Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IN ASCOLTO:
UNA
PROSPETTIVA
ECOLOGICA
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione In abbonamento postale - Aut. N. 842/2020 - Stampe in regime libero
n. 184
Indice
UN E
IN PR LO
AS OS GI
A CO
CO PE CA
Editoriale
LT TT
Senso e sensi dell’ascolto
O IVA
:
Alessandra Anceschi p. 3
I suoni ai tempi della pandemia.
Per un’ecologia dei sensi
Roberto Neulichedl p. 6
Il paesaggio sonoro come teatro
educativo
Enrico Strobino, Maurizio Vitali p. 14
Soundscape ecology: un approccio Su www.musicadomani.it
naturalistico al paesaggio sonico
Intervista ad Almo Farina Document-Azioni
a cura di Lara Corbacchini p. 25
Verde come uno stagno
Suono Spazio Ambiente: Arianna Sedioli
costruire e percepire relazioni
Intervista a Ricciarda Belgiojoso Viewpoints
a cura di Alessandra Anceschi p. 35 Alla ricerca della consonanza
a cura di Lara Corbacchini
Formarsi in ascolto
Vincenzo Culotta p. 43 Libri
a cura di Mariateresa Lietti
Ascoltare con il corpo recensioni: L’ascolto e l’ostacolo di F. Pe-
Sandra Fortuna p. 53 trella; L’arca dei suoni originari di D.
Riconoscimenti all’ascolto: Monacchi; I suoni dei luoghi a cura di L.
Rocca; Costruire con i suoni di R. Bel-
un atlante possibile
giojoso; La scimmia batte il tempo di H.
Anna Laura Longo p. 64
Honing; riletture: Rumori di J. Attali; Con-
sigli di lettura; sconfinamenti: Documentare
Riletture a scuola di B. Balconi; Il giallo del colore
Rileggendo Il paesaggio sonoro di A. Barale; Canti dal mondo di E. Serit-
Maurizio Disoteo p. 73 ti e C. Pizzorno; Con la chitarra di A. la
Rocca; Scuola musicale Il Diapason di L.
Digressioni Corbacchini; A due voci di N. Andreuccetti;
Musica è scuola a cura di L. Berlinguer, G.
L’interprete in ascolto
Nuti, A. Spadolini
Francesco Torrigiani p. 78
Notizie
Cacofonie p. 88 a cura di Anna Maria Freschi
Musica Domani
Semestrale di pedagogia e cultura musicale Organo della Siem – Società Italiana per l’Educazione Musicale
Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 411 del 23.12.1974 – Issn 0391-4380 (ed. a stampa)
Issn 2421-7107 (ed. online) – Anno LI, numero 184 (giugno 2021)
Periodico edito da
Siem – Società Italiana per l’Educazione Musicale, via G. Marconi 3, 40122 Bologna
Direzione responsabile
Alessandra Anceschi
Redazione
Lara Corbacchini, Anna Maria Freschi, Mariateresa Lietti
Impaginazione e grafica
Erica Spadaccini, Nuovappennino Scs – Felina (RE)
Stampa
Nuovappennino Scs – Felina (RE)
Segreteria di redazione
e-mail: redazione@musicadomani.it
La rivista è disponibile gratuitamente, anche in formato Pdf, per i soci ordinari Siem in regola con l’iscrizione.
Per i non soci è possibile acquistare copia cartacea scrivendo a tesoriere@siem-online.it
per un costo di € 12,50 + spese di spedizione.
Modalità di iscrizione
Per associarsi alla Siem è necessario seguire le procedure indicate su https://www.siem-online.it/siem/come-associarsi/
In copertina
Performance Giardini sonanti (2017). Fotografia di Arturo Cannistrà. Per gentile concessione di Issm “Peri-Merulo” di
Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti.
I
l nostro vivere si muove in mezzo a parole d’ordine. Sono
parole che definiscono epoche, suggeriscono visioni e
Editoriale
narrano di tempi e contesti.
