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TIPI DI STUDI:
• STUDI DI CAMPO: centrati su gruppi reali con una
storia, una strutturazione di ruoli, norme valori scopi rappresentazioni
condivise.
• Studi con GRUPPI IN LABORATORIO: insieme di
individui traloro sconosciuti, con compiti provvisori
• INCHIESTE
• STUDI DI TIPO OSSERVATIVO: sullo sviluppo, fenomeni
di gruppo, movimenti sociali reali
• QUASI ESPERIMENTI: le sperimentazioni in contesti
reali
LEWIN
GRUPPO: TOTALITA’ DINAMICA caratterizzata da stretta interdipendenza delle
sue parti, le cui PROPRIETA STRUTTURALI SONO CARATTERIZATE DAI RAPPORTI
TRA LE PARTI.
INTERDIPENDENZA DEL DESTINO: qualunque aggregato di individui può
diventare gruppo se condivide un destino comune e sperimenta un forte senso
di coesione x qs. Es. sindrome di stoccolma
INTERDIPENDENZA DEL COMPITO: lo SCOPO DEL GRUPPO DETERMINA UN
LEGAME TRA I MEMBRI i risultati delle azioni di ognuno si ripercuotono sugli
altri. INTERDIPENDENZA POSITIVA: il successo di uno implica il successo del
gruppo; INTERDIPENDENZA NEGATIVA : il successo di uno è l’insuccesso di uno
o più membri.
SHERIF
GRUPPO: STRUTTURA in cui i membri sono legati da rapporti di status e ruoli in
cui si delineano norme e valori comuni. La condizione essenziale x LA
FORMAZIONE DEL GRUPPO E’ L’INTERAZIONE NEL CORSO DEL TEMPO di
individui che hano INTERESSI, PRBLEMI, OBIETTIVI COMUNI. Nel corso del
tempo si struttura con ruoli e status diversi.
PROPRIETA’ MINIME ESSENZIALI:
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEI RUOLI differenziati per potere, funzioni,
posizione sociale
NORME O VALORI che regolano il comportamento dei membri almeno nei
settori di attività in cui il gruppo è impegnato.
I raggruppamenti transitori di individui sono solo SITUAZIONI DI UNIONE
TAJFEL
Ciò che costituisce un gruppo è il fatto che l’individuo si sente parte di esso.
Tre componenti:
COMPONENTE COGNITIVA: conoscere di appartenere ad un gruppo
COMPONENTE VALUTATIVA: il gruppo e la propria appartenenza ad esso
possono essere connotati positivamente o negativamente.
COMPONENTE EMOZIONALE: aspetti cognitivi, valutativi del gruppo e della
propria appartenenza ad esso sono accompagnati da sentimenti ed emozioni.
Applicabili a gruppi di tutte le dimensioni.
PARADIGMA DEI GRUPPI MINIMALI mostra che è sufficiente imporre a degli
individui una categorizzazione sociale che distingua un ipotetico ingroup da un
outgroup x condurre a comportamenti discriminatori vs l’outgroup e a coesione
e altruismo vs l’ingroup.
La CATEGORIZZAZIONE SOCIALE è un processo cognitivo ch divide il mondo
sociale in categorie cui si appartiene o no, qs processo accentua la percezione
di somiglianze intracategoriali e differenze intergruppali e produce
differenziazioni sul piano cognitivo e comportamentale.
L’attrazione e l’interdipendenza non sono necessarie x la formazione
psicologica di un gruppo. È sufficiente un’appartenenza condivisa di gruppo per
produrre una certa identificazione tra membri.
Ai criteri soggettivi devono corrispondere anche criteri oggettivi.
Una delle ragioni che rende rischiosi i passaggi di scolarità è la rottura nella
natura e nello schema delle relazioni sociali sia nel gruppo dei pari che con gli
adulti.
Il CAMBIAMENTO DEL GRUPPO DI COMPAGNI COMPORTA COSTI X
L’ADATTAMENTO DELL’INDIVIDUO MAPUò ANCHE COSTITUIRE UN INCREMENTO
DELLE RISORSE INDIVIDUALI.es mettere in atto nuove strategie d’azione x
affermare la propria posizione nel gruppo
Nei primi tempi di entrata alla scuola materna vari autori hanno rilevato un
periodo di OSSERVAZIONE A DISTANZA precede il gioco parallelo e interattivo.
