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Articolo speciale

Competenze musicali del bambino 0-3 anni


COSTANTINO PANZA1, ELENA FLAUGNACCO2
1
Pediatra di famiglia, Sant’Ilario d’Enza (RE), Coordinamento Nazionale Nati per la Musica
2
Psicologa, Centro per la Salute del Bambino-Trieste, Coordinamento Nazionale Nati per la Musica

Le recenti e sorprendenti scoperte delle neuroscienze sulle competenze musicali del feto e del neonato indicano che
già dalla prima infanzia presentino una raffinata abilità e competenza musicale che il genitore può sfruttare attra-
verso il contatto musicale (musica vera e propria e “baby-talk”) con il proprio figlio. Dopo aver illustrato le compe-
tenze musicali del bambino e l’infant directed speech, una particolare modalità comunicativa che l’adulto utilizza
nel rivolgersi al neonato, si descrive come la musica possa agire da strumento per il potenziamento dello sviluppo
cognitivo ed emotivo relazionale del bambino nei primi mille giorni di vita.

IL PERIODO FETALE
CHILDREN’S MUSICAL ABILITIES FROM PRENATAL TIME TO THREE YEARS OF AGE
Nell’uomo alcuni sistemi percettivi (Medico e Bambino 2013;32:571-576)
sono maturi già durante la vita intrau-
terina, nonostante sia presente un’im- Key words
Infant directed speech, Music, Child, Early childhood development
maturità neurologica che contraddi-
stingue il feto umano rispetto ad altri
Summary
mammiferi. Il feto è abile nelle perce- Recent and amazing discoveries of neurosciences on musical abilities of the foetus and the
zioni sonore già a partire dal 6°-7° me- newborn baby show that refined ability and musical competence are developed very
se di vita intrauterina. Anche se è abile early and can be used by parents to provide opportunities for early development through
a raccogliere tutti gli stimoli percettivi, music listening and baby-talk. The foetus is able to hear the mother’s voice since the 31st
il feto rimane in contatto con l’ambien- week. After birth, if the mother’s face and her voice are perceived together, the recogni-
te esterno soprattutto con l’olfatto e l’u- tion of the mother is quicker. Newborn babies are able to process music and rapidly de-
velop great competences in listening to music. In particular, baby-talk, a universal language
dito. Questa particolarità nella matura-
to communicate with babies, facilitates segmentation and comprehension of words. Sin-
zione del sistema nervoso non è casua- ging is very important to regulate arousal state and promote body coordination. Baby-talk
le: il feto utilizza questi sistemi percet- and singing promote the relationship between parents and children, which facilitates the
tivi per riconoscere l’ambiente intorno understanding of emotions and builds adequate social intelligence. Human musicality hel-
a sé. Già dalla 31a settimana di gesta- ps the development of receptive and expressive vocabulary.
zione il feto discrimina la voce della
mamma preferendola alla voce di una
donna estranea, e questa esperienza l’intensità, i respiri e le pause della pro-
prenatale contribuisce a rafforzare il le- sodia del racconto2. Non solo il bambi-
game tra madre e figlio1. Il celebre stu- no prima di nascere è in grado di ascol-
dio di De Casper pubblicato nel 1986 ha tare i suoni, ma è anche capace di di-
verificato l’ipotesi “utero speech expe- scriminare semplici suoni linguistici
rience”. De Casper ha dimostrato che (sillabe, ad esempio “ba” da “ga”), mo-
nelle prime ore dopo la nascita i neona- strando a livello cerebrale un’organizza-
ti mostrano di riconoscere e preferire zione delle funzioni linguistiche distri-
la voce della madre rispetto a quella di buita in particolare nelle strutture del-
altre donne e sono in grado di discrimi- l’emisfero sinistro e in linea con la futu-
nare tra due diverse storie per bambini, ra lateralizzazione dell’età adulta3.
preferendo quella ascoltata nell’ultimo Infine, in un ulteriore esperimento fi-
trimestre di gravidanza. Il feto quindi nalizzato a verificare la capacità di rico-
ricorda il tono della voce, il contorno noscere melodie e canti familiari ascol-
melodico (saliscendi della melodia), tati in fase prenatale, a un gruppo di

