Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Edgar Willems
Lorecchio Musicale
Claudia Messina
Introduzione
approfondimenti
sugli
studi
psicologici
inerenti
allanalisi
del
La proposta metodologica di Willems trova le sue ragioni nella musica stessa e nella
sua concordanza con la natura umana.
Il ritmo, la melodia e larmonia rappresentano rispettivamente la natura fisiologica,
affettiva e mentale delluomo.
Partendo dal rapporto tra musicalit e umanit Willems costruisce un metodo
deducazione musicale atto a provare la potenziale presenza di musicalit in ogni
uomo e in tal modo favorirla ed incentivarla fin dalla primissima infanzia.
Utilizzando la musica come unico veicolo per lattuazione delle proprie proposte, egli
prevede la formazione di un orecchio musicale quale obiettivo prioritario
delleducazione musicale, che preveda la comprensione di qualsiasi sequenza ritmica,
svariati esercizi melodici, armonici, vocali e strumentali, per facilitare sia lo studio
del solfeggio sia lo studio strumentale, escludendo qualsiasi forma di astrattismo e di
nozionismo.
In questo contesto egli si avvale delluso di un ricco materiale uditivo per favorire la
conoscenza delle caratteristiche del suono: di battiti per lo sviluppo del movimento e
dellistinto ritmico, di movimenti naturali e caratteristici del corpo come camminare,
correre, saltare etcper acquisire il senso del tempo, (va ricordato, infatti, che
Willems venne a contatto con la metodologia di Jaques-Dalcroze, approfondendone
lo studio e sviluppando ulteriori possibilit didattiche).
Luso di canzoni scelte per favorire la sensibilit musicale contribuiranno, poi, ad
agevolare la prassi strumentale, la formulazione di un vocabolario musicale sar utile
ad indicare gli elementi musicali concreti e fondamentali e, infine, la conoscenza
graduale di tutte le scale (da quella diatonica a quella cromatica, dai modi antichi alle
scale pentatoniche, esatonali etc.) favoriranno laccrescimento del livello di
percezione.
Attraverso le tre diverse funzioni dellorecchio musicale delludire, dellascoltare e
del sentire, si mette il luce il graduale percorso che, partendo dallatto sensoriale della
3
percezione uditiva, si trasforma in interesse al suono e alle sue varie componenti, fino
a giungere allo stadio finale dellascolto consapevole.
Il materiale sonoro e gli strumenti consigliati non sono mai considerati obiettivi
prioritari, vengono limitati ad una fase preparatoria del progetto di educazione
musicale.
Il canto, come espressione del libero dinamismo sonoro e come riflesso dellelemento
affettivo, intuito dal bambino assai prima della parola.
La memoria ritmica (di natura motoria) e la memoria del suono (di natura sensoriale
ed affettiva), precedono normalmente la memoria semantica delle parole (di natura
mentale). Come affermava anche Edwin Gordon: non si insister mai abbastanza
sullimportanza del canto nelleducazione musicale dei bambini. Auguste Chapuis
diceva: Il canto e lintonazione precedono il solfeggio. Il bambino deve cantare
prima di conoscere la scrittura musicale, come parla prima di saper leggere.
Willems inoltre, si occup delleducazione musicale anche come mezzo terapeutico
per bambini, ragazzi e adulti diversamente abili, preoccupandosi di divulgare in
diverse nazioni questa sua proposta metodologica.
Leducazione uditiva, come egli stesso affermava, deve fare della musica unArte
sempre pi profondamente umana spaziando dalle pi ampie esperienze di contatto
con un materiale sonoro altamente diversificato, fino a giungere alla conquista di tutti
i tipi di linguaggi, liberandosi progressivamente dalla esclusiva sensibilit tonale
classica.
Il materiale sonoro per Willems ricco di possibilit creative.
A tal proposito, egli adopera nella sua proposta educativa anche strumenti che
utilizzano spazi infratonali: una serie di campanelle suddivise fino al trentesimo di
tono, lAudiometro ed il Fonometro fino al 200 di tono ed il flauto di Pan
infratonale. Questo tipo di ricerca lo spinge anche a realizzare un carillon
microcromatico suddiviso in quarti di tono ed un carillon infratonale accordato per
toni interi, semitoni, terzi, quarti, noni di tono e dodicesimi di tono.
Dopo questa prima fase si passer agli esercizi sui parametri musicali:
- per quanto riguarda il concetto di altezza si passer alla classificazione di suoni
cantati anche da voci diverse per timbro e intensit;
- riproduzione di suoni acuti, gravi, ascendenti e discendenti;
- utilizzazione di canti noti dei quali lallievo, durante la loro esecuzione,
disegner (attraverso un grafico) landamento della melodia;
- cantare una medesima melodia utilizzando i vari parametri dinamici (piano,
forte, in crescendo, in diminuendo);
- esecuzione di sequenze cantate utilizzando e mescolando i tre parametri di
altezza, intensit e timbro.
Per concludere questo ciclo di attivit si proporranno, infine, esercizi per lo sviluppo
dellorecchio armonico:
- intonando toni, semitoni, intervalli e accordi, si disegner, nel contempo, la
distanza tra i suoni;
- costruzione di catene e torri di accordi ascendenti e discendenti;
- intonazione nellambito di accordi prima della nota pi acuta, poi della nota
pi grave e solo alla fine della nota centrale (ad un livello maggiore di
difficolt si potr aggiungere anche la settima dellaccordo);
- intonazione di intervalli, scale e canti mentre linsegnante canta o gli altri
allievi intonano un tappeto di tonica (successivamente si potr aggiungere
anche la dominante, la sottodominante etc..).
Anche limprovvisazione costituisce uno dei migliori mezzi per sviluppare
laudizione interiore e la musicalit. Importante sar, infatti, iniziare questo percorso
7