Ecologia è uno di questi termini. Ritrae
nell’immaginario dell’oggi precisi campi d’azio-
ne. Ci parla di eventi e di impegni concreti: etici, civili, cul-
turali, politici. Connota cioè precise scelte e modi di guardare al
futuro rileggendo il passato.
L’emblema che oggi raffigura e impersona il termine è la piccola
Greta, che ha avuto il merito di porre rumorosamente al centro dell’atten-
zione planetaria la grande questione ambientale. Un’urgenza che guarda
alla necessità di ridurre rifiuti, sprechi, consumi. La pandemia, se da un
lato ha contenuto le spinte dell’azione giovanile, dall’altro ha costretto
a condurre, su piani differenziati, esperienze “ecologiche”. Sottoposti a
processi di rarefazione che hanno condotto verso un’essenzialità del no-
stro vivere quotidiano, siamo stati orientati ad affinare il nostro sentire,
interiore ed esteriore. Ci siamo messi, anche senza precise intenzionalità,
in un ascolto multisensoriale che ha permesso di percepire l’aria più ter-
sa, i profumi più intensi, i colori più vividi e i suoni più netti e articolati.
La massima del less is more coniata dall’architetto tedesco Ludwig
Mies van der Rohe si è vestita di significati rinnovati.
Tutto questo ha orientato la nostra attenzione verso i processi di ascol-
to, più o meno consapevoli. E ci ha indotto a mettere in rilievo modalità
capaci di attivare esperienze di ricezione attiva, attenta, selezionata, raf-
finata. Ecologica, appunto.
La nostra “prospettiva ecologica”, pertanto, apre i confini rispetto ai
campi di una prima e intuitiva considerazione: in questo numero non pro-
porremo approfondimenti esclusivamente volti a un ascolto connotato in
senso paesaggistico, ma prenderemo in esame diverse pratiche dell’ascol-
tare e del porre attenzione al suono (ambientale o culturalmente costrui-
to), pratiche che hanno fatto perno su azioni e processi di distillazione e
purificazione del percepire.
Il progetto ECOFONIƎ raccontato da Roberto Neulichedl – una piatta-
forma in rete di raccolta di finestre aperte verso un possibile uso didattico
e di prodotti elaborati provenienti dai più disparati contesti formativi – fa
Alessandra Anceschi
17
O forse solo in parte esplorato, da chi da tem- stiche innovative a livello non solo di “classe rove-
po aveva già sperimentato ad esempio l’utilizzo sciata” (la cosiddetta flipped classroom), ma anche
dell’aula virtuale (vedi nota 19 a proposito dell’uso di personalizzazione del lavoro con, e da parte di,
di Classroom). ragazze e ragazzi.
18
Zafra 2012. 20
La composizione, documentata da Maurizio
19
Classroom ha rappresentato in alcuni casi una Vitali nel periodo del lockdown, è consultabile
potenziale “estensione” del lavoro con la classe, in https://youtu.be/cJOBjlKXexg [consultato il
consentendo di porre in evidenza alcune caratteri- 14/03/2021].
2
Francesco 2015. 3
Schafer 1977.
4
Schafer 1992 6
Strobino 2013.
5
Strobino – Vitali, in corso di pubblicazione. 7
Mortari 2009, p. 139.
Il tema del paesaggio sonoro e dell’interazione fra gli eventi che lo connotano
e gli esseri che lo abitano fa ormai parte a pieno titolo degli studi naturalistici
in chiave ecologica, soprattutto grazie ad Almo Farina. Nell’intervista egli
chiarisce i concetti basilari e la prospettiva della propria ricerca, attenta
a individuare i processi di interpretazione dei fenomeni sonori attraverso
i quali le diverse comunità di viventi decodificano i pattern sonici con lo
scopo di soddisfare le proprie esigenze vitali.