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bambini di un anno di età è stato ripro- l’attività cerebrale durante compiti neonato a riconoscere il volto mater-
posto il motivo musicale che la madre specifici, hanno contribuito molto alla no nei primi giorni dopo la nascita.
aveva ascoltato ripetutamente negli ulti- ricerca sullo sviluppo delle abilità mu- Una serie di esperimenti su neonati ha
mi tre mesi di gravidanza. I bambini che sicali nel neonato. Alla nascita il bam- evidenziato che visualizzare il volto
avevano ascoltato il brano in gravidanza bino riconosce la voce della madre della madre insieme all’ascolto della
mostravano tempi di attenzione mag- mentre dice una frase, ma all’ascolto sua voce facilita il processo di ricono-
giori rispetto a un gruppo di bambini della stessa riprodotta in senso inver- scimento del volto materno, una com-
che facevano da controllo e che non ave- so, la voce non viene riconosciuta. Il petenza sociale preziosa per potersi
vano ascoltato lo stesso brano. In breve, riconoscimento della voce materna mettere in relazione con il proprio ge-
i neonati sin dalla nascita mostrano di avviene attraverso una particolare nitore. Queste osservazioni portano a
saper riconoscere le ninnenanne già sensibilità alla prosodia, ossia all’into- riconoscere il fatto che già alla nascita
ascoltate durante l’ultimo periodo della nazione e allo schema ritmico che vie- il bambino è in grado di utilizzare più
gravidanza e mantengono tale traccia ne a mancare nella condizione di modalità sensoriali contemporanea-
mnestica anche a un anno di distanza4,5. ascolto inverso6. Infatti, il neonato di- mente per raccogliere informazioni
scrimina, riconosce e memorizza le utili per l’apprendimento e la memo-
parole a lui rivolte in base alle struttu- rizzazione (apprendimento intermo-
IL NEONATO re ritmiche della propria lingua (in dale)8. I neonati sono percettivamen-
particolare per durata e intensità delle te dotati per l’elaborazione dell’infor-
Le moderne tecniche di neuroima- vocali)7. L’ascolto della voce materna, mazione musicale e mostrano di pos-
ging, che permettono di visualizzare interiorizzata in epoca fetale, aiuta il sedere precocemente elevate compe-

Figura 1. A. La musica originale e consonante evoca prevalentemente l’attivazione dell’emisfero destro in corrispondenza della corteccia uditiva, sia
primaria che di ordine più elevato (frecce gialle). B. Durante la presentazione dei brani musicali alterati e dissonanti, la risposta emodinamica a de-
stra è significativamente più ridotta, mentre è maggiore a sinistra in corrispondenza della corteccia frontale inferiore e delle strutture limbiche (frec-
ce arancioni). C. Le regioni più attive per la musica originale sono mostrate in arancione/giallo, e le regioni più attive per la musica alterata sono mo-
strate in blu. Due sezioni assiali mostrano una maggiore attivazione del giro frontale inferiore sinistro in risposta alla musica alterata e una maggio-
re attivazione di corteccia uditiva posteriore in risposta alla musica originale. Le due sezioni trasversali mostrano l’attivazione del complesso amig-
dala-ippocampo sinistro (e dello striato ventrale) per la musica alterata e l’attivazione del complesso amigdala-ippocampo per la musica originale. Le
due sezioni sagittali mostrano una maggiore attivazione temporale superiore destra per la musica originale (da voce bibliografica 9, modificato).

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Competenze musicali del bambino 0-3 anni

