Il problema di un compositore non è musicale ma di atteggiamento verso la società e la
cultura del suo tempo. Le teorie di Blacking affrontano il nodo dell'etnomusicologia. Merriam suggerisce uno studio su 3 livelli analitici: la concettualizzazione della musica, i comportamenti musicali e il suono. Blacking va oltre e fonde sul piano strutturale musicologia e antropologia. Il compito dell'etnomusicologo diventa così lo studio di come interagiscono i fattori psicologici, sociali, culturali insieme a fattori musicali. È importante il carattere articolato e dialettico della posizione di Blacking. Al centro di tutto c'è l'uomo e il suo rapporto con altri uomini. Questo libro è il rimaneggiamento delle conferenze di Blacking su questioni generali emerse durante lo studio della musica africana (i Venda). Si affrontano questioni sugli sviluppi degli studi etnomusicologici. Secondo Blacking la ricerca etnomusicologica ha esteso le nostre conoscenze sui diversi sistemi musicali del mondo, ma non è ancora giunta a ridefinire la musicalità umana così come sarebbe richiesto da queste nuove conoscenze. Da una parte c'è l'uomo come essere biologico e dall'altra come essere sociale: così la musica è sia tratto della specie umana sia sistema relativo di suoni. Blacking li fa interagire. Nel primo capitolo la musica si distingue dal linguaggio per il suo potere di creare un altro universo di tempo virtuale. Come il linguaggio la musica ha la sua struttura profonda e le sue strutture di superficie. Per scoprire come è musicale l'uomo dobbiamo sapere come questi processi cognitivi operano nella produzione delle strutture sonore che le diverse società chiamano musica. Problema: se i meccanismi della musica sono gli stessi in ogni individuo, essa come suono umanamente organizzato non esiste se non come fenomeno di gruppo. Le relazioni tra musica, società e cultura sono analizzate nei due capitoli centrali dove il confronto con la cultura Venda assume consistenza. Nell'ultimo capitolo Blacking conclude il suo ragionamento ed esprime una visione filosofica e morale della musica: non ha il potere di cambiare la società, eppure la musica rinforza le esperienze sociali e può rendere coscienti dei sentimenti che si sono provati. Se esiste una possibilità di comunicazione musicale fra culture diverse, va cercata a livello delle strutture profonde e degli elementi comuni alla psiche umana. Questo libro è un tentativo di unire le esperienze di B. sul modo di fare musica in diverse culture (musica africana). B. tendeva a considerare la musica africana come 'altra musica' e cerca di descrivere come il contatto con i Venda abbia demolito i suoi pregiudizi: Gli hanno insegnato che tutta la musica è musica popolare, non può essere trasmessa o avere significato al di fuori dei rapporti sociali. La musica è legata ai sentimenti e alle esperienze dell'uomo in quanto essere sociale. Le sue teorie si possono applicare ad altri sistemi musicali studiati dagli etnomusicologi. Un approccio antropologico verso tutti i sistemi musicali sarebbe più efficace di un'analisi delle strutture sonore prese come entità a sé stanti. Vivendo con i Venda l'autore ha compreso che la musica può diventare parte integrante dello sviluppo mentale e fisico di un'armonica vita di relazione.
