al 180% dell’imposta indicata oggettive condizioni di incertezza norma-
in misura non inferiore a quella dovuta, tiva, oppure dal fatto che il proprio cliente
con un minimo previsto pari a 500 euro. ha occultato, falsificato o compiuto atti
che lo hanno indotto all’errore. Per questo
Va ricordato che, in base a quanto preci- motivo è opportuno che il venditore richie-
sato dal Ministero delle Finanze con Riso- da sempre una copia del titolo abilitativo
luzione 361705 del 05.01.1979 l’operato- relativo all’intervento edilizio, in modo tale

IVA RIDOTTA
re economico che effettua la cessione o da poter effettuare i necessari riscontri tra
la prestazione di servizi deve assicurarsi quanto dichiarato dal cliente e l’effettivo
in concreto che sussistano i presuppo- impiego dei beni acquistati. Più recen-
sti per l’applicazione dell’IVA ridotta, non temente la Corte di Cassazione, con la
avendo carattere esimente da “sanzioni” sentenza n. 3291 del 2 marzo 2012, ha
l’eventuale dichiarazione rilasciata dal precisato e ribadito che l’unico respon-
committente dei lavori circa la sussisten- sabile della correttezza dell’aliquota IVA
za dei requisiti per la concessione del applicata alla cessione o alla prestazione 24 «
beneficio fiscale applicabile. Successiva- eseguita è il soggetto che emette la fat-
mente, con le Circolari n. 1/E del 2 mar- tura; resta a suo carico l’onere di provare
zo 1994 e n. 22/E del 30 marzo 1998, il la sussistenza delle circostanze di fatto e
Ministero delle Finanze ha ribadito che delle norme che consentono di applicare
l’applicazione delle aliquote IVA ridotte è una aliquota IVA differente rispetto a quel-
subordinata al rilascio, da parte dell’ac- la ordinaria. Per questo motivo, anche a
quirente, e sotto la sua responsabilità, di fronte di una puntuale dichiarazione rila-
una “dichiarazione” circa l’utilizzazione sciata dal cessionario o committente, che
dei beni finiti. possa indurre all’applicazione di un’ali-
quota ridotta, il cedente non è esonerato
L’Amministrazione Finanziaria ha sempre da responsabilità. Va inoltre sottolineato
ricondotto l’applicazione delle aliquote che l’acquirente, nel caso in cui venga
IVA ridotte relative ad interventi edilizi ad meno la destinazione agevolata dei beni
un presupposto oggettivo legato all’ef- acquistati, è tenuto a comunicare tale va-
fettiva destinazione del bene ceduto ad riazione al venditore, a parziale rettifica di
uno degli interventi “agevolati” per leg- quanto dichiarato, affinché quest’ultimo
ge; è pertanto ammissibile l’acquisto ad possa emettere nota di addebito ai fini
aliquota IVA ridotta anche da parte di chi del pagamento della maggiore imposta
non risulti direttamente intestatario del dovuta ex articolo 26, comma 1, D.P.R. n.
titolo abilitativo (es.: Permesso di Co- 633/1972.
struire o Denuncia di Inizio Attività). Nella
sostanza si deve ribadire che chi effet- Segnaliamo infine che il Decreto legge
tua la cessione di beni o la prestazione “liberalizzazioni” o “Cresci Italia” (decre-
to legge n. 1/2012, art. 93) ha eliminato gamento dell’imposta o della maggiore
il divieto di rivalsa dell’IVA oggetto di ac- imposta, delle sanzioni e degli interessi,
certamento o rettifica delle dichiarazioni, conseguenti ad un eventuale accerta-
riscrivendo l’art. 60 del D.P.R. 633/72 (“Te- mento da parte del Fisco.
sto Unico IVA”).

