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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONCILII , ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. XXXIII.
Iw&emowb, fi*.',
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
- HDCCCXLV.
>> *\ * •:
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO -E CC LE SI ASTICA
G
GìGREGORIO, Antipapa. V. An- Anastasia, intervenne al concilio
tipapa XIX. celebrato da s. Paolo I nel 761.
GREGORIO Vili, Antipapa. V. GREGORIO, Cardinale. Gre-
Antipapa XXVII. gorio da alcuni detto Giorgio, ve-
GREGORIO, Cardinale. V. Gre- scovo cardinale di Palestrina, inter-
gorio I (s.), Papa. venne al concilio adunato nel 761
GREGORIO, Cardinale V. . da s. Paolo I. Ebbe però la debo-
Gregorio Papa.
II (s.), lezza di consacrare, quantunque ri-
GREGORIO , Cardinale V. . pugnante, e costretto da aperta
Gregorio III (s.), Papa. violenza, l'antipapa Costantino, per
GREGORIO, Cardinale. Grego- avello a ciò obbligato il fratello
rio prete cardinale del titolo di di Totone duca di ISepi
questi
s. Clemente, fiorì sotto s. Grego- nel 767. Circa un anno dopo fu
rio HI del 73 1. preso da un accidente che lo rese
GREGORIO, Cardinale. Grego- stupido nelle membra , e con la
rio prete cardinale del titolo dei sacrilega mano inaridita.
ss. Giovanni e Paolo, fiorito nel GREGORIO, Cardinale. Gre-
pontificato di s. Zaccaria del 741. gorio vescovo cardinale di Selva-
Si crede che sia lo stesso che il candida si trovò presente al conci-
cardinal Giorgio. lio celebrato da
s. Paolo I, e poi
GREGORIO, Cardinale. Gre- intervenne a quello di Stefano III
gorio prete cardinale del titolo di detto IV nel 769.
s. Balbina, detto in altro luogo ar- GREGORIO , Cardinale. V,
ciprete di santa romana Chiesa : Gregorio IV, Papa.
fiorì sotto Papa s. Zaccaria del GREGORIO, Cardinale. Gre-
Hu gorio vescovo cardinale di Selva-
GREGORIO, Cardinale. Grego- candida, intervenne al concilio di
rio cardinale prete del titolo di s. Giovanni VIII dell'872.
6 GRE GRE
GREGORIO, Cardinale. Grego- coi luminosi esempi di sue virtù
rio vescovo cardinale d'Albano, fu e eon l'eloquenza ridusse gran nu-
sospeso dal romano, per
concilio mero di peccatori a vita penilen-
essere stato nel o,63 uno de' con- te, per cui Maldonato lo chiamò
sacratoli dell'antipapa Leone Vili, uomo potente nelle opere non
Si trova il suo nome sottoscritto meno che nelle parole. Consumato
ad un privilegio accordato da J}e~ dalle fatiche, e chiaro pei mira-
nedetto VII del 975 al moniste- coli che Dio operò a sua inteices-
ro di Subiaco. sione, dopo dieci anni di cardina-
GREGORIO, Cardinale. Gre- latomorì santamente a' io mag-
gorio vescovo cardinale d'Ostia, gio io44> e venne sepolto in Lu-
sottoscrisse il romano adu-
concilio cronio nella diocesi di Calahorra,
nato nel 998 da Gregorio V, do* ove ogni anno nel di anniversario
ve con ecclesiastica libertà proferì di sua morte si celebra festa so-
la sentenza contro il matrimonio lenne. La sua vita fu scritta da
di Roberto II re di Francia. Costantino Gaetano abbate di san
GREGORIO, Cardinale. Gre- Baronzio, e stampata in Roma ed ;
gati, essi si videro costretti a ful- nel 1099, approvò colla sua soscri-
minar contro di lui la sentenza di zione il privilegio delle investiture,
sospensione. Di questo cardinale si accordato dal Papa con manifesta
fa onorevole menzione nel registro violenza di cesare. L'Aubany cre-
di s.Gregorio VII, e al dire d'alcu- de che questo Gregorio sia lo stes-
ni per ordine pontificio presiedette so che Guido francese. Tuttavolta
al governo della chiesa di Sabina. assicura il Cardella ch'egli sotto-
GREGORIO, Cardinale. Gre- scrisse nel 11 12 il concilio late-
gorio fu creato da san
cardinale ranense , in cui Pasquale II dero-
Gregorio VII, che nel 1076 o nel gò al privilegio delle investiture.
1077 1° spedì a Venezia qual le- GREGORIO, Cardinale. Gre-
gato della santa Sede, onde assol- gorio monaco ed abbate del mo-
vere i veneziani dalla scomunica nistero dei ss. Andrea e Gregorio
incorsa per aver mantenuto com- al clivo di Scauro, fu creato car-
mercio coi prelati dell' Istria e dinale da Pasquale II del 1099 del
della Lombardia scomunicati dal titolo della medesima chiesa, secon-
Papa, che consegnò al cardinale do il Ciacconio, al che vi ripugna
due lettere, una per Domenico pa- il Cardella,non essendo allora la
triarca di Grado ed ai vescovi suoi chiesa de' Andrea e Gregorio tra
ss.
8 GRE GRE
GREGORIO, Cardinale. Gre- Celestino II lo creò cardinal diaco-
gorio fu da Calisto II nel 112 3 no; ma vuoisi che sia lo stesso
creato cardinale diacono di s. Lu- che Gregorio Tarquinio diacono
cia in Septisolio, e sottoscrisse una cardinale de' ss. Sergio e Bacco.
bolla diretta al vescovo di Genova. GREGORIO, Cardinale. Gre-
GREGORIO, Cardinale. Gre- gorio fu da Celestino II creato car-
gorio nel 1123 fu da Calisto II dinale di s. Angelo , nel dì delle
creato cardinale diacono di s. Vito, Ceneri del 11 44» ìn ^ il trovò pre- 1
e sottoscrisse una bolla al vesco- sente alla pace conchiusa tra Eu-
vo di Genova. genio IV e Federico I imperatore,
GREGORIO, Cardinale. Gre- d' ordine del qual Pontefice passò
gorio prete cardinale del titolo di in Germania in qualità di legato
s. Balbina, fatto da Onorio li nel- apostolico per procedere contro
le tempora di dicembre ii:*5, o l'arcivescovo di Magonza Enrico
come pretende Pandolfo di Pisa ,
la quale causa insieme con l'altro
creato da Calisto li. Abbandonò legato esaminata, ebbe la sentenza
scandalosamente il legittimo Inno- di deposizione. Il cardinale si tro-
cenzo II per seguir l'antipapa Ana- vò presente ai comizi per Lucio If,
cleto II, a favore del quale unita- Eugenio III ed Anastasio IV, essen-
mente ad altri cardinali scrisse let- do assente a quelli di Adriano IV.
tere di commendazione a Lotario Abbandonò il legittimo Alessandro
II imperatore. III per seguir l'antipapa Pasquale
GREGORIO, Cardinale. Gre- III, e nel restituirsi da Viterbo a
gorio prete cardinale del titolo di Roma, s' infranse la testa per una
s. Balbina, fu creato da Onorio II caduta da cavallo, e morì nel
nelle tempora dicembre 1127.
di 116S.
GREGORIO, Cardinale. Gre- GREGORIO, Cardinale. Gre-
gorio prete cardinale di s. Maria gorio nel 11 46 fu da Eugenio III
in Trastevere, crealo da Innocen- creato diacono cardinale di s. Ma-
zo II nelle tempora di dicembre ria in Portico, e poscia inviato le-
GRE GRE 9
cardinale di s. Angelo , indi spedi- fazioni de' guelfi e ghibellini, del-
to da Celestino III legato a lettere le quali erano antesignani mag- i
nella Spagna. Celebrò nel 1 192 un giorasela delle due famiglie prima-
sinodo a Salamanca coli' interven- rie, cioè Monaldi e Filippi. 11 car-
to de' vescovi dei regni di Leone dinale con prudenza e destrezza si
e di Portogallo , nel quale fu di- adoperò in modo, che alla fine gli
chiarato nullo ed invalido il ma- riuscì stabilire pace e concordia.
trimonio da Alfonso IX
contratto Morì nel 1204, per cui la sua e-
re di Leone con Teresa infante di sallazione al cardinalato deve es-
Portogallo, ch'erano tra loro cugi- sere anteriore alla suddetta epoca,
ni germani, in conseguenza di che assegnatagli dal Ciacconio.
i due coniugi furono obbligati a GREGORIO (de) Giovanni, Car-
separarsi. E siccome i vescovi di dinale. Giovanni Gregorio no- de
Leone, Astorga , Salamanca e Za- bile siciliano , nato in Messina ai
ni 01 ra ricusarono assistere al con- 29 gennaio 1692 da d. Leopoldo
perchè sostenevano la validità
cilio, de Gregorio marchese di Squii la-
del matrimonio, onde il re ricusa- ce ,
principe di s. Elia , ministro
va separarsi dalla cugina, il lega- delle finanze, della guerra e degli
to fulminò la sentenza di anatema affari esteri di Carlo di Borbone
contro i quattro legati, e l'eccle- re delle due Sicilie poi Carlo III
siastico interdetto ad ambo i re- re di Spagna, e da Giuseppa Mau-
gni ,
poi tolto quando il re s' in- ro Grimaldi d' una delle più no-
dusse alla separazione. Questi si bili ed antiche famiglie di Messi-
uni poscia in matrimonio con Be- na, avendo la Mauro dato il no-
rengaria sorella d'Alfonso III re di me alla terra di Mauroianni, e ri-
GRE GRE i3
na, e reo di trame contro Io sta- minato archimandrita di Messina
to. Dal carcere la Force a* 22 feb- venendo successivamente aggregato
braio fu mandato nel forte di Vin- alle primarie congregazioni cardi-
cennes, ove patì grandemente, solo nalizie. Proseguì il cardinale quel-
rincorato dalla confidenza in Dio, la modestia, e soavità di nobilis-
dalle orazioni e dagli illustri com- sime maniere, che nella prelatura
pagni di sue sventure, fra' qua- l'avevano fatto da tutti amare e
li tre cardinali rispettabili , Di riverire. Riponeva le sue delizie
Pietro Oppizzoni
, Gabrielli , il , nell'amore della fatica, e nell' ado-
p. Fontana Francesco (Fedi), poi perarsi efficacemente al bene della
anch'esso cardinale, ed il barone Chiesa e de' bisognosi. Godendo
di Geramb ora abbate e procu- favore presso questo
il Pontefice ,
ratore generale della Trappa. Agli nel 8 8 lo fece prefetto della con-
1 1
ed esultare del pacifico trionfo di per cessione che questi gli fecero
Pio VII, si fermò per autorizzazio- per cui ebbe luogo il trasferimen-
ne del Papa a Parigi a ricuperale to con sommo suo dispendio che
i più preziosi monumenti che alla nulla curava , purché l'educazione
santa Sede appartenevano, divenu- della gioventù a lui soggetta pro-
ti preda degl' invasori. Dal conte fittasse nella religione e nelle scien-
d'Artois, che pel prelato avea grande ze. VII nel con-
Alla morte di Pio
stima, e che pel re suo fratello as- clave ogni giornoebbe voli, arri-
sunse le redini del governo, otten- vando sino al numero di otto e ,
i4 GRE GRE
gelosa carica da lui esercitata sino tà d' incumbenze era instancabile ,
a quel punto, e nel concistoro dei oltre T avere parte operosa pel suo
18 maggio 1829 lo preconizzò ve- ingegno e felice sperienza, nei con-
scovo suburbicario di Frascati. Sa- sigli dei Pontefici per affari impor-
rà sempre in benedizione presso tantissimi ; era membro delle con-
questa città e diocesi la memoria gregazioni del s. otìizio , della vi-
di così insigne e benefico pastore, sita, della concistoriale, del concilio,
che pose fra le prime sollecitudini dell' immunità ecclesiastica , delle
T amore pei poveri. Vi eresse la indulgenze e sacre reliquie, de' ve-
nuova parrocchia di s. Rocco; ri- scovi e regolari, di propaganda fi-
chiamò a nuova vita quel semina- de, dell' indice, della cerimoniale,
rio già sì rinomato ed illustre ; ri- dell'esame de' vescovi in sacri canoni,
pristinò e riordinò le antiche Ma- della correzione de' libri della chiesa
dri dette Gesuitesse, che richiamò, orientale, degli affari ecclesiastici
riedificando la loro casa per la straordinari, degli studi, della spe-
educazione delle giovani ed edu- ciale per la riedificazione della basi-
cande; edificò il pubblico cimite- lica di s. Paolo. Inoltre fu protet-
rio, cooperò alla costruzione d'una tore operoso e zelante del sacro mili-
più comoda via che a Roma con- tare ordine gerosolimitano, del ino-
ducesse, e nulla tralasciò di tutto nislero del Bambino Gesù di Ro-
quello che giovar poteva al mora- ma , delle città Bologna e di
di
le ed al fisico di una città per Frascati ; ed appartenne a diverse
tanti titoli cospicua. Anche nel con- scientifiche accademie, intervenen-
clave che si celebrò per morte di do alle loro solenni tornate. Per
Pio Vili, il cardinale ricevette ri- godere talvolta un poco di quiete,
petute testimonianze del conto in avendo acquistato una tenuta del-
cui lo tenevano i cardinali colleghi, l'agro romano, quattro miglia di-
pei voti cui sempre l' onorarono stante da Roma, ivi soleva ritirar-
che giunsero sino al numero di si, e ricrearsi della compagnia de-
diciassette. Il regnante Papa Gre- gli amici e de' dotti, ove veniva
gorio XVI, imitatore de'suoi pre- visitato da molti cardinali e si-
decessori nella stima e considera- gnori sì romani che stranieri, trat-
zione verso sì ragguardevole por- tando tutti con splendidezza. Ono-
porato, nel i834 gli conferì la rarono di loro visita il cardinale
carica palatina di segretario dei e il luogo anche i Pontefici Leo-
brevi pontificii, cui è unita la di- ne XII, e Gregorio XVI. Il teni-
gnità di gran cancelliere dell' ordi- mento porta il nome di Casal dei
ne equestre di s. Gregorio Magno; Pazzi, da quello della famiglia che
indi nel concistoro de' 2 ottobre un tempo lo possedette: è situato
1837 lo trasferì alle chiese unite fuori della porta Pia, a destra della
di Porto, s. Ruffina, e Civitavec- via Nomentana, confinante con l'A-
chia, essendo divenuto sotto-deca- niene. In processo di tempo venne
no del sacro collegio. Quanto bene in potere del monistero della Pu-
fece il cardinale a queste diocesi rificazione ,
quindi dell' arciconfra-
nel suo breve governo pastorale ternita Annunziata e per ul-
dell' ,
GRE GRE i5
glioramenti ed abbellimenti . In disposizione, fu tumulato nella chie-
mezzo esercizio di sue virtù, ed
all' sa di s. Giuseppe a capo le case
al disimpegno di gravi uè-
fedele delle monache teresiane Carmdi-
gozi, ebbe il dono di una vecchiez- tane scalze (Fedi), da lui benefi-
za quanto mai può dirsi avventu- cate vivente , vicino al sepolcro
rosa e felice, libera da quei molesti della propria madre, che soleva
incomodi che la rendono pesante con filiale affetto di frequente visi-
e noiosa. Nondimeno età minaccia- tare, e sul quale fece scolpire una
to da un vizio nell' organismo va- iscrizione composta dal lodato Mor-
scolare del petto, il quale manife- celli. Nella cassa che racchiuse le
standosi in modo infrenabile , tal sue spoglie mortali, vi fu posto se-
fu la violenza del male che lo rese condo il consueto l'elogio di lui,
i6 GRE GRE
rico del cardinale Emmanuele de formò ottagona ossia ad otto pun-
Gregorio ove sono riportate tutte
,
te aventi gli spicchi smaltati di
le iscrizioni, elogio, ed epigrafe di colore rosso. Nel mezzo delle punte
cui facemmo menzione con in , havvi uno scudo tondo con 1' effigie
GRE GRE 17
XVI, che i soli Papi pro-tempore dinal Emmanuele de Gregorio. Ad
potessero conferire l' ordine eque- emendare poi tante notizie inesatte
stre da lui fondato. A maggior de- pubblicate cospicuo ed
su questo
coro poi del medesimo, nuove di- stimiamo opportu-
illustre ordine,
sposizioni emanò Gregorio XVI con no riportare qui appresso le due
la lettera apostolica Cimi amplissi- memorate lettere apostoliche d'i-
ma honorum numera jure 3 data ai stituzione e di restrizione.
3o maggio i834, e sottoscritta pel
cardinal Giuseppe Albani segretario Sanctissimi Domìni Nostri Grego-
de' brevi monsignor
pontificii da riì Divina Providentia Papae
Angelo Picchioni sostituto del me- XVI litterae apostolicae de e-
desimo. Pertanto con questa secon- questris ordinis s. Gregorii Ma~
da lettera il Papa restrinse e ri- gni conslitutione.
dusse ad uno i due gradi di gran
croce della sola prima classe, sta- GREGORIUS PP. XVL
bilendone il numero a trenta; il
secondo grado volle che fosse di Ad perpetuam rei memoriam.
commendatori in numero di set-
tanta ; ed il terzo quello de' cava- Quod summis quibusque impe-
lieri,composto di trecento individui. maximae curae est, praemia
rantibus
Dichiarò ancora, che in tali nume- mo-
virtutis et insignia honoris et
ri si dovessero comprendere i soli numenta laudis iis decernere, quos
appartenenti allo stato pontificio optime de re publica meritos no-
riserbando a sé e Pontefici succes- verint, id et romani Pontifices
sori oltre tal numero di annove- praedecessores nostri praestare prò
rarvi gli esteri. Confermando le in- personarum, temporum, actuum-
segne de' cavalieri semplici, e quelle que ratione consueverunt erga eos,
di commendatore come le avea qui sanctae romanae Ecclesiae im-
prescritte nella precedente lettera perium ope, armis, consiliis, aliis-
Quod summiSy abolì nei gran croci que recte factis juvarent. Haec re-
T uso della gran croce gemmata putantibus nobis, ac de honore iis
sul petto, che riserbò concedere a habendo deliberantibus, qui fide-
qualche personaggio per s'ingoiar lem assiduamque, asperioribus etiani
distinzione , e solo permise loro temporibus, operam principatui na-
F uso della gran croce semplice varunt, placuit ex more instituto-
sulla parte sinistra del petto in que majorum ordinem equestrem
mezzo a placca o scudo con raggi constituere, in quem homines spe-
d'argento in forma di stella a otto ctatae in Sedem apostolicam fìdei,
M fa
,
itemque ad suas cuique partes de- cUndi ordinis, terlia equitibus com-
mandatas impensius obeundas quod- mendatoribus, quarta equitibus tan-
dam veluti incitamentum addere in tummodo constat. Praescripsimus
animo habentes illi praeserlim vi- iccirco, ut equites a magna cruce
ris, qui singulari studio, Consilio, primi ordinis magnam crucem e
fide., integritate nobis, et romanae serica fascia praelonga binis ordi-
Petri Cathedra e omni ope , atque nis coloribus pietà dextero hume-
opera adhaererent , novum eque- ro imposita, transversaque ad latus
strem ordinem instituere decrevi- sinistrUm descendente sustineant
mus^ qtiem ob praecipuum nostrae ac praeterea medio sinistro pecto-
in sanctissirnum praedecessorem ris latere innexam vesti gestent al-
Gregorium Magnum veneralionis terarci majorem crucem radiis un-
,
2o GRE GftE
tlique, ac gemmis chcu m ornata m ; immutare, pluraque
nostris lilteris
ut equites a magna cruce secun- etiam ab integro decernere, quae
dae classis praeter magnani cru- ad ejusdem ordinis splendorem au-
cem , ut supra appensam , medio gendum, majestatemque amplificali-
sinistro pectoris lalere alteram cru- dam pertinere posse videntur. Hisce
cem nullis coruscantibus gemmis igitur litteris statuimus atque man-
refulgentem deferant ; ut equitibus damus , ut posthac ex utraque
commendatoribus liceat crucem ma- classe magnae crucis una tantum
gnani gerere, quae e fascia collo constet , cui nomen erit primae
inserta dependeat, haud tamen cru- classis. Nobis vero, et romanis Pon-
cem alteram in latere pectoris si- tifìcibus successori bus nostris reser-
nistro; ut equites demum quarti vamus magna cruce gemmis orna-
ordinis crucem parvam ex com- ta in peculiaribus quibusdam casi-
muni equitum more in parte vestis bus eos decorare, qui nostro, eo-
sinistra ad pectus apponant. Quin rumdemque successorum nostrorum
etiam ad removendum quodcum- judicio singulari ratione honestan-
que discrimen, quod in hoc gestan- di Quapropter eos o-
videantur.
do insigne posset con tingere, cujus- mnes, qui magnam crucem secun-
que crucis schema typis excudi dae classis jam fuerint adepti, ad
mandavimus, novis quibusque equi- primam classem pertinere o inni no
tibus una cum diplomate traden- volumus et declaramus Itaque .