tenze nell’ascolto della musica. In uno IL PIANTO NEONATALE risposta alle parole dei genitori (un au-
studio italiano che ha coinvolto un E IL LINGUAGGIO NEI PRIMI MESI mento del 560% a 32 settimane e un
gruppo di 18 neonati sani di 2-3 giorni DI VITA aumento del 160% a 36 settimane di
di vita, i neonati sono stati sottoposti a età gestazionale)16.
risonanza magnetica funzionale du- La misurazione delle caratteristi-
rante l’ascolto di brani di musica clas- che acustiche del pianto di neonati di
sica in base a tre condizioni speri- madrelingua diversa (francese e tede- IL BABY-TALK
mentali: brano originale consonante e sca) ha dimostrato che il contorno
due variazioni del brano di cui una dis- melodico del pianto varia in funzione Il baby-talk (o motherese, mamme-
sonante. L’imaging ha evidenziato che della lingua di appartenenza. I neona- se, parentese o infant directed speech)
i neonati mostrano un’attività cerebra- ti francesi piangono con un arco me- è il linguaggio che universalmente gli
le specializzata per la decodifica del lodico in tono crescente, a differenza adulti utilizzano per parlare ai lattanti.
brano musicale simile a quella dell’a- dei neonati tedeschi che presentano Consiste in un linguaggio musicale,
dulto (Figura 1); inoltre i neonati ri- una discesa dell’arco melodico. Una cantilenante, caratterizzato da molte
conoscono le piccole variazioni della vera e propria imitazione della proso- ripetizioni, ritmo lento, tonalità acuta
struttura musicale e sono sensibili al- dia del linguaggio materno che indi- (expanded pitch contour), segmenta-
l’inserimento di intervalli dissonanti. ca, in modo particolare, già un’abilità zione più chiara dei confini tra le pa-
Lo spostamento di un semitono di tut- comunicativa presente alla nascita13. Il role e aumento della qualità espressi-
ta la melodia ha inoltre attivato diffe- pianto è quindi una tappa fondamen- va della voce17. Un’altra caratteristica
renti aree della corteccia cerebrale tale per lo sviluppo del linguaggio. Se di questo linguaggio è la multimoda-
normalmente preposte all’elaborazio- alla nascita è presente il pianto melo- lità, ossia l’utilizzo delle espressioni
ne del linguaggio (frontolaterali infe- dico, gradualmente il bambino inizia del volto e della gestualità del corpo
riori). Infine, il brano musicale origi- a esprimersi già al 1°-3° mese con per accompagnare i contenuti sonori.
nale, non alterato da dissonanza, ha at- suoni gutturali e suoni descritti come Il baby-talk è utilizzato fino al secondo
tivato il complesso amigdala-ippocam- il tubare dei colombi (“coo”), suoni anno di vita, in alcuni casi al terzo,
po, strutture cerebrali sensibili a sti- spesso emessi in risposta alle parole modificandosi di volta in volta a se-
moli con un forte contenuto emotivo9. rivolte loro. Infine, attraverso la pro- conda dell’età del bambino e dei con-
In conclusione, si può affermare gressiva maturazione e sincronizza- tenuti della comunicazione18. Di nor-
che i neonati sono già dotati di un si- zione dell’apparato fonatorio e di arti- ma i bambini piccoli preferiscono e
stema percettivo specifico per la mu- colazione, il bambino dal terzo mese porgono più attenzione se l’adulto si
sica sin dai primi giorni di vita, che è in grado di produrre vocalizzazioni rivolge loro attraverso questa moda-
permette loro di riconoscere una me- sillabiche che utilizza in risposta a lità comunicativa, sia che a parlare in
lodia familiare, anche se trasposta ver- conversazioni simmetriche con il pro- mammese sia il genitore o un altro
so l’alto o il basso10,11 o presentata a prio genitore14,15. adulto, anche di diversa cultura o lin-
due diverse velocità, purché le rela- Quindi, queste competenze comu- gua19,20. L’universalità è una particola-
zioni interne temporali e melodiche nicative che una volta si pensava as- re caratteristica di questo linguaggio,
siano mantenute12. Questo significa senti alla nascita, in realtà, sono pre- confermata dall’attenzione che anche
che i neonati non utilizzano caratteri- senti già durante la vita fetale. Una mi- i bimbi udenti di genitori sordomuti
stiche di superficie, ossia parametri surazione audio dell’ambiente sonoro prestano a questo linguaggio subito
acustici assoluti di ogni singola nota, in una unità di terapia intensiva neo- dopo la nascita e al loro impegno nel-
bensì hanno una rappresentazione di natale ha evidenziato che neonati di 32 l’osservare il mammese gestuale dei
relazioni tra le note, sia degli interval- settimane di età gestazionale presen- propri genitori21.
li che dei rapporti di durata (Box 1). tavano un aumento di vocalizzazioni in È stato proposto che tramite il baby-
talk i bambini possano apprendere me-
glio il linguaggio, in quanto l’accentua-
Box 1 - LE COMPETENZE MUSICALI DEL NEONATO zione sillabica favorisce la scomposizio-
Il neonato presenta elevate competenze musicali già alla nascita; riconosce la prosodia e ne e il riconoscimento delle parole. Ma
la utilizza nell’apprendimento della lingua madre, discrimina i diversi tipi di musiche, rico- è soprattutto sul significato emotivo che
nosce musiche e suoni di cui ha fatto esperienza in gravidanza e utilizza la percezione dei si è focalizzata l’attenzione dei ricerca-
suoni per sostenere le proprie abilità nell’apprendimento delle competenze sociali e lin- tori. La qualità acustica del mammese è
guistiche.
stata misurata attraverso lo studio delle
L’esperienza musicale/sonora neonatale coinvolge non solo le aree cerebrali deputate al-
l’elaborazione percettiva musicale, ma anche quelle per il linguaggio e per l’elaborazione
caratteristiche dell’altezza, dell’artico-
del contenuto emotivo. lazione vocale e dell’interesse emotivo
Infine, il neonato è capace di esprimersi attraverso il pianto, un vero e proprio sistema di co- attraverso una particolare metodica di
municazione vocale, attraverso il quale il bambino cerca di imitare la prosodia della lingua registrazione filtrata (filtro a toni bas-
materna, con una variazione degli archi melodici tipica per ciascuna lingua. si), che permette di ascoltare le intona-
zioni e il ritmo ma non le parole. I risul-

