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Sommario
INTRODUZIONE
Termini importanti:..........................................................................................................................5
Cenni di fisica:.................................................................................................................................5
Fisiologi importanti: da pag.20........................................................................................................6
La funzione del rene: ......................................................................................................................7
L'urina: pag.24................................................................................................................................7
Soluti in urina:pag.36.......................................................................................................................8
Evoluzione del rene: pag.25-27 ....................................................................................................10
Riferimenti anatomici: pag.28-35.................................................................................................10
Vascolarizzazione del rene:...........................................................................................................11
FLUIDODINAMICA:
Legge di Bernoulli: Pag. 41 ..........................................................................................................11
Legge di Posuille:pag. 42...............................................................................................................12
RENE-SANGUE E CIRCOLAZIONE:
Cellule del sangue: pag. 37............................................................................................................13
Circolazione e compartimenti vascolari........................................................................................14
Struttura di una arteria di medio calibro:pag.164 .........................................................................14
Fattori endoteliali- Studio di un’arteriola: pag. 157......................................................................15
Dilatazione e costrizione dei vasi sanguigni:pag. 158-159............................................................15
Endoteline II : pag.165 ..................................................................................................................16
Vasocostrizione e vasodilatazione vasi renali (sostanze vasoattive):pag.200 .............................16
EPO-eritropoietina:pag.209 .........................................................................................................16
Microcircolo: Pag. 149 .................................................................................................................17
Tipologie di circolazione: pag. 48.................................................................................................17
Peso degli organi: pag.47...............................................................................................................17
Studio del passaggio di sangue durante lo stato di lavoro-riposo: pag.47.....................................18
Plasma skimming: Pag 39..............................................................................................................18
Plasma skimming II:pag.42..........................................................................................................20
ANATOMIA E FISIOLOGIA MICROSCOPICA: IL NEFRONE
Settori del nefrone: pag.49-53......................................................................................................20
Settori del nefrone-cenni istologici: pag.49-53 ..........................................................................21
Settori el nefrone II: pag.113.........................................................................................................21
Tipologie di nefrone: ....................................................................................................................22
Preferenze di substrati nel nefrone: pag.145, sotto ......................................................................23
Microcircolazione renale: pag.48 .................................................................................................23
Vasi e pressione-profilo pressorio del rene: pag.45 ......................................................................23
Il glomerulo: pag. 36......................................................................................................................23
Recettori ormonali presenti nei glomeruli:pag.201 ......................................................................24
Forze regolanti la filtrazione glomerulare: pag 45.........................................................................24
Microstruttura del glomerulo-setaccio:pag.106-111 .....................................................................26
Richiami su membrana filtrante-struttura:Pag.176 .......................................................................27
Capacità di filtrazione della membrana:pag.112 ..........................................................................27
L'apparato juxtaglomerulare: pag.54.............................................................................................28
Trasduzione del segnale intracellulare nel mesangio extracellulare: pag.56.................................29
Attivazione dell’apparato juxtaglomerulare in caso di ipovolemia:..............................................29
IL SISTEMA RAS
Rilascio della renina: pag.57, fig 5.12 58,59................................................................................29
(le pagine a fianco del nome del capitolo si riferiscono alla dispensa in formato pdf)
Da pag. 10
La fisiologia studia il funzionamento normale di organi e apparati. Alla base di ogni patologia c'è
invece una alterata fisiologia di tale parte del corpo.
La fisiologia interseca e raccoglie vari ambiti di studio: inizialmente la fisiologia era correlata alla
farmacologia, alla biochimica... essa resta la base per la clinica medica.
Termini importanti:
Il concetto fondante della fisiologia è l'omeostasi: il lavoro del corpo, tramite i sistemi digerente,
respiratorio, renale, e di senso, è un continuo mantenimento di tale stato di equilibrio. La relazione
tra ambiente esterno e quello interno, tramite regolazione omeostatica è fondamentale per la vita
vegetativa.
Eccitabilità: tutto il sistema nervoso è caratterizzato dalla eccitabilità e dai cicli di polarizzazione e
depolarizzazione.
Feedback: meccansimi di controllo, di regolazione, solitamente di tipo negativo.
Cenni di fisica:
Pressione: vascolarizzazione degli organi dipende dalla funzionalità della pompa cardiaca, che ha
una sua pressione.
In tal modo però assume una connotazione “statica”. In fisiologia è preferibile utilizzare altre
formule, in particolare la legge di Ohm:
con Q=unità di tempo, ossia la gittata cardiaca (GC) o volume minuto, ossia quanto ogni ventricolo
espelle nella rispettiva arteria. Tale valore è uguale a: gittata sistolica*frequenza cardiaca.
La resistenza: R
La pressione può essere dispersa sotto forma di calore: la resistenza rappresenta proprio tale
dispersione. Il sangue, infatti, in quanto liquido viscoso, presenta una certa R che fa perdere
l'energia della pressione.
Tramite la legge di Poiseuille è possibile stabilirne il valore:
R=(8η*L)/πr^4
Il moto del sangue che scorre all'interno dei vasi è di natura laminare, quindi la velocità del liquido
al centro del vaso sarà maggiore rispetto a quello posto lateralmente: si dice che il profilo della
velocità è parabolico, dalla periferia al centro.
Bisogna considerare anche eventuali turbolenze, che si generano in corrispondenza delle dilatazioni
del diametro dei vasi, per es a livello delle biforcazioni. In tali zone la pressione non dipende più dal
flusso, ma dal QUADRATO del flusso-->si verifica un notevole aumento della pressione.
Q=A*V Costante
Con A=sezione V=velocità Se A diminuisce, V aumenta (il loro prodotto deve essere costante).
Eventuali placche all'interno di un vaso portano a riduzione della sezione, ad aumento del flusso e
quindi a moto turbolento.
Etot=P+1/2ρ*V^2+ρGh Costante
Con ρ= densità e ρGh fattore di altezza, di solito trascurato per i vasi, perchè tutti originano e
terminano a livello del cuore.
Qualora avvenga una variazione di una delle 2 energie, inevitabilmente si modifica anche l'altra.
IL RENE , deputato alla “lavorazione” dei liquidi, occupa quindi un ruolo fondamentale nel
controllo della quantità di liquidi corporei, sudorazione, evaporazione e altri fenomeni
In oltre i reni sono fondamentali per garantire l’equilibrio omeostatico, controllando altri parametri
quali:
1. pressione sanguigna
2. equilibrio salino
3. equilibrio acido base
Relativamente al punto 1, se si verifica ipertensione renale, il rene produce l’EPO, che regola
l’eritrocitosi (numero gl rossi, 5 milioni per mm quad.) (policitemia: aumento gl rossi- anemia:
riduzione loro numero) ).
2.Carl Ludwig: inventa il chimografo, strumento per misurare i fenomeni (incisione su carta
affumicata).
Nel “viribus physicis” afferma che la preurina si produce nei reni: la produz è dovuta all’azione di 2
forze pressorie: press del sangue / alle forze colloido-osmotiche del plasma e press vie urinarie ( il
glomerulo ultrafiltra grazie a capsula di Bowman, come tratto iniziale) .
4.Homer Smith: elabora il concetto di Clearance, ossia depurazione, la capacità del rene di
depurare, eliminare i soluti, quali urea, ac urico, fosfati, solfati, NH3. (l’altro organo deputato alla
depurazione è il polmone, per qnt riguarda i cataboliti volatili quali CO2).
1.Ultrafiltrazione: vengono filtrate solo molecole di peso inferiore ai 68 kdalton: alcune molecole,
quali albumine (PM:69.000), globuline, fibrinogeno (500.000) non passano, altrimenti si
verificherebbe in generale proteinuria, nello specifico per es. albuminuria. ; tale valore si scopre
perchè l'emoglobina in caso di emolisi passa attraverso il filtro renale, (con emolisi si intende
incremento della permeabilità del globulo rosso che perde addirittua l'emoglobina).
Tale patologia si verifica più frequentem. per alterazione della permeabilità della membrana
glomerulare, più raram. per una alterazione tubulare. (la reptazione fa passare più facilmente le
albumine, recuperate poi per pinocitosi da S1 e S2. Se tali segmenti non funzionano c’è proteinuria,
per es. in casi di sindrome nefrosica).
Può capitare che proteine capaci di coagulare passino attraverso il filtro creando un coagulo a
livello del TUBULO portando, a volte, anche alla morte per mancato filtraggio del sangue: si parla
di cilindruria: presenza di molecole coagulate nei tubuli.
Il glomerulo quindi può essere considerato uno “scolapasta”. Tanto più piccole sono le molecole,e
tanto più passano (vedi vitamine, gluc, H2O…) e vengono così recuperate. (In caso di glicosuria,
per es, il gluc passa dal glomerulo, ossia fuoriesce, ed è sintomo di danni renali).
• Diuresi: volume di urina prodotta- Antidiuresi: è l’opposto, il decremento del volume di
urina (aumento soluto, diminuzione solvente) per es. dopo perdita di liquidi post attività
fisica)
>[soluti]---->[urina]
2.Secrezione o escrezione: il rene è implicato nella detossificazione di sostanze quali farmaci e altre
sost. esogene. (anche il fegato elimina tali composti). Il dosaggio di un farmaco deve essere
rapportato alla funzionalità renale, se si vuole che faccia effetto).
3.Riassorbimento:il glomerulo filtrato tutto ciò che è al di sotto dei 68 kilodalton, tali molecole
vengono poi riassorbite per l’80% obbligatoriamente,H2O osmoticamente legata (legata agli ioni),
riassorbita in tub prossimale, presenta acquaporine di primo tipo. 20% non obbligatorio (tub
distale) facoltativamente, ossia per azione di ormoni.
L'urina: pag.24
Volume: 1000-1500 ml in 24 ore:
Altre vie in cui si perde acqua: mezzo litro viene perso con la ventilazione (fino a 500 ml senza
attività fisica) , mentre 250 ml con le feci. Ovviamente varia in base all’assunzione – emissione di
liquidi da altre vie (cute, polm, intestino).
Mezzo litro viene invece prodotto grazie alle reazioni biochimiche (H20 endogena), per es: beta
oxidazione dei lipidi (cfr cammello e animali che vivono in climi aridi, come il topo del deserto,
mangiano sostanze ricche di grassi come la frutta secca, da cui ricavano energia ma soprattutto
acqua!)
Soluti in urina-sangue:pag.36
1 Na: natremia Conc. extracellulare: 140 mM Conc. intra: 14mM (-70 mv) (ricorda bene!).
Insieme al cloro costituisce la coppia di ioni extracellulari.
Tali ioni sono molto idratabili, più sale c’è nell’organismo, più acqua ci sarà: ogni atomo di Na è
circondato da 20 molec di acqua: si dia quindi il concetto di VCE (volume circolante effettivo, che
indica il volume di sangue che c’è effettivamente in circolo): > è il contenuto di sale, per es nella
dieta, > sarà l’H2O trattenuta, e quindi > sarà il VCE>pressione. Con volemia si indica il VCE:
Valori di natremia diversi da 140:
minori: ipovolemia, diminuiz. Della pressione
maggiori: ipervolemia, aum. Della pressione : per ridurla: no sale, perdita peso, movimento
2 K: Kaliemia (kalium) : Conc. extracellulare: 4 mM Conc. intra: 150mM (ricorda bene!). CFR
PAG. 61 X MAGGIORI DETTAGLI
Le variazioni della conc. di K+ sono più pericolose di quelle di Na+:
Valori di kaliemia diversi da 4:
minori: ipocaliemia, x es: 2 mM, si verifica uscita di K+dalla cellula, e quindi una
iperpolarizzazione della cellula stessa, con conseguente diminuzione di eccitabilità.
maggiori: ipercaliemia, x es. 8 mM, si verifica entrata di K nella cellula, un aumento di carica +
nella cell, la depolarizzazione, e aumento dell’eccitabilità.
Le modifiche alla kaliemia possono essere pericolose soprattutto per il cuore, se trascurate possono
portare a una dilatazione delle camere cardiache (insuff.cardiaca).
A livello di apparato gastenterico ci sono dei sistemi per liberare/eliminare K in base a
maggiore/minore assunzione di K: se ho abbondanza di K, aumenta liberazione nelle urine
K+ in uomo e donna-differenze:pag.227
Uomo:maggior massa muscolare, e quindi maggior quantità di K rispetto a donna,data la
correlazione K-eccitabilità. Lentamente però diminuisce, per diminuzione massa muscolare
(ipotrofia muscolare). L’anziano infatti potrà più facilmente soffrire di ipokaliemia, a causa di tale
diminuzione di massa muscolare: utile sarà l’assunzione di papaya, banane, albicocche, carciofi
(cfr. Pag.325).
