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IL CERVELLO MUSICALE

di Daniele Schön
edizioni Il Mulino, Bologna, 2018
Musica e neuroscienze
 Musica influenza capacità cognitive in ogni
disciplina (p. 9);

 Importante influenza su emozioni, agisce su sistema


limbico e dà ricompense che facilitano
apprendimento in generale (p. 9);
In principio era il suono (I)
 Suono è fenomeno sia fisico (produzione del suono) che
psichico (percezione e permanenza del suono nella
memoria; p. 11);
 Udito percepisce frequenze diverse a profondità diverse
della coclea (tonotopia): onde più lunghe hanno bisogno
di più spazio (p. 13);
 Tra udito e mente informazioni si trasformano (pp. 14-
15);
 Corteccia uitiva tonotopica (come percezione) ed
informazione si astrae e categorizza (pp. 15-16);
 Percezione legata ad esperienza, ricordi e stati d'animo
legati ad essa (p. 16).
In principio era il suono (II)
 Nessuno sa con precisione come funziona il cervello (p.
17);
 100 miliardi di neuroni e circa 1 milione di miliardi di
collegamenti sinaptici, con connessioni che cambiano in
base a stimoli (pp. 17-18);
 Aree cerebrali specializzate (“hubs” neuronali) -> lesioni
locali comportano a volte deficit massivi (p. 19);
 Regioni del cervello hanno hanno ritmi e frequenze
differenti ed interconnessi/incastonati l'uno nell'altro (pp.
20-21).
In principio era il suono (III)
 Funzionamento cervello simile a quello di
un'orchestra sinfonica, con neuroni che lavorano in
modo sincrono (p. 22);
 Rumore cerebrale (errore neuronale) importante
per trasmissione degli stimoli (p. 23);
 Cervello plastico: cambia configurazione nel tempo
e crea nuovi collegamenti (sinaptogenesi; p. 24);
 Dopo nascita si eliminano sinapsi e neuroni non
utili (p. 25).
Polifonia cognitiva (I)
 Termine musica legato a canto, memoria e
trasmissione del sapere (p. 26);
 Termine gioco spesso assiciato alla musica (to play,
jouer, spielen; pp. 26-27);
 Musica e gioco hanno componente sociale,
esperienze ed attività cretive in società. Musica
crea gruppo (pp. 28-29).
Polifonia cognitiva (II)
 Importante in musica intervalli, distanze tra suoni.
Raddoppio/dimezzamento frequenza -> intervallo di ottava (pp.
29-30);
 Sistemi musicali e percettivi adattati a serie armoniche dei suoni:
ottava necessita di numero preciso di suoni (pp. 30-31);
 Sistema tonale basato su tensione fisica tra le note; ciò appreso
in maniera implicita (pp. 31-32);
 Cervello estrae da strutture linguistiche e musicali regolarità ed
esamina struttura per trovare senso musicale(p. 33)
Polifonia cognitiva (III)
 Anche ritmo legato a numero limitato di suddivisioni,
durate generano rapporti semplici che hanno creato ritmi
universali su elementi e fattori biologici (pp. 34-36);
 Percezione, comprensione e produzione della musica non
sono specifiche alla musica ma elementi universali di
comprensione (linguaggio e suoni naturali; pp. 36-38);
 Musica e linguaggio hanno elementi comuni di
percezione e previsione del discorso sonoro. Pochi
elementi e regole, infinità di frasi linguistiche e musicali
(pp. 40-41).
Musica nel cervello
 Individuare aree cerebrali specializzate è estremamente
difficile e rischioso (p. 44);
 Deficit di percezione della musica può dipendere da vari
fattori (p. 46);
 Disturbo amusico legato ad ambito cognitivo ristretto con
funzionamento sensoriale e cognitivo normale (p. 51);
 Neuroimmagine per studiare funzionamento cervello
durante la percezione, con reale ed immaginario che si
mescolano (pp. 54-56).
Scolpire il cervello con la musica
 Secondo alcuni studi, la musica riduce lo stress sugli
animali e migliora le performances degli esseri
umani (pp. 59-60);
 Musica potrebbe dare benefici effetto di transfert
su ambiti non musicali (p. 61);
 Probabilmente, chi ha maggiore potenziale
cognitivo ha una buona attitudine musicale (p. 62).
Musica e linguaggio (I)
 Bambino generalizza regole linguistiche da pochi
elementi e stimoli limitati (p. 64);
 Linguaggio specifico dell'uomo e con funzioni
legate a quelle della musica (p. 66);
 Alcune ricerche recenti individuano aree cerebrali
differenti tra musica e linguaggio -> cercare
coabitazioni con vecchie ricerche (pp. 68-69);
Musica e linguaggio (II)
 Risposte sottocorticali dei musicisti simili a quelle
del linguaggio per i non musicisti (p. 71);
 Corteccia emisfero sinistro più sviluppata nei
musicisti che nei non musicisti; emisferi collegati
da più fascicoli di sostanza bianca (pp. 73-74);
 Forma del cervello cambia con la pratica musicale
(p. 77);
 Importanza precisione temporale in musica
influenza funzionamento del cervello (p. 79);
Musica e linguaggio (III)
 Buoni risultati in musica legati solo a pratica, a
lavoro intenso e continuativo, non ad età o altri
fattori innati (p. 83);

 Secondo aluni studi, sistema di ricompensa della


musica differente da stimoli primari o secondari (p.
85).
Riabilitazione ed educazione (I)
 Spesso deficit linguistico e musicale associati
perchè posti in aree simili (p. 87);
 Pratica musicale in piccoli gruppi fa migliorare
competenze di lettura e fonologiche (p. 92);
 Assenza di stimolazione uditiva comporta deficit
della possibilità di strutturare eventi
temporalmente ed anche deficit nella vista (p. 93).
Riabilitazione ed educazione (II)
 Impianto cocleare ha permesso a musicisti diventati
sordi di percepire suoni, anche se diversamente da
prima (p. 94);
 Pratica musicale importante per maggiore
percezione del mondo sonoro che ci circonda (p.
96);
 Attraverso il canto, si può curare afasia, con risultati
differenti a seconda delle lesioni (pp. 96-99).
Riabilitazione ed educazione (III)

 Memoria musicale legata a memoria emotiva (p.


103);

 Musica migliora qualità della vita dei degenti ed


agisce su vari aspetto cognitivi della vita (pp. 103-
105).
Creare senso del mondo (I)
 Percezione del mondo rispecchia idea che abbiamo
del mondo (p. 107);
 Particolarità del fare musica: anticipare in modo
preciso quando succederà qualcosa (p. 108);
 Struttura musica è ritmica e regolare, e ciò
permette sincronizzazione maggiore con attività
cerebrale, in sistema complesso (pp. 111-114);
 Cervello del musicista si sincronizza con la musica e
deve essere molto flessibile (p. 114).
Creare senso del mondo (II)
 Musica aiuta coesione all'interno di un gruppo (p.
116);
 Musica e canto fanno migliorare omeostasi,
rendendo benessere al corpo (p. 118);
 Condivisione e pratica musicale permettono spazio
temporale comune, con meccanismi alla base di
comunicazione ed apprendimento (p. 119);
 Musica nata prima di lingua, per comunicare (p.
122).
Creare senso del mondo (III)
 Segnale sonoro per intimorire nemico ed attrarre
partner (p. 122);
 Uomo musicale perchè ha cervello musicale (p.
127);
 Musica può far incontrare gente di tutte le età e
tutti i livelli musicali (p. 129);
 Musica utile anche per migliorare vita umana e
situazione dei degenti (pp. 133-134).

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