GRE GRE 21
perpetuo servetta-, ncque temporis quando celebrando pontificalmente
Japsu diuturna vetustate ullatenus siede nella cattedra o faldistorio;
imniutetur, mandamus, ut summus nel mezzo vi suole essere una cro-
ab actis Gregoriani ordinis , seu ce. Così il Macri, verbo Gremia-
ut dicitur, maguus cancellarius sit te, nella Notizia de vocab. cccl. '
X, p. 2 io, tratta alla lett. XCIX, bianca per legarlo alla vita,, va a
Del gremiate ultimo paramento porsi a sinistra dell'uditore di ro-
vescovile. Egli pertanto è di pare- ta sostenitore della mitra papale.
re, che quello che si dice del Ma' Inoltre il Papa adopera il grem-
nìpolo (Fedi) debba dirsi del gre- biale o zinale di lino bianco, nella:
miate, ch'era anticamente una map- benedizione e dispensa degli Agnus
pula o fazzoletto o pannolino che Dei; nel giovedì santo alla lavan-
il vescovo solennemente parato, e da de' piedi di quelli ehe rappre-
sedente in cattedra teneva in se- sentano gli apostoli, e poscia alla
no, acciocché quando appoggiava mensa dei medesimi ; nell' apertu-
le mani super femora non mac- ra e chiusura della porta santa,
chiasse col sudore la sacra veste ed in altre funzioni, riportandosi
detta pianeta. Che sia stata map- ai rispettivi luoghi altre nozioni
pula ossia appare dalla
tovaglia sul grembiale di lino bianco ado-
rubrica del messale domenicano, De perato dal Pontefice . Ripigliando
officio ministrorum altaris in mis- quanto dice il Sarnelli, soggiunge
sa ma/ori, che sedendo nelle mes- che la mappula diventò quel drap-
se cantate il sacerdote, diacono e po che diciamo gremiale, così de-
suddiacono mappulam cstendeat su- scritto dal Gavanlo a p. 281, do-
GRE GRE 23
ve parla delle misure della sacra nandos, etc. ". Durando nel lib. 3,
suppelletlile : »
Gremiale longe e. 16, avendo terminato di parla-
constet cubitis ci rei ter duobus, late re degli abiti pontificali, in luogo
cubito uno tantum, et unciis cir- del grembiale dice De sudario, che
citer duodecim, undique cinctum forse a suo tempo non era muta-
lasiniarum auro, argento ve intexa- to ancora nel gremiale, di cui ra-
rum ornatu". gioniamo, essendo egli fiorito nel
IlBauldry, maestro dei maestri 1270. Egli dunque cosli esprimesi.
delle cerimonie, come lo chiama « Est lineus pannus, quem mini-
il quanto scrive, De
Sarnelli, ecco strans episcopo semper paratum
acolyto, seu ministro de premiali. habet, quod ille sudorem, et omucui
» I. Episcopus cum pianeta est superfluum corporis tergat humo-
indutus gremiali utitur, et non rein ". E ciò, al dire del medesi-
extra missatn prorsus, eontramul- mo Sarnelli, significa lo studio col
tos, qui utuntur eo etiam ad vespe- quale in questa vita rasciughiamo
ras, et cum episcopus procedit ad gli umani pensieri, per mezzo de-
altare expresse con tra caeremonia- gli esempli de' santi padri, co'quali
le. Unde ad vesperas, et ad pro- siamo corroborati alla pazienza. Per-
cessiones nunquam adhibetur, sed chè siccome, egli pur dice, il sudo-
tantum ad missam, est quae colo- re è nel corpo, così ancora il tedio è
ris paramentorum. II. Minister de nell'anima, alle volte per essere noi
gremiali ipsum ambabus manibus consapevoli de' peccati preme la
tenet complicatum , postquam il- fronte della coscienza. Abbiamo dun-
lud e credentia seu abaco coeperit, que il sudario di lino, castigato con
utitur, dum tradit candelas, ramos, dipartimenti dell' Isero, della Dró-
distribuii cineres, et ungis ordi- me e delle Alte Alpi, e capoluo-
,,
a4 GRE GRE
godei 1 3.° circondario forestale. Vi nerale, la cattedrale di gotico sti-
sono direzioni delle contribuzioni le, ed il teatro. Evvi un bel giar-
ne, che si estende nella pianura estrae dalle cerase: visi tengono quat-
alla riva sinistra del fiume. S. Lo- tro fiere triduane. L'antica città avea
renzo è cinto d' una debole mura- due sole porte, quella detta delle Gal-
glia, e il quartiere di Bonne ha lie,e l'altra d'Italia ;al presente ne ha
un circuito da bastioni.
difeso cinque, due sulla riva destra dell'I-
Un'antica fortezza chiamata la Ba- Enrico IV
sero, e tre sulla sinistra.
stiglia , situata sulla montagna del e Luigi XVI
ordinarono nuovi
vi
suo nome, domina tutta la città; lavori, onde rendere la piazza ines-
l'arsenale che forma un' altra cit- pugnabile, sebbene essi mai ebbe-
tadella, sta nell' angolo nord-est di ro il totale compimento. E pro-
Grenoble, sulla riva sinistra dell' I- tetta da otto bastioni e da fosse
sero. 11 quartiere di s. Lorenzo profonde che possono essere age-
detto anche la Ferrière, a cagione volmente inondate. Grenoble ha
della sua situazione a' piedi delle sofferto frequenti inondazioni, la
roccie, non
che in due consiste più spaventevole delle quali, avve-
grandi strade. Bonne, che si può nuta nel i65i, rovesciò un ponte
considerare come la città propria- di pietra ed un'alta torre decorata
mente detta, è cinta dai sobborghi s. d'un orologio. A. tre leghe di di-
Giuseppe e Trecloitres assai gran- ; stanza, in mezzo di precipitosi bur-
de e bene distribuita, è però assai roni , trovasi verso il nord - est di
mal fabbricata. Sì osservano molti Grenoble la gran Certosa ( Ve-
belli edifizi , e fra gli altri il pa- di) y Chartreuse, famoso moni.slero
lazzo episcopale e quello di giusti- dedicato a s. Brunone, e capo del-
zia di gotica struttura, il palazzo l' illustre ordine de' certosini. Que-
della città, ove dimorò il contesta- sta città, un tempo capitale del
bile di Lesdiguières, l' ospedale ge- Uelfinato signoria del Delfino [Pe*
GRE GRE 25
dì) > e nella quale nel i453 Lui- d'occidente, dal dominio dei romani
gi XI essendo ancor delfino di Fran- passò a quello de'goti, alani , vandali
cia eresse un parlamento, è patria e borgognoni, e da questi nel sesto
di moltissimi uomini celebri, e fra secolo ai re di Francia della stirpe
gli altri del cavaliere Baiardo, di dei Merovingi : in questo secolo Gre-
Condillac, diMably e del mecca- noble essendo stata assediata dai
nico Vaucanson, che hanno delle longobardi, da Ennio
fu liberata
statue nell'edilizio del collegio; co- Muramolo. Dopo la morte di Lui-
sì pure
di Gentil-Bernard, di Ten- gi I il Buono, Bosone s'impadronì
cin, di Barna ve, e di Gio. Pietro del regno di Borgogna, di cui
]Bourchenu de Valbonais, antiqua- questa città faceva parte, ma non
rio ed autore d' una storia del Del- la conservò per lungo tempo, per-
finato, chè Carlo li il Grosso la prese.
Grenoble, bella ed antichissima Neil' 855 fu invasa dai saraceni, i
onde al solito Pio VI rispose : sa- carrozza entrarono tre altri fami-
rà quello che Dio vorrà, sebbene gliari pontificii , ed il commissario
GRE GRE 27
Grenoble con paterno affetto i fa- Baldassarre, Relazione delle
nella
migliari partili .da Briancon, ed avversità e patimenti di Pio f/ ft
essi colla massima tenerezza si get- tom. IV, pag. 107, 160, 191 e
tarono a' suoi piedi : essi erano re- seg. tutto narra distintamente.
stati contentissimi della dimora in In quanto poi al degno di lui suc-
Grenoble, ove con edificazione e- cessore Pio VII, dopo che le armate
ransi veduti servire a mensa da imperiali francesi invasero i domimi
dame travestite da serve , per la della Chiesa e Roma, da questa a'6
divozione che aveano pel vicario luglio 1809 trassero il Pontefice pri-
di Gesù Cristo, considerandoli co- gioniero, accompagnato dal cardi-
me fedeli compagni del suo esilio. nal Pacca, il quale ne fu separa-
Non è facile esprimere la commo- to alla Certosa di Firenze. Prose-
zione che la presenza del Papa guendo il viaggio, Pio VII fu por-
3o GRI GRI
se che dagli eruditi sono stimate diocesi, che si leggono nel codice
apocrife. 1898 della Colbertina, e fu fallo
GRIFFONE, Cardinale. Griffone uditole di rota. A' 18 settembre
nel dicembre 1 1 34 o 1 1 35 fu creato 1 366 il Papa lo creò cardinale
da Innocenzo II prete cardinale del dell'ordine de* preti , col titolo di
titolo di s. Pudenziana indi nel , s. Pietro in Vincoli, e poi vesco-
il 39 vescovo di Ferrara. Il Pa- vo d'Albano, ed arciprete della pa-
pa gli fece dono del corpo di s. triarcale basilica lateranense, dove
Romano martire che da lui fu
, coi cardinali Rinaldo Orsini , e di
riposto decentemente dentro un'ur- Belforte, per ordine del Papa col-
na di marmo, quindi lo collocò in locò dentro il ciborio sull' altare
una chiesa dedicata a Dio in ono- maggiore i nuovi busti colle teste
re di esso; e Celestino II parimenti de' ss. Pietro e Paolo. Fu depu-
a di lui istanza ricolmò d'insigni fa- tato con decoro in cinque lega-
vori la sua chiesa. "Vuoisi che sia zioni, tra le quali quella a Pietro
passato ad altro titolo, e morì nel il Crudele re di Castiglia, il quale
1147. minacciava di sottrarsi all'ubbidien-
GRILLO Ottone, Cardinale. Ot- za della santa Sede. Nel 1367 ac-
tone Grillo genovese, consanguineo compagnò Urbano V in Roma, e
del Pontefice Innocenzo IV, fu dal nell'anno seguente fu preposto a
medesimo nel dicembre iiSi o vicario o vicegerente della Marca,
1253 creato cardinale diacono, di- dell'Umbria e della Toscana, non
chiarandolo legato a latere in Ger- che delle provi ncie di Marittima e
mania per l'elezione dell'imperatore, Campagna , nella quale occasione
ed ivi morì nel pontificato di Ales- fece un'esattissima descrizione del-
sandro IV. L* Aubery ed il Panvi- la Romagna , il di cui originale
nio non fanno menzione di questo conservasi nell'archivio segreto va-
cardinale. ticano.Stabilì il suo domicilio in
GRIMALDI o GRIMOARDI An- Bologna, a fine di guardare e di-
gelico o Anglico, Cardinale. An- fendere quella città dalle insidie dei
gelicoo Anglico o sia Egidio Gri- Visconti di Milano, non avendo
maldi o Grimoardi, nacque nel ca- mancato di recarsi al conclave per
stello di Grissac, diocesi di Mande l'elezione di Gregorio XI, e poi a
nella Linguadoca, e non quale lo quello di Urbano VI, quantunque
descrive il Godwino nel commen- di questo ultimo pare che il Ba-
tario de' prelati e cardinali inglesi. luzio ne dubiti. Nel tempo della
Da canonico regolare dell'ordine di sua legazione diede nella città di
s. Agostino , e priore di s. Pietro Mantova per ispecial commissione
nella diocesi di Die, siccome per- di Urbano V
suo fratello, il pallio
sonaggio rispettabile per 1' esempla- ad Alberto di Slrenburg arcive-
re di lui condotta, e per un gran scovo di Magdeburgo. Fondò nella
fondo di virtù di cui era dotato, città di Apt un monistero di sa-
venne dal fratello Urbano V pro- cre vergini dell'ordine cisterciensc
mosso nel i362 al vescovato d'A- a cui assegnò copiose reudite, e in
vignone, dove allora risiedevano i Montpellier edificò una casa ai ca-
Pontefici. Pubblicò alcune costitu- nonici regolari con entrate sufficien-
zioni pel buon regolamento della ti; e fece lo stesso in Avignone
ORI GRI Zi
con le monache di s. Benedetto, le labro, e anno seguente vesco-
nell'
quali dal monistero situato nel bo- vo di Venafro con l' amministra-
sco del Four presso Villanova, ri- zione della chiesa di Brugnato, e
dusse nella città, in tempo in cui di quella di Bari nel i53o. In
i ladroni militati scorrevano a gros- quest'anno il Papa gli affidò la le-
se torme per la Li ugnati oca e la gazione di Genova, nella quale si
Provenza ; a dette benedettine fon- diportò con molta saviezza , aven-
dò il monistero, e gli stabilì ren- do in tutte le occasioni dato chia-
dite considerabili. L'imperatore Car- re prove del suo affetto verso quel-
lo IV essendosi trasferito in Avi- la repubblica, e del suo zelo per
gnone a visitare Urbano V, onorò la religione. Paolo IH, alla cui e-
il cardinale di un nobilissimo di- lezione era intervenuto, nel i53$
ploma riportato dal p. Fantoni gli die il governo della diocesi di
ii eli' Istoria d'Avignone pag. 3 1
2, Albenga, e lo destinò legato della
col quale confermò tutti i privile- Liguria, dove fece risplendere il
gi Avigno-
accordati alla chiesa d' suo vivo impegno verso la Chiesa,
ne da altri imperatori, e ne con- e quella maschia prudenza che lo
cesse di nuovi. Nella partenza di dirigeva nella trattazione de' più
Gregorio XI da Avignone, accadu- ardui affari. Questo cardinale recò
ta nel
1376, il cardinale vi restò grandi vantaggi alla santa Sede,
con altri cinque cardinali, e nel non solo coll'autorità, ma eziandio
1379 si condusse a Montpellier per con con gli esempli
la dottrina, e
calmare l'ira e lo sdegno da cui di un incontaminato costume, e
rimase compreso Lodovico d' An- colla libertà senatoria colla quale
giò, a motivo del gravissimo tu- espose sempre i suoi sentimenti.
multo destatosi in quella città con- Morì in Genova nel i543 a' 27
tro i regi ministri che da quei
, novembre, assistito da' suoi figliuoli
contadini fatti in pezzi erano stati che ne piansero la perdita, ed ivi
gettati dentro ad un pozzo: la sua rimase onorevolmente sepolto.
valida ed autorevole interposizione GRIMALDI Girolamo, Cardinale.
mitigò la pena stabilita ai ribelli. Girolamo Grimaldi, denominato il
Ma alla sua riputazione recò gran giuniore, d'illustre prosapia genovese
pregiudizio l'aver seguito le parti de'baroni di s. Fely o s. Felice nel
dell'antipapa Clemente VII. Mo- regno di Napoli ove nacque. Porta-
rì Avignone nel i388.
in tosi a Roma nel 162 1 fu da Gre-
GRIMALDI Girolamo, Cardi- gorio XV ammesso tra i referen-
nale. Girolamo Grimaldi patrizio dari delledue segnature, e nel 1626
genovese , chiamato il seniore , da Urbano Vili occupato nella vi-
in età giovanile si unì in matri- celegazione della provincia del Pa-
monio con una dama della pro- trimonio, e poi nel governo della
pria patria, la quale con l'imma- città di Roma, e destinato per ul-
tura sua morte gli diede tutto l'a- timo alla nunziatura straordinaria
gio di consacrarsi al servigio del a Vienna all'imperatore Ferdinan-
Siguore ; laonde a' 2 1 novembre do II, dopo la quale passò al go-
1527, mentre Clemente VII era verno della città di Perugia e dei-
in Castel s. Angelo, lo creò cardi- ducato d'Urbino in qualità di vice-
nale diacono di 3. Giorgio in Ve- legato, in assenza del legato. Ven-
i,
32 GRI GRI
ne poscia destinato nunzio a Luigi conclavi, finì di vivere nel i685
XIII re di Francia, nel qual tem- in Aix, universalmente compianto
po ed assente da Roma, quivi Ur- dal popolo per la sua giustizia e
bano Vili a' i3 luglio i643 Io fortezza d' animo. Venne sepolto
creò cardinale prete col titolo di nella metropolitana.
s. Eusebio, donde nel 1675 passò GRIMALDI Nicolò, Cardinale.
al vescovato di Albano sotto Cle- Nicolò Grimaldi genovese nacque
mente X. 11 cardinal Mazzarini, nel regno di Napoli nel castello del-
mentre il Grimaldi era nunzio di la Pietra, feudo di sua nobile casa,
Francia, gli rinunziò la celebre ab- e compiti con successo il corso de-
bazia di Fiorenzo presso Salmu-
s. gli studi, si trasferì in Roma nel
ro, la quale per alcun tempo potè pontificato d' Innocenzo XI, che
governare da se stesso. I suoi rari l'ammise in prelatura ed al gover-
talenti congiunti ad una specchiata no di alcune città della Chiesa. In-
prudenza ed insigne probità di vi- nocenzo XII lo fece segretario del-
ta, gli meritarono il ministero del- la congregazione dell'immunità, e
la corona di Francia in Roma, e poi di quella de' vescovi e regolari,
da Luigi XIV la nomina all'ar- finché Clemente XI a' 17 maggio
civescovato d'Aix, di cui ricevè nel 1706 lo creò cardinale diacono ti
Barberini, con ottimo successo, pe- brato nel 17 19 dai vescovi greco-
rò dopo lungo tempo. Giunto al- ruteni, costantemente uniti alla Chie-
l'età di novantanni, e quarantadue sa romana, i quali stabilirono uti-
di cardinalato, ne' quali fu a cinque lissimi canoni per la rifornì
Gftl uni te
che poscia fu-
sciplina ecclesiastica, natura fece lodevoli progressi, e si
rono approvati da Innocenzo XIII. ,
meritò dei premi Uscitone nel .
