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MAZZOLI
I GIOCHI
Oggi l’ambiente acustico non ha conto del silenzio, questa difesa dal rumore porta
anche a non ascoltare i suoni, ed impoverisce l’interesse nel percepire e rielaborare i
suoni dalla nascita.
Raramente bambini trovano condizione acustiche e adeguate e non sempre gli adulti
sono disponibili ad accogliere l'attività esplorativa ed inoltre la esplorazione sonora dei
bambini viene impoverita da giocattoli (con suoni ripetitivi ed immodificabili) che
bloccano questa scoperta, generando una diffusa incapacità di ascoltare).
La presenza ed azione dell’adulto e determinante per che i bambini abbiano la
possibilità di sperimentare, aiutandogli così ad arricchire questa esplorazione mediante
il gioco.
GUARDA IL MIO SUONO: i bambini hanno bisogno di condividere le attività di
esplorazione e di scoperta, in questa osservazione si deve evitare sovrapporre la
esperienza individuale de chi gli guarda. Questo sguardo deve comprendere e non
valutare.
CONCETTO DI ZONA PROSSIMALE DI SVILUPPO (VYGOTSKIJ) la potenzialità di
risoluzione di un problema in modo autonomo con aiuto di una guida.
MODELING
Mostrare soluzione vicine alla sua capacità, per essere dai bambini agita in prima
persona. Si suggerisce così un’ipotesi che potrà essere rielaborata dal bambino
SCAFFOLDING
Strategia di grande efficacia; valorizza ma anche fa circolare le idee dei singoli, creando
un clima positivo, mantenendo l’interesse sul tema ludico (integrando con altri)
coinvolge emotivamente a dei bambini.
Sarà utile valutare l’intervento più adeguato alla richiesta del momento
ORIZZONTI SONORI
Siamo in un contesto sonoro tropo pieno di musica e suoni per questo l’intervento
educativo deve dare l’opportunità di sperimentare ed aiutare ai alunni nella sua
percezione cognitiva in quello che ascoltano ma ancora non hanno interiorizzato. Con il
rivistamento dei materiali anche degli spazi si puo aiutare a comprendere e rielaborare
le sonorità del quotidiano. L’intervento della educazione musicale per mezzo del gioco
deve riuscire a sviluppare condividere e promuovere dall’interno i processi cognitivi e
comunicativi per mezzo la musica.
Le azioni descritte realizzati al nido prefigurano orizzonti per l’educazione musicale che
ciascun bambino puo sperimentare nella sua scoperta rinnovando l’educazione
musicale.
LE COMPETENZE SONORE
LE COMPETENZE SONORE: Franca Mazzoli
Concetti fondamentali e Parole chiave
PREMESA
L’AMBIENTE SONORO
R. MURRAY SCHAFER
Musicista canadese che si è concentrato in fare studi sull’ambiente acustico definisce
paesaggio sonoro
Qualsiasi parte dell’ambiente dei suoni, considerata come campo di studio e di ricerca
Si considera così in modo globale ed unitario l’insieme di eventi sonori e musicali,
studiando il reciproco influsso.
La musica non è influenzata soltanto da quella che l’ha preceduta, ma anche dai suoni
presenti nell’ambiente. Anche a questo punto si dovrebbe analizzare lo sfondo da dove
avvengono le condotte musicali dei bambini, ed avere conto che è importantissimo il
paesaggio sonoro che un bambino trova nella scuola dell’infanzia.
La colonna sonora che accompagna la vita del nido o della scuola dell’infanzia è spesso
lasciata alla casualità (raramente è programmata), è importante versare attenzione
all’ambiente educativo sonoro (facendolo più ludico e gratificante).
0-3 anni
Affinamento della percezione uditivo
Scoperta del suono
Esplorazione
Individuazione e comprensione caratteristiche fondamentali del suono
Memorizzazione e riproduzione (di semplici sequenze musicali)
3-6 anni
Affinamento nell’uso ludico espressivo e simbolico del suono
Il linguaggio verbale lascia nella memoria del bambino, soltanto tracce effimere.
Per i piccolissimi, il silenzio, l'immobilità, l'oscurità, diventano angoscia di morte.
Sperimentazione pedagogica.
- La educazione psicomotoria nella pratica prescolare:
Abbiamo conto Che a questa età, Il corpo, lo oggetto, l'azione, il pensiero, l'altro gli
ho la percezione, l'espressione, l'effettivo irrazionale, il reale, il fantastico, sono
strettamente collegati, strettamente collegati, e l'espressione di questo è un
prolungamento dell'azione.
Questa azione ha bisogno di essere guidata e canalizzata, per evitare dispersioni, Senza
obbligarli a fare quello che ti interessa a noi In un modo rigido se no cercare di
raggiungere uno oggettivo a secondo quello che interessa a loro = Questo dovrebbe
essere IL RUOLO DEL PEDAGOGO. Lasciando spazio alla libera scoperta.
Prendiamo consapevolezza che uno oggetto può servire per creare un'attività motoria
con molteplicità di creazioni varie.
Lasciare spazio alla scoperta non programmata. Nata dalla spontaneità e dalla
iniziativa.
PRIMA SEDUTA
SECONDA SEDUTA.
Coscienza di far parte di una coppia/gruppo, d'essere uniti all'altro.
Rappresentazione In modo di disegno di quello vissuto ed il movimento realizzato,
nello spazio.
TERZA SEDUTA
Rappresentazione della quieta nell'oggetto (corda).
Altro elemento/oggeto (bastone) si crea una grande agitazione, grida e scoppia
l'aggressività.
l'aggressività si calma, e si supera.
Usano i bastoni per creare, altre immagini, in perfetto, ordine ed equilibrio.
Si crea di nuovo la casa che rappresenta la sicurezza.
Rappresentazione di quello vissuto nello spazio mediante forme e figure.
DODICESIMA SEDUTA.
Per presentazione di un ritmo semplice che sarà modificato, I bambini risponderanno a
questa modifica: Arrestando bruscamente, accelerando, decelerando, eccetera.
Con gli strumenti in mano, spunta il rumore e l'aggressività, La risposta verrà in modo
di desidero di silenzio.
Si lavora con i contrasti (Stabilendo codici gestuali): forte, dolce; rumore, silenzio.
CONCLUSIONI
L’educatore fa delle “proposte” al bambino (che risponde favorevolmente oppure no),
non deve diventare un dramma seno un modo per trarne delle conclusioni positive e
procedere ad un migliore adattamento.
Si dovrà evitare bloccare le manifestazioni più spontanee degli alunni, che hanno per
natura impulsi vitali indispensabili nel suo sviluppo: movimento, rumore, aggressività,
piacere corporeo del contatto con il suolo, materia, coll’altro.
Questi impulsi devono essere accettati dall’adulto, per lavorare su tutte queste
manifestazioni spontanee si è proposto, in contrasto, la ricerca dell’immobilità, del
silenzio, dell’accordo (il dominio volontario de questi impulsi) senza provocare ansietà,
provando anche piacere in esperimentare queste altre azioni tanto contrastante
perche non vengono imposte. Diventa così importante fornirgli da quando sono piccoli,
diversi mezzi per esprimersi e sperimentare.