3 Cl, bicarbonati: anioni (migrano all’anodo): Conc di Cl: 105 mM (ricorda) Conc di HCO3-: 25
mM (idem) :costituisce la riserva alcalina dell’organismo, è fondamentale per mantenere pH
ematico a livelli fisiologici. Viene formato dal rene.
Variazioni della sua conc sono sintomo di: (15-20 mM x es):
acidosi: il bicarbonato tenta di tamponare per es una acidosi diabetica,oppure si verifica una perdita
di bicarbonati.Il bicarbonato può essere perso anche in presenza di diarrea profusa: le secrezioni dal
duodeno, crasso, digiuno infatti sono basiche per contrastare acidità fisiologica dello stomaco, al
contrario di quelle dello stomaco (acide appunto, vedi il vomito ,per es).
Si parla di gap anionico (solitam di 10 mM) indicando la differenza in termini di cariche tra la conc.
di Na (140 mM) – 130 mM (Cl e HCO3 = 10 mM): nel plasma c’è tale sbilanciamento elettrico,
fisiologico.
Qualora tale valore fosse diverso da 10, per es: maggiore del gap 10 mM: si è forse verificata una
perdita di HCO3:[HCO3]= 120, GAP = 20 : acidosi (vedi capitolo apposito).
In generale tutti questi elementi vengono riassorbiti al 99-100 %. Questo vale anche per glucosio e
H2O.
• Nella sindrome di Fanconi si verifica bicarbonaturia, ossia mancato riassorbimento del
bicarbonato ( a causa di una mancanza di geni per appositi carrier). Si può verificare
glicosuria anche con glicemia normale, sempre per problemi a carrier (stavolta quelli del
gluc), nonché amminoaciduria, sempre per lo stesso motivo.
• 1.250.000 glomeruli per ogni rene: è possibile vivere con un unico rene, perché i glom
restanti si ipertrofizzano per sopperire a quelli del rene asportato. ( per ipertrofia si intende
una crescita delle cellule, invece per iperplasia si intende un aumento del numero di cell,
termine usato spesso in riferimento a tumori).
• Trapianto di rene: in fossa iliaca, da vivente, senza problemi ( da vivente perché l’organo
deve essere sempre perfuso, per poter mantenere la sua funzionalità). Ricorda che il
trapianto da morto, tipico per altri organi, si fa solo dopo morte cerebrale, ossia con cuore
ancora pulsante).
Si sviluppa poi negli organismi che vivono nell'acqua dolce come glomerulare, per
l'eliminazione dell'acqua in eccesso dovuta alla osmolarità interna.
La conquista della terra ferma è avvenuta probabilmente tramite i fiumi: si è studiato molto il
salmone, date le sue “abitudini” di vita: esso infatti nasce nei fiumi, vive nel mare e ritorna poi nei
fiumi, fino alla morte. per un organismo del genere il problema da risolvere è la variazione di
ambiente: passando dalla elevata salinità del mare alla scarsa salinità dell'acqua dolce si
instaurerebbero fenomeni di osmosi che richiamerebbero acqua fino alla morte dell’organismo, se
non ci fosse una unità filtrante che elimini l’eccesso di solvente, il glomerulo, appunto.
Discorso analogo per gli anfibi (vivono in parte in acqua, in parte in terra ferma).
Infine si sviluppa negli organismi non acquatici, dove si presenta il problema opposto: è necessario
conservare l’acqua! Come?
Nei non mammiferi: si limita la conc di H2O, riducendo il glomerulo e concentrando l’escreto.
Nei mammiferi: si verifica filtraz glomeruare e notevole riassorbimento.
• importanza del K+ come ione intracellulare: viene scelto in questo ruolo perché, H+ viene
escluso in quanto altererebbe l’eq acido base, il Na è accoppiato a Cl nella composizione
dell’ambiente extracell. In più si ricorda che il canale al K è quello più antico, dal punto di
vista evolutivo).
Probabilmente l'operato del rene mammifero è sovrabbondante, ma, come già sottolineato, una
produzione di filtrato di 150 litri che viene ridotto a 1,5 litri conferisce al rene un ruolo regolativo
fondamentale:
80% viene riassorbito obbligatoriamente.
20% viene riassorbito in maniera facoltativa, il rene diviene quindi bersaglio di numerosi ormoni,
al fine di regolare l’omeostasi, proprio grazie alla produzione di urine. Si ricorda la grande
importanza che l'acqua riveste all’interno del nostro corpo. Regolare la sua quantità diviene quindi
fondamentale.
• I pazienti che devono subire una operazione vengono operati da dietro,data la loro
collocazione anatomica.
Il rene viene suddiviso anche anatomicamente in 5 regioni, ognuna in corrispondenza di una zona
di scorrimento di ogni arteria: sux, ant-sux, ant-inf, post, inf. Tali zone sono indipendenti tra di loro,
se si deve asportare per esempio in un tumore, è possible rimuovere la parte senza interferire con gli
altri vasi. Ogni a.segmentale presenta poi le aa. Interlobari, che si insinuano tra le colonne del
Bertin, diventando poi aa arciformi, da cui si dipartono le aa. Interlobulari, da cui si distaccano le
aa. Afferenti ai glomeruli. Grazie a tale organizzazione avviene la scrematura del plasma, ossia la
separazione tra la comp. Plasmatica e corpuscolare:la componente dei gl.rossi si riduce dal 50 al 30
%.
• Plasma skimming: scrematura del plasma, ossia scrematura della parte corpuscolata dal
plasma, il quale perde via via gl.rossi.
• Se c’è sangue nell’urina si parla di ematuria: tanto più sangue, tanto più c’è rischio di
presenza di una lesione, papilloma, tumore. L’urina può assumere anche colore di “lavatura
di carne”, causata dalla rottura dei glomeruli, causata a sua volta da una nefrite per es.
Parlando di pressione di un fluido si devono considerare sia l’energia laterale, sia quella centrale:
quella laterale è di natura pressoria, non cinetica. L’en. lateralmente è minore dell’energia totale
(press e cinetinca).
1.Nelle grandi arterie la p è il 90 % circa di E totale ( il 10 % è cin, ignorabile nella pratica)
2.Nel circolo polmonare invece, in cui p è 14 mm Hg, l’energia cinetica riveste il 60 % di E tot,
quindi varia molto!).
La differenza tra i vasi, dipende dalla natura del vaso stesso: a parità di flusso, se diminuisco la
sezione, aumenta V (e diminuisce P): l’E tot resta costante.
Questo se studio un liquido ideale: in un liquido reale invece, come il plasma è necessario
considerare l’attrito, parte dell’ E verrà quindi dispersa in calore.
Il fatto di aver effettuato scorrimento ( quindi di aver preso E in calore durante l’attrito) fa
diminuire l’ E tot di quella particella: il sangue scorre per lo stesso motivo con cui un fiume scende
a valle, entrambi infatti si muovono grazie a un gradiente pressorio quindi. La “discesa” genera
dispersione di energia.
A monte ci sarà un maggior quantitativo di energia rispetto che a valle. La componente a valle viene
spinta tramite la “vis a tergo”, che agisce su questa componente a valle.L’attività cardiaca serve per
ripristinare l’ E tot delle particelle-sangue che ha già effettuato lo scorrimento: se la circolazione si
basasse solo sul concetto di pressione, non scorrerebbe abbastanza. Tutto dipende quindi dalla diff
di E tot.
Legge di Poiseuille:pag. 42
P =F*R (flusso X resistenza)
F =ΔP/R (diff di pressione ad inizio e fine tubo/resistenza)-->F= (πr^4*ΔP)/8ηl
R = ΔP/F (diff di pressione ad inizio e fine tubo/press)
(F=flusso,P=pressione,R=resistenza,l=lunghezza condotto, η=viscosità
La legge di Poisuille vale per i liquidi newtoniani: H2O distillata: liquido newtoniano: in esso
quindi la vel è indipendente dalla viscosità. Sangue: non lo è , se la vel si riduce, tanto + aumenta la
viscosità, i glob rossi non si accumulano più al centro. Una variazione di VCE può creare
incremento di viscosità: una dim di flusso legata a una diminuzione di velocità riduce l’accumulo
assiale dei globuli rossi, si portano dal centro verso la periferia, fa aumentare la viscosità: la
viscosità è velocità dipendente quindi.
In ogni caso, il corpo umano contiene in tutto circa 7 litri di sangue, così suddivisi: 5 l = gittata +1 l
e ½ va a costituire il cosidetto serbatoio a scorrimento lento, caratterizzato da organi quali:
1.milza: il lento fluire dei gl rossi permette emocateresi, presenti cell quali macrofagi, o le cell di
Kupfer (i gl rossi invecchiati si riconoscono per perdita di sostanza con carica negativa, (si evitano i
roleaux o corpi di Bimgham): i gl rossi si “appiccicano” ad endotelio, e da qui vengono eliminati
dalle cellule succitate. L’Hb viene riutilizzata per formare pigmenti biliari).
2.fegato: cell Kupfer, con funzione emocateretica.
3.polmoni: accumulano sangue durante la notte, quando si assume la posizione clinostatica. Esso
viene liberato in circolo di nuovo quando si assume invece quella ortostatica, al momento del
risveglio.
• Un calo di pressione può a volte generare una lipotimia (svenimento) si tratta della caduta
repentina e provvisoria in uno stato di incoscienza o vertigine con svenimento, tale
fenomeno è legato al passaggio rapido tra lo stato clinostatico a quello ortostatico che genera
una diminuzione del flusso sanguigno alle strutture cerebrali; la pressione viene ristabilita
grazie alla barocezione aortica e polmonare.
al contrario la regolazione della pressione a lungo termine richiede la presenza di un sistema diverso
legato proprio all'apparato juxtaglomerulare.
RENE-SANGUE E CIRCOLAZIONE:
NO: deriva da L-arginina. Tale trasformazione può essere inibita da emoglobina, tramite
meccanismo a feedback: se c’è tanta Hb, c’è tanto O2, quindi non è necessaria una ulteriore
dilatazione. In più l’eme può produrre CO, che anche esso è un vasodilatatore-c’è una
coordinazione tra tali sistemi. La produzione dell'ossido nitrico avviene tramite il sistema dag ip3 di
nuovo, ma in questo caso il calcio non agisce direttamente, funge da terzo messaggero, che porta il
segnale a partire dall'ip3 ad una calmodulina che attiva la ossido nitrico sintasi per produrre NO.
Lo stimolo alla secrezione di ossido nitrico avviene tramite:
una stimolazione fisica definita shear stress, si tratta della azione di taglio del sangue tramite
scorrimento nei vasi.
anche l'ADP e molecole del sistema NANC in genere(non adrenergic non colinergic
factors). (Pag 160)
glicosidi cardiaci
acetilcolina, (Ach): sistema simpatico colinergico, di solito associato a recettori muscarinici.
La sua liberazione è legata per esempio alla attività fisica e al calore. L'azione avviene
tramite fibre di tipo periferico simpatico, il tutto avviene in collaborazione con la
stimlazione dei recettori beta-2 adrenergici che provocano vasodilatazione ma anche
stimolazione delle ghiandole sudoripare.
Ortosimpatico: di norma, è nel pregangliare acetilcolinico, postgangliare noradrenergico. “
eccezioni: nei vasi muscolari, e nelle ghiandole sudoripare, in cui il simpatico è ad azione
colinergica anche sul postgangliare (recett muscarinici).
• Viagra: fa attivare un processo NO dipendente, porta alla produzione di cGMP (sopratt nelle
zone del pene). Si verifica dilatazione arterie dei corpi cavernosi, grazie al sequestro di ca
dovuto al cgmp. Viagra II: pag.166 vedi fisiologia dell’erezione
• Il veleno di un serpente (sarafotossina): inietta grosse quanità di sostanza simile a
endotelina, in poco tempo: ciò comporta una grande vasocostrizione.
• Periciti: non formano una parete compatta, controllano il lume dei vasi (sono imp quelli del
mesangio, quelli del microcircolo coronarico…
Endoteline II : pag.165
L’effetto dell’endotelina è duplice:
1. Vasodilatativo se causa produzione di NO da parte di cell produttrici di NO stesso(azione
autocrina di endotelina)
2. Vasocostrittivo (azione paracrina) se c'è una eccessiva poduzione di endotelina.
Tale doppia azione coniugata di NO ed endotel porta al tono vascolare, che è quindi appunto
regolato da questi 2 fattori.
EPO-eritropoietina:pag.209
Viene prodotta dalle cellule intestiziali dei capillari peritubulari, ancora non è chiaro quale sia la
cellula che specifcamente produce l'eritropoietina.
Fig 10: Ipossia non implica ipossiemia: una è la diminuzione della pO2 nell’aria, l’altra nel sangue.
A partire da 3000 m, tali fenomeni sono invece corrrelati.
Per rispondere a questo stato di emergenza interviene non solo il sistema simpatico ma anche il
rene, che libera EPO, che causa: stimolazione del sensorestimolazione delle cellule
interstizialiproduzione di etiropoietinastimolazione del midollo a produrre eritrociti.