Nel 1720 dalla corte di Polonia 1787, nell'anno seguente entrò oel-
passò a quella di Vienna, dove da- l'accademia pontificia de' nobili ec-
tosi con straordinario fervore al- clesiasticiin Roma, donde ne sorti
l'esercizio delle cristiane virtù , e nel 1795, dopo aver compito re-
singolarmente della mansuetudine, golarmente gli studi, massime del-
modestia ed orazione, acquistossi il la giurisprudenza in cui divenne
credito di prelato di santa vita. profondo. Qui va notato che nel-
Clemente XII a* 2 ottobre 1730 l'accademia il Grimaldi fu amato
assente lo creò cardinale prete del specialmente da Annibale della Gen-
titolo di s. Balbina, e gli conferì ga poi Leone XII, col quale ebbe
le congregazioni de' vescovi e re- intrinseca amicizia, solendo desina-
golari, del concilio, di propaganda re in minoribus con essolui dome-
fide, e de' riti, non che la legazio- sticamente tutti i dì festivi. Indi
ne di Bologna, dove alla mansue- ripatriò, occupandosi in varie cose
tudine seppe unire una giusta se- a vantaggio di Treia, massime
verità, specialmente contro gli as- nella riedificazione della cattedra-
sassini e i banditi che infestavano le; e per le note politiche vi-
le pubbliche vie. A cagione di sa- cende solo fece ritorno in Roma
lute si trasferì alla patria, e passa- nel i8o3, nel qual anno Pio VII
to in seguito a Napoli, soffocato da lo ammise in prelatura, e succes-
impetuoso catarro, esalò l'anima sivamente lo fece referendario di
vicino a quella capitale, sopra la ambedue le segnature, consultore
nave che lo trasportava, a* 18 no- della congregazione delle indulgen-
vembre 1733, in età di cinquan- ze e sacre reliquie, ponente del
tanove anni. Trasferito il cadavere buon governo, presidente di s. Mi-
in Genova, rimase sepolto nella chele che riordinò , uditore della
chiesa di s. Filippo Neri, nella tom- segnatura, luogotenente civile del
ba de' suoi maggiori. La repentina tribunale dell' A. C, di cui dive-
sua morte cagionò sincero cordo- nutone primo, funse per venti me-
glio in tutte le persone dabbene, si 1' uffizio di pro-uditore generale
le quali deplorarono la perdita di della camera , e membro della con-
un uomo, che per la sua rara pru- gregazione lauretana. Leone XII
denza, pietà ed affabilità meritava nel 1825 aprendo la visita aposto-
certamente più lunga vita. lica straordinaria, di questa lo no-
GRIMALDI Nicola, Cardinale. minò giudice, indi lo dichiarò pre-
Nicola de* conti Grimaldi nacque sidente del collegio greco. Pio Vili
in Troia da nobile famiglia a' 19 lo promosse alla carica di segreta-
luglio 1768. Nell'età circa di quin- rio di consulta, nella quale larga
dici anni fu mandato da' suoi a campo si offrì al suo esteso sa-
studiare le discipline maggiori nel pere , e lo propose a presiden-
rinomato seminario di Frascati, te dell'ospedale di s. Giacomo de-
della celebrità del quale parlammo gl' incurabili, nel quale presiden-
a quell'articolo, ed ove per l'amo- tato molti e savi ordinamenti egli
re allo studio, e pel pronto e fe- dettò, che tornarono utilissimi al
lice ingegno di cui l'avea dotato la pio luogo sotto ogni rapporto fisi-
VOL. xxxm. 3
34 GRI GRI
co e morale,, specialmente nell'eco- italiane cinque e mezzo della not-
nomico. Avendo in questa lunga te, compianto pel suo attaccamen-
ed onorevole carriera dato saggio to alla santa Sede, per la sua pie-
di rettitudine, zelo, cognizioni ed tà, criterio, saggezza, prudenza, fer-
attività, il regnante Papa Gregorio mezza, ingegno rapido e profondo,
XVI nel luglio i832 gli conferì memoria prodigiosa, intelligenza,
la cospicua governatore
carica di gusto ed amore per le antichità
di Roma, e poi in premio di tanti e per le arti per cui era posses-
uffizi egregiamente disimpegnati, ai sore di molti preziosi e impor-
20 gennaio 1 834 1° creo cardinale tanti oggetti ad esse appartenenti,
dell'ordine de' diaconi, conferendo- e per le altre doti dì cui andava
gli poscia per diaconia la chiesa di adorno. Nella chiesa di s. Salvato-
s. Nicola in Carcere , di cui era re in Lauro della congregazione
stato vicario del suo amico il cai- Picena ebbero luogo le solenni e-
ninal Vidoni. Indi lo aggregò alle sequie, nelle quali il cardinal Lui-
congregazioni cardinalizie della vi- gi Lambruschini segretario di sta-
sita apostolica, della consulta, del to, come camerlengo del sacro col-
concilio, della rev. fabbrica di s. legio pontificò la messa di requie,
Pietro , del buon governo , della ed ivi giusta la disposizione del de-
lauretana, dell'economica, e di quel- funto fu tumulato il suo cadavere
la delle acque., nominandolo inol- nella cappella di S.Emidio, la prima
tre legato apostolico di Forlì. Qui- delle laterali dopo l'altare maggio-
Vì esercitò un reggimento di mo- re, dove il nipote ed erede conte
derazione e di avvedutezza, d'uma- Grimaldo Grimaldi gli ha eretto
nità e di giustizia, ed in più guise un monumento marmoreo ove si
fu benemerito de'forlivesi. Fu pro- vede il busto del cardinale rappre-
tettore della cappella Sistina in sentato al vivo dallo scultore Fi-
s. Maria Maggiore, delie arcicon- lippo Gnaccherini, con sottoposta
fraternite del preziosissimo Sangue, onorevole iscrizione. Tra le sue pie
e di due altre, come di quattro disposizioni testamentarie faremo
confraternite. Lo fu ancora dell'o- menzione d'una somma lasciata in
spedale di Treia, della pia unione favore del pubblico orfanotrofio di
di s. Vito diocesi di Fossombrone, Treia, per averne altrettanta lascia-
e della compagnia del ss. Sagra- ta ai medesimo stabilimento la con-
mento di Macerata; non che delle tessa Santamariabella, cui pure la-
città di Cesena e Treia, e delle sciò gli arredi e suppellettili della
terre di s. Giusto , di Sirolo e di cappella domestica. I paramenti sa-
Monte Carotto. Giunto all' età di cri e nobili che possedeva li ri-
settantasei anni un accesso di umo- partì alle sagrestie della cattedrale
ri alla testa ed al petto incomin- di Treia, di s. Nicola in Carcere
ciò l'ultima sua lunga e penosa sua diaconia , della cattedrale di
malattia, tollerata per settanta gior- Forlì e di s. Mercuriale di tal cit-
36 GRl GRI
padre racchiuso, ed ivi servirlo. Giulio II alla chiesa di Ceneda, e
Punito Antonio con l'esilio si por- con tal carattere intervenne al con-
tò a Roma dal cardinale, e poco cilio generale lateranense V. Leo-
dopo venne gloriosamente restitui- ne X lo nominò patriarca d'Aqui-
to alla patria, e alla perduta di- leia col titolo di patriarca di Co-
gnità di procuratore di san Mar- stantinopoli, e Clemente VII a' 3
co, ed in appresso fu esaltato maggio i5ij lo creò ih Castel s.
nezia, ove fu trasportata, indi per Pous Tomieres che ritenne per
di
incendio fortuito restò incenerita. breve tempo. Nel i53o, gli confe-
Tradusse il cardinale dal greco in rì con lo stesso titolo il governo
latino alcune omelie di s. Gio. Gri- della diocesi di Città di Castello,
sostomo , e compose altre opere colla provvisione di altri benefìzi
che si leggevano una volta nella ecclesiastici.Decorato in seguito
biblioteca del cardinal Sirleto. Do- della legazione dell'Umbria, e di
po essersi trovato presente a quat- quella al re di Francia ad ogget-
tro conclavi, morì da tutti deplo- to di stabilire la pace, e di quella
rato nel i523 in età di sessanta- pure di Parma e Piacenza, fece
tre anni. Adriano VI nella malat- per tutto spiccare i suoi rari ta-
tia più volte l'onorò di visite, e lenti e singoiar prudenza. Perorò
fu sepolto nella chiesa de' ss. Gio. con gran facondia ed energia in
e Paolo con magnifico epitaffio, Busseto innanzi a Carlo V, per
che più non esiste, ma si legge esortarlo alla pace., ma senza ef-
presso il Ciacconio, il Quirini ed fetto. Il popolo di Ceneda avanzò
altri, anzi si vuole che fosse tras- ricorso contro il cardinale al se-
ferito cadavere a Venezia e se-
il nato veneto, che pubblicò un de-
polto in s. Francesco della Vigna, creto col quale veniva il vescovo
come io accenna il Rondinini nel- spogliato del dominio della città.
la Storia della chiesa de' ss. Gio. Non mancò il cardinale di farne
e Paolo. Inoltre questo cardinale rimostranza a Paolo III, il quale
si meritò encomi del Bembo,
gli ottenne la revoca del decreto, ed
del Candido, e di Paolo Cortese, al cardinale la reintegrazione dei
e di tutti gli scrittori del suo tempo. diritti antichi. Alcuni scrittori ve-
GRIMANI Marino, Cardinale. neti, tra' quali Pietro Giustiniani,
Marino Grimani veneziano., nipote ed altri, scrissero che questo cardi-
del precedente, essendo uomo som- nale era più adatto ai negozi se-
mamente dotto, di straordinaria colareschi, che ai ministeri della
eloquenza, e generoso mecenate dei Chiesa. Dimesso il secondo titolo di
GRI GRI 37
beneficato, ottenne successivamente sentare un breve, in cui Io rim-
da Paolo HI nel i543 il vescovato proverava di aver sottoscritto l' e-
stiburbicario di Porto. Portandosi ditto pel 'sequestro de' frutti dei
per sollievo ad Orvieto, vi trovò beni ecclesiastici, senza temere l'ira
la morte nel i546, ma il suo ca- divina, minacciandolo ancor di pri-
davere trasferito a Venezia venne varlo della porpora cardinalizia se
deposto in s. Francesco della Vi- non si correggeva; tanto piti che
gna, presso la tomba gentilizia del il cardinale avea pubblicato un'or-
zio cardinale, nella quale fu alla dinanza, in virtù della quale si co-
di memoria eretto un nobile
lui mandava ai vescovi ed altri qua-
monumento. Nella cattedrale di lunque prelati, che in avvenire non
Ceneda fece costruire l'organo ed ardissero di fulminare sentenza di
il campanile che abbellì d'insigni scomunica contro i violatori del-
pitture, L'Ughelli attesta che il car- l'immunità ecclesiastica, ed in caso
dinale lasciò un erudito commen- che alcuno si trovasse per tal fine
tario sull'epistola di s. Paolo ai allacciato di cotal censura , doves-
romani. sero incontanente proscioglierlo, e
GR1M ANI Vincenzo, Cardinale. compartirgli il beneficio dell'asso-
Vincenzo Grimani patrizio veneto, luzione. Si opposero però tutti i
parente de' duchi di Mantova, ivi vescovi con petto sacerdotale all'in-
nacque a' 26 maggio i655. Acqui- degna pretensione del cardinale, e
statosi alto credito di saviezza e di nulla temendo il suo sdegno, gli
sagacità, ottenne dal duca di Man- resisterono coraggiosamente. Non
tova la ricca abbazia di Lucedo mancò il cardinale di rispondere
ed attesa la pace per di lui mez- al Papa , e di scrivereancora al
zo con singoiar prudenza conchiu- sacro collegio: pensando poi più.
sa a Vienna tra il duca di Savo- seriamente a' casi suoi, non fu si
M GRI GRÒ
sangue di quel glorioso martire , pretesa riforma. La sua festa è ri-
GRÒ GRÒ 39
pera d'architettura. Groninga pos- della bolla Super universa, col ter-
siede una università fondata nel ritorio di Groninga e Drenzie ,
6 4J
1
di celebre riputazione; acca- non che delle isole Rolluge e Bor-
demie artistiche e scientifiche, biblio- chim, dichiarandole suffraganee di
teca pubblica, e diversi utili istituti. Utrecht. Per mensa assegnò il Pa-
E patria di molti uomini illustri pa tremila ducati d'oro delle de-
fra' quali nomineremo Rodolfo Agri- cime , e mille cinquecento ducati
cola dottissimo , Alberto Schultens concessi da tal sovrano, a cui con-
eruditissimo orientalista, Giovanni ferì il diritto di nominare la chie-
Wesselus, Abramo Fronjinins, il ba- sa. Dipoi il governo acattolico olan-
rone Ruperda, Hemsterhuis, ec. dese soppresse la sede.
Quantunque il clima sia d'ordina- GROPPERO Giovanni, Cardi-
rio salubre, pure nel 1826 vi do- nale. Giovanni Groppero nacque
minò un' epidemia cagionata dalla in Soest o Zoest, castello conside-
siccità e dai calori estivi, dopo una rabile di Westfalia, divenne quin-
primavera accompagnata da orri- di proposto scolastico di s. Gereone
bili inondazioni. di Bonna, e arcidiacono di Colonia,
Alcuni pretendono che questa illustre per Io zelo della religione
città sia slata eretta in vicinanza e per profonda politica, fu riputa-
o sul luogo stesso in cui Corbulo- to uno degli uomini più dotti del suo
ne, per assicurarsi della fedeltà dei tempo. Si segnalò nella pubblica
frisoni aveva fabbricata una
, for- disputa ch'ebbe nel colloquio di
tezza, della quale parla Tacito sot- Ratisbona con Bucero, e coi prote-
to il nome di Corbulonis monu- stanti da lui pienamente convinti,
mentimi; però non si fa menzione ai quali fece sempre aspra guerra,
di Groninga nella storia ,che nel anche con rischio di sua vita, riu-
secolo IX, e sembra non essere sta- scendogli tenerli lontani dalla dio-
ta fortificata che qualche secolo cesi di Colonia; e nell' apostasia di
dopo. Nel 1576 si arrese agli sta- quell' arcivescovo Ermanno Truch-
ti generali , ed il suo castello fu ses, egli qual validomuro si op-
spianato; essendo stata restituita pose ai di lui empi sforzi. Informato
alla Spagna, il principe Maurizio Paolo IV del di lui merito, ai 20
di Nassau non la riprese che nel dicembre i555 lo creò cardinale
i5g4. Fu assediata nel 1672 dal- prete, onore ch'egli umilmente ri-
le truppe del vescovo di Munster; cusò con ragioni che addusse. Stu-
ma furono obbligate di rinunziare pito il Pontefice di si eroica virtù,
all' impresa. Questa città e la si- Io chiamò a Roma per indurlo ad
gnoria accedettero all' unione di accettare, e per comunicare con lui
Utrecht , che consolidò lo stabili- di affari di somma importanza. Si
mento della repubblica delle Pro- sottomise il Groppero ai pontificii
vincie unite. Groninga appartenne voleri , ed ebbe in titolo la chiesa
ancora alla lega delle città ansea- di Lucia in Selci, ma pochi gior-
s.
tiche, e fu la capitale della signo- ni dopo morì a' 1 2 marzo 1 558 d'an-
ria del suo nome. La sede vesco- ni cinquantasette, lasciando di sé ono-
vile fu eretta dal Pontefice Paolo rarissima fama, e di mirabile conti-
IV ad istanza del re Filippo II , nenza. Fu sepolto nella chiesa di
a' 12 maggio i55g, eoli' autorità s. Maria dell' Anima, ove i di lui
4o GRÒ GRO
nipoti Gottofredo e Gasparo pose- tuata mezzo a paludi, ha 1' aria
in
ro al suo sepolcro corrispondente poco salubre, quantunque da alcuni
epitaffio. Scrisse questo pio e dotto anni sia assai migliorata, mentre dal
cardinale parecchie opere riguar- lato della fertilità e della industria
danti i donimi , la più. pregevole sarebbe invidiabile. Città forte, non
delle quali è quella intitolata Isti- grande, ma ben fabbricata, e difesa
tuzione cattolica, come libro di da una rocca con sei bastioni intor-
controversia. Fu assiduo ed infati- no al giro esagono delle solide sue
cabile nello studio, di tenace me- mura: fu chiamata anche Crasse-
moria, di acuto e savio discerni- tum ; e fiori per uomini illustri.
mento. I suoi ragionamenti anche Le sue prime memorie risalgono
in tempo della mensa si aggirava- al IX secolo; nel seguente era do-
no sopra materie scientifiche ed minata dai marchesi di Toscana,
erudite, siccome personaggio fornito indi da altri signori, e dai conti
di prodigiosa eloquenza e di vasta Aldobrandeschi ch'erano pur conti
erudizione. Non mancarono i prote- di Sovana, avendo palazzo e resi-
stanti d'insultarlo con calunnie, mas- denza in Grosseto. A questa città
lo Sleidano e Teodoro Beza,
si r-ne i conti concessero diversi privilegi
stomachevoli e ripugnanti anche al nel 1222. Nel precedente fecero
buon senso. La vita del cardinal lega colla repubblica di Siena, la
Groppero , scritta da Gio. Pietro quale poco dopo avendola occupa-
Stute in una dissertazione intitola- ta esigette dagli abitanti il giura-
la Susato porporato , fu stampata mento di sommissione con annuo
in Zoest nel 17 1 3. tributo. Anche il vescovo di Gros-
GROSS o GROSSO Guido, seto nel 1228 raccomandò alla re-
Cardinale. V. Clemente IV, Papa. pubblica senese i suoi castelli di-
GROSS o CROSS , Cardina- stia e di Roselle, insieme con tutti
le. V. gli articoli Crosso. i beni della mensa vescovile, pro-
GROSSETO (Grossetan). Città mettendole l'annuo tributo di lire
con residenza vescovile del grandu- 25, e l'offerta di un cero di lib-
cato di Toscana, nella provincia di bre 12 per la Madonna di ago-
Siena, posta nel centro della vasta sto. I grossetani al pari di molti
e ubertosa valle inferiore dell'Om- individui della casa Aldobrandesca
brono senese, capoluogo di uno dei fedeli alla repubblica di Siena te-
cinque compartimenti del grandu- nevano al partito ghibellino, onde
cato. Grosseto è residenza del com- Federico II vi tenne nella città un
missario regio a cui è affidato il governatore capitano generale, e
governo della provincia inferiore l'onorò di sua presenza nel 1243.
senese. Vi è pure un magistra- I senesi ottennero nel i25o dal
to civico, un tribunale collegia- vicario imperiale Gualtieri l'inve-
le civile e criminale, un coman- stitura di Grosseto, per cui gli a-
dante militare, altro comandante bitanti e i visconti feudatari degli
della piazza e del littorale; l'uffizio Aldobrandeschi giurarono alla re-
del registro, delle ipoteche, un in- pubblica di Siena fedeltà e ubbi-
gegnere di circondario, e l'ammi- dienza. Dopo la morte di Federi-
nistrazione economico-idrauiica pei co II i grossetani si eressero in
bonificamenti della maremma, Si- comune, ma nel 1259 sottomessi
GRÒ GRÒ 41
dall'armata senese, quella repubbli- le acque stagnanti, ed i lavori al-
ca ordinò l'erezione del cassero o l' ultima perfezione condotti avreb-
glior forma riedificate dal grandu- sulT Ombrone. Gli successe Martino
ca Ferdinando III. Roselle è di- che si trovò al concilio generale
stante una lega al nord da Gros- Lateranense III adunato da Ales-
seto: fu già seggio vescovile eretto sandro III. Tra i di lui successori
nel V secolo, e si conoscono ve- si distinsero particolarmente Gual-
scovi sotto s. Simmaco , e sotto s. tieri, cui Clemente III nel 1 188
GRÒ GRÒ 43
ed a lui nel i^.5i Giovanni A gaz- fece vescovo monsignor Fabrizio
zari sanese, morto nel 1468, sotto Sei vi, nato nella diocesi di Soana
del quale Pio li portandosi in nel 1752, che per avere rinunzia-
Siena sua patria, a* 19 aprile i4^9 to la sede al regnante Papa Gre-
eresse la cattedrale di Siena in me- gorio XVI, questi nel concistoro
tropolitana, e tra' vescovi che di- de' 2 ottobre 1837 gli diede in suc-
chiarò suffraga nei vi è compreso cessore monsignor Francesco Men-
Grosseto, che Io è tuttora. Nel sini di Siena, preposito della me-
le, ascendimi vero ad 3ooo scuto- non avea giurisdizione alcuna sul
rum monetae romanae, pensione ta- diritto temporale e baronale del-
men io73.,o4 scutoruni gravati. l' abbazia
,
quale spettava al com-
GROTTA FERRATA, Crypta mendatario ; che i monaci e il rno-
Ferrala. Abbazia già nullius di s. nistero erano esenti dal vescovo;
Maria di Grotta Ferrata, con parroc- che la cura delle anime appartene-
chia e rnonistero de' monaci basi- va alla parrocchia del rnonistero;
liani, borgo della Comarca di Ro- ma che la giurisdizione spirituale
ma, appodiato della città di Fra- del territorio, clero e popolo spet-
scati soggetto a quel governo, da tava al vescovo nella cui diocesi e-
questa distante circa tre miglia, e siste T abbazia concedendo nello
,
dalla capitale undici e mezzo. Essa stesso tempo all'abbate alcuni nuo-
è posta su di un colle amenissimo vi Ivi nominammo pure
privilegi.
a destra della via Latina, cinta di le che il vescovo ed il
scritture
valide mura merlate , con bastioni commendatario pubblicarono in so-
e torri a foggia di castello, che a- stegno delle loro ragioni. Tuttavol-
veva un ponte all'ingresso, sotto di ta nacquero dappoi altre contesta-
cui era il fosso, che tuttora la cir- zioni, e l'abbate commendatario car-
conda, onde ha la forma di for- dinal Rezzonico volle cresimare quel-
tezza militare, e ne rende grave l'a- li del luogo, ciò che si era propo-
spetto.Abbelliscono e rendono im- sto di fare il cardinal de York vesco-
portante la situazione aria salubre, vo di Frascati. E però da notarsi
acqua abbondante, fertili campagne, che tra i privilegi concessi da Be-
verdeggianti collinette, spaziosi pra- nedetto XIV con la bolla Inter
ti con ampio viale cui lateralmen- multa agli abbati commendatari di
te fiancheggiavano fronzuti olmi ed Grotta Ferrata, essendovi quello di
annosi platani. A ciò si deve ag- poter essi, se insigniti del carattere
giungere la vicinanza di luoghi po- episcopale , amministrare il sacra-
polosi, tutti importanti per antiche mento della confermazione una sola
memorie, e di monti più o meno volta all'anno nella chiesa del rno-
alti, coperti di folti boschi, spa- nistero a qualunque fedele vi con-
ziando l'occhio fino all'estremità del corresse per riceverlo, ond è che
Capo d'Anzo sul mare, sopra il cui se il cardinal Rezzonico volle cre-
livello calcolasi la sommità del cam- simare quelli del luogo usus est
,
GRÒ GRÒ 45
jure suo, purché per altro lo ab- spirituale e nel temporale dell'ab-
bia fatto semel singulìs annis. L'ab- bazia e del ven. monistero dell'or-
bate commendatario allorché eser- dine basiliano di Grotta Ferrala, il
citava la giurisdizione temporale cardinal Mario Matiei di Pergola,
sul borgo, vi nominava un vice-go- già diacono di s. Maria in Aquiro,
vernatore ed un cancelliere, qua- il poi prete del titolo di Maria de- s.
le privilegio cessò del tutto quan- gli Angeli, e protettore de' monaci
do ne fece rinunzia l'ultimo ab- basiliani , al presente vescovo di
bate commendatario il cardinal Er- Frascati, arciprete della basilica va-
cole Consalvi, allorché Pio VII nel ticana e segretario per gli affari di
1816 pubblicò il moto-proprio sul- stato interni. Nel di i5 marzo si
l'organizzazione dell'amministrazio- tiene in Grotta Ferrata una fiera
ne pubblica, conservando le rendi- con molto concorso tanto di nego-
te abbaziali. Dopo la morte del ziantiche di altri, altrettanto ha
cardinal Consalvi l' amministrazio- luogo agli 8 settembre.
