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Societ asiatica. Societ antica. Societ feudale. Societ borghese. Futura societ socialista. Tutte queste tappe non sono tappe necessarie nella storia delle societ (infatti molte ne hanno saltata o l'una o l'altra), ma sono ordinate dalla meno, alla pi evoluta. Inoltre, esse presentano una struttura di tipo circolare, dal comunismo primitivo al comunismo futuro, passando per l'intervallo della societ di classe. Il comunismo comunque risulta la tappa finale e necessaria che tutte le societ incontreranno prima o poi. chiara dunque l'influenza di Hegel, per la quale Marx considera la storia una totalit processuale dominata dalla forza della contraddizione e con un preciso risultato finale. Ma Marx rivendica la differenza di aver fatto camminare la dialettica di Hegel sui piedi, non pi sulla testa, perch: 1. Il soggetto della dialettica non pi lo spirito, ma la struttura economica e sociale. 2. La dialetticit della storia concepita empiricamente, quindi provata da basi scientifiche. 3. Le opposizioni che muovono la storia, seppur riconducibili a questi rapporti astratti, sono concrete e reali.
Ma il profitto non equivale al plusvalore, infatti bisogna contare il capitale costante investito. Il saggio del profitto infatti sempre minore del saggio del plusvalore, perch equivale a: Rapporto tra plusvalore e capitale variabile pi il capitale costante investiti:
poich il capitalista insegue un sempre maggior profitto, al fine di raggiungerlo utilizza due metodi: Plusvalore assoluto: aumento del plusvalore per mezzo del pluslavoro; ha un risvolto negativo, dopo un certo numero di ore l'operaio meno produttivo. Plusvalore relativo: rendere pi produttivo il lavoro facendo s che l'operaio impieghi meno tempo per produrre la stessa quantit di prodotti, e quindi possa sfruttare il tempo residuo per produrne altri. Questo si ottiene per mezzo di strumenti pi efficienti; dunque fondamentale meccanizzare l'industria. Tutto questo porta a cicliche crisi di sovrapproduzione a causa della sovrabbondanza di merci che il mercato non riesce pi ad assorbire. Inoltre questa corsa al rinnovamento tecnologico porta alla caduta tendenziale del saggio di profitto perch il capitale costante aumenta sempre di pi. Marx d molta importanza a questo decadimento, perch alla base del progressivo indebolimento del capitalismo.
La rivoluzione proletaria.
La rivoluzione secondo Marx partir a causa delle contraddizioni interne del capitalismo. Essa consiste nel porre fine allo sfruttamento attraverso la socializzazione dei mezzi di produzione. Marx per non descrive in maniera chiara come dovr avvenire. Si svilupper comunque in due momenti: 1. Acquisizione del controllo dei mezzi da parte dei proletari e progressiva socializzazione della propriet privata (dittatura del proletariato). 2. Soppressione dello stato e, con esso, della propriet privata: esso infatti l'espressione politica della borghesia. In questa maniera, dice Marx, l'uomo non vivr pi in funzione di rapporti di possesso e consumo; potr finalmente diventare Uomo totale, con la possibilit di sfruttare le proprie potenzialit relazionandosi con il mondo a secondo di come gli dice la sua indole. Il comunismo, infatti, professer l'uguaglianza sociale, ma tenendo conto delle differenze degli individui che dovranno poter esprimere s stessi come vuole il loro animo, unico fra tutti.