Rapporto ventilazione-perfusione:Pag.210
Il recettore è invece stimolato da:
1. livello di ossigeno atmosferico.
2. funzione cardiopolmonare: oltre al flusso di ossigeno a tutto il corpo il ventricolo destro
garantisce la perfusione polmonare e lo scambio di gas
3. volume sanguigno: in seguito ad anemia se si riduce il numero di globuli rossi, si assite a
situazione normossica che però scatena ipossiemia dovuta a mancanza di globuli rossi.
4. concentrazione di emoglobina: 15g/100ml normalmente.
5. affinità per l'ossigeno.
Un globulo rosso percorre un capillare in circa 1 secondo: tale tempistica è necessaria al distacco
dell'ossigeno dal globulo rosso.Velocità-tempo di transito di gl.rossi: 700 micron al secondo.
RICORDA
Il legame O2-emoglobina necessita di 0.2 secondi, non istantaneo-il dato della velocità è quindi imp
da ricordare. (Trovandoci ad elevate altezze, ci vorrà più tempo affinchè l'Hb si carichi di O2,
perchè c’è meno press parziale di O2)
Il flusso sanguigno varia molto in base allo stato dei muscoli, se a riposo o in lavoro: cute e
muscoli, durante lo sforzo, possono decuplicare il loro flusso ematico.
La maggior parte del sangue quindi irrora queste ultime 2 parti del corpo., per il fatto che così
avviene un incremento dell’attività muscolare tramite maggior afflusso di metaboliti, e una maggior
dispersione di calore tramite cute.
Riassumendo ed integrando:
• Il cervello riceve circa 55 ml per 100 gr
• Il cuore e fegato ricevono tanto sangue quanto pesano
• I muscoli, come visto, hanno un apporto ematico molto diverso dallo stato di riposo a quello
di attività.
• Idem per cute
Plasma skimming: Pag 39
Tra 2 tipi di arterie renali si creano dei sistemi in cui i distacchi sono disposti a 90 gradi:
1.Tra le a.le arcuate e le a.le interlobulari
2.Tra le arteriole interlobulari e le afferenti
In tale modo e cosa si verifica? Tale disposizione anatomica è strettamente correlata alla funzione
del rene, infatti: nei vasi si verifica un accumulo assiale dei globuli rossi, ossia al centro del vaso,
per il principio di Bernoulli: si verifica una maggior pressione in prossimità delle pareti del vaso, e
viceversa, una maggior velocità al centro di esso (Cfr Newton). (V e P sono inv prop quindi).
Etot = P + 1/2ρv² + ρgh = Costante
Se aumento Ec, Ep diminuisce per il principio di Ber appunto:grazie al gradiente pressorio i gl rossi
vanno al centro del vaso (velocità maggiore, pressione minore).
Se essi si dispongono al centro, ai lati si disporrà il plasma che scorrerà negli altri vasi, più piccoli,
che appunto, si staccano a 90 gradi. In tal modo, si ottiene la diminuzione dell’ematocrito (nei vasi
minori, in quelli principali aumenta!) , la diminuzione della viscosità, si verifica di fatto lo
skimming. Inoltre, sulle pareti di questi vasi si verifica maggior attrito, ma in tal modo essi sono in
contatto con la componente liquida. Il rischio di danneggiamento dei vasi è così ridotto.
Se invece aumenta la P ( meno sangue, meno flusso): i gl rossi non staranno più al centro: si
possono verificare trombi . (accumuli di piastrine, dovuti a lesioni endoteliali (lining dei vasi) ,
proprio a causa della pressione: un endotelio non leso,sano, produce eparina, se leso non la produce
più. Si ricorda l’effetto anticoagulante dell’eparina). Un moto turbolento, in genere a livello di
qualunque vaso (in particolare a livello delle diramazioni dei vasi) è dato dalla rottura
dell’equilibrio appena spiegato, e porta uno “scontro” delle componenti corpuscolate con le pareti
del vaso.
La legge di Reynolds teorizza tali aspetti: infatti, se diminusice la viscosità, si verifica un aumento
della turbolenza, perché diminuisce la resistenza offerta dal vaso.
Allo stesso modo anche la velocità di scorrimento è essenziale per mantenere la pressione dei vasi:
nel caso di shock ipovolemico infatti la riduzione della velocità del sangue, la conseguente
riduzione di flusso sanguifero porta ad una riduzione del VCE: l’uso della soluzione fisiologica,
come spiegato dopo, serve proprio a mantenere il VCE costante.
La superficie complessiva dei microvilli (in tutta la loro estensione ascendente e discendente) è
calcolata intorno ai 60mq; associate alla parete ext della cell si notano delle strutture proteiche, e
più precisamente sono enzimi quali le disaccarasi nei villi intestinali o l’anidrasi carbonica.
H1,H2: “anatomia vs fisiologia”: non c’è differenza tra i 2. E’ il tratto impermeabile a H2O
D1:parte acendente spessa: tratto diluente, si verifica l’assorbimento facoltativo, 20%, riassorbe i
soluti che non sono seguiti dal solvente (la membrana è impermeabile a H2O). Non c’è orletto a
spazzola, elevata membrana basale e mitocondri. E’ sottoposto ad azione di ADH,aldosterone e
ANP.
D2-D3: idem
• Vasopressina: azione su tali cellule che hanno suo recettore. Agrefori: catenelle di
acquaporine (AQ). Aumentano la permeabilità di membrana
C1,C2,C3,C4: non c’è orletto a spazzola, ci sono molte ripiegature a livello della membrana basale.
Compaiono le cell principali (target di ormoni diversi, quali aldosterone, ADH, ANP, caratterizzate
da una notevole membrana basale, microvilli e trasporto intracell) e intercalate, divise in tipo A e
B:
A: presentano 1 pompa H+ atpasi, secerne H+ nel tubulo.
B: scaricano in tubulo HCO3-
Insieme servono per regolare l’eq acido-base
Tipologie di nefrone:
Ci sono più tipi di nefrone, disposti più o meno internamente:
a) Juxtamedullari: ansa di Henle lunga (in esse avviene il riassorbimento dei liquidi), formano i
raggi della midollare. In essi il calibro delle arteriole è uguale, sia aff sia eff. Caratterizzati
da lunghe aa efferenti, che si portano nella midollare, formando i vasa recta.
b) Corticali: no anse lunghe. L'arteriola afferente ha un calibro maggiore di quella efferente.
• Tanto più un animale vive in un clima arido, tanto più avrà nefroni juxtamidollari, più le
urine saranno concentrate, come accade per esempio nel caso del topo del deserto qst è in
linea con la funzione-forma dei nefroni juxtam. Il castoro, al contrario, vivendo in ambiente
acquoso, avrà unicamente nofroni ad ansa di Henle corta. L’uomo invece, ha l’ 85 % dei
nefroni ha l’a.la afferente con un calibro > di quella eff: l’uomo ha quindi l’85% di nefroni
corticali. Quelli juxtaglomerulari sono quindi il 15% (uomo vive in un ambiente umido, in
genere).
Il glomerulo: pag. 36
Dimensioni: 200 μm di diametro, le arteriole presentano una dimensione che va da 30 μm a 100 μm,
e una lunghezza di 5 mm. I capillari del glomerulo presentano invece un diam di 10-12 μm di diam,
più grandi del normale, come detto (quelli sistemici: diam = 8 μm).
Il microcircolo capillare è interposto tra 2 arteriole, una afferente e una efferente(diverso dal
classico microcircolo ar.la - ven.la): grazie a questa particolare struttura, in esso si verifica una
ultrafiltrazione ad elevato regime pressorio: la press è doppia rispetto agli altri capillari
dell’organismo.
Il calibro dell’a.la efferente è 1/3 minore di quella afferente, offrendo in tal modo una resistenza
elevata al sangue in ingresso:se il raggio è piccolo, la resistenza sarà alta: il regime pressorio è alto,
perché la resistenza è alta (il raggio r è piccolo).
Operatività:
Flusso ematico renale: (Renal Blood Flow, RBF) 1200 ml/min (ogni 100 gr di rene, 400 ml di
sangue) (20/25% del cardiac output, c.o., che è di 5 l/min)
Componente plasmatica renale: 660 ml/min, la metà del f.e.r. (infatti la componente plasmatica è
circa il 55% del tot di sangue-per ematocrito si intende la % cellulare nel sangue: glob rossi,
bianchi, piastrine). Si ricorda che il plasma è costituito da acqua, proteine plasmatiche, ioni,
componenti biologiche).
Velocità di filtrazione glomerulare (= VFG O GFR, glomerular filtration rate): 125 ml/ min:
quantità di sangue che viene filtrato da tutti i glomeruli dei 2 reni. Tale valorè è 1/5 della
componente plasmatica renale; una misura inferiore a questa è causata da ridotta/mancata attività
dei glomeruli.
Adenosina:
AT II
Altri imp endoteline, istamina, norepinefrina, vasopressina, prostaglandine,bradichinina, PTH…
• Caffeina: tale sostanza è liposolubile, attraversa BBB e va in encefalo: occupa i siti di
adenosina, impedento la sua azione vasodilatatoria (le pillole VS mal di testa contengono
caffeina!) Ecco perché nella cefalea da vasodilatazione è utile l’assunzione di caffè.
L’effetto eccitante invece è dovuto al fatto che l’adenosina ha anche effetto
neuromodulatorio inibitorio: caffeina contrasta tale effetto.
Come sappiamo il glomerulo è dotato di capillari fenestrati, avvolti dalla capsula di Bowman, la
quale contiene i podociti, e i pedicelli, nella sua “porzione viscerale”. Grazie a tali strutture si
verificano 3 forze fisiche, necessarie alla filtrazione:
Nel plasma si colloca una grande quantità di NaCl, il sale extracellulare, il sale delle compartimenti
interstiziale e circolante, ad essi si associano naturalmente una serie di proteine che presentano
profilo elettroforetico, e quindi ionico, diverso: le proteine che sono negative tendono a contornarsi
La press idrostatica nella capsula (15 mm Hg) controbilancia le forze pressorie verso l’ext (50 mm
Hg, pressione dei capillari del glomerulo)
50-15=35 mm Hg p tot.verso l’ext (press idrostatica utile): il plasma viene filtrato dalle sue
componenti a basso p.m.
In un secondo momento però si aggiunge poco alla volta una 3 componente, dipendente dalla conc.
delle proteine, molecole ad alto p.m. che appunto si concentrano sempre di più: in tal modo la p.
oncotica aumenta progressivamente, e si verifica richiamo di solvente.
Tale pressione in ogni tratto viene sommata ai 15 mm Hg:
15+20= 35 50-35: 15 mm Hg p.tot.verso l’ext
1. Inizalmente tale pressione è appunto di 20 mm Hg
2. poi nella parte intermedia è di 25
3. via via fino alla fine che è di 30 mm Hg.
Quindi complessivamente la pressione utile di filtrazione è variabile nel corso del glomerulo e
composita:
1. inzialmente = 50 – 35 = 15
2. in mezzo = 50 – 40 = 10
3. infine = 50 – 45 = 5
Al termine del glomerulo la differenza si azzera raggiungendo il punto di equilibrio della filtrazione
glomerulare dove la pressione è a zero, legata al meccansimo di feedback glomerulo-glomerulare.
Tra i pedicelli dei podociti si colloca una ulteriore membrana detta slit membrane (membrana della
fessura) caratterizzata da dei pori:se tali diaframmi si “allargano” aumenta la proteinuria.
Altre malattie che coinvolgono queste strutture sono di natura infiammatoria, come per es la
glomerulosclerosi o la glomerulonefrite, con riduzione del GFR.
Più spessa è una membrana basale, più aumenta l’azione “di setaccio”, filtrante: tale azione di filtro
avviene in particolare nella lamina densa.
(La struttura delle membrane in questione si presenta in modo molto diverso: il ratto del deserto,
che vive in un ambiente privo di acqua, avrà una struttura diversa dalla pantegana, per es. : meno
acquoso è l'ambiente, e più il setaccio sarà spesso, cospicuo )
I diaframmi e i pedicelli sono tutti rivestiti da glicosialoproteine,che hanno carica negativa, questo
per ostacolare il passaggio di albumine, globuline, anch’esse negative.
Macula densa: pag 54,57: Cell macula densa: appartengono al D2 (a cui arriva il 35% dell’ NaCl
filtrato (65% è filtrato nel tubulo prossimale)). La macula densa, apparato di regolazione, occupa lo
spazio tra l’arteria afferente-eff, grazie ad essa ogni nefrone esegue una “valutazione compositiva”
tra ciò che entra nel glomerulo e ciò che esce, valuta quindi la conc degli osmoli: si parla di
feedback tubulo-glomerulare. Valutano il carico di NaCl (il cosidetto load): non si sa bene ancora
come avvenga tale percezione, in ogni caso “sentono” la minor capacità di filtrazione. In caso di
press bassa: diminuisce la filtrazione, diminuisce il load di NaCl,perché a monte ci sarà una minor
quantità di preurina.dalla MD si scatena un trigger, e viene liberato Ca2+ come ione messaggero
del segnaleinfine si scatena la liberazione di renina.