Parole chiave: soundscape ecology – paesaggio sonoro – ambiente sonico – eco-field – ecoacustica
– biosemiotica
Parole chiave: spazio e suono – ambiente – architettura del suono – sound art – inquinamento
acustico
Sound becomes more and more a key element to describe spaces and
environments. Knowing how to read, project, and shape it becomes a
crucial act also in order to increase the quality of social and personal
relationships. The author talks about this in her interview, combining
various competences.
Keywords: space and sound – environment – sound architecture – sound art – acoustic pollution
R icciarda Belgiojoso è studiosa
dalle plurime competenze. Lau-
reata in architettura, diplomata in Piano-
stro orecchio è in grado di comprenderne
la reazione ai suoni. Un ambiente reale,
come ad esempio un luogo urbano, è un
forte e in Tecnologie del suono, dottorata insieme complesso di superfici e volumi
di ricerca in Storia dell’Arte, si interessa che possono essere letti in questo modo:
alle variegate intersezioni tra architettu- udiamo le molteplici riflessioni dei suoni
ra, arte e musica. In qualità di docente di e ricostruiamo la forma dell’ambiente in
Arte negli spazi pubblici, presso il Poli- base all’interazione di suoni ed elementi
tecnico di Milano, ci è sembrata interlo- spaziali.
cutrice ideale a cui porgere quesiti sulle Il nostro rapporto con l’ambiente cir-
relazioni del suono rispetto allo spazio e costante è fondamentalmente il risultato
all’ambiente. di un complesso processo cognitivo che
deriva dall’interpretazione dei suoni. Si
AA: Quanto sono determinanti gli svolge in diversi stadi: le onde sonore
ambienti sonori sui nostri comportamenti sono trasformate in segnali neurali, per
e nella costruzione delle relazioni socia- cui siamo in grado di rilevare le sensa-
li? Come agiscono sulla nostra percezione zioni prodotte e di riconoscere le sorgenti
dell’ambiente circostante le proprietà del sonore e l’acustica dell’ambiente; questi
suono? parametri poi influenzano il nostro com-
portamento. Tra questi processi vi è un
RB: La nostra percezione dello spazio continuo scambio di informazioni, per cui
dipende in gran parte dal senso dell’udito la realtà fisica e l’interpretazione persona-
e i nostri comportamenti sono decisamen- le si condizionano costantemente.
te influenzati da come recepiamo e inter- Ad esempio, reagiamo in un determi-
pretiamo i suoni. Ad occhi chiusi possia- nato modo al carattere accogliente di una
mo farci facilmente un’idea delle caratte- stanza d’appartamento, in un altro modo al
ristiche dell’ambiente in cui ci troviamo: carattere pubblico di una hall di stazione
immaginate di trovarvi ad esempio in una dei treni – che sentiamo come fortemente
cattedrale gotica, oppure in una camera risonante per via dei pavimento in marmo
d’appartamento, oppure in una piazza ur- e dei soffitti alti – e in modo ancora diver-
bana, o ancora in un luogo di campagna. so al carattere di un edificio religioso che,
Le sensazioni che proviamo sono diversis- a seconda del culto e dell’epoca di costru-
sime. E infatti anche da bendati riusciamo zione può favorire la comprensibilità della
ad avvicinarci a un muro senza toccarlo parola (come ad esempio negli edifici pro-
o a una porta senza oltrepassarla, perché testanti), il timore di Dio (ad esempio in
percepiamo le caratteristiche dello spazio una cattedrale medievale) o la preghiera
architettonico senza doverlo necessaria- individuale (pensiamo ad esempio a una
mente vedere: recepiamo la risposta de- cappella di epoca rinascimentale). Per
gli elementi costruttivi al rumore di fondo quel che riguarda in particolare gli effet-
dell’ambiente circostante e ai rumori che ti che possiamo riportare negli ambienti
noi stessi produciamo con i nostri movi- urbani, consiglio di consultare quel bel
menti, i nostri passi, la nostra voce. Le volume realizzato da Jean-François Au-
onde sonore ci permettono di visualizzare goyard al Cresson di Grenoble, uno dei
la geometria degli oggetti. Ogni elemen- centri di ricerca dedicati allo studio del-
to architettonico è udibile perché il no- lo spazio sonoro nelle città, che appunto
L’autore, convinto che esista una relazione tra gesto musicale e gesto
formativo, descrive una ricerca condotta attraverso due laboratori di
ascolto-formazione. Proponendo un ascolto performativo, basato su
pratiche di improvvisazione corporea, verifica come il gesto musicale
della partitura si possa trasformare in gesto corporeo, rafforzando la
teoria che la dimensione più basilare del conoscere e dell’apprendere
abbia come centro il corpo, inteso come strumento musicale primigenio.
