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NEUROSCIENZE E MUSICA

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PSICOLOGIA DELLA MUSICA
GARDNER (1943) considera la musica come espressione di un’intelli-
genza distinta (logico-matematica, linguistica, spaziale, cinestetico-
corporea).

Substrato cerebrale a essa riservato, geneticamente programmato,


con un dispositivo altamente specializzato

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PSICOLOGIA DELLA MUSICA
Howard Gardner, (USA 1943) rappresenta un punto di svolta nello
studio dell’intelligenza. Prima della sua teoria delle intelligenze multiple
infatti, la valutazione del Quoziente Intellettivo (IQ) veniva calcolata in
base a due sole tipologie di intelligenza, quella logica e quella
linguistica, che per molti studiosi rappresentavano il concetto di
intelligenza generale.
…perché o noi possiamo trattare tutti come se fossero uguali, il che
semplicemente indirizza un tipo di intelligenza, o possiamo cercare di
capire le intelligenze dei bambini e personalizzare e individualizzare
l’educazione il più possibile…(1977)

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PSICOLOGIA DELLA MUSICA

Gli studiosi che si occupano dell’attività cognitiva considerano la


musica come un esercizio dell’intelligenza, come il riflesso del funziona-
mento generale del cervello umano.

La musica metterebbe in gioco tutta una serie di attività o di comporta-


menti di elaborazione che partecipano anche ad altre funzioni.

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I PROCESSI COGNITIVI

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LA CORTECCIA CEREBRALE
La corteccia cerebrale è lo strato di sostanza grigia che riveste la superficie esterna degli emisferi
del cervello
42% dell'intera massa cerebrale
evidenti scanalature (solchi o scissure)
zone rialzate (circonvoluzioni o giri)
alto contenuto di corpi di neuroni (sinapsi=trasmissione info)

Costituisce importante il principale centro di elaborazione e integrazione delle informazioni nervose


presente a livello del SNC.

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Specializzazione emisferica

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Aree del Linguaggio

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Localizzazione
del Linguaggio

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I processi di
elaborazione
musicale

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Musica e Cervello

Orecchio esterno (onde


Il suono sonore=variazioni di pressione
dell’aria)

Il segnale elettrico giunge al


Orecchio interno cervello, dove la corteccia
(amplifica l’info uditiva e la uditiva deve selezionare ciò che
traduce in messaggio nervoso). può realmente interessare
all'ascoltatore.

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L’informazione sonoro-musicale è
elaborata in diverse aree a partire dalla
corteccia uditiva primaria che permette
I PROCESSI allo stimolo di arrivare alla coscienza

DI
ELABORA- In Le regioni del linguaggio
contempo-
ZIONE ranea si
attivano: La corteccia motoria e il cervelletto legati al
MUSICALE movimento
L’ipotalamo e l’amigdala coinvolti nelle
emozioni legate all’ascolto
L’ippocampo, centro della memoria

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I processi di elaborazione musicale
NEUROSCIENZE E MUSICA

Coinvolge:
• il lobo temporale destro, indispensabile per riconoscere ed eseguire le melodie, e
• il lobo temporale sinistro, da cui dipendono l’elaborazione del linguaggio musicale, ma anche la
scrittura, la composizione e l’esecuzione della musica.
NEUROSCIENZE E MUSICA
In linea di massima, partendo da una revisione della più recente letteratura, si suppone che sia
l’emisfero destro quello che, in un primo momento riconosce/capta la melodia nel suo complesso
(le caratteristiche più complessive del tempo e della linea melodica).
•È poi l’emisfero sinistro che esegue un analisi più precisa.
Le capacità musicali possono venire a mancare sia che una lesione interessi l’emisfero destro sia
quello sinistro.
•Il problema si può rappresentare non solo se è danneggiata l’area uditiva del lobo temporale, ma
anche se sono colpiti il lobo frontale e quello parietale.
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• Dominanza dell’orecchio destro-emisfero sinistro per i messaggi verbali,


• Dominanza dell’orecchio sinistro-emisfero destro per i messaggi melodici.
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Modularità