Cell juxtaglomerulari: si trovano a livello dell’arteriola afferente e sono un insieme di cell muscolari
lisce dette multiunitarie (come poi tutte le arteriole), caratterizzate dalla presenza di innervazione
propria data da terminali nervosi di origine simpatica postgangliare.Iin prossimità della componente
glomerulare queste cellule si trasformano in cellule juxtaglomerulari caratterizzate dalla presenza di
granuli molto visibili, pieni di renina.
• Tess muscolare liscio unitario forma invece un sincizio funzionale, come nel caso del cuore
Cellule mesangiali: pag.55
Per mesangio extraglomerulare si intende una struttura che si colloca tra le due arteriole afferente ed
efferente
Per mesangio intraglom si intende la struttura che circonda le 20 anse che dentro il glomerulo, si
collocano sostenendole e dando alle stesse una unità strutturale ed evitare che restino beanti.
Contengono actina e miosina, possono quindi contrarsi, e in questo modo modificano il diametro
dei vasi (sono assimilabili quindi ai periciti).Si dividono in extra e intraglomerulari.
IL SISTEMA RAS
1. Recettori AT accoppiati a canali a Ca volt dipendenti: attiva l’apertura dei canali Ca 2+, (è
un effetto metabotropico, muscarinico, più lento di quello ionotropico, nicotinico. Ca2+ è il
III messaggero quindi (I: AT II, II:cascata DAG-IP3). L’aumento di conc. di Ca fa
attivare delle chinasi, che causano proliferazione della cellula,ossia produz di
proteine=funzione riparativa-ipertrofia cardiaca, VEDI più AVANTI)
2. Fosfolipasi C: avviene attivazione delle fosfolipasi C, che trasformano il PIP2 in DAG e
IP3, il quale apre i canali al Ca del R.E, contribuendo ad aumentare il Ca intracell.
3. Fosfolipasi D: taglia fosfatidilcolina per rilascaire colina e acido fosfatidico.
4. Fosfolipasi A2: fosfatidilcolina convertita in acido arachidonico, convertito a sua volta in
prostaglandine e trombossani tramite COX.
5. (Adenilato ciclasicAMP).
La via 2,3,4,5 è accompagnata da proteine G.
In ogni caso l’effetto finale è l’aumento del riassorbimento di Na, la diminuzione dell’escrezione di
Na e quindi l’aumento del fluido extracellulare.
Effetti ANP:pag.83
L’aumento del volume del fluido extracellulare fa aumentare la pressione atriale (questo si verifica
solo in presenza di distensione acuta causata dall’ipervolemia, se si verificano invece cardiopatie
croniche, non si verifica più : CHF: congestive (o cronical )hearth failure: in questo caso il cuore
non è più sufficiente, non ce la fa più a pompare il sangue. Si parla di cardiomiopatia, dilatazione
del tess cardiaco.
Questo scatena il rilascio di ANP come detto, che scatena:
1. Maggior scorrimento del sangue midollare (per effetto di lavaggio dell’osmolarità
presente nel rene)
2. Effetto antireninico, con conseguente minor produzione di AT II, e quindi di aldosterone
3. Aumento del GFR,ma non riassorbimento
L’effetto finale, quindi di 1 e 2 è la diminuzione del riassorbimento tubulare di Na, che, insieme a 3,
causa una maggior escrezione di Na, e quindi di urina.
ANP=amiloride: pag.85-88
Il ruolo di ANP è aumentare Na nelle urine: come?
Si può confrontare al sua azione con l’attività dei diuretici, quali , per es. l’amiloride: il segmento
S3, riconosce il diuretico come esogeno: viene eliminato, liberato nel tubulo, e arriva fino al
segmento C4 in cui trova un recettore, che è un canale al Na che viene “tappato” dall’amiloride: lo
stesso canale viene bloccato da ANP.Na resta quindi nel tubulo e viene circondato di H2O: aumenta
così il volume di urina prodotta. (ricorda che ogni ione/molecola non assorbita si circonda di H2O).
Ovviamente l’uso dei diuretici deve essere sorvegliato, infatti bloccando Na all’interno del tubulo,
resta una carica +, il tubulo diventa meno negativo, e ciò ostacola la secrezione di H+. Le urine
sono meno acide, ma l’H+ resta nel corpo: rischio di acidosi.
L’ANP agisce:
1. Bloccando le chinasi
2. Facendo uscire Ca2+
Bloccando in tal modo l’azione vasocostrittrice di AT II.
• Parto e respirazione: fuori dal canale del parto, qualora il bambino non dovesse respirare
(quindi qualora non si verificasse l’attività del centro del respiro formatosi nel bulbo e nel
ponte) si verifica un’attivazione del sistema tramite una “via secondaria” : la mancanza di
O2 scatena acidosi, che come abbiamo visto provoca uscita di Ca2+ dalle cell, causa la
depolarizzazione dei neuroni, e ciò porta alla stimolazione del respiro. L'acidosi periferica
attiva i centri respiratori quindi.
• La CHF porta alla scomparsa del cosidetto effetto Bayliss, il cuore perde capaità contrattile
con conseguente incapacità da parte del cuore di var equivalere la gittata cardiaca al ritorno
venoso.In tale situazione di cronicità non si verifica più la secrezione di ANP. Problemi
relativi alla CHF: la perdita di funzionalità cardiaca provoca epatomegalia ed edema per es.
01.04
Azione renale di ANP:Pag.94
1.vasodilatazione rspetto ad:
○ arterie arquate.
○ arterie intelobulari.
○ arteriola afferente.
2.vasocostrizione rispetto alla arteriole efferente: l'ipotesi relativa a tale azione stimola le
pgf con azione vasocostrittrice, qundi di fatto la prostaglandina stravolge e inverte la normal
azione dell'ormone.
3.incrementa il coefficiente di filtrazione che altro non è se non un incremento della
perameabilità,rilassando il mesangio e dilantando i capillari.(aumenta la gfr).
4.in s2 ed s3 blocca il richiamo del riassorbimento isosomotico dell'acqua, di conseguenza
incrementa il soluto nel tubulo che viene a ripercuotersi a livello dell'ansa di henle per
esempio.
• 5.sembra non avere effetti in d2,d3. qui ha effetti invece bnp, che blocca l’azione di adh
(tramite prostaglandine, sembra). si ricorda che adh agisce qui stimolando la produzione di
acquaporine, incrementando la permeabilità della membrana. mentre nella corteccia l’h2o
esce “legata” al na+, grazie ad adh invece esce “libera”.
6.in segmento c3 si verifica blocco del canale sodio che consentirebbe il riassorbimento del
sodio nel tubulo, blocco del riassorbimento facoltativo di acqua tramite il blocco del canale
sopracitato.
Quindi complessivamente l'effetto è di incrementare il volume delle urine e la
concentrazione di sodio nella stessa.
7. agisce infine sui vasa recta, questi presentano un orientamento simile a quello del nefrone,
in particolare si tratta di una parte ascendente e di una discendente. Insieme ai tubuli del
nefrone crea il sistema di tubuli ad andamento in controcorrente, grazie a i quali il il rene è
capace di concentrare le urine.. la forma a forcina dei sistemi tubulari è la chiave per
comprendere tale funzione renale: questa consente infatti di creare un sistema di
riassorbimento passivo permettendo in questo modo un notevole risparmio di energia.
1.Aumento di GFR
3.Blocco dell’antiporto Na/H
4.Aumento di Na load a liv di ansa di Henle. Nel tratto discendente diminuisce il flusso passivo di
acqua.
5.Diminuzione di ipertonicità nell’interstizio midollare
6.Decrescita nell’efflusso passivo di H2O
7.Diminuzione nell’efflusso passivo di Na: meccanismo di intrappolamento di Na, grazie alla forma
a forcina: nei tratti iniziali gli ioni entrano nel tubulo, poi in quelli discendenti escono.
8.Aumento di carico di Na a livello di macula densaciò stimola lo storage della renina.
9.Inibizione del rilascio di renina
10.Inibizione del riass di Na dovuto alla alla diminuzione del livello di aldosterone ( a causa del
ANP).
11. Inibisce il simporto Na-Cl tiazide sensibile
12.Stimolazione del simporto Na Cl K, incrementando in tal modo la concentrazione dei 2 cationi
nel tubulo.
• Tiazide: bloccano i sistemi di simporto Na/Cl (glicoproteine). Non perturbano l’equilibrio
elettrico del tubulo come l’amiloride, che è acidogena, diminuisce la carica negativa, utile
per i pazienti in alcalosi quindi. La tiazide viene filtrata per 1/5 e per 4/5 secreta.
La riduzione della volemia, tramite diuretico, porta, se incontrollata, a riduzione di ritorno venoso,
di gittata cardiaca….l’apparato juxtaglomerulare fa attivare il RAS, e l’AT II fa eliminare il protone
nel tubulo prossimale: per ogni protone si produce l’HCO3-: si rischia quindi alcalosi.
Diuretici quindi come tiazide sono potenzialmente alcalogeni. Tutti i farmaci che agiscono nel
primo e ultimo tratto di nefrone sono acidogeni, quelli che agiscono in parte intermedia sono
alcalogeni.
In particolare:mentre nel tubulo prossimale la acetazolamide blocca la anidrasi carbonica e quindi
porta alla mancata escrezione del protone si ha acidosi; viene utilizzato in modo preferenziale per
esempio nel momento in cui vi sia una iperventilazione che porta ad alcalosi. Amiloride che
sappiamo blocca solo i canali sodio il tubulo diventa positivo e il protone non esce. I diuretici
intermedi agiscono invece su cotrasporti che non toccano la positività del tubulo, questi diuretici
presentano effetto opposto: il cloro resta nel tubulo con il sodio, aumenta la negatività del tubulo, il
protone esce più facilmente.
Barocettori-Volocettori pag.96
I volocettori percepiscono le variazioni del flusso ematico che arriva al cuore. Un aumento di VCE
farà aumentare il num di contrazioni del cuore (effetto tachicardico), questo perché i volocett
attivano sistemi nervosi che raggiungono alla fine i centri cardiovascolari a livello del bulbo.
I barocettori (carotide, arco aortico): scatenano invece bradicardia quando sono attivi (ossia se c’è
stato un eccesso di volume). Questo per garantire il mantenimento dell’omeostasi. I barocettori
presentano una capacità omeostatica molto grande, devono mantenere costante la pressione:
■ Se pressione aumenta causano vasodilatazione e minore contattilità.
■ Se pressione diminuiscevasocostrizione e maggiore contrattilità
La diversa stimolazione avviene in base ad una diversa modulazione della frequenza: in base alla
necessità si ha una stimolazione a frequenza diversa.
Articolo su ANP:pag.105
Pag 151: riassunto del ANP, 152: ANP
05.04
Tipi di edema:
• Edema centrale: quello cardiaco, in CHF (congestive (o cronic) heart failure) si verifica un
aumento del liquido interstiziale, e della ritenzione salina, dovuta al fatto che , se si riduce
capacità contrattile del cuore, si riduce gittata, press arteriosa e il rene, tramite Macula
Densa, xcepisce tale situazione come perdita di liquido: si scatena il RAS, che è
sodioritentivo, e aumenta la ritenzione di sale, e quindi VCE.Per evitare ciò bisogna evitare
l’assunzione di sale, utilizzare i diuretici x contrastare aldosterone, ritenzione sodica…E
infine uso della digitale.
• Edema perifierico:
1. da stasi venosa, ossia ostruzione delle vene
2. dovuto a malattia renale: per esempio per perdita di albumine-plasmaproteine
La situazione si aggrava da sola quindi per certi versi, si tratta di una situazione paradossale: c'è
tanta acqua nel corpo, ma poca acqua nel sistema circolatorio: è infatti assorbita dall'edema, il vce
travasa nell'interstizio. Si tratta di una situazione molto pericolosa, inoltre l'azione della pompa
linfatica è inefficace; la riduzione del liquido circolante stimola inoltre il rene ad attivare raaas
incrementando ancora di più il problema.
Per bloccare tale sistema si utilizzano spesso diuretici: amiloride o lasix (sodioperdenti) vs la
ritenzione sodica, o antialdosteronici. successivamente si tenta di “alleviare il cuore”, ridurre la
dilatazione cardiaca (tramite la digitale che aumenta la contrazione cardiaca) .
Feedback:
1. Feedback glomerulo-glomerulare: il glomerulo filtra finchè la press idrostatica interna è
superiore alla somma di press capsula+press oncotica.
