Sei sulla pagina 1di 4

PROGETTO EDUCATIVO

per la Scuola Primaria

“L’orecchio del bambino capta naturalmente


la musica. Il mormorio di un ruscello, il
suono gracidante delle rane vicino all’argine
del fiume, lo stormire delle foglie nella
foresta, tutti questi suoni naturali sono
musica, vera musica.
Ma quando molti rumori di disturbo entrano a
confondere l’orecchio, l’apprezzamento puro
e diretto da parte del bambino degenera.
Se lo si lascia continuare su quella strada
il bambino diventerà incapace di sentire il
richiamo di un uccello o il suono del vento
per quello che sono, cioè canzoni.
Quando il cuore del bambino è pieno di canto
si può dire che il bambino è musicalmente
dotato”.
(Masanobu Fukuoka – La rivoluzione del filo
di paglia)

PREMESSA
La natura utilizza da sempre la musica come veicolo per comunicare
con l’uomo; infatti, tutto ciò che esiste in natura è in grado di
produrre un suono (un ruscello che scorre, le gocce di pioggia che
picchiettano sul terreno, il fruscio del vento, etc.).
1
La musica è, dunque, uno dei mezzi primordiali che l’uomo ha a sua
disposizione per ripristinare quel contatto con la natura che, con
il passare del tempo, è in parte andato perduto.
Lo studio del paesaggio sonoro può rappresentare un’occasione
privilegiata per poter descrivere i vari contesti (urbano, rurale,
etc.) con i propri suoni e rumori caratteristici.
Attraverso uno specifico percorso in tal senso potrà essere prestata
attenzione anche ai suoni indesiderati, che possono costituire un
elemento di perturbazione del paesaggio sonoro, fino a diventare
“rumore disturbante”.
Quando e come il paesaggio sonoro si trasforma fino a diventare
rumore?
Quali sono le principali cause dell’inquinamento acustico
nell’ambiente urbano?
Cosa possiamo fare per contribuire alla riduzione dell’inquinamento
acustico?
Partendo da queste domande potrà essere posto il focus sull’ambiente
di vita di ciascuno, che, presentando una varietà sonora pressoché
infinita, costituisce il “sonorama” o panorama sonoro tipico di ogni
luogo.
Partendo dall’esempio di alcuni studi approfonditi di “mappatura”
sonora di un luogo, si possono prevedere attività che coinvolgano e
rendano partecipi gli studenti di una scuola primaria.
Le tracce acustiche che caratterizzano nel loro insieme il paesaggio
sonoro di un luogo offrono importanti spunti di riflessione con gli
studenti per una rilettura degli stili di vita contemporanei.

DESTINATARI
Il progetto è rivolto a tutte le classi della Scuola Primaria.

FINALITÀ
Il progetto è volto a stimolare la progettazione, la tecnica e
l’estetica di nuovi modelli di narrazione sonora, che significano a
loro volta invenzione di nuove modalità di ascolto della realtà.
Il mezzo universale della musica sarà utilizzato per sensibilizzare
le nuove generazioni sulle tematiche ambientali, in particolare
l’inquinamento acustico, favorendo una maggiore consapevolezza e senso
di responsabilità individuale e sociale.

PRINCIPALI OBIETTIVI
2
• Imparare a riconoscere suoni e rumori che si ascoltano
quotidianamente;
• comprendere gli effetti negativi dei rumori che quotidianamente
sono presenti nelle nostre città;
• riflettere sulla provenienza e sulle caratteristiche dei suoni e
dei rumori;
• associare i suoni e i rumori alle emozioni che essi possono
suscitare;
• potenziare le abilità di esplorazione senso-percettiva;
• consolidare l'ascolto e la comprensione di narrazioni.

APPROCCIO METODOLOGICO
Lo strumento cardine dell'educatore professionale, da cui deve
partire qualsiasi approccio “tecnico”, in questo percorso un viaggio
alla scoperta dei suoni e rumori, naturali e non, è la relazione,
intesa come capacità di entrare in empatia.
Essendo destinatari di questo progetto dei bambini, dovrò sempre
cercare cogliere e "sentire" il loro vissuto emotivo, per facilitare
la conoscenza reciproca e seminare la fiducia necessaria per un buon
rapporto empatico.
In qualità di educatore, prima di proporre qualsiasi attività,
musicale e non, cerco di creare un clima familiare e sereno, in cui
i bambini si sentano in primis a loro agio, dopodiché saranno
stimolato ad utilizzare al meglio e in maniera il più possibile
piacevole e divertente le proprie attitudini e capacità.

ATTIVITÀ PREVISTE

PRIMA FASE

La formula proposta per la prima fase è molto semplice: un gruppo di


studenti attraverserà insieme una parte della città e una zona a
contatto con la natura, camminando in silenzio per prestare attenzione
ai suoni e rumori che si incontreranno.
La passeggiata sonora consentirà di conoscere i luoghi da una
prospettiva nuova, quella del suono, scoprendo qualcosa in più sul
proprio ambiente.
Utilizzando come senso di riferimento principale l’orecchio, si avrà
così la possibilità di cogliere suoni solitamente inascoltati,
divenendo un’occasione per affinare la propria capacità di ascolto
attivo.
3
Utilizzando un microfono e semplici strumenti di registrazione, si
“cattureranno” i principali e più caratteristici suoni e rumori,
svolgendo un lavoro di raccolta e “mappatura sonora” del territorio
in cui si trova la scuola.

SECONDA FASE

I suoni e rumori registrati saranno trasferiti su supporti


multimediali.
Attraverso l’ascolto del materiale registrato si inviteranno i
partecipanti a disegnare una mappa delle zone visitate, in cui, più
che l’indicazione di luoghi (strade, piazze, etc.), saranno
evidenziati i diversi suoni/rumori riscontrati.

TERZA FASE

Dopo aver raccolto e catalogato i suoni ambientali sarà composta


insieme agli studenti un’originale narrazione sonora, contenente i
suoni, i rumori e la voce dei protagonisti che li hanno “catturati”,
attraverso la quale raccontare il proprio territorio.
A conclusione del lavoro potranno essere costruite installazioni
sonore che possano in qualche modo riprodurre i suoni e rumori più
caratteristici incontrati nel lavoro di ricerca.
Le installazioni saranno realizzate, nell’ottica della sostenibilità
ambientale, principalmente con materiali di recupero e potranno essere
esposte in luoghi fruibili anche dai cittadini (in base
alldisponibilità della scuola).

MONITORAGGIO E VERIFICA
Saranno previsti momenti di condivisione con gli insegnanti, ai fini
del rilevamento di punti di forza e di criticità delle esperienze
emerse durante il percorso progettuale.
Le proposte messe in atto saranno ricalibrate sulla base di
un'osservazione costante del loro andamento e delle risorse
disponibili, apportando le necessarie modifiche in itinere con la
massima flessibilità, tenendo conto delle esigenze dei bambini, del
contesto e di eventuali imprevisti.

Potrebbero piacerti anche