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La risposta di Gaunilone e Anselmo Garrett Johnson

Mat: 161590



In risposta allargomento anselmiano del Proslogion, Gaunilone solleva varie
obiezioni, tra le quali, due meritano particolare attenzione.
Nella prima, Gaunilone critica il passaggio dallidea alla realt. Sostiene, a torto, che
Anselmo nega la differenza tra lessere nellintelletto e lessere nella realt. Questo
comporterebbe che tutte le cose, anche quelle dubbie o false, appena siano dette da
qualcuno le cui parole io possa intendere; e ancora di pi con quest argomento si pu
dimostrare che queste cose esistono (II,5). In questa linea, lesempio dellIsola
Perduta molto infelice: questisola non solo non ci di cui non pu pensarsi
nessuna cosa maggiore, ma non nemmeno maggiore di tutte le cose. Tra laltro,
evidenza che nella disputa fra Gaunilone e Anselmo ci sono molti punti
dincomprensione da entrambi parti.
1

Risponde Anselmo dicendo serenamente che il suo argomento si applica solamente
al maius, e nessun altro ente (III, 1). Rende evidente lunicit del maius che
costituisce il limite estremo della pensabilit
2
. Questo caratteristico fondamentale
per capire la formulazione negativa, che ci servir con la seconda critica.
La seconda e pi incisiva obiezione si pu riassumere cos: Luomo non pu n
conoscere n intuire n pensare lessenza divina, dunque pu pensare, anche se
erroneamente, che Dio non esiste. Solo se conoscesse Dio nella sua essenza vedrebbe
che Egli esiste e non pu non esistere
3
. Dato che di Dio non abbiamo esperienza, non
c modo di confrontare il maius con Dio esistente, e, dunque, la loro corrispondenza
non evidente. Lintroduzione dellidea di Dio come il maius non introdotta
criticamente. Non si sa quale ne sia lorigine n a che titolo sia presente nellintelletto
4
.
Prendendo di mira il punto di partenza dellargomento, secondo Bettoni e Sacchi, la
critica ci presenta con una disgiunzione gnoseologica: chi crede che si pu giustificare il
maius senza far ricorso n alla fede n allesperienza lo riterr in qualche modo valido;
chi invece ritiene che unica fonte della conoscenza umana sia lesperienza, e che luomo
possa legittimamente giungere alla possibilit solo passando attraverso la realt, non
potr mai sottoscrivere largomento del Proslogion.
5

Il problema, a mio parere, di fare una tale analisi lambiguit dellidea
dellesperienza. Se per realt stiamo parlando di una qualche cosa empirica, quindi,
largomento si regge soltanto secondo una visione innatista; ma se ci apriamo

1
Cfr. ANSELM, Proslogion: con la difesa dellinsipiente da parte di Gaunilone e la risposta di
Anselmo, trad. L. Pozzi, Milano 1994, pp. 189.
2
ESPOSITO, C. al., Filosofia antica medievale, Roma; Bari 2009, p. 303.
3
Ibid., 170.
4
E. BETTONI - D. SACCHI, Argomento Ontologico, in MELCHIORRE, V., 1931- al., Enciclopedia
filosofica, I, Milano 2006, 649.
5
Ibid., 650.

La risposta di Gaunilone e Anselmo Garrett Johnson
Mat: 161590



allesistenza di una esperienza intellettuale, lesperienza del saper logico nella forma
della contradizione diventa unesperienza propriamente spirituale che pi che fa
riferimento ad una cosa, in realt, fa vedere unesigenza. Questa esigenza , di fatto,
negativa, non-diretta, ma non per questo meno valida. questa la natura della
conoscenza negativa che non si conosce se non tramite lidea da unaltra a lei simile
(VIII, 2), cio tramite la conoscenza di ci che non , e questo tipo ci permette di andare
al di l di ogni nostra capacit cognoscitiva
6
, per cos dire, guardare lombra gettata da
un Essere di luce.



6
ANSELM, Proslogion, 218.

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