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A B C
Emozione Iperarticolazione
Pitch
350 2 2000 “Sheep” IDS
PDS

Grado di emozione
ADS
Frequenza (Hertz)

F2 (Hz)
“Shoe”
“Shark”

0 0 1200
IDS PDS ADS IDS PDS ADS 300 F1 (Hz) 900

Figura 2. In A la frequenza fondamentale espressa in Hertz (pitch), in B il grado di emozione, in C l’iperarticolazione vocale rispettivamente nell’In-
fant Direct Speech (IDS), nel Pet Direct Speech (PDS) e nell’Adult Direct Speech (ADS) (da voce bibliografica 22, modificato).

tati di questa ricerca hanno dimostrato duale nella tonalità e nella velocità, se
che l’adulto si rivolge normalmente al misurata nell’arco di settimane o mesi. Sopra la media Sotto la media
bambino durante il periodo della prima Un’altra caratteristica di interesse del
8
infanzia con caratteristiche intonazioni canto è legata ai tempi di attenzione
di accentuato interesse emotivo (Figura del bambino. Il genitore che si rivolge 7

Cortisolo in nmol/l
2)22. Questo particolare impianto pro- al bambino con il canto ha un più pro- 6
sodico offre al bambino maggiori infor- lungato scambio di sguardi con il pro- 5
mazioni rispetto a un normale parlato, prio figlio in confronto a una comuni- 4
ed è più facilmente comprensibile nei cazione parlata o in baby-talk25. L’at-
3
contenuti e nell’esprimere le intenzio- tenzione congiunta stimolata attraver-
nalità dell’adulto23. so il canto promuove lo scambio co- 2
Il bambino alla nascita sembra dimo- municativo che avviene prevalente- 1
strare interesse sia al linguaggio mater- mente viso a viso, sostenendo la rela- 0
no che a un linguaggio “non sense” o a zione interpersonale tra genitore e Prima Dopo
versi di animali ma, crescendo e facendo bambino, momento fondamentale per del canto il canto
esperienza di ascolto all’interno della la crescita20. Tempo
propria famiglia, tende a prestare sem- Il canto ha una preziosa attività di
pre più attenzione alla lingua madre ri- regolazione sugli stati di arousal (uno
Figura 3. Variazione dei livelli di cortisolo sali-
spetto ad altre forme di parlato24. stato di pre-eccitazione neurosenso- vare per lattanti con livelli basali sopra (n =
riale, in altre parole una condizione 15) e sotto la media (n = 9), prima e dopo 10
psicologica e fisiologica di prontezza minuti di canto materno.
IL CANTO RIVOLTO AL LATTANTE sensoriale, mobilità, prontezza a ri-
spondere a stimoli ambientali) del Un’altra caratteristica del canto è
In generale, la versione in baby-talk bambino. quella di favorire, rispetto al parlato, un
di una canzone è caratterizzata da un Nel lattante il canto presenta un ef- movimento più coordinato del corpo e
pitch più alto (tonalità o altezza delle fetto modulatore sugli stati di arousal. degli arti del bambino, migliorando la
note) e un tempo più lento. Rispetto al Dieci minuti di canto agiscono ridu- sincronizzazione emotiva tra madre e
baby-talk, il canto ha la caratteristica cendo il livello di cortisolemia, l’or- bambino27.
acustica di essere a più alta frequenza mone dello stress, se questo si pre-
e offre una maggiore stabilità del mes- senta elevato, mentre, se il bambino è
saggio sonoro nel tempo. Mentre una in uno stato di sopore o quiete, mi- BABY-TALK, PAROLE, CANTO,
frase pronunciata in due diverse occa- gliora la sua soglia di attenzione. Il NINNANANNA: COSA PREFERIRE?
sioni dalla stessa persona può avere canto è quindi un vero e proprio mo-
ampie differenze nel pitch e nell’orga- dulatore sugli stati di pre-eccitazione e I lattanti ascoltano più a lungo, o
nizzazione del tempo, il canto presen- favorisce l’autoregolazione del bambi- meglio, prestano più attenzione e fis-
ta una scarsissima variabilità (meno no (Figura 3)20,26. Il canto quindi si ri- sano di più il volto, se ci si rivolge a
del 3% in velocità e meno di un semi- vela uno strumento che i genitori pos- loro in modo gioioso, sia che si parli
tono in altezza). Quindi, a differenza sono utilizzare per calmare il bambi- in baby-talk o in adult direct speech25.
del parlato, la comunicazione cantata no durante un pianto, o per favorire Tutto questo non significa che ci sia
ha una maggiore stabilità intraindivi- l’induzione del sonno. un modo “migliore” per rivolgersi al

