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I GIOCHI MUSICALI DEI PICCOLI

MAZZOLI
I GIOCHI

L’ambiente sonoro in cui si vive, e la relazione stabilita con quello condiziona


l’approccio e di conoscenza della musica. I suoni che circondano i bambini.
Costituiscono un patrimonio musicale, che costruisce la loro cultura musicale e i modi
di intenderla. La esperienza musicale nei bambini è permeata dal piacere che produce
la percezione dei suoni secondo la sua vivenza per mezzo del corpo. Il piacere è legato
all'attività esplorativa. Nei primi anni di vita, la dimensione senso-motoria. Del gioco ha
un ruolo centrale anche nel pensiero.

I suoni del quotidiano determinano anche i gusti musicali e le abitudini di ascolto. I


suoni che circondano i bambini a casa costituiscono un patrimonio musicale
estremamente eterogeneo che costituisce la loro cultura musicale e i modi di
intenderla. L'esperienza musicale nei bambini è fortemente permeata dal piacere
legato alla percezione dei suoni e alla capacità di viverli attraverso la corporeità. Nei
primi anni di vita, la dimensione senso-motoria del gioco ha un ruolo centrale, non solo
nella organizzazione delle azioni, ma anche nell’aprire ai piccoli anche del pensiero.
Si dovrà offrire ai piccoli contesti e strumenti che consentono l'approfondimento e la
comprensione delle esperienze sonore possibili, possibili, nell'immediato rispondendo
alla loro curiosità, senza ipotecare i suoi interessi futuri interessi futuri potenziando la
dimensione espressiva e comunicativa dell'esplorazione dei suoni.

Oggi l’ambiente acustico non ha conto del silenzio, questa difesa dal rumore porta
anche a non ascoltare i suoni, ed impoverisce l’interesse nel percepire e rielaborare i
suoni dalla nascita.

Raramente bambini trovano condizione acustiche e adeguate e non sempre gli adulti
sono disponibili ad accogliere l'attività esplorativa ed inoltre la esplorazione sonora dei
bambini viene impoverita da giocattoli (con suoni ripetitivi ed immodificabili) che
bloccano questa scoperta, generando una diffusa incapacità di ascoltare).
La presenza ed azione dell’adulto e determinante per che i bambini abbiano la
possibilità di sperimentare, aiutandogli così ad arricchire questa esplorazione mediante
il gioco.
GUARDA IL MIO SUONO: i bambini hanno bisogno di condividere le attività di
esplorazione e di scoperta, in questa osservazione si deve evitare sovrapporre la
esperienza individuale de chi gli guarda. Questo sguardo deve comprendere e non
valutare.
CONCETTO DI ZONA PROSSIMALE DI SVILUPPO (VYGOTSKIJ) la potenzialità di
risoluzione di un problema in modo autonomo con aiuto di una guida.

L’educatore deve promuovere la logica del bambino dall’interno, dovrà essere


all’interno del gioco ed essere capace di INTEGRARE, RILANCIARE, ESPANDERE ciò che
viene scoperto.
3 strategie possibili:
RISPECCHIAMENTO
Si prende come modello le produzioni sonore spontanee riproducendole fedelmente,
mettendo attenzione alle caratteristiche sonore che i bambini hanno scoperto
casualmente, dopo di che si spande il senso e si trasforma in un nuovo elemento.

MODELING
Mostrare soluzione vicine alla sua capacità, per essere dai bambini agita in prima
persona. Si suggerisce così un’ipotesi che potrà essere rielaborata dal bambino

SCAFFOLDING
Strategia di grande efficacia; valorizza ma anche fa circolare le idee dei singoli, creando
un clima positivo, mantenendo l’interesse sul tema ludico (integrando con altri)
coinvolge emotivamente a dei bambini.

Sarà utile valutare l’intervento più adeguato alla richiesta del momento

ORIZZONTI SONORI
Siamo in un contesto sonoro tropo pieno di musica e suoni per questo l’intervento
educativo deve dare l’opportunità di sperimentare ed aiutare ai alunni nella sua
percezione cognitiva in quello che ascoltano ma ancora non hanno interiorizzato. Con il
rivistamento dei materiali anche degli spazi si puo aiutare a comprendere e rielaborare
le sonorità del quotidiano. L’intervento della educazione musicale per mezzo del gioco
deve riuscire a sviluppare condividere e promuovere dall’interno i processi cognitivi e
comunicativi per mezzo la musica.
Le azioni descritte realizzati al nido prefigurano orizzonti per l’educazione musicale che
ciascun bambino puo sperimentare nella sua scoperta rinnovando l’educazione
musicale.

