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Prof.

Annarita Di Silvestre

Psicologia dello sviluppo e dell’educazione

Corso di Laurea in Infermieristica


Anno Accademico 2010-2011
Programma

• Il concetto di sviluppo e di educazione nel ciclo di vita:


paradigmi teorici di riferimento
• L’infanzia
• L’adolescenza
• L’età adulta
• L’età senile
• Il paziente multietnico: il concetto di salute e il concetto di
malattia
• L’approccio infermieristico nelle patologie organiche gravi
• La morte e l’elaborazione del lutto
 
Testi consigliati

 Psicologia dello sviluppo


L.Camaioni – P. Di Blasio

 Psicologia e professione infermieristica


A. Mattiotti – N. Crestana – A.I. Trevisan –
Ed.Ambrosiana Milano

 Nursing nella società multiculturale – guida per


l’infermiere
L. Aletto – L. Di Leo Carocci Faber
1° LEZIONE

La Psicologia dello sviluppo


Psicologia dello sviluppo

La Psicologia dello Sviluppo è una disciplina


che studia le funzioni psicologiche degli
esseri umani, la natura dei cambiamenti e i
fattori alla base dei cambiamenti nel loro
evolversi durante tutto l’arco della vita (dalla
primissima infanzia alla vecchiaia)
Psicologia dello Sviluppo

Tende a:
Identificare
Descrivere
Spiegare
Psicologia dello Sviluppo

Permette di:

- Acquisire conoscenze
- Accrescere abilità di pensiero
- Apprendere l’uso del linguaggio
- Esprimere emozioni
- Acquisire regole di comportamento
Fasi del ciclo di vita
Periodo della vita Arco d’età approssimativo

Periodo prenatale Dal concepimento alla nascita


Neonatale Dalla nascita a 1 mese

Prima infanzia Primi due anni di vita


Seconda infanzia o prima Dai 2 ai 6 anni
fanciullezza
Terza infanzia o media Dai 6 ai 12 anni
fanciullezza
Adolescenza Dai 12 ai 20
Giovinezza Dai 20 ai 40
Età adulta Dai 40 ai 65
Età senile Dai 65 e oltre
Che cos’è la teoria?

Teoria: un insieme di concetti e di


proposizioni orientate ad organizzare,
descrivere e spiegare una serie di
osservazioni già effettuate.
Le teorie

Organizzano il pensiero
Danno coerenza alle osservazioni
Forniscono spiegazioni degli eventi in
termini di causa-effetto
Stimolano nuove ipotesi di ricerca
Metodi di indagine in psicologia dello sviluppo
Metodo Vantaggi Limiti
Interviste e questionari Rapidità –Molte informazioni- Inaccuratezza- Insincerità-
Forme standardizzate Influenza di capacità verbali
e di comprensione

Studio dei casi Molte fonti di raccolta di dati Inaccuratezza –Insincerità –


Soggettività – Differenza da
caso a caso
Metodo clinico Metodologia flessibile – casi singoli Inaffidabile – Interpretazioni
soggettive – Influenza delle
capacità verbali
Osservazione naturalistica Studio del comportamento reale Condizionamento nei
del mondo confronti dell’osservatore –
Influenza della presenza
dell’osservatore –
Comportamenti inusuali non
compaiono nell’osservazione
Osservazione strutturata Ambiente standardizzato – atti Osservazione non naturale
infrequenti e socialmente
indesiderabili
Determinanti dello sviluppo

Genetici Ambientali
Cambiamenti maturativi Possibilità di apprendere
che hanno luogo nel
cervello apprendimento
maturazione
Significato di sviluppo

Sviluppo come:

Evoluzione
Maturazione
Sequenza
Cambiamento
Teorie in psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Sviluppo cognitivo Teoria struttural-cognitiva Epistemologia genetica,
Da 0 a 15 anni “Stadi cognitivi” di Piaget Struturalismo, Approccio biologico-
stadiale, Metodi
Pensiero/memoria Elaborazione dell’informazione
Uomo come strumento di
elaborazione dell’informazione,
sviluppo come automodificazione,
analisi del compito e Metodo HIP