ne di esse passò alla reverenda ca- Della celebra tissi ma villa di Ci-
mera degli spogli, finché Leone XII cerone, che molti vogliono sorgesse
con chirografo de' 7 novembre 1824 in questo luogo, e che intendono
riunì la giurisdizione temporale al provare con passi di gravi autori,
governo, e la spirituale al vescovo con le descrizioni che si hanno del-
suburbicario di Frascati, o per dir la villa , coi monumenti rinvenuti
meglio dichiarò più. precisamente presso Grotta Ferrata, e con istu-
le disposizioni di Benedetto XIV e di archeologici e critici , ne par-
di Pio VII, concedendo ai monaci lammo all'articolo Frascati, e par-
basiliani del monistero il pieno pos- ticolarmente nel voi. XXVII, p. 187
sesso dei beni abbaziali , mediante e seg. del Dizionario, citando l'e-
il canone annuo di scudi seimila rudito opuscolp Gaspare del cav.
trecento alla detta camera degli Servi stampato nel i844> e non nel
spogli. Quindi con tal fondo bene- 18 14 come per errore di stampa
ficò alcunibenemeriti ecclesiastici è impresso. Con questo il chiaro
e dispose che altrettanto potessero autore discorre dell'opinione del p.
fare con pensioni i di lui successo- Zuzzeri che pone la villa di Cice-
ri a mezzo della dateria apostolica. rone sul Tusculo nella villa della
In quanto alla giurisdizione spiri- Rufinella, della quale noi pur trat-
tuale Leone XII concesse agli ab- tammo al nominato articolo, della
bati prò tempore del monistero il confutazione che prontamente ne
privilegio, che già avevano gli ab- fece il p. Cardoni, sostenendo che
bati commendatari, di ammettere Grotta Ferrata surse sugli avanzi
l'esame de' testimoni sopra lo stato dell'antica villa dell'oratore roma-
libero de' domiciliari, e fare esegui- no. Indi produce le testimonianze
re le pubblicazioni di matrimonio; del Cluverio, del Ferrano, del Fac-
e in oggi il cardinal visitatore me- ciolati, di Proust, di Strabone, e
diante il suo vicario nel monistero, persino di Benedetto XIV, riportan-
e il cancelliere abbaziale usa di tal do favorevole passo della succitata
privilegio. Finalmente il regnante sua bolla De jurìsdictione episcopi
Pontefice Gregorio XVI nel i833 Tusculani in clerum et populuni
uomiuò visitatore apostolico nello terrilorii abbaùae Criptae Ferratae,
,
46 GRÒ GRO
giacché quel Pontefice si espresse, te esistente in principio della mac-
che nel luogo in cui è questo mo- chia verso il monistero di Grotta
nistero, ex magis recepla antiqua- Ferrata, sino alla villa Muti e Ma-
rioriun sententia Cìceronis olirti vil- latesta, ove precisamente poteva es-
la fiat. Descrive le escavazioni fat- ser portata l'acqua crabra , come
te , e gli oggetti rinvenuti presso viene in certo modo contestato da
Grotta Ferrata appartenente alla alcuni avanzi di antico acquedotto
villa ,
parla dell'acqua crabra che discoperti ultimamente, ed ove po-
essa godeva, come argomento che tevano sussistere tutti quei luoghi
esclude per la sua elevata posizio- che vennero indicati da Cicerone
ne la Rufinella , notando che gli stesso, all'ornamento de' quali egli
antiquari confusero il palazzo e la profuse grandi somme di denaro,
villa di Cicerone ch'erano due cose determinando il luogo di essa nel-
diverse, come apparisce dall'orazio- la falda del colle presso il moni-
ne prò domo sua, quando dice: Curri stero di Grotta Ferrata.
domus mihi in palatio, villa in Tu-
sculano s altera ad alterimi conni- Origine del monistero^ chiesa ed
leni transferebatur ; ed aggiunge che abbazia di Grotta Ferrata; del-
il p. Rirker non altrimenti interpreta le possessioni e prerogative del
il passo nell'orazione undecima prò monistero, con le principali no-
lege agraria. 11 eh. cav. Canina nel- tizie che lo riguardano; i riti
isteriche dell'antico Tusculo, e di- Agata de' basiliani, colla pia tradi-
verse analoghe notizie riguardanti zione di essere una di quelle che
la venuta e morte di s. Nilo, e la si attribuiscono alla dipintura di s.
fondazione del monistero di Grot- Luca, la quale sotto Gregorio Vili,
ta Ferrata) in compagnia de' suoi o meglio nel pontificato di Grego-
discepoli Bartolomeo, Paolo e Ci- rio IX, fu trasportata nella chiesa
rillo, sopravvenuta la notte lungi di Grotta Ferrata. Lo Sciommari
circa tre miglia dalla città, si rico- ancora conviene a pag. 127 che
verarono una grotta. Quivi men-
in l'immagine è una delle più insigni
tre gli altri monaci stanchi dal viag- dipinte dal santo evangelista , che
gio fatto a piedi dormivano, s. Ni- si venerava non nominando la chie-
lo e s. Bartolomeo suo diletto di- sa di s. Agata, ma dopo la distru-
scepolo erano intenti ad orare, quan- zione di essa fu dai romani tras-
do apparve ad essi la Beata Vergine portata in Roma, finché circa do-
e loro comandò che in quel luogo po quarant'anni , e verso V anno
ad onor suo le erigessero un tem- 1228 o i23o il Papa Gregorio
pio, nelle cui fondamenta ponesse- IX Conti, con solenne pompa la fe-
ro il pomo d'oro che lor consegnò. ce trasferire nella chiesa di Grotta
I servi di Dio per prima cosa ri- Ferrata dedicata alla Beata Ver-
posero nella grotta un' immagine gine, come superstite luogo della
della stessa Beata Vergine, ed a munificenza de' conti Tusculani, dei
sua custodia le posero dinanzi una quali trattammo all' articolo Fra-
grata di ferro che diede mo-
, ciò scati. E qui aggiungeremo, che il
XX, venuto in cognizione dell'ar- ta, come seppero che il loro supe-
rivo di s. Nilo nel suo territorio, riore s. Nilo non sarebbe più colà
voi xxxm. 4
5o GRÒ GRÒ
conte Gregorio I tosto si portò a ba- rio F, alia presenza dell' abbate
ciar le mani al santo che bagnò di Bartolomeo, che inoltre provvide
lagrime, il quale si fece portare in il tempio di vasi sacri e di nume-
chiesa ed soavemente spirò, d'an-
ivi rose vesti preziose, non che lo a-
ni novantacinque, a' 26 settembre dornò di vaghe pitture, ed arric-
del ioo5. La sua vita fu scritta chì di libri per uso del coro, al-
dal suo discepolo s. Bartolomeo, e cuni de' quali scritti di propria
fu tradotta in latino dal cardinal mano in onore della Beata Vergi-
Sirleto, da Cariofilo arcivescovo di ne e dei santi. Il monistero in bre-
Iconio, e da Mettio vescovo di Ter- ve tempo fiorì, e narra il Rodotà
moli, senza dire di altri. Nel 1628 che alimentava duecento monaci, i
fu tradotta in lingua italiana dal quali celebravano nel rito greco gli
p. d. Nicolò Balducci. uffizi divini, ed esercitavansi conti-
L'abbate Paolo, ragguardevole per nuamente nella greca salmodia in ;
dalla sottoposta iscrizione col tito- zione, pel raccoglimento dello spi-
lo di santo; gli successe Cirillo che rito , e per la soavità de' costumi.
poco meritandosi anch'esso di
visse, Non solo coi monaci furono larghi
essere ritenuto per santo. Allora i di munificenze i conti Tusculani
monaci vinta la virtuosa ripugnanza potentissimi , ma essendosi guada-
di Bartolomeo, concordemente lo gnata la stima universale, i fedeli
elessero in quarto abbate del mo- colmarono il monistero di ricchi
nistero di Grotta Ferrata, avendo doni e di feudi, onde ben presto
venticinque anni. Probabilmente divenne uno de* più doviziosi del-
oltre il monistero s. Nilo deve ave- l' ordine basiliano in Italia. Posse-
re eretto anche un piccolo tempio, dette vaste tenute, sì nello stato
perchè l'odierno edificato da san ecclesiastico, che nella Puglia e
Bartolomeo, secondo il desiderio Calabria; e varie terre sparse in
che avea sempre nudrito, in onore quelle provincie erano soggette al-
di Dio, e dell'immacolata Vergine l'archimandrita di Grotta Ferrata,
Maria, la storia ci dice ch'è gran- il quale ampia giurisdizione vi e-
de rispetto a quello di prima. Lo sercitava. Si contano fra le altre,
edificò nell' interno con tre navi il marchesato di Rafrano nella dio-
sostenute da otto colonne scanala- cesi di Policastro , il castello di
te di marmo bianco, ivi ritrovate, Conca, quello di s. Paolo nel ter-
e già della villa di Cicerone al di- ritorio di Marino, quello di Bor-
re dello Sciommari, e nell'esterno ghetto nel Tusculano; casali di i
anni dopo la morte di Benedetto che per l'antichità del suo istituto
XIV, sotto del quale avea stampa- monastico precede agli altri, come
to il primo. Lo Sciommari in ve- dichiarò Paolo V nella 17 costitu-
ce pubblicò la sua nel 1728, e zione , Injuncti nobis y con queste
tratta de' privilegi dell'abbazia, che parole: » Animadvertens ordinem
qualifica nullius dioecesis a p. 20 5 sancti Basiiii caeteros omnes regu-
e seg. Dichiara essere stata sino lares antiquitate praecedere, ac ex
dal principio esente da ogni giuris- eo Dei ecclesiam, christianamque
dizione episcopale, immediatamen- rempublicam ab ipsius ordinis ini-
te soggetta alla santa Sede, e per- tiouberes fructus recepisse, etc. ".
ciò l'abbate era benedetto dal Pa- Aggiunge il Piazza che tale abba-
pa. Riporta la mentovata decisione te intervenendo alla cappella pon-
d'Eugenio III per la lite mossa dal tificia tiene il primo luogo sopra
vescovo Tusculano, a cagione che gli altri generali, siccome asserisco-
GRÒ GRO 55
scrizione di Roma e dell' agro ro- tefice Gregorio IX amorevole di
mano , p. 276. Mentre i basiliani questa abbazia, che come si è det-
dimoravano nel monistero di Su- to vi soggiornò e fece trasportare
biaco, le cose sacre e preziose che da Roma l' immagine della Ma-
aveano seco portate per salvarle donna, rinnovò e confermò le in-
dalla rapacità di tante guerre, te- dulgenze concesse dallo zio , come
mendo che se le avessero manife- dice ilPiazza a pag. 281, per cui
state a' monaci benedettini poteva- gli apparve la Beata Vergine , e
no un giorno restarne privi, le na- gli disse: Fili ad instantiqm Filli
scosero nel luogo loro assegnato mei, et domuni meam istam visi-
presso il sacro speco, colla speran- tantibiis in octava Assumptionis
za di riportarle a Grotta Ferrata Beatae Marine Virginia sii remis-
in tempi tranquilli. Ma essendo a sio omnium peccatorum. Altrettan-
poco a poco morti i basiliani che to riporta lo Sciommari a p. 127,
sapevano il sito ov' erano deposi- coli' autorità d' un' antica membra-
tati i nominati oggetti, quelli che na di ne riproduce il tenore.
cui
ritornarono all'antico soggiorno i- Avendo l'imperatore Federico II
gnorandolo non poterono ricupe- dichiarato guerra a Gregorio IX
rarli. Se non che nell'anno i388 i che lo avea scomunicato , ed in-
monaci benedettini ebbero la sor- timato un concilio contro di lui
te di ritrovare si nobili monumen- nel 1241 pose suoi alloggiamen-
i
56 GRÒ GRÒ
dio, levò il campo da Grotta Fer- abbate. Avendo nel 1377 Grego-
rata, é portò via dal monistero rio XI restituito a Roma la resi-
due simulacri di bronzo che or- denza pontificia nel seguente an-
,
pide acque; indi fece trasportare i script,tom. Ili, par. II, che ci dà
simulacri a Lucerà ov' erano ac- la descrizione che ne fece il Mas-
quartierati i saraceni da lui assol- sonio scrittore contemporaneo. Do-
dati. Il Nibby riporta alcune con- po l'abbate Giuseppe, lo divenne
getture sulla provenienza di tali si- Francesco de Mellini romano nel
mulacri a p. i35. 1426, indi lo fu Sabuccio de Mel-
All'abbate Nicolò IH successero lini romano, e poi Pietro Vitali
Biagio, llarione del 1272, e Bia- eletto XXXIX abbate verso il i43o:
gio II del i3oo. Abbiamo dal Piaz- questi intervenne al concilio gene-
za, e dallo Sciommari a p. 125, rale di Firenze celebrato da Euge-
essere registrato nella tabella del- nio IV, e fu l'ultimo abbate prima
le indulgenze della chiesa, che il Pa- dell'istituzione della commenda, il
santa ,
per la quale entrando ed prile i4°7. Qui è da sapersi, co-
uscendo i fedeli confessati e con- ni essendosi costantemente osserva-
'
GRÒ GRÒ 57
dopo, col pontificio consenso, i no- inonistero di Grotta Ferrata difese
minati monisteri adottarono nel- e promosse l'unione della chiesa
I' ostia la totale uniformità coll'uso greca colla latina ,
principalmente
dell' azimo come i latini. Quest'ul- dal trovarsi nel suo tipico di san
tima determinazione probabilmente Bartolomeo ordinato sei volte al-
ebbe luogo quando dopo il conci- l' anno di celebrare pontificalmente
lio prese vigore la fazione scisma- l' abbate , dovendosi nella messa
tica di Marco arcivescovo di Efeso cantare 1' epistola e 1' evangelio in
contro gli azimi, per distinguere i latino ed in greco, premessavi an-
monaci italo-greci dai marco-efesiani, che l'orazione latina corrisponden-
col far sì che ritenessero al tempo te alla festività, che sono la dedi-
istesso la recitazione delle greche cazione del tempio a' 17 dicembre,
ed Innocenzo X
concessero che nel- mentato nella Grecia, Russia, Po-
le chiese greche de'basiliani, a pror Ionia, Calabria, Sicilia, ed altri luo-
porzione del numero de' monaci si ghi, come in Roma nella chiesa del
potessero dai medesimi celebrare collegio greco, essendo egualmente
una o due messe in rito latino, santissimo rito. Il Rodotà pure al
siccome venne seguito in quella di lib. 3, p. 236, n. 1, dice che an-
Grotta Ferrata per maggior sod- che in questo monistero di Grotta
disfazione de' fedeli latini che vi si Ferrata l'abbate allorché nelle ri-
recavano : è da notarsi che Urba* ferite solennità celebra pontifical-
no Vili ed Innocenzo X nel loro mente , recita in latino l' orazione
cardinalato furono protettori del- corrispondente al giorno che corre
l' È poi ancora da
ordine basiliano. e dipoi due sacri ministri cantano
che Benedetto XIV con la ambedue
?
avvertirsi 1 epistola e il vangelo in
costituzione Etsi persuasimi habemus, gì' idiomi ; e ritiene per certo che
emanata nel 175 1, comandò che gli questi monaci basiliani cominciaro-
abbati, i priori e i maestri de' mo- no a praticare siffatto rito dopo il
cato al luogo molti guasti. Nel i5o8, Giulio II gli die a succes-
i5o3 il cardinal della Rovere fu sore Pompeo Colonna romano, che
eletto Papa col nome di Giulio II, Leone X nel 1 5 7 creò cardinale,
1
6o GRÒ GKO
cardinal Ippolito de' Medici fioren- re, che pur dichiarò protettore deU
tino, ch'essendo morto nel i535, l'ordine basiliano. Fu egli ch'eresi
Paolo III gli die a successore Gio. se alla Beata Vergine un nuovo al-
Maria de' Ciocchi del Monte di tare di marmi preziosi con due ,
VII, que' Papi più volte da essa si romano, che al modo detto, nel
recarono a Grotta Ferrata: altret- 1816 rinunziò alla giurisdizione ba-
tanto fecero Benedetto XIV, Cle- ronale. Tanto nelle invasioni dei
mente XIII, Clemente XIV, Pio francesi repubblicani sotto Pio VI,
VII, e il regnante Gregorio XVI, che imperiali nel pontificato di Pio
come si legge nei Diari di Roma. VII, i monaci non furono rimossi
I Pontefici furono ricevuti talvolta dal monistero, come accadde agli
dai cardinali abbati commendata- altri religiosi, e nella seconda in-
ri, e sempre dagli abbati di go- vasione fu la consulta di Roma che
verno e famiglia monastica, che do- supplicò grazia pel monistero. Ma
po aver orato in chiesa, ammisero esigendo nel 18 iogoverno fran-
il
de' quali morirono. Per le provi- possessori della greca favella erano
de cure del cardinale, e per quelle bene istruiti nelle scienze, dediti al-
de' suoi vicari, e specialmente del- la lettura de* padri, ed occupati alla
l' odierno p. Francesco da Lucca , trascrizione de' loro volumi. Arric-
lettore generale de* minori osser- chivano la memoria coi passi degli
vanti, quale era stato già depu-
il autori, e imprimevano nel loro spi-
tato dal cardinale a lettore in fi- rito i nobili sentimenti che trascri-
losofia e teologia agli studenti del vevano : molti erano fra essi i pro-
monistero, l'osservanza monastica ri- fessori esperti , ,ie dotti letterati
fiorì: laonde dodici sono in oggi i gli Tale era l'a-
studiosi uditori.
monaci coristi, otto de' quali sacer- more eh' eglino portavano alle let-
doti, colla fondata speranza di ac- tere, che fra le angustie delle ren-
crescimento, atteso il noviziato in dite, alle quali erano ridotti verso
vigore. Risplende nella nuova fa- la metà del secolo XV, e nella pe-
miglia religiosa la vera disciplina nuria di religiosi scienziati, si va-
monastica, e vi fiorisce lo studio levano di secolari calligrafi o per
della lingua greca, non che quelli trascrivere nuovi codici, o per ri-
della filosofia, e della teologia sì storare gli antichi. Uno di questi
dommatica che morale. L'andamen- fu Giovanni Roso sacerdote greco
to delle cose amministrative essen- di Candia, il quale vivea nel i4^^>
do in grandissima confusione, il car- secondo la testimonianza di Mont-
dinale col suo zelo giunse ben pre- faucon, Paleograf. lib. I, cap. 7, p.
stoad eliminare il disordine, fa- 81. Era la loro libreria ricca di
cendo impiantare la computisteria, copioso numero di eleganti codici
riordinare 1 archivio abbaziale, ed sì pregiabili per la forma de' ca-
adottando altri opportuni tempera- ratteri, per 1' antichità , e per gli
menti e provvidenze, ne ottenne argomenti, che furono reputati de-
felicirisultati co' quali potè corri- gni, e al dir del Piazza per sicu-
spondere ai molti pesi che gravita- rezza maggiore, da Sisto V, e da
vano l'amministrazione, abbondante- Paolo V nel 1614 di trasferirsi
mente soccorrere ai bisogni del mo- nella biblioteca vaticana; ed Urba-
nistero, e che an-
fare le belle cose no Vili con alcuni di essi volle
diamo narrando. La biblioteca, che adornare la biblioteca della sua fa-
costituisce uno de' principali orna- miglia Barberini. Ai monaci si la-
menti del monistero, fu pure og- sciarono quelli meno importanti, e
GRÒ GRÒ 63
destinati principalmente all'uso del mila volumi, non compresi i codi-
coro. Nello Spicilegium romanuni ci greci : trattano essi di tutte le
che si pubblica dal dottissimo car- scienze, particolarmente sacre. In
dinal Mai in Roma coi tipi del col- quanto poi ai codici mss. greci nel-
legio Urbano, ecco quanto si legge la massima parte, ed alcuni latini,
nel t. II in fine Moniti de fragmen- e che in tutto saranno circa due-
tis historicis Tusculanis pag. i, 2: centotrenta, sembra certamente de-
» .. . adivi interdum proximi mona- gno di particolare e distinta men-
sterii basilianorum, quod vulgo di- zione un codice greco, che tuttavia
ci tur Criptae Ferra tae,bibliothecam, qui si conserva, intitolato Eucolo-
olim quidem graecis codicibus abun- gio patriarcale. Questo pregiatissi-
de instructam, nunc aulem valde mo codice lo portò con sé al con-
iraminutara , postquam ejus pars cilio ecumenico di Firenze un cer-
melior et maxima in Vatica- to Giorgio Vari sacerdote greco di
num sub PP. Sisto V,
palatium Candia, e fu esso codice di somma
Paulo V
Pio VI transiit
et autorità in quel concilio. IlVari
Alios insuper ejusdem coenobii co- lo donò al cardinal Giuliano Ce-
dices ad Barberiniorum bibliothe- sarmi del titolo di s. Sabina , e
cam translatos Urbani Vili nutu, questi ne fece un regalo al cardi-
narrat Rodotà in Historia graeci nal Bessarione, da cui venne di-
apud Italos ritus lib. II, cap. XI. poi, come dicemmo, lasciato in do-
Nec vero dubito quin alia praete- nativo a questo monistero come ,
La biblioteca contiene circa sei Piacentini, inserita nel fine della p*.
