• IL TERMINE DIRITTO IDENTIFICA UN SISTEMA DI REGOLE

FINALIZZATO ALLA COMPOSIZIONE DEI CONFLITTI DI

INTERESSE CHE SORGONO TRA SOGGETTI; QUESTE REGOLE
SONO CORRELATE FRA LORO POICHÉ CONCORRONO INSIEME
AD ASSOLVERE UNA FUNZIONE COMPLESSIVA E PERCIÒ NON
OPERANO MAI IN MANIERA ISOLATA.
• IL SISTEMA DI REGOLE DEL DIRITTO NON È L’UNICO
ESISTENTE, MA ANZI CONVIVE CON ALTRI, COME QUELLO
CHE SI BASA SULLA MORALE, SUL BUON COSTUME O SULLA
RELIGIONE; NON SEMPRE PERÒ, LE REGOLE DI UNO
COINCIDONO CON LE REGOLE DELL’ALTRO.
 IL DIRITTO O I DIRITTI

«IL DIRITTO QUAL È, QUELLO DEL VINCITORE O QUELLO DEL

VINTO, QUELLO DI CHI VUOL MANTENERE LE PROPRIE
LEGGI, O QUELLO DI CHI VUOL INSTAURARE UN ORDINE
NUOVO IN LUOGO DELLE LEGGI ABBATTUTE?»
PIETRO CALAMNDREI
• IL DIRITTO IMPONE L’OSSERVANZA DELLE PROPRIE
REGOLE (SANZIONI CORRISPONDENTI ALLE VIOLAZIONI
DI REGOLE E NORME). PER QUANTO RIGUARDA LA
LEGITTIMAZIONE DEL DIRITTO, DA UN PUNTO DI VISTA
FORMALE, SI PUÒ DIRE LEGITTIMATO DALLE AUTORITÀ
CHE LO CREANO E LO APPLICANO, MENTRE DA UN PUNTO
DI VISTA SOSTANZIALE, È LEGITTIMATO DAL CONSENSO
DELLA MAGGIORANZA DI COLORO CHE VI SONO
SOTTOPOSTI, IN QUANTO IL DIRITTO È ESPRESSIONE
DELLA SOCIETÀ IN CUI VIGE.
 DIRITTO E SOCIETÀ

«IL DIRITTO NON È NECESSARIAMENTE COLLEGATO AD UNA

ENTITÀ SOCIALMENTE E POLITICAMENTE AUTOREVOLE, NON
HA PER REFERENTE NECESSARIO QUEL FORMIDABILE
APPARATO DI POTERE CHE È LO STATO MODERNO, ANCHE SE
LA REALTÀ STORICA CHE CI HA FINO AD OGGI CIRCONDATO
OSTENTA IL MONOPOLIO DEL DIRITTO OPERATO DAGLI STATI.
IL REFERENTE NECESSARIO DEL DIRITTO È SOLTANTO LA
SOCIETÀ, LA SOCIETÀ COME REALTÀ COMPLESSA,
ARTICOLATISSIMA, CON LA POSSIBILITÀ CHE CIASCUNA DELLE
SUE ARTICOLAZIONI PRODUCA DIRITTO»
PAOLO GROSSI
 IL DIRITTO PLURALE E
SINGOLARE

LA POLIEDRICITÀ DEL DIRITTO TROVA UN PUNTO DI

CONTATTO FONDAMENTALE NELLA COSTITUZIONE CHE
«INTEGRA LA PLURALITÀ DELLE FONTI E GARANTISCE
L’INTEGRAZIONE DEL PLURALISMO SOCIALE» (PIETRO
PERLINGIERI)
CHI È IL GIURISTA?
UNA CORRETTA RISPOSTA ALLA DOMANDA RICHIEDE DI
SPOGLIARSI DA UNA VESTE CHE IMPONE UNA
VALUTAZIONE FORMALISTICA DEL DIRITTO PER
INDIVIDUARE IL MODO DI MEGLIO RISPONDERE ALLE
ESIGENZE CHE PONE LA SOCIETÀ. SOLO IN TAL MODO E
POSSIBILE ATTRIBUIRE AI I GIURISTI, E QUINDI AGLI
AVVOCATI, AI MAGISTRATI E AI NOTAI UNA FUNZIONE
RILEVANTE MA DIFFICILE CHE CONSISTE NEL DARE
CENTRALITÀ ALLA PERSONA, NEL COGLIERE I PROBLEMI
EFFETTIVI DELLA COLLETTIVITÀ, NEL REGOLARE
CORRETTAMENTE LE POTENZIALITÀ OFFERTE DALLA
NUOVE TECNOLOGIE, NEL GARANTIRE I DIRITTI
FONDAMENTALI DELL’UOMO
IL GIURISTA È CHIAMATO A SVOLGERE UNA MISSIONE CHE
LO PORTA A CONFRONTARSI DI CONTINUO CON I DIRITTI
CIVILI E I VALORI FONDAMENTALI DELLA SOCIETÀ
DEMOCRATICA