Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
STOCCOLMA NEI
SEQUESTRI DI PERSONA
Dott. Marco MONZANI, giurista criminologo
AUTORE : CARCERIERE
=
VITTIMA : CARCERATO
SEQUESTRATORE : CARCERIERE
=
SEQUESTRATO : CARCERATO 5
SINDROMI REATTIVE
ALLA CARCERAZIONE
La permanenza, in particolare contro la propria
volontà, in istituzioni chiuse (carceri, ospedali
psichiatrici, campi di prigionia) può dare luogo
a reazioni psicologiche e psicopatologiche assai
varie come tipologia e gravità.
Solitamente per “sindromi reattive alla
carcerazione” si intendono quelle manifestazioni
psicopatologiche reattive che hanno luogo in
carcere, cioè “a causa” di istituzioni totali
statali.
Ma la Sindrome di Stoccolma potrebbe
rientrare nelle “sindromi reattive alla
carcerazione”? 6
SINDROME PERSECUTORIA
E’ caratterizzata da sospettosità,
atteggiamento guardingo, aspettative di
danno, tendenza a sentirsi svalorizzato,
ostacolato, insultato, minacciato, da parte di
altri detenuti o del personale di custodia.
Tendenze di tipo paranoideo.
Nelle forme più gravi può giungere ad un
“delirio sistematizzato di persecuzione”,
provocando sentimenti rivendicativi,
aggressivi e violenti nel corso dell’episodio
psicotico.
dott. Marco Monzani 7
SINDROME DI INNOCENZA
La negazione cosciente della propria responsabilità
potrebbe dipendere da un’effettiva estraneità ai
fatti, o far parte di una particolare strategia
difensiva.
Dopo una prima “confessione piena” il detenuto può
offrire una successiva confessione parziale ove le
sue colpe sono ridotte; la pena viene percepita
come troppo grave in rapporto al reato commesso.
Intervengono meccanismi di difesa inconsci:
minimizzazione, razionalizzazione, proiezione.
A volte l’autore si sente giustificato, quando non
obbligato, ad eseguire il delitto. Ciò consente
all’autore di mantenere una buona stima di sé.
dott. Marco Monzani 8
SINDROME DELL’AMNISTIA
O DELLA GRAZIA
Consiste in un’intensa, vivace e continua
speranza di ottenere una riduzione del
periodo di detenzione. E’ un salto di
desiderio nel futuro. Convinzione non
adeguata alla situazione reale, speranze
inadeguate e acritiche. Può provocare
episodi depressivi autolesionistici.
Nei casi più gravi può avere luogo un delirio
sistematizzato di amnistia o di grazia.
Criminologia : Criminalistica
=
Vittimologia : vittimalistica
dott. Marco Monzani 26
LA VITTIMALISTICA
Approccio della criminalistica applicato alla
vittima del reato; si propone un ampliamento
dell’oggetto di studio della criminalistica
tradizionale (attraverso un ampliamento del
concetto di “traccia del reato”)
ricomprendendo in esso non solo la vittima
non sopravvissuta al reato ma anche e
soprattutto la vittima sopravvissuta attraverso
l’esame della sua testimonianza, utile per
un’esatta RICOSTRUZIONE DEI FATTI
oggetto di reato.
dott. Marco Monzani 27
LA VITTIMALISTICA
Modello operativo di indagine della psicologia
investigativa la quale ha, tra le sue finalita’, oltre
alla ricostruzione dei fatti oggetto di reato
(attraverso la raccolta di tracce mnestiche dei fatti
stessi nei testimoni e nella vittima-testimone) anche
la comprensione delle motivazioni e delle
DINAMICHE RELAZIONALI tra autore e vittima
che hanno fatto sì che i due soggetti (o almeno uno
di loro) abbiano deciso di risolvere un conflitto
attraverso la commissione di un reato.
dott. Marco Monzani 28
I FATTI
QUANDO? = giovedì 22 agosto 1973, ore 10,15
3) Attività frenetica
SUCCESSIVE:
1) Provoca minori conseguenze psicologiche per la
vittima, dovute alla vittimizzazione.
2) Facilità ad intraprendere un percorso di mediazione
penale tra i due.
47
CONSEGUENZE NEGATIVE
1) Possibili “storture” nella testimonianza della vittima nel
processo, al fine di rendere la situazione giudiziaria
dell’autore meno compromettente, consentendo, ad
esempio, l’applicazione delle attenuanti generiche.
MARCO MONZANI
Mail: marcomonzani@psicologiainvestigativa.it
Cell. 338-9013170