Percezione Apprendimento percettivo di Gibson Essere umano come percettore


attivo. Informazione specifica nello
stimolo. Ecologia
Sviluppo della personalità Teorie psicanalitiche Approccio
Sviluppo dell’identità “Sviluppo psicosessuale” di dinamico/strutturale/topografico/
Freud Stadiale.
“Sviluppo psicosociale” di Continuum tra sano e patologico
Erikson Metodi
Sviluppo sociale Teoria Etologica di Bowlby Comportamento innato specie-
Teoria dell’apprendimento sociale specifico.
Prospettiva evolutiva,
predisposizione all’apprendimento.
Metodo
Sviluppo prenatale

Lo sviluppo prenatale consiste nella


crescita nel grembo materno della
‘blastocisti’ che si trasforma in ‘embrione’
per divenire ‘feto’
Relazione prenatale
madre-bambino

Liquido amniotico e placenta= sono i


trasmettitori e conduttori delle stimolazioni

Feto= ha la capacità di ricevere stimoli e di


entrare in contatto con il mondo
Bonding

Processo fisico, emozionale, ormonale e


spirituale, di legame, di relazione
d’accudimento tra madre, bambino e padre.
Inizia nel periodo prenatale, si consolida
alla nascita e continua per il primo anno di
vita. Crea le basi per la futura relazione
genitori-bambino e per tutte le relazioni
sociali e affettive future.
Nascita

L’atto della nascita rappresenta l’inizio di


un processo di adattamento sia fisico sia
psichico all’ambiente circostante
Mutamenti adattivi

Respirazione
Nutrizione
Termoregolazione
Stati neurocomportamentali

SONNO: il ritmo è dipendente alle richieste


ambientali, differisce in quantità e qualità

PIANTO: come segnale di fame, rabbia e dolore o


con un valore comunicativo precursore

VEGLIA: attiva e inattiva


Le capacità comportamentali
dei neonati= schemi
Riflessi neonatali= risposte automatiche
congenite che scompaiono entro i primi 6
mesi.
La presenza e la scomparsa:
- indicano lo sviluppo neurologico
- costituiscono le fondamenta per lo
schema comportamentale volontario
1. Rooting (entro 6 mesi) – ricerca del
capezzolo
2. Prensione (entro 3-4 mesi) – prensione
volontaria
3. Moro (entro 6 mesi) – avvicinamento alla
madre
4. Marcia automatica (entro 2 mesi) –
deambulazione volontaria
5. Collo tonico (entro 4 mesi) – prensione
volontaria dei gesti quali indicare o prendere
6. Nuoto (entro 4-6 mesi) – aiuta a non
affogare
Azioni congenitamente organizzate: hanno un
carattere e non sono legate a stimolo determinati
(pianto – suzione)

Stereotipie ritmiche: sequenze ripetute di


movimento
Sviluppo motorio= evoluzione delle abilità
posturali, locomotorie e manipolative

Motricità grossolana (collo, schiena, arti)


Controllo posturale
Locomozione

Motricità fine (muscoli delle dita)


Propensione e abilità manipolative

Progressione cefalo-caudale
Progressione prossimo-distale
Progressione dall’indifferenziato allo specifico
Gli organizzatori

SORRISO (dal terzo mese)


ANGOSCIA DELL’ESTRANEO (dall’ottavo
mese)
RICONOSCIMENTO E UTILIZZO DEL NO
(dal 12° al 15° mese)

Gli organizzatori sono i punti di convergenza di


linee di sviluppo
L’evoluzione del Rapporto
Oggettuale

STADIO PRE OGETTUALE (dalla nascita al


terzo mese). Lo stadio pre ogettuale corrisponde
alla fase del narcisismo primario. Per il neonato
non esiste il mondo esterno. Percezione
introcettiva- Pulsione non soddisfatta.
Il punto di vista cognitivo-
evolutivo
Jean Piaget (1896-1980)

I bambini nascono e posseggono degli schemi.


Crescendo acquisiscono strutture cognitive
sempre più complesse che li aiutano ad adattarsi al loro
ambiente

I bambini costruiscono attivamente nuovi modi di


comprensione del mondo basati sulla loro
esperienza
Meccanismi di sviluppo

Adattamento
(interazione O/A)

assimilazione accomodamento

Incorporazione in schemi Modificazione degli schemi


preesistenti preesistenti dopo l’assimilazione
Meccanismi di sviluppo
Adattamento
(interazione O/A)

Organizzazione di
schemi (interazione
O/O)
Quattro stadi di sviluppo
cognitivo
• Stadio sensomotorio: dalla nascita ai due anni
• Stadio preoperatorio: dai due ai sette anni
• Stadio delle operazioni concrete: dai sette agli
undici o dodici anni
• Stadio delle operazioni formali: dagli undici-
dodici anni ed oltre
Stadio sensomotorio
(0-8 mesi)

Il bambino comprende il mondo


limitatamente alle azioni fisiche che egli
esercita su di esso.
(8-12 mesi)

- Comportamento diventa intenzionale


- Scopo diverso dal mezzo
- Inizia la costituzione delle categorie di
spazio, tempo, oggetto e causa

L’oggetto non è permanente.


