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I 40-440
Parole chiave: Anomalia della rotazione intestinale; Volvolo totale del tenue; Mesentere comune incompleto;
Procedura di Ladd; Laparoscopia; Rotazione inversa; Iper-rotazione
Struttura dellarticolo
Introduzione
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Introduzione
Lanomalia della rotazione (AR) intestinale una malposizione
congenita del tubo digerente, la cui principale complicanza il
volvolo totale del tenue (VTT), che si produce, il pi delle volte,
durante linfanzia, ma che pu manifestarsi anche in et adulta.
EMC - Tecniche chirurgiche - Addominale
Volume 19 > n 1 > marzo 2013
http://dx.doi.org/10.1016/S1283-0798(13)63953-4
I 40-440 Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto
Embriologia
Meckel [18] fu il primo nel 1817 a descrivere lernia siologica
dellintestino primitivo allo stadio embrionale, quindi Mall [19] ,
nel 1898, descrisse il reintegro dellintestino nella cavit addominale. In seguito, gli embriologi Frazer e Robbins [20] diedero,
nel 1915, una descrizione dei tre stadi della rotazione intestinale,
che serve ancora oggi da riferimento. Sul piano chirurgico, nel
1923 che Dott [21] ha ipotizzato per primo il trattamento delle AR,
seguito da Gardner e Hart [22] nel 1934. Poco prima, Ladd [23] aveva
evidenziato le briglie congenite preduodenali, spesso associate alle
AR, di cui aveva descritto la patogenesi nel 1932. Quindi, nel
1941, questultimo svilupp in dettaglio il trattamento chirurgico
del VTT su AR in modo programmato [24] . Questa tecnica, detta
procedura di Ladd, resta a tuttoggi il trattamento di riferimento
del VTT su AR, nelladulto come nel bambino.
Figura 1.
Embriologia normale
La porzione dellintestino primitivo coinvolta dalla rotazione
intestinale (ansa ombelicale) corrisponde allintestino medio,
che si estende dal secondo duodeno al terzo destro del colon trasverso e che vascolarizzato dallarteria mesenterica superiore.
Questa corrisponde, quindi, allasse intorno al quale avviene la
rotazione intestinale.
Tra la 5a e la 10a settimana di sviluppo embrionale, lansa ombelicale si trova al di fuori della cavit addominale. Quindi, sotto
linuenza dei fattori di trascrizione (FOXF1, PITX2 e ISL1) e dei
geni omeotici (IRX3) [25, 26] , essa inizia la sua rotazione in senso
antiorario, poi si integra progressivamente nella cavit addominale e termina la sua rotazione accollandosi denitivamente
nelladdome. Dato che la rotazione completa dellansa ombelicale
comprende tre stadi, la sua interruzione prematura a condizionare il posizionamento denitivo dellintestino in una situazione
pi o meno a rischio di volvolo.
Primo stadio
Il primo stadio corrisponde al periodo in cui lansa ombelicale
si trova al di fuori della cavit addominale. Inizialmente posta
in un piano verticale sagittale (Fig. 1), lansa ombelicale subisce
progressivamente una rotazione di 90 in senso antiorario, centrata sullasse mesenterico superiore, che la porta in un piano
orizzontale, sempre sagittale (Fig. 2). A questo stadio, langolo
duodenodigiunale a destra dellasse mesenterico superiore e la
giunzione ileocecale alla sua sinistra.
Figura 2.
Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto I 40-440
Figura 4.
Figura 3.
Secondo stadio
Molto pi rapido, il secondo stadio si produce durante la 10a settimana. Esso consiste, da una parte, in una nuova rotazione di 90
sempre in senso antiorario (ossia in una rotazione globale di 180
dalla posizione iniziale) e, dallaltra, in unintegrazione dellansa
ombelicale nella cavit addominale (Fig. 3). A questo stadio,
langolo duodenodigiunale rimane a destra dellasse mesenterico
oppure si posiziona sulla linea mediana, mentre la giunzione ileocecale si trova nella regione sottoepatica e al di sopra dellasse
mesenterico superiore. La prima ansa digiunale e lultima ansa
ileale si trovano, allora, vicine luna allaltra.