Fig.4.8:
La press idrostatica resta ferma, perché c’è una resistenza a valle, mentre sale la pressione oncotica.
Perché le proteine si fermano, non passano e fanno aumentare tale pressione.
Quando la press oncotica raggiunge, sommata alla press della capsula, il valore pari a p idrostatica,
la filtrazione si ferma: punto di equilibrio, rappresentato dal feedback glom-glomerulare.
Se il fegato non produce proteine (per varie patologie per es), o se è denutrito, (disprotinemia) la
pressione oncotica è più bassa: per tutti il tragitto dei capillari ci sarà filtrazione. Ci sarà una
maggior GFR e quindi maggior preoduzione di urine. In presenza di una glomerulosclerosi e i pori
si sono chiusi viene meno la filtrazione.
3. Feedback tubulo glomerulare: relativo e correlato alla macula densa del sistema renina-AT:
se la MD percepisce una diminuzione del load di NaCl, si verifica il rilascio di renina,
contro una situazione di ipovolemia, per es.
Tali feedback sono fondamentiali per garantire il GFR, perché se non viene mantenuto si riduce la
clearance, la depurazione. Interessante notare che isolando un rene, si verifica una autoregolazione
del rene stesso, legata ai 3 feedback+ fenomeno di Bayliss
Pag.171
Ascisse: lunghezza del capillare glomerulare
Ordinata: pressione
La pressione idrostatica nel capillare glomerulare è praticamente costante. passaggio,nello schema,
da A a B, indica : se aumento la velocità di flusso nell’arteriola, ci sarà un maggior plasma
skimming: la pressione oncotica nel capillare glomerulare sale: è bene che si verifichi un aumento
della filtrazione dato che c’è un aumento della volemia.
• Eventuali calcoli-tumori in pelvi,vescica, ureteri, innalzano la pressione a livello della
capsula di Bowman, e ciò ostacola la filtrazione, fino ad arrivare alla fine ad un blocco
renale.
(BS:bowman space)
Glomerulosclerosi: pag.175
Infiammazione dei canali, dei diaframmi di filtrazione a livello dei podociti: quelli che rimangono
aperti, hanno un flusso con una velocità maggiore ciò però porta al fenomeno della reptazione, e
quindi proteinuria (che è strano, però dato lo stato patologico in cui si trovano i glomeruli). La
glomerulosclerosi aumenta nelle persone che hanno subito un trapianto renale. Nella glomsc. La
Kf si azzera.
Emoglobina: =0.03
Albumina: meno di 0.01 (sempre se non si verifica reptazione)
Mioglobina ed emoglobina: mioglob presente in fibre rosse (ricche in emoglobina) ( fibre bianche
invece sono rapide e si esauriscono rapidamente, hanno poca mioglobina)
• Sindrome da schiacciamento: in persone estratte da macerie si verifica insuff renale, perché
c’è una liberazione di mioglobina dai muscoli ai vasi. Si verificano dei tappi di mioglobina:
ciò arriva fino al glomerulo, e si rischia un blocco renale. Con una notevole assunzione di
acqua è possibile rimuovere questi coaguli.
1.Non c’è filtrazione, per es: nel caso delle globuline,fibrinogeno…(la clearance è =0)
2.Filtrazione:
A)Riassorbimento totale: molecole organiche, glucosio, aa, bicarbonati…anche in questo caso la
clearance è =0, se vengono tutti riassorbiti (la clearance NON è = alla filtrazione quindi).
B)Riassorbimento parziale: urea (usata da midollare del rene per il meccanismo di concentrazione
in controcorrente). 2/3 dell’urea vengono cmq eliminati, cleared.
C)Ultrafiltrazione: (pag.183): Se si vuole eliminare una molecola definitivamente, essa deve essere
SOLO ultrafiltrata:inulina (zucchero esogeno (polimero del fruttosio), creatinina (dal metabolismo
muscolare, è endogena).
• Grazie a tali sostanze è possibile valutare il GFR (125 ml/min), la clearance, (con questo
termine si intende il volume di plasma depurato dalla sostanza X in un minuto: ecco quindi
perché la clearance del gluc è =0).Si fa una infusione di inulina intravena, (ottima tecnica
ma lenta, ora si usa la creatinina): si preleva il plasma dopo un po’, fino a quando non
ottengo il valore di 0.5 mg per ml. Raggiunto questo punto costante, sospendo l’infusione e
raccolgo le urine: se l’inulina viene liberamente filtrata la sua conc del plasma sarà uguale a
quella presente nella capsula di Bowman. Dato che c’è assorbimento di acqua nei tubuli,
l’inulina si concentra, da 0.5 mg si passa a 10, poi fino a 60 mg di inulina per ml, nelle
urine. Tali valori derivano dal fatto che ogni ml inizale aveva una conc di 0.5 mg (125 ml
totali). PInulina X GFR = Uin X V Da qui posso ricavare il GFRGFR = (Uin X V)/Pin
. In definitiva il livello di concentrazione della inulina deriva dal grande riassorbimento di
acqua che è avvenuto a monte, infatti l'inulina non viene “toccata” ma è l'acqua ad essere
abbondantemente riassorbita.
E’ necessario che 132 millilitri di plasma passino attraverso il glomerulo per poter ottenere una
concentrazione di inulina di 60mg/ml.
Clearance:pag.185
• Se una sostanza viene parzialmente riassorbita come l’urea: x tali sostanze avviene un
parziale riassorbimento, quindi il volume di plasma depurato è inferiore, la clearance è
minore rispetto a quella di molecole solo ultrafiltrate.
• Se invece una sostanza viene filtrata e anche escreta, il volume di plasma finale sarà
maggiore:la clearance sarà quindi maggiore rispetto all’inulina. Questo vale epr es. nel caso
del PAI (1/5 filtrata, 4/5 secreta). Il volume di plasma sarà maggiore quindi, 625 ml/min.
(GFR X Ps) + T = Us X V
Da cui: T = Us X V – (GFR X Ps)
• m2: superfice della cute umana: attraverso la cute avvengono scambi regolatori con
l’ambiente circostante,anche di temperatura. Maggiore è il volume, maggiore sarà il calore
prodotto da un organismo (vedi elefante, che presenta un grande volume corporeo e una
scarsa superficie cutanea, di conseguenza ha un eccessivo isolamento termico, non riesce ad
eliminare il calore che viene prodotto con la massa; le orecchie dell'elefante sono
essenzialmente un termodispersore.
22.04
Determinazione della GFR:pag.193-194
• Oltre all’inulina si può utilizzarel’EDTA.
• Come tecnica di medicina nucleare si può usare il Cr51.
• In ogni caso la clearance della creatinina è la soluzione più comoda e conveniente. Se i
valori di creatinina aumentano a livello ematico, significa che probabilm.te c’è un danno
renale. La creatinina come già detto è un prodotto escreto dai muscoli, tra 0,6 e 1,2 mg/l;
l'aumento della creatinina sierica può essere estremamente importante per determinare la
presenza di insifficienza renale.(Si ricorda che la concentrazione di creatinina dipende da
età, peso corporeo, sesso (il testosterone, ormone anabolizzante aumenta la massa ossea e
muscolare), in genere quindi in base alla massa muscolare).
Caso 0: controllo
Caso 1: Se dilato arteriola afferente, aumento flusso e pressione,assistendo quindi a un incremento
di volume di sangue entrante nel glomerulo e ad un aumento di GFR.
Caso 2: se ho vasocostrizione di arteriola afferente, diminuisco flusso e pressione, nonché GFR
(freddo: vasocostrittore di arteriole, diminuisce il flusso a valle, ho mani pallide)
Caso 3: dilato arteriola efferente, diminuisce resistenza e pressione scendecalo di GFR, x il
discorso p=q X r
Caso 4: caso dell’angiotensina, che costringe l’arteriola efferente, riduzione di flusso, aumento
resistenza e quindi aumento la pressione, ergo aumento di filtrazione glomerulare,diminuisce il
flusso di sangue al rene.
Blocco renale:pag.207
Fig.4.10
In caso di pressione bassa ( 50 mm Hg), si può rischiare blocco renale, si verifica una notevole
caduta di GFR: come noto il gfr dipende ovviamente dalla perfusione renale e ne è proporzionale:se
il rbf scende da 1200 a 1000 come avviene nella albuminuria benigna da sforzo il gfr si riduce da
125 a 50 portando ovviamente ad decremento immenso della filtrazione. Se il RBF diminuisce da
1200 a 800 e il paziente presenti una pressione di 50 mm Hg, il gfr scende a 0, quando la pressione
idrostatica scende di 10mmhg non c'è più filtrazione in quanto la pressione idrostatica scende a 38,
non sufficiente a contrastare la pressione in entrata.
Equazione Gibbs-Donnan
(Cfr. anche biofisica)
(1=intracell)
All’equilibrio, nella parte della membrana che presenta gli anioni proteici si nota una maggior
quantità di cariche positive anche se c’è una elettroneutralità, invece nella parte della membrana che
non presenta anioni proteici la concentrazioni di cariche positive è normalmente minore.
Questa è in definitiva la ragione della differenza tra pressione oncotica (25 mm hg + 3 mm hg
dovuti al na : colloido osmotica + sodio) e colloido osmotica (solo proteica, 25 mm Hg).
Sostituendo :
R: 8.31 joule
T: 310 kelvin
F: 96500 coulomb
Fattore di conversione dal log naturali a decimali: 2,3
Si ottiene il valore di :
-97 mV (cfr slide per vedere tutti i conti): questo è un valore teorico, infatti K+ è richiamato dalla
pompa Na/K atpasi, in realtà c’è più K+ rispetto al valore teorico. Il valore reale è dunque meno
negativo proprio per tale ingresso di K+.
Pag.143
Oubaina: sta per glicoside cardiaco, fa accumulare K+ fuori dalla cellula.
P: sito fosforilativo per regolazione. Il trasporto degl ioni dipende dalla fosforilazione/defosf, che si
verifica con una velocità di circa 1000 volte al secondo. Nello stadio defosforilato, è affine a K,
altrimenti no.
• Cretinismo endemico: l'ormone tiroideo è importante per la stratificazione delle membrane
cerebrali e quindi manca lo sviluppo se manca iodio.
• Glicosidi cardiaci: derivati di digitali (potenziali veleni).
• Nell’insufficenza cardica si tenta di invertire l’antiporto Na-Ca tramite farmaci: si elimina
Na richiamando Ca (di solito fa uscire il Ca ed entrare Na).
• Se Ca esce, esce anche K e viceversa: pompe K+ Ca dipendenti: c’è una correlazione tra Ca
e K in questo modo quindi, tanto che so ho una ipercalcemia posso avere una iperkaliemia
• Deplezione di K, ipocaliemia e alcalosi: se non c’è potassio da far entrare, la pompa rallenta,
proprio perché non c’è K+ da far entrare.
Attivo: fenomeni attivi, invece, con uso di energia (trasp attivi 1-2-3…):
Pag.190
Tali informazioni sui carrier sono derivate dall’uso della florizina: ligando specifico per la
glicoproteina trasportatrice di glucosio, bloccandola. Grazie a questa affinità è stata definita
recettore alla florizina. Come detto essa importa due molecole:sodio che viaggia pro gradiente
elettrochimico generato dalla pompa sodio potassio e glucosio che viene spinto nella cellula. Il
Fisiologia renale-Federico Pippo-A.A.2008-2009-UniTs 57
meccanismo di funzionamente è flip flop con continue oscillazioni della molecola. il trasporto è
elettrogenico: viene infatti importato uno ione positivo.
Floretina: Glucosio per uscire dalle cellule e andare nell'interstizio, e quindi nel sangue, usa un
carrier (trasp. Facilitato) attivato dal gradiente del glucosio stesso. Questo carrier è bloccato dalla
floretina.
Aminoacidi e trasporto:pag.191-192
1.Aa carichi positivamente come per es la lisina,arginina, entrano facilmente, non c’è bisogno di Na
(dentro la cell è negativa) ma della proteina trasportatrice si (trasp II).
2.amminoacidi neutri o negativi presentano invece problemi in questo caso come per il glucosio: il
sistema funziona grazie alla presenza della Na K ATPasi, che si colloca nel dominio basolaterale
della cellula. Complessivamente i passaggi avvengono: il primo attivo in entrata, il secondo che
sfrutta il gradiente dell'amminoacido stesso.
• altre molecole amminoacidiche (ormoni ma non solo) non possono essere perse, devono
essere forzatamente riassorbite previa distruzione: l’orletto a spazzola contiene dipeptidasi
che scindono le microproteine dell'ultrafiltrato.