,
64 GRÒ GRÒ
1 3 della sua opera De sepulchro fatto un nuovo oratorio migliore
Benedica IX. dell'antico. Costruì presso la chie-
Riprendendo l' istoria delle cose sa il con ampio campo
cimiterio
fatte dal cardinal visitatore, riven- santo con cinque sepolture per la
dicò un'eredità di scudi seimila la- parrocchia, ed in mezzo una bella
sciati al monistero dalla marchesa cappella con contiguo oratorio per
Passerini, coll'annuo peso di scudi la confraternita del ss. Sacramento
novanta da erogarsi in tre doti ad e cinque piaghe; oltre l'erezione di
altrettantepovere zitelle di Grot- altri edifìzi, dei lavatoio, e restau-
ta Ferrata.
Essendosi nel 1 834 ri di parecchie mura merlate e fab-
quasi perduta l'acqua Tepola, del- briche demolendo quelle che de-
,
si due terzi di più, per cui da un- saputa del cardinale, i monaci per
dici stalli che conteneva, oggi ne gratitudine collocarono la di lui ar-
ha venticinque di noce ornati d'im- me di marmo con iscrizione e l'an-
pellicciature d'ulivo. Gli die mag- no i843. Inoltre il cardinale col
gior luce, e fecevi dipingere al na- medesimo stile semi-gotico ornò il
turale sei santi basiiiani , con lo rimanente del prospetto esterno del-
stemma dell' ordine. Per tale in- la chiesa al disopra del Nartece,
grandimento del coro avendosi de- con analoga e corrispondente fac-
molito per metà l'oratorio interno ciata ,
quanto semplice altrettanto
de' monaci, vi fu ricavato un co- decorativa , facendovi innalzare in
ietto ed una stanza, quindi venne marmo lo stemma del Papa che
GRÒ GRÒ 65
regna, e sotto a grandi lettere l'e- novato caso di vedere riunita in
il
Altre beneficenze del cardinal vi- vaes avverte che nel 1468 tornò
sitatore sono le generose sovven- al vescovato di Sabina da lui già
zioni in denaro e vestiario, ed al- occupato. Nella mattina dei 4 ot "
tro, che fa distribuire alle famiglie lobre 1844 M Pontefice Gregorio
povere della parrocchia, oltre i pre- XVI, col solito corteggio, dalla vil-
mi ai fanciulli e fanciulle che fre- leggiatura di Castel Gandolfo si
ce incidere due medaglie, una gran- tutti i nuovi edifizi, gli abbellimen-
de, l'altra piccola, con l'immagine ti, i molti restauri ed altro fatto
della B. Vergine col divin Figlio in per le indefesse ed intelligenti sol-
braccio, che venerasi nella chiesa, lecitudini del cardinal visitatore, per
da una parte, e dall'altra con quelle cui il borgo, la chiesa, il moniste-
de' ss. Basilio , Nilo e Bartolomeo; ro e le adiacenti fabbriche hanno
come ancora fece incidere in rame preso un florido e nobile aspetto,
da Nicola Sangiorgi 1' immagine onde il Pontefice esternò al cardi-
dellaMadonna. Nel concistoro dei nale la sua piena compiacenza e
17 giugno 1844 essendo divenuto soddisfazione, ricolmandolo di me-
vescovo Tusculano il cardinal Ma- ritati encomi. Poscia passando il
rio Mattei, in certo modo si è rin- Papa a Frascati per recarsi all'ere-
VOJ-. XXXIII. 5
è,
66 GRÒ GRÒ
ino de' camaldolesi , ivi ancora fu dell'antico, maggior ampiezza, re-
ricevuto dal cardinale. golarità e solidità , il sotterraneo ,
st'altare ritrovasi tutt'ora nel nuo- mentati del cardinal Guadagni per
vo Nartece, con nuova predella di riedificazione, mentre che tanto il
platano con due gradini di marmo, Nartece che la chiesa furono eretti
le figure del pontificale romano concordare ciò coi tre altari che
stampato nel i66r, ove a p. 261 ora vi sono, conviene supporre che
e 3o4 è descritto e rappresentato alprimo di settembre 1577, essen-
il vescovo così vestito coll'asperso- do commendatario il cardinal Ales-
rio. Tanto si legge nel giornale mss. sandro Farnese autore del soffitto
che fece il p. Filippo Vitali mo- e del coro, sia stata riposta sopra
naco in questo monislero , ed in l'immagine di Maria
l'istesso altare
cui si conserva, col quale esat- Vergine dipinta da s. Luca, che stava
tamente viene descritto lo stato in un altare sotterraneo della chie-
della chiesa, prima che il cardinal sa, ed era custodita da una grata
Guadagni la restaurasse , e facesse di ferro dorato, e così viene a spie-
coprire le colonne e le pitture che garsi la mancanza del quarto altare.
1' abbellivano , non che quanto vi Nel detto luogo sotterraneo può
fu fatto nel 17.54- credersi essere avvenuta la visio-
L' interno della chiesa ha tre ne della Madonna ai ss. Nilo e Bar-
navi , e in fondo alla maggiore ,
tolomeo. Al presente nella chiesa vi
Benedetto XIV, nel dì festivo alla di lui busto che ivi si vede, lo scolpì
santa titolare, con breve de'5 ago- la scultrice romana Teresa Benin-
scrizione greca affissa nel muro nedetta nell' Epifania, secondo l'uso
presso l'antica porta del campanile, de' greci : il vaso sembra dell' XI
ed ornata da una specie di mosai- o XII secolo , avente scolpita la
co. Lo Sciommari a p. 109 la ri- pesca allusiva alla conversione del-
porta anche tradotta e la illustra. le genti. L'altare è tutto composto
La iscrizione fu quivi trasportata di ricchimarmi, e le due grandi
dal fons Piscari, forse il luogo del- colonne di esso sono di giallo an-
l'abbazia di s. Maria del Peschio, tico : incontro o sia nel davanti
detto anche di s. Bartolomeo del dell'altare evvi parimenti una bel-
Peschio, nel territorio della Faggio- la balaustra di pregevoli marmi ,
la di Velletri ,
quale anticamente intersecata da quattro pilastri pu-
spettava al monistero di Grotta re di marmo, che servono di base
Ferrata, concessa poi da Adriano e sostegno a quattro egregie colonne
IV alla mensa Tusculana. Questa di africano, le quali reggono l'arco
iscrizione contiene i nomi de' pri- superiore della cappella. Il quadro
mi tredici egumeni o abbati , fra i dell' altare di questa cappella , di-
quali il decimo terzo che fu Nico- pinto a olio dal Caracci , rappre-
lò II , che costrusse l'aula della senta i ss. titolari Nilo e Bartolo-
chiesa ad fons Piscari3 ove fu eiet- meo che pregano la ss. Vergine :
fra pilastri di marmo finto, che giu- cardinal camerlengo ha fatto re-
stamente riguardami come capola- staurare da Giovanni Galli il qua-
vori di Domenico Zampieri detto dre dell'altare. E cominciando dal-
volgarmente il Domenichino , ese- l'altare stesso, sulla parete a si-
guiti per ordine del cardinal O- nistra se guardasi l' altare, e a de-
doardo Farnese abbate commenda- stra di esso stando sull'altare, vi è
tario, a cui raccomandò il pittore il miracolo dell'ossesso figlio di Po-
il suo maestra Annibale Caiacci, al heutto, liberato per le preghiere di
quale avea commesso le pitture della s. Nilo coli' olio della lampada ac-
appella. Era allora Domenico d'an- cesa dinanzi l' immagine della Ma-
,
GRÒ GRÒ 69
donna , facendole ungere la bocca quale con una mano fece cenno ad
da un monaco sacerdote, mentre il una colonna che precipitosamente
santo genuflesso sta pregando la calava sopra di lui che si fermas-
Madonna : questo dipinto si dice se. Questo comando trattenne pro-
dagl'intendenti opera sorprendente. digiosamente colonna acciò non
la
Sopra nella lunetta è rappresenta- cadesse; mentre in poca distanza
ta con figure più piccole la mor- s. Bartolomeo di lui maestro e su-
te di s. Nilo nel monistero di s. A- periore, ponendosi gli occhiali stas-
gata, e la sua traslazione a Grot- si intento a guardare il disegno e
7o GRÒ GRÒ
za, Carità, Temperanza., Fama, Giu- stata fatta nel i3o8 da Nicola Con-
stizia e Fortezza. Queste figure so- ti. Francesco Cancellieri nelle sue
no intramezzate con istorie dipinte Campane p. i52, narra che il car-
di terra verde, fra pilastri di stuc- dinal Scipione Borghese nipote di
co finto, senza parlare di altre pit- Paolo V, essendo titolare della chie-
ture e decorazioni di questa pre- ra di s. Grisogono de' carmelitani,
ziosa cappella , sopra le due porte restaurò il campanile, e vi fece le
marmo ch'era sulla cima del cam- riche spettanti all' insigne badia di
panile, sostenente un pomo di pietra Grotta Ferrata, ed alla vita , che si
della forma di quello d' oro dona- prepone, di s. Bartolomeo If^ ab-
to dalla Beata Vergine ai ss. Nilo bate, tradotta e raccolta da un an-
e Bartolomeo , il quale credesi ri- tico Si promuove la
codice greco.
trovarsi ne' fondamenti del campa- difesa del buon fine di Benedetto
nile, secondo il Passeri e Io Sciom- IX, con la giunta in fine di un ca-
mari. Questi a p. 124 narra che none inedito greco -latino in onore
le quattro campane, di armonioso del santo padre Benedetto Roma ,
1762. Si hanno anche altre inci- terati, de'quali era mecenate il car-
sioni. A. Nibby, Analisi de' dintor- dinal Francesco Barberini seniore,
ni di Roma, ivi 1837, t. II, p. 1 33 di somma autorità nel pontificato
e seg. dello zio. Ne chiamato principe
fu
Anche in Roma i monaci basi- il cardinal Francesco Maria Bran-
Uani nel rione Trevi hanno un am- cacci, e segretario Gio. Battista Do-
pio monistero , chiamato in oggi ni fiorentino; al Brancacci successe
ospizio perchè abitato dal solo p. il cardinal de la Cueva. Fra gli
città di Liegi, mostrò tal fermezza Francia, dove risiedette undici an-
eli spirito e valore, che fugati tali ni.Mori poi a Rostock nel 164^,
nemici preservò i suoi dall' infe- mentre ritornava in Olanda. Egli
zione de' loro errori ; indi frastornò era certamente uno dei più gran-
iidisegno da essi concepito, di te- di uomini del suo tempo per la
nere le loro assemblee a s. Tron, sua erudizione profonda e svariata.
e si scusò con Luigi da Nassau Non vi ha soggetto ch'egli non ab-
capo de'novatori, con rappresentar- bia trattato: teologia, politica, giti-
nel i582. Egli fece progressi cosi sto per trovare le spiegazioni let-
rapidi negli studi, che a ott' anni terali d'alcuni passi nei quali è
compose versi latini, e a quindici chiaro che profeta scrittore par-
il
l' Aja nel 1601, le quali, anche colla prefettura di quelle della di-
senza altre opere, avrebbero potu- sciplina regolare, e della residenza
to fargli un gran nome. Le opere de' vescovi : nel 1732 lo dichiarò
teologiche di Grozio vennero alla vicario di Roma, e nel 1738 ab-
luce in Amsterdam nel 1679, e bate commendatario di Grotta Fer-
furono ristampate a Basilea nel rata, di cui fu benemerito massi-
1732. Vi trovano delle inter-
si me pei restauri operati nella chie-
pretazioni alcune volte contrarie sa. Nel 1756 sotto Benedetto XIV
alle verità dei dogmi, e Bossuet divenne vescovo di Porto e s. Ruf-
nel suo trattato sull'usura accusò fina, ove fece la visita pastorale,
Grozio di avere avanzato su tale consacrò la chiesa di s. Maria di
materia dei principii falsi, ingiusti, Castelnuovo, che beneficò in diversi
contrari alla Scrittura, e smentiti da modi, erigendovi pure una cappel-
tutta la tradizione. la in onore di s. Teresa. Fece edifica-
GUADAGNI Giannantonio, Car- re sulla strada Flaminia la nuova
dinale, Giannantonio Guadagni, chiesa dell'ospedale, promovendo il
tomba con semplice lapide da lui vento da cui essa dipende è vasto,
composta. Indi nel marzo 1763 si e rinchiude nel suo recinto quat-
cominciò in Roma il processo del- tro altre chiese sullìcientemente
l'ordinario per la sua beatifica- grandi. Pregevole è la chiesa de-
zione. gli agostiniani. L' antico collegio
GUADALAXARA (Guadalaxara de' gesuiti è in oggi occupato dal-
in Indiis). Città con residenza ve- l'università, la quale però è mi-
scovile nel!' Indie occidentali ossia nore di quella del Messico: nell'an-
Guadalaxara o città della repub- nessa chiesa vede ritratta la san-
si
76 GUA GUA
Granala, morto nel i55i. Gli suc- sono venti canonici, comprese le
cesse Pietro d' Ajala francescano, prebende del penitenziere e del
consacrato nel i555, e morto nel teologo, non che de' porzionari, ed
i56o. Fra gli altri vescovi che oc- altri preti e chierici addetti al ser-
cuparono questa sede, noteremo vigio divino. Per un prete curato,
Pietro Suarez d' Escobar agostinia- coadiuvato da alcuni cappellani, si
no primo professore di teologia
,
funge la cura delle anime nella
nell'università di Messico, nomi- cattedrale, nella quale in distinta
nato vescovo nel i5o,o, e morto cappella è il fonte battesimale. Vi-
nello stesso anno, prima di andare cino ad essa resta l' episcopio. Ol-
al possesso del suo vescovato. Gio- tre la cattedrale, nella città si con-
vanni Sanchez di Talavera profes- tano altre quattro parrocchie, tut-
sore di teologia nell' università di te munite di battisterio. I conventi
Aicalà, consacrato nel i635, ab- con sono sette, ed i mo-
religiosi
bandonò il vescovato per ritirarsi nisteri con monache sono sei ; ol-
presso i gesuiti. Giovanni Ruitz de tre un conservatorio di donzelle
Colmenarez di Bundia nella dio- diverse confraternite e due semina-
cesi di Cuenca, rettore e professore rii. Ampia è la diocesi , e la sola
dell'università di Aicalà, nominato città ha sessantamila abitanti. Ogni
vescovo nel 1646. Nel 1777 Pio nuovo vescovo è tassato ne' regi-
VJ ad istanza del re di Spagna stri della camera apostolica in fio-
Carlo 111 eresse un altro vescovato rini trentatre, verus autem ìllorwn
nel Messico, smembrando alcune valor est trigfnta circiler millìa
diocesi, fra le quali questa di Gua- ponderimi monetae illarum partium.
dalaxara, pel miglior servizio spi- GUADIX (Gaudixen). Città con
rituale de' popoli. Perciò nel 1780 residenza vescovile della Spagna
istituì il vescovato di
Sonora, che nel regno di Granata , situata sul
comprendendovi i territorii di So- pendio d'una collina nel mezzodì
nora e della California, provvide una ridente campagna, circondata
alla lontananza in cui erano dai da collinette , e bagnata da quat-
vescovi di Durango e Guadalaxara. tro torrenti, sulla riva sinistra del
La serie de' vescovi di Guadalaxa- fiume del suo nome, e sul declivio
ra del secolo passato e del cor- della Serra Nevada di Alpuxaras,
rente si legge nelle annuali Notì- che procura alla città una tempe-
zie dìRoma. Essendo morto Giu- ratura più bassa che non compor-
seppe Michele Gordoa della diocesi ta la latitudine. Vi risiede un tribu-
di Guadalaxara, fatto vescovo dal nale ecclesiastico ordinario, una ri-
regnante Papa Gregorio XVI nel cettoria principale delle imposte,
i83i ,
questi nel concistoro degli ed un officio speciale di polizia. E
1 1 luglio 1 836 dichiarò successore cinta di vecchie e forti mura , e
V odierno monsignor Diego de Ha- le sue strade sono scoscese e male
randa di Puebla de Los Angelos. lastricate. Rinchiude una gran piaz-
La cattedrale, splendido edifizio, za, sei fontane pubbliche, una bel-
è sacro a Dio , ed alla Assunzione la cattedrale, diverse chiese e case
della Beata Vergine. 11 suo capi- religiose, oltre l'ospedale. Fra ì
I mori presero questa città come sono i più distinti fr. Antonio Gue- :
7« GUA GUA
per morte di Giovanni Giuseppe due borghi. Nella piazza principale
Gordon. Al presente la sede vesco- fa prospetto la chiesa collegiata, al
vile di Guadix trovasi vacante. dintorno dei muri castellani vi è
La chiesa a
cattedrale è sacra stabilitauna fabbrica di maioliche.
Dio sotto l' invocazione della Beata ìl capoluogo di governo ed ha ,
territorio misto di piano , colle e vi dicesi che a' tempi de' romani
monte: nel sottoposto piano esiste- vi si rifugiassero duemila persoue,
va la celebre città vescovile di Ta- ed i romani di ciò avvertiti, me-
dino, dalle cui rovine ebbe origine diante il fumo ve li fecero tutti
GUA GUA 79
Fra i uomini illustri nomine-
suoi e quindi con destrezza si entra nel
remo Cesare Gherardi che altri foro di circa tredici piedi di dia-
chiamano Fermo dotto giurecon-, metro, e verticale all'orizzonte per
sulto, creato cardinale da Paolo V novanta piedi. Penetrati nella grot-
agli ir gennaio 1621. Il paese è ta si trovano più gallerie, una del-
in colle ed in piano; ha mura che le quali è lunga cento piedi, larga
Io circonda , diversi fabbricati ed cinquanta, ed alta cinquantatre
un borgo. V. Gabriele Calindri tutta incrostata di stallatati: vi è
Saggio statistico storico del ponti- una terza galleria ancora più am-
ficio stato, p. 281. pia ; quarta è più magnifica e
la
desimo Vico col titolo di vicaria- cinti in parte di mura, con picco-
to, il che durò fino al i23o. Fu lo borgo. Inoltre nel territorio so-
poi rovinato dalle scorrerie , e fu no due ponti costruiti dal prode
quindi nel 1274 riedificato ed am- console Flaminio, e le rovine del-
pliato dai perugini. Nel 1287 fu la famosa sua via. V. il citato Ca-
concluso che Sigillo dovesse dare ai lindri a p. 4<>5.