Terzo stadio
Ultimo tempo della rotazione intestinale, il terzo stadio si produce durante l11a e linizio della 12a settimana. Esso consiste in
unultima rotazione antioraria di 90 (portando, quindi, a una
rotazione globale di 270 rispetto alla posizione iniziale) nella
cavit addominale. Una volta terminata la rotazione, lintestino
si accolla al peritoneo parietale posteriore primario in modo denitivo a diversi livelli: a livello del duodeno (fascia di Treitz), della
radice del mesentere e del colon ascendente e discendente (fascia
di Told) (Fig. 4). Langolo duodenodigiunale passa sotto lasse
mesenterico e si trova a sinistra del rachide, mentre la giunzione
ileocecale si pone nel anco destro, a destra dellasse mesenterico
superiore. La prima ansa digiunale si trova, allora, nellipocondrio
sinistro e lultima ansa ileale si trova nella fossa iliaca destra con,
tra le due, una radice del mesentere lunga e accollata. Questa
posizione corrisponde alla posizione intestinale detta normale
(solamente il cieco pu ancora migrare per venire a posizionarsi
nella fossa iliaca durante il primo anno di vita).
dallipocondrio destro alla fossa iliaca sinistra (Fig. 5). Questa posizione, detta a mesentere comune completo, non a rischio di
VTT, a causa della lunghezza della radice del mesentere e del suo
accollamento.
Linterruzione della rotazione intestinale a 180 porta a una
posizione in cui la giunzione ileocecale viene a ssarsi nella
regione sottoepatica. Questo accollamento, se situato in corrispondenza del duodeno, pu provocare incostantemente una
compressione estrinseca del primo o del secondo duodeno: si
parla, allora, di briglie di Ladd (Fig. 6). Langolo duodenodigiunale si trova, dal canto suo, a destra del rachide. La prima
ansa digiunale e lultima ansa ileale si trovano, quindi, in prossimit dellasse mesenterico superiore e molto vicine luna allaltra.
A volte, pu anche essere presente un accollamento congenito
tra il meso di queste due anse intestinali (fusione mesenterica
di Pellerin [27] ). In questa posizione a 180 , la radice del mesentere estremamente breve e linsieme dellintestino tenue si trova
peduncolato sul suo asse vascolare mesenterico superiore. Questa posizione, denita a mesentere comune incompleto, a
elevato rischio di VTT, a causa della brevit della radice del mesentere e della sua mancanza di accollamento.
Le tre posizioni dette normale, a mesentere comune
completo e a mesentere comune incompleto sono le tre situazioni anatomiche pi frequenti; malgrado ci, tutte le rotazioni
intermedie tra 90 e 270 sono teoricamente possibili. Il rischio
di VTT , allora, tanto pi importante quanto pi la radice del
mesentere apparir corta e poco accollata, a causa di una rotazione
interrotta intorno ai 180 . Inne, bisogna segnalare lesistenza di
diverse classicazioni delle AR proposte in letteratura, in particolare da Snyder e Chafn nel 1954 [28] e, poi, da Estrada nel 1958 [29] ,
ma che non ci sembrano utili per una migliore comprensione di
questa patologia.
Anatomia
La conoscenza dellanatomia delle AR indispensabile per
porne la diagnosi intraoperatoria e per comprendere i principi del
trattamento chirurgico.
I 40-440 Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto
Figura 5.
Fisiopatologia
Figura 6.
Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto I 40-440
Diagnosi
La diagnosi di VTT si pu fare in circostanze molto diverse:
in caso di urgenza, di fronte a un quadro di occlusione intestinale acuta o anche a uno stato di shock [30, 31] , che possono
portare al decesso;
di fronte a un quadro di dolori addominali ripetuti pi o meno
associati a disturbi del transito;
pi raramente, in seguito a una chirurgia laparoscopica,
come stato descritto dopo una colecistectomia [3236] ,
oppure
una
chirurgia
unappendicectomia [37, 38]
dellobesit [13, 39] o, ancora, in maniera pi aneddotica, in
occasione di una rettorragia rivelatrice di un cancro colico [40]
e in occasione di un episodio di pancreatite acuta in rapporto
con lostruzione intestinale [41, 42] .
Dettagliamo qui il quadro acuto classico.