Tab. 7-1: sistemi di trasporto gradiente Na dipendenti: pompe Na K nella membrana basolaterale: si
genera un gradiente al Na sfruttato da un grandissimo numero di molecole, quali aa, zuccheri, ioni,
metaboliti organici…
Modalità di riassorbimento:pag.215
Via transcellulare e via paracellulare (tra le cellule) : vie di passaggio degli ioni:
transcellulare: attraverso la cell stessa (urea, H2O “legata”)
paracellulare: tra le cell, ci sono delle glicoproteine che fanno passare gli ioni (ioni che sono
sensibili a gradienti elettrici e di concentrazione come sappiamo).
Segmento D1: segmento diluente, perché l’epitelio è impermeabile ad H2O, gli ioni non sono
seguiti da H2O,(verificato con tecnica di stop flow): c’è l’antiporto 3Na 3K 6Cl- che garantisce
l’equilibrio elettrico complessivo (“la potente pompa Cl del segmento diluente”) di cui è stato
discusso in precedenti lezioni.
Furosemide (contenuta per es nel lasix) e bumetanide sono delle molecole che si legano a tale
antiporto , ecco come si è scoperta la presenza di tali simporti in questa zona. Restano nel tubulo gli
ioni, che si legano all’acqua (il D1 è impermeabile all’acqua!) Tali ioni non sono seguiti dall’acqua,
quindi ecco esplicato l’effetto diuretico di tale molecola.
In D1 quindi la preurina viene diluita, perché gli ioni, non seguiti da acqua, fanno si che il solvente
resti nell’interno. La soluzione diventa iposmotica.
Il segmento diluente (porzione spessa dell’ansa di Henle discendente) si trova tra la corticale e la
midollare : gli ioni vanno a caricare l’interstizio di ioni, e aumentano l’osmolarità.
Le cell possiedono l’anidrasi carbonica, diverse isoforme a seconda del tessuto-cellula esaminata.
La sua azione è : H+ + HCO3 H2CO3 e viceversa
Cotrasporto neutro: Na+ e Cl- oppure K+ e Cl- : non c’è differenza dal punto di vista elettrico,
sono tutti e 2 elettroneutri.
Pag.223
Quando viene filtrato il bicarbonato, l’ H+ si lega ad HCO3-,formando acido carbonico. In cell del
segmento S1 S2 S3 c ’è anidrasi carbonica, che trasforma H2O e CO2 in HCO3-, il bicarbonato che
torna in circolo, è un HCO3- neoformato nelle cellule. Il 90% del bic filtrato serve per tamponare il
H+. Dentro la cellula c’è un’altra anidrasi carbonica, di tipo secondo che riforma bicarbonato e
protone:il protone torna nel tubulo a tamponare ancora una molecola di bicarbonato filtrata
liberamente, mentre il bicarbonato neoformato viene reinviato nell'interstizio.
Pag.225 no
Malattia di Dent: rara forma genetica di alterazione dei trasportatori Tipi ca del tratto D1, sempre
“energizzata” dal Na. Tali geni appartengono a CLC family : Cl channels family, codificano per il
trasp attivo del Cl. La malattia di Dent può portare ad acidosi, perché ? se blocco i trasp del Cl-, il
bicarbonato non viene più riassorbito, manca il simporto Cl-,c’è quindi acidosi. Canali al Cl si
trovano anche nelle cell principali (targhet di ADH e aldosterone,assorbono Na rendendo il tubulo
più negativo, sono un sistema utile per eliminare le componenti acide dall’organismo tramite
apposite H+ ATPasi). Troviamo, sempre nel dotto collettore, anche le cell A e B (ricorda che le B
servono per eliminare bicarbonato, proteggono da alcalosi.
• Un’ipercloremia può creare alcalosi (aumentando negatività, c’è uscita di H+, con
fuoriuscita di HCO3-).
Altri esempi:
2.Una contrazione muscolare continua, genera iperkaliemia. In più, se si suda, si perde solvente: si
verifica ipernatriemia, la quale fa perdere acqua dalle cell avviene accumulo e concentrazione di
K nelle cell, quindi esce e da’ iperkaliemia a sua volta, come visto scatena acidosi.
IPERNATRIEMIA SCATENA IPERKALIEMIA.
3.Paziente iperventilante: andrà incontro ad alcalosi, per eliminazione di CO2: se avviene aumento
di bicarbonati, essi si accumulano nelle cell aumenta la negatività delle cellentra quindi
1.pompa Na K
2.Canali al K
3.Cotrasporto Na K
4.Antiporto K Cl
5.Antiporto K H
6.Canali canali K in zone intracellulari
Cell swelling: rigonfiamento cellulare può essere dovuto a ipernatriemia, che porta ad aumento di
H2O, per esempio a seguito di diminuzione efficienza pompa (causa avvelenamento o ipossiemia).
Se la cell si riempie di H2O, il K diminuisce la sua concentrazione, perché è aumentato il solvente:
avviene iperpolarizzazione, va a -80 per es. Ciò fa richiamare K+ipokaliemia da
iperpolarizzazione. Ho iperkaliemia da depolarizzazione invece se la cell si depolarizza, diventa
meno negativa:se c’è ipercalcemia, il Ca entra nelle cell, e quindi la cell si depolarizza: espelle K+:è
come nel caso di ipernatriemia,scatena iperkaliemia.
Se c’è aumento di pH, quindi alcalosi, l’HCO3- interviene per trattenere K: c’è una
iperpolarizzazione, e quindi ipokaliemia (alcalosi ipokaliemica)
Se il pH scende, si accumulano H+, quindi, avviene depol di cell, e quindi K+ esce, c’è acidosi
iperkaliemica aldosterone interviene per eliminare K, ma ciò come detto comporta una acidosi
(l’iperaldosteronismo mandando nel tubulo riduce negatività, e quindi la pompa a H manda fuori
meno H+).
L’aldosterone come sappiamo ha il recettore non sulla cell ma dentro la cell stessa: va a stimolare la
trascrizione di pompe specifiche per Na (early response) La late response è invece la trascrizione di
canali al k. ciò porta a secrezione di k e integrazione di na.
l’iperkaliemia scatena produzione aldosterone, viceversa l’iponatriemia:la ipercaliemia fa si che il
ca entri nella cellula, e ciò stimola la secrezione di aldosterone.
Calcio: pag.233-234
si tratta di un composto fondamentale soprattutto nell'infanzia per esempio nella calcificazione.
la produzione della vitamina d3: i raggi ultravioletti sono in grado di modificare il
7diidrocolesterolo rompendo un anello e formando il d3, questo:
nel fegato viene trasformato in 25idrossi colecalciferolo.
nel rene viene trasformato in 1,25 diidrossi colecalciferolo.
la trasformazione a livello del rene dipende da:
• fegato che produce il substrato.
ipocalcemia.
paratiroidi tramite pth.
insulina tramite il pancreas
prolattina che prepara la ghiandola mammaria alla gravidanza.
ormone della crescita o somatotropo che stimola l'assorbimento di calcio per l'allungamento
delle ossa.
Effetti di D3:
• ghiandola mammaria nella stimolazione alla produzione di latte.
placenta andando ad incrementare la calcemia del bambino stimolando la calcificazione.
richiama calcio dall'osso dove si colloca una riserva di circa 1 kg di calcio.
richiama calcio dal rene incrementando il riassorbimento.
richiama calcio dall'intestino stimolandone il riassorbimento, si tratta dell'unico fattore
relativo alla calcemia nell'intestino è essenziale la sua presenza nel latte per stimolare
l'assorbimento di calcio.
• Calcemia: fondamentale per regolare la formazione delle ossa e l’eccitabilità cellulare (in caso
di ipercalcemia si assiste a sindrome tetanica per IPERECCITABILITÀ CELLULARE). In
contrasto alla attività della tireocalcitonina che è ipercalcemizzante.
Calcio e nefrone:pag.235-236
Il calcio viene quindi maneggiato con attenzione nel nefrone: il calcio viene facilmente riassorbito
per la sua carica positiva, l'ingresso di calcio dal tubulo è gratuito per la sua minore concentrazione
della cellula. Il problema si verifica con la sua secrezione, che avviene tramite la presenza di Ca
ATPasi, sintetizzate e attivate grazie a incremento di Ca stesso, oppure tramite l'antiporto con il Na.
La stessa cosa vale per il magnesio.
Fosfati:pag.237-240
Magnesio:241-244
E’ simile al calcio: entra facilmente nelle cellule, tramite specifici canali, spontaneamente
(l'esistenza di tali ioni è nota per l'esistenza di agenti bloccanti come diidropiridina, e alla
somministrazione di tale composto segue magnesuria). E’ uno ione molto importante, in quanto è il
bicatione intracellulare, è il metallo che consente il funzionamento della pompa sodio potassio ed è
coinvolto in meccanismi enzimatici di vario numero. Viene espulso tramite Mg2+atpasi la cui
esistenza è ancora dubbia, e antiporto con Na.il 60% del magnesio:antiporto con il sodio: si tratta di
una glicoproteina energizzata dal gradiente sodio:il sodio entra e il magnesio esce. Tale sistema è
stimolato da tantissimi ormoni:PTH, calcitonina, glucagone, AVP, che attiva un sistema proteina g
stimolante gs.
La vitamina D3 stimola anche i magnesio per la costruzione del tessuto osseo. L'aldosterone che è
sodio protettivo, stimola il riassorimento sia di calcio che di magnesio,quindi iperaldosteronismo =
Ipernatriemia,ipercalcemia,ipermagesiemia,che danno acidosi. Inoltre inibiscono il sistema di
riassorbimento:elevati livelli di calcio e magnesio nel plasma portano all'attivazione di un sistema
di tipo proteina G inibente gi che abbassa il livello di riassorbimento di magnesio.
Pag.252-253
Dove si trova il sensore del VCE? La quantità di H2O viene regolata tramite :
1. Volocettori di atrio
2.Barocettori delle arterie
3.Osmocettori dell’ipotalamo (area preottica, in cui si trova un area osmosensibile).
Esperimento su ratti:pag.257
Microelettrodo nel nucleo paraventricolare della mamma ratta con tecnica stereotassica. Si
registrano i potenziali d’azione e il segnale digitale modulato in frequenza si trasforma in segnale
analogico modulato in ampiezza (istogramma PSH: istogr con colonne che crescono aumentando i
potenziali d’azione, posso qunidi vedere che ad una stimolazione elettrica corrisponde escrezione di
latte.
Su di un capezzolo si pone una membrana a pressione, collegata ad un trasduttore . Aumento di
scarica post stimolazione dei rattini (Trasduttore: elementi che trasformano una energia in un’altra:
misura la pressione di latte e la trasforma in stimolo elettrico, che viene misurato. ). Vengono
secrete ADH e ossitocina al momento della scarica. Se la gh mammaria non viene stimolata, non
L'ADH
AVP o ADH
AVP: arginin vasopressina o ADH: se si lega a recett V1 la sua azione vasopressica opera a livello
di arteriole aff e eff e a livello dei vasa recta.
Se si lega ai recett V2 ha effetto antidiuretico: diminuisce il volume urinario ovviamente, e in
particolare permette riassorbimento di H2O libera: riassorbimento facoltativo, a livello di tubulo
distale e collettore.
Nel diabete insipido (così denominato perché non dolce, non mellito, non c’è glicosuria) le urine
sanno da acqua, praticamente :si verifica ad esempio nei tumori della sella turcica, tumori di ipofisi
posteriore: provocano danni a ipofisi, non si verifica produzione di ADH (questa è la reale causa di
tale diabete)manca riassorbimento facoltativo, del 20% (30 litri dei 150) , quindi si verifica una
abbondante emissione di urina (15 litri di urina) . ADH quindi fa “risparmiare” 13.5 litri! Nel
diabete insipido con presenza di ADH: malattia in cui mancano i recettori per ADH.L’acqua fluisce
grazie ad una differenza osmotica tra intersitizio e tubulo: tale diff osmotica è creata da ansa di H,
mediante meccanismo del gradiente osmotico legato al meccanismo della controcorrente. (gradiente
osmotico cortico-midollare). E’ un acqua libera, non legata a ioni, passa grazie alle acquaporine.
E’la forza osmotica generata dal segmento D1 che consente l'espulsione, mentre la
permeabilizzazione della membrana è generata dalla azione dell'ADH.
ADH appartiene al sistema RAS come sappiamo, per certi versi appartiene ai sistemi di emergenza
(RAAAS), ma aldosterone e ADH sono presenti anche in condizione fisiologica. E’ comunque
ovvio che in casi di emergenza ci sia una iperproduzione di tali ormoni.
ADH viene attivato da AT II, in un punto in cui manca BBB, e troviamo invece i pituiciti.
Ovviamente la perdita di VCE deve essere compensata da maggior produzione di ADH,
recuperando H2O, “bevendo dalle urine” ossia recuperando acqua da riassorbimento. E’ il cosidetto
fenomeno di disinibizione della secrezione, ossia blocco dell’inibizione, “avviamento” quindi!