• Shebalin, compositore russo, a seguito di un’emorragia cerebrale sx,


perse la capacità di parlare. Tuttavia continuò a comporre e a fare
lezione ai suoi studenti. (Afasia senza amusia)
• Un altro paziente con danno cerebrale all’emisfero dx, si riprese
completamente tranne nell’abilità di cantare brani conosciuti e nuovi
e di riconoscere melodie familiari. (Amusia senza afasia)

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NEUROSCIENZE E MUSICA
NEUROSCIENZE E MUSICA
NEUROSCIENZE E MUSICA
I primi studi di ascolto dicotico con stimoli musicali dimostrano
la dominanza dell’emisfero destro per il riconoscimento delle melodie
Ipotesi iniziale di laterizzazione:
Linguaggio lateralizzato a sx
Musica lateralizzata a dx → Questa dicotomia si è rivelata semplicistica!!!
Studi successivi:
Se lo stimolo → sillabe cantate → preferenza orecchio sx
Se lo stimolo → altezza e timbro → preferenza orecchio sx (emisfero Dx)
NEUROSCIENZE E MUSICA
Studi di ascolto dicotico con stimoli musicali
Bever e Chiarello (1974) studi comparativi sul livello di conoscenza musicale
(musicisti/non musicisti)
Soggetti senza training musicale → strategia d’ascolto musicale globale →
emisfero dx
Soggetti musicisti → strategia d’ascolto musicale analitico → emisfero sx
L’ATTENZIONE HA QUINDI UN RUOLO CRUCIALE
L’uso di una strategia d’ascolto (analitico o globale) attiva specifiche RETI
CEREBRALI DIVERSE
NEUROSCIENZE E
MUSICA
NEUROSCIENZE E MUSICA
UN MODELLO PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MUSICA: Peretz e Coltheart (2003)
L’input musicale viene analizzato da due sistemi paralleli e indipendenti. I due sistemi elaborano separatamente le info
necessarie per effettuare un’analisi.

Sistema di analisi Melodica (variazione


dell’altezza dei suoni) Via del «che
• Analisi del contorno (analizza la direzione del cosa» LESSICO O
suono) «REPERTORIE»
• Analisi degli intervalli (distanza tra due note) Rappresenta-
• Analisi della tonalità (legami tra i diversi intervalli) zioni delle
proprietà
astratte della
Sistema di analisi Temporale (variazione musica
della durata dei suoni) Via del
• Analisi degli aspetti metrici «quando»
• Analisi degli aspetti ritmici

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NEUROSCIENZE E MUSICA

Modello neuropsicologico-cognitivo di elaborazione


dell’informazione musicale

• In questo modello, l'input uditivo presenta alcuni aspetti che


elicitano l'azione del sistema di elaborazione del linguaggio e altri
aspetti che attivano il sistema di elaborazione musicale.
• La componente lirica (canzone) viene elaborata nel sistema di
elaborazione del linguaggio in parallelo con il sistema di
elaborazione musicale.
• Interessante per il processi di riabilitazione!

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Montreal Battery of Evaluation of Amusia
Modello neuropsicologico-cognitivo di elaborazione Validity evidence and norms for adolescents in Belo
Horizonte, Minas Gerais, Brazil
dell’informazione musicale Marília Nunes-Silva1, Vitor Geraldi Haase2
Dement Neuropsychol 2012 December;6(4):244-252

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NEUROSCIENZE E MUSICA

UN MODELLO PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MUSICA: Peretz e Coltheart (2003)

• AMUSIA TEST →DISLESSIA E AMUSIA


• http://www.psy.mq.edu.au/me2/index.php/tests/
• Per il test sul ritmo e tone-deafness questo è il link ma bisogna aspettare una loro
risposta per avere il “permesso di effettuare il test”:
• http://www.psy.mq.edu.au/me2/index.php/studies/
• questo invece è il link al test di Isabelle Peretz
• http://www.brams.org/en/onlinetest/

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Montreal Battery of Evaluation of Amusia
Modello neuropsicologico-cognitivo di elaborazione Validity evidence and norms for adolescents in Belo
Horizonte, Minas Gerais, Brazil
dell’informazione musicale Marília Nunes-Silva1, Vitor Geraldi Haase2
Dement Neuropsychol 2012 December;6(4):244-252

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NEUROSCIENZE E MUSICA
Modello neuropsicologico-cognitivo di elaborazione dell’informazione
musicale

In questo modello la componente emotiva si riferisce alle


informazioni di tipo affettive fornite dall’input musicale e
dipende da due strutture:
• la modalità (ad es.:, la caratteristica della scala che varia con
la posizione di toni e semitoni e la loro relazione alla tonica)
e
• il tempo ( cioè, la velocità o ritmo di un pezzo).
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NEUROSCIENZE E MUSICA

UN MODELLO PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MUSICA: Peretz e Coltheart (2003).