Sintomatologia
Anche se a volte inaugurale [43] , il VTT spesso preceduto da
una sintomatologia digestiva ricorrente simile al quadro cronico
descritto pi avanti. In acuzie, il quadro clinico del VTT spesso
poco specico e proteiforme e pu, quindi, rivelarsi sconcertante.
Si tratta, di solito, di una sindrome occlusiva alta che associa dei
dolori addominali a volte violenti a esordio brutale, dei vomiti
alimentari poi rapidamente biliari, un meteorismo addominale
incostante ma a volte importante e un arresto dei materiali e dei
gas ritardati. Si associano spesso a questi segni una difesa addominale, che deve far temere unischemia intestinale, oppure una
rettorragia, una diarrea sanguinolenta [44] o unematemesi, che
devono essere interpretate come segni di gravit, anche se traducono talvolta solo unischemia mucosa ancora reversibile. Inne,
quando il volvolo sovracuto o quando si gi costituita una
necrosi intestinale, i segni di shock possono essere in primo piano:
marezzattura, tachicardia, ansia, ipotensione arteriosa o, anche,
collasso e anuria.
piano sagittale. In caso di VTT, il TEGD mostra piuttosto un arresto del mezzo di contrasto a destra del rachide con, il pi delle
volte, unimmagine a becco di auto o, pi raramente, un passaggio tardivo di mezzo di contrasto in un digiuno in posizione
non anatomica (o mediana o nellipocondrio destro). Pu anche
essere riscontrato un aspetto del digiuno a cavatappi [16, 47] .
Clisma con idrosolubili (CIS)
Se realizzato, il CIS mostra, in caso di VTT, un quadro
colico incompleto con un cieco (identicato formalmente quando
lappendice opacizzata) anormalmente alto [48] , il pi delle volte
sottoepatico. A volte, quando il colon destro trascinato dal volvolo, pu, allora, essere presente unimmagine di interruzione
del mezzo di contrasto tipo becco di auto a livello del colon
trasverso.
Ecograa Doppler
Spesso ostacolata dai gas intestinali, lecograa non sempre
contributiva [49] . Tuttavia, essa pu mostrare delle anse digestive
piene di liquidi che segnano locclusione o un versamento intraddominale in rapporto con unischemia acuta, un ostacolo al
ritorno venoso o, ancora, unascite chilosa. Idealmente, lecograa
permette di visualizzare lavvitamento del mesentere sotto forma
di unimmagine mediana tissutale, a coccarda, attraversata da
vasi e che corrisponde al segno del vortice descritto alla TC
(whirlpool sign [50, 51] ). Lesame pu essere ottimizzato con la realizzazione di un Doppler dei vasi mesenterici, che evidenzia, allora,
una verticalizzazione dei vasi mesenterici superiori o, anche, la
loro inversione, con una vena mesenterica superiore situata a
sinistra della sua arteria [52] . Eccezionalmente, pu essere osservato anche un arresto del usso ematico nellarteria mesenterica
superiore, di cattiva prognosi. In caso di VTT su AR, la sensibilit dellecograa Doppler sarebbe dell86,5%, la sua specicit
del 74,7%, il suo valore predittivo positivo del 42,1% e il suo
valore predittivo negativo del 96,3% [53] . Inne, secondo alcuni
autori [54] , lecograa sarebbe lesame di riferimento per escludere unAR, quando mostra la presenza del terzo duodeno dietro
larteria mesenterica superiore.
TC
Lesame di riferimento per la diagnosi di VTT su AR nelladulto
la TC addominopelvica con iniezione di mezzo di contrasto [43, 47, 55, 56] . Descritto da Fischer [57] nel 1981 sotto il nome di
whirl-like pattern, il segno del vortice sembra, in effetti, essere
patognomonico del VTT per la maggioranza degli autori. Esso
corrisponde allavvitamento del mesentere visibile in posizione
mediana, davanti allaorta e a livello dellarteria mesenterica superiore, intorno a cui si avvolgono la vena mesenterica superiore
e il digiuno prossimale. Le immagini con contrasto permettono
di visualizzare la verticalizzazione o linversione dei vasi mesenterici superiori, con una vena che si pone sopra o a sinistra
dellarteria [5861] , bench questo segno non sia costante [62] . Viceversa, in caso di volvolo poco serrato, lAR pi difcile da
diagnosticare alla semplice TC con contrasto, dove il segno del
vortice spesso manca. Questo il motivo per cui preferibile
associare unopacizzazione alta durante la TC [57] . Idealmente,
lopacizzazione si realizza allinizio dellesame, attraverso la sonda
gastrica, per lasciare al prodotto il tempo di attraversare il piloro.