Se c’è stimolazione dei volocettori e barocettori invece, vuol dire che c’è troppo VCE, quindi si
deve inibire ADH affinchè si verifichi diuresi.
Azione dell’ADH:pag.259-264
L’ADH si dirige verso i suoi recettori, i V2 (ovviam dal lato della membrana basolaterale, dei dei
capillari peritubulari)prot. G sub alfa GTP adenilatociclasi cAMP attivazione
chinasiaumento della produzione delle acquaporineaumento di idrofilia della cell.
C'è sempre un sistema di turnover,quanto viene esposto poi viene anche eliminato:l'acquaporina
viene portata in una vescicola e quindi degradata in forma di amminoacidi che vengono riutilizzati.
Effetti di AVP:pag.265
In midollare del rene sono prodotte prostaglandine (imp in infiammazione, azione paracrina, ossia
vicina al luogo di secrezione, le PGE sono vasodilatatrici, le PGF vasocostrittrici). Sono in
collaborazione con AVP, argininvasopressina, per mantenere l’omeostasi.
AVP se recepite dai recettori V1 provoca vasocostrizione, ma allo stesso tempo stimola sintesi PGE
che porta a dilatazione, per mantenere omeostasi.
Se viene recepita da V2, provoca sintesi di acquaporine:anche qui c’è controllo opposto, avviene
cioè inibizione di ADH.
Recettori di AVP:pag.266
v1:glomerulo.
○ vasa recta.
○ interstizio midollare.
v2: strutture atte alla esposizione delle acquaporine, in particolare nell'area del tubulo contorto
distale.
EMODINAMICI:
1.Volume di sangue totale effettivo (discorsi sui “depositi di sangue in fegato,milza…)
2.Postura (i discorsi sulla lipotimia, posizione ortostatica e clinostatica…)
3.Emorragia interna o esterna
4.Deficienza o eccesso di aldosterone: se c’è ipoaldosteronismo, ci sarà una bassa pressione, a causa
del nesso aldosterone-Na-H2O e quindi stimolazione di ADH, e viceversa, con iperaldosteronismo,
c’è una situazione di ipertensione. (ovviamente la macula densa reagirà, e bloccherà il RAS)
5.Gastroenteriti (diarrea e perdita di VCE)
6.CHF: insuff cardiaca congestizia (cronica causa dilatazione di camere e no secrezione di ANP, c’è
intervento però dei volocettori; acuta: si secrezione)
7.Cirrosi: avviene una “sovversione” del fegato, e quindi anche della produzione di proteine: danni
epatici si ripercuotono sulle proteine e quindi sulla circolazione: meno proteine vuol dire edemi,
PRESSIONE SANGUIGNA:
1.Ipotenzione ortostatica (solito discorso posizione clino/ortostatica)
2.Reazione vasovagale:abbassamento della pressione cardiaca, attiva quindi ADH: la diminuzione
di frequenza fa ridurre il flusso, e ciò viene percepito come diminuzione di VCE .
• In caso di attività fisica improvvisa, c’è inibizione del sistema tonovagale, e ciò è
tachicardizzante. Poi interviene il sistema simpatico che incrementa tale tachicardia. La
reazione vasovagale è un incremento dell’attività del vago, che porta al blocco del
cuore:possono succedere 2 cose: il blocco del cuore o la cosidetta “fuga dal vago”: il fascio
di His può sfuggire all’azione inibente del vago, (per esempio a seguito di una forte
emozione,oppure di una intensa stimolazione dolorifica, fisica). In situazioni normali il
vago, una volta attivato, porta a rallentamento del ritmo cardiaco, abbassamento pressione,
lipotimia e incremento di secrezione ADH per aumentare VCE.
EMETICI:
1.Morfina, farmaco analgesico che agisce sulle vie del dolore in particolare sulle lamine I e II: l'area
postrema si accorge della presenza di questo tipo di farmaci capaci di generare stimolazione al
vomito.
2. cinetosi: : si tratta di sensazioni legate ad una interconnessione vestibolovagale che attiva l'area
del flocullo e stimola prima la nausea, che “predice” la perdita di liquido che può scatenarsi con il
vomito, successivo.
3.Chetoacidosi diabetica, ossia stato di emergenza che fa attivare RAAAS
5.Ormoni: colecistochinina, che fa contrarre la cistifellea, avviene maggior svuotamento di bile
6.Glucopenia: diminuzione della glicemia: scatta il sistema RAS, perché siamo in uno stato
d’emergenza. Stesso effetto con iperinsulinemia.
(il 2 deossiglucosio entra nelle cell ma non subisce stesse modifice del glucosio, è usato
sperimentalmente per innescare per es tali condizioni fisiologiche)
ALTRI:
1.Stress (attivante RAS)
2.Temperatura
3.Angiotensina
4.PO2,PCO2,pH
5.Farmaci vedi tab dopo Pag.269 Farmaci e ormoni che hanno effetto su secrezione di
vasopressina: nicotina, insulina,alcol (blocca secreziione ADH) , epinefrina…
IL SISTEMA IN CONTROCORRENTE:
Vasa recta: la cui funzione è quella di nutrire la midollare: la forma a forcina è strettamente
funzionale:
nella parte discendente si verifica espulsione di sostanze nutritive ed acqua, nella parte ad ansa la
concentrazione di proteine è massima, nella parte ascendente il sistema riassorbe sostanze in virtù
della pressione oncotica elevata tanto che nella parte appena successiva alal rete capillare si assiste
ad un recupero della pressione oncotica iniziale, e nella parte superiore la pressione oncotica è
ancora minore, infatti il capillare riassorbe. Si verificano i cosidetti meccanismi in controcorrente,
in cui nel tratto discendente (DVR) avviene concentrazione delle proteine dovuta alla rimozione di
H2O, e viceversa nel tratto ascendente (AVR) senza il quale le proteine “scivolerebbero” via nel
vaso.
Pag.274
Come detto l’ansa di Henle lavora in sensi opposti: il tratto discendente è impermeabile ai soluti ma
permeabile ai solventi, quello ascendente è impermeabile ai solventi ma permeabile ai soluti.
La forma a forcina genera iperosmolarità perché la branca ascendente prende ioni e li scarica nella
midollare, soprattutto il D1, mentre la branca discendente assorbe il soluto e arriva ad incrementare
la sua concentrazione. L’interstizio, la midollare sono iperosmotiche grazie ad ansa di Henle quindi.
Il rene quindi prima diluisce l'urina di modo da consentire a livello dei segmenti C successivi una
ulteriore concentrazione delle urine:si diluiscono le urine nel tubulo ascendente. Nel dotto collettore
ci sono le acquaporine che nella discesa spingono l'acqua verso l'esterno per due meccanismi:
○ permeabilità all'acqua.
○ iperosmoticità della midollare.
Tutto gratuitamente, si tratta di un meccanismo che consente di concentrare le urine senza spendere
energia e soprattutto in modo libero, cioè regolabile.
la concentrazione finale delle urine di fatto dipende dalla genesi del gradiente cortico midollare
ovviamente, non sarebbe possibile altrimenti.
La concentrazione delle urine è quindi un fenomeno passivo, dovuto al richiamo d’acqua operato
dalla elevata concentrazione di soluti a livello dell’intertizio. Non esistono quindi pompe
ATPasiche che farebbero disperdere un sacco di energia. Il rene comsuma in effetti una quantità
infinitesimale di ossigeno rispetto a quello che consumerebbe se vi fosse un assorbimento attivo di
acqua.
L’ADH non fa altro che attivare tale sistema-L’urea aggiunge un’ulteriore quota per aumentare
l’osmolarità a livello dell’interstizio (meccanismo dell’urea).
Le cell interstiziali hanno ovviamente bisogno di nutrimento: viene fornito dai vasa recta, anche essi
a forcina: prima del loop, abbiamo una conc. di 900 milliosmoli, si “carica”, poi su tratto ascendente
si “scarica”. Non si “porta via” il gradiente, (ciò avverrebbe se la forma fosse retta, non a forcina).
Quindi riusciamo sia a nutrire la midollare, senza eliminare il gradiente osmotico: infatti nella parte
discendente si verifica acquisto dell’osmolarità e riversamento dei nutrienti, nella parte ascendente
avviene perdità di osmolarità e riversamento di ioni di nuovo alla midollare. I vasa recta hanno
quindi la funzione omeostatica, quindi.
I vasa recta spuri subiscono tutti gli agenti pressori del glomerulo, tutti gli ormoni per es (si ricorda
che provengono dalle arteriole efferenti dei nefroni juxtamidollari).
I vasa recta veri, originandosi dalle arterie arciformi, sono preglomerulari: se c’è un aumento della
pressione arteriosa, i vasa recta spuri subiscono l’autoregolazione, quelli veri no, e quindi se
aumenta la pressione nel rene il flusso degli spuri resta costante, mentre nelle zone preglomerulari
non c’è autoregolazione, i vasa recta vengono perfusi a maggior flusso si porteranno così via una
maggior quantità di soluti, hanno una funzione di lavaggio del gradiente, il rene è “alleato” del
paziente. Ci sarà quindi una maggior produzione di urine, se i vasa recta portano via gli ioni, il
gradiente osmotico corticomidollare diventa minore, ci sarà una minor tendenza dell’acqua ad
essere richiamata. E’ un sistema a feedback.
L’apparato juxtaglom è attivo nei casi di ipoperfusione renale invece (è più sensibile all’ipovolemia,
vedi il sistema RAS)
Pag.278
Fig: 12-10
S1,S2,S3 H1 sono permeabili all’acqua, H2,D1 no, dotti collettori: aumenta permeabilità all’acqua
solo se c’è ormone antidiuretico.
Tutto il sistema dei tubuli è creato di modo da poter gestire al meglio quel 20% di riassorbimento
facoltativo che è essenziale al controllo della volemia. il meccanismo di scambio nei vasa recta è
uno dei fattori capaci di diminuire la natriemia.
L'EQUILIBRIO ACIDO-BASE
1.Ca,K e H+:
Squilibri del bilancio elettrolitico: Pag.179
Ormone paratiroideo: attivante AT II, stimola gli osteoclasti, e ciò aumenta la calcemia.
Il Ca aumenta a livello extracell, e tende ad entrare nella cell. E’però carico positivamente, e riduce
la negatività: la forza di nerst relativa ad attrazione del K+, si riduce: ciò porta a iperkaliemia.
• Ipernatriemia, iperkaliemia e ipercalcemia sono correlate tra loro.
Se aumenta la conc di K, la ghiandola surrenale libera l’aldosterone, che lo fa eliminare nel tubulo
collettore. Il K si accumula nel tubulo, e ciò inibisce il rilascio di H+: questo comporta acidosi
quindi, un abbassamento del pH. L’aumento di calcemia può avere così notevoli conseguenze, la
quantità di calcio extracellulare è strettamente legata a sbilanci elettrolitici di sodio e potassio.
2.Iperparatiroidisimo e iperkaliemia:
Iperparatiroidismo: molta secrezione di paratormone: notevole liberazione di Ca, ed entrata dello
stesso nella cell il K+ quindi uscirà da essa, portando a iperkaliemia.
3.Alcalosi e ipokaliemia:
Alcalosi porta ipocaliemia:incremento alcalosi tissutale produzione di HCO3-incremento della
negatività cellulare perchè entrano bicarbonatiincremento dell'ingresso di potassio nella cellule
4.Ipernatriemia: dovuta per es. a grande perdita di solvente (per es: sudorazione): aumento di
natriemiaosmocettori percepiscono questa variazionesete. Se non è possibile bere, Na richiama
H2O dalle cellule Il K+ aumenta invece all’interno delle cell (ipercaliemia cellulare)deve però
uscire poi, e ciò porta ad una iperkaliemia extracellulare.
5.Acidosi da iperkaliemia:
H+ entra nella cell60 mV, diminuisce la carica negativail K+, che prima era trattenuto dalla
carica negativa si concentra ed esce dalle cellule,portando ad iperkaliemia.
6. Alcalosi e ipocaliemia:
cell: -70 mV: In presenza di alcalosi c’è molto HCO3- fuori dalla cell, ed esso tenta di entrare
dentro la cell: cell passa a -80 mV: per bilancio di cariche, il K+ tende ad uscire di meno: ecco
perché si verifica ipocaliemia.
Pag.181 solito discorso del feedback glomerulotubulare
L’acidificazione quindi si verifica a livello distale, perché ci sono pochi bicarbonati, che sono
invece presenti prima. Il pH finale si aggira a 6,3.
Il pH minimo è 4,5: la pompa protonica lavora se c’è un tubulo negativo: la pompa protonica “si
inceppa” se ci sono troppi H+, il tubulo è meno negativo.
Un ph di 8,0 o vicino a tale valore può per esempio essere dovuto alla presenza di potassio ematico:
la presenza di potassio inibisce l'espulsione del protone nelle urine. Il K+ viene escreto nel tubulo e
si associa all'NaHPO4- formando NaKPO4, che non presenta acidità e di conseguenza il pH si alza.
