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2009

Eliot tra passato e


presente
“L’attimo presente del
passato è “hic et nunc”

Da ciò è nata la concezione dell’uomo in quanto


soggetto, che è libero di esprimere le idee, che nascono
secondo questa corrente di pensiero, libero di pensare
in modo autonomo e, come dice Eliot, con
un’intelligenza di “primo ordine” che non ha alcun
legame storico o tradizionale . Inoltre Eliot mantiene
tre concetti fondamentali per la sua critica letteraria:
emozione, sensibilità e impersonalità.

Ajith Rohan J.T.F.


07/12/2009
Ajith Rohan J.T.F. 07/12/2009
Eliot tra passato e presente

Sommario

L’attimo presente del passato è “hic et nunc” 3

Campo della storia......................................... 4

La percezione................................................. 5 2

La tradizione.................................................. 5

L’identità dell’uomo ...................................... 6

I tre concetti fondamentali emozione,

sensibilità e impersonale ............................... 7

Correlazione oggettiva ................................... 9

La novità scoperta ........................................ 11


Ajith Rohan J.T.F. 07/12/2009
Eliot tra passato e presente

L’attimo presente del passato è “hic et nunc”

Il pensiero di Eliot è ordinato nel suo modo di procedere,

con un forte senso di responsabilità, con un senso


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d’autorità. Questi sentimenti sono individuabili sotto il

dominio del termine tradizione. Questo modo di pensare

e vivere nasce dal modo di proseguire le attività della

propria esistenza all’interno di in una cultura, di una

storia, di una tradizione in parte data e, come sostiene

Eliot stesso, scoperta. Il metodo scaturisce dalle reazioni

per il romanticismo che ripudia come - uomo letterato -

quel modo di percepire la realtà. Da ciò è nata la

concezione dell’uomo in quanto soggetto, che è libero di

esprimere le idee, che nascono secondo questa corrente di

pensiero, libero di pensare in modo autonomo e, come

dice Eliot, con un’intelligenza di “primo ordine” che non

ha alcun legame storico o tradizionale . Inoltre Eliot

mantiene tre concetti fondamentali per la sua critica

letteraria: emozione, sensibilità e impersonalità.

Secondo Eliot un poeta ha due personalità: la prima è di

essere ricettore , assorbitore; la seconda è di essere

trasformatore delle cose ricevute, questa agisce nel


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Eliot tra passato e presente

processo dell’assorbire. L’importanza di un’opera d’arte o

di una poesia non dipende dalle emozioni o dai

sentimenti ma dall’ attività specifica di qualsiasi campo in

cui si producono le idee. Eliot specifica su cosa si basa

l’attività poetica : sul pensare in modo creativo

relativamente alla tradizione e alla propria storia in vista


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di trovare un posto coerente alla creatura nuova. La

storia così, non è qualcosa di passato, morto, ma è

qualcosa che vive ora, vive nel presente. La storia è una

delle forze attive del presente, conserva la viva presenza

nel presente di ciò che è passato del passato: hic et nunc.

Campo della storia

La Storia oltrepassa la storia dell’individuo per poi essere

il catalisis di un intero popolo, di una cultura, di una

tradizione. Nonostante ciò, paradossalmente, questa

storia mantiene l’accesso a essa con chiavi di lettura

personalizzate . Quindi, i risultati delle letture sussistono

con un privilegio nella stessa storia. Il campo di

riflessione si estende così e va su queste letture diverse,

marcando le direzioni e gli obiettivi delle opere, in una

determinata epoca.
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La percezione

In questo modo di pensare appare la percezione della

storia:«non solo passato che come passato è passato, ma

è anche presente». Vale a dire «è un’esistenza simultanea

e si struttura in un ordine simultaneo». La tradizione e la


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storia sono fenomeni, che sussistono nel presente, nella

coscienza delle persone e, producano idee nuove.

Questo modo di pensare il presente evita il pericolo delle

idee che non mantengono la corrispondenza con la realtà

e, che a loro volta, non dimostrano né effetti o

conseguenze , che possono spingere verso un non senso,

essendo puro. D’altra parte si può reagire al presente pur

essendo una forza del pensiero, in modo distruttivo.

Questo modo di percepire puro, in un contesto storico,

dovrebbe assorbire in un primo momento, un senso «a

temporale» (timeless) per poi arrivare ad uno status

«temporale». La sintesi dei due momenti forma la

«tradizione».