Il sistema di rappresentazioni d’informazioni musicali → IL LESSICO MUSICALE

• Il recupero di un lessico musicale può dar luogo ad un recupero di informazioni


che sono state immagazzinate in altri sistemi:
• Parole del testo, titolo del brano
• Situazioni di familiarità ed emozioni forti ad esso legati

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Montreal Battery of Evaluation of Amusia
Modello neuropsicologico-cognitivo di elaborazione Validity evidence and norms for adolescents in Belo
Horizonte, Minas Gerais, Brazil
dell’informazione musicale Marília Nunes-Silva1, Vitor Geraldi Haase2
Dement Neuropsychol 2012 December;6(4):244-252

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Montreal Battery of Evaluation of Amusia
Modello neuropsicologico-cognitivo di elaborazione Validity evidence and norms for adolescents in Belo
Horizonte, Minas Gerais, Brazil
dell’informazione musicale Marília Nunes-Silva1, Vitor Geraldi Haase2
Dement Neuropsychol 2012 December;6(4):244-252

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Come il ritmo agisce su cuore e cervello

• Ascoltando musiche allegre o sentimentali, esaltanti o rilassanti si verificano modifiche del


sistema nervoso vegetativo che regola la pressione arteriosa, il ritmo cardiaco, la respirazione,
la sudorazione e altre reazioni fisiologiche. (Sistema Nervoso Vegetativo)

• Brani musicali come i ballabili o le marce per orchestra provocano risposte soprattutto di tipo
motorio: quei momenti che ci portano, quasi nostro malgrado, a segnare il tempo con il piede
o con l'oscillazione delle spalle. (Sistema Motorio)

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NEUROSCIENZE E MUSICA

Come il ritmo agisce su cuore e cervello

• Altri tipi di musica possono, invece, provocare soprattutto risposte respiratorie o


cardiovascolari: il respiro rallenta e il cuore riduce la sua frequenza. (Sistema Nervoso
Vegetativo)

• Poiché la musica è una forma di comunicazione strutturata, dotata di un suo linguaggio, gran
parte della sua decodifica avviene nell'emisfero sinistro, preposto ai processi logici, mentre il
destro ne coglie i processi emotivi (Sistema Cognitivo & Comportamentale)

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NEUROSCIENZE E MUSICA
MUSICA, MOVIMENTO e EMOZIONE
• Un musicista proverà emozione mentre suona e a sua volta la comunicherà
all’audience.
• Un ascoltatore proverà emozione in relazione alla musica stessa e all’esecuzione del
musicista stesso.
• La musica induce sentimenti, reazioni del sistema vegetativo, variazioni del ritmo
cardiaco e del respiro, ma anche motivazioni al movimento.
• Le emozioni indotte dalla musica attivano
• I circuiti di compenso e gratificanti (reward) motivazionali,
• Gli emisferi cerebrali,
• Il mesencefalo e le regioni orbito-frontali
• E l’amigdala attribuisce il significato emozionale degli stimoli
• Ancora pochi studi al riguardo

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NEUROSCIENZE E MUSICA

MUSICAL ABILITY
•ABILITÀ FONDAMENTALI
•ABILITÀ TONALI (PERCEZIONE DEL TONO, SENSO DELLA TONALITA’, ARMONIA E
POLIFONIA, ..)
•ABILITÀ RITMICHE
•ABILITÀ CINESTESICHE (STRUMENTALI, CANORE,..)
•ABILITÀ ESTETICHE
•ABILITÀ CREATIVE
•ALTRE (MEMORIA, LINGUAGGIO, CULTURA, ETC.)
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NEUROSCIENZE E MUSICA

Aree e • Schneider et al. (2002) hanno trovato


differenze non solo nella risposta
network elettromagnetica MEG alle note musicali, ma
cerebrali anche nelle dimensioni della corteccia
uditiva primaria fMRI di musicisti e non
nella musicisti.
competenza • Attività MEG maggiore del 102%, MRI
volume della sostanza grigia della corteccia
musicale uditiva primaria antero-mediale è risultato
acquisita maggiore del 130%.

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NEURONI SPECCHIO

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NEUROSCIENZE E MUSICA

• NEURONI SPECCHIO (mirror): classe di neuroni che


risponde sia ad azioni che all’osservazione di azioni:

Neuroni • questo sistema neurale probabilmente costituisce la


base neurale per comprendere un’azione:

mirror/echo e • la rappresentazione visiva delle azioni che


osserviamo sono mappate nel nostro sistema
motorio.
interazioni • Alcuni neuroni mirror sono attivati anche da suoni
prodotti durante l’azione: il sistema acustico può
acustiche- accedere al sistema motorio.
• “Eco Neuroni”: sono in svolgimento molti studi
motorie sull’evoluzione del linguaggio focalizzati nell’area di Broca
e nella corteccia premotoria ventrale.
• Sono avviati studi su un possibile ruolo di NEURONI
MIRROR/ECO in rapporto alle attività musicali.

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NEURONI SPECCHIO

Anni 90: il gruppo di ricerca di Rizzolatti e Gallese scopre che nell’area F5 della scimmia esiste un sistema di neuroni particolari, attivi
sia quando il soggetto compie l’azione che quando l’azione è compiuta da un altro agente cioè quando l’azione è osservata.

Il sistema specchio gioca un ruolo nella comprensione delle azioni:

Non si attiva se manca interazione agente/oggetto

Non si attiva se l’agente mima l’azione senza oggetto

Si attiva quando l’animale può prevedere la finalità dell’azione

ATTO MOTORIO FINALIZZATO ALL’AZIONE CODIFICA INTENZIONE DEL GESTO

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NEURONI SPECCHIO

Gli studi evidenziano la generazione di una rappresentazione


interna del movimento (simulazione) che può avere varie funzioni:

comprensione del significato dell’azione osservata

lettura delle intenzioni dell’individuo che agisce

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NEURONI SPECCHIO

Nell’uomo i neuroni specchio si trovano anche nell’area di BROCA


(elaborazione linguaggio).

Questa scoperta mette in evidenza:


il ruolo centrale del gesto (aspetto motorio) nella nascita e sviluppo del
linguaggio

la continuità tra le forme linguistiche e prelinguistiche:


azione-gesto-parola
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NEURONI SPECCHIO
BAMBINI
Nel I° anno di vita la comunicazione intenzionale ha inizio con
Vocalizzazioni + Gesti deittici (Pointing)
Gesto: da solo/ in combinazione con vocalizzi/ con parola-espressione

ADULTI
I gesti sono parte integrante del processo comunicativo
Il linguaggio è un sistema integrato gesto-parlato
Nel linguaggio i gesti sono co-espressivi e sincronici rispetto al parlato

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NEURONI SPECCHIO
NEURONI VISUOMOTORI : codifica azione + intenzione

Apprendimento dei processi visuo-motori

Apprendimento della musica (e dello sport)

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NEURONI SPECCHIO

NEURONI AUDIO-VISUO-MOTORI:
azioni compiute sugli oggetti + suono tipicamente prodotto dal loro uso
si attivano sia in presenza dell’azione specifica (vista)
sia solo in presenza del suono (audio)
I neuroni audiovisuomotori si trovano in aree che codificano per suoni e
immagini visive di oggetti e animali indicando che essi hanno un ruolo
fondamentale per l’apprendimento della musica in relazione alla
regolazione del feedback sensoriale (integrazione multisensoriale).

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NEURONI SPECCHIO
In pratica il musicista può PREVEDERE il suono che verrà emesso
prima ancora che venga suonato,
OSSERVANDO il movimento di chi suona
L’ascoltatore/osservatore ATTIVA l’immagine di un suono
basandosi
sulla vista dell’oggetto
+
tipologia di movimento

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NEURONI SPECCHIO
LA COORDINAZIONE TRA COINTERPRETI

Direttore: motore della sincronizzazione

Musicisti: precisione temporale/sincronizzazione delle azioni/ruoli


gerarchici diversi/ruoli musicali diversi/fantasia e creatività personali/

Fattori di cambiamento soggettivi imprevedibili:


errore/ritardo/disparità nell’esecuzione-interpretazione
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NEURONI SPECCHIO
COORDINAZIONE
possibilità di prevedere le azioni degli altri
comprenderne stati d’animo, credenze, intenzioni
imitarne i gesti in modo sincrono
prestare attenzione implicita verso la periferia del campo visivo
condividerne lo stato emotivo riferito al brano eseguito

Tutte queste azioni mentali sostengono la consapevolezza di sé


e quella dell’altro, che possiede una mente, credenze, desideri.

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NEURONI SPECCHIO
Indici per una migliore coordinazione motoria:
• Movimenti oculari e direzione dello sguardo
(riflettono cosa il soggetto stia pensando di fare)
• Postura
che il direttore d’orchestra rileva e rispecchia pre-allertando l’emissione
di un determinato gesto in arrivo
Nei duetti lo sguardo reciproco facilita la sincronizzazione motoria
(rispecchiamento visuo-motorio nella coordinazione sociale dell’azione)

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NEURONI SPECCHIO
Adattamento reciproco degli orchestrali
1.Temporale assimilativo
copio automaticamente le piccole fluttuazioni temporali degli altri, in
modo inconsapevole, facilitando la coesione dell’ensemble.

2. Compensativo
si basa si sistemi interni di temporizzazione (EEG) che gli esecutori
condividono realizzando una migliore sincronizzazione.

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NEURONI SPECCHIO

Si è indagato se il diverso stile di direzione orchestrale incidesse sugli aspetti


motori degli orchestrali rilevando il movimento degli archi: la gestualità del
direttore ha un’influenza sul comportamento motorio in corso d’opera e ciò accade
attraverso la risonanza visuomotoria.

La stessa cosa non accade in merito ai criteri interpretativi: se l’orchestra rispetto al


direttore, e un interprete rispetto ai cointerpreti non hanno condiviso informazioni
interpretative, in entrambe le situazioni fallirà la leadership unidirezionale (studi
cinematici sul quartetto di Cremona)

Cinematica: studia il moto dei corpi in relazione a velocità, accellerazione,


spostamento.

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NEURONI SPECCHIO

Indicatore + saliente per la comprensione della pulsazione temporale:


accelerazione assoluta lungo le traiettorie dei gesti
meno importante l’ampiezza del movimento

Intenzioni espressive (mano sx)


sono tutti gesti riconosciuti dal sistema mirror visuomotorio
(gesti finalizzati, significativi, con precisa intenzione)

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NEURONI SPECCHIO
Un’esecuzione espressiva rispetto ad una meccanica dello stesso brano
evidenzia una maggiore risposta delle aree emotive del cervello in
risposta alle dinamiche emotive, e l’attivazione del circuito della
ricompensa.

Le specifiche emozioni evocate sono in parte collegate alla percezione


della ritmicità e alle violazioni delle aspettative temporali basate sulla
previsione di una pulsazione regolare.

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NEUROSCIENZE E MUSICA
Il cervello del musicista

Schaug (2001) → cambiamenti macrostrutturali nel volume di alcune strutture del


cervello:
• Aumento della parte anteriore del corpo calloso (insieme di fibre che connette i
due emisferi) dovuta alle sequenze motorie bimanuali w alla sincronizzazione.
• Aumento del volume del cervelletto (negli uomini) dovuto alla più specifica
organizzazione motoria.
• Aumento di alcune regioni corticali frontoparietali dovuto alla maggiore
automatizzazione e pianificazione del movimento.
• Corteccia motoria: aumento di parte della lunghezza intrasolcale dell’aera
motoria dovuto allo sviluppo del controllo motorio fine.
• Nei musicisti: attivazione dell’emisfero sinistro specializzato nella codifica
analitica e seriale di informazioni complesse.
• Nei non musicisti: attivazione dell’emisfero destro
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Grazie per l’attenzione!!!

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