• Se un paziente è in grave acidosi, l’enzima glutaminasi viene stimolato dall’acidosi , ecco un
utile meccanismo per tamponare questa grave situazione.
• Ipercapnia: acidosi (aumento di CO2)
TA: titolable acidity: la titolazione si ricorda è l’aggiunta graduale di una base a un acido. NH3=
base, H+ = acido.L'acidità titolabile è il nome che viene utilizzato per definire il metodo di
formazione dell'h2po4- a partire da hpo4-- e un protone; L’acidità non titolabile invece è l’ acidità
assorbita dalla ammoniaca con formazione di ammonio che non è titolabile.
Nei vegetariani si formano sali doppi di K e Na (NaKHPO4 e non NaH2PO4 per es. ), perché la
dieta ricca di vegetali è ricca di K+: le urine sono alcaline.
Alcalosi ipocaliemica con urine acide: sappiamo che l'aldosterone stimola, in mancanza di potassio,
l’escrezione di H+, con conseguente formazione di bicarbonati che vanno nel sangue.
Nell’ipercaliemia da acidosi invece si verifica secrezione del potassio, incrementa la positività del
tubulo e si assiste ad acidosi per difficoltà di secrezione del protone. L’acidosi porta sempre a
iperkaliemia, infatti si elimina H+, senza eliminazione di K+. Vale anche il contrario, l’iperkaliemia
porta ad acidosi.
In acidosi c’è rallenatmento pompa Na-K: tale pompa manda fuori Na ed entrare K: se c’è un
rallentamento, si verifica un minor riassorbimento di K, che resta in interstizio, e si verifica
iperkaliemia. Na resta nelle cell, la cell si deporalizza quindi.
Con ipercaliemia si rallenta la pompa protonica, e quindi c’è acidosi.
Lo ione ammonio e l'ammoniaca riversati nell'interstizio possono subire due destini differenti:
(trapping):se si collocano nella parte profonda della midollare vengono assorbiti dal tubulo
collettore ed espulsi con le urine, mentre se si collocano nella parte più superficiale della midollare
possono essere:prelevati da uno dei vasa recta, prelevati dal tubulo collettore nelle sue parti più
superficiali ed entrare a far parte dei sistemi di concentrazione controcorrente.
Interessante il legame tra muscoli, glutamina e acidità: i muscoli contribuiscono alla genesi della
acidità: maggiore è la massa muscolare, maggiore è l’acido prodotto: idem per la glutamina,
maggiore è la sua produzione, che dipende dalla massa muscolare, maggire sarà la capacità
protettiva del pH.
E’ una sorta di autocontrollo del muscolo quindi.
Riassumendo:
una iperventilazione porta a:
○ eliminazione della CO2.
○ calo dei protoni presenti nel sangue.
alcalosi.
una ipoventilazione porta a:
○ incremento della CO2.
○ incremento dei protoni presenti nel sangue.
acidosi.
calo del pH porta a:
○ perdita di bicarbonati.
iperventilazione compensatoria
incremento del pH porta a:
○ perdita di protoni.
ipoventilazione compensatoria.
Pag.312-313 RIASSUNTI
I SOLUTI BIOLOGICI
Sodio:
Circolo del sodio: pag. 314
Riassorbito tramite un gradiente tempo, quindi più sale si assume, e più viene perso, sia con urine,
sia con feci, sia con sudore (per lo meno sudore inizale, poi si riduce la concentrazione di sali: le gh
sudoripare eccrine predisposte sulla cute glabra per espellere il sudore,controllando in tal modo la
tempreatura ( quelle apocrine danno l’odore della persona). Le gh eccrine hanno recettori ad ADH e
aldosterone, ecco perché varia la salinità del sudore, dato l’effetto sodioritentivo.
Una dieta iposodica è essenziale per esempio per il controllo della pressione, in particolare
ricordiamo che cibi pericolosi per contenuto di sodio sono cibi in scatola,cibi conservati sotto
sale,salumi…
Na e apparato gastroenterico:pag.319
Piloro: sfintere, giunzione tra antro dello stomaco e bulbo duodenale. E’ solitamente chiuso, con
molta forza.
Perché diarrea e vomito fanno diminuire VCE?
Liquido salivare, gastrico, duodenale: 10 l, di cui 8 litri riassorbiti n digiuno e ileo, prima di arrivare
nel colon: anche esso riassorbe, 1800 ml. Le feci alla fine ne contengono 200 ml.
Con diarrea ci può essere grande perdita di Na, perché in pancreas, ileo, difiuno, bile, duodeno, c’è
molto Na: si può quindi scatenare iponatriemia e quindi ipovolemia, nonché acidosi per perdita di
bicarbonati.
Potassio:pag.321-322
Da 3,5.meq-4,5 meq
normalmente è di 4meq.
Dopo assunzione di cibi ricchi di potassio, si “accorgono” del loro ingresso sia la surrenale, sia le
cell beta del pancreas: aumenta produzione di insulina. Altri ormoni quali epinefrina, aldosterone…
riducono K in sangue. Insulina attiva pompa Na K, aumentando il gradiente al Na. L’aldosterone fa
perdere K o mandandolo nelle cell o facendolo eliminare dalle urine. L’asse intestino fegato vena
porta rene è capace di valutare il livello di potassio con la dieta e inviare stimoli appropriati al rene.
Iporosmolarità: una iperosmolarità può essere provocata da una ipernatriemia da esercizio fisico,
l'acqua esce dalle cellule e il potassio dentro si concentra e porta ad acidosi.
Pag.323-324
Esempi con cui aldosterone ci difende da iperkaliemia, o mandandolo nelle urine o dentro le cellule.
L’incremento della negatività del tubulo porta ad attrazione del potassio qundi ulteriore ipocaliemia,
stimola anche ovviamente la perdita di protoni tramite la pompa protonica stessa.
Nel tubulo collettore il potassio viene riassorbito sotto il controllo, come noto, dell'aldosterone:+
aumenta aldosterone, e più c’è secrezione di K. Aldosterone, in caso di ipercaliemia forte secerne
potassio con le urine.
L’iperaldosteronismo primario è acidogeno, per i discorsi sulla minor negatività del tubulo.
L’iperaldosteronismo può essere dovuto ad un problema legato al controllo dello stimolo della
produzione di ACTH: normalmente i due sistemi di bilanciano: l’ipocaliemia correttiva rispetto alla
acidosi stimola il blocco della secrezione di aldosterone, è quindi un sistema a feedback che
controlla in automatico la azione dell’aldosterone: più potassio viene eliminato, meno agisce
l'aldosterone.
Calcio:pag.326-327-328
Ca legato: 2 meq/l
Ca libero: 2.5 meq/l
Ca totale: 4.5 meq/l
Come viene trattato il Ca dal nefrone?Filtrato in 9000 mg al giorno. Esistono delle calcio ATPasi
nel tubulo prossimale, nella faccia della cell che “guarda” il sangue. Poi c’è l’antiporto tipico delle
cell cardiache, Na-Ca. (PTH è acidogeno perché blocca l’antiporto Na H: generando natriuresi
favorisco riassorbimento di Ca- Inoltre nel D1 stimola l’attività della pompa Cl, incrementa
l’assorbimento del Cl che elimina cariche negative che tratterrebbero Ca.)
I diuretici quali le tiazidi obbligano le cell ad attivare il simporto sodio calcio. Al contrario di lasix e
furosemide le tiazidi sono calcio risparmatrici. Sono alcalogene, perché agiscono in mezzo del
nefrone, ma sono più blande perché non sblianciano il calcio.
• Ca è imp come 3 messaggero (in particolare in memoria a breve termine).
• Gli anziani hanno una statura minore a causa di osteoporosi, che “corrode” le ossa
Fosfati: 329-330
Conc: la metà del Ca, 2,3 millieq (fosfatemia metà della calcemia).
85% nelle ossa.
1% cellulare.
14% intracellulare.
Perso con:
urine = 900mg/d.
feci = 500mg/d.
Magnesio: pag.332
67% nelle ossa.
31% nelle cellule.
2% nel plasma = 1,5-2,5 meq/l , la metà del calcio.
Effetti:
Sta nelle cell, è il catione bivalente intracell. Na K ATP asi sono metalloenzimi: Mg è un
importante cofattore.
E’antagonista del del Ca, lo modula.
Forse esistono delle MgATPasi, ma non si sa bene.
Mg come Ca usa trasferimento di Na, ma non ci sarebbero antiporti.
E’ presente un po’ in tutti i cibi.
PTH: è anche ipermagnesemizzante, come ipercalcemizzante (sono cationi bivalemnti).
Il lasix riduce sia Ca, ma anche Mg , come effetti collaterali.
I diuretici:
Spironolattone: diuretico che agisce sulla faccia del tubulo, viene secreto in S3, va a bloccare
l’effetto di aldosterone, è un antialdosteronico: non riassorbendo Na, riduco il VCE. Però, se l’Na
resta nel tubulo, la pompa H+ riduce la liberazione di H+: i diuretici sono quindi potenzialmente
acidogeni.
Amiloride: è anch’essa acidogena, perché blocca ingresso di Na nella cell a livello di tubulo distale,
con conseguente natriuresi,ma attenzione, il tubulo diviene meno negativo, quindi da stare attenti
alla “ritenzione” di H+acidosi!( utile nei pazienti in alcalosi quindi)
Le tiazidi sono più sicure, perché bloccano il simporto Na Cl, infatti restano nel tubulo sia cariche +
sia - , non altero l’elettrofisiologia del tubulo. Obbligano le cell ad attivare il simporto sodio calcio.
Al contrario di lasix e furosemide le tiazidi sono calcio risparmatrici.
I diuretici assunti senza controllo medico sono molto pericolosi:natriuresi = diuresi = riduzione del
vce. Qualora la riduzione di vce avvenisse in eccesso si va ad abbassare la gittata cardiaca e
pressione arteriosa in modo eccessivo: interviene l'apparato juxtaglomerulare, cala la pressione nel
rene e si scatena il raaas che va a: angiotensina stimola l'eliminazione del protone nella urina con
conseguente alcalosi- c’è scambio con il sodio, e ciò tutto quanto stimola crescita volemica.
Pag.245-246
1.Tiazidi: bloccano il cotrasporto sodio cloro.
2.Amiloride: blocca il riassorbimento di sodio stimolato dall'aldosterone.
3.Derivati della sulfonamide:acetazolamide: blocca l'anidrasi carbonica e quindi blocca il
riassorbimento di HCO3- con i relativi ioni associati:si usa in caso di alcalosi perchè stimola la
eliminazione di basi, in caso contrario può portare a acidosi. E’medialmente potente, principio
attivo per es del diamox.
Fisiologia renale-Federico Pippo-A.A.2008-2009-UniTs 84
Clorazide: blocca il simporto sodio cloro, è moderatamente potente.
Furosemide, blocca “la potente pompa cloro” o simporto cloro potassio sodio che si colloca nel
D1:molto potente, principio attivo del lasix: ogni ione che resta nel tubulo è accompagnato da
acqua, agisce su acqua vincolata a ioni quindi .
Antialdosteronici: spironolattone, potente ma pericoloso, può produrre acidosi per il fatto che
abbassa la positività del tubulo.
Derivati dell’amiloride, potente ma anch’essi pericolosi. In generale: agiscono sul tubulo e su
processi di escrezione di acqua vincolata.
Pag.180
Il cuore non riesce a smalitire il flusso che arriva ad esso, non riesce a trasformarlo in gittata
cardiaca. Se si riduce tale gittata diminuisce anche la pressione arteriosa: la MD si accorge di ciò, e
si verifica quindi lo scatenamento del sistema RAAAS: avviene vasocostrizione di a.la efferente,
facendo aumentare Δpress: (nei capillari peritubulari si diminuisce il ΔP, facendo aumentare la
differenza tra esso e Δπ). Aumenta così il GFR, incrementa la pressione osmotica dei capillari
peritubulari con aumento di assorbimento. Le proteine che si accumulano maggiormente faranno
recuperare un maggior quantitativo di liquido.
Cenni sul Sistema Nervoso:
SN: diviso in:
1.SNC: mid spin (detto anche settore segmentario data la sua organizzazione in metameri),
encefalo, a sua volta diviso in tronco, parte soprasegmentale e cervello (dienc e telenc)
2.SNP: nn cranici e spinali
SN autonomo: innerva i visceri, non dipende dalla volontà. Suddiviso in simpatico e parasimpatico:
il primo comanda gli stati di emergenza, (fight or fly):
• Aumento freq cardiaca
• Aumento vasodilatazione
• Iperventilazione
• Iperglicemia
Si verifica una dicotomia tra tali componenti, sono in opposizione tra loro.