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Antropologia della

parentela e di genere
2014-2015
Claudia Mattalucci

Kinship is to anthropology what logic


is to philosophy or the nude is to art;
it is the basic discipline of the subject
Robin Fox (1967)

CHE COS LA PARENTELA?


DIZIONARIO DELLA LINGUA
ITALIANA
parentela
[pa-ren-t-la]
s.f.
1 Vincolo naturale tra persone consanguinee, discendenti
da un capostipite comune: p. di primo, di secondo grado
estens. Rapporto che lega gli affini
Parentela spirituale, quella tra padrino e figlioccio
2 Complesso dei parenti; parentado: ha una numerosa p.
3 fig. Affinit, stretta relazione tra cose: tra questi due
romanzi c' una certa p.; la p. tra le lingue neolatine; non
vedo alcuna p. artistica tra questi due pittori

discendenza
[di-scen-dn-za]
ant. descendenza
s.f.
Il discendere per vincolo di sangue: vantava una
d. diretta da Napoleone; era di d. principesca
Il complesso dei discendenti da un capostipite
comune: la d. di Carlo Magno; tutta la sua d.
Origine, nascita: avere una nobile d.

matrimonio
[ma-tri-m-nio]
s.m. (pl. -ni)
1 Unione legittima tra un uomo e una donna che di fronte a un pubblico
ufficiale o a un ministro del culto si impegnano a vivere in comunione, e
quindi a formare una famiglia, procreare figli, allevarli ed educarli
Matrimonio canonico, contratto alla presenza di un prete cattolico
Matrimonio civile, contratto alla presenza di un ufficiale di stato civile
Matrimonio di convenienza, contratto sulla base del calcolo
Matrimonio misto, tra coniugi di fede diversa
Matrimonio rato e non consumato, quello canonico a cui non segue il compimento di un
rapporto sessuale e che pu quindi essere sciolto
Matrimonio rato, quello canonico, contratto fra un uomo e una donna battezzati e
cresimati
Matrimonio religioso, contratto alla presenza di un ministro del culto
Contrarre matrimonio, unirsi in matrimonio, sposarsi
Fare un buon matrimonio, sposarsi con un buon partito

2 estens. Cerimonia nuziale: mi hanno invitato al loro m.; chiesa


addobbata per il m.
3 estens. La vita coniugale e la sua durata: un m. felice; un lungo, un
breve m.; cinquant'anni di m.

CODICE CIVILE
LIBRO PRIMO: DELLE PERSONE E DELLA FAMIGLIA
TITOLO V: DELLA PARENTELA E DELL'AFFINITA'
Art. 74 Parentela
La parentela il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso
stipite.
Art. 75 Linee della parentela
Sono parenti in linea retta le persone di cui l'una discende dall'altra; in
linea collaterale quelle che, pur avendo uno stipite comune, non
discendono l'una dall'altra.
Art. 76 Computo dei gradi
Nella linea retta si computano altrettanti gradi quante sono le
generazioni, escluso lo stipite.
Nella linea collaterale i gradi si computano dalle generazioni, salendo
da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo
all'altro parente, sempre restando escluso lo stipite.

Art. 77 Limite della parentela


La legge non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto
grado (572), salvo che per alcuni effetti specialmente
determinati.
Art. 78 Affinit
L'affinit il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro
coniuge.
Nella linea e nel grado in cui taluno parente d'uno dei due
coniugi, egli affine dell'altro coniuge.
L'affinit non cessa per la morte, anche senza prole, del
coniuge da cui deriva, salvo che per alcuni effetti specialmente
determinati (434). Cessa se il matrimonio dichiarato nullo,
salvi gli effetti di cui all'art. 87, n. 4.

TITOLO VI DEL MATRIMONIO


SEZIONE I Delle condizioni necessarie per contrarre
matrimonio

Art. 84 Et
Art. 85 Interdizione per infermit di mente
Art. 86 Libert di stato
Art. 87 Parentela, affinit, adozione e affiliazione
Non possono contrarre matrimonio fra loro:
l) gli ascendenti e i discendenti in linea retta,
legittimi o naturali;
2) i fratelli e le sorelle germani, consanguinei o
uterini;

3) lo zio e la nipote, la zia e il nipote;


4) gli affini in linea retta; il divieto sussiste
anche nel caso in cui l'affinit deriva dal
matrimonio dichiarato nullo o sciolto o per il
quale stata pronunciata la cessazione
degli effetti civili;
5) gli affini in linea collaterale in secondo
grado;
6) l'adottante, l'adottato e i suoi discendenti;
7) i figli adottivi della stessa persona;
8) l'adottato e i figli dell'adottante;
9) l'adottato e il coniuge dell'adottante,
l'adottante e il coniuge dell'adottato.