Lassenza di passaggio del duodeno nella pinza aortomesenterica
segna, allora, lAR.
Arteriograa
Anche se descritto, questo esame lungo, costoso e invasivo non
deve pi essere mantenuto oggi in questa indicazione.
Iter diagnostico
In pratica, la diagnosi preoperatoria di VTT su AR deve essere
realizzata al meglio nelladulto con una TC addominopelvica con
contrasto endovenoso e opacizzazione alta. Quindi, si consiglia
di prescrivere questo esame in urgenza davanti ad ogni sindrome
dolorosa addominale a cui si associa uno dei seguenti elementi:
una sindrome occlusiva alta di qualunque tipo (a maggior
ragione se il paziente non presenta cicatrici addominali);
un passato digestivo fatto di sintomi postprandiali ricorrenti,
talvolta di vecchia data;
I 40-440 Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto
Attenzione
La presenza di una cicatrice addominale non permette in nessun caso di escludere la diagnosi di VTT;
infatti alcuni pazienti hanno gi potuto beneciare di
unappendicectomia e, perno, di una laparotomia per
deruotare il tenue una prima volta senza che sia stata realizzata una cura appropriata dellAR nello stesso tempo
operatorio.
Attenzione
In caso di segni di shock presenti n dallinizio, occorre
rinunciare alla TC per procedere a una laparotomia esplorativa in estrema urgenza.
Trattamento
Quale via daccesso utilizzare? Come riconoscere la patologia
intraoperatoriamente? Quali sono i tempi operatori della procedura di Ladd? Quali gesti sono da vietare? Che fare quando il tenue
non si ricolora? Quando si deve chiedere aiuto?
Queste sono le domande a cui dovrebbe saper rispondere
ogni chirurgo digestivo che si trova di fronte a un VTT
nelladulto.
Figura 7.
Derotazione
Il primo tempo consiste in unesteriorizzazione prudente della
totalit della massa del tenue al di fuori della cavit addominale, che da sola permette una riduzione soddisfacente del volvolo
(Fig. 7). Per fare questo, il tenue deve essere progressivamente sollevato a due mani senza trazione eccessiva e deve essere posto
immediatamente in teli caldi e umidi. Questa manovra permette
da una parte di ispezionare il mesentere confermando i giri di
spira e il loro senso orario (o, eccezionalmente, antiorario) e,
dallaltra, di procedere alla riduzione del volvolo facendo compiere allinsieme della massa del tenue sollevato uno o pi mezzi
giri successivi nel senso inverso al volvolo. La progressione della
riduzione per mezzi giri successivi ha il vantaggio di permettere
alloperatore di vericare che essa avvenga nel senso corretto e di
poterla proseguire in tutta sicurezza no alla riduzione completa,
senza lasciare una torsione residua che potrebbe secondariamente
provocare un infarto venoso poco evidente clinicamente nei primi
momenti. La qualit della riduzione pu anche essere vericata
in base alla buona ricolorazione del tenue e alla palpazione di un
polso mesenterico distale.
Liberazione del cieco
Il secondo tempo consiste in una dissecazione del cieco. Questo, come abbiamo visto, pu essere direttamente accollato al
retroperitoneo in corrispondenza del duodeno o mediante delle
briglie di Ladd. , quindi, linsieme di questi legami che bisogna sezionare. La semplice trazione sul cieco permette di porli
in tensione e di sezionarli progressivamente. Nello stesso tempo,
possibile dover liberare lultima ansa ileale, talvolta accollata
alla prima ansa digiunale (fusione mesenterica). Analogamente,
spesso necessario procedere a uno scollamento coloepiploico atipico, nella misura in cui lepiploon si generalmente accollato al
cieco o al colon destro in modo pericoloso (Fig. 8). Precisiamo che
questa dissecazione estensiva del cieco si rivela il pi delle volte
indispensabile per poterlo posizionare, al termine dellintervento,
nella fossa iliaca sinistra.
