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IL SOCIALISMO RISORGIMENTALE
Giuseppe Ferrari (razionalismo rivoluzionario) sostiene: La necessit di consolidare l'azione rivoluzionaria italiana con quella francese. La necessit di cercare l'unit con le masse contadine. Carlo Pisacane (socialismo radicale) sostiene: Respingeva la subordinazione della rivoluzione italiana alliniziativa francese. Il carattere classista della teoria di Mazzini. Il vantaggio della debolezza della borghesia, che evitava una rivoluzione politica. Il progetto di Pisacane avrebbe attecchito soprattutto nelle campagne del sud, dove la popolazione, ridotta in miseria, oppressa dallo stato borbonico, era suscettibile a rivolte.
LA PIEMONTESIZZAZIONE DELLITALIA
Per affrontare tale situazione due erano le idee: 1. Accentramento di tutti i poteri nelle mani del governo ed estensione della legislazione sabauda alle nuove regioni annesse. 2. Decentramento del potere e formazione di un istituto intermedio tra i comuni, le province e lo stato: le regioni. Dato il momento di fragilit e la pressione della popolazione la Destra decise di optare per la prima. Il governo di Ricasoli (1861) estese a tutta lItalia la legge comunale e provinciale del Piemonte e fondando una nuova fondamentale figura: il prefetto (rappresentante dello stato per ogni provincia). Il prefetto sar lo strumento per eccellenza per realizzare una gestione politica e amministrativa diretta dal centro. Ad esso facevano capo moltissime istituzioni, e lui rispondeva direttamente al ministro degli Interni. 1862: Legge Casati: 4 anni di scuola elementare obbligatori e gratuiti. 1865: Nuovo codice civile e le norme di pubblica sicurezza. Obbligo del servizio militare.
LA QUESTIONE MERIDIONALE
Questo accentramento, limitando l libert, fece ribellare i contadini del sud che si opposero al governo piemontese del nord facendo nascere una guerriglia che dur 3 anni: il brigantaggio. Alla base di questo conflitto cera lestraniamento delle classi contadine meridionali al moto risorgimentale. Alla base di questa estraneit cera il fatto che i bisogni delle masse povere delle campagne erano sempre stati ignorati. La riforma che avrebbe garantito ai contadini laccesso alla propriet ed un avvicinamento allo stato era stata deliberatamente ignorata dai grandi proprietari che avevano diretto il Risorgimento. I garibaldini stessi, quando i contadini protestarono per il loro diritto sulle terre, li fucilarono generando in loro rassegnazione ed ostilit. Inoltre le cariche alte e militari furono mantenute dagli uomini del vecchio regime, allontanando cos ancor di pi i contadini dallo stato unitario. Cos scatt la reazione legittimista, sostenuta dal clero (che puntava sul malcontento cittadino), che rivendicava il vecchio governo borbonico.
La questione romana
STATO E CHIESA: LINTRANSIGENZA DI PIO IX
In politica estera: la Destra nel 1866 annesse il Veneto con una terza guerra contro lAustria. Ma era ancora viva la questione romana (annessione dei territori pontifici). Cavour sosteneva lidea di libera chiesa in libero stato, ma questo comportava la cessione da parte della chiesa del potere temporale potendosi dedicare alla sua funzione spirituale. Ma Pio IX (appoggiato da Napoleone III) si opponeva strenuamente a qualsiasi accordo pacifico. Questa situazione fu complicata dallazione dei democratici, stavolta comandati da Garibaldi che puntava su Roma: questazione fu fermata dallallora ministro Rattazzi.