Il comportamento di attesa dei nuovi arrivati non è dovuto solo alle difficoltà
iniziali ma è anche un modo di adattarsi alle richieste del gruppo che richiede
cautela nell’immissione del nuovo membro e oppone resistenze.
BROWN definisce PERIODO PROBATORIO l’adozione di COMPORTAMENTI DI
ATTESA E OSSERVAZIONE DA PARTE DEL NUOVO ARRIVATO E’ FUNZIONALE X 2
MOTIVI:
• PERMETTE AL NUOVO DI EFFETTUARE APPRENDIMENTI
SOCIALI CHE GLI CONSENTONO DI ESSERE ACCETTATO DAL GRUPPO
• TATTICA DI IMMISSIONE il gruppo si mostrerà più
accettante e disponibile nei confronti di un nuovo membro cauto e
dipendente.
Putallaz e Gottman i bambini dominanti sanno adeguarsi all’esistente prima di
introdurre elementi nuovi nel gruppo.
MEREI osserva che i bambini che diventano leader nel nuovo gruppo di
coetanei sono ATTENDISTI : OSSERVANO E CERCANO DI CAPIRE LE NORME DI
GRUPPO SALIENTI SI ADEGUANO POI PIANO PIANO PROPONGONO SEMPRE +
MODIFICHE.
HOLLANDER STUDI SULLA CONQUISTA DELLA LEADERSHIP IN GRUPPI DI ADULTI
il CONFORMISMO INIZIALE ALLE REGOLE RISULTA VINCENTE.
SVILUPPO DI GRUPPO
3 MODELLI: MC MURRAIN E GAZDA, TUCKMAN, WORCHEL E CO.
MC MURRAIN E GAZDA basato sull’osservazione di un gruppo di psichiatri che si
sono incontrati x 2 mesi x apprendere esperienza di counseling, le persone
discutevano dei propri problemi personali e cercavano di aiutarsi
reciprocamente.
4 STADI:
• ESPLORATIVO: imembri del gruppo si comportano in
modo esitante, necessità di conoscersi meglio.
• TRANSIZIONE: serie di scambi su come dovessero
svolgersi gli incontri
• AZIONE i membri si sono centrati sul lavoro da
svolgere
• CONCLUSIONE chiusura dell’esperienza e fronteggia
mento dei sentimenti conseguenti.
TUCKMAN dopo aver passato in rassegna 50 studi su piccoli gruppi di vario
genere evidenzia lo sviluppo negli SCAMBI SOCIOEMOZIONALI E negli SCAMBI
FUNZONALI ALLO SVOLGIMENTO DEL COMPITO.
• STADIO DI FORMING (FORMAZIONE) : DIPENDENZA E
ORIENTAMENTO. I membri cercano qcno che faccia da LEADER,
comportamento circospetto incertezza rispetto all’appartenenza di
gruppo, i membri hanno scambi sulla NATURA DEL COMPITO E SU COME
SVOLGERLO
• STADIO DI STORMING (CONFLITTO): IMPLICA
CONFLITTI ED ASPETTI EMOZIONALI i membri sono più assertivi cercano
di cambiare il gruppo x i propri bisogni, scoppiano OSTILITA’ E CONFLITTI
imembri oppongono resistenza nel lavorare insieme.
• Stadio di NORMING : normativo comporta COESIONE E
SCAMBIO in qs stadio i membri cercano di RISOLVERE CONFLITTI
PRECEDENTI SI IMPEGNANO NELLA NEGOZIAZIONE DI REGOLE PIU’
CHIARE X IL COMPORTAMENTO DI GRUPPO, ognuno condivide con gli altri
idee per migliorare la prestazione, sentimenti positivi x la propria
appartenenza al gruppo.
• STADIO DI PERFORMING: implica role-taking e problem
solving I PARTECIPANTI HANNO RUOLI CHE RENDONO IL GRUPPO
PIU’REMUNERATIVO X TUTTI, I PARTECIPANTI LAVORANO INSIEME X
RAGGIUNGERE SCOPI COMUNI
• Stadio di ADJOURNING: sospensione ciascuno comincia
gradualmente a RITIRARSI dalle attività socio emozionali e da qle
centrate sul compito. DISIMPEGNO PROGRESSIVO IMEMBRI
FRONTEGGIANO L’APPROSSIMARSI DELLA FINE DEL GRUPPO.
