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La superficie della cornea non ha un andamento perfettamente sferico ma presenta una forma complessa e molto variabile individualmente. Potremmo definirla concoidale.
Pterigio
cheratocono
cheratocono Topografia cornenale di cheratocono
Liride
Possiamo definirlo il diaframma dellocchio e come tale entra in gioco in tutti i processi che interessano un sistema ottico diaframmato (riduzione delle aberrazioni periferiche, aumento della profondit di campo e di conseguenza di fuoco dellocchio). Essa delimita la camera anteriore da quella posteriore. Il suo sfintere, aumentando e riducendo il diametro della pupilla in funzione della illuminazione dellambiente, regola lentrata della luce allinterno dellocchio. La sua pigmentazione limita lingresso della luce nella sua periferia e da il colore agli occhi. Essa partecipa alla triade funzionale che lega laccomodazione-convergenza-miosi e disaccomodazione-divergenza-midriasi.
Riflessi pupillari
Diretto. Test: abbagliare un occhio e notare se c miosi. Consensuale. Test: abbagliare un occhio e notare se c miosi anche nellaltro Accomodativo. Test: far fissare una mira da lontano e rapidamente una non luminosa da vicino e notare se c miosi.
Coloboma
aniridia
albinismo
policoria
Il cristallino
Esso il protagonista del meraviglioso processo di focalizzazione dinamica detta accomodazione di cui dispone locchio. Dietro a questo meccanismo da tutti cos poco considerato nella nostra quotidianit, si celano raffinati e straordinari processi neurologici affinatesi nellarco di milioni anni e che hanno come fine quello di espletare una delle capacit percettive pi importanti per lessere umano: la possibilit (in condizioni normali) di vedere nitidamente a tutte le distanze.
Cristallino sezionato
Accomodazione-disaccomodazione
Il cristallino in aria, non trattenuto dai legamenti zonulari, rigonfio. In sede nella visione da lontano viene stirato dai legamenti radiali per lazione del muscolo di Bruke, mentre in questa fase lo sfintere di Muller attivamente rilassato, riducendone cos il suo potere diottrico. Da vicino, il corrugamento del ciliare, riduce la tensione equatoriale del muscolo di Brucke esercitata sui legamenti radiali e contestualmente avviene la contrazione dello sfintere di Muller . Grazie a questi meccanismi il cristallino si arrotonda aumentando adeguatamente il suo potere diottrico in funzione della distanza a cui deve focalizzare. Gli stimoli alla modificazione del potere diottrico del cristallino sono: la sfocatura dellimmagine retinica, laberrazione cromatica, e la consapevolezza della vicinanza del soggetto (accomodazione prossimale).
Lampiezza accomodativa
Per ampiezza accomodativa si intende di quanto il cristallino di un soggetto riesce ad accomodare al massimo delle sue possibilit. Essa in relazione allet del soggetto. Essa pu essere influenzata anche da fattori legati allo stress visivo. La rilevazione delampiezza accomodativa sar argomento di studio dei corsi che seguiranno in quanto ad una sua alterazione sono spesso legati molti disturbi visivi funzionali.
La pseudomiopia
Per pseudomiopia o falsa miopia si intende una condizione di ipertono dellattivit accomodativa indotta della persistenza dello stimolo accomodativo nella visione prolungata da vicino che induce sintomi simili alla miopia (ametropia che sfoca le immagini da lontano). in conseguenza della prolungata attivit da vicino i sistemi coinvolti non riescono a svolgere adeguatamente le attivit antagoniste necessarie a ripristinare una buona visione da lontano. Il sintomo una visione sfocata da lontano che a volte si risolve ed altre volte persiste, non imputabile ad una vera miopia ma indotto da una condizione di stress visivo. Questo sintomo che spesso si associa ad affaticamento visivo (astenopia), pu essere premonitore di una cronicizzazione di una vera miopia. Se lo stress persiste le strutture oculari adattano una condizione miopica irreversibile. In condizioni non cronicizzate, questo processo pu essere risolto riducendo laffaticamento da vicino con accorgimenti posturali e di ergonomia della visione (si vedr con ligiene visiva), con esercizi di visual training e lenti dette di performance (prescritte attraverso sofisticate procedure di indagine optometrica argomento dei corsi successivi) .
Lo spasmo accomodativo
Esso uno spasmo a carico dello sfintere del cristallino che, per cause non sempre diagnosticabili (spesso infiammatorie o tossiche), si contrae in modo anomalo. Ci induce una condizione di miopia (visione sfocata da lontano) indotta. Si pu manifestare anche monocularmente. Il recupero della visione abituale da lontano,spesso spontanea, legata alla risoluzione del problema che lha indotto.
La cataratta
Una nota a parte merita la cataratta. Essa una perdita di trasparenza del cristallino. Solitamente una conseguenza dellinvecchiamento del cristallino ma pu avere anche origini congenite o traumatiche. ed una delle principali cause di cecit nei paesi poveri. Lopacit pu originarsi dal nucleo (cateratta nucleare) o sulle cristalloidi (cateratta corticale). In fase iniziale solitamente induce una riduzione di visione da lontano (miopia indotta), correggibile con lenti negative, sino ad un certo stadio davanzamento. Successivamente lopacit tale da richiedere un intervento chirurgico ove praticabile.
Cateratte e I.O.L.
cataratta corticale cataratta nucleare I.O.L.
intra-ocular lens
ciclopegia
Esistono sostanze dette ciclopegici come atropina, tropicamide, ciclopentolato che se instillate sullocchio generano midriasi e paralisi momentanea dello sfintere del cristallino. Questi farmaci possono essere usati in oculistica per la diagnosi di: Ametropie in et molto infantile. Ipermetropia latente. Strabismi accomodativi. Pseudo miopia. al fenomeno si associa fotofobia.