CAP 1: IL SUONO UMANAMENTE ORGANIZZATO
Etnomusicologia è un termine usato per definire lo studio dei diversi sistemi musicali esistenti nel mondo. Nei Conservatori si insegna solo una musica etnica e la musicologia è etnica. Per l'umanità sono più importanti le attività dell'uomo creatore di musica che le realizzazioni musicali dell'uomo occidentale. L'etnomusicologia può provocare una rivoluzione nel mondo della musica, può svelare nuovi metodi per l'analisi della musica e della sua storia. Dobbiamo sapere quali suoni e quali comportamenti le diverse società hanno scelto di chiamare musicali. Gli studi di psicologia della musica ed i test sulla musicalità non danno una valutazione unanime. La scuola gestaltica afferma che il talento musicale è di più che capacità sensoriali; altri dicono che sono solo capacità sensoriali. Tuttavia i loro test hanno valore limitato, il loro intento di essere oggettivi si vanifica perché minimizzano l'importanza dell'esperienza culturale nello sviluppo delle capacità sensoriali. Persone che usano 4-5 parole per i colori primari possono essere in grado di distinguere sfumature cromatiche. La musica è importante per i Venda, ma davanti ad un test un ottimo musicista venda sarebbe un incapace. Quindi le prove di attitudine musicale hanno valore solo per le culture i cui sistemi musicali sono simili a quelli dello sperimentatore. La domanda di come è musicale l'uomo è connessa a questioni generali: qual'è la natura dell'uomo? Quali sono i limiti del suo sviluppo culturale? Nei primi tre capitoli B. vuole dimostrare come la ricerca etnomusicologica possa risolvere gran parte dei problemi e nel quarto perché i risultati della ricerca possono essere importanti per il futuro dell'umanità. C'è così tanta musica nel mondo che si possa pensare che sia un tratto peculiare della specie umana. I fondamentali processi fisiologici e cognitivi che generano la composizione e l'esecuzione musicali potrebbero anche essere ereditari e presenti in quasi tutti gli uomini. La società occidentale afferma che solo pochi sono dotati di senso musicale, ma poi si comporta come se tutti avessero il requisito senza il quale nessuna tradizione musicale potrebbe esistere: capacità di ascoltare e distinguere strutture sonore. Partono dal presupposto che la musica sia una forma di comunicazione. I realizzatori di film hanno fiducia nel senso musicale del pubblico, abbandonano il sottofondo musicale continuo per accentuare solo i momenti salienti dell'azione. Nelle discussioni sulle capacità musicali viene ignorata l'importanza dell'ascolto creativo, mentre per la musica è importante quanto lo è per il linguaggio. In società dove la musica non è scritta un ascolto consapevole è indice delle capacità musicali, importante quanto l'esecuzione, perché rappresenta l'unico mezzo per assicurare continuità alla musica. Le società hanno idee diverse su cosa sia la musica ma tutte le definizioni si fondano su consensi secondo cui i suoni dovrebbero essere organizzati. La musica non può esistere senza che qualcuno possieda una capacità di ascolto strutturato. L'esecuzione musicale è inconcepibile senza la percezione di un ordine fra suoni. La percezione di un ordine sonoro, sia innata o acquisita, deve essere in mente prima di emergere sotto forma di musica. Questo processo di produzione del suono musicale è un'estensione del principio secondo cui la musica esprime aspetti dell'organizzazione umana o percezioni dell'organizzazione naturale. Sono molti i modi per analizzare un brano, ma si dovrebbe effettuare analisi che indichino quali processi musicali servono e quali non servono, precisando 'perché' e 'come' vengono usati. Compito dell'etnomusicologo identificare tutti i processi pertinenti ad una spiegazione del suono musicale. B. ha imparato a suonare le melodie, ascoltato e registrato brani di musica nsenga: solo combinando informazioni musicali ed extramusicali è stato possibile scoprire cosa ci fosse tra le note. Si possono improvvisare test musicali sul campo, unico mezzo per scoprire principi che generano la composizione musicale (i giovani venda e le ocarine). Anche se il significato della musica risiede fra le note che il nostro orecchio percepisce, potrebbero esserci diverse interpretazioni per ogni modello sonoro ed un tot di reazioni individuali alla sua struttura. Questo tot di interpretazioni strutturali può essere ridotto con il sistema musicale di un compositore o di una cultura. Le analisi del linguaggio fatte da Chomsky evidenziano aspetti simili alla musica. Il suono SI può avere un diverso significato strutturale e semantico in lingue diverse e la varietà di strutture che può unirsi nelle strutture di superficie di una lingua, ovvero nelle parole che ascoltiamo e a cui rispondiamo. A causa di questa relazione tra struttura profonda e di superficie non possiamo considerare il linguaggio solo come il prodotto di una disposizione di parole. Le strutture musicali, come le