RAPPORTO SVIPUPPO APPRENDIMENTO


Boscolo dice secondo l’accezione di VIGOTSKIJ 1978 del termine apprendimento,
indica l’interazione fra istruzione e apprendimento.
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE (o ZOPED) Zone of Proximal Development ZO:
Livello di sviluppo attuale di un individuo, al momento di fare un compito, e livello di
sviluppo dello stesso individuo dopo di avere svolto il compito.
ZOPED Mettere in moto lo sviluppo. L’apprendimento deve introdurre qualcosa di
nuovo. L’istruzione ha il compito di agire nella zona delle possibilità.

LOS SVILUPPO MENTALE COME INTERIORIZZAZIONE


VYGOTSKIJ
Lëv Semënoviç VYGOSTSKIJ (1896-1934) compare in Occidente dopo la pubblicazione
in inglese di Pensiero e linguaggio.
Pubblicata in 1966 in italiano. FONDATORE della SCUOLA STORICO-CULTURALE, svolge
le sue prime ricerche nell’Istituto di Psicologia di Mosca, sviluppando il suo interesse
sulle funzioni psichiche superiori nel bambino e la influenza in loro delle variabili
culturali sui processi cognitivi.
ZSP Zona di sviluppo prossimale:
Distanza tra il livello di sviluppo effettivo e il livello di sviluppo potenziale, (distanza tra
ciò che il bambino è in grado di fare da solo e ciò che lo stesso è in grado da fare con
l’aiuto e il supporto di un individuo più competente.

LE COMPETENZE SONORE
LE COMPETENZE SONORE: Franca Mazzoli
Concetti fondamentali e Parole chiave

PREMESA

(Percorsi evolutivi da 0 – 6 anni)

Il contesto culturale contemporaneo influisce fortemente il nostro modo di intendere


l’esperienza musicale infantile.
Il suono organizzato (suoni-segnale) che vengono utilizzati per comunicare
rapidamente (timbro scuola, anche di una bicicletta, sveglia, ambulanza… suonerie
varie. etc. ci condiziona, associamo così a questi suoni un significato poi che hanno lo
scopo di comunicare velocemente un messaggio) “comunicazione di massa”.
Si viene chiesto sempre meno di ascoltare, semplicemente si usufruisce dei suoni come
elementi linguistici.
Inquinamento sonoro (grande città) atteggiamento di difficoltà nei confronti dal suono.
E difficile tracciare un confine tra esperienza sonora e esperienza musicale e anche
organizzarla in modo educativo. E necesario indagare nella musica contemporanea, e
lavorare su di questa gli elementi che possono aiutare ad organizzare in modo
coerente l’esperienza musicale dei bambini.

L’AMBIENTE SONORO

R. MURRAY SCHAFER
Musicista canadese che si è concentrato in fare studi sull’ambiente acustico definisce
paesaggio sonoro
Qualsiasi parte dell’ambiente dei suoni, considerata come campo di studio e di ricerca
Si considera così in modo globale ed unitario l’insieme di eventi sonori e musicali,
studiando il reciproco influsso.
La musica non è influenzata soltanto da quella che l’ha preceduta, ma anche dai suoni
presenti nell’ambiente. Anche a questo punto si dovrebbe analizzare lo sfondo da dove
avvengono le condotte musicali dei bambini, ed avere conto che è importantissimo il
paesaggio sonoro che un bambino trova nella scuola dell’infanzia.
La colonna sonora che accompagna la vita del nido o della scuola dell’infanzia è spesso
lasciata alla casualità (raramente è programmata), è importante versare attenzione
all’ambiente educativo sonoro (facendolo più ludico e gratificante).

L’ASCOLTO DEI BAMBINI, L’ASCOLTO DEGLI ADULTI

Al di là dell’ascolto comune (pezzo musicale) si sono altre modalità di ascolta “globale”


o “periferico” questo succede quando non si evidenzia un suono con rispetto ad un
altro, e l’ascolto è l’unione tra due o più oggetti sonori.
L’ascolto tradizionale non è funzionale nel paesaggio sonoro contemporaneo, dove
tanti oggetti sonori creano un unico tessuto. Necesario è arrivare a dominare la
confusione acustica in cui viviamo, imparando a riconoscere e classificare i suoni
dell’ambiente, questa sarà una vera educazione per i più piccoli.
L’idea e di aiutare ai bambini a sviluppare la capacità di individuare e leggere i suoni.,
questo soltanto è possibile con un previo lavoro di osservazione sulla base sonora che
già ci sìa in modo di elaborare un successivo intervento.

0-3 anni
Affinamento della percezione uditivo
Scoperta del suono
Esplorazione
Individuazione e comprensione caratteristiche fondamentali del suono
Memorizzazione e riproduzione (di semplici sequenze musicali)

3-6 anni
Affinamento nell’uso ludico espressivo e simbolico del suono

 Esperienza musicale infantile


 suono organizzato=musica
 suoni-segnale=comunicazione di massa
 ambiente sonoro/Paesaggio sonoro= Ambiente educativo
 percezione acustica globale= due o più oggetti sonori (confusione acustica)
 Intervento educativo= Creazione di ascolto periferico, fluttuante è focalizzato
 Esplorazione sonora= Verificazione di effetti sonori legati all'azione
 Bambini: Uso del suono per comunicare, costruzione di un linguaggio musicale
proprio.
 ESPLORAZIONE/PRODUZIONE. PERCEZIONE/ASCOLTO= Educazione linguistica.