perugini ogni anno una libbra di ce- Pieve di Compresselo. Castello
ra nel giorno di s. Ercolano. Era del territorio di Gualdo Tadino
quivi una rocca, ed era una delle dopo la distruzione di questo fu
cinque governate da un castellano edificato da alcuni nobili e citta-
che vi mandavano i perugini e ,
dini tadinati. Dopo che la regione
nel 1378 fu ordinato che se ne di Tadino fu infeudataduchi ai
tanto fu fatto nel i464- Pio an- li conte Offredo, quindi venne eretto
dando in Ancona, pernottò in que- in contea ed assoggettato ai peru-
sta terra. Nel i5oo soffri il sacco gini primo conte fu Rodolfo fi-
: il
dal duca Cesare Borgia che anda- glio del conte Monaldo, come si ha
va a Firenze. Nel 1^29 Clemen- dall'istoria di Perugia del p. Gat-
te VII che portavasi a Bologna si ti, e dal Pellini. In seguito Com-
fermò anch' esso in questo paese. presselo fu sottomesso a Gualdo
Tra quelli che vi ebbero i natali che in tempo delle fazioni lo re-
nomineremo Ottavio Monconi ve- stituìai perugini, per liberare il
8u GUA GUA
delle Ioni e dei ruderi, avanzi del- menti, delle anticaglie ivi scoperte,
la residenza de' suoi conti. La chie- come di un pozzo; e del deca-
sa parrocchiale è sotto il titolo del- dimento e distruzione di Tadino,
la Beala Vergine assunta in cielo, non che de' suoi vescovi. Tadi-
con suo pievano o rettore. Sotto no adunque secondo il Borgia ri-
le dipendenze di Compresselo esi- pete la sua origine dai pelasgi, i
stette la chiesa del già antico mo- quali passando dalla Tessaglia nel-
nistero di Valderasina, dedicala al l'Epiro per consultare il famoso
principe degli apostoli, ed oggi de- oracolo di Dodona, e quindi in I-
voluta alla giurisdizione della fa- talia, ivi si unirono agli aborigeni
miglia Castalda. venuti dall'Arcadia, e ricevuti da
Gualdo Tadino, come dicemmo, Pico per discacciar da essa i siculi
provenne dalla distrutta Tadino che dell'Umbria si erano special-
città i cui ruderi si osservano alla mente impadroniti, espulsi i quali
distanza di più di un miglio da vi edificarono molti luoghi, e fra
Gualdo. L'abbate Stefano Borgia essi Tadino. Questa città situata
poi cardinale, dopo essere stato no- presso la via Flaminia, secondo Lu-
verato accademico filologico di Fer- cano veniva irrigata nella sua re-
mo , nel 1 7S 1 pubblicò in Roma gione da dodici sorgenti d'acqua
colle slampe la terza sua produ- limpida e fresca, fra le quali alcu-
zione letteraria intitolata: Istoria ne erano mirabili a sanare infer-
della città dì Tadino nell' Umbria, mità, laonde a loro conservazione
e relazione delle ultime ricerche fu costrutto un bagno a spese del
fatte sulle sue rovine. Fu indiriz- tadinate Omio Firmio, e si disco-
zato quest' opuscolo al celebre Pro- prì nel 1 75 1 . Descrivendo Plinio
spero Gori, cui parve sì bello, che la divisione fatta da Augusto del-
volle inserirlo nella sua raccolta del- l' Italia in undici regioni, pose Ta-
le Silloge letterarie o sìmbole ro- dino nella sesta. Il governo di que-
mane. Però fu cagione di lunga lite sta città fu da principio libero es-
tra l'autore ed il p. d. Mauro Sarti sendo dichiarata municipio, quindi
camaldolese, ed altri letterati che esercitato da un conte, poi da un
vi presero parte, come si può ve- patrizio romano, e finalmente da
dere nella Bibliografìa storica del- un duce che si appellò con nome
le città e luoghi dello stato ponti- regio, come Antico re in Cameri-
fìcio, all' articolo Capra Montana no, Taurino re nell'Umbria ec, le
città distrutta Marca e nel
nella ; quali nozioni si apprendono dalle
Zaccaria, voi. VI, p. 2i3 e seg. del- lapidi rinvenute in Tadino chia-
la Storia letteraria d'Italia. Giu- mato ancora Taino. Questa città
seppe Colucci nel t. VII, p. 99 e seg. era luogo di fermata degli eserciti
delle Antichità picene ci ha dato un che da Roma passavano nelle Gal-
compendio di quanto scrisse il dot- lie e nell'Alemagna; parlando l'an-
to Borgia ne\V Istoria, dicendo che tica storia di Tadino delle feste che
Tadino Umbria, e del
fu città dell' celebravano i tadinati al passaggio
sitoda esso occupato; che Tadino de' patrizi e de' duci colle loro mi-
fu lo stesso che Tagina nominata lizie.
di Bonifacio III. L' Ughelli riporta tila, allorché venne in Italia co'suoi
vor.. xxxnr. 6
82 GUA GUA
bello goticoj e tanta desolazione vi disastrosa di Tadino av-
vicenda
produsse, che decaduto dall'antico venne per parte di Alboino re dei
splendore divenne castello. Nel num. longobardi, che ricopri tutta l'Ita-
i io dell' Imparziale di Faenza 3 fo- lia di stragi. La terza desolazione
glio periodico interessante , de' 3o sofferta da Tadino fu nel secolo
gennaio 1 843, evvi un articolo del Vili, per opera di Luitprando, al
84 GUA GUA
to nel n35 comprò la metà del fu libero in principio pel mento-
girone o sia della rocca di Gual- vato privilegio imperiale sotto la ,
GUA GUA 85
Bambin Gesù. Quindi sursero in dal cardinal Antonio del Monte le-
88 GUA GUA
Fiori Gualdo in ogni tempo per duchi di Parma e di Lucca. Nel-
uomini illustri, ed oltre i summen- Durante del-
l'arte salutare, Castore
tovati nomineremo i seguenti. In la mentovata famiglia, medico di
santità di vita, il b. Peregrino mor- Sisto V, poeta laureato, ed auto-
to nel vicolo Contranense nel ioo4; re di opere; non che Giulio, altro
il b. Majo consigliere del comune, medico che scrisse utili trattati. In
morto nel 1270; il p. Margio nel- poesia i fratelli Tromba scrittori
l'antico convento de' conventuali, del poema sulla presa di Trebison-
defunto ivi nel i3oi ; il b. Ange- da, oltre altri lodati. In pittura
lo eremita rinchiuso, protettole del- Matteo da Gualdo fiorito dopo la
la città e territorio, che mancò ai metà del secolo XV, che a
dipinse
viventi nel 1824; il b. Pietro mor- fresco e su tavola, nel primo mo-
to in Rigali nel 1367, oltre i fran- do esistono le sue opere in s. An-
cescani Fava, Ginepro e Giovanni tonio d' Asisi , il quadro della co-
Ernicola discepoli di s. Francesco. ronazione della Beata Vergine esi-
Cospicui per dignità furono, An- stente nella chiesa de' francescani
drea di Pietro di Giunta de Benci di Gualdo, ec. ; e Avanzino Nucci
arcivescovo di Colonia e consiglie- che fiori nei primordi del secolo
re dell'imperatore Sigismondo; An- XVII. Ai nominati storici che scris-
tonio Umeoli vice-camerlengo di s. sero di Gualdo aggiungeremo Da-
Chiesa, che Sisto IV ed Innocen- rio Durante , nell'Istoria della fa-
zo Vili incaricarono d' importanti miglia Trinci, con memorie di Fo-
commissioni ; Francesco Bonfigli ge- ligno, Nocera e Gualdo; e Lodo-
nerale de' minori conventuali , poi vico Jacobilli, Vita de santi e bea-
vescovo d'Ascoli in Puglia; Porfi- ti di Gualdo e della regione di
rio Feliziani segretario di Paolo V, Taino nell 'Umbria Foligno i638. ,
GUA GUA 89
rispetto, essendosi portato in abito to algoverno città. Pre-
di quella
pontificale e a piedi scalzi incontro so appena il possesso della chiesa,
al cardinal legato che recava il sa- celebrò il sinodo in cui promulgò
cro ornamento in un' urna d'ar- savissime leggi, accomodate al bi-
gento, dei quale rivestitosi celebrò sogno della diocesi e all' indole dei
subito la messa. Questo cardinale diocesani. Non vi fu in quella cit-
sottoscrisse nel 1096 gli atti del tà famiglia povera, che non fosse
concilio di Nimes per conferma
la da sovvenuta con limosine se-
lui
della terra di s. Egidio fatta da grete, né lite o controversia che
Raimondo conte di Tolosa a favore dalla sua prudenza e dolcezza non
del monistero di Clugny in perso- rimanesse sul momento sopita e
na di Odilone abbate cluniacense composta. Non tralasciava di visi-
e ad una lettera dello stesso Ur- tare tutti gl'infermi aggravati, quan^
bano II ad Ugo arcivescovo di Lio- tunque di bassa condizione, a' qua-
ne segnata nel 1099, come ancora li con facoltà pontificia compartii
ad una bolla di Pasquale II spedi- va nel punto estremo l'apostolica
ta nel » 100 a favore dei monaci benedizione colla plenaria indul-
di Clugny. genza. Ebbe grande impegno di
GUALTIERI Carlo, Cardinale. visitare la diocesi e di formarsi un,
Carlo Gualtieri patrizio di Orvie- buon seminario per valersene a van-
to, datosi di proposito allo studio taggio della medesima; prendendo
delle leggi, ad insinuazione del car- cura in pari tempo delle vedove e
dinal Pamphilj suo parente, e poi de' pupilli, e delle altre misere per-
Papa Innocenzo X, fu fatto avvoca- sone, cui prescrive il concilio di
to concistoriale , rettore dell'archi- Trento che il vescovo sia padre e
ginnasio romano, avvocato de' po- tutore, e singolarmente delle sacre
veri,ed incaricato degl'interessi che vergini, per le quali fondò il mo-
passavano tra la casa Pamphilj e nistero delle cappuccine. Edificò in
la camera apostolica. Non conten- Massignano un tempio in onore
to di essere perito nella scienza le- de' ss. Felice ed Adauto, celebri per
gale, volle erudirsi nelle buone let- la moltitudine de' prodigi, con un
tere, e nell' arte oratoria e poetica ospedale a comodo de' pellegrini
in cui si distinse tra i primi del suo che da ogni parte vi concorsero
tempo. Dopo avere esercitato con con entrate sufficienti pel mante-
singolare equità i detti impieghi nimento de' sacri ministri, ed oltre
a' 2 marzo i654 Innocenzo X lo a ciò aumentò le rendite della men-
creò cardinale diacono di s. Pan- sa arcivescovile. Dopo aver gover-
crazio, perchè in quel tempo tutte nato quattordici anni quella chiesa,
le diaconie erano occupate, e nel- avendo sperimentato con gravi ma-
lo stesso tempo arcivescovo di Fer- lattie riuscirgli contrario il clima,
mo, dove venne accolto con giu- con beneplacito apostolico la rinun-
bilo e plauso universale, non sola- ziò al nipote Giannotto Gualtieri
mente per la fama che correva del- e recatosi in Roma consacrò la
le sue qualità personali, ma ezian- chiesa di s. Agnese in Navona, ve-
dio per la recente e viva memo- nendone dichiarato protettore. Ar
ria di Trivulzio Gualtieri suo zio, scritto in diverse congregazioni car-
che aveva con gran lode presiedu- dinalizie, il suo voto veniva sopra
pò GIÙ GUA
gli altri applaudito per rettitudine d'Inghilterra, siccome avvenuta in
e dottrina. Dalla diaconia di s. Pan- Parigi , come quello che godeva
crazio passò al titolo di s. Eusebio, I intima confidenza di quel sovra-
perchè essendosi Clemente IX per no. Nel 1701 Clemente XI lo pro-
la solennità del Natale portato al* mosse al vescovato d' Imola ove ,
tre Papi, e mori in Roma nel primo Parigi Luigi XIV, il quale lo ac-
del 1673 in età di sessantanni. Il colse con distinti segni di amore-
suo cadavere trasferito in Orvieto volezza, lo insigni dell'ordine del-
fu sepolto nella cattedrale, nella sua lo Spirito Santo, ed arriccili delle
cappella gentilizia che resta in quel- due pingui abbazie di s. Remigio
la della Madonna dipinta dal Si- di Reims e di s. Vittore di Parigi.
gnorelli, ove gli fu eretto un se- Contribuì col suo voto alle elezioni
mi-busto marmoreo, con magnifico d'Innocenzo XIII e Benedetto XIII,
elogio inciso su marmo nero. morendo in Roma a' 2 1 aprile
GUALTIERI Filippo Antonio, 1728 in età di sessantanove anni.
Cardinale. Filippo Antonio Gual- Trasferito in Orvieto venne tumula-
tieri nobile di Orvieto de' marche- to nel celebre duomo con magnifico
si Crognolo , nipote del prece-
di elogio, nella istessa tomba dello zio.
dente, nacque a' 24 marzo 1660 GUALTIERO, Cardinale. Gual-
nella terra di s. Quirico, arcidioce- tiero fu da Calisto II nel 1 123 crea-
cesi Fermo. Portatosi a Roma,
di to cardinale diacono di s. Teodoro,
dopo fatti gli studi ebbe largo ed intervenne ai comizi di Onorio
campo di esercitarsi sotto Innocen- II nel 1124, sebbene il Ciacconio
zo XI co* suoi talenti nel governo lo confonda con altro cardinale.
delle città e provincie dello stato GUALTIERO, Cardinale. Gual-
ecclesiastico, e nel pontificato d'In- tiero o Valtero meritò che Adria-
nocenzo XII nella vicelegazione di no IV nel marzo del 1 i5q lo creas-
Avignone, che sostenne dal 1696 se cardinal vescovo d'Albano, e di-
al 1700, e poi alla nunziatura di venne di molta autorità nella curia
Francia, durante la quale assistè romana. Ebbe luogo tra gli elet-
in morte Giacomo II re cattolico tori di Alessandro III, e procurò
GUA GUA gì
che in tale elezione né il clero, ne case sono tutte in pietra,
ed han-
il popolo romano, ma i soli cardi- no degli ameni giardini che riuni-
nali vi contribuissero col loro suf- scono l'utile al delizioso. Le piazze
fragio. Ne
derivò l'ostinato scisma pubbliche grandi e quadrate, si
di Vittore V antipapa, che elesse- possono dire magnifiche. Possiede
ro alcuni cardinali malcontenti urli- oltre la cattedrale molte chiese, ed
ti al clero e al popolo. L'impera- uu collegio ben dotato che gode i
tore Federico riconobbe e sosten-
I privilegi di università anteriore di
ne colle armi il pseudo Pontefice, dodici anni a quella di Cusco. Fu
laonde costretto Alessandro III a questa città fondata da Francesco
fuggir da Roma , di questa affidò Pizzarro nel i539, e chiamossi san
il governo al cardinale che vi pre- Juan della Victoria^ in memoria
siedè con mirabile saviezza e pru- della vittoria riportata dal mede-
denza in tutto ii tempo del fune- simo Manco che avea
sull'Inca
sto scisma nella di lui assenza, col sconfitto glispagn uoli in alcuni al-
titolo di vicario o vicegerente a- tri combattimenti. Avvenne questa
i*
2 GLIA GUA
vo di Guamagna fu Pietro Gro- nuovo vescovo la mensa è tassata
tieres de Cos, nato nella città di ne' libri della camera apostolica in
Piora nel Perù , e fatto vesco- fiorini trentatre, verus aulem ilio*
vo da Pio VII nel concistoro dei rum valor ad 16000 circiter pon*
16 marzo 181 8. Dopo lunga sede deruni ascenda illius monelae, seu
vacante, il regnante Pontefice Gre- ad tatidem scutata monetae roma-
gorio XVI nel 1837 eresse in ve- na?.
scovato Ayacucho, l'unì a quello GUANTO, Chirotheca. Veste
di Guamagna, e ne fece primo ve- della mano. Chiamasi ancora borsa
scovo nel concistoro de' 17 settem- della mano , secondo il vocabolo
bre i838 Giovanni Reymundez di greco , ed anche Doctyliotheca ,
Los-Reyes. A questi nel concistoro guaina delle dita ; in latino si tro-
de' 12 luglio 1841 die in successore va manica, perchè difende la ma-
l'odierno monsignor Giacomo Giu- no dal freddo, così appellandolo
seppe de Ofelan di Arequipa, pri- l'Ordine romano; i rabbini lo chia-
micerio di quella cattedrale. Aya- mano domus digkorum in Lexico
cucho è il sito ove accadde la fa- Talmudico Buxtorfii 3o3, i4o6 p. f
mosa battaglia data dal general Si pretende da alcuni che gli an-
colombiano Sucre ai realisti spa- tichi portassero guanti fatti col cuo-
gtiuoli nel dì 9 dicembre 1824, io, più atto a resistere agli urti del-
che pose fine alla dominazione del- le spine o di cose somiglianti , o
la Spagna, ed è distante per tren- a riparare dal freddo, ed anche per
ta leghe al nord da Huanca-Beli- difesa della mano ne' combattimen-
ca, pitta sul fiume lauja, celebre ti; in progresso se ne fecero guai>
capoluogo delle miniere d'oro, di niti di ferro, di pelli, di lino, di
argento e di mercurio nelle vicine lana, di seta, e di altre cose tes-
montagne. sute fatte coi ferri a maglia. Il
La "
cattedrale, ottimo ed elegan- Sarnelli nel tom. X Lettere ecci. ,
te' edificio, è sacra a Dio, ed alla nella lett. LXXVII tratta: Se fuso
Beata Vergine Maria. Il suo capi- de' guanti sia antico, e che signi*
tolo si compone di tre dignità, es- ficaio i guanti pontificali. Egli ci-
sendo la prin^a quella del decano; ta il cap. XXVII della Genesi che
di due canonici colle prebende del descrive quando Giacobbe ebbe la
penitenziere e del teologo, di due benedizione d' Isacco cuoprendosi
ecclesiastici detti porzionari, e di le mani con pelli di capretto, per
due cappellani con sufficienti prov^ consiglio di sua madre Rebecca
visioni. La cattedrale ha il fonte acciò lo credesse il peloso Esaù.
battesimale, e la cura d'anime, la L'interprete del testo congetturò
quale viene amministrata dal par- che le pelli di capretto fossero fat-
roco. L'episcopio è alquanto dir te in forma di guanti, dovendo a-
stante dalla cattedrale. Altra par- doprar le dita nell' apprestare in
rocchia nella città non ben- esiste, lai circostanza il cibo. Manicae
sì cinque monisteri e conventi di pur si dicono que* guanti coperti
religiosi, due monisteri di mona- di ferro pei soldati; e colla mano
che, lo spedale ed il seminario. così un servo d'Anna per-
vestita
Amplissima è la diocesi, contenen- cosse Gesù Cristo, forse Malco da
te diverse città, e Iqoghj, Ad ogni lui risanato quando s. Pietro gli
GUA GUA 93
recise l'orecchia dexlera ferreae chi-
: essi chiamati bracciali o soprama-
rothecae armata, scrissero s. Bernar- niche,mezzemaniche, epìmanicion.
do e s. Vincenzo Ferrerio, per cui Onorio Augustudunense, che visse
dal colpo il Signore cadde in ter- nei primi anni del secolo XIII, nel
ra. L'uso de'guanti s'introdusse nella suo trattato De gemma animae lib.
Chiesa e nelle cerimonie ecclesiasti- I, cap. 21 5, afferma che l'uso dei
che fino dai primi tempi, donde pro- guanti fu prescritto sino dal tem-
venne la consuetudine di venir con- po degli apostoli, e di tal parere
cessi ai vescovi ed altri prelati nei furono poi diversi scrittori, tra'qua-
pontificali. Il p. Filippo Bonanni ge- li Giuseppe Visconti, De rit. miss.
sua Gerarchia ecclesiasti-
suita, nella t. IV, lib. 3, cap. 37; Emmanuele
GUA GL A ci >
mità sono ricamati d'oro con qual- guanti in un piatto d' argento du-
che fregio. Di qual forma e ma- rato, il prelato a ciò destinato vo-
teria fossero i guanti negli antichi tante segnatura che funzioni
di
tempi , dice il Bonanni ignorarsi. Al Lavabo prima di par-
d'accolito.