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Competenze musicali del bambino 0-3 anni

neonato. Alternare momenti di comu- L’effetto della qualità emotiva della interattivo attraverso la musicalità
nicazione cantata, di danza, di baby- voce nel pronunciare parole e senten- umana è stata definita da Colwyn
talk in lingua madre o in una lingua ze sull’attenzione e sulla memorizza- Trevarthen e Stephan Malloch la for-
senza significato sono tutte occasioni zione verbale a lungo termine è rico- ma privilegiata di comunicazione per
di buona interazione. È importante nosciuto essere importante a ogni la nostra specie32,33. Questa forma di
soprattutto osser vare lo stato del età29. Il riconoscimento dello stato di comunicazione sostiene lo sviluppo
bambino, la sua disponibilità a rela- arousal del bambino e il rispetto dei dell’attenzione condivisa e del coin-
zionarsi piuttosto che la sua neces- turni di comunicazione, inoltre, sono volgimento reciproco (joint attention,
sità a un momento di riposo. Un lat- due abilità di ascolto del genitore o del joint engagement)34 e permette nei pri-
tante con un elevato stato di arousal caregiver che devono essere sempre mi due anni di vita del bambino un ra-
(lo stato fisiologico di reattività) ne- presenti. Al contrario, il rivolgersi al pido sviluppo del vocabolario espres-
cessiterà di una ninnananna o un bambino in modo “non musicale”, os- sivo e ricettivo35,36. La speciale gram-
baby-talk sommesso, mentre lo stes- sia senza un contorno melodico con matica di questo linguaggio consiste
so lattante in uno stato di veglia-quie- una caratterizzazione emotiva, allon- in un ritmo di base, una linea melodi-
te potrà essere ben disposto a presta- tana lo sguardo del lattante che così ca, un’organizzazione temporale che
re attenzione a un baby-talk allegro rifiuta l’approccio comunicativo, met- si svolge attraverso ripetizioni e va-
(Box 2)28. tendo a rischio la relazione genitore- riazioni, e una narratività, proprietà
bambino, lo stato di autoregolazione peculiare degli scambi fra madre e
e, più in generale, lo sviluppo futuro bambino che si raccontano ‘storie di
Box 2 - IL RITMO del bambino30,31 (Box 3). intenzione’.
Il primo movimento ritmico è la suzione e, L’intenzionalità conferisce senso
a 2 mesi, il neonato individua cambia- alle attività umane ed è la voce del ge-
menti nella velocità di presentazione di DALLA SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA nitore che attraverso la musicalità la
suoni. Suoni molto distanziati vengono ALLA COSTRUZIONE DEL SÉ manifesta e aiuta il bambino a com-
percepiti come separati, suoni molto ra-
pidi diventano un suono unico e grave. prenderla37,38. Il momento dell’allatta-
Ogni bambino ha una sua cadenza rit- Il baby-talk e il canto permettono lo mento al seno o della pappa, un mo-
mica, evidente ad esempio verso i 6 me- sviluppo di una modalità relazionale mento di gioco di movimento, un’in-
si nel dondolamento del busto e nella lal- funzionale tra bambino e adulto che terazione vis à vis con uno scambio di
lazione (primo ritmo linguistico) e verso
porta a una adeguata lettura delle parole e vocalizzazioni, il cambio del
l’anno nella camminata.
A 1 anno il bambino può “ballare” al emozioni. Inoltre consente di gettare pannolino sono protoconversazioni
suono della musica, ma solo dai 3 anni in le prime basi per comprendere gli sta- dove il bambino sperimenta i propri