LA EDUCAZIONE PSICOMOTORIA NELLA SCUOLA MATERNA


L'EDUCAZIONE PSICOMOTORIA, FONDAMENTO DELLA EDUCAZIONE PRESCOLARE.
Periodo prescolare, di grandissima importanza per lo sviluppo dell'intelligenza e della
personalità del bambino.

Il linguaggio verbale lascia nella memoria del bambino, soltanto tracce effimere.
Per i piccolissimi, il silenzio, l'immobilità, l'oscurità, diventano angoscia di morte.

PASSATO DALL'EGOCENTRISMO ALLA SOCIALIZZAZIONE.


Prima della scuola i bambini vivono relazioni affettive privilegiate, buone o cattive,
nell'ambito della famiglia, Il passo alla scuola. Significa adattarsi a un nuovo ambiente
Nel quale scopre che è “uno tra gli altri”. Ma molto importante sarà questa fase nella
quale I bimbi E stabiliscono una comunicazione di gestuale e creano relazioni
gerarchiche con gli altri.

Sperimentazione pedagogica.
- La educazione psicomotoria nella pratica prescolare:
Abbiamo conto Che a questa età, Il corpo, lo oggetto, l'azione, il pensiero, l'altro gli
ho la percezione, l'espressione, l'effettivo irrazionale, il reale, il fantastico, sono
strettamente collegati, strettamente collegati, e l'espressione di questo è un
prolungamento dell'azione.
Questa azione ha bisogno di essere guidata e canalizzata, per evitare dispersioni, Senza
obbligarli a fare quello che ti interessa a noi In un modo rigido se no cercare di
raggiungere uno oggettivo a secondo quello che interessa a loro = Questo dovrebbe
essere IL RUOLO DEL PEDAGOGO. Lasciando spazio alla libera scoperta.

Prendiamo consapevolezza che uno oggetto può servire per creare un'attività motoria
con molteplicità di creazioni varie.

Lasciare spazio alla scoperta non programmata. Nata dalla spontaneità e dalla
iniziativa.

È importante intendere che la scuola materna, non soltanto un luogo di custodia, se no


un luogo dove si sviluppa la base della personalità dei bambini.

PRIMA SEDUTA

LAVORO A TORNO IL CERCHIO.


Incoraggiamento (Anche alla ricerca)
Scoperta spontanea.
Attenzione rivolta verso l'altro.
Imitazione spontanea, libera.
La scoperta dell'altro.

SECONDA SEDUTA.
Coscienza di far parte di una coppia/gruppo, d'essere uniti all'altro.
Rappresentazione In modo di disegno di quello vissuto ed il movimento realizzato,
nello spazio.
TERZA SEDUTA
Rappresentazione della quieta nell'oggetto (corda).
Altro elemento/oggeto (bastone) si crea una grande agitazione, grida e scoppia
l'aggressività.
l'aggressività si calma, e si supera.
Usano i bastoni per creare, altre immagini, in perfetto, ordine ed equilibrio.
Si crea di nuovo la casa che rappresenta la sicurezza.
Rappresentazione di quello vissuto nello spazio mediante forme e figure.

DODICESIMA SEDUTA.
Per presentazione di un ritmo semplice che sarà modificato, I bambini risponderanno a
questa modifica: Arrestando bruscamente, accelerando, decelerando, eccetera.
Con gli strumenti in mano, spunta il rumore e l'aggressività, La risposta verrà in modo
di desidero di silenzio.
Si lavora con i contrasti (Stabilendo codici gestuali): forte, dolce; rumore, silenzio.

CONCLUSIONI
L’educatore fa delle “proposte” al bambino (che risponde favorevolmente oppure no),
non deve diventare un dramma seno un modo per trarne delle conclusioni positive e
procedere ad un migliore adattamento.
Si dovrà evitare bloccare le manifestazioni più spontanee degli alunni, che hanno per
natura impulsi vitali indispensabili nel suo sviluppo: movimento, rumore, aggressività,
piacere corporeo del contatto con il suolo, materia, coll’altro.
Questi impulsi devono essere accettati dall’adulto, per lavorare su tutte queste
manifestazioni spontanee si è proposto, in contrasto, la ricerca dell’immobilità, del
silenzio, dell’accordo (il dominio volontario de questi impulsi) senza provocare ansietà,
provando anche piacere in esperimentare queste altre azioni tanto contrastante
perche non vengono imposte. Diventa così importante fornirgli da quando sono piccoli,
diversi mezzi per esprimersi e sperimentare.

I BAMBINI PENSANO GRANDE

5 PASSI COMPITO AUTENTICO

APELLO CONTRO I LIM

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