= DONNA

M madre

=
UOMO

F padre
B fratello

=
MARITO/MOGLIE

Z sorella

= SIBLINGS

W moglie
H marito
sp sposo

MM
F

D figlia

MF

MZspMZ

MB
MBD

MZD

MZS

MBW

S figlio
MBS

C figlio

RAPPRESENTAZIONI OCCIDENTALI E
MODELLI ANTROPOLOGICI
Gli antropologi hanno riconosciuto il carattere
sociale della parentela a causa della grande
variabilit delle forme documentate.
La biologia stata a lungo considerata come base
invariante delle costruzioni culturali
Il primato della biologia e della discendenza nel
modello occidentale ha portato gli antropologi
(almeno fino agli anni 50) a non considerare il
matrimonio come parte della parentela o ad
accordare ad esso un ruolo subordinato.

Pi ci allontaniamo
dalloccidente, pi le
rappresentazioni
occidentali della
parentela appaiono
inadeguate.
Diverse sono le idee
intorno al
concepimento e alla
riproduzione.

Diversa limportanza accordata alle


genealogie.
Diversi sono i modi di tracciare la discendenza
e i ruoli che la discendenza assume.
La residenza pu essere pi importante della
parentela.
Il matrimonio pu essere di vario tipo,
comportare delle transazioni in beni o in
servizi, avere diverse finalit.

Lestrema variabilit delle forme della parentela


e il fallimento dei paradigmi che avevano
utilizzato la biologia e la genealogia per studiare
le relazioni parentali in contesti non occidentali,
hanno portato diversi autori tra gli anni 60 e
70 a sostenere che la parentela non esiste, che
bisogna disfarsi di questa categoria.
Pi recentemente altri autori hanno proposto di
parlare di RELAZIONALIT per abbandonare
lidea della parentela come struttura e pensarla
piuttosto in termini di processo, di qualche cosa
che si fa.

Perch oggi importante studiare la


parentela?
Interesse storico per la disciplina
Centralit della parentela rispetto
alla vita di singoli e gruppi
Relazioni tra parentela e politica,
religione, migrazioni, ecc.
Le nuove forme di riproduzione e di
apparentamento

Concetti chiave
La DISCENDENZA linsieme dei legami socialmente
riconosciuti tra una persona e i suoi antenati.
Discendenza patrilineare
Discendenza matrilineare
Discendenza cognatica

La discendenza pu essere alla base della formazione di


gruppi di discendenza.
I gruppi di discendenza possono essere gruppi corporati.
Le societ bilaterali sono prive di gruppi di discendenza

Tutte le societ dispongono di convenzioni o norme che


stabiliscono dove una coppia andr a vivere dopo il matrimonio
RESIDENZA

Patrilocale
Matrilocale
Ambilocale
Neolocale
Natolocale
Avuncolocale

La residenza determina la formazione di gruppi domestici/di coresidenti. Il legame tra i suoi membri si basa sulla prossimit,
sulla condivisione di uno spazio (+ eventualmente legami di
parentela).
I gruppi domestici non comprendono necessariamente i coniugi,
non comprendono esclusivamente parenti, ma sono unit
economiche e assolvono a funzioni educative.
I gruppi domestici/di co-residenti hanno, inoltre, dei cicli di
sviluppo (CICLI DOMESTICI) o, pi semplicemente, si
trasformano nel tempo in conseguenza di fattori demografici,

Il MATRIMONIO lunione sessuale ed economica


tra uomini e donne, sanzionata socialmente e tale
che i figli delle donne siano riconosciuti come
legittimi da entrambe i genitori. Non implica sempre,
n in tutte le societ le stesse conseguenze giuridiche
e sessuali.
Il matrimonio pu essere:
Monogamico
Poliginico
Poliandrico

Il matrimonio pu essere:
Endogamico
Esogamico

GENERE

CHE COSE IL GENERE?


DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA

genere
[g-ne-re] s.m. (pl. -ri)
1 Insieme delle caratteristiche fondamentali che
contraddistinguono una categoria o un gruppo di persone o
cose: frequenta persone del suo stesso g.; il g. di mobili
che preferisco; uno scherzo di cattivo g.