La relazione circolare è differita
(12-18 mesi)

-Comportamento intenzionale perseguendo


uno scopo e cercando il mezzo
- Causalità obiettivata ed esteriorizzata
(18-24 mesi)

- Funzione simbolica
- Immagini mentali e imitazione differita
- Dall’esplorazione motoria all’esplorazione
mentale
Cosa si raggiunge al termine di
questo periodo?

Concetto di:

Oggetto permanente
Spazio
Tempo
Causalità
Stadio preoperatorio
(2-6 anni)

- Dall’imitazione al gioco simbolico


- Produzione grafica
- Egocentrismo intellettuale
- Rigidità del pensiero
- Ragionamento semilogico
Produzione grafica

2 ANNI SCARABOCCHIO

3 ANNI OMINO TESTONE

4-5 ANNI FIGURA CONVENZIONALE

Fino a 7 ANNI FIGURA A BLOCCHI


Egocentrismo intellettuale e
rigidità di pensiero

Il punto di vista individuale è assoluto:

- Assenza di conservazione e reversibilità


- Attenzione centrata
- Attenzione agli stati e non alle
trasformazioni
Ragionamento semilogico

- Rappresentazione d’insiemi, di oggetti e/o eventi


CATEGORIE

- Assenza di classificazione gerarchica e incrociata


PRECONCETTO

-Assenza di ragionamento deduttivo e induttivo


TRASDUTTIVO
Sono in grado di utilizzare il
linguaggio?

Linguaggio ‘egocentrico’
(diventerà interiore e Linguaggio
silenzioso) Socializzato
sostituito con ‘privato’
Competenza
linguistica Età
Fasi
Fase pre-linguistica

-Vagito nascita

-Vocalizzazioni 3 mesi

-Lallazione 6-9 mesi

Fase protolinguistica

-Monoverbale 10-12 mesi

Linguaggio infantile

-Parole e concetti 18-24 mesi

-Frasi semplici

-Frasi complesse 4-5 anni


Stadio delle operazioni
concrete
(6-11 anni)

Il bambino acquisisce strutture logiche che


gli permettono di compiere varie
operazioni mentali, cioè azioni
interiorizzate che possono essere reversibili
Operazioni
LOGICO SPAZIO-TEMPORALE
ARITMETICHE Da 6 anni
Da 6 anni

Somiglianze e Relazioni di spazio=vicino e


differenze lontano, dentro e fuori, interno
indipendentemente ed esterno
dalle vicinanze Relazioni di tempo=
spazio-temporali successione, prima e dopo
Stadio delle operazioni formali
(12 anni in poi)
• Compie operazioni logiche su premesse
ipotetiche

• Compie induzioni e deduzioni

• Passa dal pensiero concreto al pensiero


ipotetico-deduttivo
La teoria psicanalitica di Freud
(1856-1939)
Eros = istinto di vita

Il neonato è mosso da due tipi di istinti

Tanathos = istinto di morte

Fonte pulsionale scopo oggetto

Lo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologici


e regole sociali: conflitti biosociali
Tre componenti della personalità: es,
io, super io
STRUTTURA DINAMICA TOPOGRAFICA

Sede pulsionale su
ES Principio del piacere base biologica

Meccanismo di
IO Principio di realtà mediazione

Componente costituita dai


SUPER IO Principi morali principi morali internalizzati
Stadi dello sviluppo
psicosessuale
Stadio orale Piacere attraverso la bocca Dalla nascita ad
un anno
Stadio anale Piacere attraverso la capacità di 1-3 anni
trattenere e lasciare andare

Stadio fallico Complesso di Edipo


3-6 anni
Complesso di Elettra

Periodo di latenza Repressione 6-12 anni

Stadio genitale istinto sessuale maturo Dai 12 anni

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