stringhe di parole, possono essere interpretate come il prodotto di una disposizione di suoni, secondo le regole di una grammatica musicale, in certi contenitori. Bisogna sempre tener conto delle strutture profonde. Le due melodie di canti infantili venda vengono descritte come la stessa perché ci sono diverse trasformazioni melodiche della stessa struttura profonda. Lo studio della musica nella cultura è ciò che Merriam sperava, ma gli etnomusicologi devono ancora fare analisi culturali della musica che spieghino come un sistema musicale faccia parte di altri sistemi di relazioni all'interno di una cultura. Nessuno stile musicale ha categorie proprie, le sue categorie sono quelle della società, cultura e natura fisica degli uomini che la ascoltano, creano ed eseguono. Non si studia la musica come una cosa a sé stante. La natura da cui l'uomo trae stili musicali non è una cosa a lui esterna; include la sua stessa natura, cioè le sue capacità psicofisiche ed i modi in cui queste si sono strutturate nelle sue esperienze di interazione con gente e cose. Le attività musicali sono associate a determinate regioni del cervello, diverse dal linguaggio. Se la musica è suono umanamente organizzato allora devono esistere rapporti tra le strutture dell'organizzazione umana e quelle sonore. Non sappiamo cosa prova una persona quando ascolta musica ma possiamo capire quali fattori strutturali danno queste sensazioni. Il suono è l'oggetto ma l'uomo è soggetto: la chiave per la comprensione della musica è nel rapporto tra soggetto ed oggetto. Nella musica dei Venda è il ritmo che differenzia il canto dal parlato. Secondo loro la musica non può prescindere dall'uomo. Nessun venda considererebbe i battiti di un motore come musica o proverebbe emozioni perché il loro ordine non è prodotto da esseri umani. La musica venda non è basata sulla melodia ma sull'eccitazione ritmica di tutto il corpo, di cui il canto è solo un'estensione. La musica venda è manifestazione politica, eseguita in vari contesti. Politica nel senso che può coinvolgere gli individui in una esperienza comunitaria nella loro cultura. La musica venda è un'avventura nella realtà, il mondo dello spirito. La coscienza individuale trae alimento dalla coscienza collettiva della comunità. Così le esecuzioni, in gruppi di 2-3 suonatori di ritmi che potrebbero essere suonati da uno solo, non sono delle semplici trovate musicali. È il genere di esperienza comunitaria che i Venda cercano di trasmettere nel loro fare musica: un'analisi della loro musica che ignorasse questa realtà sarebbe incompleta. Le analisi funzionali della struttura musicale non possono essere slegate dalle analisi strutturali della sua funzione sociale. L'etnomusicologia è una disciplina in cui sono riposte le speranze di una più profonda comprensione della musica.
CAP 2: LA MUSICA NELLA SOCIETA' E NELLA CULTURA
Per B. la musica è un suono umanamente organizzato e che si dovrebbero trovare le relazioni tra le strutture dell'organizzazione umana e quelle del suono come prodotto di un'interazione organizzata. I Venda condividono anche l'esperienza del fare musica, la sua produzione dipende dalla continuità dei gruppi sociali che la eseguono e dal modo in cui i membri di quei gruppi sono in relazione tra loro. Dobbiamo chiederci chi ascolta, chi suona e chi canta e perché lo fa, è un problema sociologico ed è possibile confrontare situazioni simili in società diverse senza riferimento alle forme di superficie della musica, ci interessa solo la sua funzione nella vita sociale. Ciò che per un individuo è piacevole per un altro è sgradevole, per quello che essa significa per lui nella sua cultura. Non importa se una musica è semplice o complessa, è il contenuto umano del suono umanamente organizzato a catturare la gente: si tratterebbe sempre del prodotto di un essere umano sensibile ed è questa sensibilità che ha il potere di suscitare sentimenti di un altro umano. Secondo B. la musica è un tratto caratteristico della specie umana; forse non si può comparare l'alta diffusione della musica Venda con la scarsa diffusione di capacità musicali inglesi, poiché la complessità della musica inglese è tale che sono pochi possono padroneggiarla. Lo sviluppo tecnologico porta esclusione sociale: essere ascoltatore passivo è il prezzo da pagare per appartenere ad una società superiore. Il livello tecnologico della musicalità si alza e alcuni devono essere classificati come non musicali; invece secondo i Venda ogni persona normale è capace di fare musica. La mente umana è più complessa di qualsiasi prodotto di una cultura particolare. Non bisogna migliorare la tecnica musicale se il fine dell'esecuzione è condividere un'esperienza sociale. Il governo sudafricano ha dimostrato interesse verso i Venda. Sono pacifici ma non vogliono accettare innovazioni culturali né integrare stranieri nel loro sistema politico. Eppure hanno adottato e accettato come canti del popolo di lingua venda molti canti