La tradizione

Questo termine, anche ai giorni nostri, in tutte le culture

e in diversi gradi, viene usato con un senso negativo,

come termine avversario del moderno. Dice Eliot stesso


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che, se la tradizione venisse usata «con una cieca o

timida adesione ai risultati ottenuti, essa andrebbe senza

altro scoraggiata». Per questo termine Eliot intende che

essa non è altro che il rispetto della propria temporalità.

Vale a dire che bisognerebbe evitare i rischi che possono

derivare dai pensieri puri. Quindi, la tradizione aiuta a


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essere coscienti del proprio tempo e del luogo di

appartenenza. Sostiene Eliot che, la tradizione non può

essere ereditata ma dovrebbe essere conquistata.

Quest’obiettivo richiede tanto lavoro, impegno ed esige un

buon senso della storia.

L’identità dell’uomo

Secondo la teoria di Eliot l’uomo non può comportarsi in

modi mondi diversi senza storia e tradizione. Nessuno

può trovare il proprio senso senza gli altri; ciascuno è

portatore delle esperienze proprie, che a loro volta sono

state scavate e formati dalla storia e dalla tradizione. Ciò

vuol dire che l’identità propria, è formata dalla parte

storica che sta in fondo, che fa da catalisis

all’individuo e gli permette di scoprire gli elementi e

costruire la propria identità. Ecco perché la tradizione è

una conquista. Così un individuo che produce le idee

nuove, conquista un posto collocandosi all’interno della


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propria tradizione, tra i propri simili e nello spazio che

occupa. In questo modo ha la possibilità di contrapporsi,

ossia criticare, le idee della tradizione per poi scoprirne

delle nuove.

I tre concetti fondamentali emozione, sensibilità e 7

impersonale

I sentimenti, secondo Eliot, innanzitutto e soprattutto,

sono elementi empirici e non sono astratti. Esse ci danno

la sensibilità, la certezza, su un piano reale o

immaginario, le nuove sensazioni con dimensioni varie

rispetto alle esperienze. Le emozioni sono costituite dai

sentimenti vari, quindi hanno una sua natura e un loro

modo di procedere. Uno ha possibilità di provocare i

sentimenti di una persona, ma non può stuzzicare le

emozioni ad esempio concupiscibili, irascibili, di piacere,

amore ecc. perché sono come gli insiemi, di per sé non

esistono, ma sussistono grazie ai sentimenti.

I sentimenti di cui abbiamo discusso, possono ricevere

un attributo morale in base ai valori culturali, sociali e

politici. Nel mondo poetico esistono i sentimenti astratti

che non sono né buoni né cattivi. La sensibilità , secondo

Eliot, nell’arte dovrebbe essere una forza morale che


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distingue il bene dal male, per dare il valore reale, in

un contesto definito. La sensibilità è, dunque,

l’organizzazione dei diversi sentimenti e delle diverse

percezioni che esistono, che può essere applicata alla vita

reale, ed è in parte definita. Ciò vuol dire che la

sensibilità e l’applicazione è una competenza dell’uomo


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creativo . La sensibilità si esprime nelle sue forme nuove,

grazie alle capacità linguistiche viventi e ai nuovi mondi

scoperti .

Il concetto impersonale, secondo Eliot, è legato alla storia

e alla poesia. Dunque per comprendere meglio il concetto,

dobbiamo discutere queste due connessioni. La prima

riguarda la relazione tra il poeta e la storia e, possiamo

comprenderla in base all’importanza che egli ha descritto

riguardo alla tradizione. Dunque, la storia vive nel

presente. Questa storia non è un concetto vuoto ma

contiene un’ immensità di dati, fatti e procedure diverse,

tra cui possiamo individuare le diverse tradizioni, i

pensieri diversi che sono applicati al quadro del

presente con le pennellate modificabili collegate ad altre

caratteristiche. Così nessun uomo nasce con sentimenti e

con sensibilità pura, ma ,sempre all’interno di una

cultura data. Ciò vuol dire che il significato e il senso

dell’esistenza di una persona dipendono dalla storia


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vivente nel presente. Il valore, il senso e il significato della

persona dipendono dagli altri, da coloro che hanno

costruito il quadro storico-tradizionale. Quindi con la

relazione tra le tradizioni uno dovrebbero pensare in

modo critico, per scoprire le novità dell’essere della

tradizione . Uno non può valutare se stesso da solo. Ciò


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vuol dire che vi è una dimensione impersonale che

impedisce il soggettivismo puro dei romantici. Eliot, non

intende la storia o la tradizione come un dogma , anzi,

come dice lui stesso, tale concezione dovrebbe essere

«scoraggiata» . La responsabilità di un poeta non è

affermare la propria personalità, ma “con” e “a partire”

dal mezzo che è il suo pensiero, prendere coscienza delle

forze e dei processi del pensiero nell’immensità della

mente e, valutarli e criticarli per poi sentire l’odore delle

dimensioni nascoste, in attesa di poterli condividere con

la comunità umana. I pensieri e le esperienze sono

importanti per gli esseri umani. D’altra parte l’ esperienza

di un’ opera d’arte può anche non essere importante nell’

intimo della personalità un soggetto.