LA SOCIALIZZAZIONE DI GRUPPO E’ INFLUENZATA DALLO STADIO DI
SVILUPPO IN CUI SI TROVA IL GRUPPO, LO SVILUPPO DI GRUPPO RISENTE DEI
DIVERSI LIVELLI DI APPARTENENZA IN CUI SI TROVANO I MEMBRI.
I MEMBRI DELLO STESSO GRUPPO INOLTRE POSSONO TROVARSI IN FASI
DIVERSE DELL’APPARTENENZA AL GRUPPO QS HA DELLE CONSEGUENZE
SULLO SVILUPPO DEL GRUPPO. ES x accogliere nuovi membri il gruppo
potrebbe dover regredire ad uno stadio precedente.
IL SISTEMA DI STATUS*
I MEMBRI del gruppo occupano POSIZIONI DIVERSE E HANNO DIVERSO STATUS.
STATUS: posizione che un certo individuo occupa nel gruppo e valutazione di
tale posizione in una scala di prestigio. LE DIFFERENZIAZIONI DI STATUS SI
COMPONGONO IN UNA GERARCHIA.
INDICATORI DELLO STATUS:
• TENDENZA A PROMUOVERE INIZIATIVE attività e idee
• VALUTAZIONE CONSENSUALE DEL PRESTIGIO
CONNESSO AD UN CERTO STATUS
Sherif osserva che nel gruppo qs con sensualità riguarda le posizioni estreme
Secondo alcuni autori WEISFIELD E WEISFIELD lo status nel gruppo si produce
nel tempo ATTRAVERSO COMPORTAMENTI COME AIUTARE IL GRUPPO A
RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI, CONFORMARSI ALLE REGOLE, SACRIFICARSI X IL
GRUPPO.. tutti qs comportamenti sarebbero ricompensati dal gruppo.
Xò nell’esperienze sociale diretta il SISTEMA DI STATUS SI SVILUPPA MOLTO
RAPIDAMENTE nelle prime fasi di costituzione del gruppo.
COMUNICARE IN GRUPPO
La COMUNICAZIONE è UNO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI del GRUPPO
FLAMENT: mediante la comunicazione il gruppo crea una finalità comune, i
membri acquisiscono atteggiamenti comunie opponendoli ad altri individui
rinforzano la coesione di gruppo. Le comunicazioni sono la trama, causa e
riflesso della struttura del gruppo.
MOSCOVICI E DOISE SOSTENGONO CHE LA DISCUSSIONE E’ LO STRUMENTO
PIU’ QUOTIDIANO DELLA PARTECIPAZIONE SOCIALE che porta ad innovazione e
cambiamento. LA DISCUSSIONE E’ UN RITO DI COMUNICAZIONE che riunisce
periodicamente i membri del gruppo in un luogo idoneo secondo regole
prescritte.
Partecipare fa sentire PARTE DEL RITUALE E MEMBRO DEL GRUPPO QS
RAFFORZA LA COESIONE anche se attrvso la comunicazione si palesano anche
conflitti latenti.
LA DISCUSSIONE DA’ AD OGNUNO LA POSSIBILITA’ DI PARTECIPARE AGLI
EVENTI DEL GRUPPO E SU DI ESSA SI FONDA IL CONSENSO. Permette di
rinnovare OPINIONI E CREDENZE COMUNI.
BERGER E LUCKMANN vedono nella CONVERSAZIONE il veicolo più importante
x la PRESERVAZIONE DELLA REALTA’ SOGGETTIVA E INTERSOGGETTIVA poiché
discutendo a fondo l’esperienza si assegna un posto nel mondo reale.
FESTINGER parla di COSTRUZIONE DELLA REALTA’ all’interno del GRUPPO IN
RIFERIMENTO ALLO SCAMBIO DI IDEE E OPINIONI la cui congruenza porta i
membri a CONDIVIDERE UNA REALTA’ COMUNE.
CONVERSAZIONI E DISCUSSIONI sono la base per la COSTRUZIONE DELLA
REALTA’ PER SCAMBIARE IDEE, INFO, OPINIONI E VALORI.
LA CONFORMITA’
Il fenomeno della conformità o INFLUENZA MAGGIORITARIA .