Dal vescovo di Segni Brunone, tire dal trono il Papa depone i
nella esposizione delle vesti episco- guanti e V anello che gli vengono
pali, argomenta che si usassero
si levati dai cardinali diaconi assisten-
di lino, mentre scrisse: Quaeris ti. Quando il Pontefice deve dare
fortasse cur manus quoque lineis dopo la messa la solenne benedi-
chirotìiecis induantur ? respondeo zione dalia loggia vaticaua , dopo
breviter, ut castae sint. Dai decre- il termine di essa asceso sulla se-
ti del zelantissimo cardinal arcive- dia gestatoria ivi riprende i guan-
scovo s. Carlo , fu stabilito nella ti e l'anello. I cardinali, i vescovi
parte IV degli Atti della chiesa mi- e gli abbati prendono guanti ove i
nerato il bacio, che in molte oc- stero de' guanti pontificali è chia-
casioni si dà alla mano del vesco- rissimo dalla orazione che il vesco-
vo celebrante. Del quale rito si vo dice vestendosi di questo sa-
pub consultare il Bona, il Bosio cro ornamento. » Circumda, Domi-
il Grutero, i quali diffusamente ne ne, manus meas munditia novi ho-
trattano; dicendo il Durando » Per : minis ,
qui de coelo descendit: ut
chirothecas quoque in mani bus e- quemadmodum Jacob dilectus tuus,
xempla sanctorum, quae in operi- pelliculis haedorum oper.tis ma-
,,
g6 GtJA GtJA
nibus patcrnam benedictionem o- lib I, e. 5^, ove pur disse che cori
blato patri cibo ,
potuque gratis- mistero i vescovi velano le mani
sitno, impetravit: sic et oblata per co' guanti
,
per dare a conoscere
manus nostras salutari hostia , et che devono operare non per pom-
gratiae tuae benedictionem merear: pa, ma per piacere a Dio. Essen-
per Dominum nostrum Jesum Chri- do questo sacro uso de' guanti pie*
stum filium tuum, qui in similitu- no di pietà e di divoti misteri, è sta-
dinem carnis peccati prò nobis ob- to quindi comprovato costantemen-
tulit semetipsum ". Si parla prima te dopo la prima istituzione della
della mondezza del Salvatore, di Chiesa militante; ed introdotto nel*
cui implora di aver circondate le la gerarchia ecclesiastica, anche per
sae lib. I, e. 2.5. Dice il Macri, ver- che prima etano notati di vanità
bo Chirothecae , che il medesimo que' secolari che usavano guanti
significato riconobbe Innocenzo III, delicati- 11 Fivizanio, De ritu ss, Cnm
1
GUA GUA 97
cw a p, 112 tratta: Chìrothecae in nella provincia di Beira, capoluogo
ecclesiastica militia quid. 11 Can- di comarca. Sta sul versatoio set-
cellieri ne' suoi Pontificali p. 82 , tentrionale delle montagne della
ha notato che quando il canonico Serra di Estrella, presso la riva
vaticano fa ostensione delle tre re-
l' destra del Mondego, e cresciuta
liquie maggiori, assume guanti ros- sulle rovine dell'antica Jgaedila o
si per rispetto alle medesime. An- Jegaedita , che altri chiamarono
ticamente in Francia non era per- Lancia Oppidana, distante vent'u-
messo ai giudici di sedere in tri- na lega da Coimbra capitale della
bunale, e giudicare co' guanti. Nei provincia. E una piccola città di-
bassi tempi faceva parte dell'ar- fesa da antiche mura fiancheggia-
matura un guanto assai forte guarni- te da torri , e da una cittadella.
to di ferro , detto anche manopola. Evvi una bella cattedrale, con al-
Si portava sempre l'elmo, e quel tre cinese, due ospedali, un colle-
guanto in tutte le antiche compar- gio, ed altri edifìzi e stabilimenti.
se di cerimonia. Notammo altrove, II palazzo vescovile è grande, ma
che quei vescovi che avevano do- di mediocre architettura. Questa
minio temporale, in segno di que- città, chiamata ancora Guardia e
sto quando celebravano pontifical- Gardia fu fondata nel 1 99 dal
} 1
Gregorio XVI, nel concistoro de'2 è una cava di gesso. La sede vescovi-
luglio i832 nominò a successore, le, al dire del Sarnelli, Man. cron.
l'odierno vescovo monsignor Gioac- degli arciv. di Benevento, p. 244»
chino Giuseppe Pacheco e Souza di fu istituita l'anno millesimo dall'ar-
Alenquer nel patriarcato di Lisbona. civescovo di Benevento, e di esso
menti i fedeli de' primi secoli Na- cristiani, e per estinguere la me-
zareth dove la Beata Vergine con- moria de' luoghi santi. Mostrando
cepì il divin Figliuolo, Betlemme l'imperatore Costantino grande tras-
dove comparve al mondo l'autore porto per la memoria del santo
,
i secoli sono state mandate in Ge- il 98, a cui essendo state riferite
rusalemme copiose limosine da tut- le circostanze deplorabili de* cri-
te le parti del cristianesimo. Nella stiani di ne mostrò
Terrasanta ,
solazione nella città, ad essa spedi non solo per ricevere i pellegrini,
Crisippo con quantità di denari, fru- soccorrerli in tutto, praticando pu-
mento, altri viveri e vesti per soc- re altri uffizi di carità; ma perla
correre i bisognosi, confortandoli a singoiar cura che aveano nel man-
soffi-ire con pazienza. Anche Carlo tenere con decoro i luoghi santi,
Magno imperatore si distinse con e principalmente il santo Sepolcro,
atti di liberalità verso la chiesa glorificandolo incessantemente con
gerosolimitana. Il califfo Aaron si- inni, cantici e sagrifizi, siccome prova
gnore dell'oriente, pregiandosi della manifesta della nostra futura ri-
sua amicizia, e facendone grande sti- surrezione. Li conforta a sopportare
ma, gli cede il diritto sul luogo glioltraggi e vessazioni che rice-
santo in Gerusalemme. Ed è per- vevano dai turchi, ed assegnò lo-
ciò che il patriarca mandò all'im- ro annui scudi d' oro mille, per
peratore le chiavi del santo Sepol- mezzo del gran maestro di R.odi.
cro e del Calvario, oltre uno sten- I romani Pontefici non solo furo-
dardo a mezzo di due monaci, ai no benefici verso i santi luoghi
quali Carlo consegnò invece pre- con spontanee limosine, ma ado-
ziosi doni pei sacrosanti luoghi ; e peraronsi con calore in tutte le
già nel precedente anno avea ri- occorrenti circostanze, affinchè ve-
cevuto il principe reliquie del san- nissero imitati in tutto il cristia-
oblazioni pel restauro delle chiese della Francia si pagasse per lo spa-
gerosolimitane. zio cinque anni la centesima
di
Tale cristiana condotta fu imi- parte de' benefizi che godevano,
tata da molti imperatori, massime da impiegarsi in sovvenimento dei
104 GUA GUA
fedeli di Terrasanta; e consimile cioè da Innocenzo X a' 19 seltem-
raccolta volle il Papa che si faces- bre i645, Clemente X a' 19 set-
se in Germania dentro lo spazio tembre 167 1 Innocenzo Xf, A-
,
rie strane vicende, alle quali la cit- stiano in tutta la Palestina, e per la
tà di Gerusalemme era andata sog- profanazione de* più importanti san-
giacendo dall'età di Abramo, nella tuari del cristianesimo , anche pei
quale credesi edificata, sino al seco- racconti del patriarca di Gerusa-
lo VII cadde final-
di nostra era, lemme Gedeone o meglio Simeone.
mente, mentre imperava nell'orien- Avendo ambedue risoluto d'implo-
te Eraclio, nelle mani de' saraceni rare l'aiuto de' principi di occiden-
l'anno 636, e portò le dure cate- te per liberare i santi luoghi dalla
ne di sua schiavitù per lo spazio dominazione maomettana, col mez-
d'anni 4^3, sino a che liberata dai zo di Urbano II venne promulgata
crocesignati , tornò in potere dei una numerosa sacra spedizione,
cristiani nell'anno 1099. Dentro lo giusta il progetto che già ne avea
spiacevole lasso di tempo degl' in- formato s. Gregorio VII, invitando
dicati anni non tralasciarono i fe- Enrico IV ad intraprenderla. Il
deli a costo di stenti e pericoli di Pontefice concesse l'indulgenza ple-
portarsi dalle più ri mote parti d'oc- naria a tutti quelli che fregiati
cidente per venerarvi il santo Se- del segno della croce si fossero
polcro e gli altri santuari. Occu- spontaneamente portali nell'oriente
pavansi ne' sacri pellegrinaggi qua- per togliere la Palestina dalle ma-
si lutti quelli che specialmente e- ni degl'infedeli. ebbe princi- Così
rano dediti alla vita divota altri , pio la prima Crociata (Pedi), che
per penitenza. V. il Claber nel lib. fu seguita da molte altre per la
ladino e suoi successori 33o an- quali volevano edificare case reli-
del XIII secolo, resa già adulta, e dai francescani riguardo a' pelle-
diffusa mirabilmente in molte pro- grini , ai quali danno alloggio nei
vincie d'Europa, per la pietà della conventi e negli ospizi di Terra-
regina Sancia conseguì nella città santa , e Geru-
segnatamente in
di Gerusalemme il santo Cenacolo salemme.
sul monte di Sion e la custodia
, Dal suddetto anno 12^7 sino al
della gran tomba del Redentore. 1291 proseguirono i francescani ad
Nel 1257 esisteva sicuramente nel- abitare pacificamente nella Palesti-
la Siria e nella Palestina la pro- na , custodendo gelosamente quei
vincia de' minori indicata, dal Terzi, santuari, ed occupandosi con tutto
poiché in tale anno il Pontefice Ales- l'impegno in opere salutari. Dovet-
sandro IV diresse una bolla al mi- tero però uscirne dopo che a* 2
nistro e religiosi della medesima maggio 1291 il sultano Melec-Se-
concedendo loro l'indulgenza già ac- raf, presa Tolemaide, trucidò ven-
quale dopo aver accennata la de- santo Sepolcro , e vuoisi che otto
ferenza che Saladino ebbe verso i fossero i religiosi che vi ritorna-
santuari di Palestina , narra come rono. Tuttavolta i minori non po-
i francescani ebbero il permesso di terono lungamente godervi pacifica
stanziarsi in Gerusalemme e di a- vita, ne vi conseguirono slabile si-
vere anco un ospizio nel santo Se- curo domicilio se non nell' anno
polcro, con famiglia religiosa com- 1 342, in cui Roberto il Saggio re
posta di francesi, spagnuoli, italia- di Napoli j e la pia regina Sancia
ni e tedeschi, quasi rappresentanti sua moglie, come eredi delle ragioni
i deputati della Chiesa cattolica. Il sul regno di Gerusalemme otten-
GUÀ GUA 1
09
nero con grosse somme di denaro, cessi anche altri luoghi per fab-
e con replicate suppliche al sulta- bricarvi conventi ed ospizi.
no d'Egitto la permissione a' reli- In seguito proseguirono i reli-
giosi di s. Francesco, acciò con ogni giosi a dimorare con qualche quie-
sicurezza potessero dimorare presso te presso la chiesa del santo Sepol-
la chiesa del santo Sepolcro per cro, e se per alcun breve tempo
celebrarvi i sacri misteri , e per ne furono allontanati, tornarono
recitarvi il divino uffizio; e che poi ad abitarvi per le premure dei
potessero avere un piccolo convento principi cattolici. Il Rinaldi all'anno
sul monte di Sion. La regina San- i4o3, num. 25, narra come Tamer-
cia fece a sue spese fabbricare sul làno avendo stabilito col suo eserci-
monte il convento, perchè servisse to, ch'era un milione di soldati,
di abitazione a dodici religiosi, fa- di distruggerei! santo Sepolcro, fu
cendovi fabbricare una chiesa nel impedito miracolosamente, e restò
cui recinto comprendesse il ve-
si confuso per la noia che gli diero-
nerando Cenacolo. Vi deputò e no i bruchi. Per tal cagione Zale-
mantenne in servigio de' religiosi bi soldano d'Egitto e di Soria, ve-
tre secolari , affinchè i primi non dendosi liberatoda sì formidabile
attendessero che a lodare e bene- nemico, mandò ambasciatori al
dire Dio giorno e notte. Clemen- gran maestro di Rodi si pacificò ,
dolo che comandasse a' suoi ministri francescani dal santo Sepolcro, per
di Palestina che cessasse di mole- entrare essi alla custodia. Il Papa
stare i religiosi di s. Francesco. commise l'affare al patriarca di
Dalla lettera del re si rileva che i Grado , e a due arcivescovi nel
minori già avevano Betlemme, e 14^0, con la lettera apostolica Ad
da quella della regina, la doman- assiduum servilium. Fu letto e pub-
da che venissero ai religiosi con- blicato il decreto a favore de' fran-
no GUA GUA
cescani nella cattedrale di Manto- sepolcro di David , e che perciò
va, confermandolo Marliuo V col- conveniva più una moschea che
la bollaSalutare studium. 11 di lui una chiesa, come fu fatto. S'inter-
successore Eugenio IV però nel i44^ pose presso la Porta ottomana il
aggiudicò la custodia de' luoghi santi re di Francia Francesco II, ma
esclusivamente ai minori osservan- nulla ottenne. Allora il Papa Pio
ti che tuttora la ritengono. Ales- IV, inerendo alle suppliche del'p.
sandro VI concesse al p. guardiano Bonifacio da Ragusi, che n'era sta-
de' minori osservanti della custodia to guardiano, e che fu poi vesco-
del santo Sepolcro, qual vicario a- vo di Stagno trasferì alla chiesa
,
rono soffi ire in pace che i france- possano ricuperarlo mediante l'in-
scani nell'augusto tempio facessero tercessione de' principi cristiani mos-
la primaria figura , e che il loro si dalle caldissime istanze fatte lo-
p. guardiano sotto un umile ruvido ro con replicati brevi della santa
abito ivi risiedesse in qualità di com- memoria di Clemente X, e di una
missario apostolico, e che per ispe- gran somma di denari raccolta da
cial concessione della santa Sede detti padri nella cristianità ". A
ufficiasse nelle feste solenni in abiti quanto ascendesse la considerabile
pontificali, creasse i cavalieri del san- somma di denaro procurata dai re-
to Sepolcro, e godesse altri singolari ligiosi può vedersi presso de
il p.
privilegi. Animati dunque gli scisma- Gubernatis, Orbis Seraphicus, IV, t.
tici greci da iniquo livore, seppero p. 4^6 , voi. I , cioè furono cento
sìscaltramente nel 1674 adoperarsi mila scudi. Non si mandò la som-
presso i turchi oltre lo sborso di
, ma a Costantinopoli per ricupera-
grosse somme di denaro, che i be- re direttamente dalla Porta i luo-
nemeriti francescani furono dalla ghi santi, com' erasi ideato; ma il
mente, che i venerabili santuari del- vico XV nel 1725 emanò un ma-
la Palestina si dovessero restituire gnifico diploma, in cui tra le altre
ai francescani minori osservanti cu- cose comandò i suoi sud-a tutti
mulativamente a quelli riformati. diti dimoranti nella Palestina, che
L'imperiale e solenne promessa il riconoscessero il p. guardiano del
p. Agapito la riporta a p. 1^1. Col- convento di s. Salvatore in Geru-
la mediazione ancora dell'ambascia- salemme come commissario apo-
tore di Luigi XIV re di Francia, stolico in quelle parti, e che da
nel 1690 Solimano III con firmano lui dipendessero in tutte le funzio-
de*26 aprile, che producemmo all'ar- ni ecclesiastiche. In pari tempo si
agli 1 1 luglio scrisse subito il bre- guardiano del santo Sepolcro dei
ve Accepirnus al conte Virmont, minori osservanti la facoltà di am-
encomiandone lo zelo, e dichiaran- ministrare nell'assenza de' vescovi
,
GUA G UÀ 11 3
Imperciocché dic'egli che tal voce bili. Poi vi sono la Guardia Sviz-
può essere stata usata in Roma fino zera, Vedi Svizzeri guardia Pon- v
una memoria
tefice, sottoscrissero quindi venire alla effettuazione del
che umiliarono a Pio VII, nella progetto ha parimenti ordinato di
quale s' impegnavano di prestare commettere al medesimo prelato
gratuitamente i loro servigi alla l'esecuzione delle seguenti analoghe
santa Sede formando un corpo no- disposizioni.
vello. Tale offerta, a cui si uniro- 1. Si dichiara che nell' erigersi
no anche i Lan-cavalieri delle questo nuovo corpo di cavalieri, che
de spezzale (Fedi), detti ancora non oltrepasserà per ora in tutto
cavalieri delia guardia di Nostro il numero di sessantadue individui,
Signore j delle quali parlammo pu- compresi i forieri e le due trom-
re in diversi luoghi, come al vo- be, l'antica guardia detta de' caval-
lume VII, p. 4° del Dizionario, leggieri rimane affatto disciolta e
piacque oltremodo al Papa che si soppressa, come lo è già di fatto
degnò accettarla, riconcentrando in per gli effetti delle passate vicen-
questo nuovo corpo i privilegi ed de. Siccome però il benefico cuore
il servigio delle abolite lancie spez- di sua Santità non sa soffrire che
zate, e degli aboliti cavalleggieri nel formarsi il nuovo corpo de' ca-
pontifìcii , mediante un dispaccio valieri vengano gl'individui dell'an-
del cardinal Ercole Consalvi segre- tica guardia esclusi, senza averne
tario di stato , in data degli 1 almeno un qualche compenso, di-
maggio i8or, e diretto a monsi- chiara che resta assegnato ai me-
gnor Giuseppe Gavoni maggiordo- desimi a titolo di giubilazione una
mo e prefetto de' sacri palazzi, del mensual pensione a forma delle
seguente tenore. contemporanee disposizioni, che se
Dovendosi procedere al ristabi- ne danno a monsignor maggiordo-
limento della guardia del corpo di mo a parte, la quale pensione do-
Nostro Signore come richiede il vendosi godere solamente da quel-
servigio personale della Santità sua, li di numero, alla morte di cia-
non meno che il decoro del prin- scuno di essi passerà in parte ai
cipato, ed essendo stata presentata sopranumeri, ai quali resterà asse-
a sua Beatitudine la rispettosa of- gnata stabilmente in riflesso del
ferta fatta da un corpo di cavalie- minor tempo per cui si trovano
ri sottoscritti, i quali per dimostra- essi di aver prestato il loro servi-
re il loro fedele attaccamento al gio. L' uso della divisa e quello ,
n8 GUA GUA
conservando il soldo che godevano, line apparterrà la scelta. V. Di
sebbene perdono l'antica denomi- due capitani che avranno il grado
nazione e l'uniforme: però essi e di brigadieri. VI. Finalmente di
i loro sopranumeri nel nuovo cor- due comandanti che avranno il
po godranno un grado più alto grado di tenenti generali.
delle guardie comuni. Si dichiara 4- Essendo necessario per pre-
che tutti gli altri cavalieri delle parare la formazione del nuovo
lancie spezzate che sono sparsi per corpo, e per organizzare le due
lo stato pontificio e fuori di esso, compagnie di nominare fin da ora
e che non sono in attualità di ser- i rispettivi comandanti ed uffìziali,
vigio, conserveranno l' antica deno- Sua Santità ha nominato per i
minazione, uniforme e distinzioni due comandanti il duca d. Giu-
loro vita durante, ne s'intendono seppe Mattei , e il duca d. Luigi
incorporatinel nuovo corpo ma , Braschi Onesti, già capitani dell'an-
bensìcome già ascritti ad un cor- tica guardia de' cavalleggieri, sen-
po non più, esistente , seguitando za nulla innovare intorno ai due
per altro a godere le antiche pre- coadiutori , e cosi pure ha nomi-
rogative, senza però che se ne crei- nato per i due capitani il cav. Gio-
no da ora in poi di nuovi. vanni Ricci , e il marchese Pietro
3. da que-
Si dichiara eretto sin Frangipani già cornette della guar-
sto giorno corpo di tutti i ca-
il dia antica j e quanto ai due aiu-
valieri composto di due compagnie, tanti ha nominato il maggior cav.
il quale avrà la denominazione di Lorenzo Giustiniani per aiutante
Guardia nobile del corpo , ed en- della compagnia del duca Mattei
trerà in attualità di servizio al pri- ed il capitano conte Saverio Porti
mo mese
del prossimo di giugno. per aiutante della compagnia del
Esso sarà composto di tutti cava- duca B ràschi.
che saranno divisi ne' seguen-
lieti, 5. 1 quattro nominati, duchi Mat-
ti I. De'comuni, che si chia-
gradi : tei marche-
e Braschi, cav. Ricci e
meranno guardie nobili col ran- se Frangipani , avranno il soldo
go di capitani e questi saran-
, mensuale a tenore della riduzione
no cavalieri sottoscritti nella me-
i fattane dalla congregazione di ri-
moria e che in seguito si sotto-
, forma de' sacri palazzi apostolici.
scrivessero, non addetti da prima Gli esenti avranno il soldo nella
al servizio di sua Santità. II. Dai loro qualità di lancie spezzate. I
sopranumeri delle lancie spezzate, cadetti avranno la successione a
che si chiameranno cadetti col ran- detto soldo come V avevano nella
go di tenenti colonnelli. III. Dalle loro prima qualità di lancie spez-
lancie spezzate di numero, che si zate. Tanto due
i aiutanti, quan-
chiameranno rango di co-
esenti col to i cadetti e guardie comuni, a-
lonnelli come avevano nella loro v ranno per ora a titolo di forag-
antica qualità di lancie spezzate. gio un assegno mensile sui nove
IV. Da due aiutanti dei comandan- mila scudi per la guar-
assegnati
ti delle due compagnie, che saranno dia del corpo, detratte le pensioni
sempre presi dal corpo, ed avran- dell'antica guardia de' cavalleggieri
no il grado del rango da cui sa- a titolo di giubilazione , il tulio
ranno tratti dai comandanti ai qua- da decorrere col primo di giugno
,
( Vedi).
tificii La guardia nobile cemmo al voi. V, p. 164, i65, 166
che ogni volta sarà spedita, verrà e 172; IX, p. 3 io, ed altrove. Il
scelta dal cardinal segretario di secondo ad esercitare questo uffìzio.