Correlazione oggettiva

Il termine viene usato per la prima volta in un discorso

sull’arte, tenuto a Washington circa 1840 e lo si utilizza in


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modo chiaro anche nell’ Amleto e i suoi problemi e in Il

bosco Sacro. È un modo di accedere esplicito ai concetti

che non vengono utilizzati da nessuna tradizione o storia,

come quei sentimenti, emozioni colori ecc: «Will any

one assert that the surrounding inorganic elements of air,

earth, heat, and water produce its peculiar form? Though


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some, or all, of these may be essential to its development,

they are so only as its predetermined correlatives, without

which its existence could not be manifested; and in like

manner must the peculiar form of the vegetable pre-exist

in its life, -in its idea, in order to evolve by these

assimilants its own proper organism. [...] So, too, is the

external world to the mind; which needs, also, as the

condition of its manifestation, its objective correlative.

Hence the presence of some outward object,

predetermined to correspond to the pre-existing idea in

its living power, ». Per Eliot, quest’aspetto della

produzione dell’arte umana, è molto importante perché

dice che qualsiasi tipo di arte, innanzitutto e soprattutto,

dovrebbe impegnarsi per la ricerca delle relazioni tra i

sentimenti, le emozioni e integrarsi con i fenomeni. Se per

natura poiesis è l’unico modo e medium per esprimere

quello che noi pensiamo, questa relazione è

fondamentale. Un paio di fenomeni, un contesto, un

opportunità e una serie di avvenimenti sono gli elementi

costituitivi di un emozione che possiamo poi analizzare.


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Eliot tra passato e presente

Quando un sentimento si connette con un’emozione

esperienziale oggettiva, con gli elementi che sono

requisiti necessari, le emozioni cominciano ad esistere , e

questa è l’inevitabilità dell’arte. Le caratteristiche

insignificanti e negative di Gertrude secondo Eliot fanno

scaturire i nuovi sentimenti che, a loro volta ,finiscono in


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un emozione nuova in Amleto, per poi attuare le cose che

era impossibile mettere in luce. Così la puzza della

criminalità, marcia in quella donna, prende vita in Amleto

ma non riesce a trovare i “correlativi oggettivi” per

mancanza della retorica. Ossia, «una serie di oggetti, una

situazione una catena di eventi», non vengono espressi:

«Amleto (uomo) è dominato da un’emozione che è

inesprimibile perché è in eccesso ai fatti quali appaiono» .

I sentimenti non hanno la possibilità di emergere dagli

abissi per occupare gli spazi del mondo reale e poi essere

chiamati per nome . Questo ci riporta ai catalisis interni,

di qualsiasi cosa materiale o spirituale, con le attività per

cui uno può avere relazioni tra i diversi strati

dell’esistenza.

La novità scoperta

Prima di scoprire le novità, la tradizione di partenza

rimane in sé conclusa, quindi completa. La novità


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diventa ordine ideale della misura della valutazione del

tutto nella tradizione. La tradizione per non essere

annullata dalla novità, comincia a riorganizzarsi intorno

al nucleo nuovo, trova poi un nuovo equilibrio. In un

contesto tale, scaturisce la coerenza tra antico e nuovo.

La novità scoperta da un autore è che «[…]quelle


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caratteristiche della sua opera in cui egli somiglia meno

ad altri[…]». Queste sono le caratteristiche di quell’

autore, dalle quali possiamo ricavare qualcosa che si può

isolare per poi «compiacerne» . Questo, non avviene con

un’imitazione cieca, riferita ad un periodo storico,

letterario o di qualsiasi altro campo. Occorre la

consapevolezza della tradizione nella «quale non è detto

che concorrano infallibilmente tutte le personalità[…]» Si

dovrà sapere che «l’arte non migliora mai, anche se il

materiale dell’arte non è mai completamente lo stesso» e

«lo spirito del suo paese è in movimento, ma […] tale

movimento, è fatto in modo che nulla venga abbandonato

en route,[…]» .

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