e stili dei loro vicini del nord e sud. Questi interessi scarsi per la musica europea ci sono per ragioni politiche: quella introdotta dalle missioni e dalle scuole è stata la peggiore specie di musica europea, non c'è mai stato un vero contatto con il reale di questo idioma sconosciuto, i bianchi gli avevano detto che contavano il sentimento e l'espressione, cosa estranea alla musica venda, dove la precisione è essenziale. Ma sono stati i fattori politici ad avere un ruolo importante: sono stati obbligati a sopportare un sistema autoritario in contrasto con la democrazia africana. Sono quindi diventati indifferenti ed ostili persino alla musica europea. La musica venda è legata ad occasioni e la sua esecuzione è un segno dell'attività dei gruppi sociali. I Venda imparano a comprendere i suoni della musica come la lingua: hanno 16 stili diversi i quali hanno altre sottocategorie stilistiche, ognuna che comprende canti diversi. I Venda classificano la musica a seconda dell'occasione sociale ed è dal suono che la destinazione della musica viene riconosciuta. I contesti dove i canti vengono eseguiti non sono esclusivi ma il modo in cui sono cantati è determinato dal contesto. Quando discutono sui tipi di canto operano una distinzione tra canti per una specifica occasione e canti adottati ed adattati. I modi in cui la gente classifica i canti secondo forma e contesto può dare indicazioni per i processi di trasformazione, musicali ed extramusicali, accettabili in una cultura. Il valore dato alla musica e i diversi effetti sulla gente sono importanti per lo sviluppo o l'inibizione delle capacità musicali, ci deve essere una motivazione extramusicale. B. veniva educato a competere e non cooperare, la musica era intesa come competizione e non come esperienza da condividere. La musica venda per essere eseguita richiede cooperazione. Il modo in cui la musica per la danza di possessione diventa efficace porta a ritenere che la parentela sia un fattore importante quanto il ritmo musicale. Non tanto per i vincoli di sangue quanto le loro implicazioni sociali e non tanto la musica quanto il suo contesto sociale e le attitudini sviluppate nei suoi confronti. Per la parentela i venda riconoscono che qualcuno suoni meglio di altri. Il loro giudizio si basa sul virtuosismo tecnico e sull'originalità dell'esecutore. Chi si preoccupi di perfezionare la tecnica lo fa perché votato alla musica. La voglia di esprimere emozioni non è una scusa per l'incompetenza dell'esecuzione. Sembrerebbe che per i Venda l'attitudine musicale sia un'eredità biologica ma riconoscono che i fattori sociali sono importanti. Nella società venda ci si aspettano capacità musicali d'eccezione da chi nasce in certe famiglie. Solo pochi di quelli che nascono nel giusto gruppo sociale riescono a diventare musicisti e suonano meglio di altri perché si sono esercitati di più. Anche se tra i venda predomina la musica comunitaria e lo sviluppo delle capacità musicali sia influenzato da fattori sociali, esiste una pratica individuale e possono emergere buoni solisti. Per essi l'abilità musicale può manifestarsi dove meno si aspetta ma insistono perché sia impiegata logicamente. Un solista fuori dal comune è quello che si mette in contatto con le forze spirituali come uno stregone. Per loro ciò che distingue musica da non musica è la creazione di un universo temporale: la funzione della musica è di coinvolgere le persone in un'esperienza comunitaria. Nel corso degli eventi la musica diventa più musicale e meno culturale e i limiti imposti dalle parole vengono messi da parte per l'espressione musicale dei singoli individui. I modi di fruizione e composizione dall'aspetto sociale va applicata anche ad altri campi dell'attività umana. C'è differenza tra i tipi di comunicazione musicale: quella a carattere funzionale e quella artistico. Non tutta la musica ha lo stesso valore. La loro musica scaturisce da esperienze umane e ha una funzione ben precisa nella vita sociale, ma solo una parte viene vista come strumento indispensabile per la trasformazione dell'uomo e del suo mondo. Parte della musica venda è solo un segnale di eventi sociali simile a quello dei jingle pubblicitari. Una struttura musicale può ritualizzare la comunicazione in modo che i messaggi siano trasmessi senza inconvenienti. La musica della tshikona esprime i valori del più grande gruppo sociale e cui un venda sente di appartenere. La musica racchiude la più grande quantità di note che si possono trovare in ogni brano venda. La tshikona per i Venda ha valore ed è bella per il tipo di rapporto che si instaura tra suoni e persone ogni volta che la si esegue. La sua esecuzione sembra essere la più importante. C'è una carica emotiva nel ritmo e nella successione di suoni organizzati. Il solo movimento della musica sembra sollecitare nei nostri corpi ogni sorta di reazioni, che non possono essere spiegate senza fare riferimento alla cultura di cui le note sono segni e simboli.