TURNER – CONFORMITA’ SOCIALE: movimento di una o più xsone discrepanti vs
le posizioni normative di gruppo come conseguenza della pressione
implicita/esplicita da parte del gruppo.
MUCCHI FAINA – CONFORMITA’: adesione a un’opinione/comportamento
prevalente anche quando qs sono in contrasto col ns modo di pensare.
JANIS ricerca sulle decisioni di politica estera degli USA 1961 KENNEDY BAIA
DEI PORCI dimostra come IL VINCOLO TRA MEMBRI DI GRUPPI DI VERTICE
LEGATI DA UNA FORTE COESIONE possa essere l’ORIGINE DI ERRORI VALUTATIVI
che portano a DECISIONI DISASTROSE. QS VINCOLO SOCIALE PORTA AD
EVITARE DISCUSSIONI APERTE x non spezzare l’armonia e la coesione del
gruppo, IL BISOGNO DI CONSERVARE L’UNIFORMITA’ DEL GRUPPO PUO’
PORTARE AD AUTOCENSURE INDIVIDUALI x cui i vari membri evitano di porsi
interrogativi e dubbi su quanto sta succedendo. LE RISORSE COGNITIVE DEL
GRUPPO SONO CANALIZZATE nell’ELABORAZIONE DI RAZIONALIZZAZIONI A
SOSTEGNO DELLA POSIZIONE MAGGIORITARIA SOSTENUTA DAL LEADER.
JANIS analizza anche i VINCOLI AFFILIATIVI che portano a processi decisionali
scadenti nell’ambito di GRANDI ORGANIZZAZIONI. QS VINCOLI AFFILIATIVI, DI
APPARTENENZA sono legami di affiliazione del leader o vertice dirigenziale e gli
altri membri.
QS VINCOLI PORTANO ad adottare REGOLE DECISIONALI che da un lato
salvaguardano il rapporto col gruppo primario dall’altro servono a relazionarsi
con l’appartenenza al gruppo secondario: l’organizzazione x cui si lavora.
QS REGOLE AFFILIATIVE SONO:
• COPRIRSI LE SPALLE: garantirsi di non essere incolpati
se la decisione da cattivo esito
• SCELTA DELLA POSIZIONE DOMINANTE
• VOLER VINCERE AD OGNI COSTO emerge nel
confronto intergruppi
• RIUNIONI MANOVRATE manipolare un consenso x
arrivare ad una decisione già presa. Far avere info depurate, fissare
riunioni quando gli oppositori non possono partecipare.
Il fenomeno del GROUPTHINK illustra cosa può succedere quando il BISOGNO DI
CONFORMITA’ E COESIONE raggiunge livelli allarmanti.
CONFLITTO
X DIVERGENZA DI OPINIONI, SCARSITA’ DI RISORSE.
LEVINE THOMPSON il conflitto può avere esiti diversi: ostilità, prestazioni
scarse, disintegrazione del gruppo ma anche più creatività, ridistribuzione delle
risorse.
Uno degli ASPETTI CHE CARATTERIZZA IL GRUPPO E’ L’INTERDIPENDENZA
KELLEY E THIBAUT: INTERDIPENDENZA rispetto a INFORMAZIONI E RISULTATI
Può PRODURRE CONFLITTI. I conflitti x interdipendenza di informazioni si
attivano con la comparsa di OPINIONI DIVERGENTI SU QUESTIONI RILEVANTI X
IL GRUPPO, possono sottendere motivazioni competitive o cooperative. I
conflitti relativi all’interdipendenza dei risultati si ATTIVANO QUANDO SI
PRODUCE UNA INCOMPATIBILITA’ TRA SCOPI E INTERESSI DEI VARI MEMBRI.
IL CONFLITTO E’ CONSIDERATO NEL GRUPPO UNA MINACCIA X IL
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E ALLA COESIONE DEL GRUPPO. Può
comportare perdita di motivazione, decrementi del morale, centraggio su
interessi individualistici.
SPESSO SI SCEGLIE DI METTERE A TACERE IL CONFLITTO MA LA COSTANTE
REPRESSIONE DI SENTIMENTI DI ANTAGONISMO PUO’ PRODURRE COLLASSO
DEL GRUPPO, IN CUI GLI INDIVIDUI SI RITIRANO NON INVESTENDO PIU’ NEL
GRUPPO. IN ALTRI CASI L’ESPRESSIONE DEL CONFLITTO PUO’ PROVOCARE
FRATTURE NON PIU’ RICOMPONIBILI.
