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 SENSAZIONE: effetto soggettivo sui recettori

degli stimoli ambientali


 PERCEZIONE: processo attivo e dinamico di
elaborazione degli stimoli sensoriali, analisi,
selezione, coordinamento ed elaborazione
delle informazioni ambientali
 L’essere umani è predisposto non solo alla
raccolta ma anche all’elaborazione delle
informazioni
 GUSTO E OLFATTO:sensibile a variazioni
termiche, segnali dolorosi e tattili, sapori e
odori; apprezzano i cibi dolci rispetto a
quelli acidi; distinguono diverse
concentrazioni di zucchero. Sistema olfattivo
già sviluppato nel feto; riconoscono il latte
materno e gli odori sgradevoli
 Sogliauditiva più elevata; capacità di discriminare
suoni umani e ritmici, voce materna (De Casper e
Fifer, 1980), apprendimento prenatale (dalla XX
sett), discriminazione fonetica tratto sonorità
 Macula lutea ancora immatura non permette
perfetta acuità visiva. Acuità adeguata a 4 mesi.
Minima accomodazione del cristallino, scarso
coordinamento binoculare; scarsa percezione
colori, luminosità.
 Può fare esplorazioni orizzontali mediante i
movimenti coniugati; può compiere inseguimento;
possiede il riflesso pupillare. Coordinazione e
convergenza si sviluppano a partire dalle prime ore
di vita, messa a fuoco circa 20 cm. Sfumature
cromatiche all’inizio poi a 4 mesi completa
percezione cromatica
 L’attenzione selettiva è presente dai primi
giorni; preferenza per gli stimoli curvilinei su
sfondo omogeneo (Fatz e Miranda, 1975);
sono più attenti ai contorni, agli stimoli
strutturati e complessi.
 L’a.f. serve per elaborare gli stimoli
dell’ambiente; sensibilità alla novità e alla
complessità.
 Presenza di diverse strategie di esplorazione
(Macchi Cassia, 2001)
 Attenzione sostenuta
 Predisposizione innata con funzione adattiva
 Riconoscimento presente alcune ore dopo la
nascita
 Prime ipotesi: contorni, movimento
simmetria e complessità. Nel primo mese
contorni poi a 2 messi occhi e bocca
 Ipotesi strutturale di Johnson: Conspec, volto
stimolo globale e speciale
 Già dopo poche ore di vita preferiscono il
volto della madre
 All’inizio è basato su stimoli globali poi
interni, poi esterni
 Verso i 3 mesi attenzione all’estraneo e
all’espressioni emotive
 Costanze percettive: forma, dimensione,
sono relativamente stabili al variare delle
stimolazioni
 Sono presenti fin dai primi gironi di vita
 Profondità: precipizio visivo (Gibson e walk,
1960) dai 6 mesi, dati più precoci controversi
 Percezione delle forme: all’inizio chiusura
poi continuità; fino ai sei anni hanno
difficoltà dove i contorni non sono netti.
Prima preferenza per la forma poi per il
colore
 Sincretismo percettivo infantile: la
percezione del tutto ostacola la percezione
delle parti; resistenza del tutto alla
scomposizione. Tendenza a cogliere le
strutture spontaneamente organizzate
 Percezione sincretica, analitica, sintetica
 Dopo i sei anni migliorano le connessioni e la
rapidità di passaggio dei segnali;
superamento del sincretismo; prospettiva
reversibile nel campo percettivo;
esplorazione esaustiva del campo, migliora la
capacità categoriale.
 Aumento delle costanze percettive

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