Il nuovo articolo stabilisce che il contri-


buente ha diritto di rivalersi dell’imposta o
della maggiore imposta relativa ad avvisi
di accertamento o rettifica nei confronti
dei cessionari dei beni o dei committen-
ti dei servizi soltanto a seguito del pa-

IVA RIDOTTA
25 «
LE DICHIARAZIONI DI RESPONSABILITÀ

IVA 4% - Privati

Spettabile

__________________________________________

__________________________________________

Il sottoscritto ___________________________________________________________
residente in ___________________________________________________________

dichiara sotto la propria personale responsabilità, che i materiali idraulici, sanitari e da


riscaldamento relativi a:

IVA RIDOTTA
ordine n. ___________ del ________________________________________

sono destinati alla costruzione o ampliamento di un fabbricato avente le caratteristiche


di cui all’art. 13 della legge 2 luglio 1949 n. 408, ovvero di fabbricato rurale di cui al punto
21-bis, tabella A, parte II, D.P.R. n. 633/1972,

sito in _____________________________________________________________________ 26 «
Allego copia del Permesso di Costruire rilasciato dal Comune (ovvero Denuncia Inizio
Attività/Segnalazione Certificata Inizio Attività inviata al Comune)

di ____________________________ in data ________________________________

che costituisce titolo abilitativo idoneo all’effettuazione dei lavori sopra descritti ed è
tutt’ora valido ed efficace ai sensi della normativa urbanistico-edilizia vigente.
Il sottoscritto, consapevole delle eventuali responsabilità e conseguenze derivanti da
una dichiarazione mendace richiede pertanto l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al
4% sulle cessioni dei beni finiti destinati a tale intervento, secondo quanto previsto dal
punto 24, tabella A, parte II, D.P.R. n. 633/1972.
Il sottoscritto si impegna a comunicare tempestivamente ogni eventuale fatto o circo-
stanza che faccia venire meno il diritto alla sopra indicata agevolazione, al fine di con-
sentirvi l’emissione della fattura integrativa per la differenza di aliquota, secondo quanto
previsto dall’art. 26, comma 1, del D.P.R. n. 633/1972 e successive modificazioni.

Data: ____________________ Firma: _____________________________


LE DICHIARAZIONI DI RESPONSABILITÀ

IVA 10% - Privati

Spettabile

__________________________________________

__________________________________________

Il sottoscritto _______________________________________________________________
residente in ________________________________________________________________

dichiara sotto la propria personale responsabilità, che i materiali idraulici, sanitari e da


riscaldamento relativi a:

IVA RIDOTTA
ordine n. __________________ del _____________________________________________

sono destinati al seguente intervento di recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 3,
comma 1, del D.P.R. n. 380/2001 (“Testo Unico Edilizia”):
- restauro e risanamento conservativo (lett. c, art. 3 comma 1, D.P.R. 380/2001) 
- ristrutturazione edilizia (lett. d, art. 3 comma 1, D.P.R. 380/2001) 
- ristrutturazione urbanistica (lett. f, art. 3 comma 1, D.P.R. 380/2001)  27 «
L’intervento verrà effettuato presso l’immobile sito in: ______________________________
___________________________________________________________________________
(indirizzo)

Allego copia della seguente documentazione:

 Permesso di Costruire rilasciato dal Comune di ____________ in data ________


 Denuncia di Inizio Attività inviata al Comune di ____________ in data _________
 Segnalaz. Certif. inizio attività inviata al Comune di ________ in data _________

che costituisce titolo abilitativo idoneo all’effettuazione dei lavori sopra descritti ed è
tutt’ora valido ed efficace ai sensi della normativa urbanistico-edilizia vigente.
Il sottoscritto, consapevole delle eventuali responsabilità e conseguenze derivanti da
una dichiarazione mendace richiede pertanto l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al
10% sulle cessioni dei beni finiti destinati a tale intervento, secondo quanto previsto dal
punto 127-terdecies, tabella A, parte III, D.P.R. n. 633/1972.
Il sottoscritto si impegna a comunicare tempestivamente ogni eventuale fatto o circo-
stanza che faccia venire meno il diritto alla sopra indicata agevolazione, al fine di con-
sentirvi l’emissione della fattura integrativa per la differenza di aliquota, secondo quanto
previsto dall’art. 26, comma 1, del D.P.R. n. 633/1972 e successive modificazioni.

Data: ____________________ Firma: _____________________________


Contenuti di redazione
a cura di ANGAISA

dott. Corrado Oppizzi


dott.ssa Melissa Petrella
Via G. Pellizza da Volpedo, 8 - 20149 Milano
Tel.: 02 43990459 - Fax: 02 48591622
info@angaisa.it - www.angaisa.it

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