EMC - Tecniche chirurgiche - Addominale
Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto I 40-440
Figura 9.
Attenzione
Figura 8. Liberazione del cieco. 1. Scollamento coloepiploico;
2. sezione delle aderenze di Ladd; 3. sezione della fusione mesenterica
di Pellerin.
La liberazione del duodeno non deve in alcun caso estendersi su D2, per non correre il rischio di ledere la papilla.
I 40-440 Complicanze delle anomalie embriologiche della rotazione intestinale: gestione nelladulto
Punto importante
Non bisogna:
effettuare una manovra di riduzione del volvolo nel
senso sbagliato, che pu temporaneamente aggravare
lischemia intestinale;
ridurre insufcientemente il volvolo, il che pu causare
secondariamente unischemia e, perno, un infarto venoso
della totalit del territorio mesenterico superiore;
prendere il peduncolo mesenterico superiore per una
briglia congenita responsabile del volvolo;
tentare di ristabilire lanatomia normale dellintestino
con manovre di disincrocio con resezione-anastomosi,
lasciando in sede la torsione del mesentere;
una volta ridotto il volvolo dellintestino, bisogna tentare
ad ogni costo di porre questultimo in posizione anatomica detta normale a 270; il rischio da una parte di
vedere lintestino riposizionarsi spontaneamente a 180 e,
dallaltra, di creare unostruzione duodenale estrinseca a
livello della pinza aortomesenterica;
accontentarsi di ridurre il volvolo senza trattare lAR,
esponendo cos il paziente a una recidiva certa.
Quando, dopo la riduzione del volvolo, il tenue rimane francamente ischemico, a tal punto che il chirurgo si pone la questione
della sua vitalit, preferibile, in urgenza, non fare ricorso a
importanti resezioni intestinali che asportino le aree dubbie.
Sole le zone necrotiche con certezza dovranno essere resecate. In
effetti, dato che la capacit di recupero dellintestino in funzione del grado di ischemia, dellimportanza dello stato di shock
e, in minor grado, della pressione intraddominale postoperatoria, preferibile, in questa situazione, lasciare in sede lintestino
dubbio, abbreviare la laparotomia, procedere a una chiusura
cutanea esclusiva con eventuali incisioni di scarico e programmare un second look a 24 o a 48 ore. Daltra parte, in caso di dubbi
sulla vitalit dellintestino, un second look tanto pi giusticato
poich unischemia venosa pu, talvolta, mimare unischemia
arteriosa, senza che si produca, tuttavia, altrettanto rapidamente
levoluzione verso una necrosi franca. In caso di sopravvivenza
del paziente, questo atteggiamento pu, in effetti, permettere di
preservare la sua prognosi funzionale limitando i rischi di tenue
corto. Ovviamente, qualsiasi anastomosi da proscrivere in un
contesto di necrosi intestinale con shock. Di conseguenza, quando
si rivela indispensabile una resezione intestinale, deve essere preferita la realizzazione di una stomia dei due orizi digestivi.
Complicanze
Le sequele a lungo termine e le complicanze tardive della chirurgia delle AR sono poco studiate, anche se sembra che possano
persistere dei sintomi di irritabilit intestinale [6] . Cos, in una casistica pediatrica di 46 casi, sono elencate complicanze n nel 46%
dei casi [65] , con una sintomatologia precoce che corrisponde il pi
delle volte a dolori addominali ricorrenti o a difcolt alimentari
Trattamento
Indicazioni
Nelladulto, possono essere considerati tre scenari [16] :
in caso di sintomo conclamato, il trattamento sar chirurgico
n dallinizio, come descritto in precedenza;
in caso di sintomatologia cronica, potr essere preso in considerazione il trattamento chirurgico o tramite laparotomia o
tramite laparoscopia, programmato, se possibile, con il concorso di un chirurgo pediatrico;
in caso di quadro asintomatico con reperto accidentale
dellanomalia, il trattamento chirurgico rimane controverso.
Via daccesso
La tecnica chirurgica deve essere realizzata da un chirurgo con
solide conoscenze in embriologia e in anatomia chirurgica. In
assenza di un quadro acuto, preferibile non realizzare questo
intervento in urgenza, ma programmarlo dopo un bilancio radiologico completo [68] . Rimane raccomandato laccesso chirurgico
per via mediana [68] . Cos, nel bambino, in assenza di un quadro
acuto, su 284 procedure di Ladd, Fraser et al. [83] hanno realizzato
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Patogenesi
Assenza totale di rotazione
Figura 10.