Parole chiave: ascolto – azione e relazione – formazione insegnanti – corporeità – linguaggi estetici
24
Barthes 1985, p. 245. Johnson 1987.
25
E ppure le bambine e i bambini, a viamo i suoni come alti, bassi, leggeri, ru-
scuola e fuori, sono invitati a non vidi, scuri, facciamo riferimento a un’in-
muoversi durante l’ascolto musicale, in tegrazione sensoriale (uditiva, visiva, tat-
modo tale che il movimento corporeo non tile, cinestesica) basata sulla nostra espe-
distolga l’attenzione dal suono e dalla rienza corporea5. Non solo il corpo, ma
«piena fruizione estetica del patrimonio anche le modalità di interazione corporea
culturale»1. Il coinvolgimento corporeo e con l’ambiente determinano differenti
visivo rimane spesso ancorato alla sfera processi di selezione percettiva. Facendo
immaginativa, mentre l’interazione con riferimento al concetto di enaction6, azio-
l’esperienza musicale si concentra princi- ne e percezione si influenzano a vicenda,
palmente sul dominio verbale: si parla per così che «quel che percepiamo è determi-
descrivere ciò che si è ascoltato. nato da quel che facciamo, da quel che
Ma siamo certi che un ascolto immo- sappiamo fare»7. Le interazioni corporee
bile sia l’unica strategia d’ascolto? Cosa con la musica determinano il modo in cui
succede nei processi di attenzione e com- i pattern musicali emergono dal flusso
prensione musicale, quando mettiamo il musicale e vengono rivestiti di significato.
corpo in movimento? In ambito educativo molte intuizioni rela-
Da diversi anni il nuovo paradigma te- tive al rapporto tra movimento e musica
orico della Embodied Music Cognition2 en- furono avanzate già da É. Jaques-Dalcro-
fatizza il ruolo del corpo e la sua interazio- ze. Secondo il musicista e didatta, l’ap-
ne con l’ambiente come strumento di com- prendimento musicale passava attraver-
prensione del mondo sensoriale esterno3. so il corpo, ed era necessario riprodurre
In ambito musicale, per esempio, si i tempi, i respiri, gli accenti e l’agogica,
ritiene che chi ascolta faccia riferimen- le energie della musica con il movimento
to ai propri schemi motori per attribuire del corpo e delle braccia per favorire una
significato alla musica, interpretando ciò ricca comprensione musicale.
che ascolta attraverso i repertori di azio-
ne di cui ha fatto esperienza in ambito Il progetto di ricerca
extra-musicale: per esempio un suono Facendo riferimento alla cornice teori-
decrescente può suggerire un movimento ca dell’Emc, lo studio descritto in questo
articolo cerca di indagare se effettivamen-
1
Indicazioni per il Curricolo 2012, pp. 58-59. 4
Zbikowski 2008.
2
Cognizione incarnata della musica, da qui in 5
Lakoff – Johnson 2003.
poi Emc. 6
Varela – Thompson – Rosch 1991.
