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La Rivoluzione industriale.
James Watt.
Nacque a Greenock, in Scozia, nel 1736, morì a Handsworth nel 1819.
Visse e lavoro a Birmingam.
Edmund Cartwright.
Nacque nel 1743 a Nottinghamshire, morì nel 1823.
Fu inventore, la sua più famosa invenzione fu il telaio meccanico, macchinario
che permise un grande potenziamento nella produzione, all'interno dell'industria
tessile.
Come Watt, non fu mai vero e proprio scienziato, infatti, nella sua vita egli fu
principalmente un ecclesiastico, per la precisione, un pastore protestante.
• 1784: Ispirato dalla visione del lavoro tessile, inizia a lavorare su una
macchina che possa velocizzare i processi di tessitura.
• 1785: Ottiene il brevetto per il suo “Telaio Meccanico”. Questa macchina comunque non riesce
ancora a lavorare a pieno ritmo.
• 1787: Con l'invenzione della macchina a vapore, il telaio meccanico diventa una macchina sempre
più efficiente e si diffonde sempre più rapidamente.
• 1790: Invenzione “Macchina Cardatrice” per pettinare la lana.
John Kay.
Nacque a Bury nel 1704 da una famiglia borghese commerciante di tessuti. Morì nel
1780.
• Inizialmente inventò una macchina con la possibilità di automatizzare la
battitura della lana.
Ottenne la fama però con:
• 1733: Invenzione della spoletta volante.
▪ Spoletta volante di John Kay.
La spoletta si muove grazie ad una cordicella che viene tirata e porta, per l'appunto, la
spoletta ad azionare alternativamente i due blocchetti di cuoio o legno posti a sinistra e a
destra dell'ordito. La corda viene dunque
tirata ancora e il blocchetto di un lato
spinge la navetta dall'altro. Si intrecciano
così trama e ordito.
Con l'utilizzo della spoletta si era in grado
di tessere con un solo operaio una quantità
di tessuto maggiore di quella che
producevano due.