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Cosa è il telaio Jacquard?

Iniziamo innanzitutto col capire cosa è questa invenzione. 

Quello che prende il nome dell’inventore, il francese Joseph-Marie Jacquard, non è altro che un dispositivo

che viene applicato a un normale telaio. 

La sua caratteristica principale è la capacità di eseguire complessi disegni geometrici e multicolori. Il

tutto a una velocità maggiore rispetto al metodo che veniva utilizzato in precedenza. 

Questo è possibile appunto grazie al macchinario che viene aggiunto al telaio e permette di muovere

automaticamente i singoli fili di ordito. 

Nell’introduzione ti ho parlato di questo telaio come dell’invenzione più importante nel mondo della tessitura.

Questo perché il Jacquard permette la produzione di tessuti anche molto complessi semplicemente grazie al

lavoro di un solo tessitore. 

Per comprendere a pieno quanto questa idea sia stata rivoluzionaria dobbiamo andare indietro nel tempo e

capire come funzionava il processo di tessitura.

Facciamo questo salto nel passato. 


La storia del telaio Jacquard

Il telaio Jacquard vede ufficialmente la luce nel 1801. Ma come funzionava la tessitura prima di quel giorno?

Come potrai immaginare la tecnologia e gli strumenti erano molto diversi e meno produttivi rispetto a quelli

che siamo abituati a utilizzare oggi. 

I telai venivano azionati semplicemente dalle mani delle persone. Infatti c’era un aiutante che lavorava

accanto al tessitore o alla tessitrice e si occupava di muovere determinate manopole per alzare i licci in

maniera tale da permettere ai fili della trama di passarvi attraverso. 

Questi telai erano chiamati telai al tiro oppure a liccetti. 

Questo metodo era dispendioso e lento, difatti venivano completati solamente pochi centimetri di tessuto al

giorno. Il signor Jacquard decide di provare a creare una nuova macchina che permetta di aumentare la

velocità di esecuzione. Sapendo che una velocità maggiore avrebbe incrementato anche la quantità di

tessuto prodotta. 

Il merito più grande dell’inventore francese è sicuramente stato quello di aver elaborato il macchinario

prendendo spunto da tre progetti precedenti. 

La sua invenzione infatti si fonda su tre importanti novità. 

 Utilizzo di aghi e di una carta forata che contiene il disegno

 Sostituzione della carta continua con cartoni legati tra di loro

 Sistemazione di un cilindro meccanico sopra al telaio 

Più di duecento anni dopo questa invenzione è ancora fondamentale per il mondo tessile. Se oggi si è in

grado di lavorare tessuti con disegni complessi e farli in tempi brevi è proprio grazie alla scoperta

dell’inventore francese. 

La storia però non finisce qui. 

Bisogna infatti sapere che ben quattrocento anni prima un tessitore di Catanzaro, Giovanni il Calabrese, era

stato il primo a progettare questo tipo di telaio. 

La sua invenzione venne però boicottata dagli operai del settore tessile per paura che questa creazione

potesse ridurre il loro lavoro e causare un aumento della disoccupazione. 

Il francese Jacquard non fece altro che studiare il prototipo di Calabrese e migliorarlo. 

Riuscendoci nel migliore dei modi. 


Il motivo Jacquard

Non è solo il telaio a prendere il nome dell’inventore francese. 


La fantasia Jacquard rappresenta infatti quei tessuti caratterizzati dai motivi colorati e complessi. Tipo di

capi che vengono classificati come “motivi Jacquard” oppure “motivi norvegesi”. 

Questi si distinguono proprio per un tessuto multicolore, spesso e super lavorato nel quale il disegno è

incorporato e non ricamato. Ogni disegno geometrico rappresenta una maglia differente. 

Questo metodo di lavorazione è molto elaborato e anche prezioso. Nonostante il passare degli anni continua

a rimanere fortemente richiesto. 

Conclusioni

Abbiamo scoperto insieme la storia di questa incredibile invenzione. 

Senza la creazione dell’inventore francese oggi il mondo della tessitura sarebbe sicuramente diverso. Il

telaio Jacquard ha permesso di velocizzare e aumentare il lavoro. Inoltre ha reso possibile la composizione

di disegni geometrici e complicati che altrimenti non avremmo mai potuto vedere sui tessuti. 

Un tipo di lavorazione che è molto richiesto nell’arredamento ma che ha letteralmente conquistato il mondo

della moda negli ultimi anni. 

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