3 MECCANISMI USATI DAI GRUPPI X FRONTEGGIARE IL CONFLITTO:
• EVITAMENTO
• RIDUZIONE
• CREAZIONE
I CONFLITTI x DIVERGENZA DI OPINIONE possono essere CONTROLLATI att.vso
PROCESSI DI CONTROLLO DEL PENSIERO. Altrui o proprio.
PROCESSO DI NORMALIZZAZIONE MOSCOVICI consiste nell’INFLUENZA
RECIPROCA TRA MEMBRI fino a RAGGIUNGERE UNA RAGIONEVOLE POSIZIONE
MEDIA che sia accettabile x tutti.
Vari autori MOSCOVICI, DOISE il raggiungimento di un AUTENTICO CONSENSO
avvine attraverso il CONFRONTO ACCESO DELLE RECIPROCHE POSIZIONI,
attraverso discussione e anche conflitto.
JOHNSON E JOHNSON sostengono l’IMPORTANZA DELLA CONTROVERSIA COME
SITUAZIONE DI APPRENDIMENTO
IL CONFLITTO SOCIOCOGNITIVO in cui gli ATTORI HANNO PROSPETTIVE
DIVERGENTI RISPETTO LO STESSO PROBLEMA e devono GIUNGERE AD UNA
SOLUZIONE COMUNE, HA POTENZIALITA’ POSITIVE – DOISE MUGNY /PERRET
CLERMONT. IL CONFLITTO SOCIOCOGNITIVO produce SCAMBI INTELLETTUALI
che comportano nuove soluzioni x affrontare il problema. La SOLUZIONE E’ IL
RISULTATO DI NUOVE CONOSCENZE DERIVATE DALL’INTERAZIONE SOCIALE.
DEUTSCH puntualizza che esiste un conflitto distruttivo e un costruttivo il
allargamento ed escalation della conflittualità che diventa indipendente dalle
cause che l’hanno provocata, il conflitto costruttivo comporta un processo di
ricostruzione cognitiva un impegno alla ristrutturazione.
PROCESSI SCISMATICI
La DIVISIONE DI UN GRUPPO IN SOTTOGRUPPI e LA SECESSIONE FINALE DI
ALMENO UNO DEI GRUPPI. WORCEL un nuovo gruppo nasce da uno precedente
quando dopo un periodo di malcontento alcuni partecipanti ritengono che il
gruppo abbia esaurito la sua carica propositiva e non ci siano più prospettive
per il futuro. Poi un EVENTO SCATENANTE PROVOCA IL DISTACCO DI UN
GRUPPO DA QLO ORIGINARIO
SANI E REICHER IL PROCESSO SCISMATICO NASCE QUANDO SI VERIFICANO
DIFFERENZE CRUCIALI NELLE POSIZIONI DI DUE SOTTOGRUPPI o un
sottogruppo ritiene che la posizione adottata dall’altro sia un cambiamento
radicale dell’IDENTITA’ DEL GRUPPO
SANI condizioni xché avvenga lo scisma:
• PERCEZIONE DI UNA MINACCIA ALL’IDENTITA’ DEL
GRUPPO
• PERCEZIONE DI UNA MANCANZA DI ENTITATIVITA’ DEL
GRUPPO cioè di compattezza e coerenza interna: gli individui si uniscono
ai gruppi x agire collettivamente e x avere certezza e coerenza. Essi
hanno quindi bisogno di percepire il gruppo come entitativo.
• VENGONO ACCENTUATE LE DIFFERENZE TRA
SOTTOGRUPPI E SOMIGLIANZE TRA MEMBRI DELLO STESSO
SOTTOGRUPPO
• Quando i membri di un sottogruppo percepiscono la
posizione degli altri COME CONTRASTANTE CON L’IDENTITA’ DEL GRUPPO
iniziano a percepirli come MEMBRI ILLEGITTIMI.
• Perché avvenga uno SCISMA è necessario che le
percezioni dei due siano simmetriche , ciascuno vede l’altro come
sovversivo se no può esserci compromesso.
• Relazioni di STATUS tra i due poli