CAP 3: LA CULTURA E LA SOCIETA' NELLA MUSICA
La musica è utile ed efficace solo quando viene percepita dalle orecchie esercitate di quelli che hanno condiviso le esperienze culturali ed individuali dei suoi creatori. Perciò la musica conferma quello che è già presente nella società e nella cultura. L'idea dei Venda è che la musica sia essenziale alla sopravvivenza dei sentimenti umani. Ci sono due tipi di approccio evolutivo alla storia della musica. Il primo tenta di capire il significato e le forme della musica, andando a ricercarne le origini storiche nel canto degli uccelli e in molte altre reazioni all'ambiente dei mitici uomini primitivi. Il secondo approccio è legato allo sviluppo degli stili musicali come fatti a sé stanti. Ipotizza una storia universale della musica secondo cui l'uomo cominciò ad usare uno o due suoni per poi arrivare a più suoni e strutture sonore. Ci sono ancora etnomusicologi che nel descrivere gli stili musicali di culture esotiche, si comportano come se il loro compito fosse quello di colmare le lacune della storia della musica. Le loro tecniche di analisi tradiscono una propensione per una concezione evoluzionista. Non si possono considerare gli stili come stadi di evoluzione della musica, perché ogni stile ha la sua storia. Se i nostri storici della musica arrivano a riconoscere ai Venda la capacità di una produzione autonoma della scala eptatonica, senza legarli ad una cultura più alta, allora possono descrivere la loro musica come uno stadio di transizione tra pentatonico ed eptatonico: un esempio di evoluzione musicale. La loro musica interessa B. come prodotto della mente umana nella cultura e nella società venda che non come stadio di evoluzione. Le origini che lo interessano sono quelle da cercare nella psicologia e nell'ambiente sociale e culturale dei suoi creatori, nell'insieme dei processi che generano strutture sonore. Se la musica esprime stati d'animo dovremmo trovare legami tra loro e le strutture sonore attraverso cui si esprimono. Cooke ha dimostrato che determinate figure musicali sembrano essere usate in più occasioni per evocare sentimenti e che l'uso di questo codice è una caratteristica della comunicazione musicale. La sua tesi colma il vuoto tra analisi formali ed espressive della musica e come possa essere spiegata come espressione di stati d'animo. B. si chiede se ha provato gli stessi stati d'animo che spinsero Mahler a comporre quelle notte oppure se le ha reinterpretate a seconda della sue esperienza. Forse qualcuno può intendere quei suoni come fa lui. Sebbene la musica riveli la natura dei sentimenti con dettagli che il linguaggio non può esprimere, essa ha con la cultura legami diversi da quelli che caratterizzano le capacità descrittive del linguaggio. I compositori acquisiscono le caratteristiche dello stile ascoltando la musica del passato e del presente. Britten dà significati diversi ad uno stesso timbro di un'unica opera e uno stesso modello melodico può avere diversi significati espressivi: infatti è questa varietà in un unico contesto ad aggiungere potere espressivo alla musica. Nessuno di questi significati è assoluto, dipendono non solo dal contesto dell'opera ma anche dalle convenzioni musicali dell'epoca. B. non riesce ad accettare l'esistenza di una tradizione musicale ininterrotta tra Inghilterra del 1612 e Russia del 1893, dove certe figure musicali hanno avuto legami emotivi simili. L'unico motivo di ciò sarebbe che il significato emozionale di certi intervalli derivi da alcuni tratti della fisiologia e della psicologia umane. Se così fosse certi rapporti tra intervalli musicali e stati d'animo umani dovrebbero essere universali. I fattori fondamentali per la formazioni di questi canti venda sono extramusicali. Se l'analisi formale non prende avvio da un'analisi della situazione sociale che genera la musica, risulterà priva di senso. Il numero e la qualità delle variazioni ritmiche dipendono dall'abilità dei suonatori di tamburo e dei danzatori. Ciò che dà alla musica il suo potere