Rotazioni inverse
l84,9% di laparotomie e il 15,1% di laparoscopie, con un tasso
di conversione del 33% e con il 13,9% di insuccessi. Tuttavia,
laccesso laparoscopico pu essere discusso per i chirurghi esperti
in questa tecnica [8488] . Esso sembra, infatti, fornire dei beneci
antalgici ed estetici, una convalescenza pi breve e una minore
morbilit al prezzo di un tasso di conversioni non trascurabile.
Cos, nel solo studio comparativo ritrovato in letteratura, Matzke
et al. [88] descrivono una durata operatoria pi lunga per la laparoscopia e un 27% di conversioni, ma con un benecio signicativo
sulla ripresa alimentare, sulla durata del ricovero e sullutilizzo di
mornici. Inne, segnaliamo che lileo postoperatorio pu essere
talvolta prolungato [68] e che la valutazione del tasso di reinterventi per occlusione su briglia resta molto variabile a seconda delle
equipe [6, 7, 68, 88] .
Principi chirurgici
Il riconoscimento dellAR segue gli stessi principi della fase
acuta e il trattamento chirurgico si basa anchesso sulla procedura
di Ladd.
In caso di accesso chirurgico a cielo aperto, le manovre di derotazione seguono gli stessi principi della fase acuta.
In caso di accesso chirurgico per via laparoscopica, con catetere
urinario e sonda nasogastrica in sede, lesposizione ottimale la
seguente (Fig. 10): loperatore si pone alla sinistra del paziente e la
colonna situata alla spalla destra. Un trocar da ottica di 10 mm
inserito per via open attraverso lombelico, poich la realizzazione
dello pneumoperitoneo con lago di Veress da proscrivere a causa
della potenziale distensione intestinale e della posizione aleatoria
del quadro colico. Lo pneumoperitoneo realizzato con una pressione di 12-15 mm di mercurio, poi due trocar operatori da 5 mm
sono posti nellipocondrio sinistro e nella fossa iliaca destra sotto
controllo visivo.
La tavola inclinata verso sinistra, in modo che la regione
duodenale possa essere perfettamente esposta. Per fare questo, , a volte, necessario introdurre un terzo trocar da 5 mm
nellepigastrio. Dato che il tenue non pu essere mobilizzato in
monoblocco per via laparoscopica, esso va manipolato con molta
attenzione e derotato progressivamente nel senso inverso alla torsione iniziando con il digiuno prossimale, no a ottenere una
riduzione completa della torsione del mesentere. Una volta derotato il volvolo, possibile la realizzazione dei diversi tempi della
procedura di Ladd per via laparoscopica, seguendo la stessa cronologia che a cielo aperto.
Inne, laccesso laparoscopico pu essere scelto anche a scopo
diagnostico. In effetti, secondo alcuni autori, quando la lunghezza tra la giunzione duodenodigiunale e la valvola ileocecale
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Iper-rotazioni
Le iper-rotazioni corrispondono a una migrazione del cieco
nella pelvi, troppo precoce e prima di qualsiasi accollamento,
addirittura, in casi estremi, a una risalita del cieco nellemiaddome
sinistro, in direzione dellangolo colico sinistro [93] . Tuttavia, il
quadro duodenale cos come il quadro colico sono sempre in sede.
Complicanze
Fra tutte queste forme eccezionali di AR, non logico trovare
una situazione a rischio simile a quella dellAR a 180 , cio un
mesentere molto breve, in prossimit della prima e dellultima
ansa del tenue, salvo forse in un sottogruppo di rotazione inversa
a 90 , quando il cieco resta davanti al duodeno mentre lultima
ansa del tenue rimane allinterno dei vasi mesenterici (dove, in
questo caso, esisterebbe un rischio teorico di VTT, non ritrovato
in letteratura).
Le complicanze riscontrate in queste forme di rotazione inversa
o di iper-rotazione sono piuttosto di tre ordini:
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Punti importanti
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Riferimenti bibliograci
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Disponibile su www.em-consulte.com/it
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