2 Insieme di persone o cose contraddistinte da


caratteristiche fondamentali comuni

4 BIOL Categoria sistematica superiore alla specie e


inferiore alla famiglia
estens. Il genere umano, l'umanit

8 LING Categoria grammaticale in base alla quale nomi,


aggettivi e pronomi sono distinti in maschili e femminili, o in

gender /dnd/ n a set of two or more


grammatical categories into which the nouns of
certain languages are divided, sometimes but not
necessarily corresponding to the sex of the
referent when animate
any of the categories, such as masculine, feminine,
neuter, or common, within such a set
informal the state of being male, female, or neuter
informal all the members of one sex: the female
gender

Il genere (in inglese gender) un concetto che


rimanda alla costruzione storica delle
rappresentazioni sociali e delle identit di genere,
maschile e femminile, correlate a modelli di
relazione, ruoli, aspettative, vincoli ed opportunit
diverse. In questa accezione il termine genere si
distingue da sesso (in inglese sex), termine che
rimanda alla natura biologica del maschile e del
femminile e quindi alla dimensione corporea.
Wikipedia

Antropologia delle donne (anni 70)


Antropologia femminista
Antropologia di genere
Lantropologia femminista pi dello studio
delle donne. E lo studio del genere, delle
relazioni tra uomini e donne, e del modo in cui
il genere struttura le societ umane, le loro
storie, ideologie, sistemi economici e strutture
politiche.
H. Moore, Feminism and
Anthropology, 1988: 6

Antropologia delle donne (anni 70)


Critica della scelta di informatori
maschi
Critica della riproduzione, nelle
monografie antropologiche, del punto
di vista dominante
Critica della implicita assunzione
secondo cui lasimmetria tra i sessi
ovunque la stessa

Lantropologia delle donne si data come


obiettivo lo studio di che cosa le donne fanno,
pensano, sentono, ecc. attraverso lanalisi delle
affermazioni, delle percezioni e dei
comportamenti delle donne.
M. Shostak (1981) Nisa. La vita e le parole di una donna !
Kung, Meltemi

La critica femminista allantropologia si rivolta


agli assunti teorici e agli strumenti analitici della
disciplina, nel tentativo di ridefinirli in una
prospettiva non androcentrica

sistema sesso-genere
G. Rubin
Il sistema sesso-genere corrisponde allinsieme delle
norme, dei divieti, delle prescrizioni, delle
convenzioni, delle abitudini, ecc. attraverso cui le
societ fanno in modo che la sessualit e la
procreazione siano soddisfatte attraverso rapporti
socialmente riconosciuti e approvati.
Lacquisizione dellidentit di genere e della norme
che regolano la sessualit, listituzione del matrimonio
e la divisione sessuale dei compiti in seno alla
famiglia accentuano le differenze tra uomini e donne,
vincolandoli in un rapporto asimmetrico, funzionale
alla riproduzione sociale.

Antropologia femminista e
antropologia di genere (80-)
Nella storia degli studi di genere lattenzione passata dalla
differenza tra le culture e tra uomo e donne, alla differenze
presenti allinterno di una stessa cultura.
A partire dagli anni 80, la critica femminista ha messo in
discussione lunit della categoria donna

Razza
Orientamento sessuale
Classe
Localit

Il rapporto tra differenze biologiche e differenze socialmente


costruite, inoltre, si progressivamente rovesciato
SESSO

GENERE

GENERE

SESSO

SESSO E GENERE
Anni 70: la distinzione sesso/genere
ha consentito di descrivere le differenze tra
uomini e donne come differenze non biologiche
ma socio-culturali.
Le etnografie di questi anni hanno descritto lestrema
variabilit delle categorie di uomo e donna.
Hanno messo in evidenza che cosa significhi essere
uomo o donna non dipende dalla biologia ma dalla
cultura.

Nisa. La vita e
le parole di
una donna !
kung
Marjorie Shostak

Sentimenti
velati. Onore
e poesia in
una societ
beduina
Lila Abu-Lughod

Sul terreno degli studi di genere la tendenza a non


problematizzare il rapporto tra biologia e cultura
portava ad assumere che:

Categorie di genere e significati sessuali fossero dispositivi culturali che


consentivano di comprendere e gestire il fatto ovvio delle differenze tra 2
sessi.