stato, che pur destinava quale tra fu d. Pompeo de'principi Gabrielli,
i corrieri di gabinetto doveva par- a'9 agosto 1802 spedito in Palermo
tire, con biglietto di segreteria di all'arcivescovo Domenico Pigna liei li
, ,
dilo a Parigi per tre nuovi cardi- chiamalo dragoni. Quindi il Cancel-
nali, cioè de Belloy arcivescovo di lieri riporta sul nuovo corpo della
mo luogo, anzi a' nostri giorni il Nostro Signore, alle due compagnie
conte Gio. Battista Pandolfi a'2 lu- della guardia soppressa de' ca vai-
glio i832 fu spedito a Madrid al leggieri, in cui i soli uflìziali erano
cardinal Francesco Tiberi , ed a nobili.La formazione che prese in
Lisbona al cardinal Alessandro Giu- questo accompagnamento fu la se-
stiniani: dal re di Spagna fu fatto guente. Oltre i quattro esenti che
cavaliere della Concezione, e da marciavano alla dritta e alla sini-
quello di Portogallo dell'ordine di stra degli sportelli della carrozza di
Cristo. Alle biografìe de' cardinali sua Santità, venivano alla testa
riportiamo il nome di quelle guar- preceduti da due due trombetti i
che sono della guardia nobile sol- cappello bordato con punto di Spa-
tanto, che inoltre ha un decoroso gna e pennacchiera al di dentro
,
m GUA GUA
un esente con la stessa divisa, fuo- Leonardo de duchi Bonelli , conte
'
esente che chiudeva la marcia, for- vanni Ricci. Aiutante, conte Save-
mando in tutto il numero di qua- rio Porti. Esenti, d. Girolamo Co-
ranta cavalieri. Il vestiario de' co- lonna, cav. Francesco Bernini, con-
muni era in tutto simile a quello te Filippo della Porta Rodiani. Ca-
degli esenti, fuori che nel gallone detti, marchese Emilio Massimi,
più stretto nel cappello, e nella marchese Clemente Muti, marche-
bandoliera con fiocco d'oro senza se Antonio Nunez. Guardie nobili,
granoni, essendo calzama- tutti in d. Baldassare de' duchi Cantarelli
glie lunghe di panno celeste con , Pietro Salimei , marchese Rinaldo
giaco simile e con piccoli coturni. del Bufalo, marchese Stanislao del
L'armamento era di sciabola con Drago, marchese Girolamo Muti Pa-
un paio di pistole, e la bardatura pazzurri, Paolo Martinez, Giuseppe
de' cavalli era guarnita di gallone Sa razzarli, Giuseppe de'duchi Bon-
di varie altezze, a seconda delli compagni, Tommaso Pichini, Serafi-
differenti gradi , ad eccezione di no Novi, Fausto Sassi, conte Giacomo
quelle detenenti generali e briga- Negroni, Tiberio Pichini, conte Pa-
che avevano le sciabrache pre-
dieri, cifico Carradori, jCornelio Sutter-
ziosamente ricamate sopra di un mann, Francesco Lucernari, mar-
panno celeste. Questi sono i nomi chese Lorenzo Caucci. Giunto che
che compongono le due compa- fu il santo Padre alla patriarcale
gnie. La prima formasi del Coman- basilica lateranense, una porzione
dante duca d. Giuseppe Mattei. di questa guardia smontò per as-
Brigadiere, marchese Pietro Fran- sistere il Papa dentro la basilica ,
GUA GUA 23
ì! udienza del Pontefice, e sino al ove furono ricevuti da monsignor
giorno susseguente non è più im- Maccarani prefetto della medesima,
piegata. Nelle cappelle ordinarie ed ivi congregati unitamente a quei
otto comuni con un cadetto e un nobili confratelli, fra' quali era an-
esente stanno all'ingresso della qua- noverato lo stesso defunto principe,
dralura, e due alla porta che dal- assisterono solenne messa di
alla
la stanza de' paramenti introduce requie da monsignor d.
cantata
in cappella. Allorché poi il santo Lorenzo de' duchi Mattei zio del
Padre si conduce in qualche chie- morto e venne accompagnata da
,
sa, dal corpo de' cavalieri si stac- musica dei cantori della cappella
cano dieci comuni ed un cadetto pontifìcia invitati da monsig. Giu-
a cavallo. Due vanno avanti alla seppe Gavotli maggiordomo de'sa-
croce pontifìcia, e gli altri riman- cri palazzi apostolici, il quale ivi
gono alla scorta di sua Santità nei consueti sedili alla testa di tut-
presso il suo seguito. L'esente di ta la nobile pia adunanza assiste-
guardia va allo sportello della car- va alla funzione funebre. Dopo tal
rozza a mano destra. Altri otto messa fu fatta la solita assoluzione
con un cadetto a piedi si trovano intorno al vago catafalco eretto in
a guarnire la chiesa ove si trasfe- quell'oratorio , soddisfacendo con
risce il santo Padre, usando la scia- simile atto di religione quella no-
bola, come fanno tutte le volte in bile e pietosa congregazione al di-
cui prestano il servizio a piedi. Inol- voto affetto verso il predetto con-
tre le guardie nobili oltre il ser- fratello e superiore ". Nelle an-
vizio del palazzo apostolico presta nuali Notìzie di Roma, all'artico-
quello di quartiere, ed i servigi di lo Famiglia Pontificia , dopo i
Leone XII tolse). Fra i privilegi ac- zie del 1801 venivano registra-
cordati a questa guardia deve an- ti tutti i cavalieri di guardia o
noverarsi quello di essere stata de- siano lande spezzate ed i sopra-
stinata per le spedizioni straordi- numerari aV onore coi loro titoli e
narie, che possono occorrere per i patria. Nell'anno 1801 i primi
sovrani o per i nuovi cardinali
, furono sette, i secondi trentotto.
che stanno fuori della capitale, co- Nelle Notizie del 1802 per la pri-
m'è già seguito nella elezione del ma volta, dopo i detti cappellani,
cardinal Zondadari arcivescovo di e prima dei nominati camerieri
Siena ". Fin qui il Cancellieri. segreti, sotto il titolo di Guardie
Il numero 101 del Diario di nobili del corpo si riportarono tut-
Roma de' 19 dicembre i8or ripor- ti i membri che lo componevano,
ta quanto segue. « La guardia no- sì uffiziali che semplici guardie.
bile di sua Santità volendo suffra- Occupando nuovamente i francesi
gare l' ultimamente defunto prin- per ordine dell' imperatore Napo-
cipe d. Filippo Mattei loro vice- leone lo stato pontificio, tutti i
capjtano, lunedi mattina si porta- corpi delle milizie del Papa por-
rono in uniforme alla congregazio- tavano la coccarda gialla e rossa ;
ne de' nobili nella chiesa del Gesù, ma dopo che Pio VII si rinchiu-
&« GUA GUA
se in certo modo nel proprio pa- die. Allora diversi individui ap-
lazzo Quirinale, avendo gì' invasori partenenti al corpo lo supplicarono
adottato la medesima coccarda, ed di ammetterli nuovamente nel me-
incorporate le milizie pontifìcie nel- desimo, ciò che benignamente ac-
le loro truppe, il Pontefice nel condiscese il Papa nel modo che
marzo 1808 fece distribuire alle dicesi nel biglietto che fu scritto
guardie nobili, perchè non fossero ad ognuno di essi dal cardinal
confuse cogli altri corpi, la nuova Bartolomeo Pacca pro-segretario di
coccarda da lui formata e compo- stato, in data de'22 settembre 1 8 4» 1
sue parti una sollecita esecuzione nel corpo delle guardie nobili, do-
alle disposizioni sovrane". vrà ciascuno di essi per essere ara-
i?.6 GUA GUA
messo presentare l'istanza ad uno però dal capitano della compagnia
dei due comandanti. Questi la pas- nella quale serve l'individuo la
serà al consiglio del corpo, eh' è bandoliera, e ciò si praticherà e-
rappresentato dall' unione dei due gualmente ne Ile circostanze di giu-
comandanti, dei due brigadieri, di bilazione. La razione o sia il fo-
due esenti, di due cadetti e di due raggio sarà passato dal maggior-
guardie nobili, e quando sia rice- domato secondo il grado militare,
vuto a pluralità di voti segreti, si che si osserva nella cavalleria pon-
passerà a monsignor maggiordomo tificia ". Quanto al ruolo, esso si
mente non si accorderà ritiro dal di tali nuove ai parenti del nuo-
corpo che dopo anni quindici di vo porporato (di che trattammo al
servigio, permettendoglisi solo l'uso citato articolo Coprieri ed altro-
della piccola uniforme, ritirandosi ve), o a qualunque altra persona,
,
8. L' impiego di capitano essen- i3. Gli uffiziali degli altri nostri
do scelto dalle principali famiglie corpi potranno essere ammessi nel-
dello stato, quei che vorranno sos- la guardia nobile a preferenza d'al-
tenerne il rango è meramente ono- tri, qualora vantino un fedele ser-
rifico. Si accorda però' a ciascuno vigio, e possano giustificare quanto
di essi una ricognizione annua di si é prescritto all'articolo 4«
zecchini d'oro cinquecento a titolo 14. Non essendovi fin qui alcu-
di gratificazione. na disposizione, che dia diritto agli
9. Il annuo del tenente
soldo individui del corpo di avere la giu-
resta fissato a scudi 720; quello bilazione, da ora innanzi si riterrà
di sotto-tenente a scudi 600; quel- il cinque per cento sul loro soldo
lo di esente a scudi 5^o; quello per la cassa delle giubilazioni, che
di esente aiutante maggiore a scu- si corpo medesimo.
stabilirà nel
di 54o; quello di cadetto a scudi i5. Qualunque
individuo del
36o quello di guardia a scudi 3oo;
; corpo che otterrà un permesso di
quello di foriere a scudi 240 ; quel- assenza, dovrà rilasciare tre quarti
lo di tromba a scudi 96; quello del proprio soldo per il tempo che
d'intendente di scuderia a scudi non avrà prestato il servizio, a pro-
120; quello di armiere a scudi fitto della cassa suddetta.
60 ; e quello di caporale garzone 16. Gl'individui che saranno giu-
di scuderia a scudi 96. bilati avranno diritto per un fe-
io. I capitani saranno decorati dele servizio di anni dieci compiti
dell'ordine di Cristo. ad un quarto del soldo, di anni
11. Gl'individui che d'appresso venti compiti alla metà, di anni
il disposto dell'articolo i.° si tro- trenta compiti a tre quarti , di
vano nel caso di essere riformati anni quaranta compiti all' intero
continueranno a far parte del cor- soldo. Gli anni di servizio comin-
po coli' attuale loro soldo, fino a cieranno a decorrere dalla pubblica-
tanto che non saranno in altro mo- zione del seguente ordine. All'op-
do provveduti , salva la riduzione portunità si avrà una considerazio-
stabilita all'articolo 9. ne ai servigi prestati sin qui con
12. Qualunque uffiziale, esente, onoratezza.
cadetto, e guardia potrà concorre- 17. Si formerà un regolamento
vo!., xxxm. 9
t3o GUA GUA
d' istruzione e disciplina del corpo dal primo di aprile prossimo di
a cura dei capitani, e ci vena esi- far parte della medesima , restan-
bito nel termine di quattro mesi do in conseguenza esonerati da
dalla data del presente ordine, per qualunque servizio.
organo della nostra segreteria di 2. Pei riflessi anzidetti e per-
stato, per essere dà noi sanzionato. chè risentino gli effetti della sovra-
Nel regolarne il vestiario si avrà ri- na munificenza, accordiamo agl'in-
guardo alla decenza senza compro- dividui riformati (fino a tanto che
mettere l'economia necessaria, ed verranno in ogni altro equivalente
evitando 1' indecenza di un lusso modo provveduti ) la continuazio-
dispendioso. ne del medesimo soldo che hanno
18. Le disposizioni del presente fin qui percepito, esclusi soltanto i
ordine avranno la loro piena ese- foraggi in quei gradi che secondo
cuzione a datare dal di primo del le regole del corpo rimaneva a lo-
p rossi m o ni a rzo 1824". ro carico il mantenimento del ca-
Riforma del corpo delle guardie vallo , e ciò perchè quel peso era
nobili pontificie, in sequela del pre- inerente al servizio attivo dal qua-
cedente chirografo, egualmente sot- le vengono a restare esonerati me-
toscritto da Leone XII a' 24 mar- diante la seguente disposizione.
zo 1824. 3. provveduto col-
Affinchè sia
» Con nostro chirografo segnato li la maggiore rettitudine ed impar-
1 7 febbraio prossimo passato stabilim- zialità la riforma, attesa l'eguaglian-
mo la riforma, e più precisa organiz- za de' meriti , abbiamo deliberato
zazione del corpo delle guardie nobi- che prevalga l' anzianità in guisa
li pontifìcie , fissandone il completo che debbano godere il soldo in ri-
fino guardie inclusivamente
alle tiro quelli più anziani in ciascun
minore di venlinove teste da quel- grado, i quali risultano eccedenti
lo che per lo passato lo costituiva; il numero stabilito al completo
quindi essendoci egualmente a cuo- della guardia, per cui rapporto a
re l'economia della pubblica am- lutti i graduati inclusivamente ai
ministrazione, e l'equità verso quei cadetti, ordiniamo l'osservanza del-
soggetti che ammessi in tale ono- lo specchio annesso ed ingiungia- ,
zio, quanto gli altri corpi militari rà gli ordini del giorno. Riceverà
addetti al palazzo od a qualunque le istanze degli aspiranti; i ricorsi
le, ilsecondo una come sopra. Tut- corpo a tutti gì' individui ec. ec. ,
GUA UÀ 1 35
sano medaglie d'argento, gl'indivi- ranno i pizzi della coltre; dietro
dui del corpo ne avranno. Per la esse un cadetto, e tutti col cappello
candelora si distribuiranno le solite in testa. Per un cadetto quattro
candele. Quando il santo Padre cadetti ai pizzi della coltre; segui-
distribuirà la comunione alla fami- rà un cadetto alla testa di sei guar-
glia nobile ( ne trattammo al voi. die a piedi coli' arma a funerale.
IX, p. 167 del Dizionario, ed al- Per un esente e per V aiutante
trove), gl'individui del corpo vi maggiore quattro esenti alle coltre,
avranno luogo. Il corpo delle guar- un esente alla testa di dodici guar-
die nobili essendo destinato alla die con un cadetto. Dovranno se-
custodia della sacra persona di No- guire convoglio gl'individui ap-
il
stro Signore, non interverrà alle partenenti alla mezza brigata del
pubbliche funzioni, se non quando defunto nel grado eguale ed infe-
v'interviene sua Santità, e si riti- riore. Sarà poi permesso di unirsi
rerà subito che la Santità sua si a questi anche ad altri del corpo
ritira, o manda contro ordine, in di qualunque grado essi sieno : por-
seguito del quale non interviene. teranno il cappello in testa. Per il
relativi a funzioni che assiste o ce- viso in due sezioni comandate da due
lebra il Papa ove viene descritto
, esenti. Nel tempo della messa due
coi monsignori maggiordomo e mae- vile de' sacri palazzi apostolici fa-
GUA GUA i3 7
con scacchi nel mezzo di seta ce- scari, Cardinale. Guarino della no-
leste, ed ha le due medesime plac- bile famiglia bolognese Guarini , e
che. La bandoliera però delie guar- della Foscari o Fuscari per parte
die o ollìziali in pensione o in ri- materna, fu canonico regolare della
tiro è come la giornaliera, ma il congregazione di s. Maria del Re-
gallonano è di argento: in morte, no come vuole il p. Trombelli, o
ancor questa si deve restituire al come vogliono il Ciacconio e l'Ol-
corpo. La bandoliera del foriere è doino di quella di s. Frediano di
come quella delle guardie. La ban- Lucca, ovvero al dire del Sigonio,
doliera delle trombe è di panno del Suarez e di altri, canonico re-
rosso, nel resto essendo eguale alle golare nel monistero di s. Croce
altre bandoliere. Inoltre le guardie di Mortara presso Pavia , o final-
nobili in sede vacante assistono ai mente canonico della cattedrale di
novendiali ed alle congregazioni ge- Bologna come dimostra il Lamber-
nerali che tengono i cardinali; H tini nel tom. X
delle sue opere p.
accompagnano nel solenne ingresso 58i e seg., il quale si protesta di
in conclave e nella sera di esso
, non voler prendere parte nella ri-
ogni loro cella ha una guardia no- soluzione della questione. Ricusato
bile armata , al modo che dicem- con pari umiltà e costanza il ve-
mo agli articoli Conclave e Cel- scovato di Pavia, si sottrasse da
la. Lo ripetiamo, ai rispettivi ar- quel formidabile peso con fuggir-
ticoli di questo Dizionario si trat- sene in luogo occulto, donde non
ta di quanto riguarda il corpo del- sorti finche non fu eletto e con-
le guardie nobili e le onorevoli in- sacrato il nuovo vescovo. Non potè
cumbenze ed che disimpegna-
uffizi però egualmente disimpegnarsi dal-
no. Il regnante Pontefice Grego- l'accettare il cardinalato, ed il ve-
rio XVI, pienamente soddisfatto di scovato di Palestrina, che gli con-
questo cospicuo corpo, per la di- ferì il suo parente e concittadino
sciplina che mirabilmente osserva Lucio II, nelle tempora dell' avven-
pel zelo con cui disimpegna il ser- to dell'anno ii44» cne l'obbligò
vizio e le sue attribuzioni, per la benché in età pressoché decrepita
costante fedeltà ed attaccamento ad accettare con espresso comando
verso la sua sacra persona , e per le due dignità. Inoltre il Pontefi-
altri singolari pregi che lo distin- ce gli fece molti doni, e fra gli
guono, meritamente riguarda i no- altri di alcuni bellissimi cavalli,
bili individui che lo compongono i quali il cardinale fece tosto ven-
con ispeciale benevolenza ed affe- dere, con gli altri donativi, e ne
zione, avendogliene date in più in- distribuì il prezzo ricavato ai mi-
contri chiare prove: ha decorato serabili, in sollievo de' quali fondò
della gran croce di s. Gregorio Ma- nella sua patria un ospedale sotto
gno il capitano comandante, il ca- l' invocazione di s. Giobbe e lo ,
seconda volta in Ostia, donde per portato nella sua patria. Certo è
non cadere nelle mani de' sarace- che corpo fu dai sacerdoti pre-
il
con più fervore il sacro ministero, che di s. Maria del Reno, alla p.
sentendosi mancar le forze, un gior- 190 e seg. è di parere che nel
no chiamò a se canonici, e pro- i martirologio si asserisca essere il
sersi trovato presente alle elezioni to dei santi bolognesi, parla a lun-
di Eugenio III, Anastasio IV, e go di questo punto. Oltre la vita
Adriano IV, essendo vissuto quin- di s. Guarino riportata dall' Ughel-
dici anni nella dignità cardinalizia, li, se ne trova un'antichissima in
chiaro per meriti e virtù si riposò fine di un libro contenente le
Palestrina, avendo con critica e di- e dal p. Trombelli nelle sue Me-
ligenza esaminata la morte del car- morie a pag. 222, fu creato car-
dinale, la stabili in anni centotre, dinale nelle tempora dell'avvento
epoca memorabile per gli strepitosi del 11 44 dal suo parente Lucio
prodigi co' quali Iddio volle auten- II. Avverte il Cardella nelle Me-
ticare la santità del suo servo. Eb- morie storiche de' cardinali, che al-
be onorevole sepoltura nella sua cuni scrittori hanno attribuito al
1 9 settembre dell' anno stesso, fra za, gli donò la chiesa di Guastal-
queste ed i francesi, un sanguinoso la, per cui nella giurisdizione fu
ed ostinato combattimento, nel qua- sottratta al vescovo diocesano di
le questi ultimi rimasero vincitori Pieggio, e gli lasciò ancora i suoi
uniti coi sardi. Dipoi nel 1746 il beni. Perduto dalle monache il do-
generale austriaco Brown la tolse minio della chiesa di Guastalla, il
agli spagnuoli; quindi l'imperatore vescovo di Reggio investi Bonifa-
Francesco I convenne nel trattato zio marchese di Toscana padre ,
nominazione Paolo III le confermò fece edificare dopo uscita dalle an-
nel i536, esentandole dalla giuris- geliche, è tra Porta Romana e
dizione dell'arcivescovo di Milano, Porta Tosa, dicendosi comunemen-
ed assoggettandole alla visita e te il collegio di Guastalla : lo do-
direzione del generale de' chierici tò di rendite sufficienti al mante-
regolari di s. Paolo detti Barna- nimento di diciotto donzelle nobili
biti (Fedi). Laonde in vece di ma- ed orfane, alle quali per lo spazio
dre o sorella le religiose aggiun- di dodici anni viene provveduto di
sero al loro nome quello di Ange- quanto abbisognano fornendo il
,
lica. In principio non avevano clau- collegio la dote a quelle che si mari-
sura, questa però fu messa nel tano. Quelle che ne hanno la cura
i55j, quando le religiose vollero vivono come religiose. L'abito delle
dedicarsi ad una vita interamente guastalline è diverso da quello del-
claustrale, e vi s' impegnarono con le angeliche, essendo nero ed e-
voli. Allora Paola Maria Torelli guale a quello delle secolari quan-
usci dal monistero e fondò un'al- to alla figura, mentre le secolari
tra casa senza clausura, ed istituì vestono di color turchino. Questo
in essa il collegio che dal nome benefico istituto fiorisce in Milano,
della sua patria e signoria chiamò con trenta zitelle, aventi per supe-
Guastalla, e le donzelle furono in- riora una distinta dama milanese.
di appellate guastalline, chiaman- Del collegio delle guastalline ha
dole l' istitutrice figlie diMaria. Milano, e degli scrittori che ne par-
Siccome le religiose guastalline od larono, ne tratta il p. Filippo Bo-
agostiniane angeliche furono, come nanni nel Catalogo degli ordini
dicemmo in principio, istruite dalle religiosi, par. II, pag. CI, ove ne
domenicane, vestirono l'abito di riporta la figura.
144 GUA GUA
GUASTAV1LLANI o VASTA- blica , due collegi e molte scuole
VILLANI Filippo, Cardinale. F. gratuite. Nel 1821 Guatimala fu
Vastavillani Filippo, Cardinale. incorporata al Messico, ma più tar-
GUATIMALA ( de Guatìmala di e io luglio 1823 con una
a'
dei terremoti, sono eleganti, como- vagli. Si osserva pure presso la cit-
] frutti della mensa sono tassati per l'autorità delle lettere aposto-
ne' libri della cancelleria In supremo beati Pelri da-
apostolica liche, ,