3
Leman 2008; Leman – Maes 2015. 7
Noë 2004, p. 1.
nell’Immagine 1, in www.musicadomani.it
tura centrata sia sull’analisi dei disegni a. Scena statica: senza azione (pae-
saggio, strumento musicale)
che sulle notazioni spontanee17, le rappre- Dinamica della
b. Scena dinamica/azione: un’azione
descrizione:
sentazioni grafiche sono state analizzate a. statica, b.
o un evento nel suo sviluppo (la lepre
corre; mare in tempesta)
attiva/dinamica,
secondo tre livelli: livello morfologico, ri- c. interattiva
c. Scena interattiva: due elementi dif-
ferenti interagiscono tra loro (il lupo
ferito alle caratteristiche morfologiche de- insegue la bambina o il bambino e
gli elementi del disegno (elementi, classi, si nasconde)
generi); livello strutturale, relativo all’or- TAG. Al termine dei tre livelli di analisi, a ciascun
disegno sono stati attribuiti dei tag in base agli elementi
ganizzazione, e costruzione degli elemen- individuati: figurativo statico, dinamico, interattivo,
ti del disegno (ampiezza, proporzione, notazione tradizionale, linee, forme, strumenti, esseri
umani, animali, elementi naturali, colori, policromatico,
posizione, pressione del segno e colore); monocromatico, segno marcato, debole ecc.
livello interpretativo: contenuto descritto e
livello di dinamicità degli elementi rap- Categorizzazione delle rappresen-
presentati, differenziati in statici, dinami- tazioni grafiche
ci o interattivi. L’analisi dei disegni ha permesso di
suddividerli in due ampie categorie che
Modello di Analisi delle rappresentazioni
grafiche (notazioni spontanee)
ho identificato come globali o analitiche.
- Globale: la musica è descritta in ma-
Livello morfologico
niera globale, attraverso immagini, scene,
Elementi del Individuazione di tutti gli elementi
disegno presenti nel disegno
azioni o stati d’animo evocati dalla musica.
- Analitica: la descrizione cerca di co-
Ogni elemento viene associato a dif-
Classe degli
ferenti classi: umani, animali, oggetti gliere almeno una o più dimensioni mu-
elementi
reali o immaginari, strumenti, forme o sicali (timbro, dinamica, altezze, velocità,
linee astratte, notazioni, simboli
profilo melodico, ripetizione organizzazio-
Genere degli Figurativo-astratto (linee, forme o
elementi simboli), misto ne nel tempo)18.
Livello strutturale
All’interno delle due principali cate-
Il disegno è considerato ampio
Ampiezza del quando occupa 2/3 del foglio; me- gorie sono state individuate ulteriori 11
disegno rispetto dio, quando copre 1/2 dello spazio sotto-categorie per permettere un’analisi
al foglio disponibile; piccolo quando occupa
1/4 del foglio qualitativa più approfondita delle strate-
Posizione e gie di rappresentazione.
Relazione tra gli elementi del dise-
proporzione tra
gno in termini di ampiezza e posizio- Per esempio, i disegni appartenenti alla
gli elementi del
disegno
ne (centrale o laterale) categoria globale sono stati suddivisi in:
Pressione del
a. statici, b. dinamici, c. interattivi, d.
Segno marcato, debole o variabile
segno strumenti e note sparse19.
Quantità di colori utilizzati e variazio-
Colori ne in lucentezza (chiari o scuri) Poli-
cromatici o monocromatici 18
In www.musicadomani.it sono reperibili le Im-
magini 3 e 4, esemplificative delle due categorie.
19
In www.musicadomani.it si possono vedere le
17
Tra gli altri Pinto 2015; Elkoshi 2002; Rey- Immagini 5-6-7-8, esemplificative dei sotto-rag-
brouck 2009. gruppamenti della categoria globale.
4
Borges 1959, pp. 65-66.
Rileggendo
Il paesaggio sonoro
Maurizio Disoteo
Forty-five years after its first publishing, the basic text by Raymond
Murray Schafer is here inserted in the wider literature on the soundscape.
In this way, the concepts of the Canadian composer contrast, intersect
and are enriched by anthropological, ethnomusicological, linguistic,
epistemological and artistic perspectives, thus generating a more
articulated conception of the Soundscape.