poi è in grado di sincronizzare il movi- ti mentali altrui e sviluppare un’intel- stati interiori.
mento della mano o del piede con la mu- ligenza sociale adeguata. Questa im- Una comunicazione, infine, essen-
sica (pacing)28. I meccanismi cognitivi de-
putati alla buona riuscita di questi movi- portante tappa dello sviluppo del bam- zialmente musicale definita da Daniel
menti sono molto complessi e richiedono bino avviene in un contesto di compe- Stern con il termine di attunement
molto tempo per il raggiungimento di un tenza proto-musicale generale che or- (accordamento o sintonizzazione af-
pieno sviluppo (11 anni). Questi permet- ganizza e controlla tutte le caratteri- fettiva), un processo interpersonale e
tono un’analisi temporale dei suoni, la
stiche temporali e sociali dell’essere comunicativo dove la mamma (o il ca-
capacità di prevederli e anticiparne l’ar-
rivo, pianificando la sincronizzazione umano. regiver) comunica di essere emotiva-
del proprio movimento con il suono. La capacità di entrare in comunica- mente connessa ai segnali emoziona-
zione con i nostri congeneri in modo li del bambino. Questa sintonizzazio-
ne è una capacità comunicativa del ge-
nitore per connettersi e condividere
Box 3 - COME APPRENDE UN BAMBINO
affetti vitali con il proprio figlio e per
Gli educatori o i caregivers devono adeguare il loro insegnamento alla zona prossimale entrare in risonanza emotiva con lui.
del bambino. L’area di sviluppo prossimale, nel pensiero di Lev Vygotskij è quello spazio All’inizio il genitore deve identificare
dove il bambino, solo attraverso la presenza di altre persone con livello di conoscenza su- il significato dei segnali comunicativi
periore, può apprendere nuove conoscenze permettendo in questo modo di avanzare nel del bambino a partire dall’osservazio-
suo sviluppo, e progredendo dalla sua area di sviluppo attuale, l’area in cui il bambino
riesce a fare da solo, in altre parole lo stato attuale del suo sviluppo, per tendere verso quel- ne del suo comportamento per resti-
la zona di sviluppo potenziale a cui ognuno di noi aspira. Lo sviluppo del bambino può tuire quegli stessi stati affettivi attra-
avvenire solo alla presenza di persone più grandi che riconoscono le capacità del bam- verso una modalità non solo imitativa
bino e che interagiscono attraverso una comunicazione fatta di scambi reciproci: è pos- ma trasformata, in modo tale di favo-
sibile insegnare al bambino solo ciò che è in grado di apprendere. Quello che il bambi-
no sa fare in collaborazione oggi (area di sviluppo prossimale) saprà fare indipendente-
rire il bambino nella comprensione
mente domani (area di sviluppo attuale). Questa sensibilità del caregiver a riconoscere la che la risposta si riferisce al bambino
zona di sviluppo del bambino, adattando pertanto il proprio intervento al livello di com- e non alla mamma: un processo di re-
petenza di volta in volta raggiunto dal bambino, è definita scaffolding. stituzione degli affetti definito con il
termine di rispecchiamento39,40. In

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Articolo speciale

18. Stern DN, Spieker S, Barnett R, MacKain


MESSAGGI CHIAVE K. The prosody of maternal speech: Infant age
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576 Medico e Bambino 9/2013

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