Che la differenze fossero


chiaramente visibili,
che dipendessero dagli
attribuiti fisici del corpo
umano

E che fossero necessarie


alla riproduzione.

GENERE/SIGNIFICATI SESSUALI
----------------------------------------------------SESSO

Analogamente, nello studio della parentela si dava


per scontato che:
Al di l delle teorie locali del concepimento, le relazioni di
parentela fossero il prodotto della filiazione e del
matrimonio;
Che la filiazione fosse possibile soltanto attraverso i rapporti
sessuali tra un uomo e una donna, genitori naturali (anche
se non necessariamente sociali) del nuovo nato;
Che per sopravvivere il nuovo nato avesse bisogno delle
cure materne e che la relazione madre-figlio fosse in questo
senso una relazione naturale
PARENTELA COME COSTRUZIONE CULTURALE
----------------------------------------------------LEGAMI BIOLOGICI DATI DAL SANGUE E DALLA SESSUALITA

Sia lo studio del genere che quello della parentela hanno


a lungo dato per scontato che la biologia fosse il dato
invariante sul quale le costruzioni culturali venivano
edificate.
Tra la fine degli anni 80 e linizio degli anni 90 alcune
autrici e autori sostennero che occorresse rivedere
criticamente genere e parentela liberandosi dei
presupposti naturalistici che ne erano alla base.
Esaminare criticamente che cosa sono, allinterno di
diverse culture, uomini, donne, sessualit, riproduzione,
ecc. consente di pensare genere e la parentela come un
unico campo di indagine. cfr. S. Yanagisako, J. Collier
(ed), 1987 Gender and Kinship: Essays toward a Unified
Analysis, Stanford University Press.

Riproduzione/Parentela/Gen
ere
La riproduzione per ogni gruppo umano una
questione di vitale importanza; strettamente
correlata al genere e alla parentela;
La relazione tra riproduzione e sessualit
culturalmente variabile. La sua configurazione ha
delle conseguenze sul genere e sulla parentela.

Stone L. 2006, Kinship and Gender, Westview Press (pp. 340)


Solinas P. 2010, La famiglia. Unantropologia delle relazioni primarie,
Carocci (pp. 261)
Sahlins M. 2014, La parentela: che cos e che cosa non , Elutera
(pp.126)
Ginsburg F. e Rapp R. 1991, The politics of reproduction, Anual Review of
Anthropology, 20, pp. 311-343.
Uno a scelta tra i seguenti testi:
Malinowski, B. 2005, La vita sessuale dei selvaggi nella Melanesia Nord-occidentale,
Cortina (pp. 492).
Kaananeh, R. A., 2002, Birthing the Nation. Strategies of Palestinian Women in Israel,
University of California Press (pp. 283).
Van Hollen C., 2003, Birth on the Threshold. Childbirth and Modernity in South India,
University of California Press (pp. 295).
Quattrocchi P. 2011, Corpo, riproduzione e salute tra le donne maya dello Yucatn
(Messico), Pacini editore (pp. 280).
Gottlieb A. 2004, The Afterlife Is Where We Come From, Chicago University Press (pp. 409).
Franklin S., 1997, Embodied Progress: A Cultural Account of Assisted Conception, Routledge
(pp. 252).
Gribaldo A. 2005, La natura scomposta. Riproduzione assistita, genere, parentela, Sossella
(pp. 212).
Layne L., Motherhood Lost: A Feminist Account of Pregnancy Loss in America, New York,
New York University Press, 2003 (pp. 354).

riproduzione [ri-pro-du-zi-ne]
s.f. (pl. ni)
1 Azione e risultato del riprodurre o del riprodursi: la r. di un
fenomeno allergico
2 BELLE ARTI Rappresentazione, copia fedele di un originale
Moltiplicazione a stampa di un originale: la r. di un famoso
dipinto
3 BIOL Procreazione, atto del generare
Capacit di un organismo vivente di generare individui della
stessa specie
Riproduzione agamica, asessuata, per gemmazione o scissione
Riproduzione sessuata, che avviene per fusione di cellule
germinali maschili e femminili
Da riproduzione, selezionato per generare: cavallo da r.

ColonialismNazionalismi
Modernito
Rapporti tra
il nord e il
Corpi
sud del
mondo
Popolazione
RIPRODUZI
Classe
- Controllo

ONE

demografico
- Eugenetica

Religioni

Razza/etnicit
Sessualit

Economia
Genere Parentela

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