1
Cfr. Sterne 2014; Picker 2019.
2
Murray Schafer 1969.
L’interprete in ascolto
Francesco Torrigiani
E ancora: 2
Ivi, p. 1337.
3
In www.musicadomani.it è pubblicata una re-
censione del testo di Petrella, a cura di Maria Gra-
1
Pirandello 1975, p. 1341. zia Vassallo.
Il riso Il nostos
Quando la musica vuole imitare il riso, Nella musica il tempo è una variabile
raramente diviene comica. Anche per il fondamentale, direi quasi la prima, e in
riso vale quella legge delle emozioni di me si faceva strada tra le righe del testo
Peachum che vuole in teatro a ciascuno il di Petrella l’immagine della nostalgia in
suo ruolo, e quando il palcoscenico “ride” funzione non tanto del luogo – dei luo-
di fatto ruba allo spettatore il suo mestiere, ghi – quanto del tempo; l’immagine del-
e lo spettatore forse più che divertirsi ha la nostalgia come di un sentimento che
diritto di irritarsi. C’è qualcosa di non dis- si ostina a mettere nel futuro (davanti a
simile da quelle risate che in certe sit-com noi) il passato (che è dietro di noi): de-
americane compaiono in solo audio alle siderare il passato è desiderare di farne
battute più efficaci. Ricordo che la prima il nostro futuro così che quando si soddi-
volta che le sentii da ragazzino negli Stati sfa un sentimento di nostalgia il passato e
Uniti – in un tempo in cui alla Tv italiana il futuro implodono nel presente, che ne
non erano ancora arrivate – restai sbigot- viene distrutto. Mi si perdoni l’ovvia naïv-
tito chiedendomi “dove” fossero quelle ri- eté dell’osservazione, ma forse essa mi è
sate, che non erano ovviamente in “scena” servita per richiamare alla memoria una
e neanche nella stanza con me! All’esatto notissima poesia di Kostantinos Kavafis
opposto, quanto esilarante diventa il teatro che – riflettendo sul valore del processo
quando si prende gioco, in complicità con in sé, del viaggio, della ricerca a prescin-
lo spettatore, del personaggio. dere dalla meta – mi sembrava raccontare
In una regia di Roberto de Simone, un tante delle cose che leggevo nel testo di
geniale Claudio Desderi era chiamato a Petrella:
raccontare l’aria del sogno di Don Magni-
fico mentre “leggeva” delle carte, dei ta- Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
rocchi. Ritmicamente, a ogni accento mu- fa voti che ti sia lunga la via,
sicale più marcato egli rivoltava una carta e colma di vicende e conoscenze.
(come Carmen) su un vassoio e vi leggeva Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
un’interpretazione del sogno che le figlie
troverai tali mostri sulla via,
avevano interrotto. Questo gesto di rivol- se resta il tuo pensiero alto, e squisita
tare la carta si faceva via via sempre più è l’emozione che ti tocca il cuore
incalzante, assecondando lo stringendo rit- e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
mico della musica di Rossini, fintanto che né Posidone asprigno incontrerai
Don Magnifico trapassava a uno stato in cui se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
non era più lui a girare le carte, ma le carte se non li drizza il cuore innanzi a te.
– la musica di Rossini – a farsi girare da
lui. La musica di Rossini si era imposses- Fa voti che ti sia lunga la via.
sata di Don Magnifico e della sua volontà E siano tanti i mattini d’estate
Risonanze
E se il virus maledetto
(sì, sì lui con la corona),
mi facesse stare a letto
e non già su una poltrona?
Uncerto Eco
I prossimi temi della rivista:
MUSICA
EDUCAZIONE
TECNOLOGIA:
MITI E TENDENZE
SUONARE INSIEME:
QUALE DIDATTICA
STRUMENTALE?
Per inviare contributi su questi temi scrivere a:
redazione@musicadomani.it
€ 12,50