espressivo sono il momento e il modo in cui le variazioni vengono introdotte. Teoria del linguaggio di Cooke non è abbastanza generale da potersi applicare a qualsiasi cultura e società. Se la musica serve da segno o da simbolo di tipi diversi di esperienza umana, la sua esecuzione può aiutare ad orientare i sentimenti degli ascoltatori in certe direzioni. Un compositore deve dare attenzione alle associazioni che suoni diversi evocano nelle menti di gruppi sociali diversi. I principi di organizzazione musicale devono essere in rapporto con le esperienze sociali. Nella musica ogni idea nuova non è lo sviluppo di idee prima espresse: è una nuova enfasi che scaturisce dall'esperienza che il compositore ha del proprio ambiente. L'aspetto più importante di una tradizione culturale è il modo in cui le componenti umane interagiscono tra loro. Nell'ambito di queste relazioni si manifestano e vengono condivise le esperienze emotive. Per scoprire i principi organizzatori che agiscono sulle forme delle strutture musicali, dobbiamo guardare al di là delle convenzioni culturali di ogni epoca o società e considerare le situazioni sociali in cui essi vengono applicati. Max Weber dice che il sistema musicale europeo è stato il prodotto di una razionalizzazione dei rapporti interni al sistema di suoni, non si è determinato sulla base delle caratteristiche organologiche degli strumenti ma sulle distanze armoniche. L'apparire di teorie circa le dissonanze segna l'inizio dello sviluppo specifico della musica occidentale. Weber non arriva a mostrare come la musica armonica discenda dalla polifonia né ce le prime forme di polifonia erano modali e si distinguevano dalla monodia più per il loro ritmo che per i loro rapporti tonali. Lo stile di un compositore è dettato dal tipo di esseri umani ed umane emozioni che egli cerca di coinvolgere nella sua arte usando gli elementi di linguaggio del suo tempo. Notevole è l'influenza della cultura popolare nelle opere di molti compositori. Gli stili della musica venda riflettono la varietà dei suoi gruppi sociali ed i loro diversi gradi di integrazione nel gruppo politico. Le esecuzioni musicali sono segni udibili e visibili dei raggruppamenti sociali e politici nella società venda. La varietà di stili musicali dei Venda è il riflesso delle differenze che si celano sotto un'apparente omogeneità culturale e sociale. Di conseguenza riflette sia il processo storico che le ha prodotte sia il loro significato nella vita contemporanea. Ci sono due tipi di musica comunitaria politicamente regolamentata: la tshikona, la danza nazionale e la domba, la danza di iniziazione prematrimoniale. La musica domba ci fornisce un esempio di come elementi formali ed espressivi possano essere combinati in modo da riprodurre simbolicamente i temi di una cultura. Quando B. iniziò ad analizzarli non sapeva come sarebbe andata a finire, né che gli elementi formali ed espressivi avessero un grande livello di integrazione. La domba è l'ultima di una serie di scuole di iniziazione che preparano le ragazze al matrimonio; le scuole sono destinate a preparare le ragazze alla maternità come istituzione. Il contenuto e la forma dell'insegnamento hanno subito cambiamenti. Dopo la domba, sono pronte al matrimonio e a partecipare alla vita sociale dei Venda. Fra la musica della domba e quella della tshikona esiste una relazione che riflette la funzione dei due tipi di musica nella società venda. Alle note vengono attribuiti nomi che permettono di identificare i loro rapporti dentro l'ottava e le loro funzioni musicali. Ogni nota ha un suono compagno, situato una quinta più in basso. La musica parla da sé, anche se la natura complessiva delle relazioni è udibile, è impossibile inferire solo dallo studio delle note in modo preciso in cui questi rapporti musicali sono stati ottenuti. L'analisi deve partire dal ruolo della musica nella società e cultura venda, così che si possa capire come i modelli culturali e sociali abbiano assunto la veste di suono umanamente organizzato.
CAP 4: L'UMANITA' ARMONIOSAMENTE ORGANIZZATA
Nel primo capitolo B. diceva che se dobbiamo provare a descrivere cosa succede in un brano musicale. Nel secondo e nel terzo abbiamo detto che non saremo in grado di farlo finché non sapremo cosa accade agli uomini che producono musica. La musica è una sintesi, le forme che assume e gli effetti che produce sono il risultato delle esperienze sociali che i corpi umani vivono in ambienti culturali diversi. Ogni valutazione della musicalità umana deve ricordarsi dei processi che sono extramusicali e che questi dovrebbero essere inclusi nelle analisi della musica. La musicologia deve identificare i caratteri specifici dei diversi sistemi musicali. Un'analisi al solo suono può risultare inadeguata. Analizzeremo i canti prima come pura musica e poi come suono organizzato in un contesto sociale e culturale. Il potilo è un canto infantile dei canti numerativi. Nel secondo canto si usano 5 suoni: non consideriamo il metro ma le trasformazioni della melodia. La forma del canto deriva da un modello sociale, una situazione in cui il solista interagisce con un coro. Anche il terzo canto usa cinque suoni ma in una diversa disposizione. È possibile analizzarli come strutture musicali, in termini di ripetizione di suoni e di una loro convergenza verso centri tonali. Se analizziamo questi canti considerando la musica nel contesto della cultura, si può spiegarli senza doversi rifare alla tesi dell'evoluzione musicale. La struttura complessiva della musica e le situazioni ad essa associate sono più significative del numero di suoni impiegati nel canto. I bambini imparano questi canti allo stesso modo del linguaggio. La tshikona, la danza nazionale ha una relazione tra la sua forma e i suoi propositi espressivi: ha molte versioni possibili e sono tutte accettate dai Venda come tshikona. I principi di trasformazione sono gli stessi e i risultati musicali appaiono simili a livello di superficie, ma i loro modelli concettuali di base sono differenti. Secondo B. l'analisi musicologica formale può dimostrarsi insufficiente se si analizzano i canti in relazione ad altri brani della musica venda, secondo le categorie di quel sistema musicale e anche in rapporto alle origini sociali di quest'ultimo. Non sempre si possono rintracciare i principi del processo creativo nelle strutture di superficie della musica. Per creare nuova musica venda bisogna essere un venda, partecipando alla vita sociale e culturale fino dalla prima infanzia. Anche un ottimo musicista non potrebbe comporre una musica nuovissima e venda, accettata come tale da un pubblico venda, se non è cresciuto in quella società. Risulta inconcepibile un'analisi del suono che non tenga conto del suo contesto sociale e culturale. I rapporti sociali ed espressivi fra l'uso di canti infantili e le diverse danze per flauto si riflettono nei loro legami formali, cioè musicali. A livello di superficie la creatività musicale si esprime nella composizione e nell'esecuzione. L'interesse per il suono o per i mezzi sociali grazie a cui si realizza, sono due aspetti inseparabili della creatività musicale. La funzione della musica è di dare maggior vigore ad esperienze che rivestono un particolare significato nella vita sociale. Le norme del comportamento musicale non sono convenzioni culturali arbitrarie e le tecniche musicali non sono paragonabili ai progressi della tecnologia. Sia le strutture che le funzioni della musica possono essere ricondotte alle basilari pulsioni umane. Le forze della cultura e della socialità saranno espresse sotto forma di suono umanamente organizzato, perché la principale funzione della musica nella società e nella cultura è di promuovere un'umanità armoniosamente organizzata, innalzando il livello di coscienza degli uomini. Le relazioni tematiche fra la tshikona e i canti infantili venda sono l'espressione di corrispondenti relazioni sociali. La tshikona è universale sia nella forma che nel contenuto: tutti vi partecipano, tiene in sé il principio di individualità nella comunità. È un'esperienza comunitaria. Anche i canti infantili venda sono universali e la loro esecuzione non è limitata ad un gruppo di culto o ad una ristretta cerchia sociale. In ogni società il comportamento culturale è appreso, l'apprendimento delle abilità ereditate non implica un impegno diverso o gradi diversi di difficoltà per i membri di culture differenti. La cosa più difficile è amare e la musica è un'attività che prepara l'uomo a questo arduo compito. Ogni generazione deve partire sempre da zero, molti compositori sentono che la loro missione è quella di scrivere nuova musica non come se stessero disegnando un nuovo modello di automobile, ma come se stessero determinando la condizione umana in cui le nuove automobili vengono fabbricate ed usate. Il problema principale di un compositore che voglia produrre musica di un certo rilievo per i suoi contemporanei è di atteggiamento verso la società e la cultura del suo tempo. Un certo tipo di musica è l'espressione di una reale solidarietà di gruppo, quando la gente si riunisce e produce strutture sonore che costituiscono dei segni della loro appartenenza al gruppo. Si possono stabilire relazioni fra analisi formali ed espressive della musica anche su aspetti come la qualità della creatività. Se i bianchi del Sudafrica sembrano suonare meglio dei neri è perché la loro società è organizzata in modo che abbiano maggiori opportunità di sviluppare il loro potenziale umano e la loro organizzazione cognitiva. Se una situazione comunitaria diventa statica, si formalizza o si disintegra del tutto, la creatività tenderà ad inaridirsi e diventerà sempre più difficile per i membri di una società adattarsi ai cambiamenti resi inevitabili dalla nascita, vita e morte degli individui che la compongono. La storia di molte civiltà ha dimostrato come una società e la sua cultura possano subire un collasso definitivo per l'alienazione umana. La musica non ha il potere di trasformare la società, non può far agire la gente se essa non è socialmente e culturalmente disposta a farlo. Ma può rendere più coscienti dei sentimenti che si sono provati, rafforzandone la consapevolezza. La musica può trascendere il tempo e la cultura. La musica che appassionava i contemporanei di Mozart e Beethoven entusiasma ancora oggi. B. non dice che la nostra ricezione della musica sia la stessa di quella degli esecutori, ma la nostra esperienza prova che ci sono alcune possibilità di comunicazione interculturale. Ciò va ricercata nel fatto che nella musica, a livello di strutture profonde, esistono elementi che sono comuni alla psiche umana. Prendiamo l'argomento del sentimento in musica: si basa sul riconoscimento dell'esistenza e dell'importanza di strutture profonde in musica. Durante la domba la ragazza che suona il tamburo si muove in modo tale che la sua percussione diventa parte di un movimento complessivo con il proprio corpo: così essa suonerà con tutta se stessa. Senza la coordinazione fisica non si può “sentire” la musica. L'esecuzione di un brano sarà tanto più sentita quanto più si avvicinerà ai sentimenti che provava il suo creatore. Sentire col corpo è il modo migliore per entrare in risonanza con un'altra persona. Grazie all'attività cerebrale nel corpo di un individuo operano 3 ordini di coscienza: quella a livello della complessità, universale, propria del mondo naturale; la coscienza di gruppo, appresa attraverso la comune esperienza della vita culturale; la coscienza individuale, quando un individuo usa o sviluppa aree della complessità automatica di base non ancora esplorate dalla sua società. Gli esseri umani fanno fisicamente parte del mondo naturale perciò non possono creare qualcosa i cui principi non siano già insiti nel sistema a cui appartengono. Le invenzioni sono la scoperta intenzionale di nuove soluzioni per situazioni che già sarebbero possibili con i mezzi esistenti. L'uomo ha ideato nuovi modi di vivere, che meglio lo possono aiutare ad essere quello che già è. Studiando la musica in questo modo, potremmo apprendere qualcosa di più sugli schemi generali dell'interazione umana ed in questo modo saperne di più sulla natura profonda della mente umana. La musica può fornire un'immagine del funzionamento della mente umana e perciò l'osservazione delle strutture musicali può rivelare alcuni dei principi strutturali su cui si fonda ogni vita umana. In un mondo in cui il potere autoritario viene mantenuto con gli strumenti forniti dalla superiorità tecnologica, è indispensabile dimostrare come le vere fonti della tecnologia siano nel corpo umano e nella cooperazione fra uomini. È necessario spiegare perché un